Salta al contenuto principale



E io che mi lamentavo della situazione italiana!




Did you know it’s not just two journalists who’ve been shot while covering the LA anti-ICE protests?

It’s many more. They appear to be targeting the press. Trying to silence them. Dissuade them from reporting on what is one of the most important issues America is facing.

Does the country want to submit to a fascist authoritarian?

Or do they want to fight back?

LA has chosen to fight back. And journalists are showing up to cover it. As they should.

Adam Rose is keeping a running tally on a thread on Bluesky. Highly recommend checking it out.

here’s some of the injured:

Ryanne Mena, shot with pepper balls

Sean Becker-Carmitchel, hit multiple times

Anthony Cabassa hit in face with chemical munition

Ryanne and Sean were hit again the next day, with a tear gas cannister

No name has been given but reports of someone from KTLA being hit with less lethal ammo and going to urgent care

Lauren Tomasi hit with less lethal ammo

Nick Stern shot with less lethal ammo and requires emergency surgery

These people were clearly identifying themselves as members of the press

They were there to do their jobs

And at least in the case of Lauren Tomasi, there’s video evidence which appears to show an officer taking clear aim and firing directly at her

Say their names.

Speak up.

The public need to know the risks the press are taking just to attempt to bring truth to the masses.

The Regime have been attempting to silence, sue and throttle the press since day one.

We shouldn’t tolerate any direct attacks on them.

#ice #abolishice #uspol #fascism #journalism #la #losangeles #resist




Le pasticche rosa di Grace
freezonemagazine.com/rubriche/…
Dietro le quinte del Festival di Woodstock la confusione è massima. Fuori cade una pioggia torrenziale su cinquecentomila ragazzi ammassati nel fango con poco da bere e da mangiare. Gli organizzatori del festival avevano stimato la presenza di 200.000 ragazzi e sono stati travolti dalla folla che in lunghe file ha raggiunto la fattoria di […]
L'articolo Le pasticche rosa di Grace proviene da FREE


Cosa faranno Nokia e Leonardo sulle reti wireless per le infrastrutture critiche (e non solo)

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il gigante finlandese delle telecomunicazioni collabora con il colosso della difesa aerospazio italiano per fornire reti wireless private

reshared this



Back to the Future Lunchbox Cyberdeck


Back to the Future Lunchbox Cyberdeck

Our hacker [Valve Child] wrote in to let us know about his Back to the Future lunchbox cyberdeck.

Great Scott! This is so awesome. We’re not sure what we should say, or where we should begin. A lot of you wouldn’t have been there, on July 3rd, 1985, nearly forty years ago. But we were there. Oh yes, we were there. On that day the movie Back to the Future was released, along with the hit song from its soundtrack: Huey Lewis & The News – The Power Of Love.

Flux CapacitorFor the last forty years Back to the Future has been inspiring nerds and hackers everywhere with its themes of time-travel and technology. If you know what to look for you will find references to the movie throughout nerd culture. The OUTATIME number plate behind Dave Jones in the EEVblog videos? Back to the Future. The Flux Capacitor for sale at the Australian electronics store Jaycar? Back to the Future. The EEVblog 121GW Multimeter? Back to the Future. But it’s not just those kooky Australians, it’s all over the place including Rick and Morty, The Big Bang Theory, Ready Player One, Family Guy, The Simpsons, Futurama, Marvel’s Avengers: Endgame, LEGO Dimensions, and more.

As [Valve Child] explains he has built this cyberdeck for use on his work bench from a lunchbox gifted to him by his children last Christmas. His cyberdeck is based on the Raspberry Pi 5 and includes a cool looking and completely unnecessary water cooling system, a flux capacitor which houses the power supply, voltage and current meters, an OLED display for temperature and other telemetry, a bunch of lighting for that futuristic aesthetic, and a Bluetooth boombox for 80’s flair. Click through to watch the video demonstration of this delightfully detailed cyberdeck and if you want check out the extra photos too.

We ran a search for “Back to the Future” in the Hackaday archives and found 73 articles that mentioned the movie! Over the years we’ve riffed on hoverboards, calculator watches, the DeLorean, and the slick Mr. Fusion unit; and long may we continue.


hackaday.com/2025/06/10/back-t…



“Hack The System”: l’evento esclusivo sulla Cybersecurity dove assisterai a un attacco ransomware in diretta


2 Luglio 2025 | Siziano (PV) | Evento riservato a imprenditori, IT manager e professionisti della sicurezza
Nel panorama sempre più complesso della cybersecurity, capire davvero come avviene un attacco informatico e come difendersi non è mai stato così urgente.

Per questo nasce “Hack The System”, l’evento esclusivo organizzato da Omnia, in collaborazione con Red Hot Cyber e WithSecure, in programma il 2 luglio 2025 all’interno di un moderno datacenter Tier IV a Siziano (PV).

L’obiettivo: vedere per capire, proteggersi per tempo


Durante la mattinata, uno dei migliori ethical hacker italiani del team Hackerhood eseguirà una simulazione reale di attacco ransomware su un’infrastruttura composta da:

  • Domain Controller Windows
  • Server di posta Zimbra
  • SQL Server
  • Postazioni client

Lo scenario parte da un classico attacco di phishing, evolve con un’escalation di privilegi fino alla cifratura dei dati.

A seguire, verrà eseguita la stessa simulazione con l’EDR attivo, per dimostrare in diretta come una protezione moderna sia in grado di bloccare la propagazione del ransomware e mitigare l’attacco.

A chi è rivolto l’evento?


L’iniziativa è riservata e a numero chiuso (solo 40 posti disponibili): è pensata per imprenditori, general manager, IT manager, CISO e MSP che vogliono toccare con mano come si muove un attacco reale e quali soluzioni oggi rappresentano una difesa efficace.

Agenda della giornata


10:00 – 10:30 | Welcome Coffee & Networking
10:30 – 10:45 | Presentazione Omnia
10:45 – 11:00 | Presentazione WithSecure
11:00 – 13:00 | Live Hacking a cura di Hackerhood (RHC)
13:00 – 14:00 | Light Lunch & confronto con gli esperti
14:00 – 14:20 | Suite Elements: protezione completa proattiva
14:20 – 14:35 | Presentazione del Datacenter STACKMI01
14:35 – 15:15 | Tour esclusivo del Datacenter

Perché non puoi mancare?


  • Vedrai un attacco ransomware simulato in tempo reale, senza filtri
  • Capirai come proteggere davvero la tua azienda da minacce evolute
  • Scoprirai soluzioni concrete come l’EDR di WithSecure
  • Potrai confrontarti con esperti, pentester, bug hunter ed MSP
  • Vivrai un’esperienza immersiva e professionale all’interno di un vero datacenter produttivo

Registrazione obbligatoria – posti limitati
Prenota ora il tuo posto accedendo alla landing ufficiale dell’evento:
👉 bit.ly/4jHoKsS

L'articolo “Hack The System”: l’evento esclusivo sulla Cybersecurity dove assisterai a un attacco ransomware in diretta proviene da il blog della sicurezza informatica.



Gli Initial Access Broker minacciano la Sicurezza nazionale. Accesso al governo tunisino in vendita


Nel mondo sotterraneo della cybercriminalità, esistono figure meno note ma fondamentali per orchestrare attacchi di vasta scala: gli Initial Access Broker (IAB). A differenza dei gruppi ransomware o dei malware-as-a-service, gli IAB non colpiscono direttamente, ma forniscono l’accesso iniziale alle infrastrutture compromesse.

Sono i trafficanti di porte d’ingresso per tutto ciò che può venire dopo: furti di dati, ransomware, spionaggio.

Uno degli esempi più inquietanti è emerso di recente da un forum underground, dove l’utente DedSec ha messo in vendita una 0-day nei sistemi critici del governo tunisino, dichiarando apertamente: “Offro una 0day critico in un sistema governativo tunisino che garantisce accesso a quasi tutti i portali E-Government… DGI, CNSS, CNAM, poste, banche, settori militari.”

Il prezzo? Due milioni di dollari, con tanto di supporto incluso: un piano d’attacco già pronto per sfruttare la vulnerabilità.
Sto offrendo un 0day critico e di alto valore in un sistema governativo tunisino che contiene tutto ciò che si desidera, tranne la modifica di alcune cose come la modifica delle proprietà (ma è possibile se si scala). Questo include l'accesso a quasi tutti i portali di E-Government e, a seconda del portale e dei privilegi dell'utente, è possibile avviare richieste ufficiali, modificare dati, estrarre dati, accedere a conti bancari e altro ancora. Inoltre, come regalo da parte nostra, vi daremo un piano pronto per sfruttarlo.

Alcuni esempi di portali E-Gov:

l'Autorità fiscale tunisina (DGI), la Cassa nazionale di previdenza sociale (CNSS), la Cassa nazionale di assicurazione malattia (CNAM), le Poste tunisine, i settori dell'istruzione, le banche, alcuni settori militari e altro ancora.

Avvertenze: Non posso dire tutto ciò che si può ottenere (dati), ma tutto ciò che un utente o un cittadino tunisino in questi luoghi può fare e ancora una volta dipende dal luogo e dal privilegio che l'utente ha.

Non mostrerò alcuna prova né dirò alcuna informazione sul sistema finché non pagherete, allora la prova sarà la vuln. una volta che ne avrete verificato la validità, potremo continuare. Come ho detto, accetto gli intermediari, quindi non preoccupatevi dei vostri soldi.

Prezzo: $2M

E se lo vuoi solo per te stesso possiamo parlarne in pm.

IAB: chi sono e perché sono pericolosi


Gli Initial Access Broker sono intermediari criminali specializzati nel violare sistemi informatici per poi rivendere l’accesso ad altri attori malevoli. Questi ultimi possono essere:

  • gruppi ransomware,
  • agenti di minacce nazionali (APT),
  • criminali interessati a frodi bancarie,
  • truffatori specializzati in furti d’identità,
  • attori che cercano accesso persistente a infrastrutture critiche.

Un IAB non ha bisogno di sfruttare direttamente la falla. Il suo compito è quello di scovare la vulnerabilità, penetrarla silenziosamente, e poi metterla sul mercato. In molti casi, sfruttano vulnerabilità 0-day, cioè sconosciute anche ai fornitori di software. Nel caso del governo tunisino, DedSec afferma che con questa 0-day sia possibile:

  • estrarre dati da enti fiscali, previdenziali, educativi e sanitari,
  • accedere a conti bancari,
  • modificare dati personali,
  • presentare richieste ufficiali a nome di altri cittadini,
  • e persino accedere a settori militari sensibili.

La pericolosità non risiede solo nel danno economico o nella violazione della privacy, ma nel fatto che questo tipo di accesso potrebbe essere usato da attori geopolitici per destabilizzare intere nazioni.

L’importanza della Cyber Threat Intelligence (CTI)


È proprio in scenari come questo che la Cyber Threat Intelligence diventa essenziale. Le CTI permettono a governi e aziende di:

  • intercettare post nei forum underground come quello di DedSec,
  • monitorare la vendita di exploit o accessi,
  • riconoscere pattern ricorrenti tra IAB,
  • valutare il rischio reale prima che gli exploit vengano utilizzati,
  • allertare i CERT nazionali e mitigare la vulnerabilità prima che sia troppo tardi.

Una CTI efficace consente non solo di reagire, ma di prevenire, evitando che un accesso iniziale diventi un attacco su larga scala. La figura degli Initial Access Broker è spesso invisibile al grande pubblico, ma rappresenta la miccia che accende il fuoco. In un contesto dove una vulnerabilità venduta per 2 milioni di dollari può compromettere l’intera infrastruttura digitale di uno Stato, la minaccia non può più essere sottovalutata.

La difesa non può più essere reattiva.

Serve intelligence, monitoraggio costante e collaborazione internazionale. Prima che l’accesso diventi un attacco.

L'articolo Gli Initial Access Broker minacciano la Sicurezza nazionale. Accesso al governo tunisino in vendita proviene da il blog della sicurezza informatica.



Estensioni Chrome sotto accusa: gravi falle mettono a rischio milioni di utenti


Gli analisti di Symantec hanno identificato gravi vulnerabilità in diverse estensioni di Google Chrome, che minacciano la privacy e la sicurezza degli utenti. I problemi riguardano la trasmissione di dati sensibili tramite un protocollo HTTP non protetto e la presenza di segreti hard-coded nel codice delle estensioni.

Secondo il ricercatore Yuanjing Guo del team Symantec, diverse estensioni ampiamente utilizzate trasmettono involontariamente dati sensibili tramite una connessione HTTP non protetta. Questi dati includono domini dei siti visitati, identificativi dei dispositivi, informazioni sul sistema operativo, analisi dell’utilizzo e persino informazioni sull’eventuale rimozione dell’estensione. Tutto ciò viene trasmesso in chiaro, senza crittografia. Poiché il traffico non è protetto, è vulnerabile agli attacchi Adversary-in-the-Middle (AitM).

Gli aggressori sulla stessa rete, ad esempio su una rete Wi-Fi pubblica, possono non solo intercettare le informazioni trasmesse, ma anche modificarle, il che può portare a conseguenze più gravi. L’elenco delle estensioni non sicure include:

  • SEMRush Rank e PI Rank : accedi all’indirizzo tramite HTTP rank.trellian[.]com;
  • Browsec VPN : quando si rimuove l’estensione, invia una richiesta tramite HTTP a browsec-uninstall.s3-website.eu-central-1.amazonaws[.]com;
  • MSN Nuova scheda e MSN Homepage, Bing Search e News : trasmettono identificatori univoci del dispositivo a g.ceipmsn[.]com;
  • DualSafe Password Manager : trasferisce le statistiche di utilizzo, la versione dell’estensione e la lingua del browser in stats.itopupdate[.]com.

Sebbene non siano state rilevate perdite dirette di password, il fatto che il gestore delle password invii dati di telemetria tramite una connessione non protetta mina la fiducia nella sua affidabilità. Symantec ha anche identificato un altro gruppo di estensioni che codificano direttamente chiavi API, token e segreti. Questi dati possono essere utilizzati dagli aggressori per creare richieste dannose e condurre attacchi.

Tra questi:

  • AVG Online Security , Speed ​​Dial [FVD] , SellerSprite : contengono un segreto hard-coded di Google Analytics 4 (GA4), con il cui aiuto è possibile distorcere le metriche;
  • Equatio – contiene la chiave Microsoft Azure utilizzata per il riconoscimento vocale;
  • Awesome Screen Recorder e Scrolling Screenshot Tool : la chiave sviluppatore AWS per caricare screenshot sullo storage S3;
  • Microsoft Editor : utilizza una chiave di telemetria StatsApiKeyper raccogliere analisi;
  • Antidote Connector : utilizza una libreria di terze parti, InboxSDK, con chiavi API codificate. La stessa libreria è utilizzata in oltre 90 altre estensioni, i cui nomi non sono divulgati;
  • Watch2Gether , Trust Wallet , TravelArrow : contengono rispettivamente le chiavi pubbliche per le API Tenor, Ramp Network e ip-api.

Gli aggressori che ottengono l’accesso a queste chiavi possono falsificare la telemetria, simulare transazioni di criptovaluta, pubblicare contenuti proibiti e aumentare i costi degli sviluppatori per le chiamate API. Gli esperti sottolineano: da GA4 ad Azure, da AWS a Ramp, poche righe di codice non protetto possono compromettere un intero servizio. La soluzione è non archiviare dati sensibili lato client e utilizzare solo canali di comunicazione sicuri.

Si consiglia agli utenti di rimuovere le estensioni non sicure finché gli sviluppatori non elimineranno le chiamate tramite un protocollo non protetto. Il traffico trasparente non è una minaccia astratta: può essere facilmente intercettato e utilizzato per phishing, sorveglianza e attacchi mirati. Anche un’elevata popolarità e un marchio riconoscibile non garantiscono il rispetto dei principi di sicurezza di base. Le estensioni devono essere verificate in base ai protocolli utilizzati e alla natura delle informazioni trasmesse: solo questo può garantire una reale protezione dei dati.

L'articolo Estensioni Chrome sotto accusa: gravi falle mettono a rischio milioni di utenti proviene da il blog della sicurezza informatica.



Nel frattempo, nella civilissima Reggio Emilia...

[accade spesso, tanto che diverse compagnie di noleggio hanno lasciato la città]



What Marie Curie Left Behind


It is a good bet that if most scientists and engineers were honest, they would most like to leave something behind that future generations would remember. While Marie Curie met that standard — she was the first woman to win the Nobel prize because of her work with radioactivity, and a unit of radioactivity (yes, we know — not the SI unit) is a Curie. However, Curie also left something else behind inadvertently: radioactive residue. As the BBC explains, science detectives are retracing her steps and facing some difficult decisions about what to do with contaminated historical artifacts.

Marie was born in Poland and worked in Paris. Much of the lab she shared with her husband is contaminated with radioactive material transferred by the Curies’ handling of things like radium with their bare hands.

Some of the traces have been known for years, including some on the lab notebooks the two scientists shared. However, they are still finding contamination, including at her family home, presumably brought in from the lab.

There is some debate about whether all the contamination is actually from Marie. Her daughter, Irène, also used the office. The entire story starts when Marie realized that radioactive pitchblende contained uranium and thorium, but was more radioactive than those two elements when they were extracted. The plan was to extract all the uranium and thorium from a sample, leaving this mystery element.

It was a solid plan, but working in a store room and, later, a shed with no ventilation and handling materials bare-handed wasn’t a great idea. They did isolate two elements: polonium (named after Marie’s birth country) and radium. Research eventually proved fatal as Marie succumbed to leukemia, probably due to other work she did with X-rays. She and her husband are now in Paris’ Pantheon, in lead-lined coffins, just in case.

If you want a quick video tour of the museum, [Sem Wonders] has a video you can see, below. If you didn’t know about the Curie’s scientist daughter, we can help you with that. Meanwhile, you shouldn’t be drinking radium.

youtube.com/embed/Js2mFBrCoRU?…


hackaday.com/2025/06/10/what-m…



Sunday Party Conference Schedule


Our Spring 2025 conference is this Sunday, June 15th in the Lavender Room at Arts at the Armory, 191 Highland Ave., Somerville. The conference starts at 10am and ends by 4pm.

Schedule

Our conference schedule and session descriptions.

TimeSessionSpeaker
9:00am – 10:00amSetup
10:00am – 10:15amOpening Address
10:15am – 11:15amPolicy and Platform Discussion
11:15am – noonMonopoly Free CapitalismWendy Welsh
noon – 12:30pmLunch and protecting your privacy hands on
12:30pm – 1:00pmHow to navigate your local governmentSteve Revilak
1:00pm – 1:45pmReview of Party Initiatives
1:45pm – 2:30pmRoad to Town MeetingKolby Blehm
2:30pm – 3:00pmCandidate TutorialJames O’Keefe
3:00pm – 3:45pmElection planning for 2026
3:45pm – 4:00pmClosing Address
4:00pm – 5:00pmClean up

Conference Sessions

Policy and Platform Discussion

We will start by presenting a summary of the party’s current policy positions. From there we will discuss what positions/policy areas we should add. The goal is not to engage in lengthy policy debates, but to identify any gaps in the current platform, prioritize those issues we need to review and adopt positions on. Each individual policy is important, but our platform should be greater than the sum of its parts, a coherent and convincing argument for the party.

Monopoly Free Capitalism

Wendy Welsh will suggest ideas to increase business competition.

Lunch and protecting your privacy hands on

While eating, people knowledgeable in privacy will give hands on tutorials for tech like signal or tor.

How to navigate your local government

Steve Revilak, a Pirate town meeting member in Arlington and our First Officer, discusses how town government works and how you can bring change to yours.

Review of Party Initiatives

First we will outline each of the party’s efforts, assessing their isolated efficacy, as well as their role in accomplishing the party’s overall goals. We will discuss areas we should improve and what changes we need to make. Finally, we will make plans for the next year, including how to gauge the success of our projects.

Road to Town Meeting

Kolby Blehm will discuss his community education program, currently titled “Road to Town
Meeting”, which aims to educate his town on the year long cycle of town government culminating in voting together at town meeting and resetting with elections each year.

Candidate Tutorial

Captain James will give a quick intro to running for office.

Election planning for 2026

We will discuss the races we currently know we are running in for the upcoming year, as well those we might compete in. We will discuss candidate recruitment, voter outreach efforts, and overall strategy.

Registration

The conference is free, but we request that participants register in advance. We encourage attendees to mask to protect everyone’s health. We will have masks and COVID tests for attendees as well as air purifiers. We plan to live stream it for people who cannot attend in person.

The Site

Arts at the Armory is wheelchair accessible, has free parking in the back, is on the Route 88 and 90 bus lines and walking distance from the Gilman and Magoun Squares MBTA Green Line stations. The Lavender Room is in the basement and is accessible by stair and elevator.

Spread the Word!

Share our Facebook event or post up our conference flyer.

If you want to come up with a better version of the filer, email us and we will send you the editable Scribus document. Scribus is a libre desktop publishing application similar to In Design, PageMaker or QuarkXPress. If you want to create your own in another desktop publishing application, the original images are at:

Want to Help?

If you can help with the conference, please take a look at our conference pirate pad and put your name down for anything you will do.

Thanks to our friends at Agaric for hosting Community Bridge.


masspirates.org/blog/2025/06/1…



Dalla Newsletter di Haaretz


The U.K., Canada, Australia, New Zealand and Norway announced that they are imposing sanctions on Israeli ministers Itamar Ben-Gvir and Bezalel Smotrich, for inciting violence against Palestinians in the West Bank." In a joint statement, the five countries charged Ben-Gvir and Smotrich with inciting "extremist violence and serious abuses of Palestinian human rights."

The statement added that "the Israeli Government must uphold its obligations under international law, and we call on it to take meaningful action to end extremist, violent and expansionist rhetoric."

reshared this



In risposta al "Wilson" di oggi


Per chi non lo conoscesse, "Wilson" è il nuovo podcast di Francesco Costa, direttore del Post.

Nel numero di oggi Francesco Costa ha fatto alcune osservazioni, in parte condivisibili in parte no, per spiegare l'esito dei referendum.

A scanso di equivoci, premetto che per me che milito nella CGIL da quasi 15 anni questo referendum è stato una sconfitta tremenda. Non c'è nessun bicchiere mezzo pieno da guardare, c'è solo un bicchiere vuotissimo. Chi sta cercando di vedere la parte mezza piena del bicchiere (il mondo politico) si sta cimentando in un'opera ammirevole di free climbing sugli specchi che però mi sembra non avere alcuna consistenza sul piano dei contenuti.

Il segretario Landini ha affermato "Non abbiamo raggiunto il quorum. Non è una vittoria" che se da un lato non rende affatto l'idea di quanto sia stata una sconfitta pesante per tutti noi che ci abbiamo sperato e abbiamo lavorato per la sua riuscita, almeno ha il pregio di non attirare il ridicolo sui militanti della sua organizzazione. Ai militanti del PD non è andata altrettanto bene, e me ne dispiace; la ridicolaggine di certe affermazioni dei loro leader va ben oltre il giustificabile.

Per tornare al podcast, mi ha colpito innanzitutto la sicurezza con cui Francesco Costa ha individuato tutti i punti per cui, a suo parere, il referendum non doveva essere fatto, tutti i motivi che facevano capire fin dall'inizio che sarebbe andata male. Come scrivevo sopra, in parte concordo con le sue osservazioni, mi domando solo perché abbia aspettato il "dopo" per snocciolare le ragioni del fallimento e non l'abbia fatto prima. Mi è sembrato un tango ballato sulle note del senno di poi.

Ho anche riascoltato l'evergreen sulla "difficoltà dei quesiti", a suo dire troppo tecnici. Siamo un paese ben strano se ancora non abbiamo capito che un parere sul quesito non ce lo possiamo fare dentro la cabina, il giorno dei referendum, leggendo il testo sulla scheda, perché neanche il presidente dell'ordine degli avvocati ce la farebbe a raccapezzarsi tra quelle proposte di cancellare una parola sì e una no in leggi che rimandano ad altre leggi che rimandano ad altre leggi ancora. Il quesito lo si deve capire prima e altrove, nelle settimane che precedono il voto e sui giornali. Il Post ad esempio ha fatto diversi ottimi articoli e podcast sugli argomenti oggetto del referendum. Chi voleva capire di cosa si stava parlando lo poteva fare abbastanza facilmente informandosi al solito modo, leggendo e ascoltanto chi ne scriveva e ne parlava, non credo siamo un paese con bisogni educativi speciali.

E poi mi hanno colpito le assenze, quei temi che non ha toccato neanche di striscio. Provo a buttarne giù un paio.

Davvero non c'è nulla da dire sul fatto che venga indetta una consultazione e che il 70% dei votanti preferisca non andare a votare? Basta accennare, come è stato fatto nel podcast, al fatto che questi sono gli anni con il più gran numero di occupati a tempo indeterminato, che il problema dei licenziamenti non è sentito e che invece la gente si preoccupa dei salari che non crescono? Ma lo sa Francesco Costa quali sono le percentuali di metalmeccanici che partecipano agli scioperi per il rinnovo del loro contratto (quindi per il problema dei salari che non crescono)? Beh, nella mia azienda (150 impiegati) sono circa il 4%. Dov'è tutta questa gente che non si preoccupa dei licenziamenti e che vorrebbe invece occuparsi dei salari? A me sembra il solito "benaltrismo", quell'invenzione cognitiva in virtù della quale qualsiasi sia il problema c'è sempre un ottimo motivo per non occuparsene.

E ancora, è accettabile che in una consultazione referendaria il comportamento di chi non ha nulla da dire conti più di quello di chi invece ce l'ha qualcosa da dire? Possiamo aprire un dibattito sulla ragione per cui ci debba essere un quorum ai referendum abrogativi? Magari chi ritiene che il quorum sia utile ci potrebbe spiegare perché è utile solo sui referendum abrogativi e non, ad esempio, sui referendum costituzionali.

Perché ad un referendum sull'abolizione dell'articolo più insulso di una legge sulla materia più insulsa viene richiesto di garantire, tramite il raggiungimento di un quorum, che la decisione non sia presa da una minoranza di persone mentre ad un referendum costituzionale per l'approvazione di una riforma che sostituisse la Repubblica con la Monarchia, la Magistratura con le telefonate da casa e togliesse il diritto di voto a chi ha il cognome che inizia con "P" non verrebbe richiesto alcun quorum ma basterebbe il voto di una sola persona per procedere alla suddetta modifica?

E insomma, già perdere fa male, se poi bisogna anche elaborare il lutto con questi contributi del Post... sem a post!

#ilPost #referendum #CGIL



questo è matto da legare... ve lo dico io. matto e pericoloso. ha intenzione di invadere se stesso praticamente... l'esercito americano che invade gli stati uniti.


LOTTA AL TRAFFICO ILLECITO MARITTIMO. L’ESPERIENZA DEL PROGRAMMA SEACOP


La cooperazione internazionale è fondamentale nel contrasto ai traffici illeciti marittimi per diversi motivi: la natura transnazionale dei traffici: le rotte del traffico illecito (droga, armi, esseri umani, legname, ecc.) attraversano più giurisdizioni. Nessun Paese può affrontare efficacemente il problema da solo.La condivisione di informazioni e intelligence: la cooperazione consente lo scambio tempestivo di dati tra forze dell’ordine, dogane e autorità marittime. La standardizzazione delle procedure: operare con protocolli comuni facilita le operazioni congiunte e migliora l’efficacia dei controlli. La formazione e rafforzamento delle capacità: i Paesi con meno risorse possono beneficiare del supporto tecnico e formativo di partner più esperti. La risposta coordinata: le operazioni congiunte permettono di colpire simultaneamente più nodi della rete criminale.

### Il progetto SEACOP dell’Unione Europea

Il SEACOP (Seaport Cooperation Project) è un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea, giunta alla sua sesta fase (SEACOP VI), che mira a rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta contro il traffico illecito via mare.
Obiettivo principale è contrastare il traffico di droga e altri traffici illeciti (come il legname) attraverso il rafforzamento delle capacità operative e di intelligence nei porti di Africa, America Latina e Caraibi.
Le attività principali consistono nella creazione e supporto di Unità di Intelligence Marittima (MIUs) e Unità di Controllo Marittimo Congiunto (JMCUs); nella formazione di agenti locali su tecniche di ispezione, profilazione dei rischi e cooperazione internazionale; nella promozione della condivisione in tempo reale delle informazioni tra Paesi partner e agenzie europee come FRONTEX, MAOC-N, e le forze dell’ordine nazionali.

In sintesi, SEACOP rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa tradursi in azioni operative efficaci contro le reti criminali transnazionali, contribuendo alla sicurezza globale e allo sviluppo sostenibile delle regioni coinvolte.

### SEACOP ed i Paesi del Caribe

Grazie a SEACOP, 13 paesi del Caribe hanno potuto aumentare la loro capacità di risposta ai pericoli marittimi, con oltre 120 sequestri di merci illecite e miglioramento della coordinazione nazionale e regionale.

Il progetto si basa su un approccio decentralizzato e rispondente alle esigenze della regione, formando “equipaggiamenti virtuali”, inter-agenzie che possono rispondere ai pericoli in modo rapido e efficace. In 10 anni, SEACOP ha formato oltre 750 ufficiali e ha migliorato la capacità di risposta dei paesi del Caribe ai pericoli marittimi.

### SEACOP VI


Il progetto SEACOP VI mira a combattere il traffico di stupefacenti e le reti criminali associate in America Latina, Caraibi e Africa Occidentale. L’obiettivo principale è interrompere i flussi illeciti e rafforzare la cooperazione tra le autorità responsabili della sicurezza dei confini e della lotta al crimine organizzato. Il progetto si concentra su tre obiettivi principali: rafforzare le capacità di analisi e identificazione di navi sospette, rinforzare le capacità di ricerca e intercettazione di merci illecite e migliorare la cooperazione e la condivisione di informazioni a livello regionale e transregionale.

Il progetto SEACOP VI è il sesto fase del progetto Seaport Cooperation e si concentra su una gamma più ampia di attività illecite, compresa la criminalità ambientale e i flussi illeciti transatlantici. Il progetto si avvale dell’esperienza di diverse agenzie europee e lavora in stretta collaborazione con le autorità locali per combattere il crimine organizzato e garantire la sicurezza dei confini.

### I principali successi di SEACOP

Operazione GRES-Atlantico-SUR (giugno-luglio 2024)
Questa iniziativa, nata nell’ambito di SEACOP, ha coinvolto Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Senegal e ha ottenuto risultati straordinari in appena un mese: oltre 5 tonnellate di cocaina sequestrate (4 tonnellate in Paraguay, 800 kg in Argentina, 380 kg in Brasile, 1 tonnellata di marijuana sequestrata in Paraguay, più di 10 arresti in operazioni coordinate, controlli su oltre 15 navi e container marittimi, numerosi controlli aerei e nei porti strategici come Santos (Brasile), Montevideo (Uruguay), Dakar (Senegal) e Asunción (Paraguay).
L’operazione ha dimostrato l’efficacia della condivisione di intelligence marittima e fluviale. Ha portato alla creazione di centri di coordinamento operativo in Argentina e Senegal. È in fase di espansione con il progetto GRES-Ports, che mira a rafforzare i controlli nei principali porti del Pacifico e dei Caraibi.
Il successo è stato possibile grazie alla collaborazione con: EMPACT (piattaforma europea contro le minacce criminali), MAOC-N (Centro di analisi e operazioni marittime), Progetto COLIBRI, EUROFRONT, e la Rete Iberoamericana dei Procuratori Antidroga (RFAI).
Questi risultati mostrano come SEACOP stia evolvendo da un progetto di formazione e capacity building a una rete operativa internazionale capace di colpire duramente le reti criminali transnazionali.


#SEACOP #UNIONEEUROPEA #UE #EU

@Politica interna, europea e internazionale



#USA-#Iran, diplomazia al limite


altrenotizie.org/spalla/10705-…


Nell'ambito della sua visita ufficiale in Montenegro, il Ministro Giuseppe Valditara, ha incontrato oggi il Ministro dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione del Montenegro, Anđela Jakšić-Stojanović.



Air traffic control (ATC) audio unearthed by an aviation tracking enthusiast then reviewed by 404 Media shows two Predator drones leaving, and heading towards, Los Angeles.#News
#News


Cantieristica e Difesa. Ecco la scommessa americana sul rilancio navale

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Per rilanciare la Marina Militare statunitense, non servono solamente investimenti sulle infrastrutture cantieristiche, ma occorrono più ordini di navi da guerra. A dirlo è Wilson Beaver, analista dell’Heritage Foundation. Secondo il think tank di Washington, rivitalizzare la





A contract obtained by 404 Media shows that an airline-owned data broker forbids the feds from revealing it sold them detailed passenger data.#News
#News


La cruna dell'ago dei #Referendum


altrenotizie.org/primo-piano/1…


il quorum: l'assoluta vaccata. una mafiata tutta italiana. e gli italiani ci vanno a nozze con le porcherie, zozzi come sono.


Dal Vespucci alla subacquea. Talò guarda in profondità il ruolo della Marina

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il regno di mistero evocato da Verne nel romanzo “Ventimila leghe sotto i mari” è oggi crocevia strategico per dati, energia e sicurezza. Eppure il mondo sommerso rimane tutto da esplorare. Probabilmente conosciamo meglio la superficie di Marte rispetto ai fondali sottomarini. Abbiamo quindi



certo gli italiani... ai tempi di renzi erano tutti contro renzi e la sua legge sul lavoro. c'è il referendum per abrogare alcune schifezze ed ecco che gli italiani sono tutti renziani... ma la cosa più assurda sono le contestazioni alla sinistra sull'appoggio al referendum. erano a favore dei lavoratori. come faceva la sinistra a votare no?


Bill Roorback – Beep
freezonemagazine.com/news/bill…
In libreria dal 27 Giugno 2025 Dopo il successo di Vita fra i giganti arriva il nuovo romanzo di Bill Roorbach: Beep. La voce narrante? Una scimmia scoiattolo… Mentre cerca di addentrarsi nella foresta pluviale della Costa Rica per trovarsi una compagna, una dolce e graziosa scimmietta, Beep, s’imbatte in Inga, una gentile adolescente americana, in vacanza […]
L'articolo Bill Roorback – Beep pro
In libreria dal 27




Per la campagna #MiStaiACuore, presso la sede del Liceo Benedetto Croce di Avezzano si è svolto il corso BLS-D in collaborazione con i medici e con gli infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano.

Qui le foto ▶️ istruzione.



e comunque non si può confondere il metodo con l'opinione. non è che tutti modi per raggiungere un obiettivo legittimo sono legittimi.


Padre e figlio uccisi in attacco israeliano nel sud del Libano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante il cessate il fuoco in vigore dal novembre scorso, l’esercito israeliano mantiene le sue posizioni e prosegue gli attacchi nel sud del Libano, causando nuove vittime civili.
L'articolo Padre e figlio uccisi in attacco israeliano nel sud del Libano proviene da Pagine



SPID ha un problema? Non proprio, siamo noi ad avere un problema.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/spid/
SPID, il sistema pubblico di identità digitale è al centro dell'attenzione per un buon motivo: le truffe sono in forte aumento. Per parlarne non scomoderò il papà dello Spid, Stefano Quintarelli, ma sarebbe bene iniziare ascoltando il podcast odierno di

Privacy Pride reshared this.



Colombia. Il senatore Uribe in condizioni critiche dopo la sparatoria a Bogotà


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il senatore Miguel Uribe Turbay, ferito in un attentato durante un evento elettorale, lotta tra la vita e la morte mentre la Colombia si confronta con un clima di crescente tensione politica.
L'articolo Colombia. Il senatore Uribe in condizioni




Questo è un addio


A memoria mia non c'è mai stata una singola volta in cui io sia andato alle urne per non riceverne, poi, una enorme delusione.

I casi erano 2: o vinceva una coalizione/partito così impresentabile da farmi domandare "ma com'è possibile?", oppure chi votavo io si rivelava una tristissima delusione, poco dopo (ma, molto più spesso, si è verificato il primo caso). Non parliamo di referendum; quasi mai le mie speranze hanno prevalso o raggiunto il quorum.

Perché?

Con il tempo, questa domanda è diventata sempre più ingombrante nel mio cuore e nei pensieri.

Perché?

Mi sono convinto, piano piano, di essere diverso: un italiano atipico, le cui speranze non erano condivise quasi da nessuno. E, in effetti, lo sono.

Eppure era così facile capire chi fosse impresentabile! Ci sono stati e ci sono presidenti del Consiglio per cui "il popolo" (o almeno quella parte con cui avevo a che fare) sbavava letteralmente: guai a toccarli! Guai ad accennare che, forse, la tal misura poteva non essere molto azzeccata: chi mi stava intorno mi mangiava la faccia (come diciamo dalle mie parti), fatte salve poche eccezioni.
Dopo pochi mesi tutto questo fervore passava, i disastri che per me sarebbero stati evidenti diventano effettivamente lampanti, ma si dava un colpo di spugna al presidente di turno e si ricominciava con un altro personaggio, con altri disastri.

Ma perché? Perché continuavamo in questo circolo vizioso, sempre più al ribasso, con candidati sempre più impresentabili, sempre più (dati alla mano) incapaci quando non addirittura dannosi?

Non avevo risposte, ma intanto il Paese precipitava sempre più in basso, e mi sentivo impotente: non c'era modo che le cose cambiassero. Anche se la speranza era l'ultima a morire, questo clima di immobilità lo percepivo negli ambienti di lavoro, dove nessuno voleva far sentire le proprie ragioni di dipendente. Lo avvertivo nei vari referendum, dove troppo pochi votavano. Lo leggevo nelle facce delle persone quando mi spiegavano perché "dovremmo smettere tutti di votare" e poi effettivamente non ci andavano (più).

Non è cambiato granché da quegli anni, se non che io sono diventato vecchio. O quasi.

A 48 anni, dopo 30 anni di votazioni, di occasioni sprecate, di Stato civile che vedo sempre più gettare alle ortiche, posso dire di essere diventato vecchio dentro, se non fuori.

Sono tanto, tanto stanco di tutto questo.

Io, che sono un italiano decisamente atipico, non trovo un posto per me, qui.

Io, che sono uno che non usa mai le piste ciclabili contromano, uno che, prima di fermarsi a chiacchierare sul marciapiede, si assicura che ci sia abbastanza spazio per far passare altre persone; uno che paga SEMPRE il biglietto per i mezzi pubblici (e, la volta che si dimentica, ne paga 2 la volta successiva); uno che, se ha tempo, lascia che altre persone passino davanti in una fila (chiedendo prima a chi sta dietro). Uno che, visto che può camminare, non solo lascia libero il posto riservato alle persone con disabilità, ma parcheggia lontano lontano e si fa una passeggiata, che non si sa mai che ci sia qualcuno meno abile di me che può beneficiare di un posto più vicino al tal ufficio.
Io che le tasse le ho sempre pagate senza mai lamentarmi.
Io sono quello che si pone le domande, continuamente. Son quello che si ferma, mentre cammina, per lasciare che i piccioni finiscano di mangiare senza spaventarli. Sono quello che porta il cibo ai gatti randagi.

Io sono quello che, pur lavorando presso un ospedale, non ha mai chiesto, preteso o accettato un trattamento di favore dai colleghi medici della stessa struttura, e ho sempre avuto le prestazioni dopo mesi come tutti gli altri. Io, che per anni ho pagato più IMU del dovuto ma non l'ho mai chiesta indietro al mio Comune. Io, che ho ricevuto quella cartella esattoriale di 1850 euro dall'Agenzia entrate e non mi sono lamentato, perché erano soldi che non avevo pagato prima, e ho pure ringraziato gli impiegati negli uffici per il lavoro che fanno. Io, che ringrazio l'Europa di esistere, pur con tutti i suoi difetti.

Io, che quando vedo una persona che ha la pelle di un colore diverso dal mio, non mi faccio domande. Se parla italiano, per me è uno di noi.

Ecco, io sono questo cittadino.

E ne ho pieni i coglioni. E ho perso qualsiasi speranza: non vedrò mai un'Italia giusta, né sul fronte dei diritti (anche civili), né nella "cultura". L'Italia è diventato un posto dove si mangia bene (e peraltro manco l'unico) e stop.

Sono stufo di essere quello diverso, quello che è lui quello strano. No cari miei, quelli strani sono coloro che non hanno il mio senso civico, sono gli altri. Sono quelli che ieri e l'altro ieri non hanno mosso le chiappe dal divano se non per andare al mare.
Sono quelli che non hanno votato, perché "altrimenti Landini prende 2 milioni" [falso] o perché "anche l'astensione è una forma di espressione". No belli miei, con tutti i miliardi che lo Stato butta per darci la possibilità di esercitare uno dei cardini della democrazia, il minimo che puoi fare per non sprecare SOLDI PUBBLICI è che alzi le chiappe e vai a votare "NO", se proprio non ti piacciono i quesiti, come ho fatto io tante volte.

Gli strani sono quelli che non hanno ancora capito che il problema, in questo Stato, non è il politico Barabba di turno: siamo "noi", è la gente. I politici non vengono da oltremare o da Nettuno, vengono da noi, da questo Paese.

Sono persone che, come l'italiano medio, si lamentano continuamente e danno colpe a questo o a quello, ma non se ne prendono mai una. Continuano a dare le colpe a sinistra, tanto che ormai sembra quasi che la causa di tutti i mali sia la sinistra, ma non fanno un c***o per cambiare le cose, nemmeno quando ne hanno la possibilità. E in questo, purtroppo siamo perfettamente rappresentati dall'attuale Presidente del Consiglio, e molti altri.

C'è e ci sarà sempre "qualcun altro" che deve risolvere i nostri problemi, ma mai noi in prima persona. Noi siamo perfetti, non dipendono da noi i nostri problemi. Anzi. Certo, passiamo col rosso, ma perché abbiamo fretta. Superiamo il limite di velocità, ma solo un pochino. Ci facciamo licenziare apposta a fine luglio per godere di un mese di stipendio senza lavorare, col sussidio di disoccupazione, ma ce lo meritiamo più di altri. Poi a settembre si vedrà.

Mediamente, siamo quelli che si lamentano del traffico, ma poi parcheggiano in doppia fila perché " non c'è più posto".

Come le persone che si lamentano dell'immondizia in giro, ma non la raccolgono e inveiscono contro il Comune che "non pulisce abbastanza", o contro la società dei rifiuti che, come ho sentito dire di recente, "ci costringe fare la differenziata, che dobbiamo fare?". Sicuramente non devi buttarla nel campo. QUELLA non è la soluzione.

E con queste premesse, come volete che siano i nostri politici? Persone uguali a noi, altrimenti non le voteremmo. Ma siccome questi atteggiamenti li abbiamo tutti, non saremo mai rappresentati da nessuno che davvero faccia quello che si deve fare per risollevare il Paese. Anzi: visto che lo sport nazionale pare che sia fregare lo Stato, non vedo molte differenze, non c'è un "noi" e "loro" quando si parla di cittadini e politici.

E' per tutti questi motivi che vi dico addio.

Dopo l'ennesimo schiaffo, dopo la dimostrazione che a nessuno frega più nulla neanche dei diritti dei propri figli/nipoti/coniugi, allora non c'è davvero più speranza. Diventa una lotta contro i mulini a vento da cui mi sfilo non per ignavia, ma perché l'avversario, oltre che troppo grande, è inutile combatterlo.

Continuerò a fare quello che ho sempre fatto perché sono fatto così, ma con questo Paese ho chiuso: non è il mio, non mi ci sento bene. (Aggiungiamoci poi che ci sto male anche fisicamente).

Spero, un giorno, di poter chiudere anche letteralmente, spostandomi altrove e godendo di una pensione (se mai arriverà) che mi sono sudato fino all'ultimo centesimo e oltre.

(l' "oltre" è la parte che non arriverà mai, perché manco questo siamo capaci di fare: offrire un futuro ai cittadini onesti).

Una cosa è certa: a me la cittadinanza è arrivata nascendo qui da gente nata qui, ma se potrò scegliere qui non ci voglio morire.

Dove, ancora non so: ma ovunque tranne qui.

Ora datemi pure del vigliacco se vi va.

#referendum #italia #democrazia #repubblicadellebanane #emigrazione #estero #vivereallestero #referendum2025 #degrado #etica

reshared this

in reply to Simon Perry

sei tutto meno che vigliacco, la pensi come me, anche io sto cercando di capire dove, con le mie conoscenze e capacità, posso trovare un posto che non mi sveni in cambio di nulla. Non esiste il posto perfetto, ma nemmeno questo posto dove... non so nemmeno se tornerò per le ferie, perché obiettivamente i turisti vengono trattati da schifo. Non sono tutti uguali, ma il 70% dei maggiorenni sì. E poi la si fa dietro ai ragazzini, bell'esempio.


Referendum: ecco perché ha vinto il progetto di Silvio Berlusconi


@Politica interna, europea e internazionale
L’ultima tornata referendaria, sepolta sotto l’ormai consolidata astensione di massa ben oltre il normale 50% degli elettori, ha confermato una verità non difficile da decifrare. Il progetto di Silvio Berlusconi è andato a segno. I quarant’anni della tv commerciale del Cavaliere, il suo



Le app Banco Posta e PostePay costeranno a Poste Italiane 4 milioni di euro

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Per continuare a utilizzare le app Banco Posta e PostePay gli utenti hanno dovuto consentire l'accesso a Poste Italiane a una pluralità di dati conservati nei propri device. Per il



Mary Chapin Carpenter – Personal History
freezonemagazine.com/articoli/…
Se avessi avuto una sorella minore, avrei voluto fosse Mary Chapin Carpenter! Perché la sessantasettenne singer songwriter di Princeton (NJ) è tutto ciò di desiderabile, in termini di sensibilità, eleganza e qualità artistiche, possano trovarsi in un’unica persona e poi perché da quasi quarant’anni sono legato in maniera quasi indissolubile al suo percorso umano e […]


Criminalità ambientale: una guida legislativa per combatterla. L'importanza della cooperazione tra Forze di polizia


315375

Il crimine inquinante rappresenta una minaccia significativa e crescente per l'ambiente, la salute umana e lo sviluppo sostenibile, contribuendo alla tripla crisi planetaria dei cambiamenti climatici, alla perdita di biodiversità e all'inquinamento.
In questo contesto l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine ( UNODC ) ha pubblicato "Lotta al crimine di inquinamento: una guida alle buone pratiche legislative" (reperibile [en] qui sherloc.unodc.org/cld/uploads/…), per sostenere gli Stati nel rafforzare le risposte legali a questo problema complesso e in rapida evoluzione.

La guida legislativa mira a fungere da strumento per gli Stati al momento di elaborare, rivedere o modificare la legislazione nazionale pertinente per prevenire e combattere la criminalità dell'inquinamento. Pertanto, la guida ha lo scopo di fornire ai legislatori nazionali una panoramica delle questioni chiave da considerare durante lo sviluppo e la modifica della legislazione nazionale pertinente. Inoltre, nella guida vengono forniti esempi legislativi nazionali e regionali, casi studio e altre informazioni supplementari.

315376

La cooperazione tra Forze di polizia

Tra gli altri capitoli, quello dedicato alla cooperazione internazionale tra le forze dell'ordine, indicata come parte integrante della lotta ai reati di inquinamento e al coinvolgimento di gruppi criminali organizzati transnazionali in tali reati.
La condivisione in tempo reale delle informazioni, le disposizioni per estendere i poteri operativi oltre confine e l'invio di ufficiali di collegamento sono solo alcune delle misure che possono migliorare la risposta a tali reati.
Una cooperazione efficace può essere attuata attraverso canali formali e informali e i funzionari dovrebbero essere adeguatamente formati sull'uso appropriato di tali opzioni. La scarsa consapevolezza dei mezzi e dei metodi di cooperazione rappresenta un ostacolo fondamentale a tale collaborazione.

La cooperazione internazionale tra le forze dell'ordine è disciplinata dall'articolo 27 della Convenzione sulla criminalità organizzata, che prevede che gli Stati parti collaborino strettamente tra loro per migliorare l'efficacia delle azioni di contrasto.
Le misure specifiche richieste dall'articolo 27 includono l'istituzione di canali di comunicazione tra autorità, agenzie e servizi competenti al fine di facilitare lo scambio sicuro e rapido di informazioni relative alla criminalità organizzata. L'articolo prevede inoltre la cooperazione tra gli Stati parte nelle indagini su persone, beni e proventi coinvolti nella criminalità organizzata, la condivisione di beni e sostanze necessari a fini analitici o investigativi e l'invio di ufficiali di collegamento.
Un modello per la legislazione di tali forme di cooperazione internazionale tra forze dell'ordine è fornito nella disposizione legislativa modello 21. La disposizione è rilevante principalmente per gli Stati in cui è richiesto un mandato legale affinché le agenzie investigative cooperino con le controparti internazionali. In altri Stati tale disposizione potrebbe non essere necessaria, ma potrebbe essere auspicabile per chiarire e migliorare i meccanismi esistenti di cooperazione tra forze dell'ordine.

#criminalitàambientale

@Ambiente



Israele dimostra ancora una volta di calpestare i diritti umani pur di portare avanti i suoi piani di oppressione. Fermare e arrestare chi osa aiutare il popolo palestinese è l’ennesima prova del suo disprezzo per la giustizia e la libertà. #FreeMadleen

immagini qui: threads.com/@voceebraicaperlap…




Personalmente credo che non parteciperò più a raccolte firme per i referendum.

Forse sarà la grande delusione che mi fa parlare così ma finché non si toglierà il quorum, o non lo si ridurrà a valori omeopatici, non avrà senso organizzarne altri.

Chi crede nell'utilità del referendum lo dimostri impegnandosi per l'eliminazione del quorum.

reshared this

Unknown parent

@Leo

Le leggi di iniziativa popolare non vengono neanche discusse in Parlamento, restano chiuse in un cassetto.

Impegnarsi su un'iniziativa del genere è inutile come organizzare un referendum.

@Leo