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Nintendo Switch OLED - Zelda edition completa di docking station e 4 controller oginali - perfetta in ogni sua parte sempre tenuta su scrivania.
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Verso un attacco USA-Israele contro l’Iran?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
il Pentagono ha dislocato nell'area mediorientale alcuni bombardieri strategici a capacità nucleare.
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Groenlandia: breve storia degli appetiti degli Stati Uniti
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le mire di Washington precedono di molti anni gli annunci di Donald Trump sul vasto territorio controllato dalla Danimarca.
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Acerbo (PRC): sabato al corteo a Roma con bandieroni pace e Palestina
Dopo il voto odierno del parlamento europeo si conferma l'urgenza di un grande movimento contro il riarmo e la guerra. Per questo abbiamo immediatamente rispostRifondazione Comunista
Handheld 18650 Analyzer Scopes Out Salvaged Cells
You can salvage lithium 18650 cells from all sorts of modern gadgets, from disposable vapes to cordless power tools. The tricky part, other than physically liberating them from whatever they are installed in, is figuring out if they’re worth keeping or not. Just because an 18650 cell takes a charge doesn’t necessarily mean it’s any good — it could have vastly reduced capacity, or fail under heavy load.
If you’re going to take salvaging these cells seriously, you should really invest in a charger that is capable of running some capacity tests against the cell. Or if you’re a bit more adventurous, you can build this “Battery Health Monitor” designed by [DIY GUY Chris]. Although the fact that it can only accept a single cell at a time is certainly a limitation if you’ve got a lot of batteries to go though, the fact that it’s portable and only needs a USB-C connection for power means you can take it with you on your salvaging adventures.
The key to this project is a pair of chips from Texas Instruments. The BQ27441 is a “Fuel Gauge” IC, and is able to determine an 18650’s current capacity, which can be compared to the cell’s original design capacity to come up with an estimate of its overall health. The other chip, the BQ24075, keeps an eye on all the charging parameters to make sure the cell is being topped up safely and efficiently.
With these two purpose-built chips doing a lot of the heavy lifting, it only takes a relatively simple microcontroller to tie them together and provide user feedback. In this case [DIY GUY Chris] has gone with the ATmega328P, with a pair of addressable WS2812B LED bars to show the battery’s health and charge levels. As an added bonus, if you plug the device into your computer, it will output charging statistics over the serial port.
The whole project is released under the MIT license, and everything from the STL files for the 3D printed enclosure to the MCU’s Arduino-flavored firmware is provided. If you’re looking to build one yourself, you can either follow along with the step-by-step assembly instructions, or watch the build video below. Or really treat yourself and do both — you deserve it.
If your battery salvaging operation is too large for a single-cell tester, perhaps it’s time to upgrade to this 40-slot wall mounted unit.
youtube.com/embed/RCJagutQ1Ck?…
Kidflix è crollato! La piattaforma dell’orrore è stata smantellata: 79 arresti e 39 bambini salvati
Oggi i bambini sono un po’ più al sicuro grazie ad una operazione di polizia coordinata da Europol che ha portato alla chiusura di Kidflix. Si tratta di una delle più grandi piattaforme online di sfruttamento sessuale minorile. L’operazione ha condotto a 79 arresti e alla protezione di 39 bambini in tutto il mondo.
In un’azione coordinata senza precedenti, le autorità di oltre 35 paesi hanno messo a tacere Kidflix, una delle più grandi piattaforme pedofile al mondo, nell’ambito di un’operazione internazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori.
L’indagine, supportata da Europol e guidata dalla Polizia Criminale Statale della Baviera (Bayerisches Landeskriminalamt) insieme all’Ufficio Centrale Bavarese per la Repressione dei Reati Informatici (ZCB), ha dimostrato ancora una volta come la cooperazione transfrontaliera sia essenziale nella lotta contro il crimine.
Un Successo Operativo su Scala Globale
Tra aprile 2022 e marzo 2025, ben 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo si sono collegati alla piattaforma, rendendola un vero e proprio punto di riferimento per il traffico illecito di materiale pedopornografico. L’11 marzo 2025, le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server che, all’epoca, ospitava circa 72.000 video, dando il via a una serie di operazioni che hanno portato all’identificazione di quasi 1.400 sospettati.
Fino ad oggi, 79 individui sono stati arrestati per aver condiviso e distribuito CSAM, e alcuni di loro sono stati coinvolti non solo nel caricamento e nella visione dei video, ma anche in veri e propri abusi sui minori. L’indagine, tuttora in corso, continua a far luce su questa rete criminale che sfrutta la tecnologia per alimentare una delle forme più efferate di sfruttamento.
Una Piattaforma dal Doppio Volto
Kidflix, nata nel 2021 dall’iniziativa di un criminale informatico, ha rapidamente guadagnato popolarità tra i pedofili grazie a un modello di business innovativo e spregiudicato. La piattaforma non si limitava a consentire il download di CSAM: offriva anche la possibilità di trasmettere in streaming file video, con sistemi di pagamento basati su criptovalute convertite in token. Gli utenti potevano guadagnare token caricando contenuti, verificando titoli e descrizioni, e assegnando categorie ai video, che venivano poi resi disponibili in versioni di bassa, media e alta qualità.
Secondo le autorità, su Kidflix sono stati caricati e condivisi ben 91.000 video unici, per una durata complessiva di 6.288 ore, con una media di circa 3,5 nuovi video ogni ora. Questi numeri preoccupanti evidenziano quanto la piattaforma abbia facilitato e amplificato il traffico di materiale illecito, spesso precedentemente sconosciuto alle forze dell’ordine.
Il Ruolo Cruciale dell’Europol e una lezione per il futuro
L’operazione, denominata “Stream“, ha segnato un punto di svolta nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, rappresentando la più grande azione di questo genere mai condotta da Europol.
Gli analisti del Centro Europeo per la Criminalità Informatica (EC3) hanno fornito un supporto operativo fondamentale, analizzando migliaia di video e incrociando dati in tempo reale per facilitare l’indagine.
La lotta contro il crimine informatico richiede unità, determinazione e una vigilanza costante. La vicenda di Kidflix è un monito e un invito a non abbassare mai la guardia: proteggere i bambini è una responsabilità che riguarda ognuno di noi.
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Il foglietto illustrativo di Schoredinger.
Siamo ormai nel 2025 ed è ora di aggiornare anche i teoremi scientifici più blasonati.
Il gatto di Schroedinger non è più attuale; passiamo al foglietto illustrativo di Schroedinger.
Si trova sia a destra che a sinistra nella confezione del farmaco, finché non apri la scatola: allora sarai certo che si trova nel lato che hai aperto.
In sostanza: non importa quante volte giri la scatola o in che senso, il foglietto sarà sempre nella posizione migliore per romperti i coglioni.
#Teorema #scienza #humour #medicine #farmaci #schroedinger #gattodischrodinger #bugiardino #bigpharma
Pier Francesco Currado reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Robert Johnson è indubbiamente un personaggio fondamentale nella musica americana, e lo è per ragioni che non sono sempre quelle per cui è considerato un mito. Il mito, appunto: un apparato mitopoietico ingombrante ha occupato tutto lo spazio della storia e della comprensione del personaggio, e lo ha fatto per
The Magic Touch: A 555 Touch Switch
There seems to be nothing a 555 can’t do. We’ve seen it before, but [electronzapdotcom] reminds us you can use a 555 and a few parts to make a reasonable touch switch. The circuit lives on a breadboard, as shown in the video below.
The circuit uses some very large resistors so that noise from your body can overcome the logic level on the trigger and threshold inputs. You can easily adapt this idea if you need a simple touch switch. Though we imagine this circuit wouldn’t work well if you were in a quiet environment. We suspect 50 or 60 Hz hum is coupling through your finger and triggering the pins, but it could be a different effect.
How reliable is it? Beats us. The circuit is a bistable, so essentially your finger pumps a signal into a flip-flop. This is old trick, but could be useful. Of course, if you really need a touch switch, you have plenty of options. You can get little modules. Or, directly measure skin resistance.
youtube.com/embed/IfS6JmnjBhQ?…
Arriva Flipper One! : Kali Linux, FPGA e SDR in un solo dispositivo?
Uno degli autori di Flipper Zero, Pavel Zhovner, ha condiviso i dettagli su come stanno procedendo i lavori su una nuova versione del multi-strumento per hacker: Flipper One. Lo sviluppatore ha pubblicato un video di circa mezz’ora sul suo canale Telegram, in cui parla della creazione di un’interfaccia per il nuovo dispositivo.
Ricordiamo che nel 2020 Flipper Zero è stato annunciato come modello junior nella linea di strumenti di pentesting. All’epoca, Pavel Zhovner dichiarò che Flipper One, era stato progettato come una versione più avanzata per attacchi alle reti cablate e wireless. Si supponeva che l’One avesse tutte le funzionalità dello Zero, più un computer ARM separato con Kali Linux a bordo.
Sebbene da allora non ci fossero praticamente più notizie sullo sviluppo di Flipper One, nel 2023 Pavel Zhovner disse a Dana Shepovalov in un’intervista che erano in corso lavori attivi su Flipper One. “Vogliamo creare una soluzione potente e versatile, combinando FPGA e SDR per consentire la definizione programmabile di qualsiasi protocollo. Tuttavia, resta il dubbio se gli utenti sarebbero disposti ad acquistare un dispositivo dal costo compreso tra 300 e 500 dollari. Per questo motivo, il progetto è ancora in piena fase di ricerca e sviluppo. Ad esempio, la scelta del modulo Wi-Fi non è stata ancora finalizzata, poiché tutti i chip attualmente disponibili e adatti agli attacchi risultano ormai obsoleti”, ha dichiarato Zhovner.
Come si è capito dal nuovo video, la forma del dispositivo è quasi approvata per Flipper One ed è in fase di realizzazione uno schermo personalizzato con una risoluzione di 256×144 pixel. Lo schermo e la risoluzione vengono selezionati in base alla lingua, alle tastiere e alle proporzioni del nuovo prodotto.
Attualmente gli sviluppatori sono impegnati a “inventare un’interfaccia” e a lavorare sull’ergonomia del dispositivo. “Innanzitutto, devi sapere che il dispositivo opera in due modalità. Dispone di un coprocessore, ovvero un microcontrollore sempre attivo, che gestisce alcune funzioni anche quando il sistema principale è spento. In questa modalità, il dispositivo permette di visualizzare il livello di carica e di funzionare come power bank. Quando colleghi un dispositivo a Flipper per la ricarica, il display mostra la potenza erogata e il consumo. Inoltre, può accendere la retroilluminazione dello schermo, attivare i pulsanti e offrire un semplice menu di navigazione. Può persino essere utilizzato come tester USB: basta collegarlo a un alimentatore per verificare l’erogazione di energia. La seconda modalità si attiva quando entra in funzione il processore principale. Il primo passo in questo stato è il caricamento del bootloader, che ti permette di scegliere quale sistema operativo avviare (ad esempio, Android TV, Linux o un’altra variante di Linux). Successivamente, il sistema operativo selezionato si avvia e diventa completamente operativo”, afferma Zhovner nel video.
Attualmente, gli sviluppatori sono giunti alla conclusione che per controllare il dispositivo saranno necessari otto pulsanti: uno stick, un D-pad con un pulsante “OK”, un pulsante Alt+Tab (per passare da un programma all’altro), quattro pulsanti software e un pulsante di accensione.
A giudicare dalla foto pubblicata sul canale Telegram, si suppone che Flipper One avrà questo aspetto.
Lo sviluppatore spiega che, secondo lui, tutti i cyberdeck sono pessimi perché nessuno scrive un’interfaccia grafica specifica per essi e un sistema operativo completo su uno schermo piccolo è semplicemente scomodo da usare. “Nessuno scrive mai una GUI, ma io voglio creare una GUI che implementi le funzionalità di sistema: esegua SystemD, NetworkManager e così via. Più wrapper per il software applicativo. Cioè, una specie di linguaggio nostro, un sottoprocesso Python e un wrapper per i programmi applicativi userspace, e affinché la comunità possa aggiungervi qualcosa. Cioè, oggi hanno creato un wrapper per nmap, domani un wrapper per il programma Traceroute, dopodomani per htop e così via. Mi sembra che sia molto più semplice, quindi mi aspetto che la comunità scriverà molti di questi wrapper per i propri programmi”, afferma Zhovner. Sottolinea che sarebbe fantastico se l’idea di un’interfaccia utente grafica per sistemi embedded potesse evolversi e apportare vantaggi agli sviluppatori terzi.
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noyb porta in tribunale l'autorità fiscale svedese per aver venduto i dati personali dei cittadini In Svezia, l'autorità fiscale non si limita a utilizzare le informazioni personali dei cittadini per scopi amministrativi, ma le vende a intermediari di dati che le pubblicano online. mickey03 April 2025
Agende politiche, come le linee guida di Ursula von der Leyen per la Commissione europea (2024-2028) o il pacchetto di sicurezza proposto dalla coalizione tedesca uscente, si basano pesantemente sulla retorica su protezione, difesa e deterrenza. La campagna elettorale anticipata tedesca del 2025 ha promesso più o meno la stessa cosa. Ma cosa e chi viene effettivamente "protetto"?
...cosa succederebbe se riscrivessimo questa commedia, la narrazione della sicurezza, dalle fondamenta? Un manuale di sicurezza alternativo considererebbe la sicurezza non come una questione di controllo, ma come un processo di cura collettiva. I movimenti femministi, antirazzisti e abolizionisti hanno da tempo dimostrato che la sicurezza può e deve essere reimmaginata al di là della sorveglianza e della repressione.
edri.org/our-work/the-security…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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Immaginiamo un giorno nel prossimo futuro, in cui i legislatori dell'UE si impegneranno a costruire un mondo in cui le persone, il nostro pianeta e la democrazia prospereranno, e presteranno attenzione alle istanze della società civile
edri.org/our-work/utopian-drea…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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EDRi denuncia legale DSA contro X
EDRi e il nostro membro ApTI hanno presentato un reclamo DSA contro il gigante dei social media "X" per violazione dei suoi obblighi nei confronti dei segnalatori attendibili
edri.org/our-work/edri-files-d…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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Sorvegliare i confini dell'Europa: quando la ricerca legittima la violenza alle frontiere
Nel maggio 2024, Caterina Rodelli di Access Now, membro dell'EDRi, ha viaggiato attraverso la Grecia per incontrare le organizzazioni della società civile locale che sostengono i migranti e monitorano le violazioni dei diritti umani
edri.org/our-work/surveilling-…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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EDRi ha pubblicato oggi una dichiarazione congiunta di 168 organizzazioni ed esperti che chiedono il rifiuto del Regolamento Europol
edri.org/our-work/stop-europol…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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Costruire ponti per i diritti digitali: la Civic Journalism Coalition
EDRi, ECNL, membro di EDRi, e Lighthouse Reports hanno lanciato la Civic Journalism Coalition, uno spazio per rafforzare il giornalismo investigativo, proteggere i giornalisti dalla sorveglianza e sostenere i diritti digitali
edri.org/our-work/building-bri…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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L'applicazione poco severa del GDPR ha avuto conseguenze di vasta portata per molte persone e collettività nell'UE, in particolare quelle più vulnerabili. Attraverso una storia basata sulla vita reale
edri.org/our-work/when-data-ne…
Notizia segnalata nella newsletter di @EDRi
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Monitor Your Smart Plugs on the Command Line
The plethora of smart home devices available today deliver all manner of opportunities, but it’s fair to say that interfacing with them is more often done in the browser or an app than in the terminal. WattWise from [Naveen Kulandaivelu] is a tool which changes all that, it’s a command-line interface (CLI) for power monitoring smart plugs.
Written in Python, the tool can talk either directly to TP-Link branded smart plugs, or via Home Assistant. It tracks the power consumption with a simple graph, but the exciting part lies in how it can be used to throttle the CPU of a computer in order to use power at the points in the day when it is cheapest. You can find the code in a GitHub repository.
We like the idea of using smart plugs as instruments, even if they may not be the most accurate of measurement tools. It takes them even further beyond the simple functionality and walled-garden interfaces provided by their manufacturers, which in our view can only be a good thing.
Meanwhile, for further reading we’ve looked at smart plugs in detail in the past.
One Book to Boot Them All
Somewhere in the universe, there’s a place that lists every x86 operating system from scratch. Not just some bootloaders, or just a kernel stub, but documentation to build a fully functional, interrupt-handling, multitasking-capable OS. [Erik Helin and Adam Renberg] did just that by documenting every step in The Little Book About OS Development.
This is not your typical dry academic textbook. It’s a hands-on, step-by-step guide aimed at hackers, tinkerers, and developers who want to demystify kernel programming. The book walks you through setting up your environment, bootstrapping your OS, handling interrupts, implementing virtual memory, and even tackling system calls and multitasking. It provides just enough detail to get you started but leaves room for exploration – because, let’s be honest, half the fun is in figuring things out yourself.
Completeness and structure are two things that make this book stand out. Other OS dev guides may give you snippets and leave you to assemble the puzzle yourself. This book documents the entire process, including common pitfalls. If you’ve ever been lost in the weeds of segmentation, paging, or serial I/O, this is the map you need. You can read it online or fetch it as a single 75-page long PDF.
Mockup photo source: Matthieu Dixte
ShadowPad e SparrowDoor 2.0: la nuova minaccia APT che spia governi e istituzioni
Nel luglio 2024, i ricercatori di ESET hanno rilevato una nuova ondata di attività attribuita al gruppo APT FamousSparrow, noto per aver condotto campagne di cyberespionaggio contro obiettivi governativi e istituzionali di alto profilo. Dopo un apparente periodo di inattività durato dal 2022 al 2024, il gruppo è tornato alla ribalta con nuove varianti del backdoor SparrowDoor, miglioramenti tecnici significativi e un arsenale che ora include anche ShadowPad, impiegato per la prima volta.
Target strategici: USA e Messico nel mirino
L’analisi ESET ha rivelato che FamousSparrow ha compromesso una organizzazione del settore finanziario statunitense e un istituto di ricerca messicano. La scelta dei target non è casuale: entrambi rivestono ruoli strategici, rispettivamente nella geopolitica e nello sviluppo tecnologico della regione. Gli attacchi sono avvenuti tra il 11 e il 25 luglio 2024, sfruttando server vulnerabili e sistemi obsoleti, presumibilmente con versioni di Microsoft Exchange Server e Windows Server non aggiornate.
Evoluzione dello strumento: SparrowDoor 2.0
Due nuove versioni del malware SparrowDoor sono state scoperte durante l’analisi forense. La prima è una versione migliorata del backdoor classico, mentre la seconda è modulare e presenta caratteristiche di parallelizzazione dei comandi, una novità assoluta per il gruppo. Entrambe mostrano un salto di qualità a livello architetturale, riducendo l’uso di codice ridondante e migliorando la capacità di evasione.
Una delle due versioni mostra forti analogie con CrowDoor, un backdoor usato da Earth Estries, altro gruppo APT allineato alla Cina. Questo ha portato i ricercatori a ipotizzare una collaborazione o un framework condiviso all’interno di una più ampia infrastruttura offensiva cinese.
ShadowPad: il malware modulare che si evolve
Per la prima volta nella storia operativa del gruppo, FamousSparrow ha fatto uso di ShadowPad, backdoor modulare inizialmente scoperta nel 2017. ShadowPad è stato già collegato a diversi gruppi sponsorizzati dalla Cina ed è noto per le sue capacità di post-exploitation, grazie a un’architettura plugin-based.
Il suo utilizzo da parte di FamousSparrow rappresenta un cambio di passo e una professionalizzazione degli strumenti adottati, coerente con le recenti tendenze di convergenza tra gruppi APT cinesi.
Persistenza e invisibilità
Uno degli aspetti più interessanti di questa campagna è l’evidenza che FamousSparrow non era inattivo, ma semplicemente sotto il radar. Dal 2022 al 2024, infatti, il gruppo ha continuato a sviluppare e perfezionare i propri tool, segno di una pianificazione strategica a lungo termine e di un’elevata OPSEC (Operational Security). L’attacco mostra inoltre un uso bilanciato di:
- Strumenti custom proprietari (SparrowDoor, HemiGate)
- Malware condivisi (ShadowPad)
- Strumenti open source
- Shell web distribuite su server IIS
Analisi Threat Intelligence
Questi aspetti sono ben rappresentati nella mappa relazionale elaborata dai ricercatori, dove FamousSparrow è posto al centro di un ecosistema che collega paesi colpiti (tra cui Stati Uniti, Messico e Honduras), settori strategici (governo e finanza), e una triade di strumenti offensivi: SparrowDoor, HemiGate e ShadowPad. Quest’ultimo è stato utilizzato dal gruppo per la prima volta, segnando un’evoluzione nella loro dotazione tecnica. ShadowPad, noto per essere un backdoor modulare ad alto potenziale, è già stato impiegato da altri gruppi APT cinesi come APT41, Winnti e Earth Lusca. Il suo impiego da parte di FamousSparrow rafforza l’ipotesi di convergenza tattica e tecnica tra più gruppi APT allineati alla Cina, e viene evidenziato nel grafo attraverso l’interconnessione di numerosi indicatori di compromissione condivisi, IP malevoli e tecniche MITRE ATT&CK.
L’immagine è eloquente anche nel mostrare le evidenze digitali che sostengono l’attribuzione: indirizzi IP, hash di file, e payloads tracciati nella rete. Da notare la presenza di tecniche come T1055 (Injection di codice), T1190 (exploit di servizi esposti), e T1543.003 (persistenza tramite servizi di sistema), tutti usati in combinazione per garantire accesso continuo e capacità di comando e controllo.rna difesa cibernetica.
Conclusioni
La rinnovata attività di FamousSparrow dimostra che i gruppi APT di alto profilo continuano a evolversi, raffinando le proprie tecniche in silenzio e colpendo con precisione chirurgica quando si presentano le condizioni favorevoli. L’integrazione di backdoor avanzati come ShadowPad, lo sviluppo modulare e l’uso di tecniche avanzate come la parallelizzazione dei comandi dimostrano un salto qualitativo nelle capacità offensive.
Per le aziende e le istituzioni, è un chiaro segnale: l’apparente silenzio di un attore APT non va mai scambiato per inattività. La minaccia spesso si cela sotto il livello di rilevamento e agisce con sofisticazione, attendendo il momento giusto per colpire.
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Programmer’s Macro Pad Bangs Out Whole Functions
Macro pads are handy for opening up your favorite programs or executing commonly used keyboard shortcuts. But why stop there?
That’s what [Jeroen Brinkman] must have been thinking while creating the Programmer’s Macro Pad. Based on the Arduino Pro Micro, this hand-wired pad is unique in that a single press of any of its 16 keys can virtually “type” out multiple lines of text. In this case, it’s a capability that’s being used to prevent the user from having to manually enter in commonly used functions, declarations, and conditional statements.
For example, in the current firmware, pressing the “func” key will type out a boilerplate C function:
int () { //
;
return 0;
}; // f
It will also enter in the appropriate commands to put the cursor where it needs to be so you can actually enter in the function name. The other keys such as “array” and “if” work the same way, saving the user from having to enter (and potentially, even remember) the correct syntax.
The firmware is kept as simple as possible, meaning that the functionality of each key is currently hardcoded. Some kind of tool that would let you add or change macros without having to manually edit the source code and flash it back to the Arduino would be nice…but hey, it is a Programmers Macro Pad, after all.
Looking to speed up your own day-to-day computer usage? We’ve covered a lot of macro pads over the years, we’re confident at least a few of them should catch your eye.
Presentazione della ristampa celebrativa “Massa non-massa” di Giovanni Malagodi
@Politica interna, europea e internazionale
2 aprile 2024, ore 12:00 presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Viale Andrea Doria, 9 – Milano Interverranno Giuseppe Benedetto Alessandra Cavaterra
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Politica interna, europea e internazionale reshared this.
freezonemagazine.com/news/nort…
I North Mississippi Allstars sono stati fondati dai fratelli Luther e Cody Dickinson nel 1996 come collettivo di musicisti del Mississippi settentrionale e di Memphis, ispirati dai loro vicini, RL Burnside, Junior Kimbrough, Otha Turner e il compianto Fred McDowell. Nel corso degli anni la formazione ha incluso Cedric, Duwayne e Garry Burnside, Chris
FLOSS Weekly Episode 827: Yt-dlp, Sometimes You Can’t See the Tail
This week, Jonathan Bennett chats with Bashonly about yt-dlp, the audio/video downloader that carries the torch from youtube-dl! Why is this a hard problem, and what does the future hold for this swiss-army knife of video downloading? Watch to find out!
youtube.com/embed/ed93yLiUqxM?…
Did you know you can watch the live recording of the show right on our YouTube Channel? Have someone you’d like us to interview? Let us know, or contact the guest and have them contact us! Take a look at the schedule here.
play.libsyn.com/embed/episode/…
Direct Download in DRM-free MP3.
If you’d rather read along, here’s the transcript for this week’s episode.
Places to follow the FLOSS Weekly Podcast:
Theme music: “Newer Wave” Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License
hackaday.com/2025/04/02/floss-…
lindipendente.online/2025/04/0…
Fine del rapporto di lavoro: la corretta gestione dell’indirizzo email aziendale
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La mancata disattivazione dell’account di posta elettronica del dipendente ed il reindirizzamento della posta in entrata su altro account aziendale, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, è in contrasto con i principi di necessità e
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Supercon 2024: Rethinking Body Art With LEDs
Tattoos. Body paint. Henna. All these are popular kinds of body art with varying histories and cultural connotations, many going back centuries or even longer. They all have something in common, though—they all change how the body reflects light back to the viewer. What if, instead, body art could shine a light of its very own?
This is the precise topic which [Katherine Connell] came to discuss at the 2024 Hackaday Supercon. Her talk concerns rethinking body art with the use of light emitting diodes—and is both thoroughly modern and aesthetically compelling. Beyond that, it’s an engineering development story with liquid metal and cutting-edge batteries that you simply don’t want to miss!
youtube.com/embed/nitjlnkYz0Q?…
[Katherine] wearing her stick-on LED body art, known as Sprite Lights. Credit: SpriteLights.comIn her quest to create self-glowing body art, [Katherine] invented Sprite Lights. In her own words, “these body safe light up temporary tattoos combine art, flex PCBs, screen printed batteries, and a body-safe adhesive tape.” Basically, you can place them on your skin, and they’ll shine and catch eyes for as long as there’s juice left in the sticker.
The inspiration behind this project was simple. [Katherine] grew up in the 80s, and being exposed to that neon-soaked era gave her a desire to glow-in-the-dark. However, she didn’t want to get into any hardcore body modification—hence, she pursued a non-invasive stick-on solution.
As you might imagine, creating these wasn’t trivial. They need to stick to the skin for long periods of time without causing irritation, while also being lightweight and slim enough to be practical to wear. Indeed, to that end, Sprite Lights are less than 1.5 mm thick—an impressive engineering feat.
Her first attempts involved creating a synthetic skin-like material using latex, with LEDs stuck underneath. However, this wasn’t a particularly desirable solution. Latex allergies are relatively common, and producing the designs took a lot of careful hand-soldering and manual work. It was also difficult to attach the latex to the skin, and to color match it with the wearer to make it look right.Early experiments with latex had a few flaws.
From there, [Katherine] experimented with 3D-printing thin films with transparent PLA, with LEDs underneath. This was a much quicker way to work, but still didn’t attach well to the skin and had some aesthetic flaws. Another 3D-printing attempt saw [Katherine] create molds to produce transparent silicone films with LEDs embedded underneath, but this again proved very labor intensive and it’s difficult to get silicone to stick to anything, including humans. [Katherine] even tried experimenting with Galinstan, a very off-beat metallic alloy, to make circuits inside flexible silicone. She created viable stretchable circuits but they were not very robust, particularly since the Galinstan tends to melt at body temperature.
Undeterred from early hurdles, [Katherine] persevered with new techniques, using 3D-printing, silicone molds, and even strange gallium alloys to create real glowing body art.Later experiments with copper tape enabled [Katherine] to make flexible circuits a bit more easily. She used a Cricut to cut out traces in copper tape, and then stuck them on clear heat-resistant plastic. From there, she used a Walmart griddle to heat the assembly until solder paste liquified and her components were soldered in place. It required careful attention and speed to avoid melting everything, but it worked.
Having developed decent flexible circuits that could light up, power was next on the agenda. Desiring to create stick-on devices with an ultra-thin form factor, there was no room to include a traditional battery, so [Katherine] had to figure out how to power Sprite Lights effectively. She found flexible batteries from a company called Zinergy that could deliver 3V and 20 mAh. She was able to specify a custom flat round design, with the company able to make them just 0.7mm thick and 55 mm round. They use a compound similar to regular AA batteries, which is screen printed onto one layer of plastic and sealed with another layer on top. The batteries have the benefit of being safe to place on skin, with no risk of explosion or chemical exposure, even if they happen to be punctured or cut while worn. Perhaps the only drawback is that they’re non-rechargeable—they’re safe, but single-use.Custom ultra-thin non-rechargeable batteries made Sprite Lights possible.
Armed with her new batteries, [Katherine] developed her concept further. She stepped up to using commercially-available flex PCBs produced by JLCPCB, in place of her homebrewed concepts used previously. She combined these with the flexible Zinergy batteries underneath, and custom-made die-cut stickers from MakeStickers on top. This gave her an art layer, an LED circuit layer, and a battery layer underneath, with a hypoallergenic medical tape used as the final layer to stick the assembly to the skin. An intermediate fabric tape layer is included to connect the battery’s contacts to the flex PCB, which is populated with LEDs. By leaving a paper layer on the fabric tape between the contacts, this allows the Sprite Light to remain off until it’s ready to be used. The combination comes in under 1.5 mm thick.
ED NOTE: Grabbed some pictures from the SpriteLights website.
[Katherine] has developed Sprite Lights into a super-clean final product. Credit: SpriteLights.com[Katherine] went through a great deal of iteration and development to get Sprite Lights to where they are today. She notes that you can learn anything online if you put in the work and connect to the right communities—it was through self-directed research that she taught herself the skills to get the project over the line. Beyond that, it’s also worth noting that technology might not be quite up to what you need right now—her project relies heavily on brand-new custom Zinergy batteries to be as thin as possible. Her next challenge is mass production—something she has pursued via a crowd-funding campaign.
Ultimately, Sprite Lights are a super-cool piece of body art. But beyond that, [Katherine] told us the great engineering story behind these astounding self-glowing stickers. As her fine example demonstrates, you can do really cool things if you just keep working at it and teach yourself the right skills along the way!
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A new security fund opens up to help protect the fediverse | TechCrunch
A new security fund aims to help apps in the fediverse — like Mastodon, Threads, and Pixelfed — to pay researchers for disclosing security bugs.Sarah Perez (TechCrunch)
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