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Giuseppe Carroccia*

Bianca aveva nella sua casa in via Urbana una intera stanza di oltre dieci metri quadrati occupata da una biblioteca di un migliaio di volumi, ben ordinati per argomenti.

Politica, Storia, Filosofia e tanta Letteratura. Dopo la sua morte una parte di questo patrimonio, è stato donato al suo Partito, Rifondazione Comunista e custodito per circa 10 anni al circolo Tufello Valmelaina, all’interno della Biblioteca popolare Antonio Gramsci.

Si tratta di testi che riguardano prevalentemente i fascismi, l’antifascismo e la lotta di liberazione in Italia e nel mondo, il comunismo e la sua storia, in particolare del Pci. E quindi con un interesse forte per la politica internazionale come era normale per chi aveva ricevuto una formazione leninista.

Molti di questi libri sono ormai introvabili persino nelle biblioteche nazionali di Roma e Firenze e non si trovano nemmeno nelle vendite on line, come lamentano studenti, storici, studiosi.

Per questo da tempo si sta pensando di mettere in rete i cataloghi delle librerie dei nostri circoli e rendere fruibile questo valoroso patrimonio culturale.

Il circolo di Valmelaina ha dovuto cambiare sede e non potendo più ospitare la libreria, l’ha consegnata al Circolo Cinecittà Quadraro di Roma che l’ha inserita nella Biblioteca Franco Iachini e ha organizzato il 7 giugno una inaugurazione. Si è voluto così cogliere l’occasione per una riflessione sull’azione politica di Bianca. Quando verrà effettuata con criteri scientifici la catalogazione si è convenuto che il gruppo antifascismo organizzerà un seminario nazionale per ragionare, partendo dai suoi libri, del pensiero di Bianca.

Intanto un primo momento di riflessione lo abbiamo voluto fare subito

Giovanni Ammendola, che insieme a Bianca e a Tina Costa è stato l’animatore del Gruppo memoria e antifascismo della Federazione Romana ha illustrato il modo di operare; non solo seminari, corsi di formazione, ricerche e produzione di opuscoli, ma anche pannelli e mostre da esporre durante le Feste o le iniziative politiche.

Alba Vastano che ha voluto testimoniare l’importanza anche personale del suo incontro con Bianca ha citato le centinaia di attività promosse dalla Biblioteca popolare: presentazioni di libri, convegni, attività culturali di livello con relatori autorevoli, anche se non si è riusciti a determinare un coinvolgimento popolare significativo.

Michela Becchis dello stesso circolo e vicina di casa, quindi frequentatrice della biblioteca ha raccontato le tante discussioni non solo politiche. La capacità di Bianca di entusiasmare soprattutto i giovani e i giovanissimi. In Bianca cultura e politica viaggiavano insieme e questo si manifestava soprattutto nella la passione per la narrativa.

Fabrizio De Sanctis, della Segreteria nazionale, dell’Anpi ha ricordato il ruolo di Bianca come dirigente Anpi di Roma, l’intransigenza delle sue battaglie in particolare quella contro la Guerra in Afganistan. Frutto di una consapevolezza che nasceva dalla definizione maturata nello studio del Corso sugli avversari di Togliatti, cioè sul fascismo come movimento reazionario di massa organizzato dalla fazione più conservatrice del capitale finanziario che produce a alimenta la guerra. I Fascismi si riproducono fino a che non ci saremo liberati del modo di produzione capitalistico.

Rita Scapinelli della Segreteria nazionale e responsabile antifascismo ha concluso ribadendo il nostro impegno a continuare sulla strada tracciata contrastando le scelte reazionarie di questo governo a partire dalle riforme istituzionali e dal recente decreto 1660, Paura. Occorre riuscire a rendere più consapevole la popolazione dei rischi che sta correndo la democrazia. Il successo della pubblicazione del libro sulla Dodicesima disposizione con decine di presentazioni in tutta Italia ci dicono che è possibile.

Una bottiglia di spumante rosso stappatasi da sola sul tavolo degli oratori ci ha ricordato a tutti l’urgenza degli impegni della giornata: ultime ore per i referendum e la manifestazione contro il genocidio a Gaza.

Forse ce lo zampino di Bianca. Bisogna studiare, informarsi ma quando è il momento di agire non si deve perdere tempo e si fa quello che va fatto non quello che ci piace.

A tutti è però piaciuto il ritratto che le ha fatto Stefano Salvi immaginando Bianca da ragazzina che legge l’Ordine Due Due Sette: ”Non un passo indietro” con lo stesso sguardo entusiasta col quale leggeva i libri di Salgari, le avventure dei tigrotti di Mompracen e di Sandokan.

*Segretario del Circolo L. Longo, Cinecittà / Quadraro



Perché questo regalo alle compagnie aeree e questo passo indietro per tutti noi?

Perché fino ad un certo punto un ritardo di 3 ore non era accettabile e adesso invece lo è?

Vediamo cosa farà il Parlamento Europeo quando dovrà votare questa proposta...

ilpost.it/2025/06/06/stati-uni…



A Close Look at the Mitxela Precision Clock Mk IV


Over on his secondary YouTube channel, [Jeff Geerling] recently demoed the new Mitxela Precision Clock Mk IV.

This clock uses GPS to get the current time, but also your location so it can figure out what time zone you’re in and which daylight savings time might apply. On the back a blinking diode announces the arrival of each second. A temperature-compensated crystal oscillator (TCXO) is employed for accurate time-keeping.

The clock can be folded in half, thereby doubling as a clapperboard for movie makers. The dimming system is analog, not pulse width modulation (PWM), which means no visible flashing artifacts when recording. It is highly configurable and has USB connectivity. And it has not one but two ARM microcontrollers, an ARM STM32L476, and an ARM STM32L010. If you’re interested, you can pick one up for yourself from [Mitxela]’s shop.

Toward the end of his video [Jeff] does some navel gazing, thinking about what might be required if future versions of the clock wanted to get down into precision at the nanosecond level. Do you arrange it so the light arrives at the viewer’s eyeball at the right time? Or do you update it on the clock at the right time and let the viewer know about it after a minuscule delay? Philosophical preponderances for another day!

We should add that we’ve seen plenty of cool stuff from [Mitxela] before, including the Euroknob and these soldering tweezers.

youtube.com/embed/aBDgD032DEI?…


hackaday.com/2025/06/08/a-clos…



Chissà cosa prova chi naviga in mari profondi e difficili
Conosce la paura del viaggio?
Sono l'amore o la speranza a guidarli?
Eroi di una dolce e quotidiana follia
Che non ho mai compreso nei grandi eroi del passato e che ho conosciuto
Vedo in voi la luce di innumerevoli stelle
La dolce stanchezza di chi ha dato tanto, darà tutto
Il coraggio di chi sa amare qualcosa con ogni parte della sua anima


Votare è sempre un atto BELLISSIMO, che mi riempie di pace.
Anche di più, quando un fascista mi dice di andare al mare
✍️✍️✍️✍️✍️


Wave Drive Made With 3D Printed Parts


You can get just about any gear reduction you want using conventional gears. But when you need to get a certain reduction in a very small space with minimal to no backlash, you might find a wave drive very useful. [Mishin Machine] shows us how to build one with (mostly) 3D printed components.

The video does a great job of explaining the basics of the design. Right off the bat, we’ll say this one isn’t fully printed—it relies on off-the-shelf steel ball bearings. It’s easy to understand why. When you need strong, smooth-rolling parts, it’s hard to print competitive spheres in plastic at home. Plastic BBs will work too, though, as will various off-the-shelf cylindrical rollers. The rest is mostly 3D printed, so with the right design, you can whip up a wave drive to suit whatever packaging requirements you might have.

Combined with a stepper motor and the right off-the-shelf parts, you can build a high-reduction gearbox that can withstand high torque and should have reasonable longevity despite being assembled with many printed components.

We’ve seen other interesting gear reductions before, too.

youtube.com/embed/zOLQw-TxE7s?…


hackaday.com/2025/06/08/wave-d…



Ecco rassicurazioni (e maxi-licenziamenti) di Google sull’Ai

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Per il numero uno di Alphabet, Sundar Pichai, l'AI non solo non farà perdere posti di lavoro, ma permetterà ai lavoratori di essere più produttivi. Lo smentiscono però numerosissimi report, gli allarmi di Bill Gates e Dario Amodei e i



Intelligenza Artificiale: Come stiamo diventando più stupidi, in modo meraviglioso!


Sullo sfondo della diffusa popolarità degli assistenti AI generativi che promettono di creare codice funzionante per tutti basato su una semplice descrizione in linguaggio naturale, il team di Raspberry Pi ha deciso di ricordare a tutti che la programmazione non è solo un modo per ottenere un risultato. L’azienda, che è stata alle origini della democratizzazione delle tecnologie informatiche e del coinvolgimento dei giovani nella programmazione, ha pubblicato un manifesto in cui invita a non sostituire l’apprendimento reale con un uso superficiale degli strumenti di intelligenza artificiale.

L’articolo, intitolato “Perché i bambini hanno ancora bisogno di imparare a programmare nell’era dell’intelligenza artificiale”, inizia con una domanda cruciale: dovremmo affidare l’intero processo di scrittura dei programmi alle macchine, privando i futuri sviluppatori dell’opportunità di sviluppare una propria comprensione del calcolo, della logica e della struttura?

La risposta è chiara: le competenze di programmazione non sono un anacronismo, ma il fondamento dell’alfabetizzazione digitale .

Il cosiddetto vibe coding, in cui un utente inserisce semplicemente un’attività come “crea una calcolatrice per calcolare le mance” e ottiene uno script già pronto come output, è considerato ingannevolmente semplice nell’articolo. La praticità nasconde una perdita di comprensione e, di conseguenza, l’incapacità di valutare criticamente il risultato.

Raspberry Pi sottolinea che, anche se l’intelligenza artificiale può produrre codice funzionante, il ruolo di un essere umano non è semplicemente quello di premere un pulsante, ma di trasformare in modo intelligente le attività del mondo reale in istruzioni logiche.

Gli autori del documento temono che molti adolescenti possano essere privati ​​di quel processo di riflessione, tentativi ed errori su cui si è tradizionalmente basata l’educazione alla programmazione. Quando l’interazione con un computer si trasforma in una “conversazione” in linguaggio naturale, non c’è bisogno di ristrutturare il pensiero, formulare una percezione algoritmica e costruire modelli mentali di calcolo.

Raspberry Pi ci ricorda che nella storia ci sono stati tentativi di aggirare le difficoltà di apprendimento “extra”. Negli anni ’70 e ’80, alcuni ingegneri insistevano sul fatto che la programmazione dovesse essere eseguita solo in codice macchina, e che tutti i linguaggi di alto livello fossero considerati “eresie di moda”. Allora, la discussione riguardava gli strumenti, ora si concentra sull’essenza: uno sviluppatore ha bisogno della capacità di creare programmi o è sufficiente saper formulare un compito?

L’azienda non nega l’utilità dei moderni strumenti di intelligenza artificiale: le loro capacità sono davvero impressionanti e per gli sviluppatori esperti sono diventati un’aggiunta pratica. Tuttavia, per i principianti, questo può trasformarsi in una trappola.Senza comprendere le basi e la capacità di leggere il codice, l’utente semplicemente non sarà in grado di distinguere la soluzione corretta da quella fittizia, soprattutto perché l’intelligenza artificiale produce spesso un risultato convincente, ma completamente inefficace.

Gli autori del manifesto sottolineano che la programmazione non riguarda solo la sintassi, ma anche il pensiero. È il superamento delle barriere logiche, la formalizzazione delle proprie idee, il tentativo di adattare il ragionamento alla struttura del linguaggio e l’identificazione degli errori che formano negli adolescenti proprio quel pensiero computazionale, un’abilità richiesta ben oltre l’ambito informatico.

In particolare, Raspberry Pi richiama l’attenzione sull’importanza dell’attrito, ovvero la tensione che si genera quando una persona è costretta a tradurre un’idea vaga in un insieme preciso di istruzioni. Questo sforzo è il punto di crescita. È qui che si sviluppano la disciplina di pensiero, la capacità di risolvere i problemi in modo coerente, l’attenzione ai dettagli e, ultimo ma non meno importante, un atteggiamento critico nei confronti delle informazioni.

Anche l’aspetto della responsabilità è di particolare interesse. Se le giovani generazioni smettono di comprendere il funzionamento delle tecnologie, non saranno in grado di valutarne le conseguenze. E la programmazione è sempre anche una questione di etica. La capacità di progettare consapevolmente il comportamento di un sistema è impossibile senza le capacità di analisi e di comprensione della natura tecnica di ciò che accade al suo interno.

Raspberry Pi invita a non lasciarsi ingannare dalle promesse che la programmazione sia ora disponibile a chiunque sappia scrivere frasi. La democratizzazione non deve trasformarsi in degrado intellettuale. Un vero programmatore non è colui che impartisce comandi a una macchina, ma colui che capisce perché funzioneranno. Senza questo, non si può parlare di programmazione di alta qualità, sicura e affidabile.

L’azienda sottolinea inoltre che non è solo l’aspetto tecnico a essere importante, ma anche quello motivazionale. Il percorso di apprendimento della scrittura di codice sviluppa fiducia in se stessi, pazienza, perseveranza e la capacità di affrontare gli errori. Tutto questo non si ottiene semplicemente cliccando sul pulsante “Genera”.

Secondo gli autori, imparare a programmare rimane un modo indispensabile per preparare una persona alla vita in una società digitale. L’intelligenza artificiale può aiutare ad accelerare il lavoro, generare un modello, suggerire una soluzione, ma è la persona la responsabile ultima del funzionamento del sistema. Ciò significa che deve comprenderne la struttura.

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in reply to Pëtr Arkad'evič Stolypin

No, non hanno senso.

Non ha senso un quorum così alto.
Ammesso e non concesso che debba esserci (altrove, in europa, non sempre è presente) il quorum ha soglie più basse o è calcolato sulla base dei votanti alle ultime politiche, non degli aventi diritto.

in reply to Pëtr Arkad'evič Stolypin

Possiamo discuterne quanto vogliamo, ma il problema della bassa affluenza è da affrontare di per sé, serve tornare a fare politica partendo dalle persone e costruendo la comunità, circoli e sindacati

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Shock in Tesla: Si dimette il padre del robot umanoide Optimus!


Technology Desk, Nuova Delhi. Milan Kovac, responsabile del programma di robot umanoidi Optimus di Tesla, ha annunciato venerdì le sue dimissioni dal suo incarico, in quanto desidera tornare a casa per trascorrere più tempo con la sua famiglia. Kovac ha pubblicato questo annuncio in un emozionante post su X, chiarendo che questa decisione è personale e non è legata ad alcun problema interno a Tesla.

Kovac ha scritto: “Questa settimana ho dovuto prendere la decisione più difficile della mia vita e mi dimetto dal mio incarico. Sono stato lontano da casa per molto tempo e ho bisogno di trascorrere del tempo con la mia famiglia. Voglio chiarire che questa è l’unica ragione”.

Kovac è entrato in Tesla nel 2016 come ingegnere nel team principale di Autopilot. In seguito ha guidato il programma Optimus, dove ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo da zero del robot umanoide di Tesla. È stato nominato vicepresidente nel settembre 2023.

Ha scritto: “La transizione alla creazione e alla guida dell’Optimus Group all’inizio del 2022 è stata un’esperienza completamente diversa per me, quando avevamo solo pochi bracci Kuka invertiti. Dovevamo costruire insieme una piattaforma completa di hardware e software. E questo fantastico team ce l’ha fatta. Ce l’hanno fatta loro, non io”.

Kovac ha ribadito la sua fiducia nella missione di Tesla e la sua ammirazione per il CEO Elon Musk, nonostante la sua partenza dall’azienda.

Ha scritto: “Il mio sostegno a @elonmusk e al team è incrollabile: il Team Tesla per SEMPRE. Elon, mi hai insegnato a distinguere il segnale dal rumore, una resilienza estrema e molti principi fondamentali dell’ingegneria. Te ne sarò per sempre grato”. L’ingegnere veterano ha anche salutato i colleghi di diversi reparti. Era noto internamente per la sua grande concentrazione e le maratone notturne di debugging. Ha aggiunto: “È stata un’esperienza davvero speciale lavorare con persone così talentuose e ho piena fiducia in loro per portare Optimus al livello successivo”.

Kovac ha concluso esprimendo fiducia nel futuro di Tesla: “Tesla vincerà, ve lo garantisco”. Secondo quanto riportato da Bloomberg News, Kovac si dimetterà immediatamente e sarà sostituito da Ashok Eluswami, responsabile dei team Autopilot di Tesla.

Musk ha precedentemente affermato che Tesla prevede di costruire migliaia di robot Optimus quest’anno. Ad aprile ha affermato che le restrizioni cinesi all’esportazione di magneti in terre rare avevano influenzato la produzione dei robot umanoidi.

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Italia sotto attacco cyber anche dagli Stati Uniti. Rapporto dell’israeliana Check Point


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Con quasi 2.300 cyberattacchi in una settimana, in Italia si è registrata una crescita degli attacchi informatici nella seconda metà del 2024, rispetto al semestre precedente, superiore a quella rilevata a livello globale. E per le



Patch urgente da Cisco: scoperta vulnerabilità critica nell’Identity Services Engine


Cisco ha rilasciato delle patch di sicurezza per risolvere una falla di sicurezza critica che ha avuto un impatto sull’Identity Services Engine (ISE) e che, se sfruttata con successo, potrebbe consentire ad attori non autenticati di eseguire azioni dannose sui sistemi vulnerabili.

La falla di sicurezza, identificata come CVE-2025-20286 , ha un punteggio CVSS di 9,9 su 10,0. È stata descritta come una vulnerabilità di credenziali statiche.

Una vulnerabilità nelle distribuzioni cloud di Cisco Identity Services Engine (ISE) su Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Oracle Cloud Infrastructure (OCI) potrebbe consentire a un aggressore remoto non autenticato di accedere a dati sensibili, eseguire operazioni amministrative limitate, modificare le configurazioni di sistema o interrompere i servizi all’interno dei sistemi interessati“, ha affermato l’azienda in un avviso.

Il produttore di apparecchiature di rete, che ha attribuito a Kentaro Kawane di GMO Cybersecurity la segnalazione della falla, ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di un exploit proof-of-concept (PoC). Non ci sono prove che sia stato sfruttato in modo dannoso in natura.

Cisco ha affermato che il problema deriva dal fatto che le credenziali vengono generate in modo improprio quando Cisco ISE viene distribuito su piattaforme cloud, facendo sì che diverse distribuzioni condividano le stesse credenziali finché la versione del software e la piattaforma cloud sono le stesse.

In altre parole, le credenziali statiche sono specifiche per ogni release e piattaforma, ma non sono valide su tutte le piattaforme. Come sottolinea l’azienda, tutte le istanze di Cisco ISE release 3.1 su AWS avranno le stesse credenziali statiche.

Tuttavia, le credenziali valide per l’accesso a una distribuzione della release 3.1 non sarebbero valide per accedere a una distribuzione della release 3.2 sulla stessa piattaforma. Inoltre, la release 3.2 su AWS non avrebbe le stesse credenziali della release 3.2 su Azure.

Lo sfruttamento riuscito di questa vulnerabilità potrebbe consentire a un aggressore di estrarre le credenziali utente dall’implementazione cloud di Cisco ISE e quindi utilizzarle per accedere a Cisco ISE implementato in altri ambienti cloud tramite porte non protette.

Ciò potrebbe in definitiva consentire l’accesso non autorizzato a dati sensibili, l’esecuzione di operazioni amministrative limitate, modifiche alle configurazioni di sistema o interruzioni del servizio. Detto questo, Cisco ISE è interessato solo nei casi in cui il nodo di amministrazione principale è distribuito nel cloud. I nodi di amministrazione principale on-premise non sono interessati.

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Arriva KaliGPT! Ora l’hacking etico è diventato veramente alla portata di tutti?


Da tempo circolano modelli di intelligenza artificiale pensati per accelerare le attività di hacking, sia nel mondo underground che in contesti più legittimi e visibili.

Kali GPT, un modello di intelligenza artificiale basato sull’architettura GPT-4, il quale è stato sviluppato appositamente per integrarsi perfettamente con Kali Linux, offrendo un supporto senza precedenti sia ai professionisti della sicurezza offensiva che agli studenti.

Kali GPT rappresenta una svolta significativa nell’integrazione dell’intelligenza artificiale con i penetration test, e offre un agente intelligente che modifica radicalmente il flusso di lavoro della sicurezza informatica.

Come ha osservato un esperto del settore, “Nel panorama digitale, la sicurezza informatica non è solo una necessità; è un’arte in cui la competenza determina il successo. Kali GPT emerge come la bacchetta magica del maestro“.

L’avvento di Kali GPT rappresenta una pietra miliare significativa nella democratizzazione delle competenze in materia di sicurezza informatica. Questo innovativo assistente basato sull’intelligenza artificiale funge da copilota per i penetration tester, generando automaticamente payload, spiegando strumenti complessi come Metasploit e Nmap e suggerendo exploit appropriati direttamente nell’ambiente del terminale.

Per i professionisti esperti, ciò si traduce in una drastica riduzione dei tempi di ricerca e in una maggiore produttività durante le valutazioni di sicurezza.

Per i principianti che si avvicinano al mondo della sicurezza informatica, Kali GPT funge da mentore digitale, traducendo concetti tecnici complessi in un linguaggio accessibile. Questa democratizzazione della conoscenza dell’hacking etico rende le tecniche avanzate di test di sicurezza accessibili a un pubblico più ampio.

Gli istituti scolastici traggono particolare vantaggio da questa tecnologia, poiché fornisce esempi interattivi che migliorano i risultati di apprendimento nei programmi di sicurezza informatica.

Gli ambienti aziendali sfruttano Kali GPT per automatizzare le scansioni di sicurezza di routine e identificare sistematicamente le vulnerabilità della rete, riducendo significativamente il tempo e le risorse necessarie per valutazioni di sicurezza complete.

Le capacità di apprendimento adattivo dello strumento rappresentano un altro aspetto rivoluzionario. Kali GPT personalizza le sue risposte in base al livello di competenza dell’utente, passando da spiegazioni di base per i principianti a indicazioni tecniche avanzate per i professionisti esperti. Questo approccio personalizzato garantisce che gli utenti ricevano un supporto adeguato indipendentemente dal loro livello di competenza.

Le capacità di apprendimento in tempo reale di Kali GPT forniscono risposte immediate a comandi e scenari. Questo feedback immediato accelera il processo di apprendimento e consente una risoluzione più efficiente dei problemi durante le valutazioni di sicurezza critiche.

L’assistente AI elimina la necessità di lunghe ricerche manuali nella documentazione e nei forum, un processo che richiede molto tempo e che per lungo tempo ha ostacolato i professionisti della sicurezza informatica.

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Meta insiste ancora sui visori. Ora è il turno di “Puffin”?

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Dopo aver staccato la spina al progetto "La Jolla", Menlo Park avrebbe deciso di ascoltare i dati di vendita che certificano la marginalità dei visori nell'universo hi-tech fermando i lavori anche sui dispositivi



Scratch-built Electric Boat Shows off Surprising Speed


Electric cars are everywhere these days, but what about boats? Looking to go green on the water, [NASAT] put together this impressively nimble boat propelled by a pair of brushless motors.

The boat itself has a completely custom-built hull, using plywood as a mold for the ultimate fiberglass body. It’s a catamaran-like shape that seems to allow it to get on plane fairly easily, increasing its ultimate speed compared to a displacement hull. It gets up to that speed with two electric motors totaling 4 kW, mated to a belt-driven drivetrain spinning a fairly standard prop. Power is provided by a large battery, and the solar panel at the top can provide not only shade for the operator, but 300 W to charge the battery when the motors are not being used.

With the finishing touches put on, the small single-seat boat effortlessly powers around the water with many of the same benefits of an electric car: low noise, low pollution, a quiet ride, and a surprisingly quick feel. Electrification has come for other boats as well, like this sailing catamaran converted to electric-only. Even some commercial boats have begun to take the plunge.

youtube.com/embed/IgSD35CzPbs?…


hackaday.com/2025/06/07/scratc…

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Building a Cyberpunk Modular Keyboard


Perhaps you have a tilt towards glowing cyberpunk peripherals. Perhaps you’ve been hunting for a keyboard that you can position perfectly to suit both your left and right hands. In that case, you might just like this nifty design from [Modern Hobbyist].

The first thing you’ll note is the split design, which allows each half of the keyboard to be placed optimally for each arm’s comfort. They’re linked with a cable, which allows the STM32 microcontroller to read the keys on both sides and then spit out the right stuff upstream over its USB-C connection. The microcontroller is also in charge of running the per-key LED lighting and the LCD screens on each half.

The board owes its sleek and slim design at least in part to using Kailh Choc low-profile switches. They plug in to hotswap compatible sockets so the switches can easily be changed if desired. Keycaps are blank off-the-shelf parts because this is a keyboard for those who aren’t afraid to spend the time establishing the right muscle memory. It might take some adaptation if you’re not used to the staggered columnar layout. However, the LCD screens can display a keymap if you need a little help now and then.

We’ve seen a lot of great split keyboards over the years, including one amusing design made by hacking an existing keyboard in half with a saw.

youtube.com/embed/KwFWBdfZKnI?…


hackaday.com/2025/06/07/buildi…



Rassegna stampa sull’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione 2025-2028

@Politica interna, europea e internazionale

La Fondazione Einaudi conferma Giuseppe Benedetto presidente – Repubblica Samer confermato nel CdA della Fondazione Einaudi – Il Piccolo Enrico Samer confermato nel CdA Fondazione Luigi Einaudi – MSN Fancoli nella fondazione Einaudi «Porterò tutta la



Single Tube SDR Is a Delightful Mix of Old and New


The one-tube radio setup, in front of a PC monitor

Software Defined Radio (SDR) is the big thing these days, and why not? A single computer can get rid of a room full of boat anchors, and give you better signal discrimination than all but the best kit. Any SDR project needs an RF receiver, and in this project [mircemk] used a single 6J1 vaccum tube to produce an SSB SDR that combines the best of old and new.

Single-tube radios are a classic hack, and where a lot of hams got started back in the day, but there is a reason more complicated circuits tend to be used. On the other hand, if you can throw a PC worth of signal processing at the output, it looks like you can get a very sensitive and selective single-sideband (SSB) receiver.

The 6J1 tube is convenient, since it can run on only 6 V (or down to 3.7 as [mircemk] demonstrates). Here it is used as a mixer, with the oscillator signal injected via the screen grid. Aside from that, the simple circuit consists of a receiving coil, a few resistors and a variable capacitor. How well does it work? Quite well, when paired with a PC; you can judge for yourself in the video embedded below.

We’ve featured a lot of [mircemk]’s projects over the years, likethis handsome OLED VU meter, or thisfrequency analyzer with a VFD and evena virtual pinball cabinet made from scraps, among many others.

youtube.com/embed/SD4X9S0OL0I?…


hackaday.com/2025/06/07/single…



La mia opinione su splittypie

Questo è proprio un servizio utile durante un viaggio tra amici. Ognuno inserisce le spese fatte e alla fine calcola come dividersi i soldi.

PRO
* Non ha bisogno di registrazione;
* È tutto online;
* Semplice da usare;

CONTRO
* Graficamente risulta scarno;

🌖 Utilissimo e libero.



Il futuro dell’identità digitale parte dai bambini: l’UE cambia le regole del gioco


A luglio l’UE lancerà una nuova app per verificare i livelli di utilizzo , che potrebbe trasformarsi in un controllo più severo delle norme digitali a tutela dei minori. Servirà come una sorta di banco di prova per la carta d’identità su cui la Commissione europea sta lavorando per il 2026.

A differenza dei metodi più comuni, la nuova app consente di rivelare con precisione la propria età senza dover rivelare personalmente i propri dati personali alle piattaforme online. Ciò è particolarmente importante dato il crescente controllo degli obblighi dei principali servizi digitali di proteggere i bambini da contenuti competitivi o inappropriati.

Sebbene l’UE non richieda ancora una verifica obbligatoria e rigorosa dell’età, la legislazione vigente attribuisce già alle piattaforme la responsabilità di proteggere i minori se il loro servizio è rivolto a questo pubblico o contiene contenuti intensivi. Con l’avvento del nuovo strumento, gli enti regolatori hanno sempre più motivi per richiedere alle piattaforme singoli passaggi anziché regole formali di conformità.

Secondo il Commissario europeo per la politica digitale, Henni Virkkunen, la priorità è proteggere i bambini su Internet e sono attese nuove misure in questo ambito. Ritiene che i social network e gli altri servizi digitali dovrebbero intensificare le loro iniziative e implementare misure di sicurezza incentrate sulla progettazione della privacy, senza attendere che i requisiti dei governi dei diversi paesi si conformino.

Bisogna prestare particolare attenzione all’impostazione predefinita degli account dei bambini in modalità “privata” per ridurre al minimo i rischi di contatto con sconosciuti. Prestate attenzione anche agli elementi dell’interfaccia che creano dipendenza. Sono già in corso indagini su Meta e TikTok per la loro progettazione sicura e dipendente e per il cosiddetto “effetto tana del coniglio“, ovvero algoritmi che risucchiano gli utenti in profondità in un flusso di contenuti. Se ciò dovesse verificarsi, le aziende potrebbero prendere in considerazione l’adozione di sanzioni.

Virkkunen ha specificamente osservato che molte piattaforme strutturano intenzionalmente l’esperienza utente in modo da tenere i bambini incollati allo schermo per molte ore al giorno, il che rientra nel loro stato psico-emotivo.

Parallelamente, la Commissione europea ha avviato un’indagine su quattro siti web di contenuti per adulti: Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos. Il punto è che gli attuali meccanismi per limitare l’accesso dei minori a tali risorse non dovrebbero funzionare in questo modo.

Diversi paesi dell’UE stanno spingendo per una soglia minima di registrazione sui social media, ma la stessa Virkkunen riconosce che sarà difficile raggiungere un consenso generale a causa delle strutture culturali e della diversità dei servizi. Dovremmo invece concentrarci sulla creazione di piattaforme personalizzate per mitigare i rischi attraverso meccanismi di progettazione e sicurezza ben studiati.

Nonostante le tensioni tra Bruxelles e Washington su altre disposizioni del regolamento, su questo fronte esiste una posizione unitaria in materia di tutela dei minori. Virkkunen ha affermato che durante una recente visita negli Stati Uniti, ha discusso di sicurezza online con dirigenti di importanti aziende informatiche e aziende americane e ha notato un interesse reciproco per la questione.

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Let’s Buy Commodore! Well, Somebody Is.


When a man wearing an Atari T-shirt tells you he’s buying Commodore it sounds like the plot for an improbable 1980s movie in which Nolan Bushnell and Jack Tramiel do battle before a neon synthwave sunset to a pulsating chiptune soundtrack. But here on the screen there’s that guy doing just that, It’s [Retro Recipes], and in the video below he’s assembling a licensing deal for the Commodore brand portfolio from the distant descendant of the Commodore of old.

It’s a fascinating story and we commend him for tracing a path through the mess that unfolded for Commodore in the 1990s. We tried the same research path with a friend a few years ago and ended up with an anonymous Dutch paper company that wouldn’t answer our calls, so we’re impressed. In conjunction with several other players in the Commodore retrocomputing world he’s trying to assemble a favourable percentage deal for manufacturers of new parts, computers, and other goodies, and we’re pleased to see that it’s for the smaller player as much as for the industry giant.

When looking at a story like this though, it’s important not to let your view become clouded by those rose tinted glasses. While it’s great that we’re likely to see a bunch of new Commodore-branded Commodore 64s and parts, there are many pitfalls in taking it beyond that. We’ve seen the Commodore logo on too many regrettable licensed products in the past, and we fear it might be too tempting for it to end up on yet another disappointing all-in-one video game or just another budget PC. If something new comes out under the Commodore brand we’d like it to be really special, exploiting new ground in the way the Amiga did back in the day. We can hope, because the alternative has dragged other famous brands through the mud in recent years.

If you want an insight into the roots of the original Commodore’s demise, have a read of our Hackaday colleague [Bil Herd]’s autobiography.

youtube.com/embed/lN8r4LRcOXc?…


Header: Evan-Amos, Public domain.


hackaday.com/2025/06/07/lets-b…

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Un pensiero affettuoso, riconoscente e solidale a tutti quei poveracci che passeranno il fine settimana a fare i presidenti di seggio.

Vi sono vicino.

Sì per carità... ci sono anche gli scrutatori, il segretario... verissimo... ma i miei ricordi più pesanti sono legati a quel ruolo.



ChatGPT Patched a BIOS Binary, and it Worked


[devicemodder] wrote in to let us know they managed to install Linux Mint on their FRP-locked Panasonic Toughpad FZ-A2.

Android devices such as the FZ-A2 can be locked with Factory Reset Protection (FRP). The FRP limits what you can do with a device, tying it to a user account. On the surface that’s a good thing for consumers as it disincentivizes stealing. Unfortunately, when combined with SecureBoot, it also means you can’t just install whatever software you want on your hardware. [devicemodder] managed to get Linux Mint running on their FZ-A2, which is a notable achievement by itself, but even more remarkable is how it was done.

So how did [devicemodder] get around this limitation? The first step was to dump the BIOS using a CH341A-based programmer. From there, the image was uploaded to ChatGPT along with a request to disable SecureBoot. The resulting file was flashed back onto the FZ-A2, and all available fingers were crossed.

And… it worked! ChatGPT modified the BIOS enough that the Linux Mint installer could be booted from a flash drive. There are a bunch of bugs and issues to work through but in principle we have just seen AI capable enough to successfully patch a binary dump of BIOS code, which, for the record, is kind of hard to do. We’re not sure what all of this might portend.

So is uploading binaries to ChatGPT with requests for mods vibe coding? Or should we invent a new term for this type of hack?


hackaday.com/2025/06/07/chatgp…





Divulgato un exploit PoC sul bug di Apache Tomcat che porta al DOS del sistema


Un exploit proof-of-concept in Apache Tomcat è stato divulgato, il quale prende di mira una vulnerabilità critica di tipo denial-of-service esponendo i server che eseguono le versioni da 10.1.10 a 10.1.39. La vulnerabilità sfrutta un difetto fondamentale nel modo in cui Apache Tomcat elabora le intestazioni di priorità HTTP/2, prendendo di mira specificamente il sistema di gestione della memoria del server.

L’exploit, monitorato con il codice CVE-2025-31650, sfrutta le intestazioni di priorità HTTP/2 malformate per causare l’esaurimento della memoria nelle istanze Tomcat vulnerabili. Il ricercatore di sicurezza Abdualhadi Khalifa ha sviluppato e pubblicato il codice exploit il 5 giugno 2025. Il vettore di attacco si basa sull’invio di richieste appositamente predisposte con parametri di priorità non validi che aggirano i normali meccanismi di convalida, causando perdite di memoria progressive all’interno dell’ambiente di runtime di Tomcat.

L’exploit utilizza una sofisticata serie di intestazioni di priorità malformate, tra cui valori numerici estremi quali u=-1, q=2, u=4294967295, q=-1 e u=-2147483648, q=1,5. Questi parametri sono progettati per innescare casi limite nell’implementazione HTTP/2 di Tomcat, in cui il server non riesce a deallocare correttamente le risorse di memoria dopo aver elaborato le richieste non valide.

La metodologia di attacco prevede l’avvio di attività asincrone simultanee che bombardano il server di destinazione con migliaia di richieste appositamente predisposte. L’exploit basato su Python sfrutta la libreria httpx con supporto HTTP/2 abilitato, implementando una classe chiamata TomcatKiller che gestisce l’esecuzione dell’attacco.

Le organizzazioni che utilizzano versioni vulnerabili di Apache Tomcat dovrebbero dare immediatamente priorità all’aggiornamento a versioni con patch che risolvano CVE-2025-31650. La vulnerabilità richiede un’attenta identificazione della versione prima di implementare strategie di correzione.

Le protezioni a livello di rete dovrebbero includere l’implementazione di una limitazione della velocità per le connessioni HTTP/2 e il monitoraggio di modelli insoliti nell’utilizzo delle intestazioni di priorità. I team di sicurezza dovrebbero configurare sistemi di rilevamento delle intrusioni per identificare i modelli caratteristici di questo exploit, in particolare i valori specifici dell’intestazione di priorità non validi utilizzati nell’attacco.

L'articolo Divulgato un exploit PoC sul bug di Apache Tomcat che porta al DOS del sistema proviene da il blog della sicurezza informatica.



A chi dice che i padroni non esistono più segnalo il tweet di un imprenditore di Fabriano (AN) che su X comunica che alla scadenza del contratto il 30 giugno lascerà senza lavoro un operaio che invita i colleghi a votare al referendum. Questo è il testo: “Ho un dipendente sotto contratto, oggi alla pausa [...]

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Microsoft Looking to Enforce USB-C Features Through WHCP


As much as people love USB-C, there’s one massive flaw that becomes very obvious the moment you look at the ports on any computer. This being that there’s no (standardized) way to tell what any of those ports do. Some may do display out (Alt-Mode), some may allow for charging, but it remains mostly a matter of praying to the hardware gods. According to a recent blog post, this is where Microsoft will seek to enforce a USB-C feature set on all (mobile) computers compliant with its Windows Hardware Compatibility Program (WHCP).

This also comes after years of the USB Implementers Forum, re-branding the USB specifications, with the most recent iteration thankfully using the bandwidth (in Gbps) as specifier (meaning no ‘USB PlaidSpeed’, sadly). Claiming to follow this end-user friendly spirit, the Microsoft blog post goes on to a minimum set of features that USB-C ports should have, as detailed in the above table.

Most notable is probably that PC charging support is required, as is support for at least one external display. As for the negatives, this seems to only apply to laptops, and no actual charging requirements are set (USB-PD voltages, wattage, etc.), so what the actual impact of this will be remains to be seen.

One thing remains certain, however, and that is that by trying to make USB-C the One True Connector for literally everything, there will always remain cases where end-user expectations remain unfulfilled.


hackaday.com/2025/06/07/micros…




Success demands struggle. It's for those who persist—after every failure, frustration, disappointment, and rejection.

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CORRUZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A LIVELLO GLOBALE. L'ITALIA, NEL 2024, PEGGIO DELL' OMAN E DEL BOTSWANA - Ifanews - News Magazine
ifanews.it/corruzione-della-pu…

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When Wireless MIDI Has Latency, a Hardwired Solution Saves the Day


[Moby Pixel] wanted to build a fun MIDI controller. In the end, he didn’t build it just once, but twice—with the aim of finding out which microcontroller was most fit for this musical purpose. Pitted against each other? The ESP32 and Raspberry Pi Pico.

The MIDI controller itself is quite fetching. It’s built with a 4 x 4 array of arcade buttons to act as triggers for MIDI notes or events. They’re assembled in a nice wooden case with a lovely graphic wrap on it. The buttons themselves are wired to a microcontroller, which is then responsible for sending MIDI data to other devices.

At this point, the project diverges. Originally, [Moby Pixel] set the device up to work with an ESP32 using wireless MIDI over Bluetooth. However, he soon found a problem. Musical performance is all about timing, and the ESP32 setup was struggling with intermittent latency spikes that would ruin the performance. Enter the Raspberry Pi Pico using MIDI over USB. The hardwired solution eliminated the latency problems and made the controller far more satisfying to use.

There may be solutions to the latency issue with the wireless ESP32 setup, be they in code, hardware configuration, or otherwise. But if you want to play with the most accuracy and the minimum fuss, you’ll probably prefer the hardwired setup.

Latency is a vibe killer in music as we’ve explored previously.

youtube.com/embed/yeVNayMNu6s?…


hackaday.com/2025/06/07/when-w…





@arunshah@poliverso.org:
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Kal Bhairav 🕉️






"Questo è israele", di Caitlin Johnstone


CAITLIN JOHNSTONE - QUESTO È ISRAELE
4 giugno 2025

Questo è Israele. Ecco come appare il Progetto Sionista. I bambini morti. Gli ospedali distrutti. I civili disperati e affamati. Questo è tutto.

Non esiste una versione alternativa di Israele in cui queste cose non stiano accadendo. La visione Sionista liberale di una Soluzione a Due Stati e di un Israele giusto e pacifico esiste esclusivamente nell'immaginazione delle persone che la immaginano. Niente di simile è mai esistito. Tutto ciò che riguarda il moderno Stato di Israele è irremovibilmente ostile a questa visione.

O si sostiene l'esistenza dell'Israele che si vede davanti a sé, o si sostiene la fine dell'Apartheid Sionista. Non esiste una terza opzione alternativa. Non ci sono altre posizioni da considerare. Fingere il contrario significa vivere in una favola.

O vuoi bruciare vivi i bambini o non lo vuoi. O vuoi deliberatamente affamare i civili o non lo vuoi. O vuoi bombardare gli ospedali o non lo vuoi. O si vogliono deliberatamente assassinare giornalisti palestinesi mentre si vieta l'ingresso a Gaza ai giornalisti stranieri o non lo si vuole. O si vogliono Massacrare deliberatamente i civili e distruggere sistematicamente le infrastrutture civili per forzare l'espulsione dei palestinesi da un territorio palestinese o non lo si fa. E se sei contrario, devi opporti allo Stato di Israele.

Questo è Israele, lo Stato. Non solo Netanyahu. Non solo coloni estremisti. Non solo "elementi di estrema destra all'interno del governo israeliano". Israele stesso. Perché tutto ciò che stiamo vedendo fare a Israele è il risultato di tutto ciò che Israele è come Stato.

Tutto ciò che Israele sta facendo è il risultato di tutto ciò che è sempre stato. Non appena l'Occidente ha deciso di abbandonare uno Stato Colonialista in cima a una civiltà preesistente in cui i nuovi immigrati avrebbero ricevuto un trattamento preferenziale rispetto agli abitanti nativi che già vivevano lì, è diventato inevitabile che Israele sarebbe finito nelle condizioni in cui si trova oggi.

Perché non c'era modo di mantenere quello status quo senza sfollamenti di massa e tirannia, violenza e abusi senza sosta. Non c'era modo di creare una società a più livelli in cui un livello è posto al di sopra dell'altro senza indottrinare il popolo ad accettare quel sistema di Apartheid Disumanizzando sistematicamente i membri del gruppo privo di potere.

Stabilite uno status quo di Disumanizzazione di un gruppo di persone e fabbricate il consenso per la violenza e l'abuso contro di loro e, inevitabilmente, vi ritroverete con uno Stato di Apartheid di estrema destra che sta commettendo un Genocidio, così come sicuramente far cadere una pietra da un edificio provocherà la caduta di una pietra a terra.

Quello che stiamo vedendo oggi a Gaza è stato incluso nello Stato di Israele sin dal suo inizio.

Tutti quei bambini morti sul tuo flusso di notizie dei social media sono il frutto di un albero il cui seme è stato piantato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Quell'albero ha dato sempre più frutti e continuerà a farlo finché rimarrà in piedi. Perché questo è proprio il tipo di albero che è. L'unico tipo di albero che avrebbe mai potuto essere.

Dire "Sostengo Israele ma non sostengo le azioni di Netanyahu a Gaza" è come dire "Mi piace questo albero di mele, ma solo quando germogliano noci di cocco invece di mele". Questo non è il tipo di albero che è. L'albero delle mele produrrà solo mele e l'albero del Genocidio produrrà solo il Genocidio.

I sostenitori di Israele evitano di confrontarsi con verità ovvie come queste. Il sostegno a Israele dipende da una compartimentazione psicologica su larga scala. Tutto ruota attorno all'evitare verità spiacevoli invece di fare i conti con esse in modo profondo e viscerale.

Distogliendo lo sguardo dalle riprese video delle atrocità di Israele a Gaza. Distogliendo lo sguardo dalle contraddizioni tra i valori che pretendono di sostenere e tutto ciò che Israele è come Stato. Distogliendo lo sguardo dalle montagne su montagne di prove che ci fissano tutti in faccia. Questo è l'unico modo in cui il sostegno a Israele può continuare.

Per diventare una specie guidata dalla verità, dobbiamo smettere di nasconderci dalle verità scomode. E uno dei nostri nascondigli preferiti per verità scomode a questo punto della storia è il moderno Stato di Israele, e il sostegno dell'Impero Occidentale ad esso.


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Traduzione: La Zona Grigia

Fonte:
caitlinjohnst.one/p/this-is-is…

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