Frendica è una piattaforma che consente ai propri utenti di interagire perfettamente con altri utenti di piattaforme diverse. Friendica rispetto ad altre piattaforme consente possibilità di formattazione evolute, come per esempio la formattazione del testo, l'inserimento di un'immagine in un certo punto del testo, la modifica del messaggio (senza la cancellazione dell'originale), la possibilità di inserire un titolo nei post e la possibilità di inserire categorie di indicizzazione senza il bisogno di aggiungere hashtag nel testo.
TUTTAVIA
Tuttavia, se noi vogliamo interagire con tutto il fediverso dobbiamo capire se e quando è opportuno sfruttare queste peculiarità aggiuntive. Un utente mastodon per esempio non sarà in grado di vedere la formattazione o le modifiche a un messaggio postato, e se decidiamo di aggiungere un titolo al nostro post allora lui leggera solo il titolo e il link che rimanda al messaggio originale. Tutto ciò può creare delle evidenti difficoltà nelle Timeline degli utenti di piattaforme diverse e diminuire la capacità di interazione.
Queste possibilità possono invece essere sfruttate al meglio quando si comunica solo con alcune cerchie di contatti che usano sistemi che sono in grado di leggere la formattazione di friendica.
Il fediverso è bello perché è diverso, ma anche perché è inclusivo
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lapresse.it/esteri/2022/03/02/…
Ucraina, il sindaco di Konotop: "Se non ci arrendiamo ci radono al suolo"
Artem Semenikhin, sindaco di Konotop, parla così ai propri concittadiniLaPresse
Giovanni Maria Riccio e Ariella Fonsi giudici alla Call4Solutions di OpenItaly ELIS
È ufficialmente aperta la #Call4Solutions di #OpenItalyELIS, dedicata a #Startup, #PMI, #Scaleup, #CentridiRicerca e #SpinOffuniversitari.
Giovanni Maria Riccio e Ariella Fonsi, come giudici, approfondiranno le soluzioni che verranno presentate nel perimetro Privacy & Cybersecurity.
𝗟𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗹𝟰𝗦𝗼𝗹𝘂𝘁𝗶𝗼𝗻𝘀 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲𝗿𝗮̀ 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟭 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮.
Per conoscere meglio i requisiti e/o candidarsi open-italy.elis.org/it/page/st…
#OpenItalyELIS #InnovationTogether #InnovationToImpact #privacy #cybersecurity
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“L’Eutanasia della democrazia” di Giuseppe Benedetto, per capire il dopo Mani Pulite – vivipress.com
Il 7 marzo a Napoli, nella Sala della Biblioteca Napoletana di Storia Patria, sarà presentato "L'eutanasia della democrazia".
Di @GPGiampi
possibile.com/caschi-arcobal…
invidious.fdn.fr/watch?v=Lmisn…
Lo sfogo e la commozione del reporter Vittorio Rangeloni: "Sono 8 ca**o di anni: siete ipocriti"
Sostieni il nostro lavoro https://mepiu.it/sostieni ___ Lo sfogo e la commozione del reporter Vittorio Rangeloni: "Sono 8 ca**o di anni: siete ipocriti" ___________________________________________ Blog: https://mepiu.it Sostieni: https://mepiu.Invidious
Educazione Skinheads di Mattia Dossi (Red Star Press/Hellnation libri)
La cultura skinhead è da sempre argomento di infiniti dibattiti, nella maggior parte dei casi costruiti sul nulla che si cela nei luoghi comuni che, nonostante il passare degli anni, continuano sistematicamente ad accompagnarla. C’è, a nostro avviso, un'inaccettabile superficialità che non permette di andare veramente a fondo dell’equivoco, in modo da stabilire in modo definitivo una verità “storica” (e sociale) che possa finalmente legittimare quel chiarimento che riteniamo indispensabile. Non fosse altro che per chiudere irrevocabilmente tutte quelle inutili, e sterili polemiche, che ormai da troppo tempo ci portiamo dietro.
Fondazione Einaudi: sede in città – Il Centro edizione di Chieti
Il 1° marzo è stata inaugurata la sede della Fondazione Luigi Einaudi in Abruzzo. Il Presidente Grotta: "Giornate di studio su Pannella".
Fondazione Einaudi: aperta a Teramo l’unica sede regionale – Il Centro edizione di Teramo
Fondazione Luigi Einaudi: è stata inaugurata il 1° marzo 2022 a Teramo l'unica sede presente nella Regione Abruzzo.
Take the city records is a independent record label established in 2017, based in Madrid (Spain).
Governare il futuro – La guerra ai tempi di internet
“Come potevamo noi cantare mentre cadevano le bombe”, scriveva Quasimodo. Ed aveva naturalmente ragione. È difficile parlare di futuro, come facciamo in genere in questo podcast, mentre a poche migliaia di chilometri da noi i carri armati marciano su una città come la nostra, squarciano edifici come quelli in cui viviamo e lavoriamo e uccidono persone come noi. L’unica alternativa al silenzio forse è proprio parlare di quella orribile guerra.
Anche perché mai, probabilmente, una guerra è stata più digitale di questa. E non è solo una questione di propaganda, delle ragioni dei contendenti, che in fondo ha sempre accompagnato ogni conflitto armato e non sorprende oggi si faccia anche e soprattutto a colpi di disinformazione sui social.
Certo la disinformazione di oggi è diversa da quella di ieri per quantità e qualità, è più pericolosa, più efficace e più capace di falsare la formazione dell’opinione pubblica globale. Ma a tutto questo più o meno ci siamo tristemente abituati, lo abbiamo già visto accadere. Una volta erano le immagini prodotte in studi televisivi e mandate in onda come se si trattasse di reportage di guerra e oggi sono quelle create artificialmente nei laboratori digitali della disinformazione e condivise sui social.
Oggi però nella partita della propaganda a mezzo disinformazione ci sono una serie di protagonisti che ieri non c’erano e che possono fare la differenza come i gestori delle grandi piattaforme social che possono intervenire con maggiore o minore determinazione per arginare la disinformazione facendo pesare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Perché, tanto per fare un esempio, è ovvio che quando un gigante del calibro di Facebook decide come accaduto di bloccare la disinformazione proveniente dal governo di Putin infliggere un duro colpo ad una delle parti.
Ma l’invasione da parte della Russia dell’Ucraina nella dimensione digitale è tanto più di questo. C’è innanzitutto la Cyber-guerra, quella vera e propria, la dimensione digitale del conflitto combattuta direttamente dai contendenti e dei loro alleati a colpi di attacchi informatici e minacce di attacchi informatici all’indirizzo delle strutture pubbliche dei soggetti coinvolti.
E ci sono le rappresaglie digitali organizzate da parte di gruppi più o meno strutturati e indipendenti dai governi direttamente coinvolti nello scontro come quella che ha condotto – o avrebbe condotto – perchè il condizionale in questi casi è inevitabile, all’oscuramento di alcuni siti istituzionali del governo di Mosca da parte di Anonymous.
Continua ad ascoltare il podcast su HuffPostitalia.
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Ernesto Belisario agli Stati Generali della comunicazione per la salute
ernesto belisario
Il 5 Marzo 2022, presso l’Aula Magna I Clinica Medica AOU Policlinico Umberto I (Roma), Ernesto Belisario interverrà agli Stati Generali della comunicazione per la salute con un contributo dal titolo “L’uso consapevole degli strumenti digitali nella PA: norme, sentenze e prassi”.
Il convegno si propone di sottolineare l’importanza della corretta comunicazione per la salute con il fine di contribuire alla salvaguardia del nostro SSN.
Per iscriversi all’evento: federsanita.it/
Per scaricare il programma completo clicca qui .
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“Fermare i cookies significa porre fine a un solo tipo di tracciamento online, lasciandone in essere altri probabilmente peggiori. Il fingerprinting (dall’inglese “fingerprint”, impronta digitale), che comporta la raccolta di informazioni dettagliate sulle impostazioni del proprio browser o telefono, rientra in questa categoria. È un metodo di tracciamento perlopiù nascosto, non c’è molto che si possa fare per fermarlo, e le autorità di regolamentazione hanno fatto poco per limitare il modo in cui viene sfruttato dalle aziende per seguire gli utenti su internet”, l’articolo di Wired.
wired.it/article/fingerprintin…
Fingerprinting, che cos'è e quanto dobbiamo preoccuparcene
Con il progressivo accantonamento dei cookies gli inserzionisti ricorrono a questa tecnica per tracciare gli utenti online, che è ancora più infida e su cui per il momento non viene fatto abbastanzaMatt Burgess (Wired Italia)
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Law360 riporta che negoziatori degli Stati Uniti e dell’Unione Europea sono vicini alla finalizzazione di un meccanismo transatlantico di trasferimento dei dati, un accordo per semplificare lo scambio di dati personali tra le due parti del mondo che potrebbe essere annunciato già questa primavera. Intervenendo alla conferenza State of the Net a Washington, DC, Alex #Greenstein, direttore per il #privacyshield del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, ha affermato che il suo team e le loro controparti europee stanno cercando di chiarire la confusione attorno agli scambi di informazioni internazionali il più rapidamente possibile.
Di Kelcee #Griffis su #Law360
law360.com/consumerprotection/…
US-EU Privacy Shield Talks Inching Closer To A Deal - Law360
U.S. and European Union negotiators are close to finalizing a transatlantic data transfer mechanism, an agreement to simplify the exchange of personal data between the two regions that could be announced as early as this spring.www.law360.com
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Privacy Daily – 2 marzo 2022
US-EU Privacy Shield Talks: accordo più vicino
Law360 riporta che negoziatori degli Stati Uniti e dell’Unione Europea sono vicini alla finalizzazione di un meccanismo transatlantico di trasferimento dei dati, un accordo per semplificare lo scambio di dati personali tra le due parti del mondo che potrebbe essere annunciato già questa primavera. Intervenendo alla conferenza State of the Net a Washington, DC, Alex Greenstein, direttore per il privacy shield del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, ha affermato che il suo team e le loro controparti europee stanno cercando di chiarire la confusione attorno agli scambi di informazioni internazionali il più rapidamente possibile.
law360.com/consumerprotection/…
Che cos’è il fingerprinting e quanto dobbiamo preoccuparcene
“Fermare i cookies significa porre fine a un solo tipo di tracciamento online, lasciandone in essere altri probabilmente peggiori. Il fingerprinting (dall’inglese “fingerprint”, impronta digitale), che comporta la raccolta di informazioni dettagliate sulle impostazioni del proprio browser o telefono, rientra in questa categoria. È un metodo di tracciamento perlopiù nascosto, non c’è molto che si possa fare per fermarlo, e le autorità di regolamentazione hanno fatto poco per limitare il modo in cui viene sfruttato dalle aziende per seguire gli utenti su internet”, l’articolo di Wired.
wired.it/article/fingerprintin…
India: WhatsApp pubblica un avviso sulla privacy per gli utenti durante la crisi Russia-Ucraina
WhatsApp, un servizio di messaggistica di proprietà di Meta, ha offerto una serie di considerazioni critiche che potrebbero aiutare i suoi utenti in Ucraina e in tutto il mondo a proteggere e difendere la loro privacy durante la guerra in corso tra Russia e Ucraina. “Il nostro cuore è rivolto a tutti coloro che sono stati toccati dal conflitto in Ucraina”. “Ecco alcune informazioni essenziali per i nostri utenti in Ucraina e in tutto il mondo su come preservare e salvaguardare la tua privacy”,
zeenews.india.com/technology/w…
L'invasione russa in Ucraina: ultime notizie in diretta
Tutti gli aggiornamenti ora per ora sulla guerra in UcrainaRedazione esteri (Today)
minetest.net
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Tivoli per l’Ucraina, la Rocca Pia si tinge di blu e di giallo
Seguiamo ogni giorno con apprensione le tragiche notizie che giungono dall’Ucraina, un paese sotto incessanti bombardamenti.
Pirates support Ukraine resolution, warn against censorship
The European Parliament today adopts a resolution strongly condemning the Russian invasion of Ukraine and calling for further sanctions against Vladimir Putin’s regime. This resolution also calls on the EU Commission to provide extensive support to all citizens of Ukraine who are currently seeking refuge. Pirate Party Members of the European Parliament support this position, but also warn of the negative effects of digital censorship for Europe.
MEP Patrick Breyer, German Pirate and Member of the Committee on Civil Liberties, Justice and Home Affairs (LIBE), comments:
“We must put a stop to Putin’s war of aggression. However, we Pirates think it is counterproductive to try to censor Russian state-funded media and alleged propaganda accounts online. As we know from experience, European censorship will give Putin an excuse to cut off his own citizens from important information provided by European public broadcasters in turn. Also, asking technology companies to block alleged propaganda content online sets a dangerous precedent for the future. Big Tech cannot be trusted to decide on our behalf which information is propaganda lies and which is credible. There can be good reasons to read and monitor lies. Empowering citizens to take their own informed decisions is the right approach to desinformation, not censorship.”
MEP Markéta Gregorová, Czech Pirate and Member of the Special Committee on Foreign Interference in all Democratic Processes (INGE), comments:
“The European Parliament’s resolution comes after a weekend of the toughest sanctions, measures and actions ever brought by the European Union as a whole. As the European Parliament, we therefore primarily support the steps already taken and reaffirm the unity of the EU. However, our role is also to look over the horizon, and we focus on a number of other issues, such as Ukrainian migrants, their safety and asylum, intelligence sharing and the fight against disinformation. We express our appreciation and support for all the Russian and Belarusian citizens who have gone out in recent days to protest against the war at the expense of their own security. And we guarantee that the EU and its Member States will ensure that the perpetrators of war crimes, including Vladimir Putin and Alexander Lukashenko, are brought to justice.“
In a joint statement by European Pirates and Pirate Parties International, the global Pirate movement last week condemned the unprovoked invasion of Ukraine and called on the international community to adopt strong measures and positions in regard to this conflict. Further, the Pirate Party of Russia called on the people of Russia and Belarus to speak up against Putin’s regime.
IPERPAROLE VOLUME QUATTRO SPECIALE UCRAINA PODCAST
La situazione in Ucraina e non solo, è in continuo mutamento , quasi ogni ora ci sono nuovi sviluppi e siamo oberati di informazioni, alcune delle quali molto di parte ed altre incomprensibili se non si hanno le basi e gli strumenti adatti per poter capire situazioni molto difficili.
NERVOUS SHAKES -SEPARATE BED? I DON´T THINKS SO… LP BLACK
Nervous shakes is one of the best bands that has come from Belgium in the last years. Playing cheeky Punk rock, with some Glam, garage and power pop influences, they drink directly from mighty bands from 70s like Ramones, New York Dolls, Gun Club, Les Dogs or the Real kids just to name a few.
KLOBBER – CLAP TIME! LP BLACK
KLOBBER.
is a multinational band of the few faithful to the most classic punk rock in the style of 1977.
Anonymous, Hacking, Hacktivism
Anonymous non è una persona o un gruppo, anonymous è chiunque si riconosca in un’idea di giustizia da realizzare in maniera collettiva.
Anonymous è un logo, un meme, un’idea e per questo nessuno lo potrà mai fermare.
Lo ricordo perché dopo il mio pezzo su Repubblica, altri ne stanno parlando in maniera non sempre precisa.
In questa mia intervista del 2016 su hacking, hacker e Anonymous racconto quello che c’è da sapere su Anonymous, anche della sua trasformazione che vediamo oggi.
Con un’avvertenza: siccome tutti possono essere Anonymous, anche le agenzie di #intelligence e gli eserciti possono indossare la sua maschera.
Buona visione
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Breyer appeals court ruling on secretive EU AI „video lie detector“ research
With an appeal filed on Friday, Member of the European Parliament Patrick Breyer is challenging a 2021 court decision on secretive EU-funded development of an AI-driven „video lie detector“ and risk classification to be used on travellers to Europe („iBorderCtrl“). The European Court ruled on 15 December 2021 that the public can partially access the project documentation where it generally discusses the reliability, ethics and legality of such technology. However the Court considered that commercial interests rule out public access to information on the specific iBorderCtrl technology, including its legality, its reliability (false positives), the risk of discrimination and mitigation measures. Following Breyer’s appeal the European Court of Justice will revisit the first instance decision.
“As we can see in China, AI-driven mass surveillance and control technology threatens the future of our open and democratic societies. The secrecy of EU-funded research and development in these areas fundamentally disrespects the role of the media and science as independent watchdogs. I cannot accept that commercial interests in selling dystopian Big Brother technology are given priority over our right to determine our destiny.”
Human rights NGO Article19 supports Breyer’s appeal: “The appeal’s outcome will set an important precedent about the levels of transparency that the EU must uphold when pursuing technological innovation as a means of border control, or any other controls over people in the EU.”
Constitutional court invalidates blanket communications data retention
Today, the French Constitutional Court annulled a scheme in place until 2021 to collect call data records and the location data of the entire population to support the prosecution of crime. It did not rule on the current French law on data retention, which is now being justified on the grounds of protecting “national security.”
MEP Dr. Patrick Breyer (Pirate Party) comments:
“Only yesterday a survey revesled a massive chilling effect of mass communications data retention, which endangers citizens in need of support. In Germany and Europe, this most harmful mass surveillance method of all finally needs to be off limits – no matter which justification is used!”
Press release on the survey results accessible here.
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Nizza, Alpi Marittime: tra il 1929 ed il 1930 il caso dell'antifascista italiano Cassani
Uno dei casi maggiormente documentati per questo periodo è quello di Giovanni Antonio Cassani, oggetto di una richiesta di estradizione avanzata dall’Italia nel 1929. La Francia decise di rifiutarla, poiché considerava i crimini per i quali era stato condannato il Cassani di natura politica [...] In un rapporto del mese di dicembre del medesimo anno il Console Generale italiano a Nizza riferiva al Ministero della Giustizia che la Lega dei Diritti dell’Uomo stava
esercitando una forte pressione sul governo francese affinché Cassani non fosse
consegnato all’Italia. Il Console rimarcava che il Cassani veniva «presentato come un
perseguitato politico del fascismo». Mentre tra i Ministeri ci si occupava della questione, il caso usciva dalla tribuna prettamente istituzionale per raggiungere i mezzi di comunicazione. Il 5 ottobre il giornale «Le Populaire» dava spazio alla notizia nei seguenti termini: "Mussolini réclame encore l’extradition des proscrits italiens. “Continuant ses poursuites contre les réfugiés politiques, le gouvernement italien demande aujourd’hui l’extradition de Jean Cassani". Le autorità italiane non approvavano quanto stava accadendo oltrefrontiera intorno al caso del «delinquente Cassani, ricercato dalle autorità italiane per delitto comune». La Divisione Polizia Politica riportava l’attenzione della Direzione Affari Generali e Riservati sul fatto che la liberazione del detenuto era stata operata grazie all’intervento del deputato Henri Guernut - segretario della Lega francese dei diritti dell’Uomo - che «sta facendo sforzi sovrumani per salvare dalla giusta estradizione l’assassino di Biagi». Agli occhi della Lega e della società civile ad essa vicina, gli immigrati italiani al centro di tali affaires non erano affatto delinquenti comuni, quanto piuttosto rifugiati politici. Come scriveva Giuseppe Nitti in un articolo pubblicato nel 1930 sui «Cahiers de la Ligue» era facile che uno straniero, «dans son pays soit considéré comme un criminel politique, tandis qu’ailleurs il peut etre regardé comme un martyr de la liberté ou d’un idéal».
Costanza Di Ciommo Laurora, L’asilo politico nelle relazioni franco-italiane. I signori nessuno e l’impossibile status dell’opposizione italiana all’estero (1920-1986), Tesi di dottorato, Università Ca' Foscari Venezia, 2014
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Ernesto Belisario interviene agli Stati Generali dell’Informazione
Il 3 Marzo 2022, presso la Sala Capitolare del Palazzo della Minerva del Senato della Repubblica, Ernesto Belisario interverrà agli Stati Generali dell’Informazione sul tema “PNRR e Transizione Digitale”.
L’evento sarà trasmesso in diretta sulla WebTV del Senato e sulla piattaforma del Consiglio Nazionale Ingegneri.
L'articolo Ernesto Belisario interviene agli Stati Generali dell’Informazione proviene da E-Lex.
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Combattenti repubblicani di Spagna
Di Cesare Menarini * e della sua militanza come volontario delle Brigate Internazionali a difesa della Repubblica Spagnola mi è venuto solo casualmente di fare cenno a Sergio, l'anno scorso, mentre mi raccontava di risvolti inediti del Gruppo Partigiano Sbarchi di Vallecrosia.
Sergio che, a suo tempo aveva conosciuto e frequentato pure lui Menarini, non ne conosceva - o non ne ricordava - questa esperienza. Neppure quella di comandante partigiano durante la Resistenza nel Modenese.
A Vallecrosia, dove Menarini aveva abitato in precedenza per breve tempo, mi sembrava avesse ormai stabile dimora un altro combattente di Spagna, Giuseppe Mosca **, di cui, invece, Sergio aveva contezza.
Non rammentavo, tuttavia, che Mosca era tornato a Biella.
Mi viene da dire che io e tanti altri amici e conoscenti non abbiamo onorato come si doveva questi due uomini coraggiosi. Anche se io in quegli anni avevo già trovato citati Mosca e Menarini per la loro partecipazione alla guerra civile di Spagna in libri di Giorgio Amendola e di Luigi Longo.
Posso ora solo tentare di sopperire parzialmente, molto parzialmente, con qualche fotografia e qualche cenno informativo, reperiti sul Web.
E di Menarini ho trovato più immagini.
* Menarini Cesare di Pietro e Malagoli Maria, 5/10/1907, Città del Lussemburgo. Autista, comunista. Cittadino italiano nato in Lussemburgo, nel 1915 rientra a San Felice sul Panaro insieme alla famiglia, originaria del Modenese. Il 13 gennaio 1923 espatria con regolare passaporto in Francia, raggiungendo il padre, emigrato per lavoro l'anno precedente. Si stabilisce prima a Homécourt, nel dipartimento della Meurthe e Mosella, fino al 1926, poi a Le Plessis-Trévise, nel dipartimento della Valle della Marna, nella regione dell'Ile-de-France, dove nel 1926 entra nella Federazione giovanile del Partito comunista francese e poco dopo nei Gruppi di lingua italiana del PCF. Nel 1928 si trasferisce a Le Blanc-Mesnil, nel dipartimento della Senna-Saint-Denis, sempre nella regione dell'Ile-de-France, dove svolge un'intensa attività antifascista tra l'emigrazione italiana fino all'ottobre 1936, quando decide di partire per difendere la Spagna repubblicana e si imbarca dal porto di Marsiglia sulla nave "Ciudad de Barcelona”. Sbarcato ad Alicante, raggiunge in treno Albacete, dove è arruolato nel battaglione Garibaldi, 1. compagnia, per poi passare alla 2. e alla 3. compagnia. A novembre combatte a Cerro de los Angeles e a Casa de Campo, dove il 20 novembre è ferito da una pallottola alla spalla sinistra. Dopo il ricovero negli ospedali di Madrid e di Valencia, nel gennaio 1937 torna al fronte e combatte alla Città Universitaria, a Puente de Segovia, a Carabanchel, ad Arganda, sul Jarama, a Morata de Tajuna e a Guadalajara. Passato alla Brigata Garibaldi, il 31 maggio 1937 è promosso sergente e combatte a Huesca, a Brunete e in Catalogna. In seguito è al servizio della Delegazione della Brigate Internazionali a Valencia e poi, dal settembre 1937 al giugno 1938, alla Censura militare delle Brigate Internazionali, a Godella, in provincia di Valencia, e a Barcellona, nel quartiere di Sarrià. Il 10 novembre 1937 è promosso tenente e si reca alla base di Quintanar de la Republica, che lascia il 19 novembre per tornare in servizio. Nel febbraio 1938 è ferito al lato destro della testa da una scheggia durante un bombardamento aereo su Valencia ed è ricoverato all'ospedale militare cittadino. Il 4 aprile 1938 è promosso ancora e raggiunge il grado di capitano. In agosto si frattura il piede destro a causa di un bombardamento aereo su Barcellona ed è ricoverato in ospedale. Il 20 agosto 1938 esce dalla Spagna per infermità e rientra nella sua abitazione a Le Blanc-Mesnil. Il 24 agosto gli viene tolto il gesso al piede all'ospedale di Versailles. Guarito, riprende il lavoro di operaio edile. Nel 1940 è responsabile del Partito comunista per il settore Parigi-Nord (Le Bourget, Le Blanc-Mesnil, Aubervilliers, Drouot, Bobignye e altri comuni) e durante il periodo dell'occupazione tedesca organizza un gruppo antinazista clandestino che distribuisce il bollettino ciclostilato "La Voce degli Italiani" e materiale di propaganda francese. Nel settembre 1940, la sua casa è perquisita dalla polizia, ma riesce a sfuggire l'arresto e viene ospitato per alcuni mesi da compagni di partito. Nell'agosto 1941 il Centro estero del Pcd'I lo invia in Italia con materiale di propaganda comunista nascosto in un baule con doppio fondo. Dopo un primo periodo presso dei parenti a Mirandola, il 7 marzo 1942 sposa Anna Polloni e si trasferisce a San Felice, dove lavora nel magazzino per l'ammasso della canapa, da dove diffonde materiale di propaganda comunista. Entrato nella Resistenza con il nome di battaglia "Andrea", è commissario politico di brigata della Divisione Modena Armando. Riconosciuto partigiano combattente dal 1 ottobre 1943 al 31 maggio 1945 (dal 1 ottobre 1943 al 24 febbraio 1944 con il grado di sergente maggiore, dal 16 marzo 1944 al 31 maggio 1945 con il grado di maggiore). Dal 1945 al 1948 è sindaco di San Felice sul Panaro. Successivamente impiegato comunale all'ufficio delle imposte di consumo, nel 1956 è licenziato per attività sindacale e decide di tornare a lavorare all'estero, in Svizzera, Germania e Francia. Nel 1962 si stabilisce a Sanremo, poi si sposta a Vallecrosia e infine a Ventimiglia, dove muore l'11 aprile 2002.
Eventi a cui ha preso parte [nella guerra civile spagnola]:
Battaglia di Cerro de los angeles (Cerro Rojo)
Battaglia di Casa de campo
Battaglia della Città universitaria di Madrid
Battaglia di Arganda del Rey
Battaglia del Jarama
Battaglia di Morata de Tajuña
Battaglia di Guadalajara
Battaglia di Huesca
Battaglia di Brunete
Annotazioni: Secondo il "Dizionario storico dell'antifascismo modenese", vol. 2: "Biografie", nell'estate 1941 il gruppo antinazista organizzato da Menarini in Francia fu incorporato nel Front National clandestino.
da Istituto Nazionale Ferruccio Parri
** Mosca, Giuseppe
Di Giovanni e di Aurelia Cristianelli. Nato l'11 gennaio 1903 a Cossato, residente a Chiavazza (Biella) fin dall'infanzia, fonditore. Iscrittosi alla Camera del lavoro e successivamente alla gioventù comunista, fu un militante molto attivo. Costretto, dopo ripetuti scontri con i fascisti, alla vita clandestina, il 27 novembre 1927 fu arrestato a Torino con l'accusa di appartenenza al Partito comunista e diffusione di stampa sovversiva nelle fabbriche della città: deferito al Tribunale speciale, fu assolto in istruttoria il 6 luglio 1928 per insufficienza di prove. In seguito resse l'organizzazione del partito nel Biellese. In procinto d'essere arrestato, in seguito alla scoperta di un gruppo clandestino operante nel basso Biellese e nel Vercellese, cui aveva fornito materiale e direttive, nel novembre 1932 riuscì ad espatriare illegalmente in Francia, dove si stabilì a Villeurbanne. Fu iscritto nella "Rubrica di frontiera". Nel marzo 1934, in seguito ad indagini dell'Ovra che portarono all'arresto, in Piemonte e Lombardia, di ventisei comunisti, tra cui alcuni biellesi, fu denunciato al Tribunale speciale, in stato di latitanza, per attività comunista. Il 19 novembre 1936 si arruolò nel battaglione "Garibaldi". Combatté a Boadilla del Monte, Mirabueno, Arganda, Guadalajara, dove rimase ferito. Rientrato nella formazione, nel frattempo trasformatasi in brigata, fu inquadrato nella 2a compagnia del 2o battaglione, con il grado di sergente. Combatté ancora a Huesca, Brunete, Farlete, Belchite, Fuentes de Ebro, Caspe e, promosso tenente nell'aprile del 1938, in Estremadura e sul fronte dell'Ebro. Tornato in Francia nel febbraio del 1939, fu internato a Saint Cyprien, Gurs e Vernet d'Ariège. Rimpatriato il 23 settembre 1941 e tradotto, in stato di arresto, a Vercelli, il 19 novembre fu condannato a cinque anni di confino. Inviato a Ventotene (Lt), fu liberato dopo la caduta del fascismo. Partecipò alla Resistenza nella brigata Sap biellese "Graziola" come commissario di battaglione. Riportò una ferita. Dopo la Liberazione svolse attività sindacale nella Fiom e politica nella Federazione comunista di Biella. Morì il 18 luglio 1992 a Biella.
Fonti: Acs, Cpc, fascicolo personale; Acs, Confinati politici, fascicolo personale; Acs, Ps aaggrr, cat. K1b-45; Apci, I comunisti italiani nella guerra di Spagna, b. 7, vari elenchi; Anello Poma, Antifascisti piemontesi...; Quaderno Aicvas n. 7. Biografato anche nell'Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza e citato anche in: I comunisti biellesi nella lotta contro il fascismo; Giacomo Calandrone, La Spagna brucia; La Resistenza nel Biellese; Quaderno Aicvas n. 2; Quaderno Aicvas n. 3; 60 anni di vita della Federazione biellese e valsesiana del Pci... Si veda inoltre Autobiografia di una guerra civile.
da Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli
Adriano Maini
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!Poliverso Forum di supporto ciao Forum! Ho configurato il plugin per il mirroring di Twitter, molto comodo. Solo mi chiedevo: esiste un modo per non visualizzare la timeline Twitter di default quando vado sulla timeline degli Amici? Posso filtrarla in seconda istanza, ma mi tocca farlo continuamente.
Ho anche messo tutti i profili seguiti su Twitter su un gruppo a parte, ma continuo a vedere una timeline che comprende il gruppo "amici" e i contatti di Twitter
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software_libero_e_dintorni
in reply to The Privacy Post • • •una cosa non capisco e non trovo vere info, ma un professionista tipo chessò commercialista, avvocato o chiunque abbia dati sensibili, può usare gmail o altre email non site in Europa? Collegarsi ai server microsoft per la posta per esempio.
Mi sfugge il perchè uno dovrebbe usare aziende come apple, microsoft o google per le proprie cose, la privacy vale e molto.
The Privacy Post
in reply to software_libero_e_dintorni • •software_libero_e_dintorni likes this.
software_libero_e_dintorni
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The Privacy Post
in reply to software_libero_e_dintorni • •1- inviare una semplice segnalazione attraverso qualsiasi canale (anche twitter!): la segnalazione non comporta necessariamente l'avvio di una indagine, ma in alcuni casi rilevanti per gravità, urgenza o per numero di segnalazioni, l'autorità agisce per fare le verifiche del caso;
2- inviare un vero e proprio "reclamo", ossia un tipo di istanza formalizzata, da inviare o a mano o a mezzo raccomandata o tramite posta elettronica **certificata**, a seguito della quale il garante agisce d'ufficio: le modalità per farlo e la relativa modulistica vengono indicate a questo link => garanteprivacy.it/home/docweb/…
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software_libero_e_dintorni
in reply to The Privacy Post • • •grazie, a me fa impazzire di gioia che il garante della privacy non accetti conessioni con tor browser.
Ma XXX porco. Vivam proprio in un mondo di merda.
Vado di vero e proprio reclamo.
Sta gente e le loro azioni nella Microsoft e Co.
The Privacy Post
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The Privacy Post
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