Salta al contenuto principale



LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Marzo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le notizie più rilevanti del mese di marzo dall'America centrale e meridionale, a cura di Geraldina Colotti
L'articolo LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Marzo pagineesteri.it/2025/03/28/ame…



L'acqua calda


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/lacqua-c…
Si, Claudia Giulia, hai capito bene, Stroppa ha detto che può accedere a qualsiasi dato personale degli utenti di twitter/x in modo arbitrario, inclusi quelli non pubblicamente visibili. Può vedere la reale identità degli utenti pseudonimi, che lui maccheronicamente chiama anonimi, può

Privacy Pride reshared this.



Dwingeloo to Venus: Report of a Successful Bounce


Dwingeloo telescope with sun shining through

Radio waves travel fast, and they can bounce, too. If you are able to operate a 25-meter dish, a transmitter, a solid software-defined radio, and an atomic clock, the answer is: yes, they can go all the way to Venus and back. On March 22, 2025, the Dwingeloo telescope in the Netherlands successfully pulled off an Earth-Venus-Earth (EVE) bounce, making them the second group of amateurs ever to do so. The full breakdown of this feat is available in their write-up here.

Bouncing signals off planets isn’t new. NASA has been at it since the 1960s – but amateur radio astronomers have far fewer toys to play with. Before Dwingeloo’s success, AMSAT-DL achieved the only known amateur EVE bounce back in 2009. This time, the Dwingeloo team transmitted a 278-second tone at 1299.5 MHz, with the round trip to Venus taking about 280 seconds. Stockert’s radio telescope in Germany also picked up the returning echo, stronger than Dwingeloo’s own, due to its more sensitive receiving setup.

Post-processing wasn’t easy either. Doppler shift corrections had to be applied, and the received signal was split into 1 Hz frequency bins. The resulting detections clocked in at 5.4 sigma for Dwingeloo alone, 8.5 sigma for Stockert’s recording, and 9.2 sigma when combining both datasets. A clear signal, loud and proud, straight from Venus’ surface.

The experiment was cut short when Dwingeloo’s transmitter started failing after four successful bounces. More complex signal modulations will have to wait for the next Venus conjunction in October 2026. Until then, you can read our previously published article on achievements of the Dwingeloo telescope.


hackaday.com/2025/03/28/dwinge…



Come svuotare Gaza: i piani di Tel Aviv per la deportazione (per ora) a bassa intensità


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Chi vuole partire viene condotto al transito di Kerem Shalom. Dopo l'ispezione, prosegue verso Rafah, il ponte di Allenby o l'aeroporto di Ramon. A tutti verrebbe detto che «non è certo» che potranno tornare a Gaza
L'articolo Come


in reply to Elezioni e Politica 2025

Ecco, stiamo con i cattivi della storia. Capisco la voglia di mediare, ma non sta mediando una beneamata cippa, ci stiamo beccando dazi e insulti e noi a quanto pare ci pieghiamo pure a 90

reshared this

in reply to Tototun

come sempre stiamo coi cattivi (e tendenzialmente i perdenti)
imbarazzante come sempre

reshared this

in reply to gildadriel

@gildadriel @Tototun non c'è niente da fare... il trenino italiano, fintanto che non viene fatto deragliare, viaggia sempre ostinatamente verso la parte sbagliata della storia
in reply to Tototun

Non siamo solo noi, le nazioni europee da tempo sono incapaci di esprimere qualcosa che non sia la sottomissione acritica e incondizionale agli USA.

Pensa alla Danimarca, che ha confermato da poco l'acquisto degli F35, cioé regalare miliardi a un paese che sta minacciando di invadere parte del suo territorio.

Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)
in reply to alfredon996

@alfredon996 @Tototun c'è anche il serio rischio che, eventualmente, quegli F35 non si alzeranno in volo se il nemico sono proprio gli #USA
in reply to DoctorZmorg

Alcuni dicono che è vero, altri dicono il contrario. Ma di fatto dipendere da ricambi e sopratutto software e telemetria gestiti dagli USA renderebbe quegli F35 estremamente ineffettivi.

Ad ogni modo l'Europa non può competere militarmente con gli Stati Uniti, a partire dal piccolo dettaglio che abbiamo le loro basi piazzate in casa.

in reply to alfredon996

@alfredon996 dal canto mio non credo dovremmo cercare la competizione militare, ma almeno l'indipendenza sul piano della difesa.
Affidarsi ad un "alleato" che si è dimostrato inaffidabile più volte non è il massimo.
Possiamo farci andare bene il fatto di essere affiliati agli USA, ma possiamo farci stare un po' meno bene l'idea di dover dipendere da loro per la nostra sicurezza.


Sam Altman: “L’AGI arriverà durante la presidenza Trump!”. Ma siamo davvero certi?


Sam Altman, CEO di OpenAI intervistato recentemente ha ribadito che l’umanità è vicina alla creazione di un’intelligenza artificiale generale (AGI), un’intelligenza artificiale paragonabile all’intelligenza umana. Secondo lui, per raggiungere questo obiettivo è sufficiente ampliare i modelli esistenti come ChatGPT. “L’AGI probabilmente emergerà durante la presidenza Trump”, ha previsto il miliardario, proseguendo la linea che OpenAI ha portato avanti sin dal trionfale debutto del suo chatbot nel novembre 2022.

Nel 2023 l’azienda ha sviluppato ulteriormente questa idea nel suo blog, affermando che “la prima AGI sarà solo un punto nel continuum dell’intelligence”. Il concetto sembra plausibile, se non fosse per un difetto fondamentale: l’intelligenza, qualunque cosa sia, quasi certamente non si sviluppa in un continuum.

È comprensibile il motivo per cui un insider della Silicon Valley con un’enorme fortuna in gioco concepisca lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in questo modo. Questa posizione, tuttavia, perde di persuasività se prendiamo in considerazione un altro tipo di pensiero che l’intelligenza artificiale ha trascurato fin dal suo inizio: la ragione naturale.

Cos’è l’intelligenza naturale?


Gli esseri umani usano il linguaggio per comunicare, quindi l’intelligenza artificiale conversazionale crea l’illusione di intelligenza. Esiste però una differenza fondamentale tra loro: ChatGPT manipola simboli, mentre gli esseri umani usano la parola per descrivere cose e fenomeni circostanti. Noi esistiamo nella realtà fisica, emotiva e sociale, mentre le reti neurali operano solo con astrazioni. Ecco perché i modelli linguistici, nonostante la loro fluidità, generano assurdità con incrollabile certezza: non hanno alcuna connessione reale con il mondo.

Ricercatori e imprenditori come Altman continuano a fare previsioni sul futuro dell’intelligenza artificiale, dando per scontato di conoscere la strada giusta. Nella comunità scientifica si fa largo uso del termine “fattore g” o “intelligenza generale”, un’abilità cognitiva di base che sta alla base di vari processi mentali. Gli scienziati ne distinguono due componenti: “intelligenza cristallizzata” – conoscenza ed esperienza accumulate, e “intelligenza fluida” – la capacità di risolvere nuovi problemi, trovare schemi e pensare in modo astratto. È l’intelligenza fluida che consente all’individuo di adattarsi a nuove situazioni e di imparare. Tuttavia, resta ancora un mistero come esattamente nascano queste capacità e quali processi nel cervello ne siano responsabili.

Se un alieno arrivasse sulla Terra e analizzasse il pensiero degli esseri umani e delle macchine, rimarrebbe sorpreso nel vedere che la ricerca sull’intelligenza artificiale sta prosperando e che gli scienziati sono convinti di essere pronti a ricostruire la civiltà, anche se lavorano con una vaga definizione di intelligenza stessa. E studiare il mondo animale solleverebbe ancora più interrogativi. Dopotutto, l’intelligenza naturale, anziché semplicemente “crescere” con l’aumento dei dati e della potenza di calcolo, si manifesta in modo diverso nelle diverse specie.

Ciò che potremmo definire intelligenza ecologica è riscontrabile in creature che vanno dalle pulci agli elefanti. Ogni specie ha sviluppato capacità cognitive uniche che la aiutano a sopravvivere nella sua nicchia ecologica. E se definiamo l’intelligenza come la capacità di interagire efficacemente con l’ambiente, allora il miglior esempio di “intelligenza artificiale generale” potrebbe non essere una voluminosa rete neurale con miliardi di parametri, ma un insetto primitivo (a prima vista).

Guida alla navigazione della mosca della frutta


Un ambito importante dello sviluppo dell’intelligenza artificiale è la navigazione autonoma, che definisce l’intelligenza come la capacità di muoversi in modo indipendente e sicuro. Tali sistemi, basati su reti neurali profonde con apprendimento tramite rinforzo, utilizzano una combinazione di sensori (lidar, telecamere e radar) per rilevare gli ostacoli e pianificare i percorsi. Con un addestramento adeguato, il meccanismo può sviluppare strategie per muoversi in sicurezza anche in ambienti caotici.

In tal caso, la specie che merita un proprio ciclo di finanziamenti da parte di OpenAI è la Drosophila melanogaster, ovvero l’umile moscerino della frutta. Dotate di cervelli microscopici che pesano quasi nulla, queste creature mostrano riflessi per evitare le collisioni che superano le capacità di qualsiasi auto a guida autonoma. In una frazione di secondo, rilevano segnali di movimento, prevedono traiettorie ed eseguono manovre. La ricerca ha dimostrato che le mosche calcolano le vie di fuga più velocemente dei sistemi avanzati di visione artificiale.

Intelligenza collettiva e l’illusione dell’intelligenza distribuita


Anche i giganti della tecnologia sognano da tempo di creare una “intelligenza collettiva”, un sistema in cui molti elementi semplici, interconnessi, lavorano insieme per affrontare compiti complessi. Tale unione dovrebbe funzionare come un unico “supercervello“, in cui tutti i componenti partecipano alla presa di una decisione comune. Tuttavia, ancora una volta, i meccanismi naturali del pensiero collettivo esistono già e operano in modo molto più efficace di tutti gli analoghi da noi creati.

Un ottimo esempio è una colonia di api mellifere. Quando si tratta di trovare una nuova casa, migliaia di insetti agiscono come un unico organismo, ma senza alcun centro di controllo. Le api esploratrici esplorano la zona circostante alla ricerca di siti adatti e poi tornano all’alveare, dove eseguono una speciale “danza dell’oscillazione”. I loro movimenti contengono tutte le informazioni importanti: quanto è lontana una potenziale casa, in quale direzione, quanto è spaziosa e protetta. Altri individui leggono i segnali e vanno in ricognizione. Di conseguenza, la colonia prende la decisione più vantaggiosa per la sopravvivenza.

Cosa offre l’intelligenza digitale? Un gruppo di chatbot che raccolgono informazioni da Reddit.

Scoiattoli: i campioni della memoria in natura


Un altro punto di forza dell’intelligenza artificiale è la capacità di archiviare e recuperare i dati. Gli scienziati spesso misurano l’intelligenza in base alla capacità di ricordare grandi quantità di informazioni e di recuperarle quando necessario. Per raggiungere questo obiettivo, le moderne reti neurali utilizzano tecnologie complesse: i database vettoriali trasformano le informazioni in modelli matematici multidimensionali e i meccanismi di “annidamento” aiutano il programma a gestire terabyte di informazioni.

Uno scoiattolo comune, senza computer, riesce perfettamente a gestire compiti di memoria e di navigazione. In autunno nasconde centinaia di noci in posti diversi e riesce a ritrovarle anche dopo diversi mesi, sotto la neve. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che questi animali utilizzano strategie complesse per proteggere i loro nascondigli: possono fingere di seppellire una noce, ma in realtà la nascondono in un altro posto, ingannando i potenziali ladri. Allo stesso tempo, i roditori distinguono inequivocabilmente i nascondigli genuini da quelli falsi, a differenza dei roditori che spesso hanno “allucinazioni“, creando fatti inesistenti.

Cosa significa “Io” nell’intelligenza artificiale?


Cosa può imparare l’intelligenza artificiale dal mondo animale? In primo luogo, la coscienza non è un fenomeno universale. La navigazione di un moscerino della frutta, il processo decisionale in un alveare, la memoria di uno scoiattolo: ogni esempio rappresenta un tipo distinto di cognizione plasmato dalla pressione evolutiva.

In secondo luogo, ci costringe a riconsiderare i presupposti di base. Come accennato in precedenza, i ricercatori stanno aumentando la potenza delle reti neurali, convinti che enormi quantità di dati e risorse di elaborazione daranno alla fine vita a qualcosa di analogo alla coscienza umana. Ma se in natura esiste un ampio spettro di diverse forme di pensiero, perché crediamo che l’elaborazione statistica delle informazioni porterà all’intelligenza artificiale generale?

Il vero pensiero è incarnato nella materia. Esiste all’interno di un sistema vivente che interagisce dinamicamente con l’ambiente. L’intelligenza artificiale, d’altro canto, prevede sequenze di testo anziché cause ed effetti.

Quindi l’AGI è realizzabile? Forse.

Ma se si vuole imparare dalla natura, tanto vale investire molto nella ricerca sui moscerini della frutta.

L'articolo Sam Altman: “L’AGI arriverà durante la presidenza Trump!”. Ma siamo davvero certi? proviene da il blog della sicurezza informatica.




Leggere per crescere. Così si contrasta il brain rot

@Politica interna, europea e internazionale

“È necessario sviluppare una coscienza civica sul fenomeno dell’abuso del digitale e della conseguente incapacità di scrivere a mano che oggi riguarda tutti, ma che coinvolge soprattutto i più giovani. Penso che sul piano delle politiche pubbliche questo tema possa essere trattato in modo ancora più



DAL 2003, SLOWFORWARD (=slowforward.net) è il sito più testardo, aggiornato (e anziano) su #scritture di ricerca, #arte contemporanea, #musica sperimentale, materiali verbovisivi, #asemic writing, #poesia concreta, #prosa in prosa, prose brevi, scritture non assertive, e molto altro:

segui il canale #slowforward su #telegram : https://t.me/slowforward

o su #whatsapp : tinyurl.com/slowchannel

e/o l’account #mastodon: mastodon.uno/@differx



Mentre negli USA ci si avvia a passi rapidissimi verso un regime paradittatoriale la nostra presidente del consiglio si dichiara d'accordo con il vicepresidente di quel regime, Vance. Da chi frequenti si capisce chi o cosa sei.


Adozione di DORA: facciamo il punto


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Banca d’Italia ha reso disponibile per gli intermediari direttamente vigilati, un modello per l’autovalutazione del livello raggiunto nell’ambito dell’adeguamento al Regolamento DORA, uno strumento che in realtà può essere molto utile anche a qualsiasi altra entità finanziaria
L'articolo Adozione di DORA: facciamo il punto proviene da



mostra di opere di William Burroughs a Londra, alla October Gallery.
qui una selezione di opere e un video: gammm.org/2025/03/28/works-by-…

#williamburroughs



Ecco perché secondo me #Librewolf non è, al momento, una vera alternativa a #Firefox.

L'ho installato su un PC al lavoro su cui precedentemente usavo Firefox.

Ecco come si presenta il mio client #zimbra su librewolf (prima immagine) rispetto a come si vede su Chrome (seconda immagine).

Sì, ok, non si muore, ma se si moltiplicano queste piccole cose per le centinaia di siti che uso durante la settimana, diventano una grande cosa.

Io mi auguro che dal codice di Firefox nasca qualcosa di nuovo, o forse di vecchio, come era Firefox un tempo. Che sia librewolf, waterfox o qualcos'altro.

Ma la strada da fare è ancora tanta per me, e in salita.


#opensource #alternative #browser #mozilla



Scanning Film The Way It Was Meant To Be


Scanning a film negative is as simple as holding it up against a light source and photographing the result. But should you try such a straightforward method with color negatives it’s possible your results may leave a little to be desired. White LEDs have a spectrum which looks white to our eyes, but which doesn’t quite match that of the photographic emulsions.

[JackW01] is here with a negative scanning light that uses instead a trio of red, green, and blue LEDs whose wavelengths have been chosen for that crucial match. With it, it’s possible to make a good quality scan with far less post-processing.

The light itself uses 665 nm for red, 525 nm for green, and 450 nm blue diodes mounted in a grid behind a carefully designed diffuser. The write-up goes into great detail about the spectra in question, showing the shortcomings of the various alternatives.

We can immediately see the value here at Hackaday, because like many a photographer working with analogue and digital media, we’ve grappled with color matching ourselves.

This isn’t the first time we’ve considered film scanning but it may be the first project we’ve seen go into such detail with the light source. We have looked at the resolution of the film though.


hackaday.com/2025/03/28/scanni…



Franz Bartelt – Colpo gobbo
freezonemagazine.com/rubriche/…
Eccolo lì, l’idiota! Sbronzo marcio. Attorniato da un branco di ubriachi ancora più fatti di lui. Non l’avevo mai visto, in città. Ho chiesto a Coso chi fosse. Non ne sapeva niente neanche lui. Ho ordinato un’altra birra. Quello si vantava. Della sua grana: non parlava d’altro. E doveva averne, visto che pagava da bere, […]
L'articolo Franz Bartelt – Colpo gobbo proviene da FREE ZONE MAGAZINE.


Un Threat Actors rivendica un attacco al Festival di San Valentino: Database Trafugato?


Nel panorama della cybersecurity, le fughe di dati rappresentano una minaccia sempre più ricorrente, e il recente leak del database di “festivaldisanvalentino.com” ne è l’ennesima dimostrazione. Un utente di un noto forum underground ha infatti pubblicato un presunto archivio SQL contenente dati sottratti dal sito web, mettendo a rischio informazioni sensibili degli utenti.

Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Print screen del forum underground dove il criminale informatico ha rivendicato il presunto attacco informatico prelevato attraverso l’utilizzo della piattaforma di intelligence delle minacce di Recorded Future

I Dettagli del Leak


L’utente “lluigi”, registrato sulla piattaforma nel novembre 2023 e con un’attività limitata ma significativa, ha rilasciato il database in un post datato 22 febbraio 2025. Secondo la descrizione fornita, il dump SQL ha una dimensione di 6MB, che si espande fino a 94MB una volta decompresso.

Un’anteprima dei dati compromessi rivela indirizzi email, IP, e messaggi di comunicazione interna, suggerendo una violazione su larga scala che potrebbe esporre (qualora confermata) centinaia o migliaia di utenti a rischi di phishing, furto d’identità e altri attacchi informatici.

Alcuni esempi includono conversazioni in cui gli utenti richiedono conferme di invio di file e altre informazioni di carattere privato. La presenza di dettagli tecnici nei metadati (come user agent e versioni di browser) potrebbe inoltre fornire agli attaccanti ulteriori spunti per orchestrare attacchi mirati.

Chi c’è Dietro l’Attacco?


Non sono stati forniti dettagli sulle modalità di attacco utilizzate per ottenere il database da parte del criminale informatico, ma è plausibile che il sito sia stato vittima ad esempio di una vulnerabilità non patchata o di credenziali di accesso compromesse. “lluigi”, l’autore del post, non sembra essere direttamente l’autore della violazione, bensì un intermediario che ha ricevuto e pubblicato i dati.

Conseguenze e Contromisure


Le vittime di questa fuga di dati devono adottare misure di sicurezza come:

  • Cambiare le password associate all’account del sito
  • Utilizzare plugin per poter rendere anonima l’esposizione dei pannelli di amministrazione di accesso al sito (ad esempio wp-admin.php)
  • Cambiare le stesse password correlate ad altri servizi
  • Attivare l’autenticazione a due fattori (2FA)
  • Diffidare di email sospette o tentativi di contatto non richiesti

Per il team di sicurezza del sito, è fondamentale analizzare il vettore il potenziale attacco e nel caso attivare specifiche misure di sicurezza, come ad esempio il patch management del sistema per evitare ulteriori potenziali problemi.

Conclusioni


Questo incidente dimostra ancora una volta quanto sia cruciale la sicurezza informatica per qualsiasi piattaforma che gestisca dati sensibili. La pubblicazione di database trafugati su forum underground è un fenomeno in crescita, e l’attenzione di aziende e utenti deve rimanere sempre alta e vigile per prevenire e mitigare i danni derivanti da questi attacchi.

Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’organizzazione qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.

Questo articolo è stato redatto attraverso l’utilizzo della piattaforma Recorded Future, partner strategico di Red Hot Cyber e leader nell’intelligence sulle minacce informatiche, che fornisce analisi avanzate per identificare e contrastare le attività malevole nel cyberspazio.

L'articolo Un Threat Actors rivendica un attacco al Festival di San Valentino: Database Trafugato? proviene da il blog della sicurezza informatica.



trump: decreto esecutivo per annullare l'eclisse di sole del 29/3 in italia: troppo costosa.


The ATmosphereConf was last weekend, independent relays are starting to appear, and more.


ATmosphere Report – #109

The ATmosphereConf was last weekend, independent relays are starting to appear, and more.

Conference


This weekend was the first ATProto conference, the ATmosphereConf, in Seattle. Over two days there were a large number of speakers and sessions, with over 150 people in attendance, and a significant number watching the live streams as well. I could not make it to the US, so for a full overview of the event, I recommend this extensive article by TechCrunch’ Sarah Perez, who was present at the event. The entire event was livestreamed, and all talks can be viewed via this YouTube playlist.

Some assortment of thoughts I had while watching the livestream and VODs over the last few days:

  • Bluesky CEO Jay Graber gave a short speech, about her background as a digital rights activist, and how she is now “holding the door open, so people can see another world is possible”. Graber is clearly aware of her position, where she is seen as a figurehead of the network, while also wanting to build a decentralised network where there is place for competing platforms. Being a figurehead of a network, without becoming the de facto leader of the network, while also holding the leadership position of by far the largest organisation in the network, is a challenging position to balance.
  • Bluesky CTO Paul Frazee talked about where Bluesky came from and where it is going. One of the things he talked about is the consideration of why Bluesky decided on their own protocol and not ActivityPub. His answer focuses on practical considerations, especially how ActivityPub handles identity and account migration. Watching the ATProto Ethos talk by Bluesky protocol engineer Daniel Holmgren it struck me that the question could also be framed as a matter of lineage. Holmgren talks about how ATProto takes inspiration from the Web, Peer to Peer systems as well as Distributed Systems. Placing it in such a context makes it clear that ATProto has quite a different background and other ways of thinking than ActivityPub has.
  • Ændra Rhinisland talked about how community projects can become load-bearing for the network, without adequate support structures for the people who run such projects. She also runs the popular news feeds using Graze. Graze has been adding support for advertisements, and Ændra is one of the first to take advantage. In her talk she walked through how at current usage rates, the feeds could generate over $20k per month in ad revenue. She plans to use this revenue to support the queer communities building on ATProto, and showed early plans for a self-sustaining fund powered by Graze’s feed revenue, to support initiatives such as Northsky.
  • The talk by Ms Boba is a great indication of how much under-explored design space there is on Bluesky and ATProto. Her talk focuses on labelers and fandom communities, and has some great examples of how they can be used outside of moderation.
  • Blacksky founder Rudy Fraser gave an excellent talk, describing Bluesky as a skeuomorphism, meaning that it imitates the design of the product it’s replacing. This phase is a part of the adoption cycle for new technologies, but Fraser does not to stop at imitation but instead explore the new ways that communities can be build online. Fraser is specifically interested in building platforms that can serve mid-sized communities, ranging from hundreds of thousands to a few million people. The Blacksky community is an example of this, and Fraser hopes that Blacksky can inspire other communities to do the same. His framing of content moderation as community care and not a cost of business also resonated with me.
  • Erin Kissane’s talk goes into detail about vernacular institutions, local and grassroots organisations and practices that are often illegible to outsiders but deeply embedded in local communities. This allows them to be close to the needs of their community members, but makes them hard to see and understand from the outside. This outside illegibility is a double-edged sword: IFTAS served a crucial role for trust and safety in the fediverse ecosystem, but had to shut down to a lack of funding as a result of being illegible to financiers.

Some more articles on the events:


On relays


Bluesky PBC has been working on a new version of the relay that makes it easier and cheaper to host, under the Sync 1.1 proposal. This new version is now starting to roll out, showing a significant drop in resource usage. Bluesky engineer Bryan Newbold shared some statistics here. Independent ATProto developer @futur.blue set up his own relay as a speedrun. He shows that a full network relay can be run on a 50USD Raspberry Pi, with an easy-to-follow tutorial here.

That full network ATProto relays are cheap to run has been known for a while within the ATProto developer community, but that knowledge has not spread much yet. One reason for this is that independent developers have set up relays primarily for their own use, sharing access with a few friends, but no other publicly accessible full-network relays exist yet1.

Upcoming short-form video platform Spark is building their own complete infrastructure. Spark’s relay will publicly accessible, and hosted in Brazil. Having ATProto infrastructure outside of US jurisdiction is a conversation that has come up regularly, and often followed by the assumption that the alternative is to have infrastructure like a relay hosted in Europe. Spark is bringing in a slightly unexpected twist here, by having the first publicly accessible relay that is not owned by Bluesky PBC being hosted in Brazil instead.

Having other relays that are not owned by Bluesky PBC has been the subject of a lot of conversation, and the Free Our Feeds campaign was founded on the idea that a significant financial investment is needed to do so. Furthermore, it assumes that such a relay is not only expensive, but that it requires an extensive governance infrastructure to manage it. The current developments regarding relays call both of these assumptions into serious question: relays are cheap, not expensive. Furthermore it seems that there is enough incentive that organisations that are serious about building their own ATProto platforms are willing to run their own relays.

In Other News


Bluesky PBC has published a proposal on how they want to handle OAuth Scopes. OAuth Scopes is one of the main projects on the roadmap for the first half of this year. Currently, logging into an ATProto app via OAuth requires you to give that app permission to access all the data for your account. OAuth Scopes allows an app to only ask for the permissions that are necessary, and not the entire account. There are two problems that need to solve: the technical part of making it work, as well as the handling the UX to communicate clearly to people what data an app wants to access. The challenging part of the UX is how to handle the translation from the technical description of the data that is requested (stylised like ‘app.bsky.feed.getFeed’, for example), into a way that is understandable for the everyday user. The second challenge is that apps require permission not for one, but for many types of this lexicon data. A third-party Bluesky client that is restricted to only Bluesky data will still have to request a dozen of these Lexicons. A long list of technical lexicon names makes it impossible for regular people to have an informed opinion on what data is and is not being accessed. Bluesky PBC’s proposal is to group different lexicons into bundles, and create new lexicons that reference these bundles. Scoped OAuth can then request access to a bundle of lexicons, with a description that is legible for regular people.

Git repository platform Tangled is working on news ideas how a GitHub alternative might do things differently, and one of their first proposals is defining two types of pull requests. For another look at Tangled, this blog post experiment with what the platform allows.

One of the talks at the ATmosphereConf was by independent developer Rashid Aziz, who is the co-founder of basic.tech. Basic is a protocol for user-owned data, and seems to be fairly comparable to the PDS part of ATProto, with the major difference that Basic allows for private data on their version of a PDS. Aziz used the combination of these two protocols to create private bookmarks for Bluesky.

The new Record Collector labeler automatically displays if someone has been using other apps in the ATmosphere outside of Bluesky.

Rocksky is a new music scrobbler service on ATProto, that is currently in closed beta testing. It allows people to connect their Spotify account and automatically ‘scrobble’ (track) the music they are listening to.

The Links


Some tech-focused links for ATProto:

That’s all for this week, thanks for reading! If you want more analysis, you can subscribe to my newsletter. Every week you get an update with all this week’s articles, as well as extra analysis not published anywhere else. You can subscribe below, and follow this blog @fediversereport.com and my personal account @laurenshof.online on Bluesky.


  1. Cerulea.blue is a publicly accessible relay, using a custom implementation, but it is limited to non-Bluesky PDSes. ↩︎

#bluesky

fediversereport.com/atmosphere…




Scuola di Liberalismo 2025: Lucrezia Ercoli – Fuga dalla libertà

@Politica interna, europea e internazionale

Lucrezia Ercoli è docente di “Storia dello spettacolo” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2011, ricopre il ruolo di direttrice artistica di “Popsophia”. Ha collaborato con il programma televisivo “Terza Pagina” su Rai5 e Rai3 ed è una presenza fissa nel programma “Touch.



facendo immersioni sub ti rendi subito conto che il tuo assetto (tendenza a risalire o scendere, più o meno marcato) è pesantemente condizionato dai pomoni e da quanta aria usi per riempirli, mente respiri. non a caso prendere una bella boccata d'aria e cominciare la discesa è "contro-efficace". un sub svuota bene i polmoni mente si dà la spinta verso il basso, prima di cominciare a scendere, specie nei primi metri di discesa, quelli più difficili per definizione.

poi scopri che i primi rudimentali polmoni sono l'evoluzione sentite bene.... non delle branchie... ma della vescica natatoria. sapete a cosa serve la vescica natatoria vero? ignorerò chi non lo sa. quindi beh... alla fine tutto torna fin troppo magnificamente alla grande.



The Speaker Wars è la nuova band dell’ex Heartbreakers Stan Lynch
freezonemagazine.com/news/the-…
Membro fondatore degli Heartbreakers di Tom Petty, Stan Lynch, il batterista del gruppo, ha ora una nuova band, The Speaker Wars, composta da Stan Lynch – Batteria, Jon Christopher Davis – Voce, Jay Michael Smith – Chitarra, Brian Patterson – Basso, Steve Ritter – Percussioni e Jay Brown – Tastiera. Stan ha dichiarato: “Dopo 20


Ma questi di UnipolMove sono milanesi?

O hanno solo voluto fare un omaggio alla città più bella del mondo?

😍😍😍



USA, #dazi senza freni


altrenotizie.org/primo-piano/1…


L’Italia è in grado di difendersi? Crosetto spiega perché serve agire presto

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito oggi in Parlamento che l’Italia non sta perseguendo una politica di riarmo, ma sta lavorando per costruire una difesa adeguata alle sfide globali. In un intervento alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e



Difendere la democrazia, ecco la sfida incompresa del Libro Bianco per la Difesa. L’analisi di Zecchini

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Come era prevedibile la presentazione del Libro Bianco sulla Difesa Europea, al pari del precedente ReArm Europe, ha rinfocolato in Italia polemiche, furore populista e divisioni su un tema vitale per il futuro della



questo spiega come mai le parole che non ti vengono mia in mente non c'è verso di insistere e facilitare il recupero, se non trovare un modo di ri-memorizzarla seguendo un percorso "più solido". per esempio per me la parola "ingenuo" è davvero difficile da recuperare quando mi serve.




Il Governo Meloni diventa il quinto esecutivo più longevo della storia della Repubblica


@Politica interna, europea e internazionale
Il Governo Meloni sale nella classifica degli esecutivi più longevi della storia della Repubblica italiana. Oggi, giovedì 27 marzo 2025, è diventato il quinto governo rimasto in carica più lungo: insediatosi il 22 ottobre 2022, ha infatti toccato gli 887



Politica e UE: Router Freedom nell'UE. Il podcast di FSFE - (Qui la trascrizione del poscast)

Hai mai usato il tuo router personale per connetterti a Internet? @Free Software Foundation Europe ha recentemente ottenuto una grande vittoria in Germania per Router Freedom. In questo 32 ° episodio del Software Freedom Podcast, Bonnie Mehring, Alexander Sander e Lucas Lasota parlano di Router Freedom e del nostro lavoro per proteggere la libertà di scelta dei dispositivi Internet.

@Privacy Pride

fsfe.org/news/podcast/episode-…

Privacy Pride reshared this.





The internet is flooded with AI-generated images in the style of Studio Ghibli, whose founder said “I would never wish to incorporate this technology into my work at all.”#News
#News


Passaggio a Sud Est. I confini dell’Europa ai tempi della nuova guerra fredda

@Politica interna, europea e internazionale

Oggi, giovedì 27 marzo ci sarà l’evento di presentazione del quadrimestrale di Startmag, “Passaggio a Sud Est” dalle 15:30 alle 16:30 sarà presente Renata Gravina per conto della Fondazione. La Fondazione Luigi Einaudi di Roma ha contribuito al



Ciao ciao Firefox


Alla fine non è stato troppo difficile salutare #Firefox dopo 22 anni di utilizzo.

Le nuove politiche che ha adottato @Mozilla non riesco proprio a digerirle; non amo il fatto che una fondazione (o chiunque altro) possa dirmi come devo usare il mio browser, e che in qualunque momento possa cambiare decisione senza nemmeno farmelo sapere. A questo punto, tanto vale usare un browser proprietario. Quale sarebbe il vantaggio di continuare ad usare Firefox?

Odio il fatto che i dati immessi nel browser non siano più miei. E tutto questo, badate bene, per un software #opensource !

Valutando tutte le complesse variabili della mia presenza on line e della geografia, ho scelto Vivaldi che ha importato tutte le password e la cronologia in un attimo, senza battere ciglio. Le impostazioni fondamentali ci sono tutte; mi mancano alcune funzioni peculiari di firefox, come la modalità lettura scura, ma sopravvivrò; non sono cose che non ci si dorme la notte.

Unica scocciatura, siccome avevo usato la funzione firefox relay, che trovavo comodissima, la Mozilla foundation stava nel mezzo tra la mia casella e molti servizi a cui mi ero iscritto, che così non conoscevano il mio indirizzo reale. Bella pensata, mi mancherà. Pazienza. Ho dovuto cambiare un po' di email, ma ne è valsa la pena.

Ci rivedremo, spero, quando vorrete di nuovo aderire alla filosofia OpenSource.

E poi ci sono i fork, io continuo a sperare in qualche fork del browser più bello ed equo che ci sia mai stato.

Fino ad ora.

#browser #opensource #vivaldi #brave #chromium #mozilla #firefox #softwarelibero #fsf



Paul McCartney è il padre putativo dei fratelli Ramone
freezonemagazine.com/rubriche/…
Paul McCartney, probabilmente il più amato autore pop di sempre cosa ha in comune con il punk rock dei Ramones? Un po’ di pazienza lo scopriremo più avanti. “Sono orgoglioso dei Beatles“ ha detto Paul McCartney alla rivista Rolling Stone nel 1974. I Beatles appunto sono stati grazie alle canzoni composte da lui insieme a […]
L'articolo Paul


Renate Rasp – Kuno
freezonemagazine.com/news/rena…
In libreria dal 1 aprile 2025 Riscoprire Kuno, il romanzo più disturbante della letteratura tedesca del dopoguerra. Storie Effimere annuncia la pubblicazione di Kuno, il romanzo d’esordio di Renate Rasp, la “specialista del male” che sfidò il sistema culturale tedesco. La metamorfosi di Kuno: il ragazzo che doveva diventare un albero Il patrigno di Kuno […]
L'articolo Renate Rasp – Kuno proviene d
In libreria dal 1


GAZA. In migliaia protestano contro tutti: Israele, il mondo, anche Hamas


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Da inizio settimana a Gaza sotto attacco israeliano si tengono manifestazioni contro la guerra e per la situazione umanitaria. Molti puntano l'indice contro Hamas che però smentisce di essere il bersaglio delle proteste
L'articolo GAZA. In migliaia protestano



PODCAST. Ucraina, la Cina è pronta a inviare i suoi caschi blu


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nonostante le smentite ufficiali, i peacekeeper di Pechino potrebbero mettere d'accordo Russia, Usa ed Europa. I particolari nella corrispondenza da Shanghai di Michelangelo Cocco
pagineesteri.it/2025/03/27/mon…



Brasile: Bolsonaro a processo per “tentato golpe”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex presidente brasiliano di estrema destra, Jair Bolsonaro, è stato rimandato a giudizio con l'accusa di cospirazione e tentato colpo di stato
L'articolo Brasile: Bolsonaro a processo per “tentato golpe” proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/03/27/ame…



Prodi sulla tirata di capelli alla giornalista: “Ho commesso un errore, ma no a strumentalizzazioni”


@Politica interna, europea e internazionale
Romano Prodi ammette di aver “commesso un errore” nel tirare i capelli alla giornalista di Rete Quattro Lavinia Orefici, ma va anche al contrattacco contro chi ha “strumentalizzato” questa vicenda per attaccarlo. “Ritengo sia arrivato il momento di



Gli europei affrontano un nuovo ciclo di lavaggio del cervello da parte del governo di Bruxelles
controinformazione.info/?p=114…