La Corte di Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: viola la legalità con aggravanti ingiustificate
La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: manca urgenza, norme eterogenee, viola legalità e proporzionalità. Rischio carcere per marginalità e dissenso.Articolo 21 (Pressenza)
Il decreto sicurezza ha una lunga storia di repressione alle spalle
Il provvedimento del governo Meloni è la stretta più severa degli ultimi decenni contro ogni forma di contestazione. Ma la criminalizzazione del dissenso è cominciata negli anni novanta. LeggiAnnalisa Camilli (Internazionale)
Cosa prevede la strategia per la resilienza idrica dell’UE
La Commissione UE ha lanciato la “strategia per la resilienza idrica”. Cinque gli ambiti d’azione. A fianco uno studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sul risparmio idricoAndrea Turco (Economia Circolare)
Green computing: come rendere sostenibile il data center aziendale
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L’ecosostenibilità delle tecnologie digitali non può essere rimandata, anzi, si deve passare a un approccio green del settore digitale, migliorando l'efficienza energetica e le prestazioni dell'economia circolare nel cloud computing e nei data center. Ecco quali studi valuta l'Europa in ambito data
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Researchers took inspiration from r/AmITheAsshole to find out if chatbots are likely to demonstrate an exaggerated version of human beings’ “bias for inaction.”
Researchers took inspiration from r/AmITheAsshole to find out if chatbots are likely to demonstrate an exaggerated version of human beings’ “bias for inaction.”#llms #chatbots #psychology
L’epopea Gkn, al quarto anno del suo movimentato percorso, è a un altro bivio
La proprietà della fabbrica di Campi Bisenzio vuole sgomberare il presidio operaio e destinare lo stabilimento a un nuovo polo della logistica.Lorenzo Guadagnucci (Altreconomia)
NATO, svolta storica per la cyber difesa: serve più integrazione tra civile e militare
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Presentato al vertice de L'Aia, il piano Nato mira a rendere protagonista la cyber difesa per rendere l’Alleanza atlantica più resiliente. Ecco le novità, a partire dalle priorità geopolitiche ed
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Nuova app di messaggistica
statale russa: Putin verso il totale controllo dell’ecosistema digitale
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La Russia si dota di un'unica app di Stato per la messaggistica e l'accesso ai servizi digitali. Mentre Mosca mira alla sovranità tecnologica, crescono i dubbi sul suo impatto reale sulla privacy e le libertà dei
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Milioni di europei senza Microsoft: la città di Lione abbraccia il software open source
La città francese di Lione ha annunciato un massiccio abbandono dei prodotti Microsoft e un passaggio a software open source, che rappresenta un altro segnale dell’aumento dell’interesse dell’Europa per l’indipendenza tecnologica.
Come hanno spiegato le autorità di Lione, i principali motivi sono stati il desiderio di ridurre la dipendenza dalle corporation IT statunitensi, prolungare la vita utile delle attrezzature cittadine e ridurre così l’impatto nocivo sull’ambiente. L’abbandono del software commerciale si inserisce anche nella strategia di rafforzamento della sovranità tecnologica, che le autorità cittadine intendono realizzare nei prossimi anni.
Nell’ambito di questi piani, a Lione si abbandonerà completamente la suite Microsoft Office, sostituendola con OnlyOffice, un software libero della società Ascensio Systems distribuito sotto licenza GNU Affero General Public License versione 3. Al posto dei servizi Microsoft per la collaborazione e la videoconferenza, le autorità adotteranno il complesso francese “Territoire Numérique Ouvert“, che si traduce come “Territorio digitale aperto”.
Per lo sviluppo e l’adattamento del complesso sono già stati stanziati circa due milioni di euro. I fondi sono stati forniti dall’Agenzia nazionale francese per lo sviluppo dei territori, che sostiene il passaggio delle regioni del paese a soluzioni digitali locali e indipendenti. Il “Territoire Numérique Ouvert” è già utilizzato in nove comunità francesi e conta diverse migliaia di utenti.
La decisione di Lione di abbandonare il software statunitense appare particolarmente significativa sulla scia della decisione del Ministero della digitalizzazione danese, che solo poche settimane fa ha annunciato la sua intenzione di eliminare i prodotti Microsoft. Inoltre, l’Unione Europea negli ultimi anni ha attivamente promosso le idee di sovranità digitale e cerca di ridurre i rischi legati al fatto che i dati dei cittadini e delle organizzazioni siano archiviati in un’infrastruttura di proprietà di società statunitensi.
Tali iniziative costringono i giganti IT statunitensi, tra cui Microsoft e AWS, a fare dichiarazioni eclatanti sulla “localizzazione dei dati” e sull’impossibilità di intervento da parte delle autorità statunitensi. Tuttavia, come ha dimostrato l’esempio di Lione, sempre più strutture europee preferiscono non credere alle parole e costruire le proprie alternative.
Il municipio di Lione serve più di un milione di persone e ha un organico di quasi 10.000 dipendenti. La perdita di un cliente del genere sarà senza dubbio un colpo spiacevole per i partner locali di Microsoft, ma su scala globale difficilmente influenzerà la situazione finanziaria dell’azienda. Tuttavia, proprio tali soluzioni locali potrebbero gradualmente trasformarsi in una tendenza seria in tutta la regione.
Oggi la tendenza all’abbandono del software statunitense da parte delle città e delle amministrazioni europee sta prendendo piede e comincia a somigliare a una valanga che sarà difficile da fermare.
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Crolla MongoDB! Scoperta falla critica che blocca i server con un semplice JSON
Una vulnerabilità critica di tipo denial of service (DoS) è stata identificata in più versioni del server MongoDB, nelle release 6.0, 7.0 e 8.0. La vulnerabilità, classificata come CVE-2025-6709, e consente ad aggressori non autenticati di bloccare i server MongoDB inviando payload JSON dannosi tramite la shell MongoDB.
La vulnerabilità identificata deriva da una convalida errata degli input nel meccanismo di autenticazione OpenID Connect (OIDC) del server, che consente agli aggressori di bloccare le istanze del database senza richiedere credenziali di autenticazione. Il punteggio CVSS di questa vulnerabilità è di 7,5, il che indica un rischio elevato per le organizzazioni che eseguono distribuzioni MongoDB vulnerabili in ambienti di produzione.
Gli aggressori possono sfruttare la shell MongoDB per trasmettere dati JSON dannosi appositamente creati, che innescano una condizione di errore, che porta a crash completi del server. Il meccanismo di attacco aggira i tradizionali requisiti di autenticazione, rendendolo particolarmente pericoloso in quanto consente ad aggressori remoti non autenticati di interrompere le operazioni del database.
La causa tecnica principale è l’inadeguata sanificazione e convalida dei dati di input formattati come data all’interno della pipeline di autenticazione OIDC. Quando il server MongoDB elabora questi valori di data non validi, la logica di analisi incontra strutture di dati inaspettate che violano i presupposti interni, causando l’interruzione imprevista del processo del server.
Le versioni di MongoDB Server v7.0 precedenti alla 7.0.17 e le versioni v8.0 precedenti alla 8.0.5 sono soggette a sfruttamento pre-autenticazione, consentendo ad aggressori completamente non autenticati di attivare da remoto condizioni di negazione del servizio. Anche le versioni di MongoDB Server v6.0 precedenti alla 6.0.21 contengono questa vulnerabilità, anche se per sfruttarla è necessaria un’autenticazione corretta.
Per mitigare questa vulnerabilità, i team di sicurezza dovrebbero dare priorità all’applicazione immediata delle patch alle ultime versioni stabili: MongoDB Server 6.0.21, 7.0.17 o 8.0.5, a seconda della versione di distribuzione corrente. Le organizzazioni che non sono in grado di implementare patch immediate dovrebbero prendere in considerazione l’implementazione di controlli di accesso a livello di rete, disabilitando temporaneamente l’autenticazione OIDC se non è essenziale per le operazioni o distribuendo firewall per applicazioni Web in grado di filtrare i payload JSON dannosi.
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La Corte di Cassazione boccia il decreto sicurezza: viola la legalità con aggravanti ingiustificate - Articolo21
La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: manca urgenza, norme eterogenee, viola legalità e proporzionalità. Rischio carcere per marginalità e dissenso. E’ un duro colpo per il Governo e la maggioranza: la Legge 9 giugno 2025, n.Articolo21
È bastata un’immagine ironica sul telefono per trasformare una vacanza negli Stati Uniti in un incubo da romanzo distopico. Mads Mikkelse...
È bastata un’immagine ironica sul telefono per trasformare una vacanza negli Stati Uniti in un incubo da romanzo distopico.Quora
Sostenibilità e autonomia strategica. Da dove passa la nuova cooperazione europea per i fondi della Difesa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Commissione europea e l’Agenzia europea per la difesa (Eda) hanno sottoscritto l’accordo di partenariato finanziario (Financial Framework Partnership Agreement – Ffpa), che rappresenta un passo
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Scrivere a mano rafforza memoria e apprendimento – ANSA
@Politica interna, europea e internazionale
Scrivere a mano rafforza memoria e apprendimento Lo indicano le Neuroscenze (ANSA) – ROMA, 26 GIU – Mentre digitare attiva prevalentemente le regioni motorie associate ai movimenti ripetitivi delle dita e all’elaborazione visiva, scrivere a mano coinvolge le regioni del cervello responsabili della
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Legge italiana sull’intelligenza artificiale: un primato senza settore?
@Politica interna, europea e internazionale
Con l’approvazione da parte della Camera dei Deputati del Disegno di Legge sull’intelligenza artificiale, l’Italia si appresta a diventare il primo Paese europeo a dotarsi di una normativa organica in materia di IA: un passo che, nelle intenzioni, dovrebbe
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SIRIA. Al Shara caccia le formazioni palestinesi e stringe i rapporti con Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Prima della caduta di Bashar Assad si stima che in Siria operassero circa 20 organizzazioni palestinesi. Negli ultimi mesi molti esponenti di queste organizzazioni sono fuggiti all’estero a causa della crescente repressione
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Il Casd come hub strategico della formazione militare. Nel segno del generale Graziano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con una cerimonia solenne, ricca di una folta partecipazione istituzionale, si è chiuso l’anno accademico 2024-2025 del Centro Alti Studi per la Difesa (Casd). L’evento si è svolto ieri a Palazzo Salviati, sede dell’alta formazione strategica della
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Per i consumatori olandesi Sony giochicchia troppo col prezzo dei videogame PlayStation?
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Secondo una fondazione olandese, Sony starebbe spingendo i gamer all'acquisto di PlayStation 5 che possano leggere esclusivamente videogame digitali così da
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Così l’Italia rafforzerà il pilastro europeo della Nato. Parla Procaccini
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Contano sempre meno i cannoni e sempre di più l’intelligence e la capacità informatica, spiega a Formiche.net l’eurodeputato di Fratelli d’Italia e co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, a due giorni dalla fine del vertice Nato dell’Aja.
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Era il 2 febbraio 2025, quel periodo in cui i guerrafondai dell’Unione Europea attaccavano Trump con veemenza, semplicemente perché stava dialogando con la Russia nel tentativo di porre fine alla guerra per procura in Ucraina: il loro incubo peggiore.
In quell’occasione, Putin, intervistato dal giornalista Pavel Zaburin sulla TV di Stato russa Rossija1, dichiarò testualmente:
"Vi assicuro: Trump, con il suo carattere, con la sua perseveranza, ripristinerà l'ordine lì molto rapidamente. E tutti loro, vedrete - accadrà rapidamente, presto - saranno tutti ai piedi del loro padrone scodinzolando dolcemente. Ogni cosa tornerà al suo posto".
Oggi è successo esattamente quanto predetto da Putin oltre 4 mesi fa. Tutti i servi sono ritornati all'ovile. Il segretario della Nato, Mark Rutte, in mondo visione chiama Trump "papino" rasentando molto più del ridicolo. Il resto dei servi dall'Unione Europea stanno mandando al macero definitivamente i loro paesi per obbedire all'ordine di raggiungere il 5% delle spese militari.
Questa è gia storia! Una storia di servi guerrafondai. Il peggio del peggio.
GiuseppeSalamone
Per la Fertilità e la Vita
La Liguria, la Regione in cui sono felice di essere nato e vivere, è una regione fortunata anche dal punto di vista dell’assistenza in Oncofertilità. Grazie all’opera di medici di altissimo livello e dalla vista lunga tra cui la Dott.ssa Paola Anserini, la Prof.ssa Lucia del Mastro, il Prof. Matteo Lambertini e i loro collaboratori, l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino in cui mi onoro di lavorare è diventato un centro regionale con oltre 1.000 nuovi casi l’anno presi in carico dalle Unità di Senologia e di Oncofertilità. Queste ultime garantiscono percorsi assistenziali dedicati con particolare attenzione al tema della preservazione della fertilità per le pazienti under 40. Grazie ad esse, una donna su dieci riesce ad avere un figlio dopo la diagnosi di tumore del seno. Un dato doppio rispetto alla media nazionale che colloca l’IRCCS genovese ai primi posti in Europa. Ma molte donne ancora non riescono più a procreare dopo l’uscita dal tunnel della malattia ed anche qui le opportunità di miglioramento non mancano.
A livello nazionale la situazione è variegata, come spesso accade in tema di sanità. Ogni anno in Italia circa 8.000 cittadini under 40 (5.000 donne e 3.000 uomini) sono colpiti da tumore, 30 ogni giorno, pari a circa il 3% del numero totale delle nuove diagnosi. Nel nostro Paese ci sono 319 Oncologie e sono 178 i centri di Procreazione medicalmente assistita che applicano non solo la fecondazione in vitro ma anche la crioconservazione (cioè il congelamento e la conservazione a temperature bassissime) dei gameti. Ma, come anche l’esperienza genovese suggerisce, va migliorata la comunicazione fra le due realtà.
Anche la fertilità maschile può essere compromessa dalle terapie oncologiche, in particolare chemioterapia e radioterapia, che possono ridurre la produzione di spermatozoi o danneggiarne la qualità. Ciò può portare a infertilità temporanea o permanente, con conseguenze che variano a seconda dei farmaci utilizzati, delle dosi e della localizzazione della radioterapia.
Dai pochi dati ricordati, si ricava quindi che il problema del mantenimento della fertilità interessa una varietà di pazienti oncologici, femmine e maschi, adolescenti e giovani adulti, con patologie neoplastiche diverse che richiedono protocolli terapeutici chemio e/o radioterapici spesso tossici sulle gonadi. Ma la distribuzione sul territorio nazionale di centri per l’Oncofertilità e l’accesso alle cure, la formazione del personale sanitario e l’informazione alla popolazione sul tema, come spesso accade in tema di assistenza sanitaria, sono fortemente squilibrate tra le diverse regioni e richiedono interventi .
Peraltro, il problema certamente non riguarda solo i pazienti oncologici, ma una popolazione generale del Paese che va progressivamente invecchiando, divenendo sempre meno fertile e sempre più bisognosa di assistenza medica per la procreazione. Secondo gli ultimi dati ISTAT, gli uomini italiani sono i papà “più vecchi” d’Europa: il primo figlio arriva mediamente dopo i 35 anni d’età. Con l’avanzare dell’età aumenta infatti anche la quantità di danni al DNA spermatico. Così già dai 34 anni in su, i danni accumulati possono impedire il concepimento o aumentare le probabilità di tramandare ai figli difetti genetici, legati a patologie nell’infanzia e anche in età adulta. E’ di pochi giorni fa l’appello degli specialisti della Società Italiana di Andrologia affinché la crioconservazione del seme sia resa più accessibile, all’interno del SSN, agli uomini che per diverse ragioni debbano posticipare la ricerca di paternità.
Se posso fare una considerazione personale, ritengo che tra quelle ragioni, si trovi in posizione preminente, se non al primo posto, la precarietà del posto di lavoro. Garantire ai/alle nostri/e giovani la necessaria stabilità di un lavoro equamente retribuito, per poter affrontare con sufficiente serenità il meraviglioso ma impegnativo progetto di avere un figlio, darebbe a mio avviso un forte stimolo alle nascite. In tal senso, il Centro più importante per lo studio e la cura dell’infertilità degli italiani potrebbe essere in verità il Ministero del Lavoro.
Anche misure sociali che stimolino una più rapida e vera integrazione delle popolazioni immigrate e/o dei loro figli/e con una cittadinanza ottenibile in un numero ragionevole di anni ed un aumento di unioni interetniche potrebbero contrastare il nostro declino demografico. Ricordiamo che al di là di paure irrazionali, il mescolamento di geni e culture diverse sono fattori che irrobustiscono la salute fisica e mentale delle popolazioni.
L’Associazione Luca Coscioni, ha lavorato con giuristi ed esperti ad un disegno di legge che fu depositato nella XVI legislatura per la conservazione di gameti umani e tessuto gonadico, procedure in parte invasive per le persone che vogliano ricorrervi e che vanno sostenute da parte dello Stato. Ad oggi solo la parte del tessuto gonadico è prevista e in vigore. Il nostro auspicio è che possa essere prevista la preservazione della fertilità per tutti coloro che in età fertile vogliano effettuarla a carico del SSN, nell’ambito dei provvedimenti che verranno adottati per il miglioramento del futuro demografico dell’Italia. Vorremmo evidenziarne il principio: per la sua importanza in un Paese con un tasso di natalità basso come il nostro, la preservazione della salute riproduttiva dovrebbe dipendere unicamente dalla scelta delle persone che desiderano un figlio o una figlia, da nient’altro.
L'articolo Per la Fertilità e la Vita proviene da Associazione Luca Coscioni.
Trotz Fristverlängerung: Schwarz-Rot peitscht Änderung des BKA-Gesetzes durch den Bundestag
freezonemagazine.com/articoli/…
Ebbene si, con questo consiglio letterario voglio rivelarvi una delle mie grandi passioni letterarie: le romanziere inglesi. A partire dalla meravigliosa Jane Austen, per arrivare alle sorelle Emily, Anne e Charlotte (la mia preferita!) Brontë, a George Eliot e alla meno conosciuta ma splendida Elizabeth Gaskell. Ho letto praticamente quasi tutta la produzione di queste […]
ilfattoquotidiano.it/2025/06/2…
Brandung-Live #94 on June, 29th
The next “Brandung-Live” will be on 29.06.2025 at 20.00h CEST/DST.
News from Potsdam, Brandenburg, the Pirates of Germany and international news – in German.
If you want to join the conversation, just contact info@PiratesOnAir.net.
lavoro 3
rieccomi con qualche piccola e deludente novità. Da ieri pomeriggio ho il tanto agognato contratto!
Inizialmente mi era stato "promesso" un contratto di un anno all'80% . Ero contenta, un giorno in più libero non mi fa schifo, e lo stipendio è sufficiente per me.
Poi però si è tramutato in "per il momento possiamo offrirti solo 9 mesi sempre all'80%", ma niente contratto da 10 giorni...
Infine ieri mi è stato detto che purtroppo per una serie disguidi e malfunzionamenti, il contratto me lo possono fare solo fino a dicembre 2025.
Bah, la mia prima reazione è stata quello di rifiutare.
Poi il mio superiore mi ha chiamata nel suo ufficio, si è scusato mille volte e mi ha spiegato che sta facendo di tutto per tramutare il mio contratto in uno a tempo indeterminato, perché anche se sono lì da poco, ho già dimostrato di essere una valida risorsa, e lui ci tiene a valorizzare le persone meritevoli.
Sono volubile e ho detto ok (anche se, a dire tutta la verità non ho ancora firmato nulla).
Scherzi a parte, fino a dicembre mi terrò questo lavoro, almeno posso pagare l'affitto. Intanto continuo la mia formazione e studio, così da poter seguire i miei sogni. 🙃
Ora vado, parrucchiere, medico e poi giornata in spiaggia (del fiume) con la nipotina! #proudaunt
Claude, l’AI di Anthropic alla sbarra. La prima sentenza made in Usa
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La giustizia americana inizia a fare ordine su ciò che le software house possono o non possono fare: perché sarà importante almeno simbolicamente questa prima sentenza che ha riguardato Claude di
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La vittoria di Mamdani è un segnale per tutta la sinistra occidentale
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/la-vitt…
Raramente le primarie del Partito Democratico per la nomina del candidato sindaco di New York hanno suscitato l’attenzione di tutti i media internazionali com’è
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Ustica, 45 anni fa. La storia della Strage rappresenta un gravissimo atto di depistaggio
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/ustica-…
Sono trascorsi quarantacinque anni dal quel tragico 27 giugno 1980, quando il DC-9 Itavia fu abbattuto. 81 le
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I soci Coop: soddisfatti per il ritiro dei prodotti israeliani
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/i-soci-…
I soci Coop avevano chiesto il ritiro dei prodotti israeliani dagli scaffali, obiettivo effettivamente raggiunto e al quale ha fatti seguito un comunicato ufficiale, che riportiamo di
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Tinebra, La Barbera e la borsa di Paolo Borsellino
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/tinebra…
Non sembrano destinate a finire le sorprese -vere e proprie stranezze- che emergono dalla ricerca di tracce che possano consentire il ritrovamento dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, il prezioso diario in cui il
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La Corte di Cassazione boccia il decreto sicurezza: viola la legalità con aggravanti ingiustificate
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/la-cort…
La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: manca urgenza, norme eterogenee,
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Filtered language
Sempre per capire un po' meglio il posto in cui mi trovo...
Vedo spesso la riga "Filtered language" con vicino Il nome di una lingua e "Reveal/hide".
Se ho capito bene dovrebbe essere il sistema che mi dice "questo contenuto te l'ho nascosto perché è in una lingua che non capiresti però se proprio vuoi, clicca qui e te lo faccio vedere".
Beh... non so se succede anche a voi ma 9 volte su 10 è normalissimo italiano.
Possibile che l'algoritmo che dovrebbe riconoscere le lingue sbagli così tanto?
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
Non dice nulla, vedo questo tuo messaggio esattamente come quello di prima, nessuna segnalazione su quale sia la lingua.
Paramount should abandon mediation with Trump. So should the mediator
Earlier this week, CBS News filed a strong brief outlining why President Donald Trump’s lawsuit over the editing of its 2024 interview with Kamala Harris is completely frivolous and an affront to the First Amendment.
But just days later, The Wall Street Journal reported that a mediator had proposed CBS owner Paramount Global settle the suit for $20 million. It’s been reported that Paramount — believing the Trump administration will block its merger with Skydance Media if it doesn’t settle – had previously offered $15 million, which Trump declined, demanding at least $25 million.
A mediator’s job is to find a compromise number, so, from that perspective, it’s easy to understand why they’d propose $20 million (mediators get paid the big bucks to do that kind of math). But mediators are still under an obligation not to facilitate criminality. And, as both federal and state lawmakers have said, a settlement by Paramount may amount to illegal bribery.
The Model Standards of Conduct for Mediators — adopted by the American Bar Association, American Arbitration Association, and Association for Conflict Resolution — provide as follows: “If a mediation is being used to further criminal conduct, a mediator should take appropriate steps including, if necessary, postponing, withdrawing from or terminating the mediation.” The ethics guidelines of Judicial Arbitration and Mediation Services go a step further: “A mediator should withdraw from the process if the mediation is being used to further illegal conduct.“
The mediator’s identity hasn’t been publicly disclosed, but presumably, they’re a lawyer, also bound by the rules of professional conduct. Those rules also include obligations to uphold the integrity of the legal profession and not facilitate illegal conduct. Violations are punishable by discipline up to disbarment. That said, it should not require citation of specific rules and standards to establish that it’s improper to facilitate the abuse of the legal system to funnel bribes disguised as settlements to politicians.
Everyone knows the case is not worth $20 million, or even 20 cents, in terms of legal merit. It’s beyond frivolous — and that’s saying something given the myriad frivolous lawsuits Trump has filed. As Paramount’s own lawyers note, Trump often doesn’t even attempt to cite cases supporting his cockamamie legal theories or refuting the decades of First Amendment precedent that obviously protects CBS’ editorial judgment. Any first-year law student can see this case should be thrown out at the first opportunity. It’s a joke.
“If a mediation is being used to further criminal conduct, a mediator should take appropriate steps including, if necessary, postponing, withdrawing from or terminating the mediation.”
The Model Standards of Conduct for Mediators
Yet it’s been widely reported that Paramount directors believe they need to pay up if they want Trump’s Federal Communications Commission to approve the Skydance merger. Possibly the only thing stopping them is the fact that the directors are reportedly concerned that settling could put it at risk of liability for bribery.
They should be worried. In addition to the lawmakers that have launched probes into potential criminality, as Paramount shareholders and defenders of press freedom, we’ve threatened to bring a shareholder derivative suit against Paramount directors and officers if the company pays Trump off, and retained counsel to do so on our behalf.
Any settlement agreed to by Paramount to facilitate its merger is not only tantamount to bribery but throws its own storied news outlet under the bus and invites Trump to extort countless other news corporations as soon as the check clears.
The Wall Street Journal reported that directors at Paramount have been mulling over a number it can offer that reduces the odds of a bribery case. When a party to a mediation is calculating settlement numbers not based on the merits of the lawsuit and cost of litigation but on the maximum it can pay without officers and directors getting indicted, that’s a gigantic red flag that no ethical mediator should ignore (as if investigations from federal and state lawmakers aren’t enough of a warning).
We hope the mediator is taking their obligations seriously. And we also hope Paramount directors are reading their own lawyers’ legal briefs. Editing interviews is something news outlets across the political spectrum do every hour of every day (even Trump-aligned Fox News hosts have openly acknowledged that). As Paramount’s lawyers wrote, if this case were to go forward, it “would amount to green-lighting thousands of consumer claims brought by individuals who merely disagree with a news organization’s editorial choices.”
The same can be said for if Paramount settles. Trump sued The Des Moines Register right after ABC owner Disney shamefully settled with Trump earlier this year. If he is gifted $20 million (and no, it doesn’t help matters if the money goes to his purported library foundation) for disliking the way an interview was edited, there’s no telling how many news outlets he’ll target next.
Damage
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