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📣 Great News! Bonfire has made it to the final round of the Distributed Design Award 2023 🎉 Now it's time for the People's Choice Award, and your vote counts!
Stand with us by clicking the heart button on the upper right of the link below 💖 and share this post with your network 🔥

👉distributeddesign.eu/awards/en… 👈

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in reply to Bonfire

Hapypy to support! Our project went through this sort of process a few weeks ago. Love the idea of Bonfire and hope you all get all the monies.

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To help us raise more funds for our development efforts, we are launching a new line of merchandise for Mastodon including t-shirts, mugs, enamel pins, and stickers.

blog.joinmastodon.org/2023/07/…

in reply to Mastodon

I'm also asking you guys for support me by giving a Tip on my Ko-fi page 🤝🫂

in reply to nilocram

Un post così formattato è difficilissimo da leggere, non si capisce davvero nulla


I "fili" di Meta potrebbero creare o distruggere il Fediverso: la promessa di rendere Threads compatibile con ActivityPub ha diviso i sostenitori del Fediverso

@Che succede nel Fediverso?

"La comunità di Fediverse è stata messa in moto, a causa della paura e dell'odio per Meta, e anche dell'entusiasmo", afferma Dmitri Zagidulin, uno sviluppatore che guida il gruppo del World Wide Web Consortium (W3C) responsabile della discussione sul futuro di ActivityPub. La prospettiva che Meta si unisca al movimento decentralizzato ha persone che cercano di ravvivare i loro progetti e prepararsi per i riflettori. “Ci sono riunioni furiose. Contributi in corso di richiesta. Richieste pull. Spinge per una migliore sicurezza, una migliore esperienza utente. Meglio tutto", dice.

L'articolo di Gregory Barber è su Wired

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Io spero che per una buona volta l'obiettivo fosse solo quello di fare concorrenza, non quello di distruggere una piattaforma che solo di recente cominciava ad essere di concorrenza..
Sono troppo ottimista forse?
Comunque per ora non ho visto nessuno che usi threads, non ho idea di come cercarlo né c'è apertura da questo, la cosa che lo colleghi al mio account Instagram + che non possa cancellarlo sono due contro che non voglio permettermi.


Il futuro meccanismo dei social network dipenderà dal successo (o flop) di Threads

@Che succede nel Fediverso?

La scommessa di Meta è quella di creare un unico grande sistema di condivisione dei contenuti in modo che le varie app social siano interoperabili tra loro, grazie al protocollo di rete chiamato #ActivityPub

Malumori interni a parte, l’ultima parola spetterà a #Meta: se la compagnia implementerà gli strumenti necessari per aderire al fediverso, difficilmente la si potrà fermare. Non sarà la salvezza di Internet come prefigura qualcuno, ma ne vedremo sicuramente delle belle. Tra queste, forse, anche il definitivo tramonto di #Twitter. Chissà.

#fediverso #threads

L'articolo di Alberto Cantoni continua su Linkiesta



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Sympossium about the Fediverse in Cologne, Germany


Tobias Diekershoff, member of the core maintainer group of the Friendica project, will provide input at the “The world after Facebook, Twitter and YouTube. A new generation of the Internet?“ symposium organized by the Free Software Foundation Europe, the

Tobias Diekershoff, member of the core maintainer group of the Friendica project, will provide input at the The world after Facebook, Twitter and YouTube. A new generation of the Internet? symposium organized by the Free Software Foundation Europe, the Centre for Civic Education of the State of North Rhine-Westphalia and the Adult Education Centre Cologne.

The event in Cologne (Germany) will provide insight into decentralised social networks (the Fediverse) through talks and workshops on 22.09.2023. Tobias will give an input talk about What is the Fediverse? Overview and delimitation and organize a workshop together with Katharina Nocun about Using decentralised services for individuals and institutions.

This is a German-speaking event. Participation is free of charge, but online registration is required.


friendi.ca/2023/07/22/sympossi…


Sympossium about the Fediverse in Cologne, Germany

Tobias Diekershoff, member of the core maintainer group of the Friendica project, will provide input at the The world after Facebook, Twitter and YouTube. A new generation of the Internet? symposium organized by the Free Software Foundation Europe, the Centre for Civic Education of the State of North Rhine-Westphalia and the Adult Education Centre Cologne.

The event in Cologne (Germany) will provide insight into decentralised social networks (the Fediverse) through talks and workshops on 22.09.2023. Tobias will give an input talk about What is the Fediverse? Overview and delimitation and organize a workshop together with Katharina Nocun about Using decentralised services for individuals and institutions.

This is a German-speaking event. Participation is free of charge, but online registration is required.



#cologne #german #talk

friendi.ca/2023/07/22/sympossi…



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Google è una società di raccolta e vendita dati. Non è il vostro amichevole fornitore di servizi gratuiti!

Google sta per abbattere l'#OpenWeb, uccidendolo con la sua cosiddetta proposta di #DRM "Web Environment Integrity API".

news.ycombinator.com/item?id=3…

"Volete guardare quei video di #Netflix o #Youtube? Allora dovrete avere Chrome senza #AdBlocker".

"Ecco un sacco di #annunci. Ora consegnaci i tuoi dati così possiamo far crescere il nostro impero del #Capitalismodellasorveglianza"

in reply to Devol

io lo ripeto da tempi non sospetti (correva l’era di Google+ e del bottone +1 imposto con ricatto a tutti i siti web): Google è il male incarnato e va osteggiato con ogni forza possibile. Evitate il suo browser, i suoi dns, il suo sistema operativo

Devol reshared this.

in reply to Cristian

@cristiancastellari uso #bravebrowser da anni e wow che meraviglia! Tanta gente disintossicata così ♥🙏🏼🍀

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From now on, updates primarily intended for app developers and server operators will be posted on 👉 @MastodonEngineering. That's where you'll hear when a new version of the server software is out! 🐘

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CEMÉA (Centres d'entraînement aux méthodes d'éducation active) è un'associazione francese che si occupa della promozione dell'educazione/istruzione popolare, interessante la sua "valigetta" di #SoftwarLlibero online: mallette.cemea.org/ in particolare, non avevo mai visto Excalidraw un programma per lavagna collaborativa: tableaublanc.cemea.org/ @maupao @scuola @opensource @lealternative @informapirata

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La bellezza della #lettura ad #AltaVoce: Pennac e la tribù Malaussène mi accompagnano da 30 anni e anche questa volta non deludono. #libri #letture @alephoto85 @libri @scuola Il francese di #Pennac è uno dei piaceri della vita #IMHO @cyrille @goofy

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📣 New Blog post ➡️ Making things intuitive is complex! Or, what we discovered via user testing.

A big Thank you to @dajb who run the User testing sessions and to all the people who registered and participated. The feedback we received was invaluable in highlighting areas for improvement.

bonfirenetworks.org/posts/maki…

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Una mappa mentale di @eyssette (Cédric Eyssette) sugli usi del #Markdown, in versione italiana: dgxy.link/MD_EYSSETTE. Cliccare sui cerchietti colorati per espandere la mappa. La versione originale si trova qui: mymarkmap.netlify.app/#github.… #scuola Un grosso grazie all'autore per il suo lavoro con Markdown 😀 @maupao @scuola@a.gup.pe @scuola@poliverso.org @informapirata

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Un'osservazione fondamentale!
"Le piattaforme di social commerciali sono disposte a tollerare volumi monumentali di abusi perché l'odio e la paura stimolano la partecipazione e la partecipazione stimola le impressioni pubblicitarie.
Il #Fediverso e #mastodon non sono piattaforme pubblicitarie. Non c'è assolutamente alcun incentivo a lasciare che persone orribili si scatenino in nome del maggior coinvolgimento".
escapingtech.com/tech/opinions…

in reply to StatusSquatter 🍫

alla faccia delle ancelle del #FascismoStradale che cercano di gabellare la bici come elitaria e da fighettə 😜🙃
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

StatusSquatter 🍫 reshared this.

in reply to #2RR - 2 Ruote di Resistenza

@abesibe @mrRain19 ma se me sento a disagio quando vedo solo extracomunitari a dover come me combattere le automobili, tipo li vedo che mi guardano e pensano ma questo non dovrebbe sta in macchina? Ehehe

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Lunga e interessante intervista a @framaka (Alexis Kauffmann) sul suo lavoro al ministero dell'istruzione francese e in particolare sulle attività di promozione dei #BeniComuniDigitali nella #scuola (CommunsNumériques): class-code.fr/actualites/2023-… #Softwarelibero #istruzione @maupao @scuola @FlaviaMarzano @informapirata @Puntopanto [traduzione nella descrizione delle immagini]





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🎉 We are thrilled by the great response to our user testing sessions. Thank you all for your interest and participation requests. We have successfully reached our target number of users and are now closed for further applications. The first sessions have already begun, and we can't wait to gather and share valuable insights from our amazing participants. Stay tuned for updates

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in reply to Bonfire

Sorry, I missed it. Is it still possible to join?

PS next week is fedi.camp (yay)


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#Accessibility for designer: where do I start? stephaniewalter.design/blog/ac… Una ricchissima raccolta di risorse sull'#accessibilità
Aggiungo, in italiano: Smontare i miti sull'accessibilità: a11ymyths.com/it/ #webdesign #UX #design @maupao @informapirata @scuola@a.gup.pe @scuola@poliverso.org

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Come uccidere una rete decentralizzata (come il #Fediverso): poliverso.org/display/0477a01e… Traduzione italiana di un articolo molto interessante di @ploum che ricostruisce la strategia dei #Gafam che sta dietro all'operazione Threads di Meta #SoftwareLibero #Fediverse #XMPP #RetiDecentrate @FlaviaMarzano @mcp_ @scuola @quinta @dataKnightmare @nemobis @filippodb @paolo


Come uccidere una rete decentralizzata (come il Fediverso)

di Ploum il 2023-06-23

In questo articolo molto interessante, Lionel Dricot ricostruisce la strategia dei #Gafam che sta dietro all'operazione Threads di Meta.

Un grosso grazie all'autore.

Buona lettura

Metadeath di Daid Revoy

L'anno è il 2023. L'intera Internet è sotto il controllo dell'impero GAFAM. Tutto? Beh, non del tutto. Perché alcuni piccoli villaggi stanno resistendo all'oppressione. E alcuni di questi villaggi hanno iniziato ad aggregarsi, formando il "Fediverso".
Con i dibattiti su Twitter e Reddit, il Fediverso ha iniziato a guadagnare fama e attenzione. La gente ha iniziato a usarlo davvero. L'impero ha cominciato ad accorgersene.

Capitalisti contro la concorrenza

Come ha detto Peter Thiel, uno dei principali investitori di Facebook: "La concorrenza è per i perdenti". Già, questi pseudo "il mercato ha sempre ragione" non vogliono un mercato quando ci sono dentro. Vogliono un monopolio. Fin dalla sua nascita, Facebook è stato molto attento a uccidere ogni concorrenza. Il modo più semplice per farlo è stato quello di acquistare le aziende che un giorno avrebbero potuto diventare dei concorrenti. Instagram e WhatsApp, per citarne alcune, sono state acquistate solo perché il loro prodotto attirava utenti e poteva gettare un'ombra su Facebook.
Ma il Fediverso non può essere comprato. Il Fediverso è un gruppo informale di server che discutono attraverso un protocollo (ActivityPub). Questi server possono anche eseguire software diversi (Mastodon è il più famoso, ma ci possono essere anche Pleroma, Pixelfed, Peertube, WriteFreely, Lemmy e molti altri).
Non si può comprare una rete decentralizzata!
Ma c'è un altro modo: renderla irrilevante. Questo è esattamente ciò che Google ha fatto con XMPP.


Come Google è entrato a far parte della federazione XMPP


Alla fine del XX secolo, i programmi di messaggeria istantanea (IM) erano di gran moda. Uno dei primi di grande successo fu ICQ, seguito rapidamente da MSN messenger. MSN Messenger era il Tiktok dell'epoca: un mondo in cui gli adolescenti potevano trascorrere ore e giorni senza adulti.
Poiché MSN faceva parte di Microsoft, Google ha voluto fargli concorrenza e nel 2005 ha presentato Google Talk, includendolo nell'interfaccia di Gmail. Ricordiamo che all'epoca non esistevano smartphone e pochissime applicazioni web. Le applicazioni dovevano essere installate sul computer e l'interfaccia web di Gmail era innovativa. MSN a un certo punto è stato persino fornito in bundle con Microsoft Windows ed era davvero difficile rimuoverlo. La creazione della chat di Google con l'interfaccia web di Gmail era un modo per essere ancora più vicini ai clienti rispetto a un software integrato nel sistema operativo.
Mentre Google e Microsoft lottavano per conquistare l'egemonia, gli appassionati di software libero cercavano di costruire una messaggistica istantanea decentralizzata. Come la posta elettronica, XMPP era un protocollo federato: più server potevano dialogare tra loro attraverso un protocollo e ogni utente si connetteva a un particolare server attraverso un client. Quell'utente poteva poi comunicare con qualsiasi utente su qualsiasi server utilizzando qualsiasi client. Questo è ancora il modo in cui ActivityPub e quindi il Fediverso funzionano.
Nel 2006, Google talk è diventato compatibile con XMPP. Google stava prendendo seriamente in considerazione XMPP. Nel 2008, mentre ero al lavoro, squillò il telefono. In linea, qualcuno mi disse: "Salve, siamo di Google e vogliamo assumerla". Ho fatto diverse telefonate e si è scoperto che mi avevano trovato attraverso la dev-list di XMPP.Stavano cercando degli amministratori di sistema per XMPP.
Quindi Google stava davvero adottando la federazione. Non era geniale? Significava che, improvvisamente, ogni singolo utente di Gmail diventava un utente XMPP. Questo non poteva che essere un bene per XMPP, giusto? Ero estasiato.


Come Google ha ucciso XMPP


Naturalmente, la realtà era un po' meno brillante. Innanzitutto, nonostante la collaborazione per lo sviluppo dello standard XMPP, Google stava realizzando una propria implementazione chiusa che nessuno poteva controllare. Si è scoperto che non sempre rispettavano il protocollo che stavano sviluppando. Non stavano implementando tutto. Questo ha costretto lo sviluppo di XMPP a rallentare, ad adattarsi. Nuove funzionalità interessanti non sono state implementate o non sono state utilizzate nei client XMPP perché non erano compatibili con Google Talk (gli avatar hanno impiegato moltissimo tempo per arrivare su XMPP). La federazione a volte si interrompeva: per ore o giorni non era possibile comunicare tra i server Google e i server XMPP regolari. La comunità XMPP fungeva da osservatrice e debugger dei server di Google, segnalando le irregolarità e i tempi di inattività (io l'ho fatto più volte, e questo è probabilmente il motivo dell'offerta di lavoro).
E poiché gli utenti di Google Talk erano molto più numerosi dei "veri utenti XMPP", c'era poco spazio per "non preoccuparsi degli utenti di Google Talk". I nuovi arrivati che scoprivano XMPP e non erano utenti di Google Talk avevano un'esperienza molto frustrante perché la maggior parte dei loro contatti erano utenti di Google Talk. Pensavano di poter comunicare facilmente con loro, ma in realtà si trattava di una versione degradata di ciò che avevano quando usavano Google Talk. Un tipico gruppo di utenti XMPP era composto principalmente da utenti di Google Talk e da alcuni geek.
Nel 2013, Google ha capito che la maggior parte delle interazioni XMPP avveniva comunque tra utenti di Google Talk. Non gli interessava rispettare un protocollo che non controllava al 100%. Quindi ha staccato la spina e ha annunciato che non sarebbe più stato federato. E ha iniziato una lunga ricerca per creare un servizio di messaggistica, a partire da Hangout (a cui sono seguiti Allo, Duo e poi ho perso il conto).
Come previsto, nessun utente di Google ha battuto ciglio. In effetti, nessuno di loro se n'è accorto. Nel peggiore dei casi, alcuni dei loro contatti sono diventati offline. Tutto qui. Ma per la federazione XMPP è stato come se la maggior parte degli utenti fosse improvvisamente scomparsa. Persino gli irriducibili fanatici di XMPP, come il vostro servitore, hanno dovuto creare account Google per mantenere i contatti con gli amici. Ricordate: per loro eravamo semplicemente offline. Era colpa nostra.
Sebbene XMPP esista ancora e sia una comunità molto attiva, non si è mai ripreso da questo colpo. Le aspettative troppo alte sull'adozione da parte di Google hanno portato a un'enorme delusione e a una silenziosa caduta nell'oblio. XMPP è diventato di nicchia. Così di nicchia che quando le chat di gruppo sono diventate di moda (Slack, Discord), la comunità del software libero le ha reinventate (Matrix) per competere mentre le chat di gruppo erano già possibili con XMPP. (Disclaimer: non ho mai studiato il protocollo Matrix, quindi non ho idea di come si comporti tecnicamente rispetto a XMPP. Credo semplicemente che risolva lo stesso problema e competa nello stesso spazio di XMPP).
XMPP sarebbe diverso oggi se Google non vi avesse mai aderito o non fosse mai stato considerato come parte di esso? Nessuno può dirlo. Ma sono convinto che sarebbe cresciuto più lentamente e, forse, in modo più sano. Che sarebbe più grande e più importante di oggi. Che sarebbe stata la piattaforma di comunicazione decentralizzata di default. Una cosa è certa: se Google non avesse aderito, XMPP non sarebbe peggiore di quello che è oggi.


Non è stata la prima volta: la strategia di Microsoft


Quello che Google ha fatto a XMPP non è una novità. Infatti, nel 1998, l'ingegnere Microsoft Vinod Vallopllil scrisse esplicitamente un testo intitolato "Blunting OSS attacks" in cui suggeriva di "differenziare (de-commoditize) i protocolli e le applicazioni [...]. Estendendo questi protocolli e sviluppandone di nuovi, possiamo impedire ai progetti OSS di entrare nel mercato".
Microsoft ha messo in pratica questa teoria con il rilascio di Windows 2000, che supportava il protocollo di sicurezza Kerberos. Ma il protocollo è stato esteso. Le specifiche di tali estensioni potevano essere scaricate liberamente, ma era necessario accettare una licenza che vietava di implementare tali estensioni. Non appena si cliccava su "OK", non si poteva lavorare su nessuna versione open source di Kerberos. L'obiettivo era esplicitamente quello di uccidere qualsiasi progetto di rete concorrente, come Samba.
Questo aneddoto è stato raccontato da Glyn Moody nel suo libro "Rebel Code" e dimostra che l'uccisione di progetti open source e decentralizzati è un obiettivo davvero consapevole. Non accade mai a caso e non è mai causato dalla sfortuna.
Microsoft ha utilizzato una tattica simile per assicurarsi il dominio nel mercato dell'office con Microsoft Office, utilizzando formati proprietari (un formato di file può essere visto come un protocollo per lo scambio di dati). Quando le alternative (OpenOffice e poi LibreOffice) sono diventate abbastanza brave ad aprire i formati doc/xls/ppt, Microsoft ha rilasciato un nuovo formato che ha definito "aperto e standardizzato". Il formato era, di proposito, molto complicato (20.000 pagine di specifiche!) e, soprattutto, sbagliato. Sì, sono stati introdotti alcuni bug nelle specifiche, il che significa che un software che implementa il formato OOXML completo si comporta in modo diverso da Microsoft Office.
Questi bug, insieme alle pressioni politiche, sono stati uno dei motivi che hanno spinto la città di Monaco a tornare indietro dalla migrazione verso Linux. Quindi sì, la strategia funziona bene. Oggi, docx, xlsx e pptx sono ancora la norma. Fonte: Ero presente, indirettamente pagato dalla città di Monaco per rfar sì che il rendering di LibreOffice OOXML fosse più simile a quello di Microsoft invece di seguire le specifiche.

AGGIORNAMENTO:
Questa tattica ha persino una pagina di Wikipedia


Meta e il Fediverso


Chi non conosce la storia è destinato a ripeterla. Il che è esattamente ciò che sta accadendo con Meta e il Fediverso.
Si dice che Meta diventerà "compatibile con Fediverso". Potrete seguire le persone su Instagram dal vostro account Mastodon.
Non so se queste voci abbiano un fondo di verità, se sia possibile che Meta prenda in considerazione l'idea. Ma una cosa mi ha insegnato la mia esperienza con XMPP e OOXML: se Meta si unisce al Fediverso, Meta sarà l'unico a vincere. In effetti, le reazioni mostrano che stanno già vincendo: il Fediverso è diviso tra il bloccare Meta o meno. Se ciò accadesse, significherebbe un mediverso a due livelli, frammentato e frustrante, con poca attrattiva per i nuovi arrivati.

AGGIORNAMENTO: Queste voci sono state confermate: almeno un amministratore di Mastodon, kev, di fosstodon.org, è stato contattato per partecipare a un incontro ufficioso con Meta. Ha avuto la migliore reazione possibile: ha rifiutato gentilmente e, soprattutto, ha pubblicato l'e-mail per essere trasparente con i suoi utenti. Grazie kev!
Mail di Meta a Kev, da Fosstodon, e risposta

So che tutti sogniamo di avere tutti i nostri amici e familiari sul Fediverso, in modo da evitare completamente le reti proprietarie. Ma il Fediverso non cerca il dominio del mercato o il profitto. Il Fediverso non cerca la crescita. Offre un luogo di libertà. Le persone che si uniscono al Fediverso sono quelle che cercano la libertà. Se le persone non sono pronte o non cercano la libertà, va bene. Hanno il diritto di rimanere su piattaforme proprietarie. Non dovremmo costringerle a entrare nel Fediverso. Non dovremmo cercare di includere il maggior numero di persone a tutti i costi. Dovremmo essere onesti e fare in modo che le persone si uniscano al Fediverso perché condividono alcuni dei valori che lo animano.
Competendo contro Meta nella cervellotica ideologia della crescita a tutti i costi, siamo certi di perdere. Loro sono i maestri di questo gioco. Stanno cercando di portare tutti nel loro campo, per far sì che le persone competano contro di loro usando le armi che vendono.
Il Fediverso può vincere solo mantenendo la sua posizione, parlando di libertà, morale, etica, valori. Avviando discussioni aperte, non commerciali e non campate in aria. Riconoscendo che l'obiettivo non è vincere. Non è aderire. L'obiettivo è rimanere uno strumento. Uno strumento dedicato a offrire un luogo di libertà agli esseri umani connessi. Qualcosa che nessuna entità commerciale potrà mai offrire.

Testo originale: https://ploum.net/2023-06-23-how-to-kill-decentralised-networks.html
Distribuito con licenza Creative Commons BY-SA
Traduzione italiana: framapiaf.org/@nilocram
Illustrazione di David Revoy
Traduction en Français par Nicolas Vivant
Traducción Española de Matii
Deutsche Übersetzung von Janet und anderen

#Fediverso #Fediverse #Gafam #XMPP #Mastodon #SoftwareLibero
@Informa Pirata @Scuola - Gruppo Forum @Devol :fediverso: @maupao


in reply to nilocram

@scuola Grazie per la segnalazione! Manca una seria politica antitrust - che tratti i monopoli come un problema politico e culturale, prima che economico - e la consapevolezza, altrettanto politica, che le infrastrutture che tengono insieme una società non possono essere private ed esposte al capriccio di che se ne impossessa.
in reply to nilocram

Per non parlare delle migliaia di ingegneri assunti a non far niente solo per toglierli dal mercato dei possibili concorrenti.
Ma alla fine per far quadrare i conti hanno dovuto gettare la spugna.

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Addio ai vecchi modem: TIM ha abbandonato la connessione Internet dei modelli analogici


Altro che Threads, la vera notizia informatica di questi giorni è che i vecchi modem 56 kbit/s non sono più supportati sulla rete Tim.
Anche se immagino la notizia non potrà interessare i più giovani, chi come me ha passato anni a collegarsi con questa tecnologia non può non provare un po' di nostalgia per quel periodo pioneristico di Internet.
Dite la vostra! 😉
in reply to prealpinux

Nostalgia, ma pensavo fosse così già da un pezzo.
in reply to prealpinux

ma perché, c’era ancora qualcuno che li usava?? 😧


Rivoluzione Pixelfed: in arrivo un nuovo modo di accedere a Pixelfed in meno di 60 secondi, con il proprio account Mastodon.

@Che succede nel Fediverso?

#Pixelfed ha presentato una novità bellissima per tutto il #Fediverso, replicabile per tutti gli altri progetti!


Mastodon 🤝 Pixelfed

Sign-in in less than 60 seconds, with your Mastodon account.

Joining Pixelfed has never been easier!

Shipping very soon 🚀


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

da un lato geniale, da un'altro pericola perchè accentra ancor più potere alle grandi istanze mastodon.
Ma in definitiva io sono per semplificare e secondo me i progetti minori dovrebbero approffittare dell'enorme popolarità di mastodon.

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Quale di questi social federati emergenti hai già provato o vorresti provare? (rispmoste multiple consentite)

rilancio del sondaggio benvenuto. Così capiremo meglio le opinioni del fediverso.
Grazie 🙏

  • Bluesky bsky.app (18%, 40 votes)
  • Pixelfed (47%, 102 votes)
  • Feddit.it (lemmy) (58%, 126 votes)
  • Threads.net (16%, 35 votes)
215 voters. Poll end: 1 anno fa

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Devol

devo usare il sondaggio è una funzionalità molto utile (devo capire che limiti ha, cioè quanti elementi può avere la lista)
Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Devol
@Meliodas @Utoria è un limite di mastodon. solo 4 risposte.

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La mia quinta ha appena fatto l'esame di maturità. 4 anni fa, quando ci siamo conosciuti, abbiamo costruito insieme questa mappa con le poesie di #TotiScialoja. Il server di CMap che ci ospitava ha chiuso da tempo e anche le registrazioni di Vocaroo, che sono temporanee, non ci sono più, ma per me rimane lo stesso un bel ricordo 🙂 #poesia #scuola #letture #tempochepassa @maupao @goofy @alephoto85

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Feddit: come può un utente #Mastodon seguire una comunità #Lemmy? Quali sono le comunità italiane nate dopo l'esplosione della redditmigration? Quali sono quelle nate prima? Si può aprire un nuovo thread da Mastodon?

Tutte le risposte nel post linkato (qui leggibile su feddit)


Feddit: come seguire una comunità Lemmy da Mastodon? Quali sono le comunità italiane nate dopo l'esplosione della redditmigration? Quali quelle nate prima? Si può aprire un nuovo thread da Mastodon?

Un utente #Mastodon può seguire una comunità #Lemmy in 2 modi:
- cliccare sul nome utente di una comunità (per esempio @fediverso ) e seguirla
- scrivere il nome della comunità (possibilmente completo di @ ma non è sempre necessario) nella casella di ricerca di #Mastodon

#Mastoaiuto



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Feddit: come seguire una comunità Lemmy da Mastodon? Quali sono le comunità italiane nate dopo l'esplosione della redditmigration? Quali quelle nate prima? Si può aprire un nuovo thread da Mastodon?

Un utente #Mastodon può seguire una comunità #Lemmy in 2 modi:
- cliccare sul nome utente di una comunità (per esempio @fediverso ) e seguirla
- scrivere il nome della comunità (possibilmente completo di @ ma non è sempre necessario) nella casella di ricerca di #Mastodon

#Mastoaiuto

in reply to informapirata ⁂

Non ho provato con l’app ufficiale di mastodon ma con Ivory se vado su @fediverso vedo nessun post nel profilo, c’è però poi il pulsante posts che continene sia post che attività: es boost/favorite

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Jh1nLemon

@Jh1nLemon è curiosa questa cosa, ma tieni presente che l'utente @fediverso (è una comunità, ma è pur sempre un utente...) non pubblica propri post ma si limita a ricondividere solo i messaggi che gli indirizzano gli utenti che lo seguono.

Probabilmente Ivory, a differenza dell'interfaccia standard di Mastodon, le ricondivisioni le fa vedere solo tra i post&replies

in reply to informapirata ⁂

@Jh1nLemon comunque tieni sempre presente che quando tu inizi a seguire una comunità, di norma puoi essere certo di vedere solo i post degli utenti della tua istanza o quelli che già seguivi. Non è detto invece che tu veda i post pubblicati PRIMA che seguissi la comunità, ma li vedrai solo DOPO.

@fediverso


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Se ancora non seguite @cammini la nuova community gestita da @Casiraghi sulle #camminate, il #trekking e tutti i consigli sui sentieri a piedi, sbrigatevi a farlo perché la strada è lunga!... 😅

feddit.it/c/cammini

in reply to informapirata ⁂

sto provando ad iscrivermi usando l'accesso da Mastodon con la ricerca di "!cammini@feddit.it" ma mi dice che non trova nulla... avete suggerimenti?
in reply to Fabio Tavano

@grabbi_it su mastodon non devi cercare le comunità con il punto esclamativo, Ma sempre con la chiocciola. In ogni caso, se clicchi sull'account cammini che ho menzionato, la comunità la vedi direttamente dalla tua interfaccia mastodon

@cammini @Casiraghi

in reply to informapirata ⁂

Io e @Casiraghi@feddit.it saremo lieti di avere gli interessati di camminate e trekking unirsi alla nostra community!
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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⚠️ We have just released important security fixes for the #Mastodon server software. Versions 4.1.3, 4.0.5, 3.5.9, as well as a new nightly are available now to make upgrading quick and painless. Please upgrade as soon as possible!
in reply to Mastodon

why is there nothing new under Posts for the last day? Seems like your security patch might have broken things.
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Mastodon

I just noticed 4.1.4 on github and upgraded (smooth as a whistle)

No post though...or did I miss it?

"This release addresses a few issues that were missed in the last security update and includes changelogs for both updates.

⚠️ It is a follow-up to the important 4.1.3 security release fixing multiple critical security issues (CVE-2023-36460, CVE-2023-36459)."

github.com/mastodon/mastodon/r…



Cosa ci guadagna Meta a "entrare nel Fediverso"? Nulla di economicamente rilevante, almeno nell'immediato. Il progetto è "soltanto" di natura strategica

@Che succede nel Fediverso?

Riportiamo per intero la nostra risposta a un thread comparso su feddit.it e in particolare all'osservazione di @Darjuz (È un’azienda è ovvio che cerca di inserirsi in un ambito che le sembra promettente per farsi i soldi…)

Non saprei. Il Fediverso non è facilmente monetizzabile e quella che sta facendo Meta non è un’operazione ad alto rendimento sebbene sia sicuramente un’operazione a bassissimo costo.

Quello che Facebook non può sopportare è il fatto che gli utenti socializzino al di fuori del suo giardino recintato, in cui le persone sono costrette a consumare nel baretto aziendale! Per il momento sono pochi utenti, ma la minaccia può essere devastante sul lungo termine.

Ora, in qualsiasi azienda, se esiste un rischio esistenziale, si cerca di di battersi fino in fondo per eliminarlo o mitigarne gli effetti. Come ultima soluzione ci si può assicurare contro quel rischio.

Siamo arrivati al nocciolo della questione: questa iniziativa di Meta, non è altro che un piccolo costo assicurativo.

Come funziona questa assicurazione? Mi sembra abbastanza chiaro: Meta si trova a muovere truppe in un terreno sconosciuto per portare, come direbbe un’altra simpatica realtà che abbiamo imparato a conoscere meglio in quest’ultimo anno e mezzo, un’operazione speciale per degratuitizzare il Fediverso.

Questa operazione presenta una grandissima possibilità di successo, considerando l’immensa sproporzione a favore di Meta. Inoltre, sempre per riprendere la metafora Ucraina, Zuckerberg confida nell’avidità di alcuni importanti amministratori di istanza: «questi amministratori hanno concentrato sulle proprie istanze la maggior parte degli utenti del Fediverso, quindi parlano la mia stessa lingua e quindi saranno alleati della mia impresa contro il temibile spettro della gratuità. Basterà far avere loro quattro spicci e un piatto di lenticchie»

Funzionerà questa strategia? Ci sono molti elementi che suggeriscono di sì. Esattamente come la Russia aveva sufficienti elementi per immaginare una conquista dell’Ucraina in tempi piuttosto rapidi, perché « Noi siamo una superpotenza e tutti i russofoni d’Ucraina ci saluteranno come liberatori e imbraceranno le armi contro il loro governo antirusso»

Naturalmente, Questa è l’unica cosa che insegni la storia, anche i piani ben studiati non per questo si concretizzano…

Ecco perché è importante dare seguito alla proposta di defederazione delle istanze di Zuckerberg: Il motivo è che non bisogna mai dare nulla per scontato!

PS: riportiamo anche le osservazioni completamente diverse di @Uriel Fanelli (no, molto probabilmente non lo troverete perché avrà bloccato voi o la vostra istanza... 🙃) che prevede la volontaria non federazione da parte di Meta.

Immagine ripresa dall'articolo di Pradeep Viswanathan su Big Tech Wire



è ovvio che cerca di inserirsi in un ambito che le sembra promettente per farsi i soldi


Non saprei. Il Fediverso non è facilmente monetizzabile e quella che sta facendo Meta non è un'operazione ad alto rendimento sebbene sia sicuramente un'operazione a bassissimo costo.

Quello che Facebook non può sopportare è il fatto che gli utenti socializzino al di fuori del suo giardino recintato, in cui le persone sono costrette a consumare nel baretto aziendale! Per il momento sono pochi utenti, ma la minaccia può essere devastante sul lungo termine.

Ora, in qualsiasi azienda, se esiste un rischio esistenziale, si cerca di di battersi fino in fondo per eliminarlo o mitigarne gli effetti. Come ultima soluzione ci si può assicurare contro quel rischio.

Siamo arrivati al nocciolo della questione: questa iniziativa di Meta, non è altro che un piccolo costo assicurativo.

Come funziona questa assicurazione? Mi sembra abbastanza chiaro: Meta si trova a muovere truppe in un terreno sconosciuto per portare, come direbbe un'altra simpatica realtà che abbiamo imparato a conoscere meglio in quest'ultimo anno e mezzo, un'operazione speciale per degratuitizzare il Fediverso.

Questa operazione presenta una grandissima possibilità di successo, considerando l'immensa sproporzione a favore di Meta. Inoltre, sempre per riprendere la metafora Ucraina, Zuckerberg confida nell'avidità di alcuni importanti amministratori di istanza: «questi amministratori hanno concentrato sulle proprie istanze la maggior parte degli utenti del Fediverso, quindi parlano la mia stessa lingua e quindi saranno alleati della mia impresa contro il temibile spettro della gratuità. Basterà far avere loro quattro spicci e un piatto di lenticchie»

Funzionerà questa strategia? Ci sono molti elementi che suggeriscono di sì. Esattamente come la Russia aveva sufficienti elementi per immaginare una conquista dell'Ucraina in tempi piuttosto rapidi, perché « Noi siamo una superpotenza e tutti i russofoni d'Ucraina ci saluteranno come liberatori e imbraceranno le armi contro il loro governo antirusso»

Naturalmente, Questa è l'unica cosa che insegni la storia, anche i piani ben studiati non per questo si concretizzano...

Ecco perché è importante dare seguito alla proposta di defederazione delle istanze di Zuckerberg: Il motivo è che non bisogna mai dare nulla per scontato!


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Boh, io sono qui da poco e ammetto di essere ignorante di queste cose, ma io sarei per la defederazione immediata. Con le corporazioni è bene sempre non fidarsi.

— e non solo non fidarsi di loro, ma sopratutto sempre opporsi 😅

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

fran doesn't like this.

in reply to LadroDiGalline

Però certo è meglio anche approfondire la propria conoscenza haha

Mi ha convinto molto questa pagina linkata da questo comment


"If Meta joins the Fediverse, Meta will be the only one winning"

Consiglio vivamente di leggerlo. L'articolo spiega come, già in passato, google abbia sfruttato XMPP e l'abbia gettato via una volta capito che non gli serviva piú, facendo perdere tutto al progetto: utenti, reputazione, soldi, risorse, tempo.

Microsoft ha e sta continuando a mettere i bastoni tra le ruote a libreoffice utilizzando i formati proprietari.

L'autore dice di non commettere lo stesso errore, di non lasciare che meta acquisisca influenza sul fediverso, e che quindi inizi a dettare legge (Perché avere utenti vuol dire avere potere. Guarda google: oggigiorno ogni sito web a scopo di lucro viene costruito secondo gli standard dettati da google per essere trovati sul loro motore di ricerca e per essere correttamente visualizzato su chrome. Dato che google chrome/search ha così tanti utenti, tutti i siti fanno quello che dicono loro per farsi trovare).

"So che tutti sogniamo di avere tutti i nostri amici e familiari sul Fediverse, in modo da evitare completamente le reti proprietarie. Ma il Fediverse non cerca il dominio del mercato o il profitto. Il Fediverse non cerca la crescita. Offre un luogo di libertà. Le persone che si uniscono al Fediverse sono quelle che cercano la libertà. Se le persone non sono pronte o non cercano la libertà, va bene. Hanno il diritto di rimanere su piattaforme proprietarie. Non dovremmo costringerli a entrare nel Fediverse. Non dovremmo cercare di includere il maggior numero di persone a tutti i costi. Dovremmo essere onesti e fare in modo che le persone si uniscano al Fediverse perché condividono alcuni dei valori che vi stanno dietro.

Competendo contro Meta nell'ideologia della crescita senza cervello a tutti i costi, siamo certi di perdere. Loro sono i maestri di questo gioco. Stanno cercando di portare tutti nel loro campo, per far sì che le persone competano contro di loro usando le armi che vendono."


Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Ciao, sono qui da poco anche io, ma sinceramente non capisco perché questa situazione viene vista come un attacco o una guerra.

Meta è una azienda informatica che sta lanciando un nuovo prodotto. Per farlo ha scelto di utilizzare un linguaggio ed una piattaforma già esistenti, e qualunque siano i suoi motivi ha tutto il diritto di farlo.

Non può imporre scelte agli altri attori della piattaforma. Farà delle proposte, forse, come possono essere le richieste di federazione, ma poi ogni altro attore deciderà come reagire.

Chi scrive qui probabilmente non è un fan dell'impostazione di business di aziende come meta, e fa bene a segnalare tutte le nefandezze (vedi il meme sui permessi richiesti dalle app), ma allo stesso tempo tutti noi siamo clienti di quelle stesse aziende (usiamo WhatsApp, usiamo Google maps, ecc.).

Insomma, non penso che sia utile per nessuno fare la guerra alle cose nuove che nascono. Guardiamole, studiamole e magari spieghiamo i loro potenziali pericoli a chi non li coglie. Ma non rimaniamo nemmeno ciechi di fronte alle possibilità che offrono.

don't like this

in reply to Casiraghi

Sono abbastanza d'accordo con il tuo discorso tranne per questa parte:

ma allo stesso tempo tutti noi siamo clienti di quelle stesse aziende (usiamo WhatsApp, usiamo Google maps, ecc.).


Molti di quelli che sono qui non utilizzano e soprattutto non vorrebbero utilizzare WhatsApp e Google Maps ma spesso e volentieri ne sono obbligati. Per WhatsApp ne sono obbligati perché utilizza un protocollo proprietario e se tutta la tua famiglia usa WhatsApp ne sei obbligato anche tu. Google invece ha creato un ecosistema così dipendente da sé stesso che alcune applicazioni (non sue, degli altri!) non funzionano se non si ha installato Google Maps sul proprio smartphone.

Insomma seppur capisco il tuo discorso non darei così per scontato che tutti (soprattutto qui dentro) utilizzino senza problemi le applicazioni delle Big Tech. Sul mio smartphone per esempio c'è installato GrapheneOS e non c'è traccia di alcuna applicazione Google.

Detto questo, come dicevo sono abbastanza d'accordo con quanto dici. Un po' perché non amo molto la narrativa bellicosa né quella del bene vs male o del noi contro loro. Sono tendenzialmente per il costruire anziché demolire. Tuttavia comprendo le paure di molti: dietro l'ascia di guerra si nasconde soprattutto paura. Paura che Meta, e non è difficile immaginarlo, imbracci la strategia dell'EEE arrivando qui come un bulldozer e spianando tutto. La paura è che i server che si federano con loro esplodano per via del numero gigantesco di utenti che si porta dietro e la paura che inizino, come hanno sempre fatto tutte le corporazioni, a fare forzature sui protocolli liberi per poi distinguersi e farne uno tutto loro lasciando tutti gli altri con le braghe calate.

Se posso ti consiglio questo articolo chiamato WhatsApp e l’addomesticamento degli utenti che ho personalmente tradotto in italiano e portato su Le Alternative per farlo conoscere a più persone possibili. La trovo una bella esperienza passata da non dimenticare.


WhatsApp e l’addomesticamento degli utenti

Indice dei contenuti

Oggi vi proponiamo un articolo molto interessante, non è scritto di nostro pugno ma è stato tradotto da noi grazie anche all’ausilio di Mate Translate. L’articolo originale è di Rohan Kumar e ci è piaciuto talmente tanto da volerlo proporre anche qui su Le Alternative.

E qui si vede in tutto il suo splendore la bellezza della licenza Creative Commons. Infatti così come il nostro blog, anche quello di Seirdy (il nickname dell’autore) è CC BY-SA 4.0. Significa che chiunque (anche a fine commerciale) può riprodurre, condividere e modificare i nostri testi l’importante è che si attribuisca la paternità del testo e, soprattutto, che venga distribuito con la stessa licenza.

Altri articoli che potete leggere che abbiamo tradotto sono: Perché la crittografia è importante: 10 fatti per sfatare i miti, Cos’è Google FLoC? e Mi serve una VPN per non essere tracciato?

Il secondo episodio di questo articolo è stato tradotto qui: Proteggere le piattaforme aperte.

Da qui inizia l’articolo originariamente scritto da Rohan Kumar e sotto licenza CC BY-SA 4.0 ed è stato scritto il 27 gennaio 2021.
WhatsApp e l’addomesticamento degli utenti
Non ho mai usato WhatsApp e non lo farò mai. Nonostante questo, sento il bisogno di scrivere un articolo su WhatsApp poiché è un caso di studio perfetto per cercare di capire una categoria di modelli di business che chiamo: addomesticamento degli utenti. L’addomesticamento degli utenti è, secondo me, uno dei principali problemi che affliggono l’umanità e merita una spiegazione dettagliata.

WhatsApp non è stata la prima app di messaggistica del suo genere e probabilmente non sarà l’ultima. Ho semplicemente scelto di concentrarmi su WhatsApp per i suoi recenti problemi di privacy.

Cominciamo.
L’ascesa di WhatsApp
Per chi non lo conoscesse, WhatsApp è uno strumento che rende comoda e facile a Facebook la sua missione principale: l’ottimizzazione e la vendita all’asta del comportamento umano (comunemente nota come “pubblicità mirata”). WhatsApp ha inizialmente persuaso le persone ad acconsentire a questo consentendo loro di inviarsi messaggi di testo su Internet, cosa che era già possibile combinando un’interfaccia utente facile da imparare e un marketing di successo. Si è poi espanso per includere funzionalità come chiamate vocali e video gratuite. Le chiamate gratuite l’hanno aiutata a crescere fino a diventare la piattaforma di comunicazione de facto in diverse parti del mondo.

Avere un proprio sistema di chat proprietario incompatibile con altri client ha permesso a WhatsApp di costruire un effetto di rete: gli utenti esistenti sono prigionieri perché lasciare WhatsApp significa perdere la capacità di comunicare con gli utenti di WhatsApp. Le persone che vogliono cambiare app devono convincere anche tutti i loro amici a cambiare; questo include amici (e parenti) meno inclini alla tecnologia che hanno già avuto molta difficoltà a imparare a utilizzare WhatsApp.

Nel mondo di WhatsApp, le persone che vogliono rimanere in contatto devono rispettare le seguenti regole:

  • tutti devono utilizzare solo il client WhatsApp proprietario per inviare messaggi; lo sviluppo di client alternativi non è supportato;
  • il telefono di tutti deve eseguire un sistema operativo supportato. Poiché gli sviluppatori di WhatsApp scriveranno solo un programma per i sistemi operativi più diffusi, il duopolio Android e iOS si rafforza;
  • gli utenti dipendono completamente dagli sviluppatori di WhatsApp. Se gli sviluppatori di WhatsApp decidono di includere funzionalità ostili nell’app, gli utenti devono accettarlo. Non possono passare a un server o client diverso senza allontanarsi da WhatsApp e perdere quindi la capacità di comunicare con tutti i loro contatti WhatsApp.

Addomesticamento degli utenti
WhatsApp è cresciuto intrappolando persone, precedentemente libere, nel suo recinto e cambiando le loro abitudini per creare dipendenza dai loro padroni. Nel corso del tempo, questo ha reso difficile o impossibile tornare al loro stile di vita precedente. Questo processo dovrebbe sembrarti familiare: è stranamente simile all’addomesticamento degli animali. Per questo ho deciso di chiamarlo addomesticamento degli utenti: eliminare l’autonomia degli utenti per intrappolarli e metterli al servizio dei fornitori.

Ho scelto questa metafora perché l’addomesticamento degli animali è un processo graduale che non è sempre volontario e in genere ruota attorno a un gruppo che diventa dipendente da un altro. Sappiamo ad esempio che l’addomesticamento dei cani è iniziato con la sua socializzazione, con conseguente selezione parzialmente artificiale che ha promosso geni che hanno portato a una maggiore cordialità e dipendenza dagli esseri umani 1.

Che sia volontario o meno, l’addomesticamento dell’utente segue quasi sempre gli stessi tre passaggi:

  • un alto livello di dipendenza dell’utente da un fornitore di software;
  • incapacità per gli utenti di controllare il proprio software, attraverso almeno uno dei seguenti metodi:
    • impedire la modifica del software;
    • impedire la migrazione su una piattaforma diversa;
  • lo sfruttamento di utenti ormai prigionieri che non sono in grado di resistere.

Il completamento dei primi due passaggi ha lasciato gli utenti di WhatsApp vulnerabili all’addomesticamento degli utenti. Con gli investitori a cui rispondere, avevano tutte le ragioni per implementare funzionalità ostili all’utente senza conseguenze.

Quindi, ovviamente, lo hanno fatto.
La discesa di WhatsApp
L’addomesticamento ha uno scopo: consente a una specie maestra di sfruttare le specie addomesticate per il proprio guadagno.

Recentemente, WhatsApp ha aggiornato la sua politica sulla privacy per consentire la condivisione dei dati con Facebook. Gli utenti che hanno accettato di utilizzare WhatsApp in base alla sua precedente politica sulla privacy avevano quindi due opzioni: accettare la nuova politica o non poter più utilizzare WhatsApp. L’aggiornamento dell’informativa sulla privacy di WhatsApp è un classica esca: WhatsApp ha attirato gli utenti con un’interfaccia elegante e l’impressione di privacy, li ha addomesticati per togliere loro l’autonomia per migrare e quindi ha fatto marcia indietro sul suo precedente impegno per la privacy con conseguenze minime. Ogni passaggio di questo processo ha permesso il passo successivo; se l’addomesticamento dell’utente non avesse avuto luogo, sarebbe stato facile per la maggior parte degli utenti allontanarsi senza problemi.

Quelli di noi che stavano suonando l’allarme qualche anno fa hanno vissuto un breve momento di beatitudine sadica quando siamo passati dall’essere dei “fastidiosi e paranoici teorici della cospirazione” a “fastidiosi”.
Un tentativo di controllo dei danni
L’operazione bait-and-switch (esca e interruttore) ha causato un contraccolpo abbastanza significativo consentendo a una notevole minoranza di utenti di migrare su altre piattaforme; questo numero si è rivelato essere leggermente superiore rispetto a quello che WhatsApp probabilmente si aspettava. In risposta, WhatsApp ha ritardato la modifica e ha pubblicato il seguente annuncio:
Immagine/fotoAnnuncio di WhatsApp
L’annuncio elenca vari dati che WhatsApp non raccoglie o condivide. Indorare la pillola della raccolta dati elencando i dati non raccolti è fuorviante. WhatsApp non raccoglie campioni di capelli o scansioni retiniche; non raccogliere queste informazioni non significa che rispetti la privacy perché non cambia le informazioni effettivamente raccolte da WhatsApp.

In questo annuncio WhatsApp nega di “mantenere la cronologia dei destinatari dei messaggi inviati o delle chiamate effettuate”. Raccogliere dati non equivale a “mantenere la cronologia”; è possibile che i metadati vengano inseriti in un algoritmo prima di essere scartati. Un modello può quindi imparare che due utenti si chiamano frequentemente senza conservare i registri dei metadati per ogni chiamata. Il fatto che abbiano scelto specificamente di formulare questo tipo di narrativa implica che WhatsApp raccoglie già questa classe di dati o ha deliberatamente lasciato la porta aperta alla raccolta in futuro.

L‘attuale politica sulla privacy di WhatsApp al momento rivela che raccolgono considerevoli metadati utilizzati per il marketing attraverso Facebook.
Libertà del software
Di fronte all’addomesticamento degli utenti, fornire software che aiuti gli utenti è un modo per fermare il loro sfruttamento. L’alternativa è semplice: che il servizio agli utenti sia il vero obiettivo.

Per evitare di essere controllati dal software, gli utenti devono averne il controllo. Il software che consente agli utenti di avere il controllo è chiamato software libero. La parola “libero” in questo contesto si riferisce alla libertà e al prezzo (nota di Le Alternative: questa frase può suonare strana in italiano perché in inglese parliamo di free software dove free significa sia libertà che gratis). La libertà del software è simile al concetto di open source; quest’ultimo è una propaggine del primo focalizzato su benefici pratici più business-friendly piuttosto che sull’etica. Un termine meno ambiguo che si riferisce in modo neutrale al software libero e open source è FOSS (o anche FLOSS 2).

Altri hanno spiegato i concetti fondamentali alla base del software libero e la sua importanza meglio di me, quindi non entrerò nei dettagli. Si tratta di quattro libertà essenziali:

  • la libertà di eseguire il programma come si desidera, per qualsiasi scopo;
  • la libertà di studiare il funzionamento del programma, e di adattarlo alle proprie esigenze.;
  • la libertà di ridistribuire le copie in modo da poter aiutare gli altri;
  • la libertà di migliorare il programma e di distribuirne i miglioramenti.

Guadagnare con FLOSS
L’obiezione più comune che sento fare è che il software libero rende più difficile fare soldi.

La chiave per fare soldi con FOSS è rendere il software un complemento di altri servizi più redditizi. Questi includono supporto alla vendita, personalizzazione, consulenza, formazione, hosting gestito, hardware e certificazioni. Molte aziende utilizzano questo approccio invece di creare software proprietario: Red Hat, Collabora, System76, Purism, Canonical, SUSE, Hashicorp, Databricks e Gradle sono alcuni nomi che mi vengono in mente.

L’hosting gestito non è un paniere dove tenere tutte le tue uova perché giganti come AWS (Amazon Web Services) possono fare lo stesso a un prezzo inferiore. Essere uno sviluppatore può dare un vantaggio in aree come la personalizzazione, il supporto e la formazione; non offre un vantaggio così ovvio quando si tratta di hosting.
FOSS non è sempre sufficiente
Il software libero è un requisito necessario, ma a volte insufficiente, per costruire l’immunità all’addomesticamento. Altre due condizioni riguardano la semplicità e le piattaforme aperte.
Semplicità
Quando il software diventa troppo complesso, deve essere mantenuto da un grande team. Gli utenti che non sono d’accordo con un fornitore non possono facilmente eseguire il fork e mantenere una base di codice gigantesca, soprattutto se il software in questione contiene potenzialmente vulnerabilità di sicurezza. La dipendenza dal fornitore può diventare piuttosto problematica quando la complessità fa salire alle stelle i costi di sviluppo; il fornitore potrebbe ricorrere all’implementazione di funzionalità ostili all’utente per rimanere a galla.

Il software complesso che non può essere sviluppato da un diverso gruppo di persone crea dipendenza, primo passo per l’addomesticamento degli utenti. Questo da solo è sufficiente per aprire la porta a sviluppi problematici.
Caso di studio: Mozilla e il Web
Mozilla era un barlume di speranza nelle guerre dei browser, uno spazio dominato da pubblicità, sorveglianza e vendor lock-in. Sfortunatamente, lo sviluppo di un motore per browser è un compito monumentale abbastanza difficile tanto da far rinunciare anche colossi come Opera e Microsoft che ora hanno il loro browser basato su Chromium. I browser diventati molto più complessi di semplici lettori di documenti: si sono evoluti in applicazioni, con proprie tecnologie per accelerazione GPU, Bluetooth, autorizzazioni, enumerazione dei dispositivi, codec multimediali di gruppo, DRM 3, API di estensione, strumenti di sviluppo… l’elenco potrebbe continuare. Ci vogliono miliardi di dollari l’anno per rispondere alle vulnerabilità in una superficie di attacco così massiccia e tenere il passo con uno standard che cresce a un ritmo così preoccupante. Quei miliardi devono arrivare da qualche parte.

Mozilla ha finito per dover fare importanti compromessi per rimanere a galla. Ha fatto accordi milionari con società di ricerca palesemente ostili agli utenti (Google) e ha aggiunto annunci e bloatware come Pocket, un segnalibri proprietario parzialmente finanziato dalla pubblicità. Da quando ha acquisito Pocket (per diversificare le sue fonti di reddito), Mozilla non ha ancora mantenuto le sue promesse: mentre il codice sorgente dei client è stato reso open source, il codice del server rimane proprietario. L’apertura del codice e la riscrittura di porzioni, se necessario, sono comprensibilmente un compito importante dovuto in parte alla complessità di Pocket.

Importanti fork (cos'è un fork?) come Pale Moon non sono in grado di tenere il passo con la crescente complessità dei moderni standard web. In effetti, Pale Moon ha recentemente dovuto migrare il suo codice da GitHub da quando GitHub ha iniziato a utilizzare Web Components, una funzionalità troppo complessa per Pale Moon da supportare. È quasi impossibile avviare un nuovo browser da zero e raggiungere i colossi che hanno funzionato con somme annuali ridicolmente alte per decenni. Gli utenti possono scegliere tra un motore di browser sviluppato da Mozilla, una società pubblicitaria (Blink by Google) o un fornitore di soluzioni monopolistiche (WebKit di Apple). WebKit non sembra male, ma gli utenti saranno impotenti se Apple deciderà mai di fare marcia indietro.

Per riassumere: la complessità della piattaforma Web ha costretto Mozilla, l’unico sviluppatore di motori di browser che afferma di “essere progettato per le persone e non per il profitto”, a implementare funzionalità ostili all’utente nel suo browser. La complessità del Web ha lasciato agli utenti una scelta limitata tra tre grandi attori con conflitti di interesse le cui posizioni diventano sempre più radicate nel tempo.

Per la cronaca, non penso che Mozilla sia una cattiva organizzazione; piuttosto, penso che sia sorprendente che siano in grado di fare così tanto senza ulteriori compromessi in un sistema che praticamente lo richiede. Il loro prodotto principale è ancora FOSS e le build di terze parti con patch molto leggere rimuovono le antifeature.
Piattaforme aperte
Per evitare che un effetto di rete si trasformi in vendor lock-in, il software che incoraggia naturalmente un effetto di rete deve far parte di una piattaforma aperta. Nel caso di software di comunicazione/messaggistica, dovrebbe essere possibile creare client e server alternativi compatibili tra loro per impedire il completamento dei primi due passaggi dell’addomesticamento degli utenti.
Caso di studio: Signal
Da quando un certo venditore di auto ha twittato “Use Signal”, un gran numero di utenti ha obbedientemente cambiato la propria app di messaggistica. Al momento della scrittura, i client e i server Signal sono FOSS e utilizzano alcuni dei migliori E2EE là fuori; tuttavia, non ne sono un fan.

Sebbene i client e i server di Signal siano FOSS, Signal è ancora una piattaforma chiusa. Il co-fondatore di Signal Moxie Marlinspike è piuttosto critico nei confronti delle piattaforme aperte e federate, descrivendo la sua logica per mantenere Signal una piattaforma chiusa in un post sul blog 4. Significa che non esiste un modo supportato per sviluppare un server alternativo supportato dai client Signal o un client alternativo che supporti i server Signal. Il primo passo per l’addomesticamento dell’utente è quasi completo.

Oltre ad avere un singolo client e server, c’è un solo provider di server Signal: Signal Messenger LLC. La dipendenza degli utenti da questo provider di server centrale gli è esplosa addosso durante la recente crescita di Signal che ha causato tempi di inattività per oltre un giorno, rendendo ogni utente di Signal incapace di inviare messaggi fino a quando il singolo fornitore non ha risolto il problema.

Le persone cercano ancora di sviluppare client alternativi: un fork (cos'è un fork?) di Signal chiamato LibreSignal ha tentato di far funzionare Signal su build Android rispettose della privacy senza Google Play Services proprietari. Quel fork (cos'è un fork?) si è spento dopo che Moxie ha chiarito che non era d’accordo con un’app di terze parti che utilizzava i server di Signal. La decisione di Moxie è comprensibile, ma la situazione avrebbe potuto essere evitata se Signal non avesse dovuto fare affidamento su un singolo provider di server.

Se Signal decide di aggiornare le sue app per includere una funzione ostile all’utente, gli utenti saranno altrettanto indifesi come lo sono ora con WhatsApp. Anche se non penso che questo sia probabile, la piattaforma chiusa di Signal lascia gli utenti vulnerabili all’addomesticamento degli utenti.

Nonostante non mi piaccia particolarmente Signal, l’ho comunque consigliato ai miei amici non tecnici perché era l’unico messenger abbastanza privato per me e abbastanza semplice per loro. Se avesse avuto bisogno di impostazioni particolari (creazione di account, aggiunta manuale di contatti, ecc.), uno dei miei amici sarebbe rimasto con Discord o WhatsApp. Direi qualcosa di simpatico o di sfacciato come “ti sei riconosciuto eh?” se ci fosse anche solo la minima possibilità che arrivasse così lontano nella lettura di questo articolo!
Spunto di riflessione
I due casi di studio precedenti – Mozilla e Signal – sono esempi di organizzazioni ben intenzionate che involontariamente rendono gli utenti vulnerabili all’addomesticamento. Il primo ha una mancanza di semplicità ma incarna un modello di piattaforma aperta. Il secondo è una piattaforma chiusa con un alto grado di semplicità. L’intento non entra in gioco quando si considerano i tre passaggi e le contromisure dell’addomesticamento dell’utente.

@paulsnar@mastodon.technology ha evidenziato un potenziale conflitto tra semplicità e piattaforme aperte:

“Ho l’impressione che ci sia una certa tensione tra semplicità e piattaforme aperte; ad esempio Signal, in un certo senso è semplice proprio perché è una piattaforma di fatto chiusa, o almeno così ha sostenuto Moxie. A sua volta, Matrix è superficialmente semplice, ma il protocollo è in realtà (secondo me) abbastanza complesso proprio perché è una piattaforma aperta.”
@paulsnar@mastodon.technology


Non ho una risposta semplice a questo dilemma. È vero che Matrix è estremamente complesso (rispetto ad alternative come IRC o anche XMPP), ed è vero che è più difficile costruire una piattaforma aperta. Detto questo, è certamente possibile fronteggiare e padroneggiare la complessità durante lo sviluppo di una piattaforma aperta: Gemini, IRC ed e-mail sono alcuni esempi. Mentre gli standard di posta elettronica non sono semplici come Gemini e IRC, si evolvono lentamente; questo impedisce che le implementazioni debbano recuperare il ritardo come fanno i browser Web e i client / server Matrix.

Non tutti i software devono produrre miliardi. La federazione consente a servizi e reti come il Fediverso e XMPP di scalare fino a un gran numero di utenti senza costringere un singolo colosso a vendere la propria anima per pagare il conto. Sebbene i modelli di business anti-addomesticamento siano meno redditizi, consentono comunque la creazione delle stesse tecnologie che sono state abilitate dall’addomesticamento degli utenti. Quello che manca è un budget pubblicitario; la più grande pubblicità che alcuni di questi progetti ottengono sono lunghi post di blog non pagati.

Forse non abbiamo bisogno di inseguire la crescita e cercare di “diventare enormi”. Forse possiamo fermarci dopo aver raggiunto la sostenibilità e la sicurezza finanziaria e rendere possibile alle persone di fare di più con meno.
Note di chiusura
Prima che si trasformasse in una sorta di manifesto, questo post doveva essere una versione ampliata di un commento che ho lasciato sotto un post sul Fediverso di Binyamin Green.

Inizialmente avevo deciso di espanderlo nella sua forma attuale per motivi personali. Al giorno d’oggi, le persone chiedono una spiegazione approfondita ogni volta che mi rifiuto di usare qualcosa che tutti usano (WhatsApp, Microsoft Office, Windows, macOS, Google Docs…). Di solito ignorano la spiegazione, ma se ne aspettano comunque una. La prossima volta che li incontrerò, avranno dimenticato la nostra conversazione precedente e ricominceranno con le stesse identiche domande. Giustificare tutte le mie scelte di vita inviando affermazioni logicamente corrette nel vuoto – sapendo che tutto ciò che dico sarà ignorato – è un processo emotivamente drenante che ha messo a dura prova la mia salute mentale negli ultimi anni; inviare ai miei amici questo articolo e cambiare argomento dovrebbe farmi risparmiare qualche capello grigio negli anni a venire.

Questo articolo estende le filosofie guida del Software Libero e dei movimenti Copyleft. Grazie a Barna Zsombor per avermi dato un buon feedback su IRC.

Dal momento che 2900 parole non erano abbastanza, ho scritto un follow-up: Mantenere le piattaforme aperte. Dai un’occhiata se hai trovato interessante questo articolo (nota di Le Alternative, abbiamo tradotto anche questo e lo trovate qui!).

Hai domande o qualche commento su questo articolo? Puoi parlarne su Feddit, un'alternativa italiana e decentralizzata a Reddit gestita da noi: clicca qui!

  • Pierotti, R.; Fogg, B. (2017). The First Domestication: How Wolves and Humans Coevolved. Yale University Press[]
  • Molti all’interno del movimento del software libero non amano il termine “open source” per una serie di motivi; altri usano i termini “libero” e “open source” in modo intercambiabile. Infine, molti venditori usano la parola “libero” per riferirsi al prezzo piuttosto che alla libertà, spingendo alcuni sostenitori del software libero ad adottare il termine “libre”. Tutto ciò può creare confusione, motivo per cui preferisco acronimi come FLOSS per descrivere l’intersezione di questi termini.[]
  • Defective by Design[]
  • Il post sul blog di Moxie ha generato molte risposte. Due buoni follow-up sono su Linux Weekly News e un post sul blog di Matrix.org[]

#addomesticamento #mozilla #open-source-2 #signal #utenti #whatsapp

lealternative.net/?p=27911


J. Alfred Prufrock reshared this.

in reply to skariko

Grazie, spunti molto interessanti e mi trovo d'accordo, hai specificato meglio di me il tema whatsapp / maps 👍🏻

Aggiungo anche io un link che ho trovato molto interessante, ed è la posizione ufficiale del curatore di Mastodon sulla questione.

in reply to Casiraghi

Mah, il problema è che Meta lancia un prodotto con scopi chiari, ovvero monetizzare il più possibile con mezzi più o meno opachi. Il fediverso invece non è l'ennesima tecnologia del momento, è più un modo di dissociarsi da questa mentalità costruendo istanze più a misura di umano.
Per questo va bene il "guardiamole, studiamole", però credo sia il caso di evitarle come la peste, perché tanto già sappiamo quali sono queste "opportunità".
Inoltre il fatto che grandi aziende si interessino al protocollo ActivityPub, che è aperto, mi preoccupa un bel po'. Non è mai successo che un azienda che detiene un monopolio de facto abbia usato la sua potenza per influenzare uno standard vero? VERO? [meme di anakin e padme]
in reply to LadroDiGalline

Beh è più o meno quello che G00gle sta facendo con la posta elettronica. Però non vedo altrettanta preoccupazione ne vedo gente che proponga di isolare/defederare Gm4il...

@notizie @Casiraghi

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to (zerouno)

Perché non puoi. In realtà lo fa Google al contrario: decide se sei SPAM o no. E tu sei fuori dal mondo.
in reply to La Scimmia di Mare

Se hai però tutte le impostazioni buone e corrette (DMARC e compagnia) non esiste per ora questo problema in realtà. Uso un dominio personale su Proton da tempo e non è mai finito in spam da nessuna parte, nemmeno da Google.
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to skariko

Io ho avuto esperienza opposta, ma confesso in pochi casi (e per poco tempo)
in reply to (zerouno)

Eggià. Quando un servizio è in posizione dominante diventa difficile da estirpare. Per questo sarebbe il caso di agire prima che Meta diventi dominante sul fediverso.
Comunque di questa cosa se ne parla da un bel po', vedi
[https://www.lealternative.net/2019/10/28/alternative-a-gmail/] e
[https://www.lealternative.net/2021/12/15/degooglizzazione/]


Alternative a Gmail


lealternative.net/2019/10/28/a…


in reply to (zerouno)

Bhe in realtà molta gente (sopratutto power user, come al solito) si sta spostando.
Io per primo ho un mare di amici ancora con libero e qualcuno migrato su mail tipo Proton

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Scrivere post su "L'angolo del lettore"... da Mastodon

@libri

Amicɜ livelloidɜ e non,
se volete scrivere post su "L'angolo del lettore", ma non avete un account Feddit/Lemmy, potete seguire le linee guida del buon @informapirata e fare tutto da #mastodon. Trovate tutti i dettagli nel link.

A presto 👋

#feddit #libri #libripendolari #unlibroalgiorno #Bibliofilincurabili

informapirata.it/2023/03/27/ti…



Threads e il Fediverso. Alcune considerazioni sul nuovo social di Meta e la federazione con le altre istanze ActivityPub

@Che succede nel Fediverso?

C'e' una certa eccitazione nel Fediverso (o "Mastodon" per i cefalopodi) per via della notizia che "Threads" abbia un'interfaccia ActivityPub, ovvero sarebbe capace di federarsi con il Fediverso, cioe' con qualsiasi altra cosa parli ActivityPub. Ci sono gia' le petizioni dei sysadmin , che rifiutano a priori di federarsi. E che a mio avviso sono tempo perso.

Ci sono molte ragioni per cui lo dico.

Krusty doesn't like this.

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Tagliamo i ponti. Chiunque deve avere 10 30 50 milioni di coscritti per sentirsi a suo agio in una comunità può farsi un secondo account e provarselo da lì. E da pazzi dare accesso ad una comunità indipendente al MAGNAte di Facebook. Tanto valeva restare su Twitter.
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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rallentamenti mastodon uno: server OVH down


Abbiamo problemi con un server di OVH che ospita mastodon.uno che sta causando rallentamenti, stiamo cercando di risolvere il tutto. Non è causato da una migrazione è proprio il server fisico dell'hosting francese ad essere ko.

Potete seguire l'andamento del problema live da qui: status.masto.host/

Questo è il problema riscontrato:

"Object Storage is down
INVESTIGATING
Currently Object Storage is down and it's causing server queues to fill up and in extreme cases to become unresponsive.
July 5th, 2023 6:02AM"

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Ripubblico il memino, dal momento che le immagini Friendica si vedono ancora in lemmy...

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La "filiera" di Valditara, proposta di ennesimo rimaneggiamento dell'istruzione professionale, rischia di riportare una precoce canalizzazione degli studenti verso un destino lavorativo "segnato" e una formazione al "mestiere" più orientata alla pronta resa che progettata pedagogicamente come veicolo di crescita culturale e umana. Si spera sia solo un altro ballon d'essai
@scuola@poliverso.org
@scuola@a.gup.pe
@scuola@mastodon.uno
@notizie
@poliverso roars.it/valditara-rispolvera-…

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Riprendersi la città. Guida per i cittadini, con 40 idee per riappropriarsi della #città: poliverso.org/display/0477a01e… Abbiamo completato da qualche giorno la #traduzione collaborativa della guida (44 pagine), fatta per #EducazioneCivica con le studentesse della mia classe quinta linguistico. Diffondete pure senza risparmio 😃 #MobilitàSostenibile #bicicletta #PianificazioneUrbanistica #scuola #SpazioPubblico #PisteCiclabili @fabersantelli @scuola @ambiente @informapirata @euklidiadas @alephoto85


Completata la traduzione di Riprendersi la città. Guida per i cittadini, con 40 idee per riappropriarsi della città.


Cinque mesi fa era stata pubblicata la prima parte della traduzione italiana, ora finalmente abbiamo completato tutta la traduzione della guida (44 pagine in formato .pdf).

La guida si può scaricare da qui: dgxy.link/riprendersi_la_citta
#MobilitàSostenibile #PianificazioneUrbanistica #città #PisteCiclabili #bicicletta #SpazioPubblico

La prima parte del sommario della guida

Come avevo già scritto, "Recuperar la ciudad. Reclaim the city", è una guida scritta da un gruppo di attivisti spagnoli che si propone di individuare degli strumenti e delle azioni concrete per limitare lo strapotere del traffico automobilistico privato, promuovere una mobilità sostenibile e ridare alla città il suo carattere di spazio pubblico fruibile da tutti i cittadini.
Recuperar la ciudad: la copertina

Si è trattato di una traduzione collaborativa: come attività di educazione civica ho proposto alla mia classe quinta linguistico dell’IIS Carlo Emilio Gadda di Paderno Dugnano di suddividersi in gruppi e ciascun gruppo aveva il compito di tradurre una parte delle 40 idee che venivano presentate nella guida. Per i molti impegni degli studenti, il lavoro di traduzione si è sviluppato in un periodo di tempo più lungo del previsto e ha richiesto un’ulteriore revisione linguistica, visto che l’argomento e la terminologia della guida non erano dei più familiari, almeno per le studentesse della mia classe (che comprende un solo impavido studente). Anche la successiva impaginazione di testi e immagini, di cui mi sono occupato io, ha richiesto un tempo superiore al previsto. Alla fine però ce l’abbiamo fatta e la guida è stata messa a disposizione di tutta la classe per poter essere usata eventualmente nel colloquio orale dell’esame di stato. Naturalmente sia la traduzione che l’impaginazione si possono sempre migliorate.

I mezzi della mobilità sostenibile


Le 40 idee presentate nella seconda parte della guida offrono un catalogo davvero ampio di buone pratiche che i cittadini possono intraprendere, si tratta in realtà di un piccolo manuale di educazione civica che potrebbe essere davvero utile per aumentare la consapevolezza di tutti sull’importanza dell’utilizzo e della condivisione degli spazi pubblici e sulla necessità di promuovere una mobilità davvero sostenibile.

L'uso della  bicicletta e le piste ciclabili rendono più sicuro l'accesso alle scuole


Salvo alcune idee che contengono specifici riferimenti al contesto e alla legislazione spagnoli, le altre idee hanno una validità davvero universale.
Perché non diffondere questa guida nelle amministrazioni pubbliche e nelle scuole?
Per intanto la traduzione italiana è a disposizione di tuttə, condividetela pure senza risparmio 😀

La guida è distribuita con licenza Creative Commons BY-NC-SA

Attribuzione, Non commerciale,Condividi allo stesso modo

Naturalmente un grandissimo grazie (muchissimas gracias 😀 a @[url=https://cicfriend.cic.unb.br/profile/marcos]Marcos[/url] M. e a tutte le persone che hanno collaborato alla stesura della versione originale in spagnolo.

Si può scaricare il testo da qui: dgxy.link/riprendersi_la_citta

#MobilitàSostenibile #PianificazioneUrbana #SpazioPubblico #città #PisteCiclabili #bicicletta #traduzioni @macfranc @Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋



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For the past week or so I've been testing @PeerTube 's remote runners. Basically the ability to transcode videos (even live streams) via remote servers. It can even be your laptop. We tested with my main machine (my laptop) and a remote server.

EASY!

The first thing that I love is the ease of setting it up. On my Peertube it is as easy as registering a new token (click a button) then give this token to a friend who can use their computer as a runner. The friend only needs a Linux machine and 3 commands as shown here docs.joinpeertube.org/support/… to register. Once registered the friend has to do "peertube-runner server" in a terminal and leave it open. All setup.

They should probably work on a daemon that can run in the background. But that's easy peasy. I also expect to see packages for the runner so it autoupdates. These will come. @YunoHost is already working on a package github.com/YunoHost-Apps/peert…

So to set it up is crazy simple.

IT WORKS!

We tested it with 2 machines as I said, my laptop and a server. The transcoding is 10-20 times faster than on our main server. And that's amazing. It even works for livestreams like a charm. We tested up to 2GB 2h long files. It works, but for such big files there needs to be a bit of improvement. We talked about it on their gitub page.

Basically the way it works is this: your computer will download the video from Peertube locally, then convert, then upload to Peertube. For this you'll also need a good internet connection. Also, you can't just share tokens with strangers since they could manipulate the video and have access to any videos that people will upload. So this has to be done in a secure and respectful manner.

All in all, this is FABULOUS! We can use local computers to do the remote transcoding or rent servers specifically designed for that. This means Peertube is even more scalable.

This year I plan to move out Peertube videos videos.trom.tf to an object storage so that we can scale that up nicely. Plus set up a few remote transcoders so that the transcoding will be super fast and reliable.

Oh and the live chat (via the main plugin) works wonders. You can join in even without an account. Amazing! I know they plan to integrate it into Peertube directly. Awesome!

Thank you @PeerTube for creating this amazing video platform.

#tromstuff

in reply to anubis2814

I am not a developer. But I do help with testing and debugging as much as possible. I am confused by your first comments about "my identity" and such. But anyway. If you find any bugs please report them to Peertube's Github. I am doing the same. The developers are doing a ton of work and for the past months implemented a suite of wonderful features. You found a bug with the language filter, I suppose they should be interested to fix it if you report it.

Not much else to say. I just like Peertube and use it a lot. It works really great, but as with any piece of software it cannot be perfect.

in reply to Tio

I don't really have an account on Peertube specifically but I still follow some Peertube channels from my Mastodon account and also on the Newpipe mobile app. So while it may be true that Peertube lacks a bit in discoverability features (like the english filter not working), in my experience its pretty usable once you find some good channels to follow. And you don't even need a Peertube account for any of it, so its definitely a different experience than ytb.
Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to Rokosun

@Rokosun @Tio @PeerTube @YunoHost That is true, its so close to being there for the average user, but still too far away to draw creators over.
in reply to anubis2814

@anubis2814
I agree getting creators over is the hard part, that is hard to do when most of them directly or indirectly depend on Google to make their money. But there are also creators like @tio who make good quality videos & even massive documentaries that he then just releases on Peertube for free, so for creators like that who don't do it for money this is a great platform (tho I know they're rare).
in reply to anubis2814

I do not see why "creators" would not use Peertube other than "they cannot make money there because they do not reach many people". As @Rokosun said I am primarily and for the past years only on Peertube. I have just released a 5 hours documentary only on Peertube. We have over 70 video casts there and hundreds of other videos. I do not see what would "prevent" me from using Peertube. It is so much faster, cleaner, and saner than youtube.

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in reply to Rokosun

@anubis2814
Also Newpipe allows me to watch and subscribe to both YouTube and Peertube channels, which is pretty cool because then you get to make use of both platforms in one unified interface without sacrificing on either of them. So I guess an app like that is probably more appealing to casual users.