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#Riprendersi la città. Guida per i cittadini, con 40 idee per riappropriarsi della città


"Recuperar la ciudad. Reclaim the city" è una guida scritta da un gruppo di attivisti spagnoli che si propone di individuare degli strumenti e delle azioni concrete per limitare lo strapotere del traffico automobilistico privato, promuovere una mobilità sostenibile e ridare alla città il suo carattere di spazio pubblico fruibile da tutti i cittadini.

La guida è disponibile sul web in spagnolo (https://recuperarlaciudad.notion.site/RecuperarLaCiudad-web-Gu-a-para-la-ciudadan-a-con-40-ideas-para-una-recuperaci-n-urbana-1213eac65e184cd7b05cc248d3007275) e in inglese (https://recuperarlaciudad.notion.site/ReclaimTheCity-web-Guide-for-citizens-with-40-ideas-for-urban-recovery-fce0ebf289ae4c7981ceba9331f28887) oppure dalle stesse pagine si può scaricare una versione bilingue in formato pdf.

In italiano, al momento, è disponibile solo la prima parte della guida (l'introduzione), qui sotto trovate l'incipit e questo è il link per scaricare il testo tradotto finora: https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi_la_citt%C3%A0_guida1.pdf

Sono disponibili in italiano anche due numeri della newsletter curata dallo stesso gruppo di attivisti:

Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?

Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

Buona lettura 😀

Se avete tra le mani questo testo, è probabile che vi siate resi conto dell'importanza per le persone di riappropriarsi dello spazio della città, nonché dei problemi che sorgono nel tessuto urbano quando ciò non avviene. Potreste anche essere qui perché sospettate di avere la capacità di migliorare il comune in cui vivete o perché siete alla ricerca di strumenti legali e non violenti per riprendervi la città. Siete nel posto giusto.
Questa è una guida pratica perché i cittadini possano riprendersi la città. Noi, le persone, abbiamo un potere immenso nel plasmare l'ambiente in cui viviamo, anche se per decenni lo abbiamo ceduto a comuni che non sempre si sono occupati del benessere sociale. Cosa possiamo fare per recuperare lo spazio pubblico?
Vi diamo delle alternative in modo che possiate scegliere in base alle vostre possibilità e al vostro grado di impegno. [...]

Scarica il testo da qui: https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi_la_citt%C3%A0_guida1.pdf
@Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋 @maupao @Marcos Martínez


Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana


Ecco la seconda traduzione dalla newsletter di #RecuperarLaCiudad (Riprendersi la città)

Qui sotto trovate la traduzione parziale della newsletter del 25 novembre 2022 intitolata:
Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

A partire da uno studio sulle caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche, l’articolo presenta alcune delle misure di pianificazione urbana necessarie a garantire un uso comodo e sicuro della #bicicletta in città.

Il testo completo dell’articolo si può scaricare da qui:
https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi-la-citta-25-11

Buona lettura e... pedalate piano 😀

Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

"Se lo costruisci, allora verranno", dice una voce nel film "Field of Dreams" (1989) a Kevin Costner. Questa regola si applica spesso al settore della mobilità: quando si costruisce un'infrastruttura, compaiono i suoi utenti. Questo fenomeno è noto come domanda indotta (l'offerta di un bene ne aumenta il consumo).
La domanda indotta spiega, tra l'altro, come l'aumento delle infrastrutture automobilistiche sia una misura inutile per ridurre la congestione, che anzi aumenta. La domanda indotta può essere utilizzata per promuovere la mobilità sostenibile? Per rispondere a questa domanda, nel 2008 John Pucher e Ralph Buehler hanno condotto un’ analisi bibliografica presso la Rutgers University, esaminando le caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche.
Spoiler: può funzionare e funziona benissimo.

Uso massiccio della bicicletta

I tre Paesi presi in esame erano, al momento dello studio, i tre Paesi europei con i più alti livelli di mobilità ciclistica. Gli spostamenti giornalieri in bicicletta (con distanze medie massime di 2,5 km nei Paesi Bassi, 1,6 km in Danimarca e 0,9 km in Germania), queti paesi sono anche quelli con la più alta percentuale di spostamenti effettuati pedalando (27% nei Paesi Bassi, 18% in Danimarca e 10% in Germania).
Tuttavia, non è sempre stato così. Tra il 1950 e il 1975 il numero di spostamenti in bicicletta in tutti e tre i Paesi è diminuito dal 50-85% degli spostamenti a solo il 14-35%, un periodo che coincide con la promozione dell'uso dell'automobile da parte di tutti e tre gli Stati, aumentando la capacità delle strade e aumentando l'offerta di parcheggi. Se le costruisci, allora verranno. I governi si sono resi conto dell'errore e hanno cercato di correggere le tendenze.
A metà degli anni '70 le politiche di mobilità sono cambiate, concentrandosi sui pedoni, la bicicletta e il trasporto pubblico. La maggior parte delle città ha migliorato le infrastrutture ciclabili, ha introdotto restrizioni all'uso dell'auto e ne ha reso più costoso l'utilizzo. Tra il 1975 e il 1995, l'uso della bicicletta ha raggiunto il 20-43% di tutti gli spostamenti in tutti e tre i Paesi. Il caso di Berlino è particolarmente impressionante, con un aumento del 275% degli spostamenti in bicicletta tra il 1975 e il 2001. [...]

Qui il testo completo dell’articolo:
https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi-la-citta-25-11
@Informa Pirata @Marcos Martínez @Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋




Dallo spreco di energia si può uscire


#Derrochólicos è un’iniziativa promossa dal ministero spagnolo per la transizione ecologica, in particolare dall’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico (#IDAE): https://www.derrocholicos.es/

Il titolo gioca con i termini “derroche” spreco e “alcoholicos”, alcolisti.

Marcos Martinez ha segnalato il simpatico video di apertura, riprendo qui la sua presentazione che riassume i contenuti del video in spagnolo.

"Il video di apertura è divertente ma purtroppo vero. Imitando una seduta di alcolisti anonimi, si incontrano chi tiene il riscaldamento così alto d'inverno da girare in mutande per casa, chi va in macchina anche a prendere il pane, chi fa partire la lavastoviglie con tre soli piatti, chi non usa la bici mai e poi mai, chi vota contro l'installazione di pannelli solari nel proprio condominio e chi è contrario a migliorare gli imballaggi."

Dallo spreco di energia si può uscire


Qui il toot di Marcos Martinez: https://framapiaf.org/@euklidiadas@red.niboe.info/109529101257513282 Gracias 😀

@maupao@Informa Pirata@Ambiente :verified:@Goofy 📖 🍝 :unverified: @euklidiadas@red.niboe.info

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Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana


Ecco la seconda traduzione dalla newsletter di #RecuperarLaCiudad (Riprendersi la città)

Qui sotto trovate la traduzione parziale della newsletter del 25 novembre 2022 intitolata:
Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

A partire da uno studio sulle caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche, l’articolo presenta alcune delle misure di pianificazione urbana necessarie a garantire un uso comodo e sicuro della #bicicletta in città.

Il testo completo dell’articolo si può scaricare da qui:
https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi-la-citta-25-11

Buona lettura e... pedalate piano 😀

Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

"Se lo costruisci, allora verranno", dice una voce nel film "Field of Dreams" (1989) a Kevin Costner. Questa regola si applica spesso al settore della mobilità: quando si costruisce un'infrastruttura, compaiono i suoi utenti. Questo fenomeno è noto come domanda indotta (l'offerta di un bene ne aumenta il consumo).
La domanda indotta spiega, tra l'altro, come l'aumento delle infrastrutture automobilistiche sia una misura inutile per ridurre la congestione, che anzi aumenta. La domanda indotta può essere utilizzata per promuovere la mobilità sostenibile? Per rispondere a questa domanda, nel 2008 John Pucher e Ralph Buehler hanno condotto un’ analisi bibliografica presso la Rutgers University, esaminando le caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche.
Spoiler: può funzionare e funziona benissimo.

Uso massiccio della bicicletta

I tre Paesi presi in esame erano, al momento dello studio, i tre Paesi europei con i più alti livelli di mobilità ciclistica. Gli spostamenti giornalieri in bicicletta (con distanze medie massime di 2,5 km nei Paesi Bassi, 1,6 km in Danimarca e 0,9 km in Germania), queti paesi sono anche quelli con la più alta percentuale di spostamenti effettuati pedalando (27% nei Paesi Bassi, 18% in Danimarca e 10% in Germania).
Tuttavia, non è sempre stato così. Tra il 1950 e il 1975 il numero di spostamenti in bicicletta in tutti e tre i Paesi è diminuito dal 50-85% degli spostamenti a solo il 14-35%, un periodo che coincide con la promozione dell'uso dell'automobile da parte di tutti e tre gli Stati, aumentando la capacità delle strade e aumentando l'offerta di parcheggi. Se le costruisci, allora verranno. I governi si sono resi conto dell'errore e hanno cercato di correggere le tendenze.
A metà degli anni '70 le politiche di mobilità sono cambiate, concentrandosi sui pedoni, la bicicletta e il trasporto pubblico. La maggior parte delle città ha migliorato le infrastrutture ciclabili, ha introdotto restrizioni all'uso dell'auto e ne ha reso più costoso l'utilizzo. Tra il 1975 e il 1995, l'uso della bicicletta ha raggiunto il 20-43% di tutti gli spostamenti in tutti e tre i Paesi. Il caso di Berlino è particolarmente impressionante, con un aumento del 275% degli spostamenti in bicicletta tra il 1975 e il 2001. [...]

Qui il testo completo dell’articolo:
https://www.nilocram.eu/edu/Riprendersi-la-citta-25-11
@Informa Pirata@Marcos Martínez@Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋


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#RecuperarLaCiudad (Riprendersi la città) è un gruppo di attivisti spagnoli che si occupa di uso degli spazi urbani, di sostenibilità e in particolare di mobilità sostenibile.

Hanno pubblicato una bella guida dal titolo “Guía para la ciudadanía con 40 ideas para una recuperación urbana” (Guida per i cittadini con 40 idee per riprendersi la città), disponibile anche in inglese e pubblicano una newsletter periodica che affronta gli stessi temi della guida.

Qui sotto trovate la traduzione parziale della newsletter del 30 settembre 2022 intitolata:
Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?

L’articolo presenta alcune delle conseguenze positive che l’aumento dell’uso della bicicletta in città può produrre in ambito ambientale, economico e sanitario.

Il testo completo dell’articolo si può scaricare da qui:
https://www.nilocram.eu/edu/newsletter_RecuperarLaCiudad.pdf
Buona lettura e... pedalate piano 😀

Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?


Spostarci in bicicletta ci fa guadagnare in salute e in denaro. Ma non è solo il ciclista a trarne beneficio: l'impatto degli spostamenti in bicicletta interessa l'intera popolazione. Anche quelli che non pedalano mai.

Negli articoli precedenti abbiamo discusso di come la proprietà di un'auto non sia solo un costo individuale, ma anche sociale, a causa delle conseguenze negative collegate al suo possesso.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle conseguenze positive, ossia qualsiasi azione che abbia un impatto globale positivo. Nel caso della bicicletta, queste sono molteplici e significative.

Riduzione delle emissioni


Nessuno si sorprende più che l'uso della bicicletta riduca le emissioni di gas che causano l’effetto serra. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature nell'agosto 2022 ha analizzato le tendenze nell'acquisto e nella produzione di biciclette, insieme alle conseguenze del loro utilizzo. La conclusione è che:
• se tutti percorressero 1,6 km in bicicletta, le emissioni di anidride carbonica potrebbero essere ridotte di 414 milioni di tonnellate (414 miliardi di chilogrammi). Per contestualizzare il dato, si tratta del 98% delle emissioni totali del Regno Unito nel 2015;
• se questa distanza viene aumentata a 2,6 km, la riduzione ammonta a 686 tonnellate di CO₂, pari all'86% delle emissioni della Germania nel 2015.
Anche un altro studio, condotto a Pechino per analizzare le conseguenze positive dei sistemi di noleggio delle biciclette, conferma la riduzione delle emissioni collegata all'uso della bicicletta grazie all'"effetto di sostituzione". Grazie all’accesso facilitato alla bicicletta, alcuni utenti dell'auto sono passati a questa modalità. Si stima che se il 75% degli spostamenti effettuati a Pechino nel 2015 venisse effettuato in bicicletta, le emissioni di CO₂ si ridurrebbero di 616.000 tonnellate insieme ad altri inquinanti atmosferici come il particolato inferiore a 2,5 micron, il biossido di zolfo e il NO₂.

Qui il testo completo dell’articolo:
https://www.nilocram.eu/edu/newsletter_RecuperarLaCiudad.pdf
@Informa Pirata@maupao@Goofy 📖 🍝@:fedora: filippodb :gnu: :BLM:@Scuola - Gruppo Fediverso@Ambiente :verified: