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Trovo molto positivo che centri di riflessione sui valori progressisti, come il #CRS, #CentroPerLaRiformaDelloStato, nato su iniziativa del PCI, aderiscano alla manifestazione #5AprileRoma contro la #guerra

ilfattoquotidiano.it/in-edicol…


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“Nylon” resistente e flessibile è stato prodotto per la prima volta da batteri che creano polimeri per immagazzinare sostanze nutritive. Ogni anno anel mondo vengono prodotti circa 400 milioni di tonnellate di rifiuti plastici non degradabili a base di petrolio che mettono in pericolo la fauna selvatica, la salute umana e il pianeta. Questa bioplastica è al momento troppo costosa da produrre rispetto alla plastica ricavata da combustibili fossili.
Per approfondire buff.ly/9PjODq1


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Follow @IslabUnimi@fediscience.org Seeing Italian universities and research group in the #fediverse is so rare that they deserve to be recommended and followed.

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#JeffreySachs Liberale con neo- oppure senza? Una lode: xcancel.com/fsyloslab/status/1… e una critica: aidnography.blogspot.com/2015/…

Non ho ancora letto la critica, e lo farò. In questo momento, però, è un "chierico" che, a dispetto del suo passato, fa uso pubblico della ragione sulla pace e sulla guerra, e in questo è straordinariamente indipendente, rispetto ai colleghi che sventolano bandierine e suonano trombette come se fossero nel 1914.

left.it/2025/03/08/jeffrey-sac…

in reply to Maria Chiara Pievatolo

: il video integrale dell'intervento di Sachs, in inglese, è qui:

youtu.be/SebOLOnxWl8?si=nltiS6…

Dura un pochetto... ma vale decidente la pena di ascoltarlo con attenzione....

in reply to Damiano Verzulli

@verzulli qs video è al parlamento UE non alla pontificia accademia delle scienze

premetto che JS è un amico ma non sono sempre d'accordo

nella conferenza organizzata da Michael von der Schulenburg ha ricostruito una serie di eventi
(video originale, senza montaggi youtube.com/watch?v=VjcMoDFU1x…)

ho riferimenti documentali di ognuna delle affermazioni ma non considero che siano gli unici punti da considerare e che essi giustifichino l'invasione

Quando invadi, tutte le ragioni finiscono, per me

in reply to quinta

@quinta : nessuno (in questo thread), incluso JS, "giustifica" l'invasione. Quello che a me colpisce del suo intervento è la profondità delle argomentazioni (a supporto dello status-quo) e, soprattutto, il fatto che NESSUNO (di coloro che mi capita di ascoltare/leggere sui media mainstream) parla dei temi che JS mette sul tavolo (ruolo di NATO e USA in primis, e non-ruolo di UE). Sarebbe bello discuterne apertamente e serenamente (almeno qui da noi). Spiace constatare che non avvenga...
in reply to quinta

@quinta @verzulli Giustificare e spiegare rispondono a due domande diverse, almeno in una prospettiva copernicana.

Giustificazione: le guerra X-Y è giusta?

Spiegazione: perché X ha fatto la guerra contro Y?

I due livelli di analisi vanno tenuti distinti, soprattutto se chi parla è un politico e deve anche chiedersi come far finire la guerra X-Y senza arrivare alla M.A.D.. e producendo una pace sostenibile (vale a dire, non un un armistizio, ma il ripristino di un sistema di relazioni internazionali che superi la guerra come mezzo di (non)risoluzione delle controversie.

Cacciari, che è uno studioso di filosofia, riesce a tenere distinte le due prospettive (anche se non so se la mediatrice di cui parla possa essere all'altezza del consiglio che le viene dato), e pure a rendersi conto che l'ordine mondiale creato dai vincitori della guerra fredda non ha delegittimato le invasioni, ma ha anzi creato procedenti (*):

«È stata commessa una violazione del diritto internazionale come in Iraq e in altri posti del mondo, ma il problema è un altro: è che nessuno opera per stabilire delle regole o dei principi ma tutti si affannano a delegittimare quei pochi organismi internazionali – le Nazioni Unite, il tribunale internazionale dell’Aja – che avrebbero, nelle idee e nelle intenzioni, aiutato a risolvere i conflitti per via diplomatica o per via “giuridica”. Cosa si è fatto affinché questi organismi, a partire dalle Nazioni Unite, funzionassero?».


infosannio.com/2025/03/03/cacc…

Molti altri - anzi, i più, no. E questo è pericolosissimo, sia per il dibattito generale, sia per la lucidità delle scelte dei politici europei (su questo, trovo interessante l'analisi di Emmanuel Todd nel recente "La sconfitta dell'Occidente").

Scusatemi per la lunghezza e la pedanteria. Non parlo per voi, ma per i moltissimi che, per lo più involontariamente, rendono il dibattito generale assai simile a quello del 1914-1915.

() Sulla questione dei "procedenti", Cacciari, essendo uno studioso di filosofia, certamente conosce il V articolo preliminare della *Pace perpetua di Kant btfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/a… Quando, nel primo decennio di questo secolo, spiegavo questo articolo a lezione, per chiarire il significato di scandalum datum, dicevo che se tu (USA) invadi un paese per cambiare la sua costituzione ("esportare la democrazia" si diceva all'epoca), domani Cina e Russia potrebbero prenderti in parola e fare lo stesso.

Pare 🚲 🌞 reshared this.


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Il #ddlsicurezza dopo le difficoltà parlamentari è stato trasformato in decreto legge, come se fosse necessario e urgente.

Pare che l'obbligo per università e pubbliche amministrazione di collaborare con i servizi segreti sia però saltato: "la collaborazione rimarrà facoltativa e dovrà avvenire nel rispetto delle norme sulla privacy" . Restaerebbero però altri aspetti a dir poco discutibili.

Questa voce è stata modificata (17 ore fa)

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Net censorship in Italy:

yro.slashdot.org/story/25/04/0…

#piracyshield
When it comes to fascism, we are always pioneers!

Questa voce è stata modificata (20 ore fa)

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L’Universo a scuola – Tutto sulle comete

edu.inaf.it/news/per-la-scuola…

Lunedì 7 aprile alle 16 vieni sul canale YouTube di EduINAF per scoprire tutto sulle comete!

#comete #UniversoAScuola #video #youtube


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Il nuovo post di universita-it: I “gufi patologici”: gli studenti con il disturbo del sonno

Qui il post completo: universita.it/i-gufi-patologic…

@universitaly


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- Dal 3 aprile al 31 agosto 2025 -
L'INGV vi invita a Roma per un’esperienza immersiva senza precedenti:
la mostra "Terra - Il Pianeta in cinque sensi".

📍 Villa Torlonia, Technotown – Hub della scienza creativa

Un'opportunità unica per esplorare la Terra attraverso i sensi. 🌍✨
Non mancare!

buff.ly/mBxTHEG

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Al Dipartimento dell'Agricoltura non è più consentito utilizzare l'espressione "acqua potabile sicura". Ma non solo...

Una nota trapelata dalla divisione Research Service del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha rivelato domenica che l'agenzia ha bandito dal suo vocabolario alcune espressioni chiave, tra cui le parole "clima" e "vulnerabile", nonché la frase "acqua potabile sicura".

"Quando si valutano gli accordi, le voci che includono questi termini o termini simili non possono essere inviate", ha scritto Sharon Strickland, responsabile della sezione di gestione finanziaria, viaggi e accordi dell'area nord-orientale dell'USDA, in un'e-mail interna del 20 marzo. La revisione "garantirà che manteniamo la conformità con l'EOS dell'amministrazione".

Stiamo assistendo a un linguaggio che renderà quasi impossibile per le agenzie svolgere il proprio lavoro: altre voci sconcertanti nell'elenco delle espressioni vietate nel promemoria sono "emissioni di gas serra", "emissioni di metano", "edilizia sostenibile", "energia solare" e "geotermica", così come "energia nucleare", "diesel", "alloggi a prezzi accessibili", "alloggi prefabbricati", "deflusso", "microplastiche", "inquinamento delle acque", "inquinamento del suolo", "inquinamento delle falde acquifere", "bonifica dei sedimenti", "raccolta delle acque", "trattamento delle acque", "acqua rurale" e "acqua pulita", tra decine di altre.

newrepublic.com/post/193395/ag…

@politica


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#4aprile

“Generale, queste cinque stelle
Queste cinque lacrime sulla mia pelle
Che senso hanno dentro al rumore di questo treno?
Che è mezzo vuoto e mezzo pieno
E va veloce verso il ritorno
Tra due minuti è quasi giorno
È quasi casa, è quasi amore”

Per i 74 anni di Francesco #DeGregori proponiamo un articolo di #CarteRomanze sul brano #Generale, un augurio di pace in questi tempi di guerra.

⬇️
riviste.unimi.it/index.php/car…

#musica #metrica #lessico #francescodegregori

Questa voce è stata modificata (1 giorno fa)

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L'osservazione satellitare Copernicus Sentinel-2 del 1° aprile 2025 rivela le ripercussioni della recente tempesta che ha colpito Paros, in Grecia. L'immagine cattura un'ampia dispersione di sedimenti, ben visibile come una colorazione brunastra al largo di Naousa, risultato del trasporto di materiale dovuto alle significative inondazioni di fine marzo.

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Il nuovo post di universita-it: Maturità 2025. Pubblicata l’ordinanza sulle modalità di esame

Qui il post completo: universita.it/maturita-2025-pu…

@universitaly


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tomorrow, we will celebrate the 15th anniversary of the #CollateralMurder video

Julian #Assange is free, but the truth on the persecution of #JA, the #WikiLeaks journalists and their heroic sources is NOT

More soon from my #FOIA trench warfare



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ci sono molti fatti che sconsigliano il #riarmo della #Germania: i neonazisti di #Afd, e come la Germania tratta il dissenso su #Israele, per esempio

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per capire la condanna di #Toffaloni per la #strageDiBrescia, c'è un libro che vi consiglio assolutamente:
#LaRagazzaDiGladio di Paolo Biondani (Fuori Scena)

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1. niente è importante come creare un fronte comune contro la #guerra, è assolutamente cruciale superare le nostre differenze di centrosinistra,sinistra radicale,cattolici,perché il complesso militare-industriale conta proprio su quelle.
#5AprileRoma
in reply to stefania maurizi

2. domani 5 aprile saranno 15 anni tondi tondi che Julian #Assange e #WikiLeaks rivelarono il video #CollateralMurder.

15 anni fa come oggi, la guerra sporca contro il movimento contro la guerra, per dividerci,delegittimarci,neutralizzarci, continua più forte come mai

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#NewBook

⚖️ La richiesta di beni #halal è in continua crescita. Questo volume, facendo dialogare tra loro #diritto europeo e diritto musulmano, offre una nuova prospettiva per lo studio della vendita dei beni di consumo Shari’a compliant, sottolineando come i produttori di beni e servizi destinati al #mercato europeo sono chiamati non solo al rispetto del diritto euro-unitario, ma anche ad un’attenta valutazione delle prescrizioni halal.

⬇️ libri.unimi.it/index.php/milan…

#multiculturalismo #commercio

Questa voce è stata modificata (1 giorno fa)
in reply to Milano University Press

L'immagine presenta una copertina di un libro con un sfondo arancione. A sinistra, in caratteri bianchi, si legge: "La risposta del diritto alle sfide di una società multiculturale". A destra, il titolo del libro è "La tutela del consumatore nella prospettiva halal tra sfide e opportunità del mercato europeo", curato da Sabrina Lanni. Sotto il titolo, c'è un'immagine che mostra un soffitto decorato con intricati motivi geometrici e arabeschi, illuminato da una luce naturale che filtra attraverso una finestra quadrata. In basso a destra, è presente il logo di Milano University Press.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.187 Wh


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Tutte le notizie degli ultimi minuti sono state tratte dalla newsletter settimanale pubblicata da @journalismfest

Ricordiamo che la XIX edizione si terrà a Perugia dal 9 al 13 Aprile 2025


Da questa pagina è possibile iscriversi alla loro newsletter

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Il canale russo censurato RT paga segretamente i videoblogger che promuovono le narrazioni del Cremlino

I blogger accumulano milioni di visualizzazioni, promuovono la Russia come un rifugio per i conservatori, glorificano la guerra in Ucraina e non rivelano mai alcun legame con il governo russo. I soldi raccontano una storia diversa

occrp.org/en/investigation/ban…

@giornalismo

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Una guida per dare potere a tutti nelle organizzazioni mediatiche per guidare un'innovazione significativa

La maggior parte delle decisioni e delle idee nelle organizzazioni giornalistiche sono solitamente prese dalla dirigenza e da altro personale senior. Tuttavia, ci sono più personale non dirigenziale e non senior nelle redazioni. Cosa sta succedendo alle loro idee?

theaudiencers.com/a-guide-to-e…

@giornalismo

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Il tira e molla tra Trump e la stampa

I media sono vulnerabili agli attacchi di Trump. Ma questo non significa che siano impotenti

cjr.org/the_media_today/trump_…

@giornalismo

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Cambiare i pregiudizi culturali: Annette Young del 51 Percent su come tutti possono trarre beneficio dall'equità di genere.

"Mi piace pensare che sia nostro compito rendere familiare ciò che non è familiare; sfidare quei pregiudizi culturali che tutti abbiamo sul ruolo delle donne nella società".

madamearchitect.org/sharing-no…

@giornalismo

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Trump e i dazi

Le minacce trumpiane funzioneranno anche questa volta? Temo di sì.

wp.me/p6hcSh-8kl




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New paper from the OII, University of Oxford and Yale's Digital Ethics Center:
A Risk-Based Regulatory Approach To Autonomous Weapon Systems
Open Access
papers.ssrn.com/sol3/papers.cf…
Printed
link.springer.com/article/10.1…

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Il nuovo post di universita-it: Robotica, digitalizzazione e vivaismo ornamentale a Pistoia

Qui il post completo: universita.it/robotica-digital…

@universitaly


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Due Quaderni di astronomia, per una avventura che non ha confini, non ha inizio. E per certo, non ha termine.

stardust.blog/2025/04/la-magia…

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Un paese emergente di nome USA - 1) Dazio su dazio 2) Dietro le esenzioni 3) I mercati e il dazio sulla fiducia


Le considerazioni iniziali e ancora piuttosto a caldo di @phastidio sui super-dazi “reciproci” annunciati da Donald #Trump, in attesa di capire se, quando e come la polvere si poserà e quale sarà il nuovo equilibrio di questo punto di caduta.

phastidio.net/2025/04/03/un-pa…

@politica

in reply to macfranc

phastidio.net/2025/04/03/un-pa…

Sul resto non sono in grado di dire niente, ma su questo passaggio:

> Anche colpire il settore tech, dove gli americani hanno un surplus bilaterale, rischia di essere autolesionistico, vista la posta in gioco in termini di sicurezza. Pensate ai data center e al software.

Mi sento di dissentire.

Ciao!
C.

macfranc reshared this.

in reply to cage

@cage può non piacere, ma le cose stanno così. @phastidio non dice che bisogna continuare a rimanere schiavi del software e del cloud USA, ma dice solo che è molto alta

la posta in gioco in termini di sicurezza. Pensate ai data center e al software.


Anch'io vorrei bombardare il cloud USA, ma sarebbe opportuno prima sostituirlo e per farlo sono necessarie presso ogni organizzazione a elevato impatto sul pubblico, almeno mille giornate uomo solo per configurare un'alternativa, oltre all'approvvigionamento e alla certificazione dell'infrastruttura hardware!

Pertanto, se daziamo i GAFAM prima di sostituirli (vaste programme...), rischiamo solo di incrementare il prezzo dei canoni di servizio, facendo saltare le toppe contabili che tengono in vita gli enti pubblici che li utilizzano (spoiler: tutti) e di devastare quel che resta non della competitività, ma proprio della sostenibilità economica delle aziende italiane

in reply to macfranc

>
> @cage può non piacere, ma le cose stanno così. @phastidio non dice che bisogna continuare a rimanere schiavi del software e del cloud USA, ma dice solo che è molto alta
>
> 🞂 la posta in gioco in termini di sicurezza. Pensate ai data center e al software.
>
> Anch'io vorrei bombardare il cloud USA, ma sarebbe opportuno prima sostituirlo e per farlo sono necessarie presso ogni organizzazione a elevato impatto sul pubblico, almeno mille giornate uomo solo per configurare un'alternativa, oltre all'approvvigionamento e alla certificazione dell'infrastruttura hardware!
>
> Pertanto, se _daziamo_ i GAFAM prima di sostituirli (_vaste programme..._), rischiamo solo di incrementare il prezzo dei canoni di servizio, facendo saltare le toppe contabili che tengono in vita gli enti pubblici che li utilizzano (spoiler: tutti) e di devastare quel che resta non della competitività, ma proprio della sostenibilità economica delle aziende italiane

E sono d'accordo ma, ma la frase dice: "in termini di sicurezza" ed e' qui che mi trova in disaccordo: la minaccia per la sicurezza dei dati (e delle liberta' civili dei cittadini residenti in Europa) viene primariamente dal fatto di ospitare di proprietà di aziende americane, ma e' inutile che ti dica a te perché. 😅

Anche sulla parte software ci sarebbe da discutere, dipende di quale software si parla: se si parla di software libero credo che gli europei, già da soli, contribuiscano più degli statunitensi

arxiv.org/pdf/2203.15369

L'articolo e' del 2022 e qualcosa potrebbe essere cambiato, non sono a conoscenza di ricerche' più recenti, se ne conosci fammi sapere!

Quindi, fatto salvo i problemi che poni e sui quali sono d'accordo (e penso anche io siano concreti e critici e da affrontare urgentemente), ma che non sono quelli indicati nell'articolo, abbiamo qualche ambito di manovra da non sottovalutare: per esempio potremmo, finalmente, obbligare le pubbliche amministrazioni europee (pero' sul serio) ad usare (oltre a produrlo e sostenerlo) software libero come prima scelta e salvo eccezioni motivate e approvate a monte, verificate a valle e con chiari profili di responsabilità. Stringere sulla protezione dei dati personali e non (evitando di foraggiare le AI bulimiche). Qualche leva l'abbiamo insomma, credo.

Sai che succede (domanda retorica) se sostituiamo windows in tutti i computer delle pubbliche amministrazioni di tutti i paesi dell'unione europea? Scommetto che in trenta secondi cadono tutti i dazi! 😀

Ciao!
C.

Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)
in reply to macfranc

Ragazzi, di cloud europei ce ne sono a fottere, come anche datacenter dove le macchine banalmente le noleggi e qualcun'altro te le gestisce.

Non è vero che non abbiamo alternative.

Il cloud è un costrutto fatto per darti l'illusione dell'outsourcing.

Di datacenter ce ne sono a iosa, solo qui in Svizzera c'è da sbizzarrirsi.

Inoltre, se c'è un industria flessibile è quella del software.

Certo, se l'unica cosa alla quale si pensa è UN cloud americano perché oh, è conveniente, sarebbe il caso do cambiare mestiere.

in reply to absc

@absc perdonami, ma vorrei spiegarmi meglio

Non è vero che non abbiamo alternative.


Non c'entra con quello che ho detto. Ho detto che nessuna alternativa è implementabile a tempo zero. Quindi se "daziamo" il cloud USA, l'unico effetto è che costringiamo a pagare di più chi lo usa, almeno finché non riesca a cambiarlo (sempre che abbia le risorse per farlo e per praticare un change management che non lasci morti e macerie per la strada).

Il cloud è un costrutto fatto per darti l'illusione dell'outsourcing.


Sì, ma non c'entra neanche questo e il cloud comunque è un servizio, quindi un costo no-capex e per questo è un rpellente per ammortamenti e immobilizzazioni oltre che un ottimo afrodisiaco per i manager che desiderano trascorrere un eccitante capodanno con i loro bonus. Ecco perché si vende benissimo: l'illusione non c'entra

Di datacenter ce ne sono a iosa, solo qui in Svizzera c'è da sbizzarrirsi.


Anche in Italia ne abbiamo, ma -ripeto- non c'entra con il problema

@cage @phastidio

in reply to macfranc

> no-capex

Che significa "no-capex"?

Ciao!
C.

in reply to cage

@cage che non spendi soldi per investimenti o attrezzature da ammortizzare su più anni: questo rende più bello il tuo conto economico e, anche se talvolta lo fai solo apparentemente, migliori le marginalità lorde della tua azienda
@cage
in reply to macfranc

>
> @cage che non spendi soldi per investimenti o attrezzature da ammortizzare su più anni: questo rende più bello il tuo conto economico e, anche se talvolta lo fai solo apparentemente, migliori le marginalità lorde della tua azienda

Grazie! 🙏
C.

@cage
in reply to macfranc

Stupida provocazione: perche' sarebbe un male se gli incompetenti dovessero pagare il prezzo della loro incompetenza? Magari potrebbe essere la volta buona per qualche IT manager bravo davvero di emergere.

Solo una citazione: nel posto dove faccio consulenza, gli architect ed il management si stanno cagando addosso perche', dopo essere andati all-in con UN SOLO PROVIDER, stanno vedendo la spesa per il cloud rasentare cifre molto, molto oltre le previsioni e senza che alcun servizio core ci funzioni sopra.

Le arrampicate sugli specchi che sentiamo nelle call sono imbarazzanti.

Per il resto, hai descritto la mia normale vita lavorativa 😀

in reply to absc

@absc

perche' sarebbe un male se gli incompetenti dovessero pagare il prezzo della loro incompetenza?


Mica è un male! È solo molto improbabile

gli architect ed il management si stanno cagando addosso perche', dopo essere andati all-in con UN SOLO PROVIDER, stanno vedendo la spesa per il cloud rasentare cifre molto, molto oltre le previsioni


Non preoccuparti troppo per loro: probabilmente cambieranno azienda, magari su raccomandazione dei loro stessi attuali fornitori 🤣

@cage @phastidio

in reply to absc

@absc aggiungo una piccola postilla

se l'unica cosa alla quale si pensa è UN cloud americano perché oh, è conveniente, sarebbe il caso do cambiare mestiere


Il cloud americano gode di una reputazione altissima presso tutte le banche d'affari, tutte le aziende di consulenza strategica e direzionale, presso tutti i system integrator, presso tutti i vertici aziendali.
Non voglio dire che sia una reputazione meritata, ma semplicemente che questo è un fatto.
Ora spiegami perché, se sei il direttore IT di una grande azienda o di un ente pubblico e disponi di ampi poteri di spesa, dovresti mai impelagarti per tua scelta in un progetto di insourcing in cui al primo guasto rischi il culo il licenziamento, quando potresti solo fare il passacarte e guadagnare senza stress il tuo imbarazzante stipendio?
Sapendo che se non dovesse funzionare qualcosa, tu hai comunque fatto la scelta migliore, ossia quella di avere dato in gestione il tuo CED ai leader indiscussi del settore?
Se non sai rispondere a questa domanda, allora sappi che non farai mai il direttore IT di una grande azienda o di un ente pubblico

@cage @phastidio

in reply to macfranc

>
> @absc aggiungo una piccola postilla

[…]

> Ora spiegami perché, se sei il direttore IT di una grande azienda o di un ente pubblico e disponi di ampi poteri di spesa, dovresti mai impelagarti per tua scelta in un progetto di insourcing in cui al primo guasto rischi il culo il licenziamento, quando potresti solo fare il passacarte e guadagnare senza stress il tuo imbarazzante stipendio?

Beh, se posso dare la mia risposta; e' semplice: per avere controllo e mantenere la flessibilità di un infrastruttura (soprattutto se si parla di dati in mano ad un ente pubblico), per valorizzare e far crescere le professionalità dell'azienda/ente (e di quelle del luogo in cui si trova) e per non finire nella situazione di dipendenza e incertezza in cui siamo.

Mi sa che non saro' mai un direttore 😅, ma comunque ancora da me le macchine le abbiamo. 😀
Ciao!
C.

@absc

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in reply to cage

@cage

Mi sa che non saro' mai un direttore 😅,


Eh già: ma ogni tanto fa bene smettere di guardare le cose con lo sguardo di un tecnico... 😅

@absc

in reply to macfranc

>
> @cage
>
> 🞂 Mi sa che non saro' mai un direttore 😅,
>
> Eh già: ma ogni tanto fa bene smettere di guardare le cose con lo sguardo di un tecnico... 😅

Certo! Provare a cambiare prospettiva e' sempre un utile esercizio! 👍

Pero' mi sa che non mi riesce benissimo; infatti un mio amico mi ha detto: "cage, tu potevi lavorare solo nel posto dove lavori adesso!" 😅😅

Ciao!
C.

@cage

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Il sito di dati genetici openSNP chiuderà ed eliminerà i dati per problemi di privacy


Il progetto openSNP, una piattaforma per la condivisione di dati genetici e fenotipici, chiuderà i battenti il ​​30 aprile 2025 ed eliminerà tutti i contributi degli utenti a causa di preoccupazioni sulla privacy e del rischio di un uso improprio da parte di governi autoritari.

La decisione è stata annunciata all'inizio di questa settimana dal co-fondatore Bastian Greshake Tzovaras, che ha espresso preoccupazione per il modo in cui i dati genomici personali sono oggi soggetti ad abusi e per come il panorama sia cambiato radicalmente negli ultimi 14 anni.

OpenSNP è una piattaforma gratuita e open source in cui gli individui possono caricare e condividere i propri dati genetici e fenotipici per scopi di ricerca e didattici.

Sebbene non sia affiliato a 23andMe, la stragrande maggioranza dei contributi ricevuti proveniva da utenti i cui genomi erano stati sequenziati da 23andMe.

Con la dichiarazione di fallimento di 23andMe, il flusso di nuovi dati inviati a openSNP si è sostanzialmente interrotto e Tzovaras non prevede che la situazione cambierà nel prossimo futuro.

bleepingcomputer.com/news/secu…

@privacypride


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Il nuovo post di universita-it: Sciopero 4 aprile 2025: Scuole e Università in protesta

Qui il post completo: universita.it/sciopero-4-april…

@universitaly


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these activists are my heroes:

spycopsresearch.info/

they identified, tracked down, brought to court #MetropolitanPolice (aka Scotland Yard) spies who stole identities of dead children,infiltrated activists, even had children with them while under cover
This research is a gift