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“Otto cose che le donne dovrebbero sapere sulla privacy e la protezione dei dati nel mondo online”, è il titolo dell’articolo di Forbes.com a firma di Chaitra Vedullapalli, Cofondatore di Women in Cloud. La privacy dei dati è un problema serio che, se non controllato, può portare alla perdita di informazioni finanziarie, alla discriminazione e ad...

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📌 Da oggi sono aperte le #IscrizioniOnline!

💻 La domanda potrà essere inoltrata fino alle ore 20 del 30 gennaio 2023 dal portale ▶️ www.istruzione.it/iscrizionionline/

Si potrà accedere al sistema utilizzando le credenziali SPID, CIE o eIDAS.



#uncaffèconLuigiEinaudi☕ – I partiti non sono un fine, un ideale…


I partiti non sono un fine, un ideale: sono un semplice mezzo con il quale si cerca di rendere più agevole ai cittadini di formarsi una opinione e di rendere efficace ed attiva l’opinione medesima da I limiti ai partiti, «L’Italia e il secondo Risorgiment
I partiti non sono un fine, un ideale: sono un semplice mezzo con il quale si cerca di rendere più agevole ai cittadini di formarsi una opinione e di rendere efficace ed attiva l’opinione medesima


da I limiti ai partiti, «L’Italia e il secondo Risorgimento», 20 maggio 1944

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fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Post-Benedetto XVI: vita più complicata per Francesco


Beninteso, non sono né un ‘vaticanista’, né un super-giornalista, super-informato di tutto a cominciare dalla ‘secrete cose’ e naturalmente conoscitore approfondito della filosofia del cristianesimo, di quella di Papa Ratzinger, delle ingenuità di Papa Francesco, eccetera. Da persona, quindi, comune e con tutto il rispetto per il morto e per il vivo, mi limiterò a […]

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Elezioni regionali in Lazio e Lombardia: un test per Meloni non solo


Cinque settimane ancora e si voterà in due regioni chiave: Lazio e Lombardia. Facile profezia pronosticare un alto tasso di astensionismo, in linea con le passate consultazioni elettorali. Ormai è più di uno zoccolo duro quello di un elettorato deluso e frustrato che ritiene inutile ‘scomodarsi’ per mettere una croce su un simbolo nella scheda. […]

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VIDEO. BRASILE. Bolsonaro come Trump, lancia i suoi all’assalto del Congresso


Migliaia di bolsonaristi hanno raggiunto il parlamento sfondando la debole opposizione della polizia. In molti si sono introdotti nel palazzo. Poi hanno occupato l'edificio del Planalto, sede del governo, il Tribunale supremo e la Corte suprema. L'artico

della redazione

Pagine Esteri, 8 gennaio 2023 – Migliaia di bolsonaristi, fanatici sostenitori dell’ex presidente di destra Jair Bolsonaro che continuano a rifiutare la vittoria del neo presidente Inacio Lula da Silva, si sono lanciati all’assalto dei palazzi delle massime istituzioni brasiliane imitando ciò che fecero due anni fa i trumpisti mandati dallo sconfitto presidente Donald Trump al Capitol Hill di Washington. Il presidente Lula non si trova a Brasilia ma è nello stato di San Paolo in visita ad alcune aree alluvionate. Bolsonaro, di estrema destra, non ha mai riconosciuto la sconfitta e ha lasciato il Brasile il 30 dicembre, due giorni prima della fine del suo mandato, ed è andato in Florida. A questo punto si sospetta che l’ex presidente fosse al corrente delle intenzioni dei suoi sostenitori, forse le ha addirittura pianificate, e che per questo abbia scelto di lasciare il paese per evitare l’accusa di sovversione.

I bolsonaristi vestiti di giallo e verde, dopo una manifestazione a Brasilia a sostegno del loro leader, hanno raggiunto il Congresso sfondando la debole opposizione della polizia. In molti sono riusciti a salire sulla rampa dell’edificio per occuparne il tetto e da lì si sono introdotti nel palazzo. Poi hanno occupato l’edificio del Planalto, sede del governo, e le sedi del Tribunale supremo e della Corte suprema. Quindi si sono abbandonati ad atti di vandalismo e a saccheggi, proprio come i trumpisti due anni fa.

Le forze di polizia, in assetto antisommossa, stanno cercando di riprendere il controllo della situazione mentre funzionari del governo attendono di essere evacuati con gli elicotteri.

“Questo assurdo tentativo di imporre la volontà con la forza non prevarrà. Il governo del distretto federale afferma che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Io sono nella sede del ministero della Giustizia” ha scritto su Twitter il ministro della giustizia Flavio Dino. Ma la situazione resta fluida e gli sviluppi imprevedibili.

GUARDA IL VIDEO

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VIDEO. Scarcerato dopo 40 anni Karim Younis. Ministro chiede revoca cittadinanza israeliana


Era il detenuto palestinese da più tempo in prigione. Aveva ucciso nel 1980 un soldato. Il ministro dell'interno Arie Deri vuole revocargli la cittadinanza, provvedimento che potrebbe poi portare all'espulsione. Intanto ieri a Balata ucciso un altro adole

di Michele Giorgio –

Pagine Esteri, 5 gennaio 2022 – Accolto da decine di parenti e conoscenti, Karim Younis questa mattina poco dopo le 5 è stato scarcerato e, dopo 40 anni, è tornato a casa ad Arara in Galilea e si è poi recato a far visita alla tomba della madre scomparsa nei mesi passati.

Cittadino israeliano, Younis assieme a due parenti – Maher e Sami Younis – nel 1980 uccise un soldato israeliano, Avraham Bromberg. Condannato a morte, pena poi commutata in 40 anni di carcere, Karim Younis è stato spesso negli elenchi di detenuti politici palestinesi da liberare sulla base di accordi con Israele per lo scambio di prigionieri. Le autorità israeliane hanno sempre respinto la possibilità di una sua scarcerazione anticipata. Considerato un simbolo da tanti palestinesi per la sua lunga prigionia, Younis potrebbe vedersi revocata la sua cittadinanza israeliana se sarà accolta dai giudici la richiesta in quella direzione formulata dal neo-ministro dell’interno Arie Deri.

Intanto la scorsa notte è salito a quattro il bilancio dall’inizio dell’anno di palestinesi uccisi durante incursioni dell’esercito israeliano nei centri abitati cisgiordani. Nel campo profughi di Balata (Nablus) un ragazzo di 16 anni, Amer Abu Zaitun, è stato colpito alla testa da un proiettile sparato, denunciano i palestinesi, da soldati israeliani. Secondo la versione dell’esercito invece l’adolescente sarebbe stato ucciso da un colpo vagante nel fuoco incrociato tra forze israeliane e combattenti palestinesi “durante l’arresto di un ricercato”.

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AFGHANISTAN. Ora i Talebani vietano alle donne anche di lavorare nelle ONG


Il divieto arriva pochi giorni dopo il bando delle studentesse dalle università. Le conseguenze umanitarie saranno drammatiche. Già quattro ONG, tra le quali Save The Children, costrette ad abbandonare il Paese. L'articolo AFGHANISTAN. Ora i Talebani vie

di Valeria Cagnazzo

Pagine Esteri, 26 dicembre 2022 – Erano già state escluse dalle scuole e dalle università. Con un nuovo decreto i talebani hanno vietato adesso alle donne afghane anche di lavorare nelle Organizzazioni Non Governative (ONG). In una lettera diramata il 24 dicembre scorso il Ministero dell’Economia ha, infatti, disposto il bando delle donne locali dal lavoro nelle ONG, sia nazionali che internazionali. La minaccia alle organizzazioni umanitarie che dovessero trasgredire è la perdita della licenza per continuare a lavorare nel Paese.

Secondo il governo talebano, negli ospedali e nelle altre strutture dove si svolge il lavoro delle organizzazioni umanitarie le lavoratrici afghane non avrebbero indossato adeguatamente l’hijab. Poiché con il loro abbigliamento e il loro comportamento non rispettavano la Sharia, dovranno pertanto abbandonare i loro posti di lavoro.

Una perdita immane, una ferita drammatica non solo per le centinaia di donne finora impegnate nelle ONG operanti in Afghanistan e per le loro famiglie, ma per tutto il Paese. L’ennesimo atto dei talebani per silenziare e annientare metà della popolazione afghana, che potrebbe essere quello definitivo, quello decisivo a far calare il buio sull’Afghanistan.

Quasi la totalità della popolazione afghana dipende oggi dall’aiuto delle organizzazioni umanitarie. Dopo vent’anni di occupazione occidentale e poi l’ascesa del regime talebano, le sanzioni internazionali e il congelamento dei fondi del Paese, per milioni di afghani l’unica possibilità di accesso a beni di primaria sopravvivenza nel dilagare della malnutrizione e di ricevere cure mediche deriva proprio dal lavoro delle ONG. Il nuovo decreto del governo de facto potrebbe renderlo adesso impossibile.

1/4 Our teams started working in #Afghanistan more than forty years ago and have provided medical assistance to millions of people since then. Women are the ones who’ve made it possible. Without them, there can be no healthcare. pic.twitter.com/ykdCX25VUv

— MSF Afghanistan (@MSF_Afghanistan) December 25, 2022

L’ONG premio Nobel per la Pace Medici Senza Frontiere, impegnata da oltre quarant’anni nel Paese, è stata tra le prime a commentare la decisione. “In un Paese che dipende largamente dal supporto umanitario e che si confronta con una povertà dilagante alimentata dalla disoccupazione alle stelle, le donne giocano un ruolo fondamentale nel fornire aiuto medico e nessuna organizzazione potrà assistere la comunità locale senza di loro”, scrive l’ONG su Twitter. E ancora sottolinea “Senza di loro, non ci può essere assistenza medica. Escludere le donne dalla vita pubblica, mette a rischio tutti”.

Il lavoro delle donne afghane nelle ONG è stato, infatti, fondamentale in questi anni, soprattutto nell’assistenza a donne e bambini nei reparti ospedalieri a loro dedicati, in un Paese in cui le pazienti possono essere assistite solo da personale femminile e in cui oltre la metà della popolazione è costituita da minori. Escludere le donne dal lavoro umanitario avrà l’effetto di escludere le organizzazioni umanitarie dall’Afghanistan.

Una conseguenza che inizia già a verificarsi. Con un comunicato congiunto, Save the Children, il Norvegian Refugee Council e CARE hanno annunciato la sospensione delle loro attività in Afghanistan. “ Non possiamo raggiungere efficacemente bambini, donne e uomini in situazioni di disperato bisogno in Afghanistan senza il nostro staff femminile. Mentre cerchiamo di ottenere chiarezza su questo annuncio, sospenderemo i nostri programmi, pretendendo che uomini e donne possano ugualmente continuare a lavorare per la nostra assistenza salvavita in Afghanistan”.

“Devastated that the authorities in #Afghanistan have decided to suspend women’s right to work in NGOs. I have seen firsthand how essential our female staff are to our humanitarian response.” Inger Ashing @SaveCEO_Intl @save_children @Save_globalnews t.co/O44eDXEUzN

— Save the Children Global Media (@Save_GlobalNews) December 24, 2022

Con un altro comunicato, anche l’International Rescue Committee (IRC) ha dichiarato sospese le sue attività nel Paese, sottolineando come oltre 3.000 dei suoi 8.000 impiegati in Afghanistan siano donne.

Sono ore tragiche e delicate. Decine di ONG e i rappresentanti delle Nazioni Unite, riuniti nell’Humanitarian Country Team, si sono incontrati a Kabul per decidere se sospendere immediatamente tutti i progetti delle ONG attualmente attivi in Afghanistan. Come un taglio alla corrente, un black out istantaneo su tutto il Paese. Ospedali chiusi, missioni sospese, operatori umanitari e aiuti internazionali rispediti indietro da dov’erano venuti, per lasciare la popolazione afghana abbandonata a se stessa: lo scenario peggiore per un Paese sprofondato nel fondo della sua catastrofe, ma per il quale al momento non sembrerebbero esserci alternative.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto profondamente turbato dalla notizia. “Le Nazioni Unite e i loro partner, che includono ONG nazionali e internazionali, aiutano oltre 28 milioni di afghani che dipendono dall’aiuto umanitario per sopravvivere”, si legge in un comunicato del 24 dicembre. “Il divieto alle donne di lavorare con la comunità internazionale per salvare vite e fornire mezzi di sussistenza in Afghanistan causerà ulteriori indicibili difficoltà al popolo afghano”.

Preoccupazione per il bando è stata espressa anche dalla Farnesina, che sottolinea il ruolo fondamentale delle donne nei lavori di assistenza.

Forte preoccupazione dell’Italia per la decisione delle Autorità di fatto di impedire alle donne operatrici umanitarie di lavorare in Afghanistan. Decisione inaccettabile e contraria a principi diritto umanitario. Il ruolo delle donne nelle attività di assistenza è insostituibile pic.twitter.com/wgmyIIPX0Q

— Farnesina 🇮🇹 (@ItalyMFA) December 25, 2022

Non è certo per la presunta vocazione delle donne per i lavori di cura e assistenza, retaggio di altri maschilismi nostrani, che l’attuale norma potrebbe rappresentare la catastrofe definitiva per l’Afghanistan. Colpendo di nuovo le donne, questa volta sembra che i talebani stiano riuscendo a liberarsi definitivamente anche degli occhi e delle ingerenze occidentali rappresentate dalle ONG nel territorio. Un proverbio afghano recita “Chi ti nutre, ti comanda”, ed è inevitabile immaginare chi fossero i primi destinatari di questo divieto. Con il bando delle donne, i talebani potrebbero apporre i sigilli definitivi al Paese. Le donne rinchiuse nelle case e le ONG fuori dai confini dell’Afghanistan. Il buio totale, il silenzio assoluto per i diritti umani.

Il Presidente della Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, Ramiz Alakbarov, intanto, ha incontrato nella mattinata di oggi 26 dicembre il Ministro dell’Economia del governo talebano Mohammad Hanif, per chiedere la revoca del divieto. E’ questa adesso la speranza, le ONG aspettano con il fiato sospeso.

Acting UNAMA head @RamizAlakbarov met Taliban Economy Minister Mohammad Hanif today in Kabul, calling for reversal of decision to ban women from NGO & INGO humanitarian work. Millions of Afghans need humanitarian assistance and removing barriers is vital.

— UNAMA News (@UNAMAnews) December 26, 2022

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Autoped: il Precursore del Monopattino


L’Autoped era un dispositivo di trasporto personale prodotto dalla Autoped Company di Long Island City, New York, all’inizio del XX secolo. Si trattava di un veicolo piccolo, leggero e portatile, progettato per essere utilizzato comeContinue reading

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L’Esercito Eritreo ha lasciato le città del Tigray?


Sono passati due mesi da quando è stato firmato un accordo di cessate il fuoco permanente tra le forze del Tigray e il governo federale…

Sono passati due mesi da quando è stato firmato un accordo di cessate il fuoco permanente tra le forze del Tigray e il governo federale per portare la pace.

In seguito, i servizi sociali come telefono, internet, trasporto aereo e banche sono stati ripristinati in alcune aree a causa della guerra di due anni e dell’embargo del governo centrale sul Tigray.

Le persone, che sono state private della loro regolare vita sociale, nutrono grandi speranze di mantenere la soglia della pace e di guadagnarsi da vivere.

“La gente, quando è arrivata la pace, l’ha accettata completamente dentro. Ora, non vuole sentire altro che pace. Non conosco altro che la pace”, ha detto un residente alla BBC.

La guerra di due anni nel Tigray, che si dice abbia provocato milioni di sfollati e ucciso centinaia di migliaia, si è interrotta dopo che a novembre è stato raggiunto un accordo di pace a Pretoria

L’accordo prevede, tra l’altro, che le forze non difensive degli Stati vicini e le forze straniere debbano ritirarsi dalla regione. L’esercito eritreo ha combattuto a fianco delle forze di difesa federali contro le forze del Tigray dall’inizio della guerra.

Sebbene il governo eritreo non abbia annunciato ufficialmente il ritiro, alcuni residenti hanno affermato che alla fine di dicembre (30 dicembre 2022) le truppe eritree si sono ritirate dalle città di Shire Endaslas e Aksum.

All’epoca, Reuters aveva chiesto al ministro dell’Informazione Yemane Gebremeskel informazioni sul ritiro delle truppe eritree, ma si era rifiutato di commentare le attività dell’esercito.

Tuttavia, testimoni oculari e operatori umanitari hanno riferito alla BBC che un gran numero di soldati eritrei si trova ancora nelle regioni nord-occidentali e centrali.

“Li troviamo con le loro uniformi militari e armi”


La città di Shire Endaslasse, capitale della regione del Tigray nordoccidentale, è una delle città del Tigray sotto il controllo delle forze federali.

La città è sotto il posto di comando e nessun movimento è consentito in città dopo le 12:00 ora locale.

Un residente della città, che non vuole essere nominato, ha detto di non essere sicuro che le truppe eritree si stessero ritirando completamente quando le ha viste muoversi la scorsa settimana.

Ha detto: “Li troviamo con le loro uniformi e armature militari. Alcuni stanno trovando le loro famiglie e stanno parlando con loro; Si uniscono anche al residente nel ristorante, mangiano e se ne vanno. “Ancora oggi li ho trovati a comprare mango al mercato; Amano particolarmente i mango. Continuano a comprare coperte e altro”, ha detto.

Attualmente, secondo fonti della zona, vi è personale della polizia federale incaricato di mantenere la situazione di sicurezza in città.


Approfondimento:

L’Esercito Eritreo Se Ne Andrà Mai dal Tigray e dall’Etiopia? Chi può garantire che si sia ritirato?


I rapporti secondo cui “le truppe eritree si stanno ritirando dalle città del Tigray” sono stati diffusi un giorno dopo l’arrivo degli ambasciatori africani ed europei che dovrebbero monitorare l’accordo di cessate il fuoco.

A seguito di questi movimenti speciali, l’esercito è stato visto muoversi verso Adiyabo o ad est di Shire, e alcuni carri armati pesanti sono stati visti attraversare la città, secondo testimoni oculari con cui abbiamo parlato.

Ma ora, membri dell’esercito federale ed eritreo sono ancora nella zona, ha detto alla BBC un residente che lavora per un’agenzia umanitaria.

A Shire “ci sono truppe eritree da Adi Hano fuori città a Sheraro; Li troverai anche per strada; Costruirono tende e baracche; Ci sono polizie federali nelle città e nelle amministrazioni distrettuali della regione. Ma fuori dalle città c’è l’esercito eritreo”, ha detto il commentatore.

“C’è un esercito eritreo che sta tornando a East Shire in modo che tu non concluda che se ne sia andato. Sembra uscire; Ma dove sta andando non si sa. A Shire comprano vari prodotti: aglio bianco, zuppa, succo… Anche il commerciante vende e si diverte perché non ha altra rendita; Quindi quando vengono, parla e fa la spesa. Insomma, le persone… … Ed è quello che stanno incontrando per quello scopo”, descrive i movimenti che ha osservato.
Inoltre, i soldati sono stati visti mangiare, bere tè e divertirsi con i civili in ristoranti, caffè e altri luoghi pubblici.

Un altro residente ha detto: “Penso che stiano cambiando posto, non se ne vadano del tutto; Ad esempio quelli di Adiyabo vanno da Andrea, quelli di Shire da Sheraro… ” dice.

“Come possiamo parlare se non escono”


Un residente di Aksum, che ha scelto di chiamarsi Tessema, ha detto che un gran numero di personale dell’esercito eritreo è stato visto in giro per la città.

Tessema ha detto che avevano lasciato la città prima, ma sono tornati in città nei giorni scorsi.

“Si sono radunati in gran numero nell’area aeroportuale di Aksum (6 chilometri fuori città). Ho sentito dire che ci sono ingressi fino ad Adwa. E in città compreranno cose”, ha detto.

Un individuo che si è recato ad Aksum da Shire due giorni fa per lavoro ha dichiarato di aver notato la presenza dell’esercito eritreo ad Aksum nei giorni scorsi.

“Ci sono forze federali ed eritree sulla strada da Shire ad Aksum. Ma non mi aspettavo alcun movimento ad Aksum; C’è soprattutto esercito eritreo; Ci sono anche molte truppe intorno ad Adwa”, ha detto.

Ad Aksum non è consentito alcun movimento dopo le 12:00 (ora etiope) ed è sorvegliato da personale di sicurezza in uniforme della polizia federale, secondo i residenti.

Ma dicono di non sentirsi completamente al sicuro a causa del gran numero di truppe in vari luoghi.

“Non puoi lavorare come preferisci; Vedi un esercito entro 100 metri. Ma poiché non c’è alternativa, la persona è costretta ad andare in giro in cerca di cibo”, ha detto un commentatore.

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Nell’area di Adwa sarebbero presenti anche membri dell’esercito eritreo. “Sono ancora lì”, ci ha detto per telefono. “Non posso parlare a lungo perché sono ancora lì; Come possiamo parlare se non escono? Ciao”.

Il coinvolgimento delle forze eritree nella guerra del Tigray a sostegno dell’esercito etiope ha suscitato una forte opposizione da parte dei paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni all’esercito eritreo e al suo massimo comandante, il generale Philip Woldeyohannes, al suo capo della sicurezza, il generale di brigata Abrha Kassa, e alle imprese del TPLF in relazione alla guerra del Tigray.

L’esercito eritreo, coinvolto nella guerra durata due anni, è accusato di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani e di aver distrutto infrastrutture. Il governo eritreo, tuttavia, nega le accuse.

“Sono coinvolti nei servizi di trasporto”


I servizi di trasporto all’interno e all’esterno della regione sono stati sospesi a causa dell’interruzione dei servizi sociali, della carenza di carburante e di problemi di sicurezza.

Ma negli ultimi due mesi dalla fine dei combattimenti, veicoli militari sono stati visti coinvolti nel trasporto di civili, secondo i residenti che hanno parlato con la BBC.

I residenti hanno affermato che i camion e gli autobus dell’esercito etiope e le forze Amhara erano coinvolti nel trasporto di civili da Shire ad Adwa, Aksum e Sheraro.

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“Lo Shaabia [esercito eritreo] faceva pagare più di 300 birr per il trasporto da Shire ad Adi Daero, Adi Hagerai, Sheraro e Adi Nebri Id. Questi veicoli, con targa eritrea, si chiamano Betah”, ha detto uno dei commentatori.

Ciò è continuato fino ai giorni scorsi, quando le truppe federali ed eritree sono entrate in Shire il 14 ottobre 2022, ha detto un operatore umanitario che non ha voluto essere nominato.

“All’inizio, innegabilmente, i veicoli dell’esercito federale avevano iniziato a fornire trasporto gratuito agli sfollati che volevano tornare a casa; Gli sfollati venivano restituiti a Sheraro, Adi Hagerai, Adi Nebri Id e Lower Adiyabo. Ma intanto si è trasformato in un business”.

Ci sono anche broker tigrini qui, ha detto, aggiungendo che la comunità è stata costretta a utilizzare questo servizio come alternativa a causa di problemi di trasporto.

“La loro targa è ben visibile; Le loro uniformi sono quelle dell’esercito eritreo. E poiché sono stati con noi [il popolo], è facile distinguerli; Anche l’esercito è di stanza qui in Shire. Di tanto in tanto vedrai il civile unirsi a loro mentre l’esercito viene trasportato dai bajaji [taxi] ; Mescolati insieme; Lo diamo per scontato”, ha detto.

“La persona vuole anche andare in altre zone per vendere e guadagnarsi da vivere. Ed è tutto pagato. Ad esempio, da Shire a Sheraro, costa 400 birr, Adi Hagerai 300, Adi Nebri Id e Adi Daero 100 – 150 birr”, ha detto.

Attualmente ci sono trasporti pubblici da Shire a Sheraro, ha detto un residente di Shire che ha preferito essere chiamato Maasho.

“Prima, il cibo veniva portato da Selekela ad Adi Daero e in altri luoghi su un carro; Il trasporto allo Sheraton è ora iniziato. C’è chi non ha iniziato perché non aveva l’assicurazione. Prima di allora, però, i soldati eritrei caricavano e prendevano persone. Allora, hanno addebitato 500 birr per quello che sarebbe andato a Sheraro per 70 birr “, ha detto.

La BBC ha rifiutato di nominare i residenti su richiesta di anonimato per paura della loro sicurezza.


FONTE: bbc.com/tigrinya/articles/cq52…


tommasin.org/blog/2023-01-08/l…



Ecco quello che mancava: finalmente attivati una decina di gruppi forum per discutere nel fediverso di #filologia #psicologia #scuola #basket #libri #astronomia e #ingegneria

feddit.it/post/107226


Abbiamo lanciato una sperimentazione sui gruppi/forum nel fediverso. Chi vuole provare, ci faccia sapere come si trova


Uno dei problemi più avvertiti tra chi frequenta il #fediverso è quello di non riuscire a trovare facilmente dei #topics: discussioni legate a un tema specifico!

Lemmy è un perfetto strumento per creare discussioni all'interno di comunità tematiche, ma gli utenti Mastodon non possono creare post dotati di un titolo/oggetto e perciò, pur potendo seguire e interagire con Lemmy, non possono creare nuove conversazioni.

#Friendica invece mette a disposizione uno strumento che può essere utilizzato anche dagli utenti #mastodon e che può essere utilizzato come surrogato di un gruppo #Facebook: il forum.

l funzionamento di un #forum di Friendica è un po' diverso da quello di un gruppo Facebook: per partecipare alle discussioni di un forum, bisogna:
- INDIVIDUARLO (si tratta di un normale account del fediverso) e seguire quell'account (questo equivale a iscriversi
- quando si desidera scrivere al forum, si potrà inviare un messaggio menzionando il suo indirizzo (nella forma @ + nomeforum + @ + nomeistanza) e quell'account provvederà a ripubblicarlo per tutti coloro che lo seguono
- e se si seguirà quell'account "forum" selezionando la campanellina delle notifiche, sarà possibile non perdersi alcun messaggio!

Oggi abbiamo due gruppi attivi già da diversi mesi (uno per il supporto a Friendica e uno per la #scuola) ma abbiamo deciso di attivarne altri nove del tutto sperimentali dedicati alla #filologia, ai #libri, al #basket, all #astronomia (forum che rilancerà anche i post dell'omonima comunità Feddit), alle informazioni rapide sui terremoti e all'ingegneria!
Se sei interessato ai nostri gruppi / forum puoi trovarli in questa lista:
1) @forum@poliverso (forum dedicato a chi cerca assistenza su #Friendica)
2) @scuola@poliverso - Gruppo Forum (tutto sulla scuola -e il software libero)
3) @astronomia@poliverso - Gruppo Forum (legato all'omonima comunità feddit è dedicato a chi si interessa di stelle, pianeti, satelliti e viaggi spaziali)
4) @basket@poliverso - Gruppo Forum (dedicato alla pallacanestro italiana e straniera)
5) @filologia@poliverso - Gruppo Forum (dedicato alla regina delle scienze umane)
6) @libri@poliverso.org - Gruppo Forum (dedicato ai libri, per chi da mastodon vuole lanciare un thread non potendolo fare su Lemmy)
7) @psicologia@poliverso.org Gruppo Forum (dedicato alla mente e alle sue meraviglie)
8) @terremoto@poliverso.org Gruppo Forum (per scambiarsi rapidamente informazioni sui terremoti in corso)
9) @ingegneria@poliverso.org Gruppo Forum dedicato a studenti ed ex studenti di ingegneria
10) @eventilinux@poliverso.org (per chi vuole dare notizia di eventi legati al mondo Linux)
11) @motori@poliverso.org (per gli appassionati di auto e moto)
12) @cucina@poliverso.org (dedicato a uno dei più frequenti argomenti di conversazione)

Se l'idea si rivelerà utile, ne attiveremo anche altri su richiesta di tutti gli utenti che ci seguono.

PS: i forum Friendica possono essere seguiti anche da Lemmy! Se siete su feddit potete seguirli facilmente da qui (ma potrete leggere SOLO i post con un oggetto, altrimenti Lemmy non sarà in grado di interpretarli correttamente):




In questa puntata speciale di #Garantismi insieme a Matteo Flora analizziamo le più grandi sfide della privacy in questo 2023!

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In favore della decentralizzazione nel fediverso: il post breve ma intenso di dansup@mastodon.social

Un singolo server Pixelfed ospita il 56% di tutti gli account Pixelfed.

Sì, è la mia istanza e io sono lo sviluppatore di Pixelfed, ma questa situazione non è sana né sostenibile. Ecco perché pixelfed.social non accetta nuove registrazioni.

Puoi trovare un server aperto a cui unirti su pixelfed.org/servers

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Rilevate per la prima volta stelle nelle galassie più lontane | Passione Astronomia

«Tra le cose più interessanti scoperte dagli scienziati, il fatto che questi quasar antichissimi ospitino buchi neri che si sarebbero letteralmente spostati dal centro delle galassie. Un comportamento totalmente diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati nel nostro “vicinato cosmico”.»

passioneastronomia.it/rilevate…

in reply to Giuseppe Pecoraro

Ciao @Giuseppe Pecoraro ho notato che i tuoi post risultano in visualizzazione privata. In pratica, sono visibili solo ai tuoi contatti dirtti.
Se vuoi modificare la visualizzazione standard dei tuoi post, puoi farlo al link poliverso.org/settings
alla voce "Impostazioni di sicurezza e privacy"
in reply to Giuseppe Pecoraro

@Giuseppe Pecoraro ops... ho ricontrollato e in effetti ora li vedo anche pubblicamente. Probabilmente ho sbagliato io...
In tal caso, scusami per il disturbo! 😅


I social network, in Italia come nel resto del mondo, da qualche settimana pullulano di screenshot che raccontano delle più diverse, eterogenee, curiose e fantasiose conversazioni tra donne e uomini e il robot diversamente intelligente messoci a disposizione da Open AI, la non profit, fondata da Elon Musk nella quale, negli anni, hanno investito tanti grandi del...

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Basta con la strage di studenti | Contropiano

"La scuola deve formare, istruire, educare i cittadini e non deve essere sottomessa ai bisogni delle imprese.

Anche negli istituti volti a una formazione professionale, questa deve essere volta a conoscere criticamente il mondo del lavoro e della propria futura professione nei suoi aspetti generali e sociali e non può ridursi a momenti di apprendistato peraltro non retribuiti."

contropiano.org/news/politica-…



Enlightened self-interest, l'ideologia del sacrificio umano


Da Tocqueville a Marx, fino ad arrivare a Klaus Schwab e agli attivisti di Ultima Generazione. L'ideologia del sacrificio che da secoli corrompe la nostra società da dietro le quinte.

Cos’hanno in comune Alexis Tocqueville, Karl Marx, Klaus Schwab, John Perry Barlow, gli attivisti di Ultima Generazione e il World Economic Forum? Un concetto, poco conosciuto ma molto diffuso, chiamato “enlightened self interest”.

Nonostante le apparenze, il concetto di “interesse personale illuminato” non ha nulla a che fare con temi come l’individualità, l’autodeterminazione o la capacità di pensare per se stessi, mentre ha molto a che fare con il collettivismo, il sacrificio personale e la solita vecchia favola del bene comune. I collettivisti sono però molto scaltri, e hanno da tempo compreso che non è semplice convincere le persone a sacrificare se stesse e le loro libertà se la pillola non è ben indorata.

L’enlightened self interest è alla base di molti concetti più avanzati, come l’idea stessa di comunismo delineata da Karl Marx o lo “stakeholder capitalism” di Klaus Schwab. Ma non solo, nel tempo ha trovato spazio anche in questioni apparentemente neutrali come la Dichiarazione d’Indipendenza del Cyberspazio scritta da John Perry Barlow nel 1996 e perfino nelle fondamenta ideologiche di movimenti ambientalisti come Ultima Generazione.

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Interest rightly understood


Alcuni dicono che il concetto sia stato immaginato per la prima volta da Alexis de Tocqueville nel 1835, in un passaggio di De La Démocratie en Amérique (Democracy in America).

Tocqueville guardava al Vecchio Continente e vedeva una società priva di qualsiasi interesse per la vita pubblica, con una nobiltà annoiata e preoccupata di mantenere il suo potere su un popolo avvilito e demoralizzato. Dall’altra parte dell’oceano c’era invece un continente senza nobiltà, forgiato da individui provenienti per la maggior parte da una middle class lavoratrice e imprenditrice.

Tocqueville ammirava la proattività e la voglia di partecipare alla vita pubblica degli americani; un popolo desideroso di collaborare col prossimo e di interessarsi alle questioni politiche, sociali, religiose.

Al tempo stesso Tocqueville pensava però che questa nuova società democratica corresse il rischio di diventare una ”tenue tirannia”. In una democrazia, sosteneva, è probabile che gli individui siano portati a ritenersi deboli e inermi di fronte alle masse di altri individui, ed essere così spinti ad allontanarsi dal dibattito pubblico.

La tenue tirannia, secondo Tocqueville, sarebbe proprio una conseguenza di questa demoralizzazione e disimpegno pubblico da parte dei cittadini, che sarebbero invece incentivati a supportare la creazione di teorie politiche altamente astratte e di apparati legali-burocratici costruiti appositamente per sollevarli dal dovere di pensare e agire.

Questa forma, secondo lui, sarebbe ancora più insidiosa delle tradizionali forme di tirannia, poiché avrebbe la capacità di asservire le anime degli uomini, piuttosto che i loro corpi.

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in reply to The Privacy Post

probabilmente ho visto male io. Mi è sembrato di vedere solo le PEC inviate, ma non le risposte


Che cosa sta succedendo tra il satellite Io ed il pianeta Giove? | Astronomia.com

"Dalla scorsa estate Io, il terzo satellite di Giove per grandezza, sta illuminando il sistema gioviano con una grande attività vulcanica. Dato che è il satellite più attivo del Sistema Solare, Io non ci sorprende con tali esplosioni, ma quanto è accaduto recentemente è stato insolitamente energetico."

astronomia.com/2023/01/06/che-…



Qualcuno l'ha vista? Commenti?




Com’è la serie su Netflix i cui episodi possono essere visti nell’ordine che si vuole ilpost.it/2023/01/06/caleidosc…



Marcuse e l’analisi filosofica di capitalismo e comunismo – Gazzetta del Sud


L'articolo Marcuse e l’analisi filosofica di capitalismo e comunismo – Gazzetta del Sud proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/marcuse-e-lanalisi-filosofica-di-capitalismo-e-comunismo-gazzetta-del-sud/ https://www.fon


Giorgia Meloni e il sacramento dell'eucarestia


#Roma, 5 gennaio 2023, esequie del pontefice emerito #Benedetto XVI.
La scena riprende Giorgia #Meloni, all'epoca Primo Ministro del governo dello stato che occupa la penisola italiana, che si appresta a ricevere l'#eucarestia.

Secondo il #catechismo della #Chiesa #Cattolica (2353) "La #fornicazione è l'unione carnale tra un #uomo e una #donna liberi, al di fuori del #matrimonio. Essa è gravemente contraria alla #dignità delle persone e della #sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all'educazione dei #figli. Inoltre è un grave #scandalo quando vi sia corruzione dei giovani".

Secondo il #Codice del #Diritto #Canonico (914) non sono ammessi alla sacra comunione "gli scomunicati e gli interdetti, dopo l'irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in #peccato grave manifesto".

Giorgia Meloni convive more uxorio.

Il sacerdote poteva briosamente ignorarla.
La presenza delle telecamere avrebbe reso il suo gesto ancora più significativo.

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Una società senza più lavoro umano | Kulturjam

"La tendenza a eliminare la presenza umana dal lavoro quasi sempre non è un obbligo imposto dall’innovazione tecnologica, ma una scelta di riduzione dei costi e di aumento dei profitti, anche quando, come nelle stazioni ferroviarie minori, questo fenomeno comporta disagi e pericoli."

kulturjam.it/costume-e-societa…



“È la tua impronta digitale, la tua faccia, la tua andatura.” Il consigliere politico senior dell’American Civil Liberties Union, Chad Marlow, ha affermato che ci sono “buone possibilità” che almeno 10 Stati introducano una legislazione sulla biometria. Negli Stati Uniti si moltiplicano i gruppi per le libertà civili e i diritti digitali impegnati in favore...

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L’ultima vergogna dello scuola-lavoro: se muori da stagista non hai diritto al risarcimento | AFV

"Tutto questo per fornire, in modo mascherato e dietro l’illusione della gavetta, manodopera gratuita a un tessuto industriale che, non investendo in ricerca e sviluppo e incapace di essere ad alto valore aggiunto, ha nell’abbassamento della quota salari e nei tagli in sicurezza sul lavoro l’unica leva per mantenere la sua quota di profitto.
Con la beffa finale, perché se sei in fabbrica per lo scuola-lavoro, quindi se sei costretto a fare lo stagista, proprio la tua condizione di stagista obbligato dall’alternanza scuola-lavoro non ti permette nemmeno di far ottenere un (per nulla consolatorio) risarcimento alla tua famiglia."

ancorafischiailvento.org/2023/…



#uncaffèconLuigiEinaudi☕ – Oggi non è più il tempo…


Oggi non è più il tempo dei chiostri da primo medioevo […] oggi è il tempo dei missionari. da Due parole tra di noi. Ai giornalisti liberali, «L’Italia e il secondo Risorgimento», 13 gennaio 1945 L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi☕ – Oggi non è più il
Oggi non è più il tempo dei chiostri da primo medioevo […] oggi è il tempo dei missionari.

da Due parole tra di noi. Ai giornalisti liberali, «L’Italia e il secondo Risorgimento», 13 gennaio 1945

L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi☕ – Oggi non è più il tempo… proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Operation Unthinkable: Il Piano di Churchill per distruggere l’URSS


La c.d. Operation Unthinkable è stato un piano di guerra concepito dall’Alto Comando delle Forze Armate britanniche durante la Seconda Guerra Mondiale, al fine di preparare una possibile offensiva contro l’Unione Sovietica. Il piano, concepitoContinue reading

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BREAKING: Meta vieta l'uso dei dati personali per la pubblicità Dopo quasi cinque anni, il DPC irlandese ha deciso di presentare un reclamo noyb e ha imposto a Facebook, Instagram e WhatsApp di smettere di utilizzare i dati personali degli utenti per la pubblicità nell'UE. Privacy Win


noyb.eu/en/breaking-meta-prohi…

Nicola Piscopo reshared this.






Se vogliamo costruire una alternativa libera e federata a #reddit, questa è sicuramente l'opportunità migliore al momento!
⬇️ ⬇️ ⬇️ ⬇️ ⬇️
informapirata.it/2022/05/17/fed…

macfranc reshared this.





L'account Twitter di @feddit_it consente di seguire tutti i thread che vengono creati sulla prima istanza #Lemmy in lingua italiana.
L'iscrizione può essere anonima, ma per partecipare alla discussione basta disporre di un qualsiasi account del fediverso!
twitter.com/feddit_it?t=Fb…


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Eugen Rochko: "Non sono così convinto sulla questione delle citazioni come lo ero nel 2018. Personalmente, non sono un fan, ma è chiaro che c'è molta richiesta in tal senso. La stiamo prendendo in considerazione."

"Se lo facessimo, vorremmo che fosse possibile scegliere di non farlo, in modo simile a come intendiamo consentire la disabilitazione delle risposte. Non è del tutto banale."


I don't feel as strongly about quote posts as I did in 2018. Personally, I am not a fan, but there is clearly a lot of demand for it. We're considering it.

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Il 4 gennaio è la Giornata mondiale del Braille. La giornata viene celebrata in memoria della nascita di Louis Braille, inventore del rivoluzionario metodo di scrittura e lettura per non vedenti e ipovedenti.


Come il nome stesso dell’esperimento suggerisce, Universe 25, ce ne sono stati altri 24 prima, e quasi tutti hanno portato al medesimo risultato. Il paradiso, inevitabilmente, diventava un inferno.

UNIVERSO 25 - FEDERICO FRANCO

Nel 1962, il ricercatore John B. Calhoun realizzò l’habitat ideale per roditori. Un luogo dove le cavie non avrebbero mai dovuto preoccuparsi di nulla, con cibo, acqua e un rifugio a disposizione per tutti. Un’utopia a misura di topo, la cui società nel giro di un anno raggiunse il suo massimo splendore, per poi ...

#scienza #sovrappopolamento #Universo25

federicofrancopsicobiologia.it…

in reply to Antonino Campaniolo 👣

penso che il morale della favola fosse che dovremmo evitare di comportarci da topi e prevenire il collasso della società
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


Dal 9 al 30 gennaio 2023 si aprono le #IscrizioniOnline!

Sarà possibile presentare la...

Dal 9 al 30 gennaio 2023 si aprono le #IscrizioniOnline!

Sarà possibile presentare la domanda per tutte le classi prime delle scuole statali primarie e secondarie di I e II grado e per i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione pro…