andrea prima di paz. appunti degli anni pescaresi
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Film documentario incentrato sulla figura di Andrea Pazienza, negli anni vissuti a Pescara (tra il 1974 e il 1977), dentro e fuori il liceo artistico, raccontato attraverso una serie di interviste video a coloro che lo hanno conosciuto, compagni di scuola e amici coetanei […]
Tutto prende le mosse dalla nascita di uno spazio creativo intitolato “Clap – Comics Lab Art Pescara” che custodisce oltre 300 opere originali di Andrea Pazienza […]
Questo film ci offre la possibilità di chiarire la centralità delle esperienze pescaresi di quegli anni nella formazione intellettuale, artistica e culturale a tutto tondo di Pazienza ed evidenziare la vitalità intellettuale, artistica e culturale della città di Pescara […]
Film Documentario 50 minuti
Prodotto da Ultracorpistudios.it
da un’idea di Paolo Ferri
Scritto da Peter Ranalli e Paolo Ferri
Regia e montaggio Peter Ranalli
Musiche di Larry Manteca
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untitled / jannis kounellis. 1959
da un articolo di Silvia Bruno sul “Giornale dell’arte”: ilgiornaledellarte.com/Mostre/…
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Le carte sperimentali e introspettive di Kounellis - Il Giornale dell'Arte
Le carte sperimentali e introspettive di KounellisIl Giornale Dell'Arte
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“piera, morta di crepacuore a 11 anni” (da ‘rete italiana antifascista’, post del 14 ago. 2025)
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PIERA, MORTA DI CREPACUORE A 11 ANNI
Un giorno, nell’immediato dopoguerra, venne chiesto a Marlene Dietrich perché era ‘antifascista’.
‘Per decenza’ – rispose subito – ‘solo per decenza’.
E nel mio piccolo anch’io amo ricordare questa citazione e spesso la uso quando qualcuno mi chiede perché parlo e scrivo da anni sul fascismo.
‘Per decenza’ – che altro? – ‘solo per decenza’.
E ogni giorno il calendario me lo ricorda, malgrado il silenzio che, in Italia, da sempre copra alcuni degli eventi che, con forza, gridano il senso di quella risposta.
Del resto, ‘la libertà inizia dove l’ignoranza (storica ) finisce’. Credo che le parole di Victor Hugo anche in questo caso calzino per bene.
Per decenza, solo per decenza e per la piccola Piera morta a 11 anni di crepacuore, il 13 agosto del 1944. Era di Borgo Ticino, un paesetto a 30 chilometri da Novara, tra il lago Maggiore ed il Ticino.
Da quelle parti quel giorno giunsero dal varesotto (Sesto Calende) alcuni reparti delle S.S. del capitano Holm e soprattutto della Werhmacht, agli ordini del cap. Waldemar Krumhaar e del cap. Ernst Wadenpfuhl unitamente ad alcuni squadroni della X Mas del tenente Ongarillo Ungarelli, un fascistone già noto in zona per il suo sfrenato fanatismo.
La X Mas? Sì, proprio la X Mas tanto decantata ultimamente anche dall’eurodeputato e Vicepresidente della Lega, Roberto Vannacci.
Si deve sapere che, in questi giorni di agosto del 1944, in una frazione di Borgo Ticino, a San Michele, vi era appena stato un attacco dei partigiani delle Brigate Garibaldi, che operavano in zona e che da mesi davano il filo da torcere ai nazifascisti. Nell’attacco, che doveva bloccare alcuni camion della Werhmacht carichi di benzina, vennero feriti 4 soldati tedeschi.
L’ordine fu chiaro: rappresaglia.
I soldati nazisti e i fascisti della X Mas scesero dalle camionette e dagli autoblindo, circondarono il piccolo paese di Borgo Ticino, bloccandone subito le vie di accesso e di uscita. Tutti i civili che trovarono furono rastrellati e condotti con la violenza sulla piccola piazza centrale del paese. Si parla di oltre 200 persone.
In tedesco ed in italiano furono loro spiegati gli ordini ricevuti dal capitano Krumhaar ed il motivo della rappresaglia.
Ma venne anche loro detto che vi era una possibilità di salvezza per tutti i civili del paese. Evidentemente non sempre i nazisti erano criminali e assetati di sangue. Per tacitare la loro sete questa volta bastava che, in poco tempo, venissero raccolti 300.000 lire quale sanatoria o risarcimento. Cifra non certo modesta se si considera che, a quel tempo di vacche magre, un salario mensile di un operaio si aggirava sui 250/300 lire e uno stipendio di un professionista o alto funzionario comunale sulle mille lire.
Nel frattempo e per far capire che non si stava scherzando, o meglio per incentivare la raccolta/fondi, il ten. Fakel della Kriegmarine e lo stesso Ungarelli scelsero 13 giovani, quasi tutti operai della zona. Li schierarono davanti al muro che dava sulla piazza e li lasciarono in bella mostra.
Tra i civili di Borgo Ticino quel giorno vi era anche una donna ebrea, Clara Mosseri, che era scampata alla strage di Meina dell’autunno precedente. Fu quello il primo sterminio nazifascista di ebrei in territorio italiano, avvenuta tra il 22 e il 23 settembre 1943, con identificati 57 morti.
Clara sapeva bene cosa volessero i nazifascisti: per prima offrì i suoi gioielli e il suo danaro, poi cercò di organizzare per il meglio, con le altre donne, la raccolta dei soldi del ‘riscatto’.
Ma la guerra è guerra. Non ci sono regole e diritti. Già oltre 2000 anni prima Socrate diceva che tutte le guerre sono combattute solo per denaro. E nel 1944, come oggi nel 2023, non è cambiato nulla. La guerra serve solo per rubare, per arricchirsi in fretta, chi vendendo armi, chi usandole.
E tutte le guerre sono uguali: c’è chi fa guerra ed uccide in nome di Dio, chi in nome del ‘capo’, chi per esportare la democrazia, chi per Danzica o il Donbass. Di nemici da combattere – volendo – ce ne sono sempre e, caso mai non fossero tali o non accettassero quella parte o quel ruolo, si possono subito inventare motivazioni superiori o degne di tale scopo.
E tutte le guerre hanno un comune denominatore: le guerre necessitano di armi e le armi necessitano di guerre.
E’ un circolo chiuso, vizioso, che si autoalimenta e cresce.
E se poi pensiamo che i più grandi produttori di armi e i più grandi utilizzatori di guerre sono gli stessi paesi che gestiscono l’ONU – con tanto di diretto di veto – i discorsi si fanno semplici, lineari, quasi banali.
Ma la guerra è guerra. Anche a Borgo Ticino a metà agosto ‘44 era guerra, era affare di denaro.
Raggiunta la somma dei 300.000 lire e messa al sicuro, il cap. Krumhaar si ricordò che “i quattrini non bastano per il sangue tedesco”. E gli uomini della X Mas col tenente Ongarillo Ungarelli confermarono. Loro erano italiani, non avevano sangue tedesco, ma il loro capo era da anni socio d’affari col Fuhrer.
A nulla servirono le grida di dolore, i lamenti di disperazione, i pianti e le lacrime.
I 13 ragazzi prescelti dal ten. Fakel e da Ungarelli vennero così fucilati e colpiti, in molti casi, con uno o più proiettili di pistola sparati alla nuca. A morire furono in 12 quel giorno perché uno dei ragazzi più giovani – Mario Piola – ferito svenne e così, rimanendo immobile e coperto di sangue e dagli altri cadaveri, venne creduto morto.
Saranno gli amici degli uccisi a seppellirne il giorno dopo i corpi e come disse uno di loro (Alessandro Griggio) fu un’altra tragedia.
«Io, con queste mani, proprio con queste, li ho presi e portati al cimitero. Con queste mani. Non posso dimenticare quella mattina, quello che ho fatto, quello che ho toccato. Le mie mani che prendono i corpi dei miei amici le ho sognate e le sogno tuttora».
Il giorno dopo , perché era stato ordinato di lasciare i cadaveri sul selciato come ‘lezione’ ai sopravvissuti almeno fino al giorno successivo.
Ma furono ugualmente 13 i morti di quell’eccidio.
Per preciso ordine del cap. Krumhaar e del ten. Ungarelli tutti i bambini sequestrati quel giorno furono costretti a vedere la fucilazione dei 13 condannati in prima fila: dovevano vedere la forza degli uomini del Fuhrer e del Duce. Dovevano capire lo spettacolo. Dovevano imparare ‘de visu’ la lezione.
E forse Krumhaar e Ungarelli avevano ragione. In Italia poi sui libri di Storia spesso – e oggi nel 2023 soprattutto – avrebbero venduto altre verità al moto di ’Ha fatto anche cose buone’. Tra gli applausi dei fans, le vie dedicate a gerarchi razzisti e le corriere in pellegrinaggio verso Predappio, le foto della X Mas nelle sedi del partito del Premier come a Civitavecchia (27 luglio 2022, vedasi articolo su Repubblica)
Tra quei bambini c’era una piccola, spesso malata, molto esile e fragile. Probabilmente la malattia si chiamava ‘fame’ ed era molto contagiosa e malefica a quel tempo.
Di nome faceva Piera Bucelloni.
Non riuscì più a dormire da quel momento, dopo quell’orrendo spettacolo dal vivo, e dopo pochi giorni morì di crepacuore.
Aveva 11 anni e una vita davanti.
Ma alle SS, alla Werhmacht e alle nostra (nel senso di italiana) X Mas non importava.
Morto più, morto meno.
A loro importava il denaro. Vennero infatti – ad esecuzione avvenuta – saccheggiate 72 case del paese, 150 alloggi semidistrutti, 49 case bruciate o crollate causa l’incendio.
Soprattutto gli uomini della X Mas, con Ungarelli sempre in prima fila, rubarono tutto quello che potevano alle persone lì disperate per quanto visto e sofferto. C’era chi piangeva e chi si ingrassava.
Questo è stato il fascismo. Ma non ditelo in giro. Non tutti ci credono.
A guerra finita, il 31 marzo 1949, il cap. Waldemar Krumhaar venne assolto dalle amputazioni di omicidio e fu condannato solo a 4 anni per il saccheggio del paese.
Nel 2012 il comune di Borgo Ticino ha chiesto la riapertura del processo presso il Tribunale Militare di Verona e così il 10 febbraio 2012 si è svolta l’udienza preliminare, dove il giudice ha accettato la richiesta di rinvio a giudizio proposta dal pubblico ministero militare.
Ma di imputati ancora ‘vivi’ – 68 anni dopo l’eccidio – vi era solo l’ex sottotenente Ernst Wadenpfuhl, novantasettenne al momento del processo. Il 17 ottobre 2012 venne condannato ‘in contumacia’ all’ergastolo, perchè proprio in quei giorni morì in Germania.
Per quanto riguarda invece i ‘nostri’, ossia la X Mas di Junio Valerio Borghese, quello di Borgo Ticino, fu uno dei tanti crimini che caratterizzarono le loro azioni. Con l’amnistia Togliatti del Governo De Gasperi del giugno ‘46 tutto fu cancellato e – come si dice – ‘chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato’. Anche se è stata la sua unica vita.
E la X Mas? La tanto decantata oggi X Mas?
Ultimamente da noi stanno dedicando vie a uomini del fascismo. Uomini della X Mas non sono di meno. A Luigi Ferraro nel 2020 è stato dedicato il Porto di Nervi dal Comune di Genova. Non era presente quel giorno a Borgo Ticino ma i suoi ‘compatrioti’ sì. Ma ovviamente da noi la memoria è un optional e pure di scarso valore.
Per decenza, solo per decenza bisogna essere antifascisti.
Per decenza, solo per decenza e per la piccola Piera morta di crepacuore a 11 anni. Aveva una vita davanti.
Se dalle mie parti avete una via senza nome, dedicatela non a Giorgio Almirante, a gerarchi del fascismo o a uomini che lavoravano per deportare ad Auschwitz altri uomini, donne o bambini, ma ricordatevi di Piera, la bambina morta di crepacuore in un giorno d’agosto del 1944. Tra il silenzio di tutti e le lacrime di Borgo Ticino.
13 agosto 2025 – 81 anni dopo – Rinaldo Battaglia
liberamente tratto da L’inferno è vuoto, Ed. AliRibelli, 2023
#antifascismo #BorgoTicino #criminiFascisti #eccidio #ErnstWadenpfuhl #fascisti #Novara #OngarilloUngarelli #ReteItalianaAntifascista #WaldemarKrumhaar #XMas
Rete Italiana Antifascista
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“israele. il patto di violenza che tiene insieme la società” (di ezra nahmad, in ‘orient xxi’, 7 ago. 2025)
Ezra Nahmad
tr. it. di Luigi Toni
Le aggressioni contro i palestinesi della Cisgiordania hanno visto un’ondata di violenza dall’ottobre 2023 e dall’attacco di Hamas. All’inizio del 2025, l’esercito israeliano ha inasprito le sue azioni in questa parte dei territori occupati, con una escalation condizionata dalla guerra condotta a Gaza. Il 19 gennaio, è stato varato un programma, in cui il governo israeliano aggiunge ai suoi “obiettivi di guerra” una nota dove si parla di una “intensificazione delle attività offensive” in Cisgiordania. Il piano, denominato “dottrina Gaza” dall’organizzazione non governativa (Ong) israeliana B’Tselem, prevede quattro tipi di misure: ricorso intensivo ai raid aerei; invasione su larga scala e distruzione delle infrastrutture civili; spostamenti massicci della popolazione e maggiore tolleranza per i responsabili di atti contro i civili palestinesi.
Con la svolta avviata all’inizio del 2025, l’esercito ha lanciato così un segnale forte ai coloni, per essere più strettamente coordinati. Le sue operazioni mirano a vessare le comunità palestinesi, incoraggiando l’insediamento di popolazioni ebraiche, proprio nei luoghi dove vivono le comunità. Parallelamente sta avvenendo un altro cambiamento: la crescente militarizzazione delle bande o delle milizie, in uniforme o travestite da soldati, sotto gli occhi delle autorità militari.
…
continua qui: orientxxi.info/magazine/israel…
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Israele. Il patto di violenza che tiene insieme la società
L’occupazione della Palestina sta vivendo una brutale svolta militare. L’uso della forza contro i palestinesi sembra non conoscere limiti: l’arma della fame (…)Orient XXI
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torley wong: the final selection (230 diverse mp3s of techno, 2005)
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Torley Wong - The Final Selection ::: 230 diverse MP3s : Torley Wong : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
EPILOGUE TO A LIFETIME OF MUSIC Learning to let go is a difficult thing, and actually letting go can be even harder. There is only so much tension that can...Internet Archive
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enrico ghezzi presenta “eraserhead”, di david lynch
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23 febbraio 2011 – Arezzo, Cinema Eden. enrico ghezzi introduce la proiezione di Eraserhead di David Lynch all’interno della rassegna Lost&Found di Cineforum2 e Sentieri Selvaggi
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#Arezzo #Cineforum2 #cinema #CinemaEden #DavidLynch #EnricoGhezzi #Eraserhead #LostFound #proiezione #SentieriSelvaggi
824 K vues · 43 K réactions | David Lynch, the best to ever do it 🖤 Video courtesy of X/bkrewind | IndieWire
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chiariamo bene: youtu.be/rNFsj5P0ukc
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“il sionismo liberale” (video di karem from haifa)
il sionismo, un suprematismo etno-religioso che ha tormentato la Palestina e il Medio Oriente per un secolo, e che sta da due anni inasprendo una prassi di genocidio costante a Gaza, è qui spiegato molto chiaramente. con esempi da ricordare.
youtu.be/mSjNjPody8w?si=SPe1OH…
Gaza, genocide,
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asemics & voice : en ‘tan-cam-pan-te’, revista de poesía sonora, n. 3, 2017: “la palabra enrevesada”
El discurso asémico, el discurso glosolálico … → archive.org/details/TANCAMPANT…
#asemic #JuanAngelItaliano #laPalabraEnrevesada #poesiaSonora #revista #scritturaAsemica #TanCamPanTe
TAN CAM PAN TE Nº 3 / La palabra enrevesada : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
LA PALABRA ENREVESADAEl discurso asémico, el discurso glosolálico, el recurso onomatopéyico, la jitanjáfora, o la utilización constante de pidgin o...Internet Archive
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‘bit’ n. 2, maggio 1967 (con un intervento di gastone novelli)
“bit” n. 2, mag. 1967
archive.org/details/bit-1/mode…
Gastone Novelli, sul linguaggio:
“[…] Ha un senso fare uso di certi gruppi di immagini, o di segni conosciuti quando sono necessari al proprio linguaggio, del resto ogni forma (segno, immagine) cambia significato secondo il sistema in cui si trova integrata. Ecco perchè credo che l’esprimersi sia esplorazione-rappresentazione, anche recupero di frammenti di civiltà (i frammenti sono fruibili per la estrema facilità di equivocare i loro significati), recupero di segni, di lettere, suoni e colori, e organizzazione di tutti questi elementi secondo una regola interna ad un proprio sistema. Un continuo, per così dire, processo di erezione (gioco) che non dipende da nessun rapporto esterno individuabile, nè dalla quantità o qualità dei fruitori delle opere che si vanno compiendo.
[…]
La geometria stessa non è attendibile quando i suoi aspetti perdono funzioni e significati se li si trasferisce in un diverso contesto. Questa indeterminatezza conta, giustifica il viaggio”.
(p. 4)
n.b.: nei dati di archiviazione su archive.org il numero di “bit” viene indicato come “3”, cifra che campeggia nella prima pagina visibile sopra, tuttavia il colophon dichiara che si tratta del n. 2:
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"Bit", n. 3, maggio 1967 : Agenzia X : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
Terzo numero di Bit, rivista artistica creata a Milano da Gianni Sassi nel 1967.Internet Archive
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elementi da una retrospettiva di marina apollonio
youtu.be/cOrIwMJ3WF4?si=AVhk3O…
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the psychiatrist in roy andersson’s “you, the living” (2007)
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#film #movie #pills #psychiatrist #psychotropicDrugs #RoyAndersson
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more from/about the 1978 nova convention
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William S. Burroughs delivering his keynote address on December 1st, the first night at New York City’s Entermedia Theatre, during the sold-out, three-day Nova Convention, held on November 30, December 1, and 2, 1978.
Excerpt from NOVA ’78 Directed by Aaron Brookner and Rodrigo Areias.
Produced by Pinball London and Bando a Parte.
Premiere Locarno 78 – August 2025 –
Archive Copyright Pinball London Ltd. All rights reserved.
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youtu.be/Ed9dj4BC-Dc?si=HQq_5r…
In this the legendary 1978 Nova Convention, we hear interviews with organizer/poet John Giorno, followed by the uncut Nova Convention panel discussion unheard for decades. Moderator Les Levine masterfully guides panelists William S. Burroughs, Robert Anton Wilson, Timothy Leary and Brion Gysin. Listen to them re-imagining science fiction and foreseeing a culture yet to come.
The Nova Convention was a three-day event, taking place in New York City on November 30, December 1 and December 2, 1978. Intended as a homage to William S. Burroughs, the “convention” included seminars, music performances, readings and more. Attending were an odd mixture of academics, publishers, writers, artists, punk rockers and counterculture disciples. The event had a small hitch. The organizers had announced Keith Richards’ attendance, which made the event a sellout. Richards’ last minute cancellation, however, gave the event an antagonistic oscillation between performer and audience.
The series was originally produced by Giorno Poetry Systems for WBAI radio. The 2013 restoration comes from John Giorno’s private tapes. The effort is to restore, as completely as possible, the entire three-day event for for broadcast by the Clocktower Gallery radio station: https://clocktower.org/show/nova-convention-1978-the-third-mind
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“nova ’78”, a documentary on william burroughs, at the locarno film festival
cineuropa.org/en/newsdetail/48…
Aaron Brookner and Rodrigo Areias take us back in time to a convention where leading intellectuals and artists gathered to celebrate William S Burroughs
#1978 #AaronBrookner #AaronBruckner #AllenGinsberg #BandoàParte #BrionGysin #cinema #Cineuropa #doc #documentary #film #FrankZappa #JamesGrauerholz #JimJarmusch #JohnCage #JohnGiorno #LaurieAnderson #Locarno #MarkoStojiljković #NakedLunch #NewYork #Nova78 #OutOfCompetition #PattiSmith #PauloFurtado #performer #PhilipGlass #PinballLondon #poet #RodrigoAreias #SylvèreLotringer #TheLegendaryTigerman #TheNovaConvention #TimothyLeary #TomDiCillo #TomásBaltazar #UncleHoward #WilliamBurroughs
Review: Nova ’78
11/08/2025 - Aaron Brookner and Rodrigo Areias take us back in time to a convention where leading intellectuals and artists gathered to celebrate William S BurroughsCineuropa - the best of european cinema
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scrittura asemica: una videointervista a enzo patti
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un’opera di Enzo Patti
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‘ecn – european counter network’ – milano, numero unico, 1990
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"ENC Milano", numero unico, 1990 : Agenzia X : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
Numero unico di ECN (European Conunter Network), rivista di controinformazione politica milanese dei primi anni Novanta.Internet Archive
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massacro sionista presso al zaytoun
massacro sionista presso Al Zaytoun
instagram.com/reel/DNNW5v_pWU8…
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حسام شبات on Instagram: "The occupation's massacres continue on the Gaza Strip, more than seven children in this massacre committed by the occupation army against civilian children in the Al-Zaytoun neighborhoodما زالت مجازر الاحتلال مستمرة على قطاع غ
34K likes, 3,496 comments - hossam_shbat on August 11, 2025: "The occupation's massacres continue on the Gaza Strip, more than seven children in this massacre committed by the occupation army against civilian children in the Al-Zaytoun neighborhood…Instagram
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“pianeta fresco” n. 1, dicembre 1967
archive.org/embed/pianetafresc…
(le pagine dedicate ad archizoom qui: compostxt.blogspot.com/2025/07…)
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"Pianeta Fresco", n. 1, dicembre 1967 : Agenzia X : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
Primo numero di Pianeta Fresco, tra le prime storiche riviste controculturali milanesi.Internet Archive
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tre tratti di un controsade
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marcogiovenale.me/2025/07/30/l…
kkkolonialismo
marcogiovenale.me/2025/08/10/k…
la contraddizione come confessione
marcogiovenale.me/2025/08/10/l…
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la borghesia coloniale di sade & sadici
l’innamoramento della borghesia sedicente colta per sade e per il sadismo mi è sembrato sempre qualcosa di diverso e di peggiore di un’esaltazione per lo “sfrenamento dei sensi…marco giovenale
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‘l’erba voglio’, n. 24-25, feb.-mag. 1976
archive.org/embed/erbavoglio24
Radio Alice; e una Richmond di Nanni; e i disegni di Corrado…. ma molto altro.
questa “Erba voglio” di metà 1976 è tutta da leggere & godere.
fa anche però (un po’, di fatto, o molto) soffrire.
(“i disegni li ha fatti Corrado Costa al convegno Scrittura / Lettura di Orvieto (1-4 aprile ’76)”)
dn790004.ca.archive.org/0/item…
#1976 #AgenziaX #anarchia #anniSettanta #archivio #comune #comunismo #controcultura #convegno #CorradoCosta #documentazione #edicolaCheNonCè #elvioFacchinelli #erbaVoglio #fabbrica #LErbaVoglio #laComune #leComuni #LeaMelandri #Lettere #lettereOperaie #Milano #NanniBalestrini #Orvieto #psichiatria #psicologia #RadicalArchives #ScritturaLettura
"L'Erba voglio", nn. 24-25, febbraio-maggio 1976 : Agenzia X : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
Ventiquattresimo numero di Erba Voglio, storica rivista di psicologia e pedagogia controculturale, stampata a Milano negli anni Settanta.Internet Archive
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newsletter slowforward 22 giugno – 10 agosto 2025 + sostieni l’eroica opra ultraventennale del sito!!
poco fa ho spedito per mail – alle persone registrate – la newsletter (a)periodica di slowforward, con link a post pubblicati qui dal 22 giugno al 10 agosto. la newsletter non ha (ancora) un nome, e viene manualmente compilata da me. chi volesse riceverla, per leggere o rileggere informazioni e articoli che giocoforza sono recuperabili ma visivamente scomparsi oltre l’orizzonte degli eventi, può farmene richiesta scrivendo a slowforward.net/contact/
chi volesse sostenere il lavoro di slowforward, di mg / differx,
può farlo via ko-fi oppure paypal
mettiamola (daccapo) così: sono fermo a uno dei semafori della rete, e vi faccio cenno indicando il parabrezza… bon: se voi apprezzate e vi fa piacere che io da 22 anni quotidianamente vi aiuti a renderlo ben trasparente e sensibile a informazioni & notizie su #scritturadiricerca #scritturasperimentale #palestina #asemicwriting #scritturaasemica #antifascismo #prosa #prosabreve #prosainprosa #artecontemporanea #materialiverbovisivi #audio #podcast #video #presentazioni #criticaletteraria #teorialetteraria #letturepubbliche #progettiletterari, #archivi #anni70 … non avete da fare altro che offrirmi un caffè.
*
e… dal 9 al 30 settembre, chi intende sostenere tramite paypal o ko-fi il lavoro di mg / differx / slowforward con cifre uguali o superiori a 20 euro, riceve gratuitamente – con posta tracciata – una copia del mio recente Prima dell’oggetto.
autografata, if they want.
(n.b.: dopo il 30 settembre sarà sempre possibile – e da me auspicatissimo – sostenere mg, ovviamente, ma senza ricevere il libro).
#2003 #Anni70 #anniSettanta #anni70 #annisettanta #antifascismo #archivi #archivio #arteContemporanea #artecontemporanea #asemic #asemicWriting #asemicwriting #audio #caffè #CarmeloBene #contact #controinformazione #CorradoCosta #criticaLetteraria #CriticaLetteraria #differx #diffusioneDiTesti #EmilioGarroni #EmilioVilla #flarf #glitch #googlism #informazione #informazioni #koFi #kofi #lavoro #letturePubbliche #letturepubbliche #link #MagdaloMussio #mail #materialiVerbovisivi #materialiverbovisivi #MG #NanniBalestrini #newsletter #newsletterPeriodica #notizie #orizzonteDegliEventi #Palestina #parabrezza #paypal #podAlPopolo #podalpopolo #podcast #post #presentazioni #PrimaDellOggetto #progettiLetterari #progettiletterari #prosa #prosaBreve #ProsaInProsa #prosabreve #prosainprosa #raccoltaDiMateriali #reading #scritturaAsemica #scritturaComplessa #scritturaDiRicerca #scritturaSperimentale #scritturaasemica #scritturadiricerca #scritturasperimentale #scrittureComplesse #scrittureDiRicerca #scrittureSperimentali #slowforward #slowforwardDal2003 #sostieniSlowforward #teoriaLetteraria #teorialetteraria #unCaffèASlowforward #video #videopresentazioni
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“l’infinito del suono” e le spaziature (marco ariano)
Condivido qui quello che scrive Marco Ariano – insieme a Paolo Demitry – con parole che personalmente applicherei quasi senza differenze a quanto faccio in letteratura. La fonte è lo scritto Farsi Fuori. Fenomenologia del corpo-suono e improvvisazione come evento, in ‘Il Corpo nel Suono’, 1, 2017:
#111 #danza #lInfinitoDelSuono #MarcoAriano #nonPulsato #PaoloDemitry #PoEtica #pulsato #ritmo #spaziatura #spaziature #teoria
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carmelo bene nel podcast di enrico ghezzi
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[r] _ trent’anni fuori orario / cb / notte senza fine
youtu.be/CNnQh1WhGck?si=jQ_053…
#CarmeloBene #cb #EnricoGhezzi #FuoriOrario #fuoriorario #notteSenzaFine
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esiste la ricerca, quinto incontro: a roma, 5-6-7 settembre 2025 @ studio campo boario
R.S.V.P.: slowforward.net/contact/
§
Venerdì 5 e sabato 6 settembre 2005, dalle 10 alle 18
– e domenica 7, dalle 10 alle 14
a Roma, presso lo Studio Campo Boario
Viale del Campo Boario 4/a
METRO B – Fermata Piramide
ESISTE LA RICERCA
quinto incontro (2025):
IL GIOCO DELLE COMUNITÀ: rapporti e costruzioni
Esiste la ricerca torna, grazie all’ospitalità di Alberto D’Amico, nel suo luogo di nascita, lo Studio Campo Boario, per una nuova – quinta – occasione di dialogo e confronto. Le modalità sono invariate: un libero estemporaneo scambio di idee e formazione di ipotesi, senza microfoni, senza registratori o videocamere, e senza gerarchie, a partire da alcune tracce fondamentali. Sarà insomma un dialogo aperto e orizzontale in cui potranno prendere la parola sia le persone invitate sia il pubblico. È importante sottolineare che tutti sono benvenuti ad ascoltare e intervenire, a prescindere dalla propria collocazione nel campo letterario.
Il tema o questione di fondo sarà stavolta IL GIOCO DELLE COMUNITÀ, su cui ci si interrogherà collettivamente nei primi due giorni, per riservare invece la mattina della domenica ad alcune letture/discussioni non programmate (che si definiranno il giorno stesso).
Le comunità, gli ensemble, i gruppi, le correnti, i laboratori, i siti, le riviste, le tante libere unioni di persone nel mondo delle lettere (delle arti, più in generale) sottolineano e marcano i propri confini o li disegnano come linee spezzate, tratteggiate, aperte? Quanto conta – e come – il contesto storico-politico in cui si trovano a nascere? Quali sono le influenze di cui risentono e le identità che esprimono? Con che quota di libertà? Cosa fanno, di cosa parlano, cosa materialmente & virtualmente fabbricano? Come si costruiscono al loro interno? Come articolano o disarticolano le categorie attraverso le quali in generale leggono sé stesse e le opere che in un dato periodo compaiono?
Il 5 settembre si parlerà di RAPPORTI interni ed esterni alle comunità, mentre il 6 ci si concentrerà più sulla loro COSTRUZIONE. Ma l’ordine degli addendi può essere variato senza che il risultato cambi, oppure uno dei giorni può sconfinare nell’altro, e i percorsi delle discussioni alterare il programma, che non è rigido. Il 7 settembre, infine, alcune LETTURE – e relativo dialogo/commento/confronto con chi in sala ascolta – segneranno la conclusione dell’incontro.
Come sempre, alcuni editori e collane saranno invitati e sarà dunque possibile sfogliare e acquistare le opere di cui si parla. Non mancheranno inoltre copie del n.19 del tabloid gratuito «La scuola delle cose» (Lyceum/Mudima, aprile 2025), interamente dedicato alla scrittura di ricerca.
R.S.V.P.
slowforward.net/contact
PDF del comunicato stampa:
ESISTE LA RICERCA 2025 – il gioco delle comunità
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nuovo testo nel comparto “post-poetica” del sito ‘ahida’: una pagina da “i taglienti”, di daniele poletti (anterem, 2024)
ahidaonline.com/post/post-poet…
qui di séguito un’annotazione dell’autore sul testo, in forma più ampia rispetto a quella comparsa sul sito:
Dopo una canzone in stile cinquecentesco destrutturata e installata sulla pagina a mo’ di testo verbo-visivo e un’antiporta che con essa dialoga nel vero e proprio incipit de I taglienti, si avvia la breve sequenza delle FORME, articolata in quattro punti. La prima “forma, di valore semplice o accidentale” può considerarsi come la sinossi delle tematiche che percorrono il libro, con tutte le permutazioni, gli allontanamenti e le specificazioni che poi si produrranno durante il cammino. In questo breve testo, attraverso la metafora economica e psicologica, si dispiega la matrice di tutto il lavoro, che poggia sul concetto di “riconoscimento” e dunque di identità, una forma di morbosa tenaglia del potere che esclude qualsiasi alterità. In senso metaletterario c’è anche una precisa volontà di critica verso gli epigonismi artistici e letterari, frequentati solo per un presunto misero profitto, spesso in battagliette ingaggiate tra poveri. La figura del padre viene evocata e subito tradita nel corrispettivo del pastore, per attivare il focus sul potere e sul dominio fallico dell’altro, che ha come effetto una omologazione universale. Contro questa agnizione, nel discorso diretto del pastore, abominevole atto di falsa misericordia, viene inserita la criccatura dello pseudo suffisso “-non”. Si tratta del paragone per negazione in uso nel linguaggio vedico, che praticamente elimina il “come” sostituendolo con la negazione (ad es. «saldo come una montagna» diventa «montagna-non saldo»). Questo procedimento oltre a fessurare il discorso del potere, dell’autorità, innesca un meccanismo analogico di alterazione del senso che percorrerà tutto I taglienti.
o, in differente sintesi:
I taglienti. Trusioni e sfalci dall’Ordet gemma dall’omonimo film di C.T. Dreyer (1955) e muove, come in quel caso, da un’indagine sul potere della parola per arrivare a contestare ferocemente, attraverso un ampliamento dell’orizzonte storico e culturale di riferimento, la parola del potere. Nel carotaggio enciclopedico del testo rientrano anche le riflessioni di Freud e Marx su economia politica, Simbolico e alienazione, da cui la prima sezione dell’opera, Forme, prende avvio per una lamentazione sul rapporto impari tra individuo e società, individuo e lavoro.
#ahida #ahidaOnline #ahidaonline #cambioDiParadigma #DanielePoletti #ITaglienti #postPoetica #postpoetica #ricercaLetteraria #scritturaComplessa #scritturaDiRicerca #scrittureComplesse #scrittureDiRicerca
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tango / zbigniew rybczyński. 1981
youtube.com/embed/z27z7oLQb3o?…
Tango is a 1981 Polish animated short film written and directed by Zbigniew Rybczyński. It won the Academy Award for Best Animated Short Film at the 55th Academy Awards.
#animatedShortFilm #animation #art #arte #ZbigniewRybczyński
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introspection / the end. 1969
youtube.com/embed/ERX3xihy8OM?…
This is Introspection by The End, released in 1969 on Decca Records (SKL-R 5015). Original UK stereo pressing. A psychedelic gem produced by Bill Wyman of The Rolling Stones, featuring appearances by Nicky Hopkins and Charlie Watts.
#BillWyman #CharlieWatts #Introspection #NickyHopkins #psychedelicMusic #TheEnd #TheRollingStones
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richard galliano: hommage to nino rota
youtube.com/embed/Qo0lf32SBVw?…
Richard Galliano, accordion
La Strada Quintet
Dave Douglas, trumpet
John Surman, saxophone
Boris Kozlov, double bass
Clarence Penn, drums
#BorisKozlov #ClarencePenn #DaveDouglas #JohnSurman #LaStradaQuintet #NinoRota #RichardGalliano
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permutazioni 260 / luca zanini. 2025
youtube.com/embed/e_al2DglIpI?…
#art #arte #LucaZanini #permutazioni #video
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-20% su tutti i video-corsi e i libri del centroscritture, fino al 31 agosto
In attesa della nuova stagione 2025-26 del CentroScritture, in partenza a ottobre, tutti i video-corsi realizzati e le pubblicazioni ECS in sconto del 20% fino al 31 agosto 2025.
42 corsi +500 ore di lezione +80 docenti, 5 seminari, 8 pubblicazioni.
Lezioni fruibili in ogni momento e senza alcun termine.
https://www.centroscritture.it
#5Seminari #80Docenti #CentroScritture #centroscrittureIt #corsi #ECS #EdizioniDelCentroScritture #lezione #lezioni #libri #oreDiLezione #pubblicazioni #pubblicazioniECS #sconto #video #videocorsi #videolezioni
Corsi eventi edizioni | CentroScritture
Primo centro culturale interamente dedicato a tutti coloro che leggono, scrivono o vogliono orientarsi nelle scritture poetiche contemporanee.CentroScritture
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video completo della presentazione di “senza riparo”, di guido mazzoni, alla libreria panisperna
youtu.be/IpzifmoLT7I?si=Pt3MPk…
Roma, Libreria Panisperna, 10 luglio 2025. Incontro a cura di centroscritture.it
Con l’autore, Gilda Policastro, Antonio Francesco Perozzi, Emanuele Franceschetti. Coordina Valerio Massaroni.
Il libro: laterza.it/scheda-libro/?isbn=…
#AntonioFrancescoPerozzi #CentroScritture #EmanueleFranceschetti #GildaPolicastro #GuidoMazzoni #LibreriaPanisperna #SenzaRiparo #ValerioMassaroni
Corsi eventi edizioni | CentroScritture
Primo centro culturale interamente dedicato a tutti coloro che leggono, scrivono o vogliono orientarsi nelle scritture poetiche contemporanee.CentroScritture
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un’intervista a ofer cassif
fonte: facebook.com/share/p/16BMLtiVj…
Leggete l’intervista a Ofer Cassif, comunista Israeliano membro dell’opposizione alla Knesset. L’intervista è pubblicata su il Fatto Quotidiano, altro che Grossman (Ludovica Candiani)
Ofer è un deputato comunista israeliano, l’unico di religione ebraica tra i cinque parlamentari della lista Hadash-Taal, nata dall’alleanza di due partiti arabi di sinistra. Cassif è stato appena sospeso dalla Knesset, il Parlamento israeliano, per la terza volta dal 7 ottobre 2023, perché denuncia regolarmente il genocidio in corso a Gaza, la pulizia etnica in Cisgiordania e l’apatia della società israeliana di fronte ai crimini commessi.
Clothilde Mraffko: “Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso di riconoscere lo Stato di Palestina durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre. Come valuta questo annuncio e come è stato accolto in Israele?”
Ofer Cassif: “Ovviamente, per quanto mi riguarda, lo apprezzo. Ma basta parole, è il momento di agire! Bisogna riconoscere lo Stato di Palestina ora, senza più rimandare! Il governo israeliano, e purtroppo gran parte dei leader dell’opposizione, contesta la decisione di Macron affermando che in questo modo Parigi premia il terrorismo. Ma non c’è da stupirsi, i criminali accusano gli altri di perseguitarli e di mentire… Per quanto riguarda l’opinione pubblica israeliana, non ci sono state reazioni particolari perché Macron ha già tenuto in passato dichiarazioni simili, che quindi non hanno più alcun effetto. Ora bisogna agire!”
CM: “Gli abitanti di Gaza non sono né morti né vivi, sono cadaveri ambulanti”, ha dichiarato Philippe Lazzarini, il commissario generale dell’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA). Israele, che ha parzialmente levato il blocco all’ingresso degli aiuti a Gaza, imposto dal 2 marzo scorso, ha di fatto ridotto l’enclave palestinese alla fame. Come reagisce l’opinione pubblica israeliana?”
OC: “Purtroppo sembra che la maggioranza degli israeliani sia indifferente o neghi la realtà. Tanti sostengono che la crisi alimentare, se c’è, è una conseguenza della guerra e che quindi è colpa dei palestinesi o, più precisamente, di Hamas. Alcuni addirittura se ne rallegrano. E se altri si indignano, la maggioranza è semplicemente indifferente. A mio avviso, la responsabilità è dei politici. In primo luogo del governo, del primo ministro Benjamin Netanyahu e della sua coalizione, ma anche di una parte dell’opposizione che ha incitato all’odio contro i palestinesi e giustifica le atrocità commesse da Israele. Su 120 deputati, 52 sono all’opposizione, ma solo in cinque ci siamo opposti, e sin dall’inizio, sia ai massacri commessi da Hamas che a quelli perpetrati da Israele dal 7 ottobre. Finalmente il partito islamista Ra’am si è unito alla nostra condanna. Alcuni mesi fa, anche i laburisti hanno cominciato ad esprimersi su Gaza. Ma loro non parlano né di crimini di guerra né di genocidio. Parlano di “pregiudizi” causati a civili innocenti di Gaza. Il resto dell’opposizione, 38 deputati, chiede la liberazione degli ostaggi, ma in generale sostiene l’azione del governo. Quindi, in pratica, non c’è opposizione.”
CM: “Lei è stato sospeso più volte dal Parlamento per aver denunciato il genocidio a Gaza…”
OC: “La prima volta nell’ottobre 2023 per 45 giorni perché in un’intervista avevo affermato che il governo israeliano aveva utilizzato il massacro di Hamas come pretesto per giustificare l’attuazione del piano “decisivo” presentato nel 2017 da Bezalel Smotrich. Un piano genocida che si basa su tre principi: Israele deve annettere i territori palestinesi occupati senza accordare i diritti fondamentali ai palestinesi, instaurando, per definizione, un regime di apartheid; i palestinesi che si opporranno al piano saranno espulsi dalla loro terra natale; quelli che resisteranno al nuovo regime di apartheid saranno uccisi. All’inizio del 2024 hanno tentato di destituirmi, perché avevo firmato una petizione a sostegno della denuncia del Sudafrica dinanzi alla Corte internazionale di giustizia. Servivano 90 voti, ne sono stati raccolti 86. Sono stato poi sospeso per sei mesi dal comitato etico del Parlamento e ora sarò nuovamente sospeso per due mesi, da ottobre a dicembre, perché ho denunciato i crimini in una lettera alla Corte penale internazionale dell’Aia.”
CM: “Ogni settimana ci sono manifestazioni per chiedere il rilascio degli ostaggi, in particolare a Tel Aviv. Quale è la posizioni di questi oppositori?”
OC: “Loro dicono che è una “guerra”, dal mio punto di vista invece è un genocidio. Una guerra implica una sorta di simmetria, che in questo caso non c’è. La maggior parte dei manifestanti chiede la fine della guerra per portare in salvo gli ostaggi e evitare che muoiano altri soldati. La maggior parte non fa neanche riferimento ai palestinesi. Eppure qualche cambiamento c’è stato. Quelli che parlano delle sofferenze dei palestinesi sono sempre più numerosi. Non sono abbastanza ed in ogni caso è troppo tardi. Ma sempre più persone stanno cominciando a capire che non si può separare il destino degli ostaggi e dei soldati israeliani da quello dei palestinesi di Gaza. La situazione è così drammatica che non si può ignorare. I media sono in gran parte responsabili. A parte il quotidiano Haaretz, in pochi parlano di ciò che sta accadendo a Gaza e non si vedono immagini.
CM: “Alcuni sostengono che Israele sia “l’unica democrazia del Medio Oriente”. Come descriverebbe il sistema politico del suo Paese?”
OC: “Dal mio punto di vista, Israele non è mai stata una democrazia. È una “etnocrazia”, perché costruita sulla supremazia etnica degli ebrei. Per decenni la supremazia è stata essenzialmente politica, ma negli ultimi anni, in particolare sotto Netanyahu, si è trasformata in supremazia razziale. D’altra parte, Israele non è mai stata neanche una vera dittatura. Ha un sistema non democratico con alcuni elementi democratici. E questi ultimi vengono progressivamente distrutti da questo governo. Dal 1967 Israele controlla, domina e governa milioni di palestinesi che non hanno alcun diritto politico, civile e sociale. Assomiglia più ad una tirannia che a una democrazia. È un’impostura, il classico esempio di colonialismo e dominio razziale.”
CM: “In che modo il genocidio e la politica del governo israeliano influenzano la società? Qual è il prezzo da pagare per chi, come lei, si oppone?”
OC: “Il 19 luglio io e il deputato Ayman Odeh, il nostro capolista, siamo stati quasi linciati durante una manifestazione. Oltre al genocidio a Gaza e alla pulizia etnica in Cisgiordania, esiste un vero e proprio fascismo violento all’interno dello stesso Stato di Israele, che include la legittimazione e la normalizzazione della violenza omicida contro i dissidenti, in particolare gli arabi. Ricevo minacce quotidianamente, soprattutto sui social. Sono stato aggredito mentre ero dal parrucchiere tre anni fa, e un’altra volta mentre facevo la spesa. Sono disposto a pagare questo prezzo perché la mia lotta è fondamentale. Al di là delle mie convinzioni socialiste, delle mie credenze umanistiche e del mio impegno per la democrazia, ho l’impressione che i miei antenati ebrei mi stiano chiamando dalle loro tombe chiedendomi di combattere contro il razzismo e il genocidio. Nella mia famiglia, in molti sono stati uccisi dai nazisti. Questo mi ha reso molto sensibile alle discriminazioni razziali e alle persecuzioni. Sul breve termine sono molto pessimista: anche quando questi crimini cesseranno – e un giorno cesseranno – ci saranno profonde ripercussioni sulla società israeliana. Il tasso di suicidi tra i soldati che hanno prestato servizio a Gaza per esempio è terribilmente alto. Devono essere puniti per i crimini che hanno commesso, ma il carnefice è a volte anche vittima. Alcuni soldati hanno visto cose atroci laggiù. Forse ne hanno anche fatte. Ne escono come minimo psicologicamente distrutti. Tra il 14 e il 21 luglio sono stati registrati quattro casi di suicidio. Sul lungo termine, invece, sono ottimista, perché credo che sempre più persone finiranno per ascoltarci. Le ferite della società cominceranno a cicatrizzare, ma ci vorrà molto tempo. La società israeliana ha bisogno di guarire. Ma per poter guarire l’occupazione deve finire e il popolo palestinese deve essere liberato. E questo accadrà, è inevitabile. Quando il genocidio a Gaza sarà finito, penso che anche la comunità internazionale e i governi che hanno sostenuto Israele dovranno fare i conti con la propria coscienza.”
*
Traduzione Luana De Micco
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tre operazioni fascistissime del governo
1 e 2
In un solo giorno, il Governo Meloni ha impugnato due leggi regionali. Due leggi diverse, ma con lo stesso obiettivo: difendere i diritti. E per questo, inaccettabili agli occhi della destra.
La Toscana aveva approvato una norma che premia, nei bandi pubblici, le aziende che pagano almeno 9 euro lordi all’ora.
La Sicilia, una delle regioni dove è più difficile abortire (con l’81,5% di medici obiettori e intere strutture con il 100%), aveva deciso una cosa semplice: assumere nei concorsi pubblici medici non obiettori.
Ma il Governo le ha impugnate entrambe.
Perché in Italia puoi pagare un lavoratore 3 euro l’ora.
Puoi costringerlo a turni infiniti, appalti al massimo ribasso, contratti spezzettati.
Puoi costringere una donna ad attraversare tre province per abortire, a trovare ospedali senza medici non obiettori, a dover supplicare il permesso per un diritto.
Ma l’unica cosa che non puoi fare, secondo Giorgia Meloni, è provare a cambiare le cose.
Perché se una Regione decide di premiare le aziende che danno stipendi dignitosi, come ha fatto la Toscana, il Governo impugna la legge.
Perché se una Regione decide di garantire l’aborto assumendo solo medici non obiettori, come ha provato a fare la Sicilia, il Governo blocca tutto.
Non difendono la Costituzione. Difendono un’idea di società dove i diritti si elemosinano.
È una guerra contro la dignità, contro la libertà. E la stanno combattendo ogni santo giorno.
Non hanno limiti alla barbarie.
da facebook.com/share/19KMpgGUqF/
*
3
Alessandro Zan:
Con il disegno di legge sulla disforia di genere, il Governo Meloni si spinge oltre ogni limite: vuole schedare i minori che intraprendono un percorso di affermazione di genere consegnando dati ultrasensibili all’Agenzia Italiana del Farmaco.
E’ un atto gravissimo, un attacco politico e idoleologico contro le persone trans che alimenta stigma e discriminazione. Il diritto all’identità di genere è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Corte Costituzionale dal 2015 e ribadito anche recentemente da due sentenze della Corte dei giustizia dell’Unione Europea.
Le persone trans non smetteranno di esistere solo perché il Governo renderà più difficile il loro percorso di transizione. Contrasteremo con tutte le nostre forze questa violenza istituzionale: questo disegno di legge va ritirato immediatamente.
da facebook.com/share/p/19rW51aAr…
#aborto #fascismo #governo #lavoro #LGBTQ #paga #pagaMinima #salario #salarioMinimo
Abolizione del suffragio universale
In un solo giorno, il Governo Meloni ha impugnato due leggi regionali. Due leggi diverse, ma con lo stesso obiettivo: difendere i diritti. E per questo, inaccettabili agli occhi della destra. La...www.facebook.com
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distruzione delle condizioni di vita: un’analisi sanitaria del genocidio di gaza
youtu.be/TLSIiIgoL6I?si=i7Debe…
Alberto Barbieri di Medici per i Diritti Umani, organizzazione umanitaria indipendente e senza fini di lucro, presenta il rapporto
DISTRUZIONE DELLE CONDIZIONI DI VITA: UN’ANALISI SANITARIA DEL GENOCIDIO DI GAZA
(destructions of conditions of life: a health analysis of the Gaza genocide)
di PHRI – Physicians for Human Rights Israel
tuttascena1.wordpress.com/2025… (intervista a cura di Federico Raponi)
IL RAPPORTO SI PUÒ SCARICARE (in italiano e in inglese) QUI: https://mediciperidirittiumani.org/unanalisi-sanitaria-del-genocidio-di-gaza/
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DISTRUZIONE DELLE CONDIZIONI DI VITA: UN’ANALISI SANITARIA DEL GENOCIDIO DI GAZA (PHRI – Physicians for Human Rights Israel)
Alberto Barbieri di Medici per i Diritti Umani, organizzazione umanitaria indipendente e senza fini di lucro, presenta il rapporto DISTRUZIONE DELLE CONDIZIONI DI VITA: UN’ANALISI SANITARIA D…Tutta Scena
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8 agosto, milano: no allo sfratto del leoncavallo
Venerdì 8 agosto ore 19
Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa
Viale Monza 255
Milano
#cinema #circoloAnarchicoPonteDellaGhisolfa #csLeoncavallo #film #Leoncavallo #proiezione
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