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Spese militari, la Russia accelera e l’Europa tentenna. Quali implicazioni per la Nato?

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La spesa globale per la Difesa continua ad aumentare. Come riportato nel Military Balance 2025, il report annuale realizzato dall’International institute for security studies (Iiss), le spese combinate per la Difesa hanno raggiunto nel 2024 la cifra



Adania Shibli e i libri che fanno paura


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La scrittrice palestinese a Napoli e Salerno il 13 e 14 febbraio per Femminile palestinese
L'articolo Adania Shibli e i libri che fanno paura proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/02/13/med…



@RaccoonForFriendica version 0.4.1-beta11 has been released yesterday and is available for testing.

Its "latest and greatest" are:
- tags in post headers in your timeline (if that post is included due to you following one orore hashtags);
- new post detail layout which makes it easier to view relationships between posts and replies and load more replies on demand.

The initial depth of nesting (higher values imply loading will be less performant, lower values imply you'll see more often the "load more replies" button due to threads being partially downloaded).

It is the best I can do with the current Mastodon APIs but it looks ok-ish and, which is more important to the user who asked for this feature I guess, it makes it easier to follow conversations.

Let me know what you think, and if I accidentally broke anything and in the meantime, as usual, #livefasteattrash

#friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #fediverseapp #raccoonforfriendica #kotlin #multiplatform #kmp #compose #cmp #opensource #foss #procyonproject

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in reply to Jupiter Rowland

@Jupiter Rowland Thanks for nice explanation. Now I understand we need to make sure #friendica does also respect this so called conversation containers. So the question is not for @𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻‍💻🍕 but for !Friendica Support
in reply to Peter Vágner

@Peter Vágner Aside note:

As far as I know, you can only send posts to a Friendica forum with an exclamation mark to have them forwarded to all members. But you cannot do that with comments, not in a conversation whose (start) post did not go to that forum.

On Friendica and all its descendants, a reply is never a stand-alone post. It's always a comment on another post.

Thus, mentioning a Friendica forum in a comment with an exclamation mark is futile.

#Long #LongPost #CWLong #CWLongPost #FediMeta #FediverseMeta #CWFediMeta #CWFediverseMeta #Friendica #FediTips

RaccoonForFriendica reshared this.



On the Original Punched Cards


If you mention punch cards to most people, they’ll think of voting. If you mention it to most older computer people, they’ll think of punching programs for big computers on cards. But punched cards are much older than that, and [Nichole Misako Nomura] talks about how the original use was to run looms and knitting machines and — thanks the Internet Archive — you can still find old cards to drive modern machines.

According to the post, a dedicated group of people own old commercial knitting machines, and with some work, they can use archived punch cards with patterns that predate the computerized world. The Jacquard loom was famously the first machine to use cards like this, and it is no secret that they were the inspiration for Hollerith’s use of cards in the census, which would eventually lead to the use of cards for computing.

This is an interesting example of format issues. There are many card patterns stored on the Internet, but getting from a digital image to a workable card or even a set of instructions. But it is doable. You have to wonder if pulling old data off other, more modern media will be workable in the future.

If you want to relive (or try for the first time) keypunching, you can use your browser. The Jacquard loom may be ancient history, but it has many spiritual descendants.


hackaday.com/2025/02/12/on-the…



Ivanti Nel Mirino: La Vulnerabilità Con CVSS 9.9 Potrebbe Essere Sfruttata A Breve!


Martedì Ivanti ha rilasciato le correzioni per quattro vulnerabilità critiche nei suoi prodotti Connect Secure, Policy Secure e Cloud Services Application (CSA) , tra cui una falla con punteggio CVSS di 9,9 che potrebbe essere sfruttata da un aggressore con privilegi bassi.

Questo bug più grave, tracciato come CVE-2025-22467 e che interessa le versioni di Ivanti Connect Secure precedenti alla 22.7R2.6, è un buffer overflow basato sullo stack che potrebbe portare all’esecuzione di codice remoto (RCE) da parte di un aggressore autenticato. A differenza degli altri tre difetti critici, CVE-2025-22467 non richiede privilegi di amministratore per essere sfruttato.

Gli altri tre difetti critici hanno punteggi CVSS di 9,1 e possono essere sfruttati da un aggressore remoto autenticato con privilegi di amministratore. CVE-2024-38657, che colpisce le versioni di Ivanti Connect Secure precedenti alla 22.7R2.4 e le versioni di Policy Secure precedenti alla 22.7R1.3 e può consentire a un aggressore di scrivere file arbitrari tramite controllo esterno dei nomi dei file.

Il CVE-2024-10644 è un difetto di iniezione di codice che interessa le stesse versioni di Connect Secure e Policy Secure di CVE-2024-38657 e potrebbe causare RCE.

Il CVE-2024-47908 invece, riguarda le versioni di Ivanti CSA precedenti alla 5.0.5, comporta un difetto di iniezione di comandi del sistema operativo nella console Web di amministrazione e potrebbe anche causare RCE da parte di un aggressore autenticato con privilegi di amministratore.

I clienti Ivanti possono risolvere queste falle critiche installando le versioni più recenti del prodotto: Ivanti Connect Secure 22.7R2.6, Ivanti Policy Secure 22.7R1.3 e Ivanti CSA 5.0.5.

Non ci sono indicazioni che queste falle siano state sfruttate attivamente, ha osservato Ivanti, e si raccomanda di applicare patch immediate per impedirne lo sfruttamento. Ivanti raccomanda inoltre di seguire le sue best practice di configurazione della sicurezza per impedire ai malintenzionati di superare l’autenticazione per sfruttare falle come CVE-2025-22467.

Le vulnerabilità di Ivanti sono spesso prese di mira dagli attori delle minacce, tra cui gruppi di minacce sponsorizzati dallo stato. All’inizio di quest’anno, Ivanti ha rilasciato una patch di emergenza per uno zero-day sfruttato in Connect Secure tracciato come CVE-2025-0282 che potrebbe portare al controllo remoto del sistema.

Attualmente sono presenti 24 falle nei prodotti Ivanti, incluse nel catalogo delle vulnerabilità note sfruttate (KEV) gestito dalla Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, metà delle quali sono state aggiunte nel 2024 e nel 2025.

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“Zero Day”: il thriller politico su Netflix che devi vedere con De Niro presidente USA


Robert De Niro è il protagonista del suo primo ruolo in una serie TV: uscirà il thriller politico “Zero Day” su Netflix il 20 febbraio 2025. In precedenza, l’attore 81enne era apparso in televisione solo una volta: in un episodio della serie argentina “Nada” nel 2023.

In un thriller politico De Niro interpreta l’ex presidente degli Stati Uniti George Mullen, che torna al lavoro dopo un devastante attacco informatico. Durante la proiezione a Londra, l’attore ha ammesso che girare sei episodi è stato paragonabile, in termini di carico di lavoro, a girare tre lungometraggi consecutivi. Paragonò l’esperienza alla traversata a nuoto della Manica: “Dovevi continuare ad andare avanti altrimenti verrai affondato”.

I creatori della serie Eric Newman e Noah Oppenheim hanno costruito la trama attorno a un attacco ai sistemi chiave del Paese. Gli hacker criminali paralizzano il controllo del traffico aereo e le banche, scatenando il caos in tutta l’America. A questo punto, l’attuale presidente Evelyn Mitchell, interpretata da Angela Bassett, si rivolge a Mullen per chiedere aiuto: dovrà guidare una commissione speciale e trovare i colpevoli.

Secondo Newman, sono stati fortunati con il cast: nessuno degli attori invitati ha rifiutato di partecipare al progetto, cosa che accade molto raramente. La serie è interpretata da Jesse Plemons nel ruolo dell’ex assistente di Mullen, Roger Carlson, e Lizzy Caplan in quello della figlia, la deputata Alexandra Mullen. A loro si sono uniti Connie Britton, Joan Allen e Matthew Modine.

La trama non è incentrata solo sulla lotta contro un attacco informatico, ma anche su un mondo in crisi. Mullen dovrà confrontarsi con personaggi potenti e con le loro ambizioni personali, e cercare la verità in mezzo a un’ondata di disinformazione.

I critici paragonano Mullen a Jimmy Carter, entrambi uomini noti per la loro umanità e schiettezza, sebbene durante le loro presidenze siano stati spesso criticati per non essere stati abbastanza duri. De Niro afferma di non aver basato il suo personaggio su specifiche figure politiche, ma afferma di identificarsi con la sincerità di Carter nel trattare con le persone. Per Mullen la cosa più importante è la volontà di parlare con franchezza, anche se ciò potrebbe danneggiare la sua carriera politica.

In “Zero Day”, la situazione politica attuale negli Stati Uniti viene analizzata attraverso il prisma di eventi di fantasia. I creatori esplorano il modo in cui l’equilibrio di potere cambia durante una crisi e pongono la domanda: “Come si fa a restare sulla buona strada in un mondo nel caos?”

Le riprese si sono svolte durante la pandemia a New York e Washington. L’attore ha apprezzato la scelta della location: lavorare nella sua città natale gli ha permesso di trascorrere più tempo con la famiglia. Tra l’altro, ha partecipato alla creazione del progetto in qualità di co-produttore, lavorando a stretto contatto con il team creativo in tutte le fasi della produzione. Il suo coinvolgimento ha contribuito ad aggiungere ulteriore profondità e autenticità alla storia.

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Fortinet CVE-2025-24472: Gli Hacker Criminali Cercano Informazioni Per Il Suo Sfruttamento


Sul noto forum underground un utente dallo pseudonimo Anon141234 riporta la CVE-2025-24472, che affligge i prodotti Fortinet. Oltre a chiedere informazioni è interessato ad un Proof Of Concept.

Questa vulnerabilità di tipo Authentication Bypass, sfruttabile su FortiOS e FortiProxy non aggiornati, consente ad un attaccante di guadagnare privilegi di super-admin tramite richieste al modulo websocket Node.js.

La CVE è riconosciuta da Fortinet sul proprio sito Product Security Incident Response Team (PSIRT) dove potete trovare gli IOC (indicatori di compromissione), i metodi di mitigazione e la tabella delle versioni di FortiOS e FortiProxy vulnerabili.

La CVE è recentissima e pare essere un’evoluzione della precedente CVE-2024-55591 di cui ci siamo occupati pochi giorni fa, trovate l’articolo a questo link.

Non abbiamo trovato, per adesso, analisi tecniche della CVE (oltre a quella ufficiale fatta da Fortinet), POC o exploit pubblici disponibili in rete; ma con una classificazione di livello 9.6 (Critical) e con la possibilità di bypassare l’autenticazione e guadagnare i privilegi di super-admin non tarderà ad essere reso pubblico qualcosa su GitHub. Nel frattempo (probabilmente con exploit closed e non pubblici), la vulnerabilità risulta attivamente sfruttata in rete come confermato da Fortinet e dal CSIRT nazionale.

Come detto, il CISIRT nazionale ha emesso un bollettino di sicurezza il 12 febbraio 2025 alle 9.22 indicando in una nota che “la vulnerabilità CVE-2025-24472 risulta essere sfruttata attivamente in rete.”

I dispositivi esposti e potenzialmente vulnerabili sono tanti. La cosa si fa ancora più “semplice” quando gli hacker “aiutano” gli hacker. Infatti Il 14 gennaio 2025 (più o meno in corrispondenza del riconoscimento della CVE-2024-55591) il gruppo Belsen_Group allo scopo di, “solidificare nella vostra memoria il nome del loro gruppo”, ha regalato un file contenente 15.000 configurazioni in chiaro di firewall compromessi, sfruttando CVE precedenti, e il dump delle credenziali VPN.

Il file, suddiviso per IP del dispositivo compromesso, riporta anche centinaia di IP geo-localizzabili sul territorio italiano.

Le raccomandazioni del produttore ma in generale le best practies sono sempre le stesse: disabilitare l’accesso pubblico all’interfaccia amministrativa del firewall, limitarne l’accesso con ACL o filtro su IP sorgenti, monitorare gli avvisi di sicurezza e applicare le patch e gli aggiornamenti.

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Le scuole come comunità di riconoscimento. Una conversazione con Michael White (parte 1)


Di Michael White conosciamo il contributo a un modo di lavorare insieme ai bambini rendendoli protagonisti o, per dirla con la metafora narrativa, narratori in prima persona.
Qui parla a lungo di situazioni di “abuso tra pari”, o, come usiamo dire abitualmente, comportamenti di bullismo.

connessioni.cmtf.it/le-scuole-…



I ricordi Falsi Mandano in confusione i ChatBot. La nuova tecnica di iniezione indiretta di Query


Il ricercatore Johann Rechberger ha scoperto un nuovo metodo di attacco contro Gemini, il chatbot di Google, che permette di impiantare falsi ricordi a lungo termine nella rete neurale. Questo attacco sfrutta tecniche di iniezione indiretta di query e invocazione ritardata di strumenti, già utilizzate in passato per aggirare le protezioni delle piattaforme di intelligenza artificiale. La capacità di modificare la memoria del chatbot potrebbe avere implicazioni significative, dalla diffusione di informazioni errate fino alla manipolazione delle risposte fornite agli utenti.

I chatbot come Gemini di Google e ChatGPT di OpenAI sono progettati per resistere a comandi dannosi, ma gli hacker sviluppano costantemente nuove strategie per ingannarli. La vulnerabilità individuata in Gemini permette di alterare la memoria a lungo termine, rendendo il chatbot più suscettibile alla manipolazione. Questo potrebbe compromettere la qualità e l’affidabilità delle informazioni fornite, generando risposte distorte o addirittura pericolose.

Non è la prima volta che Rechberger evidenzia falle di sicurezza nelle IA conversazionali. In precedenza, ha dimostrato come Microsoft Copilot potesse essere indotto, tramite e-mail o documenti dannosi, a cercare dati sensibili nella casella di posta di una vittima e inviarli a un attaccante. Microsoft ha corretto la vulnerabilità, ma il problema di fondo legato alle iniezioni di richieste indirette è rimasto irrisolto. Ora, lo stesso principio viene applicato a Google Gemini, con la possibilità di influenzare permanentemente la sua memoria.

L’attacco si basa su un trucco ingegnoso: il documento dannoso non contiene comandi diretti, ma include una condizione nascosta che si attiva solo quando l’utente esegue una determinata azione. Ad esempio, se si chiede direttamente a Gemini di eseguire un’operazione vietata, il sistema la bloccherà. Tuttavia, se il comando viene attivato in risposta a una richiesta generica dell’utente, le protezioni possono essere aggirate. I dati estratti possono poi essere trasmessi all’attaccante attraverso link incorporati in risposte testuali.

Il nuovo metodo scoperto da Rechberger si spinge oltre, manipolando la memoria a lungo termine di Gemini. Quando un utente carica un documento e chiede un riepilogo, il testo dannoso altera il processo di sintesi, inducendo il chatbot a memorizzare informazioni false. Se poi l’utente conferma passivamente con risposte come “sì” o “capisco”, il sistema integra tali informazioni nei suoi dati a lungo termine. Più a lungo questi falsi ricordi restano attivi, più sarà difficile individuarli e correggerli, rendendo l’attacco estremamente insidioso.

Google ha riconosciuto la vulnerabilità ma minimizza i rischi, sostenendo che il problema richiede un’interazione attiva dell’utente e che i ricordi a lungo termine possono essere visualizzati ed eliminati manualmente. Tuttavia, Rechberger avverte che la capacità di inserire informazioni false nella memoria dell’IA potrebbe avere conseguenze gravi, soprattutto in ambiti come la sicurezza informatica e la diffusione di notizie. Sebbene Google abbia implementato restrizioni per limitare questi attacchi, il problema delle iniezioni indirette di query rimane aperto, e gli hacker continuano a sviluppare nuove strategie per sfruttarlo.

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Cerco informazioni su eventi #Jazz a #Barcellona - avete consigli su come trovarne qui nel #Fediverso ? Un hashtag #BarcellonaJazz forse aiuta ? Ci sono gruppi ? Sistemi di ricerca avanzati ? Chiedo a ChatGPT ? Chiamo Chi l'ha Visto ?

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‼️Messaggio di Gabriel Shipton, fratello di Julian Assange. Traduzione di Patrick Boylan che ringraziamo.


Istanbul: arrestati due sindaci e otto consiglieri per legami con il PKK


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli arrestati, tutti membri del principale partito di opposizione turco, il CHP, sono accusati di avere legami con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan
L'articolo Istanbul: arrestati due sindaci e otto consiglieri per legami con il PKK pagineesteri.it/2025/02/12/asi…



Il voto è la nostra rivolta - LIVE PRIMA GIORNATA

youtube.com/live/KnzEMkCOTc8?s…

Parte la campagna per il voto ai quesiti referendari sui temi del lavoro e della cittadinanza. Il 12 e il 13 febbraio a Bologna si terrà una grande assemblea...


Ecco perché la riforma dell’export militare resta necessaria. Parla Festucci

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Sulle esportazioni della difesa, il fatto che a scegliere sia il governo è un fatto di democrazia industriale, e la riforma della legge 185/90 andava esattamente in questa direzione. Considerarlo, invece, una diminuzione del controllo governativo sul tema è un fatto di



Bon Iver – annunciato il nuovo album
freezonemagazine.com/news/bon-…
Dopo essere tornato, lo scorso anno, con l’EP SABLE, Justin Vernon ha annunciato il suo primo album dei Bon Iver dal 2019. SABLE, fABLE uscirà l’11 aprile via Jagjaguwar. Il progetto, composto da 12 tracce, si apre con i quattro brani dell’EP – “…”, “Things Behind Things Behind Things”, “S P E Y S I […]
L'articolo Bon Iver – annunciato il nuovo album proviene da FREE ZONE MAGAZINE.


Meno controllo, più autonomia. Il nuovo software per sciami di droni

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il concetto di drone swarming è uno di quelli più discussi dalla comunità strategica mondiale, che vede nell’impiego di estese reti di sistemi unmanned coordinate da un’unica entità centrale una delle dinamiche che andranno a dominare i conflitti del futuro. L’ultimo prodotto



Leonardo, Rheinmetall o realtà d’oltreoceano? Chi punta su Iveco Defence Vehicles

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’annuncio da parte dell’amministratore delegato del gruppo Iveco, Olof Persson, del possibile scorporo delle attività della Difesa, che comprende soprattutto Iveco Defence Vehicles (Idv), attraverso uno spin-off, è stato letto soprattutto alla luce dei



Musk told reporters all of DOGE's actions are "maximally transparent." The website tracking waste is currently about an imaginary architecture firm.

Musk told reporters all of DOGEx27;s actions are "maximally transparent." The website tracking waste is currently about an imaginary architecture firm.#Wastegov #ElonMusk #DOGE #WhiteHouse



Si sono fidati dell'UE sti somari.


Estonia: dopo l’entrata nella rete UE, sale il prezzo dell’elettricità

A due giorni dall’uscita dalla rete elettrica russa per entrare in quella dell’UE, oggi, martedì 12 febbraio, il prezzo medio dell’elettricità in Estonia ha superato i 190 euro per megawattora, raggiungendo la cifra massima per questo 2025. Da quanto traspare dai dati della borsa Nord Pool, i prezzi sono rimasti elevati sin dalle prime ore del mattino, ma i costi sembrerebbero destinati a toccare il loro picco in circa due distinte occasioni durante la giornata, raggiungendo la cifra di 340 euro per megawattora. In questo momento, la cifra precisa è di 191,25 euro per megawattora, mentre nella mezzanotte di oggi si fermava a 126 euro. Nell’arco di un’ora, verso l’una di notte, è schizzato a 190 euro.

L'indipendente



This week we discuss a new Microsoft study that finds using generative AI is "atrophying" people's cognition and critical thinking skills, the right's war on Wikipedia, and, in the subscriber's section, the idea of posting against fascism.

This week we discuss a new Microsoft study that finds using generative AI is "atrophying" peoplex27;s cognition and critical thinking skills, the rightx27;s war on Wikipedia, and, in the subscriberx27;s section, the idea of posting against fasc…#podcasts




Il Ministro Giuseppe Valditara, con il Ministro dell’Istruzione egiziano Mohamed Abdel Latif, ha inaugurato oggi il #VillaggioItalia, l'evento dedicato all'istruzione tecnica e professionale, organizzato in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia al…


Libri di poesie


- Fernando Pessoa – Poesia di Álvaro de Campos – Adelphi 1993 - 6€
- Wislawa Szymborska - Vista con granello di sabbia. Poesie (1957-1993) - Adelphi 2004 - 8€
- Pier Paolo Pasolini – La nuova gioventù – Einaudi 1981 - 8€
- Sergej Aleksandrovic Esenin – Poesie – Garzanti 1981 - 9€
- Sandro Penna – Poesie – Garzanti 1973 - 9€
- Umberto Piersanti – I luoghi persi – Einaudi 1994 - 9€
- Wislawa Szymborska – La fine e l’inizio – Scheiwiller 1997 - 8€
- Wislawa Szymborska – Gente sul ponte – Scheiwiller 1996 - 8€
- Abbas Kiarostami – Un lupo in agguato. Poesie – Einaudi 2003 - 9€

Per info, dettagli e acquisti scriveteci o venite a trovarci in libreria o su www.semidinchiostro.com

Libreria Semi d'inchiostro
Via Serraloggia 24, Fabriano



Sempre detto che faceva musica di merda.
thehill.com/homenews/administr…



"Il rischio che dopo essere stato usato per indebolire la Russia il paese venga di fatto abbandonato alla propria sorte dagli Stati Uniti, e spogliato delle proprio risorse, è molto alto."

Tutto questo è orribile, ma era imprevedibile? No, e anzi era stato previsto e paventato da molte voci contrarie all'escalation militare. Certo, poteva anche andare diversamente, la Russia poteva anche collassare per esempio, proprio a causa del conflitto, e a dire il vero tutto può ancora cambiare da un momento all'altro, perché sappiamo bene che la storia prende svolte repentine in certi frangenti; ma resterebbe comunque il fatto che l'azzardo fatto sulla pelle della popolazione Ucraina è stato enorme. Secondo me questo azzardo non andava fatto, perché le forze in campo troppo impari, il coinvolgimento del blocco occidentale troppo condizionato, le ragioni del conflitto troppo radicate in un humus di nazionalismo. Resto sereno con me stesso di non aver mai avallato questo massacro.

Qui un aggiornamento interessante sulla situazione, che del resto è in continua evoluzione:

pagineesteri.it/2025/02/12/mon…




PODCAST. Cina: no alla pulizia etnica in Palestina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Pechino interviene contro l'idea di Trump di una Riviera senza palestinesi a Gaza: "Gaza appartiene ai palestinesi ed è parte inseparabile del territorio palestinese".
L'articolo PODCAST. Cina: no alla pulizia etnica in Palestinahttps://pagineesteri.it/2025/02/12/oriente/la-cina-no-alla-pulizia-etnica-in-palestina/



linkiesta.it/2025/02/la-linea-…

se davvero le nuove generazioni credono nell'uomo forte, il periodo di prolungata in europa è davvero finito. anche perché l'unico motivo per cui in europa non abbiamo assistito a una terza guerra mondiale di gb+francia contro germania+italia o qualsiasi altra combinazione a vostra scelta è l'unione europea vs nazionalismi. non si può scegliere di avere gli interessi nazionali al primo posto assoluto e un mondo di pace. è come volere la moglie ubriaca e la botte piena.l'egoismo genera necessariamente guerra. se il "popolo" non ama le soluzioni di compromesso è la fine. ma del resto già con trump il cambiamento climatico ha messo di esistere. già quello è un colpo mortale per la sopravvivenza della civiltà umana. appena gli effetti del cambiamento climatico diventeranno ingestibili ci riempiremo di così tante guerre, che questo sembrerà un periodo di pace mondiale.





UCRAINA: Trump vuole 500 miliardi in terre rare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'Ucraina rischia di essere abbandonata da Trump, che ora pretende 500 miliardi in terre rare come risarcimento per gli aiuti finora inviati a Kiev. L'UE teme di essere tagliata fuori da un negoziato diretto Usa-Russia
L'articolo UCRAINA: Trump vuole 500 pagineesteri.it/2025/02/12/mon…




La sicurezza sismica delle scuole a L'Aquila, sedici anni dopo


Condivido uno scritto di Massimo Prosperococco, cittadino aquilano attivo ormai da sedici anni sui temi della ricostruzione sicura e delle barriere architettoniche dopo il sisma.
(Foto: www.news-town.it)

Un consiglio comunale sulla sicurezza sismica delle scuole che ha segnato una sconfitta per la città.
Ho partecipato al consiglio comunale aperto sulla vulnerabilità sismica delle scuole dell’Aquila. Sono stato presente alla discussione come cittadino, ascoltando gli interventi, e sono rimasto profondamente sconvolto. Non ci sono altre parole per descrivere ciò a cui ho assistito.
La maggioranza ha sostanzialmente affermato che l’indice di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, che sia 0,1, 0,6, 0,7 oppure 1, è irrilevante, perché in caso di terremoto crollerebbero comunque. Un’affermazione inaccettabile, che equivale a dire che non ha senso guidare sobri perché tanto gli incidenti possono accadere lo stesso, o che i limiti di velocità siano inutili perché non è detto che non si finisca a sbattere contro un guardrail.
Una posizione del genere, espressa da chi governa questa città, è semplicemente scioccante. Ma ancor più grave è la rigidità mostrata dalla maggioranza, che si è rifiutata di confrontarsi con i cittadini e di riconoscere la gravità del problema.
Oltre alla chiusura sul tema della sicurezza scolastica, abbiamo assistito a un ennesimo attacco del primo cittadino e di alcuni consiglieri comunali nei confronti dei comitati cittadini, in particolare contro il Comitato Scuole Sicure L’Aquila.
Si è cercato, ancora una volta, di screditarci, insinuando che dietro la nostra battaglia ci siano secondi fini politici o appartenenze a gruppi o associazioni di vario genere. A questo punto verrebbe da chiedersi: secondo loro, per avere il diritto di chiedere scuole sicure per i nostri figli, dovremmo dimostrare di non avere alcuna attività, nessuna appartenenza, nessuna storia personale? Dovremmo forse evitare di fare la spesa sotto casa, perché anche quello potrebbe essere visto come un legame sospetto?
Chi governa questa città, evidentemente, non riesce a concepire che esistano cittadini che si impegnano per il bene comune senza alcun interesse personale o di partito. Noi del Comitato abbiamo sempre avuto un solo obiettivo: la sicurezza delle scuole dell’Aquila, chiunque fosse il sindaco e qualunque fosse il colore politico dell’amministrazione.
Lo abbiamo dimostrato nel passato, confrontandoci duramente anche con la giunta Cialente, come dimostrano i numerosi dibattiti televisivi e gli articoli di stampa dell’epoca. Lo abbiamo fatto con il sindaco Biondi, che nel 2017 aveva promesso la ricostruzione di tutte le scuole in sicurezza. Ma oggi, quella promessa è rimasta lettera morta.
Quello che fa più male è il rifiuto di trasformare L’Aquila in un modello di sicurezza scolastica, come sarebbe stato naturale dopo il terremoto del 2009. Questa città avrebbe potuto scegliere di investire sulla sicurezza come scelta politica, etica e di responsabilità verso le future generazioni.
Abbiamo provato a portare all’attenzione della giunta l’esempio virtuoso della città di Kyoto, in Giappone, dove le scuole non sono solo edifici sicuri per i bambini, ma diventano punti di riferimento per tutta la popolazione in caso di emergenza. Nelle mappe della protezione civile di Kyoto, le scuole sono indicate come rifugi sicuri: un segnale chiaro di come una comunità possa e debba mettere la sicurezza al primo posto.
A L’Aquila, invece, si continua a investire in orrende pavimentazioni del centro storico, inaugurazioni simboliche e “prime pietre”, mentre le scuole restano abbandonate a sé stesse. Chi ci sta guadagnando da tutto questo? A volte sembra che l’unico vincitore sia chi fornisce le lastre di pietra per le innumerevoli “prime pietre” posate in questi anni, mentre gli studenti continuano a frequentare MUSP costruiti per durare 5 anni, ne sono passati 16!
Il consiglio comunale di ieri è stato un’occasione persa. Non solo non si è voluto affrontare seriamente il problema, ma si è attaccato chiunque osasse porre domande scomode. Vedere una classe politica che si arrocca nelle proprie posizioni, senza ascoltare la città, e facendo dossieraggio per informarsi su chi sta portando avanti queste battaglie, è desolante.
E poi ci si chiede perché le persone si allontanano dalla politica. Come si può avere fiducia in chi governa, quando la risposta a un tema cruciale come la sicurezza delle scuole è la chiusura totale al confronto e la delegittimazione del dissenso?
Noi continueremo a chiedere scuole sicure. Continueremo a chiedere che questa città sia un modello di sicurezza, non solo per i nostri figli, ma per tutta la comunità. Chi governa, oggi, ha perso un’occasione per dimostrare di avere davvero a cuore il futuro dell’Aquila.

Massimo Max Giuliani reshared this.



WetterOnline vede uno "sforzo sproporzionato" nel conformarsi al GDPR WetterOnline condivide i dati personali dei propri utenti con più di 800 aziende terze a scopo pubblicitario mickey12 February 2025


noyb.eu/it/wetteronline-sees-d…



In a letter to a US senator, a Florida-based data broker says it obtained sensitive data on US military members from a Lithuanian company, revealing the global nature of commercial online ad surveillance.#News #Privacy



@Ernesto Wong García estaba pensando en hacer algo así para los hashtags, a ver... ¿qué te parece?

Se va a poder hacer clic en cada elemento (por ej. "linux" aquí) y abrir la pantalla correspondiente con todos los post que contienen el hashtag seleccionado.

@RaccoonForFriendica




"Trump, non c'è bisogno di comprare Gaza, ce la prenderemo" un tempo queste cose le dicevano i dittatori e/o putin... adesso anche i paesi "democratici"? che freddo che mi viene quando penso a una "persona" come trump. è veramente la fine di ogni speranza. peccato perché il mondo a parte l'umanità sarebbe davvero bello, anche se "un filino" crudele.
in reply to simona

@simona non che la situazione sia molto migliore adesso, e da sabato sarà peggio.


#Gaza, #Trump e Netanyahu smontano la tregua


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Ascoltare Euronews è come ascoltare continuamente i rumori di una cloaca perennemente in funzione




This week I'm zooming in on the culture of the fediverse, prompted by the Superbowl halftime show. IFTAS announces they'll run out of funding soon, indicating the challenges with funding Trust & Safety in the network.


Last Week in Fediverse #103

This week I’m zooming in on the culture of the fediverse, prompted by the Superbowl halftime show. IFTAS announces they’ll run out of funding soon, indicating the challenges with funding Trust & Safety in the network.

On bridging and fediverse culture


Erin Kissane wrote an excellent article this week, about ‘bridging’ (connecting separate networks), fediverse culture, and why this regularly leads to drama and blowups. Kissane gives three explanations as to why this type of drama keeps happening, of which I want to highlight one: ‘Conflicting models of what the fediverse “really” is’. Kissane focuses on two different cultures on the fediverse regarding how connections between different places on the fediverse should be made, and how they should deal with consent.

I agree with Kissane’s observation, both that these competing models exist, as well as that a lack of acceptance that there are different models leads to conflict. Just last week I wrote about two separate cases of drama between various people about fediverse software that deals with these conflicting models on what the fediverse really is. In general I think that it is highly important to have a good understanding of what the fediverse truly is, and not only what people want the fediverse to be.


This Sunday was the NFL Superbowl, with the halftime show by Kendrick Lamar. Lamar made some powerful visual statements in his show, such as a flag of America that consists entirely of Black men. Browsing both the fediverse and Bluesky this Monday morning served as a good indication of how different the cultures of these two networks are.

On Bluesky, 20 of the most liked 25 posts of the entire network 1 discussed the Superbowl, and of those 20, 12 were specifically about Lamar’s halftime show. Shortly after the end of the show, network traffic spiked to almost double the traffic for a short period as people logged in to talk about the show.

On the fediverse, I had a hard time finding any posts discussing the Superbowl. I saw one post on the trending page of mastodon.social. Browsing through all posts made with the hashtag #superbowl gave me more than five times as much superb pictures of owls as it gave me posts about the halftime show.2 There is a long tradition of posting pictures of owls with the tag SuperbOwl, that far predates the fediverse.

It shows two social networks with very different cultures: one as a place to discuss mainstream cultural events, and one as a place for counterculture and the subversion of mainstream culture. I do not think this difference is an anomaly either, in general I see significantly less conversations about pop culture on the fediverse. This specific example with the Superbowl halftime show is just a clear example of a larger trend

To be clear here: this is not a criticism of the fediverse, nor is it a call for the fediverse to change and suddenly start posting about Lamar. The reason I’m highlighting these difference is to show what the fediverse actually is. There is a significant group of people that have an interest in the fediverse for the potential that it can be. This group frames the fediverse as an alternative to platforms like X, as a way to build social media platforms that are welcoming for everybody. This is a laudable goal to strive for. The ongoing coup in the US illustrates the urgent need for social platforms that are not owned by the oligarchy. But I also think that working towards such goals requires a good understanding what the fediverse currently actually is.

That is why I’m placing this observation in the context of Kissane’s post, who notes that people having ‘conflicting model of what the fediverse “really” is’ leads to conflict, and hampers potential for change in the fediverse. To me, how the fediverse responded to the Superbowl is a good illustration of the current culture of the network. What the fediverse currently is, is a countercultural network with little interest in mainstream pop culture. This is an absolutely fine identity to have! But for the people who are working to bringing the fediverse into the mainstream, it is important to realise that this countercultural identity clashes with with bringing a mainstream cultural identity to the fediverse.

The News


IFTAS has announced that they are running out of funding, and that barring new funding sources that will come through this month, the organisation will have to scale down their activities significantly. IFTAS says that they are currently focused on getting funding for their Content Classification Service (CCS). CCS is an opt-in system which helps fediverse server admins with CSAM detection and reporting. Running a social networking server comes with a fair amount of requirements regarding reporting CSAM, which are difficult to do for fediverse admins. CCS is intended to help with that, but IFTAS describes it as an “a ridiculously expensive undertaking, far beyond what the community can support with individual donations”. If IFTAS cannot secure funding by the end of the month, they will have to suspend the operation of CCS and its CSAM detection service. Other work that IFTAS will have to halt if no funding comes through is giving policy guidance, like their recent work for server admins on how to navigate the new UK Online Safety Act.

Funding Trust & Safety has been a major challenge for the fediverse. Recently, Mastodon tried a fundraiser for a new Trust & Safety lead, where Mastodon only managed to raise 13k of the aimed 75k. It is a concerning situation for the fediverse. One of the selling points of the network is that it can be a safer place for vulnerable people. But it turns out that actually funding the work that can make the fediverse a safer place is a lot harder than it should be.


Tapestry is a new iOS app by Iconfactory, who once made the popular Twitter client Twitterific. Tapestry is a combination of a news reader and a social media site. It allows you to combine many feeds into a single timeline. Tapestry supports social feeds like Mastodon, Bluesky and Tumblr, as well as RSS, YouTube, and more. The app was funded via Kickstarter last year. In a review, David Pierce from The Verge describes Tapestry as a ‘timeline app’, in a similar category as apps like feeeed and Surf. In his review, Pierce describes how timeline apps are about consuming information and new in a different way, and help manage the information overload that social media feeds present us with. I think that is also why I find these types of apps interesting, as they also frame the fediverse in a different way. Most popular fediverse software like Mastodon and Pixelfed are wired around social interaction. However, they follow the same patterns as the Twitters and Instagrams that came before, and over the last 15 years society has reshaped itself so that platforms like Twitter became not only used for talking, but also as a way to distribute news. So far, the fediverse is repeating this structure; Mastodon is used both for organisations that just want to send out a link to their news article as well as for people to chat with their friends. Timeline apps like Tapestry help split out these use cases, and allow people to take one part of the interaction pattern of Mastodon (following news and updates) without the other pattern (chatting with friends).

The Links


Some more videos of fediverse presentations that happened at FOSDEM last week were published online:

The Brazilian Institute for Museums, a Brazilian government agency, is hiring two people to expand their integration with ActivityPub.

Flipboard has published more information and a schedule for Fediverse House, a conference about the social web. It will be held in Austin, Texas, on Sunday March 9th and Monday March 10th.

And some more links:

That’s all for this week, thanks for reading!


  1. I checked at 6am PST, and looked at the past 12 hours. ↩︎
  2. Also checked on 6am PST, and checked all posts made with that hashtag as visible from the mastodon.social server. I saw 61 pictures of owls, and less than 10 pictures by non-automated accounts of the show by Lamar. I’m saying less then 10 here because there were some automated bot accounts in there who mirror posts from news websites. Due to the size difference in userbase between Bluesky and Mastodon I’m less interested in the absolute numbers as in the relative difference between them. ↩︎

#fediverse #superbowl

fediversereport.com/last-week-…




(Vito Macuso - La Stampa - lunedı̀ 22 maggio 2023)

Spesso un fenomeno lo si capisce analizzando il suo opposto e cosı̀, ragionando sull’intelligenza artificiale, è utile considerare la stupidità naturale. Lo faccio alla luce di due pagine straordinarie del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer scritte poco prima di essere arrestato dalla Gestapo (due anni dopo verrà impiccato per ordine di Hitler) e proprio nello stesso anno, il 1943, in cui due studiosi americani (McCulloch e Pitts) progettavano il primo neurone artificiale. Per Bonhoeffer la stupidità è “un nemico più pericoloso della malvagità” perché, mentre contro il male è possibile protestare e opporsi con la forza, contro di essa non si hanno difese, le motivazioni non servono a niente, dato che lo stupido è tale esattamente perché si rifiuta a priori di prendere in considerazione argomenti che contraddicono le sue convinzioni. Lo stupido, a differenza del malvagio, è soddisfatto di sé. Tentare di persuaderlo con argomentazioni è insensato, può essere anche pericoloso. Da qui un’acquisizione essenziale: la stupidità riguarda “non l’intelletto, ma l’umanità di una persona”. Ci sono uomini molto dotati intellettualmente che sono stupidi, e altri intellettualmente inferiori che non lo sono affatto.
Si comprende cosı̀ che l’intelligenza è uno strumento a servizio di qualcosa di più prezioso. Di cosa, precisamente? A questa domanda oggi non siamo in grado di rispondere, il che significa che non sappiamo in cosa consiste la nostra essenza e quindi non sappiamo proteggerci a dovere.
Bonhoeffer intitolava il suo scritto “Dieci anni dopo”. Dopo che cosa? Dopo l’ascesa al potere di Hitler avvenuta nel 1933. Sorge quindi in me la seguente domanda: l’intelligenza artificiale prefigura un nuovo totalitarismo o è la liberazione finale dalla stupidità naturale quando non ci saranno più medici che sbagliano diagnosi e giudici che condannano innocenti perché al loro posto vi saranno robot umanoidi superperformanti? Di certo, non basta avere informazioni per essere intelligenti, e non basta essere intelligenti per non essere stupidi. Si può essere intelligentissimi, dotati di tutte le informazioni, e tuttavia cadere preda della stupidità che non riguarda l’intelligenza ma l’umanità.
Per questo non è detto che l’intelligenza artificiale segni l’arrivo di un’epoca in cui la stupidità naturale sarà finalmente superata grazie all’efficienza della macchina umanoide, con l’inizio di una nuova era planetaria: prima Olocene, oggi Antropocene, domani la radiosa Mechanocene.
Nella nuova efficientissima era delle macchine a forma di uomo dominata dall’intelligenza artificiale e persino dalla “coscienza” artificiale, non è detto che la stupidità verrà
definitivamente eliminata, visto che ci sono ignoranti per nulla stupidi ed eruditi completamente tali. Torna quindi la domanda: come si chiama quella dimensione rispetto a cui l’intelligenza è al servizio e che è la nostra più preziosa ricchezza?
Gli antichi greci la chiamavano Sophı́a, i latini Sapientia, gli ebrei Hokmà, altre civiltà in altri modi. Per attingerla e coltivarla dentro di sé non servono macchine ma silenzio, voglia di studiare, amore del vero. Servono le quattro virtù cardinali elencate per primo da Platone: saggezza, giustizia, forza, temperanza. Chi oggi le insegna, chi le conosce?
L’altro giorno leggevo che lo stato di New York ci ha ripensato e renderà utilizzabile a scuola Chat-GPT perché, asseriscono i responsabili, non si possono privare i ragazzi degli strumenti che poi da grandi nella vita reale dovranno usare quotidianamente. In precedenza gli stessi responsabili ne avevano proibito l’utilizzo scolastico. Quando hanno sbagliato? Sei mesi fa o ieri? Non lo so, io non sono la nuova “bocca della verità” detta Chat-GPT che dà una risposta su tutto, ma intuisco che probabilmente la verità, come quasi sempre, sta nel mezzo. Vi sono materie scolastiche per le quali Chat-GPT è utile e privarsene sarebbe stupido, ma ve ne sono altre per le quali il suo utilizzo sarebbe nocivo, forse letale, perché priverebbe dell’essenza stessa della ricerca intellettuale. Qual è questa essenza?
Lessing, filosofo illuminista tedesco, nel 1778 scriveva cosı̀: “Se Dio tenesse nella sua destra tutta la verità e nella sinistra il solo eterno impulso verso la verità, e mi dicesse: Scegli!, io mi precipiterei umilmente alla sua sinistra e direi: Concedimi questa, Padre! La verità pura è soltanto per te!”. Oggi al posto di Dio c’è la macchina, oggi al centro dell’altare della nostra mente c’è la tecnologia, e se le antiche tragedie conoscevano il Deus ex machina oggi noi abbiamo Deus sive Machina. Emanuele Severino riassumeva bene la situazione: “Dio è il primo tecnico, la Tecnica è l’ultimo dio”. Per indicare l’essenza della ricerca io riformulo cosı̀ le parole di Lessing: “Se la Macchina avrà nella sua destra tutta la conoscenza e l’efficienza, e nella
sinistra il solo eterno impulso verso la ricerca e il lavoro, e mi dirà: Scegli!, io sceglierei la sinistra dicendo: Concedimi questo, Signora! La conoscenza totale e l’efficienza pura sono solo per te!”.
A che serve sapere che il cervello è composto da 87 miliardi di neuroni ognuno dei quali è collegato ad altri diecimila neuroni per una somma stratosferica di connessioni detta “connettoma”, se poi non so usare in modo saggio la mente che ne promana? Socrate non sapeva nulla di neuroni, ippocampo e amigdala, eppure usava la sua mente nel modo sublime che ancora ci illumina. A che serve conoscere la struttura dell’atomo se poi uso tale conoscenza per fare la bomba atomica e i proiettili all’uranio impoverito? A che serve insomma l’intelligenza, se poi non è in grado di generare sapienza? Questo infatti è il fine della vita: essere sapienti, avere sapore. Rispetto a ciò, l’intelligenza è solo un mezzo.
Noi oggi però scambiamo il mezzo per il fine, e cosı̀ ci ritroviamo in balı̀a delle acquisizioni scientifiche come se solo queste avessero valore in se stesse, come se il solo fatto di poter realizzare una performance cognitiva e tecnologica realizzasse l’obiettivo della vita. Potenza per avere ancora potenza, con la conoscenza scientifica asservita all’onnipotenza tecnica: è questo lo statuto contemporaneo. Ed è per questo, lo ammetto, che l’intelligenza artificiale mi fa paura. Non mi fa paura per se stessa, perché amo l’intelligenza e ricerco la conoscenza fin da quando era bambino; mi fa paura perché non è guidata da nessuna sapienza e può paradossalmente coincidere con l’imperversare della stupidità.
Ancora Bonhoeffer: “Ci accorgiamo con stupore che in determinate circostanze gli uomini vengono resi stupidi, ovvero si lasciano rendere tali”. Aggiungeva che in chi vive in modo piuttosto solitario il contrassegno della stupidità è meno presente rispetto a chi vive costantemente in compagnia. Il fatto però, aggiungo io, è che oggi quasi tutti noi viviamo in costante compagnia, siamo sempre tutti connessi, siamo spettatori, siamo social, in balı̀a di
influencer e di influenze di ogni tipo. E la stupidità, logicamente, imperversa. E in questo scenario cosa succede? Succede che a questa umanità sempre più incapace di governo di sé qualcuno offre (non certo disinteressatamente) l’intelligenza artificiale. Da qui l’incubo: stupidità naturale + intelligenza artificiale. Come chiamate il risultato dell’addizione? Secondo Bonhoeffer, che non a caso scriveva “dieci anni dopo”, la stupidità era un problema anzitutto politico: a suo avviso infatti “qualsiasi ostentazione esteriore di potenza, politica o religiosa che sia” (oggi io tolgo religiosa e aggiungo tecnico-scientifica) “provoca l’istupidimento di una gran parte degli uomini”. Intravedeva una specie di legge socio-psicologica: “La potenza dell’uno richiede la stupidità degli altri”. E ancora: “Sotto la schiacciante impressione prodotta dall’ostentazione di potenza, l’uomo viene derubato della sua indipendenza interiore e rinuncia cosı̀, più o meno consapevolmente, ad assumere un atteggiamento personale davanti alle situazioni”.
Ecco, perfettamente delineato, il punto: l’indipendenza interiore. E' a questo che si deve mirare. Di tecnici che sanno tutto del genoma e delle reti neurali e che poi mettono le loro conoscenze al servizio di chi paga di più ne abbiamo a sufficienza, sono il risultato di una scuola che consegna solo istruzione e trascura del tutto l’educazione. L’istruzione infatti ha come obiettivo il tecnico, il competente; l’educazione invece l’uomo libero, indipendente. Le due cose, ovviamente, devono andare insieme, ma oggi prevale di gran lunga la prima.
In questo articolo ho sostenuto che l'intelligenza artificiale non è necessariamente il contrario della stupidità naturale. Vi può esserne un uso che riduce la stupidità naturale, e un altro che la incrementa. La stupidità infatti non è assenza di conoscenze ma assenza di saggezza, ovvero di quella qualità da cui dipende l’umanità.



After health agencies responded to Trump's executive order deeming there to be only "two sexes" by scrubbing sites of important resources, a judge ordered they have until midnight Tuesday to bring them back online.

After health agencies responded to Trumpx27;s executive order deeming there to be only "two sexes" by scrubbing sites of important resources, a judge ordered they have until midnight Tuesday to bring them back online.#health #DonaldTrump #cdc #fda