Salta al contenuto principale


differx ha ricondiviso questo.


celebrare il giorno della memoria della shoah anche per difenderla dai sionisti che ne tradiscono il senso


Un breve appunto solo per sottolineare quello che già il titolo di questo post suggerisce, anzi afferma frontalmente:

mai come oggi è indispensabile celebrare la memoria della Shoah, del genocidio ai danni dei milioni di innocenti di fede (o semplice nascita) ebraica, sterminati dal nazismo e dai suoi volenterosi carnefici, così come dallo stalinismo; e mai come oggi questa celebrazione è centrale, inaggirabile, per difendere la Shoah dai criminali sionisti che se ne appropriano impunemente e ne violentano il significato, mascherando la propria islamofobia e le proprie tensioni alla pulizia etnica da presunto ombrello contro l’antisemitismo. Ai fascisti criminali dell’apartheid, razzisti, assassini, suprematisti bianchi, colonizzatori ladri, riesce ancora (ma sempre meno spesso, spererei e direi) indossare senza alcun diritto le vesti della persecuzione reale degli ebrei nel Novecento per rendere “giustificabili” i 75 + 1 anni di pulizia etnica, furto di terre e risorse naturali, invasione, incendio di case e coltivazioni, divieto di pesca, imprigionamento immotivato, controllo poliziesco, tortura, stupro, sterminio di bambini, donne e uomini innocenti, deportazione, negazione di cibo acqua elettricità carburante medicine libertà di movimento, e in sostanza: il genocidio ai danni del popolo palestinese.

È dunque più che chiaro il senso di un appello a celebrare la giornata della memoria dedicata al popolo ebraico vittima in Europa dell’antisemitismo concretato in pogrom, ghetti, forni e annientamento, non disgiunta da – anzi strettamente legata alla – lotta contro il sionismo genocida che da prima del 1948, e mai come in questo ultimo anno e mezzo, ha progettato e sistematicamente attuato un analogo tentativo di umiliazione esilio deportazione distruzione completa degli abitanti di Palestina (non solo di fede islamica, aggiungo), in primis donne e bambini.

izrahell shoots children in the head and chest
slowforward.net/2025/01/25/sho…

documentare il genocidio ai danni del popolo palestinese, conservarne la memoria

il cumulo di prove delle atrocità israeliane

an updated report on the key statistics of the genocide perpetrated by the zionist criminal entity

let’s figure out izrahell routinely killing civilians this way & enjoying it

shooting children in the head is wrong but israel seems not to understand that

violenza e viltà del sionismo e delle sue sturmtruppen di criminali

gaza, palestina, cisgiordania, genocidio

prof. rashid khalidi about plo, izrhell, and a palestinian state

facts about apartheid and racism against the palestinians, and izrahell genocidal strategy

qualche link di dicembre ’24, a proposito di genocidio

dr mads gilbert about the number of civilians killed in palestine

max blumenthal asks blinken how does it feel to back and fund a genocide

2′ 40″ da ‘report’, sulla palestina e il genocidio

ceasefire?

mehdi hassan asking all the right questions to an ex idf soldier

strumenti e prassi oggettive di genocidio a gaza

un anno a gaza: più di 85mila tonnellate di bombe

izrahell killing journalists

petizione per il riconoscimento dello stato di palestina

importante: 4 febbraio, webinar di amnesty international sull’ultimo rapporto dedicato al genocidio a gaza


*

#Gaza #zionism #genocide
#genocidio #Palestine #Palestina
# #warcrimes
#starvingpeople #starvingcivilians
#ICJ #ICC
#izrahell #israelterroriststate
#Cisgiordania #WestBank
#iof #idf #colonialism
#settlers #coloni #cecchini
#snipers #snipedchildren

#apartheid #assassini #cecchini #Cisgiordania #coloni #colonialism #colonizzatori #difesaDelGiornoDellaMemoria #difesaDellaShoah #ebraismo #ethnicCleansing #fedeEbraica #furtoDiTerre #Gaza #genocide #genocidio #genocidioAiDanniDelPopoloPalestinese #ghetti #GiornataDellaMemoria #ICC #icj #IDF #IOF #Israele #israelterroriststate #izrahell #landStealing #massmurders #MedioOriente #MehdiHassan #memoriaDellaShoah #MiddleEast #naturalResources #Palestina #Palestine #pogrom #politics #popoloPalestinese #puliziaEtnica #RashidKhalidi #razzisti #Resistenza #risorseNaturali #settlers #Shoah #sionistiLadri #snipedchildren #snipers #starvingcivilians #starvingpeople #StatoDiPalestina #sterminio #stupro #suprematistiBianchi #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #tortura #warcrimes #WestBank #zionism

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


[r] _ documentare il genocidio ai danni del popolo palestinese, conservarne la memoria


per circa un anno ho seguito, visto e registrato centinaia, credo migliaia di video, immagini, audio, saggi e articoli sul genocidio sionista ai danni del popolo palestinese. (e ovviamente continuo).

“il primo genocidio in diretta, livestream“, come dice giustamente Susan Abulhawa (qui).

ho potuto e posso esporre e/o salvare una parte di quei materiali in alcuni post qui su slowforward o su differx.noblogs.org, e in vari folder Mega (dei quali ho dato e darò di volta in volta i link).

a questi strumenti ho aggiunto già da tempo il canale youtube youtube.com/@differx-2 e, più recentemente, l’account instagram instagram.com/palestina_it

non mi riesce di essere troppo sollecito con gli aggiornamenti, e il materiale è sovrabbondante, un vero oceano di orrore, anche non volendo estensivamente considerare le mire omicide/genocide di israele ad altri Paesi, in particolare, ora, il Libano.

ma cerco comunque di accumulare materiali, a volte annotando nei nomi dei file la data del download, per continuare a dar conto di quello che sta succedendo.

questo post vuole (1) segnalare i link citati sopra, e invitare a seguirli, nonostante la loro inevitabile incompletezza, a fronte dell’enormità del genocidio; (2) sollecitare la condivisione di video, immagini, testi ecc.; (3) preludere a un progetto (almeno progetto) di archivio del genocidio, iniziativa di testimonianza e memoria che ai Palestinesi è da noi occidentali totalmente dovuta.

#000000 #archivio #archivioDelGenocidio #Cisgiordania #colonialismo #condividere #condivisione #differx2 #differxNoblogsOrg #ff0000 #Gaza #genocide #genocidio #Israele #israeleStatoTerrorista #izrahell #Libano #link #memoria #neocolonialismo #Palestina #palestinaIt #Palestine #politica #sionismoOmicida #WestBank

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


il cumulo di prove delle atrocità israeliane


io non so esattamente quali e quante prove bisogna ancora esporre per chiarire la natura suprematista, razzista, colonialista, distruttiva, criminale e infine neonazista dello stato di israele; e che tale stato, a meno di un cambiamento radicale di rotta, rappresenta e sempre più rappresenterà di fatto il vero e proprio capovolgimento dell’ebraismo che nel mondo chiede giustizia e pace per i palestinesi *accanto* agli ebrei.
le atrocità di israele ai danni delle popolazioni arabe sono testimoniate e documentate da medici, giornalisti (222 uccisi, non a caso), da Amnesty, Medici senza frontiere, Emergency, Unicef, Oxfam, Corte Internazionale di Giustizia, Corte Criminale Internazionale, osservatori indipendenti, B’Tselem, Jewish Voice for Peace e altre organizzazioni israeliane, non senza il contributo degli ex militari idf appartenenti a Breaking the Silence.

per non parlare delle decine e decine di migliaia di foto, video, audio, testimonianze, report messi in rete (nonostante il ban di alcuni social) come un fiume anzi un mare: al punto da poter definire quello ai danni del popolo palestinese un “genocidio in presa diretta”, a live streamed genocide.

quello che è successo in questo anno e mezzo in Palestina, e nei 75 anni che lo precedono, per orrore e dimensioni non è paragonabile in nessun modo al 7 ottobre, che anzi – in questa prospettiva – assume il sinistro aspetto di un pretesto per il completamento dell’olocausto palestinese da parte del sionismo. in questo senso, è addirittura troppo evidente come il 7 ottobre sia stato, se non voluto, come minimo NON ostacolato dall’estrema destra israeliana.

(che come sempre trova negli USA un alleato perfetto adesso per “finire il lavoro”: dopo e insieme al genocidio, ecco le deportazioni – e sono la prospettiva meno sanguinosa).

i link non finiscono mai:

slowforward.net/2025/01/25/sho…
facebook.com/share/p/1DCWQjyr5…

facebook.com/share/p/15WqFHbCA…

facebook.com/share/r/1aArpiXEh…

facebook.com/share/p/1XL37Cz9F…

facebook.com/share/p/19VStLFtv…

facebook.com/share/p/18MSMb2Ma…

facebook.com/share/p/12K6u2JHv…

facebook.com/share/p/15XnBNLyo…

facebook.com/share/p/1Az3WSDPU…

facebook.com/share/p/169GjmZCn…

facebook.com/share/v/1A4LsjXBo…

facebook.com/share/v/12JGsjKYF…

#7Ottobre #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism

reshared this

in reply to slowforward

con ciò bisogna sempre distinguere “ebrei” e “stato di Israele”, che non sono la stessa cosa in termini di volontà e responsabilità.

differx ha ricondiviso questo.


“risiera di san sabba 1945>1995. la memoria dell’offesa”, testo e regia di renato sarti


Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm
presenta
RISIERA DI SAN SABBA 1945>1995
la memoria dell’offesa
testo e regia Renato Sarti
con Giorgio Strehler, Mira Sardoč e Omero Antonutti, Orazio Bobbio,
Marisa Fabbri, Fulvio Falzarano, Lidija Kozlovič, Moni Ovadia, Lučka
Počkaj, Ariella Reggio, Paolo Rossi, Bebo Storti, Barbara Valmorin,
Xenia Bevitori
musiche originali Alfredo Lacosegliaz
coro Vasilij Mirk di Prosecco-Contovello
i piccoli cantori della città di Trieste
lettura sottotitoli: Federico Raponi
Il testo è stato realizzato sulla base delle testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silva Bon per l’Irsml FVG. In origine era un opificio destinato alla pilatura del riso. Dal 20 ottobre 1943 la Risiera di San Sabba diventa un vero e proprio campo di sterminio munito di forno crematorio, l’unico in Italia, tra 3 e 5mila le vittime. Per le uccisioni le SS utilizzavano la fucilazione, la gassazione in automezzi appositamente attrezzati oppure ricorrevano al colpo di mazza alla nuca. L’esperienza del campo di concentramento rivive attraverso lettere, diari e testimonianze di sopravvissuti e non.
archive.org/details/risiera.di… (1h 13′)
info
teatrodellacooperativa.it/news…

#AlfredoLacosegliaz #AriellaReggio #BarbaraValmorin #BeboStorti #coroVasilijMirk #FedericoRaponi #FulvioFalzarano #GiorgioStrehler #iPiccoliCantoriDellaCittàDiTrieste #LidijaKozlovič #LučkaPočkaj #MarisaFabbri #MiraSardoč #MoniOvadia #OmeroAntonutti #OrazioBobbio #PaoloRossi #RadioOndaRossa #RenatoSarti #RisieraDiSanSabba #ROR #RORRadioOndaRossa #SanSabba #teatro #TuttaScenaTeatro #XeniaBevitori

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


an updated report on the key statistics of the genocide perpetrated by the zionist criminal entity


⚡️BREAKING: WHERE IS THE OUTRAGE?

➤ 2,092 families completely wiped out, with 5,967 members killed.
➤ 4,889 families left with only one survivor, losing 8,980 members.
➤ 17,861 children martyrs, including 214 newborns who were born and killed during the genocide.
➤ 808 children under the age of one were killed.

The Government Media Office has released an updated report on the key statistics of the genocide perpetrated by the Israeli occupation on Gaza, which lasted 470 days, from Saturday, October 7, 2023, to Saturday, January 18, 2025:

➤ 470 days of continuous genocide.
➤ 10,100 massacres carried out by the Israeli occupation.
➤ 61,182 martyrs and missing persons.
➤ 14,222 missing persons not yet recovered by hospitals (as of January 18, 2025).
➤ 46,960 martyrs whose bodies were received by hospitals.
➤ 9,268 massacres targeted Palestinian families.
➤ 2,092 families completely wiped out, with 5,967 members killed.
➤ 4,889 families left with only one survivor, losing 8,980 members.
➤ 17,861 child martyrs, including 214 newborns who were born and killed during the genocide.
➤ 808 children under the age of one were killed.
➤ 44 deaths due to starvation and malnutrition.
➤ 8 deaths from extreme cold in refugee tents, including 7 children.
➤ 12,316 female martyrs.
➤ 1,155 medical staff killed.
➤ 94 civil defense members killed.
➤ 222 journalists killed.
➤ 736 aid and police officers killed.
➤ 520 bodies recovered from 7 mass graves established by the occupation in hospitals.
➤ 110,725 injured received by hospitals.
➤ 15,000 require long-term rehabilitation.
➤ 4,500 amputations, 18% affecting children.
➤ 70% of victims were children and women.
➤ 400 journalists and media workers injured.
➤ 220 shelters and displacement centers targeted by the occupation.
➤ 10% of Gaza’s area was deemed “safe zones” by the occupation.
➤ 38,495 children left orphaned or missing at least one parent.
➤ 13,901 women widowed.
➤ 3,500 children face death from starvation.
➤ 12,700 injured require treatment abroad.
➤ 12,500 cancer patients need treatment.
➤ 3,000 patients with various illnesses require urgent medical care abroad.
➤ 2,136,026 cases of infectious diseases due to displacement.
➤ 71,338 hepatitis cases from displacement conditions.
➤ 60,000 pregnant women at risk due to lack of healthcare.
➤ 350,000 chronic patients in danger due to medication shortages.
➤ 6,600 arrests made by the occupation.
➤ 360 medical personnel arrested, with 3 doctors executed in prisons.
➤ 48 journalists and 26 civil defense workers arrested.
➤ 2 million displaced in Gaza.
➤ 110,000 tents deteriorated, no longer suitable for use.
➤ 216 government buildings destroyed.
➤ 137 schools and universities destroyed entirely.
➤ 357 schools and universities partially damaged.
➤ 12,800 students killed during the war.
➤ 785,000 students deprived of education.
➤ 760 teachers and educators killed.
➤ 150 academics and researchers executed.
➤ 823 mosques destroyed completely, and 158 heavily damaged.
➤ 3 churches targeted and destroyed.
➤ 19 cemeteries destroyed partially or fully.
➤ 2,300 bodies stolen from Gaza’s cemeteries.
➤ 161,600 housing units destroyed entirely.
➤ 82,000 homes rendered uninhabitable.
➤ 194,000 homes partially destroyed.
➤ 100,000 tons of explosives dropped on Gaza by the occupation.

src: x.com/SuppressedNws/status/188…

#Cisgiordania #coloni #colonialism #figures #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #numbers #numbersOfTheGenocide #Palestina #Palestine #settlers #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


dip 039


sono anni che lo ripeto: alla vecchia domanda di monsù Heidegger, “perché i poeti in tempo di povertà?”, si può sempre rispondere “perché le disgrazie non vengono mai sole”.

#dip #dip039 #dip039

Questa voce è stata modificata (16 ore fa)

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


alka seltzer / roy lichtenstein. 1966


.

#AlkaSeltzer #art #arte #RoyLichtenstein

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


forzare i limiti: i tensori extranarrativi


quella che segue, condivisa in rete da Gianluca Gigliozzi, mi sembra una lettura perfetta della ‘prassi Lynch’, che personalmente ritengo incarnabile/realizzabile (anzi: già ampiamente esemplata) dal piano letterario sperimentale al livello delle microstrutture, e di quel legante strutturale che chiamiamo sintassi.

L’intensità della figurazione che contraddistingue il cinema di Lynch ricade nell’intensità della cooperazione richiesta sul piano narrativo in modi assolutamente inscindibili. È su questo piano che si genera anche una feconda circolarità tra fascinazione spettatoriale e investimento analitico, chiamate qui a misurarsi non solo con l’attività interpretativa ma anche e soprattutto con l’intrinseca necessità dell’innesco di tale processo. A questo luogo originario si affidano anche la dimensione e il carattere del racconto di Strade perdute. La domanda «perché dovrebbe esservi una storia?» va cioè qui intesa in modo originario e profondo, pienamente filosofico. Se la comprensione del racconto si impone come uno dei nodi rilevanti per l’analisi e l’interpretazione dei film, i lavori di Paul Ricoeur hanno anche mostrato come vi sia una stretta relazione tra la configurazione degli eventi narrativi, le pratiche di figurazione del tempo, e la stessa esperienza vissuta del soggetto. Se il tempo si lascia comprendere (solo) assumendo una forma narrativa, la centralità del racconto si assume nella necessità dell’esperienza umana di «potersi narrare» al fine di acquisire un senso. Detto in altri termini, «la vita è certamente più simile all’Ulysses che ai Tre moschettieri, e tuttavia noi siamo più propensi a leggerla come se fosse un racconto di Dumas che non come se fosse un racconto di Joyce». Dunque è nel tentativo di interrogare e forzare i limiti di questa intrinseca necessità dell’esistenza che si inscrivono configurazioni narrative come quella di Strade perdute. Non si tratta di annullare il racconto in quanto tale, quanto di «far ritornare sull’istanza del racconto la complessità della prestazione immaginativa originaria». Ed è questa indubbiamente l’intensità che si percorre attraverso Strade perdute, come una forza che gira a vuoto e non riesce a indirizzarsi verso il proprio oggetto, ma si inabissa lungo una «strada perduta». Non vi è schema plausibile in grado di dar conto dello sdoppiarsi nello stesso di prologo ed epilogo, se non assumendo la prospettiva di uno scacco del tentativo di Fred di configurare narrativamente la propria esperienza estrema – il compimento dell’uxoricidio per gelosia. Sotto la spinta irresistibile della pulsione di morte che innesca la coazione a ripetere e spinge a ripercorrere sempre le stesse vie e a cercare lo stesso oggetto, il meccanismo narrativo che porta il soggetto a eliminare le tensioni e a generare un racconto viene così a trovarsi sotto scacco. Com’è noto il concetto di pulsione è uno tra i più difficili della psicoanalisi, una sorta di concetto-limite. In riferimento ai rapporti tra l’attività del raccontare e l’esperienza umana, potremmo parlare in questo caso di una sorta di pulsione narrativa (che rientrerebbe così tra quelle autoconservative) che qui fallisce nel suo tentativo di rimuovere o ordinare ciò che accaduto. Come nota Montani, «il racconto – che pur si produce – fallisce infatti nel suo obiettivo più prezioso, vale a dire quello di concludersi». Ma qui si crea anche uno stretto legame tra il desiderio di «redenzione narrativa» di Fred e quello di comprensione dell’ordine degli eventi proprio dello spettatore. Infatti secondo una tradizione narratologica, il finale di un testo narrativo non si fa soltanto carico di verificare l’ultima previsione compiuta dal lettore, ma «anche certe sue anticipazioni più remote, e in generale pronuncia una implicita valutazione sulle capacità previsionali manifestate dal lettore nel corso dell’intera lettura». La paradossale coincidenza tra emittente e ricevente del messaggio «Dick Laurent è morto» va dunque intesa come un enunciato metaforico sulla neutralizzazione del tentativo narrativo/autoconservativo di Fred, nonché sulla comprensibile «attesa di chiusura» da parte dello spettatore.

Andrea Minuz, Strade perdute, in: Paolo Bertetto, David Lynch, Marsilio 2008

#AndreaMinuz #DavidLynch #Dumas #GianlucaGigliozzi #Joyce #Marsilio #PaoloBertetto #PaulRicoeur #StradePerdute


dip 038, sintassi


questa annotazione può sembrar cadere qui out of the blue (e forse un po’ è così), ma va detto – o sono persuaso possa essere detto – che:

c’è un modo specifico di sentire, di avvertire la sintassi, e di naturalmente tornirne i labirinti, che è in profondità analogo al lavoro di Lynch non soltanto con la macchina da presa e con determinate sue carrellate lentissime in climax o anticlimax (per esempio), ma proprio con la gestione della trama, intesa come:

tessuto che non solo si smaglia ma si riannoda in punti imprevedibili, come un abito non euclideo. o non sempre – non tutto – euclideo.

a differenza della radice, verticale e gerarchica, il rizoma è intersecante, trasverso, anarchico e orizzontale.

in questo, una certa modalità della ricerca letteraria, che soprattutto metto al lavoro con prose brevi in un libro che uscirà prima dell’estate, le asimmetrie e astrazioni (e torsioni) sintattiche che ho sperimentato dialogano, credo proficuamente, con una idea post-novecentesca di montaggio, frammentazione e ripresa di unità.

vorrò/vorrei poi sempre più che una quota forte, alta, di indeterminazione connotasse i materiali dei prossimi testi. (ma “textus” è un vocabolo inesatto, e la parentesi resta aperta

#111 #DavidLynch #dip #dip038 #dip038 #Lynch #sintassi


Questa voce è stata modificata (22 ore fa)

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


six men getting sick (six times) / david lynch. 1967


youtu.be/trR-NYKdj1Q?si=ExD9Zs…

#art #arte #DavidLynch #firstFilm #firstVideo #SixMen

Questa voce è stata modificata (1 giorno fa)

reshared this



differx ha ricondiviso questo.


oggi, 25 gennaio, a monte vidon corrado: “senza margine. magdalo mussio all’origine del segno”


OGGI, sabato 25 gennaio, alle 15:30, al Teatro Comunale di Monte Vidon Corrado, presentazione del volume dedicato a Magdalo Mussio di cui è in corso la mostra fino al 16 febbraio.

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


reshared this


differx ha ricondiviso questo.


dusty / differx. 2025


youtu.be/WTfG1F2ryQ4?si=-CLzG2…

#art #audiovideo #differx #dusty #video

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


mummenschanz 1976 reloaded / differx. 2025


youtu.be/NuFr2FPGct0?si=7oULnM…

#art #audiovideo #differx #mummenschanz #reloaded #video

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


“segni, tracce e carte d’artista”: il 28 gennaio @ galleria sandro bongiani vrspace


SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

sandrobongianivrspace.it/

Mostra Collettiva, “Segni, tracce e carte d’artista”

Un viaggio a ritroso nel passato per poi connettersi con il presente. Una contaminazione totale di diversi modi espressivi in cui la condivisione diventa presupposto essenziale di sedimentazione, stratificazione e dialogo tra momenti diversi divenuti opera contemporanea.

La Galleria Sandro Bongiani Vrspace di Salerno ha il piacere di presentare il 28 gennaio 2025 alle ore 18.00, la mostra collettiva dal titolo “Segni, tracce e carte d’artista”, a cura di Sandro Bongiani.

La mostra è organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è costituita dalle opere di 42 artisti italiani e stranieri invitati a questo importante evento collettivo. Dopo la mostra “Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillacchere” del 2017 presentata all’Archivio di Stato di Salerno con l’esposizione di antiche pergamene, scritture e documenti originali in un insolito viaggio dentro il passato e il ventre dell’Archivio, a distanza di 7 anni viene presentato a Salerno un secondo evento dal titolo: “Segni, tracce e carte d’artista”, a cura di Sandro Bongiani che comprende l’utilizzo di undici documenti già presentati nella precedente mostra per essere ora utilizzati come base di lavoro da importanti artisti italiani e stranieri, diversi per età e linguaggio espressivo, invitati a intervenire, ognuno con il proprio vissuto e visione poetica a realizzare l’opera “unica” per questo evento collettivo. Gli artisti invitati: Alessandra Angelini I Francesco Aprile I Antonio Baglivo I John M. Bennett I Raffaele Boemio I Andrea Bonanno I Giovanni Bonanno I Anna Boschi I Ryosuke Cohen I Carmela Corsitto I Rosa Cuccurullo I Nicolò D’Alessandro I Marcello Diotallevi I Pablo Echaurren I Cinzia Farina I Luc Fierens I Giovanni Fontana I Marco Giovenale I Coco Gordon I Paolo Gubinelli I Carlo Iacomucci I Ugo la Pietra I Giovanni Leto I Pietro Lista I Oronzo Liuzzi I Maya Lopez I Serse Luigetti I Ruggero Maggi I Mauro Magni I Elena Marini I Giorgio Moio I Mauro Molinari I Franco Panella I Filippo Panseca I Enzo Patti I Lamberto Pignotti I RCBz I Gian Paolo Roffi I Paolo Scirpa I Ernesto Terlizzi I Reid Wood I Rolando Zucchini. Questa mostra collettiva vuole ribadire prima di tutto il valore primario del documento storico cartaceo come “materiale essenziale da costruzione” dell’opera nella sua qualità storica e espressiva. Il progetto è stato pensato espressamente come una sorta viaggio a ritroso nel passato, per poi connettersi anche con il presente, integrandosi e vivendo in un corpo e una voce unica. Quello che ne viene fuori dalle opere presentate è la sorprendente capacità degli artisti contemporanei a relazionarsi e dialogare con il passato in un procedere assorto e struggente aggiungendo alla storia il presente e prospettando attraverso la visione un unicum collettivo di “nuovi mondi possibili” di rappresentazione poetica. Una contaminazione del tutto originale di un fare in cui la condivisione e la sintesi diventano presupposto essenziale di sedimentazione e dialogo tra momenti temporali diversi tramutati eccezionalmente in opera creativa. In questa nuova dimensione, tra memoria e invenzione, l’opera creata si anima di nuove suggestioni con significativi interventi grafici e pittorici alla scoperta delle possibili e diverse declinazioni del “documento storico” rinnovato opportunamente da parte degli artisti, ora, i segni del passato e le riflessioni dell’artista si integrano e ci appaiono in forma unitaria di trame e nuovi significati che vanno un po’ oltre il presente e il visibile. Si ringrazia l’Archivio Storico di Salerno e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per la collaborazione alla realizzazione di questo importante evento.

Evento / Sandro Bongiani Arte Contemporanea

“Segni, tracce e carte d’artista”

Progetto Internazionale con 42 artisti invitati

Galleria: Sandro Bongiani Vrspace

https://www.sandrobongianivrspace.it/  

Da martedì 28 gennaio 2025 a domenica 23 marzo 2025

Vernissage 28 gennaio 2025 ore 18.00

Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno (SA)

Email: bongianimuseum@gmail.com

Tel: (+39) 3937380225

Orari: lunedì /domenica 00:00 – 24:00

Evento in collaborazione con la Collezione Bongiani Art Museum e l’Archivio di Stato di Salerno.

#art #artExhibit #arte #asemic #collectiveArtExhibit #SandroBongiani #SandroBongianiVRSpace #vispo

Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


revolution 2005 / kristof kintera. 2005


youtube.com/shorts/y0GQVEMozxM…

*

src: instagram.com/reel/DFHsO-mIWr0…

#art #arte #installation #KrištofKintera #video

Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)

reshared this





differx ha ricondiviso questo.


n.b.: l’incontro di oggi, 24 gennaio, a ravenna: presentazione dell'”antologia di ricercabo” – è stato rinviato al 31 gennaio


.

#AntologiaDiRicercaBO #LeonardoCanella #LorenzoMari #Manni #narrativa #OrdineDellaCasaMatha #poesia #RenatoBarilli

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


nuovi articoli in ‘roots§routes’ n. 47 (gennaio-aprile 2025)


Nuovi articoli del numero di
roots-routes.org/

§FARE MONDI.
Tra ricerca e fabulazione

Anno XV | n° 47 | Gennaio – Aprile 2025

a cura di Anna Chiara Cimoli e Alessandro Tollari

Un’antropologia spettropolitica. Dal museo del mondo al situazionismo mondano
di Jonas Tinius

Can Yalçınkaya’s comic scholarship against the zombification of academia
by Valentina Marcella

Il Worlding come ecosistema:
gli ambienti speculativi di Pierre Huyghe
di Elmira Sharipova

Improvisation in Anesthetic Environments:
Restoring Imagination
by Francesca Camilla Mattioli

Il sacchetto della spesa alla fine del mondo:
pratiche di world-building reticolare
di Nicola Zolin e Davide Tolfo

Anna Maria Maiolino.
Spazi ludici di resistenza durante la dittatura militare
di Eva Adduci

La coreografia delle proteste nel lavoro di River Sisters
di Anja Dimitrijević

Disturbing Multispecies Performance.
Uno sguardo animalfuturista alla coabitazione
di Teresa Masini

ATLAS PROXIMA
Uno studio di Nation25, in collaborazione con la biologa marina Sarah C. Colner
di Caterina Pecchioli ed Elena Abbiatici per Nation25

Mind wandering: per un metodo di ricerca empirico e affettivo
di B.Bordoni

Anguane e altri rimedi
di Chiara Cecconello

INSOMNIAC LOVERS
di Goda Palekaitė

MARE LUNGO
di Luca Capuano

Relazione sull’avanzamento di ricerca della coesistenza tra l’effimero e l’umano attraverso il suo riconoscimento per mezzo di quella condizione identificativa chiamata lavoro
di Cosimo Mollica

#AlessandroTollari #AnjaDimitrijević #AnnaChiaraCimoli #BBordoni #CaterinaPecchioli #CosimoMollica #DavideTolfo #ElenaAbbiatici #ElmiraSharipova #EvaAdduci #fabulazione #fareMondi #FrancescaCamillaMattioli #JonasTinius #Nation25 #NicolaZolin #ricerca #rootsRoutes #rootsRoutes #TeresaMasini #traRicercaEFabulazione #ValentinaMarcella

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


importante: 4 febbraio, webinar di amnesty international sull’ultimo rapporto dedicato al genocidio a gaza


*

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SUL GENOCIDIO DI ISRAELE A GAZA


webinar
Martedì 4 febbraio alle ore 19:00

Il lavoro di ricerca di Amnesty International nel Territorio palestinese occupato e Israele non si è mai fermato. Dal rapporto sul crimine di apartheid contro la popolazione palestinese, alle indagini e ricerche dal 7 ottobre 2023 in poi. Nel nostro ultimo rapporto Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”, i nostri ricercatori e ricercatrici hanno raccolto prove e sufficienti elementi per giungere alla conclusione che Israele ha commesso e sta continuando a commettere genocidio nei confronti della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza occupata.

L’incontro online intende approfondire i contenuti del rapporto da un punto di vista legale con un focus specifico sul metodo e strumenti della ricerca. Il 4 febbraio alle 19:00 su zoom interverranno:

  • Bodour Hassan, ricercatrice di Amnesty International in collegamento da Gerusalemme
  • Erika Guevara-Rosas, alta direttrice per le ricerche e le campagne di Amnesty International
  • Tina Marinari, campaign manager dell’ufficio campagne di Amnesty International Italia
  • Vito Todeschini, legal advisor presso di Amnesty International in collegamento da Washington

L’incontro si svolgerà in lingua italiana con traduzione simultanea.

È possibile iscriversi per partecipare, compilando il form di questa pagina:
amnesty.it/webinar-presentazio…


#amnesty #AmnestyInternational #apartheid #BodourHassan #ErikaGuevaraRosas #Gaza #genocide #genocidio #genocidioDiIsraeleControLaPopolazionePalestineseAGaza #ICC #icj #IDF #IOF #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #popolazionePalestinese #presentazione #rapporto #starvingcivilians #starvingpeople #TinaMarinari #VitoTodeschini #warcrimes #zionism

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


“il verri” n. 86 – giulia niccolai

"il verri" n. 86, dedicato a Giulia Niccolai
cliccare per ingrandire + cfr. ilverri.it/magazine/4134/giuli…

n. 86, ottobre 2024
“Giulia Niccolai, l’ho scritto «io»”
152 pagine

Ridurre l’io secondo l’influente comando dell’avanguardia ufficiale degli anni Sessanta significa per Giulia Niccolai metterlo tra virgolette, trasformarlo in una citazione presa da altri, farne un testo preso in prestito. E’ un lavoro compiuto a cavallo tra due lingue e due tradizioni letterarie, il nonsense anglosassone e la neoavanguardia italiana, che produce una varietà straordinaria di sperimentazioni come le tavole di poesia visiva di Humpty Dumpty, i nonsense geografici di Greenwich o libro artigianale e d’artista Poema & oggetto.

ilverri.it/magazine/4134/giuli…

indice del "verri" n. 86

#AlessandroGiammei #anniSessanta #ChiaraPortesine #EugenioGazzola #FedericaParodi #GiuliaNiccolai #Greenwich #HumptyDumpty #ilVerri #IsabellaLivorni #MarziaDAmico #neoavanguardia #NicolaCecchella #nonsense #PoemaOggetto #TaylorYoonjiKang

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


per il premio pagliarani 2025: ultima settimana per inviare


oggi, 23 gennaio 2025, inizia l’ultima settimana utile per inviare al
PREMIO DI POESIA ELIO PAGLIARANI

Il 30 gennaio 2025, ore 12, è infatti la data limite per l’invio da parte degli autori iscritti al Premio – secondo le modalità indicate nel bando – di tutte le opere che il Comitato organizzativo selezionerà per candidarle al Premio e che saranno ammesse alla successiva votazione per la rosa delle opere finaliste.

c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


slowforward.net/2025/01/07/30-…

premionazionaleeliopagliarani.…

#poesia #poesiacontemporanea #ultimasettimana #poesiainedita #poesie #premiopagliarani

#ElioPagliarani #poesia #poesiaContemporanea #poesiaInedita #poesiacontemporanea #poesiainedita #poesie #poesie_ #premio #premioDiPoesia #PremioPagliarani #premiopagliarani #ultimaSettimana #ultimasettimana


c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


premio Pagliarani
Il termine per le domande di partecipazione per le sezioni Editi, Inediti, e Progetti di Traduzione è fissato per il 30 gennaio 2025.
Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso il sito mediante registrazione (www.premionazionaleeliopagliarani.it)
Il premio è una delle attività dell’Associazione letteraria Elio Pagliarani dedicata allo studio della poesia contemporanea.
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani, nato nel 2015, ha per scopo il promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica.

premionazionaleeliopagliarani.…

Tutte le informazioni e i dati sono sul sito del premio o, in pdf, qui:
COMUNICATO STAMPA
BANDO del premio
REGOLAMENTO generale

ed
ELENCO DEI VINCITORI delle precedenti edizioni

_________________________________________
Ufficio stampa e comunicazione:
Gisella Blanco, Marco Giovenale, Irma Serra

#AntonellaAnedda #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #BandoDelPremio #bandoDelPremioElioPagliarani #bandoDelPremioPagliarani #comunicatoStampa #comunicatoStampaDelPremioElioPagliarani #ElencoDeiVincitori #poesiaItaliana #premiDiPoesia #premioDiPoesia #PremioElioPagliarani #PremioPagliarani #RegolamentoDelPremio #RegolamentoDelPremioElioPagliarani #sezioneEditi #sezioneInediti #traduzione #traduzioni


reshared this


differx ha ricondiviso questo.


c’è tempo fino al 30 gennaio per partecipare al premio nazionale di poesia elio pagliarani, decima edizione, 2024-25


premio Pagliarani
Il termine per le domande di partecipazione per le sezioni Editi, Inediti, e Progetti di Traduzione è fissato per il 30 gennaio 2025.
Le domande vanno presentate esclusivamente attraverso il sito mediante registrazione (www.premionazionaleeliopagliarani.it)
Il premio è una delle attività dell’Associazione letteraria Elio Pagliarani dedicata allo studio della poesia contemporanea.
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani, nato nel 2015, ha per scopo il promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica.

premionazionaleeliopagliarani.…

Tutte le informazioni e i dati sono sul sito del premio o, in pdf, qui:
COMUNICATO STAMPA
BANDO del premio
REGOLAMENTO generale

ed
ELENCO DEI VINCITORI delle precedenti edizioni

_________________________________________
Ufficio stampa e comunicazione:
Gisella Blanco, Marco Giovenale, Irma Serra

#AntonellaAnedda #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #BandoDelPremio #bandoDelPremioElioPagliarani #bandoDelPremioPagliarani #comunicatoStampa #comunicatoStampaDelPremioElioPagliarani #ElencoDeiVincitori #poesiaItaliana #premiDiPoesia #premioDiPoesia #PremioElioPagliarani #PremioPagliarani #RegolamentoDelPremio #RegolamentoDelPremioElioPagliarani #sezioneEditi #sezioneInediti #traduzione #traduzioni

reshared this




differx ha ricondiviso questo.


il risveglio dei dormienti è un’altra forma di sonno


gammm.org/2025/01/23/adesso-es…

#AdessoEssendo #Ale #AleBroggi #AlessandroBroggi #gammm #MarcoGiovenale #MicheleZaffarano #poesia #prosa #ProsaInProsa #segnalazioni #testiCollettivi #testoCollettivo

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


oggi e domani, 23-24 gennaio, all’accademia dei lincei (roma): “il possibile: istruzioni per l’uso. studi sull’opera di gianfranco baruchello”


Fondazione Baruchello presenta:

IL POSSIBILE: ISTRUZIONI PER L’USO. STUDI SULL’OPERA DI GIANFRANCO BARUCHELLO

Convegno Internazionale di Studi
Comitato scientifico: Roberto Antonelli, Lina Bolzoni, Piero Boitani, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Alessandro Zuccari.

A cura di Carla Subrizi

Accademia Nazionale dei Lincei
Palazzo Corsini, Via della Lungara 10, 00165 Roma (RM)
23–24 gennaio 2025
ore 10:00–18:00


programma:
slowforward.net/wp-content/upl…

Per partecipare in presenza al convegno è necessaria l’iscrizione online compilando questo modulo.

I lavori potranno essere seguiti dal pubblico anche in streaming qui.

Il Convegno “Il Possibile: Istruzioni per l’uso. Studi sull’opera di Gianfranco Baruchello”, promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte, la Sapienza Università di Roma, e la Fondazione Baruchello e a cura di Carla Subrizi, intende ripercorrere l’opera di Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924 – Roma, 2023) nel contesto storico-artistico italiano e internazionale dal secondo dopoguerra fino ai lavori più recenti.

Il Convegno vuole, dunque, restituire la complessità della ricerca dell’artista, facendo emergere i principali fili conduttori del suo lavoro e i momenti specifici da cui hanno preso forma nuove idee e direzioni di ricerca. L’obiettivo è ricostruire e approfondire queste traiettorie, espandendole nel contesto storico-artistico in cui si sono sviluppate, mettendo in connessione gli aspetti più noti della sua produzione con quelli meno indagati.

Attraverso nuove ricerche negli archivi della Fondazione, ma anche in altri archivi e biblioteche italiani, europei e internazionali, il Convegno vuole fare emergere i caratteri peculiari del lavoro dell’artista, a partire da nuove prospettive di ricerca.

Dagli anni del fascismo in Italia, vissuti anche attraverso la famiglia e l’educazione, agli anni del secondo dopoguerra (il primo dopoguerra arriva comunque nella sua formazione attraverso l’esperienza paterna) con le implicazioni derivate da quello che costituiva un forte obiettivo per i giovani ventenni di quel periodo (ricostruzione, ricominciare, ripartire, etc.) e che per Baruchello trovarono anche una possibilità, poi rifiutata, nell’intraprendere l’avvio di una azienda chimico-farmaceutica nella periferia di Roma; all’amicizia con Marcel Duchamp e Roberto Sebastián Matta ad altri personaggi della scena americana nei primi anni Sessanta; agli anni dei movimenti politici degli anni Sessanta, da Baruchello vissuti personalmente, fino alle esperienze che caratterizzano la ricerca di un artista italiano del secondo dopoguerra con una fitta serie di relazioni in Francia, soprattutto, ma anche gli Stati Uniti: quella di Baruchello è una lunga storia di ricerche, sperimentazione e produzione di idee che ha preso forma nelle sue opere di natura multiforme, talvolta precorritrici, originali e spesso difficili da collocare nei canoni tradizionali della storia dell’arte.

Negli ultimi quindici anni, alcune mostre retrospettive di grande importanza, in Italia e all’estero (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2011; Deichtorhallen, Amburgo e ZKM-Center for Art and Media, Karlsruhe, 2014; Triennale di Milano, Milano, 2014; Raven Row, Londra, 2017; MART, Rovereto, 2018; Villa Arson, Nizza, 2018), hanno riportato all’attenzione i circa settant’anni di ricerca dell’artista, sottolineando il carattere molteplice di Baruchello, artista, scrittore e intellettuale raffinato, che sin dai primi anni Sessanta, accanto alla pittura (mai da lui abbandonata) ha utilizzato la cinepresa (e in seguito la videocamera), la fotografia, la scrittura, la performance, l’installazione e, come lui stesso l’aveva definita, la “activity”.

Inventore di società fittizie (Artiflex, 1968), di tecniche pittoriche (la pittura su più strati di plexiglass, dalla fine del 1963), sperimentatore di azioni tra arte e agricoltura, Agricola Cornelia S.p.A. (1973-1981), realizzatore di film a partire da materiali preesistenti (Verifica incerta, 1964; Tre lettere a Raymond Roussel, 1969), il Convegno vuole ripercorrere gli aspetti fondamentali del suo lavoro, che nel continuo rinnovarsi ha mantenuto la coerenza, seppur nella diversità. Negli anni Ottanta e poi Novanta ha dedicato nuova attenzione al rapporto con la natura e l’ecologia realizzando Il Giardino, curando Il Bosco: progetti, fino al recente Beatrix, che continuano a rivolgere uno sguardo poetico e politico al rapporto dell’individuo con l’ambiente.

Assemblare, incollare, montare, (nella scrittura, nella pittura – su tela, cartone, alluminio, plexiglass – negli oggetti, nel cinema) sono stati i modi per “costruire un proprio linguaggio”. Archiviare è stato il modo di produrre inventari di idee, ponendo la trasversalità come chiave di comprensione del mondo.

Le relazioni internazionali, i rapporti con artisti della sua generazione ma anche con poeti, filosofi, scrittori (Eco, Calvino, Manganelli, Balestrini, Castellina, Vicinelli, Jouffroy, Lyotard, Lascault, etc.) permettono infatti di ricostruire una biografia che si estende a tutto il XX secolo, fino ai primi due decenni del XXI. Storia, politica, scienza e filosofia, ambiente e natura si sono intrecciati in opere e interventi, progetti e idee.

Nel 1998 decide di istituire, con Carla Subrizi, una Fondazione per l’arte contemporanea, che ha la finalità principale di salvaguardare e continuare a promuovere la ricerca sulla sua opera. Il progetto culturale della Fondazione, istituzione che conserva gli archivi e i grandi progetti in esterno (Il Giardino, Il Bosco, Beatrix) nonché un nucleo cospicuo di opere, prosegue dopo la sua morte.

Baruchello ha pubblicato decine di libri e ha considerato la sua Biblioteca (donata alla Fondazione nel 1998) un proprio autoritratto. Il lavoro sul Catalogo ragionato (pubblicazione prevista: 2025-2026) ha inoltre consentito negli ultimi dieci anni, di ritornare alla storia delle opere e delle mostre, agli scritti (documenti, manoscritti, libri) riguardanti il suo lavoro, permettendo di riconsiderare molta letteratura critica, che non ha smesso di sottolineare gli aspetti essenziali del suo lavoro.

In concomitanza del Convegno, al termine della seconda giornata, sarà inaugurata la mostra “Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili”, presso Villa Farnesina – Accademia Nazionale dei Lincei, Via della Lungara 230, Roma (seguirà nei prossimi giorni la comunicazione relativa alla mostra).

PROGRAMMA:
https://slowforward.net/wp-content/uploads/2025/01/programma-convegno-baruchello.pdf

PDF 1

PDF 2

#AccademiaNazionaleDeiLincei #AlessandroZuccari #art #arte #Baruchello #Beatrix #BibliothecaHertziana #CarlaSubrizi #ClaudioZambianchi #convegno #convegnoInternazionaleDiStudi #FondazioneBaruchello #GianfrancoBaruchello #GianfrancoBaruchelloMondiPossibili #IlBosco #ilGiardino #LaSapienzaUniversitàDiRoma #LinaBolzoni #Lincei #MaxPlanckInstitutFürKunstgeschichte #mostra #PalazzoCorsini #PieroBoitani #RobertoAntonelli #VillaFarnesina

reshared this



differx ha ricondiviso questo.


dip 038, sintassi


questa annotazione può sembrar cadere qui out of the blue (e forse un po’ è così), ma va detto – o sono persuaso possa essere detto – che:

c’è un modo specifico di sentire, di avvertire la sintassi, e di naturalmente tornirne i labirinti, che è in profondità analogo al lavoro di Lynch non soltanto con la macchina da presa e con determinate sue carrellate lentissime in climax o anticlimax (per esempio), ma proprio con la gestione della trama, intesa come:

tessuto che non solo si smaglia ma si riannoda in punti imprevedibili, come un abito non euclideo. o non sempre – non tutto – euclideo.

a differenza della radice, verticale e gerarchica, il rizoma è intersecante, trasverso, anarchico e orizzontale.

in questo, una certa modalità della ricerca letteraria, che soprattutto metto al lavoro con prose brevi in un libro che uscirà prima dell’estate, le asimmetrie e astrazioni (e torsioni) sintattiche che ho sperimentato dialogano, credo proficuamente, con una idea post-novecentesca di montaggio, frammentazione e ripresa di unità.

vorrò/vorrei poi sempre più che una quota forte, alta, di indeterminazione connotasse i materiali dei prossimi testi. (ma “textus” è un vocabolo inesatto, e la parentesi resta aperta

#111 #DavidLynch #dip #dip038 #dip038 #Lynch #sintassi

Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)

reshared this




differx ha ricondiviso questo.


it does not speak / jim leftwich. 2025


‘With the non-specificity of asemic writing there comes a vacuum of meaning, which is left for the reader to fill in and interpret.” — from Wikipedia

Why would this be called asemic?

In the late 1990s, Tim Gaze and I were not looking for another way of saying “reader response.”

Asemic Writing was not supposed to be an “anything goes” opportunity.

The word “polysemous’ works perfectly well for the Wikipedia statement. We knew the word in 1997, and would have used it if it had been appropriate.

Asemic is not meant to give you and me and our 39 thousand friends a chance at every imaginable meaning, an experience wherein anything we want is as good as anything else.

Asemic should return no meanings. We should stare at it, and it should stare back in silence.

The asemic does not speak. It does not give anyone anything that they want.

01.20.2025

#asemic #asemicWriting #JimLeftwich #scritturaAsemica #theory

reshared this



differx ha ricondiviso questo.


insensatez / antonio carlos jobim, vinicius de moraes. 1963


jobim.org/jobim/handle/2010/11…

listen to the piano line. do not listen to the piano line

youtu.be/LvRyc7u-83k?si=5h8o2N…

it took me 17 years, more or less, to focus on this tune. recorded it in a taxi heading to a hospital with my father. 2008: slowforward.net/2024/06/24/lis…

youtu.be/N0WDNdI2-lw?si=n-Zl3X…

youtu.be/JpfyaD9R0_4?si=z0a21p…

#2008 #AntonioCarlosJobim #dad #DavidLynch #doNotListenToThePianoLine #Hospital #Insensatez #listenToThePianoLine #LostHighway #LungotevereInSassia #MuroTorto #music #musicA_ #piano #SantoSpirito #VillaBorghese #ViniciusDeMoraes

reshared this


differx ha ricondiviso questo.


petizione per il riconoscimento dello stato di palestina


https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_now_it_paly_signers/

Il cessate il fuoco a Gaza ci ha ridato qualcosa che desideravamo da tanto: la speranza. Ma non cancella la devastazione. Non mette fine all’occupazione. E non concede la libertà a milioni di palestinesi che ne hanno un disperato bisogno.

Ora che il cielo di Gaza torna silenzioso, chiediamo una soluzione duratura: che il Regno Unito, la Francia e il Giappone riconoscano lo Stato della Palestina. Sarebbe un passo fondamentale verso la pace e la giustizia. Ma questi Paesi stanno esitando sotto l’enorme pressione di Israele.

Per decenni l’Italia è stata solidale con il popolo palestinese e la sua causa, ha sempre sostenuto il diritto del popolo palestinese ad avere «uno stato indipendente, sicuro ed economicamente prospero». Una posizione che il nostro governo condivide, è quindi ora di passare dalle parole ai fatti e riconoscere lo Stato della Palestina.

secure.avaaz.org/campaign/it/p…
__________________________
1.848.547 hanno firmato. Arriviamo a 2.000.000


#Cisgiordania #coloni #colonialism #criminali #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #starvingcivilians #starvingpeople #StatoDiPalestina #warcrimes #WestBank #zionism

reshared this




sì, è vero che #mastodon ha un numero limitato di caratteri, ma è altrettanto vero che - proprio per questo - è uno strumento ottimo per lavorare sulle #formebrevi, come sui rinvii a materiali ospitati da siti e blog.
personalmente, una modalità di 'diario' che posso avviare/attivare qui (come su #Friendica - dove scrivo ora - e/o #kofi ) è preferibile al rumore di #facebook.