Cheap 3D Printer Becomes CNC Wood Engraver
3D printers are built for additive manufacturing. However, at heart, they are really just simple CNC motion platforms, and can be readily repurposed to other tasks. As [Arseniy] demonstrates, it’s not that hard to take a cheap 3D printer and turn it into a viable wood engraver.
The first attempt involved a simple experiment—heating the 3D printer nozzle, and moving it into contact with a piece of wood to see if it could successfully leave a mark. This worked well, producing results very similar to a cheap laser engraving machine. From there, [Arseniy] set about fixing the wood with some simple 3D-printed clamps so it wouldn’t move during more complex burning/engraving tasks. He also figured out a neat trick to simply calibrate the right Z height for wood burning by using the built in calibration routines. Further experiments involved developing a tool for creating quality G-Code for these engraving tasks, and even using the same techniques on leather with great success.
If you need to mark some patterns on wood and you already have a 3D printer, this could be a great way to go. [Arseniy] used it to great effect in the production of a plywood dance pad. We’ve featured some other great engraver builds over the years, too, including this innovative laser-based project. Video after the break.
youtube.com/embed/WcHOnkO5-Sg?…
Decapsulating a PIC12F683 to Examine Its CMOS Implementation
In a recent video, [Andrew Zonenberg] takes us through the process of decapsulating a PIC12F683 to take a peak at its CMOS implementation.
This is a multipart series with five parts done and more to come. The PIC12F683 is an 8-pin flash-based, 8-bit microcontroller from Microchip. [Andrew] picked the PIC12F683 for decapsulation because back in 2011 it was the first microcontroller he broke read-protection on and he wanted to go back and revisit this chip, given particularly that his resources and skills had advanced in the intervening period.
The five videos are a tour de force. He begins by taking a package cross section, then decapsulating and delayering. He collects high-resolution photos as he goes along. In the process, he takes some time to explain the dangers of working with acid and the risk mitigations he has in place. Then he does what he calls a “floorplan analysis” which takes stock of the entire chip before taking a close look at the SRAM implementation.
If you’re interested in decapsulating integrated circuits you might want to take a look at Laser Fault Injection, Now With Optional Decapping, A Particularly Festive Chip Decapping, or even read through the transcript of the Decapping Components Hack Chat With John McMaster.
youtube.com/embed/videoseries?…
Thanks to [Peter Monta] for the tip.
Un bambino, una mutazione, un algoritmo: così l’AI ha sconfitto una malattia mortale
Solo un anno fa, i medici non potevano dire con certezza se KJ Muldoon sarebbe sopravvissuto al suo primo anno di vita. Oggi sta muovendo i primi passi a casa, con la sua famiglia al suo fianco.
Questa svolta è stata resa possibile da una soluzione medica che fino a poco tempo fa era solo teorica: la terapia genica personalizzata basata sulla tecnologia CRISPR, sviluppata specificamente per ogni paziente.
E tutto quanto si basa su modelli di intelligenza artificiale che consentono di effettuare quello che si chiama “Editing Genetico”.
Editing Genetico Personalizzato. L’AI che ci piace
Prima di parlare di questa storia, vogliamo spiegare cos’è il CRISPR, acronimo di Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats: una tecnologia di editing genetico derivata da un meccanismo di difesa naturale dei batteri contro i virus. In pratica, CRISPR funziona come un sistema di taglio e correzione del DNA: una proteina (come Cas9) viene guidata verso un punto preciso del genoma, dove può tagliare una sequenza difettosa e permettere alla cellula di ripararla o sostituirla con una versione corretta. Questo approccio consente di intervenire direttamente sulla causa genetica di una malattia, rendendo possibile una medicina di precisione che non si limita a curare i sintomi, ma modifica l’origine stessa del problema.
L’intelligenza artificiale è uno degli elementi chiave che rende possibile l’editing genetico personalizzato. Prima ancora che CRISPR venga utilizzato, l’AI analizza enormi quantità di dati genomici per identificare con precisione la mutazione responsabile della malattia, distinguendo gli errori critici da variazioni genetiche innocue. In tempi estremamente ridotti, gli algoritmi confrontano il DNA del paziente con database globali, simulano gli effetti delle modifiche e aiutano a progettare le sequenze guida di CRISPR più efficaci, riducendo al minimo il rischio di interventi fuori bersaglio. Senza questo livello di analisi automatizzata, una terapia costruita su misura per un singolo bambino sarebbe semplicemente impraticabile.
Il contributo dell’AI non si ferma alla progettazione della terapia. I modelli predittivi vengono utilizzati per stimare la sicurezza dell’intervento, definire il dosaggio più appropriato e prevedere come l’organismo potrebbe reagire nel tempo. Dopo il trattamento, l’AI supporta il monitoraggio clinico continuo, aiutando i medici a interpretare i dati biologici e a individuare precocemente eventuali segnali di rischio. In questo contesto, l’intelligenza artificiale non sostituisce i medici, ma diventa uno strumento decisivo per trasformare una cura sperimentale in una reale possibilità di vita.
L’Editing genetico e la malattia di KJ
All’inizio dell’anno, i medici del Children’s Hospital di Philadelphia hanno somministrato un trattamento che all’epoca non aveva equivalenti clinici. Hanno creato un editing genomico personalizzato per KJ, mirato a una rara malattia metabolica congenita. Tali disturbi derivano da difetti nei geni responsabili di processi biochimici chiave. Nei neonati, spesso portano a gravi complicazioni e, in alcuni casi, sono fatali nei primi mesi di vita.
KJ è stata la prima persona a ricevere una terapia genica progettata non per un gruppo di pazienti, ma per una mutazione specifica in un singolo bambino. Prima del trattamento, la sua vita veniva trascorsa quasi interamente nei reparti ospedalieri, sotto costante osservazione e monitoraggio 24 ore su 24. Dopo l’intervento, le condizioni del bambino si sono stabilizzate al punto che i medici sono stati in grado di interrompere gradualmente il monitoraggio continuo e prepararlo alle dimissioni.
KJ ha trascorso i primi dieci mesi di vita in ospedale. Solo a giugno è tornato a casa per la prima volta. Da quel momento in poi, il suo sviluppo ha preso una direzione che in precedenza sembrava improbabile. Ha iniziato ad aumentare di peso, ad acquisire competenze appropriate all’età e a raggiungere gradualmente traguardi precoci dello sviluppo che in precedenza erano rimasti incerti.
I cambiamenti non si sono limitati alle condizioni mediche. Per la famiglia, questo ha significato un ritorno a una vita quotidiana che prima potevano solo sognare. Ad agosto, KJ ha festeggiato il suo primo compleanno fuori dall’ospedale, in netto contrasto con l’anno precedente, quando ogni giorno trascorreva sotto la supervisione di medici e attrezzature. Ora sta imparando a camminare, continuando ad acquisire nuove competenze e si avvicina il suo primo Natale a casa. Un anno fa, quella festa si è svolta in una stanza d’ospedale.
Una vita salvata e un futuro promettente per la medicina
I medici sottolineano che l’obiettivo della terapia andava ben oltre la sopravvivenza. Non si trattava solo di stabilizzare le condizioni del bambino, ma anche di dargli la possibilità di vivere un’infanzia senza la costante dipendenza da procedure e apparecchiature mediche.
Il lavoro su questo approccio non si è fermato a un solo caso. Il Programma di Terapia Genica per le Malattie Metaboliche Ereditarie presso il Children’s Hospital di Philadelphia è guidato da Rebecca Ahrens-Niklas. Continua a collaborare con Kiran Musunuru dell’Università della Pennsylvania. Insieme, stanno lavorando per adattare il metodo utilizzato nel caso di KJ ad altri bambini con diagnosi simili.
Il programma si concentra sui difetti congeniti del metabolismo, un gruppo di malattie in cui difetti genetici interrompono il funzionamento di vie chimiche vitali nell’organismo. Per molte di queste patologie non esiste un trattamento efficace e la cura è limitata alla gestione per tutta la vita. I ricercatori stanno studiando, in particolare, i disturbi del ciclo dell’urea, le acidemie organiche e i disturbi dell’ossidazione degli acidi grassi. Ognuna di queste condizioni ha le sue caratteristiche genetiche e biochimiche, quindi non esiste una soluzione unica per tutti.
L’esperienza di trattamento di KJ è servita da punto di partenza per i team di ricerca. La sua risposta alla terapia ha fornito dati importanti sul dosaggio, sulla sicurezza dell’intervento e sulla necessità di un monitoraggio a lungo termine. Queste informazioni sono già utilizzate per sviluppare futuri programmi di trattamento individualizzati.
Regolamentazione delle AI e dei trattamenti personalizzati
Il caso di KJ ha sollevato anche una questione più ampia: come regolamentare i trattamenti progettati per un singolo paziente. Tali interventi non rientrano nei tipici percorsi di approvazione dei farmaci, che si basano su studi clinici su larga scala. In questo caso, la terapia è stata sviluppata, testata e implementata in tempi brevi, sulla base di una situazione medica unica.
Per le famiglie affette da malattie metaboliche rare , la storia di KJ è diventata una cauta fonte di speranza. Dimostra che gli sforzi coordinati tra medici, scienziati e autorità di regolamentazione possono cambiare i risultati anche in casi in cui in precedenza non esistevano soluzioni.
L'articolo Un bambino, una mutazione, un algoritmo: così l’AI ha sconfitto una malattia mortale proviene da Red Hot Cyber.
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Covering protests is a dangerous job for journalists
Dear Friend of Press Freedom,
Rümeysa Öztürk has been facing deportation for 268 days for co-writing an op-ed the government didn’t like, and journalist Ya’akub Vijandre remains locked up by Immigration and Customs Enforcement over social media posts about issues he reported on.
Join us today and Dec. 21 in New York City for two special screenings of the Oscar-shortlisted film “Cover-Up” by Laura Poitras — an FPF founding board member — and Mark Obenhaus.
Read on for more on what we’re working on this week. We’ll be back in the new year.
Covering protests is a dangerous job for journalists
As of Dec. 15, the U.S. Press Freedom Tracker has documented 32 detainments or charges against journalists in the U.S. — 28 of those at immigration-related protests — according to a new report released by the Freedom of Press Foundation (FPF) project this week.
The report notes how, unlike most years, the majority of journalists were released without charges or had them soon dropped, with law enforcement instead focusing on deterring news gathering rather than pursuing charges.
Stop the deportation of Heng Guan
Use our action center to tell lawmakers to stop the Trump administration from deporting Heng Guan, who helped journalists expose the horrors of Uyghur prison camps in Xinjiang, China. He’s exactly the kind of person asylum laws are intended to protect.
The next hearing in Guan’s case is Jan. 12. He could be sent to Uganda, placing him at risk of being shipped back to China, where, according to his mother, he’d likely be killed.
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The FCC’s declaration of dependence
Federal Communications Commission Chair Brendan Carr admitted at a Senate hearing on Wednesday that there had been a political “sea change” and he no longer viewed the FCC as an independent agency.
FPF Director of Advocacy Seth Stern wrote for The Guardian that Carr’s admission proves the danger of letting a self-proclaimed partisan weaponize the FCC’s public interest standard to grant himself amorphous censorship powers. “Carr avoids ever articulating his vision of public-interest news, forcing anyone seeking to avoid his ire to play ‘Whac-A-Mole.’ … The only discernible rule of Carr’s FCC is ’don’t piss off Trump’.”
Trump’s BBC lawsuit is nonsense, like his others
President Donald Trump on Monday followed through on his threats to sue the BBC over its editing of his remarks on Jan. 6, 2021, for a documentary.
“If any ordinary person filed as many frivolous multibillion-dollar lawsuits as Donald Trump, they’d be sanctioned and placed on a restricted filers list,” FPF said in a statement, noting that Trump has demanded a total of $65 billion in damages from media outlets since taking office.
Under First Amendment, Diddy ‘can’t stop, won’t stop’ Netflix documentary
Sean “Diddy” Combs is threatening to sue Netflix for airing a docuseries that is, to say the least, unflattering to him. The disgraced music mogul’s cease-and-desist letter claims the series, “Sean Combs: The Reckoning,” uses “stolen footage.”
Stern wrote for Rolling Stone about why Diddy’s threatened lawsuit would be a non-starter: the right to publish content that sources obtain illegally is well established. But a series of recent cases nonetheless puts that right under unprecedented attack.
Body camera footage is for the public
The town of Hamburg, New York, claims its police body camera footage is copyrighted despite being a public record. It’s telling people who request footage under New York’s Freedom of Information Law that they can’t share the footage with others.
That’s ridiculous, and we wrote a letter to the police chief telling him to stop the nonsense and tell anyone who has received these frivolous warnings that they’re free to share body camera footage as they see fit.
Ask Lauren anything
FPF Daniel Ellsberg Chair on Government Secrecy Lauren Harper joined fellow Freedom of Information Act experts Jason Leopold, Liz Hempowicz, and Kevin Bell to take questions about FOIA and the numerous ways that it’s broken. They teamed up for a Reddit “ask me anything” discussion this week.
Free screening of “Cover-Up”
To our New York audiences and documentary film buffs: FPF is proud to host a special screening tonight of the Oscar-shortlisted film “Cover-Up” by award-winning directors Laura Poitras and Mark Obenhaus, followed by a Q&A moderated by our executive director, Trevor Timm. The film chronicles the career of legendary investigative journalist Seymour Hersh.
What we're reading
The Pentagon and the press
NPR
It’s shameful the Department of Defense is curtailing press access five decades after the Supreme Court’s Pentagon Papers ruling, Harper told NPR’s “1A.” Harper also joined “1A” to discuss how the Trump administration is enhancing its surveillance capabilities.
The US supreme court’s TikTok ruling is a scandal
The Guardian
That TikTok remains available “makes a mockery” of the government’s earlier national security claims that the platform was “an urgent national security risk – and of the court that deferred to those claims.”
How an AM radio station in California weathered the Trump administration’s assault on media
Associated Press
“‘Chilling effect’ does not begin to describe the neutering of our political coverage,” said one former KCBS journalist about the aftermath of Carr’s threats.
Defend the press: Brendan Carr has gone too far with attacks on media
Courier
Read the op-ed we co-wrote with partner organizations demanding the FCC recommit to the First Amendment.
Paramount’s Warner Bros Discovery bid faces conflict of interest concerns
Al Jazeera
Stern explained, “Throwing out the credibility of CNN and other Warner Bros Discovery holdings might benefit the Ellisons in their efforts to curry favour with Trump, but it’s not going to benefit anyone else, including shareholders.”
Europe’s Next Digital Frontier: Balancing Web 3.0 Innovation with Fundamental Rights
Evolution Of the Internet
Comparing the internet’s growth to Darwin’s theory of evolution helps explain how it has changed over time, with each stage adapting to the needs, behaviours, and technologies of its time.
The initial phase, known as Web 1 (spanning the 1990s to the early 2000s), was characterised by the internet’s primary function as an information dissemination tool. During this period, only site owners managed content, resulting in a read-only experience for users and a unidirectional flow of information similar to a digital brochure.
Tim O’Reilly introduced the term “Web 2.0” in 2004, marking a new era as mobile services expanded, broadband connectivity improved, and technologies such as AJAX and HTML5 emerged. The internet became interactive, enabling users to create, share, and engage with content without needing special skills. This change opened new ways for people to communicate and connect worldwide.
But as Web 2.0 grew, a few big companies gained significant power and control over data. They decided how information was shared, which voices were heard, and how personal data was handled. Algorithms control every piece of information and opinion. At the same time, many of these platforms rely on business models that depend on extensive data collection, with user behaviour fueling targeted advertising. While these services often appear free, the trade-off is a gradual loss of privacy, autonomy, and control over one’s digital presence.
Concerns about this central control, privacy, and reliance on these platforms led to the idea of a new kind of internet, now called Web 3.0.
What is Web 3.0?
The internet is now moving toward a more user-focused phase, where data ownership is decentralised. Web 3.0 uses technologies such as blockchain and the Semantic Web to return control of data and digital assets to users rather than large technology companies. This change aims to enhance the transparency, security, and personalisation of online experiences.
Key Characteristics of Web 3.0
1. Decentralisation
Control is shared across networks rather than held by a single company or authority. This means that people need not rely on centralised platforms as much.
2. User control over data and identity
Users have more control over their digital identities and personal data, rather than giving that control to platforms by default.
3. Reduced intermediaries
Web 3.0 aims to cut out intermediaries by enabling people to interact, share, and make transactions directly, without needing a central platform to manage these actions.
4. Transparency by design
Many Web 3.0 systems are designed to make rules, transactions, and changes open and verifiable, rather than hidden within private systems.
5. Permissionless participation
Anyone can participate without approval from a central authority, provided they comply with the network’s rules.
6. Resilience and censorship resistance
The distribution of data and services increases the difficulty for any single entity to shut down platforms or completely silence users.
People often use the term Web 3.0 to refer to technologies such as cryptocurrencies, tokens, or blockchain-based finance. However, the main features listed above also make Web 3.0 useful in many areas, including supply chain management, gaming and the metaverse, healthcare, content creation and social media, intellectual property, and digital identity.
How Does Web 3.0 Work – A Brief Sneak Peek
At its core, Web 3.0 changes how information is stored and managed. Instead of storing data on servers owned by a single company, information is distributed across networks. The action is cryptographically signed by the user, verified by multiple participants, and recorded in a shared ledger that is difficult to alter. This structure reduces reliance on central intermediaries and makes manipulation or data abuse more difficult, while shifting greater control and responsibility to users. Although the technology driving Web 3.0 is complex, the primary goal is simple: to give users greater control and responsibility.
Web 3.0: An Emerging, Yet Unsettled, Part of the EU’s Digital Vision
Freedom, Democracy, and Respect for human rights have been the core pillars of the European Union since its inception. These principles have been a centre of discussion whenever policies are framed, and the digital space is no exception. The European Union has signalled a clear willingness to invest in the development of Web 3.0-relevant technologies through official strategies, infrastructure development, and research funding. The European Union is actively shaping the digital world by protecting users, ensuring fair competition, and defending fundamental rights.
A Few Examples:
- The Commission’s blockchain and Web3 strategy outlines policy support, funding programmes, and legal frameworks to foster innovation in decentralised systems.
- Web 3.0-aligned technologies are being evaluated for identity and credential management and secure data exchange.
- EU funding programmes support projects on decentralised data, privacy-preserving technologies, and interoperability. (In recent times, 2016-2019, the EU invested 180 million Euros in a project called Horizon Europe, with grants expected to flow in the future as well)
Web 3.0 Is Still A probability, Not A Concrete Solution Yet.
However, the EU also values legal certainty, accountability, and consumer protection, which can be challenging to achieve in decentralised systems. As a result, the relationship between Web 3.0 and EU policy is still developing, reflecting both a willingness to innovate and a careful approach to potential risks. In this light, it is imperative to understand the complications and challenges associated with Web 3.0.
Challenges of Web 3.0:
- Still in its nascent stage, the technology underlying Web 3.0 is complex and not widely known. Concepts such as private keys, smart contracts, wallets, and decentralised storage are still largely unfamiliar and challenging for non-tech-savvy users.
- Centralised platforms outperform Web 3.0 due to easier user navigation. Influencing users to shift from a seamless platform to a complex option would require substantial investment in digital education and community building, as well as time.
- Beneath the layers of immutable privacy structures, due to a decentralised mechanism for data sharing and storage, technologies such as Web 3.0 lack accountability systems. In the absence of a centralised moderation mechanism, addressing harmful or illegal content, misinformation, and responding to abuse becomes challenging. Once the content is stored, its removal becomes nearly impossible.
- Protocols may be decentralised in theory, but small groups of developers or influential participants still influence many major decisions. This can recreate power imbalances similar to centralised platforms, undermining ideals of shared governance.
- Although Web 3.0 may be emerging as a technical solution to censorship, it is critical to understand that technology alone cannot address deeper social and political issues. Issues such as governance, community norms, power dynamics, and regulatory compliance require broader approaches beyond code.
- For less experienced users, the sole onus for online security, privacy, and data management, owing to greater control, could be overwhelming.
Looking ahead: between regulation and re-imagining
As Europe debates the future of its digital space, organisations such as European Digital Rights reiterate that technology alone does not secure freedom or fairness online. ERDi firmly believes that human rights, data protection, and democratic accountability should be the core of any discussion of new digital systems. From this perspective, Web 3.0 is neither a solution nor a threat in itself, but offers a new avenue of technological experimentation that must operate within existing legal frameworks and fundamental rights.
In the current political landscape, EU initiatives such as the Digital Services Act, the Digital Markets Act, and ongoing discussions around chat control and the Digital Omnibus reflect growing concern about platform dominance, surveillance, and the limits of the Web 2.0 model. These laws aim to correct structural harms through regulation, but also raise deeper questions about how digital infrastructures are designed and who ultimately holds power over them.
In this context, Web 3.0 can be seen as part of a broader conversation about decentralisation and user agency rather than a finished alternative. While its principles resonate with long-standing European Pirate values around privacy, autonomy, and resistance to excessive central control, decentralised technologies also risk creating new concentrations of power if left unchecked. EDRI’s cautious approach emphasises the need for civic interest control, civil society involvement, and robust safeguards.
The interaction between regulation and experimentation will likely shape Europe’s digital future. If approached critically and inclusively, discussions around Web 3.0 can help imagine an internet where innovation supports user rights, rather than undermining them.
This week, we discuss history repeating itself, a phone wipe scandal, Meta's relationship with links and more.
This week, we discuss history repeating itself, a phone wipe scandal, Metax27;s relationship with links and more.#BehindTheBlog
Ministero dell'Istruzione
#Scuola, da oggi è disponibile il “Fascicolo digitale del personale scolastico”, la nuova piattaforma del #MIM che consente di consultare in modo semplice e sicuro le informazioni relative al proprio percorso professionale, attraverso i dati presenti…Telegram
Hackaday Podcast Episode 350: Damnation for Spreadsheets, Praise for Haiku, and Admiration for the Hacks In Between
This week’s Hackaday Podcast sees Elliot Williams joined by Jenny List for an all-European take on the week, and have we got some hacks for you!
In the news this week is NASA’s Maven Mars Orbiter, which may sadly have been lost. A sad day for study of the red planet, but at the same time a chance to look back at what has been a long and successful mission.
In the hacks of the week, we have a lo-fi camera, a very refined Commodore 64 laptop, and a MIDI slapophone to entertain you, as well as taking a detailed look at neutrino detectors. Then CYMK printing with laser cut stencils draws our attention, as well as the arrival of stable GPIB support for Linux. Finally both staffers let loose; Elliot with an epic rant about spreadsheets, and Jenny enthusiastically describing the Haiku operating system.
Check out the links below if you want to follow along, and as always, tell us what you think about this episode in the comments!
html5-player.libsyn.com/embed/…
It’s dangerous to go alone. Here, take this MP3.
Where to Follow Hackaday Podcast
Places to follow Hackaday podcasts:
Episode 349 Show Notes:
News:
What’s that Sound?
- Congratulations to [kenbob] for guessing the spinning down washing machine. Everyone else tune in next year for your shot at the first sound of 2026.
Interesting Hacks of the Week:
- Liberating AirPods With Bluetooth Spoofing
- GitHub – tyalie/AAP-Protocol-Defintion: Decoding the Apple Accessory Protocol
- Bypassing Airpods Hearing Aid Georestriction With A Faraday Cage
- Nostalgic Camera Is A Mashup Of Analog Video Gear
- Neutrino Transmutation Observed For The First Time
- Detecting Anti-Neutrinos From Distant Fission Reactors Using Pure Water At SNO+
- Engineering Lessons From The Super-Kamiokande Neutrino Observatory Failure
- Detecting Neutrinos, The Slippery Ghost Particles That Don’t Want To Interact
- Building A Commodore 64 Laptop
- Taking Electronics To A Different Level
- Taking It To Another Level: Making 3.3V Speak With 5V
- Philips application note 97055, Bi-directional level shifter for I²C-bus and other systems.
- Finally, A Pipe Slapophone With MIDI
Quick Hacks:
- Elliot’s Picks:
- WiFi Menorah For Eight Nights Of Bandwidth
- Laser Cutter Plus CYMK Spraypaint Equals Full-Color Prints
- Why Push A Button When A Machine Can Do It For You
- Jenny’s Picks:
- After Decades, Linux Finally Gains Stable GPIB Support
- 3D Printing And Metal Casting Are A Great Match
- The Lethal Danger Of Combining Welding And Brake Cleaner
Can’t Miss Articles:
hackaday.com/2025/12/19/hackad…
Attach a Full Size Lens to a Tiny Camera
The Kodak Charmera is a tiny keychain camera produced by licencing out the name of the famous film manufacturer, and it’s the current must-have cool trinket among photo nerds. Inside is a tiny sensor and a fixed-focus M7 lens, and unlike many toy cameras it has better quality than its tiny package might lead you to expect. There will always be those who wish to push the envelope though, and [微攝 Macrodeon] is here to fit a lens mount for full-size lenses (Chinese language, subtitle translation available).
The hack involves cracking the camera open and separating the lens mount from the sensor. This is something we’re familiar with from other cameras, and it’s a fiddly process which requires a lot of care. A C-mount is then glued to the front, from which all manner of other lenses can be attached using a range of adapters. The focus requires a bit of effort to set up and we’re guessing that every lens becomes extreme telephoto due to the tiny sensor, but we’re sure hours of fun could be had.
The Charmera is almost constantly sold out, but you should be able to place a preorder for about $30 USD if you want one. If waiting months for delivery isn’t your bag, there are other cameras you can upgrade to C-mount.
youtube.com/embed/FMZ74QCaLdw?…
Associazione Peacelink reshared this.
Internet Governance: Ein Weihnachtswunder der internationalen Digitalpolitik
La direttiva Ue sulle confische e la tentazione di neutralizzare quarant’anni di antimafia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/la-dire…
Mentre la UE discute animatamente della confisca definitiva dei patrimoni russi e del loro ri-utilizzo
reshared this
LA REPUBBLICA ROMA: NUOVO ARTICOLO PIENO ZEPPO DI PROPAGANDA
Contro la falsa informazione pro-inceneritore.
Nell’articolo dell’edizione romana di ieri a firma di Salvatore Giuffrida leggiamo “Il cantiere a Santa Palomba partirà entro il primo trimestre del 2026 e durerà 32 mesi, fino a oltre la metà del 2028”. Il sottotitolo contiene la prima menzogna o bufala, come preferite. Le attività di costruzione dureranno 39 mesi e non 32 come scrive il giornalista e il cantiere terminerà nel maggio 2029. Attenzione, non siamo noi a dichiaralo ma è scritto nero su bianco sul più recente cronoprogramma del proponente.
“Il 2026 sarà l’anno del termovalorizzatore di Roma”. Nell’attacco del pezzo si condensa tutto lo strumentario della retorica tipica dei fan dell’incenerimento che si guarda bene dal ricordare, neppure incidentalmente che i poteri straordinari sono stati attributi per impiantistica destinata a far fronte all’afflusso straordinario dei pellegrini del Giubileo 2025. Un impianto che a Giubileo terminato non è ancora autorizzato e il cui iter è potuto andar avanti esclusivamente a forza di ordinanze, con la Procura di Roma che sta indagando al riguardo. Profili questi, guarda caso, del tutto omessi.
“Bisogna ancora aspettare due anni per inaugurare l’impianto, ma il percorso è già avviato: di fatto è ormai concluso il procedimento autorizzatorio unico regionale, Paur, che riunisce in un unico atto tutte le valutazioni, i pareri e le autorizzazioni di competenza regionale necessarie a realizzare il progetto e avviare il cantiere.”
Il procedimento non è affatto concluso. Ci sono i pareri contrari dei comuni di Albano, Ardea e Pomezia. C’è soprattutto la Soprintendenza Speciale di Roma ha tutta la competenza e decisive motivazioni per bocciare gli elaborati progettuali nella conferenza di servizi in corso e per contestare la procedura avviata in virtù delle proprie prerogative istituzionali discendenti dall’articolo 9 della Costituzione, attuato dal codice dei beni culturali.
Seguono poi i consueti ritornelli della propaganda inceneritorista: “Saranno inoltre realizzati quattro impianti ausiliari per recuperare le ceneri pesanti, un impianto fotovoltaico, una rete di teleriscaldamento e un sistema sperimentale per catturare l’anidride carbonica. Il termovalorizzatore sarà capace di bruciare 600mila tonnellate l’anno di rifiuti e di produrre energia elettrica per circa 200mila abitazioni”.
Al riguardo solo due repliche lampo a proposito di teleriscaldamento e sistema sperimentale cattura CO2. Il teleriscaldamento, conti alla mano, riguarderà un centinaio di famiglie. Dovranno provare di avere il contratto di fornitura indispensabile per la verifica del coefficiente R1 indice di efficienza energetica per ricondurre l’impianto tra quelli di recupero energetico.
Sull’impianto di cattura della CO2, oltre a non essere sperimentale come evidenziato dallo stesso proponente basti ricordare che la massima cattura equivale ad appena l’1per mille della Co 2 emessa. Su questo ci sono ben due esposti alla Corte dei conti ma anche su questo silenzio tombale.
Le 200 mila abitazioni che vorranno l’energia elettrica prodotta, non l’avranno certo a gratis ma dovranno pagarla a prezzi di mercato.
“Infine, a ottobre il Comune ha ratificato un protocollo d’intesa con Ferrovie dello Stato per gestire la logistica ambientale in merito al trasporto dei rifiuti senza costi aggiuntivi per le parti.” Un protocollo d’intesa privo di qualsivoglia autentica portata, chissà perché riportarlo?
Davanti a tanta spudorata propaganda rispondiamo con il nostro prossimo appuntamento: la mattina di lunedì 29 dicembre sit-in presso la Soprintendenza speciale di Roma per smuoverla a tutelare i beni archeologici presenti nell’area del progetto e che verrebbero irrimediabilmente distrutti.
Concludiamo il nostro comunicato richiamando il recentissimo parere contrario della Regione Lazio nella conferenza di servizi sulla discarica di Tor Tignosa che lascia l’inceneritore privo della sua discarica di servizio.
Non serve il giornalismo di inchiesta, sarebbe sufficiente il semplice giornalismo.
Buona serata!
19 dicembre 2025
L'animale più longevo mai scoperto aveva 507 anni. E lo abbiamo ucciso per sbaglio
Ming, nato nel 1499, ha attraversato cinque secoli di storia prima di morire il giorno della sua scoperta... purtroppo.Everyeye Tech
Europe’s Next Digital Frontier: Balancing Web 3.0 Innovation with Fundamental Rights
@politics
europeanpirates.eu/europes-nex…
Evolution Of the Internet Comparing the internet’s growth to Darwin’s theory of evolution helps explain how it has changed over time,
Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
@Politica interna, europea e internazionale
Le elezioni regionali nelle Marche dello scorso settembre avevano già evidenziato questo tema: il candidato del centrosinistra Matteo Ricci ha dedicato gli ultimi giorni della campagna elettorale a iniziative apertamente a favore della causa palestinese. Le urne,
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
@Politica interna, europea e internazionale
Matteo Salvini ed Eugenia Roccella attaccano i giudici dopo la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila di rigettare il ricorso di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham contro la sospensione della responsabilità genitoriale. Il
Politica interna, europea e internazionale reshared this.
I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
@Politica interna, europea e internazionale
Lo scorso 18 ottobre, a Roma, in Campidoglio, l’Istituto Ricerche Archivio Disarmo (Iriad) li aveva insigniti del Premio giornalistico Colombe d’Oro per la Pace. Ma loro, i premiati, non avevano potuto partecipare alla cerimonia di consegna, bloccati com’erano nella
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Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
@Politica interna, europea e internazionale
Giorgia Meloni si affaccia sul nuovo anno forte di sondaggi che stimano il suo partito, Fratelli d’Italia, saldamente intorno al 30% dei consensi. La fiducia di cui gode la presidente del Consiglio costituisce un’assicurazione sulla vita – anzi, un’assicurazione sul governo – anche per gli altri
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“Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
@Politica interna, europea e internazionale
Dal 23 al 25 gennaio il Palazzo Ducale di Genova ospiterà “Democrazia alla prova”, una tre giorni di dibattiti organizzata dal Forum Disuguaglianze e Diversità e dal Palazzo Ducale e curata in particolare dall’ex ministro Fabrizio Barca (co-coordinatore
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Il potente messaggio di pace di papa Prevost e la nomina del nuovo arcivescovo di New York
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/il-pote…
Arriva la nomina del nuovo arcivescovo di New York e papa Prevost, per alcuni commentatori che così lo
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Missioni di pace, Crosetto e Portolano tracciano l’impegno dell’Italia nel mondo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell’ambito della tradizionale cerimonia di auguri natalizi ai militari italiani impegnati all’estero, alla presenza del presidente della Repubblica e dei vertici delle Forze armate, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il capo di Stato maggiore della Difesa, il
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Schleswig-Holstein: la sovranità digitale è possibile ed economica
softwareliberoliguria.org/schl…
Segnalato dall'Associazione Software Libero Liguria di #Genova e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
#Firenze
LibreOffice
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Nessuno spiraglio alla pace
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/nessuno…
A Gaza i neonati muoiono assiderati. In Ucraina muoiono sotto i bombardamenti. Che in altre aree del mondo sono definiti come “Raid”. Così pesano di meno. I telegiornali occupano la prima metà dei loro notiziari con guerre e omicidi, ed anche con le conseguenze giudiziarie di questi ultimi.
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kulturjam.it/news/mattarella-e…
il sommarsi di tre vettori di variazione culturale/scientifica straordinari – cioè (1) gli avanzamenti sperimentali e teorici in fisica quantistica + (2) le neuroscienze + (3) l'intelligenza artificiale – sembra attestarsi (in termini di eccezionalità) come contraltare all'avanzamento delle destre medioevali coloniali in tutto il mondo.
o, detto altrimenti: → noblogo.org/differx/il-sommars…
il sommarsi di tre vettori di variazione culturale/scientifica straordinari -...
o, detto altrimenti: i neofascismi violentano le lancette dell'orologio per portarle indietro nel momento stesso in cui queste sembrano invece accelerare positivamente.differxdiario
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Luna entro il 2028, reattori nucleari e armamenti. Ecco la nuova space strategy Usa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Donald Trump ha emesso un nuovo ordine esecutivo, formalizzando la nuova strategia nazionale per lo spazio degli Stati Uniti. Punti cardine del documento, il ritorno degli astronauti americani sulla Luna entro il 2028, un deciso rafforzamento delle capacità militari
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Omaggio a Jane Austen, una penna per lo schermo
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/omaggio…
In un panorama culturale saturo di celebrazioni per il 250° anniversario della nascita di Jane Austen, il saggio di Giancarlo Zappoli e Claudia Bersani si propone come un intervento necessario e ambizioso. “Jane Austen, una penna per
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PODCAST. La Cina espande la sua influenza nel Golfo
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Pechino promuove il suo modello di cooperazione alternativo agli Usa e ai paesi arabi ora servono i suoi investimenti in tecnologie green
L'articolo PODCAST. La Cina espande la sua influenza nel Golfo pagineesteri.it/2025/12/19/med…
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Ustica, non archiviate la ricerca di tutta la verità
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/ustica-…
I parenti delle vittime della strage di Ustica oggi sono davanti al Gip per opporsi alla domanda di archiviazione dell’indagine aperta nel 2008 per la denuncia/testimonianza di Cossiga che indicava i francesi,
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freezonemagazine.com/articoli/…
Ho scelto di leggere questo romanzo perché ho sempre subito il fascino dell’America Latina e delle storie che in essa nascono, ma ero piuttosto scettica all’inizio perché spesso nei libri ambientati in questa parte di mondo ci si trova di fronte a un eccessivo utilizzo del “realismo magico”, dell’irreale, del soprannaturale, che non si sposano […]
L'articolo Miguel Bonnefoy –
“Vittoria!”. Nei Paesi Baschi la mobilitazione batte la speculazione
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo tre anni di massicce proteste i comitati e gli abitanti sono riusciti a bloccare la realizzazione di un progetto speculativo del museo Guggenheim all'interno dell'unica riserva naturale dei Paesi Baschi
L'articolo “Vittoria!”. Nei Paesi Baschi la mobilitazione batte la speculazione
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Decine di Ong internazionali perderanno l’accesso a Gaza e in Cisgiordania
@Notizie dall'Italia e dal mondo
A causa delle nuove regole di registrazione decise da Israele decine di gruppi umanitari internazionali rischiano la cancellazione entro il 31 dicembre, e dovranno chiudere le operazioni entro 60 giorni
L'articolo Decine di Ong internazionali perderanno
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Oversight Democrats released a new trove of Epstein pictures on Dropbox and left the comments on.#News #JeffreyEpstein
Groppone da Ficulle
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