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Violato l’Internet Archive: Compromessi gli Account di 31 Milioni di Utenti


L’Internet Archive, noto per preservare una vasta quantità di contenuti web e multimediali, è stato recentemente bersaglio di un attacco informatico che ha colpito circa 31 milioni di account. La violazione ha esposto nomi utenti, indirizzi email e password in formato hash riporta Bleeping Computer.

La violazione è diventata pubblica mercoledì pomeriggio, quando i visitatori di archive.org hanno iniziato a visualizzare un avviso JavaScript inserito dall’hacker, che segnalava l’attacco subito dall’Internet Archive. Sebbene non sia stata confermata la compromissione di informazioni sensibili, l’archivio ha prontamente avvisato gli utenti e ha richiesto il cambio delle credenziali come misura di sicurezza.

“Hai mai avuto la sensazione che Internet Archive funzioni su chiavette e sia costantemente sul punto di subire una violazione della sicurezza catastrofica? È appena successo. Ecco 31 milioni di voi su HIBP!”, recita un avviso JavaScript mostrato sul sito archive.org compromesso.

L’intrusione è stata individuata ad agosto, ma si pensa che l’attacco sia avvenuto nei primi mesi del 2024. Secondo l’Internet Archive, i malintenzionati hanno ottenuto l’accesso sfruttando una vulnerabilità del sistema non ancora identificata in dettaglio. L’organizzazione ha immediatamente avviato indagini interne e collaborato con esperti di sicurezza per contenere l’incidente e prevenire ulteriori rischi.

La natura delle informazioni compromesse comprende i dettagli di accesso, come nomi utenti e password in formato hash con l’algoritmo bcrypt, una misura di sicurezza che rende difficili da decifrare le password originali. Nonostante ciò, l’archivio ha comunque invitato gli utenti a cambiare le loro password, soprattutto per evitare problemi di sicurezza se utilizzano le stesse credenziali su altri siti web. Nessuna indicazione suggerisce che i dati esposti siano stati finora utilizzati per scopi fraudolenti o venduti sul dark web.

L’Internet Archive ha intrapreso numerose azioni per affrontare l’accaduto. Oltre a forzare il reset delle password per tutti gli account interessati, ha anche potenziato i controlli di sicurezza. L’organizzazione ha intensificato il monitoraggio delle attività sospette sui propri sistemi e ha incrementato l’uso di tecnologie di autenticazione a più fattori (MFA) per garantire che solo gli utenti legittimi possano accedere ai propri account.

L’attacco all’Internet Archive ha sollevato preoccupazioni anche tra la comunità della sicurezza informatica. Nonostante la buona reputazione dell’organizzazione per quanto riguarda la gestione dei dati e la sicurezza, l’attacco ha messo in evidenza la vulnerabilità di piattaforme che raccolgono enormi quantità di informazioni personali, ma che potrebbero non essere dotate delle stesse risorse di grandi aziende tecnologiche per gestire la sicurezza informatica.

L’incidente serve come monito per tutte le organizzazioni, grandi e piccole, a mantenere una postura di sicurezza forte, con continui aggiornamenti e monitoraggi per prevenire future violazioni.

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Il Terzo settore tra criminalità, mercato e politica


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Come uscire dalla nomea criminale in cui è precipitato il Terzo settore per la necessità di fare profitto a tutti i costi
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valori.it/terzo-settore-crimin…



Qual è la banca italiana violata? In vendita nell’underground un database di 450.000 clienti


Un recente post apparso su un forum dell’underground XSS sta facendo scalpore. Un utente con il nickname “dvxmode” ha messo in vendita un database contenente dati personali di 450.000 clienti di un intermediario bancario italiano sconosciuto.

L’utente afferma che il database è stato ottenuto a seguito di un attacco a una corporation, una banca italiana, anche se il nome dell’istituto non è stato rivelato.
22007436

Dettagli del Database:


Secondo quanto riportato nel post, il database include informazioni estremamente sensibili, tra cui:

  • Nomi completi
  • Indirizzi e-mail
  • Numeri di telefono
  • Indirizzi residenziali
  • Importi degli investimenti

L’utente, registrato recentemente sulla piattaforma (27 settembre 2024), vende il database al prezzo di 950 dollari. Tuttavia, non offre alcun test o anteprima dei dati prima del pagamento, aumentando il livello di cautela da parte di eventuali acquirenti.

Il post specifica che, pur essendo riusciti a ottenere il database tramite l’hacking della corporation, gli hacker non sono stati in grado di fare altro con l’azienda in questione. Quindi, sembrerebbe che l’obiettivo principale fosse la sottrazione dei dati e non il danneggiamento diretto delle operazioni della banca.

Un Pericolo per i Clienti:


Se confermato, questo attacco potrebbe avere conseguenze gravi per i clienti della banca. I dati di contatto e gli investimenti personali sono informazioni molto preziose e possono essere utilizzate per numerose attività fraudolente, come truffe finanziarie, phishing mirato o persino furto di identità.

Al momento, non si conosce quale sia la banca violata. Tuttavia, il fatto che il database sia stato messo in vendita su un forum underground, senza verifiche immediate, solleva domande sulla sua autenticità. Questo episodio mette nuovamente in luce l’importanza della sicurezza informatica e della Cyber Threat Intelligence per le istituzioni finanziarie e la necessità per i clienti di monitorare attentamente eventuali attività sospette nei loro conti.

I clienti delle banche italiane, soprattutto quelli che hanno fatto investimenti, dovrebbero prestare molta attenzione a comunicazioni sospette nei prossimi mesi, per evitare di cadere vittime di possibili frodi.

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Il movimento che dice «no» alla militarizzazione della scuola


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università è il riferimento contro chi vuole imporre la cultura militarista
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in reply to dwindling7373

Mi sembra tu abbia una posizione molto ideologica e poco realista. È stato un bello scambio, ma non penso ci sia più valore che possiamo ricevere l’uno dall’altro. Ta!
in reply to Draghetta

E a me sembra tu sia caduto nella trappola del mantenimento dello staus quo. Ho apprezzato comunque la completezza delle argomentazioni e i toni. Ta a te!


LEGO: Violato Sito Web per promuovere truffa sulle Criptovalute


Recentemente, dei malintenzionati hanno compromesso temporaneamente il sito web LEGO con lo scopo di ingannare gli utenti e convincerli ad acquistare una falsa criptovaluta “LEGO Coin”.

L’incidente si è verificato il 4 ottobre 2024, quando sul sito web lego.com è apparso un banner sulla homepage che reindirizzava gli utenti a siti web esterni all’azienda.

Il banner, che mostrava monete dorate con l’iconico logo LEGO, invitava i visitatori ad acquistare il nuovo token, promettendo allettanti “ricompense segrete” ai potenziali acquirenti. Il banner dannoso ha tratto in inganno gli utenti, indirizzandoli a siti web di criptovaluta esterni, dove sono stati invogliati ad acquistare “Token LEGO” utilizzando Ethereum, una popolare valuta digitale.

Il gigante dei giocattoli ha rapidamente rimosso il banner e ripristinato il contenuto originale del suo sito, affermando poco dopo l’incidente che non c’era stata alcuna compromissione degli account utenti durante l’attacco. “Nessun account utente è stato compromesso e i clienti possono continuare a fare acquisti come al solito”, ha risposto LEGO, sottolineando l’impegno per la sicurezza informatica.

LEGO ha anche affermato di aver identificato la causa dell’attacco e di aver già implementato misure preventive per evitare che futuri incidenti accadano di nuovo. L’azienda, non ha condiviso dettagli sulla causa della violazione o sulle misure specifiche che sta implementando per prevenire futuri attacchi.

Nonostante la rapida risoluzione, l’incidente ha rapidamente catturato l’attenzione dei fan, scatenando discussioni e sollevando parecchie preoccupazioni sulla sicurezza dei siti web e sulle vulnerabilità da attacchi informatici anche dei marchi più celebri.

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Perfctl prende di mira i Server Linux: Milioni Sistemi Attaccati e migliaia compromessi


Gli specialisti di Aqua hanno avvertito che da tre anni, i server Linux vulnerabili e configurati in modo errato vengono attaccati da un malware chiamato perfctl, il cui scopo principale è lanciare un cryptominer e un proxyjacking.

I ricercatori scrivono che perfctl è efficace nell’eludere il rilevamento e nel prendere piede nei sistemi infetti. Secondo loro, il malware è attivo da diversi anni ed è riuscito ad attaccare milioni di server Linux, infettandone diverse migliaia.

“Quando un nuovo utente accede al server, perfctl interrompe immediatamente tutte le attività rumorose e rimane in modalità di sospensione finché il server non ritorna in attività. Dopo l’esecuzione, il malware cancella il suo file binario e continua a funzionare silenziosamente in background, come servizio”, affermano gli esperti.

Vale la pena notare che alcuni aspetti di questa campagna sono già stati descritti il ​​mese scorso da Cado Security, che ha avvertito di un gruppo di attività mirate alle installazioni Selenium Grid esposte su internet. In particolare, è stato scoperto che il malware fileless perfctl sfrutta una vulnerabilità in Polkit (CVE-2021-4043 o PwnKit) per aumentare i privilegi di root e avviare il minatore perfcc.

Il nome perfctl deriva dai tentativi del malware di eludere il rilevamento e di mescolarsi con processi di sistema legittimi. Perché perf è un riferimento a uno strumento di monitoraggio delle prestazioni di Linux e ctl è un suffisso spesso presente nei nomi di strumenti da riga di comando come systemctl, timedatectl e coniglimqctl.

A loro volta, gli esperti di Aqua ritengono che per hackerare i server Linux, gli aggressori utilizzano misconfiguration o exploit noti. I ricercatori hanno anche osservato lo sfruttamento del RCE CVE-2023-33246 in Apache RocketMQ e della già citata vulnerabilità CVE-2021-4034 (PwnKit) in Polkit.
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Dopo aver ottenuto l’accesso iniziale al sistema, un payload compresso e offuscato chiamato httpd viene scaricato ed eseguito dal server dell’aggressore. Si copia nella directory /tmp con il nome sh, quindi elimina il file binario originale.

Al nuovo processo viene dato lo stesso nome (sh), cercando di integrarsi con le normali operazioni del sistema Linux. Copie aggiuntive vengono create in altre posizioni del sistema, ad esempio nelle directory /root/.config, /usr/bin/ e usr/lib. In questo modo gli aggressori sono assicurati contro la perdita di accesso in caso di rilevamento di malware.
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Quando viene eseguito, perfctl apre un socket Unix per le comunicazioni interne e stabilisce un canale di comunicazione crittografato con i suoi server di comando e controllo tramite Tor. Il malware lancia quindi il rootkit libgcwrap.so, che si collega a varie funzioni del sistema per modificare i meccanismi di autenticazione e intercettare il traffico di rete, evitando così il rilevamento.

Nel sistema vengono inoltre installati rootkitaggiuntivi, che sostituiscono ldd, top, crontab e lsof con versioni dannose, che impediscono anche il rilevamento dell’attività malware. Successivamente sulla macchina viene finalmente avviato il minatore XMRIG, che estrae la criptovaluta Monero utilizzando le risorse del server infetto.
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In alcuni casi gli esperti hanno osservato l’impiego non solo di un miner, ma anche di malware per il proxyjacking. Questo termine nasce per analogia con il cryptojacking, ovvero un attacco durante il quale gli hacker rubano le risorse dei sistemi hackerati per estrarre criptovaluta. Tuttavia, il proxyjacking è più difficile da rilevare perché ruba solo la larghezza di banda inutilizzata e non influisce sulla stabilità e sull’utilizzo complessivi del sistema.

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The Punched Card Detective


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[John Graham-Cumming] might not be the first person to thumb through an old book and find an IBM punched card inside. But he might be the first to actually track down the origin of the cards. Admittedly, there were clues. The book was a Portuguese book about computers from the 1970s. The cards also had a custom logo on them that belonged to a computer school at the time.
22002319A Hackaday card, thanks to the online card punch
It is hard to remember, but there was a time when cards reigned supreme. Sometimes called Hollerith cards after Herman Hollerith, who introduced the cards to data processing, these cards used square holes to encode information. Reading a card is simple. There are 80 columns on a classic card. If a column has a single punch over a number, then that’s what that column represents. So if you had a card with a punch over the “1” followed by a punched out “5” in the next column and a “0” in the column after that, you were looking at 150. No punches, of course, was a space.

So, how did you get characters? The two blank regions above the numbers are the X and Y zones (or, sometimes, the 11 and 12 zones). The “0” row was also sometimes used as a zone punch. To interpret a column, you needed to know if you expected numbers or letters. An 11-punch with a digit indicated a negative number if you were expecting a number. But it could also mean a particular letter of the alphabet combined with one or more punches in the same column.

So where did [John’s] cards come from? Since he found the school that used the cards, he was able to locate a text book also used by the school. Inside, there were illustrations of exactly the real cards found in the book. They were exercises for students, and the second book detailed what all the fields actually meant. Mystery solved.

It was common in the old days for cards, tapes, and even disks to store data, and it was up to you to know what kind of data it was. That’s why FORTRAN had such an intricate FORMAT statement for I/O. We occasionally see new card readers. They rarely, though, work with standard cards.


hackaday.com/2024/10/09/the-pu…




Mastodon has officially launched a new version, a new Reddit-like with ClubsAll has launched, and IFTAS has started rolling out their content classifier system.


Last Week in Fediverse – ep 87

Mastodon has officially launched a new version, a new Reddit-like with ClubsAll has launched, and IFTAS has started rolling out their content classifier system.

Mastodon launches version 4.3


Mastodon has released version 4.3, and the update comes with a better notification system, design improvements, displaying follow recommendations in the following feed for new accounts, and the ability to highlight the fediverse profile of the authors of shared articles.

There are two updates to the notification system: notifications are now grouped, and the ability to filter notifications. Grouped notifications means that you’ll see a summary of the number of people who liked and boosted your post, instead of getting each notification individually. This is especially helpful for posts that go viral, as your notifications become unusable without grouping. Third party clients also support grouping notifications of new followers, which Mastodon does not do. With notification filters, you can limit specific types of notifications, for example from people who are not following you, from new accounts, or to filter out unsolicited private mentions.

With the new carousel that displays follow suggestions for new accounts, Mastodon leaned on transparency. For each suggestion it is also displayed why an account is suggested. It seems there are four different reasons for an account to be suggested: ‘Popular on your server’, ‘Popular among people you follow’, ‘Similar to profiles you recently followed’ and ‘Handpicked by your server admins’.

For future plans Mastodon mentions three parts: working on adding quote posts, the ability for server admins to subscribe to managed deny-lists and improving how long-form text is displayed in Mastodon. Mastodon also features a request for donations at the end, noting that they are supported by donations and operate on less than 500k per year. It showcases the difficult spot that Mastodon is in: as the post highlights, their competitors have access to significant capital, which allows them to ship features significantly faster. While it is remarkable what Mastodon has accomplished with their budget, the small team also means that it has taken a year to ship this update 4.3, while the competition can move significantly faster. Not taking venture capital, not selling ads, and not selling data are great things to do, but the update cadence of Mastodon versus that of Bluesky or Threads shows that not doing so puts a significant limit on what the organisation can accomplish during this period of protocol wars.

ClubsAll has launched


ClubsAll is a new fediverse project, a Reddit-alternative similar to Lemmy, PieFed and Mbin. ClubsAll main goal is to provide a clean and easily-accessible UI, and explicitly positions itself as a Reddit alternative. The other focus is on live comments and live chat, where new comments that are made on a post flow in directly visible. The comment section includes both the traditional threaded view as well as a chatbox to invite more chat-like realtime reactions. Other features are easy cross-posting of new posts to up to three communities, and having multiple profiles under a simple login.

With their simplified communities, ClubsAll takes in posts from multiple communities from Lemmy, PieFed and Mbin, and brands them under a single club. This does solve a practical problem, namely that communities can get split over multiple servers, creating duplicates without a clear distinction between the different communities. It is unclear what the practical difference is between the fediverse community on lemmy.ml and the fediverse community on lemmy.world. PieFed solves this problem by having both communities (similar to Lemmy), as well as ‘topics’, which aggregates different communities into a single topic. PieFed makes it explicit that it aggregates posts from multiple communities. ClubsAll however, mostly hides this information, making it less clear that posts come from different platforms. I’m curious to see what the response to this by the community will be, as there are no clear norms so far on what is an acceptable use of federation, and what isn’t. When you take in posts from a different platform, what form of attribution is necessary? ClubsAll clearly attributes the original author, but should the original community also be accredited? The answer is unclear to me, and I’m watching to see how this evolves.

The News


IFTAS has been working on a Content Classification System, and the first classifier is now active. A few select server are working together with IFTAS, where all the media of these servers now get scanned for CSAM. In case of a hit, IFTAS handles the mandatory requirement and record-keeping, and issues a takedown. CSAM moderation is a difficult task for server admins to keep track of, both of the toll it takes on the humans, as well for the complex legal requirements that come with it.

NLnet has been a major sponsor of fediverse projects over the years. They announced the results their latest funding round this week in which they sponsor a large variety of open source project. The fediverse project that got funded is Loops, a TikTok-like short video platform by Pixelfed developer Daniel Supernault. Loops was scheduled for a public beta launch on Wednesday the 9th, but this has been delayed for 11 days. Supernault attributes the delay to the rumour that Threads is working on a Communities feature that is also supposedly called Loops, as well as to further polish the app and platform.

The SocialCG, the W3C Community Group for ActivityPub has agreed on starting work to form a charter to transition towards a Working Group. The details require some knowledge of W3C processes (that I don’t fully grok either), but the very short summary is that a Working Group has more impact on making changes to the ActivityPub protocol.

FediMod FIRES is both a protocol for distributing moderation advisories and recommendations and a reference server implementation. Emelia Smith, who is behind the project, has updated the website with more information as well as a general timeline for when work on the project happens.

ActivityPods is a project that combines the Solid protocol with ActivityPub, and they have released their 2.0 version. ActivityPods allows users to create a single account for multiple different apps; with ActivityPub you need a separate accounts for Pixelfed and Mastodon, for example. ActivityPods gives you one place to store your data, your Pod, based on the Solid protocol, and the Inbox and Outbox system of ActivityPub. This update of ActivityPods gives the ability to set granular permission levels for the access to data than an app has that is build on top of ActivityPods.

The Links


That’s all for this week, thanks for reading!

#fediverse

fediversereport.com/last-week-…




Vi ricordiamo l'appuntamento di stasera a Cuneo presso il cinema Lanteri in Via Emanuele Filiberto, 4 alle ore 8.45.  Stefania Maurizi, con un piccolo video registrato, introdurrà il film Ithaka.



Author ha scritto:

Author? Me? No, no, no...

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Author? Me? No, no, no...

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Combattimento aereo del futuro, la Francia rilancia con la sua generazione 5.5

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]La Francia intende sviluppare un sistema a pilotaggio remoto da combattimento (Ucav) stealth che possa affiancare i propri aerei da caccia entro il 2033. In base a quanto dichiarato da Sébastien Lecornu, ministro della Difesa di Parigi, il nuovo drone che affiancherà i venturi Rafale F5






“In addition to the ML models themselves, the exposed data can include training datasets, hyperparameters, and sometimes even raw data used to build models,” a security researcher said.#News #ArtificialIntelligence


Piano #AgendaNord da 220 milioni per contrastare la dispersione scolastica nelle aree del settentrione e del Centro Italia.


Looking at someone and doxing them instantly; how a data archive was knocked offline during a recent hurricane; and a hack of an AI companion.#Podcast


Combattimento aereo del futuro, la Francia rilancia con la sua generazione 5.5

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]La Francia intende sviluppare un sistema a pilotaggio remoto da combattimento (Ucav) stealth che possa affiancare i propri aerei da caccia entro il 2033. In base a quanto dichiarato da Sébastien Lecornu, ministro della Difesa di Parigi, il nuovo drone che affiancherà i venturi Rafale F5



WikiProject AI Cleanup is protecting Wikipedia from the same kind of misleading AI-generated information that has plagued the rest of the internet.#News
#News


la madre dei cretini è sempre incinta.
nell'anniversario della morte di Jacques Derrida, 9 ottobre, ecco fiorire almeno un paio di post cretini contro Derrida. ovviamente su facebook, dove meglio si deliba la caduta a picco del q.i. occidentale.


LIBANO. I palestinesi di Wadi al-Zayne accolgono gli sfollati libanesi nelle loro case


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Noi palestinesi sappiamo fin troppo bene cosa significa vedere la propria vita stravolta da un giorno all'altro", afferma Bilal Farhat, un rifugiato residente nella città a maggioranza palestinese appena a nord di Sidone
L'articolo



PODCAST. Kais Saied: stabilità e pugno di ferro, la Tunisia della rivoluzione è solo un ricordo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A turbare il trionfo elettorale di Saied è solo il basso tasso di affluenza alle urne, soprattutto tra i giovani, indicatore del clima che si respira a Tunisi oltre le apparenze. Intervista al cooperante italiano Vincenzo



Dove si conservano le criptovalute?


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Custodia a caldo, custodia a freddo, tassazione: tutto quello che devi sapere su dove e come si conservano le criptovalute
L'articolo Dove si conservano le criptovalute? proviene da Valori.

valori.it/dove-si-conservano-l…



GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati nel nord


@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un attacco notturno su una casa a Shejaia, un sobborgo di Gaza City, sono state uccise nove persone della stessa famiglia. Il resto dei morti si sono avuti nelle aree centrali di Gaza
L'articolo GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati



Il giornalismo è un baluardo della democrazia: non dobbiamo lasciarlo crollare

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Quest’anno il Comitato economico e sociale europeo dedica il suo evento di punta alla comunicazione e al giornalismo. Con la rapida ascesa dell’IA e la libertà dei

Intelligenza Artificiale reshared this.



Underwater, a Venezia l’Italia mostra al mondo il futuro dell’ambiente sottomarino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Sondare gli abissi, carpirne segreti e opportunità e negli stessi orientarsi, questo è il fulcro del 14esimo Trans-Regional Seapower Symposium (T-rss), il forum marittimo internazionale biennale che vede raccolti esponenti dalle Marine militari di oltre 60 Paesi, tra partner e Alleati. Il



Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dazi d'importazione nell'Ue aumentati fino al 45 per cento: Germania sconfitta, Bruxelles e Pechino verso la guerra commerciale?
L'articolo Auto elettriche, Ursula von der Leyen imponehttps://pagineesteri.it/2024/10/08/asia/auto-elettriche-ursula-von-der-leyen-impone-la-linea-anti-cina/



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
L'articolo Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano proviene da Valori.

valori.it/juventus-agnelli-elk…



Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La tesi centrale del nuovo libro di Riccardo Staglianò è chiara fin dal titolo: "Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe"
L'articolo Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi proviene da Valori.

valori.it/riccardo-stagliano-l…



Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


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Dazi d'importazione nell'Ue aumentati fino al 45 per cento: Germania sconfitta, Bruxelles e Pechino verso la guerra commerciale?
L'articolo Auto elettriche, Ursula von der Leyen imponehttps://pagineesteri.it/2024/10/08/asia/auto-elettriche-ursula-von-der-leyen-impone-la-linea-anti-cina/



Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

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#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




In questi giorni, il gestore del fondo più grande al mondo (10.500 miliardi di dollari) è andato a trovare quella femmina che voleva il blocco navale, la fine delle accise sul carburante, la fine della sanzioni alla Russia.

Cosa si saranno detti? Nessuno lo sa con certezza ma, penso, il primo sia andato dalla seconda per capire quali altri pezzi di stato italiano intenda vendere e se questa intenda far uso del Golden Power su eventuali acquisti/incrementi di quote da parte del primo.

Tuttavia, sebbene sia stato lui ad andare da lei, la rappresentazione dei giornali non mi sembra corretta: è il politico che viene ricevuto dal capitale, non il contrario. Il capitale governa il politico, non il contrario. E' il capitale che dice al politico quello che possa o non possa fare, non il contrario. E' il politico che ratifica le scelte del capitale, non il contrario.
Il tuo voto, però, conta.

Per evitare di vivere come allucinati in realtà non esistenti, dobbiamo cestinare totalmente quanto appreso nei corsi universitari di diritto pubblico, costituzionale ed amministrativo.

Al di sopra delle nostre vite non c'è nè lo stato né la costituzione né il bene comune né i diritti inviolabili dell' uomo.

Al di sopra di noi c'è la Classe Capitalistica Internazionale (Elite Globale), un network non governativo di persone di indentica estrazione socioculturale, avente come obiettivo la difesa della concentrazione della ricchezza globale nonché la crescita di questa.

Per perseguire lo scopo, l' Elite Globale utilizza strutture formalmente governative quali il FMI, la NATO, il G7, il G20, la WTO, alle quali fornisce il framework dell' operatività a tutela dei propri interessi.

E' necessario intraprendere un nuovo percorso di consapevolezza su ciò che siamo altrimenti non riusciremo mai ad essere ciò che vorremmo.

Eric Packer





Rebels-25, la più antica galassia rotante l MEDIA INAF

"Immortalata dalle antenne di Alma, è la galassia simile alla Via Lattea più distante osservata finora. Una galassia a disco che appare ordinata come le galassie attuali nonostante la stiamo vedendo com’era quando l'universo aveva solo 700 milioni di anni: un fatto sorprendente perché, secondo le attuali conoscenze sulla formazione delle galassie, ci si aspetta che le galassie più precoci appaiano più caotiche."

media.inaf.it/2024/10/07/disco…



Ci pavoneggiamo in Europa, giochiamo alla guerra, ma alla fine siamo un paese abbandonato, alla deriva, da terzo mondo...
ilfattoquotidiano.it/2024/10/0…


Iniziato oggi il confronto tra il #MIM e i sindacati per individuare misure contro il precariato. Durante l’incontro il Ministro Giuseppe Valditara ha illustrato i dati che dimostrano la riduzione del numero dei precari nell'anno scolastico in corso.
#MIM


Researchers posted AI-generated nude images to Twitter to see how the company responds to reports of copyright violation versus reports of nonconsensual nudity.#News
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