Misure e contromisure. Ecco come Cina e Usa si sfidano sui droni
[quote]Cina e Stati Uniti si stanno preparando ai conflitti del futuro, sviluppando misure e contromisure per nuovi scenari tattici. In un’intervista rilasciata al notiziario di Stato cinese, un membro dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) ha dichiarato che le esercitazioni anti-drone condotte dalle Forze armate di Pechino sono riuscite a
Quando l’Antivirus diventa un’Arma! RansomHub utilizza TDSSKiller per infiltrarsi nelle reti
Il team di Malwarebytes ha scoperto che il gruppo ransomware RansomHub utilizza lo strumento legittimo TDSSKiller per disabilitare gli strumenti EDR su un dispositivo. Oltre a TDSSKiller, i criminali informatici utilizzano anche LaZagne per raccogliere dati. Questi programmi sono conosciuti da tempo tra i criminali informatici, ma questa è la prima volta che vengono utilizzati da RansomHub. LaZagne è un’utilità per estrarre password da varie applicazioni e sistemi, che può aiutare nei test di penetrazione.
TDSSKiller, originariamente sviluppato da Kaspersky Lab per rimuovere i rootkit, è stato utilizzato per disabilitare i sistemi EDR. Dopo aver condotto una ricognizione e identificato gli account con privilegi elevati, RansomHub ha tentato di disabilitare il servizio di sicurezza MBAMService.
Lo strumento è stato eseguito da una directory temporanea utilizzando un nome file generato dinamicamente per rendere difficile il rilevamento. Poiché TDSSKiller è un programma legittimo con un certificato valido, molti sistemi di sicurezza non riconoscono che gli hacker criminali stanno effettuando azioni malevole.
Dopo aver disabilitato i sistemi di sicurezza, RansomHub ha lanciato lo strumento LaZagne per raccogliere credenziali dai sistemi infetti. Il programma estrae le password da varie applicazioni come browser, client di posta elettronica e database, consentendo agli aggressori di aumentare i propri privilegi e spostarsi lateralmente attraverso la rete. In questo caso l’obiettivo dei criminali informatici era quello di ottenere l’accesso alla banca dati che permettesse di controllare i sistemi critici.
Durante l’attacco, LaZagne ha creato più di 60 file, la maggior parte dei quali conteneva login e password. Per nascondere le tracce del programma, gli hacker hanno anche cancellato alcuni file una volta completata l’operazione.
Rilevare LaZagne è abbastanza semplice, poiché la maggior parte dei programmi antivirus lo contrassegna come malware. Tuttavia, se TDSSKiller veniva utilizzato per disabilitare i sistemi di protezione, l’attività del programma diventa invisibile alla maggior parte degli strumenti.
ThreatDown incoraggia le organizzazioni a prendere ulteriori precauzioni per proteggersi da tali attacchi. In particolare, si consiglia di limitare l’uso di driver vulnerabili come TDSSKiller e monitorare i comandi sospetti utilizzati sui sistemi. È inoltre importante segmentare la rete e isolare i sistemi critici per ridurre al minimo il rischio che le credenziali vengano compromesse.
L'articolo Quando l’Antivirus diventa un’Arma! RansomHub utilizza TDSSKiller per infiltrarsi nelle reti proviene da il blog della sicurezza informatica.
Voyager 1 Completes Tricky Thruster Reconfiguration
After 47 years it’s little wonder that the hydrazine-powered thrusters of the Voyager 1, used to orient the spacecraft in such a way that its 3.7 meter (12 foot) diameter antenna always points back towards Earth, are getting somewhat clogged up. As a result, the team has now switched back to the thrusters which they originally retired back in 2018. The Voyager spacecraft each have three sets (branches) of thrusters. Two sets were originally intended for attitude propulsion, and one for trajectory correction maneuvers, but since leaving the Solar System many years ago, Voyager 1’s navigational needs have become more basic, allowing all three sets to be used effectively interchangeably.
The first set was used until 2002, when clogging of the fuel tubes was detected with silicon dioxide from an aging rubber diaphragm in the fuel tank. The second set of attitude propulsion thrusters was subsequently used until 2018, until clogging caused the team to switch to the third and final set. It is this last set that is now more clogged then the second set, with the fuel tube opening reduced from about 0.25 mm to 0.035 mm. Unlike a few decades ago, the spacecraft is much colder due energy-conserving methods, complicating the switching of thruster sets. Switching on a cold thruster set could damage it, so it had to be warmed up first with its thruster heaters.
The conundrum was where to temporarily borrow power from, as turning off one of the science instruments might be enough to not have it come back online. Ultimately a main heater was turned off for an hour, allowing the thruster swap to take place and allowing Voyager 1 to breathe a bit more freely for now.
Compared to the recent scare involving Voyager 1 where we thought that its computer systems might have died, this matter probably feels more routine to the team in charge, but with a spacecraft that’s the furthest removed man-made spacecraft in outer space, nothing is ever truly routine.
Brian Sletten reshared this.
youtube.com/watch?v=sXEEjDn2qv…
lantidiplomatico.it/dettnews-m…
LIVE NOW! Quantum technologies – How can we lead in the industries of the future? [Advocacy Lab Content]
Quantum technologies are one of the emerging technologies deemed by experts to have the potential to radically transform the world. Quantum opens possibilities to process data that are too complex for today’s fastest computers.
Perché al trumpiano Colby piace il rapporto Draghi sull’Ue
[quote]Elbridge Colby potrebbe avere un ruolo di primo piano nella sicurezza nazionale degli Stati Uniti se il candidato repubblicano, l’ex presidente Donald Trump, dovesse essere rieletto a novembre. Per lui, già deputy assistant secretary al Pentagono nella prima amministrazione Trump e mente della Strategia di difesa nazionale del 2018, c’è
Perché Maria Rosaria Boccia ha deciso di rinunciare all’intervista: “Mi stai registrando?”. Il retroscena
@Politica interna, europea e internazionale
Perché Maria Rosaria Boccia ha deciso di rinunciare all’intervista Perché Maria Rosaria Boccia ha deciso all’ultimo momento di rinunciare all’intervista già fissata a È sempre Cartabianca? Sulla vicenda emergono diversi retroscena. “Non sono
Unresolved questions over X’s deal with Ireland to halt AI data processing
Despite the conclusion of the Irish Data Protection Commission's (DPC) court proceedings against social media platform X, questions about its Artificial Intelligence (AI) data practices and compliance with EU data protection laws remain.
Concita De Gregorio: “Maria Rosaria Boccia mi ha detto che non era l’amante di Sangiuliano”
@Politica interna, europea e internazionale
Maria Rosaria Boccia ora nega di essere stata l’amante dell’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Lo riferisce la giornalista Concita De Gregorio, che ha parlato con la donna prima della trasmissione tv È sempre Cartabianca, dove Boccia avrebbe
Dominio sottomarino. Come procedono Roma, Londra, Parigi e Berlino
[quote]La dimensione underwater potrebbe davvero diventare un nuovo dominio militare e i Paesi europei si stanno adoperando per sviluppare capacità adeguate. Mentre le nostre infrastrutture critiche sottomarine (gasdotti, cavi di telecomunicazioni) sono già esposte a sabotaggi – di Russia e la Cina, ma pure di attori non
Verso il 2%. I Paesi Bassi raddoppiano la spesa per la Difesa
[quote]Il 5 settembre, i Paesi Bassi hanno rivelato il nuovo documento programmatico della Difesa, che aumenta i fondi destinati alle Forze armate, in crescita sin dall’invasione dell’Ucraina. Oltre ai 2,4 miliardi di euro addizionali rispetto allo scorso anno, il governo ha dichiarato un ulteriore
Draghi’s research and innovation proposals lack spark, experts say
Draghi gave an accurate diagnosis of EU’s competitiveness problems in his long-waited report, but his treatment is “too incremental” and lacking “spark,” according to experts.
NoName: come creare un’alleanza tra hacker Criminali lavorando all’ombra di LockBit
Da oltre tre anni il gruppo ransomware NoName cerca di costruirsi una reputazione prendendo di mira le piccole e medie imprese di tutto il mondo con il suo ransomware. Gli specialisti di ESET hanno suggerito che NoName sta ora lavorando con RansomHub come partner.
Gli hacker utilizzano strumenti personalizzati che fanno parte della famiglia di malware Spacecolon. Per penetrare nella rete, i criminali informatici utilizzano attacchi di forza bruta e sfruttano anche vecchie vulnerabilità. Recentemente, NoName ha aggiunto un nuovo ransomware al suo arsenale: ScRansom, che ha sostituito Scarab.
I ricercatori seguono le attività del gruppo dal 2023, dandogli il nome in codice CosmicBeetle. ESET sottolinea che, nonostante la minore complessità di ScRansom rispetto ad altre minacce conosciute, questo ransomware continua ad evolversi e rappresenta una minaccia.
ScRansom supporta la crittografia parziale con diverse modalità di velocità, offrendo flessibilità agli aggressori. Il programma sostituisce inoltre il contenuto dei file con un valore permanente, rendendone impossibile il recupero. Il crittografo è in grado di funzionare con tutti i tipi di media: locali, remoti e rimovibili. Prima dell’avvio della crittografia, ScRansom disabilita i processi e i servizi chiave di Windows, tra cui Windows Defender, le copie shadow e i processi relativi alla virtualizzazione.
La crittografia ScRansom utilizza uno schema complesso, che combina gli algoritmi AES-CTR-128 e RSA-1024. Tuttavia, il processo di crittografia in più fasi a volte porta a errori che possono impedire la decrittografia anche se sono disponibili le chiavi corrette. In un caso, la vittima ha ricevuto 31 chiavi di decrittazione, ma non è stata in grado di recuperare tutti i file.
Data leak Site di LockBit
ScRansom continua ad evolversi. Il virus stesso è scritto in Delphi, come altri strumenti CosmicBeetle. È interessante notare che la crittografia richiede l’intervento umano per essere attivata, rendendo difficile il rilevamento nei sandbox automatizzati. Le ultime versioni del virus sono automatizzate e richiedono un intervento minimo. ScRansom attacca i file su tutte le unità e utilizza diverse modalità di crittografia, una delle quali distrugge completamente i dati, rendendone impossibile il ripristino.
Oltre agli attacchi di forza bruta, NoName sfrutta attivamente le vulnerabilità che si trovano più spesso nell’infrastruttura delle piccole e medie imprese. Tra questi ci sono le vulnerabilità CVE-2017-0144 (EternalBlue), CVE-2020-1472 (ZeroLogon), FortiOS SSL-VPN (CVE-2022-42475), nonché vulnerabilità in Veeam e Active Directory. Gli attacchi NoName sfruttano anche la vulnerabilità CVE-2017-0290 attraverso uno script speciale che disabilita le funzionalità di sicurezza di Windows.
I tentativi del gruppo di farsi conoscere non si limitano all’introduzione di nuovi ransomware. I ricercatori hanno notato che CosmicBeetle ha iniziato a utilizzare il codice sorgente del virus LockBittrapelato online per imitare un noto gruppo criminale sia nelle richieste di riscatto che del Data leak Site (DLS). Ciò aiuta a convincere le vittime a pagare il riscatto, pensando di avere a che fare con aggressori più esperti.
Nel settembre 2023, CosmicBeetle ha creato un sito che era una copia del sito LockBit, dove pubblicava i dati delle vittime colpite non solo da NoName, ma anche da LockBit stesso. A novembre gli aggressori sono andati oltre registrando il dominio lockbitblog[.]info e utilizzando il marchio LockBit per ulteriori attacchi.
Data leak Site di NoName
L’utilizzo di strumenti di crittografia trapelati, come LockBit, è una pratica comune per i gruppi di ransomware inesperti. Ciò li aiuta non solo a trarre vantaggio da un marchio riconoscibile, ma anche a ottenere un campione di ransomware funzionante in modo affidabile. In un incidente iniziato con un tentativo fallito di implementare ScRansom, gli hacker hanno utilizzato gli strumenti RansomHub pochi giorni dopo, consentendo ai ricercatori di suggerire una possibile partnership tra NoName e questo gruppo.
Sebbene non vi siano prove definitive di collaborazione, lo sviluppo attivo di ScRansom e il passaggio all’utilizzo degli strumenti LockBit indicano che NoName non ha intenzione di interrompere le proprie attività.
L'articolo NoName: come creare un’alleanza tra hacker Criminali lavorando all’ombra di LockBit proviene da il blog della sicurezza informatica.
Ireland wonders how to spend Apple’ back tax bonanza
An EU court order that Apple pay Ireland 13 billion euros in back taxes triggered mixed feelings in Dublin as the government assessed possible reputational damage and rebuffed opposition calls for the cash to be spent quickly.
A Look Inside a DIY Rocket Motor
[Joe Barnard] made a solid propellant rocket motor, and as one does in such situations, he put it through its paces on the test stand. The video below is not about the test, nor is it about the motor’s construction. Rather, it’s a deconstruction of the remains of the motor in order to better understand its design, and it’s pretty interesting stuff.
Somewhere along the way, [Joe], aka “BPS.Space” on YouTube, transitioned from enthusiastic model rocketeer to full-fledged missile-man, and in the process stepped up his motor game considerably. The motor that goes under the knife — or rather, the bandsaw — in this video is his “Simplex V2,” a completely DIY build of [Joe]’s design. For scale, the casing is made from a 6″ (15 cm) diameter piece of aluminum tubing over a meter in length, with a machined aluminum forward closure and a composite nozzle assembly. This is a pretty serious piece of engineering.
The closure and the nozzle are the focus of the video, which makes sense since that’s where most of the action takes place. To understand what happened during the test, [Joe] lopped them off and cut them roughly in half longitudinally. The nozzle throat, which was machined from a slug of graphite, fared remarkably well during the test, accumulating only a little slag from the propellant, a combination of powdered aluminum, ammonium perchlorate, and HTBP resin. The lower part of the nozzle, made from phenolic-impregnated linen, did pretty well too, building up a pyrolyzed layer that acted much like a space capsule’s ablative heat shield would. The forward closure, whose sole job is to contain the inferno and direct the exhaust anywhere but up, took more of a beating but stood up to the challenge. Especially interesting was the state of the O-rings and the way that the igniter interfaced with the closure.
Post mortems like these are valuable teaching tools, and while it must be heartbreaking to destroy something you put so much work into, you can’t improve what you can’t measure. Hats off to [Joe] for the peek inside his world.
youtube.com/embed/OY9qi0cdazM?…
Giallo a “È sempre Cartabianca”: Maria Rosaria Boccia rinuncia all’intervista e resta nei camerini: “Non se la sente” | VIDEO
@Politica interna, europea e internazionale
Maria Rosaria Boccia rinuncia all’intervista a “È sempre Cartabianca” Si tinge di giallo la mancata intervista di Maria Rosaria Boccia a È sempre Cartabianca: l’aspirante consigliera dell’ex ministro della Cultura Sangiuliano,
50 miliardi per l’Africa, la Cina si rilancia
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell'ultimo summit di Pechino con i paesi dell'Africa, la Cina ha promesso di finanziare con decine di miliardi le economie locali, puntando a rinsaldare la propria egemonia sul continente
L'articolo 50 miliardi per l’Africa, la Cina si rilancia proviene da pagineesteri.it/2024/09/11/afr…
Com’è andato l’ultimo Patch Tuesday? Corrette 79 vulnerabilità, di cui 4 zero-day.
Microsoft ha rilasciato gli aggiornamenti di sicurezza come parte del Patch Tuesday 2024 di settembre che risolvono 79 vulnerabilità. Tra queste ci sono 4 vulnerabilità zeroday sfruttati attivamente (uno tra questi divulgato pubblicamente) .
L’aggiornamento include le seguenti correzioni:
- 30 vulnerabilità legate all’escalation dei privilegi;
- 4 funzionalità di sicurezza aggirano le vulnerabilità;
- 23 vulnerabilità legate all’esecuzione di codice in modalità remota;
- 11 vulnerabilità nella divulgazione di informazioni;
- 8 vulnerabilità di tipo Denial of Service;
- 3 vulnerabilità legate allo spoofing.
Una parte importante dell’aggiornamento riguardava la correzione di 4 vulnerabilità zero-day utilizzate attivamente dagli aggressori, inclusa una divulgata pubblicamente.
Elenco delle vulnerabilità zero-day :
CVE-2024-38014 – Vulnerabilità legata all’acquisizione di privilegi più elevati in Windows Installer
Ti consente di ottenere privilegi di sistema sui dispositivi Windows. Microsoft non ha ancora diffuso dettagli circa le modalità di utilizzo.
CVE-2024-38217 – La funzionalità di sicurezza Mark of the Web ( MotW) ignora la vulnerabilità
La vulnerabilità è stata scoperta nell’agosto 2024. Gli esperti ritengono che l’errore sia stato sfruttato dal 2018. La vulnerabilità utilizza la tecnica LNK Stomping, che consente a file LNK appositamente predisposti di aggirare i sistemi di sicurezza Smart App Control e gli avvisi Mark of the Web ( MotW ).
Gli aggressori possono creare file che aggirano la protezione MotW, con conseguente perdita di integrità e disponibilità di funzionalità di sicurezza come la reputazione delle applicazioni SmartScreen e i servizi allegati di Windows.
CVE-2024-38226 – Vulnerabilità relativa all’elusione della funzionalità di sicurezza di Microsoft Publisher
Il bug ha permesso di aggirare la protezione contro le macro incorporate nei documenti caricati. Se sfruttati con successo, gli aggressori potrebbero aggirare i criteri di Office che bloccano i file sospetti. I dettagli su come è stata sfruttata la vulnerabilità non sono stati divulgati.
CVE-2024-43491 : vulnerabilità legata all’esecuzione di codice in modalità remota nel Centro aggiornamenti
Una vulnerabilità nello stack di manutenzione potrebbe consentire l’esecuzione di codice in modalità remota. Il problema ha interessato Windows 10 versione 1507, che ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita nel 2017, ma interessa anche Windows 10 Enterprise 2015 LTSB e Windows 10 IoT Enterprise 2015 LTSB, che sono ancora supportati.
L’errore è dovuto al fatto che durante l’installazione di alcuni aggiornamenti di sicurezza sui dispositivi con Windows 10 1507 si sono riattivate vulnerabilità precedentemente fixate. Per risolvere il problema, gli utenti devono installare l’aggiornamento dello stack di manutenzione di settembre 2024 e il corrispondente aggiornamento della sicurezza.
I dettagli sui componenti interessati e su come risolvere le vulnerabilità possono essere trovati nella documentazione ufficiale di Microsoft. L’azienda ha inoltre rilasciato l’aggiornamento cumulativo obbligatorio KB5043076 di Windows 11 23H2, che contiene le correzioni del Patch Tuesday di settembre.
L'articolo Com’è andato l’ultimo Patch Tuesday? Corrette 79 vulnerabilità, di cui 4 zero-day. proviene da il blog della sicurezza informatica.
Il calciomercato dei record serve a fingere di saper stare a galla
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Mai così tanti scambi nel calciomercato, necessari ai club solo per fingere di saper nuotare mentre in realtà stanno già annegando
L'articolo Il calciomercato dei record serve a fingere di saper stare a galla proviene da Valori.
La pochette di Cinzia Dal Pino
Cinzia Dal Pino è ricca e amante del ben vestire. Se dobbiamo fidarci della roba da lei stessa sparpagliata sul Libro dei Ceffi, uno stabilimento balneare a Viareggio assicura introiti sufficienti a frequentare taverne costose e a servirsi presso sarti dello stesso livello, qualsiasi cosa risulti ai servizi tributari.
I ricchi amanti del ben vestire indulgono con frequenza a un sistema di valori e credenze in cui la propensione a liberarsi in modo spiccio e cruento di qualsiasi presenza sgradita gode di aperta approvazione sociale. La corrente mentalità versiliese inoltre è caratterizzata da una venalità deteriore che si accorda ottimamente con il resto del quadro: nessuna meraviglia che Cinzia Dal Pino si sia rivalsa di una rapina uccidendo a freddo Said Malkoun (alias di Nourdine Mezgoui, risulterà poi) straziandolo con una costosissima autovettura e recuperando poi la propria pochette.
Testa per dente, come nella prassi quotidiana dei sionisti e degli "occidentali" in genere.
Da una col diploma di ragioniere.
Da una col diploma di ragioniere e con i cassetti pieni, di pochette.
Solo che la ben vestita Cinzia non aveva messo in conto la morbosa curiosità della gendarmeria, che l'avrebbe beccata senza il minimo sforzo e che di lì a qualche ora l'avrebbe accompagnata in un posto dove le pochette servono a poco, dove difficilmente si fa sfoggio di eleganza e dove altrettanto difficoltoso è l'accesso a pietanze ricercate. L'esecutivo di Roma non ha ancora depenalizzato l'omicidio volontario per motivi futili e abietti, e fino a oggi si è anche malauguratamente dimenticato di includere la superiorità razziale tra le attenuanti generiche.
A fronte di questa seccante situazione Cinzia cincischia, annaspa, almanacca e pinzimonia per giustificare il non giustificabile.
Sono state pochette anche le sue argomentazioni, insomma.
In un contesto in cui la pochezza è fra le caratteristiche essenziali.
Alzatisi dal letto presumibilmente a ore ignobili e preparatisi al turno in sale da bagno che le Dal Pino nemmeno si degnerebbero di frequentare, i gendarmi non devono aver gradito molto.
Nonostante il web sia stato lordato da molti apologeti, la signora Dal Pino ha davanti un futuro piuttosto magro.
Post scriptum. Secondo il "Corriere Fiorentino" Cinzia Dal Pino aveva passato la serata in un posto dove cuociono pesci e li vendono a prezzi molto alti.
Siccome pioveva, le avevano prestato un ombrello.
Dopo aver recuperato la pochette, Cinzia è tornata a restituirlo.
Un senso della cortesia e delle priorità che rivela un mondo intero.
Vuoi fare il rifornimento Gratis della tua Auto Elettrica? Al Pwn2Own sembra che ci siano riusciti
Al concorso Pwn2Own Automotive 2024 , che si è svolto nel gennaio di quest’anno a Tokyo, un team di ricercatori ha dimostrato le vulnerabilità in tre diversi caricabatterie per veicoli elettrici: Autel MaxiCharger, ChargePoint Home Flex e JuiceBox 40. Uno dei risultati più interessanti è stata l’esecuzione riuscita del codice sul caricabatterie Autel MaxiCharger (modello MAXI US AC W12-L-4G) tramite Bluetooth senza ulteriori condizioni se non quella di trovarsi all’interno della sua area di copertura.
Autel MaxiCharger ha molte funzionalità hardware come Wi-Fi, Ethernet, Bluetooth, 4G LTE, lettore RFID e touch screen. Durante la ricerca, il team ha scoperto diverse vulnerabilità gravi, tra cui la capacità di bypassare l’autenticazione Bluetooth ( CVE-2024-23958 ) e due vulnerabilità di buffer overflow ( CVE-2024-23959 e CVE-2024-23967 ). Questi bug hanno consentito agli aggressori di ottenere il pieno controllo del dispositivo.
La difficoltà principale per i ricercatori è stata estrarre il firmware del dispositivo. Il team ha effettuato diversi tentativi per comprendere come funzionano gli aggiornamenti software tramite l’app mobile e il Bluetooth. Dopo aver scoperto che i collegamenti per il download degli aggiornamenti erano offuscati, gli hacker sono riusciti a decrittografarli utilizzando la sostituzione dei caratteri, consentendo loro di scaricare il firmware e iniziare l’analisi.
Durante l’analisi, i ricercatori hanno identificato un bug nel processo di autenticazione Bluetooth che consentiva l’utilizzo di codice precostruito nel firmware per aggirare l’autenticazione. Ciò significava che qualsiasi dispositivo nel raggio d’azione del Bluetooth poteva connettersi al caricabatterie senza inserire un codice di autenticazione.
Inoltre è stata scoperta una vulnerabilità nell’elaborazione dei dati tramite Bluetooth, che potrebbe causare un buffer overflow ed eseguire codice arbitrario sull’apparecchio. Un utente malintenzionato potrebbe, ad esempio, riprogrammare il dispositivo affinché funzioni al di fuori delle sue impostazioni di sicurezza standard, causando potenzialmente danni al veicolo o al caricabatterie.
È interessante notare che Autel MaxiCharger ha una funzionalità che consente al proprietario di offrire il proprio caricabatterie per uso pubblico, con la possibilità di ricevere un rimborso per l’energia consumata. I ricercatori hanno notato che l’hacking di un dispositivo del genere potrebbe consentire agli aggressori di manipolare i rapporti sui consumi energetici, aprendo opportunità di frode.
Il team ha concluso la ricerca rilevando che molti caricabatterie per veicoli elettrici hanno molteplici funzionalità di plug-in, che li rendono vulnerabili a vari tipi di attacchi. Sebbene Autel abbia rilasciato rapidamente le patch, i ricercatori hanno sottolineato l’importanza di aggiornare regolarmente il firmware e di controllare attentamente le vulnerabilità dei dispositivi.
In futuro, ricerche come questa contribuiranno a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e a prevenire possibili attacchi che potrebbero colpire sia i proprietari di veicoli elettrici che interi sistemi elettrici cittadini.
L'articolo Vuoi fare il rifornimento Gratis della tua Auto Elettrica? Al Pwn2Own sembra che ci siano riusciti proviene da il blog della sicurezza informatica.
Con il Piano Draghi rischiamo di dire addio alla responsabilità delle imprese
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Nel rapporto Draghi sulla competitività europea, due diligence e rendicontazione di sostenibilità sono descritte come oneri eccessivi per le imprese
L'articolo Con il Piano Draghi rischiamo di dire addio alla valori.it/rapporto-draghi-resp…
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 reshared this.
The Apple Watch As An Ammeter
Your shiny new personal electronic device is likely to be designed solely as an app platform to run the products of faceless corporations, so the story goes, and therefore has an ever smaller hacking potential. Perhaps that view is needlessly pessimistic, because here’s [JP3141] with an example that goes against the grain. It’s an Apple Watch, being used as an ammeter. How it does that comes as the result of a delicious piece of lateral thinking.
Like many mobile devices, the device comes with a magnetometer. This serves as an electronic compass, but it’s also as its name might suggest, an instrument for sensing magnetic fields in three axes. With a 3D printed bobbin that slides over the watch, and a few turns of wire, it can sense the magnetic field created by the current, and a measurement can be derived from it. The software on the watch is only a simple proof of concept as yet, but it applies some fairly understandable high-school physics to provide a useful if unexpected measure of current.
We’re surprised to see just how many times the Apple Watch has appeared on these pages, but scanning past projects it was a cosmetic one which caught our eye. Who wouldn’t want a tiny Mac Classic!
RansomHub rivendica un attacco informatico all’università di Genova. Allarme per la Sicurezza dei Dati
Il gruppo di hacker noto come RansomHub ha pubblicato recentemente all’interno del proprio data Leak Site (DLS) la rivendicazione di un nuovo attacco informatico ad una PA italiana: l’Università di Genova.
Secondo quanto descritto nella sezione ‘Chi siamo’ del loro sito, RansomHub è formato da cybercriminali operanti in diverse parti del mondo, accomunati dall’intento di ottenere profitti economici attraverso le loro azioni illecite.
L’attacco è stato annunciato da RansomHub il 9 Settembre 2024, dove hanno pubblicato alcuni dettagli relativi alla violazione. La violazione riguarda circa 18 GB di dati e, se non verrà pagato il riscatto, i dati presumibilmente esfiltrati verranno pubblicati tra 13 giorni.
RansomHub ha fornito delle immagini di esempio di dati esfiltrati. Le immagini sembrano raffigurare estratti di verbale, attestati di presenza, etc. suggerendo una vasta gamma di dati potenzialmente compromessi.
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.
Chi è RansomHub?
RansomHub, una nuova piattaforma di ransomware-as-a-service (RaaS), è emersa nel febbraio 2024, prendendo di mira i sistemi operativi Windows, Linux ed ESXi attraverso malware sviluppato in Go e C++. Il modello di affiliazione, con un’alta percentuale di guadagno del 90%, ha attirato numerosi affiliati esperti, contribuendo a un significativo aumento delle infezioni globali. Le vittime, sparse in diciotto paesi, provengono principalmente dal settore IT. Il ransomware sfrutta vulnerabilità nei backup di cloud storage e configurazioni errate delle istanze Amazon S3 per aumentare l’estorsione. Secondo il gruppo di ricerca Insikt, sono state riscontrate similitudini nel codice con ALPHV e Knight Ransomware, suggerendo possibili connessioni tra queste entità.
Sul sito web di RansomHub, il gruppo dichiara di non attaccare obiettivi nei paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS), né in Cuba, Corea del Nord e Cina. Sebbene la composizione sembri di natura internazionale, il modus operandi del gruppo ricorda da vicino le tradizionali strutture di ransomware russe. È significativo notare anche il loro atteggiamento verso le nazioni legate alla Russia, così come la sovrapposizione di obiettivi comuni con altri gruppi ransomware russi.
Il gruppo recluta i propri affiliati principalmente attraverso il forum RAMP (Russian Anonymous Market Place), una piattaforma frequentata prevalentemente da utenti russi. Gli affiliati ricevono il 90% dei guadagni derivanti dalle attività illecite, mentre il restante 10% viene trattenuto dal gruppo principale. Contrariamente alle pratiche usuali, i fondi vengono inviati prima all’affiliato, un aspetto particolarmente apprezzato all’interno della comunità ransomware. Questo metodo è stato introdotto per mitigare la sfiducia generata da una frode di 22 milioni di dollari associata a ALPHV, in cui diversi affiliati non erano stati pagati, contribuendo a un clima di insicurezza nel contesto del Ransomware-as-a-Service (RaaS)
La Situazione Attuale
Ad oggi, l’Università di Genova non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo all’attacco. Questa assenza di risposta lascia molte questioni in sospeso riguardo alla portata della violazione e alle misure adottate per mitigare i danni. Senza un comunicato stampa o una conferma ufficiale, le informazioni disponibili devono essere considerate come “fonti di intelligence” piuttosto che come conferme definitive della fuga di dati.
È probabile che l’Università rilasci ulteriori comunicazioni in futuro per chiarire la situazione. La trasparenza e la chiarezza nella gestione della crisi saranno fondamentali per comprendere appieno le implicazioni dell’attacco e le strategie di risposta adottate.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
L'articolo RansomHub rivendica un attacco informatico all’università di Genova. Allarme per la Sicurezza dei Dati proviene da il blog della sicurezza informatica.
Fondamenti di Cybersecurity per le PMI: il NIST Cybersecurity Framework (2/12)
Bentornati alla nostra serie di articoli dedicati alla cybersecurity per le Piccole e Medie Imprese (PMI)! In un mondo sempre più digitale, la sicurezza informatica è diventata una priorità fondamentale per le aziende di tutte le dimensioni. Tuttavia, le PMI spesso non dispongono delle risorse o delle competenze necessarie per affrontare adeguatamente le minacce informatiche.
Quando si tratta di proteggere la tua azienda dalle minacce informatiche, avere una strategia ben definita è fondamentale. Il NIST Cybersecurity Framework è uno strumento potente, progettato per aiutare le aziende di tutte le dimensioni a gestire e ridurre i rischi di cybersecurity.
Sebbene sia stato creato principalmente per le organizzazioni negli Stati Uniti, il suo approccio è riconosciuto a livello internazionale e può essere applicato ovunque. Ma cos’è esattamente questo framework e come può essere utile alla tua PMI? Scopriamolo insieme.
Cos’è il NIST Cybersecurity Framework?
Immagina di avere un super manuale della sicurezza, scritto da un gruppo di geniacci del National Institute of Standards and Technology (NIST) negli Stati Uniti. Questo “manualone”, noto come NIST Cybersecurity Framework, non è un obbligo, ma è un po’ come quelle raccomandazioni della nonna: “Fidati, se lo segui ti risparmi un sacco di grane”.
E indovina? È progettato per aiutare le aziende di tutte le taglie, anche quelle piccole come un chiosco di limonate, a proteggere i propri dati come se fossero il tesoro nazionale.
Perché il NIST Cybersecurity Framework è Importante per le PMI?
Ora, potresti pensare: “Ma dai, questo è roba per le multinazionali con budget che noi comuni mortali possiamo solo sognare!”. E invece no! Il NIST Cybersecurity Framework è fatto apposta per essere flessibile e adattabile, un po’ come quei jeans che stanno bene a tutti (o quasi). Quindi sì, anche la tua piccola azienda può usarlo per tenere al sicuro dati, clienti e un bel po’ di notti di sonno.
Le Cinque Funzioni Principali del NIST Framework
1. Identificare (Identify)
- Qui si tratta di fare un po’ di sano inventario, tipo contare tutte le matite che hai nel cassetto, ma molto più serio. Devi capire esattamente cosa hai e cosa potrebbe finire nel mirino dei cattivi. Fai un inventario delle risorse, dai server ai computer del tuo ufficio, e cerca di prevedere dove potresti essere vulnerabile.
- Effettua una scansione della vulnerabilità utilizzando software aggiornati ed affidabili oppure ingaggia un esperto di cybersecurity per effettuare un vulnerability assestment per produrre un report dettagliato sulle vulnerabilità presenti e le contromisure da prendere per correre ai ripari
Immagine tratta da brightsec.com
2. Proteggere (Protect)
- Questo è il momento di armarsi fino ai denti… di firewall, software di sicurezza e criptografia! Blocca gli accessi non autorizzati come se fosse l’ultimo tavolo libero in un ristorante stellato. E non dimenticare di fare backup regolari, perché il giorno in cui non lo farai sarà esattamente il giorno in cui succederà il peggio. Ah, e una nota: insegna al tuo team che “password123” non è una password sicura!
- Installa dispositivi di sicurezza come firewall all’avanguardia che ti proteggano con regole fatte su misura per la tua azienda.
Crediti Fortinet
3. Rilevare (Detect)
- Qui entra in gioco la tua versione personale di Sherlock Holmes. Devi tenere d’occhio la tua rete come se stessi aspettando il postino con una lettera importante. Hai bisogno di strumenti che ti avvisino se qualcuno sta cercando di fare il furbo. Qualcosa di strano? Nessun problema, indaga subito ogni anomalia come se fosse un caso da risolvere, perché potrebbe essere la punta di un iceberg.
- Utilizza dispositivi e software per la rilevazione di intrusioni e software dannosi in tempo reale come gli EDR o meglio ancora XDR
Crediti Sophos
4. Rispondere (Respond)
- Questo è il tuo piano B (e anche C, D, e così via). Se un incidente si verifica – e prima o poi succederà, perché la legge di Murphy è sempre in agguato – devi essere pronto a rispondere come un pompiere. Informa tutti, mantieni la calma e assicurati che l’azienda non si fermi. E quando tutto è finito, fai un bel debriefing: “Cosa abbiamo imparato da questo casino?”
5. Ripristinare (Recover)
- Infine, arriva il momento di rimettere insieme i pezzi. Dopo un attacco, devi essere in grado di ripristinare tutto rapidamente. Comunica con i tuoi clienti e dipendenti per tenerli aggiornati e assicurati che la tua infrastruttura sia di nuovo in piedi prima che qualcuno possa dire “downtime”. E magari cogli l’occasione per potenziare le tue difese, perché non si sa mai.
- Implementa politiche di ripristino rapido per garantire che il tuo sito produttivo o i tuoi servizi tornino operativi in tempi ragionevoli. Se il ripristino del backup richiede giorni, stai di fatto accettando un’interruzione della produzione proporzionale a questo tempo. Questo potrebbe non essere compatibile con le esigenze della tua attività.
Crediti Veeam
Per riassumere il framework NIST per la cybersecurity aiuterà la tua azienda a:
- Migliorare la gestione del rischio.
- Avere una visione chiara di dove allocare risorse per la cybersecurity.
- Migliorare la resilienza contro gli attacchi informatici.
- Proteggere i dati sensibili di clienti e dipendenti.
Nel prossimo articolo esploreremo come rilevare e rispondere agli incidenti di sicurezza in modo efficace, utilizzando il NIST Framework come guida. Non perdere l’occasione di rafforzare la sicurezza della tua PMI!
L'articolo Fondamenti di Cybersecurity per le PMI: il NIST Cybersecurity Framework (2/12) proviene da il blog della sicurezza informatica.
Cruise Ship-Lengthening Surgery: All the Cool Companies Are Doing It
Sliding in an extra slice of cruise ship to lengthen it. (Credit: Silversea cruises)
The number of people going on cruises keeps rising year over year, with the number passengers carried increasing from just over 3.7 million in 1990 to well over 28 million in 2023. This has meant an increasing demand for more and also much larger cruise ships, which has led to an interesting phenomenon where it has become more economical to chop up an existing cruise ship and put in an extra slice to add many meters to each deck. This makes intuitively sense, as the segment added is fairly ‘dumb’, with no engine room, control systems, but mostly more rooms and cabins.
The current top-of-the-line cruise ship experience is exemplified by the Icon class that’s being constructed for the Royal Caribbean Group. The first in this line is the Icon of the Seas, which is the largest cruise ship in the world with a length of 364.75 meters and a gross tonnage of 248,663. All of this cost €1.86 billion and over two years of construction time, compared to around $80 million and a few months in the drydock. When combined with a scheduled maintenance period in the drydock, this ‘Jumboization’ process can be considered to be a great deal that gives existing cruise ships a new lease on life.
Extending a ship in this manner is fairly routine as well, with many ships beyond cruise ships seeing the torch before being split. A newly built segment is then slid in place, the metal segments are welded together, wires, tubing and more are spliced together, before the in and outside are ready for a new coat of paint that makes it seem like nothing ever happened to the ship.
youtube.com/embed/bhZHhDrVQ2Q?…
ifanews.it/italia-nostra-ha-de…
Misleading GPS, Philosophy of Maps, And You
The oft-quoted saying “all models are wrong, but some are useful” is a tounge-in-cheek way of saying that at some level, tools we use to predict how the world behaves will differ from reality in some measurable way. This goes well beyond the statistics classroom it is most often quoted in, too, and is especially apparent to anyone who has used a GPS mapping device of any sort. While we might think that our technological age can save us from the approximations of maps and models, there are a number of limitations with this technology that appear in sometimes surprising ways. [Kyle] has an interesting writeup about how maps can be wrong yet still be incredibly useful especially in the modern GPS-enabled world.
[Kyle] is coming to us with a background in outdoor travel, involving all kinds of activities like hiking and backcountry skiing. When dealing with GPS tracking under these conditions, often the user’s actual position will deviate from their recorded position by a significant margin. Obvious causes like a loss of GPS signal are one thing, but there are some other reasons for this behavior. GPS can be off by tens of meters, so the question then becomes whether or not mapping software should record these errors or attempt to guess where it thinks the most likely location is, based on available data like barometric pressure, existing trails, elevation profiles, and other data. Especially in areas where the elevation changes rapidly, these errors can compound quickly and provide some truly mystifying data. Where mapping software draws these distinctions is a matter of active debate in these communities, with some taking more approximate routes that make more sense while sacrificing the raw data, and others letting the GPS pins fall where they may.
For anyone who’s been confused by Strava or Garmin data at the end of a run, hike, or bike ride, this is a fairly informative explanation of why the GPS data might differ from the actual distance of any of these activities. [Kyle] also notes that unless you’re out with a measuring wheel (and perhaps even then) any method to determine a true distance like this will have some amount of approximation or error. The closest technological solution to a problem like this we’ve seen is this GPS receiver which claims centimeter-level precision using some unique tricks.
Why have Seven Segments When You Can Have 21?
IO user [monte] was pointed towards an 1898 display patent issued to a [George Mason] and liked the look of the ‘creepy’ font it defined. The layout used no less than 21 discrete segments to display the complete roman alphabet and numerals, which is definitely not possible with the mere seven segments we are all familiar with. [monte] then did the decent thing and created a demonstration digit using modern parts.
For the implementation, [monte] created a simple PCB by hand (with an obvious mistake) and 3D-printed an enclosure and diffuser to match. After a little debugging, a better PCB was ordered from one of the usual overseas factories. There isn’t a schematic yet, but they mention using a CH32V003 Risc-V micro, which can be seen sitting on the rear of the PCB.
Maximum flexibility is ensured by storing every glyph as a 32-bit integer, with each LED corresponding to a single bit. It’s interesting to note the display incorporates serifs, which are definitely optional, although you could display sans-serif style glyphs if you wanted to. There is now a bit of a job to work out how to map character codes to glyph codes, but you can have a go at that yourself here. It’s still early doors on this project, but it has some real potential for a unique-looking display.
We love displays—every kind. Here’s a layout reminiscent of a VFD digit but done purely mechanically. And if you must limit yourself to seven digits, what about this unique thing?
youtube.com/embed/V7O3_IHwjD0?…
Scoperte Due Privilege Escalation in Citrix Workspace per Windows: Aggiorna Subito!
Due vulnerabilità ad alta gravità, CVE-2024-7889 e CVE-2024-7890, sono state scoperte nel Citrix Workspace app per Windows. Queste vulnerabilità interessano le versioni precedenti alla 2405 per la release corrente e le versioni precedenti alla 2402 CU1 per la LTSR.
Citrix raccomanda ai clienti di aggiornare immediatamente le loro installazioni per mitigare i rischi di sicurezza.ia significativa per gli utenti e le organizzazioni che utilizzano l’ambiente Citrix Workspace.
Versioni Interessate
Le vulnerabilità interessano le seguenti versioni supportate dell’app Citrix Workspace per Windows.
- Current Release (CR): Citrix Workspace app for Windows versions BEFORE 2405
- Long Term Service Release (LTSR): Citrix Workspace app for Windows versions BEFORE 2402 LTSR CU1
CVE-2024-7889: Descrive una vulnerabilità di escalation di privilegi locali che permette a un utente con pochi privilegi di ottenere diritti di SYSTEM. È necessaria l’accesso locale al sistema target. Questa vulnerabilità è categorizzata come CWE-664 (Gestione impropria delle risorse). Il punteggio CVSS v4.0 è 7.0, suggerendo una gravità elevata.
CVE-2024-7890: Un’altra vulnerabilità di escalation di privilegi locali, che però richiede condizioni più complesse. Classificata come CWE-269 (Gestione impropria dei privilegi). Il CVSS v4.0 è 5.4, indicando un rischio moderato rispetto a CVE-2024-7889.
Cosa occorre fare
Citrix consiglia vivamente ai clienti di aggiornare la propria app Citrix Workspace per Windows il prima possibile a versioni che contengano le correzioni. Le versioni dell’app Citrix Workspace per Windows che contengono le correzioni sono:
- Current Release (CR): Citrix Workspace app for Windows 2405 and later versions
- Long Term Service Release (LTSR): Citrix Workspace app for Windows 2402 CU1 LTSR and later versions
Citrix sta notificando i propri clienti e partner di canale riguardo questa vulnerabilità attraverso la pubblicazione di questo bollettino di sicurezza nel Citrix Knowledge Center al seguente link: support.citrix.com/securitybul…
L'articolo Scoperte Due Privilege Escalation in Citrix Workspace per Windows: Aggiorna Subito! proviene da il blog della sicurezza informatica.
Mobile Coffee Table Uses Legs to Get Around
For getting around on most surfaces, it’s hard to beat the utility of the wheel. Versatile, inexpensive, and able to be made from a wide array of materials has led to this being a cornerstone technology for the past ten thousand years or so. But with that much history it can seem a little bit played out. To change up the locomotion game, you might want to consider using robotic legs instead. That’s what [Giliam] designed into this mobile coffee table which uses custom linkages to move its legs and get itself from place to place around the living room.
The process to build this mobile coffee table started years ago, when [Giliam] was designing walking mechanisms in software. A genetic algorithm was used to develop improved versions of various mechanisms, with the best ones going on to develop successive generations of the designs. Originally this just started out as a software project, but [Giliam] also developed some woodworking skills in the meantime which led to the actual construction of this coffee table.
From there the design was moved to Fusion 360, where it could then be sent to a CNC machine to create all of the parts for the 12-legged table. An Arduino Nano controls the leg movements, with power to the legs’ crankshafts provided by 24 V brushless motors. Finally, a Bluetooth module is included to allow the table to receive commands from a modified Nintendo Wii “Nunchuk” — itself an impressive project that we covered back in 2020.
This project took an incredible amount of work not just to design the leg mechanisms but CNC machine them out of bamboo, glue everything together, and finish it into what would be an excellent example of woodworking even without the capability of moving the table from the wall to the middle of the room and back as needed. We can’t really say we’ve seen a mobile coffee table before either, wheeled or otherwise, but if you need the tabletop instead to rotate and position itself at arbitrary angles we have seen one which was designed to be used for metalworking.
youtube.com/embed/xKDY4yWxfJM?…
reshared this
Lo sai che puoi salvare messaggi in bozza su Mastodon, anche se non usi app come Fedilab e Tusky?
Ecco come salvare una bozza su #Mastodon:
1) Seleziona la modalità "solo persone menzionate"
2) Scrivi il messaggio SENZA MENZIONARE NESSUNO
3) Pubblica il messaggio (siccome non hai menzionato nessuno, solo tu vedrai il tuo messaggio)
4) Aggiungi un segnalibro al messaggio (così potrai trovarlo nella sezione "segnalibri")
COMPLIMENTI: HAI SALVATO IL TUO MESSAGGIO!
Per riaprirlo potrai cliccare sul menu e
1) cliccare "modifica" se vuoi solo modificare
2) cliccare su "elimina e riscrivi" per cambiare la visibilità da "Solo utenti menzionati" a quella che vuoi tu e pubblicare.
like this
reshared this
Luigi Rosa
in reply to Cybersecurity & cyberwarfare • • •quello è l'allungamento del Silver Spirit fatto in primavera 2018 presso Fincantieri Palermo.
Io c'ero, facevo parte del team del IT, il mio compito era dedicarmi all'infrastruttura network e server.
Queste alcune foto che ho scattato io: flickr.com/photos/lrosa/albums…
Se interessa qualcosa, A.M.A. 😉
Silver Spirit lengthening
Luigi Rosa (Flickr)