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Some services needed for immigration applications, like H-1B and E3 visas, no longer have funding, while others are still operational — for now.#Immigration #shutdown #visas


Government Shutdown Causes Even More Confusion for U.S. Visa Applicants


Amid the government shutdown, visa applicants are facing more confusion and are worried about potential delays, as some services essential to their application processes are “under maintenance” due to lapses in funding.

The Foreign Labor Application Gateway website, which employers use for labor certification and immigration applicants use to access documentation for their applications, is down due to the shutdown, with an “Under Maintenance” notice on the site in place of the portal.

The federal government shut down on Wednesday, as Republican legislators refuse to budge on their desired cuts to Medicaid and Affordable Care Act healthcare subsidies. The last government shutdown was in 2018, also under President Donald Trump, and lasted 35 days.

“Due to a lapse in funding, all foreign labor certification activities administered by the Department’s Office of Foreign Labor Certification (OFLC) have been suspended,” the site currently says. “During this suspension, access to the Foreign Labor Application Gateway (FLAG), will be disabled and will not permit system users to prepare and submit new applications as well as submit any information associated with applications pending a final determination.”
Screenshot of flag.dol.gov as of Oct. 2
A notice on the State Department’s Bureau of Consular Affairs site says consular operations domestically and abroad will remain operational, however, including passports, visas, and assisting American citizens abroad. Consular services, including US Citizenship and Immigration Services (USCIS), are almost entirely fee-funded and only a small part of their funding is reliant on congress. The American Immigration Council notes that for this reason, application interviews, naturalization ceremonies, biometrics processing, and other parts of the immigration system should continue as usual, and past reports have shown that only one percent of the USCIS would likely need to be furloughed during a shutdown, but that backlogs and increased immigration enforcement from the Trump administration could mean even that one percent could create more delays.

The Office of Foreign Labor Certification website shows a notice about a lapse in appropriations: “This website is currently not being updated due to the suspension of Federal government services,” the site says. “The last update to the site was 10/1/2025.  Updates to the site will start again when the Federal government resumes operations.”

An Australian applicant for an E3 visa — a specific type of temporary, non-immigrant work visa for Australian citizens — told 404 Media that not being able to access the FLAG website means she can’t access or download the Department of Labor-certified Labor Condition Application she needs for her visa appointment in two weeks.

“If the shutdown is lifted prior to my visa appointment, I’ll download the LCA and be on my way. If however the shutdown goes on past my appointment date, I don’t know what I’ll do,” she said.

The immigration and visa application process, overhauled by the Trump administration since taking office, has already caused chaos and confusion for applicants. On Friday, Trump signed an executive order that adds a $100,000 fee for applicants to the H-1B visa program for skilled foreign workers. US-based workers visiting abroad during the announcement rushed to travel back to the US after Trump’s announcement left them only hours before Trump’s deadline at midnight on Sunday, while some employers, especially small startups, scrambled to pay the fees for their workers.
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Data Act: l’ennesima normativa? Sì. Ma questa cambia davvero il gioco (anche per chi fa sicurezza)


Ogni volta che Bruxelles sforna una sigla nuova, in azienda qualcuno sbuffa: “ancora carta?”. Capita. Ma il Data Act non è un semplice timbro da aggiungere al faldone: mette ordine su chi può accedere ai dati, a quali condizioni e come si può uscire da un fornitore cloud senza restare incatenati. In un mercato dominato da prodotti connessi, piattaforme e contratti “prendere o lasciare”, è un cambio di passo concreto.

Il Regolamento è entrato in vigore l’11 gennaio 2024 ed è applicabile dal 12 settembre 2025 in tutta l’UE. L’obiettivo è creare un mercato dei dati più equo e competitivo: meno lock-in, più interoperabilità, più diritti per utenti e imprese. Tradotto: i dati non restano nel cassetto del produttore o del cloud provider, ma diventano una leva che l’utilizzatore può far valere.

Che cos’è, in due parole


È un regolamento “orizzontale” che abbraccia dati personali e non personali e tocca tre fronti chiave. Il primo: dati generati da prodotti connessi (macchine, veicoli, domotica, sensori). L’utente che usa il dispositivo ha diritto di accedere a quei dati e di condividerli con terzi da lui scelti, ad esempio un manutentore indipendente. Il secondo: rapporti B2B, dove il Data Act limita le clausole contrattuali imposte unilateralmente che strozzano l’uso dei dati. Il terzo: servizi di trattamento dati (cloud ed edge), con norme che impongono portabilità, interoperabilità e rimozione delle barriere tecniche e contrattuali allo switching.

C’è anche il tema dell’accesso della PA ai dati: non è una porta spalancata. Si parla di “necessità eccezionale”, cioè emergenze o casi specifici previsti dalla legge, con richieste mirate, temporanee e giustificate. L’idea non è “prendere tutto”, ma permettere interventi quando davvero serve.

Sicurezza, IP e segreti industriali


Prima la domanda che tutti fanno: “Allora devo regalare i miei segreti?” No. Il Data Act pretende misure adeguate per proteggere segreti commerciali e proprietà intellettuale. Se l’utente o il terzo non rispettano le misure di tutela, la condivisione può essere sospesa. La logica è semplice: diritti di accesso e riuso sì, saccheggio no.

C’è anche una clausola di prudenza geopolitica: per i dati non personali detenuti nell’Unione si richiedono cautele contro accessi o trasferimenti extra-UE incompatibili con il diritto europeo. Per chi ha supply chain del dato globali, non è un dettaglio.

Perché interessa davvero a CISO, CIO e legali


Per chi costruisce dispositivi connessi, il messaggio è chiaro: progettare “by data-sharing”. Non basta “generare” dati: bisogna consentire all’utente di accedervi e condividerli in modo sicuro e tracciabile. Servono autenticazione forte, logging, pseudonimizzazione dove opportuno, gestione puntuale dei trade secret, governance delle richieste e un canale ufficiale per evaderle senza improvvisazioni.

Per chi compra o vende cloud, si passa dagli slogan ai fatti. Lo switching diventa un diritto: i contratti devono specificare come si esce, in quanto tempo, con quale assistenza e a che condizioni economiche. Sul piano tecnico servono formati aperti per l’export, mappature semantiche, automazioni di portabilità, orchestrazione multicloud e criteri di interoperabilità misurabili. È l’antidoto strutturale al lock-in, ed è anche resilienza operativa.

Per chi scrive o rilegge contratti B2B, il Data Act disinnesca molte clausole “capestro” sulle responsabilità, sui rimedi e sull’interpretazione dei diritti d’uso. La morale è che la libertà contrattuale resta, ma l’equità torna al centro: certe condizioni non vincolano più la parte debole.

Infine, la procedura B2G: dotatevi di una policy interna per gestire richieste della PA. Verifica della base giuridica, accertamento della necessità eccezionale, minimizzazione, tracciamento e retention. No a risposte estemporanee: servono ruoli, workflow e un registro delle richieste.

Cosa cambia “da lunedì mattina”


Smettiamo di considerarlo l’ennesimo obbligo e leggiamolo come un abilitatore competitivo. I dati di prodotto diventano carburante per nuovi servizi post-vendita, manutenzione predittiva, supply chain più trasparenti. L’interoperabilità cloud sblocca strategie multicloud meno romantiche e più misurabili, riducendo il rischio operativo. La pulizia contrattuale nei rapporti B2B evita guerre di cavilli e accorcia il time-to-value dei progetti data-driven.

E sì, comporta lavoro vero: mappare i flussi dati, aggiornare informative e contratti, rafforzare i controlli, ripensare l’architettura per la portabilità. Ma è lavoro che crea valore, non solo compliance.

Conclusione: meno slogan, più ingegneria (e contratti fatti bene)


Il Data Act è l’ennesima normativa? Sì. Solo che questa, se la metti in produzione, ti fa lavorare meglio. Sposta potere verso chi usa i prodotti e paga i servizi, riduce le catene invisibili del lock-in, e costringe tutti a trattare i dati come un bene comune negoziabile con regole chiare. La differenza la fa l’esecuzione: processi solidi, sicurezza by design e contratti finalmente espliciti su accesso, condivisione e uscita. Il resto sono scuse.

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Stazioni condivise e allarmi solari. La nuova architettura spaziale euro-coreana

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La cooperazione spaziale è ormai terreno strategico, dove tecnologia e sicurezza si intrecciano con diplomazia e industria. L’affidabilità delle infrastrutture orbitali e terrestri è cruciale per comunicazioni, navigazione e osservazione della Terra, come




Ransomware, phishing e AI: i trend emergenti nel panorama cyber europeo secondo ENISA


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il report ENISA Threat Landscape 2025 evidenzia phishing, ransomware e attacchi basati su AI come principali minacce in Europa. Pubblica amministrazione, trasporti e infrastrutture digitali i settori più colpiti. Ecco trend, dati chiave e



Incursioni aeree, attacchi ibridi e faglie Est-Sud. Cosa è emerso dal Consiglio europeo di Copenhagen

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La successione senza precedenti di “incidenti” legati ai droni e alle violazioni dello spazio aereo europeo ha scosso le cancellerie europee, più di quanto ci si sarebbe aspettati. Benché non sia ancora possibile ricondurre la totalità degli





The Internet We Didn’t Get


Collective human consciousness is full of imagined or mythical dream-like utopias, hidden away behind mountains, across or under oceans, hidden in mist, or deep in the jungle. From Atlantis, Avalon, El Dorado, and Shangri-La, we have not stopped imagining these secret, fantastical places. One of these, Xanadu, is actually a real place but has been embellished over the years into a place of legend and myth, and thus became the namesake of an Internet we never got to see like all of those other mystical, hidden places.

The Xanadu project got its start in the 1960s at around the same time the mouse and what we might recognize as a modern computer user interface were created. At its core was hypertext with the ability to link not just other pages but references and files together into one network. It also had version control, rights management, bi-directional links, and a number of additional features that would be revolutionary even today. Another core feature was transclusion, a method for making sure that original authors were compensated when their work was linked. However, Xanadu was hampered by a number of issues including lack of funding, infighting among the project’s contributors, and the development of an almost cult-like devotion to the vision, not unlike some of today’s hype around generative AI. Surprisingly, despite these faults, the project received significant funding from Autodesk, but even with this support the project ultimately failed.

Instead of this robust, bi-directional web imagined as early as the 1960s, the Internet we know of today is the much simpler World Wide Web which has many features of Xanadu we recognize. Not only is it less complex to implement, it famously received institutional backing from CERN immediately rather than stagnating for decades. The article linked above contains a tremendous amount of detail around this story that’s worth checking out. For all its faults and lack of success, though, Xanadu is a interesting image of what the future of the past could have been like if just a few things had shaken out differently, and it will instead remain a mythical place like so many others.


hackaday.com/2025/10/02/the-in…



Google Drive si difende dal ransomware! Arriva l’AI che blocca gli attacchi


Google ha presentato un nuovo strumento di intelligenza artificiale per Drive per computer desktop. Si dice che il modello sia stato addestrato su milioni di campioni di ransomware reali e possa sospendere la sincronizzazione per mitigare i danni di un attacco ransomware.

Google Drive per desktop è un’applicazione progettata per sincronizzare Google Drive con Windows e macOS, che consente di mantenere la sincronizzazione dei file locali con l’archiviazione cloud.

Gli sviluppatori affermano che la nuova intelligenza artificiale cercherà segnali che indicano la presenza di ransomware (come tentativi di crittografare o danneggiare un gran numero di file) e sarà in grado di sospendere la sincronizzazione dei file, il che contribuirà a impedire l’ulteriore diffusione del malware.

Se viene rilevato un attacco, lo strumento invierà all’utente un’e-mail o una notifica pop-up e lo aiuterà a recuperare i file “in pochi clic”, afferma Google.

Le capacità di ripristino vengono mantenute anche utilizzando “software tradizionali” come Microsoft Windows e Office, anziché soluzioni basate su cloud. Inoltre, il modello di intelligenza artificiale analizza costantemente le modifiche ai file e riceve informazioni sulle minacce da VirusTotal, il che dovrebbe, in teoria, aiutarlo a rilevare anche nuove varianti di attacco.

La nuova funzionalità è abilitata per impostazione predefinita, ma gli amministratori possono disattivarla per gli utenti finali, se necessario. Inoltre, gli amministratori possono ricevere avvisi su qualsiasi attività dannosa rilevata.

Secondo i rappresentanti di Google, la funzionalità è ora disponibile in versione beta aperta, senza costi aggiuntivi per la maggior parte dei piani commerciali di Workspace. Gli utenti avranno anche la possibilità di ripristinare i file senza costi aggiuntivi.

L’azienda sottolinea che l’intelligenza artificiale non impedirà gli attacchi ransomware (che costano in media a ogni azienda vittima più di 5 milioni di dollari), ma contribuirà solo a contenerne la diffusione.

“L’obiettivo principale è ridurre i danni causati dagli attacchi ransomware e impedirne la diffusione nella rete utilizzando un nuovo livello di protezione”, sottolinea Google.

In sostanza, la nuova funzionalità di intelligenza artificiale è progettata per “aiutare a fermare il ransomware prima che possa svolgere il suo compito principale: corrompere i file importanti e renderli inutilizzabili”.

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Congratulations to the New Board of the Pirate Party Germany!


The Pirate Party Germany held its General Assembly on September 27 and 28 in Dudweiler, Germany and elected their 19th Federal Board.

Lilia Kayra Kuyumcu was elected as the new Chair. At just 18 years old, she is the youngest Chair in the history of the German Pirate Party.

She will be joined by Denis Klüver as Vice-Chair, Jutta Dietrich as Treasurer, and Babak Tubis, Wolf Vincent Lübcke, Nick Neumann, and Karsten Wehner as Board Members.

We welcome the new leadership and hope to hear from them on the international stage. We also extend thanks to the outgoing board members, who we also hope will work with us more on the international stage.

Congratulations to the new Federal Board of the Pirate Party Germany!


pp-international.net/2025/10/c…



Next PPI board meeting on 07.10.2025 at 14:00 UTC / 16:00 CEST.


Ahoy Pirates,

Our next PPI board meeting will take place on 07.10.2025 at 14:00 UTC / 16:00 CEST.

All official PPI proceedings, Board meetings included, are open to the public. Feel free to stop by. We’ll be happy to have you.

Where:jitsi.pirati.cz/PPI-Board

Minutes of the meeting: wiki.pp-international.net/wiki…

Agenda: Pad: etherpad.pp-international.net/…

All of our meetings are posted to our calendar: pp-international.net/calendar/

We look forward to seeing visitors.

Thank you for your support,

The Board of PPI


pp-international.net/2025/10/n…










Rod Picott – Ville Lumière Promenade – Live at The Pomme D’Eve, Paris – 2005
freezonemagazine.com/articoli/…
C’è un momento nella carriera di ogni cantautore in cui la voce, le storie e il corpo stesso delle canzoni sembrano combaciare perfettamente con l’età e con l’esperienza vissuta. Per Rod Picott quel momento arriva ai suoi quaranta, quando approda a Parigi per registrare Ville Lumière Promenade, un live che


Stan Barstow – Un modo di amare
freezonemagazine.com/news/stan…
In libreria dal 10 Ottobre 2025 Pubblicato per la prima volta nel 1960, Un modo di amare segna l’esordio di Stan Barstow, qui per la prima volta tradotto in italiano da Nicola Manuppelli. Ambientato nello Yorkshire di fine anni Cinquanta, il romanzo racconta la storia di Vic Brown, giovane determinato e ambizioso che trova lavoro, comincia a guadagnare […]
L'articolo Stan Barstow – Un modo di



come sono ridotti gli americani a permettere tutto questo. il voto a trump? complimenti. neppure un briciolo di senso di colpa?


MANIFESTAZIONE SCIOPERO GENERALE 3 OTTOBRE 2025


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/manifes…
Adesione articolo 21 “ci saremo perché di fronte al genocidio in atto, nessuno può astenersi, come sta facendo il governo italiano. Chi, come la presidente Meloni, continua ad inveire contro la Cgil e la Flotilla ci dica perché non

Trames reshared this.



100 ospedali per Gaza: 2 Ottobre flash mob in tutta Italia


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/100-osp…
Giovedì 2 ottobre 2025, alle ore 21.00, la rete delle operatrici e degli operatori sanitari #DigiunoGaza promuove il flash mob “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”. Un’iniziativa diffusa su




‘I cannot overstate how disgusting I find this kind of AI dog shit in the first place, never mind under these circumstances.’#News
#News



The main use of Sora appears to generate brainrot of major beloved copyrighted characters, to say nothing of the millions of articles, images, and videos OpenAI has scraped.#OpenAI #Sora2 #Sora



#USA, l'ascia dello #shutdown


altrenotizie.org/primo-piano/1…


“LA PENSIONE NON È DOVUTA”
La Fornero torna a fare terrorismo pontificando sulla Finanziaria: «Punirà i giovani». Parola di chi ha fabbricato migliaia di esodati.
Da 14 anni insiste, cioè da quando tentò di distruggere quel che restava di un Paese massacrato dallo spread e in pieno tsunami da crisi dei debiti sovrani. Non ci riuscì. Ma da allora è un continuo rimodellare la realtà, vantare operazioni pseudo-strategiche, ergersi a salvatrice della patria.

Anche stavolta Fornero vede grigio e lancia un siluro dal titolo: «Legge di bilancio, il solito mercato che alla fine punisce i giovani». L’ex ministro del Lavoro, impegnata vita natural durante a giustificare la sua sanguinosa riforma, sostiene che sarebbe sbagliato proporre «provvedimenti che ripropongono per l’ennesima volta la falsa illusione dell’anticipo del pensionamento per fare posto ai giovani o il falso mito del diritto acquisito».

E per chiudere dichiara: «Mostrateci, governo e opposizione, quello sguardo lungo e inclusivo che per molto tempo è mancato alla politica italiana».
Sorvolando sullo sguardo inclusivo (poiché il suo includeva i sottopassi delle stazioni come abitazioni per i 170.000 esodati fabbricati a mano),fa specie che la ex docente universitaria torinese continui a definire un diritto acquisito, praticamente una grazia del sovrano che getta dobloni dalla finestra ai villani, quello che secondo la Costituzione è uno dei patti sociali più inscalfibili in una democrazia; un contratto fra Stato e cittadini, i quali ne rivendicano il rispetto e l’applicazione nel momento in cui maturano requisiti anagrafici e contributivi di legge.

Fornero riesce a concretizzare due paradossi: definisce regalìa una prerogativa di legge, ancor più dopo l’applicazione in toto del sistema contributivo. E trasforma un dovere costituzionale (quello dell’erogazione della pensione ai lavoratori) in un principio contabile, scambiando allegramente lo Stato per una Spa.

È lo stesso errore che si commette sulla Sanità quando si evoca il pareggio di bilancio, ritenendo erroneamente che debba essere un investimento a scopo di lucro e non un servizio indispensabile da eseguire anche in perdita.

Oracoli iettatori di cui non sentiamo il bisogno.

Vox Italia






Adesso tocca a noi.

Nei prossimi giorni ci sarà uno sciopero generale e spero che in piazza saremo davvero in tanti.


‼️BREAKING‼️

Una delle navi della Global Sumud Flotilla, la Alma, è stata abbordata dalle navi dell’IDF.

Al momento le navi si trovano nella zona definita ad alto rischio, a 10 miglia nautiche dalla costa di Gaza. Nelle scorse ore una ventina di navi non identificate erano state captate dai radar della Flottilla, dando il via allo stato di allarme.




People Are Farming and Selling Sora 2 Invite Codes on eBay#Sora #OpenAI


People Are Farming and Selling Sora 2 Invite Codes on eBay


People are farming and selling invite codes for Sora 2 on eBay, which is currently the fastest and most reliable way to get onto OpenAI’s new video generation and TikTok-clone-but-make-it-AI-slop app. Because of the way Sora is set up, it is possible to buy one code, register an account, then get more codes with the new account and repeat the process.

On eBay, there are about 20 active listings for Sora 2 invite codes and 30 completed listings in which invite codes have sold. I bought a code from a seller for $12, and received a working code a few minutes later. The moment I activated my account, I was given four new codes for Sora 2. When I went into the histories of some of the sellers, many of them had sold a handful of codes previously, suggesting they were able to get their hands on more than four invites. It’s possible to do this just by cycling through accounts; each invite code is good for four invites, so it is possible to use one invite code for a new account for yourself, sell three of them, and repeat the process.

There are also dozens of people claiming to be selling or giving away codes on Reddit and X; some are asking for money via Cash App or Venmo, while others are asking for crypto. One guy has even created a website in which he has generated all 2.1 billion six-digit hexadecimal combinations to allow people to randomly guess / brute force the app (the site is a joke).

The fact that the invite codes are being sold across the internet is an indication that OpenAI has been able to capture some initial hype with the release of the app (which we’ll have much more to say about soon), but does not necessarily mean that it’s going to be some huge success or have sustained attention. Code and app invite sales are very common on eBay, even for apps and concert tickets (or game consoles, or other items) that eventually aren’t very popular or are mostly just a flash in the pan. But much of my timeline today is talking about Sora 2, which suggests that we may be crossing some sort of AI slop creation rubicon.




Kodak announced two new types of film that it will sell directly to photography stores, sidestepping a bizarre distribution agreement that has been in place since its bankruptcy.#Photography #FilmCameras #film


La Global Sumud Flotilla dice che una decina di navi si stanno avvicinando

ilpost.it/live/global-sumud-fl…



#NextGenAI, a Napoli da mercoledì 8 a lunedì 13 ottobre!
Per il primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella #scuola, promosso dal #MIM nell’ambito del Campus itinerante #ScuolaFutura, sono previste le delegazioni di istituzioni sc…