Un patto Leonardo-Fincantieri. Il piano di Cingolani per l’industria della Difesa
Cooperazione, sinergia, partenariati. Sono queste le parole-chiave che sono emerse dall’intervento dell’amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, Roberto Cingolani, nel corso della usa audizione in commissione Difesa della Camera. “Dobbiamo aprire l’orizzonte e capire che la sicurezza nazionale è una questione molto più complessa rispetto a quella vista finora, motivo per cui i Paesi europei devono fare sinergia”, ha sottolineato il manager di Monte Grappa, descrivendo come il gruppo stia lavorando per essere “uno dei motori della creazione dello spazio europeo della sicurezza, per rendere il nostro un Continente forte e sicuro”.
Il patto Leonardo-Fincantieri
Naturalmente, questo lavoro deve iniziare a livello nazionale, mettendo insieme il lavoro dei colossi nazionali. “Si tratta di politica nazionale, ma anche di geopolitica europea” ha sottolineato Cingolani. È in questo quadro che si inserisce la rinnovata collaborazione che caratterizza l’attuale fase delle relazioni tra Leonardo e Fincantieri. “È scoppiata la pace” ha ironizzato l’ad, spiegando come con l’amministratore delegato del gruppo triestino, Pierroberto Folgiero, abbiano concordato sul fatto che “la situazione all’esterno è talmente complicata che non possiamo avere competizione interna”. Per questo i due gruppo stanno lavorando a un accordo industriale su determinati temi: “Non è così complicato, loro fanno cose che galleggiano e noi che volano, con l’elettronica fa da collante”. L’obiettivo è quello di mettere a sistema il patrimonio industriale italiano, un progetto che intende coinvolgere tutte le altre realtà e aziende, anche le più piccole, in modo che “sul piano industriale sia tutto più chiaro”.
Sinergie continentali
Quello a livello nazionale è solo il primo passo per Cingolani, che punta su alcune alleanze “per creare poli europei su settori fondamentali della Difesa, con alcune joint venture di levatura gigantesca”. Esempio fondamentale e modello da seguire, per l’ad, è il consorzio sul caccia di sesta generazione Global ai combat programme (Gcap), che vede coinvolti Italia, Giappone e Regno Unito. Cingolani, tra l’altro, aveva già sottolineato a inizio mese, a margine della Cybertech Europe 2023, come l’Italia dovesse cogliere il momento per rivedere “al rialzo” la propria posizione all’interno del consorzio. L’obiettivo è cercare di stare “su tutti i tavoli alla pari nei contesti che ci interessano, in modo da contribuire in maniera forte a una visione di politica industriale italiana”. Il punto però, sottolinea Cingolani non è “essere i numeri uno di qualcosa, non è quello l’obiettivo. Nessuno può essere campione del mondo della sicurezza e della difesa”, ma bisogna essere “i migliori in tutte le piattaforme e gli ambiti relativi a questi comparti che ci riguardano”
Una corsa tecnologica
Tra i settori che dovranno vedere più di altri l’iniziativa industriale e degli investimenti c’è quello della protezione e sicurezza cibernetica. “Il conflitto in Ucraina ci sta insegnando che sono i bites, i dati che stanno diventando importantissimi per condurre una guerra”, attraverso l’uso combinato di satelliti, cellulari e droni accanto ai mezzi militari convenzionali. “La corsa che dobbiamo fare per il futuro è tecnologica”, ha proseguito Cingolani, registrando come a livello europeo si stia sviluppano un approccio alla difesa che guardi a un livello generale più ampio. È la sicurezza continentale, che tiene insieme non solo la difesa tradizionale, ma guarda anche alla sicurezza energetica, delle infrastrutture, cyber e di tutti gli altri campi essenziali per il benessere delle nostre società. In questo quadro “Leonardo sta portando avanti una digitalizzazione a marce forzate”, dal momento che in filiere come quella dei chip o del cloud “la sicurezza è difficile da mantenere se si è dipendenti dalle forniture esterne”.
Manovrando
Pareva brutto aumentare il prelievo fiscale sulla benzina dopo avere promesso quel che non era possibile, ovvero la cancellazione di tutte le accise, ma si ripresenta un ‘sempre verde’ degli aumenti: quello del prezzo delle sigarette. Un consumo, quello delle bionde, che non si concentra fra i pochissimi onestamente e redditualmente ricchi. Fortuna che il contrabbando è stato contrastato con efficacia, altrimenti sarebbe stato un vantaggio per quel settore. Anche gli assorbenti (che vedono risalire l’Iva) o il latte in polvere non sono consumi limitati all’ambiente dei riccastri.
Per le pensioni taluni degli odierni governanti avevano promesso lo smantellamento della legge Fornero. Si va, ragionevolmente e meritoriamente, in direzione opposta rendendo più gravose le uscite anticipate. Prima o dopo si prenderà atto del prevalere del sistema contributivo, sicché ciascuno potrà essere libero di ritirarsi quando gli pare, ma esclusivamente sulla base del versato e senza regali a carico di altri.
Nel testo della legge di bilancio resta la riduzione del cuneo fiscale, ma soltanto per i redditi bassi. Resta anche la riduzione del canone Rai, ma con un che di fastidioso: quella roba va cancellata e la Rai messa sul mercato, mentre cincischiare sulle cifre è irritante.
Chi si aspettava chissà quali diversità non aveva letto i numeri delle previsioni economiche. A criticare son tutti bravi e a fare i fenomeni promettenti anche. Quel che pare disdicevole è il metodo: sgravi fiscali coperti da aggravi fiscali, mentre la riduzione della spesa resta una promessa legata a un automatismo che genererà mostri, come quello delle multe ai medici per i troppi straordinari.
Misteriosa, infine, la ragione per cui s’insiste a volere tenere fuori i buoni del debito pubblico dal calcolo del reddito equivalente (l’Isee), la cui finalità è quella di assegnare contributi o consentire sgravi. Hanno idea che esistano bisognosi gonfi di Btp? Non soltanto i risparmiatori italiani non comprano quei buoni (capaci di assorbire circa il 6-7% del risparmio privato), ma quel tipo di favore contabile – per non essere illegittimo oltre che inutile – dovrebbe riguardare tutti gli analoghi titoli europei, con il che saremmo il solo posto al mondo in cui i presunti poveri investono in Bund e Bonos. In quel caso sarà bene denominarli in maniera più precisa: evasori fiscali.
La Ragione
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Le Università digitali come fattore di riduzione delle diseguaglianze
Relatori
Andrea Cangini, Segretario General FLE
Gian Marco Bovenzi, Ricercatore FLE
Alessandra Ghisleri, Direttrice di Euromedia Research
Prof. Paolo Miccoli, Presidente UNITED
Interverranno
Sen. Alberto Balboni, President Commissione Affari Costituzionali al Senato
Sen. Roberto Marti, Presidente Commissione Cultura al Senato
On. Nazario Pagano, President Commissione Affari Costituzionali alla Camera
Sarà possibile seguire l’evento online, in diretta streaming su webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano. Le opinion e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Republica o a organi del Senato medesimo. L’accesso alla Sala – con abbigliamento consono, e per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Gli operatori ed i giornalisti devono accreditarsi scrivendo a stampa@fondazioneluigieinaudi.it
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Oggi alla seconda giornata della 40ª Assemblea nazionale dell'ANCI parteciperà il Ministro Giuseppe Valditara.
Potete seguire il suo intervento dalle ore 12 su ▶️ facebook.com/comunianci/videos…
Ministero dell'Istruzione
Oggi alla seconda giornata della 40ª Assemblea nazionale dell'ANCI parteciperà il Ministro Giuseppe Valditara. Potete seguire il suo intervento dalle ore 12 su ▶️ https://www.facebook.com/comunianci/videos/710224583863386/ #Anci2023Telegram
Presentazione del libro “Il diritto dei controlli societari” di Alessandro De Nicola
Saluti Istituzionali
Giuseppe Busia, Presidente A.N.A.C.
Intervengono
Giuseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi
Margherita Bianchini, Vice Direttore Generale, Assonime
Alessandro De Nicola, Senior Partner, Orrick
Giorgio Martellino, Presidente AITRA e General Counsel AVIO
Daniele Santosuosso, Professore Diritto Commerciale, Università La Sapienza
Stefano Toschei, Consigliere di Stato e Presidente Comitato Scientifico AITRA
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In Cina e Asia – China rich list, ecco chi sono i miliardari cinesi del 2023
China rich list, ecco chi sono i miliardari cinesi del 2023
Cina, Li Shangfu rimosso dall'incarico di ministro della Difesa
Cina, Xi alla Banca centrale mentre viene nominato il nuovo ministro delle Finanze
Conflitto Israele-Hamas, Wang al telefono
Corea del Sud, sequestrata nave con presunti defectors a bordo
Hong Kong, Lee promette "nuove leggi per la sicurezza"
Indonesia, Prabowo è ufficialmente candidato alla presidenza
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Africa rossa – Il terzo Belt and Road forum e la risposta dell’Occidente
L’Ue corteggia l’Africa all’indomani del Belt and Road Forum. Il debito africano aumenta e gli investimenti cinesi calano. L’ideologia torna al centro dell’agenda estera cinese, mentre Pechino punta a sviluppare settori più sostenibili e a minore intensità di capitale – non senza incappare in qualche incidente di percorso. Un bilancio delle relazioni tra la Cina e il continente africano nell’ultima ...
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Weekly Chronicles #51
Nelle Cronache della settimana:
- Tradito dall’app di fitness
- La tua città è pronta per la rivoluzione dei 15 minuti?
- Snowden se la prende con la community crypto al Bitcoin Amsterdam
Nelle Lettere Libertarie: La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze sono state un disastro per il genere umano.
Scenario OpSec della settimana: Giulia, un'impiegata in un’azienda di circa 150 dipendenti, usa spesso il suo computer aziendale per questioni personali durante le pause. Non vuole che i suoi superiori sappiano quali siti web visita o le attività personali che svolge con il computer personale.
Tradito dall’app di fitness
Stanislav Rzhitskiy, capitano della marina russa, è stato trovato morto con alcuni colpi di pistola nella schiena1. Pare sia stato ammazzato mentre faceva jogging. L’assassino, secondo le notizie, l’avrebbe trovato grazie all’app Strava, su cui il capitano era solito pubblicare le sue routine di jogging.
Sembra che l’omicidio sia stato una sorta di vendetta per alcuni bombardamenti nel corso della guerra in Ucraina. La lezione qui però è un’altra: condividere le proprie routine online non è mai una buona idea; che siano social network o app di fitness.
La privacy è questione di libertà e autodeterminazione, ma anche di incolumità fisica. Se durante le tue corse su Strava non ti ritrovi davanti due energumeni che ti chiedono cortesemente di porgergli il portafoglio, è solo perché fortunatamente la maggior parte delle persone sono troppo sceme o troppo pigre per capire quanto sia facile oggi identificare e trovare le persone in strada.
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GAZA/ISRAELE. Giorno 19. Guterres (Onu): “Palestinesi soggetti a 56 anni di soffocante occupazione”.
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AGGIORNAMENTI 25 OTTOBRE
Quattro palestinesi sono stati uccisi e più di 20 feriti da un bombardamento israeliano, pare con un drone, nei pressi del cimitero del campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Poco prima la Brigata Jenin (Jihad islamico) aveva annunciato via Telegram di essersi scontrata con l’esercito israeliano. L’agenzia Wafa riferisce che truppe israeliane hanno effettuato un’incursione nella città di Burqin. Dallo scorso 7 ottobre i palestinesi uccisi in Cisgiordania sono almeno 100.
della redazione
Pagine Esteri, 25 ottobre 2023 – È scontro aperto tra Israele e Antonio Guterres. L’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, ha invitato o, meglio, “esortato”, il segretario generale delle Nazioni Unite a dimettersi dopo le sue dichiarazioni secondo cui gli attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre non possono giustificare la “punizione collettiva del popolo palestinese”. Guterres ha aggiunto che quanto è accaduto nel sud di Israele poco più di due settimane fa “non nasce dal nulla” e ha sottolineato con tono perentorio che i palestinesi sono stati soggetti a “56 anni di soffocante occupazione”.
Parole che hanno fatto infuriare il governo Netanyahu. Il ministro degli Esteri, Eli Cohen, all’Onu ha fatto ascoltare la registrazione di un membro di Hamas che si vantava con i suoi genitori aver appena ucciso dieci ebrei. “Signor segretario generale, lei in che mondo vive? Sicuramente non nel nostro. Questo è il mondo in cui viviamo”, ha inveito il capo della diplomazia israeliana.
Lo scontro all’Onu ha irrigidito la posizione delle forze armate israeliane sul divieto di ingresso del carburante a Gaza. “Il carburante non entrerà a Gaza poiché Hamas lo utilizza per lanciare i suoi attacchi ai cittadini israeliani” ha affermato il portavoce delle Forze armate israeliane rispondendo all’allarme lanciato dall’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi, che in poche ore rischia di cessare le sue operazioni per mancanza di benzina e gasolio. Lo stesso problema che affrontano gli ospedali palestinesi che, secondo il ministero della sanità a Gaza, sarebbero già di fatto fermi. Lo stesso ministero ha aggiornato ieri a quasi 6mila il numero dei morti causati dai bombardamenti aerei e ad oltre 15 mila i feriti.
Israele intanto ripete di essere pronto a cominciare la sua offensiva di terra a Gaza “per smantellare la struttura di Hamas” che ieri ha tentato una infiltrazione via mare a Zikim fermata dai soldati di guardia che avrebbero ucciso una decina di uomini del movimento islamico. Ieri il presidente americano Joe Biden, a chi ha chiesto se gli Stati Uniti stiano domandando agli israeliani di rimandare l’operazione militare, ha risposto che “Israele sta prendendo le decisioni che ritiene opportune”. Nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni su pressioni Usa per ritardare l’invasione israeliana di Gaza. Pagine Esteri
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Prime considerazioni sul voto in Provincia di Trento: contribuiamo in maniera determinante ad eleggere il nostro candidato presidente Degasperi , pur con un risultato non esaltante della lista Unione Popolare
La coalizione “Onda Popolare”, composta da Onda, Unione Popolare, La me val Primiero, Vanoi Mis, è riuscita a far eleggere il proprio candidato, Filippo DeRifondazione Comunista
finalmente suona!
sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo abbozzo di sintetizzatore scritto in scheme, ovviamente è ora di suonare Flowering Night
@"Hello, World!" - Programmazione
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Su Radio Onda Rossa, l'intervento a Le dita nella presa, degli amministratori di Puntarella.party, l'istanza autogestita di Roma
Nella trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @Radio ondarossa RSS Feed con @Rolery e altri @admin di Puntarella.party Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @Chiese Brutte
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Prepariamoci, le prossime europee saranno le elezioni della storia più inquinate dalla disinformazione
Breve premessa in tre punti essenziali. Punto primo. Da una ricerca realizzata dal Censis due anni fa risulta che un italiano su tre si informa esclusivamente sui social; nel 2021 il trend era in forte crescita, c’è pertanto da credere che la percentuale sfiori oggi il 50%. Punto secondo. Uno studio del Mit di Boston ha dimostrato che su Twitter, ma non c’è ragione di ritenere che su Tik Tok o altri social network la percentuale sia inferiore, le notizie false si diffondono sei volte più velocemente delle notizie vere. Punto terzo. Come ha osservato nel lontano 1917 il senatore americano Hiram Johnson, “quando scoppia la guerra, la prima vittima è la verità”; di guerre guerreggiate ne sono scoppiate due (la prima conseguente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, la seconda conseguente l’attacco ad Israele da parte di Hamas), mentre la guerra tra il risorgente impero cinese e quel che resta del vecchio impero americano è per il momento contenuta ai livelli commerciali, di intelligence, di propaganda. È quella che gli esperti chiamano guerra “ibrida”.
Non occorre, dunque, disporre di informazioni riservate per prevedere che le prossime elezioni europee saranno le più inquinate dalla disinformazione della storia democratica dei 27 Paesi che fanno parte dell’Ue. Per convincersene, basta unire con spirito critico i tre punti della premessa. Minare la legittimità dei processi democratici e favorire le forze politiche meno affini alla sensibilità europeista ed atlantista sarà, allora, l’obiettivo della propaganda russa, di quella cinese e di quella islamica filo Hamas, per l’occasione unite in un unico fascio legato insieme da interessi strategici comuni.
Grazie ai social, e grazie al progressivo abbandono da parte dei cittadini-elettori delle fonti di informazione per così dire tradizionali, l’opera di disinformazione appare oggi quantomai semplice. Un recente studio dell’European Council on Foreign Relations (Ecfr) ne ha dimostrato le potenzialità. Nei mesi tra la caduta del governo Draghi e le successive elezioni politiche, gli analisti del Ecfr hanno studiato l’output di 235.428 account su Twitter e ne hanno trovato 1763 insolitamente attivi. Rappresentavano l’1,2% del totale, ma hanno pubblicato il 33,3% di tutte le attività identificate come discussione politica su Twitter in quel periodo. Poco più dell’un per cento dei profili ha determinato oltre il trenta per cento delle conversazioni. Naturalmente, si trattava di profili filo russi e filo cinesi, filo sovranisti e filo grillini, che hanno sistematicamente avvelenato i pozzi dell’informazione con false notizie tese a determinare una forte, fortissima polarizzazione nell’elettorato.
Allora, la questione arabo israeliana non era ancora esplosa. Da quando è esplosa, tutte le agenzie di intelligence riscontrano un’esorbitante crescita sui social della propaganda anti occidentale e pro Hamas. In parte il fenomeno è dovuto all’attività cyber dei gruppi filo russi, filo cinesi e filo islamici. In parte è dovuta alla natura stessa della Rete. L’obiettivo di tutti gli operatori del Web è tenere gli utenti incollati il più a lungo possibile al video dello smartphone. Come? Radicalizzando le discussioni grazie ad una sapiente programmazione degli algoritmi e ad una consistente dose di fake news capaci di alimentare i pregiudizi di ciascuno di noi.
Non è un segreto, è una regola. Regola involontariamente svelata dal proprietario di X, il vecchio Twitter, Elon Musk, che nei giorni scorsi ha suggerito ai propri follower di seguire due siti in particolare per informarsi su quanto stava accadendo in Medio Oriente. Erano due due siti dichiaratamente anti semiti. Quando, travolto dalle polemiche, Musk li ha cancellati, i suoi post erano già stati visualizzati, e si presume introiettati, da 11 milioni di utenti.
Le prossime europee saranno le elezioni più inquinate della Storia, impensabile governare il mondo senza essere prima riusciti a governare la Rete.
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CINA. Rimosso il ministro della difesa
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Pagine Esteri, 24 ottobre 2023. Il Ministro cinese delle Difesa Li Shangfu è stato rimosso dal suo incarico.
Shangfu, nominato lo scorso marzo, non si vedeva in pubblico dal mese di agosto.
È il secondo ministro a perdere il lavoro negli ultimi mesi, dopo la cacciata dell’ex Ministro degli Esteri Qing Gang.
Qing Gang, ex Ministro cinese degli Affari Esteri
Xi Jin Ping sta portando avanti una sorta di campagna di rafforzamento della sicurezza nazionale che sta causando sconvolgimenti ai livelli più alti di leadership del Paese.
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Washington Post: “Daria Dugina uccisa dai servizi di Kiev addestrati dalla CIA”
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di Redazione
Pagine Esteri, 24 ottobre 2023 – La giornalista figlia dell’ideologo ultranazionalista russo Aleksandr Dugin, uccisa ad agosto dello scorso anno nei pressi di Mosca da una bomba piazzata nell’ auto sulla quale viaggiava, sarebbe stata vittima di un attentato organizzato da alcuni agenti segreti ucraini addestrati dalla Central Intelligence Agency.
Lo affermano alcuni “funzionari anonimi statunitensi e ucraini” citati dal quotidiano “Washington Post”, secondo cui proprio le spie addestrate dalla CIA sono impegnate sin dallo scorso anno in un sanguinoso “conflitto ombra” contro la Russia.
Le fonti citate dal quotidiano ricostruiscono così l’attentato contro la donna: i componenti della bomba sarebbero stati introdotti in Russia quattro settimane prima dell’attentato, all’interno di un compartimento segreto ricavato in un trasportino per gatti, su un’auto in cui viaggiavano una donna e la figlia 12enne. La donna prese casa nello stesso condominio della famiglia Dugin e sorvegliò i suoi componenti per alcuni giorni. L’ordigno avrebbe dovuto uccidere Dugin, che però salì su un’altra vettura.
L’operazione – scrive ancora il quotidiano statunitense – è stata pianificata dal Servizio di sicurezza interna ucraino (Sbu), ed è parte di una campagna di attentati e operazioni sotto copertura in cui rientrano anche gli attacchi al ponte di Crimea, a navi russe nel Mar Nero e al Cremlino.
Nell’ultimo decennio, l’Sbu e le altre agenzie di sicurezza ucraine «hanno forgiato nuovi legami con la Cia» scrive il WP, secondo il quale dal 2015 l’intelligence statunitense «ha speso decine di milioni di dollari» per trasformare i servizi segreti ucraini, all’epoca strutturati sul modello sovietico, in «potenti alleati contro Mosca». L’agenzia statunitense «ha fornito sistemi di sorveglianza, addestrato reclute in territorio ucraino, costruito nuovi quartieri generali per l’intelligence militare di Kiev e condiviso informazioni»
Il capillare coinvolgimento della Central Intelligence Agency statunitense nel conflitto tra Russia e Ucraina è già stato oggetto di altre rivelazioni da parte della stampa Usa: secondo “Newsweek“, ad esempio, la Cia sarebbe la vera coordinatrice delle operazioni belliche ucraine, occupandosi di ruoli cruciali che vanno dalla logistica “informale” delle armi alla segnalazione degli obiettivi da colpire sul campo.
Secondo il Washington Post, negli ultimi 20 mesi l’Sbu e la sua controparte militare, il Gru, «hanno compiuto decine di omicidi» di ufficiali, funzionari e figure pubbliche russi, oltre a sostenere e organizzare gruppi terroristici e di resistenza in Russia e nei territori occupati. Tra gli omicidi il quotidiano cita quello del comandante di un sottomarino russo ucciso mentre faceva jogging in un parco, un blogger nazionalista ucciso dall’esplosione di una bomba in un bar e un comandante ribelle ucciso da una donna che lo aveva accusato di stupro. Alcune di queste operazioni condotte dall’SBU, secondo i media statunitensi, avrebbero incontrato la contrarietà di Washington.
Le autorità ucraine per ora non commentano mentre quelle russe trovano una insperata conferma alle accuse lanciate nei mesi scorsi contro gli Stati Uniti. – Pagine Esteri
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Il commerciante di indirizzi fa causa alla DPA tedesca per impedire l'accesso ai file da parte della Noyb noyb ha chiesto all'autorità dell'Assia l'accesso al fascicolo della denuncia di Acxiom. Il commerciante di indirizzi ha presentato un'ingiunzione provvisoria contro l'autorità
Il commissario risponderà finalmente alle domande sul ChatControl? È all'ordine del giorno della commissione Libe il 25.
Weekly agenda | News | European Parliament
Stay updated on the European Parliament's upcoming activities with our weekly agenda dedicated to media professionals.www.europarl.europa.eu
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Via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge di promozione delle zone montane che disciplina, tra l'altro, una serie di agevolazioni per i docenti che prestano servizio presso le scuole di montagna.
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La recente crescita ergonomica e funzionale di Pixelfed non ha eguali in nessun altra piattaforma dle fediverso. Ora è il momento del supporto WebP2P per i video!
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
🔶Il MIM alla quarantesima assemblea ANCI a Genova. Dal 24 al 26 ottobre con uno spazio informativo e pubblicazioni aggiornate.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 🔶Il MIM alla quarantesima assemblea ANCI a Genova. Dal 24 al 26 ottobre con uno spazio informativo e pubblicazioni aggiornate.Telegram
Quanto impegno e quanto costo comporta un’istanza di Mastodon?
Riportiamo l’articolo di Markus Reuter, pubblicato il 15 ottobre 2023 su Netzpolitik Il Fediverso è un’alternativa aperta, gratuita e non commerciale alle piattaforme convenzionali. Ma i server devono essere pagati, i post moderati e la tecnologia deve essere mantenuta in funzione. Quanto costa effettivamente e quanto tempo dedicano gli operatori alle loro istanze Mastodon? Da quando Elon Musk ha...
Quanto impegno e quanto costo comporta un'istanza di Mastodon?
Qui l’articolo di Markus Reuter, pubblicato il 15 ottobre 2023 su Netzpolitik
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Voto sul chatcontrol rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!
La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza. 🇮🇹 non pervenuta nel dibattito.
(grazie a @Pietro Biase :fedora: per la segnalazione)
pirati.io/2023/10/voto-sul-con…
Voto sul controllo della chat rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!
La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza.Pirati.io
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amreo
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