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IA, come le Big Tech indeboliscono il codice di buone pratiche europeo. L’inchiesta

Un’inchiesta di CEO e LobbyControl mette a nudo il ruolo crescente delle grandi aziende tecnologiche americane nella definizione del documento europeo sull’AI, riducendo drasticamente le garanzie per i diritti fondamentali, la privacy e la proprietà intellettuale.

Mentre l’Unione europea ha adottato ieri il nuovo Codice di Buone Pratiche per l’Intelligenza Artificiale di uso generale (GPAI, acronimo inglese per “Code of Practice on General Purpose AI”), un’inchiesta congiunta di Corporate Europe Observatory (CEO) e LobbyControl getta un’ombra inquietante sul processo di stesura: il ruolo dominante delle grandi aziende tecnologiche statunitensi.

key4biz.it/ai-come-le-big-tech…

@Intelligenza Artificiale

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Ratcheting Mechanism Gives Tendons a Tug


Full picture of tendon pulling actuator with Arduino elements in the backdrop

A common ratchet from your garage may work wonders for tightening hard to reach bolts on whatever everyday projects around the house. However, those over at [Chronova Engineering] had a particularly unusual project where a special ratchet mechanism needed to be developed. And developed it was, an absolutely beautiful machining job is done to create a ratcheting actuator for tendon pulling. Yes, this mechanical steampunk-esk ratchet is meant for yanking on the fleshy strings found in all of us.

The unique mechanism is necessary because of the requirement for bidirectional actuation for bio-mechanics research. Tendons are meant to be pulled and released to measure the movement of the fingers or toes. This is then compared with the distance pulled from the actuator. Hopefully, this method of actuation measurement may help doctors and surgeons treat people with impairments, though in this particular case the “patient” is a chicken’s foot.

Blurred for viewing ease
Manufacturing the mechanism itself consisted of a multitude of watch lathe operations and pantographed patterns. A mixture of custom and commercial screws are used in combination with a peg gear, cams, and a high performance servo to complete the complex ratchet. With simple control from an Arduino, the system completes its use case very effectively.

In all the actuator is an incredible piece of machining ability with one of the least expected use cases. The original public listed video chose to not show the chicken foot itself due to fear of the YouTube overlords.

If you wish to see the actuator in proper action check out the uncensored and unlisted video here.

youtube.com/embed/u22Oe7FugCw?…

Thanks to [DjBiohazard] on our Discord server tips-line!


hackaday.com/2025/05/03/ratche…



precedente #29 ––– successivo #31 di Enrico Nardelli Abbiamo chiuso il precedente post ricordando che alla politica spetta un ruolo de...
#29 #31


TikTok multata per 530 milioni: dati europei archiviati in Cina senza autorizzazione


L’app cinese per video brevi TikTok dovrà pagare 530 milioni di euro all’autorità irlandese per la protezione dei dati personali per mancato rispetto della normativa europea sulla privacy. La multa di quasi 600 milioni di dollari deriva dall’archiviazione da parte di TikTok dei dati degli utenti europei su server in Cina e dalla mancata comunicazione dei trasferimenti di dati verso la Cina da luglio 2020 a novembre 2022.

Queste mancanze hanno determinato violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Il regolamento impone alle aziende di informare adeguatamente i propri utenti in merito al trasferimento di dati verso una nazione terza, nonché di garantire adeguate garanzie di privacy prima del trasferimento dei dati.

Anche la Commissione irlandese per la protezione dei dati ha affermato che TikTok ha fornito informazioni inesatte durante la sua indagine sull’azienda. Nonostante le affermazioni secondo cui TikTok avrebbe interrotto i trasferimenti di dati verso la Cina, TikTok ha informato la commissione ad aprile che “limitati” dati degli utenti europei “erano stati in realtà archiviati su server in Cina”. L’ordinanza concede a TikTok sei mesi di tempo per adeguare le sue pratiche di trattamento dei dati alla normativa europea.

“I trasferimenti di dati personali di TikTok verso la Cina hanno violato il GDPR perché TikTok non è riuscita a verificare, garantire e dimostrare che i dati personali degli utenti SEE, a cui il personale in Cina accedeva da remoto, ricevessero un livello di protezione sostanzialmente equivalente a quello garantito all’interno dell’UE”, ha affermato il vice commissario del DPC Graham Doyle.

Doyle ha aggiunto che il DPC sta valutando ulteriori azioni regolatorie contro l’azienda. TikTok ha dichiarato alle autorità di regolamentazione di aver cancellato i dati scoperti sui server cinesi.

Dopo aver inizialmente trasferito i dati in centri situati a Singapore e negli Stati Uniti, dal 2023 TikTok ha affermato che i dati degli utenti europei sono archiviati in un’enclave ospitata in data center situati in Norvegia, Irlanda e Stati Uniti. Si è impegnata a spendere 12 miliardi di euro in un decennio per migliorare la sicurezza dei dati degli utenti europei, in un’iniziativa denominata “Project Clover“. Reuters ha riferito mercoledì che TikTok prevede di investire 1 miliardo di euro per costruire un data center in Finlandia.

TikTok non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento.

Nel 2023, le autorità di regolamentazione irlandesi avevano già multato TikTok per 345 milioni di euro per aver consentito ai giovani utenti di creare account visibili di default al pubblico e per aver consentito che gli account degli utenti bambini fossero associati a utenti non bambini non verificati. L’agenzia di regolamentazione dei dati del Regno Unito ha inoltre multato l’azienda di 12,7 milioni di sterline per non aver protetto la privacy dei bambini.

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Cina, rivoluzione digitale per i minori: ecco il nuovo “internet sicuro” obbligatorio


La Cina ha lanciato ufficialmente un nuovo regime per i minori sull’uso di Internet mobile, in un contesto di crescente preoccupazione per l’impatto dei contenuti online su bambini e adolescenti. Il nuovo regime è il risultato di un lavoro sistematico avviato dalla Cyberspace Administration of China (CAC) e ora riguarda sia i dispositivi sia le applicazioni.

La versione aggiornata della modalità per i minorenni ha superato una serie di barriere tecniche ed è stata completamente riprogettata. Il sistema ora riunisce produttori di dispositivi mobili, sviluppatori di software e piattaforme di distribuzione di applicazioni per fornire una sincronizzazione “a tre vie”. I genitori devono solo cliccare su un’icona speciale e tutti i programmi installati passeranno automaticamente a un formato sicuro, creando un ambiente digitale chiuso per il bambino.

Anche l’elenco dei contenuti accettabili è stato notevolmente ampliato. Le principali piattaforme si affidano alla collaborazione con i creatori di contenuti per bambini, i titolari dei diritti d’autore e gli enti ufficiali per selezionare i materiali. Viene utilizzato un sistema di filtraggio multilivello: i contenuti vengono suddivisi in base ad età, argomento e focus, e gli algoritmi di raccomandazione vengono adattati al profilo di ogni bambino specifico.

Anche la funzionalità della modalità è stata notevolmente aggiornata. Ora consente di limitare il tempo totale trascorso su Internet, impostare un programma di utilizzo, ricevere promemoria per le pause, gestire l’accesso alle applicazioni e raccogliere statistiche sulle attività. Tutti questi parametri possono essere adattati in modo flessibile alla routine quotidiana e alle esigenze del bambino.

Per quanto riguarda la disponibilità, la modalità è già integrata nei nuovi modelli di smartphone Xiaomi, Honor e vivo, ed è arrivata anche sui dispositivi Huawei, OPPO e ZTE con gli aggiornamenti di sistema. Inoltre, negli app store sono apparse sezioni speciali per i minorenni e i servizi più popolari nei settori video, social network, commercio online e istruzione sono già stati adattati al nuovo formato. In futuro si progetta di ampliare la copertura e di introdurre la modalità su ancora più piattaforme digitali.

Il rappresentante del CAC ha sottolineato che il regime non può operare efficacemente senza unire le forze. Da un lato, le autorità continueranno a stimolare lo sviluppo tecnico e il miglioramento della funzionalità. D’altro canto, contano sulla partecipazione attiva dei genitori e dei bambini stessi: il loro feedback e le loro idee contribuiranno a rendere l’ambiente digitale non solo sicuro, ma anche davvero confortevole.

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Ubisoft nei guai: rischia 92 milioni di euro per violazione GDPR


L’autorità europea per la protezione dei dati noyb ha presentato un reclamo contro Ubisoft in Austria. Il motivo non è un bug o un acquisto in-game, bensì la necessità di una connessione Internet costante per giocare ai titoli per giocatore singolo. Il motivo era un’indagine su Far Cry Primal, che non ha funzionalità online ma richiede comunque una connessione a internet.

Il reclamo viene presentato ai sensi dell’articolo 6(1) del GDPR, che obbliga le aziende a raccogliere solo i dati necessari e solo con il consenso dell’utente. Secondo gli avvocati di noyb, Ubisoft viola il principio costringendo i giocatori a connettersi a Internet anche quando avviano giochi completamente offline.

Uno degli utenti citati nel reclamo ha scoperto che Far Cry Primal ha inviato 150 richieste DNS uniche in soli 10 minuti dall’avvio. L’analisi del traffico di rete ha mostrato che i dati non venivano inviati solo ai server di Ubisoft, ma anche ad Amazon, Google e alla società di analisi statunitense Datadog. Non era possibile decifrare il contenuto delle informazioni trasmesse: tutto era criptato. Tuttavia, il giocatore non ha mai dato il consenso a tale monitoraggio, il che rende la raccolta dei dati legalmente discutibile. A quanto pare, questa è una pratica comune per i progetti single-player di Ubisoft, tra cui serie come Assassin’s Creed e Prince of Persia.

Ubisoft ha affermato che il gioco avrebbe dovuto avere una modalità offline, ma le istruzioni fornite al giocatore si sono rivelate praticamente inutili. Secondo i rappresentanti di noyb, neanche un esperto di sicurezza informatica è riuscito a lanciare il gioco senza una connessione Internet. Ciò, secondo gli attivisti per i diritti umani, indica che tale modalità non funziona o che è troppo difficile da attivare.

Ubisoft sostiene che la connessione sia necessaria solo per verificare la proprietà del gioco. Ma l’azienda conferma anche nel suo contratto con l’utente e nell’informativa sulla privacy si spiega che l’azienda usa servizi di analisi di terze parti per monitorare il comportamento dei giocatori, raccogliere dati di gioco e di rete e inviarli ai suoi server.

Secondo gli avvocati di noyb, tale trattamento dei dati personali non può essere considerato necessario e pertanto viola l’articolo 6(1) del GDPR. Acquistando il gioco tramite Steam la proprietà viene già verificata e la presenza di una modalità offline nascosta indica che la connessione a Internet non è un requisito tecnico obbligatorio. Se un’azienda è realmente interessata a migliorare la qualità dei giochi, può chiedere direttamente ai giocatori il permesso di raccogliere informazioni o accettare segnalazioni volontarie di bug.

In caso di violazioni, l’azienda rischia una multa fino a 92 milioni di euro, pari al 4% del suo fatturato annuo (oltre 2 miliardi di euro). Noyb fa anche notare che questo probabilmente non sarà l’ultimo reclamo contro i produttori di giochi: è solo che, secondo il GDPR, ogni caso viene presentato per conto di uno specifico utente i cui diritti sono stati violati. Quindi dobbiamo agire a turno.

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Operazione MysterySnail: nuova ondata di cyber attacchi contro enti governativi


Le organizzazioni governative della russia e della mongolia sono diventate bersaglio di una nuova ondata di attacchi informatici che utilizzano una versione aggiornata deltrojan di accesso remoto MysterySnail.

Secondo i ricercatori, il malware MysterySnail è già stato utilizzato nel 2021 in attacchi legati al gruppo informatico IronHusky. Nella campagna attuale, gli aggressori utilizzano l’ultima versione di un Trojan modulare adattato a nuovi obiettivi e metodi di distribuzione.

L’infezione inizia con il lancio di uno script dannoso camuffato da documento di un’agenzia ufficiale mongola, l’Agenzia nazionale per la gestione del territorio (ALAMGAC). Lo script è progettato per essere eseguito tramite Microsoft Management Console, un componente standard di Windows utilizzato dagli amministratori per configurare e monitorare i sistemi. Quando il file viene aperto, vengono caricati altri componenti dannosi, tra cui la libreria CiscoSparkLauncher.dll.

È questa libreria che agisce da backdoor, scaricando e attivando il trojan principale MysterySnail. Una volta installato, il malware si connette ai server di comando e controllo creati dagli aggressori utilizzando il protocollo HTTP.

L’analisi ha dimostrato che questa versione di MysterySnail è in grado di eseguire circa 40 comandi diversi. Tra queste rientrano la gestione dei file (creazione, lettura, eliminazione), la gestione dei processi, l’ottenimento di un elenco di directory e unità e l’apertura di un canale proxy per il trasferimento dei dati. Il malware può anche monitorare silenziosamente in background le connessioni di archiviazione esterne.

In seguito, gli aggressori hanno utilizzato un’altra modifica del malware: una versione alleggerita chiamata MysteryMonoSnail. Questa variante è costituita da un singolo componente e utilizza il protocollo WebSocket per comunicare con il server di comando e controllo, anziché HTTP come nella versione principale. Nonostante le sue funzionalità ridotte (solo 13 comandi di base), gli esperti non ritengono che la minaccia rappresentata da MysteryMonoSnail sia trascurabile.

L’azienda ricorda che il gruppo informatico IronHusky è attivo almeno dal 2012 e ha ripetutamente utilizzato MysterySnail in attacchi di cyberspionaggio contro aziende IT e organizzazioni diplomatiche.

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Vi racconto le mosse di Nvidia tra la Cina e Trump

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Il rapporto di NVIDIA, e di Jensen Huang, con Trump non è di vecchia data, ma si è costruito soprattutto dopo le elezioni. L'analisi di Alessandro Aresu.

startmag.it/innovazione/nvidia…



#vonderleyen è uno dei prodotti più scadenti del marciume occidentale.
dà solidarietà a #izrahell per gli incendi e tace su #Gaza .
la storia è già scritta, e queste #infamie ne fanno parte a pieno titolo.

instagram.com/p/DJKNVTHocmM/

#genocidio #europacomplice



@北海道大学エスペラント研究会
Ni estas malgranda grupo de esperantistoj ĉe itala lernejo. La studantoj aĝas de 14 al 18.

Nia venonta renkontiĝo okazos la 22an de majo, je la 14:30 (laŭ la Centr-Eŭropa-Tempo, do eble je la 21:30 laŭ la Japana Tempo).

Ni ege ŝatus iomete babili rete kun alia grupo. La plejparto de la studantoj estas nur komencantoj, do ili ne tre bone parolas Esperanto. Sed oni devas provi, kaj erari, por lerni, ĉu ne?

Bonvolu diri al ni ĉu vi foje renkontiĝas.

Ĝis!

Verda Majorano ⁂ reshared this.




An anonymous OSINT sleuth mis-identified a quarry as an underground Houthi base. Days later, the Pentagon allegedly struck the site and killed eight people.#News
#News


l'idea che le rinnovabili siano "gratis", è infantile come pensare che l'acqua che arriva nei nostri rubinetti di casa sia "gratis". le infrastrutture di trasporto, racconta, smaltimento, riciclo, di qualsiasi materiale non sono privi di valore. sostenere che qualcosa è gratis pare equivalere a sostenere che la catena di lavoro per portarti qualcosa a casa sia "illegittima". in natura niente è mai davvero gratis. pure i processi chimici "naturale" avvengono a scapito di qualcosa d'altro e sono processi di trasformazione spesso "costosi" e "onerosi", a volte per interi ecosistemi. un po' come il bacino idrico necessario per creazione di energia idroelettrica, che può avere un costo occulto molto elevato. idem per eolico e solare. comprendere un processo produttivo nella sua interezza è l'unico modo per soppesare vantaggi e svantaggi di qualsiasi cosa con piena consapevolezza.






nave con aiuti umanitari attaccata in acque internazionali


Renata Morresi:
Dunque, con calma, vagliando ogni sintagma: ieri notte, in acque internazionali, dei #droni da guerra, forse mandati dal governo di #israele , hanno attaccato una nave con #aiutiumanitari diretta verso un luogo dove non c'è più cibo, acqua, elettricità, medicine, ecc., #Gaza . Ripeto: AIUTI UMANITARI - PER GAZA - BOMBARDATI - DA DRONI - IN ACQUE INTERNAZIONALI. Quando apriremo gli occhi su quello che stanno facendo il criminale #Netanyahu & i suoi complici? Per quanto tempo ancora potremo assecondare questo scempio? Potremo dire che non sapevamo? Che non arrivavano immagini o notizie? Che non conoscevamo i #genocidi ? Né i #criminidiguerra ? Come faremo a parlare di umanesimo? Di studiare la storia per non ripeterla? Come faremo a credere ai 'valori cristiani' o 'occidentali'? All'uguaglianza e all'equità? Al progresso e alla civiltà europea? Come faremo a guardarci allo specchio?

#genocidio



Tokyo guarda a Nuova Delhi per il Gcap e manda un messaggio a Pechino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Tokyo allarga il perimetro del Gcap. Con il progetto ancora nelle sue fasi iniziali e una roadmap che guarda al 2035, il Giappone avrebbe aperto un canale con Nuova Delhi per esplorare un possibile ingresso dell’India nella cordata del caccia di sesta generazione. Il ragionamento



Troppe cineserie, maxi multa Ue per TikTok

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Commissione per la protezione dei dati irlandese (Dpc), authority di supervisione per il regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr), ha multato TikTok per 530 milioni di euro poiché la società ha trasferito illecitamente dati di



Il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e la Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, Giovanna…


#NoiSiamoLeScuole, il video racconto di questa settimana è dedicato, al Liceo “Rita Levi Montalcini” di Casarano (LE) e all’IC “Rosario Livatino” di Roccalumera (ME) che, grazie al #PNRR, hanno potenziato le attività laboratoriali dedicate alle mater…


Stati Uniti. Errori e superficialità nella “lista nera” delle imprese cinesi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dietro ogni errore c’è un’impresa reale. Aziende cinesi, spesso medio-piccole, che nulla hanno a che vedere con la difesa o la sicurezza nazionale ma che si ritrovano improvvisamente considerate una minaccia globale
L'articolo Stati Uniti. Errori e




Accordo USA-Ucraina sulle terre rare: Pechino ne esce immune

@Politica interna, europea e internazionale

Gli Stati Uniti sono il secondo produttore al mondo di terre rare. Ciononostante, il Paese ne importa il 95% del proprio fabbisogno, il cui 70% giunge dalla Cina. Il quadro, a dispetto dell’accordo appena siglato con l’Ucraina e delle dichiarazioni del Presidente Trump, è destinato a



L’Italia sprofonda al 49° posto nella classifica mondiale della #libertà di #stampa. Il peggior risultato tra tutti i Paesi dell’Europa occidentale.

Peggio della Slovacchia di Fico. Peggio del regno di Tonga. Peggio della Macedonia del Nord.

E no, non è un caso. Né un’eredità del passato. A dirlo è #ReporterSansFrontières : «Sì, è colpa del #governo Meloni. Ha contribuito in modo cospicuo al peggioramento della #libertà dei #media ».

Lo ha fatto con le pressioni politiche sulla #Rai. Con le #querele temerarie contro le testate più #critiche . Con la #leggebavaglio . Con le #intimidazioni ai #cronisti . Con i tentativi di minare la #segretezza delle fonti. E perfino con episodi di #sorveglianza come il caso #Paragon che ricordano – parole loro – gli #abusi dell’Ungheria e della Grecia.

Nel 2023 eravamo già finiti nella lista nera dei “Paesi problematici”. Nel 2024 siamo scesi di altri cinque posti. E ora, nel 2025, l’Italia scivola ancora.

Ma tranquilli, #TeleMeloni non esiste.

facebook.com/share/15ECbr9vB9/



La rete giudiziaria europea per la criminalità informatica EJCN in riunione plenaria per combattere le crescenti minacce informatiche



Il crimine informatico continua a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza globale e le economie. La Rete europea per la criminalità informatica giudiziaria (EJCN) ha tenuto la sua 18a riunione plenaria dal 28 al 29 aprile presso la sede di Eurojust a L'Aia. L'evento di due giorni ha riunito 60 partecipanti provenienti da 32 paesi.
Istituito nel 2016, l'EJCN svolge un ruolo vitale nel promuovere la cooperazione e la condivisione delle conoscenze tra i professionisti specializzati nella lotta al crimine informatico, con l'obiettivo di aumentare l'efficienza delle indagini e dei procedimenti giudiziari. Con il sostegno del partner chiave #Eurojust, l' #EJCN lavora per rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali, affrontando la natura senza confini del crimine informatico e le sfide che pone.
I progressi tecnologici creano nuove opportunità per i criminali di sfruttare la velocità, la convenienza e l'anonimato di Internet. Le conseguenti minacce informatiche non conoscono confini, causando danni e ponendo minacce reali alle vittime di tutto il mondo. Le autorità nazionali stanno adottando misure per combattere questa minaccia in crescita, ma spesso affrontano sfide al passo con l'ambiente tecnico in rapido cambiamento.

I pubblici ministeri e i giudici in tutta l' #UE sono alle prese con nuovi problemi legali e aree grigie, come cooperare con i fornitori di servizi che detengono prove elettroniche cruciali, sequestrare criptovalute sotto il controllo dei fornitori di servizi di cripto-attività o affrontare i complessi fenomeni del terrorismo abilitato al cyber. La 18a riunione plenaria dell'EJCN ha affrontato queste sfide frontalmente, presentando discussioni su argomenti chiave come l'intelligenza artificiale, criptovalute, il pacchetto E-evidence e le reti terroristiche che operano online. L'incontro ha incluso presentazioni su casi studio, incluso l'uso criminale di modelli linguistici di grandi dimensioni, evidenziando la natura in evoluzione delle minacce informatiche.
Una sessione ristretta del secondo giorno ha permesso ai partecipanti di condividere aggiornamenti su legislazioni, sentenze e casi nazionali. Le sessioni di approfondimento hanno riguardato argomenti come l'intelligenza artificiale, criptovalute, le prove elettroniche e la formazione per la magistratura su argomenti relativi al #cybercrime, fornendo una piattaforma per i partecipanti per condividere esperienze e anticipare le sfide future. L'incontro è stato un importante raduno di esperti e parti interessate, offrendo preziose informazioni e discussioni sulle principali sfide che l'industria della criminalità informatica deve affrontare e dimostrando l'impegno dell'EJCN a sostenere i suoi membri nei loro sforzi per combattere la criminalità informatica.

@Informatica (Italy e non Italy 😁)




W l'Italia fondata sul lavoro, dove tutto va bene...(Per i politicanti).

A marzo -16mila occupati: calo tra le donne e gli under 35. Il tasso di disoccupazione giovanile risale al 19% - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it/2025/05/0…



In attesa del prossimo papa che piace anche ai non-credenti


Scommettiamo che, tempo sei mesi, anche del prossimo papa si dirà (o meglio, i suoi seguaci diranno) che è un papa che piace ai credenti e ai non-credenti?

A me i papi non piacciono mai (*) ma probabilmente rappresento una parte minoritaria dei non-credenti.

(*) il che non vuol dire li consideri tutti dei pendagli da forca ma se facessi la lista dei cento terrestri che mi piacciono di più dubito ci finirebbe dentro un papa.



poliversity.it/users/colonnell…


Diete vegane e aminoacidi essenziali: il punto critico che pochi considerano
@scienza
focustech.it/news/diete-vegane…
Le diete vegane stanno guadagnando sempre più terreno, spinte da motivazioni etiche, ambientali e salutistiche. Eliminando tutti i prodotti di origine animale, molti trovano in questo




FREEDOM FLOTILLA PER GAZA: “Un drone ha bombardato una nostra imbarcazione vicino a Malta”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’attacco, attribuito da più parti a Israele, è avvenuto alle 00:23. La Freedom Flotilla ha inviato un segnale di SOS. Malta sostiene di aver risposto e che tutti gli attivisti a bordo sono salvi
L'articolo FREEDOM FLOTILLA PER



Gli hacktivisti filo-russi bombardano le organizzazioni pubbliche olandesi con attacchi DDoS

Gli hacktivisti filorussi prendono costantemente di mira importanti organizzazioni pubbliche e private nei Paesi Bassi con attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), causando problemi di accesso e interruzioni del servizio

bleepingcomputer.com/news/secu…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

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Ebbene sì, ho conoscenti che pubblicano...cose così.

Genuinamente convinti.

Ho una sensazione strana in proposito perché, in generale, sono persone che stimo

Forse anche per questo vivo questi post come qualcosa di lacerante, spiazzante.

Non so davvero come interagire, cosa rispondere quando mi chiedono "hai visto il post su #trump ?".

Rispondere significherebbe perdere un'amicizia.
O peggio ancora perdersi in sfiancanti discussioni.

Nota: la pagina su cui è pubblicata questa roba ha 45.000 followers.

#propaganda #trumpismo
#usa #dazi #ucraina #amicizie #GuerraUcrainaRussia #disinformationalert





[ comunicato stampa di #XR ]

Per il quinto giorno consecutivo, Extinction Rebellion torna in azione a Roma. Questa mattina, poco dopo le 10, un centinaio di persone ha occupato l’ingresso del Ministero di Giustizia di via Arenula. Dopo aver lanciato in aria polvere colorata, creando una nuvola dalle mille sfumature, hanno aperto un grande striscione con scritto “Nel buio fascista, i colori della giustizia. “Questi colori rappresentano le mille sfumature della giustizia e l’amore per la diversità e per i valori democratici di solidarietà e riconnessione con la Terra” afferma Ludovica. “Di fronte al buio che avanza, restituiamo rabbia, gioia e colori.”

Per sottolineare queste contraddizioni, i manifestanti si sono poi seduti a terra, mostrando cartelli che recitano “Dio è morto … nelle carceri, nei CPR, nel Mediterraneo, a Gaza, nei decreti sicurezza”, un chiaro riferimento alla nota canzone di Francesco Guccini, una delle canzoni di protesta più amate, uscita nel 1965 che, paradossalmente, venne censurata dalla RAI, ma trasmessa invece da Radio Vaticana. Un testo che, evocando i luoghi simbolo del male, i campi di sterminio, parla di un Dio ucciso dall’ipocrisia, dal falso mito della razza, dalla politica fatta di odio e di paura. Una rilettura in chiave attuale, quindi, quella di Extinction Rebellion, che elenca i luoghi dove oggi le persone soffrono e muoiono a causa delle scelte politiche in tema di crisi ecoclimatica, migrazioni, sicurezza. “Quegli stessi ministri che hanno promosso politiche distruttive per clima, ambiente e diritti, in questi giorni successivi alla morte di Papa Francesco, hanno dichiarato il loro impegno verso gli ultimi” afferma ancora Ludovica. Tra gli altri si è espresso, appunto, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha dichiarato: “Nella sua grande misericordia era molto sensibile alle sofferenze dei carcerati. Nel suo nome lavoreremo per rendere il sistema penitenziario sempre più umano”.

Affermazioni che sembrano tuttavia non trovare riscontro nelle numerose critiche e osservazioni, come quella delle Camere Penali, che in questi mesi sono arrivate alla gestione della giustizia e delle carceri e all’approvazione del #DecretoSicurezza . L’introduzione di numerosi nuovi reati e l’inasprimento delle pene sono stati definiti incostituzionali da moltissimi autorevoli commentatori, anche internazionali, e in ultimo è arrivato un durissimo appello sottoscritto da 237 costituzionalisti, di cui è primo firmatario Gustavo Zagrebelsky. Il testo sottolinea l’impostazione autoritaria della gestione dell’ OrdinePubblico e della giustizia da parte dell’attuale Governo “il filo che lega il metodo e il merito di questo nuovo intervento normativo rende esplicito un disegno complessivo, che tradisce un’impostazione autoritaria, illiberale e antidemocratica, non episodica od occasionale ma mirante a farsi sistema, a governare con la paura invece di governare la paura”.

“Di fronte all’ipocrisia di chi, in ogni scelta politica, ha ucciso solidarietà, fratellanza e libertà gridiamo Dio è morto”, conclude #ExtinctionRebellion






A photograph of Trump administration official Mike Waltz's phone shows him using an unofficial version of Signal designed to archive messages during a cabinet meeting.

A photograph of Trump administration official Mike Waltzx27;s phone shows him using an unofficial version of Signal designed to archive messages during a cabinet meeting.#News

#News #x27


A recent memo detailed a future where soldiers can repair their own equipment.#News


Army Will Seek Right to Repair Clauses in All Its Contracts


A new memo from Secretary of Defense Pete Hegseth is calling on defense contractors to grant the Army the right-to-repair. The Wednesday memo is a document about “Army Transformation and Acquisition Reform” that is largely vague but highlights the very real problems with IP constraints that have made it harder for the military to repair damaged equipment.

Hegseth made this clear at the bottom of the memo in a subsection about reform and budget optimization. “The Secretary of the Army shall…identify and propose contract modifications for right to repair provisions where intellectual property constraints limit the Army's ability to conduct maintenance and access the appropriate maintenance tools, software, and technical data—while preserving the intellectual capital of American industry,” it says. “Seek to include right to repair provisions in all existing contracts and also ensure these provisions are included in all new contracts.”
playlist.megaphone.fm?p=TBIEA2…
Over the past decade, corporations have made it difficult for people to repair their own stuff and, somehow, the military is no exception. Things are often worse for the Pentagon. Many of the contracts it signs for weapons systems come with decades long support and maintenance clauses. When officials dig into the contracts they’ve often found that contractors are overcharging for basic goods or intentionally building weapons with proprietary parts and then charging the Pentagon exorbitant fees for access to replacements. 404 Media wrote more about this problem several months ago. The issue has gotten so bad that appliance manufacturers and tractor companies have lobbied against bills that would make it easier for the military to repair its equipment.

This has been a huge problem for decades. In the 1990s, the Air Force bought Northrop Grumman’s B-2 Stealth Bombers for about $2 billion each. When the Air Force signed the contract for the machines, it paid $2.6 billion up front just for spare parts. Now, for some reason, Northrop Grumman isn’t able to supply replacement parts anymore. To fix the aging bombers, the military has had to reverse engineer parts and do repairs themselves.

Similarly, Boeing screwed over the DoD on replacement parts for the C-17 military transport aircraft to the tune of at least $1 million. The most egregious example was a common soap dispenser. “One of the 12 spare parts included a lavatory soap dispenser where the Air Force paid more than 80 times the commercially available cost or a 7,943 percent markup,” a Pentagon investigation found. Imagine if they’d just used a 3D printer to churn out the part it needed.

As the cost of everything goes up, making it easier for the military to repair their own stuff makes sense. Hegseth’s memo was praised by the right-to-repair community. “This is a victory in our work to let people fix their stuff, and a milestone on the campaign to expand the Right to Repair. It will save the American taxpayer billions of dollars, and help our service members avoid the hassle and delays that come from manufacturers’ repair restrictions,” Isaac Bowers, the Federal Legislative Director of U.S. PIRG, said in a statement.

The memo would theoretically mean that the Army would refuse to sign contracts with companies that make it difficult to fix what it sells to the military. The memo doesn’t carry the force of law, but subordinates do tend to follow the orders given within. The memo also ordered the Army to stop producing Humvees and some other light vehicles, and Breaking Defense confirmed that it had.

With the Army and the Pentagon returning to an era of DIY repairs, we’ll hopefully see the return of PS: The Preventive Maintenance Monthly. Created by comics legend Will Eisner in 1951, the Pentagon funded comic book was a monthly manual for the military on repair and safety. It included sultry M-16 magazines and anthropomorphic M1-Abrams explaining how to conduct repairs.

The Pentagon stopped publishing the comic in 2019, but with the new push in the DoD for right-to-repair maybe we’ll see its return. It’s possible in the future we’ll see a comic book manual on repairing a cartoon MQ-9 Reaper that leers at the reader with a human face.
A tank teaching you how to repair it. Image: DoD archive.


#News









Bluesky launches a checkmark verification system, streaming software Streamplace gets 500k USD in funding, and much more!


ATmosphere Report – #114

The Bluesky and ATmosphere reports are back after I was occupied last week with the Ahoy! conference about ATProto in Hamburg. It was amazing to meet so many cool people in real life, and share the excitement of working on this network together. There were some great talks, and just being around people who you can talk in-depth about Bluesky and ATProto with is just great. Hoping to see many more ATProto conferences pop up and meet more of you in real life.

A practical note: if you missed the ATmosphere report last week, a reminder that I’m also sending out the reports via email every Friday. This comes with an extra analysis article that’s not on the website, so don’t forget to subscribe!

Bluesky launches a blue check verification system


Bluesky has launched a new verification system for their platform, with blue checkmarks. With the checkmark system, Bluesky selects a few Trusted Verifiers, who can hand out checkmarks. Bluesky PBC will also hand out checkmarks to “authentic and notable accounts”. The main reason for this system’s existence is that the other verification system, using domain names as handles, did not perform well enough. Bluesky PBC says that 270k accounts have set their own domain name as a handle, but not enough high-profile accounts have done so. The other problem with domain names as verification is that many well-known public figures do not have a well-known website. The first organisations that are Trusted Verifiers in the Bluesky app are the New York Times and Wired Magazine.

Bluesky PBC advertises the new checkmark verification system with its Trusted Verifiers as “a healthy digital society should distribute power”. However, it is unclear with the current implementation to what extend power is actually distributed. Bluesky PBC is the one who selects the Trusted Verifiers that can be displayed in their app. In their blog post, they also write: “Bluesky will review these verifications as well to ensure authenticity.” To me, it seems far from distributing power, and can at best be seen as distributing operational work. With Bluesky PBC holding full control of who gets to be a Trusted Verifier, as well as reviewing their output, how much power has Bluesky PBC actually distributed?

The new checkmark verification system is not exclusive to the Bluesky app however, and it is build on an open system. Anyone can create verifications or become a Verifier, as all the data for verification is openly accessible to anyone. The only difference is that verifications that are not made by Bluesky PBC or one of their Trusted Verifiers will not be visible in the official Bluesky clients. Other systems have already sprung up, a new verifier tool by cred.blue allows anyone to easily hand out verifications. The Deer client, which is a fork of the Bluesky client, already allows for anyone to set their own Verifiers as well. I’ll talk more about this in an upcoming article, as what is happening with Deer and verification has some interesting implications on how the network will likely develop.

For now, Bluesky PBC has build a technologically cool system, which also solves a meaningful problem that their app has in the short term. While the way it is currently implemented falls short of the advertised distribution of power regarding verification, the team is clear that this is an early implementation and that the system will evolve later.

Streamplace funding


Some news from streaming software Streamplace:

  • Streamplace has raised 100k Livepeer tokens, worth around 500k USD, from the Livepeer Treasury to further expand the Streamplace platform. The money will be used to expand the team, enhance infrastructure and build a deeper integration with ATProto, as well as building content moderation infrastructure.
  • A short explanation of Livepeer, and how it relates to Streamplace. Livepeer is a decentralised network for video transcoding and processing. Transcoding (in this context) processes the video stream to make it accessible in various formats and qualities, so a stream can be viewed both by someone on a slow internet connection in 360p, as well as someone with fast internet in 4K definition. Livepeer is a DAO, with an attached crypto token. Streamplace uses Livepeer for the video transcoding, and because of this integration, which allows the Livepeer network to grow as well, the Livepeer DAO has awarded Streamplace 100k tokens, currently worth around 500k USD. It is unclear to me how the Livepeer token works, with its corresponding tokenomics, and where the value of the tokens is coming from.
  • Streamplace creator Eli Mellon gave an interview on the devtools-fm podcast where Eli goes into more detail on the background of Streamplace and how the software works.
  • Two other ATProto apps are working on integration Streamplace. Skylight already announced earlier to be working with Streamplace. At the ATProto conference Ahoy in Hamburg last week Joe Basser, co-founder of the ATProto video platform, announced to be working on livestreaming with Streamplace as well.
  • Streamplace is hiring a Decentralized Video Protocol Engineer and a Lead Front-End Engineer
  • An OBS overlay to display Streamplace chat on-stream.


An update on relays and independent infra


Bluesky PBC made some changes to how their relays work, with an update with the unassuming name of ‘Sync 1.1′. The update made it much cheaper to run relays, as they do not have to store data of the entire network anymore. This has made a drastic impact on running relays. Last month, independent developer @futur set up a relay on his own Raspberry Pi. Now Phil, another independent developer, has set up multiple relays and made them publicly accessible. This means that there are now multiple other full-network relays that index the entire network, that are outside of US jurisdiction. Just as importantly, running these full-network relays is cheap, with costs getting as low as 18 USD per month. Feed builder Graze is also creating their own implementation of a relay: Turbostream includes a large amount of extra information in the stream. For example, where Jetstream (a simplified version of a relay) broadcasts a reply, Turbostream broadcasts a reply together with the post that is being replied to, as well as a range of other information. This in turn makes it easier to other parties to build on, as most information needed is already included in Turbostream.

These developments leads to some interested new questions. When it comes to running a relay, technology and costs are clearly not barriers anymore. But what about moderation and uptime guarantees? Is having a relay that many other parties depend on even the right model of the network?

It also calls the model that the Free Our Feeds campaign had in mind, which aligned more with a perspective of expensive and large relays. Today, Free Our Feeds announced that they will donate a 50k USD grant to a new IndieSky Working Group. The IndieSky came out of the second day of the conference, organised by Boris Mann and Ted Han. Mann and Han are behind the ATProtocol Developer Community Group, and also organised the first ATProto conference in Seattle last month. The goal of IndieSky is to “work together on R&D, code, and infrastructure on how and why to run different parts of the ATProto stack”, with more details in the announcement. The first meeting for the working group is on May 8th.

In Other News


The Ahoy! conference for the European Social Web was last week, and as an extremely biased person who helped organise the conference I think it was a great success! Massive shout-out to Sebastian Korfmann who has done an incredible amount of work getting the conference to such a great place, super impressive. During the conference I did some longer video interviews with some of the people in the community, those videos will be released in the coming weeks. The main takeaway for me from the conference was to see the amount of positive energy and enthusiasm in the community. People are aware that they are contributing to a space that has massive potential and is undergoing rapid changes. I’m excited to see more conferences for ATProto, and meet more people from the community in real life, as it has been super great to meet the people at Ahoy!.

Turtleisland.social is a Mastodon server for the North American Native/Indigenous community. They have set up their own PDS server for community members to join Bluesky as well. Community-centered data hosting is one of the possibilities with the PDS system of Bluesky that is mentioned regularly as an option, but has not been borne out much yet. Two other communities are in the process of building out a similar structure: Blacksky is creating their own PDS software for the Black community, and Northsky is building out systems that allow people to easily migrate their ATProto account to a Northsky PDS. It’s worth pointing out here that the early adopters of new technology on social networking are all minority communities. For people building social networks this provides a pragmatic argument (besides the much more important ethical argument) for creating safe digital spaces: the people for whom safety is the most crucial are also the most likely to be early adopters of new technologies.

Not all early adoption is by minority communities: Gander.social is a newly announced social network on ATProto, focusing on the Canadian community. Gander has a lot of plans for features that make it stand out from the Bluesky app. The project is still in development, and it seems once the project gets closer to launch it will become clearer what the ATProto integration will actually entail.

Bluesky has made some changes to their PDS, allowing people to sign up directly for an ATProto account on a PDS without going through the Bluesky app. Link aggregator platform Frontpage is one of the first to take advantage of this, allowing account creation on the Frontpage platform now.

Bluesky PBC is joining Lexicon Community Technical Steering Committee. Bluesky Engineer Bryan Newbold will be the representative. It signals a growing maturity of the ecosystem, that an effort run by the ATProto developer community can come to a place where Bluesky joins the initiative on an equal footing.

Openvibe is a multi-network client that combines someones Mastodon, Bluesky, Nostr and Threads accounts into a single app. Their latest update is an customisable For You algorithmic timeline, which combines posts from multiple networks into a unified algorithmic timeline.

Newsletter publishing platform Ghost now has a simple setting to share posts on Bluesky, via the ActivityPub bridge. This was already possible with Bridgy Fed, but that required some manual steps, where it is now a simple toggle setting.

The Links


For the protocol-minded people:

  • A proposal for private images (not posts!) on ATProto.
  • Proposal: A Simple XRPC Method for Signing Payloads in ATProtocol
  • News from Bluesky takes the most popular links on the network and displays them in an interface more like Hacker News.
  • Bluesky video client Skylight is working on a dislike feature so people can further fine tune their algorithm.
  • An ArXiv paper on Bluesky’s growth.
  • A frontend for a (selfhosted) PDS which displays the accounts on the PDS as well as their most recent posts.
  • An interview with Bluesky CTO Paul Frazee by Flipboard, at their recent Fediverse House event at SXSW.
  • A tool to explore duplicated content on Bluesky.
  • A Bluesky MCP server to bring context from Bluesky and ATProto into the context window of an LLM.
  • For ATProto data nerds: A watchface for Rebble which displays the current tid.
  • A simple web app to store running data on your PDS.
  • A blog on decentralisation and threat models.
  • An example of how inauthentic accounts use Starter Packs to quickly build a following and integrate themselves into the network.

That’s all for this week, thanks for reading! If you want more analysis, you can subscribe to my newsletter. Every week you get an update with all this week’s articles, as well as extra analysis not published anywhere else. You can subscribe below, and follow this blog @fediversereport.com and my personal account @laurenshof.online on Bluesky.

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