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Europa, A Ventotene La Fondazione Einaudi Celebra Gli 80 Anni Del Manifesto – temporeale.info

Europa: a Ventotene La Fondazione Luigi Einaudi Celebra gli 80 anni del Manifesto con un progetto destinato agli studenti.



Europa, a Ventotene la Fondazione Einaudi celebra gli 80 anni del Manifesto – h24 notizie

Europa: a Ventotene la Fondazione Luigi Einaudi celebra gli 80 anni del Manifesto con un progetto per gli studenti



Ventotene / “Europa Per Vivere E Camminare”, Giovani Studenti Alla Scoperta Del Confino E Del Manifesto – temporeale.info

Ventotene: “Europa Per Vivere E Camminare”, Giovani Studenti Alla Scoperta Del Confino E Del Manifesto. Un evento della Fondazione Einaudi.




Ventotene, importante evento per la Valorizzazione della memoria Storica del Lazio – talkcity.it

Ventotene: importante evento per la Valorizzazione della memoria Storica del Lazio organizzato dalla Fondazione Einaudi



Ventotene, Fondazione Einaudi organizza incontro per gli 80 anni del celebre Manifesto – AgenParl

Ventotene: la Fondazione Luigi Einaudi organizza un incontro per gli 80 anni del celebre Manifesto per gli studenti



Ventotene, Fondazione Einaudi celebra gli 80 anni del celebre Manifesto – Affaritaliani.it

Ventotene: la Fondazione Luigi Einaudi celebra gli ottant'anni del celebre Manifesto con un progetto destinato degli studenti



FLE a Ventotene per gli 80 anni del Manifesto – L’Opinione delle Libertà

FLE a Ventotene per gli 80 anni del Manifesto: un progetto che rientra nelle iniziative per la Valorizzazione della Memoria Storica del Lazio



Ma esattamente: come si usa Friendica? 😅
Mi sembra stia come alternativa a Facebook allo stesso modo in cui Mastodon sta come alternativa a Twitter; ma che ne so io come si usa Facebook? 😂

Nel senso, se uso già Mastodon da 1 anno e mi piace, Friendica potrebbe avere qualche valore aggiunto? Magari ha senso usarlo per scrivere post troppo lunghi per Mastodon, ma troppo corti o troppo poco strutturati per un più convenzionale post di blog?

Vedo che ha roba carina però, come:
- i temi utente che appaiono anche sul proprio profilo (che dal mio lato su Mastodon posso avere con mod del CSS, e dal lato degli altri comunque non lo vedrei io)
- le cerchie (che mai potrò usare, se già è stato difficile far venire una piccola parte delle persone che conosco su Mastodon, figuriamoci Friendica)
- il poter seguire feed RSS, mi pare di capire (che su Mastodon si può fare con diversi bot)
- gli eventi

Illuminatemi per favore 😆

Unknown parent

@versodiverso :fedora: :kde: @Andrea a me fedilab funziona decisaente bene, anche se mi trovo molto meglio da browser, sia su PC che su smartphone. Tusky invece non l'ho mai provato


Immagine/foto

Oggi è la Giornata della Memoria dedicata alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.

A Montecitorio, a partire dalle 11.00, si svolgerà la cerimonia di commemorazione. Sarà presente anche il Ministro Patrizio Bianchi, oltre a una delegazione di studentesse e studenti.

Potete seguire la diretta su Rai 2 o in streaming sul sito della Camera dei Deputati webtv.camera.it/evento/20617



La Corte di Giustizia sui mezzi di ricorso previsti dal GDPR: anche le associazioni dei consumatori possono agire per la protezione dei dati personali


Di recente, la Corte di Giustizia dell’Unione europea (“CGUE”) si è pronunciata, in seguito a rinvio pregiudiziale, sull’interpretazione dell’art. 80, paragrafo 2, del Regolamento UE 679/2016 (“GDPR” o “Regolamento”) in... L'articolo [url=https://www.e-l

Di recente, la Corte di Giustizia dell’Unione europea (“CGUE”) si è pronunciata, in seguito a rinvio pregiudiziale, sull’interpretazione dell’art. 80, paragrafo 2, del Regolamento UE 679/2016 (“GDPR” o “Regolamento”) in materia di ricorsi, concludendo che anche un’associazione di tutela degli interessi dei consumatori può agire in giudizio, in assenza di un mandato e/o indipendentemente dalla violazione di specifici diritti degli interessati, contro il presunto autore di un atto pregiudizievole per la protezione dei dati.

I mezzi di ricorso a tutela dei diritti dell’interessato al Capo VIII del Regolamento

Preliminarmente all’analisi compiuta dalla CGUE sul tema dei ricorsi e dei reclami, giova ricordare che il Capo VIII del GDPR, intitolato “Mezzi di ricorso, responsabilità e sanzioni”, prevede che l’interessato ha il diritto di presentare un reclamo dinanzi ad un’autorità di controllo di uno Stato membro, secondo quanto previsto dall’art. 77 del GDPR, oppure un ricorso dinanzi ai tribunali ordinari nazionali, ai sensi degli artt. 78 e 79 del GDPR, sia avverso una decisione dell’autorità di controllo sia nei confronti del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento.

In particolare, per quanto rileva in questa sede, merita soffermarsi sugli artt. 80, 81 e 84 del Regolamento. L’art. 80, paragrafo 1, del GDPR prevede che l’interessato ha il diritto di dare mandato di proporre ricorso per suo conto ad un organismo, un’organizzazione o un’associazione senza scopo di lucro, debitamente costituiti secondo il diritto di uno Stato membro e che perseguano obiettivi di pubblico interesse, oltre che essere attivi nel settore della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati.

Dalla lettura del paragrafo 1, è evidente il ruolo attivo attribuito nei confronti degli organismi e delle organizzazioni nel promuovere una tutela, eventualmente anche risarcitoria, degli interessati, a condizione del possesso di due requisiti: i) la costituzione dell’organismo secondo il diritto di uno Stato membro; ii) essere attivi nel settore della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati, perseguendo tali obiettivi da statuto. Il primo è un requisito meramente formale1. Il secondo requisito, invece, presuppone un’indagine da svolgere con riguardo all’attività concreta, sia per il tramite dello scrutinio dello statuto dell’ente, sia per il tramite della verifica effettiva delle attività nel settore della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati.

L’art. 80, paragrafo 2, del GDPR, dall’altro lato, prevede che un organismo, un’organizzazione o un’associazione aventi le medesime caratteristiche descritte al paragrafo 1, possono agire, indipendentemente dal mandato conferito dall’interessato, sia di fronte all’autorità di controllo, sia di fronte ai tribunali ordinari nazionali, se si ritiene che i diritti di un interessato siano stati violati in seguito al trattamento.

Con riguardo a questa disposizione, la dottrina prevalente ha ritenuto che per attribuirsi un mandato istituzionale ex lege dovrebbe darsi esito positivo alle stringenti verifiche non soltanto statuarie, ma anche sostanziali, relativamente a quelle caratteristiche che l’art. 80, paragrafo 1, richiama.

L’art. 84, infine, prevede che gli Stati membri stabiliscono le norme relative alle altre sanzioni per la violazione del Capo VIII del Regolamento, in particolare con riguardo a quelle violazioni che non sono soggette alle sanzioni amministrative di cui all’art. 83 dello stesso Regolamento.

La vicenda del caso in analisi

La vicenda sottoposta alla CGUE ha avuto origine dalla creazione di un’applicazione denominata “App-Zentrum” da parte della società Meta Platforms Ireland (“Società”), finalizzata ad offrire giochi gratuiti agli utenti di social network. La suddetta App consentiva l’acquisizione di dati personali e, non solo, di procedere alla pubblicazione degli stessi a seconda delle vincite e dei punteggi totalizzati da parte degli utenti.

Sul punto, l’Unione federale (“Unione”) – associazione dei consumatori tedesca – ravvisava che le informazioni fornite agli utenti non fossero in conformità con quanto disciplinato dalla normativa sulla protezione dei dati e su quella a tutela del consumatore. In particolare, l’Unione sosteneva che il consenso non fosse validamente acquisito, oltre che le informazioni fossero da ritenersi sleali nei confronti dei consumatori.

Pertanto, l’Unione federale proponeva azione inibitoria di fronte al Tribunale del Land di Berlino contro la Società, pur in assenza di una violazione concreta del diritto alla tutela dei dati di un interessato e di un mandato a lui conferito. Sul punto, il giudice del rinvio in Cassazione, di fronte al quale è stato proposto ricorso contro la sentenza di accoglimento dell’azione, dubitava circa la ricevibilità dell’azione dell’Unione, nei termini di legittimazione attiva ad agire, alla luce dell’applicazione degli artt. 80, paragrafi 1 e 2, nonché dell’art. 84, paragrafo 1 del GDPR, e, pertanto, agiva di fronte alla CGUE su rinvio pregiudiziale.

Conclusione: l’interpretazione della CGUE dell’art. 80 del GDPR

Considerato quanto premesso, il rinvio pregiudiziale verteva principalmente sulla questione se un’associazione di tal genere – ossia quella che agisce a tutela dei diritti dei consumatori – possa agire contro una società in assenza di un mandato che le sia stato conferito ed indipendentemente dalla violazione di specifici diritti degli interessati.

La Commissione della CGUE ha ritenuto che, invero, la questione dipendesse dalla sola interpretazione dell’art. 80, paragrafo 2 del GDPR, alla luce del fatto che il paragrafo 1 dell’art. 80 presuppone la concessione di un mandato e che tale circostanza non riguardasse il caso di specie e che l’art. 84 del GDPR riguardasse l’applicazione delle sanzioni, aspetto che, in ogni caso, non era stato oggetto di discussione.

La Corte ha osservato che, anche in forza del margine di discrezionalità riconosciuto agli Stati membri nell’attuazione della disciplina europea secondo anche quanto previsto dall’art. 288 del TFUE in combinato disposto con i considerando 9, 10 e 13 del GDPR, la disciplina del Regolamento non ostava con la disciplina nazionale, rientrando nel predetto margine di discrezionalità. Per la precisione, la disciplina nazionale, difatti, prevede la legittimazione ad agire da parte delle associazioni dei consumatori a tutela della protezione dei dati.

Nella sua analisi, la Corte ha ritenuto che l’Unione, in qualità di associazione dei consumatori, fosse in possesso di quei requisiti di cui all’art. 80 del GDPR. In primo luogo, l’Unione rientra in quella nozione di organismo, organizzazione e associazione, senza scopo di lucro, costituita secondo il diritto interno e avente obiettivi statutari di pubblico interesse ed attivi nel settore della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati con riguardo alla protezione dei dati personali. Difatti, l’Unione persegue un obiettivo di interesse pubblico, consistente nell’assicurare i diritti e le libertà degli interessati nella loro qualità di consumatori, correlandosi tale finalità con la protezione dei dati personali di questi ultimi.

In secondo luogo, l’Unione agisce nella misura in cui ritenga che i diritti di cui un interessato gode siano stati violati in seguito al trattamento dei dati personali. La Corte precisava, nello specifico, che non è necessario che la violazione sia concreta, ma esclusivamente che vi sia un trattamento di dati contrario a disposizioni del Regolamento e che, pertanto, la violazione possa essere potenziale.

A valle di tale riflessione, la Corte ha ritenuto che il fatto di legittimare delle associazioni a tutela dei consumatori, come nel caso di specie l’Unione federale, ad instaurare, mediante un meccanismo rappresentativo, azioni intese a far cessare trattamenti di dati contrari alle disposizioni del Regolamento, indipendentemente dalla violazione dei diritti di una persona individualmente e concretamente pregiudicata dalla violazione, contribuisse – in modo incontestabile – a “rafforzare i diritti degli interessati e ad assicurare loro un elevato livello di protezione”. Anzi, la Corte ha aggiunto che il ricorso da parte di un’associazione potesse ritenersi ancora più efficace rispetto all’azione di un singolo individuo.

Pertanto, posto quanto sopra riportato, la Corte ha concluso che l’art. 80 GDPR deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa nazionale che consente ad un’associazione di tutela degli interessi dei consumatori di agire in giudizio, in assenza di un mandato che le sia stato conferito per quel determinato scopo ed indipendentemente dalla violazione di specifici diritti degli interessati, qualora il trattamento dei dati in questione sia idoneo a pregiudicare i diritti riconosciuti dal GDPR agli interessati.

Si ritiene chela decisione della CGUE abbia indubbiamente contribuito ad innovare l’interpretazione dell’art. 80 del GDPR chiarendone l’ambito di applicazione e configurando la concreta possibilità di estensione della legittimazione ad agire a tutela dei dati personali.

Fabiola Iraci Gambazza

1 A titolo esemplificativo, in Italia, tale requisito può essere soddisfatto con l’iscrizione nel registro unico nazionale del terzo settore, ai sensi dell’art. 22 del D. lgs. n. 117/2017.

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What’s new in Italy on Data Protection n.4 – Maggio 2022


Utilizzo di algoritmi valutativi nelle scuole: rating reputazionale sotto la lente del Garante privacy Con un comunicato del 3 maggio 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha... L'articolo [url=https://www.e-lex.it/it/whats-new-data-prot

Utilizzo di algoritmi valutativi nelle scuole: rating reputazionale sotto la lente del Garante privacy


Con un comunicato del 3 maggio 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni all’Associazione Crop News Onlus, operante nel settore del rating “reputazionale”, che avrebbe promosso un progetto per sperimentare, nei confronti degli studenti, il rating “reputazionale” elaborato sulla base di algoritmi dalla Piattaforma Mevaluate.

Sul tema dell’utilizzo di piattaforme per l’elaborazione di profili reputazione, peraltro, il Garante Privacy si era espresso con il provvedimento n. 488 del 2016, ritenendo che i trattamenti di dati personali effettuati dal titolare della piattaforma oggetto di verifica da parte dell’Autorità non fossero conformi con gli artt. 2, 3, 11, 13, 23, 24 e 26 dell’ex Codice Privacy.

Il Garante, considerata la delicatezza del progetto che si rivolge a soggetti particolarmente vulnerabili (studenti e minori), ha chiesto all’Associazione di far pervenire entro 30 giorni ogni informazione utile alla valutazione del trattamento di dati effettuato.

Leggi il comunicatoLeggi il provvedimento


Il Garante Privacy chiede maggiori garanzie sulla piattaforma per i referendum online


Il Garante per la protezione dei dati personali ha fornito un parere non favorevole al Ministero per l’innovazione tecnologica sullo schema di Dpcm che fissa le regole della piattaforma per la raccolta delle firme per referendum e progetti di legge.

L’Autorità ritiene che siano troppi i profili critici emersi dall’esame di un provvedimento che incide su istituti di democrazia diretta costituzionalmente garantiti, quali appunto i referendum.

Il testo sottoposto all’Autorità, infatti, risulta attualmente privo di adeguate tutele per il pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini e, per tale ragione, ha indicato al Ministero una dettagliata serie di condizioni e osservazioni alle quali attenersi, al fine di scongiurare il rischio che si verifichino trattamenti di dati personali non conformi alla normativa vigente.

Leggi il provvedimento


Il Garante Privacy sanziona un ente di ricerca pubblico per l’inadeguatezza delle misure di sicurezza a protezione delle password


Con il provvedimento n. 46 del 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha applicato nei confronti di un ente di ricerca pubblico, titolare del trattamento, una sanzione di € 6.000,00, per la violazione dei principi di cui agli artt. 5, par. 1, lett. f e 32 del Regolamento (UE) 2016/679.

Dal provvedimento si evince che se il titolare del trattamento è tenuto ad individuare le migliori misure a protezione delle password, in ossequio al principio di responsabilizzazione, il fatto di non adottare neanche le misure contenute nell’Allegato B del Codice o nella Circolare n. 2/2017 dell’AgID, precedenti al Regolamento UE (2016/679), non può che comportare il rischio, per il titolare del trattamento, di vedersi irrogata una sanzione da parte del Garante Privacy.

Leggi il provvedimento


Telemarketing: nuovo registro pubblico delle opposizioni


Il 13 aprile 2022 è entrato in vigore il d.p.r. 26/2022, vale a dire il regolamento di riforma del registro pubblico delle opposizioni (RPO), che sarà operativo dal 27 luglio 2022.

Il nuovo RPO amplia il suo originale ambito di iscrizione e modifica, di conseguenza, le modalità con cui società e operatori potranno svolgere attività di telemarketing.

Tra le principali novità si segnalano:

  • l’inclusione nella definizione di “contraente” anche delle persone giuridiche, degli enti e delle associazioni;
  • estensione dell’ambito di applicazione anche ai numeri telefonici fissi, siano essi presenti in elenchi pubblici o meno, ai numeri telefonici mobili e agli indirizzi postali;
  • estensione del diritto di opposizione alle forme di marketing svolte mediante telefonate automatizzate, ossia effettuate in via automatizzata senza l’intervento di un operatore.

Leggi il decreto


Il Garante Privacy sanziona un Responsabile del trattamento per l’inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate


L’Autorità ha ingiunto una sanzione pecuniaria di € 10.000,00 esclusivamente nei confronti di un Responsabile del trattamento, una società fornitrice di software, per la violazione dei principi di cui agli artt. 5, par. 1, lett. f) e 32 del Regolamento (UE) 2016/679 (di seguito “GDPR” o “Regolamento”), a seguito di una violazione dei dati personale concernente i dati contenuti in una piattaforma utilizzata per la gestione delle contravvenzioni al Codice della strada.

Secondo l’Autorità, non si ravvisavano i presupposti per adottare un provvedimento nei confronti del titolare del trattamento, un ente pubblico, poiché il responsabile del trattamento era risultato inadempiente all’obbligo di prevedere misure di sicurezza adeguate sulla base del contratto stipulato con il titolare del trattamento. Si deve ricordare, infatti, che l’art. 28 del GDPR consente al titolare del trattamento di affidare un trattamento a terzi soggetti che presentino le competenze per adottare adeguate misure di sicurezza.

Si tratta di una pronuncia dalla portata decisamente innovativa se si considera che, in linea generale, le sanzioni del Garante sono rivolte principalmente a Titolari del trattamento o, al più, in maniera congiunta a Titolari e Responsabili del trattamento.

Leggi il provvedimento

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Straw Man Army - SOS


i figli degli Zoundz, dei Subhumans, degli Omega Tribe e dei nostri I Refuse It, stavano mettendo le basi per un nuovo, insperato, ritorno.

iyezine.com/straw-man-army-sos



AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 6 MAGGIOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 30 aprile a venerdì 6 maggio  ci sono stati 422 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia Montecelio.


Privacy Daily – 9 maggio 2022


Il governo annuncia il disegno di legge sulla riforma dei dati nel discorso della regina Sky News riferisce che il governo annuncerà un nuovo disegno…

Il governo annuncia il disegno di legge sulla riforma dei dati nel discorso della regina

Sky News riferisce che il governo annuncerà un nuovo disegno di legge sulla riforma dei dati nel discorso della regina inteso a consentire al Regno Unito di deviare dalla legislazione dell’UE sulla privacy. I rappresentanti del settore hanno detto a Sky News che ritengono che il Regno Unito possa trarre vantaggio dalle riforme, ma si teme che se fatte in modo improprio alla fine costerebbero all’economia più di quanto non forniscano.

Government to announce data reform bill in Queen’s Speech
The government will announce a new data reform bill in the Queen’s Speech intended to allow the UK to deviate from EU privacy legislation, Sky News has learnt. Industry representatives told Sky News they believe the UK could benefit from the reforms, but there are concerns that if done improperly they would ultimately cost the economy more than they deliver.
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news.sky.com/story/government-…



La legge sul monitoraggio dei dipendenti di New York entra in vigore

E’ entrato in vigore l’ emendamento al New York Civil Rights Act che richiede ai datori di lavoro privati ​​con sedi di attività in qualsiasi parte dello stato di fornire ai dipendenti un avviso scritto se il datore di lavoro stesso monitora o intercetta le e-mail dei dipendenti, l’accesso a Internet o le conversazioni telefoniche. L’avviso scritto deve comunicare che “qualsiasi conversazione o trasmissione telefonica, posta elettronica o trasmissioni, o accesso a Internet o utilizzo da parte di un dipendente da parte di qualsiasi dispositivo o sistema elettronico . . . può essere soggetto a monitoraggio in qualsiasi momento con qualsiasi mezzo lecito”.

New York Employee Monitoring Law Goes Into Effect

An amendment to the New York Civil Rights Act goes into effect that requires private employers with places of business anywhere in the state to provide employees a written notice if the employer monitors or intercepts employee emails, internet access or usage, or telephone conversations. The written notice must communicate that “any and all telephone conversations or transmissions, electronic mail or transmissions, or internet access or usage by an employee by any electronic device or system . . . may be subject to monitoring at any and all times by any lawful means.”
848954
bytebacklaw.com/2022/05/new-yo…


La raccolta di dati Big Tech viene nel mirino della Bank for International Settlements (BIS)

Un documento pubblicato dalla Bank for International Settlements chiede di dare alle persone un maggiore controllo sui propri dati raccolti da società e banche Big Tech, riferisce Reuters. La BSI ha affermato che le autorità dovrebbero adottare sistemi di governance dei dati per “rendere eque le condizioni di concorrenza tra interessati e responsabili del trattamento”, aggiungendo: “Quando i dati sono condivisi tra fornitori di dati e utenti di dati, il sistema di governance dei dati dovrebbe specificare quali dati sono richiesti per la condivisione, per quanto tempo saranno conservati dagli utenti dei dati e chi li elaborerà.

Big Tech data harvesting comes under fire by world central bank group

A paper published by the Bank for International Settlements calls for giving individuals more control over their data collected by Big Tech companies and banks, Reuters reports. The BIS said authorities should adopt data governance systems to “level the playing field between data subjects and data controllers,” adding, “When data are shared between data providers and data users, the data governance system should specify which data are requested for sharing, how long they will be retained by data users, and who will process them.”
848956
reuters.com/technology/big-tec…


guidoscorza.it/privacy-daily-9…



In forza dell’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, l'azione degli Stati in Ucraina per far vincere la guerra a una delle parti è illecito


Un punto sulla deterrenza militare nucleare al tempo dell’Ucraina. Ricostruzione di una storia di oltre 70 anni e uno sguardo al futuro


Il piano di Conte: recuperare voti a spese del PD e liberarsi di Di Maio e del governo, anche a costo di una rinnovata alleanza con la Lega


Oggi Russia e UE si contendono il valore simbolico del 9 maggio, in Ucraina l’arma più inquietante e onnipresente è la propaganda


Perché il Web3 ci fa litigare guerredirete.it/perche-il-web3…
in reply to J. Alfred Prufrock

Per un periodo sono rimasto molto affascinato dalle blockchain. La trustlessness, la decentralizzazione, eccetera, sono prospettive accattivanti. Ma man mano che approfondivo, perdevo interesse per la tecnologia. Si tratta di una soluzione con tanti problemi, e cercare di risolverli pare inevitabilmente andare a vanificare le idee iniziali. Inoltre, non sono riuscito a trovarne applicazioni che non fossero sofisticate supercazzole per la speculazione finanziaria.
in reply to Jun Bird

Credo ancora in un web decentralizzato, magari anche p2p dove possibile, ma non sono sicuro che le blockchain giocheranno un grosso ruolo. Non ritengo neanche che siano completamente inutili. Per me che sono privilegiato, Bitcoin è sinceramente inutile, se non magari proprio al fine di specularci finanziariamente, ma per qualcuno proveniente da qualche regime oppressivo magari non è così. Quello che dubito è che le cryptovalute riusciranno a diventare mainstream.
in reply to Jun Bird

in altre occasioni avrei motivato o commentato il link nel condividerlo. Ma su questo argomento ho davvero letto tante discussioni che finivano velocemente per tendere al flame. Così ho trovato l'articolo ben titolato, e ho preferito non aggiungere altro. Un buon articolo, o perlomeno: mi ha dato una panoramica e informazioni che non avevo. Tutto il substack Guerre Di Rete è interessante, per quanto ho letto finora.

Credo che questi argomenti non possano che intrigare chiunque sia appassionato di informatica, su un piano concettuale.

La parola Blockchain oggi mi sembra quasi un marchio per dire che qualcosa è al passo coi tempi, sono sicuro che qualsiasi negoziante oggi esporrebbe merci "con blockchain!". Ho già visto tortelloni in busta con qr code che porta a una presentazione online del prodotto e sotto scritto BLOCKCHAIN!

Con questo voglio dire che anche la più promettente delle intuizioni dovrebbe avere valore per i problemi che risolve, e non diventare una specie di "brand".

Sulle criptovalute: quando sono il main sponsor della F1, forse significa che mainstream lo sono già, ma nello stesso senso di "blockchain" di prima. Spero davvero che possano aiutare qualcuno nei regimi oppressivi, ma devo fare uno sforzo di fantasia nell'immaginare qualcuno mandare denaro alla famiglia in difficoltà in criptovaluta. Risolverà problemi?

in reply to Jun Bird

anch'io mi auguro una maggiore decentralizzazione e un "ritorno" al p2p. Il mio scenario ideale vedrebbe l'aumento di applicazioni che rendano meno complesso avvantaggiarsene. Programmi che basti aprire e usare, senza essere o improvvisarsi sistemisti.

Non facile ai livelli del "tutto e subito, tutto magico, tutto senza sapere come e perché" che ha portato allo scenario ipercentralizzato in cui ci si affida alle volpi che ti invitano a rilassarti che a te ci penseranno loro.

Quindi una giusta via di mezzo.

Da questo punto di vista, ad esempio, trovo Syncthing un piccolo capolavoro.

in reply to J. Alfred Prufrock

Sì, l'isteria attuale per le blockchain ricorda molto quella di 25 anni fa per il .com. Non che internet fosse uno scam (anche se molta gente pare lo pensasse, ho in mente un paio di episodi de I Simpson e di Futurama sul tema che sono invecchiati molto male), ma nessuno sapeva ancora che farci veramente, e contemporaneamente c'era tanto hype a riguardo perché era una tecnologia completamente nuova. Il risultato è che si facevano quindi investimenti basati sul suo presunto potenziale.1/n
in reply to Jun Bird

Ora succede qualcosa di simile con le blockchain. Citando l'articolo, "Compra oggi il mio token per assicurarti la quota di un domani migliore". In cosa consisterà questo domani con le blockchain non è però chiaro credo a nessuno. Proprio perché è una tecnologia nuova ed eccitante, sembra che si stia provando ad applicarla in qualsiasi settore, anche se magari non ha molto senso. Credo di aver visto rubinetti "powered by blockchain technology". 2/n
in reply to Jun Bird

L'esempio che citi tu è invece il tracciamento della filiera produttiva, l'applicazione della tecnologia più popolare in ambito commerciale: scannerizzi il QR Code per verificare sulla blockchain che queste uova provengono da una determinata gallina o boh qualcosa del genere. Sarà che magari non so nulla di 'ste robe, ma io non ho tanto capito come la blockchain, che non previene in alcun modo che la gente ci vada semplicemente a pubblicare delle frottole, sia utile in questo ambito. 3/n
in reply to Jun Bird

Ho anche fatto molto ricerche a riguardo, ma non ho trovato spiegazioni che non fossero delle supercazzole. Sottolineo che non sono un esperto di tracciamenti di filiere, quindi sinceramente credo di potermi sbagliare. Al di là di questo, però, c'è la questione che quando scannerizzi quei QR Code vieni tipicamente portato sul sito dell'azienda che riporta info prese dalla blockchain. Ciò vanifica tutto: mi devo fidare che il sito non mi stia mentendo su quanto la blockchain sostiene. 4/n
in reply to Jun Bird

A questo punto quelle informazioni potrebbero essere riportare semplicemente sul server del sito. L'ideale sarebbe che io vada a verificare direttamente sulla blockchain quanto è riportato, ma questo vuol dire mettere su un proprio nodo, che ha anche un costo significativo in termini di spazio di archiviazione. Una blockchain è essenzialmente un grosso file mantenuto da un network di computer, ognuno di questi ne conserva una copia, che aggiorna seguendo il protocollo della rete. 5/n
in reply to Jun Bird

Questo file continua a crescere. Ethereum richiede spazio attorno a 1 TB. Avere un proprio nodo nella blockchain è l'unico modo per usare la tecnologia in modo da non renderla vana, ma fare ciò è scomodo. Infatti, quasi nessuno sta usando questo sistema nel modo giusto. Spesso trovi investitori che parlano di come questa roba sia "disruptive", ecc, ma quasi sempre quella stessa gente tiene i propri token sugli exchange da dove li hanno comprati. 6/n
in reply to Jun Bird

Non possiedono davvero i token, hanno solo un credito nei confronti di questo intermediario. Si vanno quindi a fidare di un sistema centralizzato, nonostante questo atteggiamento sia contradittorio rispetto alla tecnologia che tanto osannano.
Perché non portano i propri token "on-chain"? A volte perché non comprendono davvero come funziona questa tecnologia e pensano che quella sia già la blockchain, altre volte perché onestamente neanche loro ci credono granché in sta roba. 7/n
in reply to Jun Bird

In realtà è tutto solo per speculare, l'importante è che gli faccia fare soldi. Qua c'è secondo me la fondamentale differenza tra internet e blockchain: menate finanziarie a parte, internet è sempre stato utile, la gente lo usava per davvero, mentre sta rivoluzionaria blockchain pare non volerla usare nessuno. Le criptovalute saranno pure mainstream nel senso che ora tutti ne parlano e che moltissimi ci investono, ma non lo sono nel senso di vero e genuino utilizzo della tecnologia. 8/n
in reply to Jun Bird

Comunque non conoscevo Syncthing, ho sempre cercato qualcosa del genere. Io nutro molto interesse per GunDB e simili, strumenti che permettono di realizzare applicazioni in cui i dati non vengono salvati su un server centralizzato.
PS: Invidio davvero tanto i tuoi messaggi lunghi, presumo sia una feature di Friendica. n/n
in reply to Jun Bird

La tua catena di repliche la condivido interamente, non ho "stellinato" tutto per non fare un flood di notifiche.

Sì, la lunghezza dei post è una feature di Friendica. Tendo spesso a essere più verboso del necessario!

Provo a darti una stringatissima versione dei miei pro e contro di Friendica rispetto a Mastodon:

+ post lunghi
+ bbcode
+ federa con diaspora, ostatus/gnusocial
+ ripulisce i metadati dalle foto caricate
+ puoi seguire come fossero contatti anche feed rss
+ puoi collegarlo a twitter
+ puoi salvare i post organizzandoli in cartelle, categorizzare i contatti: così puoi avere tante timeline, una per ogni "cartella" di contatti
+ thread ben organizzati in post originale e commenti, tipo FB

- interfaccia più lenta e meno bella
- molti client sulla carta, ma nessuno ne sfrutta le caratteristiche e molti non funzionano affatto
- bbcode (sia pro che contro perché avere un solo stile per il testo rende tutto più ordinato)
- in generale molti limiti di Mastodon sono ben calibrati e scelti di proposito per migliorare l'esperienza generale (come non poter commentare citando)
- non offre un modo semplice per petsonalizzare i content warning e fornire una descrizione alle foto (bbcode)
- non è compatibile con i sondaggi (ma dovrebbe risolversi nelle prossime release)

Sicuramente ho dimenticato tanto, ma sono due software diversi e vale la pena usarli entrambi

in reply to J. Alfred Prufrock

Andiamo completamente OT, ma stica. Sono ancora nuovo a tutta questa roba purtroppo, sto cercando di capirne il pieno potenziale e vorrei sperimentare un po' di più con queste piattaforme. Mi chiedevo, ad esempio, se facessi un profilo su un'istanza di Friendica ci sarebbe modo di "collegarla" a questo mio profilo Mastodon? Non mi sono ancora informato a riguardo. Come avrai notato, anch'io tendo a essere prolisso, quindi Friendica mi tenta, o anche Misskey.
in reply to Jun Bird

ah, bella domanda. Tra Mastodon e Friendica non so, ma un profilo Friendica può essere gestito da altri profili Friendica (esempio: profilo pubblico usato da un'associazione che può essere controllato dai profili dei singoli associati).

In ogni caso la maggior parte delle applicazioni permettono di stare collegati a più di un'istanza, eventualmente combinandone le timeline.

in reply to J. Alfred Prufrock

Fico, devo approfondire appena avrò tempo. Mi piacerebbe anche acquisire una più profonda comprensione di ActiivityPub.
in reply to Jun Bird

sì, la finalità "strombazzata" era la tracciabilità di filiera. Ma in pratica ti portava su una pagina "volantino" del prodotto, e un pulsante "accedi per saperne di più" di un servizio di terze parti che mi sono ben guardato dall'usare pur mosso da genuina curiosità. Ancora un db centralizzato a cui dare in pasto dati sulle mie abitudini alimentari 😁



Il ‘fediverso’ dei nemici di #Twitter?

Una settimana su Mastodon, senza capirci una sega...
«#Mastodon è nato più come un atto di accusa al monopolio aziendalistico delle #BigTech tech, che come un progetto fruibile vero e proprio. Questo però favorisce una riflessione: il fatto che con poco sforzo si possa creare un’alternativa più o meno valida a Twitter non dovrebbe far tremare i polsi a #ElonMusk?» 😂 😂 😂

No, no e proprio no...

Di Alessandro Ferri su #RollingStones

rollingstone.it/politica/una-s…

Unknown parent

@Alberto e Fabio :amiga: comprensibile, ma bisogna sempre assumere la buona fede delle persone 😀
it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_d…


Alle elezioni del 9 maggio, settanta milioni di cittadini filippini sono chiamati a votare un nuovo presidente e a rinnovare il Parlamento.


Il 9 maggio russo richiama alla memoria ricordi della seconda guerra mondiale, ma oggi i ruoli sono invertiti




Russia: le parole di Kirill forniscono sostegno religioso alle politiche estere e interne di Putin


La Russia chiamata a riflettere sulla revisione della Costituzione per attuare un federalismo complesso basato sul decentramento del potere


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È online il portale dedicato agli ITS, con corsi e risorse utili per scegliere il percorso formativo, per acquisire competenze tecniche richieste dalle aziende ed essere pronti a entrare nel mondo del lavoro.

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t.me/Miur_Social/3315



argomento del cw

da un po' di tempo cercavo di capire come mai Friendica riuscisse a interpretare correttamente i content warning di Mastodon, ma non mi permettesse di postarne a mia volta.

Oggi mi sono deciso a fare qualche ricerca, da cui è emersa una situazione peculiare.

CW in Mastodon: sono basati sul campo del post "summary", che serve a dare appunto un sommario dei contenuti. In Friendica questo è ottenuto dal tag [abstract] che permette di visualizzare un post diverso a seconda della rete di destinazione, per dare un'anteprima o un sunto del messaggio su reti che supportino un numero più limitato di caratteri, ad esempio.

[abstract=twit]Questo sarà visualizzato per il crosspost su Twitter[/abstract]
[abstract=apub]Questo sarà visualizzato su altre reti AP, e come #CW su Mastodon - Forse anche Pleroma[/abstract]
La parte fuori dai tag invece sarà visualizzata su Friendica

Questo è spiegato nell'issue #3285, Github di Friendica col fatto che su Mastodon i content warning sono stabiliti da chi posta, su friendica sono invece definibili da chi riceve impostando le parole chiave da mettere sotto warning.

Su Friendica si può invece usare il bbcode [spoiler=argomento dello spoiler]contenuto nascosto[/spoiler] per nascondere dei contenuti, ma purtroppo questo tag non viene interpretato da Mastodon (non so da Pleroma), col risultato che il messaggio sarà visualizzato così da chi non usa Friendica:

argomento dello spoiler contenuto nascosto

Quindi, se si vuole usare da Friendica un content warning che funzioni su Mastodon bisognerà usare il formato

[abstract=apub]friendica, mastodon e i content warning[/abstract]
contenuto nascosto

ricordandosi però che gli utenti Friendica vedranno solo
contenuto nascosto

Una riflessione personalissima: ma non sarebbe stato meglio se anche Mastodon avesse associato la sua funzione cw allo spoiler invece che al summary/abstract?

@Poliverso Forum di supporto



Persone riprese in manette: “Essere ristretti nella propria libertà, non può significare essere espropriati della propria dignità”


Nuovo appuntamento con la rubrica #[url=https://poliverso.org/search?tag=iprovvedimentispiegatisemplice]iprovvedimentispiegatisemplice[/url] su Agenda Digitale. In questo numero parliamo della tutela delle persone riprese in stato di costrizione fisica. G

Nuovo appuntamento con la rubrica #iprovvedimentispiegatisemplice su Agenda Digitale. In questo numero parliamo della tutela delle persone riprese in stato di costrizione fisica.

Guarda il video:

youtube.com/embed/vmGChCVIRHc?…


guidoscorza.it/persone-riprese…



La privacy secondo te: la parola a Rita dalla Chiesa


A “La privacy secondo te”, la rubrica su Italian Tech, Rita dalla Chiesa, ci racconta com’è riuscita a conciliare il suo essere personaggio pubblico con…

A “La privacy secondo te”, la rubrica su Italian Tech, Rita dalla Chiesa, ci racconta com’è riuscita a conciliare il suo essere personaggio pubblico con il preservare la riservatezza della sua famiglia e di suo padre, simbolo della lotta delle istituzioni italiane contro il terrorismo e la mafia:

Guarda l’intervista qui.


guidoscorza.it/la-privacy-seco…



La comunità internazionale deve obbligare la Russia di Putin a coprire i costi della ricostruzione dell'Ucraina.



Immagine/foto

🇪🇺 Domani è la Festa dell’Europa! In occasione di questa giornata, studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado partecipano all’hackathon creativo “Futura Yeah!”, per immaginare la scuola del futuro ispirata ai valori dell’Unione Europea.
I partecipanti sono già all’opera e i loro progetti saranno presentati all’evento finale di domani, in diretta streaming. Interverrà anche il Ministro Patrizio Bianchi.

🏆 La squadra vincitrice avrà l’opportunità di proseguire l’esperienza formativa a Fiera Didacta Italia 2022!

Vi aspettiamo domani, alle 10.00, in diretta sul canale YouTube di Le Scuole ▶️ youtube.com/watch?v=_nuiaKrU_7…

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/festa-…



Il 10 e 11 maggio a Roma tornano in presenza politici, imprenditori e poliziotti per capire cosa hanno sbagliato finora e come possono migliorare la postura cibernetica dell'Italia in un mondo che non ha più confini

Cybertech Europe, il mondo della cyberdifesa raccoglie le idee

Il 10 e 11 maggio a Roma tornano in presenza politici, imprenditori e poliziotti per capire cosa hanno sbagliato finora e come possono migliorare la postura cibernetica dell’Italia in un mondo che non ha più confini

di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica 6 Maggio 2022

Una fiera della cybersecurity con tanto di stand, incontri d’affari e panel di discussione: Cybertech Europe quest’anno torna in presenza a Roma il 10 e 11 maggio per parlare di sicurezza informatica, difesa elettronica e cyber diplomacy. E sul palco ci saranno alcuni tra gli attori più importanti per discutere di come cambiano le esigenze di sicurezza in un mondo sempre più complesso.

Preparazione, difesa e resilienza sono i temi generali dell’evento ma è facile aspettarsi che la guerra in Ucraina sarà citata in molte discussioni. Si parlerà di fintech, blockchain, cryptovalute, cloud security, intelligenza artificiale e poi di formazione, awareness, igiene cibernetica, ma ci sarà anche una sessione sulla difesa delle comunicazioni e delle tecnologie che ci proiettano verso lo spazio. Partecipato da alcune delle realtà più importanti della cybersecurity, da Leonardo ad Accenture, partner dell’evento, da BitDefender a Crowdstrike fino a Mandiant, con Checkpoint Technologies, CyberArk e SentinelOne, Cybertech Europe vedrà anche la presenza delle italiane Telsy, AlfaGroup, CyberGuru e One Identity. Sicurezza


dicorinto.it/temi/cybersecurit…



Ho letto molti articoli simili a questo. Francamente molti si somigliano tra loro: giornalista si iscrive a Mastodon, qualche giorno per capire "che aria tira", torna su Twitter a fare l'articolo per dire che #Mastodon non è ancora pronto a rimpiazzare #Twitter, come se fosse questa la finalità.

In particolare mi ha colpito il seguente estratto, e chiedo a chi conosce la storia di questa rete: è accurato? Non siamo su una rete che ha un suo progetto alle spalle, ma su un atto di accusa?

In definitiva, Mastodon è nato più come un atto di accusa al monopolio aziendalistico delle big tech, che come un progetto fruibile vero e proprio.

Concludo il mio commento specificando che non odio Twitter e lo uso pure, per alcune esigenze. Ma accedo tramite #Friendica, in modo da non essere inseguito da suggerimenti e trend.


Una settimana su Mastodon, il ‘fediverso’ dei nemici di Twitter

#ElonMusk
#Mastodon

rollingstone.it/politica/una-s…

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Perugia Sostenibile
Sicuramente lo scivolone più facile è quello di ambire al ruolo di influencer a scapito della cura dei rapporti diretti. Tutti e due gratificanti; uno tipico di Twitter o Instagram e l'altro che attiene al Fediverso. Almeno così vivo i due ambiti. Per le competenze digitali si apre una voragine fatta di sottovalutazione degli effetti collaterali e incompetenza dei soggetti preposti a "educare" (genitori e istituzioni)
Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Perugia Sostenibile
Sicuramente estrarre incipit linkando a notizie/approfondimenti rappresenta il duplice rischio di sentirsi un gradino sopra gli altri e/o non avere adeguati permessi. A questo proposito è mortificante prendere atto che solo una minima % dei siti web "socialmente impegnati" autorizza la condivisione con licenze CC mentre sono in bella mostra tutti i condividi secondo il vangelo di GAFAM.


Auguri mamma, nonostante tutto. Nonostante il tuo modo di volermi bene, che ho capito solo a 35 anni. Nonostante la tua freddezza, che oggi so essere solo una facciata dietro cui si nasconde il tuo amore. Nonostante tu non abbia condiviso le mie scelte di vita, ma non mi hai mai ostacolata. Nonostante una figlia troppo lontana dai tuoi desideri, troppo testarda, indipendente, incontrollabile, ma che a modo tuo hai sempre amato e protetto, anche se lei non lo voleva.
Ti voglio bene, nonostante tutto.