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In Cina e in Asia – La Cina dà l’ultimo addio a Li Keqiang


In Cina e in Asia – La Cina dà l’ultimo addio a Li Keqiang li keqiang
La Cina dà l'ultimo addio a Li Keqiang
Per Xi risolvere i problemi finanziari è un “tema eterno per il governo”
La Cina fa un passo indietro sugli investimenti ingenti nel Pacifico meridionale
Le stazioni meteorolog

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La Francia ospiterà il prossimo vertice sulla sicurezza dell’IA a Parigi, secondo una decisione presa a margine del primo vertice in assoluto che si sta svolgendo a porte chiuse a Londra in questi giorni (mercoledì 1 e giovedì 2 novembre)....


N. 198/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Centinaia di milioni di controlli d’identità nell’ambito del servizio di verifica dell’identità del governo federale potrebbero essere stati condotti illegalmente, con il governo Albanese che si è affrettato a varare una legislazione a sostegno del servizio.I servizi di verifica dell’identità sono utilizzati dai dipartimenti governativi e dalle aziende...


Taiwan Files – L’opposizione tratta sulle elezioni, Pechino indaga sulla Foxconn


Taiwan Files – L’opposizione tratta sulle elezioni, Pechino indaga sulla Foxconn 10106875
I due principali rivali del candidato di maggioranza alle presidenziali di gennaio cercano un (complicato) accordo. Le chance di Gou Taiming ridotte dopo l'indagine cinese sul suo colosso Foxconn. Avvertimenti dallo Xiangshan Forum, Israele e Gaza visti da Taiwan. Semiconduttori. Manifestanti contro il memoriale di Chiang Kai-shek. La rassegna di Lorenzo Lamperti con notizie e analisi da Taipei (e dintorni)

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Dichiarazione della FPF sugli arresti ingiustificabili dei giornalisti dell'Alabama

Un editore e giornalista di un quotidiano dell'Alabama sono stati arrestati la scorsa settimana e accusati, ai sensi dello statuto di segretezza del Gran Giurì, del "crimine" di aver riferito su un mandato di comparizione del Gran Giurì fornito da una fonte.

E oggi, l'editore, Sherry Digmon, è stato arrestato di nuovo, questa volta per aver sollecitato annunci pubblicitari dal distretto scolastico locale mentre prestava servizio nel Board of Education.

"Arrestare giornalisti che riportano notizie è palesemente incostituzionale", ha affermato Seth Stern, direttore dell'advocacy della Freedom of the Press Foundation (FPF) . “Le regole di segretezza del Gran Giurì vincolano i gran giurati e i testimoni, non i giornalisti. Il procuratore distrettuale dovrebbe incolpare se stesso per non aver mantenuto la segretezza dei procedimenti del gran giurì, non i giornalisti carcerari per aver fatto il loro lavoro”.

"Il Primo Emendamento protegge i giornalisti che pubblicano informazioni ottenute legalmente da fonti", ha affermato Caitlin Vogus, vicedirettore dell'Advocacy della FPF . “In questo Paese non arrestiamo i giornalisti per aver riportato notizie che le autorità preferirebbero mantenere segrete”.

@Giornalismo e disordine informativo


Il giornalista di Atmore News Don Fletcher e l'editore Sherry Digmon sono stati arrestati dopo aver riferito di un'indagine sulla gestione dei fondi COVID da parte di un consiglio scolastico. Ufficio dello sceriffo della contea di Escambia

Qui il post completo



Da antifascista esprimo grande preoccupazione per le vigliacche azioni di danneggiamento delle pietre d'inciampo a Roma. Questi atti di antisemitismo sono ignob


Pubblicato il nuovo numero di Technology Weekly, la newsletter settimanale sulla tecnologia di Euractiv che ti fornisce le ultime notizie da tutta Europa su tutto ciò che riguarda il digitale

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

I deepfake di nudo inondano Internet nel vuoto legislativo del 31/10/23
I deepfake di nudo, compresi quelli di minori, stanno diventando sempre più comuni online man mano che gli strumenti per crearli diventano più accessibili, avvertono gli esperti, ma la legge è ancora indietro nel regolamentare tale materiale .

La "strategia multi-cloud" della Commissione Europea solleva dubbi sulla coerenza il 31/10/23
il servizio cloud statunitense Oracle ha annunciato che la Commissione Europea ha deciso di includere i servizi Oracle Cloud Infrastructure nelle sue offerte, sollevando dubbi sulla coerenza con gli schemi di sicurezza cloud proposti.

I politici dell'UE si preparano allo scontro nel spinoso dibattito sullo status dei lavoratori su piattaforma il 31/10/23
Le istituzioni dell'UE si stanno preparando ad un confronto sul funzionamento della presunzione legale di occupazione, l'aspetto più delicato della Direttiva sui lavoratori su piattaforma, in un trilogo giovedì prossimo (9 novembre).

Francia e Germania si allontanano sempre più sulla sovranità digitale del settore cloud il 31/10/23
Il recente annuncio di "un nuovo cloud indipendente per l'Europa" da parte di Amazon Web Services ha sottolineato la crescente divergenza tra le posizioni di Parigi e Berlino riguardo alla sovranità digitale nel settore cloud.

La Moldavia blocca l'accesso alle principali agenzie di stampa russe il 31/10/23
La Moldavia ha bloccato lunedì (30 ottobre) l'accesso ai siti web dei principali mezzi di informazione russi, comprese le agenzie di stampa Interfax e TASS, accusandoli di prendere parte ad una guerra di informazione contro Paese.

Le ONG sollecitano la Commissione Europea a includere i siti Web porno nel club del "rischio sistemico" il 30/10/23
Diverse organizzazioni della società civile hanno esortato la Commissione Europea a designare i principali siti Web porno come "piattaforme online molto grandi" che devono seguire un regime rigoroso sotto il Digital Services Act (DSA), secondo una lettera vista da Euractiv.

Il targeting dei funzionari dell'UE con lo spyware Predator dimostra la necessità di controlli legali più rigorosi il 30/10/23
Mentre l'UE finora non è riuscita ad adottare misure adeguate contro le forme più invasive di spyware, la direttiva sulla due diligence sulla sostenibilità aziendale (CSDDD) potrebbe offrire una soluzione un’opportunità cruciale per l’UE di tenere a freno la dilagante tutela dei diritti umani...

I progressi dei policy maker dell'UE sul software open source, periodo di supporto nella nuova legge sulla sicurezza informatica del 30/10/23
L'approccio dei policy maker dell'UE al software open source e al periodo di supporto nel prossimo Cyber ​​Resilience Act sta prendendo forma. Il Cyber ​​Resilience Act è una proposta legislativa che introduce requisiti di sicurezza per i dispositivi connessi. Il disegno di legge è...

Rapporto iniziale di RSF: il giornalista Reuters è stato ucciso in Libano in un attacco "mirato" il 30/10/23
Il giornalista Reuters Visuals Issam Abdallah è stato ucciso il 13 ottobre nel sud del Libano da un attacco "mirato" dalla direzione del confine israeliano, Reporters Without Lo ha detto domenica (29 ottobre) Borders (RSF), sulla base dei risultati preliminari della sua indagine.

Qui la pagina con la newsletter in inglese
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in reply to Informa Pirata

l'AI Act potrebbe essere concluso in poco più di 30 giorni, i deepfake potrebbero essere fortemente ostacolati se, al trilogo, la versione del Parlamento Europeo venisse tenuta (o anche meglio, rinforzata) rispetto alle proposte del Consiglio d'Europa, che deve dare l'approvazione per completarlo e sta indebolendo quelle parti.
Fare pressione ad Alessio Butti per l'italia potrebbe funzionare. Vorreste fare qualcosa a riguardo?

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Presidenzialismo forte? No, premierato debole


Se c’è qualcuno che, in realtà, avrebbe il diritto di protestare, quelli sono i presidenzialisti convinti. La bozza di riforma istituzionale redatta dal ministro per le Riforme Maria Elisabetta Casellati e caldeggiata dal presidente del Consiglio Giorgia

Se c’è qualcuno che, in realtà, avrebbe il diritto di protestare, quelli sono i presidenzialisti convinti. La bozza di riforma istituzionale redatta dal ministro per le Riforme Maria Elisabetta Casellati e caldeggiata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, infatti, è un arretramento su tutta la linea. Intanto non si prevede l’elezione diretta del presidente della Repubblica, come il centrodestra ha sempre auspicato, ma del presidente del Consiglio (come auspicava chi scrive, ma questo è irrilevante). Ma soprattutto non si attribuiscono al presidente del Consiglio quei poteri che, essendo il nostro un sistema parlamentare, la Costituzione pone oggi in capo al presidente della Repubblica.

Unico potere reale che il Quirinale perderebbe è quello di nominare il presidente del Consiglio (art. 92). Ma non perderebbe affatto, il che sarebbe piuttosto bizzarro in presenza di un premier investito direttamente dalla volontà popolare, il potere di nominare e di revocare i ministri del governo. In soldoni, se domani i cittadini decidessero di mandare a Palazzo Chigi Pinco Pallino, Pinco Pallino non avrebbe il potere di decidere chi farà il ministro nel suo governo. Come accade oggi, potrà fare delle proposte al presidente della Repubblica, il quale manterrebbe inalterato il proprio potere di rispondere no, quel tizio proprio non lo voglio ministro. Oppure, no, quel ministro deve rimanere in carica.

Non solo. Al presidente del Consiglio non spetterebbe neanche il potere di sciogliere le camere (o di minacciarne lo scioglimento) a proprio piacimento. Quel potere resterebbe attribuito al presidente della Repubblica. Il quale, così come accade oggi, potrebbe sempre incaricare un nuovo presidente del Consiglio. Unico limite, e questa è effettivamente una novità, è che lo potrà scegliere solo tra gli eletti in Parlamento nella legislatura in corso che compongono la maggioranza. Si esclude, dunque, la possibilità che un tecnico arrivi direttamente dalla società civile a palazzo Chigi. Ma non si esclude la possibilità che una personalità eletta con la maggioranza dia vita ad un governo sostenuto da partiti che componevano l’opposizione.

Insomma, ci troviamo di fronte alla prospettiva di un mezzo premierato debole. Sì che, per quanto tra i ranghi della maggioranza così come tra quelli dell’opposizione non c’è nessuno disposto a scommettere sul fatto che la riforma di cui stiamo parlando vedrà mai la luce, davvero non si capisce il senso degli strepiti di chi ritiene gravemente intaccate le attuali prerogative del capo dello Stato a vantaggio di un premier intollerabilmente forte.

L'articolo Presidenzialismo forte? No, premierato debole proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Passi avanti sul Gcap. Entro fine anno il trattato per il nuovo jet Italia-Uk-Giappone


Ieri a Roma si è tenuta una ha riunione tra i vertici della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone sul Global Combat Air Programme, il programma per la realizzazione del jet di sesta generazione. “Stiamo lavorando insieme affinché il Gcap racchiuda le m

Ieri a Roma si è tenuta una ha riunione tra i vertici della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone sul Global Combat Air Programme, il programma per la realizzazione del jet di sesta generazione. “Stiamo lavorando insieme affinché il Gcap racchiuda le migliori tecnologie e capacità di Italia, Giappone e Regno Unito. Un progetto trilaterale basato su un’uguale partecipazione in termini di costi e benefici e sulla condivisione delle migliori tecnologie tra i nostri tre Paesi”, ha dichiarato Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, al termine dell’incontro con Grant Shapps, segretario alla Difesa britannico, e Yoshiaki Wada, consigliere speciale del ministro della Difesa giapponese. Un lungo e importante colloquio durante il quale sono state poste le basi per la definizione del trattato per avviare l’iter parlamentare che verrà firmato a Tokyo entro la fine dell’anno.

Le puntate precedenti

L’incontro segue il trilaterale avuto a settembre a Londra. Nell’occasione, il ministro Crosetto ha incontrato James Roger Cartlidge, minister (sottosegretario) con delega al procurement della Difesa del Regno Unito, e Kiyoshi Serizawa, viceministro della Difesa del Giappone, a Lancaster House. L’incontro, tra l’altro, avvenne a margine del Dsei, l’importante fiera della difesa e l’aerospazio della capitale britannica, durante la quale le tre capofila del progetto, Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries hanno annunciato la definizione dei termini della collaborazione trilaterale per soddisfare i requisiti della fase concettuale del sistema di difesa aerea di nuova generazione. A quello sono seguiti gli accordi tra Mbda Italia ed Mbda UK insieme a Mitsubishi Electric Corporation ed Elt Group. Gli incontri precedenti: quello di Roma a giugno, che vide la partecipazione dell’allora ministro della Difesa britannico Ben Wallace e il viceministro della Difesa giapponese Atsuo Suzuki; quello di marzo in Giappone quando Crosetto e Wallace incontrarono il ministro Yasukazu Hamada, il predecessore dell’attuale ministro, Minoru Kihara. Una serie di trilaterali con l’obiettivo di definire i punti della collaborazione tra i tre Paesi e decidere i nuovi passi da intraprendere per l’attuazione del progetto.

Il Gcap

Il progetto del Global Combat Air Programme prevede lo sviluppo di un sistema di combattimento aereo integrato, nel quale la piattaforma principale, l’aereo più propriamente inteso, provvisto di pilota umano, è al centro di una rete di velivoli a pilotaggio remoto con ruoli e compiti diversi, dalla ricognizione, al sostegno al combattimento, controllati dal nodo centrale e inseriti in un ecosistema capace di moltiplicare l’efficacia del sistema stesso. L’intero pacchetto capacitivo è poi inserito all’intero nella dimensione all-domain, in grado, cioè di comunicare efficacemente e in tempo reale con gli altri dispositivi militari di terra, mare, aria, spazio e cyber. Questa integrazione consentirà al jet di essere fin dalla sua concezione progettato per coordinarsi con tutti gli altri assetti militari schierabili, consentendo ai decisori di possedere un’immagine completa e costantemente aggiornata dell’area di operazioni, con un effetto moltiplicatore delle capacità di analisi dello scenario e sulle opzioni decisionali in risposta al mutare degli eventi.

Il programma congiunto

L’avvio del programma risale a dicembre dell’anno scorso, quando i governi di Roma, Londra e Tokyo hanno concordato di sviluppare insieme una piattaforma di combattimento aerea di nuova generazione entro il 2035. Nella nota comune, i capi del governo dei tre Paesi sottolinearono in particolare il rispettivo impegno a sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sulle regole, a difesa della democrazia, per cui è necessario istituire “forti partenariati di difesa e di sicurezza, sostenuti e rafforzati da una capacità di deterrenza credibile”. Grazie al progetto, Roma, Londra e Tokyo puntano ad accelerare le proprie capacità militari avanzate e il vantaggio tecnologico.

La questione saudita

Tra i temi affrontati nella riunione di martedì c’è stato quello dell’allargamento del programma. Tuttavia, come conferma la difficoltà di Formiche.net ad avere informazioni, l’eventuale coinvolgimento dell’Arabia Saudita rimane un tabù. Su questo il Regno Unito è aperturista mentre il Giappone è fortemente contrario. Nelle scorse settimane si è espresso anche Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, chiudendo la porta: “Il programma è Uk, Giappone e Italia. Punto”, aveva detto a margine dell’assemblea di Confindustria.


formiche.net/2023/11/gcap-trat…



L'Indipendente | La controrivoluzione delle élite di cui non ci siamo accorti: intervista a Marco D'Eramo

"Il mito originario (e mai confessato) del neoliberismo non è il baratto ma lo schiavismo. Il grande successo che hanno avuto i neoliberisti è di farci interiorizzare quest’immagine di noi stessi. È una rivoluzione culturale che ha conquistato anche il modo dei servizi pubblici. Per esempio le unità sanitarie locali sono diventate le aziende sanitarie locali. Nelle scuole e nelle università il successo e l’insuccesso si misurano in crediti ottenuti o mancanti, come fossero istituti bancari. E per andarci, all’università, è sempre più diffusa la necessità di chiedere prestiti alle banche. Poi, una volta che hai preso il prestito, dovrai comportarti come un’impresa che ha investito, che deve ammortizzare l’investimento e avere profitti tali da non diventare insolvente."

lindipendente.online/2023/11/0…



Passi avanti sul Gcap. Entro fine anno il trattato per il nuovo jet Italia-Uk-Giappone


Ieri a Roma si è tenuta una ha riunione tra i vertici della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone sul Global Combat Air Programme, il programma per la realizzazione del jet di sesta generazione. “Stiamo lavorando insieme affinché il Gcap racchiuda le m

Ieri a Roma si è tenuta una ha riunione tra i vertici della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone sul Global Combat Air Programme, il programma per la realizzazione del jet di sesta generazione. “Stiamo lavorando insieme affinché il Gcap racchiuda le migliori tecnologie e capacità di Italia, Giappone e Regno Unito. Un progetto trilaterale basato su un’uguale partecipazione in termini di costi e benefici e sulla condivisione delle migliori tecnologie tra i nostri tre Paesi”, ha dichiarato Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, al termine dell’incontro con Grant Shapps, segretario alla Difesa britannico, e Yoshiaki Wada, consigliere speciale del ministro della Difesa giapponese. Un lungo e importante colloquio durante il quale sono state poste le basi per la definizione del trattato per avviare l’iter parlamentare che verrà firmato a Tokyo entro la fine dell’anno.

Le puntate precedenti

L’incontro segue il trilaterale avuto a settembre a Londra. Nell’occasione, il ministro Crosetto ha incontrato James Roger Cartlidge, minister (sottosegretario) con delega al procurement della Difesa del Regno Unito, e Kiyoshi Serizawa, viceministro della Difesa del Giappone, a Lancaster House. L’incontro, tra l’altro, avvenne a margine del Dsei, l’importante fiera della difesa e l’aerospazio della capitale britannica, durante la quale le tre capofila del progetto, Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries hanno annunciato la definizione dei termini della collaborazione trilaterale per soddisfare i requisiti della fase concettuale del sistema di difesa aerea di nuova generazione. A quello sono seguiti gli accordi tra Mbda Italia ed Mbda UK insieme a Mitsubishi Electric Corporation ed Elt Group. Gli incontri precedenti: quello di Roma a giugno, che vide la partecipazione dell’allora ministro della Difesa britannico Ben Wallace e il viceministro della Difesa giapponese Atsuo Suzuki; quello di marzo in Giappone quando Crosetto e Wallace incontrarono il ministro Yasukazu Hamada, il predecessore dell’attuale ministro, Minoru Kihara. Una serie di trilaterali con l’obiettivo di definire i punti della collaborazione tra i tre Paesi e decidere i nuovi passi da intraprendere per l’attuazione del progetto.

Il Gcap

Il progetto del Global Combat Air Programme prevede lo sviluppo di un sistema di combattimento aereo integrato, nel quale la piattaforma principale, l’aereo più propriamente inteso, provvisto di pilota umano, è al centro di una rete di velivoli a pilotaggio remoto con ruoli e compiti diversi, dalla ricognizione, al sostegno al combattimento, controllati dal nodo centrale e inseriti in un ecosistema capace di moltiplicare l’efficacia del sistema stesso. L’intero pacchetto capacitivo è poi inserito all’intero nella dimensione all-domain, in grado, cioè di comunicare efficacemente e in tempo reale con gli altri dispositivi militari di terra, mare, aria, spazio e cyber. Questa integrazione consentirà al jet di essere fin dalla sua concezione progettato per coordinarsi con tutti gli altri assetti militari schierabili, consentendo ai decisori di possedere un’immagine completa e costantemente aggiornata dell’area di operazioni, con un effetto moltiplicatore delle capacità di analisi dello scenario e sulle opzioni decisionali in risposta al mutare degli eventi.

Il programma congiunto

L’avvio del programma risale a dicembre dell’anno scorso, quando i governi di Roma, Londra e Tokyo hanno concordato di sviluppare insieme una piattaforma di combattimento aerea di nuova generazione entro il 2035. Nella nota comune, i capi del governo dei tre Paesi sottolinearono in particolare il rispettivo impegno a sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sulle regole, a difesa della democrazia, per cui è necessario istituire “forti partenariati di difesa e di sicurezza, sostenuti e rafforzati da una capacità di deterrenza credibile”. Grazie al progetto, Roma, Londra e Tokyo puntano ad accelerare le proprie capacità militari avanzate e il vantaggio tecnologico.

La questione saudita

Tra i temi affrontati nella riunione di martedì c’è stato quello dell’allargamento del programma. Tuttavia, come conferma la difficoltà di Formiche.net ad avere informazioni, l’eventuale coinvolgimento dell’Arabia Saudita rimane un tabù. Su questo il Regno Unito è aperturista mentre il Giappone è fortemente contrario. Nelle scorse settimane si è espresso anche Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, chiudendo la porta: “Il programma è Uk, Giappone e Italia. Punto”, aveva detto a margine dell’assemblea di Confindustria.


formiche.net/2023/11/passi-ava…



Per il «dopo-Hamas» lo spettro di una nuova Nakba


Nel documento del ministero dell’Intelligence israeliano svelato dalla rivista +972 Local Call il piano per trasferire 2,2 milioni di gazawi nel Sinai L'articolo Per il «dopo-Hamas» lo spettro di una nuova Nakba proviene da Pagine Esteri. https://pagine

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(questo articolo è stato pubblicato in origine dal quotidiano Il Manifesto)

di Michele Giorgio –

Pagine Esteri, 1 novembre 2023. Descritta come una «seconda fase», fatta di incursioni dentro Gaza ampie ma pur sempre limitate, l’offensiva di terra israeliana in realtà è in corso ed è vasta e distruttiva, con conseguenze evidenti per i civili palestinesi. Il fatto che il governo e i comandi militari israeliani cerchino di farla apparire «contenuta» ha lo scopo di calmare gli alleati statunitensi ed europei, ora un po’ in imbarazzo per aver sostenuto apertamente la rappresaglia senza freni di Israele all’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha colpito soprattutto la popolazione civile palestinese e non il movimento islamico. Strategie della comunicazione a parte, è davanti agli occhi di tutti l’invasione israeliana della metà settentrionale di Gaza. Le immagini dei carri armati israeliani sulla costa e allo stesso tempo sulle linee orientali della Striscia e il loro stringere su Gaza city, dicono che Israele sta impiegando migliaia di soldati e centinaia di mezzi corazzati, per rioccupare questo fazzoletto di territorio palestinese. Ciò che invece non è affatto chiaro e il governo Netanyahu fa il possibile per non dare punti di riferimento è la «soluzione politica» ciò il «dopo-Hamas» che ha in mente Israele, sempre ammesso che riesca a sradicare, come il suo gabinetto di guerra ripete ogni giorno, il movimento islamico. Senza dimenticare che la questione degli ostaggi nelle mani di Hamas diventerà sempre più rilevante finendo forse per imporre una tregua e un negoziato per lo scambio di prigionieri che oggi l’establishment israeliano esclude.

L’Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen ribadisce che a Gaza non tornerà sui mezzi corazzati israeliani. Ma la sua posizione è irrilevante per il governo Netanyahu che non permetterà il rafforzamento ad una entità politica che, pur con i suoi grandi limiti ed errori, rappresenta ancora agli occhi del mondo l’idea di un futuro Stato palestinese indipendente nei Territori occupati. L’impressione che si ha è che l’idea dell’espulsione dei palestinesi da Gaza, una seconda Nakba 75 anni dopo, circolata qualche giorno fa, non sia una «fantasia». E non solo per i coloni israeliani che vorrebbero cacciare via tutti i palestinesi e ricostruire a Gaza gli insediamenti ebraici fatti demolire nel 2005 dal premier scomparso Ariel Sharon.

Si è appreso che il ministero dell’Intelligence ha raccomandato il trasferimento forzato e permanente dei 2,2 milioni di palestinesi di Gaza nella penisola egiziana del Sinai, grazie a un documento ufficiale rivelato dalla rivista israeliana +972 Local Call. Il documento di 10 pagine, datato 13 ottobre 2023, porta il logo del ministero guidato dall’esponente del partito Likud, Gila Gamliel, che produce ricerche politiche e condivide le sue proposte con le agenzie di sicurezza, l’esercito e altri ministeri. Valuta tre opzioni ma nelle sue conclusioni raccomanda il trasferimento totale della popolazione palestinese come linea d’azione preferita assieme all’allestimento di una tendopoli e alla costruzione di città nel Sinai per assorbire gli espulsi. Quindi invita Israele a mobilitare la comunità internazionale a sostegno di questo «progetto».

Qualcuno ha commentato che si tratta «solo» di un documento. Tuttavia, il fatto che un ministro del governo israeliano abbia preparato una proposta così dettagliata nel mezzo di un’offensiva militare su larga scala, dice che l’idea di cacciare via i palestinesi dalla loro terra è nella mente degli attuali leader politici israeliani come lo era decenni fa nei governanti del passato. A una proposta per l’espulsione dei palestinesi da Gaza lavora, riferisce sempre +972 Local Call, anche Amir Weitmann del Misgav Institute, un think tank guidato da Meir Ben-Shabbat, stretto collaboratore del primo ministro Netanyahu. A una Nakba «temporanea» aveva pensato anche l’Amministrazione Biden che per giorni ha discusso con l’Egitto di una tendopoli gigantesca nel Sinai. Poi ha frenato di fronte alla ferma opposizione dell’egiziano Abdel Fattah El Sisi, sostenuto da re Abdallah di Giordania. In casa israeliana però l’idea non sembra affatto morta, a giudicare dal silenzio del governo Netanyahu su chi dovrà a suo giudizio «governare» in futuro i palestinesi di Gaza.

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LIVE GIORNO 26. Aperto il valico di Rafah per l’uscita da Gaza: è la prima volta dall’inizio della guerra


Una lista di 500 cittadini stranieri è stata consegnata alle autorità per permettere loro di lasciare la Striscia. Le ambulanze si sono accalcate al valico: sono circa 80 i feriti palestinesi che potranno per il momento lasciare Gaza. L'articolo LIVE GIO

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(foto Anas Al Sharif)

della redazione –

Pagine Esteri, 1 novembre 2023. Aperto per la prima volta dal 7 ottobre il valico di Rafah, secondo le prime notizie con lo scopo di spostare i feriti di Gaza negli ospedali egiziani. L’apertura in realtà è stata utilizzata, per il momento, soprattutto per far uscire gli stranieri dalla Striscia: una lista di 500 nomi di cittadini residenti all’estero o con doppio passaporto è stata consegnata alle autorità per permettere loro di lasciare Gaza. Sono circa 80 i palestinesi con ferite gravi che hanno ricevuto al momento il permesso di essere curati in Egitto.

Le comunicazioni nella Striscia di Gaza sono state nuovamente tagliate questa mattina.

Le autorità militari israeliane hanno fatto sapere che 9 soldati sono stati uccisi durante l’invasione militare di Gaza, portando così a 12 il numero dei soldati morti nelle ultime 24 ore. Le operazioni di terra sono continuate durante la notte e negli scontri le forze armate israeliane hanno dichiarato di aver ucciso decine di militanti di Hamas.

Nel bombardamento israeliano che ieri ha colpito il popoloso campo profughi di Jabalia, sono morte almeno 50 persone e 400 circa sono rimaste ferite. Hamas ha dichiarato che le bombe hanno ucciso 7 ostaggi civili, tra i quali 3 cittadini stranieri. Il Ministero degli esteri francese ha fatto sapere che tra i morti di Gaza ci sono anche 2 bambini di nazionalità francese.

Nei raid a Jenin, in Cisgiordania, che Israele ha portato avanti durante la notte, sono stati uccisi 3 palestinesi. Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso ad Hebron. I militari, durante le incursioni, hanno utilizzato mezzi corazzati per distruggere le strade del campo profughi. Sono almeno 50 i palestinesi arrestati nella notte in Cisgiordania. Portato via dalla propria casa anche un leader del partito del presidente Abu Mazen, al-Fatah, Atta Abu Rmeila. Dall’inizio della guerra sono 127 i palestinesi uccisi in Cisgiordania dall’esercito e dai coloni israeliani.

La Bolivia di Evo Morales ha dichiarato l’interruzione dei rapporti diplomatici con Israele: “lo facciamo dopo che il regime israeliano ha assassinato più di 8.500 persone, quasi la metà bambini e bambine”. Il Cile di Gabriel Boric e la Colombia di Gustavo Petro hanno richiamato i propri ambasciatori in Israele. Il governo di Netanyahu è accusato dai tre Paesi sud americani di violazioni dei diritti umani, uso sproporzionato della forza e utilizzo di punizioni collettive contro il popolo palestinese.

He decidido llamar a consulta a nuestra embajadora en Israel. Si Israel no detiene la masacre del pueblo palestino no podemos estar allá.

— Gustavo Petro (@petrogustavo) November 1, 2023

Sono più di 11.000, secondo le forze armate israeliane, gli obiettivi colpiti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas ha attaccato Israele, uccidendo 1.400 persone e ferendone 5.431. Da quel giorno a Gaza sono state uccise 8.525 persone e ferite 21.543. In Cisgiordania, invece, i palestinesi uccisi sono 127 e i feriti 1.980.

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Archeologia e Scoperte – Settembre 2023


Archeologia e Scoperte di Zhistorica News è una delle rubriche storiche più seguite della nostra pagina Facebook. In questi articoli mensili qui sul sito trovate tutte quelle pubblicate nel mese di riferimento, in modo daContinue reading

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Weekly Chronicles #52


Doxxing, poliziotti alla ricerca di seed words e distopie pop artificiali.

Questo è il numero #52 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di globalismo, sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati. Questa settimana parliamo di:

  • Una guida anti-doxxing
  • Le celebrità diventano una IA, e vogliono i tuoi dati
  • I poliziotti inglesi potranno confiscare le seed words

E poi,

Lettere Libertarie: Le radici della guerra

Scenario OpSec della settimana: Marco usa Bitcoin per acquistare prodotti online che sono considerati socialmente tabù. Se gli acquisti fossero resi noti, potrebbe avere conseguenze reputazionali e problemi con la famiglia o col lavoro. Pertanto, non vuole che le sue transazioni o le spedizioni siano associate a lui.

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Una guida anti-doxxing


Il doxxing è l’attività di ricerca, documentazione e poi diffusione di dati personali riferibili a una specifica persona con lo scopo di molestarla o intimidirla.

È un fenomeno piuttosto diffuso nel campo del giornalismo e dell’attivismo, ma come ci insegna X in questi giorni con l’hashtag #SiamoTuttiGiardinieri, potrebbe riguardare chiunque abbia un’identità pseudoanonima online.

Equality Lab, un’organizzazione della società civile (noprofit) ha da poco rilasciato una guida anti-doxxing molto estensiva e dettagliata sul tema.

La guida ha l’obiettivo di aiutare attivisti particolarmente esposti politicamente a mitigare i rischi di doxxing, ma è applicabile a chiunque abbia voglia di limitare il rischio di esposizione della sua identità fisica online.

Si parte dalla definizione di doxxing per poi delineare i principi di threat modeling che dovrebbero guidare qualsiasi valutazione in materia di sicurezza personale, fino ad arrivare a numerosissimi consigli su come proteggere dati e identità personale.

Insomma, un piccolo manuale che fornisce numerosi spunti interessanti, soprattutto per chi ancora non ha molta dimestichezza con la privacy online.

Leggi la guida (inglese) qui.

Le celebrità diventano una IA, e vogliono i tuoi dati


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Il nostro solito antisemitismo


Perché a Chicago, durante una manifestazione pro palestinese, sono stati aggrediti degli ebrei? Perché sugli usci delle case abitate da ebrei a Varsavia si disegna la stella di David? Perché nei cortei pacifisti romani si dichiara Israele stato nazista e

Perché a Chicago, durante una manifestazione pro palestinese, sono stati aggrediti degli ebrei? Perché sugli usci delle case abitate da ebrei a Varsavia si disegna la stella di David? Perché nei cortei pacifisti romani si dichiara Israele stato nazista e terrorista? Perché i partecipanti agli stessi cortei strappano la bandiera di Israele dalla Fao? Perché nei cortei pacifisti milanesi si chiede di aprire i confini per andare ad ammazzare gli ebrei?

Perché nell’aeroporto di Makhachkala, Dagestan, si organizza una caccia all’ebreo? Perché fuori dallo stesso aeroporto un bambino dice di essere andato lì per veder uccidere gli ebrei? Perché una ragazza esibisce un cartello con la stella di David infilata nella spazzatura per far pulizia nel mondo? Perché nelle università americane si inneggia al pogrom di Hamas come igiene mediorientale? Perché a Tunisi si assalta la sinagoga e si dà fuoco ai testi sacri? Perché a Lione la sinagoga viene vandalizzata?

Perché a Berlino una sinagoga è colpita da una bomba molotov? Perché i ragazzi di Sydney chiedono la riapertura delle camere a gas? Perché nella metropolitana di New York si scrive di uccidere gli ebrei? Perché in Circassa si sollecita di espellere tutti gli ebrei? Perché a Stanford un professore mette gli studenti ebrei in un angolo? Perché a Seul si inneggia alla soluzione finale contro gli ebrei? Perché nessuno si sogna né si sognerebbe mai (e ci mancherebbe) di dire o fare altrettanto con i palestinesi? Perché con gli ebrei sì e coi palestinesi (e ci mancherebbe) no? Perché, se non è precisamente antisemitismo? Il nostro solito, vecchio, mai scomparso antisemitismo?

La Stampa

L'articolo Il nostro solito antisemitismo proviene da Fondazione Luigi Einaudi.




EU Commission’s “multi-cloud strategy” raises consistency questions


US cloud service Oracle advertised that the European Commission decided to include Oracle Cloud Infrastructure services into its offerings, raising consistency questions with its proposed cloud security schemes.


euractiv.com/section/data-priv…



Giorgia Meloni festeggia l'arrivo della Terza Repubblica. Pensa, così, di liquidare definitivamente la Repubblica nata dalla Resistenza, la sua ossessione. La


“La CNIL multa GROUPE CANAL+” L’ Autorità per la Privacy francese (CNIL) ha comminato una sanzione di seicento mila euro a Canal+ per aver riscontrato numerose violazioni del GDPR, in particolare nella campagna marketing del Gruppo. Con la delibera del 12 ottobre 2023, resa pubblica il 19 ottobre 2023, viene contestato alla società televisiva l’inosservanza...


In Cina e Asia – Nuovo ruolo per lo "zar dell’economia cinese” mentre l’indice manifatturiero cala


In Cina e Asia – Nuovo ruolo per lo manifatturiero
Lo “zar dell’economia” He Lifeng confermato direttore della Commissione centrale economica Mar cinese meridionale, il Pla respinge corvetta militare filippina Guerra in Ucraina, Usa invitano Pechino a usare “influenza” per contenere Mosca e Pyongyang Cina, calo degli investimenti diretti esteri per il sesto mese consecutivo Stati Uniti, programma di acquisto di frutti di mare giapponesi contro il ban di Pechino ...

L'articolo In Cina e Asia – Nuovo ruolo per lo “zar dell’economia cinese” mentre l’indice manifatturiero cala proviene da China Files.



N. 198/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Il Presidente Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo che stabilirà regole dettagliate per quanto riguarda la sicurezza dell’intelligenza artificiale e la privacy degli americani.Lunedì la Casa Bianca ha annunciato l’emissione di un ordine esecutivo per richiedere alle aziende e agli sviluppatori di IA di integrare nuove regole...


Update October 2023


*Fediparty update, October 2023* Hi, fedizens! Long time no see. @lostinlight h https://mastodon.xyz/users/lightone

Fediparty update, October 2023


Hi, fedizens! Long time no see.

@lostinlight here 👋, with a small announcement and a big question for everyone who’s still reading this blog or RSS feed (is anyone out there? 😀

Once upon a time Fediverse.Party tried to keep up with everything going on in Fedi. We posted about latest software releases and developments on the Chronicles page, via RSS and Friendica account. But no new posts have appeared for a long time.

It’s because there’re three great sources of Fediverse news now: fediversereport.com, wedistribute.org, and @weekinfediverse. They cover all the stories happening in our federated universe. Following them is the best way to stay well-informed!

What shall happen to Chronicles page of this website then? Removing it would not be right; yearly Fediverse recaps and Birthday posts should remain at least for the sake of history. Now that we have a Boosty page, I think it’ll be useful to post about website updates on a somewhat regular basis. Like release notes, but for a website. I hope it’ll help readers find out about new ActivityPub tools and Fediverse-related projects (even though some of the projects added to Software and Developer tools pages are not new, it just took a long time to find them).

So, here goes the summary of October site updates.

Projects added to Software:


  • Mbin – a fork of kbin, community-focused;
  • Messy – single user ActivityPub instance intended to add Fediverse compatibility to existing Django-based sites;
  • SofaPub – a minimally functional ActivityPub implementation in Rust;
  • Vidzy – federated alternative to TikTok;
  • LibRate – libre media rating website for the Fediverse.

Projects added to Developer tools:


  • GhostCMS ActivityPub – an ExpressJS server that integrates with GhostCMS webhooks to publish ActivityPub content on the Fediverse;
  • Mobilizon Crossposter – a modular crossposter to bridge events from external sources to Mobilizon;
  • M-OAuth – access token generator for Akkoma, Pleroma, Mastodon APIs;
  • idkfa – proxy designed to consolidate multiple AP actors; it presents a single unified activity interface to the outside world, while communicating with a cornucopia of internal servers;
  • Hatsu – self-hosted and fully automated ActivityPub bridge for static sites;
  • Fedipage – Hugo based static page generator and blog with ActivityPub support;
  • ActivityPub Test Suite – server-independent, full-automated test suite primary focused on ActivityPub server compliance testing;
  • Lemmy Automoderator – automated removal of Lemmy posts, comments based on title, content or link; user whitelisting and exceptions for moderators;
  • Lemmy Migrate – migrate your subscribed Lemmy communites to a new account;
  • Lemmy Schedule – app for scheduling posts, pins/unpins and notifications about new content in Lemmy;
  • Fedi safety – script that goes through Lemmy images in storage and tries to prevent illegal or unethical content;
  • FediFetcher – tool for Mastodon that automatically fetches missing replies and posts from other Fediverse instances and adds them to your own Mastodon instance;
  • GetMoarFediverse – import content into your instance that’s tagged with hashtags you’re interested in;
  • FakeRelay – an API to index statuses on Mastodon acting as a relay;
  • masto-backfill – fetches old posts on your Mastodon, Pleroma or compatible instance(s);
  • Analytodon – monitor follower growth, identify popular posts, track boosts, favorites, and much more; can be self-hosted;
  • LASIM – move your Lemmy settings from one account to another;
  • Pythörhead – Python library for interacting with Lemmy;
  • Granary – social web translator; it fetches and converts data between social networks, HTML and JSON, ActivityStreams/ActivityPub, and more;
  • Combine.social – combine remote and local timelines; pre-fetch all missing replies in your home timeline;
  • ActivityColander – Fediverse spam gateway, designed to keep unwanted messages from either reaching your ActivityPub server, or tagging them for handling later.

Other improvements


There’s a new filter by license on Software page. And Lemmy was added to the frontpage.

UX research


Now comes the big question for all the readers of this blog and users of Fediparty website. We’ve been with you for more than 5 years, but never asked you how you’re using this site. What are the pages you visit most often? What pages or features you find most useful? Which ones you find poorly designed?

Any ideas, suggestions, complaints, feedback you have, please, share with us! Here’s a special Codeberg issue for it. Or you can write your suggestions as an answer to this Mastodon post.

Thanks in advance! 💜


Quick #UXresearch

If you're visiting fediverse.party from time to time, how are you using it?

What are the pages you visit most often? What pages or features you find most useful? Which ones you find poorly designed?




FPF Statement on Biden-Harris AI Executive Order


The Biden-Harris AI plan is incredibly comprehensive, with a whole of government approach and with an impact beyond government agencies. Although the executive order focuses on the government’s use of AI, the influence on the private sector will be profou

The Biden-Harris AI plan is incredibly comprehensive, with a whole of government approach and with an impact beyond government agencies. Although the executive order focuses on the government’s use of AI, the influence on the private sector will be profound due to the extensive requirements for government vendors, worker surveillance, education and housing priorities, the development of standards to conduct risk assessments and mitigate bias, the investments in privacy enhancing technologies, and more. Also important is the call for bipartisan privacy legislation, the most important precursor for protections for AI that impact vulnerable populations.

Read FPF’s AI Resources for more information.


fpf.org/blog/fpf-statement-on-…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.




The Verge writes about publishing on the internet, and how their plans for the future include the fediverse. New rules at Twitch provide an opportunity for Owncast. Stars will be hearts.


X è il social con più disinformazione


Ed è una buona notizia.

X è la piattaforma con più disinformazione tra tutti i social. Secondo il commissario europeo Vera Jourova è un problema. Secondo me è una buona notizia, che dimostra il valore di X in quanto arena epistemologica.

Vera Jourova, commissario per i valori e la trasparenza dell'Unione Europea, ha affermato in una conferenza stampa che X è il social con il rapporto più alto tra post e contenuti di disinformazione. Il social di Musk è recentemente anche uscito dall’Anti-disinformation Code promosso dall’Unione Europea — a cui invece partecipano altri social come Facebook, Google, YouTube, TikTok or LinkedIn.

Perché all’Unione Europea interessa così tanto “combattere la disinformazione”?

È presto detto e non ne fanno mistero: “the upcoming EU elections next year, are particularly relevant, because the risk of disinformation is particulary serious”. Arrivano le elezioni, e tutti sono preoccupati di fare bella figura; che in altre parole significa controllare l’informazione pubblica per evitare fastidiosi colpi di scena.

Il Digital Services Act1 è l’arma prescelta dal legislatore europeo per assicurarsi che le elezioni del prossimo anno filino via lisce come l’olio e che le più grandi piattaforme social non ospitino pericolose opinioni in grado di “indebolire la nostra democrazia”.

Non ci stupisce allora che i vari commissari europei, tra cui anche Thierry Breton2, il papà del Digital Services Act, se la prendano con X — la pecora nera dei social network.

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X è un’arena epistemologica


Forse è vero che il rapporto tra disinformazione3 e post è su X più alto rispetto alle altre piattaforme. È anche vero che non esiste un altro social network come X, che è a tutti gli effetti un’arena epistemologica.

Mi spiego. L’epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa della conoscenza. Studia cioè la natura, l’origine e i limiti della conoscenza. In sostanza, lo studio epistemologico si occupa di capire in che modo le persone acquisiscono conoscenza o e giustificano le proprie convinzioni.

X fornisce informazioni, opinioni e narrative in tempo reale su centinaia di migliaia, forse milioni, di eventi e fatti che accadono in giro per il mondo. Attraverso l’osservazione di X, possiamo quindi assistere e cercare di comprendere l’evoluzione stessa della conoscenza umana.

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Si è conclusa la 40ª edizione dell’Assemblea nazionale dell’Anci, dove è intervenuto il Ministro Giuseppe Valditara.


#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta la Scuola primaria “Francesco Rossi” di Paganica, frazione del Comune dell’Aquila, che sarà demolita e ricostruita grazie alla linea di investimento dedicata dal PNRR alla realizzazione di 212 Nuove Scuole …


Il MIM ha assegnato 12 milioni di euro in più per contratti Ata nelle scuole del Sud Italia con l’obiettivo di rafforzare le istituzioni scolastiche del Mezzogiorno e di ridurre i divari territoriali.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.




ChatControl: la pedopornografia non si batte con la sorveglianza di massa

La proposta di legge Ue Child Sexual Abuse Regulation nota come ChatControl ha il nobile intento di lottare contro la pedopornografia, ma lo fa esaminando i contenuti di tutti i messaggi e le foto private scambiate tra utenti sulle piattaforme di messaggistica. Una misura sproporzionata, oltre che potenzialmente inefficace

@Privacy Pride

L'articolo di @Vittorio Bertola Patrizia #Felettig @quinta :ubuntu: e @Valentino Spataro è stato pubblicato qui su Agenda Digitale

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)


#PNRR, firmati i decreti che disciplinano i concorsi per i docenti.

I primi due bandi - infanzia, primaria e scuola secondaria - saranno per circa 30mila posti e i successivi concorsi raggiungeranno il target di 70mila unità.

#pnrr


Weekly Chronicles #51


Omicidi, città da 15 minuti e Snowden. La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze. Scenario OpSec della settimana.

Nelle Cronache della settimana:

  • Tradito dall’app di fitness
  • La tua città è pronta per la rivoluzione dei 15 minuti?
  • Snowden se la prende con la community crypto al Bitcoin Amsterdam

Nelle Lettere Libertarie: La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze sono state un disastro per il genere umano.

Scenario OpSec della settimana: Giulia, un'impiegata in un’azienda di circa 150 dipendenti, usa spesso il suo computer aziendale per questioni personali durante le pause. Non vuole che i suoi superiori sappiano quali siti web visita o le attività personali che svolge con il computer personale.

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Tradito dall’app di fitness


Stanislav Rzhitskiy, capitano della marina russa, è stato trovato morto con alcuni colpi di pistola nella schiena1. Pare sia stato ammazzato mentre faceva jogging. L’assassino, secondo le notizie, l’avrebbe trovato grazie all’app Strava, su cui il capitano era solito pubblicare le sue routine di jogging.

Sembra che l’omicidio sia stato una sorta di vendetta per alcuni bombardamenti nel corso della guerra in Ucraina. La lezione qui però è un’altra: condividere le proprie routine online non è mai una buona idea; che siano social network o app di fitness.

La privacy è questione di libertà e autodeterminazione, ma anche di incolumità fisica. Se durante le tue corse su Strava non ti ritrovi davanti due energumeni che ti chiedono cortesemente di porgergli il portafoglio, è solo perché fortunatamente la maggior parte delle persone sono troppo sceme o troppo pigre per capire quanto sia facile oggi identificare e trovare le persone in strada.

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finalmente suona!


sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo abbozzo di sintetizzatore scritto in scheme, ovviamente è ora di suonare Flowering Night

@"Hello, World!" - Programmazione

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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Su Radio Onda Rossa, l'intervento a Le dita nella presa, degli amministratori di Puntarella.party, l'istanza autogestita di Roma

Nella trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @Radio ondarossa RSS Feed con @Rolery e altri @admin di Puntarella.party Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @Chiese Brutte

@Che succede nel Fediverso?


Ieri siamo intervenutə a Le dita nella presa, trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @ondarossa. Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @ChieseBrutte.

ondarossa.info/trx/dita-nella-…




Il commissario risponderà finalmente alle domande sul ChatControl? È all'ordine del giorno della commissione Libe il 25.

A novembre si terrà una sessione speciale sulla privacy con rappresentanti della Corte di giustizia europea e della CEDU.

@Privacy Pride






Dic 13
Dua renkontiĝo
Mer 14:30 - 16:00
Verda Majorano
Jus antaŭ la Zamenhofa Tago, aŭ Tago de la Esperanto-libro, kiu okazos la 15-a de decembro. Ni babilos pri libroj!


La recente crescita ergonomica e funzionale di Pixelfed non ha eguali in nessun altra piattaforma dle fediverso. Ora è il momento del supporto WebP2P per i video!

@Che succede nel Fediverso?


✨ Hello WebP2P!

Admins can now enable WebP2P support for Video!

This allows you to distribute and cache videos among users, reducing the load on the origin and accelerating content delivery!

Big thanks to the pioneering work of @peertube and the funding by @NGIZero

github.com/pixelfed/pixelfed/p… 🎉

#pixelfed #webp2p #video


BloodbornSB doesn't like this.


in reply to Fulvio Malfatto

Grazie! come faccio ad aggiornare le info nell'elenco globale? Riporta ancora i vecchi dati ed una versione obsoleta, mentre ho reinstallato ex novo con l'ultima versione. Grazie
in reply to Fmal @privato

@fmal @Fulvio Malfatto non puoi farci niente perché non dipende da te: solitamente c'è bisogno di un po' di tempo, dove l'espressione un po' va intesa come un tempo non precisamente definito e che dipende soprattutto dalla frequenza con cui il sistema di rilevamento raccoglie i dati... 😁
in reply to Fulvio Malfatto

Lo immaginavo, grazie per la conferma, era solo per essere sicuro di avere installato correttamente.



Voto sul chatcontrol rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!

La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza. 🇮🇹 non pervenuta nel dibattito.

@Privacy Pride

(grazie a @Pietro Biase :fedora: per la segnalazione)

pirati.io/2023/10/voto-sul-con…