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spiega il tuo diritto, izrahell


facebook.com/share/v/1B1AGks4x…
: a ogni immagine o video come questo, e alle migliaia e migliaia di testimonianze simili e rapporti sul #genocidio che abbiamo visto e registrato in questi ultimi due anni e nei 75 precedenti, la domanda è sempre la stessa: #israele , che giustificazione, che diritto hai di esistere, se il tuo esistere è QUESTO?

#Gaza #Cisgiordania #Palestina #criminidiguerra #apartheid #puliziaetnica

#apartheid #Cisgiordania #criminiDiGuerra #criminidiguerra #Gaza #genocidio #Israele #Palestina #puliziaEtnica #puliziaetnica

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: a ogni immagine o video come questo, e alle migliaia e migliaia di testimonianze simili e rapporti sul #genocidio che abbiamo visto e registrato in questi ultimi due anni e nei 75 precedenti, la domanda è sempre la stessa: #israele , che giustificazione, che diritto hai di esistere, se il tuo esistere è QUESTO?

#Gaza #Cisgiordania #Palestina

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dip 059


per qualche motivo, substack, (non so con quale diritto) ha …creato un account a mio nome (certi social fanno di queste cose, evidentemente)… e di conseguenza mi sono fatto tentare e ho settato un po’ di cose. ovviamente per gioco. ora l’ho cancellato e per adesso non se ne parla.
mi manca giusto substack, oltre tutta questa roba: linktr.ee/differx

#differx #dip #dip059 #dip059

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stasera: “prima dell’oggetto”, di mg (ed. déclic) @ radiotre suite, h. 23:00 circa


copertina di "Prima dell'oggetto", di Marco Giovenale (déclic, 2025)


Prima dell’oggetto (déclic, 2025)
a Radio3 Suite

OGGI, domenica 24 agosto
alle ore 23:00 circa
MG in dialogo con Fabio Cifariello Ciardi

_

evento facebook: facebook.com/events/1981922402…

il libro: declicedizioni.it/prodotto/pri…

link e materiali vari: slowforward.net/2025/05/16/lin…

_

#cambioDiParadigma #déclic #dialogo #FabioCifarielloCiardi #lettura #letture #MarcoGiovenale #MG #MonicaDOnofrio #presentazione #PrimaDellOggetto #prosa #ProsaInProsa #radio #Radio3Suite #RadioTreSuite #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca


link e materiali per “prima dell’oggetto” (déclic, maggio 2025)


POST IN CONTINUO AGGIORNAMENTO


scheda editoriale:

copertina di "Prima dell'oggetto", di Marco Giovenale (déclic, 2025)
cliccare per accedere al sito dell’editore

Se c’è un libro che si è stufato sia della poesia sia del narrare usuale, e che va in senso opposto, è questo: si muove verso il senza verso e si interroga sulla fuga caotica delle cose e delle narrazioni, come alice che non capisce le corse del bianconiglio ma si secca pure di seguirlo. il lettore non deve però spaventarsi di questo smarrimento. potrà confidare in alcune chiavi, rammentando:

– che quasi tutto si svolge a roma, ossessivamente richiamata: e tanto il richiamare quanto il suo oggetto danno sul barocco, con conseguente eco lontana di erotía;
– che una sfumante prima parte del libro si abbandona al flusso fonico del discorso, toccando solo leggermente la sostanza di storie e microstorie;
– che detto flusso si cristallizza pian piano in quasi-racconto, e allora affiorano figure precise, anche se spesso poi si sfaldano, si dissipano;
– che a sfarinarsi è tanto il linguaggio quanto il reale già sotto scacco e fuori fuoco, come per un’apocalisse nascosta in ogni pixel del quadro.

PRIMA DELL’OGGETTO
di Marco Giovenale
déclic edizioni || libro in brossura con alette, cm 13,5 x 19 || pp. 128, ISBN 9791281406117 || uscita: 16 maggio 2025

READING, INCONTRI, REGISTRAZIONI, APPUNTI, IMMAGINI:

25 ago. 2025:
intervista su Prima dell’oggetto, e su “La scuola delle cose”, n. 19 (“scrittura di ricerca”): RadioTre Suite, 24 ago. 2025, h. 23:00-23:25, https://www.raiplaysound.it/audio/2025/08/Radio3-Suite—Magazine-del-24082025-aef7d6cc-546a-474c-bcbb-3db0019727f8.html e slowforward.net/2025/08/25/rad…

28 lug. 2025:
una pagina dal libro, riprendendo un post editoriale su fb
slowforward.net/2025/07/28/una…

19 giu. 2025:
notille da un social dopo il reading a Villa Lais del 28 mag. 2025
slowforward.net/2025/06/19/not…

17 giu. 2025
pod al popolo, #070: reading perinelli e giovenale @ studio campo boario, 17 giu. 2025
@ archive: archive.org/details/pap-070-pr…

16 giu. 2025:
registrazione del reading (con autoannotazioni) a Villa Lais, 28 mag. 2025
slowforward.net/2025/06/16/pap…

31 mag. 2025
pod al popolo, #069: lettura di mg (da Oggettistica e Prima dell’oggetto) @ ‘roma chiama poesia’, teatro basilica, 31 mag. 2025
@ archive; archive.org/details/pap069_Rom…


ANTEPRIME, ESTRATTI, FRAMMENTI:

un estratto qui

Quattro estratti/anteprime su fb (apr.-mag. 2025):
slowforward.net/2025/06/02/ant…

Alcuni materiali comparsi in altra forma sul Multiperso:

Scendi, 21 giu. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

L’importanza dell’ascolto, 16 lug. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Stanza stanza, 24 lug. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Pietra, 25 set. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

[Nest. Rest. Reset. Next], 4 ott. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Videoripresa, 13 ott. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

*

declicedizioni.it/prodotto/pri…

#069 #070 #antiracconto #controracconto #déclic #MG #PrimaDellOggetto #prosa #prosaBreve #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #VillaLais


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da oggi, 24 agosto, e fino al 10 settembre, a roma: “di là dal fiume”, ottava edizione, a cura dell’associazione culturale teatroinscatola

Di là dal fiume | ottava edizione
festival ideato e prodotto dall’associazione culturale Teatroinscatola
direzione artistica: Lorenzo Ciccarelli


*
A Roma dal 24 agosto al 10 settembre 2025
ingresso gratuito
11 eventi in 8 spazi della città

Festival ideato e totalmente prodotto dall’associazione culturale Teatroinscatola: teatro, cinema, installazioni e visite guidate.

Tema di questa edizione è il rapporto tra arte e diritti umani. I luoghi che abiterà il festival sono essi stessi strettamente collegati con i temi che l’iniziativa vuole approfondire nella Capitale. Una delle caratteristiche del Festival è quella di coinvolgere contemporaneamente più spazi della città, anche luoghi insoliti da scoprire o riscoprire.


di là dal fiume (Roma, 24 agosto - 10 settembre), festival a cura di TEATROINSCATOLA, ottava edizione, ingresso gratuito
cliccare per ingrandire

“In questo murale (Tuttomondo)
ho disegnato tutto quello che riguarda l’umanità
è fatto di simboli delle differenti attività umane,
è una sintesi delle problematiche della vita di oggi.
Non mi sono dedicato unicamente alla vita degli uomini
ma anche alla vita degli animali,
ecco perché vedete delfini, scimmie e altro.
È un affresco della Vita in generale”

Keith Haring

Prendendo spunto da una recentissima rassegna prodotta da Teatroinscatola & Arch+Hr (laboratorio internazionale di ricerca, diretto dall’arch. Eleonora Carrano) denominata Utopia! Architettura e Diritti Umani“, TEATROINSCATOLA vuole continuare ad indagare il rapporto tra arte e diritti umani, concentrando l’attenzione su temi come il cambiamento climatico, le migrazioni, la detenzione, l’inclusione, le emergenze umanitarie, la povertà e la malattia mentale.


Grazie alla collaborazione con Francesco Cordio, regista e direttore di Human Rights International Film Festival (Festival Internazionale del Cinema dei Diritti Umani che si tiene in Umbria) e con Testaccio Estate è stato possibile inserire all’interno dell’ottava edizione del festival anche una sezione cinema.

Apre infatti il festival, il 24 agosto alla Città dell’Altra Economia (Cae), la proiezione di Io capitano di Matteo Garrone (David di Donatello per miglior film e migliore regia 2024, Leone d’argento per migliore regia 2023) che racconta l’odissea di due giovani senegalesi che affrontano il pericoloso viaggio per arrivare in Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.


Segue il 25 agosto Lo Stato della Follia di Francesco Cordio. Un documentario inchiesta sui manicomi giudiziari in Italia. Il racconto in prima persona di alcuni ex-internati in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate, senza preavviso, in questi luoghi “dimenticati” anche dallo Stato.

Il 27 agosto, ancora al Cae, verrà presentato anche Cesare deve morire regia dei fratelli Taviani (Orso d’oro alla Berlinale 2012, 5 David di Donatello nel 2012 tra cui miglior film e migliore regia). Qui un gruppo di detenuti del carcere di Rebibbia mette in scena il Giulio Cesare di Shakespeare. La proiezione sarà preceduta dall’incontro con Giovanna Taviani.


Dal 24 agosto al 27 agosto sarà posizionata sul palco del CAE l’opera Roma Città Aperta La ricostruzione di un grande fermaporta in legno fuori scala vuole evocare una porta immaginaria che si apre e rimane aperta in modo permanente.

I luoghi che abiterà il festival sono strettamente collegati con il tema dei diritti umani.
La Città dell’altra Economia (CAE) dove si proietteranno i film, è uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a quelle pratiche economiche che si caratterizzano per l’utilizzo di processi a basso impatto ambientale, che garantiscono un’equa distribuzione del valore, che non perseguono il profitto e la crescita a ogni costo e che mettono al centro le persone e l’ambiente. La Città nasce come luogo di promozione di tutta l’altra economia romana, offrendo spazi per esposizioni, vendita, eventi, incontri e formazione.
Il programma intero degli incontri, con orari e luoghi, è scaricabile al link di là dal fiume 2025_ teatroinscatola_ ottava edizione
*
teatroinscatola.it/
facebook.com/TeatroinscatolaRo…
facebook.com/TeatroinscatolaRo…


#ARCHHR #arte #associazioneCulturaleTeatroinscatola #CAE #cambiamentoClimatico #carcere #cinema #CittàDellAltraEconomia #clima #detenzione #DiLàDalFiume #dirittiUmani #diseguaglianze #EleonoraCarrano #emergenzeUmanitarie #FestivalInternazionaleDelCinemaDeiDirittiUmani #film #follia #FrancescoCordio #fratelliTaviani #galera #HumanRightsInternationalFilmFestival #inclusione #installazioni #KeithHaring #LorenzoCiccarelli #malattiaMentale #MatteoGarrone #migranti #migrazioni #povertà #teatro #Teatroinscatola #TestaccioEstate #Tuttomondo #visiteGuidate

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a ostia, da oggi e fino al 31 agosto: incontri dedicati al regista claudio caligari


locandina iniziative Ostia per Claudio Caligari A Ostia (Roma),
dal 23 al 31 agosto,
alla Galleria Ess&rre del
Porto Turistico di Roma:

Rassegna d’arte
– una settimana di incontri
dedicati al regista
Claudio Caligari

programma: slowforward.net/wp-content/upl…

#art #arte #ClaudioCaligari #EssRre #finissage #mostra #mostre #vernissage

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[r] _ carmelo bene intervistato da franco quadri durante la trasmissione ‘il quadrato senza un lato’


youtube.com/embed/6o_h0D5IFn4?…

Rarissima registrazione del 1975, tratta da una puntata radiofonica della trasmissione Il quadrato senza un lato, realizzata da Franco Quadri per Radio Due

#art #arte #CarmeloBene #cb #FrancoQuadri #intervista #nihilNihills #Radio2 #RadioDue #teatro

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25 agosto, podcast ‘niente di nuovo’: puntata dedicata al n. 19 de ‘la scuola delle cose’ (monografico, sulla scrittura di ricerca)


open.spotify.com/show/4iIZ0Vbc…

#AntonioSyxty #audio #LaScuolaDelleCose #LuigiMagno #Lyceum #LyceumMudima #MarcoGiovenale #MassimilianoManganelli #MicheleZaffarano #Mudima #ndn #NienteDiNuovo #podcast #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca

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27 agosto, ‘niente di nuovo’, podcast: in dialogo, dimitri milleri e antonio francesco perozzi su “scrittura e


open.spotify.com/show/4iIZ0Vbc…

#AntonioFrancescoPerozzi #AntonioSyxty #dialogo #DimitriMilleri #materiaSentimentale #MicheleZaffarano #ndn #NienteDiNuovo #podcast

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giuristi chiedono un intervento militare a gaza per fermare israele


contropiano.org/news/internazi…

L’ex relatore delle Nazioni Unite Richard Falk ha proposto l’invio di una forza armata internazionale a Gaza, mentre un vasto gruppo di giuristi ha chiesto all’Assemblea Generale di autorizzare un intervento armato di fronte al genocidio israeliano.

In una conferenza stampa tenutasi lunedì 18 agosto a Istanbul, il Tribunale Per Gaza ha chiesto alla comunità internazionale di autorizzare un intervento armato sotto l’egida delle Nazioni Unite per fermare quella che definisce la fase più mortale del genocidio israeliano contro il popolo palestinese.

Il giurista americano Richard Falk, da Istanbul, ha esortato i governi ad aggirare il blocco del Consiglio di Sicurezza – dove gli Stati Uniti usano il veto a favore di Israele – e ad appellarsi direttamente all’Assemblea Generale. Come ha spiegato, ci sono meccanismi legali per questo, come la risoluzione “Uniti per la Pace” del 1950 e il principio della “Responsabilità di Proteggere” approvato nel 2005.

Richard Falk, ex relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Palestina, ha avvertito che non agire immediatamente sarebbe “un fallimento storico dell’umanità”. Ha assicurato che il mondo sta assistendo, in tempo reale e con una trasparenza senza precedenti, a un genocidio che ricorda l’indifferenza mostrata di fronte ai crimini più atroci del XX secolo.

Il giurista ha accusato le cosiddette democrazie occidentali di complicità nell’offensiva israeliana. Ha sottolineato come la pressione dei cittadini deve tradursi in embarghi sulle armi, sanzioni e azioni di solidarietà internazionale, paragonabili alla campagna che ha contribuito a far cadere l’apartheid in Sudafrica.

Ha anche denunciato il tentativo di mettere a tacere le voci critiche attraverso sanzioni contro i relatori per i diritti umani e l’omicidio di giornalisti, tra cui Anas al-Sharif e i corrispondenti di Al Jazeera lo scorso 10 agosto. “Parte del lavoro del Tribunale di Gaza è quello di rafforzare il ruolo della verità di fronte a questi crimini”, ha detto Falk.

La dichiarazione d’urgenza dell’organismo riunitosi a Istanbul, intitolata “È tempo di agire”, sarà presentata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. L’organismo ha anche in programma un’udienza finale a Istanbul a ottobre, dove emetterà un verdetto morale sulla base delle testimonianze raccolte dalla sua fondazione nel 2024.

Il Tribunale di Gaza, composto da accademici, giuristi e difensori dei diritti umani, ha già tenuto sessioni a Londra e Sarajevo, dove ha formalmente accusato Israele di genocidio, crimini di guerra e apartheid.

Nel frattempo, la situazione umanitaria continua a deteriorarsi: dall’ottobre 2023, più di 62mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, tra un blocco totale e una carenza di aiuti.


#TribunalePerGaza #onu #UN #NazioniUnite #RichardFalk #Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #apartheid #criminidiguerra

#apartheid #bambini #children #Cisgiordania #coloni #colonialism #concentramento #criminiDiGuerra #criminidiguerra #deportazione #famearmadiguerra #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #NazioniUnite #nazioniunite #Onu #ostaggi #Palestina #Palestine #prigionieri #RichardFalk #RichardFalk #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #TribunalePerGaza #TribunalePerGaza #UN #warcrimes #WestBank #zionism

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antonio syxty legge rossella or


youtu.be/wrRDYpf_pE0?si=W80bq9…

il libro: slowforward.net/2025/06/11/ros…

#AntonioSyxty #LIntervalloDiAntonioSyxty #lettura #poesia #RossellaOr #video


rossella or, “come l’amore di un timpano e una pupilla” (argolibri, 2025)


Per il poeta Carlo Bordini «la poesia di Rossella Or si nutre dello studio attento e puntiglioso delle avanguardie teatrali e letterarie, della pratica ossessiva del gesto rigoroso e portato all’estremo (completamente calato, e possiamo dire, riversato e riconvertito nella parola), cui è collegato il sentimento straordinariamente vivo dell’esistenzialità, dell’assurdo, dell’ossimoro del vivere, dell’ambiguità felice della vita». Mentre per il critico teatrale Nico Garrone, Rossella Or «rappresenta un immaginario incontro nell’aldilà tra i fantasmi di Eleonora Duse e di Antonin Artaud», figure centrali per la poetica dell’autrice, al pari di Brodskij, Blok, Valéry, Rosselli, Beckett (per citarne alcuni), e della poetessa russa Marina Cvetaeva, con la quale si accende un dialogo marino, lunare, spumoso e ‘immemoriale’ come «l’azzurro vento di nessuno sull’acqua», nella seconda sezione del libro. Un volume scritto in punta di dita, in uno stato solitario di grazia, a scandire una voce unica nel panorama della poesia italiana contemporanea.

argonline.it/prodotto/come-lam…

Hanno collaborato alla cura e alla realizzazione dell’edizione: Roberta Bisogno e Claudio Orlandi. Progetto grafico di Susanna Doccioli

*

Rossella Or (Roma, 1954) è stata protagonista dell’avanguardia teatrale italiana fin dagli anni ’70 e persegue tutt’ora una costante e personalissima ricerca sulla parola, detta e scritta. Ha lavorato, tra gli altri, con Memè Perlini, Simone Carella, Giuliano Vasilicò, Giorgio Barberio Corsetti, Leo De Berardinis, Mario Prosperi; in campo cinematografico è stata protagonista del film Estate romana di Matteo Garrone. In questi ultimi anni si è dedicata interamente alla scrittura poetica: Come l’amore di un timpano e una pupilla è il suo secondo libro di poesia, che segue L’acqua tende alle rive. Poesie 2001-2017, uscito nel 2019 per Zona Editrice con una prefazione di Carlo Bordini.

#Argo #Argolibri #CarloBordini #ClaudioOrlandi #NicoGarrone #poesia #poesie_ #RobertaBisogno #RossellaOr #SusannaDoccioli


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trieste, 27 agosto: presentazione di “non fossi mai nato”, di ugo pierri


ricevo da U.P. & prontamente condivido:

mercoledì 27 agosto 2025, ore 18:30

Ex lavatoio di San Giacomo
via San Giacomo in Monte 9, Trieste

Gianluca Paciucci
presenterà il libro di Ugo Pierri

NON FOSSI MAI NATO


ugo pierri_ non fossi mai nato_ 2025
cliccare per ingrandire

non mancheranno i Bachibaflax nè Andrea Neami

#art #arte #UgoPierri #up

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di là dal fiume, 2025 – versione txt


DI LÀ DAL FIUME
ottava edizione
direzione artistica: Lorenzo Ciccarelli
dal 24 agosto al 10 settembre 2025
11 eventi in 8 spazi della città
ingresso gratuito
Dal 24 agosto al 10 settembre 2025 l’ottava edizione di Di là dal fiume, festival ideato e totalmente prodotto dall’associazione culturale Teatroinscatola ad ingresso gratuito, animerà con 11 eventi, 8 spazi urbani con teatro, cinema, installazioni e visite guidate.
Tema scelto per questa edizione è il rapporto tra Arte e diritti umani. I luoghi che abiterà il festival sono essi stessi strettamente collegati con i temi che l’iniziativa vuole approfondire nella capitale. Una delle caratteristiche del Festival è quella di coinvolgere
contemporaneamente più spazi della città, anche luoghi insoliti da scoprire o riscoprire. Prendendo spunto da una recentissima rassegna prodotta da Teatroinscatola & Arch+Hr (laboratorio internazionale di ricerca, diretto dall’arch. Eleonora Carrano) denominata “Utopia! Architettura e Diritti Umani“, l’associazione romana vuole continuare ad indagare il rapporto tra arte e diritti umani, focalizzando su cambio climatico, migrazioni, detenzione,
inclusione, emergenze umanitarie, povertà e malattia mentale.
Grazie alla collaborazione con Francesco Cordio, regista e direttore di Human Rights International Film Festival (Festival Internazionale del Cinema dei Diritti Umani che si tiene in Umbria) e con Testaccio Estate è stato possibile inserire all’interno dell’ottava edizione
del festival anche una sezione cinema. Apre infatti il festival, il 24 agosto alla Città dell’Altra Economia (Cae), la proiezione di “Io capitano” di Matteo Garrone (David di Donatello per miglior film e migliore regia 2024, Leone d’argento per migliore regia 2023) che racconta l’odissea di due giovani senegalesi che affrontano il pericoloso viaggio per arrivare in Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Segue il 25 agosto “Lo Stato della Follia” di Francesco Cordio. Un documentario inchiesta sui manicomi giudiziari in Italia. Il racconto in prima persona di alcuni ex-internati in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate, senza preavviso, in questi luoghi “dimenticati” anche dallo Stato.

Il 27 agosto, ancora al Cae, verrà presentato anche “Cesare deve morire” regia fratelli Taviani (Orso d’oro alla Berlinale 2012, 5 David di Donatello nel 2012 tra cui miglior film e migliore regia). Qui un gruppo di detenuti del carcere di Rebibbia mette in scena il Giulio
Cesare di Shakespeare. La proiezione sarà preceduta dall’incontro con Giovanna Taviani. Dal 24 agosto al 27 agosto sarà posizionata sul palco del CAE l’opera “Roma Città Aperta” di Wang Yuxiang. La ricostruzione di un grande fermaporta in legno fuori scala vuole evocare una porta immaginaria che si apre e rimane aperta in modo permanente. I luoghi che abiterà il festival sono strettamente collegati con il tema Diritti Umani. La Città dell’altra Economia (CAE) dove si proietteranno i film, è uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a quelle pratiche economiche che si caratterizzano per l’utilizzo di processi a basso impatto ambientale, che garantiscono un’equa distribuzione del valore, che non perseguono il profitto e la crescita a ogni costo e che mettono al centro le persone e l’ambiente. La Città nasce come luogo di promozione di tutta l’altra economia romana, offrendo spazi per esposizioni, vendita, eventi, incontri e formazione. Il 2 settembre è previsto un incontro con Dario D’Ambrosi fondatore e direttore artistico del Teatro Patologico. Dal 1992 l’Associazione si occupa di un lavoro unico ed universale, quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici. Il Teatro Patologico è stato invitato a rappresentare l’Italia presso le Nazioni Unite (ONU) a New York per discutere e affrontare il tema della disabilità su scala mondiale. Il 4 settembre poi si visiterà il Parco del Santa Maria della Pietà e alcune installazioni del Museo della Mente. Santa Maria della Pietà era la sede del Manicomio della Provincia di Roma inaugurato nel 1914 da Re Vittorio Emanuele III. I padiglioni dislocati nel bellissimo parco erano riservati alle varie categorie di alienati. Dal 1967 si avviò una riorganizzazione dell’attività assistenziale che guardò con interesse ai nuovi percorsi deistituzionalizzanti avviati da Franco Basaglia. Il 13 maggio 1978 è approvata la Legge 180, che vieta nuovi ricoveri negli ospedali psichiatrici, poi inclusa nella Legge 833 che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale con la consapevolezza che “La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana”. Alla fine del 1999
l’ospedale viene definitivamente chiuso. Il Museo Laboratorio della Mente della ASL Roma 1 è un museo di narrazione che ha l’obiettivo di documentare la storia dell’istituzione manicomiale. Aperto nel 2000, nel 2008 ha costruito un nuovo percorso espositivo in collaborazione con Studio Azzurro (di prossima apertura). Il 5 settembre presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, è in programma la proiezione del documentario Ombre lucenti regia di Nino Bizzarri preceduta da una presentazione di Federico Primosig (Co-curatore di ”Si può solo dire nulla”, la raccolta di intervista a Carmelo Bene pubblicata da Il Saggiatore e membro dell’associazione “L’Orecchio Mancante”). Il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia. Il complesso monumentale, situato nel rione Borgo a Roma, sull’area anticamente occupata dagli “Horti” di Agrippina Maior (14
a.C. – 33 d.C.), è un’importante istituzione storica che ha svolto per secoli un ruolo cruciale nell’assistenza ai malati, ai poveri e agli orfani. Le sue origini risalgono alla fondazione della “Schola Saxonum” nell’VIII secolo, un luogo di accoglienza per i pellegrini sassoni, e si sviluppò nel corso dei secoli in un grande ospedale.
Il festival costituirà anche un’occasione per riscoprire uno spazio che in qualche modo è stato significativo per il teatro di ricerca romano: il Teatro della Visitazione. Grazie alla disponibilità della Asl Roma 1 l’incontro del 5 settembre si terrà nel Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia dove aveva sede la mitica compagnia D’Origlia Palmi. ** Sabato 6 settembre alle 12.00 verrà presentato presso il Cinema Azzurro Scipioni riferimento cittadino per la diffusione del cinema d’autore, dei capolavori della storia del cinema, e del cinema di qualità e indipendente, il documentario “Storie d’Africa” regia di Piero Cannizzaro. Storie di speranze, di sogni rimasti tali, di fallimenti ma anche di successi. Storie di chi vorrebbe partire verso l’Europa nonostante tutto, e storie di chi è tornato subendo magari una sconfitta ma che è riuscito a ricostruirsi una vita nel villaggio creando una piccola economia e una vita dignitosa nel proprio paese.
Presso l’Orto Botanico di Roma poi domenica 7 settembre alle 16.30 si svolgerà la lettura del testo del poeta Giuseppe Conte “I delfini saltano” una favola ecologica (già messa in scena come installazione all’inizio degli anni ‘90 da Simone Carella) e che vede in questa occasione impegnati Arianna Ninchi, Pippo Di Marca e Francesco Suriano. Ed a proposito dei luoghi il pubblico potrà trovare ai piedi del Gianicolo, nel cuore di Trastevere, un gioiello verde di circa 12 ettari dove regna la natura, la pace e il silenzio.
L’Orto Botanico di Roma è uno dei più importanti d’Europa con oltre 3.000 specie vegetali ospitate, collezioni di pregio (dalle palme ai bambù), alberi ultracentenari, fontane monumentali e un panorama unico, con la città eterna a far da sfondo. La struttura fa parte dei Musei della Sapienza Università di Roma.
Lunedì 8 settembre alle 21.00 si abiterà l’Upter, Università Popolare di Roma che in quarant’anni di attività formativa ha sostenuto centinaia di migliaia di persone di tutte le età e di tutte le culture guardando alla rilevanza sociale dell’apprendimento permanente. Qui alle 21.00 si assisterà ad una Prova aperta del coro “Singers for Emergency” che sposando la causa di Gino Strada, cantano di diritti umani ed importanti tematiche sociali, attraverso il messaggio universale e unificante della musica. Grazie alla disponibilità dell’Istituto Centrale per il Restauro si potranno visitare le carceri femminili del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande, un edificio a quattro piani edificato nel Seicento per accogliere giovani abbandonati e vagabondi. Quattro anni dopo, papa Innocenzo XII estese il progetto anche agli anziani in difficoltà, proseguendo l’attività di assistenza dei giovani orfani e il loro avviamento verso una professione lavorativa. Il 10 settembre si visiteranno le carceri femminili costruite nel 1735,
volute da papa Clemente XII, che hanno dato al complesso l’aspetto che conosciamo oggi.
**
“D’Origlia-Palmi La compagnia che ispirò Carmelo Bene
Nel fondo della mia provincia umbra, negli anni dopo la guerra, il solo teatro che era possibile vedere erano due compagnie “di giro” che ogni anno, d’inverno, vi sostavano per poche rappresentazioni: la compagnia di teatro siciliano di Angelo Musco e Rosina Anselmi con le sue farse (Musco era morto, sostituito da Turi Ferro, ma la maestosa Rosina era ferma al suo posto di capocomico e di prima attrice comica) e quella di Bianca D’Origlia e del cavalier Bruno Palmi, che metteva in scena degli improbabili Shakespeare insieme a Sem Benelli e D’Annunzio e alle vite di Sante e di martiri e, se era vicina la Pasqua, un Christus interpretato dal vecchio Palmi che parlava come nelle Bibbie più antiche: «imperocché imperocché io vi dico…». Ricordo un Romeo e Giulietta in cui Romeo era il vecchio Palmi e Giulietta la figlia Anna Maria mentre la signora Bianca faceva la nutrice… Una delle ragioni per cui, tanti anni dopo feci subito amicizia con Carmelo Bene fu che, coetanei, avevamo entrambi conosciuto il teatro attraverso la D’Origlia-Palmi, godendone come di una straordinaria sopravvivenza del teatro ottocentesco. Lui ne fece l’uso che si sa, io, per fortuna del pubblico, pensai ad altro. Negli anni cinquanta a Roma la compagnia ebbe in gestione un teatrino a Borgo Santo Spirito, in territorio vaticano, con un repertorio rigorosamente edificante. Negli anni in cui studiavo da assistente sociale lo frequentai assiduamente e imparai a riconoscere alcuni degli spettatori più fedeli: Carmelo Bene per primo e poi – un amico me li indicava – Arbasino, Paolo Poli (che rifece una loro Rita da Cascia spingendola molto sopra le righe), Sylvano Bussotti, Vito Pandolfi e una volta vi riconobbi Flaiano. Si venne alle mani più volte, e due volte c’ero, con un gruppo di cretini scesi dai Parioli a sghignazzare durante la rappresentazione, nella convinzione di essere tanto moderni… Anni dopo Nino Bizzarri fece per la tv un bel documentario sulla storia della compagnia che si chiamava, ricordo, Ombre lucenti, saccheggiando l’archivio e i ricordi di Carmelo, e per fortuna qualcosa di quella storia è rimasto. Con la D’Origlia-Palmi fecero le prime prove attori come Gian Maria Volonté, e Carmelo ne prese molti per il suo teatro e per i suoi film, a cominciare dalla stessa Anna Maria. Con la D’Origlia-Palmi una generazione poté apprezzare il teatro di un secolo prima, e c’era tanto da impararne, come ha dimostrato il più geniale attore-autore-regista del nostro Novecento” Goffredo Fofi
__________
Di là dal fiume
Dal 24 agosto al 10 settembre
Roma – diversi luoghi
Ingresso libero
Informazioni e prenotazioni:
info@teatroinscatola.it
347 680 8868
Teatroinscatola Roma
teatroinscatola.it
ufficio stampa:
Carla Romana Antolini
3939929813
crantolini@gmail.com

#DiLàDalFiume #diLàDalFiume2025 #eventi #Roma

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“prima dell’oggetto”, di mg (ed. déclic) @ radiotre suite, domenica 24 agosto, h. 23:00 circa

copertina di "Prima dell'oggetto", di Marco Giovenale (déclic, 2025)


Prima dell’oggetto (déclic, 2025)
a Radio3 Suite

domenica 24 agosto
alle ore 23:00 circa
MG in dialogo con Fabio Cifariello Ciardi

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evento facebook: facebook.com/events/1981922402…

il libro: declicedizioni.it/prodotto/pri…

link e materiali vari: slowforward.net/2025/05/16/lin…

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#cambioDiParadigma #déclic #dialogo #FabioCifarielloCiardi #lettura #letture #MarcoGiovenale #MG #MonicaDOnofrio #presentazione #PrimaDellOggetto #prosa #ProsaInProsa #radio #Radio3Suite #RadioTreSuite #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca


link e materiali per “prima dell’oggetto” (déclic, maggio 2025)


POST IN CONTINUO AGGIORNAMENTO


scheda editoriale:

copertina di "Prima dell'oggetto", di Marco Giovenale (déclic, 2025)
cliccare per accedere al sito dell’editore

Se c’è un libro che si è stufato sia della poesia sia del narrare usuale, e che va in senso opposto, è questo: si muove verso il senza verso e si interroga sulla fuga caotica delle cose e delle narrazioni, come alice che non capisce le corse del bianconiglio ma si secca pure di seguirlo. il lettore non deve però spaventarsi di questo smarrimento. potrà confidare in alcune chiavi, rammentando:

– che quasi tutto si svolge a roma, ossessivamente richiamata: e tanto il richiamare quanto il suo oggetto danno sul barocco, con conseguente eco lontana di erotía;
– che una sfumante prima parte del libro si abbandona al flusso fonico del discorso, toccando solo leggermente la sostanza di storie e microstorie;
– che detto flusso si cristallizza pian piano in quasi-racconto, e allora affiorano figure precise, anche se spesso poi si sfaldano, si dissipano;
– che a sfarinarsi è tanto il linguaggio quanto il reale già sotto scacco e fuori fuoco, come per un’apocalisse nascosta in ogni pixel del quadro.

PRIMA DELL’OGGETTO
di Marco Giovenale
déclic edizioni || libro in brossura con alette, cm 13,5 x 19 || pp. 128, ISBN 9791281406117 || uscita: 16 maggio 2025

READING, INCONTRI, REGISTRAZIONI, APPUNTI, IMMAGINI:

25 ago. 2025:
intervista su Prima dell’oggetto, e su “La scuola delle cose”, n. 19 (“scrittura di ricerca”): RadioTre Suite, 24 ago. 2025, h. 23:00-23:25, https://www.raiplaysound.it/audio/2025/08/Radio3-Suite—Magazine-del-24082025-aef7d6cc-546a-474c-bcbb-3db0019727f8.html e slowforward.net/2025/08/25/rad…

28 lug. 2025:
una pagina dal libro, riprendendo un post editoriale su fb
slowforward.net/2025/07/28/una…

19 giu. 2025:
notille da un social dopo il reading a Villa Lais del 28 mag. 2025
slowforward.net/2025/06/19/not…

17 giu. 2025
pod al popolo, #070: reading perinelli e giovenale @ studio campo boario, 17 giu. 2025
@ archive: archive.org/details/pap-070-pr…

16 giu. 2025:
registrazione del reading (con autoannotazioni) a Villa Lais, 28 mag. 2025
slowforward.net/2025/06/16/pap…

31 mag. 2025
pod al popolo, #069: lettura di mg (da Oggettistica e Prima dell’oggetto) @ ‘roma chiama poesia’, teatro basilica, 31 mag. 2025
@ archive; archive.org/details/pap069_Rom…


ANTEPRIME, ESTRATTI, FRAMMENTI:

un estratto qui

Quattro estratti/anteprime su fb (apr.-mag. 2025):
slowforward.net/2025/06/02/ant…

Alcuni materiali comparsi in altra forma sul Multiperso:

Scendi, 21 giu. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

L’importanza dell’ascolto, 16 lug. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Stanza stanza, 24 lug. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Pietra, 25 set. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

[Nest. Rest. Reset. Next], 4 ott. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

Videoripresa, 13 ott. 2023:
multiperso.wordpress.com/2023/…

*

declicedizioni.it/prodotto/pri…

#069 #070 #antiracconto #controracconto #déclic #MG #PrimaDellOggetto #prosa #prosaBreve #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #VillaLais


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il 24 agosto si chiude la call for works


CFW: ancora fino al 24 agosto2025 – ma non oltre – è possibile inviare alla mail unica gammmatica [at] gmail.com proposte di pubblicazione di testi non assertivi (scritture di ricerca) e/o opere grafiche o verbovisive.

non opera omnia, non racconti, non romanzi, non poesie, non tavole parolibere futuriste.

accludere:

  • una dichiarazione di originalità e libera pubblicabilità del materiale (= deve essere esplicitato che è di proprietà esclusiva di chi invia, e che – soprattutto se include materiali anche altrui – è libero da copyright);
  • una liberatoria per la pubblicazione che esclude esplicitamente ogni impegno di carattere economico;
  • una biobibliografia di massimo 10 righe;
  • indirizzo email e postale

solo agli invii che verranno accolti sarà data risposta: se non c’è risposta entro il 30 settembre 2025, il materiale è da considerare non accolto.

lo spazio in rete che pubblicherà il materiale potrà essere uno dei seguenti (l’autrice o autore che invia può inoltre ricevere eventuali richieste di pubblicare opere diverse anche su più di una sede tra queste):

GAMMM

GAMMMATICA (rubrica della rivista cartacea “l’immaginazione”)

ELR – ESISTE LA RICERCA

AHIDA (spazio post-poetica)

COMPOSTXT

PONTEBIANCO

SLOWFORWARD

SCRIPTjr.nl

EEXXIITT

ASEMIC @ Telegram

DIFFERX @ noblogs

#ahida #asemic #asemicTelegram #callForPapers #callForWorks #cfp #cfw #compostxt #differx #differxNoblogs #eexxiitt #ELR #ELREsisteLaRicerca #EsisteLaRicerca #gammm #gammmatica #materialiVerbovisivi #nonAssertività #opereGrafiche #ponteBianco #pontebianco #scriptjrNl #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #slowforward #testiNonAssertivi

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happy birthday, hpl


from: FREAK SCENE フサオ (@AcidEater_Fusao) = t.co/WPjxY1b6zJ

Happy Birthday to H.P. Lovecraft (August 20, 1890). Here’s an original sketch made of #Cthulhu by #HPLovecraft in 1934:

#Cthulhu #drawing #HowardPhillipsLovecraft #hpl #HPLovecraft #Lovecraft #sketch

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dip 058. palinsesto


mi è capitato sotto gli occhi per caso questo video, su Roma nel 1989: youtu.be/En9l1XDeFMU – e non se ne va l’impressione di questa città come roba casuale, sbrindellata, inconsapevole, sporca e invecchiata male da sempre.
non città eterna ma eterno svacco. palinsesto autofago e autogamo del peggio di oggi sul peggio di ieri.

#dip #dip058 #dip58 #dip058 #dip58 #Roma #svacco #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline

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l’amico immaginario / nico d’alessandria. 1994


youtu.be/uXeuoUwj0c8?si=tHryI0…

#cinema #film #filmCompleto #filmCompletoInItaliano #ita #LAmicoImmaginario #NicoDAlessandria #VictorCavallo

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aggiornamenti sul genocidio (19 ago. 2025)


forced removal
facebook.com/share/1LVZKGWXb3/

Chiara Cruciati sul “manifesto”, a proposito del progetto di ulteriore divisione della Cisgiordania
facebook.com/share/14GURSbcytf…

espansione dell’insediamento E1
differx.noblogs.org/2025/08/17…

netanyahu era tale e quale negli anni Ottanta: facebook.com/andrea.masala.161…

some truths about zionism and its racism
instagram.com/reel/DNbov-SOI3Y…

Rashid Khalidi intervistato da Chiara Cruciati per “il manifesto” (14-8-2025)
facebook.com/share/1ZHVQTQyyV/

among the starving children
facebook.com/share/p/192jzVd2f…

i bambini non contano più
facebook.com/share/1JfNj2WuC8/

israel’s “break their bones” policy. video at
instagram.com/p/DNcnCdLMscK/

Samir Zaqout, 11 anni, amputazioni e ferite
facebook.com/share/16UfMidGTf/

Jude Shalabi, 5 anni, lapidato dai coloni
facebook.com/share/p/19pjGSXwc…

Gino Strada sulla Palestina, 2004
slowforward.net/2025/08/18/gin…

il concetto di base dell’idf è la rappresaglia nazista, peggiorata
instagram.com/p/DNeM_UHOD_d

dicembre 2024: un drone israeliano uccide una bambina di 12 anni che era in cerca d’acqua
instagram.com/reel/DNdq2q3urNf…

father holds his daughter, killed by an israeli airstrike on the Al-Mawasi area in Khan Younis
facebook.com/share/r/1B2vpt8hp…

daniella weiss dice chiaramente che non è la pace l’obiettivo
instagram.com/reel/DNfvMfyoeN9…

Yesterday the Gaza Tribunal called for an urgent international armed intervention to stop what it described as Israel’s “most lethal phase of genocide” in Gaza, warning that failure to act would mark “an historic failure of humanity”: middleeastmonitor.com/20250818…

#Gaza #genocide #Palestine #Palestina #warcrimes #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #Nakba #ICJ #ICC #WestBank #settlers

#bambini #children #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #Nakba #ostaggi #Palestina #Palestine #prigionieri #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism


gino strada sulla palestina, 2004


youtube.com/shorts/5Yjz8Ie5kwI

#Gaza #GinoStrada #Palestina #video


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“genocidio”


definizione di genocidio
facebook.com/share/1G2Z4C1TbQ/

1944, il giurista Raphael Lemkin conia il termine “genocidio” intendendo definire “la distruzione di una nazione o di un gruppo etnico […]; genocidio non significa necessariamente la distruzione immediata di una nazione […]. Esso intende piuttosto designare un piano coordinato di differenti azioni miranti a distruggere i fondamenti essenziali della vita dei gruppi nazionali, per annientare questi gruppi stessi. Obiettivi di un piano siffatto sarebbero la disintegrazione delle istituzioni politiche e sociali, della cultura, della lingua, dei sentimenti nazionali, della religione, della vita economica dei gruppi nazionali e la distruzione della sicurezza personale, della libertà, della salute, della dignità e persino della vita degli individui che appartengono a tali gruppi”.

“Nell’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la repressione del genocidio (9 dicembre 1948) si legge: ‘[…] per genocidio si intende una delle seguenti azioni commesse con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso: a) l’uccisione di membri del gruppo; b) il causare danno mentale o fisico grave ai membri del gruppo; c) il creare deliberatamente condizioni di vita al gruppo intese alla sua totale o parziale distruzione fisica; d) l’imposizione di misure volte a prevenire le nascite all’interno del gruppo; e) il trasferimento forzato di bambini del gruppo presso un altro gruppo’”.

“Il termine genocidio […] raramente assume una forma antonomastica per definire la tragedia ebraica”.

Anna-Vera Sullam Calimani, I nomi dello sterminio, Einaudi 2001


#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

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2 asemic channels


if you are interested in asemic writing, follow & enjoy
https://t.me/asemic and/or https://tinyurl.com/whasemic
asemic work by differx, 2021
#asemic #asemicChannels #asemicWriting #asemics #canaliPerLaScritturaAsemica #channels #scritturaAsemantica #scritturaAsemica

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roma, di là dal fiume, ottava edizione, 24 agosto – 10 settembre

Di là dal fiume | ottava edizione
festival ideato e prodotto dall’associazione culturale Teatroinscatola
direzione artistica: Lorenzo Ciccarelli


*
A Roma dal 24 agosto al 10 settembre 2025
ingresso gratuito
11 eventi in 8 spazi della città

Festival ideato e totalmente prodotto dall’associazione culturale Teatroinscatola: teatro, cinema, installazioni e visite guidate.

Tema di questa edizione è il rapporto tra arte e diritti umani. I luoghi che abiterà il festival sono essi stessi strettamente collegati con i temi che l’iniziativa vuole approfondire nella Capitale. Una delle caratteristiche del Festival è quella di coinvolgere contemporaneamente più spazi della città, anche luoghi insoliti da scoprire o riscoprire.


di là dal fiume (Roma, 24 agosto - 10 settembre), festival a cura di TEATROINSCATOLA, ottava edizione, ingresso gratuito
cliccare per ingrandire

“In questo murale (Tuttomondo)
ho disegnato tutto quello che riguarda l’umanità
è fatto di simboli delle differenti attività umane,
è una sintesi delle problematiche della vita di oggi.
Non mi sono dedicato unicamente alla vita degli uomini
ma anche alla vita degli animali,
ecco perché vedete delfini, scimmie e altro.
È un affresco della Vita in generale”

Keith Haring

Prendendo spunto da una recentissima rassegna prodotta da Teatroinscatola & Arch+Hr (laboratorio internazionale di ricerca, diretto dall’arch. Eleonora Carrano) denominata Utopia! Architettura e Diritti Umani“, TEATROINSCATOLA vuole continuare ad indagare il rapporto tra arte e diritti umani, concentrando l’attenzione su temi come il cambiamento climatico, le migrazioni, la detenzione, l’inclusione, le emergenze umanitarie, la povertà e la malattia mentale.


Grazie alla collaborazione con Francesco Cordio, regista e direttore di Human Rights International Film Festival (Festival Internazionale del Cinema dei Diritti Umani che si tiene in Umbria) e con Testaccio Estate è stato possibile inserire all’interno dell’ottava edizione del festival anche una sezione cinema.

Apre infatti il festival, il 24 agosto alla Città dell’Altra Economia (Cae), la proiezione di Io capitano di Matteo Garrone (David di Donatello per miglior film e migliore regia 2024, Leone d’argento per migliore regia 2023) che racconta l’odissea di due giovani senegalesi che affrontano il pericoloso viaggio per arrivare in Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.


Segue il 25 agosto Lo Stato della Follia di Francesco Cordio. Un documentario inchiesta sui manicomi giudiziari in Italia. Il racconto in prima persona di alcuni ex-internati in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate, senza preavviso, in questi luoghi “dimenticati” anche dallo Stato.

Il 27 agosto, ancora al Cae, verrà presentato anche Cesare deve morire regia dei fratelli Taviani (Orso d’oro alla Berlinale 2012, 5 David di Donatello nel 2012 tra cui miglior film e migliore regia). Qui un gruppo di detenuti del carcere di Rebibbia mette in scena il Giulio Cesare di Shakespeare. La proiezione sarà preceduta dall’incontro con Giovanna Taviani.


Dal 24 agosto al 27 agosto sarà posizionata sul palco del CAE l’opera Roma Città Aperta La ricostruzione di un grande fermaporta in legno fuori scala vuole evocare una porta immaginaria che si apre e rimane aperta in modo permanente.

I luoghi che abiterà il festival sono strettamente collegati con il tema dei diritti umani.
La Città dell’altra Economia (CAE) dove si proietteranno i film, è uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a quelle pratiche economiche che si caratterizzano per l’utilizzo di processi a basso impatto ambientale, che garantiscono un’equa distribuzione del valore, che non perseguono il profitto e la crescita a ogni costo e che mettono al centro le persone e l’ambiente. La Città nasce come luogo di promozione di tutta l’altra economia romana, offrendo spazi per esposizioni, vendita, eventi, incontri e formazione.
Il programma intero degli incontri è scaricabile al link di là dal fiume 2025_ teatroinscatola_ ottava edizione
*
teatroinscatola.it/
facebook.com/TeatroinscatolaRo…
facebook.com/TeatroinscatolaRo…


#ARCHHR #arte #associazioneCulturaleTeatroinscatola #CAE #cambiamentoClimatico #carcere #cinema #CittàDellAltraEconomia #clima #detenzione #DiLàDalFiume #dirittiUmani #diseguaglianze #EleonoraCarrano #emergenzeUmanitarie #FestivalInternazionaleDelCinemaDeiDirittiUmani #film #follia #FrancescoCordio #fratelliTaviani #galera #HumanRightsInternationalFilmFestival #inclusione #installazioni #KeithHaring #malattiaMentale #MatteoGarrone #migranti #migrazioni #povertà #teatro #Teatroinscatola #TestaccioEstate #Tuttomondo #visiteGuidate

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ostia, 23-31 agosto: incontri dedicati al regista claudio caligari


locandina iniziative Ostia per Claudio Caligari A Ostia (Roma),
dal 23 al 31 agosto,
alla Galleria Ess&rre del
Porto Turistico di Roma:

Rassegna d’arte
– una settimana di incontri
dedicati al regista
Claudio Caligari

programma: slowforward.net/wp-content/upl…

#art #arte #ClaudioCaligari #EssRre #finissage #mostra #mostre #vernissage

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“non noi” / mg. 2024


quello che segue è il breve brano col quale nell’estate dello scorso anno ho risposto alla richiesta di partecipare alla serie di interventi “Poesia, prima persona plurale. (Indagine sulla valenza sociale della poesia contemporanea)”, serie uscita su ‘Le parole e le cose’ a cura di Lorenzo Mari e Gianluca Rizzo – che ringrazio nuovamente dell’invito (e con loro la redazione di LPLC).
il testo, in rete da novembre 2024 qui, non è presente nel relativo libro pubblicato da Argo da pochissimo, ho così considerato che forse renderlo reperibile in più sedi online (cfr. in calce) fosse plausibilmente non inutile, considerandone soprattutto l’argomento.


non noi

“noi no”
(sandra mondaini, raimondo vianello, jeff bezos, 1977)
(n.b.: l’epigrafe deve essere di merda e deve fare sorridere)


il noi di cui noi disponiamo è completamente sbagliato, è da rifare, siamo noi da rifare. in attesa, va evitato l’uso; ci evitano in parecchi.

il noi anche semplicemente grammaticale che disponiamo sulla scacchiera della sintassi non sta messo meglio: errore o meglio un errante fra convenzioni di diorite e alleanzelle di biscotto.

tra l’altro si sapeva, si è sempre saputo.

cioè continua a essere: stupro di gruppo, fusioni societarie, coloni, ufficiali, uffici, tribalismo, correnti di convezione, cattivo odore bene collettivo, circhi senza farina, batte col piatto del machete sulla gamba e taglia le condutture d’acqua ovviamente in Cisgiordania.

il pronome yankee a inizio agosto 2024 stanzia 18 miliardi di dollari perché israele continui la distruzione del popolo Palestinese e il furto di terre.

non so/sappiamo e nessuno sa cosa possa sostituire la splendida profondità fognaria dei pronomi di prima persona, uno e multiplo, instagrammer e gruppi fb.

non c’è crimine che non trovi (un) noi a giustificarlo, dagli omicidi e violenze sessuali a megiddo e nelle altre carceri israeliane agli acquirenti dei manualetti di ultradestra.

la pancia di amazon è piena di mosche, una per ogni penny di jb.

è passato da poco il primo compleanno del genocidio ai danni della Palestina, a sua volta vetta di 76 compleanni di Nakba. una montagna di montagne di morti.

il noi (di merda) degli intellettuali (di merda) non si è mica sentito, o – diciamo – si è sentito pochissimo (e) male. o meglio uno zero, per altri zeri, di fronte al noi invece energico tricolore bluette del roblox di parigi ’24 [=olimpiadi].

medici operai operatori scrivono noi tornando da Gaza, da Gerusalemme Est, dalla West Bank, o standoci: possono usare il pronome, gli altri no, noi no.

*

ulteriori link:

puntocritico2.wordpress.com/20…

pontebianco.noblogs.org/post/2…

differx.noblogs.org/2025/08/17…

poliverso.org/display/cb89bb2e…

instagram.com/p/DNf2-zno4ij

facebook.com/differx/posts/pfb… ovvero t.ly/PgFoa

eexxiitt.blogspot.com/2025/08/…

eeexxxiiittt.blogspot.com/2025…

the-flux-i-share.blogspot.com/…

ko-fi.com/post/non-noi-marco-g…

noblogo.org/differx/non-noi

youtube.com/post/Ugkxms3iuwvkJ…

youtube.com/post/UgkxFZY3Q3zEw…

youtube.com/post/UgkxTQA5Z47SK…

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #intellettuali #Nakba #ilnoi #noi #primapersonaplurale #primapersona #Megiddo #carceriisraeliane #olimpiadidiparigi
#intellettuali #intellettualidimerda #ICJ #ICC #Cisgiordania #WestBank #settlers #coloni #prigionieri #ostaggi #leparoleelecose #LPLC #poetiitaliani #poesia #poesiaprimapersona #olimpiadi #pronomesbagliato

n.b.: il testo registra la situazione all’estate del 2024, quando cioè è stato scritto

#StoNoiDemmerda #bambini #carceriisraeliane #children #Cisgiordania #coloni #colonialism #colonialismo #concentramento #davantiAlDoloreDegliAltri #davantiAlGenocidio #deportazione #estate2024 #famearmadiguerra #fusioniSocietarie #Gaza #genocide #genocidio #GerusalemmeEst #ICC #icj #IDF #ilnoi #intellettuali #intellettualidimerda #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #leparoleelecose #LPLC #massacri #Megiddo #Nakba #Noi #olimpiadi #olimpiadidiparigi #ostaggi #Palestina #Palestine #poesia #poesiaprimapersona #poetiitaliani #prigionieri #primapersona #primapersonaplurale #pronomeSbagliato #pronomeYankee #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #stuproDiGruppo #tribalismo #uffici #ufficiali #USA #warcrimes #WestBank #yankee #zionism


“non noi” / marco giovenale. 2024


quello che segue è il breve brano col quale lo scorso anno ho risposto alla richiesta di partecipare alla sequenza di interventi “Poesia, prima persona plurale. (Indagine sulla valenza sociale della poesia contemporanea)”, sequenza uscita su ‘Le parole e le cose’ a cura di Lorenzo Mari e Gianluca Rizzo – che ringrazio nuovamente dell’invito (e con loro la redazione di LPLC).
il testo, in rete da novembre 2024 qui, non è presente nel relativo libro pubblicato da Argo da pochissimo, ho così considerato che forse renderlo reperibile in rete fosse plausibilmente non inutile, considerandone soprattutto l’argomento.


non noi

“noi no”
(sandra mondaini, raimondo vianello, jeff bezos, 1977)
(n.b.: l’epigrafe deve essere di merda e deve fare sorridere)


il noi di cui noi disponiamo è completamente sbagliato, è da rifare, siamo noi da rifare. in attesa, va evitato l’uso; ci evitano in parecchi.

il noi anche semplicemente grammaticale che disponiamo sulla scacchiera della sintassi non sta messo meglio: errore o meglio un errante fra convenzioni di diorite e alleanzelle di biscotto.

tra l’altro si sapeva, si è sempre saputo.

cioè continua a essere: stupro di gruppo, fusioni societarie, coloni, ufficiali, uffici, tribalismo, correnti di convezione, cattivo odore bene collettivo, circhi senza farina, batte col piatto del machete sulla gamba e taglia le condutture d’acqua ovviamente in Cisgiordania.

il pronome yankee a inizio agosto 2024 stanzia 18 miliardi di dollari perché israele continui la distruzione del popolo Palestinese e il furto di terre.

non so/sappiamo e nessuno sa cosa possa sostituire la splendida profondità fognaria dei pronomi di prima persona, uno e multiplo, instagrammer e gruppi fb.

non c’è crimine che non trovi (un) noi a giustificarlo, dagli omicidi e violenze sessuali a megiddo e nelle altre carceri israeliane agli acquirenti dei manualetti di ultradestra.

la pancia di amazon è piena di mosche, una per ogni penny di jb.

è passato da poco il primo compleanno del genocidio ai danni della Palestina, a sua volta vetta di 76 compleanni di Nakba. una montagna di montagne di morti.

il noi (di merda) degli intellettuali (di merda) non si è mica sentito, o – diciamo – si è sentito pochissimo (e) male. o meglio uno zero, per altri zeri, di fronte al noi invece energico tricolore bluette del roblox di parigi ’24 [=olimpiadi].

medici operai operatori scrivono noi tornando da Gaza, da Gerusalemme Est, dalla West Bank, o standoci: possono usare il pronome, gli altri no, noi no.



#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra #intellettuali #Nakba #ilnoi #noi #primapersonaplurale #primapersona #Megiddo #carceriisraeliane #olimpiadidiparigi #intellettuali #intellettualidimerda #ICJ #ICC #Cisgiordania #WestBank #settlers #coloni
#prigionieri #ostaggi #leparoleelecose #LPLC #poetiitaliani #poesia #poesiaprimapersona
#olimpiadi #pronomesbagliato #noidimerda

n.b.: il testo registra la situazione all’estate del 2024, quando cioè è stato scritto

#StoNoiDemmerda #bambini #carceriisraeliane #children #Cisgiordania #coloni #colonialism #concentramento #deportazione #famearmadiguerra #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #idf #ilnoi #intellettuali #intellettualidimerda #invasion #iof #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #leparoleelecose #LPLC #massacri #Megiddo #Nakba #noi #noidimerda #olimpiadi #olimpiadidiparigi #ostaggi #Palestina #Palestine #poesia #poesiaprimapersona #poetiitaliani #prigionieri #primapersona #primapersonaplurale #pronomeSbagliato #pronomesbagliato #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism


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in reply to slowforward

n.b.: il testo registra la situazione all'estate del 2024, quando cioè è stato scritto

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gino strada sulla palestina, 2004


youtube.com/shorts/5Yjz8Ie5kwI

#Gaza #GinoStrada #Palestina #video

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‘bit’ n. 6, dicembre 1967 (con un intervento di renato mambor)


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“bit”, n. 6, dic. 1967

*
Un breve testo di Renato Mambor (pp. 16-17):

“Giornata al mare, Ostia, primi di gennaio ’67; raccolgo intuizioni che modellate su precedenti esperienze, determinano il mio lavoro di un anno, un diario concreto nel tempo.
Vedevo una larga curva, piena di acqua verde, color mare. Mi ero riscaldato al sole « rubiamo un giorno d’estate airinvemo », pensavo, io facevo il pittore.
Forse era possibile realizzare una sequenza immaginaria su un quadro unico, fatto di pannelli, come fotogrammi, l’uno dopo l’altro, ma ognuno a sé stante.
Mi staccai da quella situazione contemplativa e… con la mia intuizione addosso, ho visto un’ombra concava nella sabbia; grigio asfalto, corteccia d’albero, piacevole ruvidezza di pelliccia di guanaco, rosso caldo della resistenza. Ora l’arancio del tramonto era disturbato dalle serrande-metallo. Poi… ho sempre visto le cose cosi e così ho cominciato a registrarle, appunti di un diario visivo. Non volevo scrivere una storia, quindi non mi serviva un quaderno ma un classificatore, con fogli volanti intercambiabili: pannelli (50 x 140) stretti per riempire in senso componitivo (non compositivo), con altezza facile al campo visivo di chi guarda.
La notte del 31, farò l’ultimo pannello del diario ’67, poi… sarà l’uomo a muoversi, a scegliere i fotogrammi per il suo quadro. Presenterò al Premio San Fedele una serie di pannelli d’argento, di rame, blu-pullman, nero-ottico, ecc.
Potrebbero far pensare ad un mio problema di strutture, con materiali finiti e… non è così.
Domani ognuno di essi sarà reinserito e potrà essere riaccostato alla struttura della sedia, ai colori in provetta, ai legni di Ceroli, alla materia ruvida.
Ho eseguito un «giocattolo per collezionisti» (oggetto che tramite una meccanica determina un suono), una scultura mobile. Esso dichiara un distacco formale dai miei precedenti lavori e unitamente una coerenza di contenuto. Questo mi rende cosciente della mia irresponsabilità, garantendo il mio atteggiamento libero da un codice di lettura preordinato”.


e inoltre, nel fascicolo: Illuminazione, di Nanni Balestrini, regia di Mario Ricci, scene di Umberto Bignardi Teatro la Ringhiera, Roma, 1967 (pp. 20-21); una lettera di Joseph Rykwert; interventi di Daniela Palazzoli, Maurizio Fagiolo, Michelangelo Pistoletto, Germano Celant, Mario Diacono, Paolo Fossati e.a.

#art #arte #arteContemporanea #avanguardia #Balestrini #Balla #bit #Celant #DanielaPalazzoli #GermanoCelant #GiacomoBalla #giocattoloPerCollezionisti #Illuminazione #JosephRykwert #Mambor #MarioDiacono #MarioRicci #MaurizioFagiolo #MichelangeloPistoletto #NanniBalestrini #PaoloFossati #RenatoMambor #teatro #TeatroLaRinghiera #UmbertoBignardi

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link sul genocidio, 17 agosto


da ricordare sempre
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Ofer Cassif
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e slowforward.net/2025/08/06/uni…

South Africa, Palestine, USA
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israele e la fame come strategia di guerra
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Alessandro Ferretti sulla ‘mostrificazione’ di hamas
alessandroferretti123.substack…

israele uccide il giornalista Anas Al Sharif, insieme ad altri tre colleghi
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e theguardian.com/world/2025/aug…
e
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e
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e
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massacro sionista presso Al Zaytoun
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11 agosto 2025, alcune università israeliane finalmente si svegliano
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microsoft tech for genocide
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Morgan Mc Monagle
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le proteste israeliane devono alzare il tiro e schierarsi frontalmente per la Palestina
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e
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Gino Strada già nel 2004
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cecchini con uno schema nel mirare alle varie parti del corpo
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Fulvio Grimaldi
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il solito eretz israel
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il cecchinaggio sui bambini: la pubblicazione delle radiografie da parte del NYT
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imagine it’s your child
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citazioni istruttive da capi di stato del cosiddetto popolo eletto
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Amira Hass: vessazioni dell’idf in Cisgiordania
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i criminali dell’idf uccidono persone che stavano semplicemente recuperando il corpo di una vittima
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15 Aug, 2025. After an israeli airstrike on Majida al-Waseela school shelter: mastodon.uno/@differx/11503460…

testo di Alessandro Ferretti contro l’ignavia degli “equidistanti” alessandroferretti123.substack…

#Gaza #genocide #genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #sionismo #zionism #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism #sionisti #izrahell #israelterroriststate #invasion #israelcriminalstate #israelestatocriminale #children #bambini #massacri #deportazione #concentramento #famearmadiguerra

#bambini #children #colonialism #concentramento #deportazione #famearmadiguerra #Gaza #genocide #genocidio #IDF #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #massacri #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism


un’intervista a ofer cassif


fonte: facebook.com/share/p/16BMLtiVj…

Leggete l’intervista a Ofer Cassif, comunista Israeliano membro dell’opposizione alla Knesset. L’intervista è pubblicata su il Fatto Quotidiano, altro che Grossman (Ludovica Candiani)

Ofer è un deputato comunista israeliano, l’unico di religione ebraica tra i cinque parlamentari della lista Hadash-Taal, nata dall’alleanza di due partiti arabi di sinistra. Cassif è stato appena sospeso dalla Knesset, il Parlamento israeliano, per la terza volta dal 7 ottobre 2023, perché denuncia regolarmente il genocidio in corso a Gaza, la pulizia etnica in Cisgiordania e l’apatia della società israeliana di fronte ai crimini commessi.

Clothilde Mraffko: “Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso di riconoscere lo Stato di Palestina durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre. Come valuta questo annuncio e come è stato accolto in Israele?”

Ofer Cassif: “Ovviamente, per quanto mi riguarda, lo apprezzo. Ma basta parole, è il momento di agire! Bisogna riconoscere lo Stato di Palestina ora, senza più rimandare! Il governo israeliano, e purtroppo gran parte dei leader dell’opposizione, contesta la decisione di Macron affermando che in questo modo Parigi premia il terrorismo. Ma non c’è da stupirsi, i criminali accusano gli altri di perseguitarli e di mentire… Per quanto riguarda l’opinione pubblica israeliana, non ci sono state reazioni particolari perché Macron ha già tenuto in passato dichiarazioni simili, che quindi non hanno più alcun effetto. Ora bisogna agire!”

CM: “Gli abitanti di Gaza non sono né morti né vivi, sono cadaveri ambulanti”, ha dichiarato Philippe Lazzarini, il commissario generale dell’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA). Israele, che ha parzialmente levato il blocco all’ingresso degli aiuti a Gaza, imposto dal 2 marzo scorso, ha di fatto ridotto l’enclave palestinese alla fame. Come reagisce l’opinione pubblica israeliana?”

OC: “Purtroppo sembra che la maggioranza degli israeliani sia indifferente o neghi la realtà. Tanti sostengono che la crisi alimentare, se c’è, è una conseguenza della guerra e che quindi è colpa dei palestinesi o, più precisamente, di Hamas. Alcuni addirittura se ne rallegrano. E se altri si indignano, la maggioranza è semplicemente indifferente. A mio avviso, la responsabilità è dei politici. In primo luogo del governo, del primo ministro Benjamin Netanyahu e della sua coalizione, ma anche di una parte dell’opposizione che ha incitato all’odio contro i palestinesi e giustifica le atrocità commesse da Israele. Su 120 deputati, 52 sono all’opposizione, ma solo in cinque ci siamo opposti, e sin dall’inizio, sia ai massacri commessi da Hamas che a quelli perpetrati da Israele dal 7 ottobre. Finalmente il partito islamista Ra’am si è unito alla nostra condanna. Alcuni mesi fa, anche i laburisti hanno cominciato ad esprimersi su Gaza. Ma loro non parlano né di crimini di guerra né di genocidio. Parlano di “pregiudizi” causati a civili innocenti di Gaza. Il resto dell’opposizione, 38 deputati, chiede la liberazione degli ostaggi, ma in generale sostiene l’azione del governo. Quindi, in pratica, non c’è opposizione.”

CM: “Lei è stato sospeso più volte dal Parlamento per aver denunciato il genocidio a Gaza…”

OC: “La prima volta nell’ottobre 2023 per 45 giorni perché in un’intervista avevo affermato che il governo israeliano aveva utilizzato il massacro di Hamas come pretesto per giustificare l’attuazione del piano “decisivo” presentato nel 2017 da Bezalel Smotrich. Un piano genocida che si basa su tre principi: Israele deve annettere i territori palestinesi occupati senza accordare i diritti fondamentali ai palestinesi, instaurando, per definizione, un regime di apartheid; i palestinesi che si opporranno al piano saranno espulsi dalla loro terra natale; quelli che resisteranno al nuovo regime di apartheid saranno uccisi. All’inizio del 2024 hanno tentato di destituirmi, perché avevo firmato una petizione a sostegno della denuncia del Sudafrica dinanzi alla Corte internazionale di giustizia. Servivano 90 voti, ne sono stati raccolti 86. Sono stato poi sospeso per sei mesi dal comitato etico del Parlamento e ora sarò nuovamente sospeso per due mesi, da ottobre a dicembre, perché ho denunciato i crimini in una lettera alla Corte penale internazionale dell’Aia.”

CM: “Ogni settimana ci sono manifestazioni per chiedere il rilascio degli ostaggi, in particolare a Tel Aviv. Quale è la posizioni di questi oppositori?”

OC: “Loro dicono che è una “guerra”, dal mio punto di vista invece è un genocidio. Una guerra implica una sorta di simmetria, che in questo caso non c’è. La maggior parte dei manifestanti chiede la fine della guerra per portare in salvo gli ostaggi e evitare che muoiano altri soldati. La maggior parte non fa neanche riferimento ai palestinesi. Eppure qualche cambiamento c’è stato. Quelli che parlano delle sofferenze dei palestinesi sono sempre più numerosi. Non sono abbastanza ed in ogni caso è troppo tardi. Ma sempre più persone stanno cominciando a capire che non si può separare il destino degli ostaggi e dei soldati israeliani da quello dei palestinesi di Gaza. La situazione è così drammatica che non si può ignorare. I media sono in gran parte responsabili. A parte il quotidiano Haaretz, in pochi parlano di ciò che sta accadendo a Gaza e non si vedono immagini.
CM: “Alcuni sostengono che Israele sia “l’unica democrazia del Medio Oriente”. Come descriverebbe il sistema politico del suo Paese?”

OC: “Dal mio punto di vista, Israele non è mai stata una democrazia. È una “etnocrazia”, perché costruita sulla supremazia etnica degli ebrei. Per decenni la supremazia è stata essenzialmente politica, ma negli ultimi anni, in particolare sotto Netanyahu, si è trasformata in supremazia razziale. D’altra parte, Israele non è mai stata neanche una vera dittatura. Ha un sistema non democratico con alcuni elementi democratici. E questi ultimi vengono progressivamente distrutti da questo governo. Dal 1967 Israele controlla, domina e governa milioni di palestinesi che non hanno alcun diritto politico, civile e sociale. Assomiglia più ad una tirannia che a una democrazia. È un’impostura, il classico esempio di colonialismo e dominio razziale.”

CM: “In che modo il genocidio e la politica del governo israeliano influenzano la società? Qual è il prezzo da pagare per chi, come lei, si oppone?”

OC: “Il 19 luglio io e il deputato Ayman Odeh, il nostro capolista, siamo stati quasi linciati durante una manifestazione. Oltre al genocidio a Gaza e alla pulizia etnica in Cisgiordania, esiste un vero e proprio fascismo violento all’interno dello stesso Stato di Israele, che include la legittimazione e la normalizzazione della violenza omicida contro i dissidenti, in particolare gli arabi. Ricevo minacce quotidianamente, soprattutto sui social. Sono stato aggredito mentre ero dal parrucchiere tre anni fa, e un’altra volta mentre facevo la spesa. Sono disposto a pagare questo prezzo perché la mia lotta è fondamentale. Al di là delle mie convinzioni socialiste, delle mie credenze umanistiche e del mio impegno per la democrazia, ho l’impressione che i miei antenati ebrei mi stiano chiamando dalle loro tombe chiedendomi di combattere contro il razzismo e il genocidio. Nella mia famiglia, in molti sono stati uccisi dai nazisti. Questo mi ha reso molto sensibile alle discriminazioni razziali e alle persecuzioni. Sul breve termine sono molto pessimista: anche quando questi crimini cesseranno – e un giorno cesseranno – ci saranno profonde ripercussioni sulla società israeliana. Il tasso di suicidi tra i soldati che hanno prestato servizio a Gaza per esempio è terribilmente alto. Devono essere puniti per i crimini che hanno commesso, ma il carnefice è a volte anche vittima. Alcuni soldati hanno visto cose atroci laggiù. Forse ne hanno anche fatte. Ne escono come minimo psicologicamente distrutti. Tra il 14 e il 21 luglio sono stati registrati quattro casi di suicidio. Sul lungo termine, invece, sono ottimista, perché credo che sempre più persone finiranno per ascoltarci. Le ferite della società cominceranno a cicatrizzare, ma ci vorrà molto tempo. La società israeliana ha bisogno di guarire. Ma per poter guarire l’occupazione deve finire e il popolo palestinese deve essere liberato. E questo accadrà, è inevitabile. Quando il genocidio a Gaza sarà finito, penso che anche la comunità internazionale e i governi che hanno sostenuto Israele dovranno fare i conti con la propria coscienza.”

*

Traduzione Luana De Micco

#bambini #children #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #IDF #IlFattoQuotidiano #intervista #invasion #IOF #israelcriminalstate #israelestatocriminale #israelterroriststate #izrahell #KnessetHadashTaal #LuanaDeMicco #LudovicaCandiani #massacri #OferCassif #Palestina #Palestine #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism


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oggi su slowforward, all'indirizzo slowforward.net/2025/08/16/bit… pubblicato tre estratti da un numero di "bit" del 1967 che a mio giudizio - pur se riferiti alle arti visive - hanno molto a che fare anche con la scrittura di ricerca. possono tranquillamente cioè essere trasposti in (ripensati come) notille di poetica. soprattutto il brano (presentato nella rivista solo in inglese) di piero manzoni.

per l'ennesima volta si dimostra che quanto alcuni scrittori - dagli anni '90 in francia e 2000 in italia - hanno fatto in direzione di un'idea di postpoesia era perfettamente chiaro, immaginabile e immaginato, già venti-trent'anni prima. (d'altro canto potremmo ragionare anche di fluxus, delle istruzioni di allan kaprow, di giuseppe chiari, vincenzo agnetti e infiniti altri nomi e tracciati di sperimentazione).

che l'italia petrarcaica non se ne accorga nemmeno adesso, 2025, è motivo di ilarità e imbarazzo: quotidianamente.

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mediaburn


mediaburn.org

Media Burn collects, preserves, and distributes documentary and experimental media produced by artists, activists, and community groups. Our mission is to create positive social change by amplifying underheard voices, both in contemporary dialogue and the historical record. [continua a leggere]

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

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‘bit’ n. 5, novembre 1967 (con interventi di celant, manzoni, vautier)


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archive.org/embed/bit-5

‘bit’ n. 5, novembre 1967

*


Germano Celant
Poor-art Arte povera
GALLERIA LA BERTESCA, GENOVA ~

Nothing happens on the screen; a man sleeps; an ice-cream cone melts; nothing happens on the canvas; if not the canvas, the sea is made of blue water; the fire is made of flame; a drama is made of gestures; a pavement is made of bricks, a pile is made of tubes heaped one upon the other.

This is the description of a film by Warhol, a film by Andersen, a canvas by Paolini, a sculpture by Pascali, theater by Grotowsky or Ricci, a «space» by Fabbro, a «gesture» by Boetti. What’s happening? The banal and the insignificant begin to exist. Physical presence and behaviour itself becomes art.

The instrumentai sources of language are made to undergo a new research in philology. A new humanism comes into being and the arts posit themselves as non-fictions, as simple registrations of reality. They intentionally renounce all semantic convention; they desire to do no more than to make statements. The research is purified of everything that could appear to be reflection or mimetic representation — habit — and the move towards a kind of art that, according to Grotowsky’s theatrical hypotheses, we might define as poor.

The cinema — Empire or Sleep by Warhol, or Melting by Andersen — returns to its simplest manifestation, a single image that moves; it returns to cinema and does not become film; it reproduces action and the present, without any kind of montage, no attempt to place the action within history. And thus with the theater. It eliminates the superstructure of the written and the spoken; it eliminates linguistic artifice and returns to the situations that are elementary. It revives the gesture and the imitation. This is the rebirth of the work of the actor as a creator of signs. And likewise in the plastic arts, visual reality is seen in its essence. The visual superstructures not directly related to the object are refused, and the empirical nature of the research is exalted. (Paolini). The definition reduces itself to a mode of acting — to its essence. (Boetti, Fabbro, Pascali). Thus the «gestures» of Boetti are no longer an accumulation, a juncture, an incision, but rather the evidence of them. They are an immediate understanding of every behavioral archetype. It is thus a poor art that redimensions our false consciousness of the real, — a return to the real man operating in a space that is banal and quotidian like the space of our reality.

(p. 6)

*

Piero Manzoni
Free dimension

The emergence of new conditions and the appearance of new problems imply, together with the necessity of new solutions, new methods and new terms of measurement. One does not leave the ground merely by running and jumping; wings are required. Modifications are not sufficient; the transformation must be integral.

Allusion, expression and representation are non-existent problems today — and I wrote about this some years ago — whether one is dealing with objects, facts, ideas or dynamic or inert phenomena. A painting has value in as much as it is a totality. There is no need to say anything. lt is only necessary to exist. Two tones of the same colour or two blended colours already have a relationship that is extraneous to the significance of the surface which is unique, limitless, absolutely dynamic. The infinitability is rigourously monochrome, or better still of no colour. (In fact, hasn’t a monochrome, since it lacks all relation to colour, already become colourless?) Artistic criticism which makes use of concepts like composition and form has no value; form, colour and dimensions have no sense in total space. The artist has achieved integral freedom; pure material becomes pure energy; the obstacles of the space, me slavery to subjective foibles are annihilated; all problems of artistic criticism are surmonted; everything is permitted.

I find it quite incomprehensible, therefore, that the artist rigourously lays down today the limits or a surface on which to arrange forms and colours in exact relationships and in strict equilibrium. Why should one be bothered by the problem of disposing a line in space? Why delimit a space? Why such limitation ? All such problems like composition of form, form in space and spatial profundity are extraneous to us; a line can only be traced without limits or length into infinity and beyond any problem of composition or dimension. Dimension does not exist in total space.

All problems of colour and all questions of chromatic relationships are also useless, even if one is only dealing with tonal modulations. We can only utilize a single colour or, rather, utilize a single uninterrupted and continuous surface from which anything superfluous and all interpretative possibilities are excluded. It is not a question of « painting » blue on blue or white on white either in the sense of composing or in the sense of expressing oneself. In fact, quite the contrary. The question for me is that of creating an integrally white surface (yes, integrally colourless, neutral) which is completely unrelated to any pictorial phenomenon or to any element that is extraneous to the value of the surface. It is a white that is not a polar landscape, or a beautiful or evocative material, or a sensation, or a symbol, or anything else; it is a white surface that is nothing else but a white surface (a colourless surface that is nothing else but a colourless surface). Or better still it exists, and that is sufficient. It is, and to be totally is pure becoming. This indefinite surface, uniquely alive, even if in the material contingency the work cannot be infinite, is, however, infinitable, infinitely repeatable, without a solution or continuity. And that is even more apparent in the «lines», for in these there no longer exists the possible ambiguity of the «painting». The line develops only in length extends towards infinity. The only dimension is time. And it hardly needs to be said that a «line» is not a horizon or a symbol and it has value not as something beautiful but in the degree to which it exists. (The same is true of a blotch; it has value in the degree to which it is a blotch and not in the degree to which it is beautiful or evocative; but in this case the surface has only value as a medium).

The same may be said for bodies of air (pneumatic sculpture) which are reducible or extensible from a minimum of nothing to a maximum of infinity; they are absolutely indetermined spheroids, because every attempt to give them a form (even formless) is both illegitimate and illogical. It is not a question of formation and it is not a question of expression (nor can one turn to extraneous problems like parascientific complexities, psychoanalytical secrecies, graphic composition, ethnographical phantasy, etc.) Aren’t perhaps expression, phantasy and abstraction empty fictions? There is nothing further to add: there is only to be, to live.

(p. 10) (righe evidenziate a mia cura, MG)

*

Ben Vautier
Per un’arte sottile

No, l’arte di oggi non deve essere una succursale del dadaismo.
Un’arte che si limitasse a fare del sotto-dada non sarebbe né utile né necessaria poiché non porterebbe niente di nuovo.
Il Pop e l’Op e il nuovo realismo di oggi hanno tutti cominciato ad esistere nella realtà dell’influenza di dada. Influenza che si può riassumere nella nozione che TUTTO PUÒ ESSERE ARTE.
Ma dalla sua nascita nel 1920 esistono due tendenze in dada che derivano da una differenza di atteggiamento adottato nei confronti dell’opera d’arte. L’una intellettuale l’altra fisica.
La prima di queste due nozioni mantiene l’idea di opera fisica di qualità edonista che uno espone o stacca, che si può vendere e che è definita dalle stesse misure che determinano ogni altra opera classica. Sono i collages di Schwitters, i ready made di Duchamp, a partire dai quali sono nati la pop art e il nouveau réalisme.
Il secondo procedimento, più fedele alla nozione di TUTTO È ARTE si occupa di assoluti, di dichiarazioni, di dettagli, di sottigliezze, e evita ogni sistematizzazione.
Esiste anche nell’opera di Duchamp, ma soprattutto in Picabia, e dà origine a Fluxus, alla Non Arte, all’anti arte, e all’arte Totale. L’arte è inutile.
Oggi, come vent’anni fa, il grande pubblico preferisce indiscutibilmente l’opera da collezionare e che si cornmercia. Ma la seconda tendenza guadagna terreno e là dove la sistematizzazione Nuovo Realismo non porta più niente di nuovo i gesti, le insignificanze, le sottigliezze aprono una porta che vorrebbe cambiare l’arte.
È l’esplicitazione del dettaglio (un fiammifero per terra), della negazione (una mostra che non ha luogo), insomma dell’idea allo stato puro, che finisce per concretizzare la nozione di Tutto è arte.
Quest’arte sottile è per Daniela Palazzoli la Poesia Fredda, per Maciunas Fluxus, per me l’Art Total.

(p. 32)

ben vautier, dieu, 1965, in ‘bit’ n. 5, novembre 1967, p 32



a p. 35:

fiumalbo, due manifesti, in ‘bit’ n. 5, novembre 1967, p 35
cliccare per ingrandire

#111 #art #arte #artePovera #arteTotale #BenVautier #bit #boetti #Celant #dada #DanielaPalazzoli #Fabbro #Fiumalbo #fluxus #GermanoCelant #Grotowsky #Maciunas #Manzoni #materialiVerbovisivi #Pascali #PieroManzoni #PoesiaFredda #PoesiaTotale #poesieFredde #PoorArt #scritturaFredda #scrittureFredde #Warhol

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[r] _ all sorts of cool things since it touched down on the red planet a few months ago / differx. 2009


bombay peaceville and sweet potato pies _ dorothy saying good-bye _ a nice little interview _ inexplicable joy _ processes are illustrated by the example of radioactive decay of the radium family isotopes _ it is your reference guide to 90210 episodes _ it’s saddam’s sadness _ sad adam says i got trapped by freud’s mailbox _ fallout _ fall to a lower level _ the coffee tasted so rancid and bitter that one sip was more than enough _ she was going to be a policewoman _ her nickname was the phoenix _ the love of money is a root of all kinds of evil _ and the news keep coming _ nervous breakdown, nessie, net-neutrality, neuroscience hints, optical illusion, optimism, oral sex, zoo-based population of spider monkeys, inedible seeds, sulfadimethoxine 50 mg, the supreme court of brass cemetery prometheus _ a short trip to instanbul _ byron trampled under boots, he said you should come, and bring your friends, to sip vodka tonics against diarrhea soap’s acarology _ whirlers and narrators suck, while decca stores get unwillingly crowded _ crowdness exhausts zephyr’s polar morgue _ dilate eyes _ we were, first of all, looking for a place where we could grow _ if you will keep the vines in the almond bunker you’ll see the patrols won’t handle the guerrilla situation _ too tired to be ashamed of it _ planet descends into the star _ the martian troops stole sheep and butchered civilians _ brazil occupies trinidad _ halt tooth decay _ an orgy of werevowels _ intoxicated college students make sex with worms _ free audio clip here
________________________________________
[ first published in surrism]

#differx #googlism #proseInProse #prose_

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link sul genocidio, 15 agosto


disegno di legge liberticida presentato al senato italiano
facebook.com/share/p/1XzkCvf3k…
e
fanpage.it/politica/la-propost…

prassi delle idf
facebook.com/share/1AtfmrnCJo/

Lavinia Marchetti su una recente intervista di Noemi Di Segni
facebook.com/share/1P4yGfkMK6/
(4 ago 2025)

John Mearsheimer: israelis committing genocide in Gaza
middleeastmonitor.com/20250731…

Evidence pointing to genocide in Gaza overwhelming, says ex-war crimes prosecutor Graham Blewitt
middleeastmonitor.com/20250803…

Antonio Pasca, presidente del Tar di Lecce: “genocidio”
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Ben Gvir e Weiss, due figure infernali al lavoro, tra morte e deportazione
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l’anti-sionismo censurato, come sempre (stavolta da youtube)


i video di #karemfromhaifa sono sempre documentati, chiari, e direi essenziali per la lettura e la critica al sempiterno e fondativo #colonialismo razzista e genocida di #israele .

il video fermato nello #screenshot che qui mostro è stato rimosso da un evidentemente occhiuto e filosionista #youtube, proprio perché coglieva nel segno, in tutta evidenza.

individuava ed esponeva assai bene l’illegittimità e la #criminalità di un #regime che colpisce a morte e devasta una popolazione che esso stesso – il regime stesso – tiene prigioniera in un #campo di concentramento da decenni, attribuendo tutte le colpe di qualsiasi cosa a quella #resistenza (costituitasi dopo i primi 40 anni di #deportazioni e massacri e pulizia etnica) che, SEMPRE ALL’INTERNO DI UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO noto come Gaza, si è costituita per contrastare l’occupazione, i furti, gli omicidi, le vessazioni quotidiane operate dai sionisti e dal loro stato=milizia.

è una resistenza che l’occidente unilateralmente marchia con l’etichetta-mantra di “terrorismo”, sempre, tout court, qualsiasi cosa accada, col fine di rovesciare come un calzino la realtà di un #israelestatoterrorista storico, riconosciuto e condannato praticamente da qualsiasi entità raziocinante del mondo, non solo occidentale (tribunali, ong, istituzioni internazionali, stati, università, associazioni laiche e religiose, prelati, imam e rabbini, popolazioni intere, ebrei di mezzo pianeta, organi di stampa non al soldo di #telaviv , social media, medici, operatori umanitari, relatori indipendenti, storici del genocidio, studiosi ebrei e non ebrei, …)

israele, specie nella sua forma etno-religiosa, e come entità colonialista, razzista e genocida, non è (ora e per storia) uno dei fantasiosissimi “due stati” che magicamente riporterebbero il medio oriente alla pace, ma un esercito.
punto.
nato e nutrito per devastare e rubare.


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andrea prima di paz. appunti degli anni pescaresi


youtu.be/EezBEpujwq4?feature=s…

Film documentario incentrato sulla figura di Andrea Pazienza, negli anni vissuti a Pescara (tra il 1974 e il 1977), dentro e fuori il liceo artistico, raccontato attraverso una serie di interviste video a coloro che lo hanno conosciuto, compagni di scuola e amici coetanei […]
Tutto prende le mosse dalla nascita di uno spazio creativo intitolato “Clap – Comics Lab Art Pescara” che custodisce oltre 300 opere originali di Andrea Pazienza […]
Questo film ci offre la possibilità di chiarire la centralità delle esperienze pescaresi di quegli anni nella formazione intellettuale, artistica e culturale a tutto tondo di Pazienza ed evidenziare la vitalità intellettuale, artistica e culturale della città di Pescara […]

Film Documentario 50 minuti
Prodotto da Ultracorpistudios.it
da un’idea di Paolo Ferri
Scritto da Peter Ranalli e Paolo Ferri
Regia e montaggio Peter Ranalli
Musiche di Larry Manteca

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