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PMI, un dipendente su due non sa riconoscere una email di phishing. E con lo smart working la minaccia aumenta


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le piccole e medie imprese italiane sono sempre più bersaglio di attacchi informatici, e la causa principale è una scarsa consapevolezza sulla cybersecurity. Un dato allarmante emerge

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con gli stati uniti che stanno diventando la russia si parla ancora di sogno americano? la california sta avviando consultazioni informali per lasciare gli stati uniti... se (ed è un grosso se) aveva senso aveva senso prima di trump...


Criptovalute, così possono rubarci tutto: le minacce e come evitarle


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Incombono sempre sulle cripto molte e specifiche minacce e un forte rischio di perdere tutto. Maggiore rispetto a quello che riguarda i normali conti bancari (pure esposti alle truffe). E le tecniche di attacco diventano anche più sofisticate. Ecco che bisogna



#MiStaiACuore, per la campagna di sensibilizzazione e formazione sull’uso del DAE sul sito dedicato si trovano pubblicati nuovi materiali e testimonianze inviate dalle scuole.

Seguiteci e utilizzate l’hashtag #MiStaiACuore.



Di cosa parliamo quando parliamo di cybersicurezza


Spieghiamo meglio cosa fa l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Alcuni pensano che la cybersicurezza sia un fatto di hacker, nerd, ingegneri del software e basta, ma non è così.

L’elemento tecnico e ingegneristico nella cybersecurity è cruciale, ma la cybersecurity è tecnologia, normazione, regolazione, rapporti istituzionali, cooperazione internazionale, industria, geopolitica e diplomazia.

La cybersecurity è tecnologia perché le tecniche di attacco e difesa di reti, sistemi e computer evolvono costantemente. Spesso, la stessa tecnologia, prendiamo l’IA, può essere usata per creare attacchi più devastanti, ma può essere usata per difese più efficaci. In ogni processo di sviluppo tecnologico sono coinvolti matematici, ingegneri, tecnici, giuristi, imprenditori, venditori, formatori, legislatori eccetera.

La cybersecurity è una questione normativa perché, al pari di ogni risultato dell’interazione umana con l’ambiente, naturale o artificiale, va sottomessa a regole, anche quando questo appare difficile, oneroso e impegnativo in termine di tempo e di risorse. Basti pensare allo sforzo normativo europeo e internazionale in tema di certificazione e qualificazione, la risposta al crimine informatico, le linee guida per lo sviluppo sicuro dell’Intelligenza artificiale.

La cybersecurity è fondata sulle relazioni internazionali. Ovvio, perché quando parliamo di cyber parliamo di una superficie digitale da proteggere che non conosce virtualmente confini. Gli effetti di un attacco o di una risposta a un attacco possono andare oltre il target ed esondare dalla zona geografica in cui inizialmente si manifestano. Quindi per fermarli o mitigarli occorre la cooperazione di diverse realtà politiche, istituzionali ed economiche garantendo la resilienza dell’ecosistema cibernetico impattato.

La cybersecurity è geopolitica perché la tecnologia che ne è alla base non può fare a meno di materie prime, componentistica e competenze distribuite ai quattro angoli del pianeta. La competizione per l’accesso ai chip di nuova generazione, lo sviluppo di HPC e Quantum Computing hanno innescato una competizione tra gli Stati. Il motivo? I nuovi computer quantistici, una volta disponibili, saranno in grado di rompere i sistemi crittografici alla base della sicurezza stessa delle tecnologie di comunicazione. Solo per fare un esempio.

La cybersecurity è ricerca, industria e innovazione di processi, prodotti e servizi. Senza l’industria che costruisce tecnologie sicure in un mercato competitivo, senza i vendor, i system integrator, non c’è tecnologia usabile, non ci sono prodotti di consumo a prezzi ragionevoli, non c’è pubblicità, non si arriva all’utente finale. Viceversa, se l’industria non si protegge, se non protegge dati, server, proprietà intellettuale e brevetti, viene meno la sua capacità di competere in un mercato globale.

La cybersecurity è formazione all’uso critico delle tecnologie, perché non può esserci un uso consapevole dei dispositivi tecnologici se non se ne comprendono rischi e opportunità.

Un vecchio modo di pensare ritiene che siano solo gli hacker, etici oppure no, che si occupano di cybersecurity. “Ah, ma c’è il Red Team che, attaccando, testa le difese!”. Oppure: “il nostro blue team si occupa di proteggere i sistemi, facciamo le esercitazioni”. Da soli non bastano più. In real case scenario siamo andati oltre perfino al purple team. Oggi il contrasto agli incidenti e alle minacce informatiche lo fanno i “golden team”, squadre dove ci sono giuristi, specialisti della privacy, linguisti, diplomatici, tecnologici, psicologi, sociologici e hacker.

Dovrebbe essere ovvio, se si pensa che “i dilettanti hackerano i sistemi, i professionisti hackerano le persone” come diceva Bruce Schneier.

Le agenzie nazionali di cybersecurity sono nate quasi spesso in seguito a scelte monocratiche, cioè non per iniziativa parlamentare ma governativa, tuttavia queste agenzie, come ad esempio quella italiana, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha compiti e funzioni attribuitigli dal Parlamento.

E tuttavia, un’agenzia governativa come ACN fa molte cose ma non fa tutto.

CHE COSA FA L’AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA NAZIONALE

ACN non fa contrasto al cybercrime, che è compito della Polizia di Stato con le sue articolazioni specializzate, e lo fanno le altre forze di polizia; ACN non fa intelligence, della raccolta di informazioni si occupano AISE e AISI, coordinati dal DIS; ACN non si occupa della protezione di asset militari, che è compito della Difesa.

L’ACN si occupa di resilienza e protezione cibernetica, in particolare delle infrastrutture critiche nazionali. Protegge i soggetti sotto il Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica secondo le modalità previste dalla legge e poi i soggetti NIS, le Telco, e i soggetti costituzionali o di rilevanza costituzionale.

  • ACN svolge attività operativa di Protezione e risposta agli incidenti e alle crisi cibernetiche. Negli ultimi due anni, ha fatto letteralmente ripartire decine di strutture sanitarie bloccate da ransomware permettendo a radiologia, oncologia, Cup e pronto soccorso di continuare a funzionare​.
  • ACN svolge un’intensa attività di Policy e Regulation. Ad esempio, ACN ha redatto il Regolamento Cloud per mettere al sicuro i dati ordinari, critici e strategici del nostro paese, avviato i laboratori di prova e scritto le linee guida sulla crittografia e per la gestione sicura delle password.
  • ACN si occupa di sviluppo tecnologico, ad esempio, finanziando le startup del Cyber Innovation Network per favorire lo sviluppo di progetti e prodotti industriali nei campi della robotica, IA, Quantum computing, crittografia, data science, data mining, cybersecurity. Oppure attraendo finanziamenti europei come nel caso dell’AI Factory. Tutto questo nella cornice dell’autonomia strategia nazionale.
  • ACN si occupa di formazione e ricerca, ad esempio, attraverso l’Agenda di Ricerca e Innovazione, finanziando le borse di studio di dottorato, sottoscrivendo accordi con ANVUR, Mur e Ministero dell’Istruzione e del merito. Tutto questo per favorire l’inserimento nei programmi scolastici e universitari dello studio delle materie Stem e collegate alla cybersicurezza, le relazioni tra i ricercatori, lo sviluppo di una base di competenze e professionalità di carattere nazionale. È noto inoltre il contributo che ACN ha dato dalle sue origini alle iniziative del Laboratorio Nazionale di cybersecurity del CINI per “allevare” i migliori talenti italiani del settore attraverso iniziative come la Cyberchallenge.
  • ACN si occupa di finanziare la progettazione e realizzazione di una Pubblica Amministrazione sempre più pronta a reagire alla minaccia cibernetica e ha erogato fondi PNRR per innalzare la postura delle PA come Autorità portuali, società in house regionali e agenzie di protezione ambientale (€100 mln), ma ha anche scritto le linee guida e finanziato la realizzazione di CSIRT regionali.
  • ACN ha realizzato con Confindustria e Generali il Cyber Index PMI strumento di autovalutazione del rischio cibernetico per le PMI e con il mondo delle imprese ha sviluppato un RoadShow territoriale di 8 tappe per parlare di anticipazione del rischio cibernetico da parte delle PMI.
  • L’Italia, attraverso l’ACN, ha promosso il G7 cybersecurity Working Group durante la presidenza italiana del G7. Sulla piattaforma proposta dall’Italia sono convenuti gli altri sei grandi, l’Ue e l’Enisa che hanno individuato importanti convergenze su tre temi: la protezione internazionale delle infrastrutture critiche, la lotta senza quartiere al Ransomware, la necessità di guidare lo sviluppo sicuro dell’Intelligenza Artificiale. In questa azione di proiezione internazionale ACN coopera con i 61 paesi che partecipano alla Counter Ransomware Initiative, e i 21 paesi che hanno aderito con ACN alla dichiarazione di Bletchley park sullo sviluppo sicuro dell’Intelligenza Artificiale.

Il lavoro dell’ACN, svolto da personale altamente qualificato (il 75% è laureato e il 25% ha un master o un dottorato), è fatto anche dai bravissimi tecnici diplomati (tecnici del software, tecnici dell’hardware, penetration tester, tecnici di laboratorio), assunti tramite concorso, nel 2024 (65 unità), mentre stanno prendendo servizio i vincitori di un altro concorso pubblico per 45 giuristi specializzati in cybersecurity, visto l’incremento delle attività di Policy & Regulation che la legge richiede all’Agenzia, dopo l’entrata a regime della NIS2.
Nel 2025 ci saranno nuovi concorsi.

No, la cybersecurity non è solo un fatto di nerd.

(arturo di corinto)


dicorinto.it/agenzia-per-la-cy…



Striscione contro Marco Carta: la solidarietà di Stampa Romana.


L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà a Marco Carta, giornalista di Repubblica che si è occupato degli intrecci tra tifo ed estrema destra, ieri attaccato con uno striscione esposto nei pressi dello Stadio Olimpico. Ancora una volta un cronista che approfondisce il tema dei rapporti pericolosi del mondo ultras, con organizzazioni estremistiche o con la criminalità è oggetto di una grave e inaccettabile intimidazione.

La Segreteria ASR


dicorinto.it/associazionismo/s…



GIORNALISTI RAI “FASE DUE”ASSEMBLEA PUBBLICA A STAMPAROMANA IL 20 MARZOPER IL GIUSTO CONTRATTO E CONTRO IL                              PRECARIATO


La realizzazione e la messa in onda dei programmi di informazione e approfondimento dei più noti e apprezzati della Rai – format ormai iconici come Report, Chi l’ha visto, Agorà, Presa Diretta, Mi manda Raitre… solo per citarne alcuni – è garantita ogni giorno da centinaia di giornalisti professionisti che lavorano senza il contratto giornalistico. Inquadrati nelle redazioni in condizioni di precarietà formale o di fatto: per la gran parte con contratti da partita iva, oppure assunti come programmisti. Lavorando gomito a gomito con colleghi che svolgono le stesse identiche mansioni ma sono invece assunti con il regolare contratto giornalistico FNSI-Usigrai.
Centinaia di lavoratori della prima azienda culturale – pubblica – di questo Paese che da anni attendono il completamento di un percorso di regolarizzazione cominciato nel 2019 con la cosiddetta ‘Fase 1’: un accordo tra Rai e sindacati che portò all’assunzione di oltre 200 colleghi e che prevedeva per iscritto una – appunto – ‘Fase 2’ rimasta totalmente inapplicata.
Sono passati sei anni da quell’accordo, due anni dall’unico incontro per il ‘tavolo Fase 2’, un anno da una affollata e lunga assemblea che ha chiesto all’azienda la riapertura del tavolo e 4 mesi da un partecipatissimo presidio pubblico in viale Mazzini cui hanno preso parte anche i maggiori leader delle organizzazioni sindacali aziendali e delle confederazioni nazionali.
Per questo, assieme a Stamparomana, l’assemblea dei giornalisti della ‘Fase 2’ torna a riunirsi e invita per un confronto l’azienda, il cda, la commissione di vigilanza e i sindacati.
È ora di cambiare. È ora di riconoscere dignità e sicurezza a chi fa informazione nel servizio pubblico: per la dignità del lavoro, per una informazione libera, per combattere il precariato.

Assemblea giovedì 20 marzo – ore 16 – sede di STAMPAROMANA piazza della Torretta 36 – Roma

L’Assemblea dei giornalisti RAI “Fase 2”


dicorinto.it/associazionismo/g…



GAZA. Eyal Zamir, il capo di stato maggiore che desiderava la destra israeliana


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo capo delle forze armate è sulla stessa linea dell'attacco ad oltranza contro Gaza del premier Netanyahu e dei ministri più estremisti
L'articolo GAZA. Eyal Zamir, il capo di stato maggiore che desiderava la destra israeliana proviene da



Allucinazioni dell'intelligenza artificiale: ChatGPT ha creato un falso assassino di bambini ChatGPT ha creato una storia falsa su un uomo norvegese, sostenendo che aveva ucciso i suoi due figli ed era finito in prigione. Questo non è mai accaduto mickey20 March 2025


noyb.eu/it/ai-hallucinations-c…



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Non comprendo le polemiche sulle parole di Giorgia Meloni che questa volta ha il merito di aver detto alcune verità incontrovertibili. La prima naturalmente è quella che lei, essendo erede politica del regime fascista che mandò al confino Spinelli, Colorni e Rossi con il Manifesto di Ventotene non c’entra nulla trattandosi di un documento dell’antifascismo militante. La seconda, implicita nelle citazioni lette, è che con il Manifesto non c’entrano nulla neanche Ursula von der Leyen, Mario Draghi, Renzi, Calenda, il Pd e gli esponenti del centrosinistra e centristi che in queste ore contestano le parole della premier. Il manifesto di Ventotene era un manifesto per la rivoluzione socialista europea e questo è incontrovertibile. Contiene principi socialisti che saranno fatti propri dalla nostra Costituzione nata da quella rivoluzione antifascista europea che fu la Resistenza e che saranno alla base dell’azione dei partiti del movimento operaio dopo la sconfitta del nazifascismo in tutta l’Europa occidentale. Per il Manifesto di Ventotene come per la nostra Costituzione la proprietà privata non è sacra e i diritti delle classi lavoratrici e delle persone vengono prima del profitto e del mercato. Il modello sociale europeo con il welfare è stato il risultato della forza e della legittimazione che ebbe in Europa occidentale il movimento operaio e socialista nel dopoguerra e fino alla controrivoluzione neoliberista degli anni ’80 di Reagan e Thatcher. L’Unione Europea è nata con il trattato di Maastricht che ha posto invece il mercato al primo posto con conseguenze devastanti compreso il risorgere dell’estrema destra. Non a caso nel 2014 denunciammo, presentando la lista l’Altra Europa con Barbara Spinelli, che l’Unione Europea dei trattati ordoliberisti era la negazione dell’ispirazione originaria del Manifesto di Ventotene. Insomma con Ventotene non c’entrano nulla neanche gli editorialisti di Repubblica e Corriere e quelli come Renzi, Calenda o Bonaccini che ora strepitano. L’unica cosa positiva della manifestazione di Michele Serra è che Repubblica ha ristampato il manifesto e forse sarà letto da tanti che si renderanno conto della truffa che va avanti da trent’anni. Come Rifondazione Comunista pensiamo che vada rilanciato il Manifesto e la rivendicazione degli Stati Uniti socialisti d’Europa perchè il capitalismo neoliberista porta la guerra come le nuvole la tempesta.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea



Se l'energia che investiamo nell'indignarci di fronte all'inondazione di dichiarazioni delle destre, in quella loro ossessione comunicativa, la indirizzassimo verso il sostegno e la promozione dei nostri valori credo che ne guadagneremmo tutti.


Anche secondo JPMorgan la svolta politica di Musk ha accelerato le difficoltà di Tesla


La banca ha scritto in un report che fatica a ricordare altri casi «in cui un marchio abbia perso così tanto valore in così poco tempo»

[...]

Secondo Lekander, Musk «sta dal lato sbagliato dei suoi acquirenti. Non è la gente con gli stivali da cowboy che compra le Tesla»


ilpost.it/2025/03/19/jp-morgan…






Sviluppiamo il pilastro europeo della Nato. L’appello di Crosetto alla Camera

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Europa della difesa non può più attendere, ma ciò non significa rinnegare l’Alleanza Atlantica. Di fronte alle sfide globali, il Vecchio continente non ha altre possibilità se non quella di costituire un vero pilastro europeo all’interno della Nato. Così ha



Viaggi della #memoria e #sport, via libera dal Senato a nuove risorse.

"Investiamo sulla crescita dei giovani” dichiara soddisfatto il Ministro Giuseppe Valditara.

Qui tutti i dettagli sulle misure e i fondi approvati ▶️ mim.gov.




#Trump e #Putin, diplomazia a due


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Difesa europea, l’Ue adotta il Libro Bianco per rilanciare industria e deterrenza

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Commissione europea ha ufficialmente adottato il Libro Bianco per la Difesa europea/Readiness 2030, un documento che avrà il compito di porre le basi per un’azione coordinata e massiccia nel settore della difesa, con l’obiettivo di rafforzare la capacità



Sicurezza comune prima del riarmo. La posizione italiana al consiglio Ue

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Se sto con Usa o Ue? Sto con l’Italia, che è nell’Unione europea ed è storico alleato dell’America”. La precisazione di Giorgia Meloni alla Camera a chi le chiedeva (ancora) conto delle divergenze di vedute tra Bruxelles e Washington è utile cartina di tornasole per capire



Giovanni Floris scherza con Elisabetta Piccolotti sul caso Tesla: “È venuta in taxi spero” | VIDEO


@Politica interna, europea e internazionale
Ospite di DiMartedì, il programma in onda su La7 nella serata di martedì 18 marzo, Elisabetta Piccolotti è stata presentata dal conduttore Giovanni Floris con una battuta inerente al caso Tesla scoppiato nei giorni scorsi. La deputata di Alleanza Verdi e




Meta is preparing for the Australian election by working closely with the government and news outlets that Zuckerberg said were “clearly political” and dismissed in the US.#News
#News



The sites an ICE contractor is pulling data from; why top scientists are considering leaving the U.S. for France, and why Super Nintendos are getting faster as they age.#Podcast


Meloni contro il Manifesto di Ventotene: “Non è questa la mia idea di Europa” | VIDEO


@Politica interna, europea e internazionale
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni prende le distanze dal Manifesto di Ventotene, considerato uno dei testi fondanti dell’Unione europea: “Non so se questa è la vostra idea di Europa, ma certamente non è la mia”, dice rivolgendosi alle opposizioni in




Mattarella scrive a Papa Francesco: “In questo mondo la sua voce è più che mai necessaria”


@Politica interna, europea e internazionale
“Mentre al livello internazionale sembrano affievolirsi le ragioni del Diritto e di una corretta articolazione della convivenza tra gli Stati, la Sua voce è e resta più che mai necessaria”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera



Corso per docenti della scuola secondaria di primo grado: Leggere per Crescere

@Politica interna, europea e internazionale

UN LIBRO CONTRO IL DETERIORAMENTO CEREBRALE. LE SOLUZIONI DELLA SCUOLA AL BRAIN-ROT DELL’ERA DIGITALE. Il corso si propone di: dotare i docenti di strumenti pratici e teorici per comprendere il funzionamento del cervello umano durante la lettura



Ddl Sicurezza, l’allarme delle opposizioni: “Troppi poteri ai Servizi segreti e schedature di massa”


@Politica interna, europea e internazionale
Le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato hanno approvato il contestato articolo 31 del nuovo ddl Sicurezza. Il via libera chiude l’esame degli emendamenti al disegno di legge, che – presentato dal Governo e già approvato dalla Camera lo



Mettetevi nei panni di un bambino palestinese e provate a capire cosa si prova a non avere più speranza, a non fidarsi più di nessuno. Mettetevi in una condizione di vita nella quale un popolo, quello israeliano sionista, vi consideri meno di bestie, decida quanta acqua potete bere, quanta corrente elettrica potete consumare. Mettetevi nei panni di un contadino della Cisgiordania che si vede tagliare con la motosega tutti gli olivi secolari da coloni invasati che non hanno niente di dissimile dai nostrani fascisti del ventennio. Mettetevi nei suoi panni quando deve subire le provocazioni senza potere reagire.
Moltiplicate questo per 365 giorni all’anno. Mettetevi nei panni di un ragazzino o un bambino che sta vivendo il genocidio del suo popolo nell’indifferenza generale. Mettetevi nei panni degli orfani, di chi al posto della casa, della via e del quartiere ora guarda una distesa disperata di macerie. Guardateli i potenti della terra ridere e scherzare con la tua vita tra le loro mani.
Mettevi nei panni di un palestinese che, sbagliando in modo colossale, si convinca che il fondamentalismo islamico sia la risposta a tanta violenza, (non capendo, colpevolmente, di avere a che fare con spudorati assassini della stessa identica matrice di quegli altri). Mettetevi nei panni di un palestinese senza più via d’uscita, senza speranza, senza futuro.
Niente possiamo noi pacifisti, niente possono gli israeliani sani, niente possono gli organismi internazionali e niente può la giustizia terrena e divina.

Il conflitto ha causato più di 70.000 morti dei quali circa 50.000 bambini e donne.
Questi sono stati sistematicamente sterminati grazie alle armi americane e alla colpevole e volontaria distrazione occidentale.

Lo stesso occidente conservatore, per mano americana, ha disarmato l’Onu, unico attore in grado di intervenire.

Netanyahu insieme ai generali del IDF sono indagati per evidenti crimini di guerra.
Nonostante questo viene riconosciuto come uno statista.
Trump, nel suo delirio di onnipotenza, vede Gaza israeliana e senza palestinesi.

Vale la pena ricordare che essere palestinesi non significa essere di Hamas.
Vale la pena ricordare che niente può giustificare l'omicidio di bambini.

Hamas, nonostante le perdite e la distruzione delle infrastrutture, è ancora in grado di gestire gli ostaggi e di vantarsi della propria bestialità.
L'operazione militare israeliana, relativamente alla risoluzione della tragedia degli ostaggi, è quindi un sostanziale fallimento. Invece, per quello che riguarda la persecuzione e l'impostazione di un moderno genocidio, uno grottesco successo.
I coloni, ignorando qualunque legge internazionale, hanno mano totalmente libera di commettere qualunque nefandezza.

Complessivamente stiamo assistendo a un inedito “colpo di stato (dei diritti) globale” da parte di una pletora di oligarchi che manipolano gruppi, movimenti e partiti uniti dalla convergenza di interessi (perlopiù economici).

Esiste quindi un “nuovo” asse iper-conservatore che mira al controllo globale bypassando ogni regola democratica.

Questi, al pari del nazi-fascismo, sono dalla parte sbagliata della storia.
Così come ieri sarei stato, senza neanche un dubbio, dalla parte degli ebrei, degli zingari e di qualsiasi minoranza perseguitata dal nazi fascismo. Oggi lo sono, senza se e senza ma, dalla parte dei popoli perseguitati dalla fame, guerra, dalla parte dei più deboli.

Non è un buon momento.

Valerio Perla reshared this.



IlBlues.org: Michele Dal Lago e Giusi Pesenti – un viaggio musicale


Bellissima serata al Bo.Po di Ponteranica (BG), dove si sono esibiti il chitarrista e cantante Michele Del Lago e la cantante e percussionista Giusi Pesenti. Nonostante i due siano nella scena da diversi anni, non avevo mai avuto il piacere di ascoltarli live...

ilblues.org/michele-dal-lago-e…


Gaza. Israele scatena l’inferno promesso


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Violenti bombardamenti su tutta la Striscia da nord a sud, senza preavviso. 150 bambini tra le vittime. Per Tel Aviv «è solo l’inizio». Colpite le case danneggiate dentro cui si riparavano intere famiglie, scuole-rifugio e tende per sfollatihttps://pagineesteri.it/2025/03/19/medioriente/gaza-israele-scatena-linferno-promesso/




Dovremmo imparare a goderci le cose che abbiamo, come se sapessimo che il giorno dopo ce le porterà via. Ma l'incapacità di apprezzare il momento è più forte e così, niente, perdiamo attimi che non avremo mai più.

Auguri papà.

#festadelpapa #19marzo



Gcap e cooperazione nella Difesa europea. Il momento di agire è ora

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Per molto tempo abbiamo pensato che non sarebbe successo nulla in Europa, ci siamo preparati a operare in missioni di peacekeeping lontano dai nostri confini e senza una minaccia diretta ai nostri territori. Tutto questo è cambiato con l’invasione russa dell’Ucraina, che è servita da



“La Germania è tornata”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Berlino archivia l'austerità in nome del riarmo, pensa alla leva obbligatoria e droga l'economia con centinaia di miliardi di euro di finanziamenti pubblici a debito
L'articolo “La Germania è tornata” proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/03/19/mon…



tech.everyeye.it/notizie/scope…


fatemi capire una cosa... trump vuole re-industrializzare gli stati uniti. teme ad esempio le auto cinesi. in questo contesto, far fallire tesla ha senso? è coerente con il progetto industriale? trump e elon musk sono proprio il gatto e la volpe... un trono per due. sono esagerata se sostengo che il progetto di trump non sta andando come dovuto?