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Attacco a X: Scovato il Responsabile? Le Indagini Puntano in una Direzione Inattesa!


L’attacco informatico a X, il social network di Elon Musk, ha scatenato una vera e propria caccia ai responsabili. Dopo le dichiarazioni dello stesso Musk, che ha attribuito l’attacco a fonti ucraine, l’evento ha assunto una dimensione geopolitica rilevante, soprattutto considerando la recente riunione tra il presidente Volodymyr Zelensky e Donald Trump.
profilo su X di Dark Storm team

L’attacco e le sue conseguenze


L’attacco DDoS, attribuito al gruppo noto come “Dark Storm”, ha causato disservizi significativi sulla piattaforma X, con interruzioni intermittenti per diverse ore. Secondo alcuni esperti di cybersecurity, la tempistica dell’attacco potrebbe non essere casuale, avvenendo poco dopo l’incontro tra Zelensky e Trump, evento che potrebbe aver influenzato la strategia di attori legati all’ambito cyber.

La caccia ai responsabili


Dopo l’attacco, le community OSINT (Open Source Intelligence) e vari ricercatori indipendenti hanno iniziato a investigare sull’identità degli attori dietro Dark Storm. Un utente con il nome “lulagain“, attivo su forum del dark web, ha pubblicato un presunto leak con informazioni su uno dei membri del gruppo, includendo immagini e collegamenti a profili di X.

Uno dei post più rilevanti è apparso sulla piattaforma X dallo stesso ricercatore Baptiste Robert (@fs0c131y), il quale ha affermato di aver identificato i responsabili dell’attacco e di essere disponibile a discutere della questione direttamente con Elon Musk a Washington.

L’analisi OSINT condotta avrebbe portato all’individuazione di un possibile membro del gruppo, di cui sono state diffuse immagini nei forum underground e sui social media.
Post su breachForums che porta alla luce il tweet di @fs0c131y

Le implicazioni politiche e di sicurezza


L’attacco ha sollevato interrogativi sulla sicurezza della piattaforma X e sulla sua vulnerabilità a minacce informatiche. Inoltre, l’ipotesi di un coinvolgimento ucraino suggerito da Musk ha generato dibattiti sulle reali motivazioni dietro l’azione di Dark Storm. Si tratta di un gruppo indipendente o di un’operazione orchestrata in un contesto più ampio di cyber warfare?

Le indagini proseguono, e se le analisi OSINT si rivelassero corrette, potremmo presto assistere a ulteriori sviluppi sulla reale identità degli hacker dietro Dark Storm e sulle loro connessioni con attori statali o privati. Nel frattempo, la sicurezza di X rimane sotto osservazione, e il caso continua a far discutere l’opinione pubblica e gli esperti del settore.
Tweet di @fs0c131y che mostra la persona dietro all’attacco di X individuato dopo analisi OSINT

Conclusioni


L’attacco DDoS condotto da Dark Storm contro X rappresenta un chiaro esempio di come gli hacktivisti utilizzino strumenti pubblicamente accessibili, come Check-host.net, per dimostrare l’efficacia delle loro operazioni. La pubblicazione di prove su Telegram e Breach Forums evidenzia un modus operandi consolidato: colpire bersagli di alto profilo e rivendicare pubblicamente le azioni per ottenere visibilità e consenso all’interno delle loro comunità di riferimento.

La risposta di X, con l’attivazione della protezione Cloudflare per mitigare l’impatto degli attacchi, dimostra come le piattaforme digitali stiano adottando misure sempre più sofisticate per difendersi dalle minacce informatiche. L’introduzione di un sistema di captcha per filtrare traffico sospetto è una contromisura immediata ed efficace, ma solleva interrogativi sulla scalabilità e sulla fruibilità della piattaforma per gli utenti legittimi.

Questo episodio sottolinea ancora una volta la crescente importanza della cybersecurity nel panorama digitale odierno. Gli attacchi DDoS, sempre più utilizzati come strumento di protesta politica e di destabilizzazione, richiedono una continua evoluzione delle strategie difensive da parte delle aziende tecnologiche. Il caso Dark Storm vs X è solo l’ennesima dimostrazione di come la guerra informatica tra hacktivisti e grandi piattaforme sia destinata a proseguire, con nuove tattiche e contromisure in costante sviluppo.

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11,8 Milioni Di Dollari è la cifra record che Google da ai cacciatori di bug: ecco chi ha incassato di più!


Google ha dichiarato di aver pagato 11,8 milioni di dollari di ricompensa a 660 ricercatori di sicurezza nel 2024 per le vulnerabilità da loro scoperte.

Secondo l’azienda, dal lancio del primo Vulnerability Reward Program (VRP) nel 2010, Google ha pagato oltre 65 milioni di dollari in premi per bug ai ricercatori.

L’anno scorso, Google ha modificato il suo sistema di ricompense, offrendo ai ricercatori fino a 151.515 dollari nell’ambito di Google VRP e Cloud VRP, fino a 300.000 dollari nell’ambito di Mobile VRP e fino a 250.000 dollari per vulnerabilità critiche nel browser Chrome.

Di conseguenza, nel 2024, gli esperti che hanno segnalato vulnerabilità nelle app mobili di Android e Google hanno ricevuto 3,3 milioni di dollari e il numero di segnalazioni di errori critici e gravi è aumentato, sullo sfondo di una diminuzione del numero complessivo di bug.

Altri 137 ricercatori che hanno segnalato problemi in Chrome hanno ricevuto ricompense per un totale di 3,4 milioni di dollari. La ricompensa più alta era di 100.115 dollari, cifra pagata per aver scoperto un problema di bypass di MiraclePtr. Vale la pena notare che nell’agosto dell’anno scorso Google ha aumentato la ricompensa per chi ha aggirato MiraclePtr a 250.128 dollari.

Inoltre, dal lancio del programma bug bounty Cloud VRP nell’ottobre 2024, l’azienda ha ricevuto oltre 400 segnalazioni di vulnerabilità e ha pagato ai ricercatori oltre 500.000 dollari. L’azienda ha pagato più di 290.000 dollari per i problemi segnalati tramite il programma Abuse VRP.

Nell’ambito del programma bug bounty per la ricerca di errori nell’intelligenza artificiale, l’azienda ha ricevuto più di 150 segnalazioni da specialisti e alla fine ha pagato loro più di 55.000 dollari in ricompense.

Altri 370.000 dollari sono stati spesi in incentivi per due eventi bugSWAT. I cacciatori di bug che hanno partecipato al concorso volto a individuare problemi nei prodotti LLM hanno ricevuto più di 87.000 dollari.

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Classy Paper Tape Reader Complements Homebrew Retrocomputer


If you were one of the earliest of early adopters in the home computing revolution, you might have had to settle for paper tape mass storage. It was slow, it was bulky, but it was what you had, and that gave it a certain charm that’s hard to resist. And that charm is what [Joshua Coleman] captures with this DIY paper tape reader build.

If the overall style of this project looks familiar, it’s because it was meant to echo the design themes from [Joshua]’s Coleman Z-80 modular computer. The electronics of the reader are based on [David Hansel]’s take on a paper tape reader, which in turn was meant to complement his Altair 8080 simulator — it’s retrocomputers all the way down! [Joshua]’s build has a few bells and whistles to set it apart, though, including an adjustable read head, parametric 3D-printed reels, and a panel mounted ammeter, just because. He also set it up to be a sort of keyboard wedge thanks to an internal relay that bypasses the reader unless it’s actually playing back a tape. Playback speed is pretty fast; see the video below for details.

So far, writing the tapes is an offline process. [Joshua] uses a Python program to convert ASCII to an SVG file and uses a laser cutter to burn holes in lengths of paper, which are then connected together to form a longer tape. A logical next step might be to build a feeder that moves a paper tape across the bed of the laser cutter in sync with the conversion program, to create continuous paper tapes. Or, there’s always the old-school route of solenoid-powered punch and die. We’d be thrilled with either.

youtube.com/embed/FqEwnl9ZPYk?…


hackaday.com/2025/03/11/classy…



Lies, Damned Lies, And IGBT Datasheets


We have all seen optimistic claims for electronic products which fail to match the reality, and [Electronic Wizard] is following one up in a recent video. Can a relatively small IGBT really switch 200 A as claimed by a dubious seller? Off to the datasheet to find out!

The device in question is from Toshiba, and comes in a TO-220 package. This itself makes us pause for a minute, because we suspect the pins on a TO220 would act more like fuses at a steady 200 A.

But in the datasheet, there it is, 200 A. Which would be great, but of course it turns out that this is the instantaneous maximum current for a few microsecond pulse. Even then it’s not finished, because while the continuous current is supposed to he half that, in the datasheet it specifies a junction temperature of 25 Celsius. The cooling rig required to maintain that whit this transistor passing 200 A would we think be a sight to behold, so for all intents and purposes this can’t even switch a continuous 100 A. The real figure is much less as you’d imagine, but it raises an important point. We blindly read datasheets and trust them, but sometimes we should engage brain before releasing the magic smoke.

youtube.com/embed/sIabnsGmGBY?…


hackaday.com/2025/03/11/lies-d…



How To Use LLMs For Programming Tasks


[Simon Willison] has put together a list of how, exactly, one goes about using a large language models (LLM) to help write code. If you have wondered just what the workflow and techniques look like, give it a read. It’s full of examples, strategies, and useful tips for effectively using AI assistants like ChatGPT, Claude, and others to do useful programming work.

It’s a very practical document, with [Simon] emphasizing realistic expectations and the importance of managing context (both in terms of giving the LLM direction, as well as the model’s context in terms of being mindful of how much the LLM can fit in its ‘head’ at once.) It is useful to picture an LLM as a capable and obedient but over-confident programming intern or assistant, albeit one that never gets bored or annoyed. Useful work can be done, but testing is crucial and human oversight simply cannot be automated away.

Even if one has no interest in using LLMs to help in writing production code, there’s still a lot of useful work they can do to speed up the process of software development in general, especially when learning. They can help research options, interactively explore unfamiliar codebases, or prototype ideas quickly. [Simon] provides useful strategies for all these, and more.

If you have wondered how exactly glorified chatbots can meaningfully help with software development, [Simon]’s writeup hopefully gives you some new ideas. And if this is is all leaving you curious about how exactly LLMs work, in the time it takes to enjoy a warm coffee you can learn how they do what they do, no math required.


hackaday.com/2025/03/11/how-to…



Nel soffitto affrescato da Camillo Mantovano, tra la rigogliosa natura dipinta, si cela un simbolo: la lotta tra un airone e un falco, allegoria dello scontro tra bene e male. Un tema che richiama la vicenda del patriarca Giovanni Grimani e il suo processo per eresia. Arte, storia e potere intrecciate in un racconto di giustizia e attesa.
@Arte e Cultura
@Cultura
#Arte #Affreschi #PalazzoGrimani #venezia

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A Washington stanno smantellando la grande scritta “Black Lives Matter”.


il deputato Repubblicano Andrew Clyde aveva proposto al Congresso un disegno di legge per imporre alla città di Washington di ridipingere la strada; il disegno di legge prevedeva che se il comune si fosse opposto avrebbe perso milioni di dollari di finanziamenti pubblici per i trasporti.

Questo costante rapportarsi a chi non la pensa come te con il ricatto, con la minaccia, con la sopraffazione economica, cos'è se non una forma edulcorata di squadrismo?

Penso stiano sbagliando davvero tutto, non credo potranno andare avanti quattro anni con questa barbarie.

Nessuno può avere una vita lunga quando si è fatto nemici ad ogni angolo di strada.

ilpost.it/flashes/washington-s…



#Duterte arrestato, #Filippine al bivio


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Pixelfed raises 138k Canadian dollars for their project, and a new way to connect researchers to the fediverse with an upcoming ORCID bridge.


Fediverse Report #107

Pixelfed raises 138k Canadian dollars for their project, and a new way to connect researchers to the fediverse with an upcoming ORCID bridge.

The News


The Pixelfed Kickstarter campaign has concluded, and the project has raised 138k Canadian dollar (88k EUR/95k USD). The campaign raised money from over 2100 backers, and reached far past it’s original goal of 50k CAD. The campaign has grown significantly in scope, and indicates that the Pixelfed campaign is much more than just about the image-sharing platform Pixelfed. Pixelfed itself has also grown, and there are now reportedly 8 people joining the team. With the money, the team is working on the following:

  • Further development of Pixelfed, as well as supporting the pixelfed.social and pixelfed.art servers
  • Development of Loops, and getting it to a state where it can be made available as open source. In the most recent update Pixelfed says that this will be “once it is ready in 2025”.
  • Building a dedicated server environment around the world, that can handle “the 1000s of TBs of video traffic (plus storage requirements)”.
  • Building Fedi-CDN to host and serve Loops videos, as well as offering “excess compute/bandwidth to other fediverse platforms as a collaborative shared service.”
  • Building an E2EE messaging platform Sup, with the near future focused on development planning.
  • The latest update of the Kickstarter also notes that Pixelfed has started another side project, FediThreat, for fediverse admins to share information about lower-risk harmful actors such as spam accounts. This project is currently in the proof-of-concept stage.
  • Launching a Pixelfed Foundation. Setting up a foundation was originally put behind to a 200k CAD stretch goal, but it seems like this will still happen, even though the goal is not met. The latest Kickstarter update notes that a Pixelfed Foundation is currently being worked on, as a non-profit under the government of Alberta, Canada.

The amount of money that Pixelfed has raised is significant, especially by fediverse standards. At the same time, this is a lot of different types of projects that the team is undertaking. Pixelfed has a history of overpromising and underdeliving, for example the Groups feature has been announced to be released “soon” for over 2 years now, and this is a feature that they have gotten an NLnet grant for. The new projects that Pixelfed is working on, such as a shared CDN are definitely valuable for the fediverse. But with the attention of the Pixelfed team being pulled in so many different directions, and a lack of clarity on which projects will get focus, it is unclear on which timeline Pixelfed can deliver the planned features.


Encyclia is a newly announced project to make ORCID records available on the fediverse. ORCID, Open Researcher and Contributor ID, is a unique identifier for researchers and scientists. Every researcher can have their own unique ORCID, and with it, every publication become records connected to that ORCID. With Encyclia, all these ORCIDS can be followed from your ActivityPub account, meaning that you can always keep up to date with research, even when the researcher does not have a fediverse account. Encyclia is currently still in pre-alpha, and not yet available for use by the public.

This weekend was the SXSW festival, and Flipboard hosted the Fediverse House, with quite some well-known names within the fediverse community, as well as representatives from Bluesky and Threads, as well. There does not seem to be recordings available, but Jeff Sikes was there and had a good live blog if you want to also experience some FOMO.

In my recent updates on Bluesky and ATProto I talk about how Bluesky is increasingly becoming a political actor, due to the presence of various high-profile people who are actively speaking out against the Trump/Musk regime. This impact so far is less visible on the fediverse, as there are no politicians like Alexandria Ocasio-Cortez using the platform to speak out. But resistance does not only come from high-profile individuals, it comes from people on the ground that organise themselves. To that end, Jon Pincus wrote two articles on organising on the fediverse: If not now, when? Mutual aid and organizing in the fediverses, the ATmosphere, and whatever comes next has an overview of the current state of the networks in relation to organising. Notes (and thoughts) on organizing in the fediverses and the ATmosphere has a lot more practical details, examening various softwares that can be used in practice. Both articles are great sources of information to get more practical details for people who are considering using decentralised social networks.

The Links


Decentralized Social Networks & WordPress with Alex Kirk. The Open Web Conversations has a new Fediverse series, hosted by WordPress ActivityPub plugin creator Matthias Pfefferle. They discuss talk about how a WordPress blog can be build into a full decentralised social networking node with the Friends plugin by Kirk and the ActivityPub plugin by Pfefferle.

Standards War? – Robert W. Gehl. Gehl compares IFTAS’ funding struggles with the Free Our Feeds campaign, who are raising money to build alternative ATProto infrastructure, and describes it as an illustration of the emerging standards war between ActivityPub and ATProto.

A Long-Shot Bet to Bypass the Middlemen of Social Media – John Markoff/New York Times. The NYT interviews Flipboard’s CEO Mike McCue to talk about how the company is using building a new decentralised social web with Flipboard and timeline app Surf.

The Software Sessions podcast did an interview with Hong Minhee. Hong is the developer for ActivityPub framework Fedify, as well as Hollo, a single-user microblogging platform.

That’s all for this week, thanks for reading! You can subscribe to my newsletter to get all my weekly updates via email, which gets you some interesting extra analysis as a bonus, that is not posted here on the website. You can subscribe below:

#fediverse

fediversereport.com/fediverse-…




Oggi a Lucca si è tenuta l’udienza del processo che vede imputato il consigliere comunale Massimo Della Nina che definì “rifiuto umano” Youns El Boussettaoui, assassinato nel 2021 a Voghera dall’assessore leghista Massimo Adriatici. Denunciai nel 2021 Massimo Della Nina e oggi ho reso la mia deposizione come teste. Spero che l’esponente politico di estrema [...]


è normale per il medico di base, per tutti che se la persona non può, ci sia uno schiavo, chiamato caregiver, che sacrifica la sua salute per un'altra persona, con un ruolo semplicemente ignorato se non addirittura osteggiato. è anzi già una gentile di concessione che accettino di parlare con te al posto del paziente. perché nella testa di tutti tu sei la persona sana per definizione. eh già... chi si potrebbe mai preoccupare per 2 persone?

RFanciola reshared this.



Elettronica, spazio e sicurezza. I pilastri di Leonardo, tra risultati e Piano industriale

@Notizie dall'Italia e dal mondo

I risultati del 2024 e le previsioni per il 2025 confermano la strategia di rafforzamento del posizionamento competitivo di Leonardo, che punta a consolidarsi ulteriormente sui mercati internazionali. È la tendenza che emerge



Riarmo, debito e garanzie all’Ucraina. Così l’Europa si muove sulla Difesa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Europa si muove. La direzione resta da definire, ma il moto è innegabile. A meno di una settimana di distanza dal Consiglio europeo straordinario che ha approvato il piano di riarmo presentato dalla Commissione e che ha ribadito il sostegno dell’Europa all’Ucraina, fori



maledetto covid. forse se un giorno ci chiederemo cosa è successo per portarci a considerare secondari gli effetti dei cambiamenti climatici, nessuno citerà mai la covid. perché alla gente piace dimenticare e magari pure immaginare che ci fosse chissà quale soluzione rivoluzionaria che avrebbe salvato capra e cavoli. io considero rivoluzionario il fatto che si sia potuto avere un vaccino in solo 1 anno. ma pure questo è stato convertito da cinica propaganda in un fattore negativo. potevamo lasciare morire la gente per 10 anni, o continuare a chiudere tutto per 10 anni, o uccidere direttamente centinaia di milioni di persone e questo però avrebbe "salvato" i rapporti sociali, dimenticando poi che la gente non stringe la mano neppure a chi ha una malattia, neppure quando questa non è contagiosa per contatto fisico. alla fine analizzando tutto si capisce che non c'era alternativa, se non produrre un vaccino più rapidamente possibile, ma neppure questo è bastato, perché la gente non ha coerenza e non usa la testa per capire i problemi.




può essere suppongo lecito imporre dazi a merci in arrivo (per quanto economicamente idiota), ma è normale che un capo di stato dichiari l'intenzione di chiudere settori industriali di un altro paese libero? sembrerebbe una cosa che possa uscire dalla bocca di putin (avendo imparato la parola dazio). secondo me putin controlla mentalmente trump. con trump si rimpiange addirittura kissinger... che era si un bastardo, artefice di tutto il male che ha fatto gli usa nel mondo, ma non avrebbe mai permesso una frase del genere.

e poi un'altra riflessione... se importi acciaio e alluminio dal canada, significa che non ce l'hai negli stati uniti. non è che lo importi per generosità, quindi è il settore che consuma acciaio e alluminio negli stati uniti che rischia di chiudere con quei dazi... questo è veramente un pazzo.



matterella non ha caso è l'unico italiano serio... incontrare elon musk? e chi sarebbe? a che titolo? cosa rappresenterebbe? lasciamo perdere. poteva non riceverlo e giustamente ha detto di no alla barzelletta.



#MiStaiACuore: il 12, 13 e 14 marzo presso l’Arena MIM a Fiera Didacta Italia si svolgeranno seminari di illustrazione delle manovre di soccorso e di utilizzo del #DAE, in collaborazione con Inail.

Qui potete registrarvi ▶️ https://fieradidacta.



Filippine. L’ex presidente Duterte arrestato: “ordinò migliaia di omicidi”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex presidente delle Filippine è stato arrestato su mandato della Corte Penale Internazionale, accusato di aver ordinato l'uccisione di migliaia di persone nell'ambito della cosiddetta "guerra alla droga"
L'articolo Filippine. L’ex presidente Duterte arrestato: “ordinò migliaia di omicidi” proviene da Pagine



Retroscena TPI – Ue, nel Pd prende quota l’ipotesi del Sì alla mozione sulla difesa


@Politica interna, europea e internazionale
Nella delegazione del Partito Democratico a Strasburgo prende quota l’ipotesi di votare a favore della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che domani, mercoledì 12 marzo, sarà all’esame della plenaria dell’Europarlamento. Il documento affronta vari temi,




Dalla pace alla difesa comune. Cosa ha detto von der Leyen (citando De Gasperi)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Cita De Gasperi, lascia libertà di scelta sul modello dell’indebitamento, certifica che i 27 questa volta hanno non solo il potere economico ma anche “finalmente, la volontà politica”, definisce il piano ReArm Europe come il modo che l’Ue ha dinanzi a sé di prendersi cura della propria difesa. Il numero



M5S Sardegna: “La Corte dei Conti attesta regolarità delle spese della campagna elettorale. Todde lavora per i sardi”


@Politica interna, europea e internazionale
“La Corte Conti ha attestato l’assoluta regolarità della rendicontazione delle spese per la campagna elettorale per l’elezione del Presidente della Regione Sardegna, non solo per il M5S, ma anche per il comitato elettorale. Questa è la conferma assoluta

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in reply to Elezioni e Politica 2025

Adoro la Todde, certo una ventata di competenza rispetto ai disastri precedenti, pero' il M5S porca miseria che depressione.


Online il testo delle "Nuove indicazioni per la #scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025".




La paura in Siria favorisce Israele


@Notizie dall'Italia e dal mondo
I massacri di civili alawiti da parte delle forze di sicurezza agli ordini di Ahmed Al Sharaa, nelle operazioni contro i lealisti di Assad, spaventano i drusi. Tel Aviv rilancia l’offerta di «protezione» e progetta una lunga occupazione della Siria meridionale
L'articolo La paura in Siria favorisce Israele proviene da Pagine Esteri.




📣 #Scuola, il #MIM sarà presente a Fiera Didacta Italia da domani fino al 14 marzo.

Oltre 130 gli eventi organizzati anche in collaborazione con altri partner istituzionali.



Stanno uscendo allo scoperto tutti i finti pacifisti e finti moralisti della UE/Nato. Il criminale viscido polacco, vuole ritirare gli accordi sul divieto di usare armi di distruzione di massa? Ha il coraggio poi di appellarsi all'ONU a convenienza?
pagineesteri.it/2025/03/11/mon…


La Polonia vuole un superesercito e l’ombrello nucleare


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Polonia vuole un esercito di 500 mila uomini e cerca l'accesso alla deterrenza nucleare. Intanto il premier Tusk ventila il ritiro dalle convenzioni internazionali che vietano bombe a grappolo e mine antiuomo
L'articolo La Polonia pagineesteri.it/2025/03/11/mon…




#Romania: il banco vince sempre


altrenotizie.org/spalla/10606-…


#Trump, #Israele e il caso #Epstein


altrenotizie.org/primo-piano/1…


#MiStaiACuore, riparte la campagna di sensibilizzazione e formazione sull’uso del #DAE. Online la sezione web rinnovata con numeroso materiale relativo alle manovre di primo soccorso e una sezione “Partecipa anche tu” in cui saranno disponibili testi…


L’industria della difesa europea cresce, ma i legami con gli Usa restano. I dati Sipri

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Le importazioni di armi in Europa sono cresciute del 155% negli ultimi quattro anni, in risposta alla crescente minaccia russa, esacerbata dall’invasione dell’Ucraina nel 2022. È una delle considerazioni che emergono dai dati pubblicati nello studio



link all'articolo intero del New York Times dove si parla del divieto di utilizzo di una lista di parole negli uffici federali:

nytimes.com/interactive/2025/0…



“Svuotare gli arsenali riempire i granai“. Con le parole del Presidente partigiano Sandro Pertini proponiamo a tutte e tutti di ritrovarci il 15 marzo a Roma in piazza Barberini alle ore 15, UNA PIAZZA DI PACE per riaffermare la richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e una netta contrarietà al piano Rearm Europe approvato [...]

ricinch reshared this.



La piazza del 15 marzo non è la nostra piazza -

Comunicato di Lavoro Società – Sinistra sindacale confederale -

Michele Serra, dalle pagine di Repubblica, ha chiamato ad una piazza per un’Europa libera e unita. Una piazza invocata all’indomani dell’umiliazione pubblica di Zelensky da parte di Trump, una piazza che nulla dice della necessità di Pace, una piazza che nulla dice sul piano Rearm che costerà 800 miliardi a danno della spesa sociale su scala europea.

Non esiste un’astratta idea di Europa che valga più della Pace, della pacifica convivenza tra i popoli e di un’Europa dei diritti sociali e civili.

L’appello all’unità dell’Europa che caratterizza la manifestazione del 15 marzo è distante dall’idea di Europa che la Cgil, non da sola, ha cercato di far vivere in questi anni.

L’idea di Europa che assieme abbiamo promosso ha attraversato le piazze italiane ed europee nelle manifestazioni per la pace e contro ogni guerra, nelle vertenze sindacali che invocavano politiche industriali e nel contrasto alle politiche liberiste.

La manifestazione del 15 marzo non promuove un’Europa diversa da quella bellicista, rappresentata dalle dichiarazioni di Ursula von der Leyen e di Macron, e che nelle scelte della Commissione UE e del Consiglio europeo prepara l’economia alla guerra.

Noi non cammineremo al fianco di chi vuole la guerra.

Condividiamo la necessità di una forte e ampia mobilitazione per la Pace in raccordo con tutte le reti che da sempre sono impegnate su questo fronte.

Coordinamento nazionale Lavoro Società per una Cgil unita e plurale



Martedì 11 marzo alle ore 9.00 sarò ascoltato al Tribunale di Lucca come teste nel procedimento a carico del consigliere comunale del comune di Porcari Massimo Della Nina. Nel luglio 2021 ho presentato, in qualità di segretario nazionale di Rifondazione comunista, una denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione all’odio razziale e apologia di reato nei confronti di Massimo Della Nina che aveva scritto un post su facebook commentando l’uccisione a Voghera di Youns El Boussettaoui in cui definiva la vittima un ‘nessuno’ e ‘un rifiuto umano’. Ricordo che era stato l’assessore leghista Massimo Adriatici a sparare al cittadino marocchino di 39 anni affetto da problemi psichici.
Ho sentito il dovere di presentare questa denuncia dopo aver letto le dichiarazioni di Della Nina sulla stampa. Non si può transigere di fronte a parole così contrarie ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Secondo il consigliere ammazzare una persona che soffre di problemi psichici sarebbe più che giustificato e quindi non vale la pena di rammaricarsi o di biasimare l’autore del delitto. È pensando a questo tipo di elettori che Salvini non condannò in quei giorni l’assassinio perpetrato dall’esponente del suo partito, anzi arrivò a difendere un assessore che girava per la città con la pistola col colpo in canna sostituendosi alle forze dell’ordine. Le affermazioni del consigliere comunale Della Nina riportate dalla stampa erano così gravi che ho sentito il dovere di segnalarle all’autorità giudiziaria. La democrazia e la convivenza civile vanno difese con determinazione.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Di seguito riporto il post pubblicato dal Della Nina su facebook:

“Chi era il marocchino ucciso l’altro giorno a Voghera? Nessuno”. Anzi, “un autentico rifiuto umano”.

“Mi dispiace per la comunità marocchina che piange un morto, ma li invito a riflettere su chi era veramente costui. Non ne faccio una questione razziale, sarei stato altrettanto duro si fosse trattato di un italiano. Si da il caso però che fosse marocchino. Si può dire o qualcuno si offende? Era un marocchino. Punto. Ora spostate pure l’attenzione sull’assessore armato che avrà, lui sì, la vita rovinata da questo autentico rifiuto umano”.

“Oggi, il mondo è un posto un po’ più pulito. E se proprio lo volete fare, indignatevi per un carabiniere ucciso in servizio o per un padre di famiglia ammazzato dalla mafia. Non per questa feccia. Lo ripeto, l’altro giorno a Voghera, non è morto nessuno”



Forse per distrarre l’opinione pubblica dal faraonico fallimento – almeno ad oggi – della delocalizzazione dei centri di detenzione per migranti, in Albania, il ministro dell’Interno rilancia annunciando a breve, l’apertura di 5 nuovi Centri Permanenti per il Rimpatrio in territorio italiano. Le immagina come strutture atte a contenere e a rimpatriare fra le 50 e le 200 persone, con tempi massimi di 18 mesi, da situare in strutture militari dismesse, possibilmente in prossimità degli aeroporti e comunque in zone caratterizzate da scarsa densità abitativa. Il mondo dell’attivismo antirazzista è da tempo mobilitato per impedire questo nuovo scempio politico, giuridico e umano e si sta cercando anche di individuare le aree interessate. Potrebbero sorgerne a Castelovolturno, in Campania, a Ventimiglia in Liguria, a Ferrara in Emilia, a Falconara Marittima nelle Marche, poi in luoghi ancora non specificati della Calabria. Saranno strutture protette dal vincolo di essere luoghi di “sicurezza nazionale” e su alcune competenze dipenderanno dal ministero della Difesa, equiparabili a strumenti di guerra. Mobilitarsi perché i nuovi CPR non aprano, perché non torni in funzione – come promesso – quello di Torino e perché chiudano quelli ancora in funzione sarà per Rifondazione Comunista elemento non negoziabile. Riprendiamo le mobilitazioni per impedire questa oscenità e anche perché le decine di milioni sottratti per costruire galere vengano destinate a spese sociali per chi, migrante o autoctono che sia, ne ha bisogno.

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea