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SMB Relay: Attacco, Mitigazione, Strategie e Soluzioni Efficaci


Gli attacchi SMB Relay sono una tecnica di attacco che sfrutta vulnerabilità nei protocolli di rete, come SMB (Server Message Block), per impersonare un utente legittimo e accedere a risorse di rete sensibili senza necessità di conoscere le credenziali in chiaro.

Questo attacco è comune nei contesti di reti interne e spesso sfrutta l’assenza di SMB Signing obbligatorio.

Questo attacco può essere usato in maniera complementare con LLMR poisoning. LLMNR poisoning può essere usato per catturare hash NTLM che poi sono sfruttati in un SMB relay. Quindi, è importante implementare misure di difesa su entrambi i fronti.

Come funziona un SMB Relay Attack


Condizioni necessarie:

  • SMB Signing disabilitato o non obbligatorio.
  • Un utente o amministratore con privilegi elevati deve essere attivo sulla rete.

Attacco: L’attaccante si posiziona come intermediario (Man-in-the-Middle) utilizzando strumenti come Responder per catturare hash NTLM. Questi possono essere “relayati” direttamente a un server SMB vulnerabile tramite strumenti come ntlmrelayx, bypassando l’autenticazione.
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Nel cuore di un attacco SMB relay, gli aggressori intercettano e trasmettono le sessioni di autenticazione SMB per sfruttarle a proprio vantaggio. Questo metodo subdolo è potente perché non richiede la decifrazione degli hash delle password. I professionisti della sicurezza devono essere informati su come questo attacco possa penetrare nei sistemi, rendendo vitale l’utilizzo di misure preventive.

Mitigare il rischio di attacchi SMB relay richiede l’applicazione di tecniche specifiche, come l’abilitazione della firma SMB e l’adozione di protocolli crittografati. Queste tecniche riducono drasticamente la possibilità che un attaccante possa sfruttare una sessione di autenticazione intercettata. Attraverso un’attenta pianificazione delle difese, le organizzazioni possono proteggere efficacemente i propri sistemi informatici.

Key Takeaways


  • Gli attacchi SMB relay permettono accessi non autorizzati senza credenziali
  • Intercettazione delle sessioni di autenticazione SMB sfrutta punti deboli
  • Tecniche di difesa includono la firma SMB e protocolli crittografati


Fondamenti Tecnici

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Il protocollo SMB è fondamentale per le reti Windows, permettendo la condivisione di file tra macchine. SMB opera utilizzando NTLM per l’autenticazione, che è cruciale per comprendere la vulnerabilità degli attacchi relay.

Cos’è SMB e il suo Ruolo nelle Reti


SMB (Server Message Block) è un protocollo di rete che facilita la condivisione di file, stampanti e porte seriali tra diversi computer all’interno di una rete. In ambienti Windows, SMB è essenziale perché permette una comunicazione efficace tra client e server.

SMB lavora nel livello di applicazione nel modello OSI, permettendo agli utenti di accedere alle risorse condivise come cartelle e file. È anche utilizzato per richieste di operazioni su file e per comunicazioni inter-processo. La sua funzionalità include richieste di apertura e lettura di file su dispositivi remoti, rendendolo essenziale in ambienti di lavoro collaborativi e integrati.

NTLM e il Processo di Autenticazione


NTLM (NT LAN Manager) è un protocollo di autenticazione utilizzato in molte implementazioni di SMB. Utilizza un meccanismo di sfida e risposta per verificare l’identità dell’utente. Questo processo inizia con il server che invia una sfida al client, a cui il client risponde con un hash calcolato.

Il protocollo NTLM è vulnerabile a diversi tipi di attacchi, tra cui il relay, poiché l’hash intercettato può essere utilizzato per autenticarsi senza conoscere la password originale. Questo è un punto critico perché consente agli attaccanti di sfruttare le credenziali intercettate per accedere indebitamente a risorse di rete, rappresentando un rischio significativo per le infrastrutture IT aziendali.

Descrizione dell’Attacco SMB Relay

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Gli attacchi SMB Relay consentono agli aggressori di sfruttare una sessione di autenticazione SMB intercettata. L’attaccante può relayare le informazioni per ottenere accesso non autorizzato senza la necessità di conoscere le credenziali dell’utente.

Fasi Principali dell’Attacco


Un attacco di tipo SMB Relay inizia con l’intercettazione della comunicazione tra un client e un server. L’attaccante si pone tra i due, facendo credere al client di comunicare con il server legittimo.

Il primo passo è catturare la richiesta di autenticazione SMB inviata dal client. Una volta ottenuto, l’attaccante inoltra questa richiesta al server destinato per approvarla. Questo si traduce in un accesso non autorizzato, poiché il server cerca di autenticare il client a causa dell’intermediazione dell’attaccante.

Questo attacco sfrutta vulnerabilità nella configurazione delle reti, in particolare quando non vengono utilizzate misure di sicurezza avanzate come la firma obbligatoria per l’SMB. È fondamentale essere consapevoli di queste tecniche per adottare misure preventive.

Possibili Vettori di Attacco


Ci sono numerosi vettori che possono essere sfruttati negli attacchi SMB Relay. Uno comune è il cosiddetto attacco man-in-the-middle, in cui l’attaccante si interpone tra una comunicazione di rete SMB.

Un altro vettore frequente è l’utilizzo di vulnerabilità note all’interno della rete, dove mancano protocolli di autenticazione come l’uso del NTLMv2. Gli attacchi possono anche derivare da configurazioni errate o da una gestione inadeguata delle credenziali di rete.

Gli amministratori di rete devono essere vigili e utilizzare strumenti di monitoraggio per ridurre il rischio di attacchi SMB Relay. Implementare difese efficaci è essenziale per proteggere l’integrità della rete.

Strategie di Mitigazione e Prevenzione

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Per ridurre il rischio di attacchi SMB Relay, è essenziale adottare tecniche di configurazione sicura, protezione dei client, e implementazione di policy di sicurezza. Ogni area gioca un ruolo cruciale nel rafforzare la sicurezza della rete e minimizzare le vulnerabilità.

Consigli:

  • Abilitare SMB Signing: Questa misura garantisce l’integrità della comunicazione SMB, prevenendo l’uso di hash intercettati.
  • Disabilitare LLMNR e NetBIOS: Questi protocolli facilitano il poisoning delle risposte DNS sulla rete locale.
  • Implementare il principio del least-privilege: Ridurre i diritti amministrativi assegnati agli utenti finali.
  • Evitare il riutilizzo delle password: Gli attaccanti sfruttano hash identici su più dispositivi per ampliare il compromesso.


Configurazione del Server


Configurare i server per utilizzare protocolli sicuri è fondamentale. L’abilitazione della firma SMB aiuta a impedire attacchi non autorizzati. Questo processo assicura che i dati inviati e ricevuti siano autenticati.

È importante aggiornare regolarmente i server con le patch di sicurezza più recenti. Queste proteggono contro le vulnerabilità note che potrebbero essere sfruttate dagli aggressori.

L’uso di protocolli crittografati come SMBv3 aggiunge un ulteriore livello di sicurezza alla configurazione del server. Questo assicura una protezione più robusta contro tentativi di intercettazione e manipolazione dei dati.

Protezione dei Client


I client devono avere sistemi operativi aggiornati per prevenire sfruttamenti attraverso le vulnerabilità esistenti. Questo include l’applicazione di patch di sicurezza che risolvono le falle nei protocolli più vecchi.

L’installazione di software antivirus e firewall ben configurati fornisce una barriera aggiuntiva contro gli attacchi. Questi strumenti rilevano e bloccano tentativi sospetti di accesso alla rete.

La disabilitazione degli account inutilizzati e privilegiati sui client limita le possibilità per gli aggressori di ottenere accesso tramite credenziali compromesse.

Implementazione di Policy di Sicurezza


L’implementazione di policy di sicurezza efficace è essenziale per prevenire gli attacchi SMB Relay. L’adozione di NTLMv2, ad esempio, migliora la sicurezza dell’autenticazione riducendo il rischio di attacchi di relay.

L’imposizione di politiche di password sicure garantisce che le credenziali degli utenti non siano facilmente compromesse.

Monitorare e registrare costantemente le attività di rete aiuta a rilevare attività sospette in tempo reale. La visibilità sulla rete consente una risposta più rapida e mirata agli incidenti di sicurezza.

Strumenti e Tecniche di Difesa

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Per proteggere i sistemi dagli attacchi SMB relay, è essenziale impiegare strumenti di monitoraggio avanzati e implementare tattiche di inganno come gli honeypots. Questi approcci aiutano ad individuare e prevenire attività malevole, assicurando al contempo un ambiente più sicuro per i dati sensibili.

Software di Monitoraggio e Rilevamento


Software dedicati al monitoraggio e al rilevamento sono cruciali nella difesa contro gli attacchi SMB relay. Tali strumenti possono eseguire una scansione continua delle reti per identificare comportamenti anomali. Nei tool di rilevamento avanzato, i dati di rete vengono analizzati in tempo reale, il che permette di intervenire prima che si verifichino danni significativi. Un esempio di ciò sono le soluzioni proposte da Microsoft, che offrono strategie difensive per il traffico SMB. Inoltre, è importante abilitare le firme SMB per garantire integrità e autenticità nei messaggi di autenticazione. Questi software devono poter integrare allarmi rapidi che avvisano gli amministratori di rete in caso di potenziali attacchi.

Uso di Honeypots


Gli honeypots rappresentano una tecnica ingegnosa per distrarre e analizzare gli aggressori. Questi sistemi fungono da trappole all’interno delle reti, fingendo di contenere informazioni importanti. Quando un aggressore interagisce con un honeypot, vengono raccolte informazioni preziose sulle sue tecniche e motivazioni. Per implementare honeypots efficaci contro gli attacchi SMB relay, è fondamentale configurare correttamente i loro parametri e monitorarli attivamente. Gli honeypots permettono di studiare il comportamento di un attacco in un ambiente controllato, consentendo aggiornamenti e adeguamenti delle difese basati su dati concreti. Tali informazioni possono essere usate per rafforzare le difese esistenti e prevenire futuri attacchi.

Dimostrazione Pratica


Invece di decifrare gli hash raccolti con Responder, possiamo invece inoltrare quegli hash a macchine specifiche e potenzialmente ottenere accesso. Utilizzeremo il laboratorio AD creato nei precedenti ariticoli, per questo attacco é necessario che:

Requisiti:

La firma SMB deve essere disabilitata o non applicata (disabled or not enforced) , come di default, sul target.
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Le credenziali utente inoltrate devono essere da admin sulla macchina per ottenere un accesso, nel nostro caso :

prima di continuare dobbiamo configurare correttamente responder per fare in modo che gli hash che cattureremo non siano intercettati ma inoltrati (RELAYED , appunto):

sudo mousepad /etc/responder/Responder.conf
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ed ora usaimo ntlmrelay.py che riceverá da RESPONDER l’hash e lo indirizzerá verso la macchina target, se l’utente é una admin della macchina (e “sesposito” lo é) l’attacco funzionerà.
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ora serve un evento sulla rete, per esempio una richiesta di accesso ad un folder che non esiste:

Un attacco SMB Relay si basa sul fatto che un dispositivo della rete (la vittima) invii volontariamente una richiesta SMB o NTLM di autenticazione. Senza questa interazione iniziale, l’attaccante non può ottenere l’hash NTLM dell’utente da “inoltrare”. L’evento può essere causato in diversi modi:

Attivato da un utente:


Un utente accede a una condivisione di rete SMB malevola (ad esempio, cliccando su un link “smb://attacker-ip” inviato in un’email).

L’utente tenta di stampare su una stampante SMB configurata in modo malevolo.

Attivato passivamente:


L’attaccante utilizza un tool come Responder per “spoofare” (falsificare) risposte a richieste di rete DNS o WPAD. La vittima, in cerca di un servizio SMB o WPAD, si connette automaticamente al server malevolo.

Alcuni dispositivi inviano automaticamente richieste SMB alla rete (ad esempio, per cercare condivisioni di rete o stampanti).

Perché funziona?


L’attacco funziona sfruttando le debolezze del protocollo NTLM in combinazione con configurazioni di rete non sicure. Ecco i dettagli tecnici:

Autenticazione tramite NTLM:


Quando un dispositivo cerca di autenticarsi con SMB, invia un hash NTLM (challenge-response) al server. Questo hash rappresenta le credenziali dell’utente.

L’attaccante cattura questo hash durante l’evento e lo inoltra a un altro server (il “target”) che accetta la stessa autenticazione.

Assenza di SMB Signing:


L’attacco SMB Relay funziona solo se il SMB Signing è disabilitato o non richiesto sul server target.

SMB Signing protegge l’integrità del traffico SMB verificando che i messaggi non siano stati alterati. Se non è abilitato, l’attaccante può inoltrare il traffico senza che il server si accorga della manipolazione.

Credenziali valide:


Se l’utente le cui credenziali sono state inoltrate ha i privilegi di amministratore sul server target, l’attaccante ottiene accesso completo.

Assenza di MFA (Autenticazione Multifattore):


NTLM non supporta nativamente l’autenticazione a due fattori. Pertanto, l’attacco funziona se il sistema non richiede ulteriori verifiche.
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Gli hash del SAM locale sono stati estratti. Questi hash possono ora essere portati offline e decifrati. Ancora meglio, possiamo utilizzare attacchi pass-the-hash per accedere alle macchine senza mai decifrare la password.

Nota: non abbiamo compromesso un account di dominio, né era necessario farlo. Ancora una volta, la bellezza degli attacchi relay è che non è mai necessario conoscere la password per portare a termine l’attacco. Quindi, serve una buona password policy!
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Ricezione qui sopra di una reverse shell.

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Fail of the Week: The SMD Crystal Radio That Wasn’t


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The crystal radio is a time-honored build that sadly doesn’t get much traction anymore. Once a rite of passage for electronics hobbyists, the classic coil-on-an-oatmeal-carton and cat’s whisker design just isn’t that easy to pull off anymore, mainly because the BOM isn’t really something that you can just whistle up from DigiKey or Mouser.

Or is it? To push the crystal radio into the future a bit, [tsbrownie] tried to design a receiver around standard surface-mount inductors, and spoiler alert — it didn’t go so well. His starting point was a design using a hand-wound air-core coil, a germanium diode for a detector, and a variable capacitor that was probably scrapped from an old radio. The coil had three sections, so [tsbrownie] first estimated the inductance of each section and sourced some surface-mount inductors that were as close as possible to their values. This required putting standard value inductors in series and soldering taps into the correct places, but at best the SMD coil was only an approximation of the original air-core coil. Plugging the replacement coil into the crystal radio circuit was unsatisfying, to say the least. Only one AM station was heard, and then only barely. A few tweaks to the SMD coil improved the sensitivity of the receiver a bit, but still only brought in one very local station.

[tsbrownie] chalked up the failure to the lower efficiency of SMD inductors, but we’re not so sure about that. If memory serves, the windings in an SMD inductor are usually wrapped around a core that sits perpendicular to the PCB. If that’s true, then perhaps stacking the inductors rather than connecting them end-to-end would have worked better. We’d try that now if only we had one of those nice old variable caps. Still, hats off to [tsbrownie] for at least giving it a go.

Note: Right after we wrote this, a follow-up video popped up in our feed where [tsbrownie] tried exactly the modification we suggested, and it certainly improves performance, but in a weird way. The video is included below if you want to see the details.

youtube.com/embed/3jleBhsdZig?…

youtube.com/embed/-N85ixkloNs?…


hackaday.com/2024/12/03/fail-o…



L’Exploit per l’RCE sui Firewall Palo Alto è Online! Amministrazione Inclusiva… per Tutti!


Da qualche ora su Breach Forum un threat actor dal nome “newplzqibeme”, ha condiviso un repository GitHub dove è pubblicato un exploit scritto in python per lo sfruttamento attivo della CVE-2024-0012 su PanOS (il sistema operativo dei firewall Palo Alto).

L’exploit garantisce all’attaccante, accesso completo amministrativo al firewall con un meccanismo di Authentication Bypass, ottenendo l’accesso come amministratore.

Nel post di “newplzqibeme” sono riportati a titolo di esempio due IP pubblici, che sono molto probabilmente dei firewall esposti e vulnerabili.

I firewall con PanOS 10.2, 11.0, 11.1 e 11.2 sono affetti da questa CVE se non aggiornati alle rispettive versioni (>= 10.2.12-h2, >= 11.0.6-h1, >= 11.1.5-h1 e >= 11.2.4-h1).

La CVE, categorizzata con livello 9.3 (ancora sotto revisione), permette appunto accesso amministrativo completo al firewall e il tool di exploit a disposizione pubblicamente su GitHUB, permette anche la creazione di una Reverse Shell per l’attaccante.

Lo script su GitHUB è aggiornatissimo (ultimo update 1 Dicembre 2024).
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Sul sito di Paolo Alto ci sono tutte le informazioni sulla CVE, le possibili mitigazioni e i dettagli tecnici.

Viene anche citata un POC (Proof Of Concept) per lo sfruttamento di tale CVE che abbiamo trovato su GitHUB (anche questa relativamente aggiornata alla data di 15 giorni dalla stesura di questo articolo).
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Il nostro consiglio è quello di intervenire immediatamente sui firewall eventualmente esposti su internet con l’interfaccia web di amministrazione, ma non solo!

Anche i firewall non esposti sono vulnerabili a tale attacco se l’accesso avviene da una trusted network; nel malaugurato caso in cui un thread actor abbia già accesso alle vostre reti.

In questo momento ci sono circa 257 mila dispositivi esposti su internet che rispondo a Palo Alto Global Protect. Si consiglia di aggiornare tali device, se ne siete in possesso, per evitare accessi indesiderati da parte degli attaccanti

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A Month Without IPV4 is Like a Month Without…


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Recently, there was a Mastodon post from [nixCraft] challenging people to drop their NAT routers for the month of November and use only IPv6. What would it be like to experience “No NAT November?” [Alex Haydock] decided to find out.

What did he learn? You’d imagine he’d either wholeheartedly embrace IPv6 or stagger back in and warn everyone not to mess with their configuration. Instead, he recommends you go IPv6 mostly. He notes he is only talking about a home network, not necessarily networks for a big company or an Internet carrier. That’s a different topic.

IPv6 has been around since 1998, but it has been slow to catch on. However, OS support seems universal at this point. [Alex] was able to easily switch on IPv6 only using Windows, macOS, and several Linux flavors. He didn’t use any Android devices, but they should be OK. His iOS phones were fine.

Where he did have problems was with embedded devices like the Nintendo Switch and a Steam Deck — surprising, since the Steam Deck uses Linux. Actually, the Steam device does support IPV6, it just thinks that if it doesn’t have an IPv4 network, the network must be down.

Some home networking gear also required IPv4 addresses to use their management interfaces. That’s especially funny since the devices clearly know about IPv6. They just don’t serve web pages over their IPv6 address.

Unfortunately, there are many websites that do not have IPV6 servers. That’s not as rare as you might think and [Alex] points out offenders like GitHub, Reddit, Discord, and Steam. No IPv4, no access to those and many other sites.

So despite being No NAT November, it was necessary to set up a NAT64 gateway to read IPv4-only websites. However, unlike normal IPv4 NAT (NAT44), you can use a NAT64 gateway anywhere on the network. [Alex’s] ISP hosts a NAT64 and DNS64 instance and that solved his problem.

The post goes on about other specific cases — if you’ve ever even thought about IPv6, it is worth a read. Switching over? Probably not yet, but as [Alex] points out, with a little work and perseverance, it is possible.

In addition to our earlier coverage of why IPv6 isn’t more popular, we’ve also made the arguments about why it should be.


hackaday.com/2024/12/03/a-mont…

Acclamarele Righi reshared this.



3D Printing Threaded Replacements


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Printing an object with threads is nothing new. If you know the specifications on the other thread or you are in control of it, no problem. But [Shop Therapy] wanted to print parts that mate with an existing unknown thread. Out come the calipers.

The first measurement is the height. He rounded that up in the video but mentioned in the comments that it should really be a little smaller so that it seats properly.

After that, he measures the pitch and the major diameter. Next, of course, is the minor diameter. The pitch is related to the spacing of the threads, the major diameter is the diameter of the outside part of the threads, and the minor diameter is the neck without threads.

Next, he’s off to Fusion 360 to design the matching cap. Of course, you could use whatever 3D CAD software you like. Fusion does have some nice thread-related operations, and while it isn’t exactly free, you can get licenses for personal use with no difficulty.

Printing threads has its ups and downs. We prefer embedding metal threads into our prints.

youtube.com/embed/8ZbPqpAxYJ4?…


hackaday.com/2024/12/03/3d-pri…



Car Radio Chip Goes Into DIY Build


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[Sjef Verhoeven] still loves radio and enjoys the challenge of listening to radio signals from far away. He wanted to build his own radio and turned to the TEF6686 chip, a device often found in car radios. It is known to be very sensitive and seemed perfect for pulling in weak signals. So [Sjef] built this DIY radio and shares the details in this recent Spectrum post.

Unlike older radio-on-chip devices, the TEF6686 is a DSP, which, according to the post, is part of the reason it is ultrasensitive. Even though it is made for car radios, the device is versatile and can pick up shortwave as well as the usual broadcast bands, with the right configuration.

Initially, [Sjef] wanted to design his own tuner but rapidly found inexpensive modules. These had shielding and through-hole pins, making it much easier to deploy a radio using the chip. The modules run around $25 or less.

The rest of the project centers around an ESP32 and an OLED display, along with switches and encoders. The device requires a host to upload its firmware, so a device with a lot of flash memory was a must. The host must also store fonts for the OLED, and [Sjef] even included a database of ham radio callsigns so that when receiving a North American station, you can instantly see which state or province the station is probably in.

If you want to build a duplicate of this radio, all the details are on GitHub. You can also find kit versions.

If you want to build your own shortwave radio, you could spend more. Or, break out a breadboard, if you prefer.


hackaday.com/2024/12/03/car-ra…



Chess What: One More Pi-Powered Board


PI Board chess board on a table in a room

Chess is timeless, but automating it? That’s where the real magic begins. Enter [Tamerlan Goglichidze]’s Pi Board, an automated chess system that blends modern tech with age-old strategy. Inspired by Harry Potter’s moving chessboard and the commercial Square Off board, [Tamerlan] re-imagines the concept using a Raspberry Pi, stepper motors, and some clever engineering. It’s not just about moving pieces — it’s about doing so with precision and flair.

At its core, the Pi Board employs an XY stepper motor grid coupled with magnets to glide chess pieces across the board. While electromagnets seemed like a promising start, [Tamerlan] found them impractical due to overheating and polarity-switching issues. Enter servo linear actuators: efficient, precise, and perfect for the job.

But the innovation doesn’t stop there. A custom algorithm maps the 8×8 chess grid, allowing motors to track positions dynamically—no tedious resets required. Knight movements and castling? Handled with creative coding that keeps gameplay seamless. [Tamerlan] explains it all in his sleekly designed build log.

Though it hasn’t been long since we featured a Pi-powered LED chess board, we feel that [Tamerlan]’s build stands out for its ingenuity and optimization. For those still curious, we have a treasure trove of over fifty chess-themed articles from the last decade. So snuggle up during these cold winter months and read up on these evergreens!

youtube.com/embed/2aoKBoOyZoQ?…


hackaday.com/2024/12/03/chess-…



ivdp.it/articoli/la-nato-allar…


Triste giornata quella in cui ci ha lasciato Iole Mancini, staffetta partigiana imprigionata e torturata dai nazisti per non aver detto loro quello che volevano sapere e cioè per non aver tradito i suoi compagni di lotta per la Liberazione. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglia, all’Anpi nazionale e all’Anpi romana per la grave perdita. Se ne è andata una testimone di quello che fu uno dei periodi più bui della storia del nostro paese. Se ne è andata una testimone della Resistenza che ha speso la sua lunga vita per trasmetterne i valori alle nuove generazioni. Iole era consapevole che solo attraverso la conoscenza di quello che è stato il fascismo, dei drammi che ha prodotto si può condurre una battaglia per contrastare lo sdoganamento che è in atto. Nessuna giustificazione per chi cerca di riabilitare il fascismo, applichiamo la Costituzione che è antifascista in tutti i suoi articoli. Questo è l’insegnamento da trarre dagli interventi di Iole sempre presente alle manifestazioni antifasciste per cantare ” Bella Ciao”. E allora ciao Iole, “Bella Partigiana”

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Rita Scapinelli, responsabile dipartimento Antifascismo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea




Perché troviamo domande su software commerciale nei concorsi pubblici?


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Talvolta nei quiz dei concorsi pubblici generalisti si trovano domande su prodotti software commerciali specifici, anche senza che questi siano essenziali al ruolo o agli scopi della funzione desiderata.
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L'articolo proviene dal blog #ZeroZone di

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Holograms: the Art of Recording Wavefronts


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The difference between holography and photography can be summarized perhaps most succinctly as the difference between recording the effect photons have on a surface, versus recording the wavefront which is responsible for allowing photographs to be created in the first place. Since the whole idea of ‘visible light’ pertains to a small fragment of the electromagnetic (EM) spectrum, and thus what we are perceiving with our eyes is simply the result of this EM radiation interacting with objects in the scene and interfering with each other, it logically follows that if we can freeze this EM pattern (i.e. the wavefront) in time, we can then repeat this particular pattern ad infinitum.
Close-up of the wavefront pattern recorded on the holographic film (Credit: 3Blue1Brown, YouTube)Close-up of the wavefront pattern recorded on the holographic film (Credit: 3Blue1Brown, YouTube)
In a recent video by [3Blue1Brown], this process of recording the wavefront with holography is examined in detail, accompanied by the usual delightful visualizations that accompany the videos on [3Blue1Brown]’s channel. The type of hologram that is created in the video is the simplest type, called a transmission hologram, as it requires a laser light to illuminate the holographic film from behind to recreate the scene. This contrasts with a white light reflection hologram, which can be observed with regular daylight illumination from the front, and which is the type that people are probably most familiar with.

The main challenge is, perhaps unsurprisingly, how to record the wavefront. This is where the laser used with recording comes into play, as it forms the reference wave with which the waves originating from the scene interact, which allows for the holographic film to record the latter. The full recording setup also has to compensate for polarization issues, and the exposure time is measured in minutes, so it is very sensitive to any changes. This is very much like early photography, where monochromatic film took minutes to expose. The physics here are significant more complex, of course, which the video tries to gently guide the viewer through.

Also demonstrated in the video is how each part of the exposed holographic film contains enough of the wavefront that cutting out a section of it still shows the entire scene, which when you think of how wavefronts work is quite intuitive. Although we’re still not quite in the ‘portable color holocamera’ phase of holography today, it’s quite possible that holography and hologram-based displays will become the standard in the future.

youtube.com/embed/EmKQsSDlaa4?…


hackaday.com/2024/12/03/hologr…



After a machine learning librarian released and then deleted a dataset of one million Bluesky posts, several other, even bigger datasets have appeared in its place—including one of almost 300 million non-anonymized posts.#Bluesky #Socialmedia #machinelearning #DataBrokers


Windows 10 Addio! Ora Microsoft Ti Lascia Installare Windows 11 a tuo rischio e pericolo


A meno di un anno dalla fine della manutenzione di Windows 10, Microsoft conferma la possibilità di installare Windows 11 su PC non compatibili, specificando di non essere responsabile di ogni potenziale problema aggiungendo due piccoli dolorosi avvertimenti.

Dopo molti anni di servizio, Windows 10 verrà ritirato il 14 ottobre 2025, tra poco meno di un anno. Dopo tale data il sistema rimarrà ovviamente funzionante, ma non riceverà più alcun aggiornamento, né di qualità né di sicurezza. Continuare a utilizzare un computer con Windows 10 sarà quindi possibile, ma esporrà a maggiori rischi di pirateria informatica e potenziali problemi di stabilità.

Aggiornamento a Windows 11 o rimanere su Windows 10


Per i possessori di un computer che utilizza ancora questo sistema operativo sono possibili diverse soluzioni a seconda dei casi illustrati. Se il PC soddisfa i requisiti hardware, il modo più semplice è eseguire l’aggiornamento gratuito a Windows 11. Questo a condizione che il software di cui hai assolutamente bisogno funzioni con questa versione. Per i PC incompatibili, tuttavia, le cose sono un po’ più complicate.

La soluzione consigliata da Microsoft, ma anche la più costosa, è investire in un nuovo computer compatibile con Windows 11. Per chi non vuole o non può permettersi un simile acquisto, Microsoft offre un programma di manutenzione estesa per Windows 10. Per la cifra di 30 dollari, ti permetterà di beneficiare di un ulteriore anno di mantenimento. Una tregua a breve termine che non vale davvero il prezzo.

Rimangono quindi due strade possibili: sostituire Windows 10 con una distribuzione Linux, come Ubuntu, Linux Mint o anche Fedora. Oppure forzare l’installazione di Windows 11 utilizzando una tecnica per aggirare i requisiti hardware del sistema. La manovra è abbastanza semplice e non richiede particolari conoscenze informatiche, ma presenta comunque alcuni inconvenienti, sui quali Microsoft insiste molto.

Installare Windows 11 su un PC non compatibile è possibile ma non in tutti i casi


Come promemoria, quando è stato rilasciato Windows 11, Microsoft ha imposto un elenco di caratteristiche hardware che i PC che desiderano aggiornare devono soddisfare. Tra i requisiti, la presenza di un processore a 64 bit con una frequenza di almeno 1 GHz e che supporti le istruzioni POPCNT e SSE4.2, una RAM minima di 4 GB e un modulo di sicurezza TPM 2.0.

È proprio quest’ultimo punto che ha cristallizzato le frustrazioni degli utenti. Molti processori che si sono rivelati abbastanza potenti per far funzionare Windows 11 sarebbero sprovvisti di questo chip TPM 2.0. pertanto si ritroverebbero privati ​​dell’ultima versione del sistema operativo. Da allora, sono stati sviluppati una moltitudine di tecniche e strumenti, dagli stessi utenti, per aggirare questo vincolo e installare Windows 11 su PC normalmente incompatibili.

Esistono diversi metodi di facile implementazione. Come l’utilizzo dello strumento Rufus, che offre un’opzione specifica per creare una chiave USB di installazione di Windows 11 che ignora la presenza di un modulo TPM 2.0. Oppure lo script FlyBy11 che consente l’aggiornamento di un modulo non compatibile con la versione 24H2 di Windows 11. La pratica è talmente diffusa che Microsoft fornisce addirittura un metodo per farlo nella sua pagina dedicata all’installazione di Windows 11, basato sulla modifica di una chiave di registro.
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Se esistono soluzioni per aggirare la presenza di un chip TPM 2.0, non esiste però alcuna tecnica per installare Windows 11 su un PC dotato di processore che non supporta le istruzioni POPCNT e SSE4.2. Per queste macchine non c’è altra alternativa che continuare con Windows 10 o migrare a una distribuzione Linux.

Installazione sconsigliata e forti incentivi a non farlo


Con l’avvicinarsi della fine vita di Windows 10 e di fronte all’ondata di metodi per aggirare i suoi requisiti hardware, Microsoft sembra quindi essersi arresa. Sta quindi cercando di bloccare l’installazione di Windows 11 su PC non compatibili. Questo anche se sconsiglia vivamente questa pratica, e ha voluto renderlo noto in maniera perfettamente chiara e alquanto invasiva.

Innanzitutto, nella sua pagina web dedicata all’installazione di Windows 11 su un computer che non soddisfa i requisiti hardware, Microsoft ha aggiunto un lungo paragrafo. Questo paragrafo funge da “disclaimer”. L’azienda tiene a precisare che declina ogni responsabilità in caso di problema, hardware o software, verificatosi su un PC che avrebbe forzato l’installazione di Windows 11.

Ma soprattutto, l’azienda indica in questa stessa pagina che ci sarà una filigrana inamovibile, la quale verrà aggiunta sul desktop dopo aver installato Windows 11 su un computer incompatibile. Sulla stessa linea, un messaggio di avviso apparirà inaspettatamente nelle Impostazioni di Windows, per ricordare regolarmente all’utente che il suo PC non soddisfa i requisiti minimi di configurazione.

Una pratica un po’ aggressiva ed invasiva, a cui purtroppo Microsoft è abituata nella comunicazione e promozione di questi prodotti. Non siamo sicuri che questo atteggiamento avrà l’effetto desiderato sui possessori di un PC ufficialmente non compatibile con Windows 11, ma non possiamo biasimare l’azienda per non aver avvisato i propri utenti dei rischi che comporta.

Una buona notizia, però: sempre sulla stessa lunghezza d’onda, Microsoft ora descrive in modo molto chiaro la procedura da seguire per effettuare il downgrade a Windows 10 in caso di problemi. Anche se la maggior parte delle persone che hanno installato forzatamente Windows 11 non riscontrano grossi problemi con il proprio PC, è sempre utile avere un modo conveniente per tornare indietro per coloro che potrebbero riscontrare difficoltà.

L'articolo Windows 10 Addio! Ora Microsoft Ti Lascia Installare Windows 11 a tuo rischio e pericolo proviene da il blog della sicurezza informatica.

in reply to Cybersecurity & cyberwarfare

stanno messi davvero male. Basterebbe installare @ufficiozero 11 per godere di un aspetto simil Windows ma con linux sotto il cofano....

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Missili ipersonici e sciami di droni. La risposta Usa si chiama Dogma

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Le nuove minacce emergenti nello scenario bellico odierno, dai missili ipersonici altamente manovrabili a sciami coordinati di droni, stanno trasformando il panorama della difesa aerea, aumentando il grado di complessità e, di conseguenza, riducendo l’efficacia dei sistemi



Autogolpe in Corea del Sud, il presidente dichiara la legge marziale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con una mossa a sorpresa, il presidente della Corea del Sud ha imposto la legge marziale ed esautorato il parlamento
L'articolo Autogolpe in Corea del Sud, il presidentehttps://pagineesteri.it/2024/12/03/asia/autogolpe-in-corea-del-sud-il-presidente-dichiara-la-legge-marziale/



Scratch And Sniff Stickers And The Gas Panic of ’87


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Ever wonder how those scratch and sniff stickers manage to pack a punch of aroma into what looks like ordinary paper? The technology behind it is deceptively clever, and has been used everywhere from children’s books to compact discs.

Most Scratch and Sniff stickers are simple nose-based novelties, though they’ve seen other uses as diagnostic tools, too. As Baltimore Gas and Electric discovered in 1987, though, these stickers can also cause a whole lot of hullabaloo. Let’s explore how this nifty technology works, and how it can go—somewhat amusingly—wrong.

The Science

269248353M developed the scratch and sniff technology in the 1960s. It quickly gained iconic status in the decades that followed. via eBay
At its heart, scratch and sniff technology involves the microencapsulation of tiny smellable particles, which are then impregnated into stickers or other paper products. Microscopic amounts of aromatic materiale are trapped inside gelatin or plastic capsules, and then stuck to paper. When you scratch the surface, these capsules rupture, releasing their aromatic cargo into the air. It’s an elegant feat of materials engineering, originally developed by Gale W. Matson. Working at 3M in the 1960s, he’d been intending to create a new kind of carbonless copy paper.

Scratch and Sniff stickers soon became a popular novelty in the 1970s. The catchy name was perfect—it told you everything you need to know. A children’s book named Little Bunny Follows His Nose was one of the first widespread applications. Released in 1971, it was entirely based around the whole scratch and sniff concept. Children could read along and scratch various illustrations of peaches, roses and pine needles to see what they smelled like. The book was reprinted multiple times, remaining in publication for over three decades.

Other popular media soon followed. Pop rock band The Raspberries put a scratch and sniff sticker on their album cover in 1972. Director John Waters would go on to release his 1981 film Polyester with an accompanying “Odorama” card, which featured multiple smells for viewers to sniff during the movie. The concept still resurfaces occasionally, though the gimmick is now well-worn. In 2010, Katy Perry’s Teenage Dream album smelled like cotton candy thanks to a scratch-and-sniff treatment on the Deluxe Edition, and King Gizzard & The Lizard Wizard put a similar touch on 2017’s Flying Microtonal Banana.

Best Intentions

26924837Gas safety education is one of the most common uses of scratch and sniff technology today. via National Energy Foundation
Could scratch and sniff technology be put to more serious and noble uses? Enter Baltimore Gas and Electric Company. In 1987, the energy company had found the perfect way to educate customers about gas safety. The plan was foolproof—mail out 300,000 brochures with a scratch and sniff panel that would familiarize customers with the distinctive rotten-egg smell of mercaptan. That’s the sulfur compound added to natural gas to make leaks more easily detectable.

The brochures featured a red flame impregnated with scratch and sniff material. “Scratch this flame with your fingernail,” read the mailer. “Sniff it. . . . Let your family sniff it and be sure everyone recognizes the odor.”

The mailers were sent out with the best of intentions, in the pursuit of education and public safety. Unfortunately, the problem soon became apparent. Paper envelopes aren’t exactly hermetically sealed, and the stickers used were simply far too potent. The microencapsulated mercaptan scent was floating out of the envelopes before anyone could even get to the scratching part. Soon, the smell of gas was wafting out of these brochures all across Baltimore.
26924839BG&E uses a scratch and sniff element in its modern gas safety brochures. They’ve found a way to refine the technique to cause less trouble. via BG&E
The result was exactly what you’d expect when 300,000 pieces of mail start simulating gas leaks all over town. Fire departments across the city were fielding a deluge of calls from concerned citizens who thought their houses were about to explode. Many hadn’t opened their mailers—they’d simply detected the smell and rang in the alarm.

The LA Times caught the story, and reported that Baltimore firefighters had responded to “at least half a dozen false alarms.” Officials noted that one call was attended by 27 firefighters and 8 pieces of equipment, all over a poorly-thought-out brochure. “I finally went up to this BG&E bill on the table, and the odor was so strong, you only had to be in the vicinity of it,” fire Capt. Raymond Devilbiss told the LA Times.

Spokesman for Baltimore Gas and Electric Company, John Metzger, would later describe the faux pas as “somewhat of an embarrassment.” The company quickly withdrew the remaining brochures, but the damage was done. They’d successfully demonstrated that their gas detection additive worked perfectly – perhaps a little too perfectly.

Funnily enough, this incident didn’t discourage other utilities from trying the same thing. Promo Printing Group in Florida produces a range of mercaptan scratch and sniff cards for various cities and gas utilities. You can get them from the National Energy Foundation, too. Utilities are still mailing them out, as well, and there’s at some anecdotal evidence on Reddit that this actually helped someone catch a gas leak in their own neighborhood.
26924841via Reddit
The problem in the Baltimore case seems to be that the scratch and sniff stickers were simply too potent, or were otherwise releasing their scent when they shouldn’t have been. The incident serves as a reminder that even the simplest ideas can have unexpected consequences, especially when you’re literally mailing out thousands of artificial gas leaks. It’s a cautionary tale about the importance of exploring all possible failure modes–even the ones that seem absurd at first glance.

In the end, Baltimore Gas and Electric learned a valuable lesson about the potency of microencapsulation technology, and fire departments across Baltimore got some unexpected drill practice. As for the residents? They certainly didn’t forget what a gas leak smells like anytime soon. Indeed, though, the education campaign might have been pointless for some—the false alarm suggests many residents already knew the aroma quite well!


hackaday.com/2024/12/03/scratc…



Bluesky praticherà verifiche più stringenti contro l'impersonificazione.

Anche se l'utente può creare un dominio personalizzato, Bluesky non supporta un sistema di verifica e questo ha attirato molti utenti a fingersi celebrità per avere più follower o, all'estremo, per aggirare altre persone.



Venntel is a primary provider of location data to the government or other companies that sell to U.S. agencies. The FTC is banning Venntel from selling data related to health clinics, refugee shelters, and much more.#News
#News



Tutte le difficoltà di Parigi sulla Difesa, che rischia di rimanere indietro in Europa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Se l’Europa della Difesa stenta a decollare, anche la Francia non se la passa troppo bene. Nel panorama Ue, Parigi rimane forse l’attore militare più importante, ma il suo prestigio è da ricondurre più a rendite del passato che a prospettive presenti. La Francia ha



Con Visual Studio Code Puoi scrivere programmi per Commodore 64!


È stato rilasciato ilVS64 v2.5.13. Si tratta di un “change log” che riporta ‘Correzioni di bug e miglioramenti minori’ su l’aggiornamento del RAD più famoso targato Microsoft.

L’estensione VS64 semplifica lo sviluppo di software per C64 utilizzando Visual Studio Code.

Fornisce un supporto approfondito per gli assembler 6502, i compilatori C e C++ e il linguaggio di programmazione BASIC. È dotato di un sistema di progetto e build, compilatori e convertitori per file BASIC e di risorse e si integra bene con tutte le funzionalità avanzate di Visual Studio Code, come il sistema di task e launch, debugging e introspection e supporto per grammatica e semantica del linguaggio.

Questa sarà un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di tecnologia vintage, in particolare per coloro che sono cresciuti con il leggendario Commodore 64 e il Commodore VIC-20. Questi dispositivi iconici hanno segnato l’inizio del loro viaggio nel mondo della programmazione, grazie al linguaggio BASIC, che ha gettato le basi per molte carriere tecnologiche di oggi.
26916205Immagine del RAD Visual Studio e l’interfaccia per la scrittura del codice (fonte theoasisbbs.com)
Oggi, Microsoft Visual Studio rappresenta l’evoluzione del concetto di RAD (Rapid Application Development), offrendo una piattaforma versatile che consente di sviluppare con qualsiasi linguaggio di programmazione.

Questa innovazione, combinata con il fascino nostalgico delle console vintage, promette di conquistare gli appassionati di ieri e di oggi, unendo passato e futuro in un’unica esperienza entusiasmante.

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Supply Chain e DDoS tra le Stelle. Trovati Ricevitori Satellitari con modulo DDoS interno


La polizia sudcoreana ha arrestato il capo di un’azienda e cinque dei suoi dipendenti che hanno prodotto più di 240.000 ricevitori satellitari dannosi. Su richiesta dell’acquirente, i dispositivi sono stati dotati di funzionalità per attacchi DDoSoppure hanno ricevuto aggiornamenti malevoli dopo la vendita.

È stato riferito che la polizia sudcoreana ha scoperto il piano dannoso dopo aver ricevuto informazioni operative dall’Interpol, nonché in seguito alle azioni di uno dei sospettati inserito nella lista dei ricercati internazionali.

“A luglio, l’Interpol ci ha fornito informazioni secondo cui una emittente illegale stava importando ricevitori satellitari dotati di capacità di attacco DDoS prodotti da una società coreana”, si legge nel comunicato stampa. “L’analisi dell’hardware ha mostrato che le funzioni DDoS sono state installate sui dispositivi durante un aggiornamento del firmware.”

Sebbene il comunicato delle forze dell’ordine non riveli i nomi delle società in questione, è noto che entrambe operano dal 2017.

Tutto è iniziato nel novembre 2018, quando un’anonima società acquirente si è rivolta ad un certo produttore sudcoreano con un ordine speciale e ha chiesto di dotare i ricevitori satellitari di funzioni per effettuare attacchi DDoS. Presumibilmente ciò era necessario per contrastare gli attacchi dei concorrenti.

L’ordine è stato completato, anche se non è stato specificato quali funzioni DDoS supportavano tali apparecchi. Le forze dell’ordine sottolineano che tali attacchi mirati a sistemi esterni sono, in ogni caso, sempre illegali.

Tra gennaio 2019 e settembre 2024 il produttore ha spedito oltre 240.000 ricevitori satellitari, di cui 98.000 con un modulo DDoS immediatamente preinstallato. Il resto ha ricevuto funzionalità dannose tramite successivi aggiornamenti del firmware.

Quel che è peggio è che anche gli utenti comuni dei ricevitori hanno preso parte involontariamente a questi attacchi e durante gli attacchi DDoS. Hanno addirittura notato un calo delle prestazioni dei loro dispositivi.

Attualmente sei degli arrestati sono già stati accusati e il tribunale ha anche approvato il sequestro dei beni della società. Si parla di una confisca di 61 miliardi di won sudcoreani (circa 43,5 milioni di dollari). Secondo le stime delle forze dell’ordine, questo è quanto ha guadagnato l’azienda senza nome dalla vendita di dispositivi dannosi.

Allo stesso tempo, gli acquirenti rimangono ancora in libertà e la polizia coreana riferisce che sta collaborando con colleghi di altri paesi per trovarli e trattenerli rapidamente.

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Somalia, le autorità di Jubaland sospendono i voli

L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo

Le autorità di Jubaland hanno sospeso tutti i voli per Raskamboni, una città di confine strategica tra Kenya e Somalia, in mezzo alle crescenti tensioni con Mogadiscio. La decisione segue le segnalazioni di



Oltre l’Underground: Tecnologie e Rotte Segrete del Contrabbando di Persone


Il contrabbando di persone è un’attività criminale che continua a prosperare nell’underground, sfruttando tecnologie avanzate per evitare la rilevazione e garantire comunicazioni sicure.

Recenti informazioni rivelano come i contrabbandieri utilizzino strumenti di crittografia come PGP e piattaforme di messaggistica sicura come Jabber per coordinare le loro operazioni.

Il Reclutamento di Contrabbandieri Esperti


Un recente post su un forum underground, scritto da un utente chiamato “smartcore,” cerca un nuovo “capitano” con esperienza in operazioni di contrabbando. Il post specifica la necessità di trasportare 10-20 persone settimanalmente su brevi distanze, utilizzando probabilmente un sistema aereo. La comunicazione sicura è garantita dall’uso obbligatorio della crittografia PGP, con Jabber come opzione per la messaggistica.
26912603Le Rotte del Contrabbando
Le rotte più comuni per il contrabbando di persone includono la traversata dal litorale turco alle isole greche.

Nel 2024 circa 24.000 migranti sono stati salvati dalla Turchia mentre tentavano di raggiungere la Grecia. Una volta sbarcati, molti migranti cercano di proseguire il loro viaggio verso l’Europa occidentale attraverso la rotta balcanica, affrontando numerosi ostacoli e pericoli lungo il percorso.

Il conflitto tra Israele e Hamas a Gaza, insieme alle tensioni con Hezbollah in Libano, ha causato un aumento significativo dei movimenti di persone. Questi conflitti hanno portato a una crisi umanitaria, con molte persone costrette a fuggire dalle loro case. Le rotte di contrabbando, come quelle menzionate nel post, potrebbero essere utilizzate per facilitare il movimento di civili che cercano di fuggire dalla guerra.

Tecnologie Utilizzate dai Contrabbandieri e Implicazioni per la Cybersecurity


Le attività criminali nell’underground come il contrabbando di persone sono un problema complesso che sfrutta tecnologie avanzate per operare nell’ombra. La collaborazione internazionale e l’uso di tecnologie avanzate sono essenziali per combattere efficacemente queste attività criminali.

Solo attraverso un impegno congiunto e l’uso di strumenti tecnologici avanzati possiamo sperare di ridurre l’impatto di queste attività criminali.

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io vorrei ancora capire secondo quale logica, in occidente, qualcuno può pensare che quella russa sia una strategia alla lunga vincente. hanno perso in afganistan, con più risorse e contro un nemico meno adattabile e che non li conosceva. qua sono contro altri russi, quelli che facevano manutenzione sugli impianti nucleari, la crema. avranno più uomini ma non pare comunque la ricetta per una vittoria. alla fine vince chi si adatta di più ed è più dinamico e flessibile. questa è la realtà. far avanzare il nemico per poi toglierli migliaia di uomini è un ottimo stratega, e chi pensa che conti solo il territorio non ha capito come si vince una guerra. senza contare che alla fine i russi neppure stanno spostando il fronte di chissà quanti km. nessuno dovrebbe far avanzare i propri uomini se poi non può garantire rifornimenti. è proprio stupido. non è una scelta quella di fregarsene dei propri uomini. qualsiasi capitale umano può essere dissipato alla fine in scelte sbagliate. dopotutto la russia è pure sotto-popolata. ha la popolazione di francia e regno unito messi assieme. mica sono i cinesi. o l'india, o il brasile. non tengono il conto numericamente neppure con gli stessi stati uniti.


OSHW Battery Tester Aims to Help Tame Lithium Cells


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It’s no exaggeration to say that the development of cheap rechargeable lithium-ion batteries has changed the world. Enabling everything from smartphones to electric cars, their ability to pack an incredible amount of energy into a lightweight package has been absolutely transformative over the last several decades. But like all technologies, there are downsides to consider — specifically, the need for careful monitoring during charging and discharging.

As hardware hackers, we naturally want to harness this technology for our own purposes. But many are uncomfortable about dealing with these high-powered batteries, especially when they’ve been salvaged or come from some otherwise questionable origin. Which is precisely what the Smart Multipurpose Battery Tester from [Open Green Energy] is hoping to address.

26906090Based on community feedback, this latest version of the tester focuses primarily on the convenient 18650 cell — these are easily sourced from old battery packs, and the first step in reusing them in your own projects is determining how much life they still have left. By charging the battery up to the target voltage and then discharging it down to safe minimum, the tester is able to calculate its capacity.

It can also measure the cell’s internal resistance (IR), which can be a useful metric to compare cell health. Generally speaking, the lower the IR, the better condition the battery is likely to be in. That said, there’s really no magic number you’re looking for — a cell with a high IR could still do useful work in a less demanding application, such as powering a remote sensor.

If you’re not using 18650s, don’t worry. There’s a JST connector on the side of the device where you can connect other types of cells, such as the common “pouch” style batteries.

The open source hardware (OSHW) device is controlled by the Seeed Studio XIAO ESP32S3, which has been combined with the LP4060 charger IC and a AP6685 for battery protection. The user interface is implemented on the common 0.96 inch 128X64 OLED, with three buttons for navigation. The documentation and circuit schematics are particularly nice, and even if you’re not looking to build one of these testers yourself, there’s a good chance you could lift the circuit for a particular sub-system for your own purposes.

Of course, testing and charging these cells is only part of the solution. If you want to safely use lithium-ion batteries in your own home-built devices, there’s a few things you’ll need to learn about. Luckily, [Arya Voronova] has been working on a series of posts that covers how hackers can put this incredible technology to work.

youtube.com/embed/QN8AuUfg2y8?…


hackaday.com/2024/12/03/oshw-b…



I ricercatori hanno scoperto vulnerabilità critiche nei client VPN di #PaloAlto Networks e #SonicWall, che potrebbero consentire agli aggressori di eseguire codice remoto sui sistemi Windows e macOS, installare certificati radice dannosi ed eseguire comandi privilegiati.



Il #3dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita dall’ONU nel 1992, per promuovere la piena inclusione, la tutela dei diritti e la valorizzazione della dignità delle persone con disabilità in ogni ambito della societ…


Beppe Grillo si rivolge ai sostenitori del M5S: “Il Movimento è morto e stramorto”


@Politica interna, europea e internazionale
Cosa ha detto Beppe Grillo nel suo “delicato” messaggio ai sostenitori del M5S Il fondatore e “garante” del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha attaccato l’ex premier e attuale leader del M5S, Giuseppe Conte, chiamandolo ripetutamente “Mago di Oz”,



Se Trump si mette d'accordo con Putin e Xi Jnping, sarà la fine dell'Ucraina, della NATO e della U.E.?

Credo che la domanda parta da presupposti quantomeno "irrealistici"… e comunque non capisco perché c'è chi non vuole rassegnarsi ad avere un po' di pazienza e aspettare che finisca come l'afganistan…. ma tutti i fan di putin hanno un particolare impedimento neurologico che impedisce loro di ricordare un paio di cosette, come l'afganistan e il muro di berlino (quest'ultimo solo per capire chi sono i più cattivi)? la russia può e DEVE essere sconfitta, per poi lasciarla a cuocere nel proprio brodo, isolata, fino a scelte migliori. non merita il consesso internazionale. tanto ha già i suoi amici fascistoidi corea del nord, cina, iran, serbia + sparsi gruppetti mafiosi come loro a giro per il mondo, tipo in africa. non sono neppure soli, e quindi perché preoccuparsi per loro e la loro solitudine? già con le loro guerre in asia, tipo georgia hanno dimostrato quello che sono, ma con l'ucraina hanno superato ogni limite. le porte dell'europa. è già successo con hitler. cosa pensava putin? che non sarebbe successo niente? putin è praticamente il ritorno di stalin. bella cosa. capisco i problemi economici della russia negli anni 1990 e 2000 ma questa non pare la risposta giusta. fammi capire… hai problemi, impazzisci, e torni ai servi della gleba o mafia equivalente in versione moderna? invadere i paesi vicini per sembrare forte all'opinione pubblica interna, e poter rimanere al potere. in occidente i leader passano, nei paesi fascisti rimangono sempre loro… qualcuno si è chiesto se sia regolare? la politica di una nazione non può essere legata a una singola persona: è pure un elemento di fragilità. non sono paesi forti. una politica a lungo termine non può durare quanto dura un governo di 5 anni, ma neppure può essere smepre la stessa persona per 40 anni a portarlo avanti. non funziona. è un sistema necrotico.



A new proposed rule change from the Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) could curtail the sale of American's personal data. That's if the agency survives the Trump presidency.

A new proposed rule change from the Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) could curtail the sale of Americanx27;s personal data. Thatx27;s if the agency survives the Trump presidency.#News

#News #x27


Torque Testing 3D Printed Screws


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Unless you’ve got a shop with a well-stocked hardware bin, it’s a trip to the hardware store when you need a special screw. But [Sanford Prime] has a different approach: he prints his hardware, at least for non-critical applications. Just how much abuse these plastic screws can withstand was an open question, though, until he did a little torque testing to find out.

To run the experiments, [Sanford]’s first stop was Harbor Freight, where he procured their cheapest digital torque adapter. The test fixture was similarly expedient — just a piece of wood with a hole drilled in it and a wrench holding a nut. The screws were FDM printed in PLA, ten in total, each identical in diameter, length, and thread pitch, but with differing wall thicknesses and gyroid infill percentages. Each was threaded into the captive nut and torqued with a 3/8″ ratchet wrench, with indicated torque at fastener failure recorded.

Perhaps unsurprisingly, overall strength was pretty low, amounting to only 11 inch-pounds (1.24 Nm) at the low end. The thicker the walls and the greater the infill percentage, the stronger the screws tended to be. The failures were almost universally in the threaded part of the fastener, with the exception being at the junction between the head and the shank of one screw. Since the screws were all printed vertically with their heads down on the print bed, all the failures were along the plane of printing. This prompted a separate test with a screw printed horizontally, which survived to a relatively whopping 145 in-lb, which is twice what the best of the other test group could manage.

[Sanford Prime] is careful to note that this is a rough experiment, and the results need to be taken with a large pinch of salt. There are plenty of sources of variability, not least of which is the fact that most of the measured torques were below the specified lower calibrated range for the torque tester used. Still, it’s a useful demonstration of the capabilities of 3D-printed threaded fasteners, and their limitations.

youtube.com/embed/ekDvQsf2DRw?…


hackaday.com/2024/12/03/torque…



L’ex ministro della Difesa israeliano Yaalon: a Gaza è in atto la pulizia etnica


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Di orientamento politico di destra, Moshe Yaalon ha rifiutato di smentire le sue accuse nonostante le pesanti critiche che ha subito. "L'esercito israeliano non è il più morale del mondo come viene detto", ha aggiunto.
L'articolo L’ex ministro



Allarme Phishing: File Word Danneggiati Usati per Rubare Credenziali!


Un nuovo attacco phishing sfrutta una funzionalità di recupero di Microsoft Word per aggirare i sistemi di sicurezza, utilizzando documenti Word danneggiati come allegati email. Questi file, appositamente corrotti, riescono a eludere i controlli di sicurezza ma possono essere recuperati con facilità dagli utenti tramite Word, rendendoli uno strumento efficace per i cybercriminali.

Secondo ANY.RUN, gli attaccanti hanno perfezionato una tecnica che unisce astuzia e precisione: i file danneggiati non vengono identificati come pericolosi dagli antivirus, ma appaiono come “puliti” o “non trovati”. Una volta aperti, Word avvisa l’utente che il file contiene contenuti illeggibili e offre un’opzione di recupero. Una volta recuperato, il documento mostra un QR code che, se scansionato, reindirizza l’utente a un sito di phishing che imita una pagina di login di Microsoft, per rubare le credenziali.

Questa campagna, attiva da mesi, si concentra su email mascherate da comunicazioni aziendali di risorse umane o dipartimenti finanziari, con temi allettanti come bonus o benefici per i dipendenti. Gli allegati riportano nomi come:

  • Annual_Benefits_&_Bonus_for_[name].docx
  • Benefits_&_Bonus_for_[name].docx.bin
  • Due_&_Payment_for_[name].docx.bin

Un elemento ricorrente nei file è una stringa codificata in base64, decodificata come “##TEXTNUMRANDOM45##”, che potrebbe essere un identificativo generato casualmente per personalizzare l’attacco.

26888201Phishing email

Il successo di questa tecnica risiede nella sua capacità di sfruttare la curiosità e l’urgenza delle vittime, ma anche nella difficoltà per i sistemi di sicurezza di rilevare minacce che non contengono codice malevolo, bensì si limitano a visualizzare un QR code. Questa strategia ha ottenuto tassi di rilevamento bassissimi su piattaforme come VirusTotal, dove la maggior parte degli antivirus restituisce risultati “clean” per questi file.

L’uso di documenti corrotti rappresenta un’evoluzione rispetto alle classiche campagne phishing. Pur mantenendo obiettivi tradizionali, come il furto di credenziali, introduce un nuovo livello di elusione che rende ancora più difficile il rilevamento automatico. Questo attacco si inserisce in un trend più ampio, che vede crescere l’uso di quishing (phishing tramite QR code) e file manipolati per confondere i sistemi di sicurezza.

Si sottolinea l’importanza di regole semplici ma efficaci per proteggersi: evitare di aprire allegati da mittenti sconosciuti, verificare sempre la legittimità di email sospette e segnalare eventuali anomalie agli amministratori di rete.

Conclusione


Questo attacco dimostra quanto velocemente i criminali informatici possano adattarsi per aggirare anche le tecnologie di sicurezza più avanzate. Un singolo click può aprire le porte a gravi conseguenze, dal furto di dati sensibili alla compromissione delle infrastrutture aziendali. Le soluzioni di sicurezza tecnologiche sono fondamentali per proteggere le infrastrutture, ma senza una consapevolezza adeguata da parte degli utenti, il rischio di compromissione rimane elevato. Unire protezione tecnica e formazione continua è l’unica strategia efficace per fronteggiare le minacce in costante mutamento e ridurre al minimo i rischi.

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la noyb è ora abilitata a proporre azioni di risarcimento collettivo
noyb è ora approvata come cosiddetta "Entità qualificata" per intentare azioni di risarcimento collettivo nei tribunali di tutta l'Unione Europea
mickey02 December 2024
A large group of people in different shades of magenta form the shape of an arrow pointing to the right.


noyb.eu/it/noyb-now-qualified-…