Cloud, Google acquisisce Wiz per 32 miliardi di dollari per migliorare la cybersicurezza
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google ha ufficializzato l’acquisizione della startup israeliana Wiz per un valore di 32 miliardi di dollari, segnando l’operazione più costosa nella sua storia. Questa mossa strategica mira a rafforzare Google Cloud e a potenziare le sue
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Gaza. Israele scatena l’inferno promesso
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Violenti bombardamenti su tutta la Striscia da nord a sud, senza preavviso. 150 bambini tra le vittime. Per Tel Aviv «è solo l’inizio». Colpite le case danneggiate dentro cui si riparavano intere famiglie, scuole-rifugio e tende per sfollatihttps://pagineesteri.it/2025/03/19/medioriente/gaza-israele-scatena-linferno-promesso/
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Come gestire le chiavi crittografiche
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’efficacia della crittografia è direttamente legata al modo in cui vengono gestite le chiavi. Ecco alcuni consigli utili a comprendere cosa fare e perché farlo
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Dovremmo imparare a goderci le cose che abbiamo, come se sapessimo che il giorno dopo ce le porterà via. Ma l'incapacità di apprezzare il momento è più forte e così, niente, perdiamo attimi che non avremo mai più.
Auguri papà.
Gcap e cooperazione nella Difesa europea. Il momento di agire è ora
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per molto tempo abbiamo pensato che non sarebbe successo nulla in Europa, ci siamo preparati a operare in missioni di peacekeeping lontano dai nostri confini e senza una minaccia diretta ai nostri territori. Tutto questo è cambiato con l’invasione russa dell’Ucraina, che è servita da
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“La Germania è tornata”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Berlino archivia l'austerità in nome del riarmo, pensa alla leva obbligatoria e droga l'economia con centinaia di miliardi di euro di finanziamenti pubblici a debito
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Spy Tech: Build Your Own Laser Eavesdropper
Laser microphones have been around since the Cold War. Back in those days, they were a favorite tool of the KGB – allowing spies to listen in on what was being said in a room from a safe distance. This project by [SomethingAbtScience] resurrects that concept with a DIY build that any hacker worth their soldering iron can whip up on a modest budget. And let’s face it, few things are cooler than turning a distant window into a microphone.
At its core this hack shines a laser on a window, detects the reflected light, and picks up subtle vibrations caused by conversations inside the room. [SomethingAbtScience] uses an ordinary red laser (visible, because YouTube rules) and repurposes an amplifier circuit ripped from an old mic, swapping the capsule for a photodiode. The build is elegant in its simplicity, but what really makes it shine is the attention to detail: adding a polarizing filter to cut ambient noise and 3D printing a stabilized sensor mount. The output is still a bit noisy, but with some fine tuning – and perhaps a second sensor for differential analysis – there’s potential for crystal-clear audio reconstruction. Just don’t expect it to pass MI6 quality control.
While you probably won’t be spying on diplomats anytime soon, this project is a fascinating glimpse into a bygone era of physical surveillance. It’s also a reminder of how much can be accomplished with a laser pointer, some ingenuity, and the curiosity to see how far a signal can travel.
youtube.com/embed/EiVi8AjG4OY?…
Speeding Up Your Projects With Direct Memory Access
Here’s the thing about coding. When you’re working on embedded projects, it’s quite easy to run into hardware limitations, and quite suddenly, too. You find yourself desperately trying to find a way to speed things up, only… there are no clock cycles to spare. It’s at this point that you might reach for the magic of direct memory access (DMA). [Larry] is here to advocate for its use.
DMA isn’t just for the embedded world; it was once a big deal on computers, too. It’s just rarer these days due to security concerns and all that. Whichever platform you’re on, though, it’s a valuable tool to have in your arsenal. As [Larry] explains, DMA is a great way to move data from memory location to memory location, or from memory to peripherals and back, without involving the CPU. Basically, a special subsystem handles trucking data from A to B while the CPU gets on with whatever other calculations it had to do. It’s often a little more complicated in practice, but that’s what [Larry] takes pleasure in explaining.
Indeed, back before I was a Hackaday writer, I was no stranger to DMA techniques myself—and I got my project published here! I put it to good use in speeding up an LCD library for the Arduino Due. It was the perfect application for DMA—my main code could handle updating the graphics buffer as needed, while the DMA subsystem handled trucking the buffer out to the LCD quicksmart.
If you’re struggling with updating a screen or LED strings, or you need to do something fancy with sound, DMA might just be the ticket. Meanwhile, if you’ve got your own speedy DMA tricks up your sleeve, don’t hesitate to let us know!
Scoperto in Cina il rifugio dalla peggiore estinzione di massa nella storia della Terra
L'estinzione del Permiano è stata la peggiore mai avvenuta sulla faccia della Terra, avendo condannato oltre l'80 % degli esseri viventi.Everyeye Tech
Ultra-Low Power Soil Moisture Sensor
Electricity can be a pretty handy tool when it stays within the bounds of its wiring. It’s largely responsible for our modern world and its applications are endless. When it’s not running in wires or electronics though, things can get much more complicated even for things that seem simple on the surface. For example, measuring moisture in soil seems straightforward, but corrosion presents immediate problems. To combat the problems with measuring things in the natural world with electricity, [David] built this capacitive soil moisture sensor which also has the benefit of using an extremely small amount of energy to operate.
The sensor is based on an STM32 microcontroller, in this case one specifically optimized for low-power applications. The other low-power key to this build is the small seven-segment e-ink display. The segments are oriented as horizontal lines, making this a great indicator for measuring a varying gradient of any type. The microcontroller only wakes up every 15 minutes, takes a measurement, and then updates the display before going back to sleep.
To solve the problem resistive moisture sensors have where they’re directly in contact with damp conditions and rapidly corrode, [David] is using a capacitive sensor instead which measures a changing capacitance as moisture changes. This allows the contacts to be much more isolated from the environment. The sensor has been up and running for a few months now with the coin cell driving the system still going strong and the house plants still alive and properly watered. Of course if you’re looking to take your houseplant game to the next level you could always build a hydroponics system which automates not only the watering of plants but everything else as well.
#Gaza, ritorno al massacro
Gaza, ritorno al massacro
La ripresa dei bombardamenti indiscriminati su Gaza nelle prime ore di martedì da parte di Israele è la logica conseguenza degli sforzi delle ultime settimane per affondare la tregua con Hamas firmata lo scorso mese di gennaio.www.altrenotizie.org
Cosa sono gli “incel”
Incel, abbreviazione dell’espressione inglese involuntary celibates (“casti non per scelta”): è utilizzata per definire uomini eterosessuali che non hanno rapporti sessuali perché si sentono discriminati e rifiutati dalle donne, che incolpano di privarli di quello che reputano un loro diritto.
Mecenatismo oggi: tra promozione e valorizzazione dell’arte.
Dal Rinascimento a oggi, il mecenatismo è stato un ponte tra potere, ricchezza e cultura. Oggi, dal report di Avant Arte, vediamo una trasformazione di questo fenomeno: una nuova generazione di collezionisti e mecenati non si limita più a sostenere economicamente musei e istituzioni, ma partecipa attivamente alla diffusione dell’arte. Questo cambiamento porta con sé una riflessione fondamentale: il mecenatismo contemporaneo deve solo promuovere o anche valorizzare?
Promuovere vs valorizzare: una distinzione cruciale
Spesso si usano questi termini come sinonimi, ma hanno significati profondamente diversi. Promuovere significa amplificare la visibilità di un'opera, un artista o un progetto attraverso strategie di comunicazione, marketing e diffusione. È un primo passo importante, ma da solo non garantisce la crescita culturale. Valorizzare, invece, è un processo più profondo: significa riconoscere e accrescere il valore di un’opera, mettendone in luce il significato, inserendola in un contesto che ne amplifichi la portata culturale e sociale.
Se il mecenatismo moderno vuole davvero lasciare un segno, non può limitarsi alla promozione. Deve creare connessioni, contesti e significati che permettano all’arte di avere un impatto duraturo nella società.
Il futuro del mecenatismo
Il modello che emerge dal report di Avant Arte suggerisce che i nuovi collezionisti vogliono essere più coinvolti nel processo creativo e culturale. Questa è una grande opportunità: il mecenatismo non è più solo un privilegio di pochi, ma può diventare un motore collettivo per sostenere e dare valore all’arte contemporanea.
Forse la vera sfida è questa: riusciremo a costruire un mecenatismo che non sia solo un investimento di mercato, ma un atto politico e culturale capace di generare un impatto reale?
artribune.com/professioni-e-pr…
#Arte #mecenatismo #collezionismo #cultura #artecontemporanea
Il report di Avant Arte sui nuovi collezionisti e mecenati dell'arte | Artribune
Secondo l'analisi prodotta annualmente dal marketplace l’88% di questi ha sia le risorse che il desiderio di donare di più ai musei e di sostenerli concretamenteCristina Masturzo (Artribune)
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Scuola di Liberalismo 2025: Giulio Terzi di Sant’Agata – Anche in politica estera, chi sa conservare non ha paura del futuro
@Politica interna, europea e internazionale
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Von der Leyen annuncia la roadmap per il riarmo europeo entro il 2030. I dettagli
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un’altra settimana di appuntamenti importanti per il futuro della difesa europea. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rilancia sull’autonomia strategica dell’Unione e annuncia il piano Readiness 2030, una roadmap per rendere
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Draghi: “La difesa comune Ue è un passo obbligato, il riarmo va finanziato con eurobond”
@Politica interna, europea e internazionale
Mario Draghi dice sì al riarmo, ma solo nell’ambito di un piano che porti alla realizzazione di una difesa comune europea. E che sia finanziato non solo dai singoli Stati, ma anche con l’emissione di titoli di debito europei e con il ricorso a capitali privati. L’ex
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lantidiplomatico.it/dettnews-k…
Usa e Ucraina collaborano sui droni kamikaze. Il progetto Artemis
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le forze armate americane e quelle ucraine sono divenute ancora più vicine, grazie all’ultima iniziativa relativa al comparto unmanned. Il nuovo progetto, chiamato “Artemis”, mira allo sviluppo di loitering munitions (termine tecnico per i sistemi comunemente noti come “droni kamikaze”)
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Caccia, droni, carri armati e satelliti. Il network di Leonardo per il futuro della difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’industria della difesa europea si trova oggi davanti a una sfida epocale. Accelerare la propria capacità produttiva per garantire agli Stati e alle alleanze continentali un adeguato livello di preparazione militare capace di dissuadere eventuali minacce e proiettare sicurezza ai propri confini. La sfida
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Cani e gatti ammessi nelle Rsa e nelle strutture sanitarie, in Toscana adesso si può
Via libera della Regione all'accesso degli animali da affezione nelle strutture sanitarie, per migliorare il benessere dei pazienti a lunga degenza
[...]
Per gli ospedali deve essere concordato con il servizio di accoglienza il percorso per raggiungere la saletta di uso comune dove si svolgerà la visita. In ciascuna struttura è consentita la presenza di un solo animale per volta e le visite saranno pianificate per non creare sovrapposizioni. Alcuni reparti sono interdetti: gli animali non potranno accedere al pronto soccorso, a neonatologia, alle aree ambulatoriali, di dialisi, di prelievo e di ristoro, nei day hospital e nelle sale operatorie.
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UCRAINI MAI ACCERCHIATI NEL KURSK - di Giorgio Provinciali
Pubblicato sul quotidiano La Ragione, edizione del 18 marzo 2025. Le notizie diffuse da Trump hanno come fonte la Russia e non l'intelligence USA.Quora
Odessa e la sentenza della CEDU
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso una sentenza il 13 marzo 2025, condannando l'Ucraina per la gestione degli eventi del 2 maggio 2014 a Odessa.maicolengel butac (Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo)
REPORTAGE VIDEO. Trump cambia la faccia dei confini dell’America Latina
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Tapachula, la più grande città del confine sud tra Messico e Guatemala si è svuotata. Le code davanti agli uffici che permettono di avere i documenti per attraversare il paese o chiedere asilo negli USA non esistono più. Il video-reportage di Andrea Cegna dal
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Oggi Palestina. A Napoli la giornata dedicata al cinema, alla cultura e all’attualità
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A Napoli, una giornata dedicata alla Palestina, con proiezioni, testimonianze, presentazioni di libri, musica, incontri e tanto altro. Pagine Esteri, Life for Gaza, Associazione Pixel, Giuristi democratici e n’seaYet hanno organizzato per
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Israele attacca Gaza, centinaia di palestinesi uccisi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I soccorritori riferiscono che i civili rappresentano la gran parte delle vittime. "E' un bagno di sangue".
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di Alessandra Algostino -
L’iniziativa di oggi è promossa dal coordinamento antifascista di Torino, che riunisce associazioni nazionali e locali, sindacati, centri sociali, comitati, ed ha visto l’adesione di moltissime realtà cittadine, tante, troppe, per citarle tutte, ben 46 sigle – che si riconoscono nella storia di diritti, libertà, uguaglianza affermati con la Resistenza e scritti nella Costituzione. Un segnale di speranza contro il clima di paura che veicola il disegno di legge sicurezza.
Il coordinamento antifascista nasce da un «dobbiamo reagire» – cito dal Manifesto istitutivo – per «difendere e praticare, in ogni occasione, la visione antifascista, internazionalista, egualitaria, multiculturale, pluralista e pacifista della Costituzione».
È in nome di questa visione che oggi siamo qui in piazza a contrastare il disegno di legge sicurezza e, insieme, il clima bellico, che genera e dal quale è generato: autoritarismo e guerra si alimentano a vicenda.
È un disegno che infittisce una tela repressiva ordita nel corso degli anni (legge sulla sicurezza n. 94 del 2009, governo Berlusconi; pacchetto “Minniti”, 2017; decreti Salvini, 2018-2019); un provvedimento in grado di oscurare lo spazio democratico di tutti noi; una deriva autoritaria che neutralizza la democrazia politica e quella sociale.
La sicurezza, come sicurezza dei diritti, sociale, sul lavoro, è sostituita dalla sicurezza come ordine pubblico; la valorizzazione della partecipazione e del dissenso come necessario in una democrazia (Bobbio) si muta in stigmatizzazione e repressione della critica e dell’agire alternativo.
La distanza dalla Costituzione è siderale: dalla democrazia conflittuale allo stato autoritario; dallo stato sociale allo stato penale; dall’emancipazione alla criminalizzazione; dall’inclusione all’espulsione; dalla partecipazione effettiva all’obbedienza all’autorità; dall’orizzonte aperto del pluralismo alla logica identitaria escludente del nemico.
La divergenza politica e sociale, gli eccedenti, coloro che vivono ai margini, sono i nemici. Tanti i sottintesi che questo porta con sé: il conflitto sociale non esiste e non ha titolo di esistere; le radici delle diseguaglianze sociali e della devastazione ambientale sono oggetto di un transfert che le addossa a chi le subisce e a chi le contesta; si crea uno stato di permanente emergenza e distrazione.
Si blinda l’esistente e si sterilizzano le sue contraddizioni.
Non voglio annoiarvi, ma provo a raccontarvi qualcuna delle norme del disegno di legge.
L’articolo 14 prevede che sia punito «l’impedimento alla libera circolazione su strada», ovvero il blocco esercitato con il proprio corpo (con la pena della reclusione da sei mesi a due anni, se compiuto, come è normale, da più persone).
Il blocco stradale (e ferroviario) è un mezzo attraverso il quale si esprimono il dissenso, il disagio sociale, il conflitto nel mondo del lavoro, le proteste studentesche: è strettamente correlato all’esercizio di diritti fondamentali, costituzionalmente garantiti, come lo sciopero (art. 40), la riunione (art. 17) e la manifestazione del pensiero (art. 21).
Il significato ideologico della stigmatizzazione e dell’attrazione nell’universo penale del diritto di protesta si coniuga con la repressione concreta e produce un effetto deterrente e dissuasivo. È un’intimidazione istituzionale del dissenso.
Gli articoli 26 e 27 del disegno di legge, nel punire la «rivolta all’interno di un istituto penitenziario», ma anche in una struttura di accoglienza e trattenimento per i migranti (un CPR, un CAS, un hotspot), annoverano fra gli atti di resistenza «anche le condotte di resistenza passiva».
Da un lato, si toglie ancora voce a persone fragili, detenuti e migranti, che hanno pochissime possibilità di farsi sentire; dall’altro lato, confidando nel minor allarme sociale destato da provvedimenti destinati a persone tenute ai margini della società, si sperimenta e nel contempo si normalizza l’idea che la resistenza passiva, ovvero la disobbedienza nonviolenta, sia penalmente perseguibile (facile pensare agli eco-attivisti).
Ma non solo il dissenso è reato, lo sono anche la povertà e il disagio sociale. L’articolo 10 del disegno di legge introduce il nuovo reato, ridondante e dalla forte caratura simbolica, di «occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui». A fronte del grave problema sociale della casa, il legislatore non persegue politiche atte a garantire a tutti l’accesso all’abitazione – diritto che la Corte costituzionale qualifica inviolabile – ma adotta un approccio punitivo (e la pena non è lieve, da due a sette anni, come per l’omicidio colposo sul lavoro). Stessa pena è prevista anche per coloro che si intromettono o cooperano, ovvero che agiscono in solidarietà.
Il principio costituzionale di solidarietà (art. 2), nell’era Meloni, tra neoliberismo, autonomia differenziata e nazionalismo identitario, scompare dall’orizzonte.
In linea con la disumanizzazione dei migranti tra confinamenti ed esternalizzazione delle frontiere, è quindi la norma, dal chiaro tenore razzista, che prevede l’obbligo, per la vendita della scheda elettronica (S.I.M.), «se il cliente è cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea», di acquisire copia del titolo di soggiorno (art. 32 ddl).
Infine, a chiudere il cerchio, c’è l’istituzione di privilegi dell’autorità, con la creazione di un vero e proprio corredo di benefit per le forze di polizia: aggravanti in materia di violenza o minaccia, tutele rafforzate, pagamento di spese legali, facilitazioni nell’ottenere la licenza d’armi.
Si fa strada l’idea di uno stato fondato sull’autorità e sull’obbedienza: orizzonti estranei alla democrazia, che si fonda, imprescindibilmente, sulla partecipazione e sull’uguaglianza, sulla «pari dignità sociale» (art. 3 Cost.), sul pluralismo e sul conflitto.
L’uguaglianza come connotato del diritto proprio di una democrazia cede il passo a diritti speciali: da un lato, il diritto speciale del migrante, di chi vive ai margini, di chi dissente; e, dall’altro, il diritto speciale di chi rappresenta l’autorità.
Diritto del nemico e diritto dell’amico; disumano e super-umano. Il nemico è stigmatizzato e criminalizzato, espulso; l’amico, che veicola l’immagine dell’autorità, è celebrato e oggetto di franchigie e benefici.
La dicotomia amico/nemico rende evidente come la lotta contro il disegno di legge sicurezza si leghi al contrasto alla logica della guerra, alla spirale suicida del si vis pacem para bellum, se vuoi la pace prepara la guerra; alla guerra si accompagna l’autoritarismo, come diceva Calamandrei, e viceversa.
Il no al ddl sicurezza si accompagna, dunque, al no alla guerra, al no al riarmo.
Gastone Cottino, partigiano, mancato il 4 gennaio 2024, alla cui volontà ed energia è debitore il coordinamento antifascista, ricordava l’alleanza fra i signori della guerra, i signori dell’economia e i signori della politica: contro questa collusione perversa, che possiamo definire un “neoliberismo autoritario”, rivendichiamo i diritti e la pace.
Rivendichiamo diritti e pace per tutti e tutte. Concretizzo. Questo a Torino, oggi, ad una settimana dalla sua possibile riapertura, significa anche opporsi al CPR di corso Brunelleschi, dove è stato lasciato morire Moussa Balde e dove la dignità e i diritti di tanti sono stati violati.
Chiudo.
Lo stato diseguale e autoritario del disegno di legge sicurezza uccide l’anima della Costituzione, che ha nel suo cuore la persona, la sua dignità e la sua emancipazione; chiude per tutte e tutti noi spazi di democrazia. Fermiamolo.
Apriamo squarci nella tela oscura che si stende sulla democrazia; alla paura opponiamo la speranza, la speranza come ottimismo militante (Bloch), come forza sociale; diritti, libertà e conflitto rendono concreto e possibile mantenere aperto l’orizzonte aperto della trasformazione.
Con un «non arrendetevi mai» si chiude un piccolo e prezioso libro di Gastone Cottino dal titolo indicativo “All’armi son fascisti”: la festa di oggi, per dire sì alle libertà e ai diritti e no alla paura, vuole essere un modo per non arrendersi.
Torino, 15 marzo 2025. In piazza senza paura.Sì alla libertà e ai diritti
di Alessandra Algostino - L’iniziativa di oggi è promossa dal coordinamento antifascista di Torino, che riunisce associazioni nazionali e locali, sindacatRifondazione Comunista
La scuola contemporanea, le commissioni passatiste e i fuffologi alla Galimberti
La scuola contemporanea, le commissioni passatiste e i fuffologi alla Galimberti
Davvero, chi pensa di poter parlare di scuola alla luce della propria esperienza personale come studente, di magari 30, 40 o 50 anni fa, dov...Sebastiano Cuffari (Blogger)
niente più nato e usa alleati dei russi. secondo te per difendersi da chi? l'indipendenza ha un prezzo. e alla fine nel mondo dei trump e dei putin la deterrenza armata è l'unica prevenzione possibile. e siamo fortunati che francia e uk abbiano le atomiche. altrimenti saremmo nelle peste invece che da domani, da ieri.
Greg_89 reshared this.
#Yemen, la guerra di #Trump
Yemen, la guerra di Trump
Gli attacchi aerei sullo Yemen di quella che è diventata a tutti gli effetti la prima vera guerra americana del secondo mandato alla presidenza di Donald Trump sono proseguiti nelle prime ore della giornata di lunedì, nonostante l’autentica strage di…www.altrenotizie.org
Aforisma di fine giornata
Forse più sciocco dell'amor di patria, c'è solo l'amor per la patria altrui.
I miei libri
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📖 Ottantanove giorni
Un memoir di perdita e rinascita. Dal dolore per mia madre a una crescita interiore inevitabile, tra ricordi e foto di famiglia che rivelano Annamaria, una donna solare e piena di vita.
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Ponsacco, provincia pisana, diventa un universo surreale e divertente. Racconto la magia della provincia italiana con i suoi personaggi straordinari e le sue storie esagerate.
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📖 Venti confusi
Il mio primo scritto, un diario poetico legato ai venti. Parole e immagini che sciolgono i momenti più densi.
“...e mentre cerchi di capire, il vento torna a soffiare, lasciandoti domande sospese.”
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Lupi spiazzati dalle pecore mannare.
- C’era una volta…
- No! Aspetta… ma sei sicuro?
Il lupo è lupo. Corre nel buio, libero, mangia quel che trova e che può, si riproduce e, tutto sommato, convive con tutte quelle favole che l’uomo gli ha appiccicato addosso per trovare un sicuro cattivo.
Poi ci sono le pecore.
La pecora è buona, (l’agnello poi, figuriamoci).
La pecora fa beee. (Lo so! La mucca fa mu e, controintuitivamente il merlo non fa me).
Insomma, tutta la narrazione sulla pecora è chiara.
Suonerebbero diversi per esempio: “La pecora perde il pelo ma non il vizio”, o “ Affamato come una pecora”, “Sbranato da un branco di agnelli”, o il vecchio battaglione italiano dei “Lupi di Toscana” tradotto in “Pecore di Toscana”.
Insomma tutta 'sta retorica del buono, della disponibilità...
E se non fosse così?
La butto lì: quando una cosa è gratis c’è SEMPRE la fregatura.
Nel 1973 lo scultore Richard Serra disse: "If something is free, you're the product." Se è gratis la merce sei tu.
A ripensarci, dietro questa frase ci sono i capisaldi della nostra educazione, tipo: “Non accettare caramelle da uno sconosciuto” o, andando più indietro, “Quando la volpe predica, guardatevi le galline”, o, ancora più indietro, “Attento ai greci anche quando portano doni”…
probabilmente anche i Neanderthal dicevano:
“Mmmm… ‘sti Sapiens…mica lo so!”
Penso alla prima televisione commerciale in Italia (Canale 5… nel cretaceo) eravamo tutti contenti perché GRATIS! (…minchioni!) e anche in quel caso la merce eravamo noi che ci bevevamo le tonnellate di pubblicità che ci hanno trasformato, che ci hanno insegnato a credere al Mulino Bianco e poi alle “discese in campo”, alle “nipoti di Mubarak”, e poi …blablabla…
Gli italiani poi…
A quante cose abbiamo creduto senza sapere cosa nascondevano… Pensate a Cossiga (Gladio, servizi deviati..) , ad Andreotti (doppio stato invisibile, servizi deviati, mafia) e via via salendo fino alle nefandezze del mascellone pelato e più su verso Cadorna l’assassino, o la favoletta dei Savoia “liberatori”…
Insomma:
Quando abbiamo perso la capacità di capire la differenza tra lupo e pecora? Quando la pecora è diventata mannara? E, la domanda delle domande: Non sarebbe il caso di svegliarsi?
Di capire che nell’unione (dei migliori) c’è la forza, che non bisogna perdere nemmeno un momento per esser migliori, che non si deve mai (MAI) smettere di studiare?
Non sarebbe arrivata l’ora di capire che il vero e unico nemico dell’umanità migliore è l’ignoranza? (Che invece, da sempre, è l’alleata più fedele della peggiore…)
Torniamo alle enciclopedie (quelle vere, certificate) e lasciamo gli “esperti”, wikipedia, i “laureati all’università della vita” al loro destino.
Catafottiamo in mare aperto i “noncielodicono”, gli ignoranti che preferiscono esserlo, i manipolatori e… le pecore mannare.
C’è un mondo di persone belle e normali, colte e buone, curiose e sincere intorno a noi. Impariamo a riconoscerci e a fare comunità.
Torniamo insomma a esser Lupi, liberi e intelligenti, belli e indipendenti, lasciando stare le indigeste pecore negli ovili…
Che ne pensate? Non sarebbe il caso?
Antonio Marano
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Nicola Pizzamiglio
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