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Oskemen o niente: il Cyberpandino sfida canyon, deserti e dromedari e non si ferma!


Una Panda del 2003, acquistata per appena 800 €, è diventata qualcosa di totalmente diverso, anche per noi di Red Hot Cyber! Grazie alla genialità di Matteo Errera e Roberto Zaccardi, è rinata come Cyberpandino: un laboratorio hi-tech su ruote, pronto a fronteggiare 14 000 km tra sterrati europei e asiatici per prendere parte al leggendario Mongol

Dalla Cappadocia alle porte dell’Himalaya, passando per deserti lunari, confini assurdi e meccanici con più fantasia che attrezzi: il Cyberpandino ha continuato a spingere, sbuffando, cigolando, ma sempre avanti.

Abbiamo superato la metà del viaggio.

Da Lampedusa a qui, oltre 10.000 km macinati tra Italia, Svizzera, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Russia, Kazakistan, Turkmenistan e Uzbekistan.

Un elenco che sembra un quiz di geografia, ma che per noi ha il sapore di sabbia, gasolio, e tratti di “asfalto” messi lì più per bellezza che per utilità.

Ogni frontiera? Un salto nel buio.
Ogni paese? Una storia.
Ogni tappa? Un bullone in meno sotto la scocca.

Ma il Cyberpandino non molla!

Ha perso pezzi, ha guadagnato cicatrici, si è adattato: come una tartaruga digitale che avanza a 50 km/h, ignorando ogni logica ingegneristica.

Avremmo potuto farlo con una 4×4?
Certo. Ma una Panda del 2003 nata per raccogliere olive in Puglia ha molto più stile.

Sassi, canyon e cammelli confusi


Dalla Turchia in poi, il mondo è diventato sabbia e silenzio.

Segnale? Zero.

Strade? Un concetto vago.

Orientamento? Più che altro intuito, Google Maps in crisi esistenziale.

Polvere, sassi, canyon, qualche camion sovietico abbandonato e ogni tanto un dromedario perplesso che ci fissava come se fossimo noi quelli strani. E forse aveva ragione lui.

In Turkmenistan ci hanno controllato ogni vite del mezzo (invano).

In Uzbekistan ci avevano promesso un po’ di asfalto.

Effettivamente l’abbiamo visto… per un paio d’ore.

Poi di nuovo crateri, buche e panorami mozzafiato.

Un po’ Mad Max, un po’ Super Quark.

Verso il cielo: il Tagikistan ci aspetta


Ora siamo diretti verso il Tagikistan, con la mitica Pamir Highway come prossimo obiettivo.
Un nome che incute rispetto, perché lì si fa sul serio: passi oltre i 4.000 metri, strade scolpite nella roccia, curve sospese tra cielo e burroni.
Niente guardrail, niente comfort. Solo montagne e l’eco dei nostri freni che iniziano a credere nella reincarnazione.

Ma non siamo partiti per stare comodi.

Siamo partiti per vedere fin dove può arrivare un’idea assurda.

E soprattutto, fin dove può arrivare una Panda da città trasformata in guerriera post-sovietica.

E dopo?


Dopo il Tagikistan ci aspettano il Kirghizistan, e il traguardo a Oskemen, dove finirà il Mongol Rally.

O almeno questo è il piano.

Poi boh.

Come sempre, si decide sulla strada. Perché alla fine è la strada che fa le storie ed è questo il bello.

Intanto si stringono le viti che restano, si riparano i buchi col fil di ferro, ma si dorme sotto cieli sterminati e si ringrazia il Cyberpandino, che nonostante tutto, ancora va alla grande!

Prossima fermata: il tetto del mondo.

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Attenzione attenzione, cerchiamo serata strapagata su Lunedi 11 Agosto, in quanto avevamo un bellissimo filotto di Reggae Circus in giro per tutto il sud ma poi infatti purtroppo ne è saltata una e quindi ora stiamo cercando un rimpiazzo last minute 😋 Saremo io, l'acrobatica Svenka Alice Bellini, il rocambolesco Alessio Paolelli e poi anche l'incendiario Paolo Mele e la fiammeggiante Marta Ruffino, quindi insomma, uno squadrone veramente fortissimy 🔥🙌😋 Dal grande festival internazionale alla sagra del peperone crusco ci sta bene tutto! Dajje forte, spargete la voce e/o contatteci con fiducia, non famo che ci lasciate in mezzo a una strada eh 👍😅
in reply to Adriano Bono

L'immagine è un poster promozionale per un tour musicale intitolato "Ingaggiateci Stronzì Tour" di Adriano Bono, con il sottotitolo "The Reggae Circus". Il poster presenta un uomo con barba e baffi, indossando un abito di gala rosso con decorazioni dorate, un papillon rosso e un cappello a cilindro nero. L'uomo tiene una chitarra e sorride, con uno sguardo diretto verso l'osservatore. Sullo sfondo, c'è un'illustrazione di un circo con acrobati e artisti, che contribuisce a creare un'atmosfera festosa e vivace.

Il testo principale "INGAGGIATECI STRONZI TOUR" è scritto in caratteri grandi e bianchi, posizionato in alto. Sotto, in caratteri più piccoli, si legge "THE REGGAE CIRCUS di Adriano Bono". In basso, sono elencate le date e i luoghi dei concerti: sabato 9 agosto a Yumara, Maratea PZ; domenica 10 agosto a Azzurro Beach Praia a Mare, CS; lunedì 11 agosto a Cerasi Serata Strapagata!; e martedì 12 agosto a Colliano (SA).

Il poster utilizza un design vintage con sfumature di rosso e giallo, che richiama l'atmosfera di un circo storico. L'immagine e il testo insieme creano un'atmosfera di divertimento e spettacolo, promuovendo l'evento musicale.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.402 Wh



oltretutto per come sono messi gli usa, democraticamente ed economicamente, mai e poi mai sarebbe saggio spostare risorse e produzione negli usa. ci sarebbe il rischio di perdere tutto.
in reply to simona

si esatto: il danno economico è per chi esporta ma a pagare sono gli usa. ha praticamente messo l'iva al 15-30-50% in un paese dove i consumi avevano una tassa si e no locale dell'1%... un genio. ha proprio reso l'america più grande... più tassata forse.


Hiroshima, Mattarella: 'liberare il mondo dalle armi nucleari'

(intanto, per dare il buon esempio, potremmo cominciare a liberare il territorio italiano dalle atomiche Usa)

imolaoggi.it/2025/08/06/hirosh…
Hiroshima, Mattarella: 'liberare il mondo dalle armi nucleari' • Imola Oggi
imolaoggi.it/2025/08/06/hirosh…





Documenti d’identità rubati dagli hotel italiani, decine di migliaia in vendita sul dark web


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Decine di migliaia di documenti d’identità italiani, tra passaporti, carte d’identità e altri documenti di riconoscimento, sono finiti in vendita su un noto forum del dark web. Secondo quanto riportato dal CSIRT Italia, le scansioni

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Sparks Fly: Building a 330 kV Supply from a PC PSU


330k volts

If you’re hunting for a bench power supply, you’ll quickly notice options dry up above 48 V or so, and you definitely won’t find a 330 kV supply on the shelf at your local electronics shop. But with just a few parts, [Mircemk] has crafted a high-voltage source from a modified PC power supply that delivers electrifying results.

The sparks arcing over a foot of thin air are a dead giveaway, but let’s be clear: this project is not for beginners. High voltage — defined as around 1,000 V and up, with this project hitting 350 times that — carries risks of severe injury or death. Only tackle it if you fully understand the dangers and take precautions like proper insulation and never working alone.

This project showcases a Cockcroft-Walton voltage multiplier, a clever setup using diodes and capacitors to step up voltage. The capacitors charge and discharge in an alternating pattern, doubling the voltage after each diode pair. [Mircemk] uses 3 mm thick Plexiglas as an insulator, providing both structure and electrical isolation for the diode-capacitor cascade.

To achieve the 330,000 V output, [Mircemk] starts by modifying a standard PC ATX power supply, removing the Schottky diodes from the secondary winding’s output to produce a roughly 15 V square wave. This feeds into another transformer, boosting the voltage before it enters the Cockcroft-Walton multiplier. At first glance, the multiplier’s sides look identical, but their opposite polarities create a massive potential difference across the spark gap.

[Mircemk]’s benchtop exploration into high-voltage territory is a shocking success. If this project lights up your curiosity, dive into our other high-voltage adventures, like DIY Tesla coils or plasma speakers, for more electrifying inspiration.

youtube.com/embed/Psyma1AmmDo?…


hackaday.com/2025/08/07/sparks…



Google Hackerata dalla cybergang ShinyHunters. Rubate informazione dal database dei clienti


Nessun colosso dell’informatica può considerarsi al sicuro dalle minacce del cybercrime. Su Red Hot Cyber abbiamo avuto modo di constatare questo tipo di problematiche. Ad esempio, grosse società come Microsoft e Apple sono state prese di mira, e recentemente è toccato a Google, che sta gestendo la risposta alla minaccia del ransomware.

Una recente violazione di uno dei database di Google ha portato al furto dei dati di alcuni clienti, come è stato confermato dalla stessa società.

In un post sul blog pubblicato martedì sera, Google Threat Intelligence Group ha affermato che un database Salesforce, utilizzato per archiviare informazioni di contatto e note correlate per piccole e medie imprese, è stato violato da un gruppo di hacker noto come ShinyHunters, formalmente designato come UNC6040.

I dati recuperati dall’autore della minaccia erano limitati a informazioni aziendali di base e in gran parte disponibili al pubblico, come nomi aziendali e recapiti“, ha affermato l’azienda.

Il portavoce di Google, Mark Karayan, ha mantenuto un atteggiamento riservato riguardo al numero di clienti coinvolti, rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli oltre a quelli già resi pubblici nel post sul blog dell’azienda. Non risulta che l’azienda abbia reso noto se abbia ricevuto richieste specifiche, ad esempio un riscatto, né tantomeno se siano state formulate richieste del genere.

Grandi aziende e database cloud sono stati spesso nel mirino di ShinyHunters, un gruppo noto per i suoi attacchi informatici.

Questa è l’ultima di una serie di violazioni che prendono di mira i sistemi cloud di Salesforce, dopo i recenti furti di dati dei clienti da parte di Cisco , del colosso delle compagnie aeree Qantas e del colosso della vendita al dettaglio Pandora.

Un recente articolo pubblicato sul blog di Google riferisce che il gruppo ShinyHunters utilizza metodi di phishing tramite voce per convincere i lavoratori dell’azienda a fornire l’accesso ai database basati su cloud di Salesforce.

Google ha affermato che il gruppo ShinyHunters sta probabilmente preparando un Data Leak Site (DLS), dove molte cybergang ransomware utilizzano per pubblicare dati rubati e costringere le aziende vittime a pagare un riscatto.

Si dice che il gruppo abbia legami con altri gruppi, tra cui The Com, un noto collettivo di criminali informatici che ricorre all’hacking, all’estorsione e talvolta alle minacce di violenza per penetrare nelle reti.

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Il CEO di GitHub: i programmatori che non abbracceranno l’AI saranno finiti


Il Messaggio comune da parte dei big dello sviluppo software è il seguente: la programmazione si sta trasformando da lavoro manuale a gestione di agenti digitali.

Il CEO di GitHub, Thomas Domke, ha lanciato un duro avvertimento all’industria tecnologica globale: gli sviluppatori che non abbracciano l’intelligenza artificiale dovrebbero essere pronti ad abbandonare la professione. La sua dichiarazione, pubblicata sul blog dell’azienda con il titolo “Sviluppatori reinventati” , riflette non solo una trasformazione tecnologica, ma una radicale rivalutazione del ruolo dei programmatori stessi.

Il blog si basa su interviste a 22 sviluppatori che hanno già integrato profondamente l’intelligenza artificiale nei loro flussi di lavoro. Le loro esperienze dimostrano che l’intelligenza artificiale non è un futuro astratto, ma una necessità attuale. Un intervistato lo ha detto senza mezzi termini: “O si abbraccia l’intelligenza artificiale o si abbandona la professione”. Domke pone questa tesi al centro del suo articolo.

Non è la prima volta che le aziende di intelligenza artificiale sfruttano la minaccia dell’estinzione del lavoro come strumento di marketing. Invece di promuovere i propri prodotti attraverso la praticità e l’utilità, queste aziende spesso dicono agli utenti: se non abbracciate l’intelligenza artificiale, sarete fuori dal mercato. Ad esempio, Julia Liuson, top manager di Microsoft, ha dichiarato in precedenza che “l’uso dell’intelligenza artificiale non è più un’opzione” .

Ricordiamoci tutti che Microsoft possiede GitHub.

Domke scrive che molti sviluppatori inizialmente erano scettici nei confronti di strumenti come GitHub Copilot, come se fossero solo un’altra moda passeggera. Ma col tempo si sono evoluti in “strateghi dell’IA”, delegando le parti più banali della programmazione all’IA e concentrandosi sulla progettazione, sullo sviluppo di query efficaci e sulla convalida dei risultati. Secondo il CEO, gli sviluppatori ora si definiscono “direttori creativi del codice” piuttosto che programmatori.

Non si tratta solo di un cambiamento negli strumenti. Domke sostiene che il ruolo dello sviluppatore si sta spostando dalla scrittura del codice alla progettazione e all’audit del codice generato dall’intelligenza artificiale. Chi si adatta per primo non perde valore; al contrario, ottiene un vantaggio. Invece di limitarsi ad accelerare i processi, gli sviluppatori ora utilizzano l’intelligenza artificiale per ampliare le proprie ambizioni, tra cui la riprogettazione di sistemi di grandi dimensioni e l’utilizzo di più agenti di intelligenza artificiale su una singola funzionalità.

Domke ritiene che fino al 90% del codice potrebbe presto essere generato dall’intelligenza artificiale, probabilmente entro due o cinque anni. In questo nuovo ambiente, le competenze di progettazione dei sistemi, la “competenza in materia di intelligenza artificiale” e la capacità di delegare e garantire la qualità saranno fondamentali. In altre parole, la programmazione si sta trasformando da lavoro manuale a gestione di agenti digitali.

Ammette che non a tutti piace questa prospettiva: “Non tutti vogliono cambiare. E va bene così”. Ma lo stesso Domke trae una conclusione chiara: chi non è pronto dovrà cercare un’altra professione.

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One year of the AI Act: What’s the political and legal landscape now?


The EU Artificial Intelligence (AI) Act came into force on August 1, 2024. This blog takes stock of the political and legal landscape facing its implementation and enforcement one year on, especially efforts to delay or even gut the law which would have far-reaching effects on people’s rights, especially when it comes to migration and law enforcement use of AI.

The post One year of the AI Act: What’s the political and legal landscape now? appeared first on European Digital Rights (EDRi).

Gazzetta del Cadavere reshared this.



ecco la soluzione del governo trump alla CO2: smettere di monitorarla. ma chi sceglie queste persone? è follia.





sondaggio noyb: solo il 7% degli utenti vuole che Meta utilizzi i propri dati personali per l'IA Mentre quasi il 75% degli utenti ha sentito parlare dei piani di Meta, solo il 7% vuole effettivamente che i propri dati vengano utilizzati per l'addestramento dell'intelligenza artificiale mickey07 August 2025


noyb.eu/it/noyb-survey-only-7-…



MORIS and I.R.I.S. was designed for Sheriff's Offices to identify known persons with their iris. Now ICE says it plans to buy the tech.

MORIS and I.R.I.S. was designed for Sheriffx27;s Offices to identify known persons with their iris. Now ICE says it plans to buy the tech.#News #ICE


ICE Is Buying Mobile Iris Scanning Tech for Its Deportation Arm


Immigration and Customs Enforcement (ICE) is looking to buy iris scanning technology that its manufacturer says can identify known persons “in seconds from virtually anywhere,” according to newly published procurement documents.

Originally designed to be used by sheriff departments to identify inmates or other known persons, ICE is now likely buying the technology specifically for its Enforcement and Removal Operations (ERO) section, which focuses on deportations.

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#News #ice #x27

djpanini reshared this.



America’s scandalous president is teaming up with its most disreputable AI company to make a search engine.#News
#News


Home improvement stores are finding ways to share data from their Flock license plate reader cameras with law enforcement, according to public records.#Flock


Part of Article I Section 8, and all of Sections 9 and 10, which address things like habeas corpus, nobility, and militias, are gone from Congress's website for the Constitution.

Part of Article I Section 8, and all of Sections 9 and 10, which address things like habeas corpus, nobility, and militias, are gone from Congressx27;s website for the Constitution.#archiving #websites #Trumpadministration



Stone tools found on the Indonesian island of Sulawesi reveal a long-lost population of human relatives; their identity, and how they crossed the sea, is a mystery.#TheAbstract #science


Million-Year-Old Evidence of Epic Journey Near ‘Hobbit’ Island Discovered by Scientists


Scientists have discovered million-year-old artifacts made by a mysterious group of early humans on the Indonesian island of Sulawesi, according to a breakthrough study published on Wednesday in Nature.

The extraordinary find pushes the archaeological record of Sulawesi back by about 800,000 years, and confirms that hominins, the broader family to which humans belong, crossed treacherous ocean passages to reach the island, where they crafted simple tools.

The tool-makers may have been related to a group of archaic humans—nicknamed “hobbits” for their short stature—that lived on nearby Flores Island. But while the hobbits left behind skeletal remains, no fossils from the Sulawesi group have been unearthed. The tools, found at a site called Calio in South Sulawesi, are the only record of their existence for now.

“The discovery of these ancient stone tools at Calio is another important piece of the puzzle in our understanding of the movements of early hominins from the edge of the Asian landmass into the isolated zone of islands known as Wallacea,” said Adam Brumm, a professor of archaeology at Griffith University and a co-author of the new study, in an email.

“A major question remaining is the identity of the archaic humans of Sulawesi,” he added, noting that they might be Homo erectus, or descendents of this influential early human species that migrated from Africa to Asia. ”But until we have their fossils, who they were will remain a mystery.”
Stone tools dated to over 1.04 million-years-old, scale bars are 10mm. Image: M W Moore
The discovery was made by Budianto “Budi” Hakim, an Indonesian archaeologist who has spent decades searching for traces of archaic humans in Sulawesi. Hakim spotted one of the artifacts while scouring the region’s sandstone outcrops, prompting an excavation that unearthed a total of seven flaked tools crafted from chert rock. The remains of extinct elephants and pigs were also found in the sedimentary layers at the site, hinting at an ancient origin.

The team used two independent methods to date the tools, both of which placed their age at a minimum of 1.04 million years old, making the artifacts the earliest evidence for hominin occupation of Sulawesi by far.

“Budi has been searching for this evidence for much of his life, so it is very exciting indeed,” said Brumm. “But it is not so surprising that we now have evidence for hominins on Sulawesi by one million years ago; we have long suspected that there had been a very deep history of human occupation of this island based on the discovery (in 2010) of stone tools on Flores to the south that date to at least a million years ago. Sulawesi was probably where the first hominins to set foot on Flores actually came from, so it made sense to us that the human presence on Sulawesi would go back at least as far as a million years, if not considerably earlier.”

“And personally, it did not surprise me that Budi unearthed this new find,” he continued. “He is a renowned figure in Indonesian archaeology and undoubtedly has the ‘golden touch.’”

The tools are sharp-edged flakes that were probably cut from larger rocks obtained from a nearby river channel. Like many tools made by hominins across time and regions, they would have been useful for cutting and scraping materials, though their exact purpose is unknown.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
The tools “can’t tell us very much about the behaviour or cognitive capacities of these early humans, other than that they were tool-makers who clearly understood how to choose stones with suitable properties and to fracture them in a controlled way to produce a supply of usable tools,” explained Brumm. “Over the past 2.5 million years, many different hominin species (including our own, Homo sapiens) have made stone tools that are essentially indistinguishable from the Sulawesi tools.”

In addition to their mysterious identity, it is unclear how these early humans crossed ocean waters to reach these island shores, given that the shortest distance between the Asian mainland and Sulawesi would have been 30 miles, at minimum.

“This is too far to swim (in any case the ocean currents are too strong),” Brumm explained. “It is also very unlikely these archaic hominins had the cognitive ability to develop watercraft that were capable of making sea voyages, or indeed of the advanced planning required to gather resources and set sail over the horizon to an unseen land.”

“Most likely, they crossed to Sulawesi from the Asian mainland in the same way rodents and monkeys are suspected to have done; that is, by accident, perhaps as castaways on natural ‘rafts’ of floating vegetation,” he concluded.

It’s incredible to imagine these early humans getting caught up in tides or currents, perhaps stranded at sea for days, only to serendipitously wash up on a vast island that would become home to untold generations. Hakim, Brumm, and their colleagues hope to find more evidence of this long-lost population in the coming years, but for now, the stone tools offer a rare window into the lives of these accidental seafarers and their descendants.







Con l’adesione al Safe l’Italia si allinea agli impegni con la Nato. L’analisi di Marrone (Iai)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La conferma si è fatta attendere ma è decisiva: l’Italia aderirà al Safe – Security Action for Europe – il fondo Ue per la difesa da 150 miliardi. Con l’aggiunta di Roma, sono diciotto gli Stati membri dell’Ue che hanno deciso di ricorrere ai prestiti comunitari per finanziare spese



Difesa e industria, così il governo pensa a una regia nazionale per la sicurezza

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Secondo Milano Finanza il governo Meloni starebbe puntando a costruire un vero e proprio consorzio nazionale della difesa a guida pubblica. L’obiettivo? Integrare capacità industriali, attrarre fondi europei e generare occupazione, sviluppando tecnologie dual-use che abbiano ricadute anche civili,



Lega Israele
La Lega ha presentato una legge per punire chi critica Israele - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/08/0…


Il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato due decreti che stanziano complessivamente 45 milioni di euro, di cui 25 milioni per la #scuola in #carcere e 20 milioni per l'istruzione in #ospedale e #domiciliare, con il fine di potenziare l’offerta forma…




Bastian’s Night #437 August, 7th


Every Thursday of the week, Bastian’s Night is broadcast from 21:30 CEST (new time).

Bastian’s Night is a live talk show in German with lots of music, a weekly round-up of news from around the world, and a glimpse into the host’s crazy week in the pirate movement.


If you want to read more about @BastianBB: –> This way


piratesonair.net/bastians-nigh…



Ponte sullo Stretto, sì al progetto definitivo. Salvini: “Ci sarà la metro e 120mila posti di lavoro”


@Politica interna, europea e internazionale
Il Ponte sullo Stretto si farà: parola di Matteo Salvini. Esulta in conferenza stampa il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, che parla di “giornata storica”, dopo che il Cipess ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del ponte che



a tutti gli ebrei che sono brave persone: Netanyahu è un vostro problema da voi creato. voi dovete fermarlo.


La settimana scorsa abbiamo fatto tappa a #Barcellona.
Siamo partiti a piedi dal WTC e abbiamo percorso tutta la Rambla fino a Plaza Catalunya.
Lungo la Rambla, ovviamente, non c'è molto traffico, forse anche a causa dei lavori in corso.
Arrivati a Plaza Catalunya, però... non c'era traffico eccessivo nemmeno lì: tanti mezzi pubblici, tanti taxi (per la gran parte elettrici) e pochissimo traffico privato. Anzi, in alcune zone ho avuto l'impressione che il traffico privato non ci fosse proprio.
Abbiamo proseguito per Passeig de Gracia per andare a vedere le architetture di Gaudi e c'era poco traffico anche lì.
Da lì abbiamo raggiunto, sempre a piedi, la Sagrada Familia passando per Carrer de Mallorca.
In questa zona meno taxi, un po' di mezzi privati in più, ma sempre ben servito dal trasporto pubblico.
Niente strobazzamenti di clacson, traffico fluido e rilassato.
Ritorno in metropolitana, puntualissima e con fermate in punti strategici.
Consiglio la visita al nostro ministro delle infrastrutture #salvini , vedi mai...
#barcelona #barcellona #traffico #mezzipubblici #mobilita #sostenibilita


si può disinnescare l'AI di meta da whatsupp? levarsela di torno?
in reply to Andrea R.

@harinezumi mi ero interessato anch'io: pare non si possa, però è importante non usarla mai o sei fregato



sternuti, naso che cola: temo di essere allergico ai virus del raffreddore


80 anni fa, uno dei crimini di guerra più duri della storia dell'umanità. Una bomba atomica veniva sganciata sulla città di Hiroshima, spazzandola via. Tale gesto non fu fatto da stati considerati terrosti o dittatoriali, ma da quelli che si auto qualificano come, "la culla della democrazia", gli esportatori di pace. Sono tanto democratici e pieni di pace, che sono stati gli unici di un gesto del genere.
6 agosto 1945: bomba atomica a Hiroshima – Giorni di Storia
giornidistoria.net/6-agosto-19…