Referendum sulla giustizia, depositato testo in Cassazione, parte il conto alla rovescia
[quote]ROMA – Alle 11 e 30, i delegati di maggioranza del Senato hanno presentato alla Corte di Cassazione il testo sulla riforma della giustizia. Ieri, martedì 4 novembre, intanto, i…
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Medio Oriente, i coloni provocano: in 465 nella Moschea di Al-Aqsa per riti e visite guidate
[quote]GERUSALEMME – La tregua a Gaza si mostra ogni giorno più fragile, mentre proseguono le provocazioni dei coloni israeliani. Ieri, martedì 4 novembre, nella città di Aqraba, a sud di…
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New York, Mamdani trionfa e sfida Trump: “Possiamo sconfiggerti”
WASHINGTON – Tris storico per i dem negli Stati Uniti. Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York. Mentre New Jersey e Virginia vanno alle prime due governatrici donne.…
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Rapporto Clusit: in Italia l’hactivism (soprattutto pro Russia) supera il cyber crime
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Rapporto Clusit del primo semestre 2025, secondo cui gli incidenti nel mondo segnano +36% superando la linea di tendenza, si focalizza sull'Italia, dove gli attacchi verso manifattura e sanità destano preoccupazione. Ecco i dati del
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Leonardo-Rheinmetall, primo contratto per la nuova difesa terrestre italiana
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall segna il primo passo concreto verso la modernizzazione dei mezzi corazzati dell’Esercito italiano. Con la firma del contratto per la fornitura dei primi 21 veicoli A2cs Combat, Roma consolida la sua posizione nel panorama
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Il Perù rompe le relazioni diplomatiche con il Messico
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il governo del Perù ha deciso di rompere con il Messico dopo che la presidente Sheinbaum ha concesso l'asilo politico alla ex premier Betssy Chavez, accusata di aver partecipato al "golpe" guidato da Pedro Castillo
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qui:
slowforward.net/2010/06/20/tes…
(anche se in effetti la situazione è assai assai peggiorata)
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PNLUG di nuovo a Punto D’Incontro
pnlug.it/2025/11/05/pnlug-di-n…
Segnalato dal Grupo Linux di #Pordenone e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Cari studenti e futuri professionisti, Preparatevi, perché anche quest'anno, Pordenone Linux User Group (PNLUG) sbarca a Punto D'Incontro! Sì, proprio […]
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Il mondo selvaggio dei numeri sulla mania dello sviluppo dell’IA
L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’UE e i governi nazionali sono determinati a migliorare la posizione dell’Europa nella corsa globale all’IA, ma non è chiaro contro cosa si stanno scontrando. La Commissione ha stanziato
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Hacker, in Italia il 10% dei cyberattacchi mondiali: nel mirino il settore governativo-militare
[quote]Un primato in negativo per l’Italia nel campo dei cyber attacchi. Nella penisola nel primo semestre del 2025 si è verificato il 10,2% degli hackeraggi compiuti a livello mondiale
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Quanto e come usiamo davvero l’intelligenza artificiale?
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’integrazione a livello aziendale in Italia rimane bassa, ma sempre più spesso i lavoratori utilizzano in autonomia gli strumenti di AI generativa: con qualche vantaggio e parecchie criticità.
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“Lasciatemi morire ridendo” – Proiezione a Roma con Stefano Massoli
Cinema Barberini, – Roma, Piazza Barberini 25
Martedì 19 novembre 2025
Ore 18:45
In occasione della distribuzione nazionale del docufilm “Lasciatemi morire ridendo”, la Cellula Coscioni di Roma invita alla proiezione presso il Cinema Barberini.
Il documentario di Massimiliano Fumagalli racconta la storia di Stefano Gheller, giovane affetto da distrofia muscolare e primo in Veneto ad ottenere dalla ASL l’autorizzazione alla morte volontaria medicalmente assistita, come previsto dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.
Al termine della proiezione seguirà un dibattito con:
– Stefano Massoli, coordinatore della Cellula Coscioni Perugia e marito di Laura Santi, Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni e giornalista, prima persona in Umbria ad accedere alla morte medicalmente assistita.
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“Lasciatemi morire ridendo” a Latina – Proiezione e dibattito sul fine vita
Latina – Multisala Oxer, Viale Pier Luigi Nervi
Giovedì 14 novembre 2025
Ore 21:00
Il docufilm “Lasciatemi morire ridendo” di Massimiliano Fumagalli approda a Latina per una serata dedicata al tema dell’autodeterminazione e dei diritti nel fine vita promossa dalla Cellula Coscioni di Latina
Il film racconta la storia di Stefano Gheller, giovane veneto con distrofia muscolare, la seconda persona in Italia ad ottenere l’autorizzazione alla morte volontaria medicalmente assistita, secondo i criteri fissati dalla Corte costituzionale. Un racconto di coraggio, libertà e dignità.
Dibattito post-proiezione a cura di: – Dott. Luca Palombo, Infermiere e coordinatore Cellula Coscio Latina; – Dott.ssa Michela Guarda, Dirigente Infermieristico Hospice San Marco; – Dott. Ferdinando Tucci, Psicoterapeuta.
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“Lasciatemi morire ridendo” a Reggio Emilia – Proiezione e dibattito sul fine vita
“Lasciatemi morire ridendo” a Reggio Emilia – Proiezione e dibattito sul fine vita
Cinema AlCorso Corso Giuseppe Garibaldi 14 – Reggio Emilia
Domenica 17 novembre 2025
Ore 19:30
Il docufilm “Lasciatemi morire ridendo” di Massimiliano Fumagalli, prodotto in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni, arriva al Cinema AlCorso di Reggio Emilia, con una serata di riflessione pubblica sul fine vita promossa dalla Cellula Coscioni Modena-Reggio Emilia.
Il film racconta l’ultima parte di vita di Stefano Gheller, giovane affetto da una grave forma di distrofia muscolare e prima persona in Veneto ad aver ottenuto l’autorizzazione alla morte volontaria medicalmente assistita, come previsto dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.
La proiezione sarà seguita da un dibattito con gli attivisti dell’Associazione Luca Coscioni, che approfondiranno i temi del diritto all’autodeterminazione per garantire il rispetto delle proprie scelte nel fine vita.
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“Lasciatemi morire ridendo” a Milano – Proiezione con Marco Cappato e Diego Silvestri
Milano – Cinema Beltrade, Via Nino Oxilia 10
Giovedì 21 novembre 2025
Ore 19:20
Una serata da non perdere con la proiezione del docufilm “Lasciatemi morire ridendo”, diretto da Massimiliano Fumagalli, che racconta la storia di Stefano Gheller, primo in Veneto e secondo in Italia ad ottenere l’autorizzazione alla morte volontaria medicalmente assistita, secondo i criteri fissati dalla Corte costituzionale.
Introduzione a cura di Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni e Diego Silvestri, Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni;
Dibattito post proiezione con Massimiliano Fumagalli, regista Virginia Rosaschino e Alessandro Conconi, produttori
Un evento organizzato in collaborazione con la Cellula Coscioni di Milano,
Per informazioni: cellulamilano@associazionelucacoscioni.it
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Matteo D’Angelo interviene all’incontro pubblico “Veneto, terra di diritti”
Dolo (VE) – Circolo del Partito Democratico, Piazza Cantiere 4
Sabato 15 novembre 2025
Ore 9:45
Matteo D’Angelo, avvocato e attivista dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà all’incontro pubblico “Veneto, terra di diritti” organizzato dal Partito Democratico
Modera Mattia Garzana (Giovani Democratici Venezia), saluti di Chiara IULIANO(Coordinatrice PD Riviera del Brenta) e Massimo IOVINE (Presidente Giovani Democratici Veneto), intervengono Jonatan MONTANARIELLO e Francesca BRESSANIN (candidati al Consiglio Regionale) e Iryna SHAPARAVA (attivista LGBT+)
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avvenire.it/mondo/afghanistan-…
questo è trump e il suo mondo. discriminazioni e ingiustizie. cosa c'entra trump? quando si tratta di discriminazioni è il principe negli usa... solo l'uomo bianco ha diritto. basta anche vedere quello che fa nel sud africa... o repubblica ceca dove ha preteso una costituzione transfobica. o le persone transgender. le donne? sulla stessa faccia della medaglia: devono stare a casa a fare solo figli. e parlare il meno possibile.
Audio Sound Capture Project Needs Help
When you are capturing audio from a speaker, you are rarely capturing the actual direct output of such a system. There are reflections and artifacts caused by anything and everything in the environment that make it to whatever detector you might be using. With the modern computation age, you would think there would be a way to compensate for such artifacts, and this is what [d.fapinov] set out to do.
[d.fapinov] has put together a code base for simulating and reversing environmental audio artifacts made to rival systems, entirely orders of magnitude higher in cost. The system relies on similar principles used in radio wave antenna transmission to calculate the audio output map, called spherical harmonic expansion. Once this map is calculated and separated from outside influence, you can truly measure the output of an audio device.
The only problem is that the project needs to be tested in the real world. [d.fapinov] has gotten this far but is unable to continue with the project. A way to measure audio from precise locations around the output is required, as well as the appropriate control for such a device.
Audio enthusiasts go deep into this tech, and if you want to become one of them, check out this article on audio compression and distortion.
X-wing Aircraft Are Trickier Than They Look
The iconic X-wing ship design from Star Wars is something many a hobbyist have tried to recreate, and not always with success. While [German engineer] succeeded in re-imagining an FPV quadcopter as an X-wing fighter, the process also highlighted why there have been more failures than successes when it comes to DIY X-wing aircraft.
For one thing, the X-wing shape is not particularly aerodynamic. It doesn’t make a very good airplane. Quadcopters on the other hand rely entirely on precise motor control to defy gravity in a controlled way. It occurred to [German engineer] that if one tilts their head just so, an X-wing fighter bears a passing resemblance to a rocket-style quadcopter layout, so he set out to CAD up a workable design.When flying at speed, the aircraft goes nearly horizontal and the resemblance to an X-wing fighter is complete.
One idea that seemed ideal but ultimately didn’t work was using four EDF (electric ducted fan) motors mounted in the same locations as the four cylindrical engines on an X-wing. Motors large enough to fly simply wouldn’t fit without ruining the whole look. A workable alternative ended up being the four props and brushless motors mounted on the ends of the wings, like you see here.
The unit still needed a lot of fine tuning to get to a properly workable state, but it got there. It takes off and lands vertically, like a classical quadcopter, but when flying at speed it levels out almost completely and looks just like an X-wing as it screams by. It’s in sharp contrast to the slow, methodical movements of this Imperial Shuttle drone.
There are also a couple design elements in [German engineer]’s build we thought were notable. The spring-loaded battery door (all 3D-printed, including the spring) looks handy and keeps the lines of the aircraft clean. And since it’s intended to be flown as an FPV (first person view) aircraft, the tilting camera mount in the nose swings the camera 90 degrees during takeoff and landing to make things a little easier on the pilot.
3D models for the frame (along with a parts list) are up for anyone who wants to give it a shot. Check it out in the video, embedded below.
youtube.com/embed/ocwTty_xnuc?…
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Nuovi bug in Teams aprono la porta al furto di dati e all’ingegneria sociale
Gli esperti di sicurezza informatica hanno reso pubbliche quattro vulnerabilità presenti in Microsoft Teams, che avrebbero permesso a malintenzionati di condurre pericolosi attacchi di ingegneria sociale e impersonificazione contro gli utenti.
Con poche parole, tali lacune permettono di alterare il contenuto del messaggio senza che l’etichetta ‘Modificato‘ e l’identità del mittente siano visibili, e di modificare le notifiche in arrivo in modo da cambiare il mittente apparente del messaggio.
Ciò consente a un aggressore di indurre le vittime ad aprire messaggi dannosi, facendo apparire questi ultimi come se provenissero da una fonte attendibile, ad esempio dirigenti di alto livello.
Microsoft, in un avviso pubblicato il mese scorso, ha affermato che “le ampie funzionalità di collaborazione e l’adozione globale di Microsoft Teams lo rendono un obiettivo di alto valore sia per i criminali informatici che per gli attori sponsorizzati dallo Stato” e che le sue funzionalità di messaggistica (chat), chiamate e riunioni, nonché di condivisione dello schermo basata su video, vengono utilizzate come armi in diverse fasi della catena di attacco.
In seguito alla divulgazione responsabile di marzo 2024, alcuni problemi sono stati risolti da Microsoft nell’agosto 2024 con l’identificativo CVE CVE-2024-38197, con patch successive distribuite a settembre 2024 e ottobre 2025.
Un’azione ostile, che coinvolge sia utenti esterni non autorizzati sia individui malintenzionati all’interno dell’organizzazione, comporta serie minacce, in quanto compromette le barriere di sicurezza e permette ai possibili obiettivi di compiere operazioni non volute, ad esempio, cliccare su collegamenti pericolosi ricevuti tramite messaggi o diffondere informazioni sensibili.
Le vulnerabilità riscontrate hanno inoltre permesso di alterare i nomi mostrati nelle discussioni private di chat, semplicemente cambiando l’argomento della conversazione, e di cambiare a piacimento i nomi visualizzati durante le notifiche delle chiamate e nella chiamata stessa, in tal modo un attaccante poteva dissimulare la propria identità durante le chiamate.
I risultati emergono mentre gli autori delle minacce stanno abusando della piattaforma di comunicazione aziendale di Microsoft in vari modi, tra cui avvicinandosi ai bersagli e convincendoli a concedere l’accesso remoto o a eseguire un payload dannoso fingendosi personale di supporto.
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ArXiv blocca gli articoli generati con l’Intelligenza Artificiale
arXiv, uno dei più importanti repository di preprint scientifici, a seguito delle crescenti preoccupazioni della comunità scientifica riguardo all’uso incontrollato di modelli di intelligenza artificiale generativa ha rilevato dei fatti inquietanti.
La piattaforma, gestita dalla Cornell University e ampiamente utilizzata da scienziati in tutto il mondo, ha smesso di accettare due tipologie specifiche di pubblicazioni informatiche: articoli di revisione e articoli programmatici. La ragione di ciò è il forte aumento del numero di articoli generati automaticamente utilizzando modelli linguistici che non apportano alcun reale contributo scientifico.
Per decenni, arXiv ha svolto il ruolo di piattaforma per la pubblicazione di articoli scientifici prima che venissero sottoposti a revisione paritaria completa su riviste accademiche. Questo è particolarmente importante per settori in rapida evoluzione come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico , dove i ritardi nella pubblicazione possono sminuire la novità dei risultati.
Tuttavia, negli ultimi anni, il campo dell’informatica è stato letteralmente inondato di opere che non rappresentano né ricerche originali né revisioni analitiche che discutono problemi scientifici attuali. Molte di esse, come sottolinea la dichiarazione ufficiale della piattaforma, assomigliano a bibliografie annotate che non fanno altro che rielaborare dati esistenti.
Sebbene non vengano formalmente introdotte nuove regole, l’amministrazione di arXiv precisa che d’ora in poi aderirà rigorosamente agli attuali criteri di moderazione. Gli autori di articoli di revisione e di programma saranno ora tenuti a dimostrare di aver completato con successo la revisione paritaria esterna ; in caso contrario, la pubblicazione non sarà approvata. Si precisa che queste misure si applicano esclusivamente agli articoli che non contengono risultati originali e non si estendono alla ricerca completa.
Secondo i rappresentanti di arXiv, attualmente ricevono centinaia di pubblicazioni di questo tipo ogni mese. L’avvento dei modelli linguistici non ha fatto altro che accelerare questo processo, semplificando la generazione di massa di testi. Ciò ha aumentato la pressione sui moderatori, costretti a impiegare risorse per filtrare materiale riciclato e duplicato a scapito dell’analisi di ricerche veramente significative. Per alleviare questo onere, è stata presa la decisione di interrompere completamente l’accettazione di pubblicazioni di revisione e programmatiche nella categoria informatica.
Se una situazione simile dovesse verificarsi in altre discipline, a causa dell’aumento dei testi basati sull’intelligenza artificiale, arXiv potrebbe estendere restrizioni simili anche a queste sezioni. L’amministrazione del servizio ritiene che tali misure siano necessarie per dare priorità a ricerche serie e di interesse per la comunità scientifica.
L’uso di modelli generativi è già diventato fonte di diversi problemi in ambito scientifico. Oltre al flusso di testi ripetitivi, la crescente dipendenza dall’intelligenza artificiale sta influenzando anche il processo di revisione paritaria: sono noti casi di revisori scientifici che utilizzano ChatGPT per preparare le proprie conclusioni.
Inoltre, l’anno scorso, un articolo pubblicato su una prestigiosa rivista contenente un’immagine generata dall’intelligenza artificiale è stato ritirato perché non conforme agli standard accademici. Tutto ciò evidenzia la necessità di rivedere i criteri di pubblicazione e rafforzare il controllo di qualità per gli articoli scientifici nell’era dell’uso diffuso dei modelli linguistici.
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Il CISA Avverte! Nuovi bug in Gladinet, Control Web Panel e WordPress espongono i sistemi
Due vulnerabilità relative a Gladinet e Control Web Panel (CWP) sono state inserite nel catalogo delle vulnerabilità note sfruttate (KEV) dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, a causa di segnalazioni di sfruttamento attivo.
In virtù dell’utilizzo intensivo, entro il 25 novembre 2025 le agenzie del ramo esecutivo civile federale (FCEB) devono adottare le azioni richieste per salvaguardare i loro network.
I bug inseriti nel catalogo KEV sono i seguenti:
- CVE-2025-11371 (punteggio CVSS: 7,5) – Una vulnerabilità nei file o nelle directory accessibili a parti esterne in Gladinet CentreStack e Triofox che potrebbe causare la divulgazione involontaria di file di sistema.
- CVE-2025-48703 (punteggio CVSS: 9,0) – Una vulnerabilità di iniezione di comandi del sistema operativo in Control Web Panel (in precedenza CentOS Web Panel) che provoca l’esecuzione di codice remoto non autenticato tramite metacaratteri shell nel parametro t_total in una richiesta changePerm del file manager.
Sono state aggiunte anche ulteriori 3 bug di sicurezza critici in tre plugin e temi di WordPress.
Viene quindi consigliato agli utenti di siti WordPress che utilizzano i plugin e i temi menzionati di aggiornarli all’ultima versione il prima possibile, di utilizzare password complesse e di controllare i siti per individuare eventuali segnali di malware o la presenza di account inaspettati.
- CVE-2025-11533 (punteggio CVSS: 9,8) – Una vulnerabilità di escalation dei privilegi in WP Freeio che consente a un aggressore non autenticato di concedersi privilegi amministrativi specificando un ruolo utente durante la registrazione.
- CVE-2025-5397 (punteggio CVSS: 9,8) – Una vulnerabilità di bypass dell’autenticazione in Noo JobMonster che consente ad aggressori non autenticati di eludere l’autenticazione standard e accedere agli account utente amministrativi, presupponendo che l’accesso social sia abilitato su un sito.
- CVE-2025-11833 (punteggio CVSS: 9,8) – La mancanza di controlli di autorizzazione in Post SMTP consente a un aggressore non autenticato di visualizzare i registri delle e-mail, comprese le e-mail di reimpostazione della password, e di modificare la password di qualsiasi utente, incluso un amministratore, consentendo l’acquisizione del sito.
Lo sviluppo arriva poche settimane dopo che la società di sicurezza informatica Huntress ha dichiarato di aver rilevato tentativi di sfruttamento attivi mirati a CVE-2025-11371, con autori di minacce sconosciuti che sfruttano la falla per eseguire comandi di ricognizione (ad esempio, ipconfig /all) trasmessi sotto forma di payload codificato in Base64.
Al momento, non sono disponibili resoconti pubblici sull’utilizzo di CVE-2025-48703 come strumento in attacchi reali. I dettagli tecnici della vulnerabilità sono stati resi noti da Maxime Rinaudo, ricercatore di sicurezza, nel giugno 2025. Questa divulgazione è avvenuta poco dopo l’applicazione della patch nella versione 0.9.8.1205, a seguito di una rivelazione responsabile avvenuta il 13 maggio.
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OpenAI rilasc’a l’APP Mobile di Sora su Android, disponibile in vari paesi
OpenAI ha rilasciato l’applicazione Sora per App Mobile su dispositivi Android. CNBC, ha riferito che l’app Sora di OpenAI è ora disponibile per il download tramite l’app store di Google Play e che l’app è disponibile negli Stati Uniti, in Canada, Giappone, Taiwan, Thailandia e Vietnam, inclusa la Corea.
Sora è stata rilasciata a settembre dell’anno scorso e ha superato 1 milione di download in meno di 5 giorni, mantenendo il primo posto nell’App Store di Apple per 3 settimane. Attualmente è al quinto posto tra le app gratuite di Apple, con ChatGPT al primo posto e Google Gemini al quarto, a dimostrazione del continuo predominio delle app basate sull’intelligenza artificiale.
OpenAI sta attualmente lavorando per rendere Sora disponibile per il download in Europa, ha scritto sul social media X Bill Pebbles, direttore di Sora presso OpenAI.
OpenAI ha dichiarato che Sora rappresenta “il prossimo passo nella generazione multimodale”, combinando la capacità di comprendere il linguaggio naturale con quella di produrre immagini e movimenti coerenti in un contesto visivo. L’app, nata inizialmente come piattaforma di ricerca, è diventata rapidamente un fenomeno di massa, con milioni di utenti che la utilizzano per creare brevi video realistici partendo da semplici descrizioni testuali.
L’interfaccia di Sora ricorda quella dei social network più popolari: un feed verticale dove scorrono i video generati dagli utenti, che possono essere “remixati”, commentati e condivisi. Secondo molti analisti, OpenAI starebbe puntando a trasformare Sora non solo in uno strumento di generazione video, ma in un vero e proprio ecosistema creativo, capace di competere con piattaforme come TikTok e Instagram Reels.
La possibilità di realizzare contenuti visivi con qualità quasi cinematografica, senza necessità di competenze tecniche o software professionali, ha suscitato entusiasmo ma anche preoccupazioni.
Diverse organizzazioni hanno infatti segnalato i rischi legati alla creazione di deepfake e alla diffusione di contenuti sintetici potenzialmente ingannevoli. OpenAI ha assicurato di aver introdotto watermark digitali e metadati C2PA per identificare i video generati da Sora, e ha implementato sistemi di controllo per prevenire l’abuso della piattaforma.
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Microsoft usa macOS per creare gli sfondi di Windows? Probabilmente si!
Il 29 ottobre Microsoft ha rilasciato uno sfondo per commemorare l’undicesimo anniversario del programma “Windows Insider” e si ipotizza che sia stato creato utilizzando macOS.
Ricordiamo che Windows Insider è un programma ufficiale lanciato da Microsoft nel 2014 che permette agli utenti di testare in anteprima le nuove versioni di Windows prima del loro rilascio pubblico.
Gli iscritti — chiamati “Insider” — ricevono aggiornamenti sperimentali, funzioni in fase di sviluppo e build del sistema operativo non ancora definitive, contribuendo con feedback e segnalazioni di bug al miglioramento del software.
Il programma è aperto a tutti gli utenti con un account Microsoft e si articola in diversi canali (Canary, Dev, Beta e Release Preview), che offrono livelli differenti di stabilità e novità. In sostanza, è una comunità globale di tester e appassionati che aiutano Microsoft a perfezionare Windows, spesso anticipando funzionalità che arriveranno mesi dopo nelle versioni ufficiali.
Lo sfondo in questione, che vuole commemorare il programma, è stato pubblicato sull’account Microsoft Design X ed è disponibile in due colori, scuro e chiaro, e in due dimensioni. Sono disponibili quattro sfondi all’interno del file zip. Potete scaricarli dalla pagina degli sfondi di Microsoft Design.
Tuttavia, una volta estratto il file zip, è apparsa una cartella chiamata “__MACOSX”, che viene generata quando un file viene compresso utilizzando la funzione standard di macOS.
Questo ha portato alcuni utenti a chiedere: “Microsoft sta usando macOS per creare uno sfondo per Windows?”
Tweet di Microsoft Design che celebra gli 11 anni di “Windows Insider”
Questa cartella “__MACOSX” contiene i dati utilizzati da macOS per memorizzare le informazioni sulle impostazioni all’interno della cartella, il che indica che macOS è stato utilizzato almeno per il processo di compressione.
Non è chiaro se macOS sia stato effettivamente utilizzato per creare lo sfondo, ma viene spesso utilizzato in ambito design e probabilmente viene anche utilizzato dai grafici di Windows per realizzare la grafica degli ambienti Microsoft.
File zip “Windows Insider Program 11th Anniversary” aperto, scaricato dal sito di Microsoft Design
Sembrerebbe un po’ ironico se uno sfondo commemorativo di Windows fosse stato creato utilizzando macOS.
Non siamo certi di questa informazione, ma tutto lascia pensare che sia proprio così.
L'articolo Microsoft usa macOS per creare gli sfondi di Windows? Probabilmente si! proviene da Red Hot Cyber.
Leone XIV: udienza, “tendiamo all’infinito e all’eterno”, “morte anticipata dalle sofferenze, dalle perdite, dai fallimenti” - AgenSIR
“L’annuncio pasquale è la notizia più bella, gioiosa e sconvolgente che sia mai risuonata nel corso della storia”.M.Michela Nicolais (AgenSIR)
Un destino di nome Mamdani
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/un-dest…
Zohran Mamdani sarà molto più del nuovo sindaco di New York. Figlio di un politologo ugandese e della regista indiana Mira Nair, musulmano, dichiaratamente a favore della causa palestinese, sostenitore dell’arresto di Netanyahu qualora dovesse mettere piede nella Grande Mela e favorevole
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
LIBANO. Nel campo profughi palestinese di Shatila, è una morte di troppo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'omicidio legato alla droga di una giovane donna nell'area di Beirut più povera ha scatenato una pesante operazione di sicurezza
L'articolo pagineesteri.it/2025/11/05/med…
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