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#laFLEalMassimo – Episodio 110: Libertà


L’augurio principale da fare in apertura di questo primo episodio del 2024 è naturalmente diretto alla fine della guerra sia in Europa e che in Medio Oriente, e in generale alla cessazione di tutti i conflitti sui quali abbiamo meno informazioni. In part

L’augurio principale da fare in apertura di questo primo episodio del 2024 è naturalmente diretto alla fine della guerra sia in Europa e che in Medio Oriente, e in generale alla cessazione di tutti i conflitti sui quali abbiamo meno informazioni. In particolare, è sempre bene specificare che quello che si combatte alle porte dell’Europa è stato iniziato dall’ingiusta e ingiustificata aggressione russa ai danni del popolo ucraino e potrà terminare solo quando l’invasore sarà ricacciato entro i propri confini.

Dall’alba della storia gli esseri umani massacrano i propri simili per i motivi più svariati, dalla contesa per beni materiali e territori al fanatismo ideologico e religioso, passando per la più semplice e aberrante intolleranza della diversità.

Sarebbe ingenuo illudersi che questa pratica possa essere eliminata del tutto, perché le uccisioni multiple avvenute nelle scuole ad opera di studenti armati, piuttosto che i proiettili vaganti nella notte di Capodanno ci dimostrano che anche nelle società più civili e avanzate e in tempo di pace la tragedia può irrompere a turbare il quotidiano.

Vorrei cogliere però l’occasione di questa puntata inaugurale della rubrica per ricordare a tutti come la libertà economica costituisca un fondamentale motore di pace che consente di ridurre drasticamente il numero delle vittime innocenti.

Là dove gli uomini sono liberi di intrattenere commerci e avviare attività imprenditoriali è più facile l’altro sia visto come un cliente da soddisfare o un potenziale fornitore, piuttosto che un nemico da eliminare. Dunque, fiorisce la tolleranza e l’apertura nei confronti della diversità, l’attitudine a risolvere i conflitti con accordi ragionevoli, piuttosto che rischiare la vita combattendo.

Le società aperte al libero mercato non sono di certo il paradiso e non sono esenti da conflitti e criticità da risolvere; tuttavia, costituiscono un ambiente nel quale la vita umana ha un valore più elevato di qualsiasi dittatura o teocrazia e questo semplice elemento rende la guerra, il combattimento e l’omicidio un’opzione sempre meno conveniente del dialogo e della trattativa.

Il mio augurio per il nuovo anno è che si possa diffondere la consapevolezza che la strada per un mondo meno cruento e verso un numero minore di vittime innocenti, passa dal contributo fondamentale apportato dalla mano invisibile della libertà individuale.

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Israele in trattative con Paesi africani per il “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero


Secondo The Times of Israel la Rdc, in cui il 52,5% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, si sarebbe già detta disposta a far entrare nei propri confini un numero significativo di abitanti di Gaza. L'articolo Israele in trattative con Paesi

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AGGIORNAMENTO

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele sta prendendo in considerazione uno “scenario di resa e deportazione” dei residenti di Gaza, secondo quanto riferisce la tv israeliana Canale 12. Nelle registrazioni dell’incontro di martedì tra Netanyahu e le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza, si è sentito il primo ministro dire: “non rifiutiamo questa possibilità. Ci sono affermazioni da fare a favore e contro”.

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della redazione

(foto Wafa)

Pagine Esteri, 3 gennaio 2024. Il Times of Israel ha pubblicato oggi la notizia, confermata da un alto funzionario israeliano, che Tel Aviv sta trattando con alcuni Paesi, tra i quali il Ruanda e la Repubblica democratica del Congo, un accordo che gli permetterebbe di mandare all’estero migliaia di famiglie palestinesi di Gaza.

La Rdc, in cui il 52,5% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, si sarebbe già detta disposta a far entrare nei propri confini un numero significativo di gazawi. La fonte non ha rivelato al Times of Israel i termini dell’accordo e, dunque, quale sia la ricompensa che Israele ha promesso a Kinshasa.

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

Ma ha specificato ai giornalisti israeliani che il governo Netanyahu sta conducendo trattative segrete anche con altri Stati: non è un mistero, ad esempio, che alcuni ministri provino a spingere gli sfollati palestinesi a lasciare la Striscia di Gaza per cercare lavoro in Arabia Saudita.

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Sfollati palestinesi che si spostano dal noir al sud della Striscia di Gaza

Quello che Israele chiama “reinsediamento volontario” è un progetto che favorisce e incoraggia la popolazione palestinese di Gaza a lasciare le proprie case, ciò che ne resta dopo quasi 3 mesi di bombardamenti, abbandonare l’idea della ricostruzione della Striscia e spostarsi all’interno dei confini di uno Stato estero, senza avere la certezza, in futuro, di poter tornare nel proprio Paese. Pagine Esteri

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Soldi e sanità


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Signor Presidente, noi sottoscritti cittadini e cittadine Suoi connazionali, lavoratori della città e della campagna, studenti e persone impegnate nel mondo d

Marino Bruschini reshared this.



di Lelio La Porta, 05.01.2024 - SCAFFALE «Ontologia della menzogna. Informazione e guerra», di Raul Mordenti. Per Asterios un saggio che si interroga su al


Il Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea esprime solidarietà al dr. Marcello Degni in ordine alla campagna mediatica orchestrata dalla destra


Inutile disperarsi, per l’intelligenza artificiale servono investimenti


A leggere i giornali, pare che quasi nessuno l’abbia notato. Eppure, delle tante, tantissime cose dette ieri in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni c’è n’è una che di sicuro le stava a cuore più delle altre. È il tema dell’intell

A leggere i giornali, pare che quasi nessuno l’abbia notato. Eppure, delle tante, tantissime cose dette ieri in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni c’è n’è una che di sicuro le stava a cuore più delle altre. È il tema dell’intelligenza artificiale. Lo si è capito, per chi voleva capirlo, subito.
Avendo rinviato già due volte, causa malattia, il tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti, ed essendo stata accusata da più d’un media di aver paura di rispondere a domande dirette, Giorgia Meloni ha voluto dimostrare l’infondatezza delle critiche subite. Perciò, anziché dir la sua sui temi di più stretta attualità, per poi lasciar spazio alle domande, si è limitata ad una brevissima prolusione e nelle tre ore successive si è adattata a rispondere alle più disparate sollecitazioni dei giornalisti. Logica vuole che quel poco che abbia detto prima della prima domanda fosse quel più le interessava dire e che meno riteneva sarebbe stato oggetto delle curiosità dei cronisti presenti.
Un unico tema la presidente del Consiglio ha, in effetti, affrontato: quello dell’intelligenza artificiale.

Giorgia Meloni ha annunciato che sarà questo l’argomento che l’Italia, in quanto presidente di turno, porrà come centrale al G7 di giugno. Ed ha illustrato, con pathos evidente, non le opportunità, ma i rischi che l’evoluzione della tecnologia digitale pone al mondo reale. “L’intelligenza artificiale – ha detto – avrà un impatto devastante sul mercato del lavoro”. Assisteremo, dunque, ad una sistematica “sostituzione” dell’uomo con la macchina non solo per le attività basiche manuali, ma anche per le attività intellettuali. “L’intelletto rischia di essere sostituito”, è stato il grido d’allarme. Nessun giornale, a parte il Foglio, e nessun sito di informazione, a parte l’Huffington, ha ritenuto di dar conto delle parole di Giorgia Meloni, e tantomeno di approfondirne il senso.
Il motivo è semplice: in materia di trasformazione digitale e di intelligenza artificiale, l’arretratezza culturale e la capacità d’analisi dei media non sono da meno di quelle del governo in carica.

Un po’ alla volta, il decisore politico sta mettendo a fuoco i rischi, soprattutto per i più giovani, di un abuso di tecnologia digitale. È questo è un bene. Ne discendono le nuove norme ispirate dall’Autorità garante delle comunicazioni volte a limitare l’accesso a siti per così dire inappropriati da parte dei minori e ad assicurare un minimo di controllo da parte dei genitori. Ne discende anche il monito lanciato dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, concludendo il convegno organizzato lo scorso luglio dalla Fondazione Luigi Einaudi sull’imprescindibilità della scrittura a mano e della lettura su carta nel sistema scolastico. “Il digitale è utile, ma carta e penna non sono sostituibili”, ha detto il ministro. E non si tratta di un preconcetto: è quel che sostengono le principali ricerche scientifiche pubblicate a livello internazionale.

Ma l’intelligenza artificiale è cosa ancor più complessa. Va regolamentata, certo, ma non si può pensare di farne a meno. Metterne in evidenza i soli rischi, come ha fatto ieri Giorgia Meloni, serve senz’altro a sintonizzarsi sugli umori popolari del momento, ma significherebbe condannare il Paese (dalle imprese private alla Pubblica amministrazione) all’arretratezza e al sottosviluppo. Non basta, dunque, come è stato fatto, dare pieni poteri al sottosegretario Alessio Butti, Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio. Non basta, come è stato fatto, nominare una commissione di esperti che affianchi e indirizzi il lavoro “politico” a riguardo. Non basta, come è stato fatto, far confluire le risorse del Pnrr nel fondo per l’innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Non basta, come è stato fatto, nominare un pool di esperti che aiuti il dipartimento Editoria di palazzo Chigi a tutelare il copyright. Occorrono investimento pubblici colossali.

Al netto di una retorica apparentemente antimoderna, il governo Meloni si è posto il problema. È stato così costituito un fondo di venture capital partecipato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, da Cassa depositi e prestiti e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Obiettivo: sostenere la nascita e la crescita di start up che implementino i servizi al pubblico erogati attraverso l’intelligenza artificiale. Il fondo, però, non risponde di miliardi, ma di milioni: 800 in tutto. Troppo pochi.

HuffingtonPost

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Google ha scritto una "Costituzione robotica" per assicurarsi che i suoi nuovi droidi IA non ci uccidano

Il sistema di raccolta dati AutoRT applica barriere di sicurezza ispirate alle Tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov.

Il team di robotica di DeepMind ha rivelato tre nuovi progressi che, a suo avviso, aiuteranno i robot a prendere decisioni più rapide, migliori e più sicure in natura. Uno include un sistema per la raccolta di dati di addestramento con una “Costituzione robotica” per garantire che il tuo assistente robot d’ufficio possa procurarti più carta per stampante, ma senza falciare un collega umano che si trova sulla strada.

Il sistema di raccolta dati di Google, AutoRT, può utilizzare un modello di linguaggio visivo (VLM) e un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) che lavorano mano nella mano per comprendere l'ambiente, adattarsi a impostazioni non familiari e decidere attività appropriate. La Costituzione del robot, ispirata alle "Tre leggi della robotica" di Isaac Asimov, è descritta come una serie di "suggerimenti incentrati sulla sicurezza" che istruiscono l'LLM a evitare di scegliere compiti che coinvolgono esseri umani, animali, oggetti appuntiti e persino apparecchi elettrici.

Qui l'articolo completo: theverge.com/2024/1/4/24025535…

@Intelligenza Artificiale

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in reply to Franc Mac

ora si che mi sento più tranquillo.

Franc Mac reshared this.

in reply to Franc Mac

Ho capito. Quasi un anno fa, Google ha licenziato l'intero dipartimento di etica all'interno della sua organizzazione IA, ma ora abbiamo una 'Costituzione'. Bravo.

@masayume@livellosegreto.it @macfranc@poliversity.it



Presentazione del libro “Il Ducetto” di Alessandro De Nicola a Napoli


12 Gennaio 2024, ore 17:30 – Fondazione San Giuseppe dei Nudi, Via San Giuseppe dei Nudi, 72 – Napoli OLTRE ALL’AUTORE INTERVERRANNO GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi GUIDO D’AGOSTINO, Presidente Istituto Campano per la Storia della

12 Gennaio 2024, ore 17:30 – Fondazione San Giuseppe dei Nudi, Via San Giuseppe dei Nudi, 72 – Napoli

OLTRE ALL’AUTORE INTERVERRANNO

GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi
GUIDO D’AGOSTINO, Presidente Istituto Campano per la Storia della Resistenza
UGO DE FLAVIS, Presidente Fondazione San Giuseppe dei Nudi

MODERA
MASSIMO CALENDA, Giornalista

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Germania. L’ex capo dei servizi segreti fonda un partito di destra radicale


L'ex capo dei servizi segreti della Germania vuole trasformare l'associazione "Unione dei Valori" in un partito di destra radicale L'articolo Germania. L’ex capo dei servizi segreti fonda un partito di destra radicale proviene da Pagine Esteri. https://

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di Redazione

Pagine Esteri, 5 gennaio 2024 – L’ex direttore dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv, l’agenzia di intelligence interna tedesca), Hans-Georg Maassen, non esclude una collaborazione tra il partito che intende fondare e Alternativa per la Germania (Afd), una formazione nazionalconservatrice di estrema destra.
Nel corso di un’intervista al quotidiano “Die Welt”, l’ex capo dei servizi segreti tedeschi ha affermato di voler dialogare anche con Sahra Wagenknecht, ex leader della “Die Linke” che recentemente ha rotto con il partito di sinistra per formare un suo movimento politico.

Maassen ha elogiato sia Alternativa per la Germania sia il movimento BSW di Wagenknecht per aver «semplicemente espresso in maniera aperta e libera i problemi che abbiamo in Germania». L’ex direttore del Bfv si è detto «davvero molto vicino ad alcuni» esponenti di Afd e del Bsw, pur affermando di essere contrario a parole d’ordine radicali come “Fuori gli stranieri” e di volere «soprattutto molto, molto, molto meno Stato, niente più paternalismo», mentre l’Afd punta su «molto Stato, ma soltanto per i tedeschi».
Maassen ha quindi spiegato che vuole fondare un suo partito «in tempi relativamente brevi» aggiungendo che, se il progetto dovesse fallire, lascerà comunque l’Unione cristiano-democratrica (Cdu) da cui già rischia l’espulsione.

Maassen vuole trasformare in partito l’Unione dei valori, associazione ultraconservatrice di cui è presidente, modificandone gli statuti ma mantenendone il nome. Secondo l’ex funzionario, questo dovrebbe essere «il primo passo verso la separazione» dell’Unione dei valori da Cdu e Unione cristiano-sociale (Csu), i due partiti storici di centro-destra.
L’Unione dei valori è storicamente vicina alle due formazioni, ma da anni Cdu e Csu sono in rotta con l’associazione di Maassen per la sua virata a destra e il suo avvicinamento ai nazionalconservatori.
I popolari considerano l’ex direttore del Bfv troppo vicino all’estrema destra, un sostenitore delle teorie del complotto e un propagatore di notizie false. A sua volta, Maassen accusa la Cdu di continuità con il centrismo dell’ex cancelliera Angela Merkel, presidente del partito dal 2000 a 2018. Secondo Maassen questa linea tradisce l’appoggio dato dall’Unione dei valori a Friedrich Merz, segretario della Cdu dal 2021, affinché attuasse una svolta conservatrice nei popolari.

Nei piani di Maassen, l’Unione dei valori dovrebbe presentarsi alle elezioni in programma nel 2024 in Brandeburgo, Sassonia e Turingia e collaborare con “tutte” le forze «pronte per una svolta politica in Germania».
Al vertice del Bfv dal 2011, Maassen venne collocato a riposo nel 2018 per aver sminuito la gravità dei pogrom razzisti contro i migranti avvenuti a Chemnitz tra l’agosto e il settembre di quell’anno. Alla destituzione del funzionario contribuirono anche i suoi stretti contatti con Alternativa per la Germania (Afd). – Pagine Esteri

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Il piano per la futura Gaza: amministrata dalle famiglie scelte da Israele, controllata da USA e Tel Aviv


Israele non vuole a Gaza l'ANP. Nei piani un governo civile formato dai palestinesi non ostili a Tel Aviv. Per controllare gli aiuti, una forza internazionale guidata da USA, Paesi dell'Europa occidentale e Stati arabi considerati "moderati" L'articolo I

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Pagine Esteri, 5 gennaio 2023. “Non ci sarà una presenza israeliana civile a Gaza”. È stato chiaro il ministro della Difesa Yoav Gallant, parlando ieri sera con i giornalisti, poco prima che il Gabinetto di guerra israeliano si riunisse per discutere del destino della Striscia e dei suoi abitanti.

Le pressioni per la creazione di insediamenti israeliani sono, tuttavia, ancora molto forti, soprattutto da parte dei membri del partito di estrema destra Otzma Yehudit che fa capo al ministro della sicurezza nazionale, il suprematista Itamar Ben-Gvir. Ma sono anche altri i membri di spicco del governo Netanyahu, come il ministro del Patrimonio Amichai Eliyahue (il quale propose di lanciare una bomba atomica su Gaza), a ritenere che sostituire la popolazione palestinese con quella israeliana sia l’unica logica conclusione della guerra in corso.

Gallant ha definito il “day after” della Striscia come un piano in 4 semplici punti.

Il primo.

Una sorta di governo clanico-tribale nominato più o meno direttamente da Tel Aviv. Hamas non controllerà in alcun modo la Striscia. Ma non lo farà neanche l’ANP di Abu Mazen. L’amministrazione civile sarà affidata ai palestinesi. Non a tutti, però, né a persone a caso: solo alcune potenti famiglie locali favorevoli a Tel Aviv potranno esser nominate, da Israele stesso, a governare Gaza. Il potere civile sarebbe affidato, dunque, a comitati locali a condizione che non operino contro Israele né si dichiarino ostili ad esso. Le famiglie più importanti della Striscia hanno immediatamente fatto sapere che non saranno mai disponibili per un progetto del genere.

Il secondo.

Una forza internazionale a guida USA per la ricostruzione. Alla task force potranno partecipare i Paesi dell’Europa occidentale e quelli arabi giudicati moderati. Saranno loro a controllare l’operato delle organizzazioni internazionali che porteranno soccorso alla popolazione di Gaza. Tutto ciò che riterranno necessario far entrare nella Striscia dovrà essere controllato, supervisionato e approvato da Israele. È da verificare la reale disponibilità degli Stati arabi, molti dei quali, già alcune settimane fa, si sono detti non disposti a dispiegare le proprie truppe su Gaza. Ma una forza internazionale composta da soli Paesi occidentali non sarebbe facilmente presentabile né digeribile.

Il terzo.

L’Egitto. Gallant ha dichiarato che sono già in corso colloqui trilaterali tra Stati Uniti, Israele e l’Egitto per garantire la sicurezza del valico di Rafah e del confine con Gaza, che dovrà essere isolato e fortemente controllato dai tre Paesi.

Il quarto.

Israele. Il ministro ha spiegato che non vi saranno limiti temporali né spaziali alle operazioni militari che Israele potrà compiere nella Striscia di Gaza. Tel Aviv manterrà il diritto a operare in totale libertà, controllerà tutto ciò che entra e che accade a Gaza e potrà intervenire militarmente ogni volta che lo riterrà opportuno.

Non è ancora chiaro quali siano gli obiettivi che Israele dovrà raggiungere per considerare “finita” la guerra e dare il via a questa fase progettuale che al momento non sembra basarsi su riscontri e disponibilità reali quanto sui desideri e le aspirazioni israeliane. Sempre secondo Gallant le operazioni militari continueranno nel nord della Striscia, anche se con forme diverse: i raid aerei saranno frequenti e anticiperanno operazioni speciali di terra. Il numero dei soldati israeliani uccisi dentro Gaza (170 fino ad oggi) comincia a diventare importante e il governo ha la necessità di limitare i danni.

Nel sud della Striscia al momento la strategia non cambierà. E alla popolazione, composta quasi totalmente da rifugiati, non verrà permesso di ritornare al nord nelle proprie case o in ciò che ne rimane. Lo spostamento è ciò con cui Israele intende trattare la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Il numero delle vittime civili continua a crescere a dismisura, così come le denunce di attacchi alle strutture che ospitano centinaia di profughi, alle scuole-rifugio, alle strutture sanitarie. Secondo il Ministero della Sanità, 162 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, portando il bilancio dei morti a 22.600, l’1% dell’intera popolazione della Striscia di Gaza.

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Così i mini-satelliti rafforzano la Difesa. Il punto del gen. Bianchi


Nel 2012, il Centro studi militari aeronautici “Giulio Douhet” (Cesma), in collaborazione con un ampio numero di aziende spaziali e con l’Agenzia spaziale italiana e europea, produsse uno studio sulla tecnologie dei piccoli satelliti duali e tra le consid

Nel 2012, il Centro studi militari aeronautici “Giulio Douhet” (Cesma), in collaborazione con un ampio numero di aziende spaziali e con l’Agenzia spaziale italiana e europea, produsse uno studio sulla tecnologie dei piccoli satelliti duali e tra le considerazioni che emersero, una vede riconosciuta, negli ultimi tempi, la sua piena valenza: nello studio si rilevava che, non avendo logica militare e dottrinale concentrare in una unica infrastruttura spaziale tutte le capacità della difesa nazionale per specifica applicazione, i piccoli satelliti potevano offrire una via di uscita a questo approccio acquisitivo rischioso.

La soluzione offerta dai piccoli satelliti può risponde anche ad un’altra esigenza; il segretario della Us Air force Frank Kendall, nel settembre 2022 sostenne infatti che, “a fronte della crescente frequenza di incidenti intenzionali e non intenzionali nello spazio la più efficace risposta non può che essere quella di adottare una strategia di resilienza, finanziariamente sostenibile, che utilizzi la ridondanza degli assetti come fulcro essenziale ma anche come elemento di deterrenza, perché in grado di rendere poco costo/efficace un attacco”.

Sia la Russia che la Cina hanno costruito sistemi spaziali per supportare le loro Forze armate, a livello operativo e per ragioni strategiche ma, entrambe, hanno anche lavorato sulla capacità offensiva per contrastare i sistemi spaziali occidentali. Pur desiderando che lo spazio sia un dominio pacifico per attività scientifiche e commerciali Kendall aggiungeva che “prevenire un conflitto sulle risorse spaziali diventerà sempre più difficile a causa del valore strategico dei satelliti e della proliferazione di tecnologie che possono essere utilizzate per distruggere gli assetti spaziali”.

Esperienze che abbiamo vissuto anche in Italia visto che anche i nostri assetti spaziali negli anni hanno potuto osservare eventi non intenzionali (la temporanea inutilizzabilità del Sicral a causa di fenomeni di Space weather) o intenzionali (avvicinamenti sospetti da parte del satellite russo Luch ad Athena Fidus) che ne hanno limitato le operazioni e che quindi sollecitano una risposta strategica.

Trascurando l’aspetto safety, ovvero non intenzionale, proteggere e mantenere le capacità spaziali in questo ambiente minaccioso è comunque di fondamentale importanza in quanto sia il mondo militare che quello civile ora dipendono da capacità come Galileo e il Gps, dai sistemi di comunicazioni e altri sistemi di osservazione della terra. Per tutte queste ragioni ora le nazioni Nato trattano lo spazio come un’“area di responsabilità”, un dominio alla pari di altri domini da mantenere e difendere.
In questo ambiente di minacce in rapida evoluzione e cambiamento, più opzioni si hanno a disposizione, meglio si può rispondere a nuove sfide e oltre alla ridondanza, sono necessarie molte altre strategie per sostenere anche la resilienza ovvero la capacità di assorbire le perdite e continuare la missione, anche se in forma depotenziata.

Il cosiddetto counter-space difensivo sarà fondamentale per negare gli attacchi adottando soluzioni di sopravvivenza e self-defense, di rafforzamento anti-cyber e capacità di manovrare per muoversi al di fuori dal percorso degli attacchi. Merita forse notare, in merito al rafforzamento anti-cyber e per inquadrare correttamente uno dei problemi chiave per la sicurezza spaziale, che lo sviluppo del software di alcuni satelliti commerciali oggi in orbita (quindi sviluppati dai cinque ai dieci anni precedenti), da un punto di vista tecnico, non implementa quasi nessun moderno concetto di sicurezza. Ricercatori dell’università di Bochum non sono stati capaci di trovare, in tre satelliti commerciali presi a campione attualmente in orbita, i meccanismi di sicurezza che, ad esempio, sono standard nei moderni telefoni cellulari e laptop. Un problema quindi da non sottovalutare perché apre a scenari di grande preoccupazione. Ci si può infatti aspettare un futuro dell’hacking satellitare “pragmatico” inteso cioè ad ottenere benefici eventualmente economici, dalla minaccia, ad esempio, di innescare una catena di collisioni spaziali noto come evento Kessler (in grado di rendere inutilizzabili orbite specifiche), dopo aver preso il controllo di uno qualunque dei satelliti vulnerabili.

Il rafforzamento cyber è certamente un elemento sostanziale ma sarà necessario approfondire anche altre possibili soluzioni strategiche di carattere difensivo come la disaggregazione della missione, la capacità cioè di portare a termine le missioni su più piattaforme oppure come perseguire una diversità orbitale adottando una varietà di opzioni orbitali (sia in regimi di altitudine che in inclinazioni orbitali) con i vantaggi (e gli svantaggi) che ciascuna opzione offre.

La rapida evoluzione della capacità di lanciare piccoli satelliti su singolo o più piccoli lanciatori sarà utile ad aumentare le opportunità di avere sistemi altamente ridondati e orbitalmente diversi, ognuno dei quali relativamente poco costosi; condizione fondamentale sarà quella però di affrontare le sfide “comunicative” poste da queste soluzioni integrando collegamenti ottici inter-satellitari (Oisl) evolutivi ed efficaci, che colleghino satellite a satellite, nonché downlink ad alta velocità, a configurazione flessibile, in grado di aumentare esponenzialmente l’utilità di queste costellazioni.

Ridondanza intesa anche come capacità di manutenzione in orbita, possibilità di riparazione e di rifornimento, disponibilità di pezzi di ricambio o di altri satelliti gemelli (in più del necessario) già in orbita e/o capacità di essere pronti al lancio in maniera “responsive”. Tra il ventaglio di soluzioni sarà sicuramente presa in considerazione anche l’agilità, ovvero la capacità di riprogrammare l’hardware, già in orbita, come soluzione di gran lunga preferibile alla costruzione e al lancio di nuovo hardware. Tutti i nuovi sistemi dovranno avere la capacità di essere riprogrammabili nella massima misura possibile (esiste già ma è minima) per resistere a minacce nuove e mutevoli.

Con lo spazio essenziale per la società e le operazioni militari, la strada fondamentale da percorrere rimane comunque quella che, già da alcuni anni, l’Italia sta percorrendo in maniera fruttuosa con iniziative sia in ambito militare che civile (che si spera confluiscano secondo modalità da stabilire, al più presto), tesa cioè ad ottenere una migliore comprensione di quali oggetti siano in orbita e di quali minacce possono questi rappresentare. La consapevolezza dei sistemi spaziali, attraverso la Space situation awareness (Ssa) e la consapevolezza del dominio spaziale, Space domain awareness (Sda) presuppone di essere in grado di rilevare tracciare e monitorare le minacce provocate dall’uomo (intenzionali) e quelle naturali (non intenzionali). Significa anche determinare le capacità degli oggetti in orbita, l’intento dietro il loro lancio e le loro operazioni, e ovviamente conoscere la vulnerabilità delle risorse disponibili sia nazionali che alleate a potenziali attacchi. Richiede inoltre la capacità di prevedere e valutare i rischi coinvolti, di mantenere il controllo e monitoraggio delle potenziali minacce e di implementare adeguate misure di mitigazione al fine di proteggere le risorse spaziali e terrestri.

Il Cesma da sempre interessato ad approfondire queste problematiche e a offrire occasioni di dibattito, ha in corso l’organizzazione di una conferenza, pianificata per maggio 2024, nella quale saranno invitati i maggiori rappresentanti dello spazio nazionale, per avere un loro punto di vista e la loro visione sugli scenari di sicurezza degli assetti spaziali.


formiche.net/2024/01/mini-sate…



Il Decreto Crescita e il calcio ordoliberale l Infoaut

"Senza gli aiuti dello Stato i soldi che i club prima risparmiavano in tasse sugli stipendi dei calciatori stranieri (nell’ordine di decine di milioni l’anno) tornano ad essere versati all’erario e quindi possibilmente destinati a scuole, case, ospedali e via dicendo. Perché quello che ci racconta questa storia, al di là della solita ipocrisia del mondo del pallone, è che il sistema calcio in tutta Europa rispecchia alla perfezione i dettami della scuola ordoliberale."

infoaut.org/culture/il-decreto…



Hubble per la prima volta ha osservato i cambiamenti nell’atmosfera di un esopianeta l AstroSpace

"A partire dalle osservazioni Hubble raccolte nel 2016, 2018 e 2019, un team di scienziati ha potuto non solo analizzare l’atmosfera del pianeta, ma anche confrontare lo stato di questa atmosfera nel corso dei diversi anni, trovando prove evidenti della sua variazione."

astrospace.it/2024/01/05/hubbl…



Gas: gli USA sono i principali esportatori nel 2023 (anche grazie alle sanzioni alla Russia) l L'Indipendente

"La guerra dell’energia tra USA e Russia ha dunque avvantaggiato la potenza a stelle e strisce a danno dei Paesi europei: mentre, infatti, il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti ha registrato un aumento del 4,9% nel terzo trimestre 2023, rispetto al 2,1% del trimestre precedente, l’eurozona è entrata in recessione tecnica, trainata dalla Germania, la nazione europea che più ha risentito dall’interruzione dei rapporti commerciali ed energetici con la Russia."

lindipendente.online/2024/01/0…



E’ venuto a mancare alla soglia del compimento dei 99 anni il compagno Gastone Cottino. Novantanove anni di resistenza e di impegno politico. Partigiano comba


L'associazione dei creditori guadagna milioni con diritti GDPR (di fatto) gratuiti KSV1870 utilizza un sito web ingannevole per invitare le persone ad acquistare un costoso "InfoPass" invece di ottenere una copia gratuita dei propri dati KSV1870_Complaint_and_Report


noyb.eu/it/creditors-associati…



Il James Webb ha stabilito un nuovo record, distinguendo giovani stelle nella galassia del Triangolo l AstroSpace

"La nostra Via Lattea è ricca di gigantesche nubi molecolari, all’interno delle quali il processo del collasso gravitazionale permette la nascita di nuovi astri. Sulla base di ciò che possono studiare osservando queste stelle neonate, gli scienziati ipotizzano che il processo di formazione stellare avvenga in maniera simile anche nelle altre galassie."

astrospace.it/2024/01/04/il-ja…



Il MIM celebra la Giornata mondiale del Braille con un'esposizione, ormai permanente, presso la Biblioteca “Luigi De Gregori”.


BRICS: cosa cambia ora l L'Antidiplomatico

"L'allargamento del BRICS rappresenta una svolta significativa nella geopolitica mondiale che potrebbe contribuire a un mondo multipolare più equilibrato, mentre l'Occidente, in particolare gli Stati Uniti, affronta un periodo di declino sempre più evidente e conclamato. La sfida ora sarà per il BRICS+ gestire le diversità interne e cooperare per affrontare le sfide globali, stabilendo un nuovo ordine mondiale basato sulla parità e sulla cooperazione."

lantidiplomatico.it/dettnews-b…



L'associazione di tutela dei creditori guadagna milioni con i diritti GDPR (di fatto) gratuiti KSV1870 utilizza un sito web ingannevole per invitare le persone ad acquistare un costoso "InfoPass" invece di ottenere una copia gratuita dei propri dati KSV1870_Complaint_and_Report


noyb.eu/it/creditors-protectio…



Israele in trattative con il Congo per “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero


The Times of Israel rivela che il governo Netanyahu sta negoziando in segreto con alcuni Stati per spostare all'estero gli sfollati di Gaza L'articolo Israele in trattative con il Congo per “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero proviene

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Pagine Esteri, 3 gennaio 2023. Il Times of Israel ha pubblicato oggi la notizia, confermata da un alto funzionario israeliano, che Tel Aviv sta trattando con alcuni Paesi, tra i quali il Congo e l’Arabia Saudita, un accordo che gli permetterebbe di mandare all’estero migliaia di famiglie palestinesi di Gaza.

Il Congo, Paese in cui il 52,5% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, si sarebbe già detto disposto a far entrare nei propri confini un numero significativo di gazawi. La fonte non ha rivelato al Times of Israel i termini dell’accordo e, dunque, quale sia la ricompensa che Israele ha promesso a Kinshasa.

Ma ha specificato ai giornalisti israeliani che il governo Netanyahu sta conducendo trattative segrete anche con altri Stati: non è un mistero, ad esempio, che alcuni ministri provino a spingere gli sfollati palestinesi a lasciare la Striscia di Gaza per cercare lavoro in Arabia Saudita.

Quello che Israele chiama “reinsediamento volontario” è un progetto che favorisce e incoraggia la popolazione palestinese di Gaza a lasciare le proprie case, ciò che ne resta dopo quasi 3 mesi di bombardamenti, abbandonare l’idea della ricostruzione della Striscia e spostarsi all’interno dei confini di uno Stato estero, senza avere la certezza, in futuro, di poter tornare nel proprio Paese.

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L'articolo Israele in trattative con il Congo per “reinsediamento volontario” dei palestinesi all’estero proviene da Pagine Esteri.



Il 95% delle Scuole secondarie di secondo grado ha completato le nomine dei docenti tutor e orientatori sulla piattaforma #Unica: risulta incaricato il 98% dei tutor previsti e il 95% di orientatori.


IRAN. Decine di morti e feriti per esplosioni durante commemorazione Qassem Soleimani


L'Iran parla di un "attacco terroristico" nell'anniversario della morte del comandante della Forza Quds. L'articolo IRAN. Decine di morti e feriti per esplosioni durante commemorazione Qassem Soleimani proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/

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della redazione

Pagine Esteri, 3 gennaio 2024 – I media iraniano riferiscono di almeno 20 persone uccise e decine di altre ferite in due esplosioni vicino al cimitero dei martiri di Kerman, durante una cerimonia per commemorare l’assassinio da parte degli Stati Uniti, nel 2020, del comandante della Forza Quds della Guardia Rivoluzionaria, Qassem Soleimani.

Inizialmente l’agenzia semi-ufficiale Nour aveva riferito di “diverse bombole di gas esplose sulla strada che porta al cimitero” ma ora le autorità israeliane parlano di “attentato terroristico”.

Seguiranno aggiornamenti

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L'articolo IRAN. Decine di morti e feriti per esplosioni durante commemorazione Qassem Soleimani proviene da Pagine Esteri.



Weekly Chronicles #59


Fronti di resistenza, tecnocrazia fiscale ed epigrafi immortali.

Buon 2024 cari lettori. Nel bene e nel male, sarà una grande annata. Questo è il numero #59 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati.

Nelle Cronache della settimana:

  • Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica
  • Tecnocrazia fiscale
  • The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks

Nelle Lettere Libertarie: Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica

Rubrica OpSec: Criptovalute: la sicurezza degli Hardware Wallet più diffusi

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Aggiornamenti dal fronte: la nuova resistenza contro l’anarco-tirannia tecnocratica


La guerra contro l’anarco-tirannia è iniziata, e viene combattuta a colpi di flessibile. Il gruppo anonimo denominato Blade Runners continua nella sua guerriglia urbana contro le telecamere ULEZ (la nostra ZLT) di Londra.

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Le stime più recenti contano più di 3.000 telecamere disabilitate, danneggiate o semplicemente scomparse durante il 2023. Dal fronte arrivano immagini che mostrano pali nuovi di zecca accasciati al suolo, dopo neanche 12 ore dalla loro installazione. Gli esponenti del gruppo dichiarano di voler continuare anche nel 2024 fino a quando non rimarrà più neanche una telecamera.

Anche in Italia arrivano notizie del genere. Non abbiamo gruppi con nomi evocativi come i cugini inglesi ma la lotta, pare, è altrettanto ferrata. Ad esempio, in provincia di Rovigo sono stati distrutti tutti gli autovelox, in media uno al mese. Non è chiara la ragione, ma le autorità di polizia avvertono: “attività pericolosa, si mettono a rischio vite umane”.

Nel dissociarmi da queste attività di danneggiamento di proprietà pubblica, vi dico invero che è questa la resistenza contro l’anarco-tirannia1 di cui siamo vittime più o meno consapevoli.


Finisce qui la preview gratuita. Abbonati per sbloccare tutto il potenziale di Privacy Chronicles! Con l’abbonamento avrai:

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#59


Per la fine dell'anno, molti fanno la lista di buoni propositi per il nuovo, mentre io a 'sto giro stilo la raccolta di alcune mie magagne... bento...


Il cuore reso saldo dalla grazia


Gesù Cristo è sempre lo stesso, anche se dinnanzi ai cambiamenti del mondo e della nostra vita possiamo essere in ansia e arrivare a dubitare di Lui come Salvatore, ma è l’annuncio della grazia di Dio che ci rende saldi, e non altri insegnamenti. Avendo il Salvatore che ci salva per sola sua grazia, ci guida e veglia su di noi sempre, non temiamo nulla nel nuovo anno che appena si è aperto, ma invece andiamo avanti con lieta certezza.
in reply to Stefano D'Archino

@Stefano D'Archino Dio non ci salva per sola grazia ma sono necessarie le nostre opere come si legge in Matteo 25 ...
in reply to Lovepeacejoy

@Lovepeacejoy Grazie per la tua osservazione, a mio avviso però non bisogna fare una battaglia di versetti, ma avere una visione complessiva del messaggio evangelico. Commentavo qui Matteo 25:
pastoredarchino.ch/2023/11/19/…
Comunque è chiaro per me che ci sono interpretazioni differenti.



Indagine sul Fediverso 2023: il primo sondaggio on line sulla comunità italiana dei social federati. Vuoi partecipare? Il sondaggio scade il 15 gennaio

Come sei finito dentro al Fediverso? Quali sono le cose che ti piacciono di più e quelle che ti piacciono meno? Quali sono gli aspetti più interessanti? Quanto usi le istanze in cui sei iscritto o le app che hai scaricato?

Indagine sul Fediverso 2023: il sondaggio scade il 15 gennaio!!!


Abbiamo preparato un questionario anonimo dedicato a tutti gli utenti del Fediverso italiano. Si tratta del primo tentativo di indagare ad ampio spettro l'utilizzo che gli utenti del "Fediverso libero" fanno dei loro social.


Alcune parti sono espressamente dedicate agli utenti di Friendica e in particolare a quelli dell'istanza Poliverso, per far avere a noi amministratori di poliverso.org un riscontro sull'usabilità del sistema in particolare:

1. sulla reattività del sistema dopo la migrazione al nuovo server dedicato
2. sull'ergonomia dell'interfaccia dopo l'ìaggiornamento alla rel. 2023.12

Il questionario è anonimo, ma gli utenti che volessero chiedere delucidazioni in forma non anonima possono contattare gli amministratori presso i seguenti account:

  • @admin@poliverso.org
  • @notizie@poliverso.org
  • @informapirata@poliverso.org
  • @poliverso@mastodon.online
  • @informapirata@mastodon.uno


NB: i dati raccolti sono anonimizzati e conservati all'interno di un cloud criptato: verranno utilizzati dai soli amministratori di Poliverso secondo la stessa politica prevista e con lo stesso titolare dei dati indicato per poliverso.org e con l'obiettivo di


  1. informare l'utenza del Fediverso sulle tendenze rilevate pubblicando post di carattere informativo dagli account di servizio di poliverso.org o sui canali social legati all'account di informapirata che impiegheranno solo dati aggregati;
  2. raccogliere riscontri da parte degli utenti dell'istanza poliverso.org al fine di apportare miglioramenti al servizio

La raccolta dei dati proseguirà fino al 15 gennaio e i dati raccolti verranno conservati presso il nostro account cryptpad per non più di sei mesi dalla chiusura del sondaggio prevista per il 15 gennaio alle ore 16:00

Ti ricordiamo che puoi sostenere il nostro progetto attraverso due canali di finanziamento:


  1. Ko-Fi: ko-fi.com/poliverso
  2. Liberapay: liberapay.com/poliverso




Lavinia Mennuni, una ricca che vuole più multipare



Nel dicembre 2023 l'agenda "occidentalista" lascia spazio anche a oziose considerazioni sulle aspirazioni più o meno lecite delle giovani donne.
Da Roma una ricca di nome Lavinia Mennuni avalla graziosamente eventuali aspirazioni a maternità precoci e ripetute, probabilmente in considerazione dello spauracchio della "sostituzione etnica".
La cosa interessante è che in quel Regno Unito che è da molti decenni fonte di ispirazione per lo stesso areale politico -l'ascesa di #JavierMilei in #Argentina ha persino ridato fiato alla feccia liberista ammiratrice di #MargaretThatcher- la condizione di multipara è stata per molti anni oggetto di scherno proprio da parte degli ambienti conservatori.
Nel suo Chavs #OwenJones ricorda il personaggio di #VickyPollard ideato da Matt Lucas e David Walliams. Vicky Pollard è l'archetipo della grottesca ragazza madre della classe operaia: sessualmente promiscua, incapace di mettere insieme due parole e con problemi comportamentali molto seri.
Invece di corteggiare gli ambienti marginali e abietti per trarne suffragi, i conservatori britannici hanno almeno il buon gusto di schernirli con coerenza.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Si, ma Meta potrebbe accedere comunque ai miei dati, perciò spero che questa roba venga portata anche sugli altri social del fediverso.
in reply to Ryoma123

@Ryoma123 no, non più di quanto non possa accedere ai tuoi dati uno scraper. I dati pubblici del tuo profilo, sono pubblici perché il fediverso non è una darknet e qualunque bot follower di facebook potrebbe prendere i tuoi dati e darli a Zuckerberd in un pacchetto regalo...

Diciamo che il silenziamento è una misura più che adeguata per tutelare gli utenti della propria istanza. Ma nessuna contromisura è sufficiente a tutelare gli utenti che espongono pubblicamente biografia, collegamenti e messaggi.

La soluzione trovata dagli sviluppatori di Friendica è molto intelligente per evitare uno scraping massivo sulla singola istanza, ma chiaramente lascia il tempo che trova



Una sintesi di tutte le riflessioni avvenute a proposito di Threads, all'interno di mastodon.uno e della chat matrix dedicata ai suoi utenti

> Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti #Threads nelle timeline pubbliche ma potrete sempre decidere di seguire qualche amico o qualche account utile che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.

@Che succede nel Fediverso?


Threads e il Fediverso


Molte persone su Mastodon hanno perso la testa per l'ingresso di Threads nel fediverso, così ho voluto dare la mia opinione su questo spettacolo poco edificante.

Nel fediverso alcune istanze hanno iniziato a bloccare Threads a livello di istanza. Come amministratore di Mastodon.uno, mi è stato chiesto in molte occasioni se vieteremo threads a livello di istanza.

Non lo faremo, perchè basta silenziarlo e gli utenti se credono possono pure bloccarlo e isolarsi al 100% da threads ed ecco perché...

Privacy: Meta non ha bisogno di ActivityPub per assorbire i vostri dati o metadati


L'argomentazione secondo cui l'adesione di Threads al fediverso è negativa per la nostra privacy è una cazzata.

Il punto è che Mastodon ha un'API aperta e quasi tutte le cose pubblicate sono pubbliche. Perciò sarebbe banale per Meta (o per chiunque altro Big Tech) appropriarsi di tutto questo senza tanto clamore mediatico. In effetti, c'è già chi può farlo basta creare o acquistare un'istanza per raccogliere tutti i dati.

Prendiamo ad esempio il mio profilo: mastodon.uno/@filippodb. È tutto lì, scaricabile. La timeline locale di qualsiasi istanza è pronta per essere inghiottita in qualsiasi centro dati Meta. Piuttosto sarebbe utile impostare

Questo non tiene conto del fatto che Mastodon ha un'API che chiunque può usare per estrarre . Potrebbero seguire la timeline locale su Mastodon.uno e probabilmente otterrebbero comunque il 90% dei dati che vogliono, ammesso che ne vogliano qualcuno. Oppure creare un account su qualche centinaio di istanze e ottenere i dati in questo modo. Ma non lo faranno perché non è per questo che lo fanno.

Lo fanno perché devono farlo. L'UE sta imponendo a tutte le grandi aziende tecnologiche di essere più aperte e interoperabili. Hanno lanciato il servizio nell'UE solo ieri e ci è voluto così tanto perché stavano facendo cose subdole con il tracciamento per le quali l'UE li avrebbe multati immediatamente.

A mio parere chi defedera threads è come chi crea un servizio email, la rende disponibile a tutti e poi all'improvviso blocca tutti gli indirizzi gmail perché non gli piace cosa fa Google con tutte le motivazioni etiche e morali e di privacy del mondo! È ovvio che è facile dipingere meta e gmail come il male in terra. Ma un operatore email non blocca una email perchè il proprietario è un capitalista della sorveglianza, lo blocca perchè è una grande fonte di spam e di truffe.

Ok, ora il protocollo activitypub non è rispettato da threads e ci sta un silenziamento preventivo ma se threads rispetterà il protocollo sarà possibile a chi è su threads seguire gli utenti mastodon e magari un giorno migrare su mastodon con tutti i propri follower, perchè impedirlo? Alla fine avere mastodon è come avere una email tutanota o protonmail, una email sicura con cui si può comunicare anche con gmail. Ora su M1 le comunicazioni con threads vengono segnalate come “sospette” ma spetta ad ogni persona decidere se è spam da evitare o se vi va di ricevere comunicazioni, non ci deve essere una persona che decida per voi.

Cosa si guadagna a impedire agli utenti della propria istanza di seguire i loro amici e familiari che hanno scelto di utilizzare Threads, se non farli passare a Threads? Un singolo utente può bloccare un'istanza da solo, il che è il bello di Mastodon: gli utenti possono scegliere di bloccare o non bloccare ciò che vogliono. Oppure possono scegliere di seguire gli account threads senza usare l'app proprietaria di meta che ti succhia tutti i dati dallo smartphone.

Qui non sono i benvenuti!


Un'altra argomentazione che ho letto qualche volta, a parte la privacy, è che Meta non siano i benvenuti nel fediverso. Questo mi lascia perplesso.

Il fatto è che come admin non abbiamo il diritto di dire chi è o non è il benvenuto, e ogni persona/entità ha la possibilità di usare il fediverso fintanto che rispetta le regole.

Non vogliamo pubblicità qui!


Questo posso accettarlo. Nessuno vuole vedere pubblicità sul fediverso, e potete scommettere che se c'è un modo per Meta di farlo, lo faranno assolutamente.

Ma non sono sicuro che sia possibile. L'unico modo che vedo per farlo sarebbe quello di iniettare annunci pubblicitari come post di activitypub nei feed degli utenti. Gli annunci sono di solito iniettati tramite JavaScript e questo non si tradurrebbe nel fediverse perché la vostra istanza non saprebbe come analizzarlo.

Inoltre, non sono un legale, ma credo che se Meta dovesse iniettare annunci nelle timeline degli utenti in modo da mostrarli su altre piattaforme, le conseguenze legali sarebbero notevoli.

Perché Mastodon.uno silenzia Threads


Il fediverso si federa con una tonnellata di server e di persone, rendendo così il tutto più vario e popolare, sicuramente è una buona cosa aggiungere molte nuove persone. Potremo aprire le porte a persone che prima non erano a conoscenza del Fediverso e successivamente potrebbero essere in grado di spostarsi sul Fediverso e quindi perchè no, aprire nuove istanze, perchè quindi non dare un bel punto di approdo ma silenziare?

Abbiamo deciso di aspettare e vedere. Penso che il blocco delle istanze di Threads sia ridicolo, francamente, se non si vogliono vedere messaggi di threads il silenziamento basta.

Se le persone su Mastodon.uno non vogliono avere nulla a che fare con Threads, va benissimo. C'è la possibilità di bloccare interi domini a livello di utente. Quindi, se siete così preoccupati, sentitevi liberi di bloccare threads.net sul vostro account. Questo lascerà comunque Threads aperto a coloro che, come me, vogliono aspettare e vedere come andranno le cose.

Gestire un'istanza è molto difficile, spesso ci vengono gettati addosso un carico di responsabilità enorme. ma specialmente in questo caso è veramente facile bloccarlo da soli con un paio di click

Pensieri finali


Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti threads nelle timeline pubbliche come se nulla fosse successo e a parte il fatto che potrete decidere di seguire qualche amico su threads che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.


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FPF in 2023: A Year in Review


As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert

As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert updates, and more. FPF continues to convene industry experts, academics, consumer advocates, and other experts to explore the challenging issues in the data protection and privacy field.

The AI Impact

2023 was the year of AI. We saw AI technologies catapulted into the mainstream with Generative AI tools such as ChatGPT, Google Bard, and others. AI continues to have countries worldwide working to regulate the technology and companies scrambling to figure out how to navigate AI amongst their employees and their products and services.

To respond to the demand for understanding in AI, FPF worked with stakeholders on best practices, provided in-depth training on AI-related topics, and discussed the evolving impact of this technology with many of you at roundtable discussions, expert panels, and more.

Here are some of FPF’s biggest AI moments of 2023:

  • Released the Generative AI Internal Policy Checklist, guiding organizations using or developing new generative AI internal policies.
  • Offered practical recommendations focused on responsibility and ethics influenced by leading policy frameworks in our Best Practices for AI and Workplace Assessment Technologies.
  • Hosted our first-ever Japan Privacy Symposium where Data Protection and Privacy Commissioners of the G7 DPAs discussed their approaches to regulating AI.
  • Published a step-by-step guide on Conformity Assessments Under the proposed EU AI Act, along with an accompanying infographic in collaboration with OneTrust.
  • Discussed alternative solutions for processing of (personal) data with Machine Learning at CPDP Brussels and generative AI systems in Asia-Pacific during Singapore’s PDP Week.
  • Participated in a Capitol Hill briefing hosted by the Wilson Center and Seed AI in conjunction with the Congressional Artificial Intelligence Caucus “AI Primer: AI in the Workplace,” highlighting FPF’s Best Practices.
  • Provided testimony on the responsible use and adoption of AI technologies in New York City classrooms.
  • Published insightful op-eds in WIRED discussing the intersection of AI and immersive technologies and The Hill on generative AI and elections.
  • Tracked AI legislation, guidelines, and initiatives in the United States, the European Union, Brazil, and China and highlighted the many DPA investigations into generative AI.
  • Held stakeholder workshops on the current regulation of generative AI throughout the APAC region.
  • Organized a session at the Global Privacy Assembly on the use of public information for LLM training.
  • Relaunched the FPF Training program, providing in-depth expert sessions on topics such as the EU AI Act, the fundamentals of AI and machine learning, and more.


Continuing FPF’s Global Reach

In 2023, FPF closely followed and advised upon significant developments in Asia, the European Union, Africa, and Latin America. We also discussed privacy and data protection with many of you at key conferences and events across the globe, including in Washington, DC, Brussels, Tokyo, Singapore, Bermuda, and Tel Aviv.

As India’s Digital Personal Data Protection Act sprinted through its final stages in August after several years of debates, postponements, and negotiations, FPF provided an in-depth, comprehensive explainer of its important aspects and key provisions, as well as discussed its extraterritorial effects in a LinkedIn Live conversation. The Act also focused on protections for the processing of personal data of children and introduced the concept of “verifiably safe” measures and, FPF in partnership with The Dialogue released a Brief containing a Catalog of Measures for “Verifiably Safe” Processing of Children’s Personal Data Under India’s Digital Personal Data Protection Act (DPDPA) 2023. In partnership with NASSCOM, FPF also hosted a webinar series on the consent regime under India’s new Digital Personal Data Protection Act of 2023.

FPF saw its presence in Asia continue to grow as the FPF Asia-Pacific office entered its third year. FPF and S&K Brussels hosted the first-ever Japan Privacy Symposium in Tokyo, providing insight into the regulatory priorities of the G7 DPAs and global thought leadership on the interaction of data protection and privacy laws with AI. During Singapore’s PDP Week, our Asia-Pacific team held a roundtable on the governance implications of generative AI systems, spoke at the Asia Privacy Forum, and hosted an in-person training on the EU AI Act.

FPF remains consistently active in the European Union, with several engaging events bringing together the European data privacy community and numerous thought-provoking blogs, reports, and analyses published in 2023. FPF launched its in-depth report on enforcement of the EU’s GDPR Data Protection by Design and by Default obligations and hosted our 7th Annual Brussels Privacy Symposium with the Brussels Privacy Hub of Vrije Universiteit Brussel, which included opening remarks by European Commissioner for Justice Didier Reynders and European Data Protection Supervisor Wojciech Wiewiórowski. We also analyzed the regulatory strategies of European DPAs for 2023 and beyond in our continuing series.

We were honored to see our team, FPF VP for Global Privacy Dr. Gabriela Zanfir-Fortuna, Senior Counsel for Global Privacy Katerina Demetzou, and former Senior Counsel for Global Privacy Sebastião Barros Vale, receive the prestigious Stefano Rodotà Award for their paper, “The Thin Red Line: Refocusing Data Protection Law on ADM, A Global Perspective with Lessons from Case-Law.”

In addition, our global experts provided analysis on privacy and data protection developments in Vietnam, Nigeria, Australia, Tanzania, and the African Union and published an overview comparing three regional model contractual frameworks for cross-border data transfers.

U.S. Legislative Activity

In 2023, FPF played a key role in informing regulatory agencies and state legislatures on privacy in various emerging technologies, such as AI. Our experts testified before state legislatures, provided informative analysis, submitted regulatory comments, and more.

We provided recommendations and filed comments with the:

  • U.S. Department of Health and Human Services Office for Civil Rights regarding the Notice of Proposed Rulemaking on extending additional protections to reproductive health care data under the Health Insurance Portability and Accountability Act.
  • U.S. Federal Trade Commission regarding the Notice of Proposed Rulemaking to clarify the scope and application of the Health Breach Notification Rule, and again regarding the use of “Privacy-Protective Facial Age Estimation” as a potential mechanism for verifiable parental consent under the Children’s Online Privacy Protection Act Rule.
  • California Privacy Protection Agency to inform the Agency’s rulemaking to implement the California Privacy Rights Act amendments to the California Consumer Privacy Act’s provisions on cybersecurity audits, risk assessments, and automated decision-making.
  • National Telecommunications and Information Administration in response to their request for comment on privacy, equity, and civil rights, and again in response to their request for comment on Kids Online Health and Safety as part of the Biden-Harris Administration’s Interagency Task Force on Kids Online Health & Safety.
  • Consumer Financial Protection Bureau in response to their request for comment regarding data portability for financial products and services, and again in response to their Request for Information (RFI) Regarding Data Brokers and Other Business Practices Involving the Collection and Sale of Consumer Information.


2023 also saw developments in various U.S. state commercial privacy laws. We found that the number of state laws increased from five to twelve (or, arguably, thirteen), and in response, provided timely analysis in Iowa, Indiana, Montana, Tennessee, Florida, Texas, Connecticut, Oregon, Utah, and Delaware. In addition, Washington and Nevada became the first to pass broad-based consumer health data privacy legislation. Earlier this month, our Director for U.S. Legislation Keir Lamont took a look ahead at the state privacy landscape in 2024.

For the 13th year, FPF recognized leading privacy research and analytical work with the Privacy Papers for Policymakers Award held on Capitol Hill. The winners spoke about their research in front of an audience of academic, industry, and policy professionals in the field. The event featured keynote speaker FTC Commissioner Alvaro Bedoya.

Youth & Education Privacy

Federal and state policymakers turned to the protection of children online, with President Biden notably mentioning it for a second year in a row during this year’s State of the Union address.

In partnership with LGBT Tech, we outlined recommendations for schools and districts to balance inclusion and student safety in technology use. Our analysis builds on thorough research, including interviews with recent high school graduates who identify as LGBTQ+, to gather firsthand accounts of how student monitoring impacted their feelings of privacy and safety at school.

Over the summer, we published one of our popular infographics examining age assurance technologies. The infographic’s authors unpacked the risks and potential harms associated with attempting to discern someone’s age online and potential mitigation tools in this LinkedIn Live conversation.

Privacy by design for kids and teens also expanded globally in 2023. As policymakers, advocates, and companies grapple with the ever-changing landscape of youth privacy regulation, we hosted a well-attended webinar with a wide range of global experts discussing the current state of kids’ and teens’ privacy policy.

The Rise of Emerging Technologies, Examining the Open Banking Ecosystem, & Analysis on Research Data Sharing

As stakeholders became increasingly interested in immersive technologies, notably AR/VR/MR, we responded by releasing the Risk Framework for Body-Related Data in Immersive Technologies, whichassists organizations in safely and responsibly handling body-related data. Our team also held a series of webinars exploring the intersection of immersive technology with topics like AI, advertising, education, and more.

In March, we published an infographic breaking down the complex U.S. open banking ecosystem, supported by over a year of meetings and outreach with leaders in banking, credit management, financial data aggregators, and solution providers to comprehensively understand the developing industry of open banking, with the infographic’s authors discussing its privacy implications in a LinkedIn Live conversation.

In 2023, we continued to examine privacy and research data sharing by producing Data Sharing for Research: A Compendium of Case Studies, Analysis, and Recommendations, demonstrating how, for many organizations, data-sharing partnerships are transitioning from being considered an experimental business activity to an expected business competency. We also held the 3rd Annual Award for Research Data Stewardship, honoring representatives from Optum and the Mayo Clinic for their outstanding corporate-academic research data-sharing partnership. During this virtual event, we opened with a keynote address by U.S. Congresswoman Lori Trahan.

Bringing Together Leaders in Privacy and Data Protection

On a different track, FPF also built out a wide range of peer-to-peer meetings and calls for the senior executives working on data protection compliance issues. We hosted virtual meetings on key topics of interest on an every other month basis, smaller meetings for specific sector leaders, and in-person meetings in multiple cities.


  • The “Current State of Global Opt-Out Technology” event in March provided members with insights into regulator discussions, along with a vendor showcase featuring solution demonstrations.
  • Hosted 50+ in-person and virtual peer-to-peer meetings across the globe for intimate discussions among privacy executives focused on their top-of-mind issues.
  • Launched Privacy Metrics 2.0 to help advance industry OKRs and the underlying metrics, provide privacy leaders with the tools they need to have effective conversations with their boards, and provide useful information for ESG reporting and investor communications.


This is by no means a comprehensive list of all of FPF’s important and engaging work in 2023, but we hope it gives you a sense of our work’s impact on the privacy community and society at large. We believe our success is due to deep engagement with privacy experts in industry, academia, civil society, and government and our belief that collaborating across sectors and disciplines is needed to advance practical safeguards needed for data uses that benefit society. Keep updated on FPF’s work by subscribing to our monthly briefing and following us on LinkedIn, Twitter/X, and Instagram.

On behalf of the FPF team, we wish you a very Happy New Year and look forward to celebrating 15 years of FPF in 2024!


fpf.org/blog/fpf-in-2023-a-yea…



Al via il Liceo del Made in Italy! 🇮🇹
È stata pubblicata e inviata alle Istituzioni scolastiche e alle Regioni la Circolare che contiene le indicazioni operative per consentire l’iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale del Made in Ita…


Liberati dagli elementi del mondo e resi figli


Gli elementi del mondo ci tengono in schiavitù! L'apostolo Paolo con elementi del mondo parla di tutte le credenze pagane di quel tempo che facevano paura agli esseri umani e insieme ci aggiunge il modo di intendere la legge mosaica in modo farisaico.
Ancora oggi molte persone vivono però la loro vita temendo gli elementi e le potenze del mondo o -sia pure in modo non religioso- si vogliono sentire perfetti rispetto agli altri.
Ebbene l'incarnazione di Gesù Cristo, solidale con la nostra umanità, ci libera e ci dà salvezza. Anzi ci fa divenire figli di Dio. E lo Spirito santo fa che non sia solo un'annuncio, ma una speranza viva e nuova energia per la nostra vita e ci fa essere in familiarità con il Signore.pastoredarchino.ch/2023/12/25/…


Pubblicata oggi la manifestazione di interesse per estendere il Piano Welfare rivolto al personale della scuola e del MIM, includendo nuovi settori e prevedendo ulteriori agevolazioni.


EEE, avvelenamento dei pozzi, mietitura dei dati e sostituzione etnica: ecco i quattro rischi esistenziali che Threads può determinare per il fediverso ed ecco perché il Fediverso ce la può fare

Rimanere ingarbugliati nei "threads": sta per caderci il cielo addosso o si apre un nuovo mondo?

Il cambiamento spaventa, soprattutto quando tanti dettagli sembrano cambiare direzione e polarità. Il fatto che #Threads faccia parte di questo posto sembra un paradosso per alcuni e un sacrilegio per altri. Nessuno di noi vuole vedere il #Fediverso trasformarsi in una discarica tossica per il peggio che i social media hanno da offrire. Nessuno vuole che i Google del mondo dirottino uno standard Internet.


I "threads", i fili che ingarbugliano l'ambiente

@Che succede nel Fediverso?

Sean Tilley fa parte del social web federato da oltre 15 anni, a partire dalle sue esperienze con Identi.ca nel 2008. Sean è stato coinvolto nel progetto Diaspora come Community Manager dal 2011 al 2013 e ha aiutato il progetto a muoversi ad un modello autogovernato. Da allora, Sean ha continuato a studiare, discutere e documentare l'evoluzione dello spazio e delle nuove piattaforme che sono sorte al suo interno.

wedistribute.org/2023/12/tangl…

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

La mia risposta è la solita, cioè no. È chiaro il piano di Meta, quindi dobbiamo tutti rinunciare ad una pacifica convivenza.




Le persone felici non possono essere monetizzate: ecco perché le big tech hanno bisogno di algoritmi per tenervi infelici, arrabbiati o spaventati. Resistete. Siate felici.

#Mastodon è un social di cose belle perchè celebriamo le cose belle che ci accadono tutti i giorni anche con un hashtag: #cosebelle

In molti social la negatività e l'esasperazione dell'aggressività sono dominanti, creiamo invece un filo comune di positività che ci circondi e condividiamolo con gli altri!




Pratica applicazione open source self host per prendere appunti e catturare pensieri


Ormai da molti mesi sul mio NAS Synology DS220+ ho installato Memos un blocco note online per prendere appunti personali e decidere se condivedere pubblicamente.
Molto più di una semplice app per prendere appunti, ma una vera instanza che gira in selfhosting accessibile da qualunque browser.
Devo dire che le risorse occupate sono pressochè nulle e mi piace l’idea di salvare idee e appunti privatamente ma allo stesso tempo decidere se rendere pubblico il memos.
È disponibile perfino un’app di terze parti per android e l'integrazione con Telegram Bot per inviare memos direttamente all'instanza Memos

usememos.com/

Emanuele reshared this.



Interagire con GPT da terminale con tgpt


tgpt è uno strumento CLI (interfaccia a riga di comando) multipiattaforma che ti consente di utilizzare il chatbot AI nel tuo terminale senza richiedere chiavi API.

github.com/aandrew-me/tgpt

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Regalo di Natale! Rilasciata la nuova versione di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12: tra le novità, il supporto bidirezionale per Bluesky e nuove funzioni di moderazione

@Che succede nel Fediverso?

Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finalmente concludiamo le modifiche da maggio: i punti salienti di questa versione sono

1. il connettore bluesky è stato reso bidirezionale,
2. i rapporti di moderazione ora possono essere inviati dagli utenti ed esaminati dagli amministratori del nodo,
3. i gruppi definiti dall'utente ora sono chiamati Cerchie e gli account del forum sono ora account di gruppo e, ultimo ma non meno importante, gli utenti ora hanno un controllo migliore sui propri flussi di rete con la nuova funzionalità Canali .

Tieni presente che la versione minima di PHP per Friendica è stata portata a PHP 7.4 con questa versione.


Friendica 2023.12 released

We are very happy to announce the availability of the new stable release of Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finally wrapping up the changes since May – the highlights of this release are

  • the bluesky connector has been made bi-directional,
  • moderation reports can now be send by users and reviewed by the node admins,
  • user defined groups are now called Circles and forum accounts are now Group accounts, and last but not least
  • users now have a better control over their network streams with the new Channels feature.

Note that the minimal PHP version for Friendica was raised to PHP 7.4 with this release.

For details, please the CHANGELOG file in the repository.

What is Friendica


Friendica is a decentralized communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Tumblr.

How to Update

Updating from old Friendica versions


If you are updating from an older version than the 2022.12 release, please first update your Friendica instance to that version as it contained some breaking changes.

Pre-Update Procedures


Ensure that the last backup of your Friendica installation was done recently.

Using Git


Updating from the git repositories should only involve a pull from the Friendica core repository and addons repository, regardless of the branch (stable or develop) you are using. Remember to update the dependencies with composer as well. So, assuming that you are on the stable branch, the commands to update your installation to the 2023.12 release would be
cd friendica
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
cd addon
git pull
If you want to use a different branch than the stable one, you need to fetch and checkout the branch before your perform the git pull.

Pulling in the dependencies with composer will show some deprecation warning, we will be working on that in the upcoming release.

Using the Archive Files


If you had downloaded the source files in an archive file (tar.gz) please download the current version of the archive from friendica-full-2023.12.tar.gz (sha256) and friendica-addons 2023.12.tar.gz (sha256)) and unpack it on your local computer.

As many files got deleted or moved around, please upload the unpacked files to a new directory on your server (say friendica_new) and copy over your existing configuration (config/local.config.php and config/addon.config.php) and .htaccess files. Afterwards rename your current Friendica directory (e.g. friendica) to friendica_old and friendica_new to friendica.

The files of the dependencies are included in the archive (make sure you are using the friendica-full-2023.12 archive), so you don’t have to worry about them.

Post Update Tasks


The database update should be applied automatically, but sometimes it gets stuck. If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned below.

Please note, that some of the changes to the database structure will take some time to be applied, depending on the size of your Friendica database.

Known Issues


Following the release of Friendica 2023.12 the following issues were reported:

  • S3 addon unusable [13760]


How to Contribute


If you want to contribute to the project, you don’t need to have coding experience. There are a number of tasks listed in the issue tracker with the label “Junior Jobs” we think are good for new contributors. But you are by no means limited to these – if you find a solution to a problem (even a new one) please make a pull request at github or let us know in the development forum.

Contribution to Friendica is also not limited to coding. Any contribution to the documentation, the translation or advertisement materials is welcome or reporting a problem. You don’t need to deal with Git(Hub) or Transifex if you don’t like to. Just get in touch with us and we will get the materials to the appropriate places.

Thanks everyone who helped making this release possible, and especially to all the new contributors to Friendica, and have fun!


friendi.ca/2023/12/24/friendic…




Ecco il video del seminario sul Fediverso a cura di Gianmarco Gargiulo

@Che succede nel Fediverso?

Nel video @Gianmarco Gargiulo :archlinux: spiega brevemente il Fediverso, i suoi software più importanti e il motivo per cui il @Napoli GNU/Linux Users Group APS dovrebbe avvalersene in maniera sistematica.

Qui le diapositive della conferenza

PeerTube: videos.gianmarco.gg/w/nVSXCEKB…
Piped: piped.adminforge.de/watch?v=wJ…
YT: youtube.com/watch?v=wJUKMAgaxl…
Odysee: odysee.com/nalug-riunione-16di…


Ecco il video del talk sul #fediverso! Qui parlo di cos'è il fediverso e sul perché il mio LUG deve farne parte.

:peertube: PeerTube: videos.gianmarco.gg/w/nVSXCEKB…
Piped: piped.adminforge.de/watch?v=wJ…
YT: youtube.com/watch?v=wJUKMAgaxl…
Odysee: odysee.com/nalug-riunione-16di…


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Buon Natale di speranza


Chi è questo Re di gloria? (Salmo 24:8)
L’annuncio del Natale, del “Dio con noi”, dell’Emmanuele, è così potente non solo perché Egli è il Salvatore, ma perché è anche il Re di gloria, il Signore. Gesù Cristo, se non fosse anche Re, non potrebbe darci indicazioni per il nostro vivere, guidarci e insieme sostenerci nella nostra esistenza.
Il mondo è invitato ad accoglierlo e a festeggiarlo con gioia, per riconoscerne la Signoria e la Grazia, per sentire come sia vicino a noi, come umanità: umano con gli umani e insieme Dio con gli umani. Questo annuncio è il dono che possiamo fare come cristiane e cristiani e come chiese ai nostri contemporanei, non tanto il buonismo natalizio, ma il significato vero del Natale che è ciò che dà vera speranza e permette un nuovo inizio.
Un augurio, dunque, di un buon Natale di gioia per ogni fase della nostra vita.