“i nostri anni”, di tano d’amico, su radio tre
● Attilio Scarpellini presenta I nostri anni, di Tano D’Amico: Rai Radio 3.
Quaranta minuti di racconto intenso e raffinato alternato a musiche ricercate sull’opera narrativa del fotografo dei nostri cuori.
Si può ascoltare cliccando su raiplaysound.it/audio/2025/10/…
Tano D’Amico, I nostri anni, Milieu | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
Il libro: milieuedizioni.it/product/nost…
#AttilioScarpellini #fotografia #INostriAnni #Milieu #RadioTre #Radio3 #RadioTre #RaiRadioTre #RaiRadioTre #ricostruzioni #Scarpellini #Settanta #SettantaMilieu #Tano #TanoDAmico
Qui comincia | S2025 | Tano D'Amico, I nostri anni, Milieu | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
Tano D'Amico, I nostri anni, Milieu - Qui comincia - Con Attilio Scarpellini | Tano D'Amico, I nostri anni, Milieu edizioniRaiPlaySound
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“poesia ibrida”, di valerio cuccaroni, in un dialogo alla ‘finestra di antonio syxty’
open.spotify.com/embed/episode…
open.spotify.com/episode/63323…
alla Finestra: Poesia visiva, videopoesia, poesia elettronica, PJ set – di Valerio Cuccaroni, nella collana di testi e studi letterari Scriba, diretta da Paolo Giovannetti
Il volume analizza le nuove forme di testualità poetica intermediale, emerse dall’ibridazione del linguaggio verbale con l’arte visiva, il cinema, la musica, l’informatica e la performance.
Il libro si propone come uno studio approfondito e aggiornato sulle nuove frontiere della poesia contemporanea, caratterizzate dalla contaminazione tra diversi linguaggi e dalla continua ricerca di nuove forme espressive. MTM Teatro
Il libro: biblionedizioni.it/prodotto/po…
#art #arte #artiVisive #Biblion #BiblionEdizioni #cinema #LaFinestraDiAntonioSyxty #MTMManifattuteTeatraliMilanesi #MTMTeatro #PaoloGiovannetti #performance #pjSet #poesia #poesiaContemporanea #poesiaElettronica #poesiaIbrida #poesiaVisiva #poesie #ValerioCuccaroni #videopoesia
"Poesia ibrida" di Valerio Cuccaroni
La Finestra di Antonio Syxty · Episode"Poesia ibrida" di Valerio Cuccaroni (Spotify)
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oggi, 28 ottobre, a roma, fondazione baruchello: convegno su “luoghi, oggetti, arredi e case d’autore” (archivi degli artisti e degli scrittori)
Domani, 28 ottobre, presso la Fondazione Baruchello si svolge il Convegno Luoghi, oggetti, arredi e case d’autore. Il contesto degli archivi degli artisti e degli scrittori.
Saranno trattati argomenti intimamente connessi alla storia degli archivi e a quella della creazione letteraria ed artistica.
Qui una breve spiegazione del progetto:
Gli archivi privati degli artisti e degli scrittori conservano materiale documentario di grande interesse per lo studio delle fonti della cultura e della storia della seconda metà del Novecento e per ritessere la fitta trama dei rapporti amicali, intellettuali, sociali e letterari che ha attraversato la ricca e densa sostanza della cultura novecentesca.
I fondi fotografici presenti all’interno degli archivi, il cosiddetto materiale minore, agende, agendine, appunti, quaderni, calendari, gli oggetti e degli arredi delle dimore e delle case d’autore, i luoghi da loro frequentati e amati sono ancora territori inesplorati che molto possono svelare sulla complessità e le radici delle opere e per la ricostruzione del contesto e di una mappa geo-culturale e storica che può illuminare il percorso, anche biografico, della creazione.I
Il Convegno tratterà queste aree tematiche all’apparenza marginali ma pienamente significative e fondamentali per la ricostruzione, la visibilità e la valorizzazione delle fonti storiche.”
Si prega di confermare la presenza scrivendo a
muraca.marcelladalila [at] gmail.com
e a info [at] fondazionebaruchello.com
PROGRAMMA
Modera Barbara Mancini
Ore 10:30 – 13:30
INTRODUZIONE
Carla Subrizi, Cetta Petrollo Pagliarani
SESSIONE I. Le case e le stanze d’autore: artisti, poeti, scrittori
Caterina Borelli
Case, oggetti e arredi: autobiografie o archivi? Luoghi pubblici o privati?
Eleonora Cardinale
Ricostruire le stanze degli scrittori: Spazi900 della Biblioteca nazionale centrale di Roma
Monica Fabbri
L’Archivio Giovannino Guareschi a Roncole Verdi
SESSIONE II. I dialoghi amicali, le dediche negli epistolari e nei libri
Federico Milone
Scaffali privati e scaffali digitali: il caso della biblioteca di Alfredo Giuliani
Barbara Mancini
A Elio, maestro d’arte e di vita”: le dediche nei libri della Biblioteca Pagliarani
Francesco Pascali
«Gli anni ‘80 sono nostri», Giuseppe Bertolucci e Marco Tullio Giordana, carte da
un’amicizia
Ore 15:30 -19:00
SESSIONE III. Gli incontri: agende agendine quaderni e calendari
Antonio D’Ambrosio
Attraversare l’Europa dagli avantesti del Fondo Claudio Magris
Sara Gregori
Ada Negri nell’Archivio del Novecento
Chiara Portesine
Archiviare la Neoavanguardia: lo sperimentalismo tra anarchia e documento
Mauro Distefano
Appunti, quaderni e ritagli: il laboratorio nascosto di Federico De Roberto
SESSIONE IV. Gli arredi, gli oggetti
Giuseppe Garrera
Immagini devozionali. Le Gioconde di Luca Maria Patella.Alcune considerazioni sulle Gioconde di Leonardo disseminate sulle pareti e nei cassetti della casa di Luca Maria Patella
Arianna Saggio
Speranzella di Bernari attraverso la fotografia: tra documento e finzione
SESSIONE V. I Luoghi
Ilaria Serra
La casa e il bosco di Mario Rigoni Stern
Silvia Moretti
Memorie e rappresentazioni della casa di via dei giornalisti di Gianni Toti
Convegno a cura di
Cetta Petrollo Pagliarani – Associazione Letteraria Elio Pagliarani
Coordinamento
Marcella Muraca
Moderatrice
Barbara Mancini
#AdaNegri #agende #agendine #anarchia #AntonioDAmbrosio #appunti #archivi #archivio #archivioDelNovecento #AriannaSaggio #arredi #artisti #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #AssociazionePagliarani #calendari #case #caseDAutore #CettaPetrollo #CettaPetrolloPagliarani #CettaPetrolloPagliaraniAssociazioneLetterariaElioPagliarani #ChiaraPortesine #ClaudioMagris #documenti #documento #ElioPagliarani #FedericoDeRoberto #FondoClaudioMagris #GiuseppeBertolucci #GiuseppeGarrera #Gruppo63 #laboratorio #LucaMariaPatella #luoghiOggettiArredi #MarcoTullioGiordana #materialeMinore #MauroDistefano #neoavanguardia #oggetti #oggettiMinori #quaderni #SaraGregori #scrittori #sperimentalismo
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una copertina di [da] gino de dominicis
L. Balbi – G. Gaetano, Nuove dimensioni 2, Antologia italiana con letture epiche per la scuola media, Le Monnier, Firenze 1972. In copertina: Gino De Dominicis, Tentativo di volo (1969). Immagine tratta dal manifesto della VII Biennale di Parigi (1971).
Collezione Giuseppe Garrera
#antologia #antologiaPerLaScuolaMedia #art #arte #CollezioneGiuseppeGarrera #copertina #GinoDeDominicis #GiuseppeGarrera #TentativoDiVolo #VIIBiennaleDiParigi
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israhelli killers stay unpunished
an article by Gideon Levy:
haaretz.com/israel-news/twilig…
see also:
mizanonline.ir/en/news/2933/on…
AI "abstract":
A 9-year-old Palestinian boy named Mohammad al-Hallaq was killed on October 16, 2025, in the village of al-Rihiya in the occupied West Bank, according to a report by Haaretz journalist Gideon Levy.
The incident occurred during an Israeli military raid when soldiers fired shots into the air, causing panic among children playing in a schoolyard. Mohammad, who stood still by a wall believing the situation was safe, was shot in the right thigh by an Israeli soldier; the bullet exited through his left side, destroying major blood vessels and internal organs.
He collapsed and died shortly after being rushed to the hospital, despite medical efforts to save him.
Eyewitnesses reported that the soldier who shot Mohammad raised his hands in celebration, with fellow soldiers joining in cheers, and that Israeli forces fired tear gas at local residents attempting to assist the child before leaving the scene.
The Israeli military stated that the incident was "clear" and that the Military Prosecutor’s Unit was reviewing it, but Haaretz reported that no formal investigation had been conducted.
The Israeli internal security service, Shin Bet, reportedly warned the family against holding demonstrations during the funeral.
Gideon Levy, who reported on the case, questioned the lack of accountability and highlighted the broader pattern of violence against Palestinian children in the occupied West Bank.
The article also references a separate incident in February 2025 where Palestinian detainees released from Israeli prisons were forced to wear white T-shirts with a blue Star of David and the message "we will not forget nor forgive," which Levy criticized as a form of forced political messaging.
A 9-year-old Palestinian boy stood at a distance. An Israeli soldier knelt and shot him dead
Eyewitnesses say Muhammad al-Halaq stood with his arms folded, posing no threat, when a single, deadly shot was fired. The soldiers later appeared to celebrate. The IDF said the incident is under reviewGideon Levy (Haaretz)
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rossella or nel podcast ‘la finestra di antonio syxty’
open.spotify.com/episode/6R7rT…
open.spotify.com/episode/6R7rT…
il libro: argonline.it/prodotto/come-lam…
#AntonioSyxty #Argo #Argolibri #ComeLAmoreDiUnTimpanoEUnaPupilla #intervista #ManifattureTeatraliMilanesi #MTM #MTMManifattureTeatraliMilanesi #poesia #poesie_ #presentazione #RossellaOr
"Come l'amore di un timpano e una pupilla" Rossella Or
La Finestra di Antonio Syxty · Episode"Come l'amore di un timpano e una pupilla" Rossella Or (Spotify)
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mercoledì 29 ottobre, podcast ‘ndn’: marco giovenale e guido mazzoni in dialogo su “scrittura e biografia”
Il podcast di dialoghi sulle scritture, NDN – Niente di nuovo
mercoledì 29 ottobre presenta
SCRITTURA E BIOGRAFIA
un dialogo tra
Marco Giovenale e Guido Mazzoni
a cura di Antonio Syxty
open.spotify.com/show/4iIZ0Vbc…
#AntonioSyxty #MarcoGiovenale #MG #ndn #NDNNienteDiNuovo #NienteDiNuovo #scritturaDiRicerca #scritturaEBiografia #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline
Niente di nuovo - Dialoghi sulla scrittura
Podcast · Syxty · Niente di nuovo è un progetto di Dialoghi sulla scrittura realizzato in formato podcast audio.Spotify
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esce il n. 2 di ‘niederngasse’, rivista cartacea (e digitale): oggi la prima presentazione online
ESCE Niederngasse #2 – Evento online
OGGI, lunedì 27, si apre il tabellone (cfr. foto).
ore 21:00 (Italia)
Si presenta online il nuovo numero cartaceo di Niederngasse
30 minuti secchi: breve introduzione + autorə
Niederngasse – La cavalleria leggera della letteratura italiana
La storica rivista d’artista fondata nel 1998 in Svizzera torna in edizione cartacea. Un progetto indipendente che reimmagina la fruizione culturale contemporanea con una formula inedita: “Il Grande Giuoco di Niederngasse”, una plancia interattiva dove ogni casella corrisponde a un articolo, accessibile anche in digitale tramite QR code.
Scarica il tabellone e leggi il nuovo numero → https://niederngasse.it/editoriale
Edizione cartacea limitata e numerata.
#2 #eventoOnline #NiedernGasse #PaolaSilviaDolci #presentazione #rivista #riviste #tabellone
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28 ottobre, roma, fondazione baruchello: convegno su “luoghi, oggetti, arredi e case d’autore” (archivi degli artisti e degli scrittori)
Domani, 28 ottobre, presso la Fondazione Baruchello si svolge il Convegno Luoghi, oggetti, arredi e case d’autore. Il contesto degli archivi degli artisti e degli scrittori.
Saranno trattati argomenti intimamente connessi alla storia degli archivi e a quella della creazione letteraria ed artistica.
Qui una breve spiegazione del progetto:
Gli archivi privati degli artisti e degli scrittori conservano materiale documentario di grande interesse per lo studio delle fonti della cultura e della storia della seconda metà del Novecento e per ritessere la fitta trama dei rapporti amicali, intellettuali, sociali e letterari che ha attraversato la ricca e densa sostanza della cultura novecentesca.
I fondi fotografici presenti all’interno degli archivi, il cosiddetto materiale minore, agende, agendine, appunti, quaderni, calendari, gli oggetti e degli arredi delle dimore e delle case d’autore, i luoghi da loro frequentati e amati sono ancora territori inesplorati che molto possono svelare sulla complessità e le radici delle opere e per la ricostruzione del contesto e di una mappa geo-culturale e storica che può illuminare il percorso, anche biografico, della creazione.I
Il Convegno tratterà queste aree tematiche all’apparenza marginali ma pienamente significative e fondamentali per la ricostruzione, la visibilità e la valorizzazione delle fonti storiche.”
Si prega di confermare la presenza scrivendo a
muraca.marcelladalila [at] gmail.com
e a info [at] fondazionebaruchello.com
PROGRAMMA
Modera Barbara Mancini
Ore 10:30 – 13:30
INTRODUZIONE
Carla Subrizi, Cetta Petrollo Pagliarani
SESSIONE I. Le case e le stanze d’autore: artisti, poeti, scrittori
Caterina Borelli
Case, oggetti e arredi: autobiografie o archivi? Luoghi pubblici o privati?
Eleonora Cardinale
Ricostruire le stanze degli scrittori: Spazi900 della Biblioteca nazionale centrale di Roma
Monica Fabbri
L’Archivio Giovannino Guareschi a Roncole Verdi
SESSIONE II. I dialoghi amicali, le dediche negli epistolari e nei libri
Federico Milone
Scaffali privati e scaffali digitali: il caso della biblioteca di Alfredo Giuliani
Barbara Mancini
A Elio, maestro d’arte e di vita”: le dediche nei libri della Biblioteca Pagliarani
Francesco Pascali
«Gli anni ‘80 sono nostri», Giuseppe Bertolucci e Marco Tullio Giordana, carte da
un’amicizia
Ore 15:30 -19:00
SESSIONE III. Gli incontri: agende agendine quaderni e calendari
Antonio D’Ambrosio
Attraversare l’Europa dagli avantesti del Fondo Claudio Magris
Sara Gregori
Ada Negri nell’Archivio del Novecento
Chiara Portesine
Archiviare la Neoavanguardia: lo sperimentalismo tra anarchia e documento
Mauro Distefano
Appunti, quaderni e ritagli: il laboratorio nascosto di Federico De Roberto
SESSIONE IV. Gli arredi, gli oggetti
Giuseppe Garrera
Immagini devozionali. Le Gioconde di Luca Maria Patella.Alcune considerazioni sulle Gioconde di Leonardo disseminate sulle pareti e nei cassetti della casa di Luca Maria Patella
Arianna Saggio
Speranzella di Bernari attraverso la fotografia: tra documento e finzione
SESSIONE V. I Luoghi
Ilaria Serra
La casa e il bosco di Mario Rigoni Stern
Silvia Moretti
Memorie e rappresentazioni della casa di via dei giornalisti di Gianni Toti
Convegno a cura di
Cetta Petrollo Pagliarani – Associazione Letteraria Elio Pagliarani
Coordinamento
Marcella Muraca
Moderatrice
Barbara Mancini
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ancora fino al 19 novembre, a milano: “l’altra pittura” di gianni asdrubali
L’ALTRA PITTURA
A CURA DI LORENZO MADARO
A ARTE INVERNIZZI
VIA DOMENICO SCARLATTI 12 20124 MILAN ITALY
CATALOGO CON SAGGIO DI LORENZO MADARO
24 SETTEMBRE – fino al 19 NOVEMBRE 2025
IN CONTEMPORANEA ALLA GALLERIA ARTRA DI MILANO
Le gallerie A arte Invernizzi e Artra hanno inaugurato mercoledì 24 settembre 2025 la mostra Gianni Asdrubali. L’altra pittura, a cura di Lorenzo Madaro.
La mostra, articolata nelle due sedi delle gallerie, con cui l’artista dialoga intensamente da decenni, diviene una antologica in grado di tracciare i punti focali imprescindibili di tutta la sua ricerca sin dagli esordi. Le due sezioni sono una in continuità con l’altra con incroci, tangenze speciali e a volte intrecci che le connettono costantemente.
Gianni Asdrubali (Tuscania, 1955) sviluppa la propria ricerca con convinzione dai primissimi Ottanta, rimanendo già in quegli anni autosufficiente e originale, fuori da ogni possibile categoria di riferimento, lontana dagli ismi e da ogni perimetro critico/curatoriale, fatta eccezione per l’Astrazione povera teorizzata da Filiberto Menna includendo oltre allo stesso Asdrubali anche Mariano Rossano, Bruno Querci e altri artisti.
L’arte con Gianni Asdrubali torna ad assumere una funzione primaria di spazio che indaga il sé della pittura, dopo la bolgia di colore, immagini, simboli, allegorie a cui la pittura in quegli anni ci stava abituando anche nelle sue espressioni più stimolanti, innovative, coinvolgenti.
Gianni Asdrubali già da quel decennio è infatti un battitore libero e solitario. Non silenzioso, non inerme, non immobile. La sua storia in quei primi momenti di sperimentazione è di impegno massimo nelle stanze dei suoi studi, alla ricerca della radice originaria di un segno mai incerto ma in costante movimento, proiettato – all’epoca come oggi – in una persistente fuoriuscita dalla tela, dal muro o comunque dal quadro in senso stretto. Tutto è propedeutico alla gestazione, al concepimento e all’affinamento di uno stile che non diventa mai un genere, che non inciampa mai nel caos totale della replica, bensì nell’ossessiva, meditata e insieme voluttuosa e caparbia capacità di costruzione di un alfabeto in costante movimento.
Opere in mostra come Camurro (1981) e Diodiavolo (1980) rivelano grovigli, contorsioni, capriole, tracce, alle volte forti e penetranti, altre che si assottigliano man mano che si allargano dalla matrice cromatica, rigorosamente nera, che quasi esplode in un lato dell’opera per farsi altro, per liberarsi della propria energia intrinseca. Ecco allora che con il passare degli anni – pensiamo a Aggroblanda del 1984, Bestia del 1985, Zaazze del 1986, per citare alcune tra le opere in mostra – la traccia di ogni segno si regolarizza in un sistema di coordinate ancor più approfondite, precise, che si allontana dalla gestualità informale per ricomporsi in un sistema in cui il segno si assottiglia per diventare un elemento autonomo, un apparente tubo che si apre per creare spazi di pieno e di vuoto in cui si inserisce il bianco della superficie che diviene “corpo”.
E se in opere come Malumazac del 1990 il segno inizia nuovamente ad allargarsi, ma non come groviglio bensì come traccia libera che si espande, in opere come Tromboloide del 1992 l’opera stessa diventa sagoma fatta esclusivamente di segno e il supporto è ritagliato attorno al segno stesso. Svolta, prende impossibili diagonali, alle volte torna indietro, si stratifica, poi si innalza, è come un’onda che si increspa e poi esplode nella libertà assoluta di una superficie che – ed è questo il filo conduttore di questa nuova fase, quella dei Novanta, più matura dell’artista – non finisce più sul proprio perimetro ma idealmente inizia a ampliarsi e sfrangiarsi del tutto sullo spazio attorno. Questa attitudine poi si svilupperà completamente negli anni più recenti, soprattutto negli interventi che realizza o sulle tele sagomate e assemblate, messe assieme a mo’ di arcipelago sprigionando un’energia sempre inesausta.
Energia. La pittura di Asdrubali è un concentrato che concilia riflessione e azione, impeto e calma, quella che occorre nello spazio concentrato dello studio, luogo di elaborazione progettuale, ma anche di allenamento verso quel continuo evolversi del segno stesso.
Tromboloide è una delle opere centrali di un transito in grado di generare nuove possibili traiettorie: il segno qui fa emergere un’altra delle identità della pittura di Asdrubali. Da un lato c’è quello netto, profondamente denso, totalizzante, e poi c’è la traccia del pennello semi asciutto che genera altre prospettive interne. Quindi la pittura non è soltanto il risultato della sua azione su una superficie ma anche il suo farsi, il suo essere processo.
La mostra poi prosegue con un’ampia sezione, divisa nelle due gallerie, di opere degli anni Duemila e, soprattutto, di quelli più recenti, dove l’energia di Asdrubali si è completamente dilatata e in cui la superficie assume un ruolo a volte perfino primario nella definizione degli spazi e delle prospettive delle pennellate, che si fanno sempre più tumultuose, irradianti, talvolta nevrotiche, iperattive, avvolgenti, dilatate, in un continuo rincorrersi di asimmetrie, di rinunce a una possibile regola stagnante.
Anche nell’opera recente comprendiamo come la ricerca di Asdrubali sia un battito cardiaco di un’esperienza che esplora il problema interno della pittura, ovvero l’energia e il vuoto.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue con un saggio di Lorenzo Madaro, la riproduzione delle opere esposte nelle due gallerie e un aggiornato apparato bio-bibliografico.
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“l’opera come processo”: ancora fino al 15 novembre
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oggi, 26 ottobre, a roma: cerimonia finale della ix edizione del premio zavattini
Si tiene oggi, domenica 26 ottobre 2025 alle ore 11:00, presso il Cinema Nuovo Aquila (Via L’Aquila 66/74, Roma), la Cerimonia di premiazione della IX edizione del Premio Cesare Zavattini, il concorso dedicato al riuso del cinema d’archivio, rivolto a giovani filmmaker che vogliono sperimentare nuove forme di racconto attraverso materiali audiovisivi del passato. In tale ambito saranno presentati i progetti vincitori e consegnati i relativi riconoscimenti.
All’evento saranno presenti componenti della Giuria, presieduta dal regista Roland Sejko e composta da Monica Maurer, Benni Atria, Ivelise Perniola e Alessia Petitto; il presidente della Fondazione AAMOD Vincenzo Vita e i rappresentanti degli Enti che hanno sostenuto e collaborato con l’iniziativa; il direttore del Premio Antonio Medici, la coordinatrice Aurora Palandrani, i tutor che hanno seguito lo sviluppo dei progetti, Luca Onorati, Giovanni Piperno e Chiara Ronchini.
Nell’ambito dell’iniziativa sarà inoltre proiettato il breve cortometraggio Tentativi di analisi, vincitore del Premio Memory Ciak, nato dalla collaborazione tra Bookciak, Azione!, la Fondazione AAMOD e il Premio Cesare Zavattini. Presenteranno il film l’autore, Pietro Bonaccio, e Gabriella Gallozzi, ideatrice e direttrice di Bookciak, Azione!
Per partecipare è necessario compilare il modulo al seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScoK9FURPM4w6ErMw9D_9t288pPpNfok3gW4MSv_LjX9e7NYw/viewform
PROGETTI VINCITORI:
Altrimenti inventa di Meriam Jarboua
Un film che affronta l’assenza di rappresentazioni visive dei migranti nordafricani in Italia negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, proponendo un originale e sperimentale lavoro di “reinvenzione” dell’archivio mancante, che parte dalla propria storia familiare e approda a una dimensione più collettiva, interrogandosi sui temi dell’identità e della memoria.
Milano Infetta di Tommaso Cohen
Attraverso la storia dello spazio occupato Virus di Milano, base del nascente movimento punk italiano sgomberato nel 1984, esplora rabbia e desideri giovanili utilizzando poco noti materiali d’archivio, e nello stesso tempo allarga lo sguardo a una città che lasciandosi alle spalle Resistenza e lotte operaie sta diventando capitale degli affari e del glamour.
Nido di vespe di Riccardo Calisti e Giovanni Mauriello
Con ironia e leggerezza, la coppia di autori intreccia la propria storia con quella del quartiere romano di Torpignattara, tra intimità e memoria collettiva, con un approccio meta-narrativo che stratifica diverse dimensioni di racconto intorno ai temi del nido.
La Giuria della IX edizione del Premio Cesare Zavattini ha inoltre assegnato una Menzione speciale al progetto Noialtre di Michele Sammarco.
Il Premio Cesare Zavattini/UnArchive è un progetto della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS.
La IX edizione dell’iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Direzione del Cinema del MIC, Istituto Luce Cinecittà e Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies, in collaborazione con Cineteca Sarda, Archivio delle Memorie Migranti, Premio Bookciak, Azione!, Deriva Film, Officina Visioni, UCCA, FICC, ANCR. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.
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Cerimonia di Premiazione - Premio Zavattini 2024/25
Indirizzo dell’evento: Nuovo Cinema Aquila (Via L'Aquila, 66/74) Contattaci a eventi@aamod.itGoogle Docs
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oggi, 25 ottobre, a roma, presso lo studio campo boario: “80 fiori”, di louis zukofsky
OGGI, sabato 25 ottobre 2025, alle ore 18:00,
presso lo Studio Campo Boario
(Roma, viale del Campo Boario 4a)
80 FIORI
LOUIS ZUKOFSKY E L’OGGETTIVISMO AMERICANO
Per il ciclo “Retrospettive” – del CentroScritture – presentazione del libro
80 fiori, di Louis Zukofsky (Benway Series, 2024)
centroscritture.it/event-detai…
con Giulio Marzaioli, Paul Vangelisti, e la traduttrice, Rita Florit
coordinamento di Valerio Massaroni
benwayseries.wordpress.com/202…
Il lettore parte […] per un’avventura in miniatura e meravigliosamente divertente, che corrisponde alla moltitudine in fiore evocata dal poeta. Gran parte dell’impresa dell’affrontare questo testo sta nel dover seguire le improvvisazioni di Zukofsky sulla tradizione floreale e sul linguaggio. Nonostante le osservazioni, anche da parte di commentatori favorevoli, sull’impossibile densità o sull’impenetrabilità di 80 Flowers, penso sia meglio cercare di assecondare la passione del poeta per le fonti classiche e shakespeariane e per il gioco numerico, e lasciarsi guidare dal suo orecchio inesauribilmente attento alla sinergia del linguaggio. Florit cita spesso il fondamentale studio di Michele Joy Leggott, Reading Zukofsky’s 80 Flowers (1989), che interpreta le fitte interazioni linguistiche del poeta come un viaggio contemplativo, o come uno splendido erbario. Come Zukofsky ha scritto nel suo taccuino, le poesie o i fiori «avrebbero avuto origine dai miei libri precedenti, dei quali sarebbero una sintesi». […]
— dalla postfazione di Paul Vangelisti
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80 fiori - Louis Zukofsky e l'oggettivismo americano
Per il ciclo "Retrospettive" presentazione del libro "80 fiori" di Louis Zukofsky (Benway Series, 2024) allo Studio Campo Boario di Roma.CentroScritture
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oggi, 25 ottobre, a roma, spazio modulo: “l’opera come processo”, a cura di sara davidovics
Nella cornice del ROME ART WEEK 2025
in collaborazione con il CentroScritture
Oggi, sabato 25 ottobre, dalle ore 18:30 alle 21:30
Spazio MODULO
(via Ottobiano 31, Roma)
è lieto di presentare
Progetto 5 | L’opera come processo
a cura di Sara Davidovics
Cingolani | Cipitelli | Gualtieri | Orecchini | Schiavone
=
Cinque artisti chiamati a confrontarsi sul tema del processo compositivo dell’opera
in relazione con uno spazio ambiente ricavato all’interno di uno studio d’artista
Comunicato stampa:
slowforward.net/wp-content/upl…
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#CentroScritture #DavideGualtieri #FabioOrecchini #IvanSchiavone #LauraCingolani #PierpaoloCipitelli #RAW #RAWRomeArtWeek #RomeArtWeek #SaraDavidovics #SpazioMODULO
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oggi, 25 ottobre, a roma, da tic: pantani disegna il design
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stasera, 24 ottobre, a roma: reading del premio di traduzione mazzucchetti-gschwend
#AccademiaTedescaAVillaMassimo #AccademiaTedescaDiRomaVillaMassimo #AdrianLaSalvia #AnnCotten #CamillaMiglio #CarmenGallo #CasaDiGoethe #DafneGraziano #DilekMayaturk #EmanueleFranceschetti #FedericoItaliano #GiuseppeIannaccone #GoetheInstitut #GregorLersch #JessicaKraatzMagri #JuliaDengg #JuliaDraganović #LauraRagone #lettura #linguaItaliana #linguaTedesca #MarcoGiovenale #NoemyNagy #PaolaDelZoppo #PiaElisabethLeuschner #poesia #poesie_ #PremioDiTraduzioneMazzucchettiGschwend #prosa #ProsaInProsa #reading #scritturaDiRicerca #SimoneLappert #SoledadUgolinelli #SteffenPopp #TheresiaPrammer #ThomasBagger #traduzione #traduzioni #ValentinaDiRosa #VerenaVonKoskull #VillaMassimo #workshop
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172807 / differx. 2025
youtube.com/embed/SzQ0ZyqNnxw?…
#differx #differxv #differxvid #outOfFocus #vid #video
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oggi, 23 ottobre, a roma: “la preistoria acustica della poesia”, di brunella antomarini
A Roma, oggi, giovedì 23 ottobre, alle ore 18:30
presso la Libreria Altroquando
via del Governo Vecchio 82-83
Presentazione del libro
La preistoria acustica della poesia
di Brunella Antomarini
Edizioni Metilene, 2024
Con l’autrice interviene Rosaria Lo Russo
::: Un incontro dedicato alle origini sonore e rituali della poesia :::
In La preistoria acustica della poesia – Per uno studio antropologico del fenomeno poetico. (Edizioni Metilene, 2024), Brunella Antomarini indaga la nascita della parola poetica come forma primordiale di conoscenza e memoria, in epoche nelle quali ritmo, voce e canto erano ancora inseparabili. Il volume – parte della collana Interstizi curata da Matteo Moca – analizza attraverso i secoli e le tecnologie il legame profondo tra voce e pensiero, tra oralità e scrittura, interrogando la natura stessa dell’esperienza poetica.
#Altroquando #BrunellaAntomarini #EdizioniMetilene #LaPreistoriaAcusticaDellaPoesia #LibreriaAltroquando #Metilene #presentazione #RosariaLoRusso
La preistoria acustica della poesia | metilene edizioni
Si può provare a carpire il segreto dell’esistenza della poesia? La necessità, che abita gli esseri umani sin dalla notte dei tempi, di raccontare le loro storie attraverso questa eccezionale […]metilene edizioni
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oggi, 23 ottobre, le scritture complesse @ ‘sonde poetiche’, podcast di radioarte
SONDE POETICHE
a cura di
Gianluca Codeghini e Andrea Inglese
oggi, 23 ottobre 2025 ore 18:30, in replica alle 21:30
n. 7 di 8:
Scritture complesse (con Daniele Poletti & Luigi Severi)
su radioarte.it
COSA è SONDE POETICHE
Con questa nuova piattaforma ci rivolgiamo principalmente a quel non pubblico che non ha nulla da perdere se non la propria curiosità, il proprio desiderio e lo stupore per le parole. Ogni puntata di SONDE POETICHE sarà caratterizzata da suoni con durata a tempo variabile, da parole e rumori intorno a un concetto o a un autore.
LA PUNTATA DI OGGI
La “poesia” non basta. Non è dicitura sufficiente, soddisfacente, per indicare tutti gli usi e costumi nei territori che le sono interni, adiacenti, latamente connessi. Quindi vanno registrati tentativi di stabilire nuovi “generi” o di celebrare nuove “forme”. Da qualche tempo, Daniele Poletti – autore, editore, creatore di rivista – parla di “scritture complesse”. E in questa prospettiva si muove anche Luigi Severi, scrittore di versi e prosa, oltre che talentuoso e insostituibile saggista del contemporaneo letterario.
#AndreaInglese #DanielePoletti #GianlucaCodeghini #LuigiSeveri #RadioArte #scrittureComplesse
radioarte - una disciplina che ha un ruolo
radioarte - una disciplina che ha un ruolo con l intento di muoversi dal terreno dell arte visiva verso la radio ( l etere) utilizzando il medesimo come materiale tecnico, come materia.radioarte
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26 ottobre, roma: cerimonia finale della ix edizione del premio zavattini
Si terrà domenica 26 ottobre 2025 alle ore 11:00, presso il Cinema Nuovo Aquila (Via L’Aquila 66/74, Roma), la Cerimonia di premiazione della IX edizione del Premio Cesare Zavattini, il concorso dedicato al riuso del cinema d’archivio, rivolto a giovani filmmaker che vogliono sperimentare nuove forme di racconto attraverso materiali audiovisivi del passato. In tale ambito saranno presentati i progetti vincitori e consegnati i relativi riconoscimenti.
All’evento saranno presenti componenti della Giuria, presieduta dal regista Roland Sejko e composta da Monica Maurer, Benni Atria, Ivelise Perniola e Alessia Petitto; il presidente della Fondazione AAMOD Vincenzo Vita e i rappresentanti degli Enti che hanno sostenuto e collaborato con l’iniziativa; il direttore del Premio Antonio Medici, la coordinatrice Aurora Palandrani, i tutor che hanno seguito lo sviluppo dei progetti, Luca Onorati, Giovanni Piperno e Chiara Ronchini.
Nell’ambito dell’iniziativa sarà inoltre proiettato il breve cortometraggio Tentativi di analisi, vincitore del Premio Memory Ciak, nato dalla collaborazione tra Bookciak, Azione!, la Fondazione AAMOD e il Premio Cesare Zavattini. Presenteranno il film l’autore, Pietro Bonaccio, e Gabriella Gallozzi, ideatrice e direttrice di Bookciak, Azione!
Per partecipare è necessario compilare il modulo al seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScoK9FURPM4w6ErMw9D_9t288pPpNfok3gW4MSv_LjX9e7NYw/viewform
PROGETTI VINCITORI:
Altrimenti inventa di Meriam Jarboua
Un film che affronta l’assenza di rappresentazioni visive dei migranti nordafricani in Italia negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, proponendo un originale e sperimentale lavoro di “reinvenzione” dell’archivio mancante, che parte dalla propria storia familiare e approda a una dimensione più collettiva, interrogandosi sui temi dell’identità e della memoria.
Milano Infetta di Tommaso Cohen
Attraverso la storia dello spazio occupato Virus di Milano, base del nascente movimento punk italiano sgomberato nel 1984, esplora rabbia e desideri giovanili utilizzando poco noti materiali d’archivio, e nello stesso tempo allarga lo sguardo a una città che lasciandosi alle spalle Resistenza e lotte operaie sta diventando capitale degli affari e del glamour.
Nido di vespe di Riccardo Calisti e Giovanni Mauriello
Con ironia e leggerezza, la coppia di autori intreccia la propria storia con quella del quartiere romano di Torpignattara, tra intimità e memoria collettiva, con un approccio meta-narrativo che stratifica diverse dimensioni di racconto intorno ai temi del nido.
La Giuria della IX edizione del Premio Cesare Zavattini ha inoltre assegnato una Menzione speciale al progetto Noialtre di Michele Sammarco.
Il Premio Cesare Zavattini/UnArchive è un progetto della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS.
La IX edizione dell’iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Direzione del Cinema del MIC, Istituto Luce Cinecittà e Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies, in collaborazione con Cineteca Sarda, Archivio delle Memorie Migranti, Premio Bookciak, Azione!, Deriva Film, Officina Visioni, UCCA, FICC, ANCR. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.
#AAMOD #AlessiaPetitto #ANCR #AntonioMedici #ArchivioDelleMemorieMigranti #AuroraPalandrani #azione #BenniAtria #BookciakAzione_ #cerimoniaDiPremiazione #ChiaraRonchini #cinema #cinemaDArchivio #CinemaNuovoAquila #DerivaFilm #DirezioneDelCinemaDelMIC #documentari #documentario #FICC #film #FondazioneArchivioAudiovisivoDelMovimentoOperaioEDemocraticoETS #GabriellaGallozzi #GiovanniMauriello #GiovanniPiperno #HomeMovies #inCollaborazioneConCinetecaSarda #IstitutoLuceCinecittà #IvelisePerniola #LucaOnorati #MeriamJarboua #MicheleSammarco #MonicaMaurer #NuovoImaie #OfficinaVisioni #PietroBonaccio #premiazione #PremioBookciak #PremioCesareZavattini #PremioCesareZavattiniUnarchive #PremioMemoryCiak #PremioZavattini #RiccardoCalisti #RolandSejko #TentativiDiAnalisi #TommasoCohen #UCCA #Unarchive #VincenzoVita #Virus
Cerimonia di Premiazione - Premio Zavattini 2024/25
Indirizzo dell’evento: Nuovo Cinema Aquila (Via L'Aquila, 66/74) Contattaci a eventi@aamod.itGoogle Docs
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23 e 24 ottobre, roma: workshop+reading del premio di traduzione mazzucchetti-gschwend
A Roma si raccoglieranno, il 23 e il 24 ottobre 2025 presso il Goethe-Institut, la Casa di Goethe e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, traduttrici, poeti e accademici per discutere in modo approfondito su cosa rende la traduzione poetica così difficile e affascinante allo stesso tempo, perché continuiamo a tradurre nonostante la sua apparente impossibilità e quale resilienza abbia reso possibile la lunga tradizione dei traduttori di poesia. Il workshop è concepito principalmente come piattaforma di dialogo e scambio tra alcuni dei protagonisti più interessanti e originali nel campo della traduzione poetica e della pratica poetica in Italia e in Germania.
Nel corso del workshop, quattro poeti di lingua italiana e quattro di lingua tedesca si traducono a vicenda con il supporto di traduttori professionisti. Vengono formate coppie composte da un poeta tedesco e uno italiano, ciascuna delle quali è affiancata da due traduttori.
Due i momenti pubblici dell’iniziativa. Giovedì 23 ottobre, a partire dalle ore 10, il Goethe-Institut di Roma ospita nella sede di via Savoia 15 l’evento di apertura, che, dopo i saluti di Jessica Kraatz Magri (Direttrice Goethe-Institut di Roma), prevede le conferenze sulla teoria della traduzione poetica con la partecipazione di Camilla Miglio (“Traducibilità / intraducibilità. Una questione poetica e linguistica, politica e culturale”), Paola Del Zoppo (“Ritmo, paesaggio, continuo dissenso: verso una teoria euristico-ermeneutica della traduzione poetica”), Adrian La Salvia (“Das horizontale Übersetzen”). Introduce e modera Federico Italiano.
È invece in calendario per venerdì 24 ottobre, dalle ore 18, nella Sala Mosaico dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo (Largo Villa Massimo 1), l’evento conclusivo con le letture delle poesie tradotte durante il workshop dagli 8 poeti italiani e tedeschi coinvolti. Sono in programma i saluti di Julia Draganović (Direttrice Accademia Tedesca Roma Villa Massimo), Jessica Kraatz Magri (Direttrice Goethe-Institut Rom) e Gregor Lersch (Direttore Casa di Goethe), Thomas Bagger (Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia) e Giuseppe Iannaccone (Presidente del Centro per il libro e la lettura). Anche in questo caso introduce e modera Federico Italiano, mentre a tradurre simultaneamente saluti e colloqui con i poeti è Soledad Ugolinelli.
(da cepell.it/il-23-e-24-ottobre-a…)
#AccademiaTedescaAVillaMassimo #AccademiaTedescaDiRomaVillaMassimo #AdrianLaSalvia #AnnCotten #CamillaMiglio #CarmenGallo #CasaDiGoethe #DafneGraziano #DilekMayaturk #EmanueleFranceschetti #FedericoItaliano #GiuseppeIannaccone #GoetheInstitut #GregorLersch #JessicaKraatzMagri #JuliaDengg #JuliaDraganović #LauraRagone #lettura #linguaItaliana #linguaTedesca #MarcoGiovenale #NoemyNagy #PaolaDelZoppo #PiaElisabethLeuschner #poesia #poesie #PremioDiTraduzioneMazzucchettiGschwend #prosa #ProsaInProsa #reading #scritturaDiRicerca #SimoneLappert #SoledadUgolinelli #SteffenPopp #TheresiaPrammer #ThomasBagger #traduzione #traduzioni #ValentinaDiRosa #VerenaVonKoskull #VillaMassimo #workshop
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oggi, 22 ottobre, a roma, palazzo delle esposizioni: quel che non puoi vedere // tentativi di visione
posti limitati: a questo indirizzo è possibile prenotarsi
OGGI, 22 ottobre, h. 18:30, incontro con:
Ivana Della Portella – Vicepresidente dell’Azienda Speciale Palaexpo
Federica Luzzi– artista visiva
Naoya Takahara– artista visivo
Maria Pia D’Orazi – storica del teatro e giornalista
Giuseppe Garrera – storico dell’arte e collezionista
Il cofanetto “Quel che non puoi vedere / Tentativi di visione 試行、イメージへ” è la restituzione in forma cartacea di quanto emerso grazie all’omonima performance ideata da Federica Luzzi e Naoya Takahara (Roma 2022, AOC F58) al cui centro c’è il particolare acustico del pavimento in legno di AOC, che ricorda “uguisubari”, il pavimento dell’usignolo, presente in molti antichi templi e residenze nobili giapponesi: grazie a un sistema di morsetti e chiodi, ogni volta che le travi vengono calpestate producono un suono simile al canto di questo volatile, avvisando i residenti che qualcuno è entrato. Un’immersione inedita nella cultura giapponese in dialogo con quella occidentale.
Il cofanetto invita il lettore ad associare liberamente i vari materiali: oltre al libro (che raccoglie i contributi di Flavio Arcangeli, Gabriella Dalesio, Giuseppe Garrera, Alex Kerr, Melissa Lohman, Federica Luzzi, Pasquale Polidori, Marcello Sambati, Naoya Takahara, Monica Vacca), 22 foto, 3 haiku e 3 racconti tradizionali giapponesi.
Cambiaunavirgola Edizioni
Sarà proiettato il video della performance “Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione試行、イメージへ” (durata: 00:24:59 minuti) ideata da Federica Luzzi e Naoya Takahara con Flavio Arcangeli, Melissa Lohman, Simone Pappalardo, Pasquale Polidori, Marcello Sambati.
Patrocinio di Istituto di Giapponese di Cultura di Roma, Fondazione Italia – Giappone, 2022.
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti con possibilità di prenotazione
Sala Auditorium – Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9 a
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#AlexKerr #art #arte #FedericaLuzzi #FlavioArcangeli #FondazioneItaliaGiappone #GabriellaDalesio #GiuseppeGarrera #ilPavimentoDellUsignolo #IstitutoDiGiapponeseDiCulturaDiRoma #IvanaDellaPortella #MarcelloSambati #MariaPiaDOrazi #MelissaLohman #MonicaVacca #NaoyaTakahara #PalazzoDelleEsposizioni #PasqualePolidori #SalaAuditorium #SimonePappalardo #uguisubari
Quel che non puoi vedere / Tentativi di visione 試行、イメージへ | Palazzo Esposizioni Roma
Palazzo Esposizioni Roma è il più grande spazio espositivo nel centro della città di Roma. Produce e ospita mostre d’arte e scienza, rassegne cinematografiche, teatro, fotografia, musica, presentazione di libri e laboratori per grandi e bambini.www.palazzoesposizioniroma.it
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25 ottobre, roma, tic: pantani disegna il design
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#art #arte #disegno #EnricoPantani #PantaniDisegnaIlDesign #performance #pittura
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oggi e domani, 22 e 23 ottobre, a roma, presso la fiap: “la ri/nascita dell’associazionismo partigiano e democratico”
FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Oggi e domani, mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre 2025
Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5 – Roma
Convegno di studi:
LA RI/NASCITA DELL’ASSOCIAZIONISMO PARTIGIANO E DEMOCRATICO: RIFLESSIONI TRA PASSATO E PRESENTE (1945 – 2025)
Iniziativa promossa da ANVRG in collaborazione
con le ASSOCIAZIONI DELLA CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
#associazionismo #CasaDellaMemoriaEDellaStoria #FederazioneItalianaAssociazioniPartigiane #Fiap #FIAPFederazioneItalianaAssociazioniPartigiane
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25 ottobre, roma, spazio modulo: “l’opera come processo”, a cura di sara davidovics
Nella cornice del ROME ART WEEK 2025
in collaborazione con il CentroScritture
Sabato 25 ottobre, dalle ore 18:30 alle 21:30
Spazio MODULO
(via Ottobiano 31, Roma)
è lieto di presentare
Progetto 5 | L’opera come processo
a cura di Sara Davidovics
Cingolani | Cipitelli | Gualtieri | Orecchini | Schiavone
=
Cinque artisti chiamati a confrontarsi sul tema del processo compositivo dell’opera
in relazione con uno spazio ambiente ricavato all’interno di uno studio d’artista
Comunicato stampa:
slowforward.net/wp-content/upl…
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#CentroScritture #DavideGualtieri #FabioOrecchini #IvanSchiavone #LauraCingolani #PierpaoloCipitelli #RAW #RAWRomeArtWeek #RomeArtWeek #SaraDavidovics #SpazioMODULO
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oggi, 21 ottobre, allo studio campo boario (roma): in occasione delle mostre “fausto battelli, pittore paparazzo” e “aria di famiglia”, talk su “le dicotomie dell’arte”
Nel contesto di RAW – Rome Art Week, 2025 –
e parallelamente alle mostre
“Aria di famiglia” e “Fausto Battelli, pittore paparazzo” –
allo Studio Campo Boario
(Roma, viale del Campo Boario 4/a)
Oggi, martedì 21 ottobre, h. 17:30-19:30
Talk: LE DICOTOMIE DELL’ARTE
a cura di
Alberto D’Amico e Roberta Melasecca
intervengono
Maurizio G. De Bonis, Giuseppe Garrera, Pericle Guaglianone
romeartweek.com/it/eventi/?cod…
Il talk prenderà in esame cinque contrapposizioni che, nel corso del tempo, hanno definito e trasformato la ricerca artistica:
– Pittura e fotografia : due linguaggi che si osservano, si contaminano e si ridefiniscono a vicenda.
– Astrazione e figurazione : tensione costante tra dimensione espressiva metaforica e rappresentazione del reale.
– Arti maggiori e minori : una distinzione oggi sempre più fragile, che invita a rivalutare pratiche considerate “marginali”.
– Notorietà e anonimato : due destini che spesso si alternano nella vita degli artisti, tra riconoscimento e oblio.
– Arte e artigianato : un confine mobile in cui si incontrano manualità, riflessione estetica e concetto di riproducibilità.
Verrà presa come punto di partenza la figura di Fausto Battelli, fotoreporter e pittore, ma anche ceramista e autore di manufatti polimaterici, la cui opera riflette molte di queste tensioni: tra arte “alta” e produzione artigianale, tra linguaggio visivo e vita vissuta.
Sarà un’occasione per interrogarsi su come le contrapposizioni, più che dividere, possano diventare motore di creatività e dialogo tra generazioni, linguaggi e sensibilità diverse.
#abstractArt #AlbertoDAmico #AntonioDAmico #AriaDiFamiglia #art #arte #arteAstratta #arteEArtigianato #artiMaggioriEArtiMinori #artiMaggioriEMinori #artigianato #astrazione #astrazioneEFigurazione #confronto #dialogo #FaustoBattelli #FaustoBattelliPittorePaparazzo #GiuseppeGarrera #LeDicotomieDellArte #MaurizioGDeBonis #mostra #notorietàEAnonimato #oblio #paparazzi #paparazzo #PericleGuaglianone #pittura #pitturaEFotografia #RAW #RAWRomeArtWeek #RobertaMelasecca #RomeArtWeek #successo #successoEOblio #talk
Talk “Le dicotomie dell’arte | 21 Ott 2025 | Rome Art Week
Lo Studio presenta il Talk “Le dicotomie dell’arte”, un dialogo sulle opposizioni che rendono l’arte viva e in continua trasformazione. Con Claudia Chianese, Maurizio G. De Bonis, Giuseppe Garrera e Pericle Guaglianone.Rome Art Week
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oggi, 21 ottobre, allo studio campo boario (roma): “fausto battelli, pittore paparazzo” – esposizione nel contesto della mostra “aria di famiglia”
In occasione di RAW – Rome Art Week, 2025 – e nel
contesto della mostra “Aria di famiglia”
allo Studio Campo Boario
(Roma, viale del Campo Boario 4/a)
Fausto Battelli, pittore paparazzo
vernissage oggi, martedì21 ottobre, h. 17:00-20:00
romeartweek.com/it/eventi/?cod…
La mostra “Fausto Battelli, pittore paparazzo” ripercorre il percorso artistico di un autore italiano che ha attraversato molteplici stagioni creative, muovendosi con libertà tra linguaggi e discipline. Dagli esordi come ceramista, Battelli approda negli anni della dolce vita alla fotografia, intraprendendo la carriera di fotoreporter e documentando volti e atmosfere di un’epoca irripetibile.
Negli anni successivi, torna alla pittura, sua prima passione, sviluppando una ricerca personale che oscilla tra figurazione e astrazione, tra arte e artigianato. Le sue opere polimateriche più recenti testimoniano una continua sperimentazione, in bilico tra gesto artistico e pratica manuale.
Un percorso irregolare e indipendente, che non ha trovato pieno riconoscimento nella storia dell’arte ufficiale, ma che solleva una domanda cruciale: come guardiamo oggi ai cosiddetti “minori”?
In mostra, una selezione di opere rappresentative di questa ricerca complessa e sfaccettata, capace di toccare i confini dell’arte “alta” per immergersi, senza pregiudizi, in una produzione ibrida e commerciale, che pure ha incontrato il favore del pubblico.
*
Aria di famiglia — Rome Art Week 2025
“Aria di famiglia evoca la nozione wittgensteiniana di somiglianze di famiglia: non un marchio identico che uniforma, ma una costellazione di segni che si richiamano l’un l’altro, come echi che risuonano nello spazio tra le opere e le persone. È in questa trama di rimandi sottili, di affinità impreviste e di differenze che si sfiorano, che prende forma il senso della mostra”
In questo caso il nucleo è quello di una famiglia romana che, nel corso di tre generazioni, ha intrecciato vite e linguaggi artistici diversi, passando dalla pittura alla ceramica, dal design tecnico alla scrittura, dalla fotografia alla musica.
- Fausto Battelli (1934–2018)
Pittore e fotografo, fratello maggiore, ha attraversato l’arte italiana dal dopoguerra in poi, oscillando tra fotografia di cronaca e di costume e una pittura che spazia dall’astratto materico alle periferie urbane. La sua produzione riflette tensioni, ossessioni e cambiamenti di un’epoca. - Dora Battelli (1931 – 1981)
Sorella di Fausto, madre di Alberto e Stefano. Ceramista dalla mano sensibile, ha unito gesto artigianale e spirito creativo, lasciando una traccia personale e intima nella tradizione familiare. - Antonio D’Amico (1926 – 1996)
Marito di Dora, padre di Alberto e Stefano. Pur lavorando al di fuori del campo artistico, ha coltivato con passione le sue ossessioni meccaniche: radio, orologi, schemi tecnici. Oggetti e invenzioni che testimoniano un modo diverso di fare arte, a cavallo tra mestiere, tempo e immaginazione, con rare ma significative incursioni artistiche. - Alberto D’Amico (1962)
Artista dal percorso accidentato, tra cinema e arti figurative, con un gusto per l’ibridazione e la contaminazione. Espone le sue false copertine di Urania, che reinventano il linguaggio della fantascienza popolare e dell’editoria di massa. Autore anche del libro Aenigma, in cui scrittura e immagine si intrecciano. - Stefano D’Amico (1966)
Diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti, si esprime con disegni e acquerelli di grande sensibilità. Accanto alla pratica visiva coltiva la passione per il canto e per il pianoforte, che suona “a orecchio” con dedizione, rivelando un’altra sfumatura della creatività familiare.
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Fausto Battelli, pittore paparazzo | 21-25 Ott 2025 | Rome Art Week
La mostra ripercorre il percorso di Fausto Battelli, tra ceramica, fotografia e pittura, in un continuo dialogo tra arte e artigianato, figurazione e astrazione, successo popolare e ricerca personale.Rome Art Week
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oggi, 21 ottobre, venti anni fa, iniziava l’edizione 2005 di romapoesia
Nel 2005 un evento, Poesia ultima / L’esperienza-divenire delle arti, organizzato da RomaPoesia (Luigi Cinque e Nanni Balestrini) e in parte curato da me, univa – in una serie di giornate e incontri principalmente all’Auditorium e presso la Fondazione Baruchello – autori molto diversi tra loro, poeti, artisti, musicisti, performer, e videomaker, in un tentativo di dare un quadro di alcune linee di ricerca (o non di ricerca) contemporanee.
Il sottotitolo diceva, anche: “generazione ’68-’78”.
Qui il programma completo: slowforward.net/2006/08/12/ott…
E qui una – direi tutt’ora attuale – scheda di descrizione e dichiarazione di intenti, non firmata ma mia: slowforward.net/2006/08/12/ott…
(leggibile anche qui, o su archive.org, e su Academia)
(N.b.: Entrambi i post sono stati importati su WordPress nel 2006, essendo usciti in origine su slow-forward.splinder.com e in varie altre sedi ‘ufficiali’ della manifestazione).
Come è ovvio, la cosa nel suo complesso fu da alcuni versanti fortemente e pressoché ciecamente osteggiata (soprattutto da parte del sottobosco poetico, che infatti – in virtù della sua ostilità alla sperimentazione – sarebbe stato debitamente ascensorizzato nell’arco del quindicennio successivo). Stessi oppositori e stessa veemenza disordinata avrebbero accolto prima gammm alla sua nascita a fine giugno 2006 e poi Prosa in prosa nel 2009. (Tutto è registrato e fortunatamente immortalato da memorabili thread di commenti su vari blog, soprattutto Nazione indiana e Absolute poetry: chi vuole può divertirsi a compulsare).
Qui di séguito ripropongo una parte credo significativa della scheda descrittiva (cfr. il secondo link sopra riportato), con elementi, suggestioni e interrogativi che periodicamente riemergono nel sempiterno dibattito italiano sulla poesia, che specie da un decennio a questa parte sembra ogni volta ripartire beato e beota da zero senza interrogarsi su quello che l’ha preceduto, pur essendoci infiniti stimoli proprio nel passato recente e meno recente (ma studiabile, rintracciabile, si pensi solo ad alfabeta2, EX.IT – Materiali fuori contesto, Poeti degli anni zero, o appunto a Prosa in prosa, gammm, RomaPoesia, RicercaBO, e poi a Parola plurale, slowforward, La camera verde, Biagio Cepollaro E-dizioni, Ákusma, “Baldus”, Poesia italiana della contraddizione, MilanoPoesia, “Altri termini” eccetera).
(In realtà il problema è duplice: da una parte c’è la sostanziale e a volte intenzionale mancanza di riferimenti e conoscenza da parte dei giovani poeti, dall’altra la loro indisponibilità a riconoscere che le questioni che dibattono e in cui si dibattono sono state già affrontate, ma da autori della ricerca letteraria, quindi da gente e strutture e testi di cui – per via della medesima ignoranza – non vogliono avere contezza. Anche perché dialogare con la ricerca letteraria vuol dire ipso facto inimicarsi a sangue e per sempre i federali e i capibastone del mainstream).
Ecco un estratto dalla scheda, appunto:
Le questioni e gli interrogativi che la poesia rivolge a sé e al contesto sociale (e che quest’ultimo riformula in ulteriori domande) possono riguardare:
– la situazione della scrittura di ricerca, nella sua interazione con altre arti, lingue e culture;
– i rapporti complessi di legame/indipendenza che la poesia (di ricerca e non) intrattiene oggi con i propri ‘padri’, con i molti valori stilistici portati dal Novecento;
– la dicibilità del mondocome resistenza di una poesia civile, e dell’io ‘lirico’ affermato o negato in questa
– l’occorrenza di motivi costanti (il corpo in immagine distante, la vita degli oggetti) in libri e autori nati negli anni Sessanta e Settanta: che configurano una sorta di scrittura insieme antirealistica e fredda.
Questi nuclei, individuati ‘scansionando’ per letture parallele siti e sedi e libri recenti di poesia, sono ripartiti nelle due giornate di incontro a Roma, 21-22 ottobre 2005, in modo tale che alcuni degli autori più significativi appartenenti alle generazioni dei nati nel decennio 1968-1978 si trovino a conversare e dibattere tra loro, e soprattutto a porre in parallelo il discorso critico e la lettura, teoria e voce. È la sfida e l’ipotesi in gioco. Ogni nucleo tematico raggruppa autori che intervengono sull’argomento e portano testi (propri e altrui) a sostegno di quanto affermano. I testi – non polemiche e poetiche pre/testuali – sono al centro delle argomentazioni. O anche: i testi narrano se stessi, senza argomentazioni affatto.
Volume con materiali, testi e documentazione del lavoro svolto nel 2005 da artisti e poeti @ RomaPoesia e Fondazione Baruchello (ulteriori dati: slowforward.net/2006/10/31/esp…)
#111 #Akusma #AlessandroBroggi #AltriTermini #AndreaInglese #AndreaPonso #AndreaRaos #AnnalisaCattani #AntonelloFaretta #Auditorium #Sud_ #Baldus #BiagioCepollaro #CarlaCruz #CarlaSubrizi #ChristianRaimo #CollanaLiquid #DomenicoMangano #edizioniOèdipus #ElisaBiagini #EmilioFantin #EsseZetaAtona #FabrizioLombardo #FlorindaFusco #FondazioneBaruchello #FrancescoForlani #FrancescoVentrella #gammm #generazione6878 #GherardoBortolotti #GianfrancoBaruchello #GianlucaCodeghini #GiovannaFrene #goldiechiari #GuendalinaSalini #IlariaGiannini #ItaloZuffi #LauraPugno #LidiaRiviello #LuigiCinque #LuigiPingitore #LuigiSeveri #MarinellaSenatore #MarioDesiati #MartaValentiChloéBarreau #MarziaMigliora #MassimoGezzi #MassimoGrimaldi #MassimoSannelli #MicheleZaffarano #MilanoPoesia #NanniBalestrini #NeroMagazine #poesia #poesiaCivile #PoesiaItalianaDellaContraddizione #PoesiaItalianaOnLine #poetiPost68 #poetipost68 #ProsaInProsa #RiccardoPrevidi #ricercaLetteraria #RomaPoesia #RomaPoesia2005 #SandrineNicoletta #SaraVentroni #scheda #scritturaAntirealistica #scritturaDiRicerca #scritturaFredda #scrittureDiRicerca #SilviaIorio #sottobosco #sottoboscoChePrendeLAscensore #sottoboscoPoetico #Sparajurij #sperimentazione #sperimentazioneLetteraria #StefaniaGalegati #StefanoPasquini #TaniaCarson #TommasoOttonieri #UnDoNet #ValerieTevere
Una scheda per "Poesia ultima" / "L'esperienza-divenire delle arti"
Una scheda per "Poesia Ultima" / "L’esperienza-divenire delle arti" (Generazione ’68-’78): 21-22 ottobre, Auditorium parco della musica e 23 ottobre, Fondazione Baruchello. L’idea viene dalla necessità di offrire una visioneMarco Giovenale (www.academia.edu)
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note251019 / miron tee. 2025
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in partenza domani i primi corsi centroscritture della nuova stagione 2025-26: iscrizioni ancora aperte
centroscritture.it/corsi
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Corsi | CentroScritture
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22 ottobre, roma, palazzo delle esposizioni: quel che non puoi vedere // tentativi di visione
posti limitati: a questo indirizzo è possibile prenotarsi
Incontro con:
Ivana Della Portella – Vicepresidente dell’Azienda Speciale Palaexpo
Federica Luzzi– artista visiva
Naoya Takahara– artista visivo
Maria Pia D’Orazi – storica del teatro e giornalista
Giuseppe Garrera – storico dell’arte e collezionista
Il cofanetto “Quel che non puoi vedere / Tentativi di visione 試行、イメージへ” è la restituzione in forma cartacea di quanto emerso grazie all’omonima performance ideata da Federica Luzzi e Naoya Takahara (Roma 2022, AOC F58) al cui centro c’è il particolare acustico del pavimento in legno di AOC, che ricorda “uguisubari”, il pavimento dell’usignolo, presente in molti antichi templi e residenze nobili giapponesi: grazie a un sistema di morsetti e chiodi, ogni volta che le travi vengono calpestate producono un suono simile al canto di questo volatile, avvisando i residenti che qualcuno è entrato. Un’immersione inedita nella cultura giapponese in dialogo con quella occidentale.
Il cofanetto invita il lettore ad associare liberamente i vari materiali: oltre al libro (che raccoglie i contributi di Flavio Arcangeli, Gabriella Dalesio, Giuseppe Garrera, Alex Kerr, Melissa Lohman, Federica Luzzi, Pasquale Polidori, Marcello Sambati, Naoya Takahara, Monica Vacca), 22 foto, 3 haiku e 3 racconti tradizionali giapponesi.
Cambiaunavirgola Edizioni
Sarà proiettato il video della performance “Quel che non puoi vedere/Tentativi di visione試行、イメージへ” (durata: 00:24:59 minuti) ideata da Federica Luzzi e Naoya Takahara con Flavio Arcangeli, Melissa Lohman, Simone Pappalardo, Pasquale Polidori, Marcello Sambati.
Patrocinio di Istituto di Giapponese di Cultura di Roma, Fondazione Italia – Giappone, 2022.
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti con possibilità di prenotazione
Sala Auditorium – Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9 a
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Quel che non puoi vedere / Tentativi di visione 試行、イメージへ | Palazzo Esposizioni Roma
Palazzo Esposizioni Roma è il più grande spazio espositivo nel centro della città di Roma. Produce e ospita mostre d’arte e scienza, rassegne cinematografiche, teatro, fotografia, musica, presentazione di libri e laboratori per grandi e bambini.www.palazzoesposizioniroma.it
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da oggi, 20 ottobre, e fino al 25, a roma, studio campo boario: “aria di famiglia” – una costellazione di rimandi e affinità
In occasione di RAW – Rome Art Week, 2025
allo Studio Campo Boario
(Roma, viale del Campo Boario 4/a)
Aria di famiglia
mostra a cura di
Alberto D’Amico e Roberta Melasecca
inaugurazione oggi lunedì 20 ottobre, h. 17:00-19:30
romeartweek.com/it/eventi/?cod…
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Aria di famiglia — Rome Art Week 2025
“Aria di famiglia evoca la nozione wittgensteiniana di somiglianze di famiglia: non un marchio identico che uniforma, ma una costellazione di segni che si richiamano l’un l’altro, come echi che risuonano nello spazio tra le opere e le persone. È in questa trama di rimandi sottili, di affinità impreviste e di differenze che si sfiorano, che prende forma il senso della mostra”
In questo caso il nucleo è quello di una famiglia romana che, nel corso di tre generazioni, ha intrecciato vite e linguaggi artistici diversi, passando dalla pittura alla ceramica, dal design tecnico alla scrittura, dalla fotografia alla musica.
- Fausto Battelli (1934–2018)
Pittore e fotografo, fratello maggiore, ha attraversato l’arte italiana dal dopoguerra in poi, oscillando tra fotografia di cronaca e di costume e una pittura che spazia dall’astratto materico alle periferie urbane. La sua produzione riflette tensioni, ossessioni e cambiamenti di un’epoca. - Dora Battelli (1931 – 1981)
Sorella di Fausto, madre di Alberto e Stefano. Ceramista dalla mano sensibile, ha unito gesto artigianale e spirito creativo, lasciando una traccia personale e intima nella tradizione familiare. - Antonio D’Amico (1926 – 1996)
Marito di Dora, padre di Alberto e Stefano. Pur lavorando al di fuori del campo artistico, ha coltivato con passione le sue ossessioni meccaniche: radio, orologi, schemi tecnici. Oggetti e invenzioni che testimoniano un modo diverso di fare arte, a cavallo tra mestiere, tempo e immaginazione, con rare ma significative incursioni artistiche. - Alberto D’Amico (1962)
Artista dal percorso accidentato, tra cinema e arti figurative, con un gusto per l’ibridazione e la contaminazione. Espone le sue false copertine di Urania, che reinventano il linguaggio della fantascienza popolare e dell’editoria di massa. Autore anche del libro Aenigma, in cui scrittura e immagine si intrecciano. - Stefano D’Amico (1966)
Diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti, si esprime con disegni e acquerelli di grande sensibilità. Accanto alla pratica visiva coltiva la passione per il canto e per il pianoforte, che suona “a orecchio” con dedizione, rivelando un’altra sfumatura della creatività familiare.
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Aria di Famiglia | 20-25 Ott 2025 | Rome Art Week
La mostra Aria di famiglia prende il titolo dal concetto di “somiglianze di famiglia” formulato da Ludwig Wittgenstein: non un tratto unico e identico, ma una costellazione di rimandi, di affinità, di echi che collegano individui e opere di una famig…Rome Art Week
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25 ottobre, roma, studio campo boario: “80 fiori”, di louis zukofsky
Sabato 25 ottobre 2025, alle ore 18:00,
presso lo Studio Campo Boario
(Roma, viale del Campo Boario 4a)
80 FIORI
LOUIS ZUKOFSKY E L’OGGETTIVISMO AMERICANO
Per il ciclo “Retrospettive” – del CentroScritture – presentazione del libro
80 fiori, di Louis Zukofsky (Benway Series, 2024)
centroscritture.it/event-detai…
con Giulio Marzaioli, Paul Vangelisti, e la traduttrice, Rita Florit
coordinamento di Valerio Massaroni
benwayseries.wordpress.com/202…
Il lettore parte […] per un’avventura in miniatura e meravigliosamente divertente, che corrisponde alla moltitudine in fiore evocata dal poeta. Gran parte dell’impresa dell’affrontare questo testo sta nel dover seguire le improvvisazioni di Zukofsky sulla tradizione floreale e sul linguaggio. Nonostante le osservazioni, anche da parte di commentatori favorevoli, sull’impossibile densità o sull’impenetrabilità di 80 Flowers, penso sia meglio cercare di assecondare la passione del poeta per le fonti classiche e shakespeariane e per il gioco numerico, e lasciarsi guidare dal suo orecchio inesauribilmente attento alla sinergia del linguaggio. Florit cita spesso il fondamentale studio di Michele Joy Leggott, Reading Zukofsky’s 80 Flowers (1989), che interpreta le fitte interazioni linguistiche del poeta come un viaggio contemplativo, o come uno splendido erbario. Come Zukofsky ha scritto nel suo taccuino, le poesie o i fiori «avrebbero avuto origine dai miei libri precedenti, dei quali sarebbero una sintesi». […]
— dalla postfazione di Paul Vangelisti
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Louis Zukofsky, 80 fiori / 80 Flowers, Benway Series 16
Louis Zukofsky,80 fiori = 80 Flowers.Traduzione: Rita Florit.Postfazione: Paul Vangelisti.Colorno : Tielleci, 2024. – 198 p. ; 19,5 cm.(Benway Series ; 16).978-88-98222-49-0 : 20€ ORDINA Preview / …Benway Series
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oggi, 20 ottobre, a roma, libreria tomo: i nuovi ‘domani’ di aragno – e… il domani dei domani
a Roma, alla libreria Tomo (via degli Etruschi 4), lunedì 20 ottobre alle 18:30, incontro sui nuovi tre libri della collana ‘i domani‘ (Aragno): saranno presenti gli autori, Mariano Bàino, Antonia Paolini, Lidia Riviello.
interventi di Andrea Cortellessa, Maria Grazia Calandrone, Carmen Gallo e Laura Pugno
i libri:
Mariano Baino, Pinocchio (moviole)
Antonella Antonia Paolini, Il macello moderno)
Lidia Riviello, Stati di salute
#AndreaCortellessa #AntoniaPaolini #Aragno #CarmenGallo #iDomani #LauraPugno #libreriaTomo #LidiaRiviello #MariaGraziaCalandrone #MarianoBaino #poesia #Tomo
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23 ottobre, roma: “la preistoria acustica della poesia”, di brunella antomarini
A Roma, giovedì 23 ottobre, alle ore 18:30
presso la Libreria Altroquando
via del Governo Vecchio 82-83
Presentazione del libro
La preistoria acustica della poesia
di Brunella Antomarini
Edizioni Metilene, 2024
Con l’autrice interviene Rosaria Lo Russo
::: Un incontro dedicato alle origini sonore e rituali della poesia :::
In La preistoria acustica della poesia – Per uno studio antropologico del fenomeno poetico. (Edizioni Metilene, 2024), Brunella Antomarini indaga la nascita della parola poetica come forma primordiale di conoscenza e memoria, in epoche nelle quali ritmo, voce e canto erano ancora inseparabili. Il volume – parte della collana Interstizi curata da Matteo Moca – analizza attraverso i secoli e le tecnologie il legame profondo tra voce e pensiero, tra oralità e scrittura, interrogando la natura stessa dell’esperienza poetica.
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La preistoria acustica della poesia | metilene edizioni
Si può provare a carpire il segreto dell’esistenza della poesia? La necessità, che abita gli esseri umani sin dalla notte dei tempi, di raccontare le loro storie attraverso questa eccezionale […]metilene edizioni
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22-23 ottobre, roma, fiap: “la ri/nascita dell’associazionismo partigiano e democratico”
FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre 2025
Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5 – Roma
Convegno di studi:
LA RI/NASCITA DELL’ASSOCIAZIONISMO PARTIGIANO E DEMOCRATICO: RIFLESSIONI TRA PASSATO E PRESENTE (1945 – 2025)
Iniziativa promossa da ANVRG in collaborazione
con le ASSOCIAZIONI DELLA CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
#associazionismo #CasaDellaMemoriaEDellaStoria #FederazioneItalianaAssociazioniPartigiane #Fiap #FIAPFederazioneItalianaAssociazioniPartigiane
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domani, 20 ottobre, a roma, galleria erica ravenna: performance “tra me e te l’alfabeto inesistente”
TRA ME E TE L’ALFABETO INESISTENTE
Una performance a più voci
Mocellin/Pellegrini, Michele Pardo Pauli, il NEG di Vincenzo Agnetti
@ Galleria Erica Ravenna, via della Reginella 3, Roma
Lunedì 20 ottobre alle ore 18:30 il terzo evento parte del ciclo di incontri dedicati all’arte relazionale, nell’ambito della mostra in corso: Tutta l’arte è relazionale: ? | Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Tomaso Binga, Alighiero Boetti, Céline Condorelli, Mike Kelley & Paul McCarthy, Mocellin Pellegrini, Rirkrit Tiravanija.
Dopo la performance interverranno gli artisti, Germana Agnetti, Gianlorenzo Chiaraluce e il pubblico
Ottonella Mocellin (Milano, 1966) e Nicola Pellegrini (Milano, 1962) sono un duo artistico italiano attivo dal 1993, con base a Berlino. La loro pratica artistica, di natura multidisciplinare, comprende installazioni, fotografia, video, performance e scrittura, ed è guidata da un interesse profondo per le relazioni umane, i processi identitari, la memoria collettiva e le dinamiche del linguaggio e del potere. Il loro lavoro assume spesso una forma narrativa ed è fortemente legato all’esperienza personale, intrecciando autobiografia e riflessione sociale in un costante dialogo tra individuo e collettività.
Dopo aver studiato entrambi alla Chelsea School of Art e alla Architectural Association School of Architecture di Londra, hanno avviato una collaborazione artistica che li ha portati a esporre in importanti istituzioni in Italia e all’estero. Tra le tappe fondamentali del loro percorso vi è la partecipazione al PS1 International Studio Program del MoMA di New York nel 2001–2002, dove hanno rappresentato l’Italia in uno dei contesti internazionali più rilevanti della scena contemporanea. Tra le numerose sedi espositive che hanno accolto i loro lavori figurano XIV Quadriennale di Roma, Manifesta 12 a Palermo, dove hanno presentato il progetto “Blind Walk”, la Biennale di Valencia, il MUAR di Mosca, Mambo Bologna, la Triennale di Milano.
Tra i lavori più significativi del duo si annovera The Wall Between Us (2020), vincitore dell’ottava edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero della Cultura, in cui riflettono sulle eredità della Guerra Fredda, sull’identità diasporica e sulla nozione di confine, attraverso il coinvolgimento della comunità vietnamita di Berlino. L’opera, composta da un video e da una barca a vela utilizzata come dispositivo narrativo e simbolico, è stata presentata per la prima volta al Museo MA*GA di Gallarate nel 2021. Un altro lavoro emblematico è Non si corre nei chiostri (2005), una fotografia con installazione sonora in cui gli artisti impersonano due amanti travestiti da suora e prete, che corrono sotto le arcate del Broletto di Gallarate, ponendo una riflessione sull’amore, la libertà e i codici imposti dalla società.
Negli ultimi anni, Mocellin/Pellegrini hanno continuato a produrre lavori che dialogano con le urgenze del presente. Nel 2023 sono stati selezionati per rappresentare l’Italia nel progetto Artists’ Film International #15, promosso dalla GAMeC di Bergamo, con il video Alphabet, centrato sui temi della diaspora e della costruzione dell’identità attraverso il linguaggio. Nell’aprile 2024, nell’ambito della Milan Art Week, hanno presentato presso l’Archivio Vincenzo Agnetti di Milano l’installazione Tra me e l’alfabeto inesistente, un’opera che mette in relazione la voce, la pittura e la scrittura simbolica.
Tra le altre esposizioni collettive e personali, e iniziative culturali si segnalano: Videorom, a cura di Cristiana Perella, Biennale di Valencia, Valencia (2001); QUI. New release, a cura di Synapser, GAMEC, Bergamo (2004); Video Village, a cura di I. Galli, M. Turco, Triennale di Milano, Milano (2004); XIV Quadriennale di Roma, sez. a cura di Giorgio Verzotti e Giacinto Di Pietrantonio, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, (2005); La parola nell’arte, a cura di Gabriella Belli, Achille Bonito Oliva, Giorgio Zanchetti e altri, MART, Rovereto (2007); An incongruous beam of beauty over the gaza strip, a cura di Lovett/Codagnone, Participant Inc, New York (2009); forse potremmo anche fare una mappa per perdersi, installazione pubblica, Twister, Lissone, Italy (2009); Love Letters: ampliamento e allestimento della nuova collezione del MACRO, a cura di Luca Massimo Barbero, MACRO, Roma (2009); Messico famigliare, a cura di Francesca Pasini, Fondazione Merz, Torino (2010); Da zero a cento, le nuove età della vita, a cura di Cristiana Perrella, progetto di Fondazione Golinelli, Triennale di Milano, Milano (2012); Autoritratti, a cura di Uliana Zanetti , MAMbo, Bologna (2013); Embodied Resilience, a cura di Nico Lippolis e Eleonora Farina, Ambasciata d’Italia, Berlino (2015); The planetary Garden. Cultivating Coexistence, Eventi Collaterali, Manifesta 12, Palermo (2018); The wall Between Us, (Be)Longing, Repair and Its Politics Of Affects, a cura di Elena Agudio, MA*GA, Gallarate (2021); Artists Film International #15, a cura di Sara Fumagalli, GAMeC, Bergamo (2023) Tra me e te l’alfabeto inesistente, Archivio Vincenzo Agnetti, Milano (2024)
Michele Pauli, in arte Pardo (Milano, 1965) è un chitarrista e produttore discografico italiano. È fra i membri fondatori di Casino Royale e del progetto drum and bass Royalize. Ha collaborato con musicisti e produttori come Howie B, Tim Holmes di Death in Vegas, Ben Young, Mickey Dread. Attualmente dirige OOH-sounds, etichetta indipendente che pubblica musica elettronica e sperimentale.
NEG (1970) costruito in collaborazione con la nota azienda di elettronica Brionvega su brevetto di Vincenzo Agnetti. E’ un pausometro: un giradischi manipolato in modo da poter ascoltare i microintervalli fra suono e suono. Il Neg virtualizza quindi il negativo di un discorso o di un brano musicale, dando quindi voce al silenzio
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oggi, 18 ottobre, a roma, presso i folderol studios: presentazione di “audio doc sound title”, di pietro d’agostino
A Roma, oggi, sabato 18 ottobre, alle ore 18:00
presso Folderol Studios
c/o Kappabit – Via Sgurgola 7
Presentazione del cofanetto di
Audio Doc Sound Title
di
Pietro D’Agostino
dialogano con l’autore
Giuseppe Garrera e Marco Contini
Audio Doc Sound Title vuole partecipare e farsi espressione del dialogo e delle relazioni. Trentuno personaggi sonori, tra scrittori e musicisti, hanno collaborato alla realizzazione degli audio documenti. Partire da una sceneggiatura visiva per approdare a un documento sonoro. Il visivo scompare per lasciare spazio all’uditivo. O, forse, a un altro vedere e sentire. Una pratica e un’esperienza dell’ascolto, iniziando dai titoli sonori del cofanetto e delle cinque composizioni relative al progetto. Questo percorso è il tentativo di intraprendere una ricerca inerente ad alcuni processi di produzione di senso. Ma è anche quella di
sperimentare meticciati, ibridazioni linguistiche trasversali nell’uso di termini specifici all’interno di discipline espressive diverse.
comunicato stampa: qui
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Personaggi sonori, per i testi: Mariangela Guatteri, Giulio Marzaioli, Simona Menicocci, Fabio Teti, Marcello Sambati, Marco Giovenale, Maria Grazia Calandrone, Lidia Riviello, Alessandra Greco, Giorgiomaria Cornelio, Fabio Orecchini, Naoya Takahara, Steven Seidenberg, Prisca Agustoni, Edimilson de Almeida Pereira, Alessandro De Francesco, Francesca Marica, Michele Zaffarano.
Personaggi sonori, per i suoni: Marco Ariano, Luca Venitucci, Alipio Carvalho Neto, Elio Martusciello, Mike Cooper, Stefano Cogolo, Luca Tilli, Marta Raviglia, Christian Muela, Simone Pappalardo, Barbara De Dominicis, Roberto Bellatalla, Katia Pesti, Steven Seidenberg.
Ideazione, regia e montaggio audio: Pietro D’Agostino
Sceneggiature visive: Pietro D’Agostino; Marco Giovenale, Alberto D’Amico
Post-produzione e missaggio audio: Marco Resovaglio – Pesci Rossi Studios
Prodotto da Pietro D’Agostino e Marco Contini
Produzione esecutiva: Marco Contini per Kappabit
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FOLDEROL
Fin dalla sua nascita Folderol è un hub per musicisti della scena contemporanea nazionale e internazionale, che incoraggia originalità e autenticitàfol.adm (FOLDEROL)
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oggi, 18 ottobre, a parma: la repubblica dei poeti, omaggio a corrado costa e patrizia vicinelli
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