I nuovi strumenti criminali basati sull’intelligenza artificiale: una sfida per la cyber
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La cassetta degli attrezzi del cyber crime si arricchisce di nuovi tool basati sull’intelligenza artificiale. Ecco i consigli per mitigare il rischio dell'AI-as-a-Service
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I deepfake sono ormai lo standard per frodi, furti di identità e truffe alle aziende
L’ultima ricerca Trend Micro rivela come i cybercriminali utilizzino piattaforme e strumenti basati sull’intelligenza artificiale per lanciare attacchi pronti all’uso
Milano, 15 luglio 2025 – Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa sono sempre più potenti, convenienti e accessibili e i cybercriminali li utilizzano ormai in ogni tipologia di attacco, dalle frodi aziendali alle estorsioni e furti di identità.Lo rivela “Deepfake it ‘til You Make It: A Comprehensive View of the New AI Criminal Toolset“, l’ultima ricercaTrend Micro, leader globale di cybersecurity.
Lo studio illustra la portata e la maturità che hanno raggiunto i deepfake in ambito cybercriminale. Questa minaccia, dopo l’iniziale momento di hype, è diventata una tattica comune per gli attaccanti, che sono riusciti a mettere in dubbio la fiducia nel mondo digitale, esponendo le aziende a nuovi rischi e accelerando i modelli di business criminali.
“L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella creazione di asset media non è più un rischio futuro, ma una minaccia reale alle imprese. Abbiamo rilevato molti casi di manager impersonati da malintenzionati, processi di selezione del personale compromessi e difese in ambito finanziario aggirate con sorprendente facilità. Questa ricerca vuole anche essere un avvertimento: le aziende devono essere preparate per la nuova era dei deepfake, il rischio è rimanere inesorabilmente indietro. Viviamo in un mondo dove non tutto ciò che vediamo può essere vero e la fiducia digitale deve essere ricostruita dalle fondamenta”. Afferma Salvatore Marcis, Country Manager di Trend Micro Italia.
Lo studio rivela che i cybercriminali non hanno bisogno di competenze tecniche per lanciare un attacco, ma utilizzano piattaforme che generano video, audio e immagini pronti all’uso. Questi strumenti sono pensati appositamente per crearedeepfake realistici in grado di ingannare aziende e organizzazioni: sono economici, facili da utilizzare e incredibilmente capaci di oltrepassare i sistemi per la verifica delle identità e i controlli di sicurezza.
La ricerca sottolinea come l’ecosistema cybercriminale sia in continua crescita e gli attaccanti, grazie a queste piattaforme, siano in grado di eseguire truffe convincenti:
- La truffa del CEO è sempre più difficile da individuare, poiché i malintenzionati utilizzano finti audio o video per impersonare i responsabili aziendali durante meeting in tempo reale
- I processi di selezione del personale vengono compromessi da falsi candidati che utilizzano l’AI per superare i colloqui, con l’obiettivo di ottenere accesso ai sistemi aziendali
- Le organizzazioni nel settore dei servizi finanziari registrano una crescita di deepfake che provano a oltrepassare la verifica KYC (Know Your Customer), al fine di riciclare denaro attraverso credenziali falsificate e in modalità anonima
Nell’underground cybercriminale si possono trovare tutorial, toolkit e servizi che aiutano a semplificare queste operazioni, ad esempio manuali che illustrano come aggirare le procedure di onboarding passo dopo passo, o strumenti plug-and-play per lo scambio e la modifica di volti. La barriera all’ingresso dovuta alle competenze tecniche è ormai molto bassa.
Le truffe alimentate dai deepfake sono sempre più frequenti e complesse, le aziende hanno il dovere di organizzarsi proattivamente per ridurre al minimo l’esposizione al rischio e proteggere persone e processi. Una corretta strategia aziendale include percorsi formativi sui rischi di social engineering, la revisione dei processi di autenticazione e soluzioni per il rilevamento di media sintetici.
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link
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Kyiv è un laboratorio per la difesa comune. Borsari spiega perché
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La guerra su larga scala scatenata dalla Russia contro l’Ucraina ha segnato una cesura nella storia della sicurezza europea. Ma accanto alle devastazioni e alle sofferenze, il conflitto ha anche innescato un processo senza precedenti di innovazione tattica, tecnologica e industriale. In
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Difesa europea, cosa significa il nuovo patto di Difesa tra Londra e Berlino
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Regno Unito e la Germania hanno firmato, per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale, un accordo bilaterale di mutua difesa. Il Kensington Treaty, così viene chiamato, prevede infatti una clausola di assistenza militare reciproca in caso di aggressione, vincolante anche al di
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In tests involving the Prisoner's Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.
In tests involving the Prisonerx27;s Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.#llms #OpenAI
Gemini Is 'Strict and Punitive' While ChatGPT Is 'Catastrophically' Cooperative, Researchers Say
In tests involving the Prisoner's Dilemma, researchers found that Google’s Gemini is “strategically ruthless,” while OpenAI is collaborative to a “catastrophic” degree.Rosie Thomas (404 Media)
Why Apple Dumped 2,700 Computers In A Landfill in 1989
In 1983, the Lisa was supposed to be a barnburner. Apple’s brand-new computer had a cutting edge GUI, a mouse, and power far beyond the 8-bit machines that came before. It looked like nothing else on the market, and had a price tag to match—retailing at $9,995, or the equivalent of over $30,000 today.
It held so much promise. And yet, come 1989, Apple was burying almost 3,000 examples in a landfill. What went wrong?
Promise
The Lisa computer, released in 1983, was Apple’s first attempt at bringing a graphical user interface to the masses. The name was officially an acronym for “Local Integrated Software Architecture,” though many believed it was actually named after Steve Jobs’ daughter. In any case, the Lisa was groundbreaking in ways that wouldn’t be fully appreciated until years later.Had the Lisa succeeded, would we all be using LisaBooks today? Credit: Timothy Colegrove, CC BY-SA 4.0
The Lisa stepped away from the long-lived 6502 CPU that had powered the Apple II line. Instead, it relied upon the exciting new Motorola 68000, with its hybrid 16-bit/32-bit architecture and fast 5 MHz clock speed. The extra power came in handy, as the Lisa was to be one of the first retail computers to be sold with a graphical user interface—imaginatively titled Lisa OS. Forget command lines and character displays—the Lisa had icons and a mouse, all rendered on a glorious 720 x 364 monochrome monitor with rectangular pixels. Adopters of Apple’s new rectangular machine also got twin 5.25-inch double-sided floppy drives, and the Lisa included three expansion slots and a parallel port for adding additional peripherals.
The Lisa seemed to offer a great leap forward in capability, but the same could be said of its price. At launch in 1983, it retailed at $9,995, equivalent to over $30,000 in 2025 dollars. The price was many multiples beyond what you might pay for an IBM PC, making it a tough pill to swallow even given what the Lisa had to offer. The GUI might have been cutting-edge, too, but the implementation wasn’t perfect. The Lisa had a tendency to chug.It never quite wowed the market, despite Apple’s efforts. Credit: Apple
There was also a further problem. Apple’s very own Steve Jobs may have worked on the Lisa, but he was kicked off the project in 1981, prior to launch. Jobs then jumped ship to the nascent Macintosh development effort, which was initially intended to be a low-cost text-based computer retailing for under $1,000. Jobs swiftly redirected the Macintosh project to make it a GUI-based machine, while retaining the intention to come in at a far more affordable price-point than the exorbitantly-priced Lisa.
The result was damaging. Just as the Lisa was launching, rumors were already swirling about Apple’s upcoming budget machine. When the Macintosh hit the market in 1984, it immediately blitzed the Lisa in sales. Both machines had a mouse and a GUI, and the Macintosh even had a more forward-looking 3.25-inch floppy drive. True, the Mac wasn’t anywhere near as beefy as the Lisa; most notably, it had just 128K of RAM to the 1MB in Apple’s flagship machine. Ultimately, though, the market voted Mac—perhaps unsurprising given it retailed at $2,495—a quarter of the Lisa’s debut price. Come May, Apple had sold 70,000 units, thanks in part do a legendary commercial directed by the Ridley Scott. Meanwhile, it took the Lisa a full two years to sell just 50,000.
Apple tried to make the best of things. The Lisa was followed by the Lisa 2, and it was then rebadged as the Macintosh XL. Ultimately, though, it would never find real purchase in the marketplace, even after severe price cuts down to $3,995 in 1985. By 1986, it was all over—Apple discontinued the Lisa line.A Lisa, dumped and destroyed. Credit: Kyra Ocean, CC-BY-SA 2.0
The following years weren’t kind. A bunch of 5000 Lisas ended up being bought by third-party company Sun Remarketing, which upgraded them and sold them on as “Lisa Professionals” and “Macintosh Professionals.” However, cut to 1989, and Apple had a better idea. The Lisas were going to a dump in Logan, Utah.
The story would end up making the news, with The Herald Journal reporting on what was then an astounding story. 2,700 brand new computers were being sent to straight to landfill. This was particularly shocking in the era, given that computers were then still relatively novel in the marketplace and sold for an incredibly high price.
The reason behind it was pure business. “Right now, our fiscal year end is fast approaching and rather than carrying that product on the books, this is a better business decision,” Apple spokesperson Carleen Lavasseur told the press. Apple was able to gain a tax write off the computers, and it was estimated it could reclaim up to $34 for every $100 of depreciated value in the machines which were now considered obsolete. Apple paid $1.95 a yard for over 880 cubic yards of space at the landfill to dump the machines. Other reports on the event noted that guards apparently stood on site to ensure the machines were destroyed and could not be recovered.
It’s a story that might recall you of Atari’s ET, another grand embarrassment covered up under a pile of trash. Sometimes, products fail, and there’s little more to do than call the trucks and all them away. The Apple Lisa is perhaps one of the nicer machines that’s ever happened to.
GAZA. L’esercito israeliano attacca in massa Deir al Balah. Migliaia di civili in fuga
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L'estensione dell'offensiva "Carri di Gedeone" porta morte e distruzione nell'area di Gaza colpita relativamente di meno dopo il 7 ottobre 2023
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Microsoft, migliaia di server SharePoint violati in tutto il mondo. Anche in Italia? ACN: “Gravità 9.8”
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Il Governo degli Stati Uniti, insieme ai partner in Canada e Australia, sta indagando sul grave attacco informatico che ha colpito agenzie governative e aziende a livello globale, sfruttando una vulnerabilità critica nei server
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Ma si Vola! Trump pubblica DeepFake dell’arresto di Obama e ovviamente scoppia polemica
Pensavamo che dopo il deepfake di Donald Trump Papa non ci avrebbe più stupito nulla, ma oggi dobbiamo ricrederci davanti a un nuovo, spumeggiante deepfake pubblicato dallo stesso Trump sul suo social network.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente acceso lo scontro politico pubblicando su Truth Social un video generato dall’intelligenza artificiale che ritrae una scena decisamente provocatoria: l’arresto dell’ex presidente Barack Obama da parte di due agenti dell’FBI, proprio nello Studio Ovale.
Un’immagine che ha rapidamente fatto il giro dei social, alimentando tensioni già elevate tra democratici e repubblicani. Il filmato inizia con una sequenza in cui Obama pronuncia la frase “il Presidente è al di sopra della legge”, seguita da una serie di dichiarazioni di noti esponenti democratici, tra cui Nancy Pelosi, che ripetono il concetto “Nessuno è al di sopra della legge”.
La scena culmina con l’arresto simulato di Obama, mentre Trump, sorridente, osserva accanto. Il tutto è accompagnato dalle note di YMCA dei Village People, scelta musicale che aggiunge un tono surreale e quasi grottesco alla ricostruzione.
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La clip, chiaramente costruita con tecniche avanzate di intelligenza artificiale, ha sollevato preoccupazioni trasversali sul potere dei deepfake nel plasmare l’opinione pubblica, specialmente in un contesto già polarizzato come quello statunitense. Molti critici hanno sottolineato il rischio di diffondere contenuti manipolati che possono essere percepiti come reali da una parte dell’elettorato meno attento o più radicalizzato.
Oltre alle accuse di strumentalizzazione politica, il video ha riacceso il dibattito su responsabilità, etica e limiti nell’uso dell’intelligenza artificiale, soprattutto quando impiegata da figure pubbliche di grande rilevanza. In molti si chiedono se il confine tra satira politica e disinformazione non stia diventando sempre più sottile, con conseguenze potenzialmente gravi per la democrazia.
Nonostante le polemiche, il filmato ha ottenuto moltissime visualizzazioni dimostrando ancora una volta come i contenuti virali – anche se controversi – siano uno strumento potentissimo nella battaglia politica contemporanea. Nel frattempo, il dibattito negli Stati Uniti resta acceso: l’AI è un semplice mezzo di provocazione o una minaccia concreta alla verità?
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Siamo entrati nel degrado più totale. Paese fallito in tutto, a livello morale, politico, civile, culturale ed educativo.
Annullato concerto del direttore d’orchestra russo nella Reggia di Caserta – Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/07/21/annull…
#EXPO2025 Osaka, alcuni scatti della visita del Ministro Giuseppe Valditara a “#ScuolaFutura Italia Osaka 2025” dove ha incontrato le tante #scuole italiane presenti.
Qui l’album ▶️flic.kr/s/aHBqjCngoC
Ministero dell'Istruzione
#EXPO2025 Osaka, alcuni scatti della visita del Ministro Giuseppe Valditara a “#ScuolaFutura Italia Osaka 2025” dove ha incontrato le tante #scuole italiane presenti. Qui l’album ▶️https://flic.kr/s/aHBqjCngoCTelegram
Fonti mediche, 19 palestinesi morti di fame in 24 ore - Ultima ora - Ansa.it
Almeno 19 palestinesi, inclusa una bambina di quattro anni, sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza: lo riportano la Bbc e la Cnn, che citano il portavoce dell'ospedale dei Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.Agenzia ANSA
freezonemagazine.com/articoli/…
La carriera di un musicista può essere un lungo percorso fatto di ricerca, costanza, fatica, migliaia di chilometri fatti per compensi che quasi mai coprono i costi reali. Ci vuole, diciamolo chiaramente, una grande volontà di restare in quella categoria di “never surrender” che ti fa guadagnare stima e rispetto di ascoltatori, fans, amici. Black […]
L'articolo SirJoe Polito – Black & White provie
Scommettete che diranno che sono stati i russi?
Maxi attacco hacker a SharePoint Server: colpite agenzie governative e aziende
Un gruppo di hacker ha sfruttato una vulnerabilità nel software SharePoint Server di Microsoft per lanciare un attacco globale, colpendo agenzie governative statunitensi, università, aziende energetiche e un gruppo di comunicazione asiatico. L’attacco ha interessato installazioni locali del software, non la versione cloud SharePoint Online. Microsoft ha rilasciato un aggiornamento urgente e lavora a ulteriori correzioni. Le autorità di USA, Canada e Australia indagano, con migliaia di server ancora a rischio. L’origine e gli obiettivi del gruppo restano ignoti. Eye Security ha rilevato oltre 50 violazioni, ma i nomi delle vittime sono coperti da accordi di riservatezza.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
🔶 #Valditara: "Assumeremo oltre 54 mila #docenti per il prossimo anno scolastico".
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 🔶 #Valditara: "Assumeremo oltre 54 mila #docenti per il prossimo anno scolastico".Telegram
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FREEDOM FLOTILLA. La Handala fa rotta su Gaza
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La nave prende il nome da "Handala", il celebre bambino dei fumetti palestinesi creato da Naji al-Ali: un rifugiato scalzo, che volta le spalle all’ingiustizia. La testimonianza video di Antonio Mazzeo
L'articolo FREEDOM pagineesteri.it/2025/07/21/med…
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Tulsi Gabbard: «Processate Barack Obama e Hillary Clinton, hanno complottato contro Trump»
Il rapporto dell'intelligence su La Bufala Russa. La direttrice: un colpo di Stato durato anni, ci sono prove schiacciantiAlessandro D’Amato (Open)
Oltre 80 morti nei raid a Gaza: 73 uccisi mentre attendevano cibo LIVE
Leggi su Sky TG24 l'articolo Guerra Israele, almeno 84 morti nei raid a Gaza: 73 uccisi mentre attendevano cibo. LIVEtg24.sky.it
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Così l’IA ridisegna missioni, dati e potere nel settore spaziale. Scrive Lisi
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L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore spaziale, trasformando missioni, operazioni e analisi dei dati, e ridefinendo le dinamiche geopolitiche globali. È un pilastro della Nuova Economia Spaziale (NSE), che ha democratizzato l’accesso allo
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Difesa e sicurezza, quanto costerà davvero l’obiettivo del 5%? Il punto di Braghini
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L’obiettivo di spesa entro il 2035 del 5%, e precisamente del 3,5% per la difesa in senso stretto e dell’1,5% per la security, richiesto da Washington ai Paesi membri della NATO, ha aperto un ampio dibattito. Per la NATO, le spese per la difesa dei Paesi
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