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La difesa europea, il mondo che cambia e la necessità di adeguarsi. L’appello di Crosetto

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Sul tema della Difesa, l’Italia rischia di figurare come la “bella addormentata d’Europa”. Questo quanto emerso da un sondaggio, condotto da Cluster17, in nove Paesi europei sui temi della Difesa e delle spese militari. Benché allineati alla media degli europei,



sul lettino nel corridoio di casa al mare


log.livellosegreto.it/ordinari…


Gli USA vogliono il creatore di RedLine. 10 milioni per chi tradisce l’hacker del più noto infostealer


Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per informazioni sugli hacker che lavorano per governi stranieri e sono collegati al malware RedLine, nonché sul presunto creatore di questo malware, Maxim Rudometov. La ricompensa copre anche informazioni sull’utilizzo di RedLine in attacchi informatici contro infrastrutture critiche negli Stati Uniti.

Il programma Rewards for Justice specifica espressamente che le informazioni devono riguardare attacchi informatici condotti su indicazione o sotto il controllo di governi stranieri e che violano il Computer Fraud and Abuse Act statunitense. Di particolare interesse sono i partecipanti a operazioni informatiche che utilizzano il malware RedLine, un popolare infostealer utilizzato per rubare le credenziali degli utenti.

Il Dipartimento di Stato ha osservato che chiunque abbia informazioni sui soci di Rudometov, sulle loro attività informatiche dannose o sull’uso del malware RedLine dovrebbe contattare Rewards for Justice tramite un canale di messaggistica basato su Tor .

Le autorità statunitensi ritengono che Maxim Rudometov fosse lo sviluppatore e l’amministratore dell’intera infrastruttura di RedLine Infostealer. Nell’ottobre 2024, è stato incriminato nell’ambito dell’Operazione Magnus, un’operazione internazionale durante la quale le forze dell’ordine statunitensi e i loro partner stranieri hanno condotto un’operazione su larga scala per bloccare contemporaneamente le attività di due servizi: RedLine e META, che operavano secondo il modello malware-as-a-service (MaaS).

Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Rudometov gestiva i server di RedLine, riceveva e riciclava i proventi tramite wallet di criptovalute e interagiva direttamente con il codice e la distribuzione del malware. Durante l’indagine, sono stati accertati i suoi collegamenti con i principali canali di distribuzione, inclusi gli account Telegram utilizzati per promuovere e vendere malware agli utenti finali. Ad oggi, sono stati identificati oltre 1.200 server utilizzati per gestire le botnet RedLine e META.

L’operazione ha coinvolto anche la polizia olandese e l’agenzia Eurojust.

Due sospettati sono stati arrestati in Belgio e tre server e due domini utilizzati come nodi di controllo sono stati sequestrati. Tuttavia, non è stato confermato ufficialmente se Rudometov sia stato arrestato.

Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 35 anni di carcere per frode su dispositivi di accesso, associazione a delinquere finalizzata a commettere intrusioni informatiche e riciclaggio di denaro.

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Trasparenza nella PA: profili privacy e ruolo di DPO, RCPT e OIV


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'Anac ha avviato il nuovo ciclo di attestazione annuale sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione imposti dal Decreto trasparenza. Ecco gli aspetti di attenzione nelle verifiche effettuate, i profili privacy e il ruolo fondamentale del DPO, del



Una folla eterogenea si unisce nelle strade contro i tagli di Milei


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Pensionati, insegnanti, scienziati, medici, persone con disabilità e movimenti femministi chiedono al governo argentino di fermare l'austerità fiscalehttps://pagineesteri.it/2025/06/05/america-latina/una-folla-eterogenea-si-unisce-nelle-strade-contro-i-tagli-di-milei/



SEGUI QUI LA FLOTILLA. Madleene si avvicina a Gaza, tra minacce e salvataggi in mare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Segui il percorso e gli aggiornamenti dalla Madleen, l'imbarcazione della Freedom Flotilla diretta verso Gaza per rompere l'assedio israeliano e portare cibo e medicine alla popolazione palestinese.
L'articolo SEGUI QUI LA FLOTILLA.



Ma quanto mi costa la privacy? Al contrario, il GDPR conviene.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/gdprconv…
Se pensi che un professionista sia troppo caro, aspetta di vedere quanto ti verrà a costare l'esserti affidato ad un dilettante. Il CNIL, il Garante francese, ha pubblicato uno studio che analizza i costi del GDPR. Non un semplice bilancio

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Giorgia Gastaldon, Emilio Villa e l'esperienza di "Appia Antica" (in "Studi di Memofonte", XIII, dicembre 2014, pp. 245-261)
academia.edu/10058821/Emilio_V…

Nell'estate del 1959 veniva dato alle stampe il primo numero di «Appia Antica. Atlante di Arte Nuova», «rivista di selezione poetica e di qualificazione ideologica di quella produzione artistica che si testimonia in qualche senso attiva o attuale» [...]

#emiliovilla
#appiaantica
#artecontemporanea



Piko, Your ESP32 Powered Fitness Buddy


The bill of materials and the assembled smartwatch.

Over on Hackaday.io there’s a fun and playful write-up for a fun and playful project — the Piko, an ESP32 powered smartwatch.

Our hackers [Iloke Alusala], [Lulama Lingela], and [Rafael Cardoso] teamed up to design and manufacture this wrist-worn fitness wearable. Made from an ESP32 Beetle C6 and using an attached accelerometer with simple thresholds the Piko can detect if you’re idle, walking, jogging, or sprinting; and at the same time count your steps.

Design sketches

The team 3D printed the requisite parts in PLA using the printer in their university makerspace. In addition to the ESP32 and printed parts, the bill of materials includes a 240×240 IPS TFT LCD display, a LIS331HH triple-axis accelerometer, a 200 mAh battery, and of course, a watch strap.

Demonstrating splendid attention to detail, and inspired by the aesthetic of the Tamagotchi and pixel art, the Piko mimics your current activity with a delightful array of hand-drawn animations on its display. Should you want to bring a similar charm to your own projects, all the source is available under the MIT license.

If you’re interested in smartwatch technology be sure to check out our recent articles: Smartwatches Could Flatten The Curve Of The Next Pandemic and Custom Smartwatch Makes Diabetes Monitoring Easier For Kids.

youtube.com/embed/1BNUNgcb1k0?…


hackaday.com/2025/06/05/piko-y…



Leadership italiana per la stabilità del Medio Oriente. Abagnara alla guida di Unifil

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Mercoledì, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha annunciato la nomina del generale di Divisione dell’Esercito Italiano Diodato Abagnara a Capo missione e comandante della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil). Abagnara subentra al



L’ombra di Kaspersky: servizi segreti svizzeri nel caos e dati riservati trasmessi in Russia


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il caso dei dati riservati del Fis, trasmessi per anni a Kaspersky, sospetta di legami con il Cremlino, ha sollevato gravi dubbi sulla sicurezza dei dati svizzeri e sulla dipendenza da fornitori esterni, oltre a



Crisi automotive, tra la scure dei dazi e lo scacco di Pechino

@Politica interna, europea e internazionale

Licenziamenti, delocalizzazioni, chiusure. La crisi globale dell’automotive si inasprisce e le tensioni commerciali tra Washington e Pechino propagano i loro effetti sino a Bruxelles, stringendo in una doppia morsa il mercato europeo delle quattro ruote, già messo in ginocchio da



di Lea Melandri - Cosa sta succedendo ai giovani uomini? Siamo di fronte a un profondo analfabetismo affettivo? Chi se ne occupa? Perché il richiamo all’”educazione dei sentimenti” non è sufficiente? Domande oltre l’insopportabile e illusoria idea di prevenire e scoraggiare i femminicidi aumentando le pene. Di fronte a un fenomeno quotidiano e allarmante come [...]


Sorveglianza Ovunque! La Corea del Nord ha il suo smartphone … ma ti spia in ogni tocco


Uno smartphone contrabbandato dalla Corea del Nord ha rivelato quanto profondamente il regime di Kim Jong-un controlli la vita quotidiana dei cittadini, fino alle parole che digitano. Nonostante la sua somiglianza esteriore con i dispositivi moderni, il telefono era uno strumento di censura digitale totale.

La BBC ha pubblicato un video che mostra il dispositivo.

All’accensione, lo schermo accoglie l’utente con una bandiera nordcoreana animata. L’interfaccia assomiglia a quella dei modelli Huawei o Honor, ma non è noto se siano ufficialmente forniti al Paese. In ogni caso, il software del telefono è stato chiaramente riprogettato: alcune funzioni sono state tagliate e la sorveglianza è integrata nel sistema.

Una delle caratteristiche più sorprendenti era la sostituzione automatica delle parole ritenute discutibili dalle autorità. Ad esempio, inserendo il termine sudcoreano “oppa” (un indirizzo rivolto a un fratello o a un fidanzato), la parola veniva automaticamente modificata in “compagno“. Il sistema visualizzava anche un avviso: “oppa” può essere utilizzato solo per un fratello maggiore.

Un’altra regola linguistica è la sostituzione dell’espressione “Corea del Sud” con “Stato fantoccio”. Questa sostituzione è in linea con la retorica ufficiale di Pyongyang, che nega la legittimità di Seul e sottolinea “l’ostilità del Sud capitalista”.

Ancora più allarmante era la funzione di screenshot segreto : il telefono scattava uno screenshot ogni cinque minuti e lo salvava in una cartella nascosta a cui l’utente non aveva accesso. Gli esperti sospettano che questi screenshot vengano utilizzati dai servizi di sicurezza per analizzare le attività degli utenti.

Il telefono è finito nelle mani di giornalisti tramite Daily NK, una pubblicazione sudcoreana specializzata nella copertura degli eventi nella RPDC. Dopo un’analisi, la BBC ha confermato che la sorveglianza è integrata nel firmware, non nelle singole applicazioni. L’intervento dell’utente diventa impossibile senza un hack completo del sistema.

Negli ultimi anni, gli smartphone sono diventati più comuni in Corea del Nord. Tuttavia, rimangono isolati dalla rete globale e soggetti a un’intensa sorveglianza governativa. Parallelamente al controllo tecnologico, il Paese dispone di una speciale forza di polizia giovanile, le cosiddette “squadre antiviolenza”. Fermano adolescenti e giovani per strada, controllano il contenuto dei loro telefoni, cercano linguaggio “pericoloso”, canzoni sudcoreane, serie TV o persino tracce di comunicazioni con parenti all’estero.

Il contrabbando di file multimediali attraverso il confine continua nonostante la minaccia di incarcerazione. Il più delle volte, serie TV, film e programmi entrano nel Paese su chiavette USB nascoste in confezioni di noodle o riso. La distribuzione è effettuata non solo da corrieri privati, ma anche da ONG internazionali che supportano l’accesso dei nordcoreani a informazioni alternative.

I racconti dei fuggitivi confermano che l’accesso ai media stranieri, in particolare ai drama sudcoreani, è spesso il primo passo per mettere in discussione la propaganda di stato e, in ultima analisi, per decidere di disertare. Le ricerche dimostrano che i nordcoreani continuano a cercare modi per aggirare le restrizioni governative, nonostante le crescenti barriere tecnologiche.

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Spari contro la fame: la CNN documenta le uccisioni nei centri aiuti a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un’inchiesta svela come l’accesso al cibo a Gaza sia diventato una trappola mortale, con spari diretti contro anziani, donne e bambini in attesa degli aiuti umanitari.
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Letlo Vin – Homecoming
freezonemagazine.com/articoli/…
Una carezza di polvere e luce nel ritorno alle radici. Con i santini di Bruce, Neil, Johnny Cash, Nick Cave sulla scrivania, a undici anni dall’esordio discografico con l’ottimo Songs for Takeda che attirò la mia attenzione, Letlo Vin – alias di Max Carinelli – torna con il quarto album che non ha nulla del […]
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Una carezza di polvere e luce nel


Il Museo Disperso: L’arte palestinese contro l’oblio coloniale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da Gaza a Bologna, passando per Venezia e Edimburgo, le opere del Palestine Museum US sfidano la narrazione dominante e raccontano la resistenza culturale di un popolo in lotta per la propria dignità.
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Manifesti a Roma


Da qualche giorno, nel silenzio omertoso dei media tradizionali, sono comparsi a Roma questi manifesti e continuano ad apparire nelle vie principali della Città.

I manifesti, in italiano e in inglese, mostrano la fotografia di una bambina palestinese gravemente ferita con la dicitura "Guarda cosa mi ha fatto LEONARDO!!".

Naturalmente Leonardo è l'azienda Leonardo Spa, il primo produttore di armi nell'Unione Europea, il secondo in Europa, il 13° nel mondo (SIPRI).

Il manifesto invita ad inquadrare il codice QR in basso per scoprire cos'è e cosa fa effettivamente Leonardo.

Ogni cittadino, ogni passante, ogni turista, può autonomamente inquadrare il codice QR col proprio cellulare e acquisire un filmato ampiamente documentato sulla responsabilità dell'azienda italiana nel Genocidio che sta perpetrando Israele.

Ma perché proprio Leonardo?

Nell'ultimo bilancio aziendale, la stessa Leonardo definisce in sintesi il proprio profilo: "Leonardo è il maggiore polo industriale e tecnologico del settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, forte di una presenza industriale in Italia, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Polonia e Israele".

Israele non è semplicemente un cliente, ma ospita stabilimenti e dipendenti di Leonardo.

La presenza diretta di Leonardo in Israele si deve a un'operazione conclusasi nel luglio 2022 con l'acquisizione della società israeliana RADA Electronic Industries, specializzata in radar per la difesa a corto raggio e anti-droni (vedi il comunicato della Campagna BDS Italia), e alla conseguente nascita della nuova società israeliana DRS RADA Technologies, che è, si noti, controllata da Leonardo DRS Inc. con sede negli Stati Uniti. Ha 248 dipendenti in tre sedi israeliane (uffici a Netanya, stabilimento principale a Beit She'an, centro ricerche presso il Gav-Yam Negev Tech Park di Beer Sheva), oltre ai nuovissimi uffici a Germantown, Maryland, ai margini dell'area metropolitana di Washington, D.C.

🔎 weaponwatch.net/2024/01/26/cos…

Tra le tante iniziative per sensibilizzare la popolazione e informarla, l'idea di utilizzare il "vecchio" strumento della cartellonistica, dei tazebao, per manifestare e comunicare, associato alla possibilità tecnologica di acquisire informazioni e approfondire, è veramente geniale.

I manifesti possono essere rimossi, naturalmente, ma basta una foto per essere riprodotti, restare in memoria e essere riproposti all'infinito in ogni città italiana, in ogni punto cruciale di raduno, senza che vi siano motivi di censura.

E non solo.

È una risposta discreta ma gridata, a chi sta cercando di cambiare narrazione dopo più di 600 giorni di orrore trasmesso in diretta.

L'operazione gattopardesca di autoassoluzione, infatti, non individua i veri responsabili, non li cita, non li condanna.

Si limita ad un fastidioso piagnisteo buonista che cerca in Netanyahu il capro espiatorio.

Non pretende l'unica cosa che il governo italiano e i neo convertiti Stati europei devono fare: riconoscere la complicità e interrompere qualsiasi rapporto diplomatico e commerciale con Israele.

La multinazionale Leonardo ha confermato direttamente ad "Altreconomia" l'assistenza e l'export di pezzi di ricambio per i velivoli M-346 sui quali si addestrano i piloti dell'aviazione di Tel Aviv. L'esecutivo italiano, (alias Crosetto e Tajani), aveva assicurato pubblicamente lo "stop", ma è stato smentito dalla stessa Leonardo SPA e dai suoi bilanci.

facebook.com/share/p/1Y4GduDSe…



Gli equilibrismi di Nintendo nella partita di Switch 2

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La console d'ultima generazione debutta con grande ritardo rispetto alle rivali, PlayStation 5 e Xbox Series. Inoltre, il periodo per il comparto dei videogiochi non è dei migliori, tra licenziamenti e chiusura di molteplici



La missione dell’Italia di impedire l’accesso dei minori ai siti porno è utopica?

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La Francia obbliga i siti pornografici a richiedere la verifica dell'età degli utenti e, per protesta, YouPorn, RedTube e Pornhub stanno bloccando l'accesso alle



L’Intelligenza artificiale di Perplexity spinge Google fuori dallo smartphone?

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Qualche settimana fa Google è riuscita a sventare la defenestrazione della sua Intelligenza artificiale dai cellulari Motorola (della cinese Lenovo) più interessati agli



Rights organizations object to ‘entirely absurd’ Virginia gag policy


FOR IMMEDIATE RELEASE:

An unconstitutional policy in Greene County, Virginia, prohibits government employees from talking to the media and requires them to label anything they share with the press as “opinion” even if it’s verifiable fact.

Freedom of the Press Foundation (FPF) and the Society of Professional Journalists (SPJ) led a letter from a coalition of press freedom and transparency organizations urging Steve Catalano, chair of the Greene County board of supervisors, to rethink the policy. As the letter explains, similar policies have repeatedly been struck down as violating government employees’ constitutional right to speak about matters of public concern.

Seth Stern, FPF advocacy director, said: “A free press covering county government must be able to talk to experts with firsthand knowledge and get facts, not PR. Courts regularly reject policies requiring media inquiries to be routed to designated ‘public information officers.’ And courts would have rejected policies compelling people to label their speech as ‘opinion’ if anyone had tried implementing one before. Catalano doesn’t have a monopoly on facts. That requirement is not only unconstitutional but entirely absurd.”

Caroline Hendrie, executive director of SPJ, added: “Members of the public deserve timely and honest answers from their government, and journalists need access to public servants who know what they’re talking about. When agencies and officials impose unconstitutional gag rules, they disrupt the flow of information that people need to make decisions about their communities and their lives.”

You can read the letter here or below. To learn more about “censorship by PIO,” check out SPJ’s online resource, Gagged America.

Please contact FPF or SPJ if you would like further information.

freedom.press/static/pdf.js/we…


freedom.press/issues/rights-or…



#CoreaDelSud, dal golpe alla svolta


altrenotizie.org/primo-piano/1…


I capitali privati e le industrie per la Difesa si riuniscono a Berlino. C’è anche l’Italia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Si è riunito oggi a Berlino il vertice del Mission 2044, un format di dibattito e confronto tra soggetti pubblici e privati sulle sfide del rafforzamento della Difesa in Europa, nasce dall’esigenza di rispondere ai cambiamenti dello status quo internazionale,



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#News


La sindaca di Genova Silvia Salis a TPI: “Il campo progressista unito
può vincere ovunque”


@Politica interna, europea e internazionale
«La politica è lo specchio del Paese, quindi quello che incontri in questo ambiente lo incontri nel resto della società, amplificato dal fatto che nella politica c’è una dimensione mediatica. Chiaramente se un amministratore delegato fa una battuta è un conto, se la fa un



Lettera aperta a Nicola Ghittoni, conduttore e autore del podcast "Morning"


Lettera aperta a Nicola Ghittoni, conduttore e autore del podcast "Morning", una rassegna stampa del Post che va in onda dal lunedì al venerdì (il sabato c'è ma è condotta da un'altra persona).


Caro Nicola,

mi permetto di chiamarti "caro" e di darti del "tu" perché da qualche tempo ogni giorno facciamo insieme la strada per andare al lavoro, io al volante della mia auto e tu dal microfono di "Morning".

E mi permetto di pubblicare questa lettera sul mio profilo nel Fediverso (@max@poliverso.org), perché in realtà quello che sto scrivendo a te lo vorrei scrivere a tante altre persone.

E' la seconda volta questa settimana che scrivo a un conduttore di podcast del Post, qualche giorno fa avevo scritto a Francesco Costa su un tema simile.

Vorrei attirare la vostra attenzione sul rischio che diventiate, involontariamente, veicolo di stereotipi anti-sindacali. Mi riferisco alla battuta con cui oggi hai aperto il tuo podcast, "In Italia siamo abituati agli scioperi di venerdì".

Provo a spiegarmi per punti perché l'argomento è articolato.

Punto 1: davvero si sciopera così spesso di venerdì?
Da 15 anni sono iscritto alla FIOM e da un anno circa sono un delegato sindacale. Ti metto qua sotto qualche informazione sulle date in cui sono stati fatti gli ultimi scioperi nella mia azienda (ho solo le date relative agli scioperi proclamati nell'ultimo anno, da quando sono diventato delegato):

  • venerdì 29 novembre 2024 Sciopero generale, 8h (manifestazione a FI)
  • mercoledì 11 dicembre 2024 Esplosione deposito ENI di Calenzano, 4h
  • mercoledì 18 dicembre 2024 Rinnovo contrattuale, 8h (manifestazione a PO)
  • mercoledì 19 febbraio 2025 Rinnovo contrattuale, 3h (presidio davanti azienda)
  • venerdì 21 febbraio 2025 Rinnovo contrattuale, 5h
  • mercoledì 26 marzo 2025 Rinnovo contrattuale, 8h (manifestazione a FI)
  • martedì 22 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)
  • giovedì 24 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)
  • martedì 29 aprile 2025 Rinnovo contrattuale, 2h (presidio davanti azienda)

La classifica dei giorni scelti per gli scioperi è guidata da mercoledì (4 scioperi), seguono martedì e venerdì (2 scioperi a testa) e chiude giovedì (un solo sciopero).

Gli scioperi di un'azienda sola, per giunta in un periodo così breve, sono statisticamente significativi? No di certo, però un dubbio potrebbero farlo venire e potrebbe essere utile verificare se davvero ci sia questa schiacciante prevalenza di scioperi fatti di venerdì.

Da qui in avanti invece supporrò che davvero ci sia una netta prevalenza di scioperi fatti il venerdì, ma ripeto che sarebbe bello verificare quanto sia giustificata nei fatti questa convinzione.

Punto 2: di quali scioperi si parla?
Ci sono scioperi che si traducono in una semplice astensione dal lavoro, scioperi con astensione e presidio davanti all'azienda, scioperi con manifestazione provinciale, scioperi con manifestazione regionale e scioperi con manifestazione nazionale (in genere a Roma).

Ti dico come funziona uno sciopero con manifestazione nazionale perché a quanto mi risulta sono momenti a cui partecipa una sparuta minoranza di persone e può essere che pochi sappiano cosa succede realmente o, peggio ancora, che sopravviva l'idea che lo sciopero sia quella cosa che si faceva alle superiori e che si traduceva in una bella mattinata di vacanza, niente interrogazioni, passeggiata in centro con gli amici, ecc. ecc.

Abito a Firenze, il pullman della CGIL per Roma parte intorno alle 7:00 (da Firenze... pensa a che ora si parte da Torino o da Palermo...). Punto la sveglia alle 6:00 e alle 7:00 sono al punto di ritrovo (che non è lontano da casa mia, ma non per tutti è così). Partiamo e intorno alle 11:00 arriviamo a Roma (metro Anagnina). Intorno alle 12:00 arriviamo al concentramento, inizia il corteo e per un paio d'ore si cammina, fino a quando non si arriva al punto dove si terrano i discorsi e lì si sta un'oretta in piedi ad ascoltare i discorsi. Si riparte e, sempre a piedi, si raggiunge la prima stazione della metropolitana aperta (per motivi di sicurezza quelle più vicine sono chiuse, quindi si cammina parecchio), si prende la metro e si torna al pullman, si parte e si rientra a Firenze intorno alle 21:00 (a Firenze... pensa a che ora arriva a casa chi parte da Torino o da Palermo...).

Quindi, levataccia alle 6:00, viaggio andata e ritorno Firenze-Roma in giornata (o Torino-Roma, o Palermo-Roma, dipende...), ore passate a camminare o comunque in piedi, rientro a casa in serata (o in nottata)... e il giorno dopo dovremmo andare a lavorare? Vale la pena ironizzare o lanciarsi in ardite dietrologie sui motivi reconditi per cui questi scioperi vengano fatti "sempre" il giorno prima di un giorno in cui possiamo riposarci?

Punto 3: quanto costa scioperare?
Dall'inizio della campagna di scioperi per il rinnovo del nostro contratto ad oggi abbiamo accumulato quasi una settimana di scioperi. I giorni in cui si sciopera non vengono pagati, come si sa, e considerando una media di 20 giorni lavorativi al mese, conviene ricordare che una giornata di sciopero costa il 5% dello stipendio. Chi ha uno stipendio di 1500 euro netti al mese una giornata di sciopero se la paga 75 euro. Non sono proprio spiccioli.

Se anche si parlasse di scioperi locali, senza spostamenti a Roma, possiamo spenderci questi 75-100 euro nel giorno che preferiamo, magari approfittandone per unire l'utile al dilettevole e far cominciare qualche ora prima il nostro fine settimana? O dobbiamo spendere tutti quei soldi in un giorno che non ci torna neanche comodo? E per dimostrare cosa, che non siamo opportunisti? Che non siamo gente che sciopera per divertimento? Che siamo duri e puri, pronti al sacrificio (tanto duro quanto inutile) in nome dei nostri ideali? Vale di più la lotta fatta facendosi del male? E se scioperassimo flagellandoci sarebbe una dimostrazione ancora più alta di quanto siano nobili le nostre proteste?

Per cui, io non ho elementi per dire se davvero ci sia questa preminenza di scioperi fatti di venerdì, però se anche fosse così a me sembra che ci siano delle ragioni comprensibilissime dietro questa scelta.

Un saluto affezionato,
Massimiliano Polito

#ilPost #FIOM #scioperi




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Here are some events we hope you can make:


masspirates.org/blog/2025/06/0…






Rifondazione Comunista partecipa oggi a Parigi, mercoledì 4 giugno, all’iniziativa promossa dal Partito Comunista Francese per costruire una Alleanza Internazionale per il Riconoscimento dello Stato di Palestina. Insieme all’OLP, a forze progressiste europee e non solo, un incontro per costruire una coalizione per i diritti del popolo palestinese con l’obiettivo di imporre il rispetto del [...]


Grundgesetzänderung für Digitalisierung: „Die Infrastruktur für föderale Lösungen soll einheitlich sein“


netzpolitik.org/2025/grundgese…



Board Meeting Review and Upcoming Meetings


Ahoy Pirates,

Our next PPI board meeting will take place on 24.06.2025 at 20:00 UTC / 22:00 CEST.

Prior to that meeting on Tuesday, 10 June 2025, 14:00 UTC in the same Jitsi board room, we will hold a special IGF SCUBA working group meeting.

All official PPI proceedings, Board meetings included, are open to the public. Feel free to stop by. We’ll be happy to have you.

Where:jitsi.pirati.cz/PPI-Board

Minutes of last meeting: wiki.pp-international.net/wiki…

All of our meetings are posted to our calendar: pp-international.net/calendar/

We look forward to seeing visitors.

Thank you for your support,

The Board of PPI


pp-international.net/2025/06/b…