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Il futuro del Sahel in marcia verso la seconda ondata di decolonizzazione l World Politics Blog

"Il 2023 ha segnato un significativo declino dell’influenza francese nel Sahel, con il ritiro delle truppe da Mali, Burkina Faso e Niger, mentre il Ciad resta il principale punto d’appoggio per Parigi nella regione."

giuliochinappi.wordpress.com/2…



SaldaMente


Oggi, a partire dalla Valle d’Aosta, si apre la stagione dei saldi invernali. La previsione – dei commercianti – è che saranno coinvolte quasi 16 milioni di famiglie, per una spesa che potrebbe sfiorare i 5 miliardi. Ben prima dei saldi, nel terzo trimest

Oggi, a partire dalla Valle d’Aosta, si apre la stagione dei saldi invernali. La previsione – dei commercianti – è che saranno coinvolte quasi 16 milioni di famiglie, per una spesa che potrebbe sfiorare i 5 miliardi. Ben prima dei saldi, nel terzo trimestre del 2023 i consumi privati italiani sono cresciuti dello 0,7%. Negli Stati Uniti – dove l’economia tira assai di più – sono cresciuti dello 0,8%; in Francia dello 0,6%; mentre in Germania hanno fatto registrare un -0,3%. Insomma, i nostri consumi reggono e crescono moderatamente ma bene, compensando il calo della domanda dall’estero. Dobbiamo chiederci quanto questo andamento prometta, in termini di saldezza nel nostro sistema produttivo. E quanto influisca sull’umore degli italiani, sulla fiducia nel futuro prossimo.

Per ora i consumatori italiani reggono, spendono e restano anche capaci di risparmiare, ma li si informa costantemente che il 2024 sarà un anno di aumenti, per prezzi e tariffe. Anche questo è un modo asimmetrico d’informare, influendo sulla realtà: non si vedono più titoli relativi ai mutui, dopo mesi passati a indicarne il brusco aumento del costo. Capita perché calano e questa è considerata una non notizia. È anche a causa di questo modo di procedere che poi non si trova la forza per rompere le mura che proteggono le rendite di posizione, aprendo all’aria sana della concorrenza: perché non se ne illustrano i benefici. Non quelli teorici – da libello per libbberali – ma quelli reali, di cui già le tasche hanno beneficiato e beneficiano. Quante volte è stato ricordato agli italiani quanto pagavano per telefonare o per volare e quanto pagano adesso? Pochissime e superficialmente, facendo perdere il nesso fra il calo dei prezzi (con benefici per i consumatori e aumento della spesa complessiva, con beneficio per i produttori) e la maggiore concorrenza.

Il caso più assurdo è quello dei balneari: ogni estate parte la geremiade dei prezzi per un ombrellone e due sdraio, ma poi non ci si interessa al fatto che quelle spiagge siano lasciate quale rendita ereditaria familiare, anziché considerarle un bene comune da cui trarre maggiore gettito fiscale e maggiori servizi a prezzi più bassi. Così una minoranza che si autoprotegge diventa più forte e trova più sponde partitiche della grande maggioranza dei cittadini, che pagano.

Quel che più è previsto aumenti, nel 2024, è legato o a forniture dall’estero (come i prodotti energetici, che però erano calati) o a strozzature di mercato (come per i prodotti alimentari) o alla gestione di imprese a partecipazione pubblica (protette dalla concorrenza). Se fosse più chiaro, forse molti ragionerebbero in modo diverso.

Ma la nota più dolente, in termini di saldezza, trova la sua ennesima conferma negli ultimi dati giunti dall’Istat: la crescita del Prodotto interno lordo, per il 2024, è prevista allo 0,7%. Mentre il governo continua a basare i suoi conti su un roseo +1,2%. Questo trascina con sé un aumento del peso del deficit e l’impossibilità, senza correzioni, che il debito diminuisca il suo. Se questo dovesse capitare sarebbe la smentita della legge di bilancio e delle parole del ministro dell’Economia, che commentavamo ieri. Se malauguratamente e colpevolmente (perché rimediare subito si può) così dovessero andare le cose, ciò poi si riverbererebbe sull’umore collettivo e toglierebbe potenza e carburante al motore dei consumi, che ancora reagisce bene, compensando altri cali.

La cosa che più colpisce è che nessuno ne parli. Sembra quasi che una cosa sia ragionare di politica e un’altra ragionare d’economia e attorno a questi dati. La prima affidata a una stucchevole opera dei pupi, in cui il rumore di latta evidenzia scontri spettacolari e inconcludenti. La seconda – l’economia – lasciata a parte, come fosse affare di pochi fissati e alimentando l’illusione che la spesa pubblica possa compensare ogni cosa. Ovvero la droga psichedelica di cui parla Giorgetti, salvo lasciare l’impressione di farlo da un raduno lisergico.

La Ragione

L'articolo SaldaMente proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



985 nel 2023, i complici del massacro l L'Unità dei Lavoratori

"Nel 2023 sono morti 985 lavoratrici e lavoratori per infortunio nei luoghi di lavoro, esclusi i decessi in itinere. Un numero impressionante che supera di 230 unità il già tremendo risultato del 2022. Un incremento di oltre il 30%. E questo senza contare le malattie professionali e gli infortuni gravi e invalidanti che, comunque, rovinano la vita di chi ne è vittima."

lunitadeilavoratorionline.word…



Palestina, la pace attraverso il diritto: la nostra responsabilità storica e politica (6) l Pressenza

"Non si tratta dello scontro tra le armate di due stati nemici, bensì tra una delle armate più potenti al mondo e un popolo occupato. Si tratta fondamentalmente di una guerra asimmetrica, paradigma dello scontro Nord-Sud."

pressenza.com/it/2024/01/pales…



Israele in trattative con il Congo per “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero


The Times of Israel rivela che il governo Netanyahu sta negoziando in segreto con alcuni Stati per spostare all'estero gli sfollati di Gaza L'articolo Israele in trattative con il Congo per “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero proviene

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Pagine Esteri, 3 gennaio 2023. Il Times of Israel ha pubblicato oggi la notizia, confermata da un alto funzionario israeliano, che Tel Aviv sta trattando con alcuni Paesi, tra i quali il Congo e l’Arabia Saudita, un accordo che gli permetterebbe di mandare all’estero migliaia di famiglie palestinesi di Gaza.

Il Congo, Paese in cui il 52,5% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, si sarebbe già detto disposto a far entrare nei propri confini un numero significativo di gazawi. La fonte non ha rivelato al Times of Israel i termini dell’accordo e, dunque, quale sia la ricompensa che Israele ha promesso a Kinshasa.

Ma ha specificato ai giornalisti israeliani che il governo Netanyahu sta conducendo trattative segrete anche con altri Stati: non è un mistero, ad esempio, che alcuni ministri provino a spingere gli sfollati palestinesi a lasciare la Striscia di Gaza per cercare lavoro in Arabia Saudita.

Quello che Israele chiama “reinsediamento volontario” è un progetto che favorisce e incoraggia la popolazione palestinese di Gaza a lasciare le proprie case, ciò che ne resta dopo quasi 3 mesi di bombardamenti, abbandonare l’idea della ricostruzione della Striscia e spostarsi all’interno dei confini di uno Stato estero, senza avere la certezza, in futuro, di poter tornare nel proprio Paese.

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Il 95% delle Scuole secondarie di secondo grado ha completato le nomine dei docenti tutor e orientatori sulla piattaforma #Unica: risulta incaricato il 98% dei tutor previsti e il 95% di orientatori.


IRAN. Decine di morti e feriti per esplosioni durante commemorazione Qassem Soleimani


L'Iran parla di un "attacco terroristico" nell'anniversario della morte del comandante della Forza Quds. L'articolo IRAN. Decine di morti e feriti per esplosioni durante commemorazione Qassem Soleimani proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/

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della redazione

Pagine Esteri, 3 gennaio 2024 – I media iraniano riferiscono di almeno 20 persone uccise e decine di altre ferite in due esplosioni vicino al cimitero dei martiri di Kerman, durante una cerimonia per commemorare l’assassinio da parte degli Stati Uniti, nel 2020, del comandante della Forza Quds della Guardia Rivoluzionaria, Qassem Soleimani.

Inizialmente l’agenzia semi-ufficiale Nour aveva riferito di “diverse bombole di gas esplose sulla strada che porta al cimitero” ma ora le autorità israeliane parlano di “attentato terroristico”.

Seguiranno aggiornamenti

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AFGHANISTAN. La crisi dei bambini: tra lavoro, violenza e leggi talebane


L’emergenza umanitaria del Paese è destinata a peggiorare. Le vittime principali sono sempre i minori, in condizioni di povertà e spesso costretti a lavorare. Lo denunciano i rapporti delle Nazioni Unite, dell’IRC e dell’UNICEF, che lancia un appello per

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di Valeria Cagnazzo

Pagine Esteri, 3 gennaio 2023 – I bisogni basilari del 40% dei bambini in Afghanistan non vengono soddisfatti. Un terzo dei bambini nel Paese sarebbe, inoltre, impiegato nel lavoro minorile. È quanto ha rivelato un recente rapporto dell’International Rescue Committee (IRC) a proposito delle condizioni di vita dei bambini afghani.

Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel mese di novembre scorso in relazione al periodo compreso tra l’1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 rivelava stime di violenza e di maltrattamenti dei bambini in Afghanistan altrettanto allarmanti. Tanto da costringere il governo de facto talebano a intervenire respingendolo e ribadendo il suo impegno nel garantire i diritti dei bambini afghani.

Secondo il rapporto ONU, verificato e ratificato anche da UNAMA, la Missione di Assistenza in Afghanistan delle Nazioni Unite, e dall’UNICEF (United Nations International Children’s Emergency Fund), l’infanzia nel Paese sarebbe stata messa a rischio sia a causa dei conflitti armati che si sono succeduti nel Paese sia a causa di politiche poco attente a proteggerne i diritti. A proposito del governo de facto instauratosi nel settembre 2021, in particolare, la relazione segnala violazioni che comprendono il bando delle ragazze dall’istruzione secondaria emanato il 23 marzo 2022. La stessa definizione di “bambino” codificata da un decreto della autorità talebane sempre nel mese di marzo 2022 rappresenta, secondo il rapporto, un motivo di preoccupazione: essa si basa, infatti, sull’assenza di segni fisici di pubertà piuttosto che sull’età, escludendo di fatto una buona parte dei minori di 18 anni che dovrebbero essere, invece, tutelati dalla Carta dei Diritti dei Bambini.

Nel rapporto si legge che “l’assenza di disposizioni di protezione per i bambini nell’agenda delle autorità de facto, di supporto legale, di responsabilità per le gravi violazioni nei confronti dei bambini e di programmi sistematici di integrazione, così come l’assenza di una regolamentazione e di politiche per la protezione dei bambini, ha reso più difficile per le organizzazioni per i diritti dell’infanzia implementare i programmi necessari per la difesa dei minori”. L’8 ottobre del 2022, per esempio, si legge, le autorità de facto hanno rilasciato un decreto per la rimozione dei bambini mendicanti dalle strade, senza farlo accompagnare da un chiaro programma di supporto per il reintegro sociale e l’assistenza degli stessi.

Non solo direttamente la politica alla base della crisi dell’infanzia, secondo le Nazioni Unite, ma anche l’estrema povertà della popolazione, l’assenza di opportunità, le calamità naturali come i terremoti – l’ultimo che ha colpito in ottobre la provincia di Herat ha provocato oltre 2.000 morti e migliaia di sfollati – e la guerra continuano a mettere in pericolo la vita dei bambini. Si segnala, infatti, un aumento della loro “vulnerabilità all’arruolamento e allo sfruttamento, alla violenza sessuale, al lavoro minorile, alla violenza domestica, ai matrimoni precoci, a pericolose pratiche tradizionali, all’interruzione degli studi e alle migrazioni non sicure”. Più a rischio di tutti sono le bambine, che a causa della sospensione del diritto allo studio sono le più esposte a tentativi di suicidio e di autolesionismo e al deterioramento della salute mentale.

Una crisi gravissima per i diritti dell’infanzia confermata anche dal recente rapporto sulla situazione nel Paese dall’agosto 2021 al marzo 2023 pubblicato dall’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite per i bambini, che si sofferma sulle condizioni di estrema povertà nella quale versa la maggioranza dei bambini afghani, con conseguenze tragiche per la loro salute, la loro crescita, la loro educazione.

Per questo motivo, per il 2024, l’UNICEF ha lanciato un appello per 1.4 miliardi di dollari per fornire soccorso umanitario a 19.4 milioni di persone in condizioni di estrema difficoltà in Afghanistan. Secondo il rapporto con il quale l’agenzia delle Nazioni Unite ha invitato all’”Azione umanitaria per i bambini” del Paese, nel prossimo anno 23.3 milioni di persone si troveranno in una situazione di dipendenza da aiuti umanitari: di queste, 12,6 milioni saranno bambini. Soprattutto per le sequele di decenni di conflitto, gli effetti del cambiamento climatico e l’estrema crisi economica che continua a interessare l’Afghanistan. Del fondo di aiuti richiesti dall’Unicef, si legge, almeno il 30% dovrebbero essere destinati a programmi di salute e il 20% a progetti di igiene pubblica, con il resto principalmente indirizzati a servizi di educazione e protezione sociale.

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Weekly Chronicles #59


Fronti di resistenza, tecnocrazia fiscale ed epigrafi immortali.

Buon 2024 cari lettori. Nel bene e nel male, sarà una grande annata. Questo è il numero #59 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati.

Nelle Cronache della settimana:

  • Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica
  • Tecnocrazia fiscale
  • The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks

Nelle Lettere Libertarie: Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica

Rubrica OpSec: Criptovalute: la sicurezza degli Hardware Wallet più diffusi

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Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica


La guerra contro l’anarco-tirannia è iniziata, e viene combattuta a colpi di flessibile. Il gruppo anonimo denominato Blade Runners continua nella sua guerriglia urbana contro le telecamere ULEZ (la nostra ZLT) di Londra.

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Le stime più recenti contano più di 3.000 telecamere disabilitate, danneggiate o semplicemente scomparse durante il 2023. Dal fronte arrivano immagini che mostrano pali nuovi di zecca accasciati al suolo, dopo neanche 12 ore dalla loro installazione. Gli esponenti del gruppo dichiarano di voler continuare anche nel 2024 fino a quando non rimarrà più neanche una telecamera.

Anche in Italia arrivano notizie del genere. Non abbiamo gruppi con nomi evocativi come i cugini inglesi ma la lotta, pare, è altrettanto ferrata. Ad esempio, in provincia di Rovigo sono stati distrutti tutti gli autovelox, in media uno al mese. Non è chiara la ragione, ma le autorità di polizia avvertono: “attività pericolosa, si mettono a rischio vite umane”.

Nel dissociarmi da queste attività di danneggiamento di proprietà pubblica, vi dico invero che è questa la resistenza contro l’anarco-tirannia1 di cui siamo vittime più o meno consapevoli.


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#59


  di LAURA TUSSI     Gli operai e i sindacati del porto di Genova si mobilitano in una internazionale pacifista per bloccare le armi ieri com


Per la fine dell'anno, molti fanno la lista di buoni propositi per il nuovo, mentre io a 'sto giro stilo la raccolta di alcune mie magagne... bento...


La Somalia respinge l’accordo tra Etiopia e Somaliland per lo sbocco sul mare


Addis Abeba è pronta a riconoscere l'indipendenza dell'autoproclamato Stato in cambio di un accesso al Mar Rosso. L'intesa potrebbe portare a un nuovo conflitto L'articolo La Somalia respinge l’accordo tra Etiopia e Somaliland per lo sbocco sul mare prov

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Pagine Esteri, 2 gennaio 2023. Lunedì l’Etiopia aveva firmato un accordo con l’autoproclamato stato del Somaliland per ottenere il tanto agognato sbocco sul mare. In cambio Addis Abeba ha promesso di essere il primo Stato a riconoscere l’indipendenza del Somaliland.

La notizia dell’intesa non è stata colta con favore dal presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, il quale ha immediatamente richiamato l’ambasciatore in Etiopia e il suo predecessore. La dichiarazione ufficiale di oggi è che l’accordo non viene riconosciuto in quanto non ha valore legale.

Il dialogo tra Mogadiscio e il leader del Somaliland, Muse Bihi Abdi, era ripreso proprio negli ultimi tempi. Ma la notizia dell’accordo ha scatenato le ire di Hassan Sheikh Mohamud e le conseguenze potrebbero addirittura portare a un nuovo conflitto nel Corno d’Africa.

Lo sbocco sul mare è sempre stato considerato una necessità primaria per l’Etiopia e oggi, in cambio del riconoscimento del Somaliland, l’accesso al Mar Rosso potrebbe diventare davvero possibile. Ma non senza conseguenze. Pagine Esteri

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A Gaza i morti sono 22 mila. Nuovi attacchi in Cisgiordania


Nelle ultime ore i bombardamenti si sono intensificati soprattutto nella parte centrale e meridionale della Striscia. Sale la tensione al confine tra Israele e Libano L'articolo A Gaza i morti sono 22 mila. Nuovi attacchi in Cisgiordania proviene da Pagi

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di Redazione

Pagine Esteri, 2 gennaio 2023 – All’88° giorno di attacchi israeliani su Gaza il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia è salito ufficialmente a 22.185, in gran parte civili.

Nelle ultime ore i bombardamenti si sono intensificati soprattutto nella parte centrale e meridionale di Gaza mentre l’esercito israeliano continua ad espandere la sua offensiva di terra anche se ha annunciato che ritirerà alcune delle sue truppe dal nord di Gaza all’interno di un piano di ridispiegamento del suo schieramento militare deciso dai comandi di Tel Aviv. “Alcune unità di riservisti torneranno a casa questa settimana, sapendo che la guerra continua e che avremo ancora bisogno di loro nel 2024” ha spiegato il portavoce delle forze occupanti Daniel Hagari.

Oggi secondo i comandi militari israeliani sarebbe morto un soldato israeliano di 21 anni, portando a 174 il bilancio ufficiale dei militari di Tel Aviv uccisi negli scontri all’interno della Striscia di Gaza dall’inizio delle operazioni di terra.

Intanto all’estremità meridionale della Striscia, a Rafah, la popolazione teme l’ingresso di forze israeliane di terra che potrebbero posizionarsi al confine con l’Egitto.

Tra i raid più sanguinosi realizzati nelle ultime ore i media palestinesi segnalano un attacco aereo israeliano che ha ucciso 15 palestinesi a Deir el-Balah, nel centro di Gaza. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, sono 4.156 gli studenti palestinesi uccisi dalle forze israeliane dal 7 ottobre. Negli ultimi tre mesi nel territorio occupato sono state bombardate e danneggiate almeno 381 scuole.

Le forze occupanti hanno intensificato anche gli attacchi in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha ucciso almeno cinque palestinesi nel corso di un raid realizzato all’alba di oggi nella città di Azzun (Qalqilia), nel nord del territorio occupato.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa stamattina una forza militare israeliana ha preso d’assalto Azzun e sono scoppiati scontri tra i giovani palestinesi e i soldati. Per disperdere i manifestanti l’esercito israeliano ha sparato granate stordenti, candelotti lacrimogeni e proiettili veri. Poi, i militari hanno circondato quattro giovani in un edificio residenziale e li hanno uccisi.

Dal 7 ottobre, giorno del blitz di Hamas contro Israele, almeno 320 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito e dai coloni israeliani, mentre circa 5.000 sono stati detenuti illegalmente.

Anche al confine tra Israele e Libano vanno avanti gli scontri con Hezbollah.L’esercito israeliano afferma che 5 soldati sono rimasti feriti negli ultimi attacchi delle milizie sciite libanesi che invece avrebbero perso 4 combattenti. Il governo israeliano starebbe progettando la realizzazione di un muro nel nord del paese per impedire a Hezbollah di bersagliare l’Alta Galilea con i razzi anticarro.

Intanto, secondo il giornale kuwaitiano “Al Rai”, domani il segretario generale del movimento libanese, Hassan Nasrallah, dovrebbe tenere domani un discorso a proposito della crisi apertasi il 7 ottobre, in occasione del quarto anniversario dell’uccisione del comandante dei Guardiani della rivoluzione iraniani, Qassem Soleimani. – Pagine Esteri

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Raymundo


Per ciascuna delle ragioni che ha e che espone, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ci pone dei dubbi. Nella lunga intervista con cui ha chiuso l’anno, rilasciata a “Il Sole 24 Ore”, si sente il tono e si scorge il contenuto di chi è stato minis

Per ciascuna delle ragioni che ha e che espone, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ci pone dei dubbi. Nella lunga intervista con cui ha chiuso l’anno, rilasciata a “Il Sole 24 Ore”, si sente il tono e si scorge il contenuto di chi è stato ministro nel governo di Mario Draghi. Il che non è in contraddizione con le origini dell’impostazione leghista, che il ministro ricorda essere la sua sola casa: Umberto Bossi pose il problema dell’ingresso della Padania nell’euro, anche ove l’Italia avesse ritardato quella scelta. Aveva senso e coerenza: basta con lo scialacquio assistenzialista, basta con le pensioni a chi non aveva lavorato abbastanza, basta con la spesa corrente improduttiva sulle spalle di chi lavora, intraprende e paga le tasse. Ma è difficile che Giorgetti non si sia accorto che la sua casa ha cambiato non soltanto arredamento ma anche indirizzo.

Al punto che, leggendo quelle sue sagge parole, è tornato alla mente un personaggio creato dalla surreale fantasia di Mario Marenco: il comandante spagnolo «catapultado» nello spazio e perso in orbita, senza più la possibilità di tornare indietro. Irrompeva ad “Alto Gradimento” e berciava: «Olè! Bastardos, cornudos! Esto è el comandante Raymundo Navarro, non te siento … abla fuerte! Ocho anos che roteo como asino vagabundo, como disgrasiados, in esto trabiculometalico. Todo esto payses internationales, todo esto payses auropeos che habencombinato esta superior y monumental vacada. No tiengo alimentos, compriende. No tiengo muchacha. Estos cornudos, chi haben combianto esto mecanismos, pieno de bucones esto colabrodo».

Dice Giorgetti che non è questione (soltanto) di patto di stabilità e regole europee: l’Italia deve ridurre il proprio mostruoso debito pubblico perché pensare di allargarlo è da drogati fuori di testa. Giusto, ma si ricorda di essere stato eletto nelle liste di un partito che chiedeva lo sfondamento del debito e del deficit? Ricorda la buffonata del deficit al 2,4%, diventato 2,04% all’epoca del primo governo Conte di cui il suo partito era pilastro? Sono le medesime persone e posizioni di oggi e ci vuole tanta fede per credere che a prevalere possa essere la linea di Giorgetti. Tanto più che ha appena finito di perdere, perché ricorda che nella bocciatura della legge di conversione del Meccanismo europeo di stabilità non si sono fatte valere obiezioni serie, fattuali ed economiche ma solo pulsioni politiche. Appunto, e lui è finito in minoranza – contemporaneamente – in Parlamento, al governo e nel suo partito. E dopo esserci finito avverte: ci saranno delle conseguenze. Eccome, magari poteva valere la pena dirlo prima.

Comunica che è stato un successo del suo negoziare l’avere posticipato al 2027 le regole più rigide di rientro dal debito: «smaltito il grosso dell’eredità superbonus». Ovvero quello che il suo partito (assieme agli altri) chiese di prolungare e non restringere, quando Draghi ci provò. Si potrebbe osservare che hanno appena varato un decreto di proroga, ma è osservazione sbagliata, perché quella è soltanto una presa in giro di Forza Italia. L’obiezione è un’altra: in attesa del 2027 il debito cala in percentuale sul Prodotto interno lordo? Nella legge di bilancio dicono di sì, ma sulla base di presupposti (crescita all’1,2%) che si sapeva essere falsi anche quando li approvavano. Dice Giorgetti: possiamo farcela, se caleranno i tassi. Il mercato già sconta quel calo, ma se quella è la sua sola speranza è segno che non crede nell’azione del governo di cui è ministro.

Il problema non è né Giorgetti (persona seria) né di Giorgetti (che se la veda lui con i leghisti che propagandano voluttuosamente la droga psichedelica del debito). Il problema è nostro perché, se all’economia presiede chi vede bene gli errori che si commettono ma non riesce a fermarli ed evitarli – acconciandosi, per rimanere in casa Arbore, a Ferrini di destra («Non capisco, ma mi adeguo») – le conseguenze non le paga lui, ma noi contribuenti e produttori.

La Ragione

L'articolo Raymundo proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Decalogo liberale contro le ordinanze sbattute in prima pagina


In questi giorni la liaison tra alcuni pm e certi giornali, con M5s e Pd a rimorchio, si manifesta in tutta la sua solidità, e giunge al punto di capovolgere radicalmente la realtà. Penso al pubblico ministero che si spinge a sostenere che gli arrestati s

In questi giorni la liaison tra alcuni pm e certi giornali, con M5s e Pd a rimorchio, si manifesta in tutta la sua solidità, e giunge al punto di capovolgere radicalmente la realtà. Penso al pubblico ministero che si spinge a sostenere che gli arrestati saranno desaparecidos della cui sorte non si potrà dare notizia, scordando che la norma prevede ben altro. O all’ex vicepresidente della Consulta, che giudica la norma incostituzionale, scordando che fino al 2017 era già così, senza che la Corte costituzionale abbia mosso censure. O a coloro che sollecitano l’Ue a intervenire, scordandosi che è proprio la direttiva europea sulla presunzione d’innocenza a chiedere agli stati una comunicazione giudiziaria rispettosa di tale principio. O a quelli che ci fanno credere che la pubblicazione di centinaia di pagine di ordinanze zeppe di brani intercettati e informative, ancor prima dell’interrogatorio, ancor prima del vaglio del riesame, ancor prima della chiusura delle indagini, sia a tutela dell’indagato, che dovrebbe così ringraziare i giornali notoriamente soliti fare il contropelo alle accuse contenute negli atti giudiziari. O al sindacato dei giornalisti che invita a disertare la conferenza stampa della premier, buttando a mare, loro sì, quel diritto di cronaca e quel diritto di essere informati che accendono e spengono a singhiozzo, secondo le convenienze del momento.

Hanno tirato in ballo la dittatura, il Medioevo, la Cina. Avere contro, con attacchi durissimi, categorie che messe insieme hanno una forza dirompente, non è facile. Ma vado avanti convinto di essere nel giusto e ne spiego le ragioni.

1. Le ordinanze di custodia cautelare emesse durante le indagini sono atti anche di centinaia di pagine dal contenuto delicatissimo; infatti, per motivarle, i giudici vi inseriscono testi di intercettazioni telefoniche, verbali di sommarie informazioni, riferimenti espliciti a relazioni di polizia giudiziaria ed espressioni nette sulla colpevolezza dell’indagato come “capacità criminale” o altre analoghe, in linea con la prospettazione accusatoria;

2. Le ordinanze cautelari che intervengono durante le indagini preliminari – a differenza di ogni altro atto di indagine preliminare che, anche se non più “segreto” perché notificato al destinatario, non è mai pubblicabile alla lettera – sono subito pubblicabili integralmente, dalla A alla Z, sui giornali o sul web; così queste ordinanze vengono distribuite ai giornalisti direttamente dal pm. Spesso in rete si trovano i pdf di questi atti. Con il paradosso che i cronisti, alla luce della direttiva europea, possono ottenere sobri comunicati stampa dal procuratore capo, ma riportare integralmente un atto giudiziario lungo come un libro;

3. Le ordinanze di custodia cautelare sono quindi pubblicabili integralmente e “alla lettera” addirittura prima del vaglio del Riesame e della Cassazione che talvolta le annullano;

4. Il codice di procedura penale aveva ben chiari questi e altri aspetti e vietava la pubblicazione integrale delle ordinanze cautelari. Oggi è consentita per effetto di una modifica dell’articolo 114 Cpp intervenuta nel 2017; ancora oggi la maggioranza degli atti di indagine preliminare, anche se “notificati”, non sono pubblicabili integralmente;

5. I pm, anche contando sul fatto che le ordinanze di arresto sono pubblicabili “tra virgolette”, arricchiscono le loro richieste con particolari “coloriti” o con brani di intercettazioni “a effetto”, che il gip spesso riporta pedissequamente; così dribblano la norma sulla comunicazione sobria e ottengono il clamore mediatico, condizionando l’opinione pubblica; non escludo che taluni scelgano la strada dell’ordinanza di custodia cautelare proprio per il suo regime mediatico;

6. Le ordinanze di custodia cautelare contengono solo le accuse; la voce della difesa non c’è, perché la difesa al limite ricorrerà quando saranno già su tutti i giornali;

7. E’ evidente che una persona schiacciata da un simile “peso” reso pubblico con centinaia di pagine di motivazioni, quand’anche ottenesse, dopo settimane, l’annullamento dal riesame o, dopo mesi, l’archiviazione non riuscirebbe a capovolgere il racconto. Peggio ancora se arrivasse un’assoluzione dopo anni;

8. L’ordinanza di custodia cautelare è un atto del procedimento penale indirizzato a una persona che è presunta innocente; la direttiva europea stabilisce che la comunicazione giudiziaria deve essere rispettosa della presunzione di innocenza. Pubblicare alla lettera le ordinanze piene di accuse non vagliate dal Riesame o dalla Cassazione, durante le indagini, ancor prima che la persona sia interrogata e la difesa esponga le sue argomentazioni, entra in contrasto con la presunzione di innocenza;

9. Le oltre 30 mila persone arrestate ingiustamente dal 1992 a oggi (in realtà molte di più, quasi 100 mila, perché molte non hanno richiesto o ottenuto il risarcimento) hanno tutte ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare e poi, dopo anni, la riparazione per ingiusta detenzione;

10. Un conto è pubblicare una notizia sull’indagine dando conto delle contestazioni e delle misure cautelari, spiegando gli addebiti, altro è pubblicare un libro fitto di particolari ancora tutti da verificare in piena fase di indagini preliminari, alimentando giornali che campano di marketing giudiziario.

In conclusione, la norma approvata dalla Camera è un giusto bilanciamento tra il diritto di cronaca, il diritto di essere informati e la presunzione di innocenza. Se per molti magistrati gli indagati sono solo “numeri”, se per alcuni giornalisti sono solo “notizie”, per un liberale sono persone in carne e ossa, che spesso si rivelano innocenti, ma anche quando non lo sono hanno il diritto a essere giudicate dal tribunale e non sulla piazza o sulla stampa.

E lo stato, quando chiama qualcuno a rispondere di un reato, ha il dovere di garantire che se quella persona ne esce da innocente, abbia la stessa reputazione e immagine che aveva prima di entrare nell’ingranaggio giudiziario. E oggi quell’ordinanza sbattuta in prima pagina è una macchia indelebile. Il marketing giudiziario è quanto di più illiberale, arbitrario, incivile.

Finché avrò voce difenderò questa norma approvata dalla Camera, e ringrazio i tanti che lo fanno al mio fianco.

Il Foglio

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Cerimonia conclusiva della XIll edizione della Scuola di Liberalismo FLE di Messina


Introduzione Ing. GIOVANNI MICELI (Presidente «ll Circolo») Prof. PIPPO RAO (Direttore Generale SaL Messina) Prof. GIUSEPPE GEMBILLO (Direttore Scientifico SaL Messina) Ing. EDOARDO MILIO (Responsabile Relazioni istituzionali SdL Messina) Salut istituzion

Introduzione
Ing. GIOVANNI MICELI (Presidente «ll Circolo»)
Prof. PIPPO RAO (Direttore Generale SaL Messina)
Prof. GIUSEPPE GEMBILLO (Direttore Scientifico SaL Messina)
Ing. EDOARDO MILIO (Responsabile Relazioni istituzionali SdL Messina)

Salut istituzionali
Dott. FEDERICO BASILE (Sindaco di Messina)
Prof. GIUSEPPE GIORDANO (Prorettore Vicario Università Messina)

Consegna attestati speciali
Dott. LINO MORGANTE (Presidente Fondazione Bonino-Pulejo)
Prof. GIOVANNI MOSCHELLA (Ordinario di Istituz. di Diritto Pubblico – Università Messina)
Ricordo del Sen. Prof. Vincenzo Michele Trimarchi
Prof. FRANCESCO VERMIGLIO (già Ordinario di Economia Aziendale – Università Messina)

Premiazione dei vincitori delle cinque borse di studio stanziate dalla Fondazione Bonino-Pulejo, dalla Fondazione Luigi Einaudi e dal Coordinamento messinese della Fondazione Luigi Einaudi (quattro intitolate a Vincenzo Michele Trimarchi, una intitolata a Giuseppe Scibilia)

Interventi
On. Avv. ENZO PALUMBO (Membro Dipartimento Giustizia Fondazione Luigi Einaudi)
Prof. MARIO TRIMARCHI (già Ordinario di Diritto Privato e Diritto Civile – Università Messina)
Prof. ANGELO MICELI (Dirigente scolastico Liceo Paritario «Empedocle»)
Ing. Prof. LETTERIO SCIBILIA (Docente IS «Verona-Trento»)
Presidenti Ordini Professionali di Messina (Architetti, Avvocati, Ingegneri, Medici, Notai)

Conclusioni
Sen. ANDREA CANGINI (Direttore Generale Fondazione Luigi Einaudi)

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Ricordo modesto e insufficiente di Ezechia Paolo Reale


Il ricordo di Ezechia Paolo Reale da parte del nostro componente del Consiglio di Amministrazione, Andrea Pruiti Ciarello Ho conosciuto Ezechia Paolo Reale otto anni fa. L’ho conosciuto come politico di area liberale, perché aveva aderito al movimento Ene

Il ricordo di Ezechia Paolo Reale da parte del nostro componente del Consiglio di Amministrazione, Andrea Pruiti Ciarello

Ho conosciuto Ezechia Paolo Reale otto anni fa. L’ho conosciuto come politico di area liberale, perché aveva aderito al movimento Energie Per l’Italia, fondato da Stefano Parisi, che lui aveva scelto di aiutare a crescere nella formazione di una grande area di centro liberale-popolare, anticipando di qualche anno i tempi della politica italiana. Di Paolo, così l’ho sempre chiamato, apprezzai immediatamente la raffinata intelligenza, l’eloquio forbito e fluente, la lucidissima capacità di analisi e soprattutto la grande onestà, intellettuale, etica e politica.

Paolo aveva una dote eccezionale, quella di non risparmiarsi mai nell’attivismo per le cause nelle quali credeva e che decideva di sposare. Così nel 2016, quando con Giuseppe Benedetto e Davide Giacalone, fummo chiamati a guidare la Fondazione Luigi Einaudi, non esitai un istante a segnalare il suo profilo quale autorevole componente del comitato scientifico, nel settore della Giustizia e dei Diritti Umani. Settori nei quali Paolo era già un gigante, riconosciuto a livello internazionale, sia per la sua professione di avvocato (dal 2008 era abilitato alla difesa davanti alla Corte Penale Internazionale e dal 2016 era membro della International Criminal Court Bar Association – ICCBA), sia per l’attività scientifica e politica che portava avanti con il suo “Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights”, con il quale occupava un seggio consultivo presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Paolo è sempre stato protagonista di tutte le attività scientifiche, giuridiche e politiche che la Fondazione Luigi Einaudi ha portato avanti dal 2016 ad oggi. Attore ostinato e coerente, a difesa delle libertà individuali e propugnatore di un modello di cittadinanza attiva e consapevole, nel quale l’effettività dei diritti individuali costituiva il parametro di valutazione politica dell’ordine democratico.

Così Paolo, ad aprile 2020, scelse di impegnarsi in prima persona in quella battaglia di libertà per la pubblicazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico, che il Governo guidato da Giuseppe Conte si ostinava a tenere segreti. Una battaglia per il diritto alla Conoscenza, che ci vide vittoriosi e che restituì ai cittadini italiani quel diritto all’informazione, previsto nella Costituzione, che tuttavia aveva trovato una battuta d’arresto autoritaria.

Paolo conduceva già da cinque anni, a livello internazionale, un’intensa attività per il riconoscimento del diritto alla Conoscenza, quale nuovo diritto umano. Nel 2021, grazie al suo impegno, l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approvò una raccomandazione rivolta agli stati membri ad adottare una serie di misure attraverso le quali rendere concreto il diritto alla conoscenza.

Oggi Paolo se n’è andato, ha lasciato questa terra, nella quale è stato un gigante, nel corpo e nello spirito. Per un uomo come Paolo, non vi può essere forma di ricordo più nobile e gradita di proseguire le sue azioni. Le sue idee sono cristallizzate in innumerevoli scritti e interviste, che costituiscono un’eredità spirituale, che noi vogliamo raccogliere e portare avanti, con i nostri modesti mezzi intellettuali, ma con la medesima gioia ed entusiasmo che Paolo riusciva a trasmettere.

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Intervista al giornalista Michele Giorgio* sul conflitto israelo-palestinese di Alba Vastano** - Alba Vastano: Prima di entrare nel tema dell’intervista, p


Marte: il rover Perseverance esplora un antico fiume | reccom.org

"Il panorama a 360 gradi di Marte del rover Perseverance, con 2,38 miliardi di pixel dal cratere Jezero, offre approfondimenti sulla storia dell’antico delta del fiume del pianeta."

reccom.org/marte-il-rover-pers…



Il cuore reso saldo dalla grazia


Gesù Cristo è sempre lo stesso, anche se dinnanzi ai cambiamenti del mondo e della nostra vita possiamo essere in ansia e arrivare a dubitare di Lui come Salvatore, ma è l’annuncio della grazia di Dio che ci rende saldi, e non altri insegnamenti. Avendo il Salvatore che ci salva per sola sua grazia, ci guida e veglia su di noi sempre, non temiamo nulla nel nuovo anno che appena si è aperto, ma invece andiamo avanti con lieta certezza.
in reply to Stefano D'Archino

@Stefano D'Archino Dio non ci salva per sola grazia ma sono necessarie le nostre opere come si legge in Matteo 25 ...
in reply to Lovepeacejoy

@Lovepeacejoy Grazie per la tua osservazione, a mio avviso però non bisogna fare una battaglia di versetti, ma avere una visione complessiva del messaggio evangelico. Commentavo qui Matteo 25:
pastoredarchino.ch/2023/11/19/…
Comunque è chiaro per me che ci sono interpretazioni differenti.



Indagine sul Fediverso 2023: il primo sondaggio on line sulla comunità italiana dei social federati. Vuoi partecipare? Il sondaggio scade il 15 gennaio

Come sei finito dentro al Fediverso? Quali sono le cose che ti piacciono di più e quelle che ti piacciono meno? Quali sono gli aspetti più interessanti? Quanto usi le istanze in cui sei iscritto o le app che hai scaricato?

Indagine sul Fediverso 2023: il sondaggio scade il 15 gennaio!!!


Abbiamo preparato un questionario anonimo dedicato a tutti gli utenti del Fediverso italiano. Si tratta del primo tentativo di indagare ad ampio spettro l'utilizzo che gli utenti del "Fediverso libero" fanno dei loro social.


Alcune parti sono espressamente dedicate agli utenti di Friendica e in particolare a quelli dell'istanza Poliverso, per far avere a noi amministratori di poliverso.org un riscontro sull'usabilità del sistema in particolare:

1. sulla reattività del sistema dopo la migrazione al nuovo server dedicato
2. sull'ergonomia dell'interfaccia dopo l'ìaggiornamento alla rel. 2023.12

Il questionario è anonimo, ma gli utenti che volessero chiedere delucidazioni in forma non anonima possono contattare gli amministratori presso i seguenti account:

  • @admin@poliverso.org
  • @notizie@poliverso.org
  • @informapirata@poliverso.org
  • @poliverso@mastodon.online
  • @informapirata@mastodon.uno


NB: i dati raccolti sono anonimizzati e conservati all'interno di un cloud criptato: verranno utilizzati dai soli amministratori di Poliverso secondo la stessa politica prevista e con lo stesso titolare dei dati indicato per poliverso.org e con l'obiettivo di


  1. informare l'utenza del Fediverso sulle tendenze rilevate pubblicando post di carattere informativo dagli account di servizio di poliverso.org o sui canali social legati all'account di informapirata che impiegheranno solo dati aggregati;
  2. raccogliere riscontri da parte degli utenti dell'istanza poliverso.org al fine di apportare miglioramenti al servizio

La raccolta dei dati proseguirà fino al 15 gennaio e i dati raccolti verranno conservati presso il nostro account cryptpad per non più di sei mesi dalla chiusura del sondaggio prevista per il 15 gennaio alle ore 16:00

Ti ricordiamo che puoi sostenere il nostro progetto attraverso due canali di finanziamento:


  1. Ko-Fi: ko-fi.com/poliverso
  2. Liberapay: liberapay.com/poliverso




Guarda il video di un intero giorno su Marte ripreso da Curiosity l Passione Astronomia

"I due video in bianco e nero mostrano la giornata dell’8 novembre, il 4.002° giorno marziano, o sol, della missione. Il rover ha catturato la propria ombra che si spostava sulla superficie di Marte utilizzando le sue Hazard-Avoidance Camera in bianco e nero, o Hazcams."

passioneastronomia.it/guarda-i…



Lavinia Mennuni, una ricca che vuole più multipare



Nel dicembre 2023 l'agenda "occidentalista" lascia spazio anche a oziose considerazioni sulle aspirazioni più o meno lecite delle giovani donne.
Da Roma una ricca di nome Lavinia Mennuni avalla graziosamente eventuali aspirazioni a maternità precoci e ripetute, probabilmente in considerazione dello spauracchio della "sostituzione etnica".
La cosa interessante è che in quel Regno Unito che è da molti decenni fonte di ispirazione per lo stesso areale politico -l'ascesa di #JavierMilei in #Argentina ha persino ridato fiato alla feccia liberista ammiratrice di #MargaretThatcher- la condizione di multipara è stata per molti anni oggetto di scherno proprio da parte degli ambienti conservatori.
Nel suo Chavs #OwenJones ricorda il personaggio di #VickyPollard ideato da Matt Lucas e David Walliams. Vicky Pollard è l'archetipo della grottesca ragazza madre della classe operaia: sessualmente promiscua, incapace di mettere insieme due parole e con problemi comportamentali molto seri.
Invece di corteggiare gli ambienti marginali e abietti per trarne suffragi, i conservatori britannici hanno almeno il buon gusto di schernirli con coerenza.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Si, ma Meta potrebbe accedere comunque ai miei dati, perciò spero che questa roba venga portata anche sugli altri social del fediverso.
in reply to Ryoma123

@Ryoma123 no, non più di quanto non possa accedere ai tuoi dati uno scraper. I dati pubblici del tuo profilo, sono pubblici perché il fediverso non è una darknet e qualunque bot follower di facebook potrebbe prendere i tuoi dati e darli a Zuckerberd in un pacchetto regalo...

Diciamo che il silenziamento è una misura più che adeguata per tutelare gli utenti della propria istanza. Ma nessuna contromisura è sufficiente a tutelare gli utenti che espongono pubblicamente biografia, collegamenti e messaggi.

La soluzione trovata dagli sviluppatori di Friendica è molto intelligente per evitare uno scraping massivo sulla singola istanza, ma chiaramente lascia il tempo che trova



di Alisa Del Re, 29.12.2023 - Dizionario di fine anno Le giovani donne si sentono oggi più a rischio, proprio perché sono più libere: hanno un orizzonte p


Il Consiglio regionale dell'Abruzzo con un emendamento notturno alla legge di bilancio ha sostanzialmente cancellato la Riserva naturale del Borsacchio nel comu


Una sintesi di tutte le riflessioni avvenute a proposito di Threads, all'interno di mastodon.uno e della chat matrix dedicata ai suoi utenti

> Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti #Threads nelle timeline pubbliche ma potrete sempre decidere di seguire qualche amico o qualche account utile che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.

@Che succede nel Fediverso?


Threads e il Fediverso


Molte persone su Mastodon hanno perso la testa per l'ingresso di Threads nel fediverso, così ho voluto dare la mia opinione su questo spettacolo poco edificante.

Nel fediverso alcune istanze hanno iniziato a bloccare Threads a livello di istanza. Come amministratore di Mastodon.uno, mi è stato chiesto in molte occasioni se vieteremo threads a livello di istanza.

Non lo faremo, perchè basta silenziarlo e gli utenti se credono possono pure bloccarlo e isolarsi al 100% da threads ed ecco perché...

Privacy: Meta non ha bisogno di ActivityPub per assorbire i vostri dati o metadati


L'argomentazione secondo cui l'adesione di Threads al fediverso è negativa per la nostra privacy è una cazzata.

Il punto è che Mastodon ha un'API aperta e quasi tutte le cose pubblicate sono pubbliche. Perciò sarebbe banale per Meta (o per chiunque altro Big Tech) appropriarsi di tutto questo senza tanto clamore mediatico. In effetti, c'è già chi può farlo basta creare o acquistare un'istanza per raccogliere tutti i dati.

Prendiamo ad esempio il mio profilo: mastodon.uno/@filippodb. È tutto lì, scaricabile. La timeline locale di qualsiasi istanza è pronta per essere inghiottita in qualsiasi centro dati Meta. Piuttosto sarebbe utile impostare

Questo non tiene conto del fatto che Mastodon ha un'API che chiunque può usare per estrarre . Potrebbero seguire la timeline locale su Mastodon.uno e probabilmente otterrebbero comunque il 90% dei dati che vogliono, ammesso che ne vogliano qualcuno. Oppure creare un account su qualche centinaio di istanze e ottenere i dati in questo modo. Ma non lo faranno perché non è per questo che lo fanno.

Lo fanno perché devono farlo. L'UE sta imponendo a tutte le grandi aziende tecnologiche di essere più aperte e interoperabili. Hanno lanciato il servizio nell'UE solo ieri e ci è voluto così tanto perché stavano facendo cose subdole con il tracciamento per le quali l'UE li avrebbe multati immediatamente.

A mio parere chi defedera threads è come chi crea un servizio email, la rende disponibile a tutti e poi all'improvviso blocca tutti gli indirizzi gmail perché non gli piace cosa fa Google con tutte le motivazioni etiche e morali e di privacy del mondo! È ovvio che è facile dipingere meta e gmail come il male in terra. Ma un operatore email non blocca una email perchè il proprietario è un capitalista della sorveglianza, lo blocca perchè è una grande fonte di spam e di truffe.

Ok, ora il protocollo activitypub non è rispettato da threads e ci sta un silenziamento preventivo ma se threads rispetterà il protocollo sarà possibile a chi è su threads seguire gli utenti mastodon e magari un giorno migrare su mastodon con tutti i propri follower, perchè impedirlo? Alla fine avere mastodon è come avere una email tutanota o protonmail, una email sicura con cui si può comunicare anche con gmail. Ora su M1 le comunicazioni con threads vengono segnalate come “sospette” ma spetta ad ogni persona decidere se è spam da evitare o se vi va di ricevere comunicazioni, non ci deve essere una persona che decida per voi.

Cosa si guadagna a impedire agli utenti della propria istanza di seguire i loro amici e familiari che hanno scelto di utilizzare Threads, se non farli passare a Threads? Un singolo utente può bloccare un'istanza da solo, il che è il bello di Mastodon: gli utenti possono scegliere di bloccare o non bloccare ciò che vogliono. Oppure possono scegliere di seguire gli account threads senza usare l'app proprietaria di meta che ti succhia tutti i dati dallo smartphone.

Qui non sono i benvenuti!


Un'altra argomentazione che ho letto qualche volta, a parte la privacy, è che Meta non siano i benvenuti nel fediverso. Questo mi lascia perplesso.

Il fatto è che come admin non abbiamo il diritto di dire chi è o non è il benvenuto, e ogni persona/entità ha la possibilità di usare il fediverso fintanto che rispetta le regole.

Non vogliamo pubblicità qui!


Questo posso accettarlo. Nessuno vuole vedere pubblicità sul fediverso, e potete scommettere che se c'è un modo per Meta di farlo, lo faranno assolutamente.

Ma non sono sicuro che sia possibile. L'unico modo che vedo per farlo sarebbe quello di iniettare annunci pubblicitari come post di activitypub nei feed degli utenti. Gli annunci sono di solito iniettati tramite JavaScript e questo non si tradurrebbe nel fediverse perché la vostra istanza non saprebbe come analizzarlo.

Inoltre, non sono un legale, ma credo che se Meta dovesse iniettare annunci nelle timeline degli utenti in modo da mostrarli su altre piattaforme, le conseguenze legali sarebbero notevoli.

Perché Mastodon.uno silenzia Threads


Il fediverso si federa con una tonnellata di server e di persone, rendendo così il tutto più vario e popolare, sicuramente è una buona cosa aggiungere molte nuove persone. Potremo aprire le porte a persone che prima non erano a conoscenza del Fediverso e successivamente potrebbero essere in grado di spostarsi sul Fediverso e quindi perchè no, aprire nuove istanze, perchè quindi non dare un bel punto di approdo ma silenziare?

Abbiamo deciso di aspettare e vedere. Penso che il blocco delle istanze di Threads sia ridicolo, francamente, se non si vogliono vedere messaggi di threads il silenziamento basta.

Se le persone su Mastodon.uno non vogliono avere nulla a che fare con Threads, va benissimo. C'è la possibilità di bloccare interi domini a livello di utente. Quindi, se siete così preoccupati, sentitevi liberi di bloccare threads.net sul vostro account. Questo lascerà comunque Threads aperto a coloro che, come me, vogliono aspettare e vedere come andranno le cose.

Gestire un'istanza è molto difficile, spesso ci vengono gettati addosso un carico di responsabilità enorme. ma specialmente in questo caso è veramente facile bloccarlo da soli con un paio di click

Pensieri finali


Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti threads nelle timeline pubbliche come se nulla fosse successo e a parte il fatto che potrete decidere di seguire qualche amico su threads che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.


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FPF in 2023: A Year in Review


As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert

As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert updates, and more. FPF continues to convene industry experts, academics, consumer advocates, and other experts to explore the challenging issues in the data protection and privacy field.

The AI Impact

2023 was the year of AI. We saw AI technologies catapulted into the mainstream with Generative AI tools such as ChatGPT, Google Bard, and others. AI continues to have countries worldwide working to regulate the technology and companies scrambling to figure out how to navigate AI amongst their employees and their products and services.

To respond to the demand for understanding in AI, FPF worked with stakeholders on best practices, provided in-depth training on AI-related topics, and discussed the evolving impact of this technology with many of you at roundtable discussions, expert panels, and more.

Here are some of FPF’s biggest AI moments of 2023:

  • Released the Generative AI Internal Policy Checklist, guiding organizations using or developing new generative AI internal policies.
  • Offered practical recommendations focused on responsibility and ethics influenced by leading policy frameworks in our Best Practices for AI and Workplace Assessment Technologies.
  • Hosted our first-ever Japan Privacy Symposium where Data Protection and Privacy Commissioners of the G7 DPAs discussed their approaches to regulating AI.
  • Published a step-by-step guide on Conformity Assessments Under the proposed EU AI Act, along with an accompanying infographic in collaboration with OneTrust.
  • Discussed alternative solutions for processing of (personal) data with Machine Learning at CPDP Brussels and generative AI systems in Asia-Pacific during Singapore’s PDP Week.
  • Participated in a Capitol Hill briefing hosted by the Wilson Center and Seed AI in conjunction with the Congressional Artificial Intelligence Caucus “AI Primer: AI in the Workplace,” highlighting FPF’s Best Practices.
  • Provided testimony on the responsible use and adoption of AI technologies in New York City classrooms.
  • Published insightful op-eds in WIRED discussing the intersection of AI and immersive technologies and The Hill on generative AI and elections.
  • Tracked AI legislation, guidelines, and initiatives in the United States, the European Union, Brazil, and China and highlighted the many DPA investigations into generative AI.
  • Held stakeholder workshops on the current regulation of generative AI throughout the APAC region.
  • Organized a session at the Global Privacy Assembly on the use of public information for LLM training.
  • Relaunched the FPF Training program, providing in-depth expert sessions on topics such as the EU AI Act, the fundamentals of AI and machine learning, and more.


Continuing FPF’s Global Reach

In 2023, FPF closely followed and advised upon significant developments in Asia, the European Union, Africa, and Latin America. We also discussed privacy and data protection with many of you at key conferences and events across the globe, including in Washington, DC, Brussels, Tokyo, Singapore, Bermuda, and Tel Aviv.

As India’s Digital Personal Data Protection Act sprinted through its final stages in August after several years of debates, postponements, and negotiations, FPF provided an in-depth, comprehensive explainer of its important aspects and key provisions, as well as discussed its extraterritorial effects in a LinkedIn Live conversation. The Act also focused on protections for the processing of personal data of children and introduced the concept of “verifiably safe” measures and, FPF in partnership with The Dialogue released a Brief containing a Catalog of Measures for “Verifiably Safe” Processing of Children’s Personal Data Under India’s Digital Personal Data Protection Act (DPDPA) 2023. In partnership with NASSCOM, FPF also hosted a webinar series on the consent regime under India’s new Digital Personal Data Protection Act of 2023.

FPF saw its presence in Asia continue to grow as the FPF Asia-Pacific office entered its third year. FPF and S&K Brussels hosted the first-ever Japan Privacy Symposium in Tokyo, providing insight into the regulatory priorities of the G7 DPAs and global thought leadership on the interaction of data protection and privacy laws with AI. During Singapore’s PDP Week, our Asia-Pacific team held a roundtable on the governance implications of generative AI systems, spoke at the Asia Privacy Forum, and hosted an in-person training on the EU AI Act.

FPF remains consistently active in the European Union, with several engaging events bringing together the European data privacy community and numerous thought-provoking blogs, reports, and analyses published in 2023. FPF launched its in-depth report on enforcement of the EU’s GDPR Data Protection by Design and by Default obligations and hosted our 7th Annual Brussels Privacy Symposium with the Brussels Privacy Hub of Vrije Universiteit Brussel, which included opening remarks by European Commissioner for Justice Didier Reynders and European Data Protection Supervisor Wojciech Wiewiórowski. We also analyzed the regulatory strategies of European DPAs for 2023 and beyond in our continuing series.

We were honored to see our team, FPF VP for Global Privacy Dr. Gabriela Zanfir-Fortuna, Senior Counsel for Global Privacy Katerina Demetzou, and former Senior Counsel for Global Privacy Sebastião Barros Vale, receive the prestigious Stefano Rodotà Award for their paper, “The Thin Red Line: Refocusing Data Protection Law on ADM, A Global Perspective with Lessons from Case-Law.”

In addition, our global experts provided analysis on privacy and data protection developments in Vietnam, Nigeria, Australia, Tanzania, and the African Union and published an overview comparing three regional model contractual frameworks for cross-border data transfers.

U.S. Legislative Activity

In 2023, FPF played a key role in informing regulatory agencies and state legislatures on privacy in various emerging technologies, such as AI. Our experts testified before state legislatures, provided informative analysis, submitted regulatory comments, and more.

We provided recommendations and filed comments with the:

  • U.S. Department of Health and Human Services Office for Civil Rights regarding the Notice of Proposed Rulemaking on extending additional protections to reproductive health care data under the Health Insurance Portability and Accountability Act.
  • U.S. Federal Trade Commission regarding the Notice of Proposed Rulemaking to clarify the scope and application of the Health Breach Notification Rule, and again regarding the use of “Privacy-Protective Facial Age Estimation” as a potential mechanism for verifiable parental consent under the Children’s Online Privacy Protection Act Rule.
  • California Privacy Protection Agency to inform the Agency’s rulemaking to implement the California Privacy Rights Act amendments to the California Consumer Privacy Act’s provisions on cybersecurity audits, risk assessments, and automated decision-making.
  • National Telecommunications and Information Administration in response to their request for comment on privacy, equity, and civil rights, and again in response to their request for comment on Kids Online Health and Safety as part of the Biden-Harris Administration’s Interagency Task Force on Kids Online Health & Safety.
  • Consumer Financial Protection Bureau in response to their request for comment regarding data portability for financial products and services, and again in response to their Request for Information (RFI) Regarding Data Brokers and Other Business Practices Involving the Collection and Sale of Consumer Information.


2023 also saw developments in various U.S. state commercial privacy laws. We found that the number of state laws increased from five to twelve (or, arguably, thirteen), and in response, provided timely analysis in Iowa, Indiana, Montana, Tennessee, Florida, Texas, Connecticut, Oregon, Utah, and Delaware. In addition, Washington and Nevada became the first to pass broad-based consumer health data privacy legislation. Earlier this month, our Director for U.S. Legislation Keir Lamont took a look ahead at the state privacy landscape in 2024.

For the 13th year, FPF recognized leading privacy research and analytical work with the Privacy Papers for Policymakers Award held on Capitol Hill. The winners spoke about their research in front of an audience of academic, industry, and policy professionals in the field. The event featured keynote speaker FTC Commissioner Alvaro Bedoya.

Youth & Education Privacy

Federal and state policymakers turned to the protection of children online, with President Biden notably mentioning it for a second year in a row during this year’s State of the Union address.

In partnership with LGBT Tech, we outlined recommendations for schools and districts to balance inclusion and student safety in technology use. Our analysis builds on thorough research, including interviews with recent high school graduates who identify as LGBTQ+, to gather firsthand accounts of how student monitoring impacted their feelings of privacy and safety at school.

Over the summer, we published one of our popular infographics examining age assurance technologies. The infographic’s authors unpacked the risks and potential harms associated with attempting to discern someone’s age online and potential mitigation tools in this LinkedIn Live conversation.

Privacy by design for kids and teens also expanded globally in 2023. As policymakers, advocates, and companies grapple with the ever-changing landscape of youth privacy regulation, we hosted a well-attended webinar with a wide range of global experts discussing the current state of kids’ and teens’ privacy policy.

The Rise of Emerging Technologies, Examining the Open Banking Ecosystem, & Analysis on Research Data Sharing

As stakeholders became increasingly interested in immersive technologies, notably AR/VR/MR, we responded by releasing the Risk Framework for Body-Related Data in Immersive Technologies, whichassists organizations in safely and responsibly handling body-related data. Our team also held a series of webinars exploring the intersection of immersive technology with topics like AI, advertising, education, and more.

In March, we published an infographic breaking down the complex U.S. open banking ecosystem, supported by over a year of meetings and outreach with leaders in banking, credit management, financial data aggregators, and solution providers to comprehensively understand the developing industry of open banking, with the infographic’s authors discussing its privacy implications in a LinkedIn Live conversation.

In 2023, we continued to examine privacy and research data sharing by producing Data Sharing for Research: A Compendium of Case Studies, Analysis, and Recommendations, demonstrating how, for many organizations, data-sharing partnerships are transitioning from being considered an experimental business activity to an expected business competency. We also held the 3rd Annual Award for Research Data Stewardship, honoring representatives from Optum and the Mayo Clinic for their outstanding corporate-academic research data-sharing partnership. During this virtual event, we opened with a keynote address by U.S. Congresswoman Lori Trahan.

Bringing Together Leaders in Privacy and Data Protection

On a different track, FPF also built out a wide range of peer-to-peer meetings and calls for the senior executives working on data protection compliance issues. We hosted virtual meetings on key topics of interest on an every other month basis, smaller meetings for specific sector leaders, and in-person meetings in multiple cities.


  • The “Current State of Global Opt-Out Technology” event in March provided members with insights into regulator discussions, along with a vendor showcase featuring solution demonstrations.
  • Hosted 50+ in-person and virtual peer-to-peer meetings across the globe for intimate discussions among privacy executives focused on their top-of-mind issues.
  • Launched Privacy Metrics 2.0 to help advance industry OKRs and the underlying metrics, provide privacy leaders with the tools they need to have effective conversations with their boards, and provide useful information for ESG reporting and investor communications.


This is by no means a comprehensive list of all of FPF’s important and engaging work in 2023, but we hope it gives you a sense of our work’s impact on the privacy community and society at large. We believe our success is due to deep engagement with privacy experts in industry, academia, civil society, and government and our belief that collaborating across sectors and disciplines is needed to advance practical safeguards needed for data uses that benefit society. Keep updated on FPF’s work by subscribing to our monthly briefing and following us on LinkedIn, Twitter/X, and Instagram.

On behalf of the FPF team, we wish you a very Happy New Year and look forward to celebrating 15 years of FPF in 2024!


fpf.org/blog/fpf-in-2023-a-yea…



di Paolo Favilli La simbiosi politica-merce è un elemento essenziale di un sistema che prevede l’intercambiabilità tra ruoli di produzione di ideologia, r


Al via il Liceo del Made in Italy! 🇮🇹
È stata pubblicata e inviata alle Istituzioni scolastiche e alle Regioni la Circolare che contiene le indicazioni operative per consentire l’iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale del Made in Ita…


Liberati dagli elementi del mondo e resi figli


Gli elementi del mondo ci tengono in schiavitù! L'apostolo Paolo con elementi del mondo parla di tutte le credenze pagane di quel tempo che facevano paura agli esseri umani e insieme ci aggiunge il modo di intendere la legge mosaica in modo farisaico.
Ancora oggi molte persone vivono però la loro vita temendo gli elementi e le potenze del mondo o -sia pure in modo non religioso- si vogliono sentire perfetti rispetto agli altri.
Ebbene l'incarnazione di Gesù Cristo, solidale con la nostra umanità, ci libera e ci dà salvezza. Anzi ci fa divenire figli di Dio. E lo Spirito santo fa che non sia solo un'annuncio, ma una speranza viva e nuova energia per la nostra vita e ci fa essere in familiarità con il Signore.pastoredarchino.ch/2023/12/25/…


Pubblicata oggi la manifestazione di interesse per estendere il Piano Welfare rivolto al personale della scuola e del MIM, includendo nuovi settori e prevedendo ulteriori agevolazioni.


EEE, avvelenamento dei pozzi, mietitura dei dati e sostituzione etnica: ecco i quattro rischi esistenziali che Threads può determinare per il fediverso ed ecco perché il Fediverso ce la può fare

Rimanere ingarbugliati nei "threads": sta per caderci il cielo addosso o si apre un nuovo mondo?

Il cambiamento spaventa, soprattutto quando tanti dettagli sembrano cambiare direzione e polarità. Il fatto che #Threads faccia parte di questo posto sembra un paradosso per alcuni e un sacrilegio per altri. Nessuno di noi vuole vedere il #Fediverso trasformarsi in una discarica tossica per il peggio che i social media hanno da offrire. Nessuno vuole che i Google del mondo dirottino uno standard Internet.


I "threads", i fili che ingarbugliano l'ambiente

@Che succede nel Fediverso?

Sean Tilley fa parte del social web federato da oltre 15 anni, a partire dalle sue esperienze con Identi.ca nel 2008. Sean è stato coinvolto nel progetto Diaspora come Community Manager dal 2011 al 2013 e ha aiutato il progetto a muoversi ad un modello autogovernato. Da allora, Sean ha continuato a studiare, discutere e documentare l'evoluzione dello spazio e delle nuove piattaforme che sono sorte al suo interno.

wedistribute.org/2023/12/tangl…

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

La mia risposta è la solita, cioè no. È chiaro il piano di Meta, quindi dobbiamo tutti rinunciare ad una pacifica convivenza.




Le persone felici non possono essere monetizzate: ecco perché le big tech hanno bisogno di algoritmi per tenervi infelici, arrabbiati o spaventati. Resistete. Siate felici.

#Mastodon è un social di cose belle perchè celebriamo le cose belle che ci accadono tutti i giorni anche con un hashtag: #cosebelle

In molti social la negatività e l'esasperazione dell'aggressività sono dominanti, creiamo invece un filo comune di positività che ci circondi e condividiamolo con gli altri!




Pratica applicazione open source self host per prendere appunti e catturare pensieri


Ormai da molti mesi sul mio NAS Synology DS220+ ho installato Memos un blocco note online per prendere appunti personali e decidere se condivedere pubblicamente.
Molto più di una semplice app per prendere appunti, ma una vera instanza che gira in selfhosting accessibile da qualunque browser.
Devo dire che le risorse occupate sono pressochè nulle e mi piace l’idea di salvare idee e appunti privatamente ma allo stesso tempo decidere se rendere pubblico il memos.
È disponibile perfino un’app di terze parti per android e l'integrazione con Telegram Bot per inviare memos direttamente all'instanza Memos

usememos.com/

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Interagire con GPT da terminale con tgpt


tgpt è uno strumento CLI (interfaccia a riga di comando) multipiattaforma che ti consente di utilizzare il chatbot AI nel tuo terminale senza richiedere chiavi API.

github.com/aandrew-me/tgpt

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🎄Buone feste a tutte e a tutti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito!

Qui il videomessaggio del Ministro Giuseppe Valditara ▶️
youtu.be/aj4NHcUHv4Y



Regalo di Natale! Rilasciata la nuova versione di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12: tra le novità, il supporto bidirezionale per Bluesky e nuove funzioni di moderazione

@Che succede nel Fediverso?

Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finalmente concludiamo le modifiche da maggio: i punti salienti di questa versione sono

1. il connettore bluesky è stato reso bidirezionale,
2. i rapporti di moderazione ora possono essere inviati dagli utenti ed esaminati dagli amministratori del nodo,
3. i gruppi definiti dall'utente ora sono chiamati Cerchie e gli account del forum sono ora account di gruppo e, ultimo ma non meno importante, gli utenti ora hanno un controllo migliore sui propri flussi di rete con la nuova funzionalità Canali .

Tieni presente che la versione minima di PHP per Friendica è stata portata a PHP 7.4 con questa versione.


Friendica 2023.12 released

We are very happy to announce the availability of the new stable release of Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finally wrapping up the changes since May – the highlights of this release are

  • the bluesky connector has been made bi-directional,
  • moderation reports can now be send by users and reviewed by the node admins,
  • user defined groups are now called Circles and forum accounts are now Group accounts, and last but not least
  • users now have a better control over their network streams with the new Channels feature.

Note that the minimal PHP version for Friendica was raised to PHP 7.4 with this release.

For details, please the CHANGELOG file in the repository.

What is Friendica


Friendica is a decentralized communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Tumblr.

How to Update

Updating from old Friendica versions


If you are updating from an older version than the 2022.12 release, please first update your Friendica instance to that version as it contained some breaking changes.

Pre-Update Procedures


Ensure that the last backup of your Friendica installation was done recently.

Using Git


Updating from the git repositories should only involve a pull from the Friendica core repository and addons repository, regardless of the branch (stable or develop) you are using. Remember to update the dependencies with composer as well. So, assuming that you are on the stable branch, the commands to update your installation to the 2023.12 release would be
cd friendica
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
cd addon
git pull
If you want to use a different branch than the stable one, you need to fetch and checkout the branch before your perform the git pull.

Pulling in the dependencies with composer will show some deprecation warning, we will be working on that in the upcoming release.

Using the Archive Files


If you had downloaded the source files in an archive file (tar.gz) please download the current version of the archive from friendica-full-2023.12.tar.gz (sha256) and friendica-addons 2023.12.tar.gz (sha256)) and unpack it on your local computer.

As many files got deleted or moved around, please upload the unpacked files to a new directory on your server (say friendica_new) and copy over your existing configuration (config/local.config.php and config/addon.config.php) and .htaccess files. Afterwards rename your current Friendica directory (e.g. friendica) to friendica_old and friendica_new to friendica.

The files of the dependencies are included in the archive (make sure you are using the friendica-full-2023.12 archive), so you don’t have to worry about them.

Post Update Tasks


The database update should be applied automatically, but sometimes it gets stuck. If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned below.

Please note, that some of the changes to the database structure will take some time to be applied, depending on the size of your Friendica database.

Known Issues


Following the release of Friendica 2023.12 the following issues were reported:

  • S3 addon unusable [13760]


How to Contribute


If you want to contribute to the project, you don’t need to have coding experience. There are a number of tasks listed in the issue tracker with the label “Junior Jobs” we think are good for new contributors. But you are by no means limited to these – if you find a solution to a problem (even a new one) please make a pull request at github or let us know in the development forum.

Contribution to Friendica is also not limited to coding. Any contribution to the documentation, the translation or advertisement materials is welcome or reporting a problem. You don’t need to deal with Git(Hub) or Transifex if you don’t like to. Just get in touch with us and we will get the materials to the appropriate places.

Thanks everyone who helped making this release possible, and especially to all the new contributors to Friendica, and have fun!


friendi.ca/2023/12/24/friendic…