Dai danni causati dalla pubblicità mirata alla necessità di una legge federale completa sulla #privacy, un’audizione ad ampio raggio della commissione della Camera degli Stati Uniti ha esplorato le modalità per proteggere gli utenti online. La sottocommissione per la protezione dei consumatori e il commercio della Commissione per l’energia e il commercio della Camera ha discusso cinque atti legislativi, tra cui il Banning Surveillance Advertising Act, con Katie McInnis, Senior Public Policy Manager statunitense di DuckDuckGo, CIPP/US, finalizzate a creare un ambiente online più sicuro e privato, il commento di IAPP nell’analisi di Jennifer Bryant
iapp.org/news/a/us-house-subco…
(dalla newsletter di Guido #Scorza)
Privacy Daily – 3 marzo 2022
Biden e la privacy di bambini e adolescenti nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione
“Dobbiamo ritenere responsabilile piattaforme di social media per l’esperimento nazionale che stanno conducendo sui nostri figli per profitto. E’ il momento di rafforzare le tutele alla privacy, vietare la pubblicità
mirata ai bambini e chiedere alle società tecnologiche di smetterla di raccogliere i dati personali dei nostri figli”. Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti d’America nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione Joe Biden. Il Presidente USA ha intenzione di richiedere ulteriori 5 milioni di dollari per avviare delle ricerche relativamente all’impatto sulla salute mentale da parte dei social media e, a tal proposito, verrà istituito un “Centro nazionale di eccellenza sui social media e le malattie mentali” con l’obiettivo di sviluppare delle nuove linee guida sull’impatto dell’uso dei social media da parte dei minori.
whitehouse.gov/briefing-room/s…
Il comitato della Camera degli Stati Uniti: informazioni sulla legislazione volta a proteggere gli utenti online
Dai danni causati dalla pubblicità mirata alla necessità di una legge federale completa sulla privacy, un’audizione ad ampio raggio della commissione della Camera degli Stati Uniti ha esplorato le modalità per proteggere gli utenti online. La sottocommissione per la protezione dei consumatori e il commercio della Commissione per l’energia e il commercio della Camera ha discusso cinque atti legislativi, tra cui il Banning Surveillance Advertising Act, con Katie McInnis, Senior Public Policy Manager statunitense di DuckDuckGo, CIPP/US, finalizzate a creare un ambiente online più sicuro e privato, il commento di IAPP nell’analisi di Jennifer Bryant
iapp.org/news/a/us-house-subco…
Garante per la protezione dei dati personali: online il GPDPDigest di Febbraio
Il racconto, in sintesi, delle principali attività del Garante, mese per meseGPDPDigest è il prodotto di informazione del Garante che raccoglie mensilmente i principali interventi dell’Autorità presentando anche una sintesi delle principali attività di European Data Protection Board e EDPS – European Data Protection Supervisor. Un semplice, utile “memo” per fornire agli utenti un sintetico quadro di riferimento sull’attività del Garante.
garanteprivacy.it/home/stampa-…
#guerra #Ucrainarussia
Fonte: Today.it
Slovacchia, coda ai valichi di frontiera: "Circa 10mila rifugiati ucraini al giorno"
Soprattutto anziani, donne e bambini: sono i rifugiati ucraini che cercano rifugio nei Paesi confinanti. In Slovacchia sono circa 10mila al giornoEuronews (Euronews.com)
Frendica è una piattaforma che consente ai propri utenti di interagire perfettamente con altri utenti di piattaforme diverse. Friendica rispetto ad altre piattaforme consente possibilità di formattazione evolute, come per esempio la formattazione del testo, l'inserimento di un'immagine in un certo punto del testo, la modifica del messaggio (senza la cancellazione dell'originale), la possibilità di inserire un titolo nei post e la possibilità di inserire categorie di indicizzazione senza il bisogno di aggiungere hashtag nel testo.
TUTTAVIA
Tuttavia, se noi vogliamo interagire con tutto il fediverso dobbiamo capire se e quando è opportuno sfruttare queste peculiarità aggiuntive. Un utente mastodon per esempio non sarà in grado di vedere la formattazione o le modifiche a un messaggio postato, e se decidiamo di aggiungere un titolo al nostro post allora lui leggera solo il titolo e il link che rimanda al messaggio originale. Tutto ciò può creare delle evidenti difficoltà nelle Timeline degli utenti di piattaforme diverse e diminuire la capacità di interazione.
Queste possibilità possono invece essere sfruttate al meglio quando si comunica solo con alcune cerchie di contatti che usano sistemi che sono in grado di leggere la formattazione di friendica.
Il fediverso è bello perché è diverso, ma anche perché è inclusivo
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lapresse.it/esteri/2022/03/02/…
Ucraina, il sindaco di Konotop: "Se non ci arrendiamo ci radono al suolo"
Artem Semenikhin, sindaco di Konotop, parla così ai propri concittadiniLaPresse
Giovanni Maria Riccio e Ariella Fonsi giudici alla Call4Solutions di OpenItaly ELIS
È ufficialmente aperta la #Call4Solutions di #OpenItalyELIS, dedicata a #Startup, #PMI, #Scaleup, #CentridiRicerca e #SpinOffuniversitari.
Giovanni Maria Riccio e Ariella Fonsi, come giudici, approfondiranno le soluzioni che verranno presentate nel perimetro Privacy & Cybersecurity.
𝗟𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗹𝟰𝗦𝗼𝗹𝘂𝘁𝗶𝗼𝗻𝘀 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲𝗿𝗮̀ 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟭 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮.
Per conoscere meglio i requisiti e/o candidarsi open-italy.elis.org/it/page/st…
#OpenItalyELIS #InnovationTogether #InnovationToImpact #privacy #cybersecurity
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“L’Eutanasia della democrazia” di Giuseppe Benedetto, per capire il dopo Mani Pulite – vivipress.com
Il 7 marzo a Napoli, nella Sala della Biblioteca Napoletana di Storia Patria, sarà presentato "L'eutanasia della democrazia".
L’assalto di Putin all’Ucraina non ha nulla a che fare con l’accordo nucleare con l’Iran Gli oppositori del JCPOA diranno qualsiasi cosa, indipendentemente dall'accuratezza o dalla logica, per impedirne il ripristino perché sanno di non avere alternative
Paul R. Pillar / Quincy Institute for Responsible Statecraft (L'Indro)
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Di @GPGiampi
possibile.com/caschi-arcobal…
invidious.fdn.fr/watch?v=Lmisn…
Lo sfogo e la commozione del reporter Vittorio Rangeloni: "Sono 8 ca**o di anni: siete ipocriti"
Sostieni il nostro lavoro https://mepiu.it/sostieni ___ Lo sfogo e la commozione del reporter Vittorio Rangeloni: "Sono 8 ca**o di anni: siete ipocriti" ___________________________________________ Blog: https://mepiu.it Sostieni: https://mepiu.Invidious
Educazione Skinheads di Mattia Dossi (Red Star Press/Hellnation libri)
La cultura skinhead è da sempre argomento di infiniti dibattiti, nella maggior parte dei casi costruiti sul nulla che si cela nei luoghi comuni che, nonostante il passare degli anni, continuano sistematicamente ad accompagnarla. C’è, a nostro avviso, un'inaccettabile superficialità che non permette di andare veramente a fondo dell’equivoco, in modo da stabilire in modo definitivo una verità “storica” (e sociale) che possa finalmente legittimare quel chiarimento che riteniamo indispensabile. Non fosse altro che per chiudere irrevocabilmente tutte quelle inutili, e sterili polemiche, che ormai da troppo tempo ci portiamo dietro.
Fondazione Einaudi: sede in città – Il Centro edizione di Chieti
Il 1° marzo è stata inaugurata la sede della Fondazione Luigi Einaudi in Abruzzo. Il Presidente Grotta: "Giornate di studio su Pannella".
Fondazione Einaudi: aperta a Teramo l’unica sede regionale – Il Centro edizione di Teramo
Fondazione Luigi Einaudi: è stata inaugurata il 1° marzo 2022 a Teramo l'unica sede presente nella Regione Abruzzo.
Take the city records is a independent record label established in 2017, based in Madrid (Spain).
La Fondazione Luigi Einaudi approda a Teramo ed in Abruzzo – ekuonews.it
a Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed economia, approda a Teramo, nell’unica sede abruzzese, in Corso de Michetti.
Governare il futuro – La guerra ai tempi di internet
“Come potevamo noi cantare mentre cadevano le bombe”, scriveva Quasimodo. Ed aveva naturalmente ragione. È difficile parlare di futuro, come facciamo in genere in questo podcast, mentre a poche migliaia di chilometri da noi i carri armati marciano su una città come la nostra, squarciano edifici come quelli in cui viviamo e lavoriamo e uccidono persone come noi. L’unica alternativa al silenzio forse è proprio parlare di quella orribile guerra.
Anche perché mai, probabilmente, una guerra è stata più digitale di questa. E non è solo una questione di propaganda, delle ragioni dei contendenti, che in fondo ha sempre accompagnato ogni conflitto armato e non sorprende oggi si faccia anche e soprattutto a colpi di disinformazione sui social.
Certo la disinformazione di oggi è diversa da quella di ieri per quantità e qualità, è più pericolosa, più efficace e più capace di falsare la formazione dell’opinione pubblica globale. Ma a tutto questo più o meno ci siamo tristemente abituati, lo abbiamo già visto accadere. Una volta erano le immagini prodotte in studi televisivi e mandate in onda come se si trattasse di reportage di guerra e oggi sono quelle create artificialmente nei laboratori digitali della disinformazione e condivise sui social.
Oggi però nella partita della propaganda a mezzo disinformazione ci sono una serie di protagonisti che ieri non c’erano e che possono fare la differenza come i gestori delle grandi piattaforme social che possono intervenire con maggiore o minore determinazione per arginare la disinformazione facendo pesare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Perché, tanto per fare un esempio, è ovvio che quando un gigante del calibro di Facebook decide come accaduto di bloccare la disinformazione proveniente dal governo di Putin infliggere un duro colpo ad una delle parti.
Ma l’invasione da parte della Russia dell’Ucraina nella dimensione digitale è tanto più di questo. C’è innanzitutto la Cyber-guerra, quella vera e propria, la dimensione digitale del conflitto combattuta direttamente dai contendenti e dei loro alleati a colpi di attacchi informatici e minacce di attacchi informatici all’indirizzo delle strutture pubbliche dei soggetti coinvolti.
E ci sono le rappresaglie digitali organizzate da parte di gruppi più o meno strutturati e indipendenti dai governi direttamente coinvolti nello scontro come quella che ha condotto – o avrebbe condotto – perchè il condizionale in questi casi è inevitabile, all’oscuramento di alcuni siti istituzionali del governo di Mosca da parte di Anonymous.
Continua ad ascoltare il podcast su HuffPostitalia.
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