Overengineered Freezer Monitor Fills Market Void
A lot of projects we see around here are built not just because they can be built, but because there’s no other option available. Necessity is the mother of invention, as they say. And for [Jeff] who has many thousands of dollars of food stowed in a chest freezer, his need for something to keep track of his freezer’s status was greater than any commercial offering available. Not only are freezers hard on batteries, they’re hard on WiFi signals as well, so [Jeff] built his own temperature monitor to solve both of these issues.
The obvious solution here is to have a temperature probe that can be fished through the freezer in some way, allowing the microcontroller, battery, and wireless module to operate outside of the harsh environment. [Jeff] is using K-type thermocouples here, wired through the back of the freezer. This one also is built into a block of material which allows him to get more diffuse temperature readings than a standard probe would provide. He’s also solving some other problems with commercially available probes here as well, as many of them require an Internet connection or store data in a cloud. To make sure everything stays local, he’s tying this in to a Home Assistant setup which also allows him to easily make temperature calibrations as well as notify him if anything happens to the freezer.
Although the build is very robust (or, as [Jeff] himself argues, overengineered) he does note that since he built it there have been some additional products offered for sale that fit this niche application. But even so, we always appreciate the customized DIY solution that avoids things like proprietary software, subscriptions, or cloud services. We also appreciate freezers themselves; one of our favorites was this restoration of a freezer with a $700,000 price tag.
NSO deve risarcire Meta: la sentenza che cambia il panorama della sorveglianza digitale
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Meta ha definito la sentenza una "prima vittoria contro lo sviluppo e l'uso di spyware illegali" e un “deterrente critico per tale settore dannoso" che minaccia la privacy dei consumatori delle app di messaggistica. Ecco cosa
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Stampanti Procolored distribuiscono malware per mesi: utenti a rischio
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Per mesi, gli utenti hanno inavvertitamente infettato i propri sistemi scaricando malware direttamente dal sito ufficiale del produttore di stampanti Procolored, pensando si trattasse di aggiornamenti software. Ecco che c’è da sapere e cosa fare per rimettere in
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Il Diritto alla Conoscenza nel 9° anniversario della scomparsa di Marco Pannella
@Politica interna, europea e internazionale
Lunedi 19 Maggio 2025, ore 16:00, Fondazione Luigi Einaudi, Via della Conciliazione 10, Roma Introduce Giseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi Intervengono Giulio Terzi, Senatore Roberto Rampi, già Senatore, Relatore sul Diritto
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Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale
@Politica interna, europea e internazionale
19 maggio 2025, ore 18:00 In diretta sui canali social della Fondazione. Interverranno Giammarco Brenelli Gerardo Nicolosi Nicola Rossi Modera Andrea Cangini
L'articolo Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale proviene da Fondazione fondazioneluigieinaudi.it/giov…
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Easy Panels With InkJet, Adhesives, and Elbow Grease
Nothing caps off a great project like a good, professional-looking front panel. Looking good isn’t easy, but luckily [Accidental Science] has a tutorial for a quick-and-easy front panel technique in the video below.
It starts with regular paper, and an inkjet or laser printer to print your design. The paper then gets coated on both sides: matte varnish on the front, and white spray paint on the obverse. Then it’s just a matter of cutting the decal from the paper, and it gluing to your panel. ([Accidental Science] suggests two-part epoxy, but cautions you make sure it does not react to the paint.)
He uses aluminum in this example, but there’s no reason you could not choose a different substrate. Once the paper is adhered to the panel, another coat of varnish is applied to protect it. Alternatively, clear epoxy can be used as glue and varnish. The finish produced is very professional, and holds up to drilling and filing the holes in the panel.
We’d probably want to protect the edges by mounting this panel in a frame, but otherwise would be proud to put such a panel on a project that required it. We covered a similar technique before, but it required a laminator.If you’re looking for alternatives, Hackaday community had a lot of ideas on how to make a panel, but if you have a method you’ve documented, feel free to put in the tip line.
youtube.com/embed/ekGpPaAR3Ec?…
Questo referendum s’ha da votare
di Andrea Fumagalli e Cristina Morini - Oh San Precario, Protettore di noi, precari della terra Dacci oggi la maternità pagata Proteggi i dipendenti dellRifondazione Comunista
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Acerbo (Prc): oggi a Milano contro fascisti europei
"Oggi partecipo a Milano alla manifestazione unitaria 'nessuno spazio per l'odio' confessando la mia personale contraddizione: come John Belushi io odio i nazisRifondazione Comunista
Silvia Conca*
Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità rimuove l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Per ricordare questo storico traguardo, che ha rappresentato il primo passo in un lungo processo di contrasto alla patologizzazione (e, quindi, alla disumanizzazione) delle persone LGBTQIA+, dal 2004 il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Il 17 maggio 2025 si configura, però, in maniera completamente diversa dal 17 maggio 2024. È cambiato il mondo, eppure in Italia si fatica a percepire questa fase non come un incidente di percorso, ma come una trasformazione epocale, forse per evitare di prendere atto degli errori strategici che hanno reso fragilissime le grandi conquiste di questi decenni. I nemici delle persone LGBTQIA+ sono molti e seguono strade diverse. Qualcuno di loro si è persino camuffato da amico.
Bisogna riconoscere che l’attacco in corso ai diritti e all’autodeterminazione è una morsa che stringe da più lati, quindi è necessario che ci si difenda da più lati, collocando le politiche omolesbobitransfobiche italiane nello scenario globale e individuando le alleanze sociali che le sostengono, per costruire alleanze altrettanto ampie e forti.
Da Putin a Orbán
L’unico cambiamento di scenario a essere percepito pienamente come dirompente e distruttivo nel movimento italiano sembra essere il cambio di passo avvenuto in Ungheria.
Orbán a marzo del 2025 vieta i Pride, cioè perseguita la comunità LGBTQIA+ come soggettività capace di rivendicare i propri diritti, di entrare nel dibattito pubblico e di interloquire con la società. Si tratta della stessa omolesbotransfobia istituzionale sperimentata da anni in Russia attraverso la cosiddetta “legge contro la propaganda omosessuale”. L’attacco è verso i diritti politici, per evitare che si producano avanzamenti nei diritti civili, sociali e umani.
L’Europa e le sue diverse istituzioni sono state per molti anni lo spazio politico di riferimento dell’associazionismo LGBTQIA+ italiano, un porto sicuro per ottenere diritti anche in presenza di governi ostili o timidi. Senza la sentenza del 2015 della Corte Europea dell’Uomo, probabilmente non avremmo avuto le unioni civili. Vedere il modello russo sconfinare in uno stato membro dell’Unione Europea ha prodotto nel nostro paese una grande paura e una pronta risposta: la solidarietà alla comunità LGBTQIA+ ungherese è centrale nella piattaforma della mobilitazione nazionale del 17 novembre.
La spada di Damocle del modello russo, però, rimanda a questioni più ampie che scuotono il nostro continente. Ampia è stata, sulla carta, l’adesione dell’associazionismo LGBTQIA+ alla manifestazione convocata da Michele Serra il 15 marzo e dedicata a un’Europa dei sogni che non è né l’Europa di Maastricht, né tanto meno l’Europa di ReArm Europe.
Positiva e non scontata, invece, è stata l’adesione dell’associazionismo alla rete No DDL sicurezza, che colloca il movimento in una lotta più generale contro il restringimento dei diritti politici, che in Italia non parte dalla repressione delle soggettività LGBTQIA+ come in Ungheria e in Russia, ma punta sulla limitazione del diritto a manifestare di tutti e tutte. Quello che è necessario ammettere, però, è che Meloni non sembra seguire la strategia di Orbán e che l’omolesbotransfobia istituzionale in Italia sta seguendo altre strade.
Un altro segno positivo è che sono state raccolte le firme necessarie (più di un milione) per chiedere di mettere al bando in Unione Europea le cosiddette terapie di conversione o terapie riparative, che di sicuro non vengono praticate solo nei paesi del Gruppo di Visegrád.
Dalle multinazionali a Trump
Nelle poche settimane intercorse tra l’elezione di Trump a novembre del 2024 e il suo insediamento a gennaio del 2025 abbiamo assistito a un riposizionamento incredibile: le multinazionali che per anni hanno fatto rainbow washing sponsorizzando i Pride e usando i/le dipendenti LGBTQIA+ organizzati in “affinity groups” per popolarne i cortei con il loro marchio aziendale hanno improvvisamente cancellato le loro politiche di Diversity, Equality and Inclusion (DEI). Quei padroni che per anni si sono spacciati come progressisti hanno mostrato di essere lupi travestiti da agnelli e hanno applicato il “Project 2025” quando ancora Trump negava che fosse il suo programma politico.
All’insediamento del 20 gennaio Trump ha emesso una serie di ordini esecutivi: uno ha cancellato ogni singolo ordine esecutivo dell’amministrazione Biden che intervenisse sulla lotta alle discriminazioni, uno ha eliminato ogni riferimento alle persone LGBTQIA+ dai siti internet governativi, uno ha dichiarato che le istituzioni federali avrebbero da quel momento in poi riconosciuto l’esistenza immutabile del solo sesso maschile e del solo sesso femminile e uno ha vietato le politiche DEI in tutte le agenzie federali.
In questi mesi ha emesso una serie infinita di ordini esecutivi omolesbobitransfobici, oltre ad agire in maniera decentrata nelle singole agenzie tramite il DOGE di Elon Musk.
L’attacco ai diritti sociali (lavoro e salute) delle persone LGBTQIA+ e in particolare delle persone trans è fulcro dell’alleanza tra Trump e Musk e si configura come il primo passo per la distruzione di ogni forma di democrazia negli Stati Uniti. Cancellare le politiche DEI ha significato licenziamenti di massa tra i dipendenti pubblici appartenenti alle minoranze, al fine di svuotare dall’interno le agenzie governative e di procedere con la privatizzazione integrale di qualsiasi funzione pubblica. Come Putin e Orbán, Trump parte dalle persone LGBTQIA+ per far affermare un modello autoritario e reazionario di società, ma lo fa intervenendo direttamente in ogni singolo ambito con misure mirate e con un’alleanza strategica potentissima.
Questa azione sinergica tra destre neoreazionarie e padroni in Italia non sembra interessare. Nell’assemblea preparatoria per organizzare il 17 maggio era stato istituito un tavolo tematico che teneva insieme lavoro e attacco ai diritti democratici, ma questa connessione è sparita nella piattaforma della manifestazione. È rimasto Orbán, ma Trump è sparito. È rimasta la paura per l’attacco da parte del nemico di sempre all’Europa dei sogni, ma non emerge alcuna paura per ciò che sta nascendo in seno all’Occidente dei sogni.
Costa molto ammettere che, facendo sponsorizzare i Pride alle multinazionali, il movimento ha a sua volta sponsorizzato chi si sta schierando col nemico. Costa molto ammettere che attraverso le politiche DEI e gli “affinity group”organizzati dalle aziende i lavoratori e le lavoratrici LGBTQIA+ hanno messo il loro destino nelle mani dei padroni in un’alleanza illusoria e fragilissima.
Il Milano Pride l’anno scorso per la prima volta ha emesso un comunicato in cui motivava e difendeva la presenza degli sponsor alla sua parata. La settimana scorsa ne ha emesso un altro in cui ha ammesso che gli sponsor si sono volatilizzati. Se davvero i contributi economici degli sponsor finanziano per tutto l’anno i checkpoint gratuti per le malattie sessualmente trasmissibili, lo sport inclusivo, gli sportelli di sostegno, gli eventi culturali, l’assistenza legale, forse sarebbe il momento di considerare che il compito del movimento dovrebbe essere quello di lottare contro la dismissione generale dello stato sociale, affinché esso si prenda carico in maniera specifica delle esigenze di una comunità che non può dipendere dalle elemosina volatili di qualcuno per esercitare i suoi diritti.
La questione, come sempre, non è che “la lotta per i diritti civili deve andare di pari passo con quella per i diritti sociali”, ma che l’intreccio è inestricabile.
È in questo intreccio che si colloca l’omolesbobitransfobia istituzionale del governo Meloni.
Le scelte del governo Meloni
Nella morsa globale alla comunità LGBTQIA+ che abbiamo descritto c’è un filo conduttore, nonostante le strategie differenti: la retorica sulla tutela dei minori. Vale per Putin come per Trump e rappresenta il filo conduttore dell’omolesbotransfobia istituzionale praticata dal governo Meloni in questi anni.
Che si tratti dell’ispezione all’ospedale Careggi o del DDL Sasso, della nomina di Marina Terragni a Garante per i diritti dell’infanzia o della legge Varchi, lo spauracchio di fondo è identico. Peccato che questi provvedimenti colpiscono bambin* e ragazz* in carne e ossa, nel loro diritto alla salute, all’istruzione o a vedere riconosciuta la loro famiglia.
Non è una novità, la psicosi antigender è stata diffusa ad arte da tempo ed ha infiltrato anche il dibattito sui pochi diritti che si sono affermati nel nostro paese in questi anni. Le unioni civili sono monche per la questione della stepchild adoption. Centrale nell’affossamento del DDL Zan è stata la questione del contrasto all’omolesbobitransfobia nelle scuole. Se le forze politiche omolesbobitransfobiche diffondono la psicosi antigender, le forze “friendly” non sembrano avere gli anticorpi per contrastarla nemmeno nel loro dibattito interno, figuriamoci nella società. Persino alcune organizzazioni lesbofemministe hanno fatto propria quella retorica, stabilendo interlocuzioni ormai stabili con le destre e ostacolando l’approvazione del DDL. Il risultato è che ancora non abbiamo una legge per contrastare in ogni ambito le discriminazioni, le violenze e l’odio.
L’associazionismo ha convocato gli altri movimenti (femminista, antirazzista etc.) all’assemblea preparatoria per il 17 maggio. Noi abbiamo partecipato all’assemblea e a tutti i tavoli tematici, ma i movimenti non hanno risposto. L’intento era giusto e va perseguito ancora, nella consapevolezza che il lavoro di connessione sarà lunghissimo e deve essere centrale nella strategia del movimento LGBTQIA+. Non si può perseguire l’alleanza con gli altri movimenti e contemporaneamente andare in audizione dalla ministra Roccella. Non si possono contestare le interlocuzioni di ArciLesbica, che tante divisioni e tanti arretramenti hanno portato allo stesso movimento LGBTQIA+, per poi replicarle.
Le alleanze politiche e sociali perseguite in questi anni stanno mostrando tutta la loro volatilità. Chi si definiva amico si è schierato con i nemici o si è fatto travolgere dalla loro stessa retorica.
Da una parte ci sono i sistemi di dominio, dall’altra le soggettività oppresse. È arrivato il momento di schierarsi e unirsi, prima che ci travolgano.
*CPN
17 maggio: quali alleanze contro l’omolesbobitransfobia?
Silvia Conca* Il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità rimuove l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Per ricordare questoRifondazione Comunista
di Laura Tussi
Pacifista, Renato Accorinti da sempre lotta in favore degli ultimi, per i diritti umani, per un mondo migliore. Sindaco di Messina dal giugno 2013 a giugno 2018 e della città metropolitana di Messina dal 2016 al 2018, è tra i fondatori del movimento “No Ponte”, che si oppone alla costruzione del Ponte sullo stretto di Messina. In questa intervista lancia la proposta di un Ministero della pace.
La proposta che hai fatto in piazza dell’Unione Europea a Messina in cosa consiste?
Partiamo dall’inizio.
Da molti anni avevo pensato di proporre l’istituzione di un Ministero della Pace, proposta che però è rimasta chiusa in un cassetto.
Negli ultimi anni, per la prima volta avvertiamo la paura della guerra reale tanto che il tema del riarmo è argomento quotidiano a livello europeo.
Farsi prendere dalla paura non serve.
Ma cosa possiamo fare? Come opporci alla corsa forsennata e criminale al riarmo che porta a una inesorabile escalation militare e nucleare?
Noi cittadini abbiamo un ruolo fondamentale, votiamo per eleggere persone responsabili, ma possiamo anche fare proposte utili per la collettività.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale tutta l’umanità voleva mettersi alle spalle l’orrore, il dolore, la morte. Non a caso tutte le più importanti istituzioni come l’ONU, la nostra Costituzione, la Carta dei diritti dell’uomo sono nate per dire “no” alla guerra e per avere Pace.
Queste altissime carte dei diritti umani sono l’emblema del diritto alla pace. Perché di diritto si tratta per l’umanità intera che sogna di vivere nella felicità senza la paura delle guerre e dei conflitti nucleari.
Nella nostra Costituzione l’articolo 11 ( “l’Italia ripudia la guerra”) e l’articolo 3, che parla di libertà ed uguaglianza, ci ricordano di non distrarci, di tenere sempre presente e alto il valore dei valori: la Pace.
Renato Accorinti con il tuo importante impegno di una vita per la nonviolenza vuoi lanciare la proposta di un Ministero della pace sia a livello nazionale sia Europeo. In cosa consiste questo progetto ambizioso che sfiora l’utopia?
In concreto, il Ministero della Pace deve diventare il più grande laboratorio di idee, di proposte, di percorsi educativi, per stimolare le nuove generazioni e non solo, a essere pacifiche, a credere nel genere umano, nell’interculturalità che arricchisce, nell’incontro tra le religioni, per attuare e approfondire la nonviolenza come stile di vita. E tanto altro!
Come agisce e come si declinano le istanze pacifiste e nonviolente del Ministero della Pace?
Il Ministero della Pace dà vita a un percorso di maturità e trasformazione che si nutre dell’interagire con gruppi e associazioni e singoli cittadini per poter generare proposte concrete e favorire nel tempo un clima pacifico nell’intera società, liberandoci dall’enorme aggressività tossica che respiriamo ovunque.
Il Ministero della Pace ribalta il vecchio modello pericoloso e costosissimo dell’armarsi sempre di più per avere “sicurezza”, con la proposta dirompente del percorrere la potente via della saggezza pacifica, che crede nel genere umano e nella sua umanità.
È un percorso culturale lento, virtuoso e profondo, che dobbiamo fare tutti insieme, istituzioni e cittadini, per iniziare a cambiare prima ognuno di noi, e costruire un futuro colmo di umanità e di gioia.
Dobbiamo avere consapevolezza che la democrazia, come la libertà e la pace, non sono conquistate e acquisite per sempre, ma vanno protette e alimentate con il nostro impegno deciso e amorevole tutti i giorni.
Diamo dignità alla sacralità delle istituzioni. Siamo concreti come dei sognatori come diceva Gaber.
Insieme faremo crescere questa proposta per poi chiedere ai partiti di discuterla in Parlamento per farla diventare realtà.
Chiederemo anche di creare il Ministero della Pace al Parlamento Europeo e a tutti i 27 stati membri.
Tutto questo è solo l’inizio, un primo passo per far crescere il desiderio di vedere concretizzato il Ministero della Pace.
Contribuiamo con pensieri e idee inviandoli a nonviolento@hotmail.com o a renatoaccorinti@gmail.com
Se questo pensiero prenderà forma, ci confronteremo di presenza per farlo diventare una proposta politica ufficiale.
L’ex sindaco pacifista di Messina Renato Accorinti lancia la proposta dell’istituzione di un Ministero della Pace
di Laura Tussi Pacifista, Renato Accorinti da sempre lotta in favore degli ultimi, per i diritti umani, per un mondo migliore. Sindaco di Messina dRifondazione Comunista
USA. La Corte Suprema dà il via libera alle deportazioni di venezuelani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con una decisione che segna un duro colpo per migliaia di rifugiati, la Corte Suprema ha autorizzato l'amministrazione Trump a revocare le protezioni contro la deportazione per circa 348.000 venezuelani. La misura, parte di una più ampia stretta
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#Europa, la crisi nelle urne
Europa, la crisi nelle urne
Delle tre elezioni che si sono tenute in altrettanti paesi europei nel fine settimana, il secondo turno delle presidenziali in Romania è stato l’appuntamento maggiormente seguito dalla stampa e dagli osservatori internazionali.www.altrenotizie.org
A UV Meter For The Flipper Zero
We all know UV radiation for its contributions to getting sunburned after a long day outside, but were you aware there are several types different types of UV rays at play? [Michael] has come up with a Flipper Zero add on board and app to measure these three types of radiation, and explained some of the nuances he learned about measuring UV along the way.
At the heart of this project is an AS7331 sensor, it can measure the UV-A, UV-B, and UV-C radiation values that the Flipper Zero reads via I2C. While first using this chip he realized to read these values is more complex than just querying the right register, and by the end of this project he’d written his own AS7331 library to help retrieve these values. There was also a some experimenting with different GUI designs for the app, the Flipper Zero screen is only 128x64px and he had a lot of data to display. One feature we really enjoyed was the addition of the wiring guide to the app, if you install this Flipper Zero app and have just the AS7331 sensor on hand you’ll know how to hook it up. However if you want he also has provided the design files for a PCB that just plugs into the top of the Flipper Zero.
Head over to his site to check out all the details of this Flipper Zero project, and to learn more about the different types of UV radiation. Also be sure to let us know about any of your Flipper Zero projects.
According to its newest transparency report, Telegram complied with more than 5,000 requests from authorities in the first three months of 2025.#News
Quest'uomo è un mostro e chi filosofeggia sul diritto di Israele a difendersi è un mostro come lui.
Dalla newsletter di Haaretz:
Netanyahu said that he authorized "minimal humanitarian aid – food and medicine only" to be delivered to Gaza, because Israel was close to "reaching the red line."
According to Netanyahu, "our best friends in the world – senators I know as strong supporters of Israel – have warned that they cannot support us if images of mass starvation emerge. We must avoid famine, both for practical reasons and diplomatic ones."
The 14 year old's mother left an old laptop in a closet and now alleges it's adult sites' problem that he watched porn.
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Kansas Mom Sues Porn Sites Because Her Son Visited Chaturbate 30 Times
The 14 year old's mother left an old laptop in a closet and now alleges it's adult sites' problem that he watched porn.Samantha Cole (404 Media)
Andarsene da Google Drive
Spionaggio economico tra Stati, l’arma invisibile nei mercati globali secondo Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell’ombra della geopolitica, tra i flussi digitali e le sale operative dei mercati, si muove un fenomeno tanto silenzioso quanto devastante: lo spionaggio economico. A differenza della legittima raccolta informativa nota come competitive intelligence, lo
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Ecco come Meta vuole segare la causa antitrust
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Accusata dall'Antitrust statunitense di aver monopolizzato il mercato dei social network con le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, Meta di Zuckerberg chiede che dopo oltre 4 anni il caso venga archiviato perché "debole" e costoso per i
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Spionaggio economico tra Stati, l’arma invisibile nei mercati globali secondo Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell’ombra della geopolitica, tra i flussi digitali e le sale operative dei mercati, si muove un fenomeno tanto silenzioso quanto devastante: lo spionaggio economico. A differenza della legittima raccolta informativa nota come competitive intelligence, lo
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Il 10 maggio è stata rilasciata la prima release definitiva di GNU Taler, il famoso sistema di microtransazioni e pagamenti elettronici basato su software libero che non utilizza la blockchain
Questa release rappresenta un traguardo speciale, poiché consente di lanciare un'attività ufficiale in Svizzera. A partire da oggi, Taler Operations AG gestisce legalmente il sistema di pagamento GNU Taler in franchi svizzeri, accessibile a privati e aziende in Svizzera. È a tutti gli effetti una beta pubblica, perché al momento non ci sono negozi che accettano il sistema di pagamento. Sebbene rimangano ancora alcuni aspetti da migliorare, l'utilizzo del sistema può essere considerato legale e i beni degli utenti sono al sicuro. Verrà garantita la retrocompatibilità di ogni futura release con la precedente.
Imprenditori e sviluppatori in Svizzera decideranno di accettare GNU Taler? Qui qualche tutorial su come iniziare. È consigliato l'Integrator Community Hub per ricevere supporto dalla community.
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Così la Nato irrobustisce il fianco Sud. Tutti i dettagli sul nuovo quartier generale di Firenze
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Nato disporrà presto di una nuova installazione a Firenze, dove la caserma Predieri ospiterà la Multinational division south (Mnd-S), una struttura di comando dedicata alle operazioni terrestri nell’Europa meridionale e nel quadrante mediterraneo. L’ufficializzazione,
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Welcoming our new Executive Director Amber Sinha
It is with great excitemenet that we announce the appointment of Amber Sinha as EDRi’s new Executive Director! Amber will join the organisation in the fourth quarter of 2025, as responsible for leading the organisation in achieving its mission and strategy, securing its financial sustainability and ensuring oversight, and the daily management of the operations.
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Perché Durov di Telegram sbertuccia la Francia di Macron
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Via X Pavel Durov accusa la Francia (senza fornire prove) di aver chiesto a Telegram di censurare le voci dei conservatori in vista delle elezioni in Romania. Oltralpe, l'imprenditore russo rischia una condanna penale e pare per questo
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
#Ucraina, la partita di Istanbul
Ucraina, la partita di Istambul
L’inizio dei negoziati diretti tra Ucraina e Russia ad Istambul non pare discostarsi da quello che era un copione previsto. Tra annunci e rifiuti, delegazioni più o meno gradite, assistiamo ancora alle performance del guitto di Kiev.www.altrenotizie.org
Berlino und Ragusa
operaincerta.it/OIWP/2025/05/1…
Stefano AbulQasim reshared this.
Coloni israeliani cacciano i palestinesi dalla Valle del Giordano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Bardala è solo uno dei tanti villaggi presi di mira dai settler. Dror Ektes: il governo usa i coloni per i suoi piani di espulsione dei palestinesi
L'articolo pagineesteri.it/2025/05/19/med…
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
lunedì 19 maggio, mattina, Gaza, Khan Younis:
instagram.com/reel/DJ0vbCksSYz…
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
“Rispondimi velocemente: Analisi multidisciplinare della sextortion maschile in Italia”, la prima ricerca italiana interamente dedicata a questo fenomeno con vittime di sesso maschile.
Il report nasce dall’esperienza diretta maturata tra il 2020 e il 2024 dall'associazione #PermessoNegato, fondata e gestita da @Matteo G.P. Flora (sì, è nel Fediverso, ma è come se non ci fosse 🤓).
Durante questo periodo sono stati documentati oltre 1.000 casi di sextortion in Italia.
I dati parlano chiaro: il 90% delle vittime è di sesso maschile, un’informazione che ribalta la narrazione tradizionale sulla violenza digitale, ancora troppo spesso percepita come un problema esclusivamente femminile.
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Open Letter: Reopening the GDPR is a threat to rights, accountability, and the future of EU digital policy
108 civil society organisations, academics, companies and other experts, including EDRi, are concerned about the proposals to reopen the General Data Protection Regulation (GDPR). They are calling on the European Commission to protect people’s rights and dignity in a data-driven world by reaffirming the GDPR as the cornerstone of EU’s digital law and supporting its rigorous enforcement.
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Gazzetta del Cadavere reshared this.
instagram.com/reel/DJMdfVrKGPa…
=
mega.nz/file/KkMiHZhS#oWjNzN0R…
I from time to time post this short video: listen to #GideonLevy, since he simply speaks the truth.
#apartheid #racism #EthnicCleansing #genocide #Gaza #Palestine
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Scoperti "dispositivi sospetti"in numerosi inverter cinesi
Scoperti "interruttori cinesi" all'interno degli inverter. Secondo gli USA, la Cina potrebbe disattivare da remoto le reti elettriche in caso di conflitto.Andrea Maiellano (Tom's Hardware)
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allergia - sgrunt!
maledette #graminacee! 🤧🤧😭ho consumato mille fazzoletti (cit.)
pollenundallergie.ch/informazi…
#allergia #nasochecola #occhicheprudono
Pollini e allergie - Graminacee
Grado d'allergia molto alto; le graminacee rappresentano il principale allergene del polline; quasi tutti le specie di graminacee provocano allergie.www.pollenundallergie.ch
0ut1°°k
in reply to Informa Pirata • • •Etica Digitale (Feddit) reshared this.
informapirata ⁂
in reply to 0ut1°°k • • •il criterio è semplice: su poliverso.org che è basato su Friendica posso scrivere:
1) post lunghi che non posso o non riesco ad accorciare
2) post con più di un link perché con Friendica posso rendere linkabile il testo e questo rende molto più ordinata la scrittura
3) alcuni post che recupero automaticamente da alcuni feed RSS
4) risposte molto lunghe
5) crossposting sul fediverso e sul mio account bluesky
Per tutto il resto di solito uso mastodon
@informapirata@poliverso.org @eticadigitale
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Etica Digitale (Feddit) e 0ut1°°k reshared this.
0ut1°°k
in reply to informapirata ⁂ • • •@informapirata@mastodon.uno quindi usi soprattutto mastodon?
@informapirata@poliverso.org @eticadigitale
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Etica Digitale (Feddit) e informapirata ⁂ reshared this.
informapirata ⁂
in reply to 0ut1°°k • • •@outlook sì, mastodon è più limitato ma ha un'immediatezza e una facilità d'uso che non ha paragoni tra i social del Fediverso. È abbastanza normale per me utilizzare per il 70% mastodon
@informapirata@poliverso.org @eticadigitale
Etica Digitale (Feddit) reshared this.
Fabrizio
in reply to Informa Pirata • • •Informa Pirata likes this.
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Etica Digitale (Feddit) e Informa Pirata reshared this.