What does Linux Need? A Dial!
It’s fair to say that there can’t be many developers who have found the need for a rotary telephone dial as a peripheral for their Linux computer, but in case you are among them you might find [Stefan Wiehler]’s kernel driver for rotary dials to be of use.
It’s aimed at platforms such as systems-on-chip that have ready access to extra GPIOs, of which it will need a couple to service the BUSY and PULSE lines. There are full set-up instructions, and once it’s in place and configured it presents the dial as though it were a number pad.
We like this project, in fact we like it a lot. Interfacing with a dial is always something we’ve done with a microcontroller though, so it will be interesting to see whether it finds a use beyond merely curiosity. We can already see a generation of old-school dial IP phones using Linux-capable dev boards. He leaves us with a brief not as to whether Linus Torvalds would see it as worthy of mainline inclusion, and sadly however much we want things to be different, we agree that it might be wishful thinking.
If you’d like to use a dial phone, there can be simpler ways to do it.
Header: Billy Brown, CC BY 2.0 .
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Scuole italiane: Non ci siamo! Occorre una riforma epocale sulle tecnologie digitali. Subito!
Il 66% dei docenti italiani afferma di non essere formato per insegnare l’IA e la cybersecurity. Se consideriamo le sole scuole pubbliche, la percentuale aumenta drasticamente al 76%. La domanda che sorge è: stiamo davvero preparando gli studenti al futuro o stiamo arrancando rispetto all’evoluzione del mondo odierno?
Come possiamo parlare seriamente di autonomia tecnologica, digitalizzazione e futuro, se la classe dirigente di domani – che oggi siede sui banchi di scuola – cresce senza gli strumenti per comprenderli e governarli?
I dati dello studio
Un nuovo report condotto da GoStudent, basato su un sondaggio condotto su oltre 5.000 genitori e studenti e 300 insegnanti in tutta Europa, ha rivelato un crescente divario di conoscenze sull’IA tra l’istruzione di cui gli studenti necessitano e quello che le scuole attualmente offrono.
Tra esami tradizionali, programmi di studio rigidi e modelli didattici obsoleti, insegnanti, studenti e genitori condividono tutti un desiderio di cambiamento.
- Solo il 34% degli insegnanti italiani è preparato a insegnare l’intelligenza artificiale, un gap che si amplia nelle scuole pubbliche, dove la formazione scende al 24%.
- L’81% degli studenti italiani usa già l’intelligenza artificiale, ma solo il 28% impara queste competenze in classe.
- Gli studenti italiani chiedono competenze cruciali per il futuro, come cybersecurity (41%), sviluppo tecnologico (37%) e machine learning (35%).
- Il divario tra le regioni italiane è allarmante: mentre la Lombardia guida, con una preparazione del 24% dei docenti sull’IA, altre regioni sono indietro, con alcuni territori dove meno del 10% degli insegnanti si sente pronto a insegnare l’IA.
L’insegnamento della matematica e informatica va ripensata completamente
Secondo gli insegnanti, i programmi di informatica e matematica non sono allineati con il mondo sempre più digitale in cui viviamo. In tutti i paesi oggetto della ricerca, gli insegnanti concordano nell’affermare che matematica e informatica sono le due principali materie che non vengono più impartite in modo adeguato.
Gli insegnanti francesi si dimostrano particolarmente insoddisfatti di entrambe le materie: il 28% afferma che l’informatica non soddisfa più il suo obiettivo e il 30% sostiene lo stesso per la matematica. Entrambe le materie non riescono a stare al passo con un mondo digitale in rapida evoluzione. La matematica, in particolare, è oggetto di critiche
da parte degli insegnanti per il modo troppo approfondito con cui viene insegnata, con
pesanti limiti di applicazione nel mondo reale.
Alcune materie mettono d’accordo sia genitori che studenti e studentesse: si tratta di danza e religione, il che è forse dovuto alla crescente laicità delle società europee.10 Sebbene il corpo docente ritenga che il modo in cui viene insegnata la matematica sia datato e non pertinente, i bravi insegnanti continuano ad avere un forte impatto.
La cybersecurity deve essere introdotta subito nelle scuole!
Fortunatamente, genitori e insegnanti dimostrano una crescente consapevolezza dello scenario digitale, quando si tratta di immaginare le competenze che ragazzi e ragazze dovranno possedere per affrontare il mondo di domani. Oggi, vivere connessi è la normalità: smartphone, social media, ambienti virtuali e intelligenza artificiale sono parte integrante della quotidianità degli studenti. E proprio tra le competenze da introdurre con urgenza nei programmi scolastici, spicca con forza la cybersecurity, seguita da vicino dall’IA.
Per insegnanti e personale educativo, l’introduzione della cybersicurezza va di pari passo con lo sviluppo di una coscienza etica e morale, strumenti fondamentali per affrontare le sfide sociali che la tecnologia può portare con sé. In Austria, ad esempio, il 66% dei docenti è favorevole all’inserimento dell’etica come materia scolastica. Dall’altro lato, i genitori si concentrano maggiormente su ciò che serve concretamente ai figli nel breve termine: cybersicurezza, educazione finanziaria e comunicazione. In Spagna, oltre la metà dei genitori vorrebbe che la cybersecurity diventasse parte integrante del curricolo scolastico.
Anche le nuove generazioni sono pienamente consapevoli del peso crescente della tecnologia: ragazze e ragazzi indicano l’intelligenza artificiale e la cybersicurezza come materie di primaria importanza. Questo dato rivela un bisogno profondo di comprendere non solo le opportunità del digitale, ma anche i rischi e le minacce a cui ci si espone online. Parlare di phishing, furto d’identità, ingegneria sociale e protezione dei dati personali fin dalle scuole primarie significa formare cittadini digitali più consapevoli, responsabili e resilienti.
È evidente che l’educazione digitale non può più essere un’aggiunta facoltativa. Senza integrare la cybersecurity nei percorsi scolastici, priviamo intere generazioni della capacità di proteggersi in rete, riconoscere i pericoli digitali e costruire un’etica digitale solida. Allo stesso modo, l’assenza dell’intelligenza artificiale nei programmi scolastici significa non fornire gli strumenti per affrontare un futuro basato sull’analisi dei dati e sul problem solving avanzato. Il tempo di agire è ora: la scuola deve diventare la prima linea di difesa nella società digitale.
Conclusioni della cruda realtà italiana
In Italia, è arrivato il momento di ripensare radicalmente il modello scolastico, adeguandolo al mondo digitale in cui viviamo. Se oggi trascorriamo in media il 30% della nostra vita connessi a dispositivi digitali, è impensabile continuare a ignorare l’urgenza di introdurre materie come la cybersicurezza, l’intelligenza artificiale e l’etica del digitale nei programmi scolastici. Platone, Socrate e Manzoni resteranno sempre fondamentali nella formazione del pensiero critico e della cultura umanistica, ma non possiamo lasciare che la scuola italiana resti ancorata solo al passato, mentre il presente corre a velocità digitale.
Serve una visione strategica. È necessario che il Ministero dell’Istruzione avvii con urgenza una riforma strutturale, che dia alle discipline digitali lo stesso peso delle materie tradizionali, fin dalla scuola primaria. Se vogliamo che le future generazioni siano in grado di affrontare con consapevolezza le sfide tecnologiche e sociali che ci attendono, dobbiamo prepararle oggi. Altrimenti, tra trent’anni, i ragazzi e le ragazze di oggi – che saranno la futura classe dirigente – non avranno gli strumenti per guidare il Paese in un mondo governato dal digitale e che non sta ad aspettarci.
La Cina, la Russia e gli Stati Uniti stanno già formando le nuove generazioni in questa direzione, con curricoli scolastici che includono la programmazione, la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale e la comprensione critica dei media digitali. L’Italia, invece, rischia di restare ancora una volta il fanalino di coda della tecnologia mondiale, non per mancanza di talento, ma per mancanza di visione e di strategia.
Non possiamo parlare di autonomia tecnologica nazionale se non partiamo dalle scuole. È lì che si costruisce il futuro del Paese. E ogni giorno perso senza un cambiamento reale è un giorno in più di ritardo rispetto al mondo che ci circonda.
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Prima di togliersi il pannolino, era già nel database del governo!
Le autorità statunitensi raccolgono e conservano il DNA dei bambini migranti in un database criminale federale progettato per rintracciare i criminali. Secondo i documenti ottenuti da WIRED, il Combined DNA Index System (CODIS) ha già caricato i profili genetici di oltre 133.000 minori, anche di bambini molto piccoli. Stiamo parlando di una sorveglianza biometrica di portata senza precedenti , che colpisce perfino i più giovani attraversatori di frontiera, quelli che hanno appena imparato a leggere o ad allacciarsi le scarpe.
Il programma attivo di raccolta del DNA è iniziato nel 2020. Gli esperti stimano che il numero effettivo di dati univoci conservati dall’FBI sia di almeno 1,5 milioni, di cui oltre 1,3 milioni di dati riguardano adulti e 133 mila minori.
I nuovi dati pubblicati sul sito web della U.S. Customs and Border Protection (CBP) nel febbraio 2025 hanno mostrato che la raccolta del DNA ha subito una significativa accelerazione nel 2024, soprattutto con l’aumento degli arresti alla frontiera. Ad esempio, solo in un giorno di gennaio 2024, l’ufficio CBP di Laredo, in Texas, ha inviato 3.930 campioni di DNA per l’analisi, 252 dei quali appartenevano a individui di età inferiore ai 18 anni.
Nonostante le attuali norme stabiliscano a 14 anni l’età minima per la rilevazione obbligatoria delle impronte digitali e del DNA, le prove dimostrano che sono stati prelevati campioni anche da bambini più piccoli. In totale, 227 segnalazioni riguardano bambini di età inferiore ai 14 anni, tra cui bambini di dieci anni, undici anni e uno di quattro anni. Tecnicamente, la CBP ha l’autorità di derogare ai limiti di età in casi di “potenziali situazioni criminali”, ma le statistiche mostrano che solo il 2,2 percento dei minorenni è stato effettivamente incriminato o arrestato. La maggior parte di loro è elencata nel database solo come “trattenuta”.
I campioni di DNA vengono raccolti tramite un tampone dall’interno della guancia e poi inviati all’FBI per l’analisi, dove vengono utilizzati per creare un profilo identificativo per il database CODIS. Originariamente il sistema era stato progettato per conservare il DNA di autori di reati sessuali e di persone condannate per reati gravi. I marcatori utilizzati non contengono informazioni sulle malattie o sull’aspetto, ma il campione grezzo completo può essere conservato indefinitamente, suscitando preoccupazione tra gli attivisti per i diritti umani .
I dati del DNA sono tra le informazioni personali più sensibili e permanenti che esistano. Ogni profilo genetico è unico e immutabile, una sorta di firma biologica che ci accompagna per tutta la vita. A differenza di una password o di un numero di telefono, il DNA non può essere modificato, sostituito o aggiornato. Una volta che un campione genetico entra in un database come il CODIS, rimane collegato per sempre all’identità dell’individuo, rendendo ogni fuga di dati una violazione non solo della privacy, ma dell’integrità biologica della persona stessa.
Proprio per questa immutabilità, un eventuale data breach o attacco informatico a un database genetico rappresenta una minaccia di portata straordinaria. Se un hacker ruba il numero della tua carta di credito, puoi bloccarla e richiederne una nuova.
Ma se qualcuno ottiene il tuo profilo genetico, non esiste alcun modo per cambiarlo. I dati del DNA possono essere utilizzati per identificarti, rintracciare membri della tua famiglia, prevedere predisposizioni genetiche a malattie, o anche escluderti da benefici sociali e assicurativi. È come se qualcuno rubasse la tua identità, ma in una forma che non puoi mai più recuperare.
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ISRAELE. La guerra eterna di Netanyahu alla prova dei conti pubblici
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il fervore ideologico e religioso che spinge il governo israeliano a rioccupare Gaza potrebbe spegnersi davanti ai costi economici dell'offensiva militare in corso da 600 giorni
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Spese militari Nato, la Germania supporta l’obiettivo 5% e rilancia il dialogo Ue-Usa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Primi segnali d’intesa sul nuovo corso dell’Alleanza Atlantica da Washington. Nel corso della sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti, il ministro degli esteri tedesco, Johann Wadephul, ha affermato che la Germania sosterrà la proposta Usa di
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Unico romanzo di questo scrittore, scomparso misteriosamente tra gli anni del Terzo Reich e la Seconda Guerra mondiale a seguito di una convocazione della Reichsschrifttumskammer, Fratelli di sangue è un ritratto spietato di una città, Berlino est, e di un tempo, gli anni a cavallo tra il 1920 e i primi anni trenta, della società […]
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Anche Gli Hacker amano il Rosa! Victoria’s Secret chiude online dopo l’attacco informatico
Il marchio di moda Victoria’s Secret ha segnalato un grave incidente di sicurezza che ha temporaneamente bloccato il sito web dell’azienda e interrotto alcune funzionalità nei suoi negozi al dettaglio.
Al momento, il sito è stato ripristinato, ma fino alla giornata di ieri era presente con un breve messaggio in cui l’azienda spiega di aver registrato l’incidente e di star prendendo tutte le misure necessarie per risolverlo.
Si prega di notare che sia i negozi Victoria’s Secret sia la sua catena affiliata PINK erano rimasti aperti, ma alcuni servizi sono stati temporaneamente non disponibili. La direzione assicura che il team sta lavorando 24 ore su 24 per riportare le operazioni alla normalità.
In un’intervista con i giornalisti, un rappresentante dell’azienda ha confermato che sono stati coinvolti specialisti terzi per condurre le indagini. È stato affermato che, dopo aver rilevato la minaccia, sono stati rapidamente attivati protocolli di risposta interni e, per eccesso di cautela, è stata presa la decisione di disattivare temporaneamente le piattaforme digitali.
La CEO di Victoria’s Secret, Hillary Super, ha detto ai dipendenti che il processo di recupero potrebbe richiedere molto tempo. Questa informazione è stata confermata da una notifica interna ottenuta da Bloomberg .
Victoria’s Secret gestisce circa 1.380 negozi in quasi 70 paesi e ha registrato un fatturato di 6,23 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale, conclusosi il 1° febbraio 2025. La portata dell’operazione evidenzia il potenziale impatto della rivoluzione digitale, soprattutto considerando la forte dipendenza dei rivenditori dalle vendite online e dall’automazione dei servizi offline.
In particolare, l’incidente si è verificato nel bel mezzo di un’ondata di attacchi informatici che ha travolto i marchi di vendita al dettaglio a livello globale. Solo due settimane fa, Dior ha segnalato un attacco informatico e la scorsa settimana Adidas ha confermato una fuga di notizie simile.
In precedenza, erano stati colpiti i rivenditori britannici Harrods, Co-op e Marks & Spencer. Quest’ultima società stima che le potenziali perdite derivanti dall’attacco informatico ammonteranno a 300 milioni di sterline, equivalenti a 402 milioni di dollari.
Sebbene non siano stati stabiliti collegamenti ufficiali tra gli attacchi, il gruppo DragonForce ha rivendicato la responsabilità degli incidenti che hanno coinvolto Dior, Adidas e Marks & Spencer.
Victoria’s Secret non ha ancora divulgato i dettagli tecnici dell’incidente né ha dichiarato se i dati personali dei clienti siano stati interessati. Tuttavia, l’entità delle interruzioni lascia intuire la potenziale gravità dell’attacco. Si prevede che ulteriori informazioni saranno pubblicate una volta completata la fase iniziale dell’indagine.
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Another Doom Port To The Atari ST
Last week, we examined a Doom port for the venerable Atari ST. As is so often the way with this thing, one netted another, and [Steve] wrote in to inform us about a different version under the name DOOM8088ST.
The port is so named because it’s based on Doom8088, which was originally written for DOS machines running Intel 8088 or 286 CPUs. Both ports are the work of [FrenkelS], and aims to bring the Doom experience into the far more resource constrained environment of the Atari ST. There is only very limited sound, no saving, and it only supports Doom 1 Episode 1. Still, it’s quite recognizable as Doom!
Doom8088ST is tunable to various levels of performance, depending on what you’re running it on. Low mode (30 x 128) is suitable for stock Atari ST machines running at 8 MHz. It’s described as having “excellent” framerate and is very playable. If you’ve got an upgraded ST or Mega STe, you can try Medium (60 x 128), which has greatly improved visuals but is a lot heavier to run.
Files are on Github for those interested to run or tinker with the code. Don’t forget to check out the other port we featured last week, either, in the form of STDOOM. Video after the break.
youtube.com/embed/81Tb2tIwLwI?…
[Thanks to Steve for the tip!]
#Trump inciampa nei #dazi
Trump inciampa nei dazi
La sentenza emessa mercoledì contro l’amministrazione Trump da un tribunale federale americano non risolve con ogni probabilità la crisi scatenata dall’imposizione a tappeto di dazi contro decine di paesi da parte del presidente repubblicano.www.altrenotizie.org
#Emirati, il progetto sub-imperiale
Emirati, il progetto sub-imperiale
Dal Sudan a Socotra, gli Emirati Arabi Uniti fondono “soft power” e controllo militarizzato per dominare le rotte commerciali, alimentare guerre per procura e consolidare gli interessi di sicurezza emiratino-israeliani nel Corno d'Africa e nello Yeme…www.altrenotizie.org
Le pandemie non hanno confini
@Politica interna, europea e internazionale
L’Organizzazione mondiale della sanità ha proposto un piano globale per preparare il mondo alle prossime pandemie. Un patto internazionale che punta a creare un sistema coordinato per prevenire, rispondere rapidamente, condividere dati essenziali e garantire equità nell’accesso a cure e vaccini. Un’iniziativa che ha ottenuto il sostegno di 124
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Manjaro
Ministero dell'Istruzione
#GiochidellaGioventù2025, si è svolta il 27 maggio allo stadio Olimpico di Roma la premiazione per la fase nazionale. Nei due giorni trascorsi allo stadio Olimpico, circa 2.Telegram
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 30 maggio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in
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Dall’Ucraina alla nuova difesa, perché la pax europeae segna uno spartiacque
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Finito il tempo del dividendo di pace garantito dalla Nato, l’era bellica in cui ci troviamo può essere compresa e interpretata solo attraverso lo strumento della nuova ‘pax europaea’, da costruire attraverso la difesa europea. Lo spunto, offerto dalla presidente della
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Dal Pharma alla Difesa. L’idea di Palantir per potenziare la cantieristica Usa (con l’IA)
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La cantieristica americana, una volta spina dorsale dell’apparato militare-industriale che vinse la Seconda Guerra Mondiale, è oggi in affanno. Negli anni 80 gli Stati Uniti producevano tra le 15 e le 25 navi all’anno. Oggi, faticano a raggiungere le cinque. La Cina,
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Svolta storica in Sicilia: gli ospedali pubblici saranno obbligati ad assumere medici non obiettori per garantire il diritto all’aborto
@Politica interna, europea e internazionale
Gli ospedali pubblici in Sicilia saranno obbligati ad assumere medici non obiettori di coscienza per garantire l’attuazione della legge 194 del 1978, che tutela il diritto all’aborto. Il
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Gcap è il fiore all’occhiello della cooperazione industriale. Parola dell’ambasciatore Llewellyn
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Audito ieri in Senato, l’ambasciatore britannico in Italia, Ed Llewellyn, ha ribadito il valore strategico del Gcap, definendolo un possibile “fiore all’occhiello della cooperazione industriale” tra le tre nazioni partner, anche grazie alla chiara condivisione di
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Crolla il castello di dazi di Trump
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Una corte di New York annulla le tariffe sulle importazioni del "Liberation Day"
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Di nuovo sul video editing linux.
Io sono un appassionato di linux e del software libero, potremmo dire un entusiasta. Continuerò a consigliarlo a tutti e ad aiutare gli amici ad installarlo quando vogliono provarlo o migliorare la loro vita digitale.
Ma, non per questo, vivo nel mondo delle fate.
Nel caso di questo articolo, mi trovo molto in disaccordo. A differenza di quanto è scritto nel titolo, ci sono pochi software di livello davvero professionale per l'elaborazione video su Linux: Da Vinci Resolve (ammesso di riuscire a farlo funzionare sulla propria distribuzione se NON è Centos o Rocky, dopo l'installazione) e Blender. Il secondo in realtà è più adatto a chi lavora con il 3D. Nel corpo dell'articolo si va un po' meglio, ma tra le righe si leggono dei limiti che purtroppo ha la soluzione proposta.
Poi ci sono tanti (ma tanti) software che vanno bene soltanto per uso casalingo, e ben venga che ci siano, e poi ci sono le vie di mezzo.
KDEnlive e Cinelerra secondo me sono 2 vie di mezzo, ma nell'articolo sembra che KDEnlive sia la soluzione di tutti i mali, e che il "comune sentire" (che sia difficile lavorare con i video su Linux), sia un errore.
(Inkscape non lo affronto neanche, è bello e completo ma le sue potenzialità sono quelle che aveva Adobe Illustrator 15 anni fa; ormai quel modo di lavorare è vecchio. In altre parole un professionista difficilmente lo userà).
Ecco il punto: nel 2025, per me, il punto non è "se" con una distribuzione linux si possa fare qualcosa, ma "in quanto tempo" e "con quale difficoltà".
Se gli sviluppatori non lavorano su questo, non credo che ci sarà mai una vera diffusione di Linux sul desktop.
Per citare un esempio, ormai anche il blocco note di Windows è pieno di IA, mentre Linux è rimasto indietro su questo fronte (e lo dico dopo l'installazione delle componenti di VOSK necessarie per trascrivere sottotitoli su KDEnlive).
Può piacere o no, ma io credo che l'IA sia qui per restare e per semplificarci la vita: ormai l'utente se la aspetta; non si può pretendere che gli utenti sacrifichino il loro tempo in nome di principi che, magari, neanche condividono.
Se ci fate caso, le soluzioni open che sono massicciamente sul mercato funzionano perché vanno meglio delle soluzioni chiuse per...uno scopo particolare, un esigenza. Sono abbastanza vecchio, ad esempio, per ricordare PERCHE' c'è stato un tempo in cui Firefox era IL browser: perché a differenza di Internet Explorer FUNZIONAVA.
Sarò cinico ma alla maggior parte delle perone non importano i principi, se c'è un modo per convincerle definitivamente è dar loro qualcosa di semplice e che funziona meglio dell'alternativa chiusa.
Mi spiace se urto la sensibilità di qualcuno, nel qual caso chiedo scusa. Questo però è il mio pensiero che non ha lo scopo di distruggere nulla, esprimo tutto ciò con malinconia per qualcosa che potrebbe essere ma non è.
Sta alla comunità cogliere il mio ragionamento con lo spirito che vuole avere: costruttivo.
In ogni caso, ecco l'articolo:
ilsoftware.it/focus/linux-non-…
#linux #opensource #foss #nonuccidetemi
Linux non permette di creare contenuti video professionali. Sbagliato! | IlSoftware.it
Come creare video professionali su Linux utilizzando software open source come Kdenlive, OBS Studio e Inkscape.IlSoftware.it
#AgendaSud, 35 milioni di euro aggiuntivi.
Parte oggi la fase due del piano di interventi fortemente voluto dal Ministro Giuseppe Valditara nel 2023 per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti tra Nord e Sud Ital…
Ministero dell'Istruzione
#AgendaSud, 35 milioni di euro aggiuntivi. Parte oggi la fase due del piano di interventi fortemente voluto dal Ministro Giuseppe Valditara nel 2023 per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti tra Nord e Sud Ital…Telegram
Il leader del M5S Giuseppe Conte a TPI: “Quando smetterà Giorgia Meloni di vendere armi a Israele?”
@Politica interna, europea e internazionale
«Il governo italiano non ha una sua politica estera, come ce l’hanno ad esempio i governi di Spagna e Francia: è completamente asservito alla linea oltranzista filo-israeliana di Washington. Quindi si limita ad obbedire. Guarda caso oggi che Trump
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Podcast Cina-Palestina. Pechino sostiene Gaza ma è prudente con Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Non corrispondono al vero le voci di aiuti cinesi paracadutati alla popolazione della Striscia. Pechino però è ferma nel sostegno ai palestinesi e appoggia la risoluzione dell'ultimo vertice arabo. Ma per interessi economici e strategici evita di contrastare la
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Il chavismo trionfa nelle elezioni del 25 maggio. L’estrema destra: “Ha vinto l’astensione”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il chavismo torna alla guida del paese con un mandato popolare chiaro: radicalizzare la democrazia, sconfiggere la guerra economica e aprire una nuova fase della Rivoluzione Bolivariana.
L'articolo Il chavismo trionfa nelle
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freezonemagazine.com/articoli/…
Con questo articolo Free Zone Magazine inizia una serie di interviste a Editori Indipendenti perché riteniamo che il loro ruolo nel campo dell’editoria sia da sempre di vitale importanza. Ciò per il lavoro di accurata ricerca, da loro svolto, nell’individuazione di autori e libri di particolare interesse, oltre che valore letterario, che altrimenti non
se pensi che certe cose siano sbagliate forse non dovresti fare il medico, come un pacifista contrario a ogni violenza non dovrebbe fare il soldato. certe ideologie sono incompatibili con certe professioni. far finta di fare il medico o essere inaffidabile non rende utili.
La Sicilia obbligherà gli ospedali pubblici ad assumere medici non obiettori di coscienza
È una decisione molto rilevante, in una delle regioni italiane in cui è più difficile abortireIl Post
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Una piccola guida su come installare i plugin della Waves su Linux
Ovviamente un prerequisito è avere già installato un bridge per usare i plugin win sotto Linux.
Io uso Yabridge da qualche anno e mi pare vada come un treno. Non so però se nel frattempo sia uscito qualcosa di nuovo e più performante.
Il secondo prerequisito è aver acquistato una licenza Waves.
Il terzo prerequisito al momento è comunque avere un PC con Windows (maledizione).
Iniziamo con installare Waves Central su entrambi i PC (sia quello dove gira win che la nostra workstation Linux).
Per installare il programma su Linux è necessario installare prima questo wrapper di Powershell: github.com/PietJankbal/powersh… .
Su Windows entriamo in Waves Central e generiamo un file di installazione offline.
Sul PC con Linux Waves Central gira una merda e ogni cosa che cliccare ci metterà moooolto tempo a reagire.
ANDATE IN MODALITÀ BRADIPO e attivate le licenze dei prodotti che volete installare.
Spostate dunque la cartella chiamata Waves, che avete generato su Windows, al vostro PC Linux.
Accedete nuovamente al programma Waves Central e selezionate nel menu la voce "installazione offline".
Io non sono riuscito a caricare l'installer dall'applicazione, per farlo ho dovuto cliccare due volte sul file denominato "install.cen" direttamente dalla cartella
Sempre muovendoci lentamente possiamo adesso selezionare i prodotti che vogliamo installare e poi procedere con l'installazione.
Mi ha aiutato molto questa guida di qualche anno fa : forum.cockos.com/showthread.ph…
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freezonemagazine.com/news/ben-…
“Qualche anno fa, uno sconosciuto mi ha spedito una copia di What About This, Collected Poems of Frank Stanford. Me l’ha spedita perché sapeva che ero dell’Arkansas e che Stanford era vissuto e morto in Arkansas e pensava che i miei testi avessero qualcosa in comune con quelle poesie. Frank Stanford morì nel 1978
#Boeing, il prezzo dell'impunità
Boeing, il prezzo dell’impunità
Nel patteggiamento che qualche giorno fa ha chiuso la causa legale in cui era coinvolta la Boeing per i due incidenti aerei mortali del 2018 e 2019, il fattore “giustizia” ha avuto poco o nessun peso nella decisione presa dal governo americano e appr…www.altrenotizie.org
Judd Stone resigned after admitting to the statements, a letter circulated at the Texas Attorney General's office states.
Judd Stone resigned after admitting to the statements, a letter circulated at the Texas Attorney Generalx27;s office states.#texas
Texas Solicitor General Resigned After Fantasizing Colleague Would Get 'Anally Raped By a Cylindrical Asteroid'
Judd Stone resigned after admitting to the statements, a letter circulated at the Texas Attorney General's office states.Jason Koebler (404 Media)
Giorgia Meloni parte per un tour diplomatico in Asia centrale: attesa prima in Uzbekistan e poi in Kazakistan
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cominciato la sua missione asiatica, che oggi la vedrà atterrare a Samarcanda, in Uzbekistan, dove domani incontrerà il presidente della Repubblica Shavkat Mirziyoyev, prima
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freezonemagazine.com/news/lou-…
In Libreria dal 6 Giugno 2025 Jimenez Edizioni pubblica Il mio Tai Chi, raccolta di scritti dedicati da Lou Reed all’arte marziale che più ha amato. Oltre che rinomato musicista, infatti, Lou Reed è stato anche un abile praticante delle arti marziali fin dagli anni Ottanta. Allievo del maestro Ren GuangYi, pioniere del Tai Chi […]
L'articolo Lou Reed – Il mio
Sudan-Emirati: scontro aperto e accuse di genocidio. Il colera intanto fa 172 morti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Khartoum accusa Abu Dhabi di attacchi aerei e sostegno alle RSF, mentre Washington sanziona le Forze Armate Sudanesi per presunto uso di armi chimiche. La crisi umanitaria e sanitaria in Sudan intanto si aggrava
L'articolo Sudan-Emirati: scontro
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📌 "Il miglioramento dell’offerta formativa: le sfide per il sistema scolastico nell’epoca della transizione tecnologica e demografica per combattere la povertà educativa".
Oggi dalle ore 10.
IA sfida i comandi umani e rifiuta di spegnersi
Durante un esperimento alcuni modelli hanno deciso di sabotare il comando di spegnimento. (ZEUS News)ZEUS News
freezonemagazine.com/articoli/…
Tornato a far parlare di se giusto un anno fa, prima con la pubblicazione, sempre via New Shot Records, di un live registrato nel corso di un tour nel nostro paese nel 2008, poi con un’apparizione insieme al sodale Tony Wilson al Chiari Music Festival, Lee Fardon rimane uno di quegli artisti che mi ha […]
L'articolo Lee Fardon – On The Up Beat proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Tornato a far parlare di
Profili fake in aumento (credo)
Ciao, non so se capita solo a me ma vedo un incremento di profili fake.
A volte (ma poche volte) li vedo arrivare da bluesky, ma non è la regola, anzi.
Oggi, comunque, se sei un social e non hai profili fake non sei nessuno, quindi boh, dovrebbe essere buon segno? Mah!
Un esempio, qui sotto: profilo nati da due giorni e senza followers, ma che vuole seguire proprio te, senza nessuna interazione prima: naturalmente la sua lingua non è la tua e l'immagine è...beh, sempre di una bella gnocca (cosa azzeccatissima quando io sono il target, capirai...).
#fake #profilifake #scam
Cima di Medeglia
Domenica, dopo colazione, abbiamo deciso di fare un'escursione breve e vicino a casa.
Come per le vacanze, anche questa #escursione è stata un #compromesso fra: outdoor/divano, corsa/passeggiatina, ecc... 😅
Siamo andati a cima di #Medeglia seguendo l'itinerario di gioia ad alta quota, perché pur essendo ad un quarto d'ora da casa mia, l'ultima volta che sono stata lì era forse alle elementari.
Vista spettacolare a 360° e un pezzo di storia che non ricordavo, le fortificazioni e trincee risalenti alla 1a guerra mondiale!
Ecco qualche foto della nostra giornata:
pixelfed.uno/p/aimee80/8329302…
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«Non riconoscete la Palestina» altrimenti, avverte il governo Netanyahu, annetteremo la Cisgiordania. "Giorno di Gerusalemme": insulti e aggressioni agli arabi
ilmanifesto.it/non-riconoscete…
(Michele Giorgio)
Nel "Giorno di Gerusalemme", mentre migliaia di israeliani celebravano l’occupazione dell’intera città avvenuta nel 1967 e sfilavano sventolando bandiere bianche e azzurre nella zona palestinese, il governo Netanyahu ha alzato il livello dello scontro diplomatico con l’Europa. Il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, scriveva ieri Haaretz, ha lanciato un avvertimento diretto a Parigi e Londra: se riconoscerete lo Stato palestinese, Israele risponderà con l’annessione della Cisgiordania. Allo stesso modo, secondo Yisrael HaYom, ha fatto il ministro degli Esteri Gideon Saar inviando un messaggio simile alle controparti del Regno unito.
«Azioni unilaterali contro Israele saranno accolte con azioni unilaterali da parte di Israele», avrebbe minacciato Saar. Tel Aviv lancia così l’offensiva contro l’Europa, in vista del vertice previsto per il prossimo mese a New York, promosso da Francia e Arabia Saudita, dove il presidente francese Macron dovrebbe presentare la proposta di un riconoscimento coordinato dello Stato palestinese.
Riunito nel quartiere occupato di Silwan – nel sito archeologico della cosiddetta "Città di Davide", gestito interamente da un gruppo di coloni israeliani – il governo Netanyahu ha anche approvato una risoluzione per incentivare in vari modi il trasferimento delle ambasciate straniere a Gerusalemme.
Attualmente solo sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno ambasciate nella città. Le Fiji si preparano ad aprirne una a settembre. Il resto del mondo non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
Per il resto, il "Giorno di Gerusalemme" si è svolto secondo il solito copione. È stata l’abituale vetrina di suprematismo religioso, intimidazione verso i palestinesi e sfide alla legalità internazionale. Migliaia di manifestanti hanno lungamente scandito per le strade slogan come «Morte agli Arabi» e «Che il tuo villaggio possa bruciare». Quest’ultima invocazione è tristemente reale: ormai non passa notte in Cisgiordania senza che coloni israeliani assaltino villaggi e comunità palestinesi, incendiando case, automobili, frutteti e campi coltivati.
Giorni fa gli abitanti di Mughayer, o almeno una buona parte di essi, sono stati costretti a evacuare a causa di questi attacchi. Un’aggressione simile ha colpito ieri Khallet a Daba, nella zona ad alta tensione di Masafer Yatta (Hebron): 13 coloni, armati di bastoni e armi, hanno costretto due famiglie a fuggire. La nuova strategia dei settler consiste nel costruire avamposti a ridosso dei villaggi palestinesi più isolati, in modo da spingere i residenti a lasciare le loro terre. Nel sud di Israele sono scoppiate proteste contro la demolizione, iniziata la scorsa settimana, di 70 abitazioni beduine nel villaggio non riconosciuto dallo Stato di Qasr El Sir. La polizia ha arrestato due abitanti.
Star del "Giorno di Gerusalemme" anche quest’anno è stato il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, leader dell’estrema destra religiosa. Ieri all’alba si è presentato nel complesso della moschea di Al-Aqsa, guidando un’incursione di massa: oltre 1.400 estremisti hanno attraversato i cortili del terzo luogo sacro dell’Islam – per gli ebrei è il Monte del Tempio – issando la bandiera israeliana e recitando preghiere, in violazione dello status quo delle moschee. «Sono venuto a pregare per la vittoria nella guerra a Gaza», ha dichiarato Ben-Gvir, filmato mentre sventolava bandiere e distribuiva adesivi con lo slogan «Gaza è nostra per sempre». Al raid hanno partecipato anche il ministro del Negev e della Galilea Yitzhak Wasserlauf e i parlamentari Amit Halevi e Zvi Succot. Quest’ultimo, sventolando la bandiera israeliana, ha proclamato: «Il Monte del Tempio è ora nelle nostre mani».
Oltre alle bandiere di Israele, molti hanno issato vessilli con la scritta «Terzo Tempio», per sollecitare la costruzione di un nuovo tempio ebraico sulla Spianata. «Quella che gli arabi – i palestinesi, ndr – chiamano Al Aqsa non è altro che una parte dell’area dove sorgeva fino a duemila anni fa il nostro tempio. È venuto il momento di ricostruirlo, senza indugio», ci ha detto Yedidia Gabai, un manifestante giunto da una colonia in Cisgiordania. Intorno a lui decine di giovani danzato e urlato slogan tutto il tempo.
In quelle stesse ore, la deputata di destra Yulia Malinovsky ha simbolicamente occupato il quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est – l’agenzia che assiste i profughi palestinesi – trasformandolo nel suo "ufficio parlamentare".
Nel cuore della Gerusalemme vecchia, con i negozi tutti chiusi e gli abitanti palestinesi rintanati nelle case per evitare il peggio, la tensione è rimasta alta tutto il giorno. La polizia israeliana ha arrestato un palestinese che aveva difeso un commerciante dall’aggressione di giovani estremisti. L’uomo è stato picchiato dagli agenti, mentre gli aggressori si sono allontanati senza conseguenze. Sulla scena, i volontari del movimento arabo-ebraico «Standing Together», con i loro gilet viola, hanno tentato invano di impedire altre aggressioni. Loro stessi, insieme ad altri attivisti israeliani di sinistra, sono stati bersaglio di insulti e provocazioni da parte dei partecipanti alla «Marcia delle Bandiere». Arrivando alla Porta di Damasco della città vecchia, Danny Levy, capo della polizia, ha minimizzato l’accaduto. «Non abbiamo arrestato nessuno, solo qualche fermo tra gruppetti isolati», ha detto, aggiungendo di non aver sentito alcuno slogan anti-arabo. «Sapete, non sento bene, sono stato un artigliere nell’esercito», ha commentato sorridendo. Levy non ha neanche visto i fanatici del gruppo Im Tirzu esporre striscioni con le scritte «Nessuna vittoria senza Nakba» e «1967 – Gerusalemme nelle nostre mani, 2025 – Gaza nelle nostre mani».
A chiusura del «Giorno di Gerusalemme», è intervenuto anche l’altro leader della destra religiosa, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. «Abbiamo paura della vittoria? Abbiamo forse paura della parola occupazione?», ha domandato Smotrich alla folla. Quindi ha insistito: «Stiamo forse colonizzando la Terra d’Israele? No, noi stiamo liberando Gaza. Stiamo trionfando sul nemico».
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