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Agili, veloci e tech. L’Europa guarda agli elicotteri del futuro


L’Europa accelera verso gli elicotteri di nuova generazione, attraverso la definizione di diversi requisiti sia in ambito dell’Unione europea, sia in ambito Nato. Quest’ultima ha lanciato una iniziativa chiamata Ngrc (Next generation rotorcraft capability

L’Europa accelera verso gli elicotteri di nuova generazione, attraverso la definizione di diversi requisiti sia in ambito dell’Unione europea, sia in ambito Nato. Quest’ultima ha lanciato una iniziativa chiamata Ngrc (Next generation rotorcraft capability), e vede tra i Paesi partecipanti, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Grecia, con Stati Uniti e Canada come osservatori. A metà del 2022 i sei Paesi hanno siglato un memorandum d’intesa per lavorare insieme allo sviluppo del progetto con 26,7 milioni di euro allocati. Il progetto Ngrc ambisce a sviluppare un velivolo capace di raggiungere velocità, distanze, e altezze superiori ai modelli attuali, capace di operare nello spettro elettromagnetico con manovrabilità mai raggiunte e di penetrare i sistemi di difesa avversari (A2/AD), anche attraverso l’inter-connettività (multi-dominio) e l’uso dei droni lanciati dagli stessi elicotteri (Air launched effects).

Programmi paralleli

Il programma Nato è parallelo a un’altra iniziativa all’interno dell’Ue, lanciata da Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svezia, che collaborano a un progetto per analizzare elicotteri alternativi per soddisfare esigenze future anche attraverso l’utilizzo di dimostratori e simulatori. Il progetto, chiamato European new generation rotary technologies (Engrt), volto ad analizzare nuove soluzioni tecnologiche per l’elicotteristica militare e con l’obiettivo di trovare anche un sostituto dell’NH90, è finanziato con quaranta milioni di euro attraverso il Fondo europeo per la Difesa e vedrà coinvolti dodici Paesi e ventiquattro industrie europee. Tali iniziative segnalano l’urgenza percepita dai principali Stati europei e NATO di dotare le proprie Forze armate di un nuovo tipo di velivolo ad ala rotante per affrontare le sfide emergenti.

Il nuovo elicottero della Nato

Del progetto Ngrc si è parlato soprattutto nel corso della conferenza International military helicopter (Imh), il forum internazionale per elicotteri di Londra, nel corso del quale l’Alleanza Atlantica ha delineato lo studio concettuale per il programma, il quale, a partire dallo scorso giugno, segue uno sviluppo in cinque fasi distribuite nell’arco di tre anni. I cinque requisiti base, decisi per il programma Ngrc, stabiliscono che la piattaforma non superi i 35 milioni di euro per unità, con un costo per ora di volo compreso tra i cinque e i diecimila euro. Tali parametri, inoltre, devono essere raggiunti con il minimo di configurazioni diverse, così da ridurre i costi stessi del programma. Nel dettaglio, finora non sono ancora stati fissati requisiti dettagliati per l’Ngrc, ma nel maggio 2021 è stato rilasciato un elenco di “attributi”, tra i quali si prevedono un’autonomia senza rifornimento di novecento miglia nautiche (1.650 chilometri) e una gamma di velocità di crociera,, di gran lunga superiori agli elicotteri tradizionali.

L’interesse italiano

La conferenza di Londra è servita anche all’Italia per annunciare i requisiti di cui le nostre Forze armate hanno bisogno per la componente ad ala rotante del futuro. Il comandante del Comando Aeronautica Militare Roma, generale Giandomenico Taricco, ha infatti ribadito che “l’elicottero resterà un asset-chiave negli scenari del futuro, e abbiamo bisogno di sviluppare la piattaforma di volo, l’avionica, le armi e le capacità di autoprotezione, perché dobbiamo combattere in un ambiente molto contestato”. I requisiti di base per qualsiasi futuro velivolo rotante italiano sono, dunque, quelli di operare in un ambiente multi-dominio; avere un’agilità e un carico utile migliorati (fino a 17 militari completamente equipaggiati); una firma acustica ridotta; una velocità di crociera superiore a 250 nodi; la capacità di essere rifornito in volo e l’interoperabilità con i veicoli senza pilota. Roma non ha ancora definito un requisito ufficiale per un rotore veloce e sta ancora valutando tutte le possibili architetture, tra cui anche la tecnologia X2 di Sikorsky. Secondo il comandante dell’Aviazione dell’Esercito (Aves), generale Andrea Di Stasio, in particolare l’elevata velocità e l’aumento di range saranno fondamentali nella definizione del prossimo elicottero.

Il Future vertical lift

L’Italia, del resto, oltre che ai programmi Nato e Ue guarda da vicino il programma dello Us Army, Future vertical lift. A inizio di dicembre l’Esercito Usa ha annunciato di aver scelto per il programma Future long-range assault aircraft (Flraa) il convertiplano della Bell Helicopter, simile al V-22 Osprey, rispetto al DefiantX proposto dal team Sikorsky-Boeing. Quest’ultimo un elicottero basato su tecnologia X2 con un doppio rotore coassiale rigido, unitamente ad un propulsore, in grado di raggiungere velocità superiori ai quattrocento chilometri orari ed elevati livelli di agilità e manovrabilità. La decisione dell’Esercito Usa è stata contestata dall’azienda di Lockheed Martin che ha chiesto all’ufficio che si occupa di verificare la correttezza dei bandi pubblici statunitensi di verificare che l’Army abbia valutato i concorrenti in conformità con i criteri dichiarati. In particolare, sotto scrutinio sono i prezzi notevolmente superiori del mezzo proposto da Bell, privilegiando l’autonomia e la velocità del rotore basculante a scapito di requisiti altrettanto importanti che favoriscono il DefiantX.

La proposta di Sikorsky

Proprio la società americana, tra l’altro, offrirà nel contesto del programma Ngrc la sua proposta per lo sviluppo di un nuovo elicottero di medio tonnellaggio basato sulla tecnologia X2, il Next generation fast helicopter (Ngfh). Il velivolo sarebbe una macchina modulare e multiruolo, bimotore, a metà strada tra il più piccolo elicottero da ricognizione e attacco RaiderX, in gara nel bando Future attack reconnaissance aicraft (Fara) del Fvl, e quello più grande pensato per il trasporto truppe d’assalto DefiantX. Sikorsky “sta analizzando l’opportunità di sviluppare una terza variante della tecnologia X2, che risponde a requisiti internazionali per un elicottero multi-ruolo capace di operare in contesti multi-dominio all’interno di scenari futuri ad alta intensità” ha spiegato ad Airpress il responsabile del programma Future vertical lift internazionale di Sikorsky, l’italiano Luigi Piantadosi, aggiungendo come la società abbia “ricevuto richieste di interesse da molti paesi Nato e alleati, e sappiamo che anche l’Alleanza sta guardando a questa tecnologia con estremo interesse, all’interno del programma Ngrc, Nato Next Generation Rotorcraft”.


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Le donne ucraine giocano un ruolo chiave nella lotta contro la Russia


Mentre l’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina entra nel suo secondo anno, la notevole resilienza del popolo ucraino continua a stupire il mondo che osserva. Uno degli aspetti più sorprendenti della lotta dell’Ucraina contro l’aggressione russa è stata l’importanza delle donne ucraine. Da soldati in prima linea ad ambasciatrici non ufficiali, le donne ucraine stanno […]

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Dimmi come finisce la guerra in Ucraina: se la storia recente è una guida, non con un colpo da KO


Una proporzione crescente di conflitti internazionali nell’era moderna viene portata a termine da negoziati diplomatici, non da una vittoria militare decisiva. Questa realtà è spesso denigrata da accuse di ” appeasement ” che vanno contro il sobrio calcolo. I guadagni massimizzati sono diventati la norma nelle discussioni su come dovrebbero essere coinvolti gli Stati Uniti […]

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Martedì 7 marzo sarò a Brussels, presso il Parlamento europeo, all’evento “Towards the Artificial Intelligence Act”, per parlare di intelligenza artificiale. Per info e programma clicca qui.

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Cieli chiusi e aerei distrutti. La fragilità delle retrovie russe. L’analisi di Alegi


Dopo sei mesi, la battaglia di Bakhmut sembra avviarsi alla conclusione. Con il taglio della via di rifornimento, l’autostrada H20, la resistenza nella città diventa sempre più difficile e la sacca potrebbe presto chiudersi. In realtà, però, la caduta del

Dopo sei mesi, la battaglia di Bakhmut sembra avviarsi alla conclusione. Con il taglio della via di rifornimento, l’autostrada H20, la resistenza nella città diventa sempre più difficile e la sacca potrebbe presto chiudersi. In realtà, però, la caduta della città rappresenterebbe la fine di una fase in corso da tempo, e non sembra che l’ipotetica nuova offensiva russa possa sfondare le linee ucraine andando oltre la cittadina. È quindi improbabile che l’obiettivo cambi il corso della guerra, come già era successo l’anno scorso con Mariupol, oggetto di attenzione mediatica ma alla fine priva di grandi conseguenze. Diverso è il caso di quanto sembra stia accadendo all’interno delle linee russe.

La distruzione del Beriev A-50

Dalla Bielorussia a est, giungono notizie variamente attendibili di azioni ucraine. Ieri l’aeroporto di San Pietroburgo è stato chiuso per alcune ore e sono decollati i caccia della difesa aerea russa per un presunto allarme droni, come annunciato da Ria Novosti. A Minsk, invece, è confermata la sostanziale distruzione (o almeno il danneggiamento grave) di un Beriev A-50 russo presso la base aerea di Machulishchy. La notizia è importante per due motivi: il primo che si tratta di un Awacs russo, quindi di un velivolo che controlla e gestisce l’azione degli altri aeroplani. Un assetto molto tecnologico e molto costoso dei quali l’aviazione di Mosca ha in servizio una manciata di esemplari. Non a caso, come per le cisterne volanti, le forze aeree tengono questi mezzi pregiati ben lontani dalla zona di combattimento, per evitare che siano abbattuti dalla caccia o dai missili avversari. In questo caso però, l’A-50 è stato danneggiato a terra da un commando ucraino o da partigiani anti-governativi bielorussi. Il secondo motivo è che il gesto ricorda a Minsk il prezzo, in termini di instabilità interna, dello schierarsi con i russi, e a Mosca il fatto di non essere universalmente bene accetta nella sfera territoriale dell’ex-Urss che il Cremlino rivendica come propria. Soprattutto, la distruzione del velivolo segnala lo scarso controllo del territorio bielorusso. Questa considerazione è particolarmente importante dal momento che già prima del 24 febbraio la Bielorussia è la retrovia strategica delle forze di Putin. Non potersi muovere liberamente in territorio bielorusso è, quindi, particolarmente grave in vista della possibilità di un nuovo attacco contro Kiev partendo, appunto, da nord

I presunti attacchi di droni ucraini

Più difficile è valutare la notizia dell’attacco di droni in territorio russo, riportata per ora soltanto da Tass. Kiev ha, naturalmente, già dimostrato di avere buone capacita con i velivoli a pilotaggio remoto, colpendo in quest’anno molti obiettivi sia sul fronte, sia nelle retrovie. Quindi la notizia in sé non è necessariamente infondata. Tuttavia, la mancanza di riscontri oggettivi, come foto di buona qualità per esempio, impone una certa cautela. Non si può, infatti, escludere che l’agenzia Tass abbia quantomeno ingigantito la notizia in modo da utilizzarla sul fronte interno come indicazione della presunta mancanza di scrupoli da parte ucraina. In questo senso, evidenziare la vulnerabilità del territorio interno russo agli attacchi ucraini potrebbe servire a consolidare il morale russo e il sostegno a Putin. L’Ucraina, da parte sua, ha smentito gli attacchi con droni, ma anche in questo caso, oltre alla difficoltà tecnica, c’è il desiderio di non sfidare troppo apertamente l’opposizione degli Stati Uniti, da sempre molto cauti nei riguardi di mosse che in qualche modo avvalorino la narrazione russa o possano essere usate, strumentalmente, per giustificare attacchi contro obiettivi civili, escalation e quant’altro.

Disinformazione russa

Alla necessità di cautela da parte degli analisti non-mediatizzati, contribuisce anche il fatto che nelle stesse ore, fonti russe hanno distribuito la foto di un presunto Leopard 2 di fornitura tedesca distrutto sul fronte ucraino. Dopo pochi minuti, tuttavia, i fact-checker volontari, che da un anno seguono la guerra, hanno dimostrato che si trattava in realtà di un mezzo dell’esercito turco distrutto anni fa sul fronte siriano. L’uso spregiudicato di immagini in questo senso non è da parte russa una novità. Nei mesi scorsi era stata annunciata la distruzione di Himars, Bradley e altri mezzi occidentali ben prima del loro effettivo arrivo in Ucraina. Tutto questo proprio perché, come i professionisti del settore difesa ben sanno, tra la decisione di consegnare materiale bellico e l’effettivo impiego sul fronte passano molti mesi. Proprio ieri parlando al Congresso degli Stati Uniti, il sottosegretario alla Difesa per le policy, Colin H. Kahl, ha detto che lo schieramento in Ucraina di eventuali F-16 concessi dagli Usa potrebbe richiedere fino a 18 mesi, considerando non solo la preparazione dei piloti, ma anche del sistema logistico per consentirne l’uso, convertendo le vecchie basi di epoca sovietica agli standard occidentali in numerosi aspetti di ogni genere, dai magazzini, alle reti elettriche e quelle informatiche. Cautela, dunque, e necessità di separare l’indubbio peso politico del tema dalla sua effettiva introduzione sul campo di battaglia.


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SEBASTIA. Dove l’archeologia è politica


Reportage dal villaggio e sito archeologico più importante nella Cisgiordania occupata. Gli accordi di Oslo che dovevano garantire il passaggio della gestione del patrimonio storico-culturale da Israele all'Autorità Nazionale Palestinese, non sono stati a

di Michele Giorgio –

Pagine Esteri, 3 marzo 2023 – Sotto la guida dell’archeologo Osama Hamdan e della storica dell’arte Carla Benelli, Pagine Esteri vi porta sul sito archeologico di Sebastia, al centro dello scontro tra Israele e i palestinesi per la gestione dei parchi archeologici nella Cisgiordania occupata. Una situazione generata, paradossalmente, proprio dagli accordi di Oslo, che avrebbero dovuto garantire la nascita di uno Stato palestinese accanto a Israele ma che hanno fallito questo obiettivo.

youtube.com/embed/H6-nQH8TLuk

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Quale presidenzialismo? Confronto tra il Ministro Casellati e il Professo Cassese


Il giorno 7 marzo 2023 alle ore 18:00 presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi si terrà un confronto tra il Ministro Casellati e il Professor Cassese, che discuteranno la proposta di eleggere un’Assemblea per la riforma organica dello Stato. Il confr

Il giorno 7 marzo 2023 alle ore 18:00 presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi si terrà un confronto tra il Ministro Casellati e il Professor Cassese, che discuteranno la proposta di eleggere un’Assemblea per la riforma organica dello Stato.

Il confronto sarà moderato dal Segretario Generale Andrea Cangini, che con l’occasione presenterà il disegno di legge costituzionale per l’elezione di un’Assemblea per la riforma della Costituzione redatto dalla Fondazione.

Saluti istituzionali del Presidente Giuseppe Benedetto

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Paolo Ferrero Nell'autunno del 2020 come Partito della Sinistra Europea, facemmo questo libro di denuncia sulla mancata zona rossa nella bergamasca. Gli elem


Dal multilateralismo al sostegno alla pace. Gli aiuti militari europei alla Somalia


L’Unione europea rafforza il suo sostegno alla Somalia. Il Comitato politico e di sicurezza (Cps) del Consiglio dell’Ue, responsabile della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc), ha approvato

L’Unione europea rafforza il suo sostegno alla Somalia. Il Comitato politico e di sicurezza (Cps) del Consiglio dell’Ue, responsabile della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc), ha approvato un ulteriore contributo all’Esercito nazionale somalo, nell’ambito del Fondo europeo per la pace (Epf). Puntando così a rafforzare la componente militare della Missione di transizione dell’Unione africana in Somalia (Atmis). Scopo dell’iniziativa è infatti il passaggio di responsabilità in termini di sicurezza dall’Atmis allo stesso Esercito del Paese. Con tale manovra, l’Ue raggiungerà quota 85 milioni di euro di risorse già mobilitate per la Missione per il 2023 e 25 milioni di euro per l’Esercito somalo. Nel dettaglio, il sostegno per le forze terrestri di Mogadiscio si concentrerà sulla fornitura di equipaggiamento non letale e sulle opere infrastrutturali, in stretto coordinamento con la Missione europea di formazione in Somalia (Eutm-S).

Il sostegno europeo alla Somalia

Il contributo attivo dell’Ue all’Atmis non è però cosa nuova, dal 2007 infatti ammontano a circa 2,4 miliardi di euro i fondi totali stanziati per la missione, a conferma della volontà da parte del Vecchio continente di impegnarsi su questo fronte e consolidare i risultati raggiunti fino ad ora. Seguendo quello che è l’approccio integrato dell’Ue ai conflitti e alle crisi esterne, l’impegno a sostegno della pace in Somalia, e più largamente nel Corno d’Africa, risulta in linea anche con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il piano di transizione somalo. In particolare, l’aiuto alla componente militare dell’Atmis e dell’Esercito somalo è finanziato in riferimento alla Misura di assistenza a sostegno delle operazioni di sostegno alla pace a guida africana, che nell’ambito dell’Epf ammonta a 600 milioni di euro per il periodo 2022-2024.

Il precedente

Ad aprile dell’anno scorso, il Consiglio ha adottato la decisione che ha istituito la nuova misura di assistenza nell’ambito dell’Epf a sostegno dell’Unione africana di 600 milioni. Tale misura di assistenza triennale continua dunque a fornire il consolidato supporto a lungo termine dell’Ue alle operazioni di sostegno alla pace condotte dall’Africa, oltre a rafforzare il multilateralismo e in particolare il ruolo-chiave dell’Unione africana per la pace e la sicurezza nel continente.

Il fondo europeo per la Pace

Nell’attuale contesto geopolitico, che vede l’aumento della concorrenza strategica così come il proliferare di minacce complesse alla sicurezza, l’Epf mira ad ampliare le capacità dell’Unione europea di garantire la sicurezza ai suoi cittadini e partner. Permettendo all’Ue di intervenire in modo tangibile, fornendo tutti i tipi di equipaggiamento e di infrastrutture alle Forze armate dei partner dell’Ue. Creato nel 2021, l’Epf è infatti nato proprio con lo scopo di supportare i partner nel settore della Difesa, come si è visto anche in riferimento alla guerra in Ucraina, per cui l’Unione ha recentemente deciso di sostenere Kiev con un pacchetto di aiuti militari. Ad oggi, il Consiglio ha adottato dieci misure di assistenza nell’ambito dell’Epf.


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5 marzo 2022 – 5 marzo 2023: L’ultima lezione di Antonio Martino alla Scuola di Liberalismo


5 marzo 2022 – 5 marzo 2023 A un anno dalla scomparsa ricordiamo Antonio Martino con l’ultima lezione alla Scuola di Liberalismo della Fondazione Luigi Einaudi L'articolo 5 marzo 2022 – 5 marzo 2023: L’ultima lezione di Antonio Martino alla Scuola di Lib

5 marzo 2022 – 5 marzo 2023

A un anno dalla scomparsa ricordiamo Antonio Martino con l’ultima lezione alla Scuola di Liberalismo della Fondazione Luigi Einaudi

youtube.com/embed/Ei10w-l-Sk0?…

L'articolo 5 marzo 2022 – 5 marzo 2023: L’ultima lezione di Antonio Martino alla Scuola di Liberalismo proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Il mago del Cremlino di Giuliano da Empoli


Dopo alcuni saggi, Giuliano da Empoli – professore di politica comparata a Parigi – pubblica in Francia per le Edizioni Gallimard e in Italia per tipi di Mondadori, il suo primo romanzo “Il mago del Cremlino” in cui si narra la vita di Vadim Baranov, consigliere personale del Presidente russo Vladimir Putin, un personaggio fittizio dietro al quale si cela il reale spin doctor Vladislav Surkov.

@L’angolo del lettore

iyezine.com/il-mago-del-cremli…

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Mondo Asean – Lego punta sul Vietnam come nuovo hub di produzione a emissioni zero


Mondo Asean – Lego punta sul Vietnam come nuovo hub di produzione a emissioni zero 5725325
La Lego ha scelto il Vietnam per la costruzione della sua prima fabbrica a emissioni zero. Nel tentativo di minimizzare l’impatto della competizione commerciale tra Cina e Stati Uniti, diverse multinazionali stanno puntando a diversificare le catene di approvvigionamento prendendo le distanze da quella che per decenni è stata considerata la fabbrica del mondo.

L'articolo Mondo Asean – Lego punta sul Vietnam come nuovo hub di produzione a emissioni zero proviene da China Files.



In Cina e Asia – G20: Cina e Russia bloccano comunicato congiunto


In Cina e Asia – G20: Cina e Russia bloccano comunicato congiunto G20
G20: Cina e Russia bloccano comunicato congiunto
Usa: 37 entità russe e cinesi aggiunte a lista nera del commercio
Sulla ricerca in settori strategici vince la Cina
Meglio la felicità dei soldi?
L’internazionalizzazione dello yuan riprende a pieno ritmo
Record di suicidi tra gli studenti giapponesi nel 2022

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Toscana, elezioni amministrative del 2023 e "centrodestra"


In #Toscana il "centrodestra" si prepara alle #ElezioniAmministrative2023 ispirando la consueta ripugnanza.
A Siena il "partito" di #GiorgiaMeloni ha ritirato il sostegno ad Emanuele Montomoli che mena vanto della propria adesione alla #massoneria. Se pensiamo che quella #Meloni è una madre non sposata, possiamo interpretare la cosa come un vero scontro di titani fra coerentissimi esponenti dei valori cattolici e tradizionali.
A Massa invece un voto in Consiglio Comunale ha silurato Francesco Persiani della #Lega.
Probabile che il "partito" della madre non sposata stia cercando, con il cameratismo che gli è proprio, di estromettere la Lega dalle amministrazioni toscane.

Finché si mordono tra loro a noi persone serie va anche bene.
L'ideale sarebbe che certi sociopati mantenuti dalla società andassero a farlo altrove, senza infastidire chi lavora.

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La Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una proposta di legge che conferirebbe al Presidente Biden l’autorità per vietare TikTok. “Le implicazioni sono ottime per chiunque abbia perso quote di mercato a favore di TikTok”, ha dichiarato in un’intervista Laura Martin, analista di Needham, aggiungendo che Snap, Meta e...
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friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Informa Pirata
@Max
La sorveglianza di TikTok è oggettivamente più pericolosa di quella di GAFAM, perché la seconda viene condotta da un "alleato" mentre la prima è riconducibile a un avversario strategico (e forse a breve anche vero e proprio nemico). Inoltre c'è grande preoccupazione da parte degli USA nei confronti della capacità cinese di elaborare i dati di sorveglianza.
D'altra parte la sorveglianza Gafam è peggiore, non solo perché infinitamente più diffusa, ma anche perché non c'è alcun politico nostrano che prenda posizione contro di essa.


Domani al via all’European School of Economics, il corso in “Diritti nel Metaverso” che ho il piacere di dirigere con Giuseppe Cassano e Giorgio Spangher. Per info clicca qui.


Ripropongo alle compagne e ai compagni due lunghi post dalla mia pagina fb riguardanti la campagna sottilmente antisemita e omofoba della destra contro Elly Sch


La Federazione di Foggia ha organizzato a San Giovanni Rotondo e Ischitella la presentazione dell'ultimo libro di Giovanni Impastato "Mio fratello. Tutta una vi



Stefano Galieni*   Le tracce restano, la storia non si cancella con un colpo di mano. Strappare manifesti, coprire o imbrattare murales, cercare di rim


Paolo Ferrero* Il governo degli Stati Uniti, ponendo le condizioni affinché in Ucraina potesse scoppiare una guerra, ha fatto un errore enorme che va contro


Oggi 94enne, resta entusiasta della sua invenzione, che però ha spalancato anche ai più piccoli la porta a una quantità infinita di contenuti e servizi che non sono adatti a loro e dai quali andrebbero tenuti lontano. Per questo bisogna introdurre sistemi di verifica dell’età. Se vuoi leggere il mio pezzo nella rubrica Governare il futuro su...


11,99 EURO A SETTIMANA! DOPO TWITTER E FACEBOOK, ANCHE POLIVERSO.ORG NON È DA MENO E CENTINAIA DI UTENTI GIÀ ADERISCONO AL SERVIZIO! COM'È POSSIBILE?

@Che succede nel Fediverso?

Sulla scia dei comunicati di Meta per offrire servizi aggiuntivi a 11,99 $/settimana, Poliverso.org lancia la propria iniziativa a 11,99 euro a settimana.
Con 11,99 euro a settimana sarà possibile


1) seguire non solo tutti gli account social del fediverso con Friendica, ma anche seguire interi siti web e gestire il proprio account Twitter
2) usare le funzionalità di Friendica per formattare i propri post, per modificare quelli già pubblicati, per programmarne la pubblicazione, per scrivere post con un titolo, per usare un calendario eventi (compatibile con #Mobilizon e Gancio) e per gestire account multipli
3) creare gestire e utilizzare i grupi/forum di Friendica che mettono a disposizione degli utenti del Fediverso le funzionalità dei gruppi Facebook
4) disporre di un'istanza Mastodon come Poliversity.it, dedicata al mondo della ricerca, della scuola e del giornalismo
5) far parte della comunità italiana di feddit.it, la più grande comunità italiana alternativa a Reddit basata su Lemmy e diventata ormai un vero e proprio "forum del fediverso", per partecipare alla discussione di tutte le community attuali o per crearne di nuove
6) eliminare gli annunci pubblicitari
7) sottrarsi al tracciamento durante la navigazione

Non solo tutto questo costa solo 11,99 euro a settimana, ma...

...UDITE UDITE...

...non si tratta di soldi che pagate voi, perché questi sono i costi che sostengono gli amministratori di Poliverso.org, Poliversity.it e Feddit.it!

Infatti mentre i social tradizionali multimiliardari iniziano a chiedere soldi agli utenti (senza peraltro smettere di drenare i loro dati personali), i nostri server vengono messi a disposizione degli utenti senza chiedere nulla in cambio!

A questo proposito, per chi volesse contribuire a mantenere vivo e in buona salute il progetto di Poliverso, vi informiamo che, su richiesta di alcuni nostri utenti, abbiamo finalmente attivato due servizi di crowfunding:

1) Ko-Fi
2) LiberaPay

Naturalmente tutti gli importi ricevuti in dono verranno utilizzati esclusivamente per la copertura dei costi sostenuti nella gestione dei progetti gestiti da Poliverso

La pagina LiberaPay di Poliverso

La pagina Ko-Fi di Poliverso

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
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@Paco Len :fedora: sì, ma ti giuro che anche gli altri sono disponibili senza abbonamento... 😁


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha assegnato oltre 31 milioni di euro al finanziamento degli istituti italiani che hanno accolto bambini e studenti ucraini.

Si tratta di 3.



NORSE / ABANDONACY


A distanza di tre anni dall'ottimo "Blu", recensito dall' infaticabile Massimo Argo su queste nostre stesse pagine, come un album in cui "la vita e la rabbia fluiscono accanto alla morte, come è naturale che sia", tornano a trovarci i Norse, una delle realtà più interessanti del panorama italiano. Nome magari ancora poco conosciuto, ma da tenere in grande considerazione, non fosse altro che per l'immenso potenziale che stanno dimostrando di avere.

@Musica Agorà #musica #punk

iyezine.com/norse-abandonacy

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NON SOLO MASTODON: MISSKEY.SOCIAL è nella Top10 delle istanze non giapponesi ed è tra le 3 istanze social italiane preferite tra quelle non basate su mastodon

@Che succede nel Fediverso?

Mastodon continua a dominare il Fediverso, ma iniziano a svilupparsi (anche in Italia) istanze basate su software alternativi, come Misskey, un progetto che prova ad arricchire l'esperienza del microblogging twitterbased con funzionalità interessanti e un'interfaccia molto piacevole.

E così, dopo pixelfed.uno e dopo l'istanza Friendica poliverso.org, ecco che misskey.social diventa la terza istanza italiana per numero di utenti tra i social del fediverso non basati su mastodon.

* Sì, lo sappiamo: l'istanza italiana feddit.it ha un numero di utenti maggiore rispetto a quello di Poliverso, ma Lemmy non può ancora essere tecnicamente considerato un social network.

Il post di @ピージイ タッソマン
⬇⬇⬇⬇⬇Il messaggio di Tassomen: "Siamo nella Top10 delle istanze #Misskey non giapponesi nel mondo"


Siamo nella Top10 delle istanze #Misskey non giapponesi nel mondo :ai_smile_misskeyio:



GDPR howto: efficaci misure tecniche supplementari per GMail, Google Drive e Google Workspace


monitora-pa.it/2023/03/01/gdpr…

Privacity reshared this.



Prova con #Hashtag e formattazione nel titolo

@Test: palestra e allenamenti :-)

Ok, ciao a tutti

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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COME INTERPRETA LEMMY I LINK QUANDO ESSI INCLUDONO IL 200° CARATTERE, DAI POST SENZA TITOLO OSSIA L'ULTIMO CARATTERE CHE VIENE ESTRAPOLATO PER RICAVARE UN TITOLO?

@Test: palestra e allenamenti :-)

I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo, di William Alexander
27 Febbraio 2023 - di Rita Giordano - Commenta
I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo di William Alexander
“I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo“- Storia, viaggi e avventure alla scoperta del frutto più amato di William Alexander è un saggio sulla storia del pomodoro, all’inizio disprezzato e oggigiorno osannato in tutto il mondo. Edito da Aboca Edizioni e pubblicato da pochissimo, I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo (titolo originale: Ten Tomatoes That Changed the World. A History, tradotto da Domenico Giusti) è un libro interessante, originale e leggero sulla storia del pomodoro dalle origini ai giorni nostri.

William Alexander è autore di diversi editoriali. Ha scritto varie opere, quali “52 Loaves” (2010), “Flirting with French”(2014) ma è conosciuto soprattutto per il suo memoir diventato bestseller negli USA “The $64Tomato” (2006).

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Intervista a Vittore Baroni 2023


Il 17 gennaio del 1956, un piccolo asteroide cadde nei pressi di Forte dei Marmi …

All’interno del prezioso corpo celeste, trovava dimora un’entità aliena molto particolare, che prese le sembianze umanoidi di VITTORE BARONI, con una precisa missione: insinuarsi ed integrarsi tra i terrestri, per studiarne usi e costumi.

iyezine.com/vittore-baroni-int…

#arte #mailart #mailartist



MENTRE LEMMY DIVENTA SEMPRE PIÙ IL FORUM E L'AGGREGATORE DI NEWS DEL FEDIVERSO, FLIPBOARD STA INTEGRANDO MASTODON NELLA SUA APP PRINCIPALE!

LINK


#Flipboard ha annunciato che sta integrando Mastodon nella sua app principale, in modo che gli utenti possano sfogliare i propri feed proprio come possono "sfogliare" le loro timeline di Twitter. Flipboard sta inoltre avviando la propria istanza Mastodon nel tentativo di incoraggiare un'adozione più ampia tra la sua base di utenti.

Secondo il CEO di #Flipboard Mike McCue, i due aggiornamenti sono i primi "passi iniziali" di un piano più ampio per abbracciare i protocolli di social networking decentralizzati che sono stati resi popolari da Mastodon nell'ultimo anno. Invece di fare affidamento sui "grafi sociali proprietari" di servizi come Twitter e Facebook, entrambi diventati sempre più ostili agli sviluppatori esterni, Flipboard potrebbe invece essere incentrato su ActivityPub, il protocollo open source che alimenta Mastodon e il resto dei servizi decentralizzati. che compongono il “Fediverso”.

L'articolo di Karissa Bell
FLIPBOARD IS LEANING INTO MASTODON
AND AWAY FROM TWITTER
è su Engadget

La schermata di Flipboard

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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@Francesco 🕳️ Purtroppo temo che attenderai molto a lungo... 😒

"This project is archived. Due to circumstances, the project as planned did not take place. This page is left as a placeholder, for transparency reasons and to perhaps inspire others to take up this work."

Ma forse qualcosa si muove di nuovo...


Discourse sta aggiungendo il supporto ActivityPub e richiedendo feedback sulla loro sp proposta ispirata a Lemmy


Pavilion e CDCK (Discourse.org) stanno discutendo la creazione di un plug-in ActivityPub per Discourse. Dopo alcune discussioni, siamo arrivati ​​alle specifiche di seguito. Qualsiasi commento o suggerimento è benvenuto prima di finalizzarlo. Si noti che il supporto per i contenuti in arrivo (ad es. post su Mastodon ecc. importati in Discourse) è intenzionalmente escluso. Sarà possibile aggiungerlo in una versione successiva.




PROVA DI TITOLO LUNGO E LINK CON RIFERIMENTO IPERTESTUALE ALL'INTERNO DEL TESTO CHE VERRÀ ESTRAPOLATO DA LEMMY PER FARLO DIVENTARE IL TITOLO DI UN NUOVO POST

@Test: palestra e allenamenti :-)

I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo, di William Alexander
27 Febbraio 2023 - di Rita Giordano - Commenta
I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo di William Alexander
“I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo“- Storia, viaggi e avventure alla scoperta del frutto più amato di William Alexander è un saggio sulla storia del pomodoro, all’inizio disprezzato e oggigiorno osannato in tutto il mondo. Edito da Aboca Edizioni e pubblicato da pochissimo, I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo (titolo originale: Ten Tomatoes That Changed the World. A History, tradotto da Domenico Giusti) è un libro interessante, originale e leggero sulla storia del pomodoro dalle origini ai giorni nostri.

William Alexander è autore di diversi editoriali. Ha scritto varie opere, quali “52 Loaves” (2010), “Flirting with French”(2014) ma è conosciuto soprattutto per il suo memoir diventato bestseller negli USA “The $64Tomato” (2006).

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La Francia ha deciso di proteggere i minori da quei genitori che condividono compulsivamente le foto online dei figli


PARIGI — I genitori francesi dovrebbero pensarci due volte prima di pubblicare troppe foto della loro prole sui social media

@Etica Digitale

"Il messaggio ai genitori è che il loro compito è proteggere la privacy dei propri figli", ha detto in un'intervista Bruno Studer, deputato del partito del presidente Emmanuel Macron che ha presentato il disegno di legge. "In media, i bambini hanno 1.300 foto di se stessi che circolano sulle piattaforme dei social media prima dei 13 anni, prima ancora che gli sia permesso di avere un account"

L'articolo di LAURA KAYALI è su Politico




Le preoccupazioni di @EU_EDPB sui trattati Per il trasferimento dei dati personali verso gli USA. #GDPR #privacy


L'EDPB accoglie con favore i miglioramenti nell'ambito del quadro sulla privacy dei dati UE-USA, ma permangono preoccupazioni.

@Etica Digitale

«Allo stesso tempo lo #EDPB esprime perplessità e chiede chiarimenti su diversi punti. Questi riguardano, in particolare, determinati diritti degli interessati, i trasferimenti successivi, la portata delle esenzioni, la raccolta temporanea di dati in blocco e il funzionamento pratico del meccanismo di ricorso. L'EDPB accoglierebbe favorevolmente se non solo l'entrata in vigore ma anche l'adozione della decisione fosse subordinata all'adozione di politiche e procedure aggiornate per attuare l'ordine esecutivo 14086 da parte di tutte le agenzie di intelligence statunitensi.»

edpb.europa.eu/news/news/2023/…




CONFESSIONI DI UNA MASCHERA - INVERNO MMXXIII


Scrivere di musica. Una passione che rischia di diventare un’ossessione. Questo l’incipit che crediamo possa meglio di tanti giri di parole introdurre quello che sarà l’argomento di questa nostra “confessione”.

iyezine.com/confessioni-di-una…





A noi comunque fa piacere che si sia imposta una delle poche personalità di sinistra che sottrattasi al gravissimo, complice e silenzioso appoggio alla schiforma oligarchica del taglio di rappresentanza parlamentare!

https://twitter.com/informapirata/status/1303725588675465222





I cespugli consentono al PD-parassita di nutrirsi dei partitini di sinistra: il PD ne dà un senso politico e ne giustifica l'esistenza (e le rispettive dirigenze) in cambio di sostegni in coalizione e di un tributo migratorio delle migliori individualità
informapirata.it/2022/02/12/dar…


[share author='Informa Pirata #WeAreAllAssange #PiratesForAssange' profile='https://twitter.com/informapirata' avatar='https://pbs.twimg.com/profile_images/1362822279810449412/luhv2IGn_400x400.jpg' link='https://twitter.com/informapirata/status/1630119805347930115' posted='2023-02-27 08:17:02']Purtroppo @sbonaccini ha perso! La sua elezione avrebbe accelerato l'inarrestabile autodistruzione del PD.
Ma almeno la vittoria di @ellyesse contribuirà a distruggere i "cespugli" di "sinistra" come @PossibileIt, il piccolo horcrux personale che tiene ancora in vita @civati

twitter.com/beabri/status/1629…




Il superbatterio della diarrea antibioticoresistente si diffonde in fretta e gli scienziati... se la fanno addosso

@Scienza e innovazione

I funzionari dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie stanno lanciando l'allarme per un superbatterio che causa la diarrea. I dati del CDC mostrano un notevole aumento di ceppi di batteri Shigella ampiamente resistenti ai farmaci nell'ultimo mezzo decennio. Sebbene queste infezioni in genere non siano gravi, sono necessari antibiotici per prevenire e curare casi potenzialmente letali e i batteri possono trasmettere i loro geni di resistenza ad altri germi fastidiosi.

La Shigella è una delle fonti più comuni di diarrea nel mondo, con circa 450.000 infezioni ogni anno negli Stati Uniti. La maggior parte dei casi sono "lievi", ma ti lasciano comunque soffrire di circa una settimana di diarrea, febbre e crampi. A volte, la diarrea diventa sanguinolenta, una condizione nota come dissenteria. Più raramente, l'infezione può causare complicazioni come grave disidratazione, convulsioni, danni ai reni e sepsi (spesso perché i batteri entrano nel flusso sanguigno). La malattia grave è più probabile nei giovanissimi e nelle persone con un sistema immunitario indebolito.

[b][urlhttps://gizmodo.com/cdc-advisory-shigella-drug-resistant-bacteria-1850164899]Il post di Ed Cara è su Gizmodo[/url]

Fotografia di un rotolo di carta igienica su un portarotolo appeso al muro

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