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Draghi, Macron e Scholz, e Iohannis, in visita a Irpin e Kiev. Il premier italiano: “Vogliamo l’Ucraina nella Ue” La loro visita non era ancora cominciata e già era stata definita ‘storica’.


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Ad hoc meeting0,75 punti percentuali: è l’aumento dei tassi di interesse annunciato ieri dalla banca centrale statunitense.



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Oggi siamo andati a visitare un luogo davvero importante per i maturandi e per la #Maturità2022! Ve ne abbiamo svelato un piccolo particolare nelle stories di Facebook e Instagram 🚪

Ora ve lo facciamo conoscere in questo video: aprite la porta insieme a noi ▶️ youtube.com/shorts/JWmCN0oq5Z0

#MImaturo




#NotiziePerLaScuola

Concorso "Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione": proclamate a Montecitorio, dai presidenti di Camera e Senato, le scuole vincitrici dello storico concorso sulla Costituzione.

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Jun 16, 2022, 11:09


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#TeamDatenschutz


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Jun 16, 2022, 11:03


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Più soldi in Busta Paga?
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Lisa Beat e i Bugiardi La Decima Vittima


Lisa Beat ed i suoi Bugiardi hanno, con la loro musica e con la loro immagine, un indubbio potere sulla mia persona quello di riportarmi all’anno più cool della storia di questo pazzo pazzo mondo: il 1966.

iyezine.com/lisa-beat-e-i-bugi…

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Elezioni Palermo: commento a semi-freddo


È passato qualche giorno dalle elezioni a Palermo, ma lo sdegno non è passato. Sarebbe stato più interessante scrivere le mie impressioni a caldo, ma andrà bene anche così. Sarà un post lunghetto, ho quindi pensato che questa potesse essere la piattaforma più adatta, per poi magari ricondividerlo su mastodon e simili.
Quattro giorni fa si è votato per il sindaco, il consiglio comunale e di circoscrizione di Palermo. E per il referendum sulla giustizia. Tutto in un giorno. In tutto sono sette schede: due per sindaco/consiglio e circoscrizione e cinque per i quesiti referendari. Sette schede da scrutinare per ogni elettore in un solo giorno. Nessuna possibilità di votare in altri giorni se Domenica 12 Giugno risultasse impossibile. Il motivo di questa assoluta compressione del principale diritto democratico? Si risparmiano 200 milioni.
Ma il 12 Giugno c’era qualcosa di molto importante, per alcuni molto più importante dell’elezione del sindaco e della classe politica della loro città: la partita del Palermo per entrare in serie B. L’evento è stato considerato da circa 200 presidenti di seggio e moltissimi altri scrutatori come talmente rilevante da costringerli ad abbandonare il loro ruolo. Poiché la data della partita è stata rivelata pochi giorni prima del giorno delle elezioni, la rinuncia è stata data con pochissimi giorni di preavviso, mentre da alcuni non è stata proprio inviata. Ma anche se alcuni preavvisi arrivano (comunque troppo tardi per essere effettivamente risolti) c’è un ostacolo ulteriore che ne impedisce l’effettiva ricezione e l’elaborazione: il sito del comune è stato “hackerato”, i servizi risultano sospesi e si sta lavorando al ripristino dell’infrastruttura informatica.
Il giorno antecedente alle elezioni è già il caos: molti seggi non si sono costituiti e non si costituiranno mai, alcuni scrutatori sono costretti a rimanere nelle sedi fino al mattino successivo nell’attesa di una soluzione, la logistica va a rilento a causa delle problematiche emerse… Ed il giorno stesso delle elezioni non va meglio. Fino alle 14:00 ed oltre molti seggi rimangono chiusi, le file sono chilometriche, alcuni seggi vengono accorpati, altri rimangono in attesa di una soluzione fino alla fine. Le votazioni si protraggono fino alle 2:30 del mattino per permettere di votare a tutti coloro che hanno superato i cancelli. Ma naturalmente in tantissimi rinunciano e tornano a casa. D’altronde si tratta di rimanere letteralmente delle ore in fila per non sapere neppure se si riuscirà a votare. Il risultato è un crollo di più del 10% dell’affluenza alle elezioni. Un aumento del 10% dell’astensionismo rispetto allo scorso anno. D’accordo che ormai nessuno ha più alcuna fiducia o interesse nella politica, ma il dato è troppo strano per essere “fisiologico”.
Le procedure di scrutinio sono interminabili. Sette schede sono un’enormità, i rallentamenti e gli accorpamenti creano disagi enormi. Il processo di ritiro delle schede da parte delle forze dell’ordine dura fino al mattino successivo.
Lo spoglio delle schede elettorali ha sempre i suoi problemi e “peculiarità” e qualcuno trova anche il modo di semplificare la procedura per gli elettori. Ad esempio (e seguitemi perché la cosa può essere un po’ complessa da spiegare) il candidato alla circoscrizione (che è una votazione diversa da quella del consiglio comunale) Ferdinando Cusimano si presenta con due soprannomi molto particolari: il consigliere sarebbe infatti conosciuto anche come “Zacco” e come “Meli”. Ferdinando Cusimano detto “Zacco”, detto “Meli”. Soprannomi identici ai cognomi di due candidati (di Forza Italia, lo stesso partito di Ferdinando Cusimano) al consiglio comunale: Ottavio Zacco e Catia Meli (casualmente i due consiglieri comunali eletti con più voti). Dunque un eventuale suggerimento a chi ne sa poco risulta estremamente semplificato: basta segnare in entrambe le schede “Forza Italia” e scrivere nelle preferenze “Zacco” e “Meli” perché i voti vadano comunque imprescindibilmente ai candidati, diciamo così, corretti. Così la seconda preferenza nella scheda della circoscrizione non varrà ed il voto andrà comunque a Ferdinando Cusimano (detto “Zacco”, detto “Meli”) mentre la doppia preferenza espressa nella scheda del consiglio comunale porterà voti sia a Ottavio Zacco che Catia Meli. Non so se sono riuscito a spiegare il procedimento, ma sta di fatto che un eventuale suggerimento di voto a persone poco interessate o poco consapevoli risulta estremamente semplificato (sarà un caso che i quartieri con la percentuale di votanti più alta per la destra siano Zen e Brancaccio antimafiaduemila.com/home/mafi…).
Ovviamente sono un malpensante ed il voto di scambio non esiste. D’altronde mica hanno arrestato due candidati (Pietro Polizzi di Forza Italia e Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia) in pochissimi giorni proprio per questo agi.it/politica/news/2022-06-1…
Al termine delle giornate La Galla è vincitore con il 48% dei voti (meno del 50%, ma in Sicilia vigono regole differenti e basta il 40% dei voti per evitare il ballottaggio). L’affluenza è del 41%. La Galla è il candidato di destra, e fra le tante altre interessanti figure ha ricevuto l’endorsement da Cuffaro (condannato per favoreggiamento aggravato, indagato un’infinità di volte per concorso esterno in associazione mafiosa, e tutta un’altra serie di divertentissime birichinate it.wikipedia.org/wiki/Salvator…) e Dell’Utri (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e con un lungo elenco di altri scherzetti it.wikipedia.org/wiki/Marcello…). Bentornati a Palermo.
Ora mi chiedo: come è possibile che questa elezione sia legittima? Non è una domanda retorica, voglio proprio spiegato da qualcuno com’è possibile che un’elezione in cui hanno votato il 40% degli aventi diritto, in cui a migliaia di persone è stato negato il diritto al voto per problemi indipendenti da loro anche se si erano recati fisicamente alle urne, in cui due candidati della stessa coalizione sono stati arrestati per voto di scambio, in cui centinaia di presidenti e scrutatori non si sono presentati, in cui sono emersi centinaia di problemi e incongruenze... possa essere legittima. Sono consapevole che con ogni probabilità il risultato non sarebbe variato di una virgola, ma continuo a non capacitarmi come questa fanfara possa essere considerata a tutti gli effetti legittima.

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Oggi al Forum PA parleremo dell’evoluzione dei pagamenti digitali del Ministero, presenteremo la nuova piattaforma PTOF e Idearium, il nuovo strumento di fundraising.

Gli appuntamenti da poter seguire in diretta sul nostro canale YouTube sono:
📌 “Pago in rete: l’evoluzione del sistema dei pagamenti digitali del Ministero dell’Istruzione” ▶️ youtube.com/watch?v=egL1-UAQ_u…
📌 “Presentazione della piattaforma PTOF in vista della nuova triennalità 2022-2025” ▶️ youtube.com/watch?v=8poI-s168w…
📌 “IDEArium – Nuovo strumenti di fundraising” ▶️ youtube.com/watch?v=AAm3LwlqIC…



Nominati i nove saggi dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale Gli esperti del comitato tecnico scientifico dell’ACN scelti dal sottosegretario Gabrielli rappresentano il mondo dell’industria (Leonardo, Accenture, Intesa, Elettronica), della ricerca (

Nominati i nove saggi dell’Agenzia per la cybersicurezza Nazionale

Gli esperti del comitato tecnico scientifico dell’ACN scelti dal sottosegretario Gabrielli rappresentano il mondo dell’industria (Leonardo, Accenture, Intesa, Elettronica), della ricerca (IBM, Polimi, Cnr, Luiss) e dell’associazionismo (Aipsa), sono sei uomini e tre donne

di Arturo Di Corinto per ItalianTech/ La Repubblica del 15 giugno 2022

Il Sottosegretario Franco Gabrielli in qualità di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, ha firmato il decreto di nomina dei 9 membri del Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia. Nove esperti nel campo delle tecnologie emergenti e che si sono distinti nella diffusione e cultura della cybersicurezza la cui scelta è stata condivisa con il comitato di vertice dell’ACN.

L’ultima volta che Gabrielli aveva affrontato l’argomento – durante la presentazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza – ci aveva scherzato sopra, ricordando le richieste e le telefonate che arrivavano da ogni dove per entrare in questo comitato che adesso avrà un bel da fare a recuperare il terreno già percorso dalle omologhe agenzie europee, meglio finanziate e con una forza lavoro 10 volte superiore come nel caso di Francia e Germania.



Privacy Daily – 16 giugno 2022


Codice di condotta sulla disinformazione: le piattaforme si preparano a nuovi impegni Il nuovo Codice di condotta sulla disinformazione, visto da EURACTIV prima della sua…

Codice di condotta sulla disinformazione: le piattaforme si preparano a nuovi impegni
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Il nuovo Codice di condotta sulla disinformazione, visto da EURACTIV prima della sua pubblicazione, contiene una serie di impegni relativi alla pubblicità online, alla lotta contro le pratiche manipolative, alla trasparenza e all’accesso ai dati. Nel maggio 2021 la Commissione europea aveva presentato le sue linee guida sul rafforzamento del codice di condotta sulla disinformazione basato sulla valutazione dei suoi punti deboli. Il nuovo codice in lavorazione da allora, è stato oggetto di vari rinvii.

euractiv.com/section/digital/n…


L’Ufficio federale Antitrust avvia un altro procedimento contro Apple
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L’Ufficio federale antitrust ha avviato un procedimento contro Apple al fine di esaminare i suoi regolamenti di tracciamento e il quadro di trasparenza del tracciamento delle app, sospettando che il colosso statunitense possa riservare un trattamento preferenziale alle proprie offerte. Questa è già la seconda procedura che l’autorità ha avviato contro Apple ai sensi di una rinnovata legge antitrust tedesca. Proprio lo scorso giugno, l’Ufficio ha deciso di valutare una possibile posizione dominante sul mercato della società USA.

euractiv.com/section/data-prot…


Celebrando la 50a riunione EDPS-DPO e guardando al futuro!
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I 70 responsabili della protezione dei dati della rete delle istituzioni dell’UE hanno celebrato il 50° incontro con il garante europeo della protezione dei dati. Il direttore del EDPS Leonardo Cervera Navas ha affermato che gli incontri guidano la rete del DPO verso il rispetto della legge sulla protezione dei dati e una migliore cooperazione. Sebbene i DPO abbiano svolto un ottimo lavoro nel normalizzare la protezione dei dati “come parte integrante di una buona amministrazione”, devono iniziare a prepararsi per le sfide imminenti “come le nuove leggi dell’UE che promuovono la condivisione dei dati o lo sviluppo e l’uso di strumenti di intelligenza artificiale” ha osservato Cervera Navas.

edps.europa.eu/press-publicati…



guidoscorza.it/privacy-daily-1…






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📚 In tanti ci avete mandato le vostre domande sugli #EsamiDiStato2022 utilizzando la nostra rubrica #MIrisponde. Nelle nostre stories abbiamo pubblicato le risposte ai quesiti più frequenti!

Qui su Instagram instagram.com/stories/minister…

Qui su Facebook facebook.com/stories/105988841…

E voi come vi state preparando alla #Maturità2022? Raccontatecelo con l’hashtag #MImaturo!




Makhno: un progetto per indagare la censura sui social media I capezzoli delle donne non sono ammessi su Instagram o TikTok. Nel caso in cui un utente pubblichi contenuti raffiguranti questa parte del corpo, il contenuto è destinato ad essere rimosso da t

Makhno: un progetto per indagare la censura sui social media


I capezzoli delle donne non sono ammessi su Instagram o TikTok. Nel caso in cui un utente pubblichi contenuti raffiguranti questa parte del corpo, il contenuto è destinato ad essere rimosso da tutti i social network mainstream. Stessa sorte per i contenuti che aggiungono a un video musica protetta da copyright, che l’utente non ha quindi il diritto legale di utilizzare. La rimozione dei contenuti non è un fenomeno anomalo. I siti web e le piattaforme social stilano policy che definiscono cos’è e cosa non è consentito condividere nel loro spazio digitale. Tuttavia, a volte i motivi per cui il contenuto viene rimosso non sono così espliciti e in altri casi la rimozione ha conseguenze nefaste.

Nel 2020, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno pubblicato una ricerca in cui è stato dimostrato come la censura di Internet sia aumentata nelle democrazie di tutto il mondo. È proprio per questo che Makhno, una piattaforma (attualmente in fase di prototipo) di Tracking Exposed e Hermes Center, offre una soluzione. Come? Cercando di tracciare e segnalando la rimozione dei contenuti online. “La rimozione dei contenuti è un’azione punitiva che le aziende esercitano nei confronti dei creatori di contenuti online. A volte questa azione è moralmente giustificata, a volte politicamente giustificata, altre volte è il risultato del pregiudizio di un moderatore di contenuti, o la riproposizione di dinamiche sociali da cui vorremmo prendere le distanze”, afferma Claudio Agosti, fondatore di Tracking Exposed.

I recenti esempi


Un esempio recente si è riscontrato a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, momento in cui le piattaforme hanno iniziato a rimuovere contenuti che, diversamente da altri, provenivano da un determinato luogo geografico.

Siamo consapevoli dei pericoli sempre maggiori che le piattaforme e le aziende rappresentano per tutti noi in termini di diritti e libertà digitali. Tra questi pericoli, la censura è uno dei peggiori e, in prospettiva, uno dei più preoccupanti.
Davide Del Monte, direttore del Centro Hermes


Abbiamo visto ad esempio l’influenza russa su Google, al quale è stato richiesto di non tradurre la parola “guerra” nei testi riferiti alla guerra in Ucraina che venivano tradotti tramite Translate. Oppure Youtube demonetizzare i canali russi. Il primo report di Tracking Exposed su TikTok evidenzia come i contenuti in Russia vengono visualizzati solo se appartenenti a cittadini russi. Nel nostro secondo report, abbiamo raccontato come in alcune aree geografiche i contenuti pro guerra fossero aumentati mentre quelli contro diminuiti. L’invasione russa è l’evento che ha spinto le aziende a fare un passo avanti, ben lungi dall’essere neutrali. Makhno è lo strumento che ci aiuta a monitorare questa situazione”, aggiunge Agosti.

Rivelare la censura e il “soft power” delle piattaforme


Il team del progetto Makhno mira, entro il 2023, ad avere una piattaforma che raccolga questi contenuti rimossi. Un progetto altamente collaborativo, il team di Makhno lavorerà infatti anche con l’Open Observatory of Network Interference (OONI).

Le aziende che impongono queste politiche hanno logiche segrete, sono ipocrite nelle loro dichiarazioni pubbliche, rendono difficoltosa la discussione attraverso accordi di riservatezza e non divulgazione, e si allontanano dalle loro responsabilità subappaltando questo lavoro a lavoratori fuori spesso fuori dal loro paese.
Claudio Agosti, fondatore di tracking.exposed


L’obiettivo del progetto Makhno è quindi quello di rivelare la censura attuata dalle piattaforme, renderle responsabili, aumentare la trasparenza sulla moderazione dei contenuti (e su altre forme più subdole), così come collaborare con coloro che subiscono gli abusi derivanti da questo fenomeno. Sebbene condividere apertamente tutti i dati raccolti da Makhno sia un punto considerato importante da tutto il team, ci sono comunque alcune limitazioni da considerare per proteggere le persone coinvolte e la loro privacy.

Come accade a OONI, pubblicheremo dei dati come dati aperti. L’unico problema è infatti quello di rilasciare automaticamente tutti i contenuti rimossi (perché potrebbero contenere materiale offensivo) che, in base al tipo di social media in esame, potrebbero però contenere i dati personali di qualsiasi utente. Per questo dovremo operare una anonimizzazione”, afferma Agosti.

Creare una comunità intorno al progetto


La sfida più importante per il team Makhno è convincere le persone, gli utenti e i creatori di contenuti, ad accettare di far parte di questo progetto e inviare le URL dei post che credono saranno rimossi dai social network. “Le piattaforme Internet non sono solo poco collaborative, ma sfruttano il soft power. Ad esempio, abbiamo intervistato creatori di contenuti a cui offriamo strumenti per controllare il loro algoritmo su YouTube: questi raccontano che l’idea è carina, ma non vorrebbero mettersi contro YouTube. Abbiamo intervistato aziende che hanno business online e che potrebbero fare a meno di Google Analytics, ma ci rispondono che la maggior parte del loro traffico proviene da Google, quindi forse è meglio mantenerlo“, afferma Agosti.

“Crediamo fermamente che un processo di moderazione più trasparente e aperto possa rendere Internet un luogo più sicuro per tutti”, dice Davide Del Monte, direttore del Centro Hermes. Gli utenti di Internet soffrono di quella che Agosti definisce “una forma di schiavitù psicologica da parte delle multinazionali”. La dipendenza da queste piattaforme e l’accettazione dei loro monopoli sono quindi un grande motivo di preoccupazione. Agosti afferma che Makhno non è una soluzione, ma un primo inizio per gettare le basi di un discorso più ampio in termini di libertà digitali.

Il team Makhno punta ad avere una web platform che funzioni entro la fine dell’anno. “Lo scopo è quello di creare una app attraverso la quale una persona possa segnalare facilmente una URL relativa a un contenuto che crede debba essere monitorato perché ne teme la rimozione. Allo stesso tempo potrà anche inviare una quantità minima di informazioni sul motivo per cui questo contenuto potrebbe essere a rischio di censura” conclude Agosti.

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Cronache lacustri da Pergusa


Il lago era un bene prezioso; dava anguille, pescato e caccia reale, cotone e lino, stemperava il caldo afoso del sole di ristuccia. Era anche pericoloso e infido; potevi perfino morirvi, al punto che i passaggi dalla regia trazzera che scollinava verso l

Il lago era un bene prezioso; dava anguille, pescato e caccia reale, cotone e lino, stemperava il caldo afoso del sole di ristuccia. Era anche pericoloso e infido; potevi perfino morirvi, al punto che i passaggi dalla regia trazzera che scollinava verso le terre cerealicole erano scanditi dalla somministrazione del chinino, pena la contrazione della malaria. Potevi perfino morirvi se, inavvertitamente, cadevi dalla barca o ti avventuravi in una nuotata, perché il suo fango di fondo era appiccicosissimo, non lasciandoti scampo. Lo incastonava, come l’anello uno smeraldo, il bacino imbrifero verdeggiante simile a un vulcano spento, da cui zampillavano falde freatiche che irrigavano gli orti e le vigne.

Il lago era generoso e crudele al contempo, così esso era.

Poi venne l’uomo delle bonifiche, appresso all’uomo delle bonifiche l’uomo dell’utopia motoristica, appresso all’uomo dell’utopia motoristica l’uomo della domenica, appresso all’uomo della domenica un’ipotesi storta di turismo residenziale pieno di rumori e odori d’olio motore e di benzina e copertoni bruciati.

Il vecchio e il nuovo stavano facendo a pezzi il lago. Uno vi cacciava selvaggiamente ogni forma di vita in un fuoco incrociato dalle barche e dalla riva, l’altro imbrigliava tutte le vie di accesso e le vie di fuga in un doppio anello d’asfalto. Nessuna biscia, nessuna rana, nessun colubro, nessun topo, nessun coniglio poteva più entrare o uscire. Solo qualche uccello aveva scampo, quando non era falcidiato dalle doppiette del circo venatorio. Nemmeno i corsi d’acqua potevano più alimentarlo, deviati, trafugati, rubati dagli enti gestori e dai notabili con villa e piscina.

Così venne il giorno che il lago cominciò a morire, il lago che era stato di Ade e Persefone ricadeva, sprofondava, prosciugava come un piccolo deserto per lo stupore attonito dei villeggianti che si dicevano incolpevoli. Era stato di certo il cambiamento climatico, qualcuno ricordava una stagione ai primi del novecento in cui anche allora scomparve, ragione per cui non c’era da preoccuparsi: cinto d’assedio, il lago sarebbe comunque ricomparso.

Nel mentre, un manipolo di ambientalisti brutti e cattivi iniziava a turbare le tranquille coscienze. Li avresti detti dei pirati di mare se ci fossero stati i Caraibi, ma i Caraibi non c’erano, non c’era Tortuga, a stento c’erano delle vecchie carrette, qualche megafono, i ciclostili e tante letture corruttive: c’era Conrad, c’era Thoreau, c’era Tolstoj, c’era Gandhi, c’era Francesco d’Assisi, c’era Danilo Dolci, c’era Don Milani, c’era Buddha. Al lettore non sfuggirà il nefasto esempio e la marmaglia incivile di quei cattivi maestri; gli sarà facile, dunque, comprendere a che livello di pericolosità essi si spinsero e in che considerazione di sospetto e fastidio costoro fossero visti dentro e fuori le famiglie di appartenenza. Un giorno fermarono le barche dei cacciatori che non presero più il largo; un altro giorno salvarono i cigni che morivano intossicati dal piombo che si concentrava a tonnellate sul fondo; un altro giorno ancora realizzavano a cielo aperto un museo di reperti emersi dal prosciugamento delle acque; un altro giorno ancora iniziavano a monitorare la fauna migratoria per meglio conoscerla; un altro giorno ancora edificavano un osservatorio ornitologico; un altro giorno ancora installavano delle aree attrezzate; un altro giorno ancora iniziavano la lotta biologica agli insetti nocivi; un altro giorno ancora e un altro giorno ancora e un altro giorno ancora.

A quel manipolo di barbarici vandali si devono oggi le più importanti leggi di tutela delle zone umide di tutta la Regione e del lago in particolare. Un corpus solido e fragile al contempo, continuamente aggredito, diminuito, malamente interpretato, in mala fede, dalle generazioni di politici e amministratori che si sono succedute da allora fino a ora.

Malgrado ciò il lago resiste e, come la ginestra sotto il Vesuvio in eruzione, ci regala momenti indimenticabili a dispetto della civilissima società che lo circonda e gli blatera attorno.

Recentemente ho saputo di un’ennesima ingiuria. Il sistema fognario che lo lambisce per smaltire le acque reflue delle belle ville e degli ameni alberghi e ristoranti che gli gravitano attorno, funziona male o non funziona per niente. Sembrerebbe che, in corrispondenza del calo delle acque causato dalla scarsa piovosità dell’ultima stagione fredda e in parte da prelievi di falda non autorizzati, il lago accolga anche inquinanti organici e chimici provenienti dalla fogna, con un ulteriore appesantimento delle sue condizioni bioecologiche. Insomma: una sorta di tortura mortale.

Chissà che brutta impressione darebbe questa cronachetta se, per ipotesi, passasse sulla bocca del politico di turno che tenta la scalata alle prossime elezioni? Chissà se farebbe la sua fortuna o ne decreterebbe l’inesorabile fine. I temi ambientalisti non sono più di moda da una trentina d’anni, riprenderli con forza e determinazione ti azzoppa la carriera. Fai appena in tempo a pronunciare qualche parola sensata in difesa dell’ambiente, che ti entrano a gamba tesa i guastatori che si vedono e quelli che non si vedono, con questi ultimi le trame oscure. Ma di più ti entra a gamba molle il qualunquismo delle persone perbene, della comunità locale: quella sempre pronta a dire che tutto va bene così, che fu colpa del tempo, delle congiunzioni astrali quando non del tutto degli ambientalisti brutti e cattivi di cui sopra; quella sempre pronta a lamentarsi dietro le quinte perché intimamente convinta dello scempio, ma così, domenicalmente, senza mai schierarsi con azioni pubbliche e politiche perché non si sa mai: il numero di telefono del papavero di turno potrebbe sempre servire.

Eppure il lago era utile, credetemi: oltre che bello, il lago era utile.

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KURT COBAIN MONTAGE OF HECK DI BRETT MORGEN


Confesso di non aver mai particolarmente amato i Nirvana. Mentre il mondo intero impazziva per “Nevermind” io ero altrove. Nello stesso anno uscivano tra i tanti il black album dei Metallica, “Arise” dei Sepultura, “Gothic” dei Paradise Lost, “Forest of Equilibrium” dei Cathedral, “Blessed are the sick” dei Morbid Angel, “Clandestine” degli Entombed e “Blood Sugar Sex Magik” dei RHCP.

iyezine.com/kurt-cobain-montag…



Digital Service Act shows EU‘s unwillingness to take digital age into its own hands


After today’s approval by the EU Council, the European Parliament’s Internal Market Committee is expected to give its final nod to the EU’s [url=https://www.patrick-breyer.de/en/eu-digital-services-act-industry-and-government-interests-prevail-over-citize

After today’s approval by the EU Council, the European Parliament’s Internal Market Committee is expected to give its final nod to the EU’s Digital Services Act tomorrow. Until recently, controversy arose over the issue of upload filters. Pirate Party MEP Dr Patrick Breyer sat at the negotiating table as rapporteur for the Committee on Civil Liberties (LIBE) and comments on the final version of the digital law:

“The new set of rules does not deserve the name ‘Digital Constitution’, because the deal fails in protecting our fundamental rights on the net. Our privacy is neither protected by a right to use digital services anonymously nor by a right to encryption or a ban on blanket data retention requirements. Freedom of expression is not protected from error-prone censorship machines (upload filters), arbitrary platform censorship and cross-border content removal orders from illiberal EU member states without judicial approval, in effect making perfectly legally published media reports and information removable by referring to problematic national laws. The lack of alternatives leave us with corporate algorithms which prefer to show us hate, violence and misinformation in the interest of maximum profits. Industry and government interests have sadly largely prevailed over digital civil liberties.”

“Thankfully excessive national platform laws are a thing of the past with the DSA. Minors will be protected from surveillance advertising. The promised ban on us ing sensitive personality traits such as a user’s political opinion, illnesses or sexual preferences for manipulation and targeting of advertising was severely watered down after heavy industry lobbying. We were able to prevent the indiscriminate collection of the mobile phone numbers of all uploaders on adult platforms, which would have endangered the privacy of users and the safety of sex workers due to foreseeable data hacks and leaks. We were also able to prevent take down obligations for search engines and several other initiatives harmful to user rights.”

In the national implementations of the DSA, we must pay close attention that content removal and user surveillance orders are reserved to independent Courts and narrowly limited. And we must now fight all the more passionately for digital civil rights in the negotiations that are still ongoing: in the ePrivacy negotiations, we must fight for a right to encryption and a ‘do not track’ browser setting; regarding the proposal on political advertising, I will campaign for the protection of elections against manipulation relying ondigital surveillance data. We must finally take the digital age into our own hands instead of surrendering it to corporations and authorities!”


patrick-breyer.de/en/digital-s…






Vorrei capire l’esigenza di pubblicare sui giornali il video delle telecamere di sicurezza dell’asilo del “momento in cui la bambina saluta la madre e la abbraccia e saluta maestre e compagni, ignara del suo destino”.
Davvero, mi sfugge.

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Questo è il messaggio che comparirà per un paio di settimane per tutti i nuovi iscritti a #Poliverso e serve per ricordare che per prendere confidenza con Friendica c'è bisogno bisogno di un po' di pazienza...

Abbiamo pensato tuttavia che possa essere utile per tutti gli utenti. Anche per quegli utenti di vecchia data che magari conoscono il 90% delle funzionalità, ma magari non hanno ancora incontrato il restante 10%...

Di seguito troverete alcuni link utili, iniziando dal numero ZERO, quello più importante ma che quasi nessuno legge mai:
0) #TerminiDiServizio (può sembrare banale, ma non tutti li leggono): poliverso.org/tos
1) Guida generale a Friendica: poliverso.org/help
2) Directory dei profili pubblici dell'istanza: poliverso.org/dir
3) Note generali su Friendica informapirata.it/2021/09/05/fr…
4) Come evitare i più comuni problemi di visibilità del proprio profilo: informapirata.it/2021/09/03/mi…
5) #Fediquette, la fediquette del fediverso: informapirata.it/2022/03/22/fe…
6) Risorse informative sul fediverso italiano: informapirata.it/2021/10/27/ri…
7) Una guida a #mastodon che può essere utile anche per chi è entrato a far parte del mondo di Friendica: informapirata.it/2022/04/29/gu…
8) Note sui #forum Friendica (= "gruppi" facebook): poliverso.org/display/0477a01e…
9) Interoperabilità tra Friendica e le piattaforme meno complete: poliverso.org/display/0477a01e…
10) Friendica e #Lemmy, una coppia fantastica: informapirata.it/2022/05/17/fe…

Unknown parent

@Bluoltremauri ricordati le 4 regole d'oro:
- seguire la comunità (puoi ricercarla inserendo il link nella barra di ricerca di friendica)
- scrivere un post con un titolo
- menzionare la comunità (con ! + nomecomunità + @ + dominio dell'istanza)
- non mettere immagini, perché sembra che lemmy non le interpreti correttamente


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Il Forum PA prosegue con tante novità sulla #scuola!

L’appuntamento da poter seguire in diretta sul nostro canale YouTube è:
📌 “L’istruzione del futuro: il nuovo PNSD nella didattica quotidiana quale pratica di sistema” ▶️ youtube.com/watch?v=cdX_yHcwNW…

Tutti i dettagli sul programma ▶️ miur.gov.it/documents/20182/0/…



[Oldies but goodies] Scrivere in modo sostenibile usando il testo semplice (plain text) con Pandoc e Markdown fediverse.blog/~/Strafanici/sc…


Dal sito di The Programming Historian ho tradotto un articolo che presenta le informazioni fondamentali per usare il linguaggio di marcatura Markdown e per convertire in altri formati (ad es. html, doc, odt ed epub) i file prodotti usando Pandoc , un software libero che funziona da riga di comando. Il testo integrale dell'articolo si può scaricare in formato .pdf e .odt #PlainText #SostenibilitàDigitale @informapirata :privacypride: @Le Alternative @Scuola - Gruppo Fediverso @Open Source Italia :gnu: @mcp_@quoto.org @nilocram




un motivo in più per non usare le email delle big:

ho un vecchio indirizzo email nomecognome@ #gmail e, sporadicamente ma non raramente, ricevo conferme d'iscrizione, d'acquisto, valutazioni per l'auto usata di chissà chi, sim da attivare, iscrizioni a newsletter ecc. fatte da persone omonime che probabilmente non ricordano a memoria il loro indirizzo email e inseriscono il mio per errore.

Di solito la prima cosa che faccio è contattare l'assistenza del sito spiegando la situazione. Purtroppo il più delle volte - e la quasi totalità dei casi per i siti italiani - si tratta di siti del cavolo e contattandoli (cosa che già comunque mi costringe a un'esposizione non desiderata) non ottengo ASSOLUTAMENTE nulla. Non una risposta, neanche automatica.

Se ricevo un "abbiamo preso in carico la sua richiesta...", spesso non ha alcun seguito, e non interrompono neanche il flusso di email indesiderate.

Spesso finisco con l'impadronirmi degli account con la procedura "ho dimenticato la password" per poi cancellare l'account (raramente possibile) o cambiare l'indirizzo email con uno inesistente (visto che la maggior parte non fa alcun controllo di validità dell'indirizzo).

A volte però non c'è proprio niente da fare perché perfino la procedura di recupero della password non funziona. Dice che è stata inviata l'email per ripristinare la password, ma la stessa non sarà mai recapitata.

Consigli per mitigare il problema? Intendo, oltre a quello di disfarmi dell'indirizzo in questione, che purtroppo ogni tanto mi serve ancora.

in reply to J. Alfred Prufrock

ho appena ricevuto un contratto energia elettrica di un signore dal cognome simile al mio ma che vive a Barcellona. Completo di indirizzo del domicilio e coordinate bancarie. E ora come lo avviso? Gli mando una lettera?


Il Garante privacy al ForumPA 2022 Il Garante per la protezione dei dati personali partecipa al ForumPA 2022 (Roma, 14-17 giugno) con uno stand (postazione 12A) dedicato a illustrare l’attività dell’Autorità sul fronte della cultura della privacy, de...


No, l'intelligenza artificiale di Google non è senziente...
futuroprossimo.it/2022/06/ai-g…


The Queen Is Dead Volume 56 - Naima Bock \ Charlie Gabriel \ Drown


iyezine.com/the-queen-is-dead-…


#selfHosting sto cercando una macchina su cui far girare un'istanza privata di #friendica. Volevo orientarmi su raspberry 4, ma sembra introvabile. Avreste suggerimenti su sistemi soc o anche minipc x86 dai consumi veramente ridotti per renderli sostenibili a livello di consumo energetico?
in reply to J. Alfred Prufrock

@J. Alfred Prufrock

Non so che pretese hai, ma considera l'uso di un vecchio smartphone Android che sta prendendo polvere in casa tua..

Altrimenti, sempre restando curiosamente su dispositivi Android (perchè sono prodotti in massa e costano poco pur essendo flessibili come software), puoi trovare TV box e TV stick a 35-40 euro o poco meno su Amazon.it, e su Aliexpress forse trovi anche offerte migliori (non dirlo troppo in giro! se anche quelli salgono di prezzo sono guai).

Su Android puoi installare l'emulatore terminale Termux, dove puoi installare tantissime distro GNU+Linux containerizzate, e far girare diversi software da server.
Conta che se ti serve una porta di rete < 1000, ti serve o root su Android, oppure che il tuo router abbia port forwarding personalizzabile.

in reply to Andrea

@Andrea bella dritta, e apprezzo la filosofia dell'upcycling!

Il fatto è che finora ho cambiato smartphone solo quando il precedente non arriva più neanche a accendersi. A pensarci ora è anche strano, ma sono al mio secondo device smart in assoluto, terzo contando anche il nokia con symbian.

Divagazioni a parte, dovrei comunque comprarne uno allo scopo.
Forse come primo tentativo userò un eeepc intel atom e 2 gb di ram; non mi aspetto grandi cose ma dovrebbe bastare almeno per fare un po' di prove.



The Queen Is Dead Volume 55 - Manicas \ Brut Oss \ Alldways


“ Posh punk “ per Semplicemente Dischi è l’esordio su lunga distanza dei bolognesi Manicas, un gruppo alternativo indie pop molto diverso dalla media.

iyezine.com/the-queen-is-dead-…



Stop #DataRetention: Experts find systematic disregard of Court decisions


In a panel discussion [url=https://media.ccc.de/v/ccchh-extras-4167-stop-dataretention-exp]now available on[/url][url=https://media.ccc.de/v/ccchh-extras-4167-stop-dataretention-exp]line[/url] (quotes [1] and links to specific statements [2] below), six d

In a panel discussion now available online (quotes [1] and links to specific statements [2] below), six digital rights experts analyse current developments on the issue of mass data retention of citizen’s electronic communications data in the EU. The experts criticise the plans of the EU Commission as well as the way governments of the EU member states disregard the rulings of the EU Court of Justice, especially in Belgium, Denmark, Germany, France, Ireland, Portugal and the Czech Republic. The experts elaborate on how a new generation of data retention laws threatens citizens’ fundamental rights and freedoms.

Watch the expert panel now
Stop #DataRetention: Exposing a New Generation of Data Retention Laws

media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

Experts on the panel:

  • Bastien Le Querrec (La Quadrature du Net, France)
  • Eduardo Santos (Direitos Digitais, Portugal)
  • Jan Vobořil (Iuridicum Remedium, Czech Republic)
  • Jesper Lund (IT-Political Association of Denmark)
  • TJ McIntyre (Digital Rights Ireland)
  • Patrick Breyer (MEP Pirate Party, Greens/EFA group, Germany)


“The bulk collection of information on non-suspects everyday communications and movements constitutes an unprecedented attack on our right to privacy and is the most invasive method of mass surveillance directed against the state’s own citizens”, comments Patrick Breyer, Pirate Party Member of the European Parliament. “The anecdotal results are nowhere close to the damage this surveillance weapon inflicts on our societies, as a recent survey found. The persistent violation of fundamental rights, circumvention of case-law, pressuring of judges and ignorance of facts is an attack on the rule of law we need to stop!”

Exposing a New Generation of Data Retention Laws

A new generation of data retention laws threatens the fundamental rights of millions of citizens in the European Union. While the EU Court of Justice permits blanket data retention only exceptionally, these laws by their very nature aim to collect communications data from virtually the entire population. This new generation of data retention legislation insists in turning the exception of mass surveillance into the rule. The panel highlights for example what the concept of “targeted” data retention actually means and how dangerous the systematic collection of IP addresses is.

The speakers call on the European Commission and the governments of the EU countries to stopthis concept of mass surveillance throughout the EU, and to respect the Court’s rulings.

[1] Quotes from the speakers

Bastien Le Querrec, Member La Quadrature du Net : “On December 2021, surprise! The French Constitutional Council censored a legal framework that allowed access to metadata in the context of a justice investigation. In February 2022, the Constitutional Council did it again, this time on the issue of metadata retention. Two readings of this February’s ruling are possible: a pessimistic reading and an optimistic one.(www.laquadrature.net Fediverse / Twitter: @laquadrature @BLeQuerrec)

Eduardo Santos, President of D3 – Defesa dos Direitos Digitais The Constitutional Court has recently struck down the Portuguese data retention law, so we are now starting to have a discussion which we should have had in 2014 already. The legislative process is just started, but so far there is no clear indication that the CJUE case law on the proportionality of data retention will be respected.(direitosdigitais.pt/ Twitter: @direitosdig @EdSantos754 Mastodon: masto.pt/@d3 )

Jan Vobořil, Executive Director Iuridicum Remedium : The Czech government did not reflect on the rich data retention case law of the CJEU. The problem is, further, that the Czech Constitutional court decided on the constitutionality of national legislation in 2019. There is thus a lack of political will to resolve this apparent contradiction between Czech and European law. ” (www.iure.org Twitter: @iure_cz)

Jesper Lund, Chairman of IT-Political Association of Denmark : “With the new law in 2022, the Danish government tried to do the impossible and keep the entire data retention regime intact, while claiming to comply with EU law. This strategy backfired after just six days, and for the time being the Danish police has only very limited access to communications data.” (www.itpol.dk Twitter: @je5perl @itpof)

[2] Links to video statements from the speakers

Country reports

Overview (CJEU and EU Commission): TJ McIntyre (Digital Rights Ireland):
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

Portugal: Eduardo Santos (D3 – Defesa dos Direitos Digitais)
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Czech Republic: Jan Vobořil (Iuridicum Remedium)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

France: Bastien Le Querrec (La Quadrature du Net)
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Denmark: Jesper Lund (IT-Political Association of Denmark)
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Ireland: TJ McIntyre (Rights Ireland)
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Belgium: Patrick Breyer (MEP Greens/EFA group, Pirate Party)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…
Online map “targeted” data retention explained:
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…
Digital communication services, Signal etc.:
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ePrivacy fraud clause:
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Germany Patrick Breyer (MEP Greens/EFA group, Pirate Party):
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Child protection:
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41… IP data retention: media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…
What “targeted” data retention would look like in Germany:
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…
Patrick Breyer’s message to the Commission of the European Union and to EU member state governments:
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

Quotes / Statements from the panel

“We need to listen to a much wider group of stakeholders.”
Eduardo Santos (D3 – Defesa dos Direitos Digitais)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“There must be political change!”
Jesper Lund (IT-Political Association of Denmark)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“EU Commission must not be an ally to Member states in this fight.”
Bastien Le Querrec (La Quadrature du Net)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“The European Union has a rule of law problem when it comes to mass surveillance and data collection.”
Jesper Lund (IT-Political Association of Denmark)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“The CJEU constantly repeats that the exception is bulk retention and the principle is the absence of retention. The map made for Belgium really shows, that this principle in the current draft in Belgium is not respected.”
Bastien Le Querrec (La Quadrature du Net)
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“Denmark and Belgium are ahead of other members states in the European Union, I think it is important for civil society to keep communicating and maybe we can create opposition to what is being done in Belgium and Denmark so that other member states may be reluctant to follow that path.”
Jesper Lund (IT-Political Association of Denmark)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“Support your digital rights NGOs, take part in the campaigns against data retention and demand from your political representatives to clearly stand against mass surveillance.”
Eduardo Santos (D3 – Defesa dos Direitos Digitais)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“In France, (…) we have to find new ways to continue the fight (…), because mass surveillance has been legalized.”
Bastien Le Querrec (La Quadrature du Net)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“We need to talk about data retention (…) about what is stored and what it means.”
Jan Vobořil (Iuridicum Remedium) on the Czech Republic
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

“It is easy to get used to data retention but it is not normal. The government has no right to know of everyone of us who we are in touch with, where we move. That is our privacy. As long we are no criminals, the government has no right to collect information on the private live of the entire population.”
Patrick Breyer (MEP Greens/EFA group, Pirate Party)
media.ccc.de/v/ccchh-extras-41…

Follow the debate on data retention:
#DataRetention | #Vorratsdatenspeicherung | #Bewaarplicht | #ConservationDonnées | #MassSurveillance | #QuickFreeze


patrick-breyer.de/en/stop-data…



LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI IN UCRAINA NEL CONTESTO DELLA LEGGE MARZIALE


Le raccomandazioni del Commissario per i diritti umani della Verchovna Rada pongono l’attenzione sull’autodeterminazione dei cittadini ucraini A seguito delle aggressioni da parte della Federazione Russa, dal 24 febbraio in... L'articolo [url=https://www

Le raccomandazioni del Commissario per i diritti umani della Verchovna Rada pongono l’attenzione sull’autodeterminazione dei cittadini ucraini

A seguito delle aggressioni da parte della Federazione Russa, dal 24 febbraio in Ucraina vige la legge marziale, e la stessa è stata prorogata dal Parlamento di Kiev fino al 23 agosto. In tale regime speciale, sono molte le preoccupazioni relative alla sicurezza dei cittadini ucraini, primi diretti interessati dalle ripercussioni del conflitto bellico.

Le questioni relative alla sicurezza dei civili, tuttavia, non sono limitate all’integrità fisica di persone e cose. E ciò poiché, nella società globalizzata dell’informazione e delle connessioni in cui viviamo, la guerra non si combatte più soltanto sul fronte, ma altresì attraverso operazioni politiche, economiche e sociali che, come abbiamo avuto modo di constatare, si riverberano sulla vita quotidiana di ognuno.

Sotto questa luce, la questione della sicurezza dei cittadini ucraini passa anche attraverso la loro identità (digitale e non) e, quindi, attiene anche alla data protection. E poiché la legge marziale imposta incide anche sulla protezione dei dati personali, il Commissario per i diritti umani della Verchovna Rada dell’Ucraina ha emanato delle raccomandazioni con l’intento di guidare l’operato dei diversi stakeholders nei molteplici contesti critici che la situazione bellica potrebbe ingenerare.

Contesto normativo rilevante

Una prima parte di tale documento è dedicata alla compressione dei diritti umani e alle basi giuridiche nell’ambito del trattamento di dati da parte delle autorità pubbliche, e affronta il tema partendo dalla Carta costituzionale. Nel sancire un generale divieto di interferenza nella vita privata e familiare, infatti, l’art. 32 della Costituzione dell’Ucraina proibisce raccolta, conservazione, utilizzo e diffusione di informazioni riservate relative a una persona senza il suo consenso, “tranne nei casi previsti dalla legge e solo nell’interesse della sicurezza nazionale, del benessere economico e dei diritti umani”. Contestualmente, il successivo art. 64 stabilisce che, in caso di guerra o stato di emergenza, alcuni diritti e libertà possono essere limitati per una durata specifica.

Il Par. 3 del Decreto presidenziale n. 64/2022, che ha imposto la legge marziale in Ucraina, ha disposto che il regime costituzionale e legale del Paese può essere sospeso per la durata dello stato di legge marziale, con conseguente compressione dei diritti e delle libertà costituzionali delle persone fisiche. Ciò, peraltro, è coerente con il combinato disposto degli artt. 8 e 15 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che prevedono la possibilità di deroghe agli obblighi di cui alla stessa Convenzione, “in tempo di guerra o in caso di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione (…) nella stretta misura in cui la situazione lo richieda e a condizione che tali misure non siano in conflitto con gli altri obblighi derivanti dal diritto internazionale”.

Si aggiunga quanto previsto all’art. 9 della Convenzione 108 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, che non ammette deroghe alle disposizioni di cui agli artt. 5 (“Qualità dei dati”), 6 (“Categorie speciali di dati”) e 8 (“Garanzie supplementari per la persona interessata”), salvo che siano previste dalla legge dello Stato Parte e costituiscano una misura necessaria, in una società democratica:

  • per la protezione della sicurezza dello Stato, per la sicurezza pubblica, per gli interessi monetari dello Stato o per la repressione dei reati;
  • per la protezione della persona interessata e dei diritti e delle libertà di altri.

Trattamento di dati personali nei settori pubblico e privato

La legge ucraina “Sul regime giuridico della legge marziale” stabilisce che gli Organi competenti del potere statale e locale, nonché i comandanti e le amministrazioni militari, “hanno l’autorità necessaria per eliminare il pericolo di aggressione militare, garantire la sicurezza nazionale ed eliminare le minacce all’indipendenza sovrana dell’Ucraina e alla sua integrità territoriale”. Allo stesso tempo, tuttavia, l’art. 19 della Costituzione ucraina dispone che gli Organi statali e di autogoverno locale e i loro funzionari sono tenuti ad agire solo sulla base e nei limiti dei loro poteri e secondo le modalità prescritte dalla Costituzione e dalle leggi dell’Ucraina.

Alla luce del quadro normativo di cui sopra, il Commissario per i diritti umani raccomanda che i trattamenti di dati personali operati da autorità e amministrazioni pubbliche siano governati da specifiche policy e procedure. Le finalità del trattamento, inoltre, devono essere stabilite in leggi, regolamenti, statuti o altri documenti che regolano l’attività del titolare del trattamento in maniera conforme alla legge dell’Ucraina “Sulla protezione dei dati personali”.

In particolare, l’art. 25 di tale legge prevede alcune ipotesi di deroga, laddove previste da legge e nella misura necessaria, in una società democratica, al perseguimento di interessi di sicurezza nazionale, del benessere economico o della protezione dei diritti e delle libertà degli interessati o di altre persone. Tuttavia, la norma dispone espressamente che simili deroghe attengono agli articoli 6 (sui requisiti generali per il trattamento dei dati), 7 (sui requisiti speciali) e 8 (sui diritti degli interessati) della medesima legge.

Inderogabile, pertanto, resterebbe il principio di liceità sancito al successivo art. 11: i trattamenti operati di autorità e amministrazioni pubbliche all’interno del contesto marziale dovranno comunque fondarsi su almeno una delle basi giuridiche enucleate nel suddetto articolo e, in particolare, su quelle di cui ai paragrafi 2 e 5, rispettivamente: “autorizzazione” al trattamento concessa per legge e adempimento di obblighi di legge.

Oltre a ricordare la necessità che anche i trattamenti di dati operati da privati si fondino su di una delle basi giuridiche disposte dalla normativa applicabile (in questo caso, esecuzione di un contratto, salvaguardia di interessi vitali, e consenso dell’interessato che sia informato, in buona fede e inequivocabile), il Commissario pone l’accento sulle garanzie di integrità dei dati personali.

Chiarisce l’autorità che le misure di sicurezza da adottare devono essere, innanzitutto, di tipo organizzativo. A partire da quanto stabilito nella Standard Procedure, varata con Ordine del Commissario n. 1/02-14, che sancisce l’onere per titolari e responsabili del trattamento di dotarsi di policy e istruzioni ad hoc per i trattamenti di dati posti in essere. Misure organizzative in tal senso includono procedure di accesso ai dati, permessi e autorizzazioni a specifiche operazioni di trattamento, piani di emergenza, accordi di non divulgazione e formazione periodica del personale.

Frodi informatiche, cybercrime e altre minacce per gli individui

Le Raccomandazioni si concentrano infine sui possibili rischi di sicurezza derivanti dal massiccio impiego di soluzioni tecnologiche e telematiche. “A causa del considerevole volume di informazioni nei mass media – spiega il Commissario – i cittadini ucraini sono costantemente esposti ad attacchi di hackeraggio da parte di criminali. Le e-mail e i messaggi inviati da autorità statali, banche, servizi di sicurezza, ecc. potrebbero raccomandare di seguire alcune istruzioni fornite attraverso messaggi/notifiche. Dopo aver scaricato i file allegati, i malintenzionati possono accedere ai dati personali memorizzati sul dispositivo elettronico dell’utente (contatti della rubrica telefonica, file del PC, ecc.)”.

L’Autorità, pertanto, raccomanda alla popolazione di evitare comunicazioni provenienti da mittenti sconosciuti e, soprattutto, di non scaricare alcun file allegato alle stesse e non cliccare su collegamenti sospetti. Sarà sempre opportuno utilizzare fonti di informazione verificate, come i siti internet ufficiali delle Autorità ucraine, che forniscono ogni informazione utile e i link a servizi per la ricerca di persone scomparse, richiedere aiuti, effettuare evacuazioni e così via. È altresì raccomandata la conservazione in un luogo sicuro di copie di backup di documenti, elementi multimediali, recapiti (e, nel contesto critico in questione, si consiglia finanche di annotare su carta i numeri di telefono dei contatti più stretti).

Il Commissario osserva inoltre la massiccia presenza di azioni fraudolente, condotte sotto forma di offerte di aiuto economico ai cittadini ucraini durante la situazione di conflitto. Tali immonde pratiche di sciacallaggio si sostanziano in tentativi di phishing online, perpetrati da truffatori che, fingendosi referenti delle autorità statali o di fondazioni di beneficienza (c.d. ID spoofing) e sfruttando lo stato di necessità e crisi della popolazione, chiedono e ottengono accesso a dati finanziari delle vittime con la scusa di utilizzarli per fornire aiuti economici.

Infine, come se non bastasse, i rischi per la popolazione potrebbero riguardare anche l’integrità fisica degli individui, soprattutto quella dei cittadini ucraini che vivono in territori temporaneamente occupati. Il Centro per la lotta alla disinformazione dell’Ucraina ha infatti constatato l’adozione di nuovi approcci da parte dell’occupante, che includono la raccolta di dati personali della popolazione a fini di “censimento” o “distribuzione di aiuti umanitari”, onde raccogliere – e trattare per scopi illeciti – informazioni sugli individui e su possibili bersagli strategici. Nelle parole del Commissario, “ciò potrebbe riguardare in particolare il personale militare, i membri delle loro famiglie, nonché gli attivisti della comunità, i giornalisti e gli operatori culturali. Dovete quindi essere responsabili e consapevoli della sicurezza dei vostri dati personali e di quelli dei vostri parenti e conoscenti”.

Jacopo Purificati

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@DavidPuente @GiorgiaMeloni Vedo purtroppo che @GiorgiaMeloni, come tutti ma proprio tutti i politici che si fanno fotografare mentre inseriscono la scheda nell'urna, reiterano il comportamento assolutamente illegale, purtroppo universalmente tollerato, di non consegnare la scheda al presidente di seggio




Forse non sapete leggere, ma la procedura viene descritta in maniera estremamente chiara ed è a prova di analfabeta funzionale.
Bisogna solo leggere: non c'è nulla da capire
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#referendum #Referendum2022 #referendumsullagiustizia

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Dove andremo a Finire...Carburanti ormai hanno superato di Nuovo la quota di 2 €uro, le famiglie tremano appena arriva una Bolletta da pagare il lavoro sempre più Precario e Sotto pagato, lasciamo perdere la Sanità che ormai se la possono permettere solo quelli con un Bel Portafoglio...e i Rapporti Umani ne vogliamo Parlare?
#vita
#vita

in reply to J. Alfred Prufrock

alla fine avevo trovato mutt e ho usato quello, se mi servisse proverò anche questo comunque, grazie!