Robot umanoidi, amici o rivali? La psicologia svela la verità
Gli umanoidi sono una realtà in continua evoluzione. Anche se siamo ancora lontani dai robot umanoidi dei film di fantascienza, i progressi tecnologici degli ultimi anni hanno portato a risultati sorprendenti. È probabile che nei prossimi anni assisteremo a un’accelerazione dello sviluppo di queste macchine, con un impatto sempre maggiore sulla nostra vita quotidiana.
Quando parliamo di umanoidi, ci riferiamo a robot progettati per assomigliare e interagire con gli esseri umani. Le loro capacità variano notevolmente a seconda del modello e delle tecnologie utilizzate.
Perché la psicologia si interessa agli umanoidi?
L’avvento dei robot umanoidi, sempre più sofisticati e capaci di interagire in modo naturale con gli esseri umani, solleva una serie di interrogativi a cui la psicologia cerca di dare risposta. Comprendere come gli esseri umani interagiscono con i robot è fondamentale per lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate e per affrontare le sfide e le opportunità che si presenteranno in futuro. L’influenza degli umanoidi sul nostro stato d’animo è un campo di studio sempre più attivo. La capacità di questi robot di simulare emozioni e comportamenti umani può avere un impatto significativo sulle nostre reazioni emotive e sul nostro benessere psicologico.
Quali sono le applicazioni pratiche della psicologia in questo campo?
- Progettazione di robot: La psicologia può aiutare a progettare robot più intuitivi e facili da usare, in grado di stabilire relazioni positive con gli utenti.
- Terapia: I robot umanoidi potrebbero essere utilizzati in futuro per supportare terapie per disturbi come l’autismo o la depressione.
- Educazione: I robot potrebbero diventare strumenti didattici personalizzati, in grado di adattarsi alle esigenze individuali degli studenti.
- Assistenza agli anziani: I robot umanoidi potrebbero fornire assistenza agli anziani, aiutandoli nelle attività quotidiane e offrendo compagnia.
La psicologia si interessa agli umanoidi per una serie di motivi fondamentali che riguardano la comprensione della natura umana e le interazioni sociali. Inoltre ci offre un’opportunità unica per:
- Comprendere meglio noi stessi: Studiando le nostre reazioni agli umanoidi, possiamo approfondire la nostra conoscenza della mente umana e dei processi cognitivi.
- Sviluppare tecnologie più umane: La psicologia può aiutare a progettare robot che siano più intuitivi, più efficaci e più in sintonia con le nostre esigenze.
- Affrontare le sfide del futuro: L’avvento degli umanoidi solleva importanti questioni etiche e sociali.
La percezione pubblica degli umanoidi
La nostra reazione a questi robot è influenzata da una miriade di fattori, sia individuali che culturali. É un tema affascinante e complesso, che intreccia elementi di fantascienza, etica, sociologia e psicologia. La crescente sofisticazione della robotica e dell’intelligenza artificiale sta portando alla creazione di macchine sempre più simili agli esseri umani, suscitando un ampio spettro di reazioni: dalla fascinazione alla paura, dalla curiosità all’ansia.
Perché gli umanoidi ci affascinano e ci inquietano?
La nostra tendenza innata ad attribuire caratteristiche umane a oggetti o entità non umane gioca un ruolo fondamentale. Un robot che cammina, parla e interagisce in modo simile innesca in noi un’immediata risposta emotiva. Gli umanoidi sono spesso visti come una sorta di “specchio” della nostra umanità, ponendo domande profonde sulla nostra identità, sulla coscienza e sul significato dell’essere umano. La rapidità con cui la tecnologia si evolve può generare ansia e incertezza. La prospettiva di macchine intelligenti che potrebbero superarci in alcune capacità suscita timori legati alla perdita di controllo e alla deumanizzazione con la perdita di competenze e abilità che sono fondamentali per la nostra crescita personale e sociale.
Aspetti positivi e negativi della percezione pubblica
- Aspetti positivi:
- Assistenza: Gli umanoidi potrebbero svolgere un ruolo cruciale nell’assistenza agli anziani, ai disabili e nelle operazioni di soccorso.
- Compagnia: Potrebbero fornire compagnia e supporto emotivo, mitigando la solitudine.
- Innovazione: Stimolano la ricerca e lo sviluppo in numerosi settori, dall’ingegneria alla psicologia.
- Aspetti negativi:
- Disoccupazione: L’automazione potrebbe portare alla perdita di sempre più posti di lavoro in molti settori.
- Dipendenza: Un’eccessiva dipendenza dagli umanoidi potrebbe indebolire le relazioni umane e le capacità individuali.
- Manipolazione: L’uso malintenzionato degli umanoidi potrebbe portare a nuove forme di controllo sociale e manipolazione dell’opinione pubblica.
Il rapporto tra l’uomo e gli umanoidi è destinato a evolversi in modo profondo e complesso. È un viaggio affascinante che ci porterà a esplorare i limiti della nostra umanità e a ridefinire il nostro posto nel mondo.
La vera sfida è quella di trovare un equilibrio. È necessario definire delle linee guida etiche chiare per lo sviluppo e l’utilizzo degli umanoidi, al fine di evitare abusi e di garantire il rispetto dei diritti umani. Per affrontare le sfide poste dallo sviluppo degli umanoidi è necessaria una collaborazione tra ingegneri, filosofi, sociologi e psicologi.
Come ci può aiutare la psicologia in concreto nello sviluppo degli umanoidi?
La psicologia offre un quadro teorico e metodologico fondamentale per lo sviluppo di umanoidi in grado di interagire in modo efficace e significativo con gli esseri umani. L’integrazione delle conoscenze psicologiche nel processo di progettazione può portare alla creazione di robot più umanizzati, capaci di svolgere un ruolo sempre più importante nella nostra società.
La psicologia sociale e sperimentale offrono un contributo fondamentale e multiforme allo sviluppo degli umanoidi . Ad esempio, la psicologia sociale può aiutare a comprendere come gli esseri umani si relazionano con gli umanoidi, mentre la psicologia sperimentale può fornire gli strumenti per progettare interazioni più naturali e coinvolgenti. L’obiettivo è creare un futuro in cui umanoidi e uomini possano coesistere in modo armonioso, valorizzando le rispettive caratteristiche e complementandosi a vicenda. Gli umanoidi possono diventare strumenti preziosi per migliorare la nostra vita, ma non devono sostituirci.
In conclusione, la sfida per trovare un equilibrio tra umanoide e uomo richiede un impegno costante da parte di tutti noi!
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L’autonomia differenziata va fermata, lo strapotere delle regioni anche l Contropiano
"Con questa legge ci saranno ad esempio venti diversi sistemi sanitari e scolastici in competizione tra loro e al ribasso, contratti di lavoro e gestione delle politiche abitative differenziati, atenei già danneggiati dall’autonomia universitaria e ora ancor più soggetti a tagli dei fondi e ingresso dei privati, gestione del diritto allo studio disastrosa."
The Design Process For A Tiny Robot Brain
As things get smaller, we can fit more processing power into devices like robots to allow them to do more things or interact with their environment in new ways. If not, we can at least build them for less cost. But the design process can get exponentially more complicated when miniaturizing things. [Carl] wanted to build the smallest 9-axis robotic microcontroller with as many features as possible, and went through a number of design iterations to finally get to this extremely small robotics platform.
Although there are smaller wireless-enabled microcontrollers, [Carl] based this project around the popular ESP32 platform to allow it to be usable by a wider range of people. With that module taking up most of the top side of the PCB, he turned to the bottom to add the rest of the components for the platform. The first thing to add was a power management circuit, and after one iteration he settled on a circuit which can provide the board power from a battery or a USB cable, while also managing the battery’s charge. As for sensors, it has a light sensor and an optional 9-axis motion sensor, allowing for gesture sensing, proximity detection, and motion tracking.
Of course there were some compromises in this design to minimize the footprint, like placing the antenna near the USB-C charger and sacrificing some processing power compared to other development boards like the STM-32. But for the size and cost of components it’s hard to get so many features in such a small package. [Carl] is using it to build some pretty tiny robots so it suits his needs perfectly. In fact, it’s hard to find anything smaller that isn’t a bristlebot.
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Allerta di Sicurezza: Scoperta una Vulnerabilità Critica in Microsoft Dataverse
È stata scoperta una vulnerabilità di sicurezza critica in Microsoft Dataverse, una soluzione Cloud fondamentale per la gestione e l’archiviazione delle applicazioni aziendali, che potrebbe consentire agli aggressori autorizzati di aumentare i propri privilegi sulla rete. Questa falla, identificata come CVE-2024-38139, ha ricevuto un punteggio di gravità elevato con un punteggio di base CVSS di 8,7, evidenziando il suo potenziale impatto devastante sui sistemi interessati.
La vulnerabilità è causata da meccanismi di autenticazione inadeguati presenti in Microsoft Dataverse, che possono essere sfruttati da utenti già dotati di privilegi elevati. Di conseguenza, un aggressore con accesso autorizzato potrebbe acquisire una via di accesso a dati sensibili e risorse di sistema, costituendo così una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni.
Il vettore di attacco è basato sulla rete, il che implica che l’exploit può avvenire da remoto, aumentando ulteriormente la gravità della situazione. Anche se per sfruttare questa vulnerabilità un aggressore deve già possedere privilegi elevati, il rischio di accesso non autorizzato e la potenziale manipolazione dei sistemi sono estremamente preoccupanti. Le conseguenze di tale exploit potrebbero compromettere gravemente la riservatezza e l’integrità dei dati, sebbene la disponibilità del sistema rimanga intatta.
Microsoft ha prontamente risposto a questa grave vulnerabilità, rilasciando una patch ufficiale per correggere il problema di sicurezza. Fino al 16 ottobre 2024, non ci sono state segnalazioni di exploit proof-of-concept pubblici o di sfruttamenti attivi di questa falla, ma l’allerta resta alta.
Azioni Consigliate per Mitigare il Rischio
Per affrontare il rischio rappresentato da questa vulnerabilità, gli esperti raccomandano di adottare alcune misure fondamentali:
- Applicare immediatamente la Patch: È fondamentale installare la patch ufficiale rilasciata da Microsoft per sanare la vulnerabilità.
- Implementare segmentazione di rete: Limitare l’accesso ai sistemi Microsoft Dataverse può ridurre l’esposizione a potenziali attacchi.
- Applicare meccanismi di autenticazione avanzata: Rafforzare i processi di autenticazione e rivedere regolarmente i privilegi degli utenti può prevenire accessi non autorizzati.
- Monitorare attività sospette: Tenere d’occhio le attività anomale, in particolare quelle relative all’escalation dei privilegi, è essenziale per identificare possibili minacce.
- Mantenere i sistemi sggiornati: Assicurarsi che Microsoft Dataverse e i sistemi correlati siano sempre aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
Questo incidente sottolinea le sfide costanti nel mantenere un’adeguata sicurezza per i servizi basati su cloud. Con l’importanza crescente dei servizi cloud nelle operazioni aziendali moderne, affrontare le vulnerabilità in modo tempestivo ed efficace è diventato più cruciale che mai.
La rapida risposta di Microsoft a questo problema dimostra il suo impegno nel garantire la sicurezza e l’integrità dei suoi prodotti. Tuttavia, è fondamentale che aziende e utenti restino vigili e attuino le raccomandazioni di sicurezza per proteggere le proprie informazioni in un panorama digitale in continua evoluzione. La sicurezza informatica non è mai un traguardo, ma un percorso continuo di miglioramento e adattamento alle nuove minacce.
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Feeling a Pong of Nostalgia: Does it Hold Up In 2024?
We have probably all been there: that sudden memory of playing a (video) game and the good memories associated with said memory. Yet how advisable is it to try and re-experience those nostalgic moments? That’s what [Matt] of the Techmoan YouTube channel decided to give a whirl when he ordered the Arcade1Up Pong 2 Player Countercade game system. This comes loaded with multiple variants of the Pong game, including Pong Doubles and Pong Sports, in addition to Warlords, Super Breakout and Tempest. This unit as the name suggests allows for head-to-head two-player gaming.
This kind of ‘countercade’ system is of course much smaller than arcade versions, but you would expect it to give the Pong clones which [Matt] played as a youngster a run for their money at least. Ultimately [Matt] – after some multiplayer games with the Ms. – concluded that this particular nostalgia itch was one that didn’t have to be scratched any more. While the small screen of this countercade system and clumsy interface didn’t help much, maybe Pong just isn’t the kind of game that has a place in 2024?
From our own point of view of having played Pong (and many other ‘old’ games) on a variety of old consoles at retro events & museums, it can still be a blast to play even just Pong against a random stranger at these places. Maybe the issue here is that nostalgia is more about the circumstances of the memory and less of the particular game or product in question. Much like playing Mario Kart 64 on that 20″ CRT TV with three buddies versus an online match in a modern Mario Kart. It’s just not the same vibe.
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Hackaday Links: October 20, 2024
When all else fails, there’s radio. Hurricane Helene’s path of destruction through Appalachia stripped away every shred of modern infrastructure in some areas, leaving millions of residents with no ability to reach out to family members or call for assistance, and depriving them of any news from the outside world. But radio seems to be carrying the day, with amateur radio operators and commercial broadcasters alike stepping up to the challenge.
On the amateur side, there are stories of operators fixing their downed antennas and breaking out their field day gear to get on the air and start pitching in, with both formal and ad hoc networks passing messages in and out of the affected areas. Critical requests for aid and medication were fielded along with “I’m alright, don’t worry” messages, with reports from the ARRL indicating that Winlink emails sent over the HF bands were a big part of that. Unfortunately, there was controversy too, with reports of local hams being unhappy with unlicensed users clogging up the bands with Baofengs and other cheap radios. Our friend Josh (KI6NAZ) took a good look at the ins and outs of emergency use of the amateur bands, which of course by federal law is completely legal under the conditions. Some people, huh?
Also scoring a win were the commercial broadcasters, especially the local AM stations that managed to stay on the air. WWNC, an AM station out of Nashville, is singled out in this report for the good work they did connecting people through the emergency. As antiquated as it may seem and as irrelevant to most people’s daily lives as it has become, AM radio really proves its mettle when the chips are down. We’ve long been cheerleaders for AM in emergencies, and this has only served to make us more likely to call for the protection of this vital piece of infrastructure.
Windows 10 users, mark your calendars — Microsoft has announced that you’ve got one year to migrate to a more profitable modern operating system. After that, no patches for you! If Microsoft holds true to form, the scope of this “End of Life” will change as the dreaded day draws nearer, especially considering that Windows 10 still holds almost 63% of the Windows desktop market. Will the EOL announcement inspire all those people to migrate? Given a non-trivial fraction of users are still sticking it out with Windows 7, we wouldn’t hold our breath.
Speaking of Microsoft, for as much as they’re the company you love to hate, you’ve got to hand it to them for one product: Microsoft Flight Simulator. It seems like Flight Simulator has been around almost since the Wright Brothers’ day, going through endless updates to keep up with the state of the art and becoming better and better as the years go by. Streaming all that ultra-detailed terrain information comes at a price, though, to the tune of 81 gigabytes per hour for the upcoming Flight Simulator 2024. Your bandwidth may vary, of course, based on how you set up the game and where you’re virtually flying. But still, that number got us thinking: Would it be cheaper to fly a real plane? A lot of us don’t have explicit data caps on our Internet service, but the ISP still will either throttle your bandwidth or start charging per megabyte after a certain amount. Xfinity, for example, charges $10 for each 50GB block you use after reaching 1.2 TB of data in a month, at least for repeat offenders. So, if you were to settle in for a marathon flight, you’d get to fly for free for about 15 hours, after which each hour would rack up about $20 in extra charges. A single-engine aircraft costs anywhere between $120 and $200 to rent, plus the cost of fuel, so it’s still a better deal to fly Simulator, but not by much.
And finally, we were all witness to a remarkable feat of engineering prowess this week with the successful test flight of a SpaceX Starship followed by catching the returning Super Heavy booster. When we first heard about “Mechazilla” and the idea of catching a booster, we dismissed it as another bit of Elon’s hype, like “full self-driving” or “hyperloops.” But damn if we weren’t wrong! The whole thing was absolutely mesmerizing, and the idea that SpaceX pulled off what’s essentially snagging a 20-story building out of the air on mechanical arms was breathtaking. While the close-up videos of the catch are amazing, they don’t reveal a lot about the engineering behind it. Luckily, we’ve got this video by Ryan Hansen Space of the technology behind the catch, lovingly created in Blender. The work seems to have been done before the test flight and was made with a lot of educated guesses, but given how well the renders match up with the real video of the catch, we’d say Ryan nailed it.
youtube.com/embed/ub6HdADut50?…
Italo Calvino - L'antilingua
pubblicato su «Il Giorno», 3 febbraio 1965
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di troppo: «Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata». Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: «Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante».
Ogni giorno, soprattutto da cent’anni a questa parte, per un processo ormai automatico, centinaia di migliaia di nostri concittadini traducono mentalmente con la velocità di macchine elettroniche la lingua italiana in un’antilingua inesistente. Avvocati e funzionari, gabinetti ministeriali e consigli d’amministrazione, redazioni di giornali e di telegiornali scrivono parlano pensano nell’antilingua. Caratteristica principale dell’antilingua è quello che definirei il «terrore semantico», cioè la fuga di fronte a ogni vocabolo che abbia di per se stesso un significato, come se «fiasco» «stufa» «carbone» fossero parole oscene, come se «andare» «trovare» «sapere» indicassero azioni turpi. Nell’antilingua i significati sono costantemente allontanati, relegati in fondo a una prospettiva di vocaboli che di per se stessi non vogliono dire niente o vogliono dire qualcosa di vago e sfuggente. «Abbiamo una linea esilissima, composta da nomi legati da preposizioni, da una copula o da pochi verbi svuotati della loro forza» come ben dice Pietro Citati che di questo fenomeno ha dato su queste colonne un’efficace descrizione.
Chi parla l’antilingua ha sempre paura di mostrare familiarità e interesse per le cose di cui parla, crede di dover sottintendere: «io parlo di queste cose per caso, ma la mia funzione è ben più in alto delle cose che dico e che faccio, la mia funzione è più in alto di tutto, anche di me stesso». La motivazione psicologica dell’antilingua è la mancanza d’un vero rapporto con la vita, ossia in fondo l’odio per se stessi. La lingua invece vive solo d’un rapporto con la vita che diventa comunicazione, d’una pienezza esistenziale che diventa espressione. Perciò dove trionfa l’antilingua – l’italiano di chi non sa dire «ho fatto» ma deve dire «ho effettuato» – la lingua viene uccisa.
Se il linguaggio «tecnologico» di cui ha scritto Pasolini (cioè pienamente comunicativo, strumentale, omologatore degli usi diversi) si innesta sulla lingua non potrà che arricchirla, eliminarne irrazionalità e pesantezze, darle nuove possibilità (dapprincipio solo comunicative, ma che creeranno, come è sempre successo, una propria area di espressività); se si innesta sull’antilingua ne subirà immediatamente il contagio mortale, e anche i termini «tecnologici» si tingeranno del colore del nulla.
L’italiano finalmente è nato, – ha detto in sostanza Pasolini, – ma io non lo amo perché è «tecnologico».
L’italiano da un pezzo sta morendo, – dico io, – e sopravviverà soltanto se riuscirà a diventare una lingua strumentalmente moderna; ma non è affatto detto che, al punto in cui è, riesca ancora a farcela.
Il problema non si pone in modo diverso per il linguaggio della cultura e per quello del lavoro pratico. Nella cultura, se lingua «tecnologica» è quella che aderisce a un sistema rigoroso, – di una disciplina scientifica o d’una scuola di ricerca – se cioè è conquista di nuove categorie lessicali, ordine più preciso in quelle già esistenti, strutturazione più funzionale del pensiero attraverso la frase, ben venga, e ci liberi di tanta nostra fraseologia generica. Ma se è una nuova provvista di sostantivi astratti da gettare in pasto all’antilingua, il fenomeno non è positivo né nuovo, e la strumentalità tecnologica vi entra solo per finta.
Ma il giusto approccio al problema mi pare debba avvenire al livello dell’uso parlato, della vita pratica quotidiana. Quando porto l’auto in un’officina per un guasto, e cerco di spiegare al meccanico che «quel coso che porta al coso mi pare che faccia uno scherzo sul coso», il meccanico che fino a quel momento ha parlato in dialetto guarda dentro il cofano e spiega con un lessico estremamente preciso e costruendo frasi d’una funzionale economia sintattica, tutto quello che sta succedendo al mio motore. In tutta Italia ogni pezzo della macchina ha un nome e un nome solo, (fatto nuovo rispetto alla molteplicità regionale dei linguaggi agricoli; meno nuovo rispetto a vari lessici artigiani), ogni operazione ha il suo verbo, ogni valutazione il suo aggettivo. Se questa è la lingua tecnologica, allora io ci credo, io ho fiducia nella lingua tecnologica.
Mi si può obiettare che il linguaggio – diciamo così – tecnico-meccanico è solo una terminologia; lessico, non lingua. Rispondo: più la lingua si modella sulle attività pratiche, più diventa omogenea sotto tutti gli aspetti, non solo, ma pure acquista «stile». Finché l’italiano è rimasto una lingua letteraria, non professionale, nei dialetti (quelli toscani compresi, s’intende) esisteva una ricchezza lessicale, una capacità di nominare e descrivere i campi e le case, gli attrezzi e le operazioni dell’agricoltura e dei mestieri che la lingua non possedeva. La ragione della prolungata vitalità dei dialetti in Italia è stata questa. Ora, questa fase è superata da un pezzo: il mondo che abbiamo davanti, – case e strade e macchinari e aziende e studi, e anche molta dell’agricoltura moderna – è venuto su con nomi non dialettali, nomi dell’italiano, o costruiti su modelli dell’italiano, oppure d’una inter-lingua scientifico-tecnico-industriale, e vengono adoperati e pensati in strutture logiche italiane o interlinguistiche. Sarà sempre di più questa lingua operativa a decidere le sorti generali della lingua.
Anche nel suo aspetto espressivo: non tanto per le possibili rapide fortune di nuovi termini che dall’uso scientifico o tecnico passano a quello metaforico, affettivo, psicologico ecc. (questo è sempre successo: parole come «allergico», «cartina al tornasole», «relativistico» già erano entrate nell’«italiano medio» dei nostri padri, ma devo dire che mi garbano poco), ma perché anche qui le forme dell’uso pratico sono sempre determinanti, fanno cadere vecchie forme di coloritura espressiva diventate incompatibili col resto del modo di parlare, obbligano a sostituirle con altre.
Il dato fondamentale è questo: gli sviluppi dell’italiano oggi nascono dai suoi rapporti non con i dialetti ma con le lingue straniere. I discorsi sul rapporto lingua-dialetti, sulla parte che nell’italiano d’oggi hanno Firenze o Roma o Milano, sono ormai di scarsa importanza. L’italiano si definisce in rapporto alle altre lingue con cui ha continuamente bisogno di confrontarsi, che deve tradurre e in cui deve essere tradotto.
Le grandi lingue europee hanno tutte i loro problemi, al loro interno e soprattutto nel confronto reciproco, tutte hanno limiti gravi di fronte ai bisogni della civiltà contemporanea, nessuna riesce a dire tutto quello che avrebbe da dire. Per esempio, la spinta innovatrice del francese, di cui parlava su queste colonne Citati, è fortemente frenata dalla struttura della frase fondamentalmente classicista, letteraria, conservatrice: la Quinta Repubblica vive il contrasto tra la sua realtà economica solidamente tecnocratica e il suo linguaggio d’una espressività letteraria vaga e anacronistica.
La nostra epoca è caratterizzata da questa contraddizione: da una parte abbiamo bisogno che tutto quel che viene detto sia immediatamente traducibile in altre lingue; dall’altra abbiamo la coscienza che ogni lingua è un sistema di pensiero a sé stante, intraducibile per definizione.
Le mie previsioni sono queste: ogni lingua si concentrerà attorno a due poli: un polo di immediata traducibilità nelle altre lingue con cui sarà indispensabile comunicare, tendente ad avvicinarsi a una sorta di interlingua mondiale ad alto livello; e un polo in cui si distillerà l’essenza più peculiare e segreta della lingua, intraducibile per eccellenza, e di cui saranno investiti istituti diversi come l’argot popolare e la creatività poetica della letteratura.
L’italiano nella sua anima lungamente soffocata, ha tutto quello che ci vuole per tenere insieme l’uno e l’altro polo: la possibilità d’essere una lingua agile, ricca, liberamente costruttiva, robustamente centrata sui verbi, dotata d’una varia gamma di ritmi nella frase. L’antilingua invece esclude sia la comunicazione traducibile, sia la profondità espressiva. La situazione sta in questi termini: per l’italiano trasformarsi in una lingua moderna equivale in larga parte a diventare veramente se stesso, a realizzare la propria essenza; se invece la spinta verso l’antilingua non si ferma ma continua a dilagare, l’italiano scomparirà dalla carta linguistica d’Europa come uno strumento inservibile.
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Articolo recente sul traffico indotto da nuove strade. E perché è male per il cambiamento climatico. Intervista. In inglese.
Why widening highways doesn’t reduce traffic congestion
It has to do with a phenomenon called induced demand.
Interview with Amy Lee, a postdoctoral scholar at the UCLA Institute of Transportation Studies, has spent years studying induced travel and the politics of highway expansions in California.
Test su titolo parzialmente ipertestuale
@Test: palestra e allenamenti :-)
Vediamo stavolta che succede
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GAZA. Nuovo massacro, raid aereo uccide 87 persone a Beit Lahiya
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il bombardamento ha preso di mira diverse case della cittadina nel nord della Striscia al centro da giorni di una nuova offensiva militare. Israele descrive come "esagerato" il bilancio dei morti
L'articolo GAZA. Nuovo massacro, raid aereo uccide 87 persone a Beit Lahiya
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Coordinamento per la Pace | Instagram, Facebook | Linktree
linktr.ee/coordinamentopacemil…
Liberismo, pailettes e cotillon: tutti al macello ma col sorriso l Kulturjam
"Il liberismo economico, nel suo trionfo apparente, sembra aver costruito un mondo di benessere e progresso. Tuttavia, dietro le luci scintillanti di questo sistema, si cela una realtà molto diversa: quella di un meccanismo spietato che alimenta disoccupazione, sfruttamento e competizione tra i lavoratori. Il risultato è una società in cui i più deboli sono schiacciati, ma il tutto avviene sotto una patina festosa, tra sorrisi ipocriti e promesse di un futuro radioso."
Maronno Winchester reshared this.
Anche ieri è stata una buona giornata, pure calda, ma un po' più pigra a parte una passeggiata.
A sera ristorante con amici: delizioso Käsespätzle e a seguire stellarissimo Keiserschmarrn. C'è del buono e del bello in quel di Cermania e mi piace non fare manco una cazzo di foto per immortalare.
#weekend #relax #BelleGiornate
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IL FEDIVERSO
Gnu/Linux Italia (LaserOffice) ha pubblicato un mio articolo introduttivo al Fediverso e della sua correlazione con il panorama opensource.
laseroffice.it/blog/2024/10/20…
FEDIVERSO: Un'alternativa decentralizzata e open source ai social network proprietari - Aggregatore
Nel mondo odierno, la maggior parte delle persone si affida a piattaforme social centralizzate come Facebook, Instagram, YouTube e WhatsApp. Questi servizi,Alex (Aggregatore GNU/Linux e dintorni)
Siamo sicuri che le VPN proteggono l'anonimato?
Alcune (le maggiori?) hanno un chiaro profumo di Israele...
ExpressVPN, CyberGhost, Private Internet Access, ZenMate --- Kape Technologies products
GAZA. Nuovo massacro, raid aereo uccide 73 persone a Beit Lahiya
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il bombardamento ha preso di mira diverse case della cittadina nel nord della Striscia al centro da giorni di una nuova offensiva militare. Israele descrive come "esagerato" il bilancio dei morti
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Una signora (secondo me un po' bizzarra) mi ha appena detto che mi devo rallegrare che la Meloni governi l'Italia perché ha "valori cristiani" e pensa "normale".
Vabbene signo'!
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G7 Difesa, in un mondo più fragile servono capacità militari. La versione di Serino
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]L’impiego della forza militare e di strumenti ibridi offensivi orientati all’allargamento territoriale o all’espansione della propria sfera di influenza a scapito di altri Paesi è una condizione che sta rendendo lo scenario geopolitico globale sempre più fluido e instabile. Ed è su questo scenario che, per la prima
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La strategia di Israele tra violazioni del diritto internazionale e guerra totale in Medio Oriente | World Politics Blog
"Israele è colpevole di gravi violazioni del diritto internazionale nella sua espansione delle ostilità in Medio Oriente, coinvolgendo le forze di pace delle Nazioni Unite e mettendo ulteriormente a repentaglio la stabilità regionale, con il coinvolgimento di altre potenze come l’Iran."
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La Manovra
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo La Manovra proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Putin: "Usa tirano europei come cagnolini al guinzaglio" • Imola Oggi
imolaoggi.it/2024/10/19/putin-…
I segreti dell’esercito israeliano svelati da Luttwak e Shamir
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]Quando nel maggio del’48 vennero istituite le Forze di difesa israeliane, queste erano piccole, scarsamente equipaggiate, ma subito in guerra, e in mancanza di armi sufficienti o di una capacità industriale interna per produrle, il neonato esercito fu costretto ad accontentarsi di qualunque cosa su cui
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Adriano Maini likes this.
Più navi e più potenza di fuoco. Il futuro della Marina militare italiana
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]La Marina militare italiana dispone attualmente della flotta potenzialmente più capacitiva dell’intero panorama di Stati rivieraschi del Mediterraneo. Seppure la Marine nationale francese disponga sulla carta di più piattaforme, esse vanno “spalmate” sull’enorme Zona
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Lavoratori migranti abbandonati al loro destino nel Libano sotto attacco
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Migliaia di manovali stranieri, in prevalenza donne impiegate fino a qualche settimana fa come domestiche nelle case, sono stati abbandonati in strada dai loro datori di lavoro in fuga a causa degli attacchi militari israeliani
L'articolo Lavoratori migranti
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Istat, la corruzione è in calo ma non ancora debellata l La Città Futura
"Secondo l’ultimo rapporto Istat, sono calate nel periodo 2022-2023 le richieste corruttive di denaro o altro alle famiglie per avere in cambio beni, agevolazioni o servizi. Ma non possiamo gioire, perché il fenomeno corruttivo non è affatto sconfitto."
Occupare e coltivare: i nuovi guardiani della colonizzazione israeliana l L'Indipendente
"In Israele l’agricoltura è veicolo della colonizzazione. Con essa i coloni allargano gli insediamenti, dopo aver cacciato con la forza i palestinesi e aver distrutto i loro raccolti e i loro oliveti. Sono varie le organizzazioni che svolgono il lavoro sporco per conto dello Stato di Israele, occupando le terre in Cisgiordania. Alcune di queste contano decine di migliaia di volontari che operano nel settore agricolo."
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Ma Gianluca reshared this.
This Is Exactly How an Elon Musk-Funded PAC Is Microtargeting Muslims and Jews With Opposing Messages
The Future Coalition PAC is targeting according to ZIP code in highly specific ways.Jason Koebler (404 Media)
La Nato consolida il sostegno all’Ucraina e definisce le priorità
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]La due giorni di riunione tra i vertici della Difesa dell’Alleanza Atlantica, appena conclusasi, non ha costituito solo una delle prime occasioni per Mark Rutte, nuovo segretario generale della Nato subentrato a inizio mese, di rivolgersi agli Alleati ma anche un momento importante per ribadire il supporto
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La Rete americana di Giorgia: così gli Usa mettono le mani sui data center italiani
@Politica interna, europea e internazionale
«No alla grande finanza internazionale!», gridava Giorgia Meloni nel famoso discorso di Marbella, sul palco del partito franchista Vox. Era il 14 giugno 2022 e la leader di Fratelli d’Italia poteva ancora permettersi i toni aggressivi della «underdog»
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Klod Cripta
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