Texas is about to ban all speech on campuses at night. Seriously.
Texas lawmakers trying to muzzle campus protests have just passed one of the most ridiculous anti-speech laws in the country, as Freedom of the Press Foundation senior adviser Caitlin Vogus explains in the Houston Chronicle.
A new bill, SB 2972, would require public universities in Texas to adopt policies prohibiting “engaging in expressive activities on campus between the hours of 10 p.m. and 8 a.m.” Expressive activity includes “any speech or expressive conduct” protected by the First Amendment or Texas Constitution.
As Vogus writes, Governor Greg Abbott “should veto this unconstitutional and absurd bill before Texas has to waste taxpayers’ money defending it. And Texans should find some time — preferably at night — to exercise their First Amendment right to question the competence of the legislators who wrote or supported this bill.”
Why the EU’s GDPR ‘simplification’ reforms could unravel hard-won protections
Since it came into force almost seven years ago, the European Union (EU)'s General Data Protection Regulation (GDPR) has set the global standard for data protection. It empowers people to control their personal data while holding businesses accountable for how they collect, process, and store that data. One would imagine that all of the above would cement the GDPR, but this crucial law is being threatened by a push for profit at any cost.
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Fighting spyware – Journalism, litigation and policy after the Pegasus Scandal
EDRi, ECNL and Lighthouse Reports are excited to launch a series of online sessions to facilitate collaboration and information sharing between journalists and civil society actors.
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Age Verification and the Future of Adult Content Regulation webinar
Join the Digital Intimacy Coalition for a timely and crucial conversation on the future of adult content regulation. This webinar brings together three experts from the worlds of law, tech policy, and porn production to unpack the complex consequences of current and proposed age verification mandates
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Le frontiere belliche dell’intelligenza artificiale
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’invasione dell’Ucraina e il suo ecosistema tecnologico hanno creato le condizioni per lo sviluppo di sistemi militari di intelligenza artificiale che stanno cambiando il volto della guerra presente e futura.
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Threaded Insert Press is 100% 3D Printed
Sometimes, when making a 3D printed object, plastic just isn’t enough. Probably the most common addition to our prints is the ubiquitous brass threaded inset, which has proven its worth time and again over the years in providing a secure screw attachment point with less hassle than a captive nut. Of course to insert these bits of machined brass, you need to press them in, and unless you’ve got a very good hand with a soldering iron it’s usually a good idea to use a press of some sort. [TimNummy] shows us that, ironically enough, making such a press is perfectly doable using only printed parts. Well, save for the soldering iron, of course.
He calls it the Superserter. Not only is it 100% printed plastic, but the entire design fits on a single 256 mm by 256 mm bed. In his case it was done on the Bambulab X1C, but it’s a common enough print bed size and can be printed without any supports. It’s even sized to fit the popular Gridfinity standard for a neat and tidy desk and handy bin placement for the inserts.
[TimNummy] clearly spent some time thinking about design for 3D printed manufacturing in order to create an assembly that does not need linear rails, sliders, or bearings as other press projects often do. The ironic thing is that if that same amount of effort went into other designs, it might eliminate the need for threaded inserts entirely.
If you haven’t delved into the world of threaded inserts, we put up a how-to-guide a few years ago. If you’re wondering if you can get away with just printing threads, the answer is “maybe”– we highlighted a video comparing printed threads with different inserts a while back to get you started thinking about the design limitations there.
youtube.com/embed/xoMrW3jdhm8?…
Arriva PathWiper! Il nuovo malware che devasta le infrastrutture critiche in Ucraina
Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono che il payload è stato distribuito tramite uno strumento di amministrazione degli endpoint legittimo, il che significa che gli aggressori avevano accesso amministrativo al sistema di destinazione in anticipo.
Gli esperti paragonano PathWiper a un altro malware distruttivo, HermeticWiper (noto anche come FoxBlade, KillDisk e NEARMISS), precedentemente distribuito in Ucraina dal gruppo Sandworm. Data la somiglianza di queste minacce, si presume che PathWiper possa essere una continuazione di HermeticWiper e che il malware venga utilizzato in attacchi contro cluster di minacce identici o sovrapposti.
PathWiper viene distribuito sui sistemi di destinazione tramite un file batch di Windows che esegue un VBScript dannoso (uacinstall.vbs), che a sua volta scarica ed esegue il payload principale (sha256sum.exe). Si noti che, per eludere il rilevamento durante l’esecuzione, il malware imita il comportamento e utilizza nomi associati a uno strumento di amministrazione legittimo.
Invece di elencare semplicemente le unità fisiche come fa HermeticWiper, PathWiper identifica programmaticamente tutte le unità connesse (locali, di rete, non montate). Il malware sfrutta quindi la capacità dell’API di Windows di smontare i volumi per prepararli alla distruzione e crea un thread separato per ciascun volume per sovrascrivere le strutture NTFS critiche, tra cui:
- MBR (Master Boot Record) è il primo settore di un disco fisico, contenente il boot loader e la tabella delle partizioni;
- $MFT (Master File Table) è il file di sistema NTFS principale che contiene una directory di tutti i file e le cartelle, inclusa la loro posizione sul disco e i metadati;
- $LogFile: registro utilizzato per registrare le operazioni NTFS, tenere traccia delle modifiche ai file e verificare l’integrità e il ripristino dei dati;
- $Boot è un file contenente informazioni sul settore di avvio e sul layout del file system.
PathWiper sovrascrive tutti i file NTFS critici con byte casuali, rendendo i sistemi di destinazione completamente inutilizzabili. Poiché gli attacchi studiati non comportavano estorsione o richieste finanziarie, gli esperti concludono che il loro unico obiettivo fosse distruggere dati e compromettere i sistemi.
Gli esperti concludono che PathWiper è l’ennesima aggiunta alla lista dei programmi che hanno preso di mira l’Ucraina negli ultimi anni, tra cui WhisperGate , WhisperKill , HermeticWiper , IsaacWiper , DoubleZero , CaddyWiper e AcidRain .
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freezonemagazine.com/rubriche/…
Come abbiamo visto nella prima parte, Richard Moeller Nielsen, commissario tecnico della nazionale di calcio danese, è chiamato a radunare in fretta e furia i suoi giocatori, ormai in procinto di partire per le ferie estive, per poter allestire la squadra che prenderà parte alla fase finale della nona edizione dei campionati europei di calcio, […]
L'articolo Danimarca ’92 – Seconda puntata
Cooperazione militare Israele-Italia: i Depth Corps e la Brigata San Marco.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le forze armate d’élite israeliane, navali, aeree e terrestri, si sono addestrate fino a qualche mese fa congiuntamente a quelle pagineesteri.it/2025/06/11/med…
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Bastian’s Night #429 June, 12th
Every Thursday of the week, Bastian’s Night is broadcast from 21:30 CET (new time).
Bastian’s Night is a live talk show in German with lots of music, a weekly round-up of news from around the world, and a glimpse into the host’s crazy week in the pirate movement aka Cabinet of Curiosities.
If you want to read more about @BastianBB: –> This way
Cooperazione militare Israele-Italia: i Depth Corps e la Brigata San Marco.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le forze armate d’élite israeliane, navali, aeree e terrestri, si sono addestrate fino a qualche mese fa congiuntamente a quelle pagineesteri.it/2025/06/11/med…
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GRETA THUNBERG: “Noi rapiti da Israele. L’assalto alla Madleen è un crimine”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Eravamo 12 volontari pacifici a bordo di una nave civile che trasportava aiuti umanitari in acque internazionali. Non abbiamo violato la legge. Non abbiamo fatto nulla di male", ha dichiarato ai giornalisti la giovane attivista svedese
L'articolo GRETA
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freezonemagazine.com/rubriche/…
Dietro le quinte del Festival di Woodstock la confusione è massima. Fuori cade una pioggia torrenziale su cinquecentomila ragazzi ammassati nel fango con poco da bere e da mangiare. Gli organizzatori del festival avevano stimato la presenza di 200.000 ragazzi e sono stati travolti dalla folla che in lunghe file ha raggiunto la fattoria di […]
L'articolo Le pasticche rosa di Grace proviene da FREE
Cosa faranno Nokia e Leonardo sulle reti wireless per le infrastrutture critiche (e non solo)
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il gigante finlandese delle telecomunicazioni collabora con il colosso della difesa aerospazio italiano per fornire reti wireless private
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Back to the Future Lunchbox Cyberdeck
Our hacker [Valve Child] wrote in to let us know about his Back to the Future lunchbox cyberdeck.
Great Scott! This is so awesome. We’re not sure what we should say, or where we should begin. A lot of you wouldn’t have been there, on July 3rd, 1985, nearly forty years ago. But we were there. Oh yes, we were there. On that day the movie Back to the Future was released, along with the hit song from its soundtrack: Huey Lewis & The News – The Power Of Love.
For the last forty years Back to the Future has been inspiring nerds and hackers everywhere with its themes of time-travel and technology. If you know what to look for you will find references to the movie throughout nerd culture. The OUTATIME number plate behind Dave Jones in the EEVblog videos? Back to the Future. The Flux Capacitor for sale at the Australian electronics store Jaycar? Back to the Future. The EEVblog 121GW Multimeter? Back to the Future. But it’s not just those kooky Australians, it’s all over the place including Rick and Morty, The Big Bang Theory, Ready Player One, Family Guy, The Simpsons, Futurama, Marvel’s Avengers: Endgame, LEGO Dimensions, and more.
As [Valve Child] explains he has built this cyberdeck for use on his work bench from a lunchbox gifted to him by his children last Christmas. His cyberdeck is based on the Raspberry Pi 5 and includes a cool looking and completely unnecessary water cooling system, a flux capacitor which houses the power supply, voltage and current meters, an OLED display for temperature and other telemetry, a bunch of lighting for that futuristic aesthetic, and a Bluetooth boombox for 80’s flair. Click through to watch the video demonstration of this delightfully detailed cyberdeck and if you want check out the extra photos too.
We ran a search for “Back to the Future” in the Hackaday archives and found 73 articles that mentioned the movie! Over the years we’ve riffed on hoverboards, calculator watches, the DeLorean, and the slick Mr. Fusion unit; and long may we continue.
“Hack The System”: l’evento esclusivo sulla Cybersecurity dove assisterai a un attacco ransomware in diretta
2 Luglio 2025 | Siziano (PV) | Evento riservato a imprenditori, IT manager e professionisti della sicurezza
Nel panorama sempre più complesso della cybersecurity, capire davvero come avviene un attacco informatico e come difendersi non è mai stato così urgente.
Per questo nasce “Hack The System”, l’evento esclusivo organizzato da Omnia, in collaborazione con Red Hot Cyber e WithSecure, in programma il 2 luglio 2025 all’interno di un moderno datacenter Tier IV a Siziano (PV).
L’obiettivo: vedere per capire, proteggersi per tempo
Durante la mattinata, uno dei migliori ethical hacker italiani del team Hackerhood eseguirà una simulazione reale di attacco ransomware su un’infrastruttura composta da:
- Domain Controller Windows
- Server di posta Zimbra
- SQL Server
- Postazioni client
Lo scenario parte da un classico attacco di phishing, evolve con un’escalation di privilegi fino alla cifratura dei dati.
A seguire, verrà eseguita la stessa simulazione con l’EDR attivo, per dimostrare in diretta come una protezione moderna sia in grado di bloccare la propagazione del ransomware e mitigare l’attacco.
A chi è rivolto l’evento?
L’iniziativa è riservata e a numero chiuso (solo 40 posti disponibili): è pensata per imprenditori, general manager, IT manager, CISO e MSP che vogliono toccare con mano come si muove un attacco reale e quali soluzioni oggi rappresentano una difesa efficace.
Agenda della giornata
10:00 – 10:30 | Welcome Coffee & Networking
10:30 – 10:45 | Presentazione Omnia
10:45 – 11:00 | Presentazione WithSecure
11:00 – 13:00 | Live Hacking a cura di Hackerhood (RHC)
13:00 – 14:00 | Light Lunch & confronto con gli esperti
14:00 – 14:20 | Suite Elements: protezione completa proattiva
14:20 – 14:35 | Presentazione del Datacenter STACKMI01
14:35 – 15:15 | Tour esclusivo del Datacenter
Perché non puoi mancare?
- Vedrai un attacco ransomware simulato in tempo reale, senza filtri
- Capirai come proteggere davvero la tua azienda da minacce evolute
- Scoprirai soluzioni concrete come l’EDR di WithSecure
- Potrai confrontarti con esperti, pentester, bug hunter ed MSP
- Vivrai un’esperienza immersiva e professionale all’interno di un vero datacenter produttivo
Registrazione obbligatoria – posti limitati
Prenota ora il tuo posto accedendo alla landing ufficiale dell’evento:
👉 bit.ly/4jHoKsS
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Dalla Newsletter di Haaretz
The U.K., Canada, Australia, New Zealand and Norway announced that they are imposing sanctions on Israeli ministers Itamar Ben-Gvir and Bezalel Smotrich, for inciting violence against Palestinians in the West Bank." In a joint statement, the five countries charged Ben-Gvir and Smotrich with inciting "extremist violence and serious abuses of Palestinian human rights."
The statement added that "the Israeli Government must uphold its obligations under international law, and we call on it to take meaningful action to end extremist, violent and expansionist rhetoric."
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In risposta al "Wilson" di oggi
Per chi non lo conoscesse, "Wilson" è il nuovo podcast di Francesco Costa, direttore del Post.
Nel numero di oggi Francesco Costa ha fatto alcune osservazioni, in parte condivisibili in parte no, per spiegare l'esito dei referendum.
A scanso di equivoci, premetto che per me che milito nella CGIL da quasi 15 anni questo referendum è stato una sconfitta tremenda. Non c'è nessun bicchiere mezzo pieno da guardare, c'è solo un bicchiere vuotissimo. Chi sta cercando di vedere la parte mezza piena del bicchiere (il mondo politico) si sta cimentando in un'opera ammirevole di free climbing sugli specchi che però mi sembra non avere alcuna consistenza sul piano dei contenuti.
Il segretario Landini ha affermato "Non abbiamo raggiunto il quorum. Non è una vittoria" che se da un lato non rende affatto l'idea di quanto sia stata una sconfitta pesante per tutti noi che ci abbiamo sperato e abbiamo lavorato per la sua riuscita, almeno ha il pregio di non attirare il ridicolo sui militanti della sua organizzazione. Ai militanti del PD non è andata altrettanto bene, e me ne dispiace; la ridicolaggine di certe affermazioni dei loro leader va ben oltre il giustificabile.
Per tornare al podcast, mi ha colpito innanzitutto la sicurezza con cui Francesco Costa ha individuato tutti i punti per cui, a suo parere, il referendum non doveva essere fatto, tutti i motivi che facevano capire fin dall'inizio che sarebbe andata male. Come scrivevo sopra, in parte concordo con le sue osservazioni, mi domando solo perché abbia aspettato il "dopo" per snocciolare le ragioni del fallimento e non l'abbia fatto prima. Mi è sembrato un tango ballato sulle note del senno di poi.
Ho anche riascoltato l'evergreen sulla "difficoltà dei quesiti", a suo dire troppo tecnici. Siamo un paese ben strano se ancora non abbiamo capito che un parere sul quesito non ce lo possiamo fare dentro la cabina, il giorno dei referendum, leggendo il testo sulla scheda, perché neanche il presidente dell'ordine degli avvocati ce la farebbe a raccapezzarsi tra quelle proposte di cancellare una parola sì e una no in leggi che rimandano ad altre leggi che rimandano ad altre leggi ancora. Il quesito lo si deve capire prima e altrove, nelle settimane che precedono il voto e sui giornali. Il Post ad esempio ha fatto diversi ottimi articoli e podcast sugli argomenti oggetto del referendum. Chi voleva capire di cosa si stava parlando lo poteva fare abbastanza facilmente informandosi al solito modo, leggendo e ascoltanto chi ne scriveva e ne parlava, non credo siamo un paese con bisogni educativi speciali.
E poi mi hanno colpito le assenze, quei temi che non ha toccato neanche di striscio. Provo a buttarne giù un paio.
Davvero non c'è nulla da dire sul fatto che venga indetta una consultazione e che il 70% dei votanti preferisca non andare a votare? Basta accennare, come è stato fatto nel podcast, al fatto che questi sono gli anni con il più gran numero di occupati a tempo indeterminato, che il problema dei licenziamenti non è sentito e che invece la gente si preoccupa dei salari che non crescono? Ma lo sa Francesco Costa quali sono le percentuali di metalmeccanici che partecipano agli scioperi per il rinnovo del loro contratto (quindi per il problema dei salari che non crescono)? Beh, nella mia azienda (150 impiegati) sono circa il 4%. Dov'è tutta questa gente che non si preoccupa dei licenziamenti e che vorrebbe invece occuparsi dei salari? A me sembra il solito "benaltrismo", quell'invenzione cognitiva in virtù della quale qualsiasi sia il problema c'è sempre un ottimo motivo per non occuparsene.
E ancora, è accettabile che in una consultazione referendaria il comportamento di chi non ha nulla da dire conti più di quello di chi invece ce l'ha qualcosa da dire? Possiamo aprire un dibattito sulla ragione per cui ci debba essere un quorum ai referendum abrogativi? Magari chi ritiene che il quorum sia utile ci potrebbe spiegare perché è utile solo sui referendum abrogativi e non, ad esempio, sui referendum costituzionali.
Perché ad un referendum sull'abolizione dell'articolo più insulso di una legge sulla materia più insulsa viene richiesto di garantire, tramite il raggiungimento di un quorum, che la decisione non sia presa da una minoranza di persone mentre ad un referendum costituzionale per l'approvazione di una riforma che sostituisse la Repubblica con la Monarchia, la Magistratura con le telefonate da casa e togliesse il diritto di voto a chi ha il cognome che inizia con "P" non verrebbe richiesto alcun quorum ma basterebbe il voto di una sola persona per procedere alla suddetta modifica?
E insomma, già perdere fa male, se poi bisogna anche elaborare il lutto con questi contributi del Post... sem a post!
#ilPost #referendum #CGIL
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LOTTA AL TRAFFICO ILLECITO MARITTIMO. L’ESPERIENZA DEL PROGRAMMA SEACOP
La cooperazione internazionale è fondamentale nel contrasto ai traffici illeciti marittimi per diversi motivi: la natura transnazionale dei traffici: le rotte del traffico illecito (droga, armi, esseri umani, legname, ecc.) attraversano più giurisdizioni. Nessun Paese può affrontare efficacemente il problema da solo.La condivisione di informazioni e intelligence: la cooperazione consente lo scambio tempestivo di dati tra forze dell’ordine, dogane e autorità marittime. La standardizzazione delle procedure: operare con protocolli comuni facilita le operazioni congiunte e migliora l’efficacia dei controlli. La formazione e rafforzamento delle capacità: i Paesi con meno risorse possono beneficiare del supporto tecnico e formativo di partner più esperti. La risposta coordinata: le operazioni congiunte permettono di colpire simultaneamente più nodi della rete criminale.
### Il progetto SEACOP dell’Unione Europea
Il SEACOP (Seaport Cooperation Project) è un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea, giunta alla sua sesta fase (SEACOP VI), che mira a rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta contro il traffico illecito via mare.
Obiettivo principale è contrastare il traffico di droga e altri traffici illeciti (come il legname) attraverso il rafforzamento delle capacità operative e di intelligence nei porti di Africa, America Latina e Caraibi.
Le attività principali consistono nella creazione e supporto di Unità di Intelligence Marittima (MIUs) e Unità di Controllo Marittimo Congiunto (JMCUs); nella formazione di agenti locali su tecniche di ispezione, profilazione dei rischi e cooperazione internazionale; nella promozione della condivisione in tempo reale delle informazioni tra Paesi partner e agenzie europee come FRONTEX, MAOC-N, e le forze dell’ordine nazionali.
In sintesi, SEACOP rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa tradursi in azioni operative efficaci contro le reti criminali transnazionali, contribuendo alla sicurezza globale e allo sviluppo sostenibile delle regioni coinvolte.
### SEACOP ed i Paesi del Caribe
Grazie a SEACOP, 13 paesi del Caribe hanno potuto aumentare la loro capacità di risposta ai pericoli marittimi, con oltre 120 sequestri di merci illecite e miglioramento della coordinazione nazionale e regionale.
Il progetto si basa su un approccio decentralizzato e rispondente alle esigenze della regione, formando “equipaggiamenti virtuali”, inter-agenzie che possono rispondere ai pericoli in modo rapido e efficace. In 10 anni, SEACOP ha formato oltre 750 ufficiali e ha migliorato la capacità di risposta dei paesi del Caribe ai pericoli marittimi.
### SEACOP VI
Il progetto SEACOP VI mira a combattere il traffico di stupefacenti e le reti criminali associate in America Latina, Caraibi e Africa Occidentale. L’obiettivo principale è interrompere i flussi illeciti e rafforzare la cooperazione tra le autorità responsabili della sicurezza dei confini e della lotta al crimine organizzato. Il progetto si concentra su tre obiettivi principali: rafforzare le capacità di analisi e identificazione di navi sospette, rinforzare le capacità di ricerca e intercettazione di merci illecite e migliorare la cooperazione e la condivisione di informazioni a livello regionale e transregionale.
Il progetto SEACOP VI è il sesto fase del progetto Seaport Cooperation e si concentra su una gamma più ampia di attività illecite, compresa la criminalità ambientale e i flussi illeciti transatlantici. Il progetto si avvale dell’esperienza di diverse agenzie europee e lavora in stretta collaborazione con le autorità locali per combattere il crimine organizzato e garantire la sicurezza dei confini.
### I principali successi di SEACOP
Operazione GRES-Atlantico-SUR (giugno-luglio 2024)
Questa iniziativa, nata nell’ambito di SEACOP, ha coinvolto Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Senegal e ha ottenuto risultati straordinari in appena un mese: oltre 5 tonnellate di cocaina sequestrate (4 tonnellate in Paraguay, 800 kg in Argentina, 380 kg in Brasile, 1 tonnellata di marijuana sequestrata in Paraguay, più di 10 arresti in operazioni coordinate, controlli su oltre 15 navi e container marittimi, numerosi controlli aerei e nei porti strategici come Santos (Brasile), Montevideo (Uruguay), Dakar (Senegal) e Asunción (Paraguay).
L’operazione ha dimostrato l’efficacia della condivisione di intelligence marittima e fluviale. Ha portato alla creazione di centri di coordinamento operativo in Argentina e Senegal. È in fase di espansione con il progetto GRES-Ports, che mira a rafforzare i controlli nei principali porti del Pacifico e dei Caraibi.
Il successo è stato possibile grazie alla collaborazione con: EMPACT (piattaforma europea contro le minacce criminali), MAOC-N (Centro di analisi e operazioni marittime), Progetto COLIBRI, EUROFRONT, e la Rete Iberoamericana dei Procuratori Antidroga (RFAI).
Questi risultati mostrano come SEACOP stia evolvendo da un progetto di formazione e capacity building a una rete operativa internazionale capace di colpire duramente le reti criminali transnazionali.
#SEACOP #UNIONEEUROPEA #UE #EU
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#USA-#Iran, diplomazia al limite
USA-Iran, diplomazia al limite
Quella in corso potrebbe essere una settimana decisiva per le sorti delle trattative attorno a un difficilissimo accordo sul nucleare iraniano.www.altrenotizie.org
Cantieristica e Difesa. Ecco la scommessa americana sul rilancio navale
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Per rilanciare la Marina Militare statunitense, non servono solamente investimenti sulle infrastrutture cantieristiche, ma occorrono più ordini di navi da guerra. A dirlo è Wilson Beaver, analista dell’Heritage Foundation. Secondo il think tank di Washington, rivitalizzare la
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La cruna dell'ago dei #Referendum
La cruna dell’ago dei Referendum
Per leggere con onestà il risultato dei referendum bisogna partire da una premessa: è stata una sconfitta e tutt’altro che trascurabile; non per le proporzioni in sé ma perché sui temi proposti era ragionevole attendersi un coinvolgimento maggiore da…www.altrenotizie.org
Il referendum non ha raggiunto il quorum, non è giunta l'ora di una riforma?
Per la nona volta negli ultimi trent'anni un referendum fallisce per il mancato raggiungimento del quorum. E intanto parte la raccolta firme abolirloRiccardo Saporiti (Wired Italia)
Dal Vespucci alla subacquea. Talò guarda in profondità il ruolo della Marina
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il regno di mistero evocato da Verne nel romanzo “Ventimila leghe sotto i mari” è oggi crocevia strategico per dati, energia e sicurezza. Eppure il mondo sommerso rimane tutto da esplorare. Probabilmente conosciamo meglio la superficie di Marte rispetto ai fondali sottomarini. Abbiamo quindi
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freezonemagazine.com/news/bill…
In libreria dal 27 Giugno 2025 Dopo il successo di Vita fra i giganti arriva il nuovo romanzo di Bill Roorbach: Beep. La voce narrante? Una scimmia scoiattolo… Mentre cerca di addentrarsi nella foresta pluviale della Costa Rica per trovarsi una compagna, una dolce e graziosa scimmietta, Beep, s’imbatte in Inga, una gentile adolescente americana, in vacanza […]
L'articolo Bill Roorback – Beep pro
In libreria dal 27
Un'ondata di indignazione ha travolto Washington dopo il durissimo discorso del senatore francese Claude Malhuret, che ha paragonato l'at...
Un'ondata di indignazione ha travolto Washington dopo il durissimo discorso del senatore francese Claude Malhuret, che ha paragonato l'attuale amministrazione Trump alla corte di Nerone.Quora
Per la campagna #MiStaiACuore, presso la sede del Liceo Benedetto Croce di Avezzano si è svolto il corso BLS-D in collaborazione con i medici e con gli infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano.
Qui le foto ▶️ istruzione.
Ministero dell'Istruzione
Per la campagna #MiStaiACuore, presso la sede del Liceo Benedetto Croce di Avezzano si è svolto il corso BLS-D in collaborazione con i medici e con gli infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano. Qui le foto ▶️ https://www.istruzione.Telegram
Padre e figlio uccisi in attacco israeliano nel sud del Libano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante il cessate il fuoco in vigore dal novembre scorso, l’esercito israeliano mantiene le sue posizioni e prosegue gli attacchi nel sud del Libano, causando nuove vittime civili.
L'articolo Padre e figlio uccisi in attacco israeliano nel sud del Libano proviene da Pagine
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SPID ha un problema? Non proprio, siamo noi ad avere un problema.
@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/spid/
SPID, il sistema pubblico di identità digitale è al centro dell'attenzione per un buon motivo: le truffe sono in forte aumento. Per parlarne non scomoderò il papà dello Spid, Stefano Quintarelli, ma sarebbe bene iniziare ascoltando il podcast odierno di
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Colombia. Il senatore Uribe in condizioni critiche dopo la sparatoria a Bogotà
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il senatore Miguel Uribe Turbay, ferito in un attentato durante un evento elettorale, lotta tra la vita e la morte mentre la Colombia si confronta con un clima di crescente tensione politica.
L'articolo Colombia. Il senatore Uribe in condizioni
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Ben(e)detto del 10 giugno 2025
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Ben(e)detto del 10 giugno 2025 proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
Questo è un addio
A memoria mia non c'è mai stata una singola volta in cui io sia andato alle urne per non riceverne, poi, una enorme delusione.
I casi erano 2: o vinceva una coalizione/partito così impresentabile da farmi domandare "ma com'è possibile?", oppure chi votavo io si rivelava una tristissima delusione, poco dopo (ma, molto più spesso, si è verificato il primo caso). Non parliamo di referendum; quasi mai le mie speranze hanno prevalso o raggiunto il quorum.
Perché?
Con il tempo, questa domanda è diventata sempre più ingombrante nel mio cuore e nei pensieri.
Perché?
Mi sono convinto, piano piano, di essere diverso: un italiano atipico, le cui speranze non erano condivise quasi da nessuno. E, in effetti, lo sono.
Eppure era così facile capire chi fosse impresentabile! Ci sono stati e ci sono presidenti del Consiglio per cui "il popolo" (o almeno quella parte con cui avevo a che fare) sbavava letteralmente: guai a toccarli! Guai ad accennare che, forse, la tal misura poteva non essere molto azzeccata: chi mi stava intorno mi mangiava la faccia (come diciamo dalle mie parti), fatte salve poche eccezioni.
Dopo pochi mesi tutto questo fervore passava, i disastri che per me sarebbero stati evidenti diventano effettivamente lampanti, ma si dava un colpo di spugna al presidente di turno e si ricominciava con un altro personaggio, con altri disastri.
Ma perché? Perché continuavamo in questo circolo vizioso, sempre più al ribasso, con candidati sempre più impresentabili, sempre più (dati alla mano) incapaci quando non addirittura dannosi?
Non avevo risposte, ma intanto il Paese precipitava sempre più in basso, e mi sentivo impotente: non c'era modo che le cose cambiassero. Anche se la speranza era l'ultima a morire, questo clima di immobilità lo percepivo negli ambienti di lavoro, dove nessuno voleva far sentire le proprie ragioni di dipendente. Lo avvertivo nei vari referendum, dove troppo pochi votavano. Lo leggevo nelle facce delle persone quando mi spiegavano perché "dovremmo smettere tutti di votare" e poi effettivamente non ci andavano (più).
Non è cambiato granché da quegli anni, se non che io sono diventato vecchio. O quasi.
A 48 anni, dopo 30 anni di votazioni, di occasioni sprecate, di Stato civile che vedo sempre più gettare alle ortiche, posso dire di essere diventato vecchio dentro, se non fuori.
Sono tanto, tanto stanco di tutto questo.
Io, che sono un italiano decisamente atipico, non trovo un posto per me, qui.
Io, che sono uno che non usa mai le piste ciclabili contromano, uno che, prima di fermarsi a chiacchierare sul marciapiede, si assicura che ci sia abbastanza spazio per far passare altre persone; uno che paga SEMPRE il biglietto per i mezzi pubblici (e, la volta che si dimentica, ne paga 2 la volta successiva); uno che, se ha tempo, lascia che altre persone passino davanti in una fila (chiedendo prima a chi sta dietro). Uno che, visto che può camminare, non solo lascia libero il posto riservato alle persone con disabilità, ma parcheggia lontano lontano e si fa una passeggiata, che non si sa mai che ci sia qualcuno meno abile di me che può beneficiare di un posto più vicino al tal ufficio.
Io che le tasse le ho sempre pagate senza mai lamentarmi.
Io sono quello che si pone le domande, continuamente. Son quello che si ferma, mentre cammina, per lasciare che i piccioni finiscano di mangiare senza spaventarli. Sono quello che porta il cibo ai gatti randagi.
Io sono quello che, pur lavorando presso un ospedale, non ha mai chiesto, preteso o accettato un trattamento di favore dai colleghi medici della stessa struttura, e ho sempre avuto le prestazioni dopo mesi come tutti gli altri. Io, che per anni ho pagato più IMU del dovuto ma non l'ho mai chiesta indietro al mio Comune. Io, che ho ricevuto quella cartella esattoriale di 1850 euro dall'Agenzia entrate e non mi sono lamentato, perché erano soldi che non avevo pagato prima, e ho pure ringraziato gli impiegati negli uffici per il lavoro che fanno. Io, che ringrazio l'Europa di esistere, pur con tutti i suoi difetti.
Io, che quando vedo una persona che ha la pelle di un colore diverso dal mio, non mi faccio domande. Se parla italiano, per me è uno di noi.
Ecco, io sono questo cittadino.
E ne ho pieni i coglioni. E ho perso qualsiasi speranza: non vedrò mai un'Italia giusta, né sul fronte dei diritti (anche civili), né nella "cultura". L'Italia è diventato un posto dove si mangia bene (e peraltro manco l'unico) e stop.
Sono stufo di essere quello diverso, quello che è lui quello strano. No cari miei, quelli strani sono coloro che non hanno il mio senso civico, sono gli altri. Sono quelli che ieri e l'altro ieri non hanno mosso le chiappe dal divano se non per andare al mare.
Sono quelli che non hanno votato, perché "altrimenti Landini prende 2 milioni" [falso] o perché "anche l'astensione è una forma di espressione". No belli miei, con tutti i miliardi che lo Stato butta per darci la possibilità di esercitare uno dei cardini della democrazia, il minimo che puoi fare per non sprecare SOLDI PUBBLICI è che alzi le chiappe e vai a votare "NO", se proprio non ti piacciono i quesiti, come ho fatto io tante volte.
Gli strani sono quelli che non hanno ancora capito che il problema, in questo Stato, non è il politico Barabba di turno: siamo "noi", è la gente. I politici non vengono da oltremare o da Nettuno, vengono da noi, da questo Paese.
Sono persone che, come l'italiano medio, si lamentano continuamente e danno colpe a questo o a quello, ma non se ne prendono mai una. Continuano a dare le colpe a sinistra, tanto che ormai sembra quasi che la causa di tutti i mali sia la sinistra, ma non fanno un c***o per cambiare le cose, nemmeno quando ne hanno la possibilità. E in questo, purtroppo siamo perfettamente rappresentati dall'attuale Presidente del Consiglio, e molti altri.
C'è e ci sarà sempre "qualcun altro" che deve risolvere i nostri problemi, ma mai noi in prima persona. Noi siamo perfetti, non dipendono da noi i nostri problemi. Anzi. Certo, passiamo col rosso, ma perché abbiamo fretta. Superiamo il limite di velocità, ma solo un pochino. Ci facciamo licenziare apposta a fine luglio per godere di un mese di stipendio senza lavorare, col sussidio di disoccupazione, ma ce lo meritiamo più di altri. Poi a settembre si vedrà.
Mediamente, siamo quelli che si lamentano del traffico, ma poi parcheggiano in doppia fila perché " non c'è più posto".
Come le persone che si lamentano dell'immondizia in giro, ma non la raccolgono e inveiscono contro il Comune che "non pulisce abbastanza", o contro la società dei rifiuti che, come ho sentito dire di recente, "ci costringe fare la differenziata, che dobbiamo fare?". Sicuramente non devi buttarla nel campo. QUELLA non è la soluzione.
E con queste premesse, come volete che siano i nostri politici? Persone uguali a noi, altrimenti non le voteremmo. Ma siccome questi atteggiamenti li abbiamo tutti, non saremo mai rappresentati da nessuno che davvero faccia quello che si deve fare per risollevare il Paese. Anzi: visto che lo sport nazionale pare che sia fregare lo Stato, non vedo molte differenze, non c'è un "noi" e "loro" quando si parla di cittadini e politici.
E' per tutti questi motivi che vi dico addio.
Dopo l'ennesimo schiaffo, dopo la dimostrazione che a nessuno frega più nulla neanche dei diritti dei propri figli/nipoti/coniugi, allora non c'è davvero più speranza. Diventa una lotta contro i mulini a vento da cui mi sfilo non per ignavia, ma perché l'avversario, oltre che troppo grande, è inutile combatterlo.
Continuerò a fare quello che ho sempre fatto perché sono fatto così, ma con questo Paese ho chiuso: non è il mio, non mi ci sento bene. (Aggiungiamoci poi che ci sto male anche fisicamente).
Spero, un giorno, di poter chiudere anche letteralmente, spostandomi altrove e godendo di una pensione (se mai arriverà) che mi sono sudato fino all'ultimo centesimo e oltre.
(l' "oltre" è la parte che non arriverà mai, perché manco questo siamo capaci di fare: offrire un futuro ai cittadini onesti).
Una cosa è certa: a me la cittadinanza è arrivata nascendo qui da gente nata qui, ma se potrò scegliere qui non ci voglio morire.
Dove, ancora non so: ma ovunque tranne qui.
Ora datemi pure del vigliacco se vi va.
#referendum #italia #democrazia #repubblicadellebanane #emigrazione #estero #vivereallestero #referendum2025 #degrado #etica
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Referendum: ecco perché ha vinto il progetto di Silvio Berlusconi
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L’ultima tornata referendaria, sepolta sotto l’ormai consolidata astensione di massa ben oltre il normale 50% degli elettori, ha confermato una verità non difficile da decifrare. Il progetto di Silvio Berlusconi è andato a segno. I quarant’anni della tv commerciale del Cavaliere, il suo
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Le app Banco Posta e PostePay costeranno a Poste Italiane 4 milioni di euro
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Se avessi avuto una sorella minore, avrei voluto fosse Mary Chapin Carpenter! Perché la sessantasettenne singer songwriter di Princeton (NJ) è tutto ciò di desiderabile, in termini di sensibilità, eleganza e qualità artistiche, possano trovarsi in un’unica persona e poi perché da quasi quarant’anni sono legato in maniera quasi indissolubile al suo percorso umano e […]
bubu
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Simon Perry
in reply to bubu • •@bubu Ti ringrazio molto!
Lo spero anch'io, perché in effetti non è detto.
Di sicuro metto nel cassetto le speranze e, credimi, è una cosa brutta sapere che degli ultimi 20 (30?) anni che ti restano da vivere, vedrai solo peggioramento.
Mi auguro davvero di potermi lasciare alle spalle tutto, per sempre.
bubu
Unknown parent • • •@francina1909 Certo che ce ne sono altre! Ed è grazie a loro che il paese resiste. Sono gli eroi silenziosi. Ne conosco tantə che lavorano nell'educazione o nella sanità, ad esempio. Ma non solo, certo.
Forza che la sfanghiamo anche stavolta.
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Simon Perry
in reply to bubu • — (Reggio Emilia) •@bubu @Francy 🌻
mi piacerebbe avere il vostro ottimismo, dico davvero.
Ma perché combattere per migliorare qualcosa che
- mi rendo conto che non ho mai sentito come mio
- sento sempre meno mio (anche quel poco che c'era)
- non mi ci identifico
Solo perché ci sono nato? In fondo è il Paese stesso che mi sta dicendo "tu non sei dei nostri". E ne sono ben felice, per carità.
Ma ormai il Paese è questo. Certo, potremmo augurarci che non sia così, ma potremmo anche augurarci che arrivino gli alieni e ci salvino, le probabilità mi paiono le stesse.
Fabrizio Me
in reply to Simon Perry • • •La fatica è tanta, però qual è l’alternativa?
AdiCon
in reply to Simon Perry • • •Ti auguro di trovare il tuo posto, ovunque esso sia.
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Simon Perry
in reply to AdiCon • •@AdiCon e io ti ringrazio molto.
Prima poi a furia di stagioni di podcast ne troverò uno 😀
Che tu possa abbattere i Mulini a Vento.
Simon Perry
Unknown parent • •@Floreana ecco, focalizziamoci sull'ultima frase: il rientro non lo prendi neanche in considerazione, e ti capisco benissimo; penso che anche per me andrà così.
Certo, bisogna mettere in conto la possibilità che le cose belle finiscano ovunque e che la marea di m. sta salendo dappertutto. Vero.
Simon Perry
Unknown parent • — (Reggio Emilia) •@Francy 🌻
ecco, qui siamo molto diversi. Io amo la mia casa, ma nel senso delle mura. La amo perché sono le mura a cui tornare, ma posso scegliere altre mura altrove.
Non ho più molti affetti, quei pochi tra qualche anno non ci saranno più, tranne il più importante che la vede come me e mi seguirà nel grande salto (è un nostro progetto).
Non sento più questo Paese come una Casa. Mi sforzo, ma non ci riesco.
Certamente ci sono tante persone con cui posso o potrei andare d'accordo e il fediverso oggettivamente ne sta facendo emergere tante, ma non basta.
Il riconoscimento della mia unione civile, ammesso che non venga revocato di questo passo, non diventerà mai qualcosa di egualitario. C'è un clima da curva dello stadio un po' ovunque. Una legge dopo l'altra, ogni volta mi dico "oh, no". Il Paese corre in una direzione diametralmente opposta al mio sentire.
Non riesco proprio a farmi piacere questo stato di cose.
Ogni vola in cui rientro in Italia (beh, non ogni volta ma tanto spesso), avverto un senso di soffocamento dopo poche ore. L'aria, il traffico, le temperature, l'inquinamento, la segnaletica e le strade fatiscenti, i mezzi pubblici che non arrivano, e quando arrivano sono stracolmi, la dialettica dei giornali/tg, il modo di lavorare, le conversazioni sessiste, lo Stato patriarcale, gli anziani che criticano "i negri"; non c'è nulla ormai che si salvi e chi appartenga anche solo vagamente.
@bubu
Simon Perry
in reply to Fabrizio Me • — (Reggio Emilia) •@Fabrizio Me
lasciare questo posto al destino che ha scelto e che continua a scegliere, urna dopo urna.
Nessun posto è perfetto, nessuno, ma ritengo che ci siano vari livelli di schifo. E il nostro è un livello davvero molto alto.
Vediamola così, se lo si preferisce: qual è il tuo livello? Quella cosa che ti farebbe dire "ok, ora basta"? Per me era questo referendum, la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Me ne sarei andato ugualmente per la questione della salute (penso che ormai il web sia pieno dei miei racconti), ma con uno spirito diverso. L'avrei fatto, appunto, per stare meglio. Ora "stare meglio" è solo metà delle motivazioni che mi spingono. Non so se mi spiego.
@Francy 🌻 @bubu
Simon Perry
Unknown parent • •@Francy 🌻
Se dovessi spostarmi domani, e sapendo che la deriva come dici tu è ormai ovunque, penso che le probabilità mi porterebbero, in ordine decrescente di probabilità/fattibilità, in Spagna, Francia, Croazia, Grecia, Cile
@bubu
Simon Perry
Unknown parent • •@Francy 🌻 non dimenticare che devo scontrarmi anche con l'aspetto della salute e lavoro. Per questo davo un'ordine calante di probabilità.
La Croazia sta affrontando problemi rilevanti per il passaggio all'euro, non credo che questo porterà a sinistra la popolazione.
In Cile un cittadino su 3 dice apertamente che vorrebbe un ritorno della dittatura. Come in Italia del resto.
In generale sono d'accordissimo sulle tue considerazioni; per ora sono seduto sul fiume a vedere cosa porta la corrente, tra 7/8 anni vedremo.
Fabrizio Me
in reply to Simon Perry • • •Fabrizio Me
in reply to Fabrizio Me • • •Simon Perry
in reply to Fabrizio Me • •@Fabrizio Me
Ho provato la disoccupazione e sto ancora provando la persecuzione per idee e condizioni di orientamento sessuale, e la relativa discriminazione. Andrà sempre peggio.
Non sto scappando; io avevo già desiderio di andare. Solo, i pochi freni che avevo sono scomparsi, stanno scomparendo.
Da un lato è un bene, meno bagaglio emotivo da tirarsi dietro.
castopod.it/@gridomuto/episode…
@Francy 🌻 @bubu
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Fabrizio Me
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Simon Perry
in reply to Fabrizio Me • •@Fabrizio Me
D'accordissimo!
Il mio è un sentimento di delusione, più che di odio.
@Francy 🌻 @bubu
DioAteo
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Simon Perry
in reply to DioAteo • •@DioAteo
Caspita, allora la mia storia ha del potenziale di ispirazione! 🙂
Grazie a te per avermelo fatto sapere.
galterb
in reply to Simon Perry • • •hai ragione non sei italiano e questa italia non ti appartiene.
Per quello che dici sei Italiano e quella che auspichi è l'Italia.
La tua, la mia quella di tanti come noi.
I buoni valori sono oramai beffeggiati da molti italiani che hanno perso così il diritto alla I maiuscola perchè sono carenti di insegnamenti.
Insegnamenti che una volta si trasmettevano in fabbrica, a scuola nei quartieri. Oggi prevalgono i social diversi da questo e controllati dai potenti.
Non molliamo.
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Simon Perry
in reply to galterb • •@galterb mah! Prima o poi si deve pur mollare.
La nostra è una battaglia già persa; l'ignoranza non si estirpa in 2 minuti.
Ecco perché non vedrò mai cambiamenti positivi.
galterb
in reply to Simon Perry • • •E tu non sei l'ultimo di questa epidemia di abbandoni.
Io finchè potrò, insisterò.
Buona vita a te.
Simon Perry
Unknown parent • •@giga 🔻 in bocca al lupo per il vostro progetto.
Seguitemi sul nuovo canale, che possiamo trarre spunto a vicenda 😄
ora si chiama GRiDO muto, come il podcast, ma a breve lo rinomineeò, lì racconterò il processo di ricerca.
youtube.com/@gridomuto
Simon Perry
Unknown parent • — (Reggio Emilia) •@LaVi
Ti capisco, ho avuto la tua stessa visione fino ai 35 anni.
Ora penso che il luogo perfetto non esista, ma conosco altre realtà perché ho amici in molte parti d'Europa. (Niente visione da vacanza).
Ora mi sono fatto l'idea che i livelli di schifo siano diversi, e il nostro Paese vuole raggiungere le vette più alte in questo senso, come altri del resto. Occorre scegliere lo schifo minore.
(Mi ricorda qualcosa).
A proposito delle tasse: se le paghi, come me appartieni a quel 16% degli italiani che tiene in piedi tutto, il 16% che le paga (fonte:isole 24 ore).
Dopotutto, se ci sentiamo addosso un grande peso è perché questo è reale.
@Fabrizio Me @Francy 🌻 @bubu
Fabrizio Me
in reply to Simon Perry • • •Simon Perry
in reply to Fabrizio Me • •@Fabrizio Me
Grazie per i complimenti , il podcast è un mio lavoro in effetti 😄
A questo punto ti restano solo altre 18 puntate da ascoltare 😂
Il rischio di prendere una cantonata c'è sempre, come per qualsiasi cosa nella vita.
Condivido il tuo pensiero e a mia volta ci penso continuamente. Per questo in 10 anni sono andato alle Canarie 13 volte, resto in contatto con canari che mi raccontano come vanno le cose, leggo i loro giornali, guardo la TV, ecc.
Posso comunque prendere una cantonata? Si, è un rischio che rimane.
@Francy 🌻 @bubu
Fabrizio Me
in reply to Simon Perry • • •Simon Perry
in reply to Fabrizio Me • •@Fabrizio Me
Molte persone che le visitano hanno queste fantasie 😀 Ci sta, perché è un posto in cui si avverte "il pianeta", non so se intendi cosa voglio dire.
Io sono già oltre le fantasie, quando vado a Famara ne vedo la bellezza ma allo stesso tempo i limiti. Vedo l'oscurità di un oceano che di giorno sembra meraviglioso ma di notte è cupo e all'orizzonte, tolte le lucine dei pochi che vivono a Caleta del Sebo, non vedi nulla.
E' impossibile non domandarsi se quello spettacolo alla lunga farà paura, se mancherà l'acqua, se, se, se...
...ma poi penso che sono le stesse domande che si pone chiunque nel mondo; è la vita! 😀
Bisogna vivere e guardare oltre.
@Francy 🌻 @bubu
Satyros
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Simon Perry
in reply to Satyros • •@Satyros proprio così.
Spero di vederti sul canale allora. E' questo:
youtube.com/@gridomuto