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(Torino) “Diverse realtà e organismi missionari hanno lavorato per preparare questo festival: c’è la preziosità di lavorare insieme con gli istituti missionari, con una collaborazione stretta tra Cimi, Fondazione Missio, e con la diocesi che ci ospit…


“Quando più persone lavorano insieme ad un progetto comune accadono dei miracoli”. Così padre Joseph Farrell, priore generale dell’Ordine Agostiniano, ha sintetizzato uno dei messaggi principali che emergono dal film di Alejandro Monteverde sulla vit…


“Un bell’esempio di Chiesa in uscita”. Così suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, ha definito il Movimento Laudato sì, durante la conferenza stampa di presentazione - in sala stampa vatican…


“Possiamo raggiungere i nostri obiettivi se lavoriamo insieme”. Ad assicurarlo è stato l’on. Arnold Schwarzenegger, già governatore della California e presidente dell’Usc Schwarzenegger Institute, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione …


(Torino) “Il volto prossimo”: è il titolo del Festival della Missione che, dal 9 al 12 ottobre, porterà a Torino decine di eventi e migliaia di persone tra piazza Castello, la Facoltà teologica e la chiesa San Filippo Neri.


Mercoledì 1° ottobre, memoria liturgia di santa Teresa di Lisieux, patrona delle missioni e inizio del mese missionario, per ricordare il 25° anniversario dei Francescani martiri in Cina canonizzati da Giovanni Paolo II nel 2000 vi sarà una celebrazi…


La diocesi di Trento si stringe alla famiglia di padre Flavio Paoli, il missionario pavoniano nativo di Nanno, disperso dall’11 agosto nei boschi del suo paese e il cui corpo senza vita è stato ritrovato nella giornata di ieri, lunedì 29 settembre, i…


Dry Cleaning: il 2026 comincia portando il loro nuovo album
freezonemagazine.com/news/dry-…
Secret Love è la migliore espressione delle profonde amicizie che hanno dato vita ai Dry Cleaning, tra la frontwoman Florence Shaw, il chitarrista Tom Dowse, il batterista Nick Buxton e il bassista Lewis Maynard. Qui, il quartetto del sud di Londra si colloca nell’avanguardia del rock, catalizzando la paranoia reaganiana del punk e




Perché Visa sta puntando sulle stablecoin

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Visa sta testando un programma per l'utilizzo delle stablecoin nei pagamenti transfrontalieri. È l'ennesima conferma dell'avvicinamento tra la finanza tradizionale e il settore delle crypto. Tutti i dettagli.

startmag.it/innovazione/visa-s…




Il ransomware HybridPetya bypassa il Secure Boot Uefi: come proteggersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Pur imitando il famigerato Petya/NotPetya, il modello del ransomware HybridPetya trasforma l’attacco da distruttivo a ricattatorio. Ecco le tendenze negli attacchi ransomware, sempre più verso firmware e boot, più difficili da monitorare e da bonificare, e come



Venezuela, gli Usa valutano attacchi aerei sul Paese e Caracas schiera la difesa aerea

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La tensione non accenna a diminuire nel mar dei Caraibi. Il Venezuela ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale e il comando della difesa aerea ha schierato i suoi sistemi missilistici BUK-M2E attorno a Caracas. La decisione è stata presa a seguito delle voci, sempre più insistenti, che



Data breach e filiera dei fornitori


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il rapporto tra data breach e filiera di fornitori è spesso sottovalutato nonostante, da oltre un decennio, le buone prassi stabiliscano metodi e approcci utili a regolarlo. Di recente c’è […]
L'articolo Data breach e filiera dei fornitori proviene da Edoardo Limone.

L'articolo proviene dal blog dell'esperto di #Cybersecurity



Il sindaco del paese, sul presunto assassino: "Lui è un grande lavoratore probabilmente non abbiamo colto qualche segnale che si è manifestato in questi ultimi giorni. Sono stato a una festa insieme alla coppia e non c'era nessun segno di disaccordo tra loro".
(il grassetto è sul sito non l'ho aggiunto io)

Un compendio di tutto quello che di sciocco si può dire davanti ad un femminicidio.

rainews.it/articoli/2025/09/uc…



se la folliglia è hams è la conferma che per israele qualsiasi dissenso è hamas... ma si rendono conto di quanto suon assurdo ed intollerabile? maledetti fascisti. sono ovunque. solo israele può avere paura di aiuti umanitari. probabilmente hanno paura anche dei fiori.




Dal nuovo missile Teseo Mk2E alla torretta Lionfish 30, cosa c’è in mostra a Seafuture 2025

@Notizie dall'Italia e dal mondo

A La Spezia ha preso il via Seafuture 2025, evento che, fino al 2 ottobre, mette in campo le ambizioni tecnologiche e strategiche della difesa navale italiana e non solo. Alla cerimonia inaugurale il ministro Guido Crosetto ha lanciato un messaggio chiaro: “non c’è progresso senza sapere, senza



“The Voice of Hind Rajab” a Orvieto il primo ottobre


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/the-voi…
Domani sera (primo ottobre), alle 20, presso il cinema Corso, promosso da Articolo 21 e dal coordinamento della Palestina, “The Voice of Hind Rajab”. Diretto da Kaouther Ben Hania (nominata agli Oscar per Four

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Avvistati droni -padulo nei cieli di Polonia e dei ringhiosi paesi baltici


Angelica Mente – amore estremo
freezonemagazine.com/articoli/…
C’è una rara coerenza tra vita e arte quando si parla di Angelica Mente, alias Nicoletta Magnani. Architetto, flautista e violoncellista, cantautrice, scrittrice di prosa poetica e disegnatrice, l’artista varesina ha sempre intrecciato i linguaggi in un unico ordito, dove ogni gesto creativo sembra rimandare all’altro, in pratica lei è un genio multiforme. Dopo l’avventura […]
L'articolo


Ucraina, la Russia colpisce i soldi della Nato

Il Corriere della Sera dice ai suoi lettori che Putin è un dittatore comunista, com’è d’uso per un giornale satirico che i suoi lettori e persino i suoi redattori prendono invece sul serio, dimostrando così il livello a cui è giunta quella che una volta si chiamava la buona borghesia italiana.

Non dice invece, assieme ai confratelli dell’ordine giornalistico Fatemalefratelli, che Putin va ascoltato con molta attenzione. Qualche tempo fa il presidente russo aveva detto che se i Paesi della Nato avessero creato in Ucraina nuove fabbriche di armi, esse sarebbero state distrutte. E il monito si è trasformato in realtà: è stata completamente azzerata la fabbrica di droni sentinella che i tedeschi avevano impiantato in una delle officine attorno al complesso Antonov, quello che ai tempi dell’Unione sovietica produceva l’aereo da trasporto più grande del mondo.

Si tratta di un cambiamento di strategia da parte russa che risponde alla nuova ondata di aggressività delle Nato e al suo tentativo di aggirare il problema del trasporto di armi in Ucraina, installando stabilimenti direttamente in loco.

Ma non si tratta solo di questo stabilimento: decine di fabbriche legare alla Nato in numerose località sono state colpite e distrutte, assieme a un certo numero, dai 5 ai 6, di F16 nell’aeroporto di Starokonstantinov.

Naturalmente l’Alleanza Atlantica, com’è suo inveterato costume, non bada molto alle vittime civili e così le fabbriche di armi sono situate, di proposito, in mezzo alle città in modo da rendere più problematico colpirle. Ma missili e droni russi sono piuttosto precisi e raramente danneggiano strutture civili: a fare vittime è piuttosto la contraerea ucraina i cui missili finiscono per cadere sulle case dopo aver colpito l’aria.

I cittadini ucraini hanno prodotto fino ad ora centinaia di migliaia, se non milioni di foto che raffigurano i resti di tali missili, dei Patriot in particolare, disseminati sulle strade e in qualche caso caduti anche sulle case e su ospedale.

Poco male, è tutta carne al fuoco per la propaganda antirussa: è molto facile per i carnefici trasformarsi in vittime, come hanno tentato persino di fare i sionisti, la cui strage era sotto gli occhi di tutti. Con il piccolo particolare che i missili ricadono sulla città quando non colpiscono i loro obiettivi e dunque alla fine si tratta di carcasse che narrano soprattutto la mediocrità dei sistemi di difesa occidentali.

Ad ogni modo questa nuova strategia russa, di passare dal colpire le infrastrutture energetiche e militari ucraine, alle vere e proprie fabbriche di armi, ha un significato che va al di là dell’ovvia distruzione della residua capacità militare ucraina, ma punta a colpire gli interessi economici che tengono viva la guerra al di là di ogni ragionevolezza.

Negli ultimi due anni parecchie industrie, soprattutto tedesche e francesi, ma anche britanniche e statunitensi hanno investito in fabbriche di armi in ucraina, soprattutto volte alla realizzazione di droni e rischiano ora di ritrovarsi con un mucchio di macerie.

Dunque il nuovo verso della guerra da parte dei russi è quella di scoraggiare chi pensasse di speculare sull’ucraina e di demolire assieme alle fabbriche, anche quell’atmosfera favorevole alla guerra che è anche frutto di questi investimenti. Insomma Putin che non è un dittatore comunista come dicono i venditori di balle all’ingrosso, sta dicendo agli occidentali: l’Ucraina non è un posto dove potrete fare soldi fomentando un’inutile strage.

Ma come si desume anche alla distruzione del centro logistico Nato di Vinnitsa, avvenuto due giorni fa, Mosca non ha più alcuna prudenza nel colpire le strutture dell’Alleanza. Ora che la pace sembra più lontana e l’accanimento della Nato non ha più ritegno nel sostegno della guerra, non c’è ragione di non colpire strutture che di ucraino hanno solo il nome.

È certamente un argomento molto più efficace di tutti quelli proponibili per porre fine al conflitto. Del resto l’unica strategia della Nato è ormai quella di colpire le città russe, di portare attacchi sotto falsa bandiera, di importare mercenari di cui intero battaglione è stato sgominato proprio l’altro giorno. Ma alla fine, persa la guerra, la Nato perderà anche la sua guerriglia.

ilsimplicissimus



Stop Rearm Europe: “Governo dica a Israele che Flotilla non si tocca”. Sì a Tavolo delle convergenze di Rete No DL Sicurezza e ad alleanze internazionali. “Il Governo italiano dica subito a Israele che la Global Sumud Flotilla non si tocca invece di scaricare sull’equipaggio stesso la responsabilità della propria incolumità e la buona riuscita [...]


I lavoratori del Teatro La Fenice hanno dichiarato “lo stato di agitazione permanente” a seguito della nomina di Beatrice Venezi alla Direzione Musicale del teatro e chiedono la revoca della nomina giudicata non trasparente, “imposta” e “non all’altezza della tradizione del Teatro”.

In una lettera aperta al Sovrintendente le Professoresse e i Professori d’orchestra contestano il metodo della nomina, avvenuta senza nessuna consultazione dei lavoratori, e il merito: “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che in passato hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale” de La Fenice.

La nomina di Beatrice Venezi – che nel 2021 ha ricevuto il premio “Atreju21″ nell’ambito della festa Atreju organizzata annualmente dal partito Fratelli d’Italia e nel 2022 è stata nominata dall’allora ministro San Giuliano “consigliere per la musica” – è stata approvata all’unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Con le ovvie felicitazioni del ministro Giuli.

Dopo i lavoratori e l’Orchestra anche il pubblico de La Fenice si è fatto sentire: al solo annuncio della nomina si sono registrate disdette da parte degli abbonati storici del teatro.

Ancora una volta la destra al Governo pensa di poter imporre una sua fantomatica “egemonia culturale” attraverso nomine “improbabili” in tutti i luoghi di produzione culturale del paese, tagliando fondi agli artisti “scomodi” e imponendo censure.

Rifondazione comunista sostiene la lotta dei lavoratori e delle professoresse e dei professori d’orchestra in difesa del prestigio di un Teatro che ha fatto la storia culturale di questo paese e come tale è riconosciuto in tutto il mondo e in difesa di una gestione democratica e partecipata di quella che è una istituzione culturale pubblica.

Rifondazione comunista è con i lavoratori e gli orchestrali de La Fenice perché, come dicono in un loro volantino, “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età. La musica è arte, non intrattenimento”.

Per Rifondazione comunista i teatri lirici hanno oggi più che mai bisogno di una grande riforma: devono tornare ad essere luoghi pubblici e democratici di produzione, formazione e diffusione culturale, devono poter contare sulla certezza di finanziamenti pubblici garantiti dallo Stato, devono poter valorizzare al massimo le grandi professionalità dei nostri lavoratori che devono poter partecipare alle scelte che li riguardano. Come tutti i luoghi della cultura devono essere sottratti alle ingerenze governative e devono avere un unico obiettivo: la qualità artistica delle produzioni.

Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se



Il 25 settembre Adriano Di Maio, direttore dell’area cinema e serie tv della Rai, annuncia alla stampa la programmazione su Raitre del film premio Oscar “No Other Land” per il 7 ottobre. La data è ovviamente simbolica come è simbolico il fatto che si tratta di un’opera diretta, prodotta, scritta e montata da un collettivo israelo-palestinese.

Mentre i coloni israeliani investivano uno dei registi – Basel Adra – e occupato la sua casa, mentre l’esercito israeliano aggrediva, picchiava e arrestava Hamdam Ballal, uno degli operatori del film, e mentre veniva ucciso da un colono Odeh Hadalin, tra i protagonisti del film, mentre accadeva tutto questo, la Rai ha pensato bene di sospendere la trasmissione di “No Other Land” senza nessuna giustificazione pubblica.

Rifondazione comunista chiede alla dirigenza del Servizio pubblico radiotelevisivo se è vero che la sospensione della programmazione del film è avvenuta a seguito di una “telefonata di natura politica”, come riportato dalla stampa.

Se la notizia risponde a verità Rifondazione comunista chiede che sia reso pubblico il nome dell’autore della telefonata, il contenuto della conversazione e il nome del dirigente o dei dirigenti che hanno acconsentito alla richiesta di censura. Altrimenti la Rai – Servizio pubblico pagato dai cittadini e dalle cittadine – chiarisca pubblicamente le motivazioni di una scelta di tale gravità.

Rifondazione comunista chiede ai membri del Governo di assumersi pubblicamente la responsabilità di una gravissima interferenza e censura politica sul servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione e di comunicazione.

Rifondazione comunista da anni si batte per una nuova legge di riforma della Rai che la sottragga alle ingerenze governative cui è sottoposta grazie alla legge del 2015 del Pd e che la riporti sotto il controllo del Parlamento. Oggi anche in obbligata attuazione di un Regolamento europeo.

Ma come Rifondazione comunista riteniamo che non sia sufficiente cambiare la “governance”. Occorre affrontare i nodi della sua missione, della sua struttura aziendale, delle sue professionalità, del suo rapporto col paese reale. Finché il consiglio di amministrazione sarà privato di qualsiasi ruolo, finché tutti i poteri rimarranno nelle mani di una sola persona al comando, finché non si restituirà potere decisionale e ideativo alle varie strutture e alle tante professionalità, finché non si attuerà un reale decentramento e una reale democratizzazione interna ed “esterna” della Rai, non ci sarà una reale riforma del servizio pubblico.

Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se

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Dieci manifestanti, di cui cinque giovani militanti di Rifondazione Comunista di Lucca sono stati convocati ieri dalla Questura locale. Sono formalmente indagati per il blocco della stazione di Lucca nell’ambito dello sciopero generale contro il genocidio a Gaza e in sostegno slla Global Sumud Flotilla dello scorso 22 settembre. A Lucca non vi sono stati [...]


In queste giornate straordinarie abbiamo in tutti i nostri interventi, ovunque, in tutto il paese chiamato alla massima unità per contrastare concretamente il genocidio a Gaza e per offrire uno scudo agli equipaggi della, benedetta, Flotilla, avendo chiaro che era necessario un salto di qualità nelle mobilitazioni. La dimensione insopportabile delle distruzioni e del massacro [...]


Grottesca la presidente del Consiglio italiana, all’Onu, si appropria delle parole di Bergoglio e denuncia l’aumento dei conflitti ma poi chiede di rivedere, limitandolo in nome della salvaguardia dei confini, il diritto d’asilo. La lotta ai trafficanti ed a una magistratura a suo avviso orientata politicamente, sembrano costituire il solo asse portante di un suo [...]


Fra le imbarcazioni colpite ne risulta almeno una battente anche bandiera italiana. Mentre Meloni a New York continua a fiancheggiare Netanyahu e Trump l’Italia antifascista si mobiliti come equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla. Bene ha fatto la Flotilla a rifiutare il ricatto del governo di Israele che violando il diritto internazionale intende impedire [...]


Si è svolta domenica allo Spin time di Roma l’assemblea nazionale della Rete NODL sicurezza A pieno regime un’assise che ha coinvolto decine di compagn@ protagonist@ sui territori delle mobilitazioni dal disegno di legge fino alla conversione al decreto-legge che ha codificato la stretta autoritaria, quindi incostituzionale, nell’ordinamento giuridico italiano con ben 14 nuovi delitti [...]


Mentre ieri centinaia di migliaia di persone manifestavano in tutta Italia per Gaza il governo Meloni all’Onu è rimasto tra i pochissimi che non riconoscono lo Stato di Palestina. La posizione pro-Netanyahu di Meloni, Salvini e Tajani disonora il nostro paese e offende i principi della nostra Costituzione. Questo governo complice del genocidio va cacciato [...]


di Laura Tussi - Il 21 settembre 2020 ci lasciava Virginio Bettini, nato a Nova Milanese nel 1942, uno dei padri dell’ecologia italiana, intellettuale marxista e antinucleare, uomo di studio e di battaglia, che ha intrecciato la sua vita con quella dei grandi protagonisti del pensiero ecologista internazionale. La sua morte, avvenuta nella sua casa [...]


La Flotilla entra in zona di blocco. Idf: “Ha legami con Hamas”. Delia: “Solo propaganda”

[quote]ROMA – Dopo lo stop definitivo a qualsiasi mediazione da parte del comitato direttivo, le quarantasei barche della Global Sumud Flotilla proseguono la loro rotta verso Gaza. Oggi, 30 settembre,…
L'articolo La Flotilla entra in zona di blocco. Idf: “Ha legami con



La Gallery di Settembre


Ecco un po’ di foto dalle nostre Cellule Coscioni in giro per l’Italia, dagli eventi precongressuali a PMA per tutte fino alla mobilitazione per la campagna “Aborto senza ricovero. Clicca sull’icona della macchina fotografica per scorrere le foto!

L'articolo La Gallery di Settembre proviene da Associazione Luca Coscioni.



Bis di Fratelli d’Italia nelle Marche, riconfermato Acquaroli. Ricci: “Lotta impari”

[quote]ANCONA – “Gli elettori hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua Regione e i suoi cittadini”. Giorgia Meloni festeggia così la vittoria…
L'articolo Bis di Fratelli d’Italia nelle Marche, riconfermato Acquaroli. Ricci: “Lotta impari”




Ucraina, linea comune Ue-Nato: “Serve un muro di droni”. Mosca replica: “Iniziativa triste”

[quote]KIEV – “L’Ucraina è la nostra prima linea di difesa, dobbiamo aumentare gli aiuti“. È questa la linea comune della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del…
L'articolo Ucraina, linea comune Ue-Nato: “Serve un muro di droni”. Mosca



PODCAST. I 20 punti di Trump: un piano per cancellare la questione palestinese


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Festeggia Netanyahu che torna da Washington con in tasca un progetto che accoglie le sue condizioni per fermare la distruzione di Gaza e, più di tutto, non offre alcuna garanzia per la creazione di uno Stato palestinese
L'articolo PODCAST. I 20 punti