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Il Mare nostrum diventa l’Indo-Mediterraneo. La versione di Talò

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In un’area segnata da crisi globali, dal conflitto israelo-palestinese al Libano e alla Siria, ma anche da opportunità strategiche come l’India-Middle East-Europe Economic Corridor, i Dialogi Mediterranei di Roma rappresentano un momento per fare il punto su una delle aree geografiche e



Microsoft 365 in Tilt: Exchange Online, Teams e SharePoint fuori uso


Un’altra giornata nera per gli utenti di Microsoft 365, con un blackout che sta mettendo in ginocchio Exchange Online, Microsoft Teams e SharePoint Online. Iniziato circa sei ore fa, il disservizio ha rapidamente scatenato migliaia di segnalazioni. Ma non finisce qui: anche OneDrive, Outlook (sia Web che Desktop), Copilot, Purview e altri servizi correlati stanno subendo disagi significativi.

La dichiarazione ufficiale di Microsoft


“Stiamo investigando su un problema che impatta gli utenti che tentano di accedere a Exchange Online o funzionalità del calendario di Microsoft Teams,” ha comunicato Microsoft, invitando gli amministratori IT a seguire l’incidente MO941162 per aggiornamenti.
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L’azienda ha confermato che l’interruzione coinvolge diversi metodi di accesso a Exchange, inclusi Outlook Web, desktop client, REST e Exchange ActiveSync (EAS). Anche altre piattaforme, come Microsoft Fabric, Bookings e Defender for Office 365, sembrano risentire della stessa instabilità.
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Cosa ha causato l’interruzione?


Microsoft ha rivelato che il malfunzionamento è legato a una “recente modifica” implementata sull’infrastruttura. Per risolvere, l’azienda ha già distribuito una patch, avviato il riavvio manuale di sistemi compromessi e monitorato la situazione. Al momento, il fix ha raggiunto circa il 70% degli ambienti colpiti.

“Abbiamo avviato riavvii manuali su una parte delle macchine che si trovano in stato critico,” ha aggiunto Microsoft, evidenziando che il processo di ripristino è ancora in corso.

Impatti sui clienti


Sei ore di interruzione rappresentano un impatto significativo per le aziende che fondano le loro attività quotidiane su Microsoft 365. Situazioni come l’impossibilità di inviare un’email cruciale o di accedere a documenti essenziali su OneDrive possono paralizzare interi processi lavorativi.

Questo incidente ci ricorda quanto la dipendenza da piattaforme centralizzate possa trasformarsi in un rischio significativo. E, mentre Microsoft si affanna per riportare la situazione alla normalità, molti utenti si chiedono quanto tempo ancora ci vorrà per ripristinare pienamente i servizi.

Conclusione


Le interruzioni di questa portata vanno ben oltre il semplice inconveniente tecnico, evidenziando l’importanza di un approccio proattivo alla continuità operativa. Le aziende dovrebbero cogliere l’occasione per riesaminare i propri piani di resilienza IT e adottare misure adeguate per garantire che eventi simili abbiano un impatto minimo sulle loro operazioni.

Questo episodio offre una lezione importante: investire nella prevenzione e nella preparazione non è un’opzione, ma una necessità per affrontare le sfide di un mondo sempre più digitale.

Per ora, resta solo da attendere e sperare che Microsoft riesca a completare il ripristino al più presto.

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Keebin’ with Kristina: the One with the TRON Keyboard


Illustrated Kristina with an IBM Model M keyboard floating between her hands.

[Folaefolc] was craving a new keyboard build a few weeks ago and got inspired by the humble 3.5″ floppy disk. So much so that he decided to make a split keyboard with each half having the exact footprint of a floppy — 90 mm x 94 mm. And you know the PCBs have floppy details silkscreened on the back. Just check out the gallery.

A split keyboard with a 3.5" floppy disk footprint for each half. An actual floppy sits between the two halves.Image via [Folaefolc] via redditThis bad boy uses a pair of Liatris microcontrollers, which are made by splitkb and are designed to be drop-in replacements for Pro Micros and an alternative to the RP2040.

The other fun part of this build is that [Folaefolc] used RJ9 connectors to join the halves instead of something like TRRS.

Beneath those candy keycaps are 34 Kailh choc v1 switches shoved into hot swap sockets in case [Folaefolc] changes his mind. Gerbers are available if you want to build one of these cuties!

Via reddit

A Bicycle Built for Two Hands


[Lachlan Kermode] got so heavy into cycling last summer that he figured out the best possible way to do so while getting work done. Now, if only he could get some fresh air as well.

A split keyboard attached to a stationary bicycle.Image by [Lachlan Kermode] via OHRGPhase Zero involved simply sliding the stationary bike under the standing desk, but that didn’t really work for keyboarding. Once someone noted that [Lachlan]’s keyboard is from the ZSA family and pointed him toward the tripod mount, he was on the right track.

This mount is basically just a couple of magnets that attach to the keyboard halves and let you mount them to a standard tripod screw. A couple of camera clamps later, and Bob became [Lachlan]’s proverbial uncle.

Having used it for a while now, [Lachlan] found the most comfort with the halves pointed downward at a 45° angle, which allows him to rest his palms on the handlebars and type fairly comfortably. It’s going to take some experimentation to get it perfect, but he seems to be most of the way there.

The Centerfold: This 90s Japanese TRON Keyboard

A wild Japanese split keyboard from the 90s that was used with the TRON operating system.Image via reddit
No, not TRON (1982). This keyboard refers to the Japanese operating system and Unicode alternative, where TRON stands for The Real-time Operating system Nucleus. I’m not sure how many fingers you’re supposed to have to use this thing, which looks at once both ergonomic and wildly not, what with those faraway pinkie keys. Hey, at least it’s Dvorak? See also Xah Lee’s page and this video for more about these keyboards.

youtube.com/embed/DdleC5v5O0M?…

Do you rock a sweet set of peripherals on a screamin’ desk pad? Send me a picture along with your handle and all the gory details, and you could be featured here!

Historical Clackers: The Fitch (American)

The Fitch typewriter.Image via The Antikey Chop
Yes there are British Fitches as well, and they were slightly different than the American Fitch. I’m guessing that both models bore that wild rear-downstrike typebar arrangement which both distinguished it and doomed it to failure. Be sure to check out the other pictures on the Antikey Chop site, including the really strange layout.

The Fitch could type 78 characters with its 26-key, double-shift keyboard. The 1u Space is of particular interest. Ink was transferred via roller, and the earliest specimens had a pair of reservoirs behind the carriage for spare rollers.

Though this machine looks heavy (at least to me), the Fitch weighed only 11 pounds and took up a cubic foot of space. It was never advertised as a portable, though the Antikey Chopkeep theorizes that they could have been. These Fitches were evidently quite well-built little machines, which makes their lightness that much more intriguing.

ICYMI: ESP32 Hosts Keyboard

An ESP32 acts as USB host and, with a keyboard, makes a nice typewriter.Image via YouTube
You’re likely aware of the USB device mode of an ESP32. But did you know that they can act as HID hosts, too? That’s Human Interface Devices — keyboards, mice, trackballs, and the like.

For this project, [Volos] used the EspUsbHost Arduino library, which makes USB host mode a relatively simple thing to use. Tantamount to success here is the LCD board: it has a dual-role USB-C port, so the hardware required to switch roles is right there.

On the software side, [Volos] created a simple word processing program that saves and loads files from a microSD card, using a four-bit palette to save on memory.


Got a hot tip that has like, anything to do with keyboards? Help me out by sending in a link or two. Don’t want all the Hackaday scribes to see it? Feel free to email me directly.


hackaday.com/2024/11/25/keebin…



Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S


@Politica interna, europea e internazionale
Il fondatore del Movimento 5 Stelle (M5S) Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente che si è chiusa ieri, domenica 24 novembre alla kermesse Nova a Roma con, tra l’altro, l’eliminazione del ruolo del



Faccio gli auguri a Giuseppe Conte e al M5S per la nuova fase che si è aperta. Con M5S abbiamo costruito in varie città coalizioni di alternativa e abbiamo tanti punti di convergenza sulle politiche sociali, ambientali e contro la guerra. Con spirito costruttivo e di confronto debbo dire che lascia perplessi la loro scelta di fare propria la proposta di esercito europeo. Si tratta di un’opzione a cui già si opponeva negli anni ’80 Enrico Berlinguer con i movimenti pacifisti facendo presente che l’Europa non doveva aggiungersi agli altri poli militaristi ma qualificarsi come soggetto che opera per la pace e il disarmo nelle relazioni internazionali.

Se si fa propria la necessità di un esercito europeo diventa difficile sostenere che dobbiamo tagliare le spese militari, fermare i crescenti investimenti sull’industria bellica come nuovo pilastro europeo promossi da Ursula von der Leyen, criticare la logica folle del Patto di Stabilità. Su questa strada si legittimano le richieste della NATO e di Trump di aumentare la nostra spesa militare. Questo esercito in realtà sarebbe semplicemente una scusa per armare ulteriormente la NATO in Europa. Per queste e altre ragioni alle ultime elezioni europee, con Michele Santoro e Raniero La Valle, abbiamo ribadito nel programma della lista Pace Terra Dignità il nostro no all’esercito europeo.

Inoltre appare piuttosto surreale il passaggio dal “basta euro” a una proposta propria di chi sta costruendo l’Europa senza democrazia. Fare un esercito europeo senza una Costituzione, una politica estera e di difesa e senza istituzioni democratiche di riferimento è inaccettabile e perpetua il funzionalismo ademocratico per altro rafforzando un complesso militare industriale europeo che imita il modello di keynesismo militare degli USA e nella UE non avrebbe neanche contrappesi. Pensare che sia la forza militare a garantire la sicurezza è un grave errore. Per altro significa porsi nel quadro di una corsa al riarmo che oggi è in particolare nucleare e accresce l’insicurezza come aveva previsto Gorbaciov denunciando la crescente militarizzazione delle relazioni internazionali indotta dalle scelte degli USA e della NATO a partire dagli anni ’90.

L’Europa ha bisogno non di deterrenza ma di pace. Nel mondo multipolare l’Europa dovrebbe svolgere ruolo di mediazione nei conflitti e di garanzia di politiche di pace e disarmo. Dovremmo chiedere che l’Unione Europea faccia proprio il rifiuto della guerra della nostra Costituzione invece di accodarsi alla tendenza verso il militarismo e lo scontro globale.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea



Attacchi Hacker Oggi in Italia: News in tempo reale sugli attacchi informatici


L’Italia sta vivendo un’escalation di attacchi informatici, con i cybercriminali che colpiscono sempre più frequentemente i settori finanziario, sanitario e pubblico, sfruttando vulnerabilità nei sistemi e nei dispositivi. Tecniche come ransomware e phishing, sono in continua evoluzione, mettendo a dura prova le difese tradizionali delle aziende e delle istituzioni.

In Red Hot Cyber, siamo in prima linea nella difesa contro queste minacce (anche attraverso il nostro gruppo DarkLab), attraverso attività avanzate di Cyber Threat Intelligence (CTI). Le nostre operazioni di monitoraggio e analisi ci permettono di anticipare gli attacchi e proteggere le organizzazioni italiane. Collaboriamo con aziende, enti pubblici e privati per identificare e neutralizzare le minacce in tempo reale, fornendo intelligence strategica per difendere la sicurezza digitale del nostro Paese.

Di seguito, troverete le news in tempo reale relativamente agli aggiornamenti sui nuovi attacchi informatici che riguardano il panorama italiano, per aiutarvi a rimanere informati e preparati contro le minacce emergenti.


L’Italia e la sicurezza informatica


Le infrastrutture IT italiane sono sempre più esposte a minacce informatiche avanzate, mettendo a rischio dati sensibili e servizi critici. Tra le principali minacce spicca il ransomware, con gruppi come Lockbit, 8base, Qilin, Stormous e Cicada3301 (intervistati da Red Hot Cyber) che colpiscono regolarmente settori pubblici e privati. Questi attacchi compromettono dati personali e aziendali, causando gravi danni economici e reputazionali.

Oltre al ransomware, il panorama delle minacce comprende attacchi malware, vulnerabilità zero-day, infostealer e operazioni condotte tramite Initial Access Broker (IaB). Gli attacchi Distributed Denial of Service (DDoS), spesso utilizzati da hacktivisti, paralizzano infrastrutture vitali e interrompono i servizi.

A peggiorare il quadro, gli attacchi sponsorizzati da stati esteri tramite APT (Advanced Persistent Threats) rappresentano una sfida cruciale. Questi gruppi riescono a infiltrarsi nelle reti, rimanendo nascosti a lungo per rubare informazioni strategiche.

L’Italia mostra una fragilità informatica significativa. Solo attraverso politiche concrete e una strategia nazionale di cybersicurezza sarà possibile rafforzare la resilienza del paese contro le minacce informatiche.

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L’utopia novecentesca di portare pace e giustizia in terra

@Politica interna, europea e internazionale

Nel suo bell’editoriale di ieri su huffingtonpost.it, Mattia Feltri affronta il tema, in sé scivoloso, della giustizia internazionale. Un’“ipocrisia“, dice. Lo dice partendo dalla farsa del processo di Norimberga, per infine giungere all’inapplicabilità della sentenza di condanna del



Experimental Drone Flies Like A Bird


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Most RC planes follow a simple control scheme: elevators for pitch, rudder for yaw, and ailerons for roll. This one-to-one mapping keeps things straightforward, and fewer actuators means less weight. But nature has other ideas. Birds achieve flight control through complex, coordinated movements where different body parts can affect multiple degrees of freedom simultaneously. Now, researchers at EPFL have brought this biological approach to robotics with the LisEagle, a drone featuring morphing wings and tail that demonstrate remarkable stability.
All the control surfaces and actuatorsAll the actuators!
The LisEagle packs seven different actuation methods alongside its nose-mounted motor. Three of these control the bird-like wingtips and spreading tail, while the remaining actuators handle more conventional controls: independently twisting wing bases (similar to ailerons) and a tail assembly that combines elevator and rudder functions in its vertical stabilizer.

Testing took place in controlled indoor conditions, with the maintaining position in front of an open wind tunnel. Optical position tracking provided closed-loop feedback and power was provided via a tether to minimize weight. A PID flight controller orchestrated all seven actuators in concert, achieving impressive stability even when faced with induced turbulence or being poked with a stick. In a demonstration of redundancy, the researchers deliberately disabled the twisting wing mechanisms, and the aircraft maintained control using just its wingtips and tail.

The team went further, employing Bayesian optimization to find the most efficient actuator combinations. This revealed potential energy savings of up to 11%, with optimal configurations varying based on airspeed as lift requirements changed.

While research into the flight mechanisms of bees, bats and birds might not immediately translate to practical applications, it deepens our understanding of flight control principles. Don’t be surprised if morphing wings become a more common sight in future aircraft designs.

youtube.com/embed/5n8Mlsi7tFk?…


hackaday.com/2024/11/25/experi…



Italia crocevia tra Est e Ovest. Ecco l’accordo col Giappone sulla Difesa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Da occidente a oriente, sicurezza e innovazione si confermano come un catalizzatore per la diplomazia. È stato firmato a Roma l’accordo Acsa (Acquisition and cross-service agreement) per il rafforzamento della cooperazione bilaterale dei rispettivi Paesi nel settore della difesa. La firma ha



Contro i droni ucraini Mosca punta sui lanciafiamme. Ecco come

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nel contesto della guerra in Ucraina, i droni continuano a giocare un ruolo cruciale, trasformandosi in strumenti sia offensivi che difensivi grazie all’innovazione tecnologica. L’ultima novità arriva dalla Russia, le cui forze armate hanno sviluppato un drone Fpv (First-Person View) equipaggiato con un lanciafiamme. In un



Apollo-era PCB Reverse Engineering to KiCad


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Earlier this year [Skyhawkson] got ahold of a Apollo-era printed circuit board which he believes was used in a NASA test stand. He took high quality photos of both sides of the board and superimposed them atop each other. After digging into a few obsolete parts from the 1960s, he was able to trace out the connections. I ran across the project just after making schematics for the Supercon badge and petal matrix. Being on a roll, I decided to take [Skyhawkson]’s work as a starting point and create KiCad schematics. Hopefully we can figure out what this circuit board does along the way.

The board is pretty simple:

  • approximately 6.5 x 4.5 inches
  • 22 circuit edge connector 0.156 in pitch
  • 31 ea two-terminal parts ( resistors, diodes )
  • 3 ea trimmer potentiometers
  • 7 ea transistors
  • parts arranged in 4 columns


The first thing I did was to create a “dumb” schematic, with no logical significance other than it matched the geometry of the board. The result should match [Skyhawkson]’s diagrams ( it did ).

The next step was to unwrap the parts and connections, with the goal of making recognizable circuits. It was easy to get circuits crossed up and lose track of the original connections. When making a PCB from schematics, if you delete connections and move parts around, you have the rats nest to guide you. But when going the other way, you’re on your own.

To mitigate this, I made a placeholder PCB whose only purpose is to hold the true netlist. Having a correct PCB design provides a way to check the schematic. Go to the PCB editor, update the PCB from schematics, and run a DRC. I little cumbersome, but better than nothing.

As I first studied the diagram, I realized there are really two independent circuits on the PCB, connected by only one signal. This made unfolding and rearranging the parts easier. Not having any clue what this board did, I just untangled each transistor circuit one by one. Knowing the basic function of a transistor, there are only so many ways to orient each one that makes any sense. Soon, familiar circuits began to appear from the jumble of parts.

Obviously this card belonged in a rack system with an interconnecting back plane. We have no idea what these signals do, and that made it more challenging. In addition, there are some signals that seem unnecessary. My speculation is that these are used in PCB testing, test equipment checkout, or perhaps to operate the board in different modes.

Parts


When researching the parts on the board, [Skyhawkson] found a few that were difficult to pin down. By coincidence, even the sketchy details of two such parts gives us clues to the board’s purpose.

Current Sense Resistor


R125 is an X.1 ohm, 3W wirewound resistor. [Skyhawkson] had to peel back conformal coating to find even a partial part number. This resistor conforms to the MIL-R-26/C, RW59 specification. Many other RWxx resistors from this family are still used today, but RW59 seems to have been dropped a long time ago. It might have already been on the way out back in 1962.

Having such low resistance, perhaps 0.1 ohms, it seems likely to be a current sensing resistor. The low value and high wattage reinforces that idea. But I later realized that almost all of the resistors on the board are 3W, which I guess that was the norm back then. This makes the 3 W power rating of R125 less special. Adding to the mystery, one leg of R125 leaves the board. But lacking of a better explanation, I will stick to my initial guess that this is a current sense circuit.

Temperature Compensated Zener


There are several zener diodes on the board, but only one of them has an elusive datasheet — the 1N2625. After combing through old semiconductor data books from the 1960s, I found some interesting information on this Zener diode in Motorola’s Semiconductor Data Book from 1966. This diode comes from a family of temperature compensated Zener diodes 1N262x. Ignoring temperature grades, there are three basic ones 22, 23, and 24, which differ only in their temperature coefficient. But there are two more special ones in the series, 25 and 26, which sport even better TC values and have a slightly lower zener voltage of 9.4 vs 9.7 V.

If you try to track this part over the decades, it seems to have become / been rolled into the 1N937 series that, though obsolete, is still available from Microchip. But this 60 year old zener has a TC that is an order of magnitude better than its modern equivalent. This suggests that the 9.4 V reference voltage on this PCB plays a key role.
260133071N262X Family Zener Diodes, Motorola Data Book 1966, pg 1-27

Best Guess


I see a precision voltage reference, what looks like a differential amplifier, and also know that the board was used in NASA test equipment. I immediately think “sensor interface card” — most certainly designed to interface with a strain gauge. A strain gauge is wired into one leg ( or more ) of a Wheatstone bridge excited by a precision voltage. The bridge imbalance is proportional to the strain of the material being measured. The weak signal is usually boosted by a differential amplifier followed by other conditioning circuits. And if your sensor interface card is flexible, you can also configure it to read RTDs, thermocouples, and other kinds of sensors as well. Sensor interface circuitry would certainly be a common need throughout NASA ground test equipment back in the 1960s, and today as well.

Excitation Driver


If my analysis is correct, the supply takes about +80 VDC on the input before all three zener voltage references become active. That seems a bit high. But back in the 60s, maybe this was a common B+ voltage. But, if you only supply say 28 VDC, transistors Q101 and Q102 bypass the top and bottom zeners. Maybe all that circuitry is there just to allow a wide range of input voltages?
26013309Detail of Excitation Circuit, Best Guess
There seems to be a lot of unused edge connector signals, or at least signals I don’t understand, associated with this section. I have a nagging feeling that some of these might be used by other parts of the system to check that the interface card is present and working, and that the cables to the sensor have not shorted nor broken.

Differential Input Amplifier


On the Hackaday.io project discussion section, hacker [Lauri Pirttiaho] pointed out that four of the transistors appeared to make up a differential amplifier. He is right I believe, and if he got that by just glancing at the PCB photos, I’m really impressed. The circuit appears to drive a load located off-board, presumably generating a voltage to be recorded, plotted, converted to digital data, and/or viewed on meters. The operating point is biased by a current set by the zener and transistor combination CR109 / Q107, but the return path for that current isn’t clear. I guessed it returns through the output power supply return, as drawn on the schematics, but am not 100% confident.

This CR109 / Q107 bias circuit can be turned off by grounding edge connector signal NET17, thus disabling the difference amplifier output transistors. This could be a useful feature for multiplexing a group of sensors boards onto a single using A2D converter. Instrumentation quality A2D converters were probably more expensive back in 1962, so this seems like a reasonably guess.
26013311Detail of Differential Amplifier, Best Guess

Edge Connector, Nets


I connected the external signals up to a 22-pin edge-card connector schematic symbol and labeled them according to my guesses. The hope was that their positions along the card edge connector would give me additional insight. They did not. Lacking any descriptive names for the nets, [Skyhawkson] numbered them. I retained that same scheme here. Note that nets 1 through 21 are go to the card edge, and nets 22 through 36 are internal to the board. He numbered the net names sequentially along the card edge connector. But because of the keying gap in the connector, the net numbers don’t match the connector pin number from pin 5 onwards. For example, connector pin 6 is NET05 and so on.
26013318Detail of Edge Card Connector, Best Guess

Mystery Trimming


The section with the R125 current sense resistor also has a bunch of trimmer potentiometers, and almost all of the connections go off board. It might be use to adjust the gain and offset of the output signal. I also wonder these could somehow comprise the fixed legs of the bridge. I’m at a loss here.

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Lessons Learned and Next Steps?


This KiCad reverse engineering project has been both easier and more difficult than previous ones. The PCB is so simple by today’s standards, and [Skyhawkson] has already done the tedious task of tracing out the connections. He’s also identified all the parts on the board and prepared a bill of materials. This was a great starting point.

In previous projects, I knew the schematic ahead of time or else I had a reasonable idea of the PCB’s functionality and flow of signals. In the case of this Apollo-era board, I knew nothing. It was just a bunch of transistors and supporting discrete components. It made me appreciate modern IC packages, where knowing a part number gives big clues about its function.

Hints can be found in even the simplest parts. Figuring out that diode 1N2625 was a zener with 0.0002 % temperature coefficient was a big clue that a precision voltage reference was present. The low value R125 is probably a current sensing resistor, but what current is being sensed is still not clear.

The redrawn schematics are found in this GitHub repository. If you have any further ideas about how this circuit board might have been used, please let us know in the comments below. If we get enough additional information, maybe [Skyhawkson] can be convinced to power up the board and test it out.


hackaday.com/2024/11/25/apollo…




Venti di guerra


A me pare che i nostri governi stiano assumendo la posizione di Göring, quando nell'intervista a Gustave Gilbert (*) esprimeva il famoso concetto:
"Perché, naturalmente, il popolo non vuole la guerra. Perché mai un poveraccio in una fattoria dovrebbe rischiare la vita in una guerra quando il massimo che può ottenere è tornare alla sua fattoria tutto intero? Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né in America, né tanto meno in Germania. Questo si capisce. Ma, dopo tutto, sono i leader dei Paesi che determinano la politica, ed è sempre semplice trascinare il popolo, che si tratti di una democrazia, di una dittatura fascista, di un parlamento o di una dittatura comunista[...]È facile. Basta dire che sono stati attaccati e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e per aver esposto il Paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in qualsiasi Paese."

(*) Gustave Gilbert "Nuremberg Diary", raccolte delle interviste fatte ad alcuni gerarchi nazisti durante il processo di Norimberga



Tether is being used on a massive scale by large scale drug traffickers, to the point where Tether is sold cheaper in Mexico due to its links to drugs, according to court records reviewed by 404 Media.#News #Crime


Profitti alle stelle, salari al palo. In Italia il sistema delle relazioni industriali è completamente saltato: non resta che il conflitto. Tre documenti, letti in successione, possono aiutarci a mettere a fuoco la situazione dell’Italia di oggi e a capire meglio le cose giuste da fare. Il 29 settembre l’area studi di Mediobanca ha pubblicato il [...]

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Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Su proposta del premier, il governo interrompe comunicazioni e collaborazioni con il giornale dopo le dichiarazioni dell’editore Schocken che criticava l’apartheid e gli attacchi ai Palestinesi che combattono per la libertà.
L'articolo Netanyahu sanziona il quotidiano israeliano Haaretz proviene da



Il #25novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le #donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Numerose sono le iniziative del #MIM.


Stati Uniti-Cina, la nuova partita si giocherà sui mari. Il ruolo dell’Italia nell’analisi dell’amm. Caffio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Gli Stati Uniti sono una nazione marittima. Il nostro modo di vivere dipende da un accesso sicuro, aperto e affidabile agli oceani…I mari ci collegano ai mercati esteri dove compriamo e vendiamo forniture essenziali a far crescere la nostra economia e sostenere posti



Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: “Le istituzioni sostengano chi denuncia”


@Politica interna, europea e internazionale
Giornata contro la violenza sulle donne, le parole di Mattarella In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra oggi, lunedì 25 novembre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le istituzioni a sostenere

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Firenze: Guglielmo Mossuto della Lega dice basta ai blitz spot. Con tanto di esclamativo!



Firenze.
Inveisce Guglielmo Mossuto, capogruppo(*) della Lega in consiglio comunale: "Agenti di Polizia Municipale impiegati per far multe ai commercianti o sequestrare merce agli abusivi. Quando per spaccio, degrado e furti in centro? Basta blitz spot!"

Ma anche basta spritz. O fist fuck.
E diamoci una regolata anche con gli esclamativi.

La #Lega o chi per essa hanno fatto le gonadi a scottadito per decenni all'amministrazione, agli addetti stampa e purtroppo anche alle persone serie, frignando contro chi vendeva borse e poster ai turisti occupandissolopùbbliho e poi i'ddegràdo e l'insihurézza.
Ogni tanto la gendarmeria di Palazzo Vecchio fa il solito pattuglione che sanziona cassettate di incapenti, ma adesso non gli va più bene perché c'è gente -nonostante la propaganda e i campi di concentramento in #Albania- che ai turisti e anche a qualche fiorentino dedica tutt'altre attenzioni. Quindi ci vorrebbe la polizia locale con il #taser, per fare ZAP! contro i négher recalcitranti e portarli tutti subito in prigione, loro e il loro andare in giro che fa calare i prezzi degli immobili.
E sul taser la Lega ha puntato molto; addirittura di più che sugli spruzzini piccanti intesi come indispensabili per la sicurezza femminile.
Gli spruzzini piccanti non si sa quanti stupri abbiano evitato. Di sicuro sono entrati da anni nella panoplia minima del malintenzionato e hanno causato più o meno direttamente almeno undici morti accertati. Otto nel 2018 alla #LanternaAzzurra di #Corinaldo e tre l'anno precedente in Piazza #SanCarlo a #Torino.
Adesso chiunque si interessi dei comunicati stampa di gente che a Firenze non è mai stata parte di alcuna soluzione e che quindi fa di tutto per farsi considerare parte dei problemi, viene a sapere che nel novembre 2024

quattro ragazzi di origine straniera minacciavano a Novoli le persone alla fermata della tramvia con uno strumento a scariche elettrice tipo taser.


Gentilissimo, è lo stesso Guglielmo #Mossuto a far sapere a tutti che adesso anche il taser è entrato nell'uso degli stessi operatori economici che si avvalgono -con buon successo- degli spruzzini piccanti.
La Lega ha conquistato un altro alloro.


(*) A furia di comunicati stampa e di aperitivi con i soliti dieci badolla la Lega è passata a Firenze dagli oltre venticinquemila voti del 2019 ai meno di novemila del 2024. Il risultato è che il gruppo dei consiglieri della Lega assomma oggi al solo #GuglielmoMossuto, che può orgogliosamente fregiarsi del titolo di capogruppo di se stesso.




Io manderei prima i fancazzisti di Montecitorio, quelli che hanno creato tale situazione, almeno la risolvono loro.


All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Un nuovo gruppo di ultradestra all'interno del movimento dei coloni sta cercando di aprire un altro fronte di conquista
L'articolo All’interno del movimento israeliano per la colonizzazione del Libano meridionale proviene da Pagine Esteri.



Il Comitato politico nazionale esprime grande preoccupazione in merito all’improvvisa accentuazione della drammaticità della situazione economica, già grave, in cui versa il Partito.

È del tutto evidente che le ultime iniziative degli Enti verso i quali si è formato nel corso degli anni l’enorme debito che ci affligge, innanzitutto Agenzia delle entrate, disegnano un quadro radicalmente diverso da quello che, fino ad ora, ci aveva consentito, con vari artifici e molti sacrifici, di gestire il debito stesso.

La possibilità per gli Enti creditori di poter agire direttamente sui depositi e perfino su alcune entrate ricorrenti, come ad esempio gli affitti, azzerando le lungaggini della tradizionale esazione delle cartelle, fa venir meno ogni alternativa all’obbligo della certezza del pagamento di quanto dovuto.

Il Cpn impegna pertanto tutto il Partito ad uno sforzo collettivo straordinario per far sì che il Partito possa superare un momento di difficoltà più grave, anche per la sua diversa natura, di tutti quelli che abbiamo fin qui affrontato.
Si tratta di dar vita immediatamente ad una campagna straordinaria di sottoscrizioni diffusa , articolata e di massa, con l’obiettivo di raccogliere almeno 50/70.000 euro entro breve tempo.

La cifra che ci prefiggiamo di raccogliere corrisponde a poco più di 5/7 euro ad iscritto/a. Siamo consapevoli di quanto già fanno quotidianamente le/gli iscritte/i per mandare avanti Circoli e Federazioni riteniamo che ci si debba muovere anche e soprattutto verso l’esterno. Ci sembra utile, però, fissare un obiettivo che responsabilizzi tanto le strutture periferiche quanto le iscritte e gli iscritti al suo raggiungimento.

A tale scopo, si danno le seguenti indicazioni:


  • Lancio sottoscrizione straordinaria e nomi di singoli e federazioni vanno pubblicati sul sito
  • Si chiede alle compagne e ai compagni che partecipano ai congressi di circolo e di federazione di versare un piccolo contributo personale e volontario che le federazioni debbono inviare IMMEDIATAMENTE al nazionale.
  • Si proponga poi un contributo per il congresso dal titolo “La tredicesima per il dodicesimo”
  • Raccolta diretta di fondi con il classico “blocchetto” rivolto, per esempio, al giro di conoscenti, parenti, colleghi di lavoro, ecc.
  • Lettera del segretario nazionale a personalità esterne e a iscritte/i e dei segretari di federazione e regionali analoghe
  • Mercatini (libri, oggettistica, abbigliamento, ecc)
  • Sottoscrizioni a premi in tutti i territori, le cosiddette lotterie, gestite a livello provinciale ma organizzate contestualmente a livello regionale
  • raccolta di fondi tramite crowfounding su piattaforme dedicate


Nell’immediato, il Cpn


  1. sollecita tutte le Federazioni che siano in grado di farlo a versare la somma di 500 euro al nazionale a titolo di prestito per il quale riceveranno una “lettera di credito”.
  2. sollecita tutte/i le/i componenti che ancora non lo abbiano fatto a sottoscrivere il versamento periodico (RID) e lancio campagna 2000 rid per il partito da raggiungersi entro la data del congresso nazionale con obiettivi distribuiti proporzionalmente tra federazioni.
  3. dà mandato al Tesoriere di verificare, in accordo con le strutture interessate, la possibilità di procedere alla messa in vendita di immobili oltre quelli già deliberati dalla direzione che vanno comunque proposti al cpn.
  4. in caso di protrarsi “emergenza” dà mandato alla segreteria, solo come estrema ratio, di verificare entro il 31 dicembre la possibilità di tenere il congresso nazionale on line o altrimenti di promuovere una “cassa di mutuo soccorso” per garantire la partecipazione e preservare l’efficacia del congresso nello spazio pubblico (sociale, politico, mediatico).
  5. Dà mandato alla segreteria di procedere al lancio della campagna di tesseramento 2025.


Durissimo tenere dietro a tutto, appena passato settembre. Sembrano tutti diventati pazzi



Il mio album preferito del gruppo... attendo paziente


Interessante... per i fans...

rollingstone.it/musica/news-mu…



Anche Microsoft ci è cascata: addestra i sistemi di AI con i dati degli utenti e fa di tutto per impedire una libera scelta.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/anche-mi…
Ho posato gli occhi su questa notizia. (presente anche qui per i nostalgici). In tanti stanno seguendo questa strada e non è affatto una bella

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@ a couple of potentially interesting news for the project:


  • we've had the app officially accepted on F-Droid 🎉🎉🎉
  • I've setup the Kover plugin to calculate the test coverage, generate a report at each build and upload it to Codecov to monitor how I'm progressing with unit testing (the value is still low but I'm going to work to improve it);
  • I received a contribution yesterday night on accessibility, which I had been working on in a recent PR, and this is definitely an area where the app will be improved in the near future.

Thanks to pvagner for the contribution! Have a nice weekend and #livefasteattrash #procyonproject



Bologna nel cuore...


Mi piaceva vagare per le strade di Bologna, cercando di fermare delle sensazioni... l'unico obiettivo di una fotografia per come l'interpreto io.
In questi pochi scatti una notte di pioggia passata in solitaria girando per locali, ascoltando la musica per radio, e chiudendo il giro all'edicola "la Sveglia" (poi diventata Rizzoli) in via dei Mille...
Sperando di riuscire a trasmettere uno stato d'animo di un "biassanot" 😀


Ci sono delle cose che non mi tornano sulla situazione fra Israele e Palestina.
Israele è famosa per i suoi sistemi di sicurezza, tanto che li vende anche agli altri governi. Come ha fatto allora a non accorgersi di cosa Hamas stesse preparando e poi ha messo in pratica?
Risposta 1: nonostante tutto sono degli idioti (non credo proprio).
Risposta 2: sapevano tutto e hanno lasciato che accadesse per avere un motivo per attaccare la striscia di Gaza.
Hamas ha preso degli ostaggi ed ora Israele usa la scusa della loro restituzione come motivo per continuare l'azzeramento di Gaza.
Se veramente Hamas vuole fare finire tutto questo, perché non rilascia gli ostaggi?



Che in Italia ormai l’informazione sia totalmente asservita e pilotata non è un mistero, ma questo giornale ha superato ogni limite di decenza.

Non si tratta più di doppia morale o semplice propaganda ma di servilismo e meschinità!

Acc. Giuseppe Sottile



Con il mandato di arresto contro Netanyahu, abbiamo l'ennesima dimostrazione di come l'occidente usa 2 pesi 2 misure, così come tutta la sottomissione e servilismo dei governi, soprattutto di quello italiano. Poveri noi che li lasciamo fare...


Guardando una mela


Ecco. Se fossero i nostri figli a guardare così una mela, quanta voglia avremmo di "capire le ragioni" degli altri?
La foto, eccezionalmente efficace, è di Ebrahim Noroozi, un fotografo iraniano, e fa parte delle immagini del World press photo 2024, da vedere.

è solo una, il link al World Press Photo è questo:

worldpressphoto.org



pixel.redsnake.io/p/ai.artwork…


Ciao a tutti, sono sempre io. Chiara. Dato che mi cimento da un po' con la AI generativa ho pensato di aprire questo account dove pubblicare le mie creazioni. Si tratta di immagini da me create a partire da foto vere o totalmente di fantasia. Spero che vi piacciano


🔴🔴Julian Assange visita l'artista che ha tenuto in ostaggio opere d'arte per 45 milioni di dollari.
Leggi l'articolo sul nostro sito 👇
freeassangeitalia.it/julian-as…


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info@freeassangeitalia.it Siamo volontari in lotta per la liberazione del coraggioso giornalista investigativo Julian Assange. Vogliamo far capire, in Italia e ovunque, che sotto processo non è soltanto Julian ma anche il nostro #DirittoDiSapere!

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Julian Assange visita l’artista che ha tenuto in ostaggio opere d’arte per 45 milioni di dollari


Originale consultabile al link: theartnewspaper.com/2024/11/21… Andrei Molodkin aveva minacciato di distruggere opere di Picasso e altri artisti se l’attivista fosse morto in prigione. Ora espone un ritratto di Assange in una nuova mostra. Andrei Molodkin, l’artista che all’inizio dell’anno ha fatto notizia quando ha preso in “ostaggio” opere d’arte per un valore di 45 milioni […]


freeassangeitalia.it/julian-as…

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