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Secondo Putin, la crescente “isteria” europea attorno al rischio di guerra è frutto di una volontà delle élite politiche occidentali di mantenere il consenso popolare attraverso la paura.
radioradio.it/2025/10/putin-de…


ONU: un lavoratore su quattro è minacciato dalle AI. Ma anche i loro comunicati sono scritti dagli LLM


Le Nazioni Unite si affidano sempre più all’intelligenza artificiale nella produzione di testi ufficiali. Secondo un recente studio, il 13% dei comunicati stampa delle Nazioni Unite mostra già segni di generazione automatica.

Un’analisi delle pubblicazioni aziendali e governative ha rivelato un quadro ancora più ampio: circa il 17% di tali materiali, dagli annunci di lavoro alle dichiarazioni ufficiali, avrebbe potuto essere redatto con l’ausilio di modelli linguistici.

Ma sappiamo che l’intelligenza artificiale è utilizzata attivamente anche dai cittadini comuni.

Secondo gli autori, circa il 18% dei reclami presentati al Consumer Financial Protection Bureau degli Stati Uniti tra il 2022 e il 2024 è stato generato utilizzando reti neurali. Questo risultato sembra prevedibile: più della metà degli adulti americani (52%), che ha già ammesso di utilizzare modelli linguistici.

Vengono utilizzati più spesso per l’auto apprendimento o per le attività quotidiane, ma il loro utilizzo anche in ambito aziendale sta diventando sempre più evidente.

La percentuale di testo generato automaticamente è particolarmente elevata nei comunicati stampa aziendali. I ricercatori hanno scoperto che quasi un quarto delle pubblicazioni pubblicate sulle tre principali piattaforme di comunicati stampa è stato creato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. La più alta concentrazione di tali materiali è stata riscontrata nel settore scientifico e tecnologico.

Gli autori hanno studiato separatamente gli annunci di lavoro su LinkedIn. È emerso che le grandi aziende sono meno propense ad affidarsi a strumenti generativi nella scrittura degli annunci di lavoro, mentre circa il 10% degli annunci di lavoro delle piccole imprese, al contrario, mostra segni di apprendimento automatico.

Nel frattempo, gli stessi candidati esprimono sempre più insoddisfazione: il reclutamento automatizzato è percepito come una semplificazione ingiusta e i candidati vogliono che le aziende dichiarino apertamente il loro utilizzo dell’intelligenza artificiale.

È evidente anche il crescente utilizzo di algoritmi nel lavoro delle Nazioni Unite: mentre all’inizio del 2023, i segnali di generazione automatica erano registrati solo nel 3% dei comunicati stampa in lingua inglese dell’organizzazione, alla fine del 2024 questa cifra ha superato il 13%. Ciò è particolarmente significativo se si considera che le Nazioni Unite stesse hanno ripetutamente avvertito che l’automazione basata sulle reti neurali minaccia una professione su quattro, con le donne nei paesi sviluppati, dove molte mansioni lavorative possono essere esternalizzate agli algoritmi, che sono le più a rischio.

Negli Stati Uniti, la comunicazione e le pubbliche relazioni sono tra le professioni con una predominanza femminile. Secondo i dati del 2024, le donne rappresentano il 67,8% dei professionisti delle relazioni pubbliche e il 70,1% dei responsabili delle pubbliche relazioni e della raccolta fondi. Questi settori sono già attivamente saturi di testi basati sull’intelligenza artificiale.

Nel complesso, i ricercatori hanno registrato un rapido aumento. Prima del rilascio di ChatGPT nel novembre 2022, solo l’1,5% dei materiali analizzati poteva essere classificato come scritto automaticamente, ma ad agosto 2023 questa quota superava il 15%. La crescita successiva ha rallentato e ad agosto 2024 la cifra si è stabilizzata al 17%.

Gli autori hanno utilizzato il loro rilevatore di testo automatico per il loro lavoro. Tuttavia, riconoscono che il programma non è in grado di distinguere accuratamente i materiali che sono stati pesantemente modificati dagli esseri umani dopo la generazione. Questa lacuna è in linea con i risultati precedenti riguardanti i punti deboli di strumenti simili. Già nel 2023, uno studio separato ha dimostrato che nessuno dei sistemi disponibili ha dimostrato un’accuratezza superiore all’80% e, in alcuni casi, il testo generato è stato rilevato come testo umano. I risultati sono stati ancora peggiori con l’editing manuale, la parafrasi automatica o la traduzione.

Un altro studio ha rilevato un livello ancora più basso: l’accuratezza del riconoscimento in condizioni di sostituzione potrebbe scendere al 17,4%. L’autore principale dello studio attuale, il professore James Zou della Stanford University, spiega che tali strumenti funzionano in modo più efficace con articoli di grandi dimensioni, ma non sono in grado di determinare in modo affidabile se un particolare materiale sia stato scritto utilizzando l’intelligenza artificiale. Osserva che, come qualsiasi nuova tecnologia, i modelli generativi non possono essere ridotti a una valutazione netta, positiva o negativa. Commettono inevitabilmente errori e affidarsi esclusivamente a essi per la preparazione del testo senza verificare il risultato finale porterà inevitabilmente a inesattezze fattuali.

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Attentati contro i vegani occidentali 😂😂😂😂. Euronews, oltre il ridicolo, specchio del suo governo.


Pulling a High Vacuum with Boiling Mercury


A man is shown behind a table, on which a glass apparatus like a distillation apparatus is set, with outlets leading into a large container in the center of the table, and from there to a pump.

If you need to create a high vacuum, there are basically two options: turbomolecular pumps and diffusion pumps. Turbomolecular pumps require rotors spinning at many thousands of rotations per minute and must be carefully balanced to avoid a violent self-disassembly, but diffusion pumps aren’t without danger either, particularly if, like [Advanced Tinkering], you use mercury as your working fluid. Between the high vacuum, boiling mercury, and the previous two being contained in fragile glassware, this is a project that takes steady nerves to attempt – and could considerably unsteady those nerves if something were to go wrong.

A diffusion pump works by boiling a some working fluid – usually silicone oil – and creating a directed stream of vapor. The vapor molecules collide with air molecules and impart momentum to them, drawing them along with the vapor stream into a condenser. The condenser liquefies the working fluid, while a backing vacuum pump just past the condenser removes the entrained air molecules. The working fluid then flows back into the heating chamber to begin the cycle again. The earliest diffusion pumps did use mercury as a working fluid, a practice which has almost completely died out, but which did have one significant advantage: if, for some reason, air did flood back into the vacuum chamber, there was no risk of setting hot oil vapor on fire.

[Advanced Tinkering]’s diffusion pump is made of glass, which gives a good view of the internal process; It’s in equal parts fascinating and disquieting to see droplets of metal condensing on the glass parts. A Dewar flask of liquid nitrogen holds two cold traps to condense any mercury vapors leaving the pump: one on the line between the diffusion pump and the backing pump, and one between the diffusion pump and a vacuum gauge to make sure that mercury’s vapor pressure isn’t throwing off measurements. Another vacuum gauge is connected to the backing pump’s inlet, which lets the diffusion pump’s performance be measured. After a few hours of running, the pressure at the diffusion pump’s inlet was two orders of magnitude lower than at its outlet, and more vacuum-tight connections could probably have brought it even lower.

This isn’t [Advanced Tinkering]’s first time working with dangerous liquid metals, nor his first time building equipment for high vacuum. If you’re still looking for a safer vacuum, check out this budget diffusion pump.

youtube.com/embed/XljPmma7244?…


hackaday.com/2025/10/03/pullin…



Ora è ufficiale: il governo Meloni è stato denunciato alla Corte penale internazionale per complicità in genocidio.

Non è uno slogan né un titolo di giornale, ma un atto formale. Secondo quanto depositato dall’avvocato Fabio Marcelli, dirigente del Cnr – Istituto di studi giuridici internazionali, il governo italiano è stato denunciato davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per presunta complicità nel genocidio in corso a Gaza.

L’esposto, stando a quanto reso pubblico, cita direttamente i nomi della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro della Difesa Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Nell’atto si sostiene che, mentre nella Striscia di Gaza la Commissione internazionale d’inchiesta dell’ONU parla di “genocidio”, l’Italia avrebbe continuato a intrattenere rapporti politici e commerciali con il governo di Benjamin Netanyahu, fornendo di fatto un sostegno indiretto alla prosecuzione delle ostilità.

La denuncia non proviene da un partito o da un gruppo politico, ma da un giurista di lungo corso. Marcelli, nella sua nota, spiega che l’obiettivo è chiamare a rispondere non solo chi compie materialmente i crimini, ma anche chi – secondo la legge internazionale e la legge italiana sul genocidio del 1967 – li favorisce, li sostiene o non interviene per impedirli.

Se la Corte dell’Aja valuterà ammissibile il fascicolo, l’Italia sarà chiamata a fornire spiegazioni. In ogni caso, questo atto resterà come documento storico: nel pieno della devastazione di Gaza, c’è chi ha chiesto formalmente di verificare le responsabilità anche del governo italiano.

La Storia, quando verrà scritta, non dimenticherà questi passaggi. E allora resterà anche questo: che l’Italia, sotto il governo Meloni, è stata chiamata in giudizio per non aver fatto abbastanza per fermare la tragedia palestinese.

Paolo Consiglio

Fonti principali:
– Adnkronos – Denuncia alla Corte Penale Internazionale contro esponenti del governo italiano (settembre 2025).
– Il Fatto Quotidiano – Fabio Marcelli deposita esposto per complicità in genocidio (settembre 2025).
– Commissione internazionale d’inchiesta ONU – Rapporto 2025 su Gaza.

Nota editoriale
Questo articolo rappresenta un’opinione critica e argomentata, fondata su fonti giornalistiche e istituzionali. Le dichiarazioni e i nomi citati sono riportati esclusivamente come contenuto dell’esposto depositato alla CPI e non come accuse formulate dall’autore. Ogni riflessione si colloca nell’ambito della libertà di stampa e di pensiero, principi essenziali in una società democratica.

Ma Gianluca reshared this.



Hackaday Podcast Episode 340: The Best Programming Language, Space Surgery, and Hacking Two 3D Printers into One


Elliot Williams and Al Williams got together to share their favorite hacks of the week with you. If you listen in, you’ll hear exciting news about the upcoming SuperCon and the rare occurrence of Al winning the What’s That Sound game.

For hacks, the guys talk about the IEEE’s take on the “best” programming languages of 2025 and how they think AI is going to fundamentally transform the job of a programmer. On a lighter note, there’s an industrial robot who retired to bartending, a minimal drum machine, a high-powered laser, and a Fortran flight simulator reborn with Unity 3D.

In the “can’t miss” category, you’ll learn how not to switch Linux distributions and what to expect when you need surgery while on your next mission to outer space.

There’s lots more. Want to follow along? Check out the links below. As always, tell us what you think about this episode in the comments!

html5-player.libsyn.com/embed/…

Or download in DRM-free MP3 playable even over 56K modems.

Where to Follow Hackaday Podcast

Places to follow Hackaday podcasts:



Episode 340 Show Notes:

News:



What’s that Sound?


  • Al made short work of the sound again this week, racking up an uncharacteristic streak of two. Congrats to [Absolutely the Best Podcast: A Work in Progress] for getting the printing press right too!


Interesting Hacks of the Week:



Quick Hacks:



Can’t-Miss Articles:



hackaday.com/2025/10/03/hackad…



quando parlavo di cittadini degni di questo nome chiaramente non intendevo ferrara. lui pensa ancora che i palestinesi siano i cattivi e gli israeliani le vittime. c'è un motivo particolare per cui io dovrei non considerare un esercito invasore i coloni armati in cisgiordania? secondo ferrara bisogna fare lo stesso con i 500'000 coloni?


Lugano - eravamo più di "diverse centinaia"


Per testimonianze più vere, cercate sui social (di meta ahimè...)
cdt.ch/news/ticino/in-piazza-p… (ah! hanno cambiato l'articolo nel frattempo - stamattina c'era scritto diverse centinaia di persone)

#blocchiamotutto #Lugano #globalsumudflotilla #manifestazione #gaza #palestinalibera



chiariamo un concetto essenziale. considero la manifestazioni non del tutto coerenti come questa "poco rilevanti"... avere uno scopo e fare qualcosa per qualcuno non è bloccare le strade di casa propria. avrebbe già più senso andare a manifestare davanti alla meloni in massa. i disagi mica li avete provocati alla meloni? sai quanto frega a lei dell'italia? il senso di comunità e coesione della serie "tutti assieme siamo forti " per questa vicenda pure non è così determinante. anche perché "non siamo forti". ma ho massimo rispetto per i partecipanti alla fottilla. loro hanno mosso il loro culo e hanno rischiato in prima persona le loro vite. solo per cercare di aiutare qualcuno. e per come andrà rimarrà il fatto che l'intenzione era del tutto legittima e utile. nonché illegale e criminale l'operato israeliano. inoltre come cittadini italiani che non hanno fatto niente di illegale ma al contrario doveroso moralmente i partecipanti meritano il sostegno concreto di tutte le istituzioni italiane, e rispetto da tutti i cittadini italiani degni di questo nome..
in reply to simona

personalmente non trovo sia il modo giusto. passino la manifestazioni, sempre legittime, ma i blocchi stradali no. e comunque se vuoi mandare un messaggio politico "forte" non lo fai da livorno, dove tutto sommato alla meloni, attaccata alla sua poltroncina, non frega una cippa. il messaggio politico poi parte da quella sinistra cieca che per essere anti-americana era pure pro putin quindi lasciamo perdere la coerenza e l'integrità del messaggio. come sempre ci sono popoli che interessano e popoli di cui non frega 'na cippa. e non parlo del governo ma dei manifestanti. il mondo con cui l'ucraina è stata tenuta fuori dagli striscioni è quantomeno sospetto. non puoi perorare un'ìingiustizia e ignorare tutte le altre, specie se è un messaggio politico. e poi a me hanno dato fastidio alcuni striscioni contro il riarmo, che in un'ottica di disimpegno usa della difesa europea, sono solo un regalo a putin. una conferma che la sua propaganda in italia ha funzionato. in sostanza non è la mia idea politica ad aver manifestato, nella ricerca di un mondo migliore e più giusto.


buttiamo fuori dalla nato stati uniti e turchia e facciamo diventare la nato direttamente l'esercito europeo?


Trump ad Hamas, 'accordo entro domenica o sarà l'inferno'

ma davvero non ha ancora imparato che dire così alla contro-parte può equivalere solo a farsi mandare affanculo? ma dove è vissuto fino ad adesso? ha 5 anni?



Anche i detenuti di Bologna hanno scioperato


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/anche-i…
Fratoianni (Avs), grazie ai detenuti di Bologna, perfino loro hanno scioperato. Un’altra dimostrazione di umanità. “In questo fiume di umanità che sta attraversando tutta Italia, da Bologna arriva una lezione straordinaria: i detenuti




The move comes as Apple removed ICEBlock after direct pressure from U.S. Department of Justice officials and signals a broader crackdown on ICE-spotting apps.#News


Google Calls ICE Agents a Vulnerable Group, Removes ICE-Spotting App ‘Red Dot’


Both Google and Apple recently removed Red Dot, an app people can use to report sightings of ICE officials, from their respective app stores, 404 Media has found. The move comes after Apple removed ICEBlock, a much more prominent app, from its App Store on Thursday following direct pressure from U.S. Department of Justice officials. Google told 404 Media it removed apps because they shared the location of what it describes as a vulnerable group that recently faced a violent act connected to these sorts of ICE-spotting apps—a veiled reference to ICE officials.

The move signals a broader crackdown on apps that are designed to keep communities safe by crowdsourcing the location of ICE officials. Authorities have claimed that Joshua Jahn, the suspected shooter of an ICE facility in September and who killed a detainee, searched his phone for various tracking apps. A long-running immigration support group on the ground in Chicago, where ICE is currently focused, told 404 Media some of its members use Red Dot.

💡
Do you know anything else about these apps and their removal? Do you work at Google, Apple, or ICE? I would love to hear from you. Using a non-work device, you can message me securely on Signal at joseph.404 or send me an email at joseph@404media.co.

“Ready to Protect Your Community?” the website for Red Dot reads. “Download Red Dot and help build a stronger protection network.”

The site provides links to the app’s page on the Apple App Store and Google Play Store. As of at least Friday, both of those links return errors. “This app is currently not available in your country or region,” says the Apple one, and “We're sorry, the requested URL was not found on this server,” says the Google one.

The app allows people to report ICE presence or activity, along with details such as the location and time, according to Red Dot’s website. The app then notifies nearby community members, and users can receive alerts about ICE activity in their area, the website says.

Google confirmed to 404 Media that it removed Red Dot. Google said it did not receive any outreach from the Department of Justice about this issue and that it bans apps with a high risk of abuse. Without talking about the shooting at the ICE facility specifically, the company said it removed apps that share the location of what it describes as a vulnerable group after a recent violent act against them connected to this sort of app. Google said apps that have user generated content must also conduct content moderation.
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
Google added in a statement that “ICEBlock was never available on Google Play, but we removed similar apps for violations of our policies.”

Google’s Play Store policies say the platform does not allow apps that “promote violence” against “groups based on race or ethnic origin, religion, disability age, nationality, veteran status, sexual orientation, gender, gender identity, caste, immigration status, or any other characteristic that is associated with systemic discrimination or marginalization,” but its published policies do not include information about how it defines what types of groups are protected.

Red Dot did not respond to a request for comment.

On Thursday Apple told 404 Media it removed multiple ICE-spotting apps, but did not name Red Dot. Apple did not respond to another request for comment on Friday.

On Thursday Joshua Aaron, the developer of ICEBlock, told 404 Media “I am incredibly disappointed by Apple's actions today. Capitulating to an authoritarian regime is never the right move,” referring to Apple removing his own app. ICEBlock rose to prominence in June when CNN covered the app. That app was only available on iOS, while Red Dot was available on both iOS and Android.

“ICEBlock is no different from crowd sourcing speed traps, which every notable mapping application, including Apple's own Maps app, implements as part of its core services. This is protected speech under the first amendment of the United States Constitution,” Aaron continued. “We are determined to fight this with everything we have. Our mission has always been to protect our neighbors from the terror this administration continues to reign down on the people of this nation. We will not be deterred. We will not stop. #resist.”

That move from Apple came after pressure from Department of Justice officials on behalf of Attorney General Pam Bondi, according to Fox. “ICEBlock is designed to put ICE agents at risk just for doing their jobs, and violence against law enforcement is an intolerable red line that cannot be crossed. This Department of Justice will continue making every effort to protect our brave federal law enforcement officers, who risk their lives every day to keep Americans safe,” Bondi told Fox. The Department of Justice declined to comment beyond Bondi's earlier comments.

The current flashpoint for ICE’s mass deportation effort is Chicago. This week ICE raided an apartment building and removed everyone from the building only to ask questions later, according to local media reports. “They was terrified. The kids was crying. People was screaming. They looked very distraught. I was out there crying when I seen the little girl come around the corner, because they was bringing the kids down, too, had them zip tied to each other," one neighbor, Eboni Watson, told ABC7. “That's all I kept asking. What is the morality? Where's the human? One of them literally laughed. He was standing right here. He said, 'f*** them kids.’”

Brandon Lee, communications lead at Illinois Coalition for Immigrant and Refugee Rights, told 404 Media some of the organization’s teams have used Red Dot and similar apps as a way of taking tips. But the organization recommends people call its hotline to report ICE activity. That hotline has been around since 2011, Lee said. “The thing that takes time is the infrastructure of trust and training that goes into follow-up, confirmation, and legal and community support for impacted families, which we in Illinois have been building up over time,” he added.

“But I will say that at the end of the day it's important for all people of conscience to use their skills to shine some light on ICE's operations, given the agency's lack of transparency and overall lack of accountability,” he said, referring to ICE-spotting apps.

In ICEBlock’s case, people who already downloaded the app will be able to continue using but will be unable to re-download it from the Apple App Store, according to an email from Apple Aaron shared with 404 Media. Because Red Dot is available on Android, users can likely sideload the app—that is, install it themselves by downloading the APK file rather than from the Play Store.

The last message to Red Dot’s Facebook page was on September 24 announcing a new update that fixed various bugs.

Update: this piece has been updated to include a response from the Department of Justice.


#News


Cina sotto controllo: utenti sanzionati per la diffusione su internet di false notizie online


Negli ultimi mesi, le autorità di pubblica sicurezza di Hainan hanno avviato indagini e applicato sanzioni amministrative nei confronti di diversi utenti di internet responsabili della diffusione di informazioni false che hanno turbato l’ordine pubblico.

Voci su veicoli a nuova energia e turismo a Hainan


Un utente identificato come Su Moumou ha pubblicato online affermazioni secondo cui i veicoli a nuova energia non sarebbero in grado di attraversare il mare verso Hainan senza un biglietto, aggiungendo che “nessuno verrà a Hainan quest’inverno”. L’indagine delle autorità ha accertato che le informazioni erano distorte e diffuse con l’intento di attirare l’attenzione, creando allarme tra i residenti e i turisti.

Falsi annunci sul casinò di Sanya


L’utente Song ha scattato fotografie del nuovo edificio del Sanya International Duty Free City e ha diffuso online la notizia falsa secondo cui l’edificio sarebbe diventato un hotel con casinò legale entro il 2028. Anche in questo caso, le autorità hanno stabilito che la diffusione delle informazioni aveva causato preoccupazione pubblica e disturbo dell’ordine sociale.

Disinformazione su incidenti con animali


Shi Moumou ha diffuso una notizia infondata su un incidente tra un’auto e un gatto con rimorchio ad Haikou, descrivendolo come “maltrattamento di gatti”. La pubblicazione, accompagnata da dati personali della persona coinvolta, ha turbato la comunità locale e ha portato le autorità a intervenire con sanzioni amministrative.

Voci su normative sui veicoli elettrici


L’utente Liang Moumou ha pubblicato online un articolo inventato riguardo nuove normative sui veicoli elettrici a Hainan. La diffusione del contenuto ha generato confusione tra i residenti e scatenato discussioni online, inducendo le autorità a intervenire con misure legali.

Allarmi falsi su eventi locali


Diversi utenti hanno diffuso informazioni inesatte relative a eventi e situazioni locali:

  • Pan Moumou ha caricato un video dal ponte Yongming sul fiume Changhua, sostenendo falsamente che metà della contea di Ledong fosse mobilitata per recuperare un cadavere, causando panico tra la popolazione.
  • Xiao ha pubblicato che “Sanya si stava svuotando, diventando una città fantasma a causa dell’imminente guerra”, suscitando allarme e discussioni online.
  • Li Moumou ha diffuso notizie infondate secondo cui tutti i voli per Sanya sarebbero stati cancellati, generando panico tra turisti e residenti.

In tutti i casi, le autorità di pubblica sicurezza hanno applicato le sanzioni amministrative previste dalla legge per la diffusione di informazioni false e il turbamento dell’ordine pubblico.

Promemoria della polizia di Internet cinese


La polizia invita gli utenti a rispettare le leggi e i regolamenti nella navigazione online, evitando di diffondere, credere o rilanciare voci infondate. Le autorità hanno sottolineato che chi crea e diffonde disinformazione sarà perseguito senza indulgenza, a tutela di un ambiente online sicuro e trasparente.

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Trump reclama poteri speciali per attaccare i Narcos. Cosa sta succedendo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Gli Stati Uniti sono in guerra. O, almeno, così vuole Donald Trump. Come riporta l’Associated Press, internamente all’amministrazione americana sta circolando un memo che dichiara gli Usa in uno stato di “conflitto armato non internazionale” con i cartelli dei narcotrafficanti caraibici, ora



Siamo ancora a Gaza


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/siamo-a…
dopo l’uscita della notizia che abbiamo lasciato Gaza City molti amici mi hanno scritto sconsolati: “Se anche voi lasciate Gaza non c’è più speranza per la popolazione.” È vero che abbiamo chiuso le nostre attività a Gaza City perché lì non potevamo più garantire la sicurezza del nostro staff, ma non abbiamo



vedo ingiustizie di ogni genere, schifezze totali.... trump... un sistema sanitario allo sbando, una guerra di invasione in territorio europeo da parte di uno che ha riabilitato la figura di stalin... ma non frega niente a nessuno. e poi improvvisamente gli italiani impazziscono e risvegliano dal loro torpore. hanno trovato la loro causa. non che a me israele non faccia infinitamente schifo. poi odio pure gli strafottenti, ossia chi è in torto marcio e vuole avere ragione. altra cosa che peraltro va di moda a livorno per strada... e non posso che chiedermi questo improvviso senso di giustizia, che credevo morto, cosa sai stato a riesumarlo. meglio tardi che mai? speriamo. e speriamo anche che valga anche per tutte le altre ingiustizie. ucraina, curdi, popoli invasi in asia sempre da putin, cina, corea del nord, ecc.


Quando l’hacker si ferma al pub! Tokyo a secco di birra Asahi per un attacco informatico


Lunedì scorso, Asahi Group, il più grande produttore giapponese di birra, whisky e bevande analcoliche, ha sospeso temporaneamente le sue operazioni in Giappone a seguito di un attacco informatico che ha compromesso i sistemi aziendali, inclusi elaborazione degli ordini, spedizioni e call center. L’azienda è conosciuta per prodotti come la birra Super Dry e il whisky Nikka.

Mercoledì, i dipendenti hanno iniziato a gestire manualmente gli ordini, recandosi di persona presso i clienti e registrando le richieste su carta. Per concentrare risorse sulla spedizione degli ordini esistenti, Asahi ha temporaneamente sospeso l’accettazione di nuovi ordini di alcolici, continuando invece a ricevere richieste di cibi e bevande analcoliche. Il primo lotto di ordini manuali è stato spedito venerdì.

“Al momento non è previsto un ripristino immediato del nostro sistema. Le consegne regolari rimangono sospese, e non è previsto un ripristino del sistema a breve”, ha riportato il portavoce di Asahi Group Holdings. “Abbiamo agito immediatamente per contenere e rispondere all’incidente”, si legge in un comunicato dell’azienda.

Nella serata di venerdì, l’azienda ha confermato di essere stata vittima di un attacco ransomware. La ripresa completa delle attività del call center clienti è prevista per la prossima settimana. Per il ripristino dei sistemi informatici, Asahi ha coinvolto specialisti esterni, ma i tempi necessari per il ritorno alla piena operatività rimangono incerti. L’azienda sta anche valutando l’impatto finanziario dell’incidente.

Le conseguenze dell’attacco si riflettono in tutto il Paese. Un ristorante di Tokyo, normalmente rifornito esclusivamente di birra Asahi, sta esaurendo l’ultimo barile di Super Dry e ha dovuto acquistare birra da concorrenti come Sapporo per far fronte alla carenza.

“Desidero scusarmi sinceramente per le difficoltà causate ai nostri stakeholder dalla recente interruzione del sistema”, ha dichiarato il CEO Atsushi Katsuki. ‘Stiamo continuando le nostre indagini per determinare la natura e la portata del potenziale trasferimento non autorizzato di dati, stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare il sistema il piu’ rapidamente possibile: apprezziamo la vostra comprensione e il vostro supporto”, ha concluso.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente vulnerabilità informatica. Solo il mese scorso, la casa automobilistica di lusso Jaguar Land Rover ha dovuto chiudere i suoi stabilimenti nel Regno Unito a causa di un attacco hacker.

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manif


È stato bello ieri sera. La #manifestazione spontanea, organizzata in poche ore.
Dopo il lavoro sono corsa a casa a prendere la mia kefiah e la bandiera, poi un’altra corsa per prendere il treno e arrivare a #Lugano in tempo!
Ho rivisto tante belle persone e una delle mie sorelle. Alcune persone erano lì con i figli, che tenevano orgogliosamente dei cartelloni con le angurie disegnate. Belli ❤

Poi un mio conoscente, regista, vedendomi tra la folla, mi ha chiesto una testimonianza per il documentario che sta producendo. Mi ha detto: “Come ti senti dopo quello che è successo ieri sera alla #SumudFlotilla?” Io ho risposto: “Affranta.” E pronunciando quella parola, sono scese lacrime incontrollate. Ho pianto perché ci speravo davvero che almeno una barca della flotilla arrivasse a Gaza. Lo so che era impossibile, ma io ci speravo lo stesso.
Ma anche perché sento troppa indifferenza intorno a me, anche tra le persone che amo. Al lavoro, c’è troppa gente fascista e non voglio interagire con loro. Gli altri amici, conoscenti, colleghi di volontariato ecc. fanno finta di niente. Palestina/Gaza = taboo.
Questo mi fa soffrire moltissimo.

Ora dovrei terminare, cioè iniziare, i compiti per la lezione di domani.. ma non riesco a concentrami





Difesa, i 12 miliardi vanno trasformati in sicurezza per i cittadini. Intervista a Minardo

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nel documento programmatico di finanza pubblica il governo ha inserito la proposta di destinare circa 12 miliardi di euro aggiuntivi alla Difesa entro il 2028, una scelta legata sia agli impegni assunti in sede Nato sia alla necessità di



Abolition and Alternatives Conference (AAC) Starts Today


We are proud to sponsor The Abolition and Alternatives Conference (AAC) that starts today, October 3rd, and ends on the 5th. The conference is organized and hosted by The Black Response at their offices at 245 Main Street, Cambridge, MA, 02142 on Friday and Saturday. On Sunday, it will be at The Foundry – 101 Roger Street Cambridge, MA – Kendall Square. The conference schedule is available.

We encourage all Pirates to attend and support this conference, especially, but not exclusively, the ShotSpotter and Police Surveillance track. If you can not attend, or even if you can, please consider giving a donation to The Black Response or print out their poster and put it up in your neighborhood. See you next week!

Details on the conference are reproduced below. Edits are only for clarity:

This free, in-person event will bring together community members, organizers, and advocates for a weekend of in-depth learning and discussion focused on alternative public safety and community care, housing justice, and the impacts of surveillance technologies like ShotSpotter. It will include keynote addresses from Fatema Ahmad (Muslim Justice League), Stephanie Guirand (The Black Response), and Spencer Piston (Boston University).

Food will be provided, childcare will be available, and we encourage attendees to share any additional access needs via the conference interest form. TBR will be reaching out to invite participation as speakers and facilitators. For questions, please contact Stephanie at general@theblackresponsecambridge.com.

Throughout the conference, participants will have the opportunity to choose from panels in four tracks:

Housing Justice

This track features panels led by the Cambridge Housing Justice Coalition (CHJC). CHJC is a coalition of activist groups and concerned Cambridge residents who believe housing is a basic human right. The panels and workshops on this track will focus on housing justice and its intersections with the prison industrial complex.

ShotSpotter and Police Surveillance

This track will be led by the #StopShotSpotter Coalition Camberville. In this track, coalition members will provide an introduction to ShotSpotter, the audio-surveillance technology. We will examine its impact in Cambridge, the national landscape, and broader conversations about surveillance tech.

Alternatives and Community Care

This track will be led by members of the Massachusetts Community Care Network (MCCN). This track will include panels of responders, program directors, and organizers working to make alternatives to policing real. It includes a panel on the movement with Daanika Gordon, Spencer Piston, and Minali Aggarwal.

Community Concerns (Anti-Racism, Immigration Justice, Justice for Palestine, and Black Lives Matter)

This track will discuss concerns that come directly from the communities we serve and work with. These concerns also intersect with the movement for abolition and alternatives. They include Justice for Palestine, Immigration Justice, and Anti-Racism. In this tract we intend to learn from organizers leading these movements in Massachusetts.


masspirates.org/blog/2025/10/0…



L’aumento delle spese militari finanzi una difesa europea sovranazionale. Parla Borghi

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In data odierna, il governo ha trasmesso alle Camere il Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), all’interno del quale è contemplato un aumento delle spese militari di circa 12 miliardi di euro entro i prossimi tre anni. Il tema è tra i



Carleigh Beriont is running for Congress as an “anti-social Democrat” and she thinks the party needs to abandon social media nationally also.#News
#News


This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if we're haters.

This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if wex27;re haters.#BehindTheBlog


Behind the Blog: Open-Source Drama and Saudi-Approved Humor


This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if we're haters.

EMANUEL: I swear I try my best not to use Behind the Blogs to pat myself on the back, but I’m very happy with how my piece about the recent Ruby Drama turned out. I got a lot of interesting responses to the the article, some of which I hope will result in new articles soon, but mostly I was happy that it appears I didn’t fuck up any of the details in what was a highly complicated, technical, and controversial story for people who care about this stuff.

That is not to say that I didn’t get any constructive criticism, some of which I’d like to address here. One piece of feedback I got from multiple people in the camp that is angry with Ruby Central’s ousting of contributors is their view that the article underplays the role David Heinemeier Hansson (DHH) played in this saga, and the political views he’s expressed on social media over the years.

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A leggere l'articolo del Post sulle manifestazioni di oggi si trova un elenco morboso di petardi, tafferugli, occupazioni e blocchi.

Io ho sfilato a Firenze dalle 9:30 alle 12:00, ho visto decine di migliaia di persone sfilare in maniera assolutamente tranquilla ma di loro in quell'articolo non c'è traccia.

Mi domando se mi sono abbonato a Il Post o a Libero...

(Questo stesso messaggio l'ho mandato alla sua redazione via mail e invito gli abbonati che siano d'accordo a fare lo stesso).

Aggiornamento 4/10/2025 00:11: il testo dell'articolo è stato modificato, adesso dà qualche informazione in più.

Aggiornamento 4/10/2025 09:46: il testo dell'articolo è stato completamente rivisto.

ilpost.it/2025/10/03/sciopero-…

in reply to Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 ah beh, anche qua per la mainf di ieri sera. Menzionano i disagi al traffico, fumogeni e i pochi episodi violenti in altre città Svizzere (ovviamente iniziati dalla polizia, ma questo non si dice). Inoltre indicano il numero dei partecipanti "qualche centinaia" ..è vero che Lugano è una piccolissima città, ma eravamo molti di più di qualche centinaia!

in reply to Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 meraviglioso! --> ieri sera a Lugano


Lugano - eravamo più di "diverse centinaia"


Per testimonianze più vere, cercate sui social (di meta ahimè...)
https://www.cdt.ch/news/ticino/in-piazza-per-gaza-e-la-flotilla-diverse-centinaia-a-lugano-i-manifestanti-407478 (ah! hanno cambiato l'articolo nel frattempo - stamattina c'era scritto diverse centinaia di persone)

#blocchiamotutto #Lugano #globalsumudflotilla #manifestazione #gaza #palestinalibera




John Steinbeck – Diario russo / Mathias Enard – L’alcol e la nostalgia
freezonemagazine.com/articoli/…
Sul mio cammino di lettrice, ho incontrato ultimamente alcuni libri che raccontano di viaggi che mi hanno fatto appassionare alle avventure che vi vengono descritte. In questo caso, ho letto due libri che raccontano la Russia sovietica, con Steinbeck, e la stessa terra, nei primi anni duemila, ne L’alcol e la nostalgia di



📣 Il #NextGenAI, il primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella #scuola, si...

📣 Il #NextGenAI, il primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella #scuola, si svolgerà a Napoli da mercoledì 8 a lunedì 13 ottobre 2025.

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🔴 COMUNICATO STAMPA - Deepfake, Garante: stop a Clothoff, l’app che spoglia le persone

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti italiani nei confronti di una società, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, che gestisce l’app Clothoff.
#Clothoff offre un servizio di AI generativa che rende possibile – gratuitamente e a pagamento – la generazione di immagini di “deep nude”, ovvero foto e video falsi che ritraggono persone reali in pose nude o sessualmente esplicite o, addirittura, pornografiche.

#GarantePrivacy

@Intelligenza Artificiale

CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DEL GARANTE ➡

gpdp.it/home/docweb/-/docweb-d…

in reply to The Privacy Post

il fatto che non si riesca a BLOCCARE l'accesso a questo genere di siti che configurano REATI contro la PERSONA, diversamente da quanto avviene per altre fattispecie che attengono a reati contro il patrimonio o il profitto di Società private (c.d. pirateria streaming), è semplicemente VERGOGNOSO! 👿
rif. gpdp.it/home/docweb/-/docweb-d…
Questa voce è stata modificata (2 mesi fa)
in reply to The Privacy Post

a suo tempo sporsi reclamo per bikinioff e mi venne rigettato.

Felice che si sono svegliati adesso.




Hacklab Cosenza - Linux Day Cosenza 2025 – Call 4 Talks


hlcs.it/2025/10/03/linux-day-c…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
La 25esima edizione del Linux Day, la giornata nazionale dedicata a Linux, al software libero e all’open source & open hardware, sarà anche a Cosenza,

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