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Il nuovo post di universita-it: L’Università di Milano Bicocca assume. 15 Posizioni aperte

Qui il post completo: universita.it/luniversita-di-m…

@universitaly



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Perché raccontare mezze verità (e mezze falsità) di governo su un normale atto amministrativo dell' #università di #Bologna, in esercizio di facoltà costituzionalmente normate?
Lasciamo la risposta come esercizio per il lettore.


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siete a #ReggioEmilia venerdì 5 dicembre?
Vi aspettiamo tutti per parlare del #genocidio di #Israele contro #Gaza, delle complicità dell'Italia, della #GazaHumanitarianFoundation e della resistenza, dalla #Flotilla agli scioperi
C'è ospite speciale: #AnthonyAguilar

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1. qualcuno mi ha chiesto di spiegare cosa sia il sistema #Perimeter,creato durante la #GuerraFredda dall'URSS e che,presumibilmente, è ancora attivo.
Ci provo
in reply to stefania maurizi

8. leggete file come questi desecretati dopo oltre 40 anni. Il consigliere alla Sicurezza Nazionale,Brzezinski, svegliato nel cuore della notte per falso allarme di un attacco nucleare dell'URSS decise di non svegliare la moglie per dirle addio: tanto tra 8 min saremo tutti morti
in reply to stefania maurizi

9.sono queste storie di come noi,esseri umani fallibili,non possiamo gestire razionalmente rischio così mostruoso,che ci fanno capire.Come su #AHouseOfDynamite,quando segretario Difesa fa l'ultima telefonata alla figlia e non la avverte che dopo pochi minuti saranno tutti morti

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"Ma poiché – a quanto risulterebbe – l’articolo 11 della Costituzione che “ripudia la guerra" [..] non è stato abolito", scrive #MarcoTravaglio.

Da anni vi dico:temo l'#articolo11 sia in pericolo.Dall'Iraq in qua è stato aggirato,ma potrebbe finire peggio

ilfattoquotidiano.it/in-edicol…


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poi veniamo ai FATTI che davvero contano, in un'Italia sempre più povera e con servizi pubblici allo sfascio,dove i cittadini vengono lobotomizzati con le armi di Distrazione di Massa, come la famiglia del bosco

Il grave stato del #SistemaSanitarioNazionale:

ilfattoquotidiano.it/2025/12/0…


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oggi, molte cose da leggere ma iniziamo con la solidarietà

- a #SigfridoRanucci e a tutta la squadra di #ReportRAI3 da anni sotto assedio,ma ora a rischio della vita

- a #FrancescaAlbanese, che da mesi subisce una campagna mediatica


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@pfefferle did it good!
I'm referring to QUOTE: didn't understand it before, but sharing my co-worker's posts here from our own blog, I discovered that it does not come just linked, but it comes quoted. That means: my text, then the name of the post's author with related handle, its title, excerpt and link. So damn good!
And it's not necessary for me to go explore the whole blog, I just need to paste its permalink on Fediverse's instance "new post" window and it's done.

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gifter ha anche scritto la versione in italiano
plusbrothers.net/cambiamento-p…


Il cambiamento positivo


Post personale di Alessandro che racconta la propria esperienza con #HIV

DISCLAIMER: nel post c’è ironia ma anche tanto Drama Queen: lettori avvisati.

Il cambiamento POSITIVO


Ora non è “Gifter” a parlare ma Alessandro con un post dove condivido la mia esperienza di persona con HIV per smontare i pregiudizi di chi è scettico sulla mia partecipazione a questo blog satirico.

Evento negativo? Sì. Notizia devastante? Di sicuro. Ma siccome quando il “cambiamento positivo” arriva te lo tieni, vale la pena prenderne atto e nel tempo imparare a conviverci più pacificamente possibile.

2013: Think twice!


Ascolto tutta la musica perché ne sono appassionato ma c’è un particolare brano che non riesco ad affrontare: “think twice” di Celine Dion; anche cercando il video per condividerlo sul blog, ho silenziato l’audio perché quella canzone mi è a dir poco indigesta.



youtu.be/vGwIaL0jOUg


Una volta però adoravo questo brano perché era quello che aveva unito me e Alberto, grande amore ed errore allo stesso tempo.

A 32 anni avrei dovuto già essere adulto invece sono caduto fra le braccia di chi prometteva fedeltà ma era un traditore seriale e io ho continuato a perdonarlo malgrado, col senno di poi, i segnali di relazione malsana fossero palesi.

Alla fine però un giorno, trovando l’ennesimo calzino estraneo sotto il nostro letto, ho preso tutta la sua roba e gli ho lasciato la valigia fuori dalla porta.

Avessi trovato preservativi usati anziché i calzini sarebbe stato disgustoso ma alla fine avrei gestito solo le corna, invece così ho dovuto affrontare un “cambiamento positivo” di cui avrei fatto volentieri a meno.

Anche “Twink Twice” è riuscito a farmi odiare: per fortuna non è andato avanti molto con quella storia, ma le scenate di Alberto fuori casa o al telefono a supplicare “Alex, ti prego, perdonami” con la canzone in sottofondo, si sono ripetute da metà gennaio 2013 fino a marzo e tralascio il dettaglio sul San Valentino – più volte ha rischiato una mia denuncia per stalking.

Adesso quindi solo le prime note di quel brano mi fanno innervosire come quando un seccatore suona il campanello sperando di vendermi oggetti o divulgare religioni improbabili.

Con chi suona alla porta non mi sono mai permesso ma ad Alberto ho lanciato più di qualche secchiata d’acqua dalla finestra quando veniva a rompermi le palle, sì! E in pieno inverno non è il massimo pertanto qualora si fosse preso un bel raffreddore, se l’è cercato.

In compenso nello stesso maledetto periodo mi ero beccato io un’influenza potentissima anche senza prendere secchiate, o almeno io l’ho considerata come tale. Amore finito, stress, ma con una pillola e un po’ di riposo passa tutto.

Appena guarito, sono andato in discarica a buttare le ultime mutande che Alberto aveva lasciato nel mio cassetto forse per illudersi di chissà cosa; però il vecchio Gifter, anzi il vecchio Alex in questo contesto, se ha deciso di chiudere, chiude senza alcuna possibilità di ripensamento. Ancora ignoravo che, oggettivamente, non di tutti i regali lasciati dall’ex ci si può liberare.

2013: Rito di passaggio


Quando superi il momento clou dello stress da relazione finita cosa pensi? “I cimiteri sono pieni di persone insostituibili”, ci può essere qualcun altro da amare, e capisci che a 37 anni forse forse è il caso di “rimettersi sul mercato” per non diventare la vedova austera del diciannovesimo secolo.

Allora, nell’idea di ricominciare a conoscere gente col classico “poi si vedrà”, ho preso una decisione importante: fare il test per le infezioni sessualmente trasmissibili HIV compreso in quanto mi sentivo in perfetta forma ma, sapendo che io ero monogamo e Alberto no, mi ritenevo una persona sufficientemente vulnerabile: nella peggiore delle ipotesi avrei quantomeno salvaguardato eventuali nuove relazioni a breve, medio o lungo termine.

Noi gay abbiamo maturato una certa consapevolezza in decenni di HIV o AIDS associati principalmente al nostro orientamento sessuale: i virus non guardano se sei monogamo o poligamo, è sufficiente una porta aperta a cui accedere e non gliene frega un accidenti se tu fai l’amore senza protezione perché “ti fidi” del tuo partner o se stai con una persona completamente anonima appena conosciuta della quale ti importa solo finché ti rivesti. I virus entrano in casa tua senza bussare né chiederti: “posso?”

A dire il vero è così anche per le persone etero, queste ultime però il più delle volte si sentono cullate nella “comfort zone” mediatica delle categorie a rischio e anche se il traditore seriale è la persona “della porta accanto” che si dedica a casa e lavoro, spesso e volentieri l’etero medio non considera l’eventualità infezioni sessuali, non si sottopone ai test, poi succedono le tragedie di marito o moglie in AIDS conclamato dopo anni di silenzio, o positività all’HIV scoperte durante una gravidanza.

Poco mi importa se sono brutale ma, siccome la vita non fa sconti, neanch’io li concedo quando mi esprimo su questi temi.

Coi test avevo previsto di chiudere definitivamente il capitolo Alberto e, nel merito, scherzavo anche assieme al mio migliore amico: “insomma dai, non sarò mica così sfigato da essere cornuto e sieropositivo? Posso reggere il tradimento ma l’HIV non so.”

Adriano però è parecchio più malizioso di me e ha lanciato il sasso: “io ti sto addosso come una ventosa perché l’influenza che hai avuto qualche tempo fa non mi è piaciuta affatto”.

E chi se la ricordava più, non certo io! Ma lui da brava “sanguisuga” come lo chiamo tutt’ora, non si perde ogni minima fragilità da parte mia e già allora diceva “noi due possiamo reggere il peso di qualunque sventura. Sono con te”.

Lui mi è vicino fin dall’adolescenza, il primo a cui ho confidato che “non mi piaceva la gnocca” (come parlavo male a suo tempo), quella è un’amicizia che dura da decenni. Ne abbiamo passate tante e ci sentiamo in una botte di ferro, neanche c’è il pericolo di rubarci i partner uno con l’altro perché è etero!

2013: La risposta


L’influenza, cosa vuoi che sia! Avevo già letto sull’Internet che il passaggio da HIV negativo a positivo potesse scatenare dei sintomi simil-influenzali però su questo non ho mai voluto condizionarmi e dopo Alberto, nella mia vita, a nessuno avevo permesso di affacciarsi finché non sarei stato certo di “essere sano” – così definivo la negatività all’HIV fino a quel momento. Quindi mi sono fatto prelevare il sangue senza troppi pensieri drammatici: tutto sommato, ero tranquillo: avevo “la coscienza a posto”, “mi ero comportato bene”, il test era uno scrupolo ma generalmente “l’AIDS prende solo chi non fa attenzione”. Anch’io vittima, in qualche modo, delle campagne mediatiche fatte coi piedi.

Lo screening era per tutte le infezioni sessualmente trasmissibili, non ero andato in una di quelle strutture dove fanno anonimo il test solo per l’HIV e sono rimasto in attesa dei risultati.

Ero sereno fino a quando non mi è squillato il cellulare: il dottore voleva “vedermi per discutere degli esiti” e a quel punto ho anche aggredito la signorina addetta alle chiamate: “porca puttana, ragazzetta, non farmi giri di parole dimmi che sono sieropositivo e sparisci!” Lei formale ma gentile: “signore abbia pazienza, non sono tenuta a darle informazioni al telefono, le chiedo cortesemente di prendere appuntamento col medico!” Venerdì 3 maggio 2013, va bene.

Mi ha accompagnato Adriano quel giorno, unica persona di cui potessi fidarmi ed è rimasto lì fuori ad attendermi mentre io ero chiuso in stanza a parlare col dottore. “Tutto negativo, tranne l’HIV, mi spiace”. No, cazzo no! Io HIV positivo no! Alberto non poteva avermi fatto questo!

Ricevuta una simile notizia ti crolla ogni certezza, ma ognuno reagisce a suo modo: io in quel momento non avevo più un dottore di fronte, non era più l’ambulatorio ma mi sentivo come se fossi a casa mia a tavola davanti ad Alberto e ci sarebbe mancata solo Think Twice per farmi definitivamente sbroccare.

Santa pazienza aveva (e ha tutt’ora) quel medico. Solo quando mi sono calmato, mi ha spiegato tutto il percorso da fare; avevo troppa paura del “dopo” e ricordo ancora che dissi “dottore la prego se mi dà una medicina che non mi rende un fantasma con le gambe la accetto”.

Lui fece molto di più e mi diede l’opportunità di seguire un percorso di terapia sia antivirale sia psicologica grazie a cui adesso ho ritrovato il mio equilibrio e non ho problemi a parlarne apertamente.

Alberto? Ovviamente risultato anche lui positivo e ancora oggi sono convinto che non ne fosse a conoscenza: come prestava poca attenzione in auto così era nella sessualità e gli effetti si sono visti eppure, nel tempo, mi sono fatto passare il rancore nei suoi confronti perché l’odio non mi faceva stare bene.

La psicoterapia è durata un anno e mezzo di cui giudicavo i primi mesi come assolutamente inutili perché mi facevo talmente schifo da essermi chiuso in casa senza farmi la doccia per giorni; Adriano da parte sua veniva anche a trovarmi ma sempre più di rado.

“Non mi vuoi più come amico perché ho l’HIV, gli scrissi un giorno ma la sua risposta fu impietosa: “se non vengo volentieri da te è perché puzzi come una capra. Pensi di spaventare il virus così? Più facile che me ne vada io! Continua di questo passo e l’HIV rimarrà l’unico a starti vicino ma solo perché gli tocca e da te non può staccarsi sennò muore”.

Nessun professionista ti dirà mai una frase simile, un amico d’infanzia invece sì specialmente quando ti vede autodistruggerti e non sa cosa fare per aiutarti.

A questo si è aggiunta la terapia d’urto dello psicologo al quale confidai che avevo passato l’estate del 2013 studiando quale fosse il modo migliore per morire, prima che mi ammazzasse il virus.

Mi affrontò a muso duro: “quanti modi per morire stai descrivendo. Ma se passi i giorni a pensarci senza metterlo in pratica, intuisco che non vuoi ucciderti veramente. Che dici? Partiamo da qui: tu, morire, in realtà non vuoi”.

“E certo che non voglio morire”, era stata la mia risposta, “ma è l’HIV che mi costringe a pensarci! A 37 anni la data di scadenza! Non è giusto!”

Quel sant’uomo mi ha lasciato sparare cazzate a raffica e poi si è messo a dirmi le stesse parole che già avevo sentito dal medico: “adesso non è più una condanna a morte”, “segui regolarmente la terapia”, “abbi uno stile di vita più sano possibile”, c’è voluto molto tempo ma alla fine oltre ad aver fatto pace con l’HIV l’ho fatta con la mia autostima e ho debellato i sentimenti di stigma e omofobia interiorizzati che da anni tenevo dentro.

Capitolo chiuso anche l’odio per l’infezione: ormai sono emotivamente sereno, tanto che il virus fa parte della mia famiglia esattamente come il gatto e me ne prendo cura rimanendo fedele alle medicine e ai controlli medici.

Dovrei fare più esercizio fisico ma io e il mio HIV siamo così: quando uno vuole andare a fare una passeggiata, l’altro si mette d’accordo con Giove Pluvio e fa piovere. Tale umano tale virus! Serie tv, divano, attività in orizzontale! Almeno essendo in simbiosi non c’è rischio che mentre guardiamo lo sport l’HIV tifi per gli avversari.

Lo ammetto, dopo tutto quello che mi ha fatto penare per farsi accogliere, mi sono pure affezionato a questo virus. Lui che mi ha costretto a mettere in discussione troppe certezze fondate sul nulla ma che alla fine mi ha permesso di trovarne più salde comprese alcune amicizie e amori solidi che prima, forse, c’erano e non li vedevo.

Brutto da dire forse ma senza di lui probabilmente non avrei stretto amicizia con @talksina l’ideatrice di questo blog, che divide con me l’esperienza dal punto di vista opposto: quello di una persona senza HIV ed ex compagna di un uomo col virus.

Cosa potrei volere di più? Tornare col segno negativo? Al momento non ci penso perché non è possibile, salvo le persone con leucemia trapiantate di staminali su cui i media ogni tanto parlano.

Mi basterebbe mantenere HIV sulla soglia di Non Rilevabile Non Trasmissibile senza dover assumere farmaci, la ricerca si sta concentrando in questo senso perciò è questione solo di pazienza; per adesso il mio desiderio è vivere e godermela al massimo, ho già perso troppo tempo dietro alle cazzate!

In chiusura tranquillizzo i lettori sul fatto che non ho alcuna intenzione di scrivere libri e guadagnare sulla mia esperienza ma voglio solo raccontarla per aiutare a sconfiggere lo stigma.

Testo aggiornato rispetto alla pubblicazione iniziale (13 aprile 2023).



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Il #2dicembre 1823 il presidente degli Stati Uniti d'America #JamesMonroe enunciò il principio alla base della #dottrinamonroe: “L’America agli Americani” divenne il principio cardine che avrebbe guidato per decenni l’evoluzione dei rapporti tra #USA, Europa e l’intero continente americano.

La rivista #NAD nel vol. 7 n. 1 del 2025 dedica una sezione speciale alla Dottrina Monroe.
Qui in #OpenAccess:

⬇️ riviste.unimi.it/index.php/NAD…

#USA #Monroedoctrine

@cultura



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After closing Facebook and Twitter/X, I'm gradually leaving linkedin as well, due to #enshittification - too many ads, too many posts which do not really interest me, no ability to filter them depending on real interests; less quality, more quantity, more confusion. Time to end this mess!

I switched to open web, where focus is on people's needs rather than big tech's. Where quality matters rather than quantity.

There's a new name on the market, it's called @bonfire Social 1.0, it's first part of a long-term modular system, made for organizations, science, mutual aid, social networks, community-based platforms.

Data and followers should be portable. You are the center, not the big networks.

If you want to join me in this #GivingTuesday consider supporting #bonfire

indiegogo.com/projects/bonfire…


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#repost - my best friend / co-worker's HIV personal experience.
He's still laughing as it's public and I didn't re-share it yesterday because I wanted his consent and he didn't reply till now. "why the f* are you asking for permission when I decided to spread it across the net on my own? Read the definition of PUBLIC CONTENT again"

plusbrothers.net/hiv-positive-…

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Questo è un #repost
avrei dovuto ripostarlo ieri ma l'indecenza dei pregiudizi su HIV fa morti tutti i giorni. Questa è un caso ma quanti altri ce ne sono, passati sotto silenzio?

plusbrothers.net/stefania-gamb…
#aids #cronaca #hiv #notizie #stigma #storie


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ShadyPanda’s Seven-Year Heist: How a Simple Extension Became a Mass Spy Tool
#CyberSecurity
securebulletin.com/shadypandas…

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Il nuovo post di universita-it: Nuove Tendenze nelle Casule: Colori e Tessuti per il Futuro della Liturgia

Qui il post completo: universita.it/nuove-tendenze-n…

@universitaly


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SERVE UN NEMICO IMMAGINARIO! L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA È PERFETTA…

@news
Molti bambini un po’ chiusi di carattere eliminano la solitudine trovando un amico invisibile che – frutto della loro fantasia – li assiste, li ascolta, li conforta, li consiglia.
L'articolo SERVE UN NEMICO IMMAGINARIO! L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA È PERFETTA… proviene da GIANO NEWS.

#EDITORIALI


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I ricercatori INGV sono impegnati a Poggio del Palazzo, nel cuore della Corsica, in una campagna di prospezioni geofisiche in un sito archeologico eccezionale.

L’obiettivo è quello di indagare, senza scavare, una antica agglomerazione tramite georadar e tomografia elettrica, per ottenere una visione tridimensionale del sottosuolo, rivelando edifici, mura e spazi sepolti.

Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura francese, dalla Collettività di Corsica e dal Museo di Lévie.

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Some technical communications about my WordPress-based activity.
The @network I've built with my best friend, has its newsletter [1]. We currently write in Italian only, because we just have Italian-speaking subscribers at the moment. But @buttondown 's features allow us to set up the infrastructure with tags and subscription metadata, so that if we get someone who subscribes tagging themselves as "english" while compiling the newsletter form, we will act accordingly.

Then yesterday I've had an on line meeting with ActivityPub WordPress plugin creator, @pfefferle where I covered all questions Alex @gifter and I wrote down during last week.

We got to the point that it's not possible to follow English-only posts using the "English" category as a fediverse handle. It's just possible to follow the Network to have the whole blog, including Italian posts, there's nothing we can do except suggesting English speakers to skip what they don't understand.
Or we get to the compromise of eliminating singular "Elettrona" handle and "gifter" handle so that every post is marked with just the 2 of us. The Italian author and the English one.
We took the choice to have our personal single handles together with the shared one, because Gifter didn't feel on ease while speaking about his HIV status labeling his personal posts with my nickname as well. And me talking about blindness with his name when he's sighted. We even could place "PlusBrothers" -the site's name- as identity but that would dehumanize us both.

[1] buttondown.com/plusbrothers/

#activitypub #blogging #dilemma #newsletter #WordPress


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Dramma della solitudine: insegnante trovato morto in casa

@scuola

corriereuniv.it/dramma-della-s…

A Favara, un uomo di 71 anni, ex insegnante in pensione, è stato ritrovato senza vita nella propria abitazione in via Roma: a fare l’allarme sono stati alcuni vicini preoccupati dal fatto che non lo vedevano da giorni. Sul posto sono


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Fediverse users who rely on Apple products and services for any need (blindness included): from 1st to 7th December 2025 the cooperation between Apple and ProductRed, donates 5 dollars automatically for any transaction coming from ApplePay.

Let me add something though: American government has cut global fund; Apple is a big tech company who still keeps promoting accessibility and diversity/inclusion programs despite general government policies.
It however licks Trump's boots (just to say it elegantly) but I think every dollar is fundamental. Is it going to last? Does 100% donations go actually there? I don't know. I just do whatever I can for HIV and AIDS awareness.

apple.com/product-red/

#apple #hiv #aids #events


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Android’s December Patch: Zero-Day Vulnerabilities and Their Impact
#CyberSecurity
securebulletin.com/androids-de…

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Meloni contro Università di Bologna dopo corso negato agli ufficiali. Bernini: “Si farà”

@scuola

corriereuniv.it/meloni-contro-…

“Sono qui a Modena proprio per garantire che il corso si farà”. La ministra dell’Università Anna Maria Bernini a Modena chiude il caso della presunta


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La fine di Cryptomixer: come Europol ha svuotato la lavatrice da 1,3 miliardi in criptovalute
#CyberSecurity
insicurezzadigitale.com/la-fin…

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Valditara: “Chi tenta di evitare l’orale ripeterà l’anno. La maturità torna un esame serio”

@scuola

corriereuniv.it/valditara-chi-…

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito la linea dura sugli esami di Stato: chi proverà ad aggirare la prova orale


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Lutto a scuola: morta insegnante di appena 29 anni

@scuola

corriereuniv.it/lutto-a-scuola…

Sant’Antimo è in lutto per la scomparsa di Maria Scaraglio, appena 29 anni, insegnante di sostegno presso l’Istituto Comprensivo Don Milani – Pestalozzi. Una notizia che ha profondamente scosso la comunità scolastica e l’intera città. Il sindaco Massimo


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RE: mastodon.uno/@futuroprossimo/1…

clonare gli animali domestici

@scienze

Chi ha i soldi si fa il cane su misura. Ma mancano le competenze di base - se anche Bobby2 ha il patrimonio genetico di Bobby1, non può avere lo stesso carattere. Che deriva (anche) dall'esperienza

#cane #miliardari


Tom Brady ha speso 50mila dollari per riavere il suo cane. Barbra Streisand pure. Il risultato? Un animale geneticamente identico ma totalmente diverso. La clonazione di animali domestici è diventata una moda tra VIP, ma dietro il business da 70mila euro si nascondono problemi che pochi raccontano. Tassi di successo bassissimi, conseguenze inaspettate e una domanda: ha davvero senso?
futuroprossimo.it/2025/12/clon…

#clonazione #animalidomestici #futuroprossimo


in reply to Elena Brescacin

Ha perfettamente ragione. È morto il cane che amavi? È doloroso, lo so per esperienza. Ma invece di voler farlo rivivere prendine/adottane un altro. Non sarà la copia di quello che è morto ma ti amerà, ti sarà fedele e ti terrà compagnia come quello che non c'è più. Cos'altro puoi volere? (E in più non darai soldi a un'industria stupida e assurda che merita soltanto di scomparire al più presto!)
in reply to RFanciola

@RFancio Sai cos'è? Con gli animali domestici come per le persone. Conta di più la presenza fisica, che il percorso fatto insieme. Mi pare di essere capitan Ovvio quando parlo così, ma al netto del crattere diverso di un essere vivente, umano compreso, ciò che cambia dal rapporto con chi hai perso, è che non avrai mai il percorso, gli anni, condivisi assieme.
Se arrivi a casa e il cane ti fa le feste perché sei contento di aver vinto la gara under21, anche se hai clonato il cane, non ti farà le feste allo stesso modo perché la competizione che PERDI è la over30, rendo l'idea?

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Pioggia di errori nel concorso docenti PNRR3: ecco cosa c’era scritto

@scuola

corriereuniv.it/pioggia-di-err…

Il nuovo concorso PNRR3 per i docenti della scuola secondaria è partito tra dure polemiche. Come racconta La Repubblica, durante le prove scritte, molti candidati hanno segnalato domande contenenti errori,



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RE: mastodon.social/@fsfe/11564640…

Supporting FSFE, and supporting Bonfire. Time is almost up


💻 Love computers? Don’t waste money on gadgets today. Support the individuals, companies, and organisations behind #FreeSoftware (#OpenSource) who are shaping how society uses technology in the long run. (E.g. to us: fsfe.org/donate

PS: We apologize if our graphics trigger nostalgia, mild trauma, or an uncontrollable urge to code. 😅



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La “lista degli stupri” al liceo Giulio Cesare, il ministro Valditara promette sanzioni

@scuola

corriereuniv.it/la-lista-degli…

I nomi di nove ragazze sono finiti in un elenco scarabocchiato sulla parete di un bagno. Una scritta scioccante, ampiamente stigmatizzata, è comparsa su


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Milano-Bicocca assume: 15 posti aperti tra risorse umane, ricerca e infrastrutture

@scuola

corriereuniv.it/milano-bicocca…

Dalla carriera del personale ai progetti di ricerca, passando per gli appalti di lavori, beni e servizi di interesse dell’Ateneo. L’università di Milano-Bicocca



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L’università non è vincolata a erogare formazione su richiesta di un altro potere dello Stato".
Era Humboldt, era Kant. Erano "i nostri valori".
Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)


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Una guerra "preventiva" è una guerra di aggressione: mastodon.social/@smaurizi/1156…


Se non capite quanto siano pericolose queste dichiarazioni dell'ammiraglio #CavoDragone su un possibile attacco preventivo alla #Russia, è perché nessuno vi parla di #Perimeter: il sistema creato dall'URSS per lanciare in automatico una guerra nucleare

ilfattoquotidiano.it/2025/12/0…


in reply to RFanciola

@RFancio

Rispondo assumendo che la domanda sia posta per sapere.

La guerra civile in Ucraina è cominciata nel 2014 e l'invasione russa è un'escalation entro un conflitto - feroce anche perché "civile" - già in corso. La posizione più lucida sulla questione, fra i capi di stato, rimane per me quella di papa Francesco: ilpost.it/2022/06/15/papa-fran…

Il nostro ammiraglio ha usato però il concetto di "guerra preventiva", che è questo: en.wikipedia.org/wiki/Preventi…

Dobbiamo attrezzarci per un'ennesima campagna di Russia? Dopo aver fatto morire l'ultimo ucraino "dobbiamo" () mandare i pochi europei ancora giovani in trincea, o pagare qualcuno che crepi al loro posto, continuare a sacrificare scuole e ospedali per l'industria delle armi e rischiare la guerra nucleare? Le conseguenze ultime dell'*ulteriore escalation suggerita dall'ammiraglio, ma in modo "preventivo" - quindi esteso ad ambiti in cui il conflitto attualmente non c'è - sono queste.

Nella parte successiva del thread ho messo un riferimento al 1914. Anche su quella guerra il più lucido fu un papa: vaticannews.va/it/papa/news/20…

E proprio perché uso come metro il 1914, rifiuto di sventolare bandiere. I monarchi e i politici, che, come sonnambuli, portarono l'Europa al suicidio, salvo onorarne i morti con monumenti da incubo (upload.wikimedia.org/wikipedia…) erano tutti ugualmente colpevoli. E anche nel 1914, trovandomi da una parte senza averlo scelto, avrei cercato di fare la cosa meno ovvia e all'epoca più pericolosa (en.wikipedia.org/wiki/Assassin… sottolineare che i sedicenti buoni, che stanno dalla "nostra" () parte, sono paragonabili al nemico assunto come "cattivo", e che non è affatto rischioso, dalla "nostra" () parte dipingere come tale.

Ripetendo la logica del 1914 si finisce al cimitero. Non occorre essere un papa per accorgersene.
infosannio.com/2025/03/03/cacc…

(*) Odio usare la prima persona plurale e l'aggettivo "nostro" quando c'è qualcuno che manda a morire, senza andarci di persona, e qualcun altro che ci viene invece mandato, per lo più senza volerlo.

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in reply to Maria Chiara Pievatolo

La ringrazio della sua risposta. Ma non cancella i dubbi che avevo rispetto a quest'idea di pacifismo che si inchina dinanzi all'aggressore per tema che ci possa fare del male se non gli diamo carta bianca. Per quale ragione, nei suoi deliri imperiali, Putin dovrebbe fermarsi una volta ottenuto ciò che voleva? E questo al di là delle dichiarazioni dell'ammiraglio che mi sembrano per lo meno confuse dal momento che la Russia da tempo ha messo in atto una guerra ibrida contro l'Europa.

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A Critical Design Flaws in Microsoft Azure API Management Threatens Organizations
#CyberSecurity
securebulletin.com/a-critical-…

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RE: yoota.it/nodebb-4-7-0-piu-fede…

Citiverse.it è già alla versione 4.7.0! 🔥


NodeBB 4.7.0: più federazione e anteprima link integrata


Nuova release per NodeBB, la piattaforma open source per creare forum moderni su cui si basa per esempio citiverse.it. La versione 4.7.0 porta diverse novità, concentrate soprattutto sul supporto ad ActivityPub.

Il protocollo di federazione, lo stesso che fa funzionare Mastodon e di cui fa parte anche Yoota con WordPress, riceve parecchie migliorie: gestione dello spostamento dei topic tra istanze, sincronizzazione delle eliminazioni e una logica più solida per la condivisione dei contenuti tra forum federati.

Tra le altre novità, il plugin per le anteprime dei link è ora incluso di default nelle nuove installazioni e c’è una nuova opzione per mostrare le immagini caricate nei post come miniature.


FONTE github.com