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Freeing Windows


There have been several attempts to make an unencumbered version of Windows. ReactOS is perhaps the best-known, although you could argue Wine and its progeny, while not operating systems in the strictest sense of the word, might be the most successful. Joining the fray is Free95, a GPL-3.0 system that, currently, can run simple Windows programs. The developer promises to push to even higher compatibility.

As you might expect, the GitHub site is calling for contributors. There will be a lot to do. The src subdirectory has a number of files, but when you consider the sheer volume of stuff crammed into Windows, it is just a minimal start.

As for the “Does it run Doom?” test, we are pretty sure the answer is no, not yet. While we applaud the effort, we do think it is a long road to get from where the project is to where even ReactOS is, much less Windows itself. Besides, Windows is a rapidly moving target.

As virtualization becomes easier and faster, the need for these programs diminishes. You can easily run a Windows OS inside your host operating system. If it outperforms the original on period hardware, maybe that’s good enough. On the other hand, if you are trying to run old hardware, maybe something like this will let you get a few more years out of it, one day.

We’ve looked at ReactOS before. If you are just looking to reduce bloat, there are other ways to go.


hackaday.com/2025/03/10/freein…



ma quale livello di disfunzionalità può far accettare il messaggio che un serial killer stupratore sia un tuo amico mentre un'istituzione nata per prevenire guerre in europa (chiaramente funziona solo fra stati membri) possa essere un nemico?


#MiStaiACuore, riparte la campagna di sensibilizzazione e formazione sull’uso del #DAE. Online la sezione web rinnovata con numeroso materiale relativo alle manovre di primo soccorso e una sezione “Partecipa anche tu” in cui saranno disponibili testi…


X va Offline per un Attacco DDoS di Dark Storm. Elon Musk: “Gruppo Mumeroso e Coordinato”


X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, nella giornata di oggi è rimasta offline per diverso tempo. Secondo Downdetector.com, X ha riscontrato per la prima volta problemi diffusi intorno alle 5:40 ET di lunedì.

Alcuni utenti hanno affermato di non essere riusciti a caricare i post di X o di aver ricevuto messaggi di errore come “Qualcosa è andato storto. Prova a ricaricare”.

X ha poi ripreso il servizio nella tarda mattinata di oggi, ma è sembrato che abbia subito nuovamente delle interruzioni intorno alle 10:00 ET, raggiungendo il picco con 40.000 segnalazioni di problemi, e alle 13:00 ET e poi alle 19 ora locale italiana.

Le interruzioni sono state segnalate a livello globale.

Le rivendicazione di Dark Storm Team


Nel mentre il gruppo Dark Storm Team ha rivendicato la responsabilità di un attacco DDoS su X. Gli hacker si sono formati come collettivo filo-palestinese nel 2023 e avrebbero preso di mira i siti web governativi dei paesi della NATO, di Israele e delle nazioni che sostengono Israele.

Come sanno i nostri lettori, un attacco DDoS (distributed denial-of-service) include volumi di traffico sospetti o picchi di traffico che causano il rallentamento o l’indisponibilità di un sito Web o di un servizio. Inondare un bersaglio con connessioni malformate può renderlo inaccessibile agli utenti legittimi.

Nel post su Telegram acquisito da Red Hot Cyber, il collettivo rivendica la responsabilità dell’attacco DDoS su X di oggi. Dark Storm Team ha scritto di essere riuscito a “mettere offline Twitter” e ha condiviso uno screenshot di una pagina sullo stato della connettività in tempo reale che mostrava tentativi di connessione falliti da più sedi in tutto il mondo.

Il gruppo di hacker Dark Storm Team (DST) sarebbe stato creato nel settembre 2023, poche settimane prima dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre contro Israele.

Si dice che il gruppo sia filo-palestinese e abbia possibili collegamenti con la Russia.

Le dichiarazioni di Elon Musk


“C’è stato (c’è ancora) un massiccio attacco informatico contro X”, ha scritto Musk lunedì pomeriggio. “Siamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. È coinvolto un gruppo numeroso e coordinato e/o un paese. Tracciare…”

Musk è anche l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX, oltre a guidare il DOGE (Dipartimento per l’efficienza governativa) del presidente Donald Trump.

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Giupardeb reshared this.



sono confusa. in che misura passare dalla danimarca agli usa sarebbe una forma di "indipendenza"? ma poi hanno visto cosa sta facendo trump negli stati uniti? siamo sicuro che sia quello che vogliono i cittadini per la groenlandia?


L’industria della difesa europea cresce, ma i legami con gli Usa restano. I dati Sipri

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Le importazioni di armi in Europa sono cresciute del 155% negli ultimi quattro anni, in risposta alla crescente minaccia russa, esacerbata dall’invasione dell’Ucraina nel 2022. È una delle considerazioni che emergono dai dati pubblicati nello studio



link all'articolo intero del New York Times dove si parla del divieto di utilizzo di una lista di parole negli uffici federali:

nytimes.com/interactive/2025/0…



“Svuotare gli arsenali riempire i granai“. Con le parole del Presidente partigiano Sandro Pertini proponiamo a tutte e tutti di ritrovarci il 15 marzo a Roma in piazza Barberini alle ore 15, UNA PIAZZA DI PACE per riaffermare la richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e una netta contrarietà al piano Rearm Europe approvato [...]

ricinch reshared this.



La piazza del 15 marzo non è la nostra piazza -

Comunicato di Lavoro Società – Sinistra sindacale confederale -

Michele Serra, dalle pagine di Repubblica, ha chiamato ad una piazza per un’Europa libera e unita. Una piazza invocata all’indomani dell’umiliazione pubblica di Zelensky da parte di Trump, una piazza che nulla dice della necessità di Pace, una piazza che nulla dice sul piano Rearm che costerà 800 miliardi a danno della spesa sociale su scala europea.

Non esiste un’astratta idea di Europa che valga più della Pace, della pacifica convivenza tra i popoli e di un’Europa dei diritti sociali e civili.

L’appello all’unità dell’Europa che caratterizza la manifestazione del 15 marzo è distante dall’idea di Europa che la Cgil, non da sola, ha cercato di far vivere in questi anni.

L’idea di Europa che assieme abbiamo promosso ha attraversato le piazze italiane ed europee nelle manifestazioni per la pace e contro ogni guerra, nelle vertenze sindacali che invocavano politiche industriali e nel contrasto alle politiche liberiste.

La manifestazione del 15 marzo non promuove un’Europa diversa da quella bellicista, rappresentata dalle dichiarazioni di Ursula von der Leyen e di Macron, e che nelle scelte della Commissione UE e del Consiglio europeo prepara l’economia alla guerra.

Noi non cammineremo al fianco di chi vuole la guerra.

Condividiamo la necessità di una forte e ampia mobilitazione per la Pace in raccordo con tutte le reti che da sempre sono impegnate su questo fronte.

Coordinamento nazionale Lavoro Società per una Cgil unita e plurale



Martedì 11 marzo alle ore 9.00 sarò ascoltato al Tribunale di Lucca come teste nel procedimento a carico del consigliere comunale del comune di Porcari Massimo Della Nina. Nel luglio 2021 ho presentato, in qualità di segretario nazionale di Rifondazione comunista, una denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione all’odio razziale e apologia di reato nei confronti di Massimo Della Nina che aveva scritto un post su facebook commentando l’uccisione a Voghera di Youns El Boussettaoui in cui definiva la vittima un ‘nessuno’ e ‘un rifiuto umano’. Ricordo che era stato l’assessore leghista Massimo Adriatici a sparare al cittadino marocchino di 39 anni affetto da problemi psichici.
Ho sentito il dovere di presentare questa denuncia dopo aver letto le dichiarazioni di Della Nina sulla stampa. Non si può transigere di fronte a parole così contrarie ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Secondo il consigliere ammazzare una persona che soffre di problemi psichici sarebbe più che giustificato e quindi non vale la pena di rammaricarsi o di biasimare l’autore del delitto. È pensando a questo tipo di elettori che Salvini non condannò in quei giorni l’assassinio perpetrato dall’esponente del suo partito, anzi arrivò a difendere un assessore che girava per la città con la pistola col colpo in canna sostituendosi alle forze dell’ordine. Le affermazioni del consigliere comunale Della Nina riportate dalla stampa erano così gravi che ho sentito il dovere di segnalarle all’autorità giudiziaria. La democrazia e la convivenza civile vanno difese con determinazione.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Di seguito riporto il post pubblicato dal Della Nina su facebook:

“Chi era il marocchino ucciso l’altro giorno a Voghera? Nessuno”. Anzi, “un autentico rifiuto umano”.

“Mi dispiace per la comunità marocchina che piange un morto, ma li invito a riflettere su chi era veramente costui. Non ne faccio una questione razziale, sarei stato altrettanto duro si fosse trattato di un italiano. Si da il caso però che fosse marocchino. Si può dire o qualcuno si offende? Era un marocchino. Punto. Ora spostate pure l’attenzione sull’assessore armato che avrà, lui sì, la vita rovinata da questo autentico rifiuto umano”.

“Oggi, il mondo è un posto un po’ più pulito. E se proprio lo volete fare, indignatevi per un carabiniere ucciso in servizio o per un padre di famiglia ammazzato dalla mafia. Non per questa feccia. Lo ripeto, l’altro giorno a Voghera, non è morto nessuno”



Forse per distrarre l’opinione pubblica dal faraonico fallimento – almeno ad oggi – della delocalizzazione dei centri di detenzione per migranti, in Albania, il ministro dell’Interno rilancia annunciando a breve, l’apertura di 5 nuovi Centri Permanenti per il Rimpatrio in territorio italiano. Le immagina come strutture atte a contenere e a rimpatriare fra le 50 e le 200 persone, con tempi massimi di 18 mesi, da situare in strutture militari dismesse, possibilmente in prossimità degli aeroporti e comunque in zone caratterizzate da scarsa densità abitativa. Il mondo dell’attivismo antirazzista è da tempo mobilitato per impedire questo nuovo scempio politico, giuridico e umano e si sta cercando anche di individuare le aree interessate. Potrebbero sorgerne a Castelovolturno, in Campania, a Ventimiglia in Liguria, a Ferrara in Emilia, a Falconara Marittima nelle Marche, poi in luoghi ancora non specificati della Calabria. Saranno strutture protette dal vincolo di essere luoghi di “sicurezza nazionale” e su alcune competenze dipenderanno dal ministero della Difesa, equiparabili a strumenti di guerra. Mobilitarsi perché i nuovi CPR non aprano, perché non torni in funzione – come promesso – quello di Torino e perché chiudano quelli ancora in funzione sarà per Rifondazione Comunista elemento non negoziabile. Riprendiamo le mobilitazioni per impedire questa oscenità e anche perché le decine di milioni sottratti per costruire galere vengano destinate a spese sociali per chi, migrante o autoctono che sia, ne ha bisogno.

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea



Intervista a Eric Gobetti, storico e saggista a cura di Alba Vastano - ‘…. Senza il contesto storico e geografico le foibe risultano incomprensibili. Senza specificare che si trattava di zone miste, abitate e rivendicate sia da Italiani che da Jugoslavi, senza precisare che la violenza in quel territorio durava da vent’anni ed era condotta [...]


Gli usi illeciti di OpenAI: ecco le sfide più rilevanti


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Recentemente OpenAI ha aggiornato le misure per contrastare gli usi malevoli dei propri modelli, rivelando una serie di operazioni illecite che spaziano dalla propaganda politica alla cyber criminalità
L'articolo Gli usi illeciti di OpenAI: ecco le sfide più rilevanti proviene da Cyber



Conservationists Are Flying Microlites To Teach Birds How To Migrate


When it comes to what birds have and what humans don’t, your mind might first land on the ability to fly. However, birds are also pretty good at navigating from the air… assuming, that is, they know where they’re trying to go in the first place.

In recent decades, conservationists have been trying to reintroduce the northern bald ibis to central Europe. There’s just one problem—when the birds first died out on the continent, so did their handed-down knowledge of their traditional migration route. Somehow, the new generation had to be taught where to go.

Flightpaths

The northern bald ibis was once widely found all over Europe, but disappeared several centuries ago. It had the most success clinging on in Morocco, which has been a source of birds for reintroduction efforts. Credit: Len Worthington, CC BY-SA 2.0
The population of the northern bald ibis used to be spread farther and wider than it is today. Fossil records indicate the bird once lived in great numbers across northern Africa, the Middle East, and southern and central Europe. Sadly, it vanished from Europe sometime in the 17th century, though it persisted elsewhere, most notably in Morocco. A wild population hung on in Turkey, though faced a rapid decline from the 1970s onwards, with birds failing to return from their winter migrations. In 1992, a handful of remaining birds were kept caged for part of the year to prevent these annual losses. Meanwhile, in 2002, it was revealed that a handful of birds were clinging on with isolated nests found in Syria. Numbers remain limited in the low four-figure range, with the northern bald ibis definitively listed as endangered.

ED NOTE: Great pictures here but it’s not 100% clear if we can use them.waldrapp.eu/pictures/

With the bird’s status in danger, multiple reintroduction efforts have been pursued around the world. In particular, European efforts had boosted a conserved population up to 300 individuals by the early 2000s. However, keeping the birds alive proved challenging. Being unfamiliar with the continent, the birds would tend to fly off in random directions when their instinct kicked in to migrate for winter. Without knowing where they were going, few birds would make it to a suitably warm climate for the colder months, and many failed to return home in the summer.
The birds are kept in aviaries at times to ensure they are fit for migration and that they don’t head off in a random direction of their own accord. Credit: Baekemm, CC BY-SA 4.0
In 2002, an effort to solve this began in earnest. It hoped to not only return the birds to the wild, but to let them freely roam and migrate as they once did with abandon. The hope was to breed birds in captivity, and then train them on their traditional migration route, such that they might then pass the knowledge on to their descendants.

Of course, you can’t simply sit a northern bald ibis down with a map and show it how to get from northern Austria down to Tuscany and back. Nor can you train it on a flight simulator or give it a GPS. Instead, the conservationists figured they’d teach the birds the old fashioned way. They’d fly the route with a microlite aircraft, with the birds trained to follow along behind. Once they got the idea, the microlite would guide them on the longer migration route, and the hope was that they’d learn to repeat the journey themselves for the future.

The benefit of using ultralight air craft was simple. It allowed the birds to see their keepers and follow a familiar human in flight. In contrast, typical general aviation aircraft or larger planes wouldn’t be so familiar to the birds, and they wouldn’t be so eager to follow.

In 2003, the first migration attempt took place. The initial attempt faced challenges, with inclement weather forcing the birds to be transported much of the way by road. However, the following year found great success. The birds were guided south during the autumn, and returned the following spring. The project continued, with repeat successes over the years. Reports from 2010 were particularly buoyant. Across August and September that autumn, the journey saw 14 birds following the microlites for an average distance of 174 km a day, winding up in Tuscany in time for the winter.

youtube.com/embed/3kE83VIZZO0?…

The project continues in earnest to this day. “We have to teach them the migration route and that’s what we do using microlight planes,” project director Johannes Fritz told AP. Leading the Waldrappteam, he’s been working for decades to train the birds on what used to come naturally. “Human foster parents raise the chicks so they are imprinted on human foster parents, and then we train them to follow the foster parents which sit on the back seat of the microlight—and it works.” The training is taking, with the team recording multiple birds independently deciding to fly the correct migration route over the years.

The hope is that the flock will grow larger and eventually become self-sustaining. Ideally, the older birds that know the route will teach younger generations, just as they learned themselves from the microlite pilots in their youth. It’s a grand tradition, passed down from pilot to bird to bird, perhaps not quite as nature intended!

Featured image: “Migration 2023 Laura Pehnke” Copyright: Waldrappteam Conservation & Research


hackaday.com/2025/03/10/conser…



Microsoft svela un attacco shock: 1 milione di PC infettati da malware nascosto negli ADS


Microsoft ha rivelato che negli ultimi mesi quasi 1 milione di dispositivi Windows sono stati colpiti da una sofisticata campagna di malvertising. Credenziali, criptovalute e informazioni riservate sono state rubate dai computer degli utenti infetti.

Secondo i ricercatori, la campagna è iniziata a dicembre 2024, quando degli aggressori sconosciuti hanno iniziato a distribuire link attraverso i quali venivano caricati annunci pubblicitari. Microsoft sostiene che i siti che ospitavano gli annunci pubblicitari erano piattaforme di streaming pirata che ospitavano contenuti illegali. Il rapporto dell’azienda cita due di questi domini: movies7[.]net e 0123movie[.]art.

“I siti di streaming installavano redirector dannosi per generare entrate dalle piattaforme di pagamento per visualizzazioni o clic”, scrivono gli esperti.
Schema dell’attacco
I link dannosi incorporati tramite iframe portavano le vittime attraverso una catena di reindirizzamenti, una serie di siti intermedi (come un sito di supporto tecnico truffaldino) e infine conducevano a repository GitHub che ospitavano una serie di file dannosi.

Il malware è stato distribuito in più fasi. Pertanto, nelle fasi iniziali, venivano raccolte informazioni sul dispositivo dell’utente, presumibilmente per configurare le fasi successive dell’attacco. Nelle fasi successive, le applicazioni di rilevamento del malware sono state disattivate ed è stata stabilita una connessione con i server di controllo, dopodiché il malware NetSupport è stato installato sul sistema.

“A seconda del payload della seconda fase, uno o più file eseguibili e talvolta uno script PowerShell codificato venivano recapitati al dispositivo infetto”, hanno scritto i ricercatori. “Questi file hanno innescato una catena di eventi che includeva l’esecuzione di comandi, la consegna di payload, l’elusione delle difese, il raggiungimento della persistenza, la comunicazione con i server di comando e controllo e il furto di dati”.

Per ospitare il payload è stato utilizzato principalmente GitHub, ma sono stati utilizzati anche Discord e Dropbox. Gli esperti ritengono che la campagna sia stata opportunistica, nel senso che gli aggressori hanno preso di mira tutti senza prendere di mira persone, organizzazioni o settori specifici.

Il malware che penetrava nei sistemi delle vittime (solitamente l’infostealer Lumma e Doenerium) rubava i seguenti dati dai browser, dove potevano essere archiviati cookie di accesso, password, cronologie e altre informazioni sensibili.

  • \AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles\.default-release\cookies.sqlite;
  • \AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles\.default-release\formhistory.sqlite;
  • \AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles\.default-release\key4.db;
  • \AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles\.default-release\logins.json;
  • \AppData\Local\Google\Chrome\Dati utente\Default\Dati Web;
  • \AppData\Local\Google\Chrome\Dati utente\Default\Dati di accesso;
  • \AppData\Local\Microsoft\Edge\Dati utente\Default\Dati di accesso.

Gli aggressori erano interessati anche ai file archiviati nel servizio cloud Microsoft OneDrive e il malware verificava la presenza di portafogli di criptovaluta (Ledger Live, Trezor Suite, KeepKey, BCVault, OneKey e BitBox) sul computer della vittima.

Secondo Microsoft, i payload della prima fase erano firmati digitalmente e l’azienda ha ora identificato e revocato 12 diversi certificati utilizzati in questi attacchi.

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PODCAST. SIRIA. Al Sharaa promette giustizia, ma le uccisioni di alawiti continuano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Siria sta vivendo giorni di sangue e scontri. Chi diceva di sperare in una svolta verso la democrazia dopo la caduta di Assad, oggi guarda con sgomento alle stragi di alawiti compiute dalle forze di sicurezza agli ordini di Ahmed Sharaa.



Coinvolgere la finanza privata nel riarmo europeo. La proposta francese

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministro dell’Economia francese, Éric Lombard, ha evidenziato come “esistano delle piste interessanti di mobilitazione del risparmio dei francesi” per finanziare gli investimenti per la Difesa, senza dover aumentare contestualmente le tasse. Uno dei problemi principali



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Potere aereo di quinta generazione. Con gli F-35 l’Italia guida l’Europa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Mentre in Europa si discute dell’architettura della difesa futura, in Italia il dibattito politico torna a concentrarsi sulla dimensione del potere aereo. A breve il Parlamento sarà chiamato ad autorizzare l’acquisto di ulteriori 25 caccia F-35, come previsto dal Documento



Un po’ drone, un po’ missile da crociera. Cos’è Cmmt, il nuovo progetto di Lockheed Martin

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Lockheed Martin ha recentemente rivelato nuovi dettagli sul Common Multi-Mission Truck (Cmmt), una famiglia di sistemi destinati a fornire velivoli subsonici a basso costo per una vasta gamma di missioni, con possibilità di lancio sia da



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Europa in riarmo. La corsa verso una maggiore autonomia letta da Vicenzino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Mentre molti leader europei percepiscono il progressivo allontanarsi dell’ombrello protettivo statunitense, numerosi funzionari americani sostengono che il costo dei relativi servizi sia stato trascurato per troppo tempo. In un discorso storico, il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che la Polonia deve



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



On Sunday Mahmoud Khalil’s wife was unable to find the protester at the New Jersey facility he was allegedly detained in. ICE’s system now says he is in Louisiana.#News
#News


WikiPortraits, a group of volunteer photographers, has been covering festivals and shooting celebrities specifically to improve images in the public domain.#News #Features



Mi sono chiesto a lungo perché non mi piacesse il lavoro di Crozza, almeno quello degli ultimi anni, poi alla fine ho capito.

Immagino che questo sia il suo modo di lavorare, perciò lo considero responsabile fino a un certo punto, ma mi chiedo quanto ci faccia bene, in questo momento storico, vedere imitazioni e caricature di OGNI SACROSANTO PERSONAGGIO PUBBLICO che l'Universo sia stato in grado di creare.

In particolare, i personaggi su cui lo vedo più critico sono quelli di sinistra e/o quelli in carica in questo momento.

Ma sì, bella idea! Distruggiamo la credibilità di tutti, indiscriminatamente, che siano cariche o istituzioni, anche Europee.

Coem si chiamava quell'altro più a est che ha lo stesso obiettivo? Ah, sì, un certo Vladimir, è non parlo di Luxuria.

Non dico che ci sia necessariamente un nesso, magari è una cosa inconscia, ma di fatto è quello che avviene, secondo me.


Sono il solo a percepire queste cose, me le sto immaginando? Possibilissimo.

in reply to zanfos

@zanfos No no, per carità, non si deve censurare nessuno 😀

Dico che Crozza, se avesse maggiormente a cuore la tenuta di questo continente, forse su alcune persone potrebbe egli stesso contenere un po' le critiche. Perché è sempre facile accanirsi contro chi "non fa", ma non pensiamo mai alle alternative, che pure stanno emergendo.

Lo vedo un po' sbilanciato nelle sue critiche, e quello che arriva gli spettatori incapaci di analisi è che "fanno tutti schifo".

E purtroppo tanti di noi ormai ragionano così. Delle due l'una, o Crozza non vuole favorire la sinistra e la democrazia, e allora sono io che non l'ho capito, o ce l'ha con tutti, e in sostanza fa un favore alle destre. Mia modestissima opinione naturalmente.

in reply to Simon Perry

a grandi linee sono d'accordo Simon ma a questo punto dovrebbe secondo una giusta raccomandazione temperare i suoi personaggi non in funzione dell'odiens/effetto! ma fare ciò che farebbe meglio alle persone "curare le persone o la deriva delle stesse"? Non credo sia possibile una deontologia in base a ciò che corregge una deriva di atteggiamenti. Anche se Le ripeto si sarebbe giusto per carità un mondo fiabesco. Magari una sensibilità simile è tutti quei film di guerra e schifezze? 🤗


Daniel Picouly – Il Campo di Nessuno
freezonemagazine.com/news/dani…
Il miglior libro che Pennac non ha mai scritto! Ci sono tanti adulti e tanti bambini al 93 di avenue Meissonnier a Villemomble. Una casa grande quanto un armadio a muro dove però non manca mai la gioia di vivere. Con tenerezza, nostalgia e complicità, Daniel Picouly racconta la giornata di un bambino di dieci […]
L'articolo Daniel Picouly – Il Campo di Nessuno proviene da FREE ZONE


La terapia della famiglia e la prospettiva della differenza di genere


Casualmente avevo programmato la ripubblicazione di questo contributo nel momento in cui l’attualità ci consegna la notizia che negli Stati Uniti vengono messe al bando delle parole, una delle quali è gender. In questa relazione, come poi nel libro che pubblicammo, è una parola che ricorre di frequente: Prima di essere spacciata come una specie di mostro, nemico delle famiglie e dei valori, gender era una parola relativamente nota per via dell’espressione gender studies, di cui per una serie di ragioni non si usava molto il corrispettivo italiano.
Ancora più volentieri, dunque, ripubblico questo contributo quasi giovanile, in un clima in cui si manomette il senso delle parole per liberarsi di decenni di elaborazione del pensiero.

massimogiuliani.it/blog/2025/0…



Il cammino della speranza
freezonemagazine.com/rubriche/…
Il cammino della speranza è uno dei capitoli principali della produzione di Pietro Germi, autore di vertice della cinematografia italiana (dal talento inverso alla popolarità ottenuta in vita), oltre ad essere senza dubbio uno dei film più importanti e significativi della storia del nostro cinema. Un film di grande spessore, non solo per le sue […]
L'articolo Il cammino della speranza proviene da
Il



“Se i massacri continueranno, non rimarrà un solo alawita in Siria”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Fazioni estremiste dell'esercito e miliziani armati stanno liquidando alawiti, civili, bambini, donne, giovani e anziani, con il pretesto che sono resti del precedente regime
L'articolo “Se i massacri continueranno, non rimarrà un solo alawita in Siria” proviene da Pagine

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Un'immagine che chiarisce meglio di ogni parola l'abisso di servilismo nel quale siamo precipitati: il Ministro degli esteri italiano che, come una statua di sale, stringe la mano lorda di sangue dell'ex numero due di al-Qaeda. Tutti i puntini, a partire dall'11 Settembre, sono oramai uniti. Solo chi non vuol vedere, non è in grado di riconoscere l'immagine che ne è venuta fuori.

Da Wikipedia, l'enciclopedia del Pentagono:

Al-Qāʿida è un movimento paramilitare terroristico internazionale, a ideologia islamista, ispirata a Sayyid Quṭb e ad ʿAbd Allāh al-ʿAzzām. Fu fondata l'11 agosto 1988 e guidata da Osama bin Laden fino al 2 maggio 2011. È nota per aver pianificato e messo in atto gli attentati dell'11 settembre 2001 causando la morte di circa 3000 persone tra cui soccorritori, cittadini, lavoratori e gli stessi terroristi.

Osama bin Laden spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di Al Jazeera Taysir Aluni nell'ottobre del 2001: «Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto Abū ʿUbayda al-Banshīrī creò dei campi di addestramento per i nostri mujāhidīn contro il terrorismo russo. Usavamo chiamare i campi di addestramento "al-Qāʿida". Il nome rimase.»

Secondo l'ex-ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista dimessosi per protesta contro la partecipazione britannica all'invasione in Iraq), al-Qāʿida sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qāʿida era originariamente il nome di un data-base del governo USA, con i nomi di migliaia di mujāhidīn arruolati dalla CIA per combattere contro i sovietici in Afghanistan».

Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ, noto anche per il suo nome di battaglia di Abū Muḥammad al-Jawlānī o al-Jūlānī (in arabo أحمد حسين الشرع‎?, Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ; Riyad, 5 maggio 1982), è un politico ed ex terrorista siriano, leader di Hayʼat Taḥrīr al-Shām.

Nato in una famiglia laica e borghese originaria del Golan, al-Sharaʿ si radicalizzò a partire dai primi anni 2000. Nel 2003 si unì ad al-Qāʿida in Iraq, che in seguito confluì nello Stato Islamico in Iraq. Nel 2011, su ordine del comandante dello Stato Islamico Abū Bakr al-Baghdādī, al-Sharaʿ fu inviato in Siria per creare il Fronte al-Nuṣra, con l'obiettivo di combattere il regime di Baššār al-Asad. Nel 2013 al-Sharaʿ si separò da al-Baghdādī, per associarsi ad Ayman al-Ẓawāhiri, leader di al-Qāʿida.

Giorgio Bianchi Photojournalist

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Il presente


Dopo decenni del "IO", "IO" e solo "IO", è arrivato inderogabilmente il momento del "NOI"


Călin Georgescu escluso dalle presidenziali afferma: "L'Europa è ormai una dittatura, la Romania è sotto una tirannia!"

Călin Georgescu OFFICIAL ACCOUNT su X: "A direct blow to the heart of democracy worldwide! I have one message left! If democracy in Romania falls, the entire democratic world will fall! This is just the beginning. It’s that simple! Europe is now a dictatorship, Romania is under tyranny!" / X
https://x.com/CG_Romania/status/1898802251558232526



Il fattore #Zelensky e la UE


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