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Soldati israeliani uccisi. L’Egitto conferma, si è trattato di un attacco


Le autorità egiziane hanno rivelato che l'ufficiale della polizia di frontiera si chiamava Mohamed Salah, 22 anni. Secondo le indagini avrebbe agito da solo allo scopo di colpire obiettivi israeliani e non stava inseguendo corrieri della droga L'articolo

della redazione

Pagine Esteri, 5 giugno 2021È stato un attacco armato premeditato e non un incidente avvenuto durante un inseguimento di corrieri della droga, la sparatoria che sabato scorso ha visto un poliziotto egiziano uccidere, in due situazioni diverse tra il monte Sagi e il monte Harif, tre soldati israeliani prima di essere ucciso a sua volta.

Le autorità egiziane hanno rivelato che l’ufficiale della polizia di frontiera si chiamava Mohamed Salah, 22 anni, e secondo le indagini in corso, avrebbe agito da solo allo scopo di colpire obiettivi israeliani. Sul suo corpo sono stati trovati sei caricatori per il suo mitra.

Gli egiziani avevano inizialmente affermato che il loro agente di polizia stava inseguendo un trafficante di droga quando è entrato in territorio israeliano, poi sono emersi elementi hanno smentito questa versione. Lo stesso premier israeliano Netanyahu aveva definito l’incidente “anomalo” e aveva mantenuto una insolita linea di basso profilo e prudente in considerazione, evidentemente, dei rapporti stretti tra Egitto e Israele proprio in materia di sicurezza. Senza dimenticare che il Cairo e Tel Aviv cooperano nel tenere sotto un rigido blocco la Striscia di Gaza.

In passato gli incidenti gravi lungo il confine non sono mancati. L’ultimo, nel 2011, con diverse vittime israeliane ed egiziane, fu causato da un attacco armato di uno dei tanti gruppi qaedisti nascosti nel Sinai e sui quali solo di recente il Cairo sembra aver avuto il sopravvento. Resta intenso il traffico di droga, sebbene Tel Aviv abbia costruito una barriera lungo il confine, volta principalmente a bloccare l’ingresso dei migranti africani. Pagine Esteri

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PRIVACYDAILY


N. 133/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Alcune delle più grandi organizzazioni caritatevoli britanniche che forniscono sostegno alle persone con problemi di salute mentale hanno condiviso con Facebook i dati sensibili della navigazione sul web per utilizzarli nel suo sistema di pubblicità mirata. I dati sono stati inviati tramite uno strumento di tracciamento incorporato nei... Continue reading →


C'è qualcuno che vuole contribuire alla traduzione di Kbin in Italiano?

@Che succede nel Fediverso?

Kbin è stato creato da uno sviluppatore che non dispone certo di risorse paragonabili a quelle di una BigTech., ma il progetto è già disponibile in quattro lingue: Inglese, Polacco, Olandese e Giapponese.
Se volete aiutare questo progetto a essere conosciuto in Italia e se volete aiutare gli utenti italiani a utilizzarlo, potete registrarvi su Codeberg e andare a questo link

Per informazioni, potete chiedere a @ernest


That's cool!
translate.codeberg.org/project…



Quale metodo usano gli americani per fare la guerra economica contro la Francia? La risposta di Arnaud Montebourg - ex ministro dell'Economia francese

@Politica interna, europea e internazionale

"Usano strumenti militari. Prima di tutto, usano tutti i sistemi di ascolto e di intelligence su cui hanno costruito dopo l'11 settembre. Non ascoltano i terroristi... beh, certamente lo fanno e questo è molto buono... ma loro ascoltare le aziende straniere che competono con le loro.

Quindi è molto semplice, è diventato chiaro nel 2014 quando #Snowden ha rivelato che c'erano 75 milioni di conversazioni ed e-mail che erano state sfruttate dalla NSA sulla Francia, sulle aziende francesi. Quando Pierucci - un uomo che oggi dovrebbe indossare la Legion d'Onore perché ha difeso la Francia piuttosto che i suoi interessi accettando di scontare due anni ingiustificati di carcere nelle carceri americane nell'affare Alstom... quando il signor Pierucci è stato arrestato a Manhattan dai pm gli hanno messo sotto il naso 1 milione di mail. Come hanno ricevuto 1 milione di email? Con intercettazioni illegali. 1 milione di email: un avvocato avrebbe impiegato 3 anni a leggerle... quindi non poteva difendersi. Quindi quelli sono gli strumenti militari.

In secondo luogo, hanno uno strumento chiamato diritto extraterritoriale. Gli americani usano una forma di legge, che è una legge imperialista, che consiste nel dichiararsi competenti per questioni che non li riguardano affatto.

Esempio: Alstom, un contratto tra l'Indonesia e una società francese. Ritengono che ci sia stato un reato commesso in questa materia 10 anni fa e fanno causa ad Alstom! Gli Stati Uniti non sono una vittima, nessuna compagnia americana è stata coinvolta in questo caso. Si dichiarano poliziotti del mondo minando gli interessi sovrani. Quindi questa è un'interferenza. Lo fanno in TUTTI i campi, e soprattutto in quello economico.

Ad esempio ITA. L'ITAR è interessante: gli Stati Uniti hanno fissato un elenco di 22.000 componenti sui quali si attribuiscono il diritto di autorizzare o meno l'esportazione da parte di una potenza straniera. Esempio: compri una vernice da mettere sull'ala del Rafale [un aereo da caccia francese] che è nella lista ITAR perché non è prodotta in Francia ma negli Stati Uniti o altrove... a causa di questa unica vernice si concedono il diritto di dire: "hai il diritto di esportare in questo o quel paese, ma non in questo perché è nemico degli Stati Uniti d'America". Perché dovrebbe interessarmi se è un nemico degli Stati Uniti d'America? I nemici dei miei alleati non sono necessariamente miei nemici! Esempio: hanno vietato l'esportazione di Rafales in Egitto a causa dell'ITAR. È così, e perché? Quindi la nostra urgenza dovrebbe essere quella di produrre questi 22.000 prodotti in Francia... O in Europa, nei paesi alleati anch'essi vittime dell'ITAR. Questa è una politica sovrana.

Posso anche parlarvi dell'American Patriot Act. 2001, 11 settembre, cosa fanno? Quando una società francese viene acquistata da una società americana, il governo americano ha il potere unilaterale di richiedere tutte le informazioni su una società controllata da una società americana. Assolutamente tutte le informazioni: brevetti, tecnologie, persone, ecc. Senza alcuna motivazione e senza autorizzazione giudiziaria, il che significa che si tratta di ricerche illegali.

Ecco perché nella vicenda dell'acquisizione delle valvole che equipaggiano i nostri sottomarini nucleari e le nostre centrali nucleari - le valvole Segault che vengono prodotte a Mennecy, nell'Essonne - sono intervenuto dicendo "è fuori discussione che questa attività passi sotto il controllo americano" ed ora è una società controllata dai canadesi. I canadesi non hanno diritti extraterritoriali, non è un problema lavorare con i canadesi. Ma gli americani sono diversi perché sono predatori. Questo è il motivo per cui ho detto "è fuori discussione che Segault, che equipaggia i nostri sottomarini nucleari, dia le nostre informazioni a una potenza straniera". Poiché i canadesi non hanno il diritto di farlo, se lo fanno è criminale. Ma per gli americani è la legge farlo!"


L'intervista a Arnaud Montebourg



Il giudice ordina al Crown Prosecution Service di chiarire la distruzione di documenti chiave su Julian Assange

@Giornalismo e disordine informativo

WIKILEAKS - Dopo anni passati a scontrarsi con un muro invalicabile, la prima crepa è apparsa con l'ultima sentenza sul nostro caso #FOIA emessa dal giudice O'Connor. Oltre alla sentenza, il deputato laburista britannico John McDonnell ha appena ottenuto nuove informazioni dal Crown Prosecution Service. McDonnell chiede un'inchiesta indipendente sul ruolo del CPS nel caso #Assange.

#FreeAssange #wikileaks

L'articolo di @stefania maurizi è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano



Droni contro umani? I risultati del test dell’US Air Force


La tecnologia è sempre stata una delle componenti fondamentali della guerra. Sin dalla preistoria, l’utilizzo di armamenti basati su tecnologie più avanzate ha nettamente spostato l’ago della bilancia a favore di una o dell’altra fazione coinvolte nel con

La tecnologia è sempre stata una delle componenti fondamentali della guerra. Sin dalla preistoria, l’utilizzo di armamenti basati su tecnologie più avanzate ha nettamente spostato l’ago della bilancia a favore di una o dell’altra fazione coinvolte nel conflitto. Ma fino ad ora, per quanto all’avanguardia, ogni arma è sempre stata un mero strumento sotto il totale controllo del suo utilizzatore umano. Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, questo stato delle cose è destinato a cambiare per sempre.

Il Future Combat Air and Space Capabilities, un evento promosso dalla Royal Aeronautical Society che si è tenuto a Londra tra il 23 e il 24 Maggio, ha visto numerosi esponenti legati al mondo dell’aerospazio ritrovarsi per discutere di progetti, trend e scenari futuri. Uno degli interventi, quello del colonnello dell’US Air Force Tucker “Cinco” Hamilton, ha suscitato forti reazioni nell’opinione pubblica internazionale, anche al di fuori del settore della difesa.

Nel suo discorso, Hamilton ha menzionato un esperimento svolto dalle Forze Armate statunitensi. In questo esperimento, a un drone controllato dall’intelligenza artificiale è stato dato l’obiettivo di distruggere una postazione missilistica nemica. Il velivolo avrebbe dovuto in primo luogo acquisire il bersaglio in modo completamente autonomo e solo in un secondo momento, previa autorizzazione del suo referente umano, utilizzare le armi a sua disposizione per distruggere il bersaglio e portare a termine con successo la missione.

I comportamenti del drone sarebbero stati guidati da una mappa interna basata su un sistema di punteggi. Ovviamente, la distruzione del bersaglio nemico rappresentava la priorità per la macchina; ma allo stesso tempo questo sistema permetteva di imporre forte limitazioni all’Uav (unmanned aerial vehicle), come quella di non poter assolutamente uccidere il proprio controllore umano. O almeno, non volontariamente.

Hamilton ha riferito che il drone ha interpretato come un ostacolo alla sua missione, obiettivo primario assoluto, la necessità di ricevere un via libera da parte del referente umano. Essendo stata programmata per non uccidere l’umano, l’Intelligenza Artificiale ha trovato un’altra soluzione ‘ovvia’: liberarsi da ogni sorta di vincolo distruggendo il sistema di comunicazioni che connetteva l’essere umano alla macchina. Così il drone ha aperto il fuoco sulla torre di comunicazione, distruggendola. E uccidendo l’umano che si trovava al suo interno.

Non è ancora chiaro se l’esperimento sia stato condotto realmente, o se sia solo uno scenario considerato plausibile dagli addetti ai lavori. Una differenza che non andrebbe certo a intaccare il risultato. In seguito alle numerose reazioni provocate dal suo intervento, Carlson ha sottolineato come le Forze Aeree statunitensi siano consapevoli dei rischi legati all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, e che esse si sono impegnate a proseguire le ricerche nel settore sulla base dei principi etici.

Come comandante operativo del 96°stormo “Test Wing” e del programma AI testing and operations dell’aviazione americana, Hamilton ha avuto modo di lavorare a lungo con l’intelligenza artificiale, sviluppando così una forte consapevolezza degli enormi vantaggi ma anche dei numerosi rischi ad essa collegata. Già in passato il colonnello americano si era espresso al riguardo, quando in un’intervista del 2022 per Defence IQ Press aveva affermato che “Dobbiamo affrontare un mondo in cui l’IA è già qui e sta trasformando la nostra società. L’IA è anche molto fragile, cioè è facile da ingannare e/o manipolare. Dobbiamo sviluppare modi per rendere l’IA più robusta e avere una maggiore consapevolezza del perché il codice software sta prendendo determinate decisioni”.

Lo sviluppo di armamenti autonomi guidati dall’intelligenza Artificiale è una delle priorità che le Forze Armate di tutto il mondo stanno perseguendo. L’utilizzo di simili strumenti potrebbe rivoluzionare la conduzione delle operazioni militari a 360°, portando innumerevoli vantaggi relativi ed assoluti al primo attore in grado di poterle sviluppare. Ma se i rischi rimangono pressoché nulli finché tali strumenti vengono utilizzati con funzioni ausiliarie (ricognizione, decoy, rifornimento), dotare questi strumenti in grado di ‘pensare autonomamente’ con capacità letali rende molto più probabile il verificarsi di quello che viene popolarmente definito come ‘scenario Terminator’. E l’esperimento menzionato da Hamilton ne è solo l’ultima conferma.


formiche.net/2023/06/droni-uma…



Supportiamo A/I! ❤️


5x1000xAI
Uno dei, pochi, vantaggi che ci ha spinto a trasformarci in una "Associazione riconosciuta" (Associazione AI ODV) è quello di poter ricevere le donazioni tramite il 5x1000, la possibilità di decidere a chi destinare una piccola parte delle tasse che si pagano. La cosa vale solo per chi paga le tasse in Italia.

Per questo, se pensate di avere una qualche affinità con il nostro progetto e se volete che continui a funzionare, vi invi
cavallette.noblogs.org/2023/06…


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#laFLEalMassimo – Episodio 95 – Considerazioni Finali Libertà e Crescita


Rilevo con una certa soddisfazione che anche le considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia, così come l’autorevole relazione annuale sullo stato dell’Economia italiana esordiscono condannando l’ingiusta invasione perpetrata dalla Russia ai

Rilevo con una certa soddisfazione che anche le considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia, così come l’autorevole relazione annuale sullo stato dell’Economia italiana esordiscono condannando l’ingiusta invasione perpetrata dalla Russia ai danni del popolo Ucraino.

Si tratta di un segnale importante e di una fondamentale manifestazione di civiltà e raziocinio in un paese dove una parte non piccola della classe politica mette in discussione il sostegno alla nazione invasa non solo in modo aperto come avviene per alcune frange estreme, ma anche in modo surrettizio come nel caso dei “Pacifinti di Giuseppe Conte” o delle recenti critiche della leader PD Elly Schlein in merito all’uso dei fondi del PNRR per la produzione di armamenti.

Nel discorso del governatore troviamo un’Italia che ha resistito piuttosto bene ad una serie di circostanze impreviste dalla Pandemia da Covid19 al ritorno della guerra in Europa con le conseguenti tensioni sui prezzi di molti prodotti non solo nell’energia e nelle materie prime.

Si tratta di un paese che però deve ancora risolvere diversi nodi strutturali, dalla scarsa produttività del settore privato all’inefficienza della pubblica amministrazione aggravati da una normativa fiscale contorta e disfunzionale e un sistema previdenziale sempre meno sostenibili a fronte dei mutamenti nella struttura demografica.

Per superare queste sfide l’unica strada è tornare a crescere in modo sostenuto e per raggiungere questo obiettivo è necessario portare avanti le riforme collegate al PNRR che mi permetto di aggiungere costituiscono una condizione necessaria, ma forse non ancora sufficiente per garantire un futuro sostenibile sul piano sociale ed economico al nostro paese.

youtu.be/mG3yw2A9wJE

L'articolo #laFLEalMassimo – Episodio 95 – Considerazioni Finali Libertà e Crescita proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



L’Estonia, la nuova Europa e il futuro della Nato. La versione di Kolga


In questa intervista con Formiche.net, il direttore del Dipartimento pianificazione del ministero degli Affari Esteri di Tallin Margus Kolga ha rimarcato come il sostegno militare all’Ucraina sia necessario per permettere a Kyiv di difendersi con successo

In questa intervista con Formiche.net, il direttore del Dipartimento pianificazione del ministero degli Affari Esteri di Tallin Margus Kolga ha rimarcato come il sostegno militare all’Ucraina sia necessario per permettere a Kyiv di difendersi con successo dall’aggressione russa, ma allo stesso tempo non sia sufficiente a garantire il mantenimento della pace e ad evitare il ripetersi di situazioni simili. Secondo il diplomatico, che è stato ambasciatore estone alle Nazioni Unite e in Svezia, un rafforzamento militare di tutti i membri dell’Alleanza atlantica (specialmente lungo il confine con la Federazione Russa) e un veloce allargamento della stessa sono requisiti indispensabili per neutralizzare ogni futura velleità di espansionismo militare da parte di Mosca.
7524318Margus Kolga
L’Invasione dell’Ucraina iniziata nel Febbraio 2022 è stato uno degli eventi che hanno destabilizzato maggiormente il sistema internazionale. Quali pensa che siano le conseguenze principali?

È ancora troppo presto per dirlo. Per adesso sappiamo che definirà il futuro dell’intero ordine internazionale, non solo di quello dell’Europa. L’unica cosa certa è che Vladimir Putin ha fallito nel realizzare i suoi obiettivi originari: se gli intenti di quest’invasione fossero stati il ‘punire’ l’Ucraina, di rallentare l’espansione del mondo libero o di rimodellare gli equilibri internazionali a favore del Cremlino, hanno tutti fallito miseramente. Basti pensare al caso della Svezia e della Finlandia. Ma a su questo avremo tempo di riflettere in un secondo momento. Adesso quello che conta è concentrarci sul vincere questa guerra.

Ritiene che quest’invasione sia stata come un fulmine a ciel sereno?

L’attacco russo non è stata una sorpresa. Già in passato la Russia, uno dei membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha deciso di impiegare lo strumento militare per perseguire i suoi obiettivi, basti pensare alla Crimea o alla Georgia. Anche se non ci aspettavamo un’operazione militare di tale portata, da quando abbiamo cominciato a notare gli ingenti ammassamenti di truppe lungo i confini tra Ucraina, Russia e Bielorussia abbiamo capito che qualcosa stesse per succedere.

Come considera la postura assunta dall’Unione Europea nei confronti della Russia?

La strategia dell’Unione Europea per sostenere l’Ucraina e rispondere alla Russia è stata ottima. Certo, soprattutto all’inizio è stato difficile trovare un terreno comune per mettere d’accordo tutti gli stati membri. Ma le istituzioni europee hanno agito in modo veloce ed efficace. Sia nel sostenere militarmente l’Ucraina e nel programmare il suo accesso all’Unione Europea, ma anche nel mantenere coeso, assieme agli alleati Nato, il fronte delle sanzioni ad una portata senza precedenti. L’unità è forza, e soltanto preservandola potremo arrivare a una vittoria e costruire la pace. Ma dobbiamo essere pronti a ogni evenienza, e il conflitto potrebbe perdurare ancora a lungo, così come potrebbe finire in brevissimo tempo.

Quale pensa siano le priorità per ristabilire una situazione di sicurezza in Ucraina, e in generale lungo tutto il fianco est della Nato?

Prima di tutto, è necessario che la Russia venga respinta militarmente fino alle posizioni che occupava prima del 2014. In ogni altro caso si legittimerebbe, anche parzialmente, l’atto di aggressione che la Russia ha portato avanti negli ultimi 10 anni. Inoltre, è necessario fare in modo che la Russia inebolisca le sue capacità militari, cosa che sta avvenendo esattamente in questo momento: in Ucraina le Forze Armate russe si stanno lentamente dissanguando, e a questo punto del conflitto si cominciano a vedere i risultati. Un altro punto fondamentale è perseguire come criminali coloro che hanno messo in atto questa guerra, anche tramite l’istituzione di un tribunale internazionale. Ma su questo dobbiamo adoperarci ancor prima della fine del conflitto. Dobbiamo rendere giustizia agli ucraini, ma anche a noi stessi. La Russia deve capire una volta per tutte che nessun crimine resterà impunito: Bucha e Irpin non possono essere dimenticate.

Crede che l’Estonia possa in qualche modo sostenere la Svezia e la Finlandia nel processo di integrazione con l’Alleanza Atlantica?

Sul piano tecnico, sia Finlandia che Svezia sono già pronte per entrare nella Nato. Saranno membri a pieno titolo dell’alleanza e pienamente operativi sin dall’inizio. Quello che dobbiamo fare è incrementare ulteriormente il livello della nostra cooperazione militare, sia a un livello apicale che in un contesto quotidiano, soprattutto considerando la nostra posizione geografica. Le capacità aereonavali svolgono un ruolo importante nel contesto baltico, e sia Stoccolma che Helsinki possono dare un apporto importante in questo senso. Ma senza dimenticare l’importanza delle forze terrestri. La Finlandia ha un grande esercito di leva, necessario a difendere i suoi lunghi confini con la Federazione Russa; ma con l’entrata nella Nato, dovrà riformarne la struttura per accrescerne la sinergia con quelli degli altri stati membri. Fino ad ora, la difesa della regione baltica si basava sul concetto di “Forward Presence”: un piccolo contingente Nato presente sul campo con la responsabilità di svolgere un ruolo di deterrenza (grazie al cosiddetto tripwire mechanism) e, in caso di attacco russo, di supportare gli eserciti nazionali nel rallentare l’offensiva nemica in attesa dell’arrivo dei rinforzi. Dopo l’Ucraina, dobbiamo parlare di “Forward Defence”.

L’Estonia si sta già muovendo in questa direzione?

Assolutamente sì. Fino ad ora, il nostro esercito era organizzato avendo come unità di base la brigata, molto più adatta a conflitti di dimensioni ridotte e più facilmente gestibile. Adesso stiamo passando alla struttura divisionale. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per ottenere a livello nazionale capacità di difesa aerea a medio raggio, che fino ad ora sono state fornite su base rotazionale dagli altri membri dell’alleanza. Ma sono necessarie le giuste risorse: per questo motivo tutte le forze politiche dell’Estonia si sono accordate per alzare il budget destinato alla difesa dal 2% al 3% del Pil. E speriamo che i nostri alleati facciano lo stesso, anche se non subito. Il problema, per l’Estonia e non solo, non è la scarsa disponibilità di armamenti, ma le basse capacità di produzione degli stessi.

Pensa che l’esistenza di un tripwire mechanism in Ucraina avrebbe prevenuto quanto accaduto nel febbraio scorso?


L’appartenenza dell’Ucraina alla Nato avrebbe prevenuto l’aggressione, non il tripwire mechanism. Nel 2008 siamo stati troppo vaghi: se ci fosse stata una roadmap per l’adesione di Kyiv alla Nato, forse le cose sarebbero andate diversamente.

L’Estonia ospita all’interno dei suoi confini una forte minoranza russa, fonte di timori per vari osservatori internazionali. Eppure non si sono verificati incidenti. Qual è stato l’approccio del vostro governo al riguardo?

Sin dall’indipendenza, abbiamo creato un clima di fiducia con tutte le minoranze non estoni (e specialmente quelle russe). Per capire il problema si deve guardare al passato. C’è sempre stata una minoranza russa in Estonia. Nel periodo tra le due guerre ammontava al 7% della popolazione, poi in epoca sovietica ha raggiunto il 34-35% grazie alle immigrazioni promosse dal governo di Mosca. All’inizio questi immigrati non erano benvisti, erano considerati alla stregua di occupanti e c’erano difficoltà relazionali tra i due ceppi. Dopo la caduta dell’Unione sovietica c’è stato il rischio di un conflitto etnico, ma abbiamo evitato la caccia alle streghe. Così abbiamo creato una fiducia reciproca.

Mostrare questa attitudine ha aiutato molto: la minoranza russa ha capito di far parte della nostra società. Dall’inizio del conflitto in Ucraina queste questioni sono tornate a galla, e quindi abbiamo cercato di limitare la propaganda del Cremlino. Abbiamo chiuso i canali russi, ma abbiamo creato canali estoni in lingua russa. Sono liberi, controlliamo solo che non ci sia alcuna forma di propaganda a favore di Mosca. In generale, i media estoni sono aperti e trasparenti, siamo quarti nel World Press Freedom Index. Non diciamo bugie ai nostri concittadini. Lavoriamo anche per accogliere i giornalisti russi che scappano dal regime, creando dei visti ad hoc. Siamo piccoli, ma facciamo quel che possiamo.

Quali sono, secondo lei, le priorità per il Summit della Nato che si terrà a Vilnius, in Lituania, tra poco più di un mese?

Per prima cosa, dobbiamo implementare sul piano pratico le decisioni prese lo scorso anno a Madrid. In secondo luogo, dobbiamo dare una prospettiva concreta all’Ucraina per l’adesione alla Nato, tenendo in considerazione l’evolversi della situazione al fronte. Dobbiamo essere preparati a cosa succederà al termine del conflitto, e l’adesione dell’Ucraina alla Nato, è la miglior forma di garanzia. Il terzo punto, l’ho già menzionato prima, è quello di discutere in modo sostanziale l’aumento al 3% del budget della difesa di ciascun paese membro. Un’altra priorità sarebbe la partecipazione della Svezia come stato membro effettivo, ma vedremo…


formiche.net/2023/06/estonia-b…



Possiamo sfruttare il potenziale dell'utilizzo di ChatGPT per estrarre dati dai PDF? Il post di @bxroberts su @gijn


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Breve guida per il cittadino che vuole svolgere inchieste e indagini in autonomia.

@Giornalismo e disordine informativo

Riportiamo questa interessante guida (in francese) dedicata a tutti i cittadini e gli attivisti interessati.

Di seguito i capitoli pubblicati e quelli in corso di pubblicazione:

- Pianificazione e gestione di un'indagine
- Etica e sicurezza
- Ricerca su Internet
- Ricerca sugli individui
- Identificazione dei veri proprietari delle società
- Consultazione degli archivi governativi (in attesa di pubblicazione)
- L'indagine degli attori politici (in attesa di pubblicazione)
- Ricerca attiva negli archivi immobiliari (in attesa di pubblicazione)

in reply to Franc Mac

cercherò di aggiornare questo messaggio con le nuove uscite, in modo che chiunque l'abbia ricondiviso o contrassegnato come preferito, verrà avvisato sugli aggiornamenti

@giornalismo

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Gestire le tue cerchie su Bonfire ora è un gioco da ragazzi.
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Anni di Serietà


https://youtu.be/0kZrYEfpbNo L'articolo Anni di Serietà proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/anni-di-serieta/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


Quasi trecento le vittime del disastro ferroviario in India


Il bilancio del terribile incidente ferroviario che ieri ha coinvolto due treni è salito ad almeno 288 morti e 900 feriti L'articolo Quasi trecento le vittime del disastro ferroviario in India proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/06/0

della redazione

Pagine Esteri, 3 giugno 2023 – Le operazioni di soccorso nello Stato di Odisha, nell’India Orientale, sono terminate e il bilancio del terribile incidente ferroviario che ieri ha coinvolto due treni è salito ad almeno 288 morti e 900 feriti, ha comunicato alla stampa il direttore locale dei vigili del fuoco Sudhanshu Sarangi. Altre fonti danno un bilancio leggermente più basso, 267 morti.

La collisione tra i due convogli ferroviari è avvenuta intorno alle 13:30 italiane di venerdì, quando l’Howrah Superfast Express, che va da Bangalore a Howrah si è scontrato con il Coromandel Express, in percorrenza tra Kolkata e Chennai. Sarebbe rimasto coinvolto nel disastro anche un treno merci nella stazione di Bahanaga. Molti passeggeri sono rimasti intrappolati nelle carrozze ribaltate del Howrah Superfast Express, un treno ad alta velocità.

Non è chiaro quale treno sia deragliato per primo e le autorità non hanno ancora rilasciato una versione ufficiale dell’accaduto e sulle possibili cause del disastro ferroviario più grave in India da venti anni a questa parte.

L'articolo Quasi trecento le vittime del disastro ferroviario in India proviene da Pagine Esteri.



Le comunicazioni tra Cina e Usa possono evitare una guerra a Taiwan, parola di Austin


Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha usato lo spazio concessogli dallo Shangri-La Dialogue di Singapore per avvertire che un conflitto su Taiwan “influenzerebbe l’economia globale in modi che non possiamo immaginare” e ribadire la

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha usato lo spazio concessogli dallo Shangri-La Dialogue di Singapore per avvertire che un conflitto su Taiwan “influenzerebbe l’economia globale in modi che non possiamo immaginare” e ribadire la necessità di una maggiore comunicazione tra le forze armate americane e cinesi. Ossia battere su un punto che attualmente l’amministrazione Biden considera come prioritario: non perdere totalmente il contatto con Pechino ed evitare l’innesco di una nuova (e potenzialmente più preoccupante) Guerra Fredda.

Taiwan e comunicazioni: priorità Usa

“Non fraintendete la realtà: un conflitto nello Stretto di Taiwan sarebbe devastante”, ha detto Austin sabato dal palco della conferenza sulla sicurezza asiatica – che significa indo-pacifica e dunque globale – organizzata dall’International Institute of Strategic Studies di Londra. “Tutto il mondo ha interesse a mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, tutto il mondo. Ne va della sicurezza delle rotte commerciali e delle catene di approvvigionamento globali”. E poi: “Per i leader responsabili della difesa, il momento di parlare è sempre e il momento giusto è adesso”, ha aggiunto il capo del Pentagono. “Sono profondamente preoccupato che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente per migliorare i meccanismi di gestione delle crisi tra i nostri due eserciti. Ma spero che le cose cambino, e presto”.

Tutto arriva mentre Pechino ha ripetutamente respinto le richieste del Pentagono per mettere Austin a un tavolo con il suo omologo Li Shangfu, e sfruttare la conferenza di Singapore per riaprire il dialogo military-to-military. I due hanno scambiato qualche convenevole, ma “una cordiale stretta di mano non sostituisce un engagement significativo”, ha precisato Austin. Il tutto mentre escono le notizie su una visita non-più-segreta del direttore della Cia, Bill Burns, a Pechino per cercare di sbloccare l’impasse sui dialoghi più consistenti tra le due potenze.

Se è vero che Washington intenda dimostrare disponibilità sulla riapertura delle discussioni, secondo un “disgelo” che il presidente americano aveva auspicato durante il G7, è anche vero che non intende cedere aliquote di controllo nelle relazioni. Non a caso, poco dopo le osservazioni di Austin un funzionario militare americano ci ha tenuto a far sapere ai media che una nave da guerra della US Navy stava transitando lungo lo Stretto di Taiwan, un’operazione che gli americani considerano di routine, perché vedono quelle acque come internazionali, mentre per i cinesi è una provocazione in acque considerate sovrane – dato che non riconoscono l’esistenza di Taiwan e la vedono come una provincia ribelle da annettere.

Il contesto

Gli Stati Uniti stanno “distruggendo le relazioni tra Stati Uniti e Cina”, ha dichiarato He Lei, tenente generale ed ex vicepresidente dell’Accademia di scienze militari del PLA. “La Cina non prenderà ordini durante la sua ascesa pacifica”, ha detto il funzionario di rango medio-basso, probabilmente chiamato a parlare per ordine del Partito/Stato per non dare eccessivo valore alle parole dell’americano. È un confronto comunicativo, dove ognuna delle due super-potenze accusa l’altra di rompere il clima e alterare i rapporti.

Anche per questo i Paesi asiatici vivono una fase di preoccupazioni crescenti. Temono che le tensioni tra Stati Uniti e Cina siano irreparabili e possano sfociare in un conflitto. Alla domanda se gli Stati Uniti stiano cercando colloqui per il controllo degli armamenti nucleari con Pechino, Austin ha aggiunto: “Non appena risponderanno al telefono, forse riusciremo a lavorare”. Austin ha anche usato il suo discorso alla conferenza per contrapporre la visione statunitense per l’Indo Pacifico “free and open” ai rischi di “coercizione, intimidazione o bullismo”. È una forma di rassicurazione agli attori regionali, incontrati in vari modi in questi giorni. “[Quella degli Usa] è una visione di un Indo-Pacifico libero, aperto e sicuro, in un mondo di regole e diritti”, ha detto Austin. Queste regole e diritti, ha aggiunto, includono “i diritti umani e la dignità umana” e la necessità di risolvere “le controversie attraverso il dialogo pacifico e non con la coercizione o la conquista”.


formiche.net/2023/06/cina-usa-…



PRIVACYDAILY


N. 132/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Amazon ha accettato di pagare la Federal Trade Commission (FTC) statunitense dopo essere stata accusata di non aver cancellato le registrazioni di Alexa su richiesta dei genitori. Si è scoperto che ha conservato dati sensibili per anni. Anche Ring, pagherà dopo aver dato ai dipendenti accesso illimitato ai... Continue reading →


Ben Roberts-Smith perde la causa per diffamazione, con il giudice che trova l'ex soldato SAS che ha commesso crimini di guerra

@Giornalismo e disordine informativo

Il giudice Anthony Besanko ha scoperto che i giornali hanno stabilito verità sostanziali o contestuali sulle accuse di omicidi di civili disarmati in Afghanistan

Ben Roberts-Smith VC, il soldato vivente più decorato d'Australia, ha ucciso civili disarmati mentre prestava servizio militare in Afghanistan, ha scoperto un giudice del tribunale federale.

A Sydney, il giudice Anthony Besanko ha scoperto che, sulla base delle probabilità, Roberts-Smith ha preso a calci un prigioniero ammanettato da un dirupo a Darwan nel 2012 prima di ordinare a un soldato australiano subordinato di sparare a morte al ferito.

Da Sydney, Ben Doherty per The Guardian



Vernissage: L’app per Pixelfed che trasforma Mastodon in Instagram

@Che succede nel Fediverso?

Vernissage è un’applicazione pensata per gli amanti della fotografia che desiderano condividere le loro creazioni attraverso Pixelfed, un servizio decentralizzato di condivisione di foto simile a Instagram.

Sono entrambe alternative nate in un’ottica open source, in forma decentralizzata, un po’ come il social network Mastodon. Soluzioni alternative alle app delle big tech, come Meta e Twitter, che mirano a fornire servizi senza passare per algoritmi voluti da aziende centralizzanti. Algoritmi spesso collegati a circuiti pubblicitari.

Continua su Melamorsicata



Parate militari, sfoggio di potenza, frecce tricolori e la parola "patria" che viene ripetuta. Sarebbe stato giusto che a qualcuno degli uomini e delle donne ch


Non c’è alcun materiale didattico che una Università pubblica (ma questo vale similmente per la Scuola) non possa produrre da sola, senza alcuna necessità di cederne i diritti ad editori privati
@Pirati Europei
Open science: libri didattici aperti. Un servizio per gli studenti

Invece che far pagare libri scritti da altri docenti universitari, ha più senso che le Università incentivino la autoproduzione di materiale didattico, mediante le proprie University Press, e magari dando qualche bonus (in ore di didattica o periodi di sabbatico) ai docenti che si impegnino a scrivere un manuale per il proprio corso. Idealmente, un corso universitario dovrebbe offrire gratuitamente tutto il materiale didattico, e tarare questo materiale sullo specifico insegnamento. Non c’è alcun materiale didattico che una Università pubblica (ma il discorso vale similmente per la Scuola) non possa produrre da sola, senza alcuna necessità di cederne i diritti ad editori privati.
Abbiamo chiesto a Giovanni Puccetti*, professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie come e perché ha deciso di produrre un libro didattico open access e se secondo lui questa esperienza sarebbe esportabile in altre discipline.

cc @Scuola - Gruppo Forum

La copertina del libro di Giovanni Puccetti

]L'intervista completa è su ROARS[/url]

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lemmy - Collegamento all'originale
LucciolaXlanterna
Scommetto che veniva criticato dai colleghi che lo accusavano di arricchirsi vendendo i propri libri...

Scuola - Gruppo Forum reshared this.

in reply to Informa Pirata

La casa editrice Ledizioni pubblica testi universitari con licenza CC e spesso PDF gratuito.

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L'Etna e gli altri vulcani non sono la causa del cambiamento climatico
@Scienza e innovazione
Dopo l'eruzione dell'Etna, che si è verificata nei giorni scorsi, ha ripreso a circolare una vecchia bufala: i vulcani emettono più CO2 delle attività umane. L'Etna ha appena comunicato ai geni di Ultima Generazione chi comanda, sentenzia un profilo su Twitter. Chi rilancia questa bufala pensa, in questo modo, di fare una pernacchia agli attivisti e di svelare al mondo verità che avevamo tutti davanti agli occhi, ma che non vedevamo perché accecati dalla propaganda gretina e green. Perché l'idea, naturalmente, è sempre quella per cui tutto ciò che ruota attorno al cambiamento climatico sia partorito dalla testa degli attivisti. Gli scienziati non sapevano che i vulcani emettono CO2, né che il Sole è più grande della Terra, come ci informa un collaboratore del quotidiano La Verità. Vediamo come stanno le cose.

Di Antonio Scalari su Valigia Blu

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Andrea Russo

questi vulcani hanno aumentato parecchio l'attività dall'inizio della rivoluzione industriale... 🤔

Fonte: co2.earth/co2-ice-core-data



#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta tre istituti abruzzesi: due istituti professionali e una nuova scuola costruita con i fondi PNRR.


Dopo dieci anni dalla stipulazione e otto anni dall’ultimo adeguamento delle tabelle salariali, i sindacati confederali hanno sottoscritto un’ipotesi di acc


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito celebra la Festa della Repubblica con un’esposizione di volumi dedicata all’anniversario del 2 giugno.


Kreditauskunftei CRIF hält Daten vor Konsumenten systematisch zurück


L'agenzia di riferimento del credito CRIF nasconde sistematicamente i dati ai consumatori il procedimento di noyb contro il credit bureau CRIF sta prosciugando una palude di violazioni legali e interpretazioni ciniche del GDPR. Oltre ai punteggi di credito imprecisi e alla raccolta illegale di dati, il missing piece


noyb.eu/de/credit-agency-crif-…



Ethiopia, ethnic cleansing persists despite the truce in Tigray


In Tigray, Ethiopia, abuses and violence continue after 2 years of genocidal war that began on 4 November 2020 and was formally stopped by the cessation of hostilities by signing an agreement in Pretoria between the central government and members of the T

In Tigray, Ethiopia, abuses and violence continue after 2 years of genocidal war that began on 4 November 2020 and was formally stopped by the cessation of hostilities by signing an agreement in Pretoria between the central government and members of the TPLF on 3 November 2022

  • Local authorities and Amhara forces in Western Tigray Zone in northern Ethiopia have continued an ethnic cleansing campaign against Tigrayans since the November 2, 2022, truce agreement.
  • The Ethiopian government should suspend, investigate, and appropriately prosecute security forces and officials implicated in serious rights abuses in Western Tigray.
  • International law provides that people forcibly removed from their homes have the right to return. However, the current context in Western Tigray is not conducive for voluntary, safe, and dignified returns.

These 3 points are the incipit highlighted by the recent report by HRW – Human Rights Watch

“The November truce in northern Ethiopia has not brought about an end to the ethnic cleansing of Tigrayans in Western Tigray Zone,” said Laetitia Bader, deputy African director at Human Rights Watch. “If the Ethiopian government is really serious about ensuring justice for abuses, then it should stop opposing independent investigations into the atrocities in Western Tigray and hold abusive officials and commanders to account.”


Interviews and testimonies collected by HRW reveal that internally displaced Tigrayans in western Tigray occupied by Amhara forces and former Tigrayan prisoners illegally arrested and detained in inhumane conditions and in abuse of international humanitarian law are still seeking justice for the posthumous violence.

Displacements during the war today have turned into a policy of ethnic replacement by the Amhara, trying to erase the identity of the Tigrinya people in the occupied areas by inducing them to exchange new identity documents with Amahara instead of Tigrinya.

On 6 May 2023 the testimony of Sister Laura, during the dinner of the Amici di Adwa ONLUS, spoke of the constant work of the Salesian mission in Adwa and of the medical and health support for adults and children thanks to the Kidane Mehret hospital, one of the few who have been miraculously active, even if with almost no sanitary materials and medicines for more than 2 years.

youtube.com/embed/JO6xd05vqQU?…

On 11 May 2023, the AU – African Union Verification and Compliance Monitoring Mission (MVCM) was denied entry into Irob District by Eritrean forces at a checkpoint in Sobeya, Eastern Tigrai.

The AU did not comment to TigraiTV which released the news, but a source who wished to remain anonymous but briefed on the facts and part of the monitoring team testified that according to him the AU has the information from the publication.

“We have also reported that we are not safe traveling, there is practically nobody protecting us, I am thankful the Eritrean troops left us with no harm”


According to the source, the AU monitoring team has planned to launch a patrol in Humera, West Tigrai on June 6, 2023. However, he noted that unsafe movements will negatively impact the monitoring process.

“We are not safe. besides we are not allowed to appear on the media”


On May 19, 2023, Roland Kobia, Ambassador for Europe to Ethiopia, paid the first formal visit of a Western representative, 7 months after the Pretoria Agreement, to an IDP camp in Shire, Tigray, reporting it via Twitter and thanking UNHCR Ethiopia and its partners for their work towards internally displaced persons.

Even today, on the date of publication of this study on June 2, 2023, transparency on objective and updated data on the IDP camps by the international humanitarian agencies in charge is slow.

On May 23, 2023, the IDPs, internally displaced in Tigray, demonstrate to claim their rights, today too many still abandoned and at the mercy of events. Peaceful demonstrations in several cities of Tigray: Abyi Adi, Adigrat, Adwa, Axum, Mekelle, Shire…

A sign in Mekelle read:

“We want to farm and live; we don’t want to continue waiting for aid”


The real activity of ethnic replacement is not the one denounced by the Italian Minister Lollobrigida who causes alarmism by intimidating the invasion of Italy by African migrants, but should learn what “ethnic replacement” really means by updating with the real and current facts that are taking place by political will in Ethiopia today.

Another protester warned against “the illegal act of demographic change in western Tigray” by Amhara state. (report reported by TGHAT)

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On 25 May 2023 Eritrean troops in Tigray blocked a mission led by UNOCHA Deputy Chief of Ethiopia consisting of UNOCHA, UNDSS, WHO and other NGOs which were barred from entering Gemhalo village in Tahtay woreda [district] Adiyabo.

The mission was stalled after it traveled 16km from Sheraro around Waela-Nihbi. Eritrean forces are located in Tigray a short distance from Sheraro, occupying five kebeles [neighborhoods] in Tahtay-Adiyabo woreda [district] (source CNN)

On May 26, 2023 Goyteom Gebreegziabher shares map of inaccessible schools in Tigray:

“Inaccessible schools of #Tigrai. 548 (23%) schools of #Tigrai is still #inaccessible, due to invaded by (318) and Amhara (230) forces. The # of schools in Central (13), Eastern (46), North West (97), Southern (151) and Western (219) Tigrai.”


Scuole inaccessibili in Tigray occupate dalle forze amhara ed eritree - EtiopiaInaccessible schools in Tigray occupied by Amhara and Eritrean forces – Ethiopia
On May 26, 2023 Woldegiorgis G.Hiwot denounces and shares a photo of an ID:

“AmharaState is settling people in areas ethnic Tigrayans have been cleansed by its barbaric militants. It has been forcing the remaining Tigrayans to change their identities to Amharas. It’s distributing ID_Cards in Amharic in the Raya_Tigray, as it did in the Western_Tigray.”


Carta di identità in amarico come pulizia demografica e repressione del popolo del TigrayIdentity card in Amharic as a demographic cleansing and repression of the people of Tigray
On the other hand, with regard to the pursuit of justice for all the victims of the genocidal war in Tigray, the USA and Europe have swept the mission of pursuing this goal like dust under the carpet: justice which is the cornerstone towards peace.

In fact, the Pretoria agreement is a very important cessation of hostilities agreement to silence the weapons, but to be considered a stop-gap solution as a truce to recover time in seeking real ways to rebuild Tigray and the society in Ethiopia which is now so flawed that it is not known how many more generations must pass to be able to recover perhaps a minimum of stability.

Several observers have accused this agreement as agreed and instilled at the table by senior US officials who have been passed off as mere observers of the negotiations mediated by the African Union: for some, however, it seems and hypothesizes instead they were the architects of the first drafts of the truce plan and cessation of hostilities.

A not so improbable hypothesis given the world war between the super powers, the cold war between the USA and Russia and all their allies, whose balance is increasingly evident is Africa for its resources.

In fact, the HRW report underlines how:

While the European Union, the United States, and other international partners have said that justice is a priority in Tigray, they are falling short of identifying explicit or concrete benchmarks for accountability for the atrocities against Tigrayans in Western Tigray, despite the near absence of independent investigations there to date, Human Rights Watch said. Instead, since the signing of the truce, many governments have sought a rapprochement with Ethiopian federal authorities rather than seeking tangible progress on accountability. In April, the EU Foreign Affairs Council adopted formal conclusions on its future engagement with Ethiopia but did not address the lack of progress on justice, including in Western Tigray.


If during the genocidal war the Italy of former foreign minister Luigi Di Maio was slow to wait, that of the current Meloni government wasted no time in donating 182 million euros as three-year loans to support stability and economic development in the agro chain Ethiopian food by signing agreements with the Ethiopian government implicated in war crimes and crimes against humanity.

Economic agreements for international cooperation projects are the mask of neo-colonialism which is a transversal dynamic to the political color of the left or right, but a neo-colonial system which uses hard currency to grab the resources of rich Africa subjugated and enslaved by the capitalist system.

The truce agreement is nothing against silent death (by starvation), injustice and the political will to maintain the status quo and power


The 3 fundamental requests shared by the international community at the beginning of the war since the end of 2020, which appealed to frontline forces, even 7 months after the signing of the Pretoria agreement in November 2022, are still disregarded.

  • Withdrawal of the external forces occupying Tigray
  • Widespread humanitarian aid and support for all people in serious medical, health, food and psychological need;
  • justice for all victims;

I posted this photo exactly 2 years ago, May 2021!!!
Davide Tommasin - Io sto con il Popolo del TigrayIo sto con il Popolo del Tigray – voglio stare dalla parte delle persone che soffrono

Africa to Africans, but it’s known that capitalism is stronger and it’s the new colonialism that produces slavery


Joe Biden’s USA organized the Africa Leaders Summit in Washington between December 13 and 15, 2022 to pamper the various African governors, including Ethiopia which had previously excluded from the AGOA for obvious reasons given the criminal war actions which did not formally align with the statute of economic agreements.

Ukraine and Russia have not stood idly by and have ceaselessly cultivated relations and new agreements in Africa during and after the war.

A fact that confirms the thirst to procure new resources from a rich continent such as Africa, but still subject to the economic yoke, a new tool of soft-colonialism, neo-colonialism that produces new slaves.

On 24 May 2023, the declarations of the Minister of Foreign Affairs in Italy Antonio Tajani declaring that “The priority of Italian foreign policy is Africa” (full article)

On May 27, 2023 The Reporter reports that Dmytro Kuleba, Foreign Minister of Ukraine visited Morocco, Ethiopia and Rwanda with the aim of building Ukraine’s economic partnerships in Africa, with Ethiopia as one of its most significant trading partners on the continent.

According to the State Statistics Agency of Ukraine, Ukraine and Ethiopia traded $285 million worth of goods and services as of December 31, 2021, with Ukraine importing $7 million and exporting $278 million in the 2021.

On May 29, 2023, Russian Foreign Minister Sergei Lavrov flies to Kenya and shakes hands with President Ruto.

On the same day Salsay Weyane Tigrai (SaWeT), political opposition in Tigray, denounces that in the last 10 days alone the Amhara forces have killed 20 people of the Tigray ethnic group in the area of western Tigray they are occupying.

On 30 May 2023, the Russian Min. Lavrov will meet his counterpart from Burundi, Albert Shingiro.

On the same day Moscow instead welcomes the visit of the dictator of Eritrea Isaias Afwerki welcomed at the invitation of the last tsar, Vladimir Putin: both share the same thirst for power. The two despots united by being invaders and instigators of war crimes and crimes against humanity through their armies that have occupied and invaded other countries, the first Ukraine and the second the regional state of Tigray in Ethiopia. The previous days, Isaias Afwerki had visited President Xi Jinping in China.

At the same time, the USA issues the communiqué through the Department of State:

US Ambassador Mike Hammer, Special Envoy for the Horn of Africa (#SEHOA), will travel May 31-June 6 to #Djibouti and #Ethiopia
In Ethiopia, Ambassador Hammer will meet with African Union officials on the implementation of the November 2, 2022 #Tigray Cessation of Hostilities Agreement (#COHA).
He will discuss progress and priorities, including transitional justice efforts and accountability, as well as disarmament, demobilization and reintegration planning, with Ethiopian government officials in #AddisAbaba and the Interim Regional Administration of the Tigray to #Mekele”


People don’t eat money


Economic stability is important for a country’s development, but it is only part of the solution.

In fact, despite the fact that the West led by the USA, and Europe to follow, is trying to get back on the path of economic agreements, putting justice for the hundreds of thousands of war victims into the background, people are still dying of hunger.

On May 26, 2023 on the Youtube channel of Barbascura X, a character known as a chemist and scientific popularizer, had started a fundraising live for UNHCR Italy linked to the activities to combat climate change, drought and developing countries.

Noteworthy are the words as testimony of the guest and employee of UNHCR Italy present in Addis Ababa who declared:

“Last year [2022] for example, as UNHCR we did not provide even half of the basic needs [for people] because we did not receive enough funds and now with the outbreak of the Sudan crisis more refugees are arriving [in Ethiopia]”


On May 29, 2023, the complaint of Ayder Hospital in Mekelle, capital of the regional state of Tigray which declared:

“New admissions due to malnutrition is increasing in #AyderHospital. A 28% increament from March to April alone is observed. We call upon humanitarian organizations to resume their services to save life.”


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In a recent move that has sparked controversy, the World Food Program (WFP) and the State Agency for International Development (USAID) suspended aid delivery to Tigray due to reports of looting and theft. (full article)

With regard to the funds destined for the humanitarian sector towards developing countries such as those in Africa, the analysis and complaint by Sara Harcourt, Senior Policy Director of ONE is peculiar (full article):

“Billions of dollars for developing countries have never left donor countries.”


On May 30, 2023, Spanish journalist Ximena Borrazas shares a photo with an equally alarming report:

Il 30 maggio 2023 la giornalista spagnola Ximena Borrazas condivide una foto con una segnalazione altrettanto allarmante:

“Hunger queues.
At the Don Bosco school and humanitarian aid centre, hundreds of women with children and babies crowded the street waiting to receive soup to treat child malnutrition.
These children depend on this institution for food.
#TigrayWar #TigrayGenocide #Aid4Tigray #HumanRights #Etiopia”
7487904Copyright of Ximena Borrazas


On May 31, analyst Duke Burbridge points out:

“Day 62 of the suspension of food aid to #Tigray by @WFP
and @USAID
Appeals to good practices and do no harm are ignored.
No transparency. No updates.
Just two agencies frozen in failure while innocent families starve to death. #Aid4Tigray”


On the same day, news came out that Ethiopian Airlines, the first Ethiopian airline, faces a lawsuit for blocking the travel of Tigrayans. The passengers, reports The Guardian, accuse the airline of refusing to sell tickets to people of the ethnic minority to fly from the regional state of Tigray to Addis Ababa.

While a few days earlier, precisely on May 27, 2023, The Reporter reported that the same Ethiopian airline denounced for acts of ethnic repression was making agreements with the e-commerce giants, the Chinese Alibaba and Amazon:

“Ethiopian Airlines Group is set to launch a cutting-edge global e-commerce enterprise, in partnership with e-commerce giants Alibaba and Amazon, among other collaborators.

Located adjacent to the cargo terminal at Bole International Airport, ET’s e-commerce hub is nearing completion, with a staggering construction cost of USD 50 million.”


On June 1, 2023, the Spanish photographer Ximena Borrazas brings her direct testimony from Tigray regarding the IDPs and the survival conditions of the internally displaced persons she was able to visit, a cry of denunciation towards the rich West:

“During the two weeks I spent documenting the humanitarian crisis in Tigray, I visited Mekele, Abi Adi, Adwa, Axum and Samre. I interviewed dozens of IDPs in IDP centres and also in hospitals.

One thing that really struck me: the big international NGOs drive around the city in 4×4 vehicles costing more than €40,000, but I don’t know what they are doing there because the reality is that they cut off humanitarian aid supplies four months ago!

The refugee camps are SHAME. They have thousands of people living in subhuman conditions; no electricity, no water, no gas, no toilets, no food, no medicine.

The lucky ones have a miserable old dirty mattress to sleep on, otherwise they have to improvise and build a bed out of stones. I mean, pregnant women, children, babies and old people sleep in these beds!

We have NO FUCKING idea in Europe what it is like to be in need, what it is like to wish for the day to die so as not to suffer any more for not having enough to eat and not having the strength to go out and look for food.

It is very sad to see how for one part of the world there is everything but for the other part of the world, the part that is always in the shadow of the international press, there is nothing.”


Copyright di Ximena BorrazasCopyright of Ximena Borrazas
Not only mainstream information in Italy, but also the information that stands as a champion of the last and to give a voice to those who have no voice dictated by “right-thinking” and “respectable people” has forgotten Tigray after the watershed dated November 2022 (Pretoria agreement). In fact among the many “forgotten crises” they are also forgotten by those journalists who have proclaimed themselves champions of justice through articles, updates and analyzes and who in doing so lose even that minimum of credibility.

The Tigrinya diaspora in Italy and its multiple appeals had been snubbed and ignored during the period of the genocidal war by the government. The appeal signed by the diaspora and by civil society and formally sent to the Farnesina, to the office of the Ministry of Foreign Affairs is still awaiting a response from the Italian government offices.

The diaspora, given the recent violence, criminal choices due to the political will of the food support block, blocks for the occupation of the Eritrean and Amhara forces in Tigray, has decided to organize a demonstration on June 7, 2023 in front of the FAO headquarters in Rome to to reaffirm the call for justice for war victims and to enforce the cessation of hostilities agreement and its points.
74879067487908LA diaspora del Tigray in Italia chiede giustizia per le vittime della guerra genocida, chiede il rispetto dell'accordo di Pretoria.
Below are the links to the services of Tigray TV which denounces the humanitarian crisis in Tigray for millions of people that seems to have no end, but forgotten by the world, out of convenience or ignorance.


tommasin.org/blog/2023-06-02/e…



Let's try to write a post from Friendica to Kbin (post friendica with title)


@Test magazine
This is the text of the post. We'll add some bold and italic formatting and a link.

And now a title

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in reply to Nome Cognome😅

The icing on the cake is that I saw this post and I am replying via Calckey/Hajkey
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Ada

i cannot get over that test post from friendica tbh > i am puzzled!

this is the reason:
kbin.social/u/@nomeutente@poli…
it is not a post, but an article! how did that happen, as it was not sent from a group?

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unkn - Collegamento all'originale
SparkIT
Not sure what I did with Friendica notifications, but it seems the only like that shows up on the message is the one from Mastodon.


Il Parlamento europeo ha approvato oggi il regolamento ASAP, per sovvenzionare l'industria di armi e la produzione di munizioni in Europa. Milioni di euro regal



#Maturità2023, sono disponibili online le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. Potete consultarle qui ▶ matesami.pubblica.istruzione.


Dopo la Dunkerque degli esuli di Twitter approdati su Mastodon, potrebbe esserci una migrazione da Reddit verso Lemmy. E la nostra feddit ha avuto in una sola mattinata le iscrizioni di una settimana!

@Che succede nel Fediverso?

Lo sviluppatore dell'app Apollo, utilizzata da tantissimi degli iscritti a Reddit, ha espresso su twitter tutte le proprie perplessità a fronte delle novità relative alle politiche di Reddit sulle API di terze parti.


Ho appena ricevuto una chiamata con Reddit sull'API e sui nuovi prezzi. Cattive notizie a meno che non riesca a trovare 20 milioni di dollari (non sto scherzando). Apprezzati i reboost.

Chiaramente questo è un ulteriore segnale del fatto che le grandi piattaforme centralizzate, Twitter per prima, non trovando più soldi facili dai grandi investitori tecnologici, stanno iniziando non più solo a mungere i dati personali dei propri utenti, ma hanno iniziato a tosarli e a taglieggiare chiunque graviti intorno al loro business.

Per fortuna però gli utenti stanno iniziando a comprendere che l'atmosfera si sta facendo sempre più asfittica.

Oggi, per esempio, l'istanza italiana feddit.it basata su Lemmy, un'alternativa a Reddit interoperabile con il Fediverso, ha avuto in una sola mattinata più iscrizioni rispetto a quelle avute in un'intera settimana!

La stessa cosa sta avvenendo all'istanza lemmy.ml, la più grande del Fediverso: uno dei suoi fondatori (nonché sviluppatore dello stesso Lemmy) ha dichiarato che:

"lemmy.ml in precedenza aveva un nuovo utente al giorno, ora sono alcune decine al giorno."

In effetti la libertà che consente una piattaforma come Lemmy. è impensabile con qualsiasi piattaforma centralizzata!
E questo vale per altri "link aggregator" federat, tutti interoperabili, come KBin o Lotide, oltre che per la stessa #Friendica, l'alternativa del Fediverso a Facebook, da cui sto scrivendo questo post, leggibile non solo su Lemmy ma da tutti gli utenti Mastodon.

Nei prossimi giorni, vi terremo aggiornati su tutte le eventuali novità...

macrumors.com/2023/05/31/reddi…


Definitely. lemmy.ml previously had like one new user per day, now its a few dozen per day.

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Suoko ✅
@warlock @super_user_do glide mi ha incuriosito


#33 / Umani vs smart cities, robot e burocrati


La smart city che non ti aspetti / Umano o robot? Fatti scansionare dall'Orbo / Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei / Meme e citazione del giorno.

La smart city che non ti aspetti


Iniziamo con una notizia dello scorso anno che però era passata in sordina: TIM e Google hanno unito le forze per dotare il piccolo comune di Cairo Montenotte (Savona) di una scintillante piattaforma intelligente per iniziare un percorso di trasformazione della città in una smart city e “migliorare la viabilità e la sicurezza della città”.

Il progetto si chiama Tim Urban Genius e si compone di tre aspetti principali: una serie di sensori e telecamere di videosorveglianza diffusi in tutta la città, un sistema d’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e una stanza dei bottoni (“Control Room”) da cui prendere decisioni operative.

Ogni settimana, il mondo che nessuno ti racconta: quello della sorveglianza di massa.

Secondo le dichiarazioni di TIM il sistema “effettua un monitoraggio dei mezzi in entrata e in uscita dal centro storico, un monitoraggio dei parcheggi, la gestione della videosorveglianza del cittadino e anche operazioni di lettura targhe auto.” Non è interessante che abbiano scritto “videosorveglianza del cittadino”? È la prima volta che lo vedo scritto, ma sicuramente rende bene l’idea.

I lettori più affezionati forse ricorderanno anche un altro progetto di smart city molto simile a questo, di cui abbiamo già parlato: la “Smart Control Room” di Venezia. In effetti, la piattaforma è proprio la stessa! L’anno scorso infatti TIM ha acquisito la società MindICity con cui già collaborava nella città di Venezia, rinominando poi la piattaforma in “Urban Genius”.

Come già fatto per il caso di Venezia, vale la pena ripeterlo: questi progetti trasformano l’amministrazione pubblica in una cabina di regia e i burocrati in ingegneri sociali. Così rischiamo di diventare ingranaggi in balia di un sistema complesso chiamato “smart city” senza più alcun controllo sulla nostra vita e sul contesto sociale che ci circonda.

Non si capisce bene quali necessità abbia un piccolo comune come Cairo Montenotte, ma nel frattempo l’intelligence statunitense ringrazia molto il sindaco per i preziosi dati. Recentemente Facebook è stato sanzionato per 1 miliardo di euro proprio per aver fatto la stessa cosa, ma immagino che se a farlo è la pubblica amministrazione possiamo tutti chiudere un occhio.

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Umano o robot? Fatti scansionare dall’Orbo.


E continuiamo a parlare di occhi con una notizia stavolta molto più recente. In questi giorni c’è tantissimo hype su un progettino su blockchain chiamato World Coin. Circa 1.700.000 persone hanno già aderito alla beta e il team di sviluppo ha raccolto diverse centinaia di milioni di dollari di finanziamenti. Ma perché parlarne? Almeno per due motivi. Il primo è che è un progetto di Sam Altman, quello di OpenAI.

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Pare che Sam sia ossessionato dal bisogno impellente di distinguere robot ed esseri umani. Così, tra un’intelligenza artificiale e l’altra, ha deciso di impegnarsi in questo particolare progetto che promette di identificare e dimostrare l’umanità di ogni persona a livello globale e al tempo stesso garantire un incentivo economico grazie all’emissione di un token. In effetti, distinguere tra bot e umani online potrebbe presto diventare abbastanza complesso, date le sempre più crescenti capacità linguistiche di strumenti come chatGPT.

Questo ci porta al secondo motivo per cui vale la pena parlarne: l’identità fisica — o per meglio dire, la sua umanità viene confermata grazie all’acquisizione di dati biometrici dell’iride. World Coin usa infatti un protocollo chiamato “Proof of Personhood” legato all’emissione di un World ID creato a partire dai dati biometrici univoci di ognuno di noi.

Per farlo, hanno inventato un complesso (e anche abbastanza inquietante) dispositivo hardware e software chiamato The Orb.

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L’occhio di Sauron

L’Orb promette di essere uno strumento sofisticatissimo per carpire appieno l’enorme ricchezza di dati biometrici contenuti nell’iride umana, scelta appositamente per la sua unicità e complessità. Attraverso l’iride infatti secondo il team di sviluppo è possibile creare ID univoci in grado di resistere ad attacchi Sybil1 e differenziare con precisione tra miliardi di umani diversi tra loro.

Le ultime versioni dell’Orb sono già in corso di produzione in Germania e anche il network di “Worldcoin Operators” per registrare i propri dati biometrici e ottenere un World ID, è in corso di diffusione in tutto il mondo.

Una volta scansionato l’occhio, all’utente viene rilasciato un World ID sul dispositivo personale, che permetterà a livello globale di autenticarsi online e dimostrare di essere un umano senza dover rilasciare informazioni personali. Una specie di Self Sovereign Identity che al posto della crittografia e matematica usa l’analisi biometrica per creare un ID univoco per autenticare le persone online. Quelli di World Coin promettono comunque che i dati biometrici saranno distrutti una volta emesso il World ID…

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Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei


Ebbene, alla fine ci siamo arrivati.

Binance ha deciso di sospendere l’acquisto e la vendita dei cosiddetti “privacy coin” come Monero in alcuni paesi europei: Italia, Francia, Spagna e Polonia.

Come riportato anche da Criptovaluta.it il motivo è che i “privacy coin” offuscano le transazioni e quindi non permettono agli operatori di rispettare le normative sul tracciamento delle transazioni recentemente approvate in UE (MiCa, AML-CTF). Una mossa che non dovrebbe stupire chi mi legge regolarmente, ma che neanche io mi aspettavo così presto, dato che le leggi non sono ancora in vigore.

Il risultato, purtroppo per noi, è che milioni di persone in UE avranno presto molta più difficoltà a usare degli strumenti molto utili per proteggere la propria privacy. Quali interessi sta proteggendo il legislatore europeo nel vietare (di fatto) questi privacy coin, e perché la privacy viene così tanto criminalizzata?

La risposta è dentro di voi. Ma anche perché oggi gli Stati-nazione sono in crisi. Per preservare i loro equilibri estremamente precari è necessario sempre più controllo. La sorveglianza, anche finanziaria, diventa uno strumento fondamentale per permettere a ingegneri sociali e algoritmi di plasmare le azioni e pensieri delle masse. La privacy è un ostacolo da abbattere.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

My gift of self is rapedgenius.com/1954609/Alice-in-ch…My privacy is raked
And yet I find, and yet I findgenius.com/28293979/Alice-in-c…Repeating in my head
If I can't be my owngenius.com/24568466/Alice-in-c…I'd feel better dead

Alice in Chains

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"Questa mattina ho partecipato, insieme a quello che si definisce il "popolo giallo" al presidio che si è tenuto a Roma per l'ennesima udienza del processo ,ri



Il Ministero e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza scolastica hanno sottoscritto oggi l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per l’individuazione delle fasce di complessità, dei criteri di riparto e d’impiego della risorsa co…


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Siena, lo stadio della vergogna


Lo stadio di Siena è chiuso per lavori da moltissimo tempo. È una vergogna (purtroppo frequente in Italia). Con che faccia il sindaco l'assessore hanno il coraggio di farsi vedere in giro?



Francesco Meloni, professione avventuriero


Le riviste cartacee da dieci anni almeno chiudono a grappoli (e non sempre si tratta di onorevoli uscite di scena) e da altrettanti anni la roba per serve si ammucchia nei supermercati e nelle poche edicole rimaste con tirature a rotta di collo. Nel maggio 2023 il per nulla glorioso "#Gente" (la un tempo concorrente "#Oggi" pare abbia cambiato linea editoriale abbandonando monarchi monegaschi, principi britannici e altra roba del genere) dedica una copertina alla madre non sposata all'epoca Primo Ministro nello stato che occupa la penisola italiana.
Il signor Francesco #Meloni vi viene definito #avventuriero.
Alla madre tocca la definizione di scrittrice.
Nel 1995 Meloni fu beccato mentre cercava di introdurre nel #Regno di #Spagna una quantità di hashish tale da rallegrare le serate di tutta la #Castiglia e di tre quarti dell'#Andalusia per un anno di fila (qui su Archive). La #FirenzeCheNonConta lo avrebbe chiamato #cialtrone, #sprovveduto, #improvvisato, #sfortunato o puramente e semplicemente #bìschero. Se non fosse stato il padre di un individuo politicamente intoccabile le gazzette lo avrebbero relegato nelle pagine interne e a distanza di trent'anni (e di un decesso, avvenuto nel 2012) dai fatti sarebbe stato ancora tacciato di #trafficante o di #spacciatore.
E Francesco Meloni era un uomo. Con buona pace di chi segue la moda del "#linguaggio #inclusivo" il vocabolo #avventuriera, al pari di #esperta, #cortigiana, #intrattenitrice, #cubista e chissà quanti altri, non va usato come complimento.



Neuralink: gli USA autorizzano Musk a testare i microchip cerebrali sull’uomo | L'Indipendente

"Dopo anni di annunci circa l’inizio imminente di test clinici sull’uomo, la società di impianti cerebrali di Elon Musk – Neuralink – ha reso noto che la Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato la sperimentazione umana di chip cerebrali negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di creare un’interfaccia tra l’uomo e il computer con l’inserimento di un chip – tramite un foro di 8 mm nel cranio – collegato al cervello con fili più sottili di un capello umano, che possono essere “iniettati” con un ago di 24 micron per rilevare l’attività dei neuroni. L’operazione sarà condotta da un robot per ridurre al minimo i rischi d’errore. L’azienda del magnate americano aveva chiesto l’autorizzazione all’FDA all’inizio del 2022, ma l’agenzia aveva respinto la domanda a causa di diverse preoccupazioni che dovevano essere affrontate prima di dare l’avvio alle sperimentazioni."

lindipendente.online/2023/05/2…



Moldova: le elezioni sono valide solo se vince il fronte atlantista? | Marx21

"Le elezioni nella regione autonoma della Gagauzia hanno visto una sfida tra candidati considerati filorussi. Abbastanza per etichettare l’esito come non valido, secondo il doppio standard del governo atlantista di Chișinău."

marx21.it/internazionale/moldo…