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Stamani, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente della Repubblica di Panama, José Raúl Mulino Quintero, è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Lo riferisce la Sala Stampa vaticana. Successivamente, ha incontrato il card.


Stamani, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente del Consiglio Presidenziale di Transizione di Haiti, Leslie Voltaire, è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Lo riferisce la Sala Stampa vaticana. Successivamente ha incontrato il card.






AI Mistakes Are Different, and That’s a Problem


People have been making mistakes — roughly the same ones — since forever, and we’ve spent about the same amount of time learning to detect and mitigate them. Artificial Intelligence (AI) systems make mistakes too, but [Bruce Schneier] and [Nathan E. Sanders] make the observation that, compared to humans, AI models make entirely different kinds of mistakes. We are perhaps less equipped to handle this unusual problem than we realize.

The basic idea is this: as humans we have tremendous experience making mistakes, and this has also given us a pretty good idea of what to expect our mistakes to look like, and how to deal with them. Humans tend to make mistakes at the edges of our knowledge, our mistakes tend to clump around the same things, we make more of them when bored or tired, and so on. We have as a result developed controls and systems of checks and balances to help reduce the frequency and limit the harm of our mistakes. But these controls don’t carry over to AI systems, because AI mistakes are pretty strange.

The mistakes of AI models (particularly Large Language Models) happen seemingly randomly and aren’t limited to particular topics or areas of knowledge. Models may unpredictably appear to lack common sense. As [Bruce] puts it, “A model might be equally likely to make a mistake on a calculus question as it is to propose that cabbages eat goats.” A slight re-wording of a question might be all it takes for a model to suddenly be confidently and utterly wrong about something it just a moment ago seemed to grasp completely. And speaking of confidence, AI mistakes aren’t accompanied by uncertainty. Of course humans are no strangers to being confidently wrong, but as a whole the sort of mistakes AI systems make aren’t the same kinds of mistakes we’re used to.

There are different ideas on how to deal with this, some of which researchers are (ahem) confidently undertaking. But for best results, we’ll need to invent new ways as well. The essay also appeared in IEEE Spectrum and isn’t terribly long, so take a few minutes to check it out and get some food for thought.

And remember, if preventing mistakes at all costs is the goal, that problem is already solved: GOODY-2 is undeniably the world’s safest AI.


hackaday.com/2025/01/25/ai-mis…



Sono autistico. Quando mi fisso su qualcosa posso diventare un martello. Nel caso fatemelo notare, così mi fermo.



Da circa un anno ogni sabato pomeriggio alle 13 conduco un programma radiofonico in una piccola radio di Varsavia che si chiama IMI Radio. IMI Radio è una radio fatta in gran parte dagli stranieri per gli stranieri.

Il programma si chiama One Week in Poland, e vi racconto quello che è successo in Polonia nei 7 giorni precedenti. Ah sì è in lingua inglese.

Se avete piacere potete ascoltarlo qui:

imiradio.pl

in reply to FabioTurco

interessante! Ma non è che magari tieni anche una newsletter in italiano con i materiali che raccogli?

in reply to simona

thx... la mia compagna usa più lo smartphone e me lo aveva chiesto. non che non si possa usare un sito web ma come impaginazione può non essere comodissimo.

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to simona

Raccoon for Friendica è un'app sorprendente. Tra qualche settimana dovrebbe essere disponibile anche sul Play Store di Google. Inoltre Può essere utilizzata anche da chi possiede un account su mastodon.
Purtroppo al momento la parte di iscrizione e gestione delle impostazioni di sistema deve essere comunque fatta via web

Il Simone Viaggiatore reshared this.



agi.it/estero/news/2025-01-25/… non so se qualcuno ha visto la serie Orange the new black (consigliata) dove viene trattato anche il merito dell'immigrazione. cosa dovrei dedurre io vedendo le immagini, o leggendo i nuovi ordini esecutivi? che il nuovo presidente è un macho con le palle? che vuole raddrizzare le storture a suon di manganello? che se la sta prendendo davvero con delinquenti e persone socialmente pericolose? cosa dovrei pensare che voglia diventare l'america del futuro? una nazione aggressiva, putin 2.0, retta da uno stato volutamente fascistoide. dove è legittimo tentare colpo di stato se le urne non ti danno ragione. questa sarebbe la libertà americana? dove pochi votano, pochi decidono, pochi sono persone?

RFanciola reshared this.




I contratti di lavoro devono essere disapplicati se violano il GDPR: la sentenza CGUE


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
I contratti collettivi nazionali di lavoro devono rispettare la privacy. A stabilirlo è la Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, in una recente sentenza, ha stabilito paletti ben precisi per il rispetto del GDPR in assenza del quale



Bielorussia: Lukashenko verso il settimo mandato presidenziale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Sfida elettorale senza suspence in Bielorussia dove il presidente Lukashenko si avvia al suo settimo mandato
L'articolo Bielorussia: Lukashenko verso il settimo mandato presidenziale proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/01/25/mon…



Aumenta il phishing, ma è allerta infostealer e malware Android: il report CERT-AgID


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Sono i dati che emergono dal report del CERT-AgID che analizza le tendenze delle campagne malevole analizzate nel corso del 2024 e che fotografa un panorama cyber criminale sempre più complesso e minaccioso. Ecco tutti i dettagli
L'articolo



Falla in 7-Zip bypassa gli avvisi di sicurezza di Windows: dati a rischio


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La falla consente agli aggressori remoti di bypassare il meccanismo di protezione Mark-of-the-Web (MoTW) sulle installazioni interessate di 7-Zip. La vulnerabilità richiede l'interazione dell'utente, ma non per questo va presa sotto



EDPB, le linee guida sulla pseudonimizzazione dei dati: vantaggi e criticità


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La pseudonimizzazione è preziosa perché in grado di ridurre i rischi, proteggendo i dati da accessi non autorizzati senza comprometterne l’utilità. Ecco cos'è, cosa emerge dalle nuove linee guida dell'EDPB e qual è il suo ruolo



«Sui maggiori quotidiani italiani di oggi la notizia principale è una foto che i quotidiani americani ignorano, e che gli stessi articoli spiegano essere insignificante, una foto di quel che è sempre successo».
bsky.app/profile/sofri.it/post…

Bronson 🐐 reshared this.






«Politica, dove sei?»


mastodon.uno/@doctorzmorg/1138…


La #sovranitàdigitale dovrebbe essere l'unico mantra possibile per l #Europa.
Il club di miliardari alla corte di #trump non ha neanche il pudore di mostrarsi terzi rispetto ad un #potere che si fa vanto di scene come quella sotto.
Ma le nostre #vite così legate al digitale sono in mano a questi signori del commercio, dello spazio, dei social.
#politica dove sei?


Lavrov, Ministro degli Esteri Russo, ha detto alcune cose sull'Italia pesantissime che dovrebbero farci riflettere. Soprattutto per capire in quale diamine di buco nero sono riusciti a cacciarci Draghi prima e Meloni poi, entrambi con la speciale collaborazione di gran parte della politica italiana, soprattutto quei guerrafondai del PD. Con Letta prima e con la "pacifista" Elly Schlein poi. Praticamente Lavrov ha detto così, secondo quanto riportato dalla Tass: "L' Italia non può partecipare al processo di pace per Kiev." Inoltre ha sottolineato che l'Italia è diventato un Paese ostile in quanto anti russo (riferendosi alla classe politica) ponendo l'accento sul fatto che le relazioni non siano mai state così in crisi tra Mosca e Roma. Non solo abbiamo rinunciato alle materie prime energetiche di Mosca martellandoci sulle palle, ma abbiamo compromesso quasi irrimediabilmente le relazioni con un Paese che ci è sempre stato amico e mai ci si è rivoltato contro. Una domanda, semplicissima: quanti atti ostili ricordate da parte della Russia contro l'Italia sia prima che dopo il 2022? Quanti invece ne ricordate per mano della CIA? Bombe, stragi, strategia della tensione, omicidi eccellenti e interferenze quotidiane vi dicono qualcosa? Però quelli brutti e cattivi stanno a Mosca mentre i democratici e i buoni stanno Washington. Pazzesco! Stendiamo un velo pietoso invece sul peso internazionale dell'Italia, che in quanto serva come mai di Washington non ha alcuna voce in capitolo, tanto da non essere nemmeno riconosciuta come partecipante a un eventuale tavolo di pace da un Paese come la Russia, i cui rapporti, prima di perdere l'ultimo briciolo di dignità, erano abbastanza solidi. Vi rendete conto di cosa sono riusciti a combinare, vero?

GiuseppeSalamone



Trump’s assault on free press


Dear Friend of Press Freedom,

If you enjoy reading this newsletter, please support our work. Our impact in 2024 was made possible by supporters like you. If someone forwarded you this newsletter, please subscribe here.

Trump’s assault on free press


President Donald Trump’s multipronged assault on the free press is already well underway. Trump’s Federal Communications Commission chair revived baseless complaints against networks his boss doesn’t like. More major news networks are reportedly considering settling frivolous lawsuits to get on Trump’s good side. He’s halted police reform agreements that include protections for journalists covering protests. His (alleged) Hitler-heiling homeboy is already threatening to wield his power against critics.

But that’s just the low-hanging fruit — there’s likely plenty more to come. Read about the three major press freedom threats we’re most concerned over: increased leak investigations, prosecutions of journalists, and surveillance of journalists.

Government secrecy issues to watch during Trump 2.0


Our Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy, Lauren Harper, also gave her forecast for the second Trump administration — and it’s concerning, to say the least.

There’s his consistent disregard for preserving presidential records during his first term, which we see no signs will change this time around. He has already resumed his efforts to thwart government oversight. And his administration will likely, once again, undermine the Freedom of Information Act, both by not creating public records and by finding ways to not share those they do create with the public.

Harper also covers the Biden administration’s failures on government secrecy, including refusing to issue a new executive order on classified national security information and neglecting to declassify documents the public has demanded (some of which Trump has now, to his credit, ordered declassified). Biden’s administration also continued to keep secret Office of Legal Counsel opinions, and failed to adequately fund the National Archives and Records Administration.

Biden’s press freedom legacy: empty words and hypocrisy


Sure, Trump is likely to make things worse, but that doesn’t mean Biden was a friend of the free press. He deserved one last kick on his way out the door, so here it is: our recap of Biden’s three worst press freedom failures.

His prosecutions of WikiLeaks founder Julian Assange and digital journalist Tim Burke open doors for Trump to prosecute journalists who tell both government and corporate secrets. His support for purported national security laws like the TikTok ban and the “spy draft” amendment to Section 702 of FISA will lead to further surveillance and censorship. And his administration’s silence on journalist killings in Gaza was a disgrace that even Trump would be hard-pressed to top.

Musk may hide DOGE records in plain sight


The new Department of Government Efficiency was long touted as a panel that would “provide advice and guidance from outside of government” to slash agency regulations and restructure the federal bureaucracy. But that didn’t pan out. The Jan. 20 executive order establishing DOGE says it will very much be a part of the federal government.

Why the change? Musk reportedly decided that if DOGE were a part of the government, it would be easier to avoid the Federal Advisory Committee Act’s requirements that advisory panels make all of their committee meetings and documents public. By placing DOGE within the government, Musk may have effectively bet that he can more easily flout FOIA than FACA. Harper explains it all here.

FPF, partners urge law enforcement to let press report on LA wildfires


We know policing the tragic situation in Los Angeles is chaotic but that's all the more reason reporters must be able to cover the fires. Unfortunately, there have been troubling instances where journalists have been illegally turned away from checkpoints and faced intimidation tactics and other interference.

We're one of 21 organizations calling on law enforcement to follow state law and give the press the access it needs to do its job. The same California law that gives law enforcement the ability to close areas during emergencies explicitly exempts the press. Police need to comply with the law, even in chaotic situations.

Tell DA to drop case against Portland journalist


We’ve also got some good news to report. The Multnomah County District Attorney’s office dropped its case against Portland-based independent journalist Alissa Azar. She had been set to stand trial Monday on trespass charges arising from her arrest while covering a protest at Portland State University in May.

We explained in a June letter to then-DA Mike Schmidt that the charges violated Azar’s First Amendment right — recognized by the 9th Circuit as well as the Department of Justice — to cover the protest, even after police dispersed demonstrators. Schmidt ignored us, but he’s gone. We reached out to his successor, Nathan Vasquez, who took over on Jan. 1st. Our friends at Defending Rights & Dissent also created a petition to Vasquez calling on him to drop the case. Yesterday, he did.

We thank Vasquez for cleaning up his predecessor’s mess and urge him to go one step further: Publicly commit to allowing journalists to cover protests and their aftermath and not prosecuting any similar cases going forward.

What we’re reading


Elon Musk’s battle with Wikipedia is part of his war on truth (The Independent). “He is the world’s leading free speech hypocrite, and his actions with respect to Wikipedia are further evidence of that,” we told the Independent following Musk’s call to “defund” Wikipedia for calling his obvious Nazi salute a Nazi salute.

Stanford won’t discipline student journalist arrested during pro-Palestinian protest (KQED). It’s nice that Stanford dropped its disciplinary case. But until it does everything it can to push prosecutors to end the criminal case, it's still an anti-press institution. Aspiring journalists and donors who value free speech should look elsewhere.

Will the press fight like tigers against Trump? (Columbia Journalism Review). It’s vital for the press to now band together and fight like hell to protect their rights — just like they did during the Nixon administration. Legendary First Amendment lawyer James Goodale makes the case.

Court rules warrantless Section 702 searches violated the Fourth Amendment (ACLU). Section 702 of FISA has long been abused to unlawfully surveil Americans, including journalists. Congratulations to the ACLU, Electronic Frontier Foundation and everyone else involved in this significant win for the Fourth Amendment.

Decentralized social media is the only alternative to the tech oligarchy (404 Media). The first days of Trump 2.0 “have made it crystal clear that it is urgent to build and mainstream alternative, decentralized social media platforms that are resistant to government censorship and control, are not owned by oligarchs and dominated by their algorithms.”

Check out our other newsletters


If you haven’t yet, subscribe to FPF’s other newsletters, including “The Classifieds,” our new newsletter on overclassification and more from Lauren Harper, our Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy.


freedom.press/issues/trumps-as…

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This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss Nazis celebrating Elon Musk’s salute, Zuckerberg as a kook, dictating your own threat model and a good block/mute ethos.#BehindTheBlog



«Dimmi che sei un coglione senza dirmi che sei un coglione».
puntarella.party/@Yaku/1138845…


Oms, Lega propone l'uscita dall'Oms. Salvini: "Usiamo quei 100 milioni per sostenere i malati".

Dimmi che sei un coglione senza dirmi che sei un coglione.


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L’appello del Papa: “disarmare la comunicazione”


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/lappell…
Viviamo un tempo “segnato dalla disinformazione e della polarizzazione, dove pochi centri di potere controllano una massa di dati e di informazioni senza precedenti”. A Papa Francesco bastano le prime due righe del “Messaggio per



Gaza: il governo sblocchi i fondi umanitari, subito


Il governo italiano ha bloccato i fondi per i territori palestinesi dal 7 ottobre 2023. Prima con la scusa che le ONG italiane finanziavano H@mas. Poi, una volta dimostrato che non era vero, continuando a rimandarne lo sblocco.

Siamo a gennaio 2025 e stiamo parlando di milioni di euro destinati tra le altre cose a Educazione e Sanità a Gaza e in Cisgiordania, bloccati per una precisa volontà politica.

Di seguito il comunicato delle Organizzazioni della Società Civile italiane, che rilanciamo:

Le principali Organizzazioni della Società Civile (OSC) italiane hanno inviato una lettera al Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiedendo lo sblocco immediato dei fondi destinati alla crisi umanitaria e l’ulteriore stanziamento di fondi adeguati a rispondere alla gravissima crisi in atto nel Territorio Palestinese Occupato.

Con Gaza e Cisgiordania in ginocchio, oltre 6 milioni di euro stanziati per interventi vitali rimangono bloccati, aggravando una situazione già drammatica.

Le OSC italiane (AOI, CINI, Link2007 e la Piattaforma delle OSC italiane in Mediterraneo e Medio Oriente) sottolineano l’urgenza di un ruolo più attivo dell’Italia nella risposta a questa crisi, attraverso la riattivazione del sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della

Cooperazione Internazionale (MAECI) e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Storicamente il Territorio Palestinese Occupato ha rappresentato una priorità per la Cooperazione Italiana, ma oggi più che mai necessita di interventi di emergenza e cooperazione per far fronte a questa tragedia.

Situazione umanitaria

Anche a fronte della recente e fragile tregua la situazione nel Territori Palestinese Occupato peggiora ogni giorno. Secondo l’agenzia ONU OCHA1 ad oggi si registrano:

• Oltre 46.000 vittime a Gaza;

• 90% della popolazione sfollata, con accesso limitato a cibo, acqua e cure mediche;

• 60% delle infrastrutture distrutte, incluse scuole e ospedali;

• Aumento dei i casi di malnutrizione infantile ed epidemie di malattie.

Anche in Cisgiordania e Gerusalemme Est la situazione è critica: dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi 795 palestinesi, 8.000 sono stati sfollati e le violenze dei coloni, le demolizioni e le restrizioni alla libertà di movimento sono in aumento. Il 2024 ha registrato il record di sfollati e demolizioni da quando OCHA ha iniziato il monitoraggio nel 2009.
I fondi bloccati

La lettera inviata al Ministro Tajani evidenzia la gravità della situazione e l’urgenza di rispettare gli impegni umanitari.

In particolare:

– 10 progetti di emergenza approvati dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nel 2023 per interventi di emergenza a favore della popolazione palestinese e per un totale di 4.550.766,00 euro (bando emergenza AID12273/01/1 e AID12273/01/2), sono stati bloccati prima della loro partenza su volontà del Ministero degli Esteri;

– nel marzo 2024 il Ministero degli Affari Esteri ha stanziato fondi per un totale di 2.000.000 di euro (delibera 9 dell’11/03/2024) assegnati ad AICS per l’attivazione di un’ulteriore iniziativa di emergenza (AID 12966/01/0), ma nessun bando ad oggi è stato pubblicato ed i fondi rimangono non attribuiti;


– il Governo italiano ha stanziato diversi milioni di euro ed avviato una campagna raccolta fondi per il programma “Food for Gaza”, sul quale non sono stati diffusi dati specifici riguardo la sua operativita’. Le OSC italiane, tra le poche entità ancora operative all’interno della Striscia di Gaza, hanno più volte fornito la propria disponibilità per veicolare aiuti, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e antiterrorismo, ma ad oggi non vi è stato da parte del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale nessun riscontro in merito.

Le OSC italiane, nonostante il blocco dei fondi, continuano a operare nella Striscia di Gaza con il supporto di altri donatori internazionali. Tuttavia, questa situazione di stallo politico è inaccettabile e rischia di compromettere ulteriormente la capacità di fornire aiuti.

Perché è importante intervenire

“Sbloccare i fondi non è solo un dovere morale, ma un obbligo giuridico” scrivono AOI, CINI, Link2007 e la Piattaforma delle OSC italiane in Mediterraneo e Medio Oriente, richiamando le risoluzioni ONU e le ordinanze della Corte Internazionali di Giustizia.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha ripetutamente sottolineato l’importanza di incrementare gli aiuti umanitari per garantire cibo, acqua, forniture mediche e altri beni essenziali. Le risoluzioni ONU richiedono il ripristino delle infrastrutture essenziali (2712/2023, 2720/2023, 2728/2024). Inoltre, la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso ordinanze (26 gennaio 2024 e 28 marzo 2024) che obbligano all’approvvigionamento immediato di beni umanitari per affrontare le condizioni di vita avverse a cui è esposta la popolazione civile e al fine di scongiurare il rischio di genocidio dei Palestinesi a Gaza. La ripresa degli interventi di emergenza gestiti dalle OSC italiane è quindi cruciale per l’adempimento di tale obbligo.

La presenza delle OSC in contesti di crisi è indispensabile, e a fronte della drammatica situazione umanitaria venutasi a creare nel TPO, chiediamo quindi con urgenza la risoluzione di questi impedimenti politici affinché anche le OSC italiane possano proseguire il lavoro prezioso svolto negli ultimi decenni proprio grazie al supporto della Cooperazione Italiana ed alle sinergie con gli altri attori del “Sistema Italia”, di cui fanno e devono continuare a fare parte. Prestare soccorso alla popolazione civile palestinese corrisponde anche a un preciso obbligo giuridico che grava sullo Stato italiano in quanto membro delle Nazioni Unite e in quanto Stato parte della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.

Infine, è importante sottolineare che gli interventi di cooperazione internazionale realizzati nel Territorio Palestinese Occupato nel corso degli ultimi decenni si sono rivelati come la più efficace strategia per il rafforzamento della società civile locale, supportando le organizzazioni palestinesi e israeliane che lavorano per la promozione del rispetto dei diritti umani e per il raggiungimento di una pace giusta; esse costituiscono uno degli antidoti fondamentali contro la spirale di odio, violenza ed estremismo, e la loro voce deve quindi continuare a essere sostenuta.

Alla luce degli enormi bisogni della popolazione civile palestinese, è fondamentale che il Governo italiano rafforzi il proprio ruolo.

Le OSC chiedono quindi al Governo italiano di:

• Consentire l’avvio immediato dei 10 progetti emergenza (3 a Gaza e 7 in Cisgiordania e Gerusalemme Est) approvati da AICS per un totale di 4.550.766 euro;

• Assegnare tramite bando i 2 milioni di euro stanziati a marzo 2024 per l’attivazione di un’ulteriore iniziativa di emergenza;

• Attivare un tavolo di confronto con le OSC italiane sul programma “Food for Gaza”, da cui attualmente sono escluse nonostante rimangano tra le poche entità ancora operative all’interno della Striscia;

• Stanziare ulteriori fondi per rispondere alla gravissima emergenza umanitaria in corso.

Per permettere alla Cooperazione Italiana, insieme alle OSC e ai loro partner locali, di proseguire nel prezioso lavoro che continuano a realizzare in questo martoriato territorio.

AOI, CINI e Link2007, Piattaforma delle OSC italiane in Mediterraneo e Medio Oriente

L'articolo Gaza: il governo sblocchi i fondi umanitari, subito proviene da Possibile.



RK-S behandelt endlich den Schutz vor Chatkontrolle


Die Motion „Chat-Kontrolle. Schutz vor anlassloser dauernder Massenüberwachung“ [1] von Judith Bellaïche wurde im September 2023 vom Nationalrat angenommen, nun steht es nächste Woche endlich auf der Sitzungsplanung der Kommission für Rechtsfragen des Ständerats [2] (RK-S).

Die Piratenpartei hofft darauf, dass die RK-S die Motion zur Annahme empfiehlt, sodass diese äusserst schwerwiegende Verletzung der Digitalen Integrität der Menschen in der Schweiz keine Realität wird. In den nächsten Tagen gehen die Verhandlungen in der EU weiter, durch die grosse Verzögerung ist nun auch Eile geboten.
Chatkontrolle bedeutet, dass sämtliche private Nachrichten, auch über verschlüsselte Messenger wie Threema oder Signal, von Behörden mitgelesen werden können. Dies kann entweder durch das Abfangen der Nachrichten auf dem Gerät vor der Verschlüsselung mittels einer (Schad-)Software oder durch das Einfügen einer Hintertür erfolgen, sodass nachträglich die Verschlüsselung gebrochen werden kann.

Philippe Burger, Vizepräsident der Piratenpartei Schweiz: „Chatkontrolle ist eine nicht hinnehmbare Verletzung unserer Grundrechte wie Privatsphäre und Meinungsfreiheit. Dieser Angriff auf die Digitale Integrität muss abgewehrt werden.“

Die Motion zielt zwar auf einen Vorstoss der EU, jedoch versuchte auch schon der Bund in der Teilrevsion einer Verordnung des ÜPF gut versteckt Chatkontrolle in der Schweiz einzuführen.[3] Dies konnte glücklicherweise durch die Mobilisierung der Piratenpartei [4] verhindert werden.
Der Dienst ÜPF hielt nach der Vernehmlassung fest:
Aufgrund der Rückmeldungen in der Vernehmlassung hat der Bundesrat die Vorlage angepasst. Die geplante Verpflichtung der Anbieterinnen abgeleiteter Kommunikationsdienste (AAKD), bei angeordneten Überwachungen ihre selbst angebrachten Verschlüsselungen zu entfernen, setzt der Bundesrat vorläufig nicht um.

[5]Die Piratenpartei selbst hat letzten Sommer einen offenen Brief an Ignazio Cassis geschrieben mit der Forderung, dass sich die Schweiz gegen die Chatkontrolle der EU einsetze.

Jorgo Ananiadis, Präsident der Piratenpartei Schweiz: „Mit dem Ausspionieren jeder Nachricht wird der Kern unserer Privatsphäre angegriffen. Das widerspricht den Menschenrechten und unserer Verfassung.“

Auch das EJPD [6] teilt unsere Bedenken [7]

[8]Der Europäische Datenschutzausschuss warnt ebenfalls, dass Chatkontrolle de facto die Grundlage für eine anlasslose Massenüberwachung des Inhalts praktisch aller Arten von elektronischer Kommunikation aller Nutzer werden könnte.

[9]Quellen:
[1] https://www.parlament.ch/de/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20224113
[
2] www.parlament.ch/centers/documents/de/sitzungsplanung-rk-s.pdf
[3] www.piratenpartei.ch/2022/05/21/vernehmlassungsantwort-vuepf-ermoeglicht-chatkontrolle-in-der-schweiz-digitales-briefgeheimnis-in-gefahr
[4] www.piratenpartei.chhttps://www.piratenpartei.ch/2022/05/21/vuepf-schicke-deine-eigene-vernehmlassungsantwort/
[5] www.admin.ch/gov/de/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-98604.html
[6] x.com/moritzkoerner/status/1657017150320656387
[7] netzpolitik.org/2023/chatkontrolle-justizminister-buschmann-mobilisiert-eu-kolleginnen/#2023-05-12_BMJ_Justizminister_Chatkontrolle
[8] ejpd.admin.ch/ejpd/de/home/akt…
[9] www.theguardian.com/commentisfree/2025/jan/24/eu-digital-surveillance-child-protection


piratenpartei.ch/2025/01/24/rk…



Mgcs, cosa dice l’accordo industriale per il carro franco-tedesco

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Dopo anni di arresti e ripartenze, sembra che qualcosa si stia muovendo sul fronte del nuovo carro armato franco-tedesco. A sorpresa è stato firmato un accordo a quattro tra KNDS Deutschland, KNDS France, Rheinmetall e Thales per la costituzione di una nuova società che sarà responsabile



Dal caso Malagò alla riforma Sestante: lo Sport italiano è in subbuglio


@Politica interna, europea e internazionale
Lo sport italiano è in subbuglio. Non tanto per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina (al via il 6 febbraio 2026), i cui lavori proseguono nella speranza di farsi trovare pronti, ma per un progetto di Sport e Salute, la società pubblica – fondata dal Ministero