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Aiuto per trattamento antitarlo


A tutto il Fediverso, ripeto, a tutto il Fediverso.

Allarme, ripeto allarme.

May Day, May Day!

Da notti sento qualcosa che si sta sgranocchiando l'armadio nella mia camera da letto, temo siano tarli.

Devo fare un trattamento antitarlo ma non l'ho mai fatto, e in più sono un uomo moderno, di quelli che non sanno fare niente (al contrario degli uomini di una volta, che sapevano fare tutto).

Qualcuno di voi ha esperienza di trattamenti del genere?

Non datemi link a pagine che ne parlano, quelli li trovo da me, cerco gente che l'ha fatto per davvero.

Basta Trump, basta Vance, basta Musk, da oggi vi voglio tutti concentrati sul mio armadio.

Passo.

in reply to Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@max esistono degli appositi veleni li trovi sia dai consorzi agrari che nei negozi di bricolage. Con grande pazienza ed una buona siringa, devi ispezionare il legno e iniettare il veleno in ogni buchetto che trovi. Quindi inserisci nel buchetto uno stuzzicadenti, che ha due funzioni: 1 ti ricorda che quel buco è già stato trattato.
2 il tarlo se c'era resta murato dentro fino a che muore.
Quando hai finito il trattamento su tutto il mobile avrai un Novello San Sebastiano..
A quel punto con una lametta o con un cutter tagli tutti gli stuzzicadenti in maniera da tappare il foro a livello, in funzione del colore del mobile passerai qualcosa per mascherare l'esistenza degli stuzzicadenti e quindi darai un prodotto a finitura.
Buon lavoro
in reply to Maurizio

@maurizio

Ti ringrazio molto.

Purtroppo non vedo buchi... ripasserò con una lente di ingrandimento ma possibile che siano così piccoli da essere invisibili?

Ho perlustrato gli interni e la parte superiore, le pareti esterne non ancora in maniera approfondita ma sono trattate e ho pensato che se fossi stato un tarlo avrei preferito entrare dall'alto, dove c'è il legno più grezzo, non trattato.

A dire il vero all'interno ci sono buchi ma sono fori fatti ad hoc, hanno un diametro da 5mm, una volta c'erano delle viti che tenevano qualcosa poi è stato smontato il "qualcosa" e sono rimasti i buchi. Sono anche quelli buchi a rischio?



Il ritorno di Mariani in Mbda e le sfide future della missilistica europea

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Lorenzo Mariani ha (nuovamente) assunto il ruolo di Executive group director sales & business development, nonché managing director, di Mbda Italia, succedendo a Giovanni Soccodato. Mariani ritorna dunque in Mbda Italia dopo un periodo in Leonardo, dove ha ricoperto il



Cantieristica, il nucleare ha il potenziale per rivoluzionare il settore. Ecco come

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il nucleare potrebbe rappresentare una svolta, non solo per l’autonomia energetica nazionale, ma anche per il settore della cantieristica. Il dibattito sulla possibilità di un ritorno del nucleare in Italia sta aprendo a diverse prospettive circa l’impiego di nuove tecnologie



Oggi in occasione della Giornata mondiale per la Consapevolezza sull'Autismo il Palazzo dell'Istruzione è stato illuminato di blu.

Il Ministro Giuseppe Valditara ha invitato le scuole a organizzare momenti di condivisione e di approfondimento.

Poliverso & Poliversity reshared this.



Sicurezza cyber, la chiave è la partnership tra umano e intelligenza artificiale


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le capacità di protezione e difesa nella cyber security possono essere migliorate in un mix di collaborazione arricchita ed efficacia aumentata attraverso l’impiego di un “ibrido operativo” formato dall'individuo e agenti di AI.



Attacco informatico via Teams: un semplice messaggio può compromettere la tua azienda!


Con l’uso crescente di strumenti di collaborazione come Microsoft Teams, le aziende devono essere consapevoli dei rischi legati a possibili attacchi informatici. Implementare misure di sicurezza avanzate e formare adeguatamente gli utenti diventa essenziale per contrastare le minacce. In risposta a questo problema, Microsoft ha annunciato l’introduzione di notifiche di sicurezza in Quick Assist, progettate per avvisare gli utenti di possibili tentativi di truffa legati al supporto tecnico. Inoltre, si consiglia alle organizzazioni di limitare o disattivare l’uso di Quick Assist e altri strumenti di accesso remoto, qualora non siano strettamente necessari, per ridurre il rischio di compromissione.

Un attacco sofisticato con vishing e strumenti legittimi


Un recente rapporto del Cyber Defence Centre di Ontinue ha documentato un attacco in cui gli hacker hanno utilizzato una combinazione di ingegneria sociale, vishing (phishing vocale) e software di accesso remoto per infiltrarsi nei sistemi aziendali.

La tecnica di attacco prevedeva l’invio di un messaggio su Microsoft Teams contenente un comando PowerShell dannoso. Approfittando della fiducia degli utenti nelle comunicazioni interne, il cybercriminale si spacciava per un tecnico IT per convincere la vittima ad eseguire il comando e a concedere accesso remoto attraverso Quick Assist. Questa tattica è coerente con le tecniche adottate dal gruppo Storm-1811, noto per utilizzare vishing e strumenti di supporto remoto per ottenere il controllo dei dispositivi bersaglio.

Il payload e l’installazione della backdoor


Dopo aver ottenuto l’accesso iniziale, gli attaccanti hanno sfruttato il sideloading DLL per eseguire codice malevolo attraverso un file binario firmato e legittimo di TeamViewer.exe, che ha caricato un modulo dannoso TV.dll.

Questo approccio consente di eludere i sistemi di sicurezza, poiché l’eseguibile sembra autentico. La seconda fase dell’attacco ha comportato l’esecuzione di una backdoor basata su JavaScript tramite Node.js (hcmd.exe), la quale ha stabilito una connessione persistente ai server di comando e controllo degli aggressori.

Grazie alle funzionalità socket, gli hacker potevano eseguire comandi da remoto senza essere rilevati facilmente.

Strategie di rilevamento e prevenzione


La catena di attacco osservata rientra in diverse categorie del framework MITRE ATT&CK, tra cui:

  • T1105 – Trasferimento di strumenti malevoli
  • T1656 – Impersonificazione
  • T1219 – Utilizzo di software di accesso remoto
  • T1218 – Esecuzione tramite binari firmati
  • T1197 – Abuso dei lavori BITS

Per mitigare il rischio di simili attacchi, gli esperti di sicurezza consigliano alle aziende di limitare l’uso di strumenti di accesso remoto non indispensabili e di disabilitare le connessioni esterne a Teams. Inoltre, la formazione dei dipendenti su tecniche di ingegneria sociale e phishing vocale è fondamentale per ridurre la probabilità di cadere vittima di queste sofisticate campagne malevole.

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Ucraina, disinquinare la discussione pubblica sul conflitto


Valigia Blu evidenzia le omissioni, le incongruenze e alcune distorsioni presenti nell’articolo di Kuperman.
Buona lettura


A Toothbrush Hacked, in Three Parts


It’s official, we’re living in the future. Certainly that’s the only explanation for how [wrongbaud] was able to write a three-part series of posts on hacking a cheap electric toothbrush off of AliExpress.

As you might have guessed, this isn’t exactly a hack out of necessity. With a flair for explaining hardware hacking, [wrongbaud] has put this together as a practical “brush-up” (get it?) on the tools and concepts involved in reverse engineering. In this case, the Raspberry Pi is used as a sort of hardware hacking multi-tool, which should make it relatively easy to follow along.
Modified image data on the SPI flash chip.
The first post in the series goes over getting the Pi up and running, which includes setting up OpenOCD. From there, [wrongbaud] actually cracks the toothbrush open and starts identifying interesting components, which pretty quickly leads to the discovery of a debug serial port. The next step is harassing the SPI flash chip on the board to extract its contents. As the toothbrush has a high-res color display (of course it does), it turns out this chip holds the images which indicate the various modes of operation. He’s eventually able to determine how the images are stored, inject new graphics data, and write it back to the chip.

Being able to display the Wrencher logo on our toothbrush would already be a win in our book, but [wrongbaud] isn’t done yet. For the last series in the post, he shows how to extract the actual firmware from the microcontroller using OpenOCD. This includes how to analyze the image, modify it, and eventually flash the new version back to the hardware — using that debug port discovered earlier to confirm the patched code is running as expected.

If you like his work with a toothbrush, you’ll love seeing what [wrongbaud] can do with an SSD or even an Xbox controller.


hackaday.com/2025/04/02/a-toot…



Yaroslav Zheleznyak è un deputato della Rada ucraina eletto nelle liste di Holos, partito liberale, atlantista ed europeista. Giovedì scorso ha pubblicato un post sul suo canale Telegram dopo aver letto il nuovo accordo sui minerali proposto dagli Stati Uniti a Zelensky e quel che descrive è al limite dell’estorsione. Zheleznyak sintetizza così: “Il testo che ho visto è semplicemente orribile: tutte le 18 sezioni. Questo non è più un memorandum d'intenti quadro, come lo era prima dello scandaloso incontro nello Studio Ovale). Si tratta di un accordo molto ampio e molto chiaro, e non è a nostro favore"

Queste le condizioni del nuovo accordo:

La formazione di un consiglio di cinque membri per la gestione del fondo che verrà creato per accumulare i profitti, tre dei quali provenienti dagli Stati Uniti, tutti con pieno potere di veto.
L’elenco delle risorse naturali inserite nell’accordo è ampliato rispetto al precedente e ora comprende anche petrolio e gas da giacimenti vecchi e nuovi.
Gli USA non prevedono alcun ulteriore investimento per la difesa ucraina in quanto ritengono di aver già contribuito nel 2022.
Gli USA hanno diritto di prelazione su tutti gli investimenti in progetti infrastrutturali e nello sfruttamento delle risorse minerarie dell'Ucraina, compresi petrolio e gas e le infrastrutture energetiche
Kiev dovrà destinare il 50 per cento dei ricavi derivanti da nuovi progetti infrastrutturali e dallo sfruttamento delle risorse naturali al fondo per la copertura delle spese statunitensi dall'inizio della guerra, mentre gli Stati Uniti avrebbero diritto all'intero profitto più un rendimento annuo del 4 per cento fino al recupero del loro investimento.
Il contratto è a tempo indeterminato ed ogni modifica potrà essere fatta solo previa accettazione da parte degli USA.
Le imprese americane avranno tutti i vantaggi sullo sfruttamento delle risorse. Anche in caso di una nuova guerra. L'intesa prevede un indennizzo in caso di blocco dell'estrazione per cause di forza maggiore, e un regime fiscale speciale che riduce le tasse per le aziende statunitensi.
Gli USA non si impegnano in nessuna garanzia di sicurezza.
Di un accordo del genere si potrebbe dire una sola cosa: il pizzo della mafia è meno oneroso. Zelensky ha abbozzato una reazione a dir poco blanda, con un solo sussulto, anche di un certo rilievo, quando ha dichiarato che non riconosce i soldi ricevuti dagli USA come debito. Ma è l’unica scintilla, pure soffusa. Il presidente ucraino non ha infatti rifiutato l’accordo e anzi è pronto a venire incontro agli interessi USA e alle volontà di Trump, aprendo alla firma in tempi brevi dell’accordo. La richiesta massima da parte sua sarà l’inserimento di garanzie di sicurezza, ma non sul resto dell’accordo.

Gli USA fanno gli USA, la storia ce lo insegna e l’Ucraina è l’ennesima vittima, forse una delle più grandi. Le fasi sono sempre le stesse: prima ti adulano, poi ti mandano in guerra e alla fine ti spolpano. Hanno sempre fatto così, con ogni stato “amico”. Eppure, nonostante la realtà sia così chiara, in Europa si decide per un riarmo da 800 miliardi inutile e atto solo a salvare un settore industriale in discesa libera e con una Germania che rischia di entrare in una crisi produttiva senza precedenti. L’Ucraina in tutto ciò non ricava nulla. Stellantis e Volkswagen sì.

A distanza di 11 anni da Euromaidan e 3 dall’inizio dell’intervento russo alcune conclusioni le possiamo tirare, anzi, ribadire. L’Ucraina è un mezzo con la quale gli Stati Uniti hanno cercato e cercano di rimandare la fine della loro egemonia sul mondo, producendo una instabilità senza precedenti in tutto il mondo. L’Europa è in piena isteria, causata da una crisi produttiva industriale sempre più pesante e dall’estrazione continua di capitali da parte degli “alleati” USA, che sono obbligati dal loro sistema economico semi deindustrializzato a disossare il vecchio continente per non far scoppiare la bolla finanziaria, che intanto si ingrossa.

Dal canto suo la Russia in questi 11 anni ha fatto più volte la sua unica richiesta: non espandere ulteriormente la NATO verso i propri confini. Una richiesta che, come riferito da Stoltenberg poco dopo l’inizio dell’intervento di Mosca, era una precondizione per impedire l’invasione del suolo ucraino e che la NATO ha rigettato immediatamente. Lo stesso Peskov, portavoce del Cremlino, aveva riferito riguardo l’assenza di ogni ostacolo da parte russa per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, in quanto non intacca la questione della sicurezza dei confini russi. L’Europa ha preferito garantire gli interessi USA a discapito dei propri.

Alla luce di questo nuovo accordo sui minerali proposto da Trump a Zelensky, che oltretutto non comprende tutta la lunghissima ricostruzione del paese, già preda di aziende multinazionali occidentali che si sfregano le mani per i profitti che faranno, dovremmo farci una domanda:

Dobbiamo salvare l’Ucraina dai russi o dagli Stati Uniti?

Forse la verità è quella che quelli che vengono chiamati “putinisti pacifinti” ripetono da anni. L’Ucraina è solo una vittima, non dei russi, ma di un occidente decaduto che cerca con le unghie e con i denti di rifiutare un mondo che non accetta più la sua violenta egemonia. La cosa migliore per Zelensky sarebbe voltarsi, rivolgere le armi verso Ovest e far finire lui la guerra. Se solo avesse reamente il potere di farlo, ma non ce l’ha.



Trump, un lupo impazzito che vuole passare per agnello.


In un discorso al congresso di qualche giorno fa, #TRUMP, alias #postus ha dichiarato "In qualunuque modo ci tasseranno, noi tasseremo loro!"

Il riferimento è ovviamente ai dazi, e la domanda dunque sorge spontanea: com'è possibile che per moliti americani Biden non si potesse eleggere in quanto ormai "rimbecillito", ma alla fine ci ritroviamo questo qui? Questo vi pare normale?

Certo, Trump dice tutte queste cose con lucidità, probabilmente, tanto da far sorgere un'altra domanda.

Cosa vi ricorda qualcuno che crea un problema e poi vuol far credere di essere le vittima quando gli altri rispondono al problema da lui stesso causato?

Come si chiama questa situazione, che ora non mi sovviene? Ah, sì! Putin.

Fateci caso, la dialettica è esattamente la stessa. Non credo che servano ulteriori dimostrazioni.

#russia
#usa
#putin
#paraculo
#statiuniti
#dazi



Windows 11: Scoperto un Nuovo Trucco per Evitare l’Account Microsoft


Microsoft continua la sua strategia per costringere gli utenti di Windows 11 a usare un account Microsoft durante l’installazione del sistema operativo, chiudendo una dopo l’altra le scappatoie che permettevano di utilizzare un account locale. Ma la comunità degli utenti non si arrende e ha appena scoperto un nuovo trucco che rende il processo più semplice che mai!

Microsoft vs. account locali


Sin dal rilascio di Windows 11, Microsoft ha progressivamente reso più difficile la creazione di account locali, spingendo gli utenti verso un modello basato su servizi cloud. L’azienda giustifica questa scelta con la necessità di migliorare la sicurezza e l’integrazione con i suoi servizi, ma per molti utenti ciò rappresenta una forzatura che limita la libertà di scelta.

In passato, esistevano diverse soluzioni per aggirare questa restrizione, come l’uso di comandi nascosti o script dedicati. Tuttavia, Microsoft ha chiuso molte di queste porte, rendendo più complicato evitare la creazione di un account online. Ora, però, è emersa una nuova scappatoia!

Il nuovo metodo per bypassare l’account Microsoft


Il colosso di Redmond ha recentemente rimosso il noto script ‘BypassNRO.cmd’ dalle build di anteprima di Windows 11, rendendo più difficile aggirare l’obbligo dell’account Microsoft. Sebbene fosse ancora possibile intervenire manualmente nel Registro di sistema, il processo risultava più scomodo e complicato per gli utenti meno esperti.

Ma sabato scorso, un utente di X con il nickname “Wither OrNot” ha svelato un metodo molto più semplice. Il trucco? Un semplice comando che apre una finestra nascosta per la creazione di un account locale!

Ecco come fare:

  1. Durante l’installazione di Windows 11, quando viene visualizzata la schermata “Connettiamoci a una rete”, premere Shift + F10 per aprire il prompt dei comandi.
  2. Digitare il comando start ms-cxh:localonly e premere Invio.
  3. Si aprirà una finestra per la creazione di un account locale.
  4. Inserire i dati richiesti e cliccare su Avanti.
  5. La configurazione proseguirà senza richiedere un account Microsoft!


Sicurezza e implicazioni del metodo


Se da un lato questa soluzione permette di mantenere il controllo sul proprio dispositivo, dall’altro va considerato il possibile impatto sulla sicurezza. Microsoft promuove l’uso di account online per abilitare funzionalità come la sincronizzazione dei dati, il ripristino password e una maggiore protezione contro il furto di credenziali. Tuttavia, alcuni utenti vedono queste misure più come un vincolo che un vantaggio.

Utilizzare un account locale può aumentare la privacy e ridurre la dipendenza dai servizi cloud di Microsoft, ma bisogna ricordarsi di adottare buone pratiche di sicurezza, come l’uso di password robuste e l’attivazione di misure di protezione locali.

Conclusione


Microsoft eliminerà anche questa possibilità? È ancora presto per dirlo. Tuttavia, a differenza del vecchio script ‘BypassNRO.cmd’, questo comando sembra essere più profondamente integrato nel sistema operativo, il che potrebbe renderne più difficile la rimozione.

Ancora una volta, la community dimostra di saper aggirare le limitazioni imposte da Microsoft, riaffermando il diritto degli utenti di scegliere come gestire i propri dispositivi. Il confronto tra chi difende la libertà di utilizzo e la visione cloud-first dell’azienda di Redmond continua senza sosta!

Nel frattempo, chi desidera mantenere il controllo sul proprio dispositivo ha ancora una possibilità. Per quanto tempo? Lo scopriremo solo nei prossimi aggiornamenti di Windows 11!

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A Bologna la prima storica partita di Rugby nel Metaverso


Bologna, 27 marzo 2025 – In un contesto in cui la trasformazione digitale si intreccia con le sfide dell’inclusione sociale, la Fondazione Olitec si conferma come punto di riferimento nazionale nella promozione di tecnologie emergenti a vocazione umanistica.

È quanto emerso anche nell’ultimo articolo pubblicato da una delle più autorevoli testate locali, che ha messo in luce il contributo dell’ecosistema Olitec nell’ambito del progetto promosso da Fondazione Carisbo, Comune di Bologna, Fondazione Golinelli e altre istituzioni di prim’ordine nelle attività educative e sociali che coinvolgono donne, giovani e categorie svantaggiate. Tra le iniziative più visionarie spicca il progetto “Sport & Metaverso” ideato da Erika Morri, che utilizza la realtà immersiva per portare i valori dello sport nelle scuole secondarie e nei contesti a rischio di abbandono scolastico.

Attraverso ambienti digitali tridimensionali e simulazioni interattive, i ragazzi possono sperimentare dinamiche di squadra, superare ostacoli, allenare la concentrazione e apprendere, divertendosi, come la disciplina sportiva possa diventare strumento di crescita personale e collettiva. fragili.

Cuore pulsante di numerosi progetti BRIA (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale), la Fondazione Olitec è riuscita a costruire negli ultimi anni un modello di impatto che integra formazione, ricerca e collocamento, affermandosi come catalizzatore di rigenerazione territoriale. Le sue iniziative, spesso sviluppate in sinergia con istituzioni pubbliche e private, mettono al centro la persona, in particolare i giovani che rischiano di restare esclusi dalle traiettorie di crescita del Paese. In molte scuole secondarie italiane, grazie alla collaborazione con dirigenti scolastici, insegnanti ed educatori, i percorsi BRIA vengono introdotti come veri e propri laboratori di orientamento e innovazione. I ragazzi imparano non solo competenze tecniche, ma anche a lavorare in gruppo, a risolvere problemi, a esplorare nuove professioni emergenti in ambiti come la sanità digitale, l’edilizia smart e la sostenibilità ambientale. Questo approccio olistico permette di creare comunità educanti in cui la tecnologia diventa ponte tra il presente dei ragazzi e il loro futuro possibile.

«Abbiamo voluto che la tecnologia tornasse ad essere strumento e non fine, e che servisse a costruire futuro in contesti dove c’erano solo porte chiuse», ha dichiarato Massimiliano Nicolini, direttore del dipartimento ricerca della Fondazione Olitec e ideatore del manifesto BRIA. «Nel nostro progetto ‘Tech & Hope’, ad esempio, portiamo donne vulnerabili ad apprendere competenze d’avanguardia per inserirle nel mondo dell’impresa con dignità e autonomia. Questa è la nuova frontiera dell’innovazione etica».

Protagonista e ideatrice di questo cambiamento è Erika Morri, ex giocatrice della nazionale italiana di rugby e fondatrice del progetto “Sport & Metaverso”, da sempre impegnata nel sociale e nella promozione dei diritti dei più giovani. «Quando incontriamo questi giovani, spesso ci colpisce lo smarrimento di chi non riesce a immaginare il proprio futuro. Ma attraverso i percorsi scolastici BRIA, portati nelle scuole grazie all’impegno della Fondazione Olitec, si riaccende in loro una scintilla. Ritrovano curiosità, consapevolezza delle proprie capacità, e una visione concreta di ciò che possono diventare. È un processo educativo che li trasforma dall’interno, facendoli sentire finalmente protagonisti del proprio destino», ha dichiarato. Morri ha inoltre sottolineato come l’attività sportiva immersiva nel metaverso aiuti i ragazzi a sviluppare la capacità di collaborazione, la gestione emotiva e l’autostima, inserendo l’allenamento del corpo e della mente in una narrazione moderna e coinvolgente. «Con ‘Sport & Metaverso’ – ha aggiunto – abbattiamo il muro tra il digitale e la realtà. Lo sport diventa un linguaggio universale che parla ai giovani con i codici che appartengono alla loro generazione».

Lo sottolinea anche Elisabetta Bracci, esperta in economia dell’impatto sociale e componente dell’osservatorio sull’innovazione educativa: «Olitec è un esempio raro di fondazione che sa coniugare visione strategica e prossimità reale. I loro progetti non sono calati dall’alto, ma nascono dentro i territori, e con le persone. Questo rende ogni investimento generativo, sostenibile e replicabile».

Questo programma innovativo unisce l’educazione sportiva con l’esplorazione delle tecnologie immersive, offrendo ai giovani un’esperienza formativa unica in cui i valori dello sport – come la lealtà, la cooperazione e la resilienza – vengono vissuti e potenziati attraverso ambienti virtuali immersivi. Iniziative come queste stanno suscitando l’interesse di numerosi stakeholder, anche a livello europeo, e trovano ispirazione nell’idea che l’innovazione debba restituire possibilità laddove ci sono state ingiustizie.

La Fondazione Olitec si conferma così non solo un laboratorio di tecnologia avanzata, ma una fucina di speranza concreta, dove la scienza incontra l’empatia e la formazione si trasforma in rinascita.

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Si è insediato oggi l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, ricostituito con decreto ministeriale n.


#Ucraina, diplomazia in contromano


altrenotizie.org/primo-piano/1…


A vulnerability in Pixelfed caused private posts from other platforms to leak, a post-mortem on the CSAM scanner from IFTAS, and Fediforum has been cancelled.


Missioni internazionali, l’Italia rafforza il suo ruolo tra Europa e Nato

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Italia può essere protagonista di una nuova architettura della sicurezza, cercando un equilibrio tra autonomia strategica europea e impegno nella Nato. Mosca e Pechino si muovono con strategie precise, mentre Washington chiede un maggiore impegno europeo, anche nel Mar Rosso. Le sfide non





Un nuovo predatore degli oceani. Putin vara il sottomarino Perm

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La flotta sottomarina di Mosca ha compiuto un altro passo avanti lo scorso giovedì 27 marzo quando i cantieri navali della Sevmash, siti nella nordica cittadina di Severodvinsk (oblast’ di Archangelsk), hanno varato ufficialmente il Perm, sesto esemplare (su dieci teorici) dei sommergibili



vorrei capire perché alcuni link li prende così male...


BAFF OFF – Masie in concerto il 4 aprile al Circolo Gagarin
freezonemagazine.com/news/baff…
Maisie in concerto per il Busto Arsizio Film Festival Il 4 aprile, all’interno del programma del BAFF Busto Arsizio Film Festival, è la volta di un evento musicale, il concerto dei Maisie. Progetto nato a Messina nel 1994 dal talento di Alberto Scotti e di Cinzia La Fauci e oggi di stanza a Busto Arsizio, […]
L'articolo BAFF OFF – Masie in



Ungheria: storia di una democrazia illiberale (e della sua possibile fine)


Il 18 marzo il parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla legge sul diritto di assemblea, che di fatto vieta l'organizzazione pubblica del Pride.

In caso di trasgressione gli eventuali partecipanti potranno essere sanzionati con multe fino a 500 euro. La loro identificazione potrà avvenire tramite registrazione delle immagini e utilizzo di software di riconoscimento facciale.

Nel mio servizio uscito su Valigia Blu, parto da questa storia di straordinario restringimento delle libertà civili per raccontarvi il momento storico che sta vivendo l'Ungheria. Mentre Orbán lancia cupe dichiarazioni, il suo partito si trova per la prima volta in difficoltà nei sondaggi. A un anno dalle elezioni la partita è aperta.

Per capire dove siamo e come siamo arrivati fin qui è utile riavvolgere il nastro degli ultimi 15 anni.

Buona lettura.

valigiablu.it/ungheria-orban-d…

in reply to FabioTurco

sono decenni che il governo ungherese restringe le liberta'. Il fatto che ve ne accorgiate solo quando tocca una specifica minoranza mi fa capire che cazzo di merde ipocrite che siete.



La newsletter di psicoterapia, sistemi, relazioni


Questa invece è la newsletter che parla di cose psico: sistemica, psicoterapia, relazioni.
massimogiuliani.it/blog/newsle…


La mia newsletter musicale


Parte la mia newsletter che informerà delle cose che scrivo sul mio blog musicale, su Free Zone, su I Giovani del Folk Studio.
Si chiama "Gente con la chitarra", come il mio libro di due anni fa.
Per iscriversi:
radiotarantula.wordpress.com/n…


il comunque rimango dell'idea che per il PD Bonacini era una scelta migliore... chi è causa del suo mal pianga se stesso.
in reply to simona

ah certo dopo ogni governo monti e draghi ecc chi vince le elezioni? Quella spazzatura lì fa politica solo per riempirsi le tasche con un solo scopo togliere si poveri per dare ai ricchi.
in reply to Estiqaatzi

l qualunquismo del "sono tutti ladri" eh? vabbè... neppure un'argomentazione politica. non c'è da rispondere.




“Chi ama la democrazia non può gioire” dice Meloni.

Chi ama la democrazia, signor presidento, GIOISCE eccome quando un ladro viene condannato e dichiarato INELEGGIBILE.

L'avessero fatto anche negli USA ora il mondo sarebbe un posto migliore, e invece...

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Israele attacca ancora Beirut. Unicef: a Gaza 322 bambini uccisi in 10 giorni dai raid aerei


@Notizie dall'Italia e dal mondo
La scorsa notte le bombe hanno ucciso almeno 4 persone tra cui un dirigente di Hezbollah. Il movimento sciita è pronto a rispondere. A Gaza ucciso un altro giornalista, Mohammed Bardawil
L'articolo Israele attacca ancora



GAZA. Israele si rifiuta di garantire la sicurezza degli operatori umanitari


@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un'inchiesta del Financial Times, Rachael Cummings, direttrice umanitaria di Save the Children a Gaza, ha spiegato che l'organizzazione ha ridotto le proprie attività dell'80% poiché Israele non riconosce più le notifiche inviate tramite la



Le Pen ineleggibile, Meloni: “Chi crede nella democrazia non può gioire”


@Politica interna, europea e internazionale
“Nessuno che creda davvero nella democrazia può gioire di una sentenza che colpisce il leader di un grande partito, privando milioni di cittadini della loro rappresentanza”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la pronuncia del Tribunale penale di Parigi che ieri ha



"Una sentenza politica, violato lo stato di diritto".

Che noia 'sti fascisti che quando li beccano con le mani nella marmellata si spacciano subito per vittime di un sistema antidemocratico...

rainews.it/articoli/2025/03/il…



Il mondo secondo Raul Capote. Intervista al primo agente cubano infiltrato nella Cia


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Giornalista del quotidiano Granma, analista politico ed ex agente della sicurezza dello Stato cubano, Capote ha raccontato la sua esperienza in vari libri, anche tradotti in italiano, nei quali ha analizzato in prospettiva storica le



Scuola, oggi al #MIM si svolge la XIV edizione dei Campionati di Italiano, dedicati a Giovanni Boccaccio, in occasione dei 650 anni dalla sua scomparsa.

Qui potete seguire la diretta in corso ▶️ youtube.

#MIM