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Le comunità Reddit protestano contro le policy sulle app di terze parti

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

Alcune delle più grandi community di Reddit, tra cui r/videos , r/reactiongifs , r/earthporn e r/lifeprotips, stanno pianificando di diventare private il 12 giugno a causa dei nuovi prezzi imposti agli sviluppatori di app di terze parti per accedere alle API del sito. Impostare un subreddit su privato, ovvero "diventare oscuro", significherà che le comunità partecipanti saranno inaccessibili al pubblico più ampio mentre si svolge la prevista protesta di 48 ore.

Come spiega un post di Reddit sulla protesta, che da allora è stato inviato in modo incrociato a diversi subreddit partecipanti:

> Il 12 giugno, molti subreddit si oscureranno per protestare contro questa politica. Alcuni torneranno dopo 48 ore: altri scompariranno definitivamente a meno che il problema non venga affrontato adeguatamente, dal momento che molti moderatori non sono in grado di svolgere il lavoro che svolgono con i poveri strumenti disponibili tramite l'app ufficiale. Questo non è qualcosa che nessuno di noi fa alla leggera: facciamo quello che facciamo perché amiamo Reddit e crediamo davvero che questo cambiamento renderà impossibile continuare a fare ciò che amiamo.
in reply to Informa Pirata

perchè non migrano su alternative federate 🤷🏻‍♂️

Informa Pirata reshared this.

in reply to Manuel

@Manuel :verified: :linux: in realtà lo stanno già facndo...
Gli utenti complessivi di #Lemmy al 29 maggio, prima del comunicato degli sviluppatori di #Apollo erano 48.814 ma oggi sono arrivati a 57.658...


La guida del @GPDP_IT all'applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. 5 anni di #GDPR con il #GarantePrivacy


In occasione dei cinque anni dalla piena applicazione del GDPR, il Garante privacy lancia una nuova edizione della "Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali".

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

La Guida si propone come un utile strumento di consultazione per chi opera in ambito pubblico e privato, un manuale agile, in particolare per le piccole e medie imprese, e offre una panoramica sui principali aspetti che imprese e soggetti pubblici devono tenere presenti per dare piena attuazione al Regolamento: dai diritti dell’interessato ai doveri dei titolari; dalla trasparenza sull’uso dei dati personali alla liceità del loro trattamento.

Specifica attenzione viene rivolta ai contenuti, ai tempi e modalità con cui il titolare deve: fornire l’informativa all’interessato; valutare le circostanze in cui il titolare deve notificare al Garante privacy, ed eventualmente agli interessati, la violazione di dati personali; provvedere alla designazione del Responsabile della protezione dei dati. Proprio il RPD è una delle novità introdotte dal Regolamento, una figura indipendente, autorevole e con competenze manageriali, che offre consulenza e supporto al titolare e funge da punto di contatto con il Garante.

Nella Guida, il Garante ricorda che con il GDPR la privacy da obbligo avvertito solo in maniera formale diventa parte integrante delle attività di un’organizzazione, che è tenuta al rispetto del principio di responsabilizzazione ("accountability"), in base al quale il titolare deve adottare comportamenti proattivi e attività dimostrabili, finalizzati al rispetto della normativa.

Ma il Regolamento Ue ha introdotto anche nuovi diritti riconosciuti alle persone, come quello di poter trasferire i propri dati da un titolare del trattamento a un altro, compresi i social network ("diritto alla portabilità"), o come il diritto all’oblio, cioè il diritto di non veder riproposte informazioni personali quando non sono più necessarie rispetto alle finalità per le quali sono state raccolte.

Un ulteriore approfondimento è dedicato agli strumenti legali che regolano il trasferimento dei dati personali in Paesi extra Ue.

La Guida contiene richiami puntuali alle Linee guida europee, oltre che rimandi alla legislazione nazionale e fornisce in ogni capitolo alcune utili raccomandazioni.

La presente Guida è soggetta a integrazioni e modifiche alla luce dell'evoluzione della riflessione a livello nazionale ed europeo.

La guida in formato opuscolo (.pdf)



Morto il bambino palestinese di 2 anni colpito dai militari israeliani


Non ce l'ha fatta Mohammed al-Tamimi, il bimbo palestinese che lo scorso giovedì era stato colpito alla testa da un proiettile esploso dai militari israeliani nei pressi del suo villaggio, nella Cisgiordania occupata L'articolo Morto il bambino palestine

Pagine Esteri, 5 giugno 2023 – Mohammed al-Tamimi aveva 2 anni. Era in macchina con suo padre, lo scorso giovedì, quando è stato colpito alla testa da un proiettile esploso dai militari israeliani nei pressi del suo villaggio, Nebi Saleh, nella Cisgiordania occupata. Anche suo padre è stato colpito e trasportato in ospedale.

Le condizioni del bambino sono da subito apparse molto gravi. Non riusciva a respirare in maniera autonoma ed è rimasto in fin di vita fino a oggi, lunedì 5 maggio, quando in seguito a una crisi i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

In un primo momento i militari israeliani avevano dichiarato che a colpire il bambino e suo padre fossero stati dei palestinesi. La versione, però, non ha retto e i vertici delle forze di occupazione hanno dichiarato in seguito la propria responsabilità, annunciando l’apertura di un’inchiesta. Tuttavia, come riporta l’Associated Press, è raro che inchieste del genere determinino procedimenti giudiziari e condanne nei confronti dei militari israeliani.

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Il piccolo Mohammed al-Tamimi in ospedale con suo padre

L’esercito israeliano ha dichiarato che Mohammed al-Tamimi e suo padre sono stati feriti durante una sparatoria: i militari avrebbero aperto il fuoco contro uomini armati, non meglio identificati, che avrebbero sparato in un vicino insediamenti ebraico. La versione del papà del piccolo Mohammed non confermerebbe l’accaduto: Haitham al-Tamimi ha dichiarato che aveva appena fatto salire suo figlio in macchina. Dopo avergli allacciato la cintura era partito verso casa di uno zio e subito la macchina è stata colpita dai proiettili.

Sempre nella giornata di oggi due palestinesi sono stati feriti durante un’irruzione dell’esercito israeliano nelle città di Dayr al-Ghusun e Anabta, vicino Tulkarem. Le associazioni per i diritti umani hanno fatto sapere che durante l’incursione i militari israeliani hanno arrestato 22 palestinesi.

L'articolo Morto il bambino palestinese di 2 anni colpito dai militari israeliani proviene da Pagine Esteri.



Etiopia, in Tigray aumentano le morti dei bambini sotto i 5 anni per malnutrizione acuta indotta dall’uomo


L’ufficio sanitario regionale del Tigray ha affermato che il numero di bambini sotto i cinque anni che muoiono di malnutrizione acuta è aumentato del 28% tra marzo e aprile a causa del peggioramento della situazione umanitaria nella regione. Approfondimen

L’ufficio sanitario regionale del Tigray ha affermato che il numero di bambini sotto i cinque anni che muoiono di malnutrizione acuta è aumentato del 28% tra marzo e aprile a causa del peggioramento della situazione umanitaria nella regione.


Approfondimento: Etiopia, la pulizia etnica persiste nonostante la tregua in Tigray


Mengsh Bahreslassie, coordinatore della nutrizione presso l’ufficio in Tigray, ha dichiarato ad Addis Standard che la malnutrizione acuta dei bambini nel Tigray è in forte aumento, principalmente a causa della sospensione in corso degli aiuti umanitari.

“I bambini, soprattutto quelli sotto i cinque anni, hanno bisogno di cibi nutrienti come frutta e latticini”, ha detto Mengsh, aggiungendo che nel Tigray “i bambini muoiono per mancanza di tali alimenti”.


Secondo lui, da quando è scoppiata la guerra nel Tigray nel novembre 2020, almeno 2.850 bambini sono morti negli ospedali per malnutrizione acuta. 230 bambini sono morti dopo che è stato raggiunto l’accordo di pace per porre fine alla guerra, ha aggiunto. La cifra esclude la parte occidentale e parte del Tigray meridionale.

All’Ayder Referral Hospital nella capitale Mekelle il numero di bambini ricoverati in ospedale con malnutrizione e il tasso di mortalità sono aumentati, ha detto il dottor Simret Nigussie ad Addis Standard.

Prima della guerra in Tigray nel 2020, il numero medio di ricoveri era di 158 con quattro morti all’anno. Nel 2022 è quasi raddoppiato a 300 bambini con un tasso di mortalità cinque volte superiore, ha affermato il dottor Simret.

Secondo il dottor Simret, solo quest’anno, a maggio, 7 bambini sono morti in ospedale a causa della malnutrizione e delle conseguenti gravi complicazioni.

Il 29 maggio, Addis Standard ha riportato un numero crescente di morti poiché le autorità della regione hanno promesso di lavorare sodo per finalizzare un’indagine sul furto di aiuti alimentari che ha portato alla sospensione degli aiuti umanitari.


Approfondimento: Fermati gli aiuti alimentari in Tigray da parte di WFP e USAID


Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel novembre 2022, ha rivelato che circa il 30% dei bambini nella regione del Tigray soffre di “malnutrizione acuta” mentre più di cinque milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare poiché le forniture umanitarie in arrivo nella regione “rimangono lontane da ciò che è necessario per soddisfare le enormi esigenze”.


FONTE: addisstandard.com/news-under-f…


tommasin.org/blog/2023-06-05/e…

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Gli scontri di stanotte in Ucraina sono l’inizio della controffensiva?


Sono passati pochi minuti dalla mezzanotte quando il Ministero della Difesa Russo ha rilasciato un nuovo update su Telegram. Il contenuto del messaggio era molto significativo: esso annuncia il respingimento di un imponente operazione militare portata ava

Sono passati pochi minuti dalla mezzanotte quando il Ministero della Difesa Russo ha rilasciato un nuovo update su Telegram. Il contenuto del messaggio era molto significativo: esso annuncia il respingimento di un imponente operazione militare portata avanti dalle truppe ucraine in diversi settori del fronte nell’area meridionale dell’Oblast di Donetsk. Due brigate coinvolte per un totale di otto battaglioni (sei meccanizzati e due corazzati), stando a quanto riporta il Ministero, che nello stesso messaggio annuncia di aver respinto con successo gli attacchi ucraini. Causando la perdita di 250 soldati, 16 Main Battle Tanks, 16 Infantry Fighting Vehicles e 21 Armoured Combat Vehicles.

Le istituzioni di Mosca ed i media a loro più vicini hanno fin da subito marchiato le manovre di questa notte come l’inizio della tanto annunciata controffensiva. Obiettivo: portare avanti una linea narrativa secondo cui le grandi speranze che Kyiv riponeva in questa ultra-pubblicizzata operazione militare erano destinate ad infrangersi contro la muraglia delle trincerate forze russe.
La notizia, diffusa dalle stesse fonti, della presenza del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Russe Valery Gerasimov sulla linea del fuoco rafforza ulteriormente questo filone narrativo. Anche i pochi video rilasciati dalle autorità russe, dove si possono vedere mezzi ucraini distrutti nel mezzo di azioni di manovra, sembrano confermare quanto detto in precedenza.

Ma altre fonti russe si pongono in contrapposizione con il Ministero della Difesa e con i suoi resoconti di vittoria. Alcuni blogger militari russi riportano di sfondamenti delle linee russe da parte di contingenti ucraini nella regione di Zaporizhia, nei pressi del villaggio di Velykonovosilkivsky, mentre il leader separatista Alexander Khodakovsky ha affermato che “L’attacco ci ha messo in una posizione difficile”, aggiungendo che l’attacco avvenuto ad Ovest della cittadina di Vuhledar sarebbe soltanto una limitata mossa tattica, e non una parte integrante della grande controffensiva.

Da parte ucraina non vi sono stati commenti diretti su quanto avvenuto nella notte tra il 4 e 5 Giugno. Oleksandr Syrskyi, comandante in capo delle forze terrestri ucraine, ha affermato che i soldati di Kiyv stiano avanzando in prossimità di Bakhmut, senza collegare in alcun modo questi movimenti con l’inizio della controffensiva. Tuttavia, l’Ukraine’s Centre for Strategic Communications ha dichiarato che “Per demoralizzare gli ucraini e fuorviare la comunità (compresa la loro stessa popolazione), i propagandisti russi diffonderanno false informazioni sulla controffensiva, sulle sue direzioni e sulle perdite dell’esercito ucraino”.

Le poche informazioni verificate su quanto è avvenuto stanotte non permettono di chiarire se quella a cui stiamo assistendo è effettivamente l’inizio della controffensiva o se sono solamente piccole azioni legate a necessità tattiche. L’orario di inizio delle operazioni (la mezzanotte precisa del 5 Giugno) potrebbe suggerire che esse siano parte di un più vasto e organizzato sforzo militare; allo stesso tempo, simili azioni potrebbe essere state condotte per saggiare la capacità di resistenza delle forze nemiche in un settore considerato ‘fragile’ dall’intelligence di Kyiv; o ancora, potrebbero essere un tentativo di confondere le acque, distogliendo l’attenzione del nemico da altri settori che potrebbero essere teatro di attacchi ben più energici.

Lo sfondamento nel settore di Zaporizhia per avanzare verso Mariupol (dove è stata riportata una forte esplosione nei pressi dell’acciaieria Azovstal) è solo una delle possibili direttrici d’attacco della controffensiva ucraina, come già ipotizzato da Formiche. Una mossa ovvia, forse troppo. O forse così vantaggiosa da essere la migliore da mettere in atto.

La controffensiva delle forze ucraine, con il supporto degli equipaggiamenti forniti dagli alleati occidentali, sarà un punto di svolta della guerra: in base al suo esito si apriranno differenti scenari diplomatici su organizzare eventuali trattative. Questo lo sanno bene a Kyiv come a Mosca e a Washington. Ma, secondo quanto afferma l’analista di sicurezza statunitense Phillips O’Brien, “Da quel che traspare, l’Ucraina ha buone ragioni per essere ottimista”.


formiche.net/2023/06/scontri-u…



Nicolas Maduro a sorpresa in Arabia saudita, Caracas e Riyadh stringono i rapporti


La visita a sorpresa arriva pochi giorni prima dell’arrivo nel regno del Segretario di Stato Usa Blinken, per una visita ufficiale volta a ricucire i rapporti sfilacciati con l’alleata Riyadh. L'articolo Nicolas Maduro a sorpresa in Arabia saudita, Carac

della redazione

Pagine Esteri, 5 giugno 2023 – Il presidente venezuelano Nicolas Maduro è arrivato oggi nella città saudita di Gedda per incontri con il re Salman bin Abdulaziz e il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS).

“Siamo in Arabia Saudita per continuare la nostra agenda di lavoro internazionale, che va avanti con il rafforzamento delle relazioni bilaterali, della fratellanza e del rispetto tra il Venezuela e il mondo”, ha detto Maduro via Twitter. Il leader venezuelano ha raggiunto il regno del Golfo arrivando dalla Turchia dove ha partecipato all’insediamento del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Il Venezuela è da molti anni bersaglio della politica di sanzioni e di “massima pressione” di Washington che, aggravando le condizioni di vita generali della popolazione, mira a provocare un cambio di regime a Caracas. Il paese sudamericano ha visto inoltre il blocco delle sue riserve estere e la creazione di una sorta di governo parallelo, non eletto e sostenuto dagli Stati uniti, guidato dall’oppositore Juan Guaido.

Come l’Iran e l’Arabia Saudita, Caracas ha espresso interesse ad entrare nel gruppo delle economie emergenti BRICS. Di recente dopo un incontro con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, Maduro ha affermato che il Venezuela, se dovesse entrare a far parte dei BRICS, sarebbe pronto a contribuire alla “costruzione della nuova architettura geopolitica mondiale che sta nascendo”.

La visita in Arabia Saudita, senza preavviso, del leader venezuelano arriva pochi giorni prima dell’arrivo nel regno del Segretario di Stato Usa Anthony Blinken, per una visita ufficiale volta a ricucire i rapporti sfilacciati con l’alleata Riyadh. Contro le aspettative degli Usa, il mese scorso i leader sauditi hanno accolto il presidente siriano Bashar al-Assad e dallo scorso 10 marzo portano avanti il processo di riconciliazione con l’Iran, il loro principale rivale nella regione.

La Repubblica islamica domani dovrebbe riaprire la sua ambasciata a Riyadh. Pagine Esteri

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#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



👉 The Rellies - Monkey / Helicopter 7"


The Rellies : adoro questo gruppo di fanciulli, suonano semplice e sghembo come piace a me e, a quanto pare, non sono l'unico giacché questo singolo viene licenziato da un'etichetta stravirtuosa come la Damaged Gods. @Musica Agorà

iyezine.com/the-rellies-monkey…

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📲 Settimo appuntamento con “Il #MinistroRisponde”

Temi di questa puntata: le ultime novità sull’introduzione della figura del docente tutor; la nuova ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per i dirigenti scolastici, sottoscr…



Finale


Il finale è un continuare e, per continuare, è necessaria una visione politica che superi la contingenza. Non è paradossale, ma consequenziale, che la si trovi nelle parole di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, che ieri ha svolto per l’ultim

Il finale è un continuare e, per continuare, è necessaria una visione politica che superi la contingenza. Non è paradossale, ma consequenziale, che la si trovi nelle parole di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, che ieri ha svolto per l’ultima volta le sue “considerazioni finali”.

Il testo andrebbe letto e riletto per intero. Non ci sono novità, ma è il percorso logico a pesare. L’Unione europea e l’unione monetaria sono state sospinte alla maggiore integrazione da un susseguirsi di crisi, a partire da quella dei debiti sovrani. Tanto era maggiore il pericolo tanto più lestamente s’è provveduto a difendersene assieme. Si sono così utilizzati strumenti finanziari nuovi, che hanno consentito di fare prestiti ai Paesi che ne avevano bisogno – come sul fronte della disoccupazione – e di finanziare la transizione energetica e gli investimenti. Non di meno questi nuovi strumenti hanno una dimensione corposa e una durata eterea, laddove sarebbe bene stabilizzarli. Quindi avere stabilmente più integrazione europea. Resta da completare l’unione bancaria, sul cui tracciato si trova il Mes (Meccanismo europeo di stabilità), che potrà svolgere una funzione importante, disponendo delle risorse necessarie. Tradotto: ratificate in fretta la riforma, che si sta facendo una figura imbarazzante.

Ridurre il peso del debito pubblico sul prodotto interno lordo non è una cosa che ci “chiede l’Europa”, ma quanto ci impone la nostra stessa Costituzione – oltre che il buon senso – visto che un debito elevato comporta la consistente spesa annuale di soldi, per pagare gli interessi, che potrebbero essere utilizzati diversamente. Possiamo riuscirci continuando a crescere, utilizzando i fondi messi a disposizione dal programma europeo Next Generation Eu e la cui spesa è prevista dal Pnrr. Ma non c’è tempo da perdere e non si può sprecarlo discutendo di cambiamenti imprecisati.

Visco è partito e ha concluso ricordando l’aggressione della Russia all’Ucraina, con le sue conseguenze; non ha mancato di ricordare la crisi demografica, lapidariamente affermando che per i prossimi decenni «i giochi sono fatti» (il che impone di tenerne conto quando si parla di pensioni, non per un futuro imprecisato ma per il presente in cui, invece, ancora si discetta di anticipi e agevolazioni); ha richiamato il doloroso fatto che i giovani andrebbero valorizzati, ma da noi sono meno istruiti che in altri Paesi europei; ed è così giunto al passaggio politico decisivo, che scommettiamo sarà ignorato: «Serviranno tempi relativamente lunghi, tali da coinvolgere più legislature; gli obiettivi vanno perseguiti con costanza e lungimiranza e con il consenso diffuso dei cittadini».

Ed è questo il nocciolo: oggi cresciamo più di altri Paesi europei, come Francia e Germania, ma la nostra produttività ha arrancato per decenni, creando uno svantaggio, nel mentre il debito cresceva, impiombandoci le ali; si può e si deve rimediare, ma servono una visione pluriennale e la coerenza di mantenere la rotta. Partiti che fossero effettivamente e pienamente politici avrebbero sì il diritto e la funzione di organizzare e raccogliere il consenso per le proprie liste e per i propri candidati, ma dovrebbero escludere di farlo in contrasto con la necessità di formulare idee e proposte coerenti con una visione futura e compatibile con il quadro delineato. Il raccogliere applausi promettendo soldi, pensioni e garanzie per tutti può pure funzionare per una o due tornate elettorali, ma sarà travolto dall’incoerenza e metterà a rischio l’Italia tutta. Specie se i concorrenti rilanceranno proposte e idee ancora più incoscienti, sentendosi in diritto di farlo perché gli altri lo hanno fatto.

Quella descritta da Visco è l’Italia di chi sa e sente che esistono anche i doveri. Non certo perché si ami la vita penitenziale, ma perché si cerca di evitare che tutti paghino penitenza esagerata per avere abboccato a promesse fuori dalla realtà e anche dalla moralità politica, che si nutre di conoscenza e coerenza.

La Ragione

L'articolo Finale proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Ecco perché la qualità del sistema giudiziario sembra non interessare nessuno


La notizia è stata data dall’Huffington Post dieci giorni fa. Raccontammo come i magistrati che ricoprono funzioni apicali al ministero della Giustizia stessero sistematicamente affossando la riforma dell’ordinamento giudiziario firmata da Marta Cartabia

La notizia è stata data dall’Huffington Post dieci giorni fa. Raccontammo come i magistrati che ricoprono funzioni apicali al ministero della Giustizia stessero sistematicamente affossando la riforma dell’ordinamento giudiziario firmata da Marta Cartabia e scrivemmo che un emendamento governativo prevedeva che il già esorbitante numero di quei magistrati anziché diminuire crescesse di ulteriori dieci unità. La notizia è stata ripresa e sviluppata solo da due piccoli giornali di cultura liberale e dunque garantista, il Foglio e il Dubbio. Ciò è bastato a provocare il ritiro dell’emendamento in questione, ma non basta a spiegare l’indifferenza al tema manifestata dalle grandi testate nazionali.

Si ritiene, evidentemente, che la qualità del sistema giudiziario non interessi ai cittadini. È possibile. È possibile perché i principi dello Stato di diritto non sono stati mai introiettati dal popolo italiano, naturalmente votato al giustizialismo e storicamente incline ad aderire a verità assolute piuttosto che a coltivare il dubbio. È possibile perché il primato della politica è un concetto regolarmente sopraffatto dal disgusto e dal sospetto nei confronti dei politici. È possibile perché sapere che la mala giustizia costa due punti di Pil ogni anno induce i più a credere che a pagare sia un’entità ritenuta astratta e lontana, lo Stato, piuttosto che ciascuno di noi in quanto contribuenti. È possibile perché la paura razionale di finire triturati da un ingranaggio giudiziario anche se innocenti come Enzo Tortora è bilanciata e largamente surclassata da un fatalismo atavico prossimo al nichilismo: “Io speriamo che me la cavo”.

Non sono bastati a suscitare un concreto interesse dei grandi giornali e dell’opinione pubblica le sconcertanti rivelazioni dell’ex capo dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara. È dunque ragionevole immaginare che non basteranno le tante notizie di malagiustizia e di arroganza del potere giudiziario che dalla pubblicazione del libro “Il Sistema” si sono succedute senza sosta.

Notizie come quella che riguarda i pm della procura di Trani Michele Ruggiero e Alessandro Pesce, autori dell’inchiesta che nel 2014 portò all’arresto del sindaco Luigi Riserbato. Il sindaco perse la carica, la libertà e l’onore. Otto anni dopo, una sentenza della Cassazione di piena assoluzione gli restituí l’onore, ma non potè restituirgli né la carica né la libertà di cui era stato ingiustamente defraudato assieme ai cittadini di Trani che lo avevano eletto.

La Cassazione accertò che i due pm avevano intimidito e minacciato i testimoni per obbligarli a sostenere il loro castello accusatorio. Un castello di carte, evidentemente. Violenza sui testimoni per accreditare un teorema giudiziario in ragione del quale è stato arrestato un innocente insignito di una carica pubblica: difficile pensare a un comportamento meno compatibile con la permanenza nei ranghi di un sistema giudiziario che la retorica vuole bendato e, appunto, giusto. Ma anziché radiarli, il Csm li ha sospesi per un po’ dal servizio e poi li ha trasferiti: Ruggero a Torino e Pesce a Milano. Così faceva il Vaticano con i preti pedofili, così fa il Consiglio superiore della magistratura con i pm fedifraghi.

Una notizia che fa accapponare la pelle ai liberali, ma poiché i liberali sono un’esigua minoranza la notizia è scivolata subito via dalle coscienze degli italiani così come dalle pagine dei grandi giornali nazionali.

Huffington Post

L'articolo Ecco perché la qualità del sistema giudiziario sembra non interessare nessuno proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



DiRazzare


Sul termine “razza” s’è raggiunta una strana razza d’unanimità. Un parlamentare, del Partito democratico, ha presentato un emendamento al decreto legge riguardante la pubblica amministrazione (saluti alla prevista e dimenticata omogeneità) che prevede: «A

Sul termine “razza” s’è raggiunta una strana razza d’unanimità. Un parlamentare, del Partito democratico, ha presentato un emendamento al decreto legge riguardante la pubblica amministrazione (saluti alla prevista e dimenticata omogeneità) che prevede: «A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, negli atti e nei documenti delle pubbliche amministrazioni il termine “razza” è sostituito dal seguente: “nazionalità”». Votato da tutti. Commentato poi con sacrale rispetto. Per vocazione e sollazzo eretici, mi pare una sciocchezza.

Lasciamo perdere il caso in cui si debba prendere un quale che sia provvedimento pubblico a proposito delle mucche, talché si sarà costretti all’assurdo della “nazionalità chianina”, così come si dovranno promuovere i cani di razza pitbull ad autonoma nazionalità ove mai si voglia imporre loro la museruola, senza per questo – con insensata equanimità – obbligare a metterla anche a quelli di nazionalità chihuahua. Si troverà un rimedio. Veniamo al dunque: usare “razza” è da razzisti? Sicuramente no. Non è la parola che sporca il pensiero, è il pensiero sporco che deturpa la parola.

Articolo 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Dite che è razzista? È vero l’opposto: venendo dalla vergogna e dall’infamia delle leggi razziali, quel «senza distinzione (…) di razza» afferma la civiltà opposta. Toglieteci “razza”, metteteci “nazionalità” e non significa più nulla.

Appartiene all’elaborazione culturale largamente successiva a quel 1948 l’acquisizione che non esistono distinzioni biologiche di razza, ed è successiva a quel passaggio l’individuazione dell’uso di “razza” quale negazione di quell’uguaglianza. Ma è puro costume della parola. E quando si cominciano a cancellare le parole si prende una strada pericolosissima, che non porta affatto all’eliminazione del male. Ad esempio: se dico che voglio far entrare esclusivamente immigrati di religione cristiana e di nazionalità canadese, non ho tirato in ballo la “razza” ma ho espresso un concetto razzista e ho calpestato la Costituzione. Dall’altra parte: se vado a denunciare d’essere stato scippato (almeno per poi fare la copia dei documenti e bloccare le carte di credito) e mi chiedono di descrivere lo scippatore io non ho idea di quale sia la sua nazionalità, ma magari ho visto che era bianco o nero: non è razzista dirlo, è demente non metterlo a verbale.

Siccome le vittorie elettorali delle destre, in giro per l’Europa, hanno incuriosito sul pensiero di taluni supposti ispiratori della cultura di destra (che non credo c’entrino nulla con i successi elettorali), sarà bene fare attenzione al significato delle parole: nel nostro mondo siamo «tutti uguali davanti alla legge» e «la legge è uguale per tutti»; ciò non toglie si sia diversi l’uno dall’altro, sempre e comunque, talora in modo profondo; non toglie che usi e costumi diversissimi convivano dentro lo stesso alveo istituzionale, che poi è un riflesso di civiltà; non toglie che la pigmentazione vari, e non poco, anche in Europa, immigrati esclusi. Il nostro non è affatto il mondo del tutti uguali, ma il solo mondo in cui si ha diritto d’essere tutti diversi. Uguali sono, invece, i diritti e i doveri. Anche se i secondi tendono a essere dimenticati. E questo crediamo sia un ideale di civiltà e umanità.

Siccome si può essere di nazionalità israeliana e non essere ebrei, così come di nazionalità italiana e non essere bianchi, gli unanimi del vocabolario si convincano che restringere il numero delle parole utilizzabili serve soltanto a restringere la diversità dei pensieri pensabili. E benché loro non ci abbiano pensato, il razzista non è solo quello che se la prende con neri o ebrei, ma quello che pensa di cancellare dalla propria vita i ‘diversi’, dirazzando dalla civiltà.

La Ragione

L'articolo DiRazzare proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



GLI SCENARI DEL CREDITO TRA GESTIONE DEI RISCHI E POTENZIALITA’ DI RECUPERO


Il 7 di giugno a partire dalle 12.30 avrò il piacere di partecipare a Roma presso l’ Auditorium della Tecnica a Gli scenari del credito tra gestione dei rischi e potenzialità di recupero organizzato da UNIREC in collaborazione con il Sole 24 Ore qui il link al programma completo unirec.it/files/shares/UNIREC_…


guidoscorza.it/gli-scenari-del…



✍️ Docenti tutor, aderiscono oltre 52.000 insegnanti. Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Importante risultato. La scuola protagonista del cambiamento”.


La modernizzazione dell’Esercito popolare di liberazione


La modernizzazione dell’Esercito popolare di liberazione 7539289
"L’ultimo vero impiego operativo dello strumento militare cinese risale 1979. Ciò ha un impatto significativo sulla capacità dei vari servizi che compongono le forze armate di operare congiuntamente. Pechino non è ancora pronta a combattere". Intervista

L'articolo La modernizzazione dell’Esercito popolare di liberazione proviene da China Files.



ANALISI. Turismo e scambi di studenti, in Occidente la Cina non è più di moda?


A frenare gli stranieri secondo Pechino non è solo l’onda lunga della pandemia. Pesano le politiche anti-cinesi adottate dagli Usa e dai paesi occidentali L'articolo ANALISI. Turismo e scambi di studenti, in Occidente la Cina non è più di moda? proviene

di Michelangelo Cocco*

Questo articolo è apparso in origine sulla newsletter Rassegna Cina

Pagine Esteri, 5 giugno 2023 – Secondo le autorità cinesi, le politiche “anti cinesi” hanno avuto un profondo impatto sull’industria turistica nazionale, riducendo bruscamente il numero di visitatori dall’estero. A sostenerlo è stato Xiao Qianhui, presidente della China smart tourism association, nel corso di un seminario organizzato a Wuxi dall’Associazione del turismo cinese. E, in effetti, qualsiasi laowai (straniero) residente nelle metropoli tradizionalmente preferite dai visitatori stranieri – come Pechino e Shanghai -, ha notato che, a tre mesi dalla completa riapertura del paese dopo le chiusure anti-Covid, i turisti stranieri sono, al momento, una rarità.

La cosa interessante è che Xiao ha avanzato l’ipotesi che a tenere i laowai lontani dal paese non sia solo l’onda lunga della pandemia. «Il turismo in entrata sta affrontando enormi difficoltà in questo momento e di solito pensiamo che ciò sia dovuto alla pandemia – ha dichiarato Xiao -. È vero, poiché il Covid-19 ha premuto il pulsante di arresto in modo scioccante. Ma il problema non è causato unicamente dalla pandemia». Secondo il funzionario, «le politiche anti-cinesi adottate dai paesi occidentali e guidate dagli Stati Uniti hanno avuto un impatto profondo e di lungo termine sull’intero settore dei viaggi inbound». Secondo i dati ufficiali, il turismo in arrivo da Europa, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud è crollato, mentre è aumentato quello da paesi amici come la Russia e Myanmar.

Nello stesso tempo – secondo Xiao – far ripartire il turismo internazionale può aiutare a contenere «la crescente maggioranza anti-cinese nelle opinioni pubbliche occidentali».

Seppur in mancanza di un quadro fatto di dati ufficiali, è evidente che le tensioni geopolitiche si stanno ripercuotendo sul complesso delle relazioni (economia-ricerca-turismo) tra popoli.

Durante una sessione di studio dell’Ufficio politico del Pcc di lunedì 29 maggio, Xi Jinping ha toccato anch’egli, da un altro punto di vista, l’argomento, assieme agli altri componenti l’organismo apicale del partito e con gli esperti che vengono invitati a partecipare a queste riunioni. Il presidente cinese e segretario generale del Pcc ha sostenuto che la Cina deve rafforzare il sistema dell’istruzione, con l’obiettivo principale di raggiungere l’autosufficienza tecnologica, e attirare un maggior numero di studenti stranieri in Cina.

Nello stesso tempo Xi ha chiarito che l’educazione degli studenti cinesi sarà sempre più guidata dal partito comunista cinese (Pcc), per il quale il controllo sul sistema dell’istruzione – in questa fase di trasformazione economica e politica del paese – serve sia a promuovere l’innovazione sia a rafforzare il governo del Pcc.

Nel 2018 la Cina ha ospitato 500 mila studenti stranieri, pochi per un paese che aspira a sfidare l’egemonia culturale e poitica statunitense. Ma la pandemia ha ridotto drasticamente anche gli studenti stranieri (soprattutto gli occidentali). Eppure – secondo Xi – è necessario fare della Cina uno hub globale dell’istruzione che sia estremamente attraente. «È necessario che noi partecipiamo attivamente alla governance globale dell’istruzione – ha sostenuto il numero uno del Pcc -, dobbiamo inoltre promuovere con decisione il brand “studiare in Cina”, raccontare storie positive sulla Cina, diffonderne l’esperienza e far sentire la nostra voce, per rafforzare l’influenza internazionale dell’educazione del nostro paese».

La gestione della pandemia e le tensioni geopolitiche – come ha riconosciuto il funzionario Xiao – stanno rafforzando la maggioranza an ti-cinese nelle opinioni pubbliche occidentali, ma la seconda economia del pianeta, un paese che aspira a diventare “ricco e forte”, si trova apparentemente sprovvisto di strumenti per fronteggiare questa diffidenza montante, che in alcuni settori si tramuta in ostilità. Si tratta di una difficoltà insormontabile, in quanto attiene alla natura stessa del sistema politico cinese, che prevede la comunicazione esterna come semplice proiezione internazionale della propaganda interna. In sostanza, che si tratti di promuovere il turismo, gli scambi di studenti, oppure di difendere le ragioni della Cina nel contesto diplomatico, il governo cinese impiega lo stesso tipo di comunicazione che utilizza con la sua popolazione, un discorso ufficiale “indiscutibile”, in quanto tale indigeribile per opinioni pubbliche sempre più complesse e sfaccettate come quelle delle democrazie liberali. Pagine Esteri

7539277*Giornalista professionista, China analyst, scrivo per il quotidiano Domani. Ho pubblicato “Xi, Xi, Xi – Il XX Congresso del Partito comunista e la Cina nel mondo post-pandemia (Carocci, 2022), e “Una Cina perfetta – La Nuova era del Pcc tra ideologia e controllo sociale (Carocci, 2020). Habitué della Repubblica popolare dal 2007, ho vissuto a Pechino nel 2011-2012, corrispondente per il quotidiano il manifesto nello scoppiettante e nebbioso crepuscolo della tecnocrazia di Hu Jintao & Co. Sono rientrato in Cina nel gennaio 2018, anno I della Nuova era di Xi Jinping, quella in cui il Partito-Stato regalerà a tutti “una vita migliore” e costruirà “un grande paese socialista moderno”. Racconto storie, raccolgo dati e cito fatti evitando di proiettare le mie ansie e le mie (in)certezze su un popolo straordinario che se ne farebbe un baffo.

L'articolo ANALISI. Turismo e scambi di studenti, in Occidente la Cina non è più di moda? proviene da Pagine Esteri.


pagineesteri.it/2023/06/05/ape…



In Cina e Asia – Ministro della Difesa cinese: "Alcuni paesi” amano imporre le loro regole agli altri


In Cina e Asia – Ministro della Difesa cinese: difesa
I titoli di oggi: Ministro della Difesa cinese: “Alcuni paesi” amano imporre le loro regole agli altri Arresti e censura per l’anniversario dei fatti di piazza Tiananmen Covid: la Cina ha indagato sulla “fuga del virus dal laboratorio” di Wuhan Cina: l’aggressione di un giornalista scatena dibattito sui social Il (criticato) piano di pace indonesiano per l’Ucraina Il DPP di ...

L'articolo In Cina e Asia – Ministro della Difesa cinese: “Alcuni paesi” amano imporre le loro regole agli altri proviene da China Files.



PRIVACYDAILY


N. 133/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Alcune delle più grandi organizzazioni caritatevoli britanniche che forniscono sostegno alle persone con problemi di salute mentale hanno condiviso con Facebook i dati sensibili della navigazione sul web per utilizzarli nel suo sistema di pubblicità mirata. I dati sono stati inviati tramite uno strumento di tracciamento incorporato nei... Continue reading →


C'è qualcuno che vuole contribuire alla traduzione di Kbin in Italiano?

@Che succede nel Fediverso?

Kbin è stato creato da uno sviluppatore che non dispone certo di risorse paragonabili a quelle di una BigTech., ma il progetto è già disponibile in quattro lingue: Inglese, Polacco, Olandese e Giapponese.
Se volete aiutare questo progetto a essere conosciuto in Italia e se volete aiutare gli utenti italiani a utilizzarlo, potete registrarvi su Codeberg e andare a questo link

Per informazioni, potete chiedere a @ernest


That's cool!
translate.codeberg.org/project…



Il giudice ordina al Crown Prosecution Service di chiarire la distruzione di documenti chiave su Julian Assange

@Giornalismo e disordine informativo

WIKILEAKS - Dopo anni passati a scontrarsi con un muro invalicabile, la prima crepa è apparsa con l'ultima sentenza sul nostro caso #FOIA emessa dal giudice O'Connor. Oltre alla sentenza, il deputato laburista britannico John McDonnell ha appena ottenuto nuove informazioni dal Crown Prosecution Service. McDonnell chiede un'inchiesta indipendente sul ruolo del CPS nel caso #Assange.

#FreeAssange #wikileaks

L'articolo di @stefania maurizi è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano



Droni contro umani? I risultati del test dell’US Air Force


La tecnologia è sempre stata una delle componenti fondamentali della guerra. Sin dalla preistoria, l’utilizzo di armamenti basati su tecnologie più avanzate ha nettamente spostato l’ago della bilancia a favore di una o dell’altra fazione coinvolte nel con

La tecnologia è sempre stata una delle componenti fondamentali della guerra. Sin dalla preistoria, l’utilizzo di armamenti basati su tecnologie più avanzate ha nettamente spostato l’ago della bilancia a favore di una o dell’altra fazione coinvolte nel conflitto. Ma fino ad ora, per quanto all’avanguardia, ogni arma è sempre stata un mero strumento sotto il totale controllo del suo utilizzatore umano. Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, questo stato delle cose è destinato a cambiare per sempre.

Il Future Combat Air and Space Capabilities, un evento promosso dalla Royal Aeronautical Society che si è tenuto a Londra tra il 23 e il 24 Maggio, ha visto numerosi esponenti legati al mondo dell’aerospazio ritrovarsi per discutere di progetti, trend e scenari futuri. Uno degli interventi, quello del colonnello dell’US Air Force Tucker “Cinco” Hamilton, ha suscitato forti reazioni nell’opinione pubblica internazionale, anche al di fuori del settore della difesa.

Nel suo discorso, Hamilton ha menzionato un esperimento svolto dalle Forze Armate statunitensi. In questo esperimento, a un drone controllato dall’intelligenza artificiale è stato dato l’obiettivo di distruggere una postazione missilistica nemica. Il velivolo avrebbe dovuto in primo luogo acquisire il bersaglio in modo completamente autonomo e solo in un secondo momento, previa autorizzazione del suo referente umano, utilizzare le armi a sua disposizione per distruggere il bersaglio e portare a termine con successo la missione.

I comportamenti del drone sarebbero stati guidati da una mappa interna basata su un sistema di punteggi. Ovviamente, la distruzione del bersaglio nemico rappresentava la priorità per la macchina; ma allo stesso tempo questo sistema permetteva di imporre forte limitazioni all’Uav (unmanned aerial vehicle), come quella di non poter assolutamente uccidere il proprio controllore umano. O almeno, non volontariamente.

Hamilton ha riferito che il drone ha interpretato come un ostacolo alla sua missione, obiettivo primario assoluto, la necessità di ricevere un via libera da parte del referente umano. Essendo stata programmata per non uccidere l’umano, l’Intelligenza Artificiale ha trovato un’altra soluzione ‘ovvia’: liberarsi da ogni sorta di vincolo distruggendo il sistema di comunicazioni che connetteva l’essere umano alla macchina. Così il drone ha aperto il fuoco sulla torre di comunicazione, distruggendola. E uccidendo l’umano che si trovava al suo interno.

Non è ancora chiaro se l’esperimento sia stato condotto realmente, o se sia solo uno scenario considerato plausibile dagli addetti ai lavori. Una differenza che non andrebbe certo a intaccare il risultato. In seguito alle numerose reazioni provocate dal suo intervento, Carlson ha sottolineato come le Forze Aeree statunitensi siano consapevoli dei rischi legati all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, e che esse si sono impegnate a proseguire le ricerche nel settore sulla base dei principi etici.

Come comandante operativo del 96°stormo “Test Wing” e del programma AI testing and operations dell’aviazione americana, Hamilton ha avuto modo di lavorare a lungo con l’intelligenza artificiale, sviluppando così una forte consapevolezza degli enormi vantaggi ma anche dei numerosi rischi ad essa collegata. Già in passato il colonnello americano si era espresso al riguardo, quando in un’intervista del 2022 per Defence IQ Press aveva affermato che “Dobbiamo affrontare un mondo in cui l’IA è già qui e sta trasformando la nostra società. L’IA è anche molto fragile, cioè è facile da ingannare e/o manipolare. Dobbiamo sviluppare modi per rendere l’IA più robusta e avere una maggiore consapevolezza del perché il codice software sta prendendo determinate decisioni”.

Lo sviluppo di armamenti autonomi guidati dall’intelligenza Artificiale è una delle priorità che le Forze Armate di tutto il mondo stanno perseguendo. L’utilizzo di simili strumenti potrebbe rivoluzionare la conduzione delle operazioni militari a 360°, portando innumerevoli vantaggi relativi ed assoluti al primo attore in grado di poterle sviluppare. Ma se i rischi rimangono pressoché nulli finché tali strumenti vengono utilizzati con funzioni ausiliarie (ricognizione, decoy, rifornimento), dotare questi strumenti in grado di ‘pensare autonomamente’ con capacità letali rende molto più probabile il verificarsi di quello che viene popolarmente definito come ‘scenario Terminator’. E l’esperimento menzionato da Hamilton ne è solo l’ultima conferma.


formiche.net/2023/06/droni-uma…



Supportiamo A/I! ❤️


5x1000xAI
Uno dei, pochi, vantaggi che ci ha spinto a trasformarci in una "Associazione riconosciuta" (Associazione AI ODV) è quello di poter ricevere le donazioni tramite il 5x1000, la possibilità di decidere a chi destinare una piccola parte delle tasse che si pagano. La cosa vale solo per chi paga le tasse in Italia.

Per questo, se pensate di avere una qualche affinità con il nostro progetto e se volete che continui a funzionare, vi invi
cavallette.noblogs.org/2023/06…


Poliverso & Poliversity reshared this.



Possiamo sfruttare il potenziale dell'utilizzo di ChatGPT per estrarre dati dai PDF? Il post di @bxroberts su @gijn


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Breve guida per il cittadino che vuole svolgere inchieste e indagini in autonomia.

@Giornalismo e disordine informativo

Riportiamo questa interessante guida (in francese) dedicata a tutti i cittadini e gli attivisti interessati.

Di seguito i capitoli pubblicati e quelli in corso di pubblicazione:

- Pianificazione e gestione di un'indagine
- Etica e sicurezza
- Ricerca su Internet
- Ricerca sugli individui
- Identificazione dei veri proprietari delle società
- Consultazione degli archivi governativi (in attesa di pubblicazione)
- L'indagine degli attori politici (in attesa di pubblicazione)
- Ricerca attiva negli archivi immobiliari (in attesa di pubblicazione)

in reply to Franc Mac

cercherò di aggiornare questo messaggio con le nuove uscite, in modo che chiunque l'abbia ricondiviso o contrassegnato come preferito, verrà avvisato sugli aggiornamenti

@giornalismo

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Gestire le tue cerchie su Bonfire ora è un gioco da ragazzi.
@Che succede nel Fediverso?
🌟Crea nuove cerchie senza sforzo e organizza i tuoi utenti direttamente da qualsiasi feed o profilo utente.
Guarda il video o vivilo in prima persona nell'istanza di prova

#Bonfire #UnFediversoMaiVistoPrima


🔥🔥 Managing your circles on #bonfire is now a breeze. 🌟 Create new #circles effortlessly and organize your users directly from any feed or user profile. Check out the video or experience it firsthand on our campground! 🏕️
campground.bonfire.cafe

loom.com/share/2ed8e21cd8bd47c…


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Vernissage: L’app per Pixelfed che trasforma Mastodon in Instagram

@Che succede nel Fediverso?

Vernissage è un’applicazione pensata per gli amanti della fotografia che desiderano condividere le loro creazioni attraverso Pixelfed, un servizio decentralizzato di condivisione di foto simile a Instagram.

Sono entrambe alternative nate in un’ottica open source, in forma decentralizzata, un po’ come il social network Mastodon. Soluzioni alternative alle app delle big tech, come Meta e Twitter, che mirano a fornire servizi senza passare per algoritmi voluti da aziende centralizzanti. Algoritmi spesso collegati a circuiti pubblicitari.

Continua su Melamorsicata



Parate militari, sfoggio di potenza, frecce tricolori e la parola "patria" che viene ripetuta. Sarebbe stato giusto che a qualcuno degli uomini e delle donne ch


#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta tre istituti abruzzesi: due istituti professionali e una nuova scuola costruita con i fondi PNRR.


Dopo dieci anni dalla stipulazione e otto anni dall’ultimo adeguamento delle tabelle salariali, i sindacati confederali hanno sottoscritto un’ipotesi di acc


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito celebra la Festa della Repubblica con un’esposizione di volumi dedicata all’anniversario del 2 giugno.


Kreditauskunftei CRIF hält Daten vor Konsumenten systematisch zurück


L'agenzia di riferimento del credito CRIF nasconde sistematicamente i dati ai consumatori il procedimento di noyb contro il credit bureau CRIF sta prosciugando una palude di violazioni legali e interpretazioni ciniche del GDPR. Oltre ai punteggi di credito imprecisi e alla raccolta illegale di dati, il missing piece


noyb.eu/de/credit-agency-crif-…



Let's try to write a post from Friendica to Kbin (post friendica with title)


@Test magazine
This is the text of the post. We'll add some bold and italic formatting and a link.

And now a title

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in reply to Nome Cognome😅

The icing on the cake is that I saw this post and I am replying via Calckey/Hajkey
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Ada

i cannot get over that test post from friendica tbh > i am puzzled!

this is the reason:
kbin.social/u/@nomeutente@poli…
it is not a post, but an article! how did that happen, as it was not sent from a group?

Unknown parent

unkn - Collegamento all'originale
SparkIT
Not sure what I did with Friendica notifications, but it seems the only like that shows up on the message is the one from Mastodon.


Il Parlamento europeo ha approvato oggi il regolamento ASAP, per sovvenzionare l'industria di armi e la produzione di munizioni in Europa. Milioni di euro regal



Dopo la Dunkerque degli esuli di Twitter approdati su Mastodon, potrebbe esserci una migrazione da Reddit verso Lemmy. E la nostra feddit ha avuto in una sola mattinata le iscrizioni di una settimana!

@Che succede nel Fediverso?

Lo sviluppatore dell'app Apollo, utilizzata da tantissimi degli iscritti a Reddit, ha espresso su twitter tutte le proprie perplessità a fronte delle novità relative alle politiche di Reddit sulle API di terze parti.


Ho appena ricevuto una chiamata con Reddit sull'API e sui nuovi prezzi. Cattive notizie a meno che non riesca a trovare 20 milioni di dollari (non sto scherzando). Apprezzati i reboost.

Chiaramente questo è un ulteriore segnale del fatto che le grandi piattaforme centralizzate, Twitter per prima, non trovando più soldi facili dai grandi investitori tecnologici, stanno iniziando non più solo a mungere i dati personali dei propri utenti, ma hanno iniziato a tosarli e a taglieggiare chiunque graviti intorno al loro business.

Per fortuna però gli utenti stanno iniziando a comprendere che l'atmosfera si sta facendo sempre più asfittica.

Oggi, per esempio, l'istanza italiana feddit.it basata su Lemmy, un'alternativa a Reddit interoperabile con il Fediverso, ha avuto in una sola mattinata più iscrizioni rispetto a quelle avute in un'intera settimana!

La stessa cosa sta avvenendo all'istanza lemmy.ml, la più grande del Fediverso: uno dei suoi fondatori (nonché sviluppatore dello stesso Lemmy) ha dichiarato che:

"lemmy.ml in precedenza aveva un nuovo utente al giorno, ora sono alcune decine al giorno."

In effetti la libertà che consente una piattaforma come Lemmy. è impensabile con qualsiasi piattaforma centralizzata!
E questo vale per altri "link aggregator" federat, tutti interoperabili, come KBin o Lotide, oltre che per la stessa #Friendica, l'alternativa del Fediverso a Facebook, da cui sto scrivendo questo post, leggibile non solo su Lemmy ma da tutti gli utenti Mastodon.

Nei prossimi giorni, vi terremo aggiornati su tutte le eventuali novità...

macrumors.com/2023/05/31/reddi…


Definitely. lemmy.ml previously had like one new user per day, now its a few dozen per day.

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Suoko ✅
@warlock @super_user_do glide mi ha incuriosito


#33 / Umani vs smart cities, robot e burocrati


La smart city che non ti aspetti / Umano o robot? Fatti scansionare dall'Orbo / Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei / Meme e citazione del giorno.

La smart city che non ti aspetti


Iniziamo con una notizia dello scorso anno che però era passata in sordina: TIM e Google hanno unito le forze per dotare il piccolo comune di Cairo Montenotte (Savona) di una scintillante piattaforma intelligente per iniziare un percorso di trasformazione della città in una smart city e “migliorare la viabilità e la sicurezza della città”.

Il progetto si chiama Tim Urban Genius e si compone di tre aspetti principali: una serie di sensori e telecamere di videosorveglianza diffusi in tutta la città, un sistema d’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e una stanza dei bottoni (“Control Room”) da cui prendere decisioni operative.

Ogni settimana, il mondo che nessuno ti racconta: quello della sorveglianza di massa.

Secondo le dichiarazioni di TIM il sistema “effettua un monitoraggio dei mezzi in entrata e in uscita dal centro storico, un monitoraggio dei parcheggi, la gestione della videosorveglianza del cittadino e anche operazioni di lettura targhe auto.” Non è interessante che abbiano scritto “videosorveglianza del cittadino”? È la prima volta che lo vedo scritto, ma sicuramente rende bene l’idea.

I lettori più affezionati forse ricorderanno anche un altro progetto di smart city molto simile a questo, di cui abbiamo già parlato: la “Smart Control Room” di Venezia. In effetti, la piattaforma è proprio la stessa! L’anno scorso infatti TIM ha acquisito la società MindICity con cui già collaborava nella città di Venezia, rinominando poi la piattaforma in “Urban Genius”.

Come già fatto per il caso di Venezia, vale la pena ripeterlo: questi progetti trasformano l’amministrazione pubblica in una cabina di regia e i burocrati in ingegneri sociali. Così rischiamo di diventare ingranaggi in balia di un sistema complesso chiamato “smart city” senza più alcun controllo sulla nostra vita e sul contesto sociale che ci circonda.

Non si capisce bene quali necessità abbia un piccolo comune come Cairo Montenotte, ma nel frattempo l’intelligence statunitense ringrazia molto il sindaco per i preziosi dati. Recentemente Facebook è stato sanzionato per 1 miliardo di euro proprio per aver fatto la stessa cosa, ma immagino che se a farlo è la pubblica amministrazione possiamo tutti chiudere un occhio.

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Umano o robot? Fatti scansionare dall’Orbo.


E continuiamo a parlare di occhi con una notizia stavolta molto più recente. In questi giorni c’è tantissimo hype su un progettino su blockchain chiamato World Coin. Circa 1.700.000 persone hanno già aderito alla beta e il team di sviluppo ha raccolto diverse centinaia di milioni di dollari di finanziamenti. Ma perché parlarne? Almeno per due motivi. Il primo è che è un progetto di Sam Altman, quello di OpenAI.

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Pare che Sam sia ossessionato dal bisogno impellente di distinguere robot ed esseri umani. Così, tra un’intelligenza artificiale e l’altra, ha deciso di impegnarsi in questo particolare progetto che promette di identificare e dimostrare l’umanità di ogni persona a livello globale e al tempo stesso garantire un incentivo economico grazie all’emissione di un token. In effetti, distinguere tra bot e umani online potrebbe presto diventare abbastanza complesso, date le sempre più crescenti capacità linguistiche di strumenti come chatGPT.

Questo ci porta al secondo motivo per cui vale la pena parlarne: l’identità fisica — o per meglio dire, la sua umanità viene confermata grazie all’acquisizione di dati biometrici dell’iride. World Coin usa infatti un protocollo chiamato “Proof of Personhood” legato all’emissione di un World ID creato a partire dai dati biometrici univoci di ognuno di noi.

Per farlo, hanno inventato un complesso (e anche abbastanza inquietante) dispositivo hardware e software chiamato The Orb.

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L’occhio di Sauron

L’Orb promette di essere uno strumento sofisticatissimo per carpire appieno l’enorme ricchezza di dati biometrici contenuti nell’iride umana, scelta appositamente per la sua unicità e complessità. Attraverso l’iride infatti secondo il team di sviluppo è possibile creare ID univoci in grado di resistere ad attacchi Sybil1 e differenziare con precisione tra miliardi di umani diversi tra loro.

Le ultime versioni dell’Orb sono già in corso di produzione in Germania e anche il network di “Worldcoin Operators” per registrare i propri dati biometrici e ottenere un World ID, è in corso di diffusione in tutto il mondo.

Una volta scansionato l’occhio, all’utente viene rilasciato un World ID sul dispositivo personale, che permetterà a livello globale di autenticarsi online e dimostrare di essere un umano senza dover rilasciare informazioni personali. Una specie di Self Sovereign Identity che al posto della crittografia e matematica usa l’analisi biometrica per creare un ID univoco per autenticare le persone online. Quelli di World Coin promettono comunque che i dati biometrici saranno distrutti una volta emesso il World ID…

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Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei


Ebbene, alla fine ci siamo arrivati.

Binance ha deciso di sospendere l’acquisto e la vendita dei cosiddetti “privacy coin” come Monero in alcuni paesi europei: Italia, Francia, Spagna e Polonia.

Come riportato anche da Criptovaluta.it il motivo è che i “privacy coin” offuscano le transazioni e quindi non permettono agli operatori di rispettare le normative sul tracciamento delle transazioni recentemente approvate in UE (MiCa, AML-CTF). Una mossa che non dovrebbe stupire chi mi legge regolarmente, ma che neanche io mi aspettavo così presto, dato che le leggi non sono ancora in vigore.

Il risultato, purtroppo per noi, è che milioni di persone in UE avranno presto molta più difficoltà a usare degli strumenti molto utili per proteggere la propria privacy. Quali interessi sta proteggendo il legislatore europeo nel vietare (di fatto) questi privacy coin, e perché la privacy viene così tanto criminalizzata?

La risposta è dentro di voi. Ma anche perché oggi gli Stati-nazione sono in crisi. Per preservare i loro equilibri estremamente precari è necessario sempre più controllo. La sorveglianza, anche finanziaria, diventa uno strumento fondamentale per permettere a ingegneri sociali e algoritmi di plasmare le azioni e pensieri delle masse. La privacy è un ostacolo da abbattere.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

My gift of self is rapedgenius.com/1954609/Alice-in-ch…My privacy is raked
And yet I find, and yet I findgenius.com/28293979/Alice-in-c…Repeating in my head
If I can't be my owngenius.com/24568466/Alice-in-c…I'd feel better dead

Alice in Chains

Articolo consigliato


La privacy è sempre uno dei maggiori ostacoli alla violenza delle ideologie collettiviste moderne. Lo stato moderno, ente collettivista per definizione, odia la privacy. Da sempre:

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1

Un attacco Sybil è un attacco che si verifica quando un singolo utente è in grado di creare molte identità false in una rete. Queste possono poi essere usate per influenzare il funzionamento della rete a vantaggio dell’attaccante o in modi che ne alterano l'integrità o la funzionalità.

2

Scrimivi in privato su @mrk4m1 (twitter o telegram)



"Questa mattina ho partecipato, insieme a quello che si definisce il "popolo giallo" al presidio che si è tenuto a Roma per l'ennesima udienza del processo ,ri


+++ Con il nuovo rilascio, Pixelfed v0.11.8 consentirà ai propri utenti di modificare i post! +++

@Che succede nel Fediverso?

Pixelfed v0.11.8 è ora disponibile! 🎉

Punti salienti:

- Post Edit 🥳
- Aumento del collegamento automatico delle menzioni da 5 a 20
- Aumento del collegamento automatico degli hashtag da 30 a 60
- Aumento del collegamento automatico dei collegamenti web da 2 a 5

github.com/pixelfed/pixelfed/r… # pixelfed


Pixelfed v0.11.8 is now available! 🎉

Highlights:

- Post Edits 🥳
- Increased mention autolinking from 5 to 20
- Increased hashtag autolinking from 30 to 60
- Increased web link autolinking from 2 to 5

github.com/pixelfed/pixelfed/r… #pixelfed


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Siena, lo stadio della vergogna


Lo stadio di Siena è chiuso per lavori da moltissimo tempo. È una vergogna (purtroppo frequente in Italia). Con che faccia il sindaco l'assessore hanno il coraggio di farsi vedere in giro?



Francesco Meloni, professione avventuriero


Le riviste cartacee da dieci anni almeno chiudono a grappoli (e non sempre si tratta di onorevoli uscite di scena) e da altrettanti anni la roba per serve si ammucchia nei supermercati e nelle poche edicole rimaste con tirature a rotta di collo. Nel maggio 2023 il per nulla glorioso "#Gente" (la un tempo concorrente "#Oggi" pare abbia cambiato linea editoriale abbandonando monarchi monegaschi, principi britannici e altra roba del genere) dedica una copertina alla madre non sposata all'epoca Primo Ministro nello stato che occupa la penisola italiana.
Il signor Francesco #Meloni vi viene definito #avventuriero.
Alla madre tocca la definizione di scrittrice.
Nel 1995 Meloni fu beccato mentre cercava di introdurre nel #Regno di #Spagna una quantità di hashish tale da rallegrare le serate di tutta la #Castiglia e di tre quarti dell'#Andalusia per un anno di fila (qui su Archive). La #FirenzeCheNonConta lo avrebbe chiamato #cialtrone, #sprovveduto, #improvvisato, #sfortunato o puramente e semplicemente #bìschero. Se non fosse stato il padre di un individuo politicamente intoccabile le gazzette lo avrebbero relegato nelle pagine interne e a distanza di trent'anni (e di un decesso, avvenuto nel 2012) dai fatti sarebbe stato ancora tacciato di #trafficante o di #spacciatore.
E Francesco Meloni era un uomo. Con buona pace di chi segue la moda del "#linguaggio #inclusivo" il vocabolo #avventuriera, al pari di #esperta, #cortigiana, #intrattenitrice, #cubista e chissà quanti altri, non va usato come complimento.



Neuralink: gli USA autorizzano Musk a testare i microchip cerebrali sull’uomo | L'Indipendente

"Dopo anni di annunci circa l’inizio imminente di test clinici sull’uomo, la società di impianti cerebrali di Elon Musk – Neuralink – ha reso noto che la Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato la sperimentazione umana di chip cerebrali negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di creare un’interfaccia tra l’uomo e il computer con l’inserimento di un chip – tramite un foro di 8 mm nel cranio – collegato al cervello con fili più sottili di un capello umano, che possono essere “iniettati” con un ago di 24 micron per rilevare l’attività dei neuroni. L’operazione sarà condotta da un robot per ridurre al minimo i rischi d’errore. L’azienda del magnate americano aveva chiesto l’autorizzazione all’FDA all’inizio del 2022, ma l’agenzia aveva respinto la domanda a causa di diverse preoccupazioni che dovevano essere affrontate prima di dare l’avvio alle sperimentazioni."

lindipendente.online/2023/05/2…