Nordio revoca l’arresto di Abedini: la liberazione chiude il caso Sala
Le dichiarazioni del Ministro Nordio sulla decisione di scarcerare Abedini. "Non ci sono prove".
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Mosca accusa Kiev: “Colpito gasdotto Turkstream”. Sui contatti con Trump: “Necessari”
[quote]KIEV – “Usa e Russia capiscono che i contatti tra Donald Trump e Vladimir Putin sono necessari, ma un vertice non è ancora stato preparato”. Le parole del portavoce del…
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È morto Oliviero Toscani. Il celebre fotografo soffriva da tempo di amiloidosi
[quote]ROMA – “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio”. Con questa nota la famiglia annuncia la morte di Oliviero…
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Omicidio Sharon Verzeni, il pm: “Giudizio immediato per Moussa Sangare”
[quote]BERGAMO – Pronta la richiesta di giudizio immediato per Moussa Sangare, il trentenne accusato di avere ucciso Sharon Verzeni a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. L’istanza sarà inoltrata al…
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Anche oggi ritardi e disagi in ferrovia, Trenitalia: “C’è un guasto alla linea”
Torna la newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito con il numero 200!
🔶 #Scuola, giudizi sintetici alla primaria e voto di condotta in decimi per la secondaria di I grado
🔶 Firmato il Protocollo di Intesa con la Fondaz…
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola Torna la newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito con il numero 200! 🔶 #Scuola, giudizi sintetici alla primaria e voto di condotta in decimi per la secondaria di I grado 🔶 Firmato il Protocollo di Intesa con la Fondaz…Telegram
Microsoft 365 in Tilt: Problemi con l’MFA Bloccano l’Accesso agli Utenti!
Microsoft sta indagando su un’interruzione in corso dell’autenticazione a più fattori (MFA) che sta impedendo ai suoi utenti di accedere alle app di Microsoft 365 Office.
“Gli utenti potrebbero non essere in grado di accedere ad alcune app di Microsoft 365 quando eseguono l’autenticazione con MFA”, ha affermato Microsoft in un avviso di incidente pubblicato nell’interfaccia di amministrazione. Infatti alcuni utenti di Microsoft 365 interessati segnalano anche che la registrazione e il ripristino dell’MFA non funzionano.
Anche su X l’azienda ha riportato “Stiamo esaminando un problema per cui l’autenticazione a più fattori (MFA) potrebbe impedire agli utenti di accedere ad alcune app di Microsoft 365 (M365). Abbiamo reindirizzato il traffico interessato e la disponibilità del servizio sta migliorando. Per ulteriori informazioni, consulta OP978247 nell’interfaccia di amministrazione.”
L’azienda ha aggiunto che l’incidente riguarda solo gli utenti che utilizzano MFA per l’autenticazione nelle app di Microsoft 365 Office. Secondo un altro messaggio del centro di amministrazione, l’azienda sta indagando sulle segnalazioni secondo cui le applicazioni Microsoft 365 potrebbero bloccarsi inaspettatamente sui dispositivi Windows Server 2016.
“Stiamo esaminando la telemetria di monitoraggio del servizio per isolare la causa principale e sviluppare un piano di rimedio”, afferma Redmond. “L’impatto è specifico per alcuni utenti che vengono serviti tramite l’infrastruttura interessata”.
Ricordiamo che anche il mese scorso, Microsoft ha annunciato che stava indagando su un problema noto che innesca errori “Prodotto disattivato”. Al momento rimaniamo in attesa di comprendere come si evolverà il problema.
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Scoperta RCE sui server Meta! Accesso ai sistemi interni e 100.000 Dollari al ricercatore
Nell’ottobre 2024, il ricercatore di sicurezza informatica Ben Sadeghipour ha identificato una vulnerabilità nella piattaforma pubblicitaria di Facebook che consentiva l’esecuzione di comandi sul server interno dell’azienda. Il bug effettivamente dava il controllo completo sul server.
Sadeghipour ha segnalato la vulnerabilità Meta, che ha risolto il problema in appena un’ora. Lo specialista ha ricevuto una ricompensa di 100.000 dollari nell’ambito del programma Bug Bounty. Nella sua relazione a Meta, Sadeghipour ha sottolineato che il problema richiede una soluzione immediata, poiché riguarda l’infrastruttura interna dell’azienda. Meta ha risposto prontamente e ha chiesto al ricercatore di astenersi da ulteriori test finché le soluzioni non fossero state completate.
La vulnerabilità è stata causata da un difetto precedentemente corretto nel browser Chrome, utilizzato nel sistema di creazione e distribuzione degli annunci di Facebook . Sadeghipour ha notato che il bug consentiva di utilizzare il browser headless Chrome per interagire con i server interni di Facebook.
In collaborazione con un altro ricercatore indipendente, Alex Chapman, Sadeghipour ha spiegato che le piattaforme pubblicitarie sono spesso bersaglio di attacchi a causa della complessa elaborazione dei dati lato server. Processi come la creazione e la gestione di materiale pubblicitario video, testuale e illustrato possono aprire una serie di vulnerabilità.
Sadeghipour ha ammesso di non aver testato tutti i possibili scenari operativi, ma ha notato l’elevato grado di rischio. La vulnerabilità consentiva l’accesso non solo a un server separato, ma anche ad altre risorse infrastrutturali correlate. Grazie alla Remote Code Execution (RCE), gli aggressori potrebbero aggirare le restrizioni del sistema e ottenere l’accesso ai dati di altri server.
Secondo il ricercatore vulnerabilità simili si possono riscontrare anche nelle piattaforme pubblicitarie di altre aziende, il che rende il problema ancora più urgente.
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TikTok goes to court
THE YEAR IS STILL YOUNG. But it's time for a bonus Digital Politics. I'm Mark Scott, and on Jan 10, the US Supreme Court will hear oral arguments over whether TikTok's should be banned in the United States on Jan 19 (if it's not sold by then.)
It marks the second event in a pretty eventful week in the world of social media. Meta announced on Jan 7 it was ending its fact-checking program and overhauling its content moderation policies. My take on that here.
At stake in the TikTok hearing, at least on paper, is whether the US governmenthas the right to outlaw a foreign-owned social media company — all in the name of national security. In response, TikTok and some of its users accuse Washington of illegally constraining their free speech rights under the First Amendment.
You'll likely hear a lot about the case, both on Jan 10 and in the build-up to the prospective ban/divestiture ahead of the Jan 19 deadline within the Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act. You can watch the oral arguments from 10am ET / 5pm CET here.
Much of what will be said won't get to the nub of the issue: That TikTok (and its popularity with mostly young Americans) is now entrenched in an increasingly open geopolitical dispute between the US and China.
Let's get started:
Guerre Stellari Sempre Più Vicine! La Cina A Caccia Dei Satelliti Spia Di Starlink
Gli scienziati cinesi hanno simulato con successo un sistema in grado di monitorare e potenzialmente “cacciare” i satelliti della costellazione Starlink di SpaceX. Questa innovativa tecnologia, sviluppata da un team di ricerca militare, è progettata per tracciare i movimenti di migliaia di satelliti in orbita terrestre bassa. L’obiettivo principale è garantire che il Celeste Impero possa difendersi dalle potenziali minacce strategiche rappresentate da questa vasta rete di comunicazione satellitare. I ricercatori hanno identificato la necessità di un sistema capace di controllare in modo simultaneo un numero enorme di veicoli spaziali, migliorando così la capacità di reazione della Cina nello spazio.
Secondo lo studio, pubblicato da una rivista militare cinese, solo 99 satelliti di sorveglianza sarebbero sufficienti per monitorare 1.400 obiettivi della costellazione Starlink in sole 12 ore. I satelliti cinesi sarebbero equipaggiati con strumenti avanzati come sistemi laser e a microonde, progettati non solo per raccogliere dati strategici, ma anche per interferire con le operazioni dei satelliti nemici in caso di conflitto. L’aspetto innovativo di questo sistema è rappresentato dalla capacità di mantenere i satelliti di sorveglianza cinesi in posizione per almeno 10 secondi, un tempo sufficiente per effettuare scansioni dettagliate.
Il progetto ha richiesto complesse simulazioni matematiche per garantire che i satelliti cinesi potessero operare in sicurezza senza rischiare collisioni con gli oggetti che monitorano. Gli scienziati hanno anche sviluppato un innovativo sistema di gestione energetica per alimentare i satelliti con pannelli solari, in grado di supportare il consumo elevato richiesto dai laser e dalle apparecchiature a microonde. Questo livello di precisione e automazione rende il sistema un potenziale punto di svolta nella competizione per il controllo dello spazio.
La costellazione Starlink, lanciata da SpaceX, è diventata un elemento strategico fondamentale nelle comunicazioni globali e nelle operazioni militari. Con oltre 6.700 satelliti già in orbita e piani per espandere la rete a decine di migliaia, la sua importanza è cresciuta notevolmente. Le recenti operazioni militari hanno dimostrato l’efficacia di Starlink in scenari di guerra, aumentando le preoccupazioni di paesi come la Cina, che considera questa rete un potenziale strumento di spionaggio o interferenza.
Questa nuova tecnologia cinese rappresenta un ulteriore passo nella corsa allo spazio, trasformando l’orbita terrestre in un nuovo campo di battaglia geopolitico. Con sistemi sempre più sofisticati e la crescente competizione tra Stati Uniti e Cina, il futuro delle operazioni spaziali sarà inevitabilmente segnato da tensioni crescenti. Per il Celeste Impero, il monitoraggio dei satelliti Starlink non è solo una questione di sicurezza nazionale, ma una strategia per mantenere la parità tecnologica e militare con gli Stati Uniti in un’era di competizione globale senza precedenti.
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Analogico reshared this.
In televisione non si vedono blindati e carri armati ucraini distrutti ma solo mezzi russi fatti saltare in aria. Frutto di propaganda ucraina o l'esercito ucraino è talmente potente da subire perdite irrilevanti rispetto ai russi?
gli ucraini mezzi ne hanno persi e non è che nascondono la cosa. spesso però si salva l'equipaggio che è comunque la parte meno rimpiazzabile. o a volte possono essere riparati. ma comunque pensare che l'ucraina nasconda che perdono anche loro mezzi è contraddetto dai fatti. certo che se devo vedere un filmato preferisco vederne uno di un mezzo nazista russo che viene distrutto. perché comunque i russi mandano al macello uomini e mezzi e quindi, inevitabilmente, ne perdono di più. russi o coreani… non fa differenza. i russi dall'inizio di questa guerra hanno deciso di sfruttare la superiorità numerica, e questa strategia implica necessariamente maggiori perdite. Io comunque, fossi chi ha fatto la domanda, smetterei di guardare la TV, e comincerei a informarmi online da fonti serie.
Il messaggio di libertà di Oliviero Toscani
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/il-mess…
Tutti i colori del mondo. Oliviero Toscani li ha usati tutti, anche in senso metaforico. Un rivoluzionario come possono esserlo solo gli artisti veramente liberi e lui lo ha sostenuto per quasi 70 anni: essere free lance tutta la vita. Certo,
GAZA. Le donne vittime dei bombardamenti e anche dell’inverno
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il duro inverno in corso esacerba le sofferenze delle donne palestinesi, che affrontano sfide e difficoltà senza precedenti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana
pagineesteri.it/2025/01/13/med…
Modern AI on Vintage Hardware: LLama 2 Runs on Windows 98
[EXO Labs] demonstrated something pretty striking: a modified version of Llama 2 (a large language model) that runs on Windows 98. Why? Because when it comes to personal computing, if something can run on Windows 98, it can run on anything. More to the point: if something can run on Windows 98 then it’s something no tech company can control how you use, no matter how large or influential they may be. More on that in a minute.
Ever wanted to run a local LLM on 25 year old hardware? No? Well now you can, and at a respectable speed, too!
What’s it like to run an LLM on Windows 98? Aside from the struggles of things like finding compatible peripherals (back to PS/2 hardware!) and transferring the required files (FTP over Ethernet to the rescue) or even compilation (some porting required), it works maybe better than one might expect.
A Windows 98 machine with Pentium II processor and 128 MB of RAM generates a speedy 39.31 tokens per second with a 260K parameter Llama 2 model. A much larger 15M model generates 1.03 tokens per second. Slow, but it works. Going even larger will also work, just ever slower. There’s a video on X that shows it all in action.
It’s true that modern LLMs have billions of parameters so these models are tiny in comparison. But that doesn’t mean they can’t be useful. Models can be shockingly small and still be perfectly coherent and deliver surprisingly strong performance if their training and “job” is narrow enough, and the tools to do that for oneself are all on GitHub.
This is a good time to mention that this particular project (and its ongoing efforts) are part of a set of twelve projects by EXO Labs focusing on ensuring things like AI models can be run anywhere, by anyone, independent of tech giants aiming to hold all the strings.
And hey, if local AI and the command line is something that’s up your alley, did you know they already exist as single-file, multi-platform, command-line executables?
hackaday.com/2025/01/13/modern…
Addio a Oliviero Toscani, antirazzista, nemico dichiarato del conformismo
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/addio-a…
Disturbante, dissacrante, commovente: questo era per me Oliviero Toscani. Ogni volta che usciva una sua campagna pubblicitaria, il conformismo insorgeva
ITALIA-NIGER. Piano di cooperazione militare 2025
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il Parlamento ha autorizzato il dispiegamento annuale in Niger fino a un massimo di 500 militari, 100 mezzi terrestri e sei mezzi aerei.
L'articolo ITALIA-NIGER. Piano di cooperazione militare 2025 proviene da pagineesteri.it/2025/01/10/in-…
Ossessione artica degli Usa, la Groenlandia è solo la punta dell’iceberg
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Terre rare, petrolio, rotte commerciali e obiettivi militari strategici. Le minacce di Trump a Canada e Groenlandia evidenziano l'ossessione artica di Washington
L'articolo Ossessione artica degli Usa, pagineesteri.it/2025/01/13/mon…
Il mio ultimo ricordo di lui risale a questa mostra a Miradolo di San Secondo, che visitai nel 2019 insieme all'amico expat rientrato qualche giorno da Berlino.
Ricordo che mi stupirono le prime fotografie controcorrente, impattanti e politicamente scorrettissime.
fondazionecosso.com/evento/oli…
Trames reshared this.
"Inner Mongolian Child", fotografia di Han Chengli, 2003.
La bambina si chiama Butedmaa.
#Bellezza
mas.to/@PChoate/11380156357980…
“La grazia a Julian Assange”. Appello a Biden prima che lasci la Casa Bianca
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/la-graz…
È stata lanciata la petizione #PardonAssange – attiva anche nel nostro Paese – per chiedere al presidente americano di concedere la grazia al
Riflettori accesi sul genocidio palestinese. Due mostre a Palazzo Ducale (Massa)
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/riflett…
MASSA – La sede istituzionale ospita due mostre dedicate al conflitto in medio oriente. Fino al 26 gennaio nel Salone degli Svizzeri, si
La democrazia degli europeisti atlantisri è questa. Se non vince chi vogliono loro si annulla tutto. Poi le ingerenza le fa la Putin....
UE, Thierry Breton accusando Musk minaccia:"se alle prossime elezioni il partito di destra AfD dovesse ottenere la vittoria, annulliamo tutto come lo abbiamo fatto in Romania" - 𝐑𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐒𝐞𝐫𝐚
redazionesera.altervista.org/u…
Conference a Week Away
Join us for our Winter 2025 conference on Sunday, January 19th! It will be at the ROOTED Armory Café, 191 Highland Ave., Somerville. The conference starts by 10am and ends by 4pm.
The conference is free, but we request that you register in advance. We encourage attendees to mask to protect everyone’s health. We will have masks and COVID tests for attendees as well as air purifiers. We will live stream it for people who cannot attend in person.
The ROOTED Armory Café is wheelchair accessible, has free parking in the back, is on the Route 88 and 90 bus lines and walking distance from the Gilman and Magoun Squares MBTA Green Line stations.
Schedule
Check out our conference schedule and session descriptions.
Time | Session | Speaker |
9:00am-10:00am | Setup | |
10:00am-10:15am | Opening Address | |
10:15am-11:00am | How to navigate your local government | Steve Revilak |
11:00am-noon | Protect your privacy | |
noon-12:30pm | Lunch | |
12:30pm-1:30pm | Planning for after January 20th | |
1:30pm-2:30pm | How to help make Massachusetts more transparent | Maya Shaffer |
2:30pm-3:30pm | Running for local office | |
3:30pm-4:00pm | Closing Address | |
4:00pm-5:00pm | Clean up |
Conference Sessions
How to navigate your local government
Steve Revilak, a Pirate town meeting member in Arlington, discusses how town government works and how you can bring change to yours.
Protect your privacy
We will go over tips, techniques and apps you can use to protect your privacy.
Planning for after January 20th
An open planning discussion for building a Pirate future in the face of Trump 2.0. What threats do we face and how we can deal with them to build our party.
How to help make Massachusetts more transparent
Maya Shaffer will share her years of experience navigating Massachusetts public records law. She will walkthrough the public records law using the example of her request for a recording by the Quincy council on aging director made using some of the thousands of dollars the director is accused of stealing from Quincy. She will show how she worked around impediments to the public records law and demonstrate ways you can deal with pitfalls to accessing public records.
Running for local office
Town elections are starting soon and city elections will finish in November. Now is the time to learn what offices you can run for and how to get elected.
Want to Help?
If you can help with the conference, please take a look at our conference pirate pad and put your name down for anything you will do.
Spread the Word!
We have a PDF conference flyer. If you want to come up with a better version, you can download the editable Scribus original. Scribus is a libre desktop publishing application similar to In Design, PageMaker or QuarkXPress. You can download it from scribus.net.
If you want to create your own in another desktop publishing application, the original images are at:
Thanks to our friends at Agaric for hosting Community Bridge.
Ecco la storia dell’U2 Dragon Lady. Il racconto di Vecchiarino
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Signore e signori oggi vi racconto la storia dell’U-2, che non è il gruppo musicale rock irlandese di Bono, che pure meriterebbe un lungo articolo, ma l’aereo spia progettato durante la Guerra Fredda dalla Lockheed, famoso per aver preso parte a diverse importanti vicende storiche. Ma partiamo dalla storia di questo velivolo. LA
Siamo in quel periodo dell'anno in cui a tanti tocca compilare l'#ISEE.
Volevo servirmi del portale dedicato per inserire la dichiarazione #precompilata, ma dopo aver messo dentro i dati relativi al nucleo familiare e poco altro, dal momento che INPS acquisisce in autonomia i dati relativi ai beni, ti viene proposta direttamente la pagina "Controlla e sottoscrivi".
In quest'ultima però mi viene presentato solo il pulsante Sottoscrivi. Non c'è, o non riesco a trovare, un modo per visualizzare in anteprima COSA stai firmando assumendotene la responsabilità.
Forse sbaglio io, non so. Da anni cerco di evitare CAF e simili, ma perché rendono questi servizi così ostili all'utente?
Come ulteriore beffa: avevo provato a inserire anche l'abilitazione per le prestazioni universitarie, inserendo come studente universitario me stesso. Andando avanti mi chiede se i miei genitori siano o no nel nucleo familiare (che aveva già acquisito), e al "no", vuole sapere se non sono più nel nucleo da almeno due anni e se vivo in una casa di proprietà dei miei. Inoltre vogliono che inserisca il codice fiscale "del genitore di riferimento", come dato obbligatorio.
Ora, io capisco tutto, ma non sono più un ragazzino da tempo. Ho la fortuna di avere ancora entrambi i genitori in vita, ma l'ultima cosa che vorrei è andare a disturbarli o coinvolgerli per avere, FORSE (visto che non posso visualizzare il modello prima di sottoscriverlo), una riduzione su tasse universitarie. Quindi rinuncio. Ma non mi sembra normale.
Fermiamo il “ddl sicurezza” e le politiche liberticide del governo Meloni
Arrivo a questa assemblea da Torino, dove ieri ci siamo svegliati con la notizia di una bomba carta esplosa davanti al Circolo Arci Banfo, in Barriera Milano, un quartiere in cui regolarmente dobbiamo vedere manifesti e ronde fasciste, con tanto di croci celtiche e slogan disgustosi.
Per cui è veramente indescrivibile la rabbia che proviamo tutte e tutti quando il governo viene a dirci che il problema sicurezza in questo paese sono le persone che manifestano (per il clima, per la Palestina, per i salari), che scioperano, i migranti ingiustamente reclusi che resistono alla violenza di Stato, i detenuti che chiedono condizioni dignitose, le persone che non stanno zitte, le persone razzializzate, le “zecche rosse”, come dice il ministro Salvini.
Ci dicono che il problema sicurezza di questo paese si risolve con norme come quelle che abbiamo citato oggi, perché non c’è solo il decreto sicurezza, ma tutta la costellazione di leggi gravissime, e se non ci fosse, o non ci sarà, il ddl sicurezza, cercheranno altre vie per lo stesso obbiettivo. Ci dicono che non servono codici identificativi per le forze dell’ordine, che ci vuole più forza, più mano libera. Che bisogna abolire il reato di tortura.
E invece il ddl sicurezza ovviamente non c’entra niente con la sicurezza, questo dovrebbe capire anche chi ha la fissa della sicurezza e si fa prendere dalla propaganda del governo, è tutto teso a garantire che non si disturbi il manovratore, a cancellare strumenti di protesta e di lotta. Strumenti che, non dimentichiamolo, sono garantiti dalla nostra costituzione antifascista.
La mobilitazione e le azioni che stanno uscendo da questa assemblea devono vedere la partecipazione e il supporto di ognuno di noi e delle organizzazioni che rappresentiamo. Le organizzazioni partitiche devono raccogliere la responsabilità che hanno. Chi milita in un partito, alcuni e alcune di voi qui le conosco, quindi so che ci siamo e che lo faremo, conosce la sfiducia che si incontra a volte, e congiunture come questa sono l’occasione per dire e dimostrare che i partiti e la militanza sono e devono essere uno strumento di democrazia, di reale rappresentanza delle persone e delle lotte. Da parte nostra, ci impegniamo nella mobilitazione in ogni livello in cui possiamo agire: nelle piazze, nelle istituzioni. Stiamo già lavorando a portare nei consigli le mozioni contro il ddl e le politiche repressive e sentiamo anche noi l’urgenza che è stata espressa qui per il ruolo che devono avere i sindaci delle città.
Si è parlato di comunicazione e anche noi crediamo che sia importante anche questo aspetto della mobilitazione, per allargare la rete e per portare sempre più persone in piazza e anche per raggiungere chi in piazza non viene e la sente sempre solo raccontare da tele Meloni. Sappiamo che partita si gioca sulla propaganda a reti e social unificati, e possiamo essere efficaci e scardinare anche questo aspetto. Ed è un lavoro che non serve solo in questa singola occasione di opposizione a un ddl, ma che è necessario per costruire un’alternativa per il paese e per il futuro.
E naturalmente ci vediamo in piazza, da Roma a Bruxelles, passando per i territori. Grazie.
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Arrivo a questa assemblea da Torino, dove ieri ci siamo svegliati con la notizia di una bomba carta esplosa davanti al Circolo Arci Banfo, in Barriera Milano, un quartiere in cui regolarmente dobbiamo vedere manifesti e ronde fasciste, con tanto di croci celtiche e slogan disgustosi.
Per cui è veramente indescrivibile la rabbia che proviamo tutte e tutti quando il governo viene a dirci che il problema sicurezza in questo paese sono le persone che manifestano (per il clima, per la Palestina, per i salari), che scioperano, i migranti ingiustamente reclusi che resistono alla violenza di Stato, i detenuti che chiedono condizioni dignitose, le persone che non stanno zitte, le persone razzializzate, le “zecche rosse”, come dice il ministro Salvini.
Ci dicono che il problema sicurezza di questo paese si risolve con norme come quelle che abbiamo citato oggi, perché non c’è solo il decreto sicurezza, ma tutta la costellazione di leggi gravissime, e se non ci fosse, o non ci sarà, il ddl sicurezza, cercheranno altre vie per lo stesso obbiettivo. Ci dicono che non servono codici identificativi per le forze dell’ordine, che ci vuole più forza, più mano libera. Che bisogna abolire il reato di tortura.
E invece il ddl sicurezza ovviamente non c’entra niente con la sicurezza, questo dovrebbe capire anche chi ha la fissa della sicurezza e si fa prendere dalla propaganda del governo, è tutto teso a garantire che non si disturbi il manovratore, a cancellare strumenti di protesta e di lotta. Strumenti che, non dimentichiamolo, sono garantiti dalla nostra costituzione antifascista.
La mobilitazione e le azioni che stanno uscendo da questa assemblea devono vedere la partecipazione e il supporto di ognuno di noi e delle organizzazioni che rappresentiamo. Le organizzazioni partitiche devono raccogliere la responsabilità che hanno. Chi milita in un partito, alcuni e alcune di voi qui le conosco, quindi so che ci siamo e che lo faremo, conosce la sfiducia che si incontra a volte, e congiunture come questa sono l’occasione per dire e dimostrare che i partiti e la militanza sono e devono essere uno strumento di democrazia, di reale rappresentanza delle persone e delle lotte. Da parte nostra, ci impegniamo nella mobilitazione in ogni livello in cui possiamo agire: nelle piazze, nelle istituzioni. Stiamo già lavorando a portare nei consigli le mozioni contro il ddl e le politiche repressive e sentiamo anche noi l’urgenza che è stata espressa qui per il ruolo che devono avere i sindaci delle città. Si è parlato di comunicazione e anche noi crediamo che sia importante anche questo aspetto della mobilitazione, per allargare la rete e per portare sempre più persone in piazza e anche per raggiungere chi in piazza non viene e la sente sempre solo raccontare da tele Meloni. Sappiamo che partita si gioca sulla propaganda a reti e social unificati, e possiamo essere efficaci e scardinare anche questo aspetto. Ed è un lavoro che non serve solo in questa singola occasione di opposizione a un ddl, ma che è necessario per costruire un’alternativa per il paese e per il futuro.
E naturalmente ci vediamo in piazza, da Roma a Bruxelles, passando per i territori. Grazie.
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Negli Usa si discute su come difendere le basi aeree. E l’Hudson Institute ha qualche consiglio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I vertici del Pentagono stanno lavorando all’implementazione di nuove strategie per la difesa delle basi aeree a livello globale. L’obiettivo è superare la dipendenza storica dall’Esercito per la protezione delle installazioni, puntando invece su un approccio collaborativo che coinvolga
Ecco una descrizione dell'immagine:
L'immagine in bianco e nero mostra un gruppo di uomini a torso nudo seduti, apparentemente in una sorta di carro o trasporto. Tenendo ciascuno una lunga asta o lancia, sembrano concentrati e in attesa. Sullo sfondo si intravedono edifici semplici e un cielo nuvoloso. Un uomo vestito in abiti più chiari è parzialmente visibile in primo piano, suggerendo una possibile figura di autorità o supervisore.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini
Cosa ci fanno le navi da sbarco nel Sud della Cina?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Negli ultimi mesi gli analisti della difesa hanno registrato una dinamica particolare nei cantieri navali della cittadina di Guangzhou, nella Cina meridionale: l’accumularsi di numerose chiatte equipaggiate con ponti stradali estremamente lunghi. Secondo diverse fonti, queste chiatte sarebbero destinate a operazioni di sbarco anfibio, offrendo
La vita e il negoziare
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo La vita e il negoziare proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Etiopia, la pace è altrove
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
La guerra biennale in Etiopia si è ufficialmente conclusa all’inizio del 2023. Ma continuano i combattimenti e gli sfollamenti, e la repressione contro la società civile sta aumentando drasticamente. Da Addis Abeba e Mekelle di Andrzej Rybak (testo e foto) La
E' sempre difficile riuscire ad orientarsi in questi conflitti. Stupri, massacri su base prevalentemente etnica, tutti contro tutti, un macello nel senso letterale del termine. Il fatto chiaro però è che muoiono tantissime persone e dalla nostra parte del mondo quasi nessuno ne parla. Il presidente Abiy Ahmed Ali ha ricevuto anche il premio Nobel per la pace ... (https://it.wikipedia.org/wiki/Abiy_Ahmed_Ali).
@informapirata@poliverso.org @nagaye@sociale.network @news@feddit.it
@mario @informapirata @news
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@mario @informapirata @news
Qui un link d'archivio che riassume alcune testimonianze, evidenze sul genocidio in Tigray: la comunità internazionale ha chiuso orecchi, occhi e bocca e la diaspora come il popolo tigrino, dopo +4 anni sta ancora piangendo ed aspettando giustizia nonostante un accordo di "cessazione ostilità" firmato il nov2022
tommasin.org/?s=genocidio
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Personalmente ho scritto e cercato di aggiornare in Italia per 4 anni, lo sto ancora facendo dalla mia posizione di signor nessuno. Inseme ad un collettivo abbiamo pure cercato di scomodare il min. degli esteri italiano per interfacciarsi con la diaspora: naturalmente 0 risposte (2 anni fa)
Presentato appello contro il diniego di fornitura farmaco per una donna toscana
È stato presentato appello e l’udienza si svolgerà il 29 gennaio
Filomena Gallo commenta: “Negare la fornitura dei farmaci significa violare la volontà della persona e disapplicare il giudicato costituzionale”
Il giudice del Tribunale di Firenze ha confermato il diniego presentato dalla Azienda USL Toscana Centro in merito alla fornitura dei farmaci necessari alla procedura di “suicidio assistito”, richiesto da una donna toscana di 70 anni, affetta da BPCO (malattia polmonare causata dal restringimento persistente delle vie aeree), che aveva ottenuto dalla stessa azienda sanitaria il via libera per l’accesso alla procedura di aiuto alla morte volontaria, resa legale in Italia dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\DJ Fabo.
I giudici hanno confermato il diniego, ritenendo che i farmaci idonei fossero reperibili privatamente in Italia e che la signora, non essendo in uno stato di indigenza, potesse acquistarli. La donna ha quindi deciso, tramite il suo team legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo – e composto dagli avvocati Francesca Re, Angioletto Calandrini e Alessia Cicatelli – di presentare appello alla decisione affinché sia ordinata la fornitura di tutti i farmaci, alcuni dei quali non reperibili privatamente, già autorizzati dall’azienda sanitaria.
In Toscana al momento sono due le aziende sanitarie che stanno agendo in contrasto con la sentenza della Corte costituzionale.Oltre alla paziente 70enne affetta, infatti, anche un’altra donna, 54enne affetta da sclerosi multipla, che aveva ottenuto il parere favorevole per l’accesso al suicidio assistito a luglio 2024, sta attraversando lo stesso empasse, dopo che la Azienda USL Toscana Nord Ovest continua a negarle il farmaco.
Le aziende sanitarie di Regioni come il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, invece, hanno portato a termine l’intera procedura, verificando le condizioni dei pazienti, definendo le modalità di attuazione e fornendo tutto il necessario, secondo quanto stabilito dalla Consulta.
Adempimenti anche ribaditi a seguito della sentenza della Consulta dall’allora Ministro della salute Ministro Roberto Speranza in una lettera inviata ai Presidenti delle Regioni il 20 giugno 2022:
“È da garantirsi che siano a carico del Servizio Sanitario Nazionale le spese mediche necessarie per consentire, al termine della procedura di verifica affidata alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, il ricorso al suicidio medicalmente assistito ai pazienti che ne facciano richiesta”.
“Negare la fornitura dei farmaci che, diversamente da quanto sostenuto dall’Azienda sanitaria, non sono reperibili per via privata, significa violare la volontà della persona e disapplicare il giudicato costituzionale che ha inteso con il suo intervento eliminare discriminazioni nel rispetto del diritto all’autodeterminazione tra malati che scelgono percorsi di fine vita diversi”, ha dichiarato Filomena Gallo.
“La procedura autorizzata dall’azienda sanitaria prevede due percorsi con farmaci diversi. L’assunzione dei farmaci per via orale, se non fosse effettuata avendo a disposizione tutti i farmaci inclusi necessari al trattamento delle possibili complicazioni, può essere potenzialmente pericolosa poiché può causare conseguenze come vomito e crisi convulsive che possono determinare una morte dolorosa fino al rischio di coma.
Per questo è necessario che la procedura avvenga in sicurezza anche con i farmaci non reperibili per via privata. Anche i farmaci per la sola via venosa non sono acquistabili privatamente ma sono di solo uso ospedaliero, come alcuni tra quelli da assumere per via orale.
È il medico che decide, con il consenso del paziente, quale via intraprendere affinché come anche sottolineato dalla giurisprudenza ci sia una fine non dolorosa e rispettosa della dignità della persona e non può essere un giudice a indicare una piuttosto dell’altra errando anche nell’interpretazione dei farmaci necessari.
Su questo punto il giudice di Firenze ha erroneamente interpretato la procedura medica prevista dalla letteratura scientifica e approvata dall’azienda sanitaria che oggi ne nega la fornitura. Nel frattempo le condizioni della signora sono peggiorate e rischia di non poter procedere secondo la propria volontà”.
L'articolo Presentato appello contro il diniego di fornitura farmaco per una donna toscana proviene da Associazione Luca Coscioni.
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L'esercito italiano è paragonabile a quello americano?
Se si parla di addestramento e professionalità l'esercito italiano è migliore. potrà non sembrare, ma nelle missioni internazionali c'è grande rispetto per le forze italiane. spesso l'italia ha avuto il ruolo di comando delle missioni controllando anche e coordinando truppe estere. sia in termini di capacità di addestramento, efficienza operativa e anche competenza della gerarchia e ufficiali. quando l'esercito con mandato ONU ha "amministrato" temporaneamente dei territori, ha fatto un lavoro organizzativamente talmente buono, che chi poi veniva in italia non riusciva a capacitarsi che invece in italia fosse un tale casino. on questo non sto dicendo che voglio una giunta militare al governo eh… sia ben chiaro. la democrazia e la libertà sono tutto. ma solo che un piccolo pezzo d'italia che funziona esiste. se poi si parla di numeri ed equipaggiamento allora beh… allora all'esercito italiano mancano tanti equipaggiamenti che in caso di guerra potrebbero essere determinanti. diciamo che di fatto dipendiamo dalla NATO per una efficace difesa. in epoca moderna si tende poi a privilegiare aeronautica e marina, perché la guerra moderna anche se di difesa di una nazione non si combatte più ai confini, nel senso che devi affrontare un problema ben prima di avere un esercito al confine nazionale. serve capacità di proiezione. in questo senso aiutare l'ucraina è già difendere i confini italiani. solo se l'ucraina avesse scelto senza ricatti e condizionamenti di stare con la russia (ma mai nessuno lo fa) allora difendere l'ucraina sarebbe un atto di aggressione verso la russia. molti stati ex sovietici hanno cercato rifugio nell'unione europea non per valori europeisti ma come strategia di allontanamento dalla russia. contrariamente alla gran bretagna verso la UE, con la sua brexit, uscire da alleanze con la russia è sempre stato più complicato. con questo si può considerare non sincera l'adesione all'UE, senza condivisione di valori, ma non si può negare l'evidente scelta cosciente di volersi allontanare di un alleato così terribile come la Russia o l'URRSS.
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Quindi Robert Fico, primo ministro della Slovacchia, ha dichiarato che dopo l'incontro con Putin è stato rassicurato che il gas gli arriverà, in un modo o nell'altro. Zelensky dal primo gennaio gli ha chiuso i rubinetti tagliando il transito del gas Russo attraverso l'Ucraina, un dramma per paesi come Austria, Ungheria ma soprattutto Slovacchia e a cascata tutta l'Europa. Infatti i prezzi hanno iniziato ad aumentare e soprattutto la Slovacchia rischia seriamente di trovarsi in difficoltà, ancor di più quando le scorte inizieranno a scarseggiare. Da una parte abbiamo il paladino della democrazia, Zelensky, che mette volutamente in difficoltà un Paese dell'Unione Europea e della Nato nonostante questi ultimi gli abbiano dato centinaia di miliardi. Dall'altra abbiamo un "macellaio autocrate brutto e cattivo" che ha rassicurato un Paese dell'UE e della Nato per quanto riguarda le forniture di gas. In tutto questo ovviamente sia la Nato sia la UE non hanno mosso un dito per la Slovacchia anzi, hanno avallato e spinto le mosse di quell'imbecille di Zelensky. Non tiro alcuna conclusione perché credo che, tutti quelli con mezzo neurone, attraverso queste informazioni possano capire come stia realmente la situazione. Una cosa però gli va detta alle Von der Leyen e ai Mark Rutte: siete dei miserabili traditori!
T.me/GiuseppeSalamone
Un'immagine che chiarisce meglio di ogni parola l'abisso di servilismo nel quale siamo precipitati: il Ministro degli esteri italiano che, come una statua di sale, stringe la mano lorda di sangue dell'ex numero due di al-Qaeda. Tutti i puntini, a partire dall'11 Settembre, sono oramai uniti. Solo chi non vuol vedere, non è in grado di riconoscere l'immagine che ne è venuta fuori.
Da Wikipedia, l'enciclopedia del Pentagono:
Al-Qāʿida è un movimento paramilitare terroristico internazionale, a ideologia islamista, ispirata a Sayyid Quṭb e ad ʿAbd Allāh al-ʿAzzām. Fu fondata l'11 agosto 1988 e guidata da Osama bin Laden fino al 2 maggio 2011. È nota per aver pianificato e messo in atto gli attentati dell'11 settembre 2001 causando la morte di circa 3000 persone tra cui soccorritori, cittadini, lavoratori e gli stessi terroristi.
Osama bin Laden spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di Al Jazeera Taysir Aluni nell'ottobre del 2001: «Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto Abū ʿUbayda al-Banshīrī creò dei campi di addestramento per i nostri mujāhidīn contro il terrorismo russo. Usavamo chiamare i campi di addestramento "al-Qāʿida". Il nome rimase.»
Secondo l'ex-ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista dimessosi per protesta contro la partecipazione britannica all'invasione in Iraq), al-Qāʿida sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qāʿida era originariamente il nome di un data-base del governo USA, con i nomi di migliaia di mujāhidīn arruolati dalla CIA per combattere contro i sovietici in Afghanistan».
Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ, noto anche per il suo nome di battaglia di Abū Muḥammad al-Jawlānī o al-Jūlānī (in arabo أحمد حسين الشرع?, Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ; Riyad, 5 maggio 1982), è un politico ed ex terrorista siriano, leader di Hayʼat Taḥrīr al-Shām.
Nato in una famiglia laica e borghese originaria del Golan, al-Sharaʿ si radicalizzò a partire dai primi anni 2000. Nel 2003 si unì ad al-Qāʿida in Iraq, che in seguito confluì nello Stato Islamico in Iraq. Nel 2011, su ordine del comandante dello Stato Islamico Abū Bakr al-Baghdādī, al-Sharaʿ fu inviato in Siria per creare il Fronte al-Nuṣra, con l'obiettivo di combattere il regime di Baššār al-Asad. Nel 2013 al-Sharaʿ si separò da al-Baghdādī, per associarsi ad Ayman al-Ẓawāhiri, leader di al-Qāʿida.
Gazzetta del Cadavere
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