Abu Mazen in Vaticano da Papa Leone XIV. “Serve una soluzione a due Stati”
ROMA – Incontro tra Abu Mazen e Leone XIV. “Durante il colloquio”, ha riferito la Santa Sede, “è stata constatata l’urgenza di prestare soccorso alla popolazione civile di Gaza e…
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Test atomici, Trump insiste e Putin minaccia ritorsioni. La resistenza ucraina a Pokrovsk: “Non ci siamo arresi”
[quote]WASHINGTON – La linea del presidente americano Donald Trump sui test nucleari non cambia. The Donald ribadisce di aver affidato al Pentagono il riavvio della sperimentazione “su base paritaria”. Dall’altra…
Manovra 2026, meno risorse per comuni e regioni. Criticità anche per Bankitalia e Istat
[quote]ROMA – Allarme da comuni e regioni per la Legge di bilancio 2026: conti pubblici che rischiano di andare in rosso e Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) inseriti nella manovra.…
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Recensione : Spain The blue moods of Spain
“The Blue Moods of Spain” debutto della band americana Spain viene ristampato con un’edizione ampiamente arricchita per il suo trentennale dalla Rhino Records.
La mancanza di educazione sessuale è un’emergenza sociale che riguarda tutti
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/la-manc…
In Italia si discute da decenni dell’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole. È un tema su cui chiunque si sente in diritto di
La stretta sullo stretto. Quasi un dietro-front
@Giornalismo e disordine informativo
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Nel fatidico 1968 vinsi le elezioni promettendo il “ponte sullo stretto”. Ma erano le elezioni a capoclasse ai salesiani, alle medie. Da quasi un secolo in Sicilia aspettiamo il ponte, ma non sappiamo cosa sarà. Oggi abbiamo il
Istat, un italiano su 10 rinuncia a curarsi per colpa delle liste di attesa
[quote]ROMA – Nel 2024 il 9,9% degli italiani ha rinunciato a curarsi per problemi legati alle liste di attesa, alle difficoltà economiche o alla scomodità delle strutture sanitarie. Si tratta…
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La Norvegia revoca l’esclusione delle imprese israeliane dal suo fondo sovrano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ad agosto il fondo sovrano della Norvegia aveva escluso varie imprese israeliane dai suoi investimenti per motivi etici. Su spinta di Jens Stoltenberg il parlamento di Oslo ha revocato la misura
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Premio Fifa per la pace, l’ultima idea di Infantino sembra fatta su misura per Trump
[quote]ZURIGO – Gianni Infantino, presidente della Fifa e alleato di Donald Trump, ha annunciato l’istituzione del “Premio Fifa per la pace – Il calcio che unisce il mondo”, che verrà…
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Nepal, ripresi i contatti con i 5 alpinisti italiani dispersi. Farnesina: “Stanno bene”
Ripresi i contatti con i 5 alpinisti italiani dispersi in Nepal. La Farnesina comunica che stanno bene e torneranno presto in Italia
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SLAPP, l’Italia al bivio: nel 2026 dovrà recepire la Direttiva europea contro le querele bavaglio
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/slapp-l…
In Italia si moltiplicano i casi di azioni legali intimidatorie contro attivisti,
In difesa di Francesca Albanese
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/in-dife…
Se poteva sussistere ancora qualche dubbio sulla connivenza del governo italiano con le azioni genocidiarie di Israele, le dichiarazioni rese dall’ambasciatore italiano Maurizio Massari all’Assemblea Generale dell’ONU il 28 ottobre in occasione della presentazione dell’ultimo
La Roma noir di Marco Paraldi: un affresco cinico dal finale aperto
@Giornalismo e disordine informativo
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In libreria con Marsilio il quarto volume della serie noir con protagonista il cronista vinaio. Con “Ogni nostro castigo”, in libreria con Marsilio nella collana Farfalle
Sudan. Dopo il Darfur le RSF puntano al Kordofan, proseguono i massacri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo la caduta di El Fasher e le atrocità compiute nel Darfur, le Forze di supporto rapido puntano alla conquista del Kordofan settentrionale. Villaggi incendiati, civili uccisi e una nuova catastrofe umanitaria che rischia di travolgere il cuore del Sudan.
L'articolo
Grecia, Libia e Malta. Le ultime mosse sulle Zee viste da Caffio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’interesse per le questioni marittime in Italia è ancora limitato anche se può considerarsi oramai acquisita la coscienza della dimensione subacquea, delle infrastrutture critiche e delle Zone economiche esclusive. Altrove c’è maggiore attenzione. Nel Mediterraneo orientale cova sempre sotto
Europa, il diritto all’aborto sotto attacco: allarmanti segnali di arretramento
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Amnesty International denuncia un’ondata di restrizioni e campagne dissuasive che, in diversi Paesi europei, minacciano il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Un arretramento che mette in pericolo salute, libertà e dignità delle donne e di
“Libri nel bosco”, si parte con l’edizione invernale
@Giornalismo e disordine informativo
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La rassegna letteraria “Libri nel bosco”, organizzata dall’associazione #Noi, non si ferma neanche d’inverno. Dal 15 novembre al 13 dicembre, nel locale antimafia Ohana, in via del Martin Pescatore 4, Infernetto (Roma),
Enzo Biagi per tutta la vita un cronista dalla schiena dritta
@Giornalismo e disordine informativo
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Il 6 novembre di diciotto anni fa se ne andava Enzo Biagi, uno dei più importanti giornalisti italiani, sicuramente il più importate giornalista televisivo, la sua storia coincide con
A Lenola apre il polo multimediale su Pietro Ingrao
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/a-lenol…
Sembrava lontano e impossibile, due anni fa, la realizzazione di un luogo che ricordasse Pietro Ingrao, le sue battaglie, la straordinaria influenza sulla politica e su un lungo arco del XX secolo. Il portale visibile
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Giustizia, al via l’impar condicio referendaria
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/giustiz…
È partita la campagna referendaria sulla giustizia. Com’è noto, la modifica costituzionale su cui si basa il referendum confermativo ha poco a che fare con la separazione delle carriere tra l’attività requirente e quella giudicante,
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Francesca Dall’Oglio in Siria, una voce torna a parlare dei desaparecidos
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/frances…
Una voce torna a parlare dei tantissimi desaparecidos siriani: “nel nostro viaggio abbiamo voluto sottolineare che i referenti per Paolo siamo noi della
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Manufacturing security summit: la NIS 2 è la risposta ai cyber attacchi in aumento
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il settore manifatturiero continua ad essere fra i settori più colpiti. Se il ransomware fosse un'impresa sarebbe fra le più redditizie. Ma per mitigare i rischi, occorre adottare la direttiva NIS 2. Ecco cosa emerge dai dati del Rapporto Clusit
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Spectravideo Computers Get A Big Upgrade
Spectravideo is not exactly the most well-known microcomputer company, but they were nevertheless somewhat active in the US market from 1981 to 1988. Their computers still have a fanbase of users and modders. Now, as demonstrated by [electricadventures], you can actually upgrade your ancient Spectravideo machine with some modern hardware.
The upgrade in question is the SVI-3×8 PicoExpander from [fitch]. It’s based on a Raspberry Pi Pico 2W, and is built to work with the Spectravideo 318 and 328 machines. If you’re running a 328, it will offer a full 96kB of additional RAM, while if you’re running a 318, it will add 144 kB more RAM and effectively push the device up to 328 spec. It’s also capable of emulating a pair of disk drives or a cassette drive, with saving and loading images possible over Wi-Fi.
It’s worth noting, though, that the PicoExpander pushes the Pico 2W well beyond design limits, overclocking it to 300 MHz (versus the original 150 MHz clock speed). The makers note it is “bleeding edge” hardware and that it may not last as long as the Spectravideo machines themselves.
Design files are available on Github if you want to spin up your own PicoExpander, or you can just order an assembled version. We’ve seen a lot of other neat retrocomputer upgrades built around modern hardware, too. Video after the break.
youtube.com/embed/ACU958Gl7Ac?…
[Thanks to Stephen Walters for the tip!]
Cavi sottomarini, la nuova guerra ibrida: l’allarme di Jaroslav Nad’
Taiwan dipende in modo critico dalle proprie infrastrutture sottomarine, essenziali per garantire comunicazioni e fornitura di energia. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una serie di episodi di danneggiamento e taglio doloso dei cavi che collegano l’isola con il resto del mondo.
L’ex ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad’ ha definito queste infrastrutture un vero e proprio “campo di battaglia invisibile”, sottolineando che la loro compromissione da parte di un potenziale avversario potrebbe avere conseguenze dirette sulle decisioni militari e sulla sicurezza strategica. Nad’ ha invitato Taiwan e i Paesi europei a collaborare per sviluppare un sistema di responsabilità condiviso in materia di sicurezza sottomarina.
Tasso di danneggiamento record: fino a 50 volte superiore alla media mondiale
L’isola è collegata al mondo da 14 cavi sottomarini internazionali che trasportano oltre il 99% del traffico Internet esterno. Questi collegamenti con Nord America, Nord-est e Sud-est asiatico costituiscono la dorsale digitale di Taiwan.
Secondo Huang Sheng-hsiung, presidente del Taiwan Network Information Center (TWNIC), il tasso di danno ai cavi sottomarini nel Paese supera di 25-50 volte la media globale. Le cause principali includono l‘attività dei pescherecci a strascico, l’estrazione illegale di sabbia e l’aggrovigliamento delle ancore.
Sebbene non vi siano prove dirette che colleghino tali episodi a operazioni orchestrate da Pechino, Huang ha evidenziato che la frequenza anomala degli incidenti intorno a Taiwan lascia intendere un peso significativo del fattore umano.
Il caso del “Tai-Peng n.3”: un cavo reciso e un capitano condannato
Nella notte del 25 febbraio 2025, il cavo “Taiwan-Penghu n.3” è stato completamente tranciato. Chunghwa Telecom ha immediatamente avvertito la Guardia Costiera e il Consiglio per gli Affari Oceanici, che hanno fermato la nave cargo togolese Hong Tai a circa sei miglia nautiche dal porto di Tainan Jiangjun.
L’imbarcazione, sospettata di avere legami con investitori cinesi, è stata condotta al porto di Anping. Il capitano Wang, accusato di aver gettato l’ancora in una zona vietata, è stato riconosciuto colpevole di violazione del Telecommunications Management Act e condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale distrettuale di Tainan. Il verdetto è ancora appellabile.
Il presidente del Consiglio per gli Affari Oceanici, Kuan Bi-ling, ha dichiarato che episodi simili si ripetono con navi che restano ferme nelle acque di Taiwan e, approfittando di condizioni marine avverse, tagliano deliberatamente i cavi. Kuan non esclude che dietro tali operazioni si muova la cosiddetta “zona grigia” del Partito Comunista Cinese.
Forum Taiwan-Europa: Nad’ lancia l’allarme sulla sicurezza dei cavi
Il 28 ottobre, durante il “Forum di cooperazione sulla sicurezza dei cavi sottomarini Taiwan-Europa 2025”, organizzato dal Centro per la Scienza, la Democrazia e la Società (DSET), dal Formosa Club e dal Ministero degli Esteri, Jaroslav Nad’ ha ricordato che il 97% delle comunicazioni globali su Internet e circa 10 trilioni di dollari di transazioni finanziarie passano dai cavi sottomarini.
“Se questi cavi vengono danneggiati o intercettati, le operazioni militari, la logistica e la raccolta d’intelligence ne risentono immediatamente. Si tratta di una forma di guerra ibrida difficile da attribuire”, ha spiegato.
L’ex ministro ha evidenziato che gli episodi di sabotaggio si verificano spesso nelle zone economiche esclusive e che molte imbarcazioni coinvolte disattivano i sistemi di identificazione automatica (AIS) per nascondere la propria posizione. “Quando si tratta di atti di aggressione, è pericoloso rimandare la risposta: il rischio aumenta con il tempo”, ha aggiunto.
Una minaccia globale: dagli scenari NATO al Baltico
Nad’ ha ammonito che il sabotaggio di cavi può paralizzare le capacità di comando militare, impedendo ai leader di ricevere dati aggiornati e provocando errori strategici. Ha citato simulazioni della NATO su possibili tagli di cavi transatlantici da parte di sottomarini russi e un documentario cinese che mostra la capacità di operare a profondità di 4.000 metri.
Secondo Nad’, il peggiore scenario possibile è l’intercettazione o la manipolazione dei messaggi militari, che potrebbe causare paralisi operative su larga scala.
L’ex ministro ha invitato Taiwan e l’Europa a costruire meccanismi comuni di responsabilità e trasparenza, suggerendo di denunciare pubblicamente gli autori di sabotaggi, come già avvenuto per le attività russe nel Mar Baltico.
Alla fine del 2024, due cavi sottomarini nel Baltico si ruppero nello stesso punto, suscitando sospetti di sabotaggio. Sebbene le indagini successive abbiano ridimensionato l’ipotesi di una “guerra ibrida”, Nad’ ha spiegato che le navi coinvolte erano riconducibili a società registrate in Asia ma gestite da imprese russe. “È un quadro complesso – ha concluso – ma la frequenza crescente di questi atti suggerisce una strategia deliberata di destabilizzazione”.
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Apache OpenOffice sotto attacco ransomware, ma la fondazione contesta
Il progetto Apache OpenOffice è finito sotto i riflettori dopo che il gruppo ransomware Akira ha affermato di aver effettuato un attacco informatico e di aver rubato 23 gigabyte di dati interni.
Tuttavia, l’organizzazione che supervisiona lo sviluppo della suite per ufficio contesta la veridicità di queste affermazioni, citando la mancanza di prove di una fuga di dati e una discrepanza con la struttura effettiva del progetto.
Informazioni sul presunto attacco sono apparse il 30 ottobre sul sito di Akira leak. Gli aggressori hanno affermato di aver avuto accesso a report interni, documenti finanziari e dati personali, inclusi indirizzi, numeri di telefono, patenti di guida, numeri di previdenza sociale e persino informazioni bancarie.
Hanno affermato che la fuga di notizie non riguardava solo materiale aziendale, ma conteneva anche dettagli su problemi relativi al software stesso.
I rappresentanti dell’Apache Software Foundation hanno espresso dubbi sulla veridicità di tali affermazioni. Non possiedono informazioni che potrebbero essere rubate da aggressori, poiché il progetto OpenOffice è creato e gestito esclusivamente da volontari che non sono dipendenti della fondazione.
La struttura del progetto non include posizioni retribuite, il che significa che non vengono raccolti dati relativi al personale o alla contabilità. Lo sviluppo è condotto pubblicamente tramite mailing list aperte e tutte le richieste e le discussioni sono liberamente accessibili.
È stato inoltre sottolineato che non è stata avanzata alcuna richiesta di riscatto alla fondazione e che non sono stati rilevati segni di compromissione dell’infrastruttura del progetto. I rappresentanti dell’organizzazione hanno chiarito che, al momento dell’indagine, non erano stati stabiliti contatti con le forze dell’ordine o con specialisti della sicurezza di terze parti, in quanto non sussistevano i presupposti per farlo.
Nonostante le affermazioni degli hacker, il gruppo Akira non ha ancora pubblicato alcuna prova a sostegno delle proprie affermazioni. All’inizio di novembre, nessun materiale presumibilmente ottenuto dall’attacco era stato reso pubblico.
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LETTERA APERTA, INVIATA A TUTTI, LETTA DA POCHI
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
"A Right to Warn", ovvero “Diritto di mettere in guardia” è un’iniziativa nata dalle parti della Silicon Valley, California, per affrontare le preoccupazioni...
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